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da: Circomassimo Arcigay e Arcilesbica

La quotidianità delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT) continua a subire, fin dall’infanzia, rifiuto, scherno e vessazioni. Essere bersaglio di un odio ingiustificato produce malessere, esclusione, disagio,
perché l’omofobia può manifestarsi in modi molto diversificati, dalle offese verbali alle minacce, fino alle aggressioni fisiche.
L’impegno di Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara si esprime da sempre in un’ampia e consolidata azione di prevenzione alle discriminazioni, perché crediamo che l’omofobia e la transfobia si combattano con l’educazione.
Per rendere ancora più incisiva la nostra attività sul territorio, qualche anno fa è nato così TAG – Festival di Cultura LGBT.
Patrocinata dal Comune di Ferrara, la terza edizione della manifestazione avrà luogo dal 26 al 28 febbraio presso il teatro Sala Estense, nel pieno centro storico di Ferrara, e rappresenterà un’occasione privilegiata per infondere
l’importanza del confronto e aprire un dialogo con chi non ha ancora gli strumenti per conoscere e capire la realtà del mondo gay, lesbico e transessuale.
Dopo il successo dello scorso anno (oltre 2.000 presenze), TAG – Festival di Cultura LGBT torna a promuovere incontri, spettacoli e dibattiti con volti noti dello spettacolo, della stampa e della politica per educare tutti alle differenze.
Si parlerà del DDL Cirinnà sulle #UNIONI CIVILI che divide, interroga cattolici e laici, parla del Paese, dei suoi cambiamenti, delle trasformazioni della famiglia e dell’idea di famiglia.
Faremo un po’ di chiarezza sulla fantomatica ideologia del #GENDER con la filosofa MICHELA MARZANO, la teologa (ed ex monaca benedettina) BENEDETTA SELENE ZORZI e la giornalista CATERINA COPPOLA.
Affronteremo la possibilità per le coppie omosessuali di avere dei #FIGLI, con lo psicoterapeuta familiare FEDERICO FERRARI, la bioeticista MICAELA GHISLENI e CRISTINA GRAMOLINI, tra le fondatrici dell’associazione nazionale Arcilesbica.
Tracceremo percorsi nuovi di prevenzione al #BULLISMO OMOFOBICO con DARIO ACCOLLA (blogger de “Il Fatto Quotidiano”) e KETTY SEGATTI (Vicedirettore centrale Area istruzione, alta formazione e ricerca, Direzione
centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, ricerca e università Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia), svelando gli allarmanti dati della recente ricerca sul bullismo frutto di una convenzione
firmata da Regione Friuli Venezia Giulia, Università di Trieste, Ufficio Scolastico Regionale e Arcigay/Arcilesbica, che ha coinvolto 2.138 studenti delle superiori.
Nel bel mezzo del dibattito politico e mediatico sul tema delle nozze tra gay, e dopo le sentenze della Corte Suprema americana e della Corte Europea dei diritti umani, parleremo infine di #RELIGIONE attraverso la lettera di un omosessuale alla Chiesa di Roma, scritta dal magistrato EDUARDO SAVARESE, e grazie alla partecipazione di KRZYSZTOF CHARAMSA, teologo vaticano della Congregazione per la Dottrina della Fede, sospeso dal sacerdozio dopo aver fatto coming out come gay e aver rivelato di avere un compagno.
Ma TAG – Festival di Cultura LGBT sarà anche spettacolo. Ospite d’onore della manifestazione sarà VERONICA PIVETTI: artista a tutto tondo, doppiatrice, attrice e ora anche regista, l’amatissima protagonista di
PROVACI ANCORA PROF. ci presenterà con la sceneggiatrice GIOVANNA GRA il suo film d’esordio NÉ GIULIETTA, NÉ ROMEO.
Direttamente da BALLANDO CON LE STELLE sarà con noi anche FABIO CANINO, attore, scrittore, conduttore radiofonico e personaggio televisivo tra i più ironici, che ci racconterà la genesi del suo nuovo romanzo distopico gay
RAINBOW REPUBLIC.
E la sera, sarà di scena il grande teatro comico.
Direttamente da ZELIG, ALESSANDRO FULLIN metterà in scena lo spettacolo FULLIN LEGGE FULLIN: dalla lista della spesa agli spensierati aforismi, dalle lettere d’amore alle mail mai inviate, il ritratto di un uomo che molti
percepiscono come un comico non vedendolo per quello che realmente è: una missionaria.
E ancora, il monologo esilarante, irriverente e amaro scritto e interpretato da Mikaela Capucci, anima travolgente di MIKAMALE TEATRO: L’IMPORTANZA DI LAVARSI PRESTO è un vero spettacolo di cabaret in cui sarà formulata
un’antitesi alle teorie ecclesiastiche, tra canti e orazioni “riparative” al fine di “rieducare” lesbiche, gay e transessuali.
Il sabato notte – presso Arci Bolognesi – sarà infine MIRANDA, con il party LA CAGE AUX FOLLES: si aprono le gabbie per una serata folle e paiettata, animata dalle Drag Queen SALAMANDRA SISTERS! Alla consolle: LA Cri,
Ummer, Danny e Tucci.
Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara ringrazia per la collaborazione Flavio Romani (presidente nazionale Arcigay), le associazioni Agedo e Famiglie Arcobaleno Ferrara, IBS-Libraccio, Arci Ferrara e Cinema Boldini, Istituto
Gramsci, Circolo Arci Bolognesi, Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara e Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara.

Clicca qui per vedere la locandina.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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