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Da: Organizzatori

“Origini: parole che trasformano” è il tema della manifestazione della Cooperativa con appuntamenti culturali in diversi luoghi della città, con protagonisti della società civile tra cui anche Gustavo Zagrebelsky, Stefano Boeri, Enrico Giovannini e Stefano Bartezzaghi

Coop Alleanza 3.0 porta dal 25 al 27 ottobre, per la prima volta, “Ad alta voce” a Ferrara con la collaborazione delle istituzioni e delle associazioni locali. La kermesse culturale anima ogni anno una città italiana differente: un appuntamento in luoghi simbolo e spazi urbani che per un giorno diventano posti speciali in cui incontrarsi e confrontarsi con le voci e i pensieri degli autori contemporanei. Il festival ha coinvolto dal 2001 ad oggi oltre 700 tra artisti, scrittori, giornalisti, scienziati e protagonisti della società civile, e approda quest’anno nella città estense, per riscoprirne le origini. La manifestazione è stata presentata oggi in conferenza stampa, da Massimo Maisto, vicesindaco e assessore alla Cultura della città di Ferrara, Mirco Dondi, vicepresidente Politiche di Filiera e Territoriali di Coop Alleanza 3.0, ed Enrico Quarello, coordinatore Politiche sociali e Relazioni territoriali di Coop Alleanza 3.0.

Il tema di “Ad alta voce” 2018
“Origini. Parole che trasformano” è il tema della 18esima edizione di “Ad alta voce”, e non è casuale la scelta di Ferrara, emblema di una città che ha saputo dare vita a una felice fusione tra nuovo e antico: si pensi all’addizione erculea, che le è valsa l’appellativo di prima città moderna d’Europa. Una città che racconta di un passato glorioso, ma è proiettata nel futuro: per questo si riparte dalle “Origini” per andare in cerca del nuovo e per tornare a pensare a una storia ancora tutta da scrivere. Dal 25 al 27 ottobre, in dieci appuntamenti gratuiti sotto la guida del regista Riccardo Marchesini, l’architetto Stefano Boeri, il professore Gustavo Zagrebelsky, il teologo Vito Mancuso, lo scrittore Stefano Bartezzaghi e tanti altri protagonisti del mondo della cultura, della musica e della scienza come Umberto Guidoni, Marco Missiroli, Guido Catalano e Dente, Paolo Rumiz si confronteranno sulle origini della vita, il futuro delle nanotecnologie, il primo uomo sulla Luna e la scoperta dall’acqua su Marte, lo sviluppo sostenibile, la nascita della democrazia e del linguaggio. Ad ospitarli, i luoghi simbolo della vita artistica, religiosa e civile della città, come la Pinacoteca Nazionale, il Museo Archeologico Nazionale, il Meis (Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah), il Teatro Nuovo, le sale del Palazzo Comunale o il Consorzio Wunderkammer, ma anche nei negozi Coop di via Mazzini e de Il Castello. Il programma della rassegna è disponibile su www.adaltavoce.it (oltre che in cartella stampa insieme alle biografie degli autori e ai luoghi della manifestazione).

Il programma in breve
Si parte giovedì 25 ottobre alle ore 18.30 al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara (via XX Settembre, 122): sarà un’occasione per riflettere sui temi della bellezza, del paesaggio e del ruolo della cultura per uno sviluppo sostenibile. Sul palco saliranno, dopo i saluti istituzionali e della Direzione museale, gli ospiti: gli architetti Stefano Boeri e Chiara Tonelli, il professore Enrico Giovannini, il neurobiologo Stefano Mancuso, con la moderazione di Eva Giovannini e l’accompagnamento musicale a cura del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara. Parteciperanno inoltre il sindaco Tiziano Tagliani e il presidente di Coop Alleanza 3.0, Adriano Turrini. A seguire, una degustazione a cura di fornitori Coop.

Venerdì 26 “Ad alta voce” farà tappa anche al Meis per l’appuntamento “Le origini della vita Incontro fra scienza e culture religiose”; alla Coop di via Mazzini con “Letture di autori ferraresi” e nello spazio di Librerie.coop dell’ipercoop Il Castello con “Alle origini della passione”. La Pinacoteca Nazionale ospiterà Viaggio nelle parole, mentre la giornata si chiuderà con l’appuntamento Moon river al Consorzio Wunderkammer. Tra le personalità che interverranno nel corso della giornata anche il teologo Vito Mancuso, le campionesse sportive Eleonora Manfredini e Fiona May a cui si aggiungono tra gli altri l’enigmista Stefano Bartezzaghi e il direttore editoriale della casa editrice “La nave di Teseo” Elisabetta Sgarbi.

Sabato 27 si prosegue con l’evento a forte carattere scientifico “Alle origini dell’umanità”, nella Sala Estense del Comune con anche il genetista Guido Barbujani, la professoressa Elena Pettinelli la ricercatrice Ambra Fioravanti.
Nella Sala Consiliare del Comune si terrà “Alle origini della democrazia” con la partecipazione degli scrittori Stefano Massini e Marco Belpoliti, e del professore emerito Gustavo Zagrebelsky.
Evento finale, anche con diretta Facebook, al Teatro Nuovo, dal titolo “Da Luna a Luna – Da Astolfo ad Armstrong” a cui prederanno parte anche gli scrittori Silvia Avallone, Ermanno Cavazzoni, Paolo Rumiz oltre al duo formato dal poeta Guido Catalano e dal musicista Dente.
In tutti gli appuntamenti spazio anche alla musica con le sonorità del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, Organic Trio, Ambra Bianchi e Ricky Scandiani Duo, Amf Combo, STAG, e dell’Orchestra del Baraccano.

La manifestazione sui social
“Ad alta voce” è già iniziato sul web: infatti fino al 20 ottobre un contest Instagram ha dato a tutti la possibilità di raccontare Ferrara secondo il proprio punto di vista. I partecipanti hanno scattato foto della città, di un suo dettaglio o di uno scorcio suggestivo, successivamente le hanno condivise sul proprio profilo insieme agli hashtag ufficiali #AAV18, #Ferrara e #AAVSecondoMe. Il contest è stato accolto con entusiasmo dal mondo dei social, grazie a oltre 200 foto ricevute.
Le foto più belle sono state pubblicate sui canali ufficiali di “Ad alta voce” mentre le tre che hanno ricevuto più like saranno proiettate la sera dell’evento di chiusura. È possibile seguire “Ad alta voce” anche sui profili ufficiali di Facebook, Twitter, Instagram e Youtube.

Coop Alleanza 3.0 e la cultura
Per Coop Alleanza 3.0 la cultura rappresenta un veicolo essenziale di coesione sociale; per questo, ogni anno organizza direttamente o sostiene decine di iniziative di carattere letterario, musicale, teatrale, cinematografico e artistico, promosse da associazioni e realtà del territorio e stipula convenzioni allo scopo di rendere fruibile ai propri soci questo arricchimento. Dallo scorso anno, e in modo più marcato in questa 18 esima edizione, il viaggio di “Ad alta voce” nelle città italiane più rappresentative si è “contaminato” con le caratteristiche di spicco delle stesse. Ferrara rappresenta un importante approdo: da qui, infatti, la manifestazione itinerante – che dal 2001 porta letture in luoghi insoliti delle città italiane scegliendo luoghi della quotidianità e trasformandoli, per un giorno, in location speciali – prende le mosse per acquisire un respiro nazionale. Dalla prima edizione, nel 2001, a oggi, “Ad alta voce” ha coinvolto oltre 700 autori che hanno dato voce ai loro libri preferiti davanti a migliaia di persone in numerose città italiane: Bologna, Venezia, Ravenna, Cesena, Ancona, L’Aquila, Trieste e Padova.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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