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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

R2B, il Salone internazionale dedicato alla ricerca industriale e all’innovazione che ospita incontri tra aziende, centri di ricerca e università, un’area espositiva delle migliori start up emiliano romagnole e convegni su come utilizzare le risorse europee. Taglio del nastro, giovedì 4 giugno alle 9.30, con il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il Presidente della Regione Stefano Bonaccini

Dal 4 al 5 giugno si svolgerà a Bologna, la decima edizione di R2B (Research to Business), il salone internazionale della ricerca industriale e dell’innovazione organizzato da Regione, Bologna Fiere, Aster e SMAU, quest’anno dedicato al lancio dei nuovi fondi europei della Regione Por Fesr 2014-2020 (Arena Emilia-Romagna, Pad. 33).
Per due giorni il salone internazionale – al cui taglio del nastro, previsto per le ore 9,30 di giovedì 4 giugno, parteciperanno il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il presidente della Regione Stefano Bonaccini – ospiterà incontri tra aziende, centri di ricerca e università (Innovat&Match), un’area espositiva delle migliori start up emiliano romagnole e convegni su come utilizzare al meglio i finanziamenti europei.
L’appuntamento, che negli anni ha registrato una costante crescita del numero di visitatori (dai 4.000 del 2011 ai 5.750 dell’anno scorso), è stato presentato oggi in Regione dall’assessore regionale alle Attività produttive e ricostruzione post-sisma Palma Costi, dal presidente Aster Fabio Rangoni, dal presidente di Bologna Fiere Duccio Campagnoli e dall’amministratore delegato di Smau Pierantonio Macola. A R2B parteciperanno oltre 200 espositori e delegati provenienti da 25 Paesi del mondo.
Durante Research to Business, in collaborazione con Enterprise Europe Network, sarà organizzata l’ottava edizione di Innovat&Match, due giorni di incontri tra aziende, centri di ricerca e università con l’obiettivo di creare partnership internazionali e accordi di ricerca e tecnologici. Dal 2011 a oggi sono stati oltre 4.200 gli incontri organizzati.
All’interno del salone internazionale dell’innovazione sarà presente anche un‘area espositiva, dove 40 start up emiliano-romagnole e 50 laboratori della Rete Alta Tecnologia presenteranno ai visitatori i loro progetti innovativi e il premio SMAU per le imprese regionali più innovative (4 giugno ore 12).
Da R2B 2015 partirà la prima tappa di un road show dedicato al lancio dei nuovi fondi europei Por Fesr 2014-2020 finalizzato concretamente a presentare i nuovi bandi per le imprese e i servizi territoriali a supporto della ricerca e dell’innovazione. A organizzare questo ciclo di incontri dal titolo Innovazione e Territorio sono la Regione Emilia-Romagna e Aster, Consorzio regionale per l’innovazione e la ricerca industriale, in collaborazione con i soggetti gestori dei Portali dei Tecnopoli che ospiteranno le singole tappe. Dopo Bologna il road show proseguirà poi presso i Tecnopoli di Reggio Emilia (10 giugno), Ferrara (24 giugno), Ravenna (3 luglio), Modena (8 luglio) e Parma (15 luglio). Durante gli incontri la Regione presenterà alle imprese i dettagli dei nuovi bandi e Aster racconterà la Rete Alta Tecnologia con i suoi nuovi strumenti. In ogni tappa inoltre, le aziende presenti potranno sperimentare, previa prenotazione (http://www.aster.it/tiki-index.php), i servizi di consulenza offerti gratuitamente da Aster attraverso Infodesk sui temi dei finanziamenti europei, del trasferimento tecnologico, della proprietà intellettuale, della finanza per l’innovazione, delle startup innovative. A conclusione di ciascun appuntamento sarà possibile visitare il Tecnopolo ospitante per conoscerne le competenze di ricerca presenti e le attrezzature disponibili.
Alcuni appuntamenti
Il programma di Research to Business prevede numerose conferenze, tavole rotonde e workshop. Di particolare interesse gli incontri che apriranno la prima e la seconda giornata. Il 4 giugno (ore 10-12.30, sala 2 pad.34) l’apertura con il convegno Europa per la crescita: sinergia delle risorse per la ricerca e l’innovazione, al quale intervengono il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, gli assessori Patrizio Bianchi e Palma Costi, e rappresentanti della Commissione Europea e di Confindustria. Si parlerà di come utilizzare al meglio i fondi europei e nazionali per l’innovazione e della necessità di coordinare e integrare le azioni nazionali con quelle europee per favorire il pieno utilizzo delle risorse a disposizione.
Il convegno del 5 giugno (ore 10-12.30, sala 2 pad.34), Le imprese e il futuro dell’alimentazione globale, è dedicato al World Food Research and Innovation Forum, il progetto strategico della Regione Emilia-Romagna a Eexpo Milano 2015 che diventerà piattaforma di dialogo strategico permanente sull’alimentazione a livello globale, a disposizione di policy maker, comunità scientifica, ricerca, imprese e finanza anche dopo la conclusione dell’Esposizione Universale. A R2B il Forum tratterà di sostenibilità e sicurezza alimentare, partendo da esperienze e casi di successo presentati da imprese, associazioni e stakeholder della filiera agroalimentare.
Tra gli altri appuntamenti di interesse, il workshop Governance delle relazioni pubblico-private: innovare le relazioni per innovare il Paese… e l’Europa, organizzato il 4 giugno (ore 15.30-17.30, Arena Startup e Finanza – Pad. 33) in cui si parlerà dei modelli organizzativi europei e italiani nelle partnership pubblico e private e verranno messi a confronto quelli dei cluster nazionali con quelli delle Kic (knowledge and innovation communities), le comunità dell’innovazione messe in campo dall’Europa per affrontare i temi strategici del futuro.
Di interesse anche il convegno Economia circolare: esperienze di Simbiosi Industriale in Emilia-Romagna, a cura di Aster ed Enea-Uttamb (5 Giugno dalle 11-13.30), quello su Sviluppo digitale, città e crescita. Il ruolo delle politiche europee” (5 Giugno 14 – 16.30), dove si parlerà di agenda digitale e laboratori aperti.
Il 5 giugno alle ore 14 è previsto il workshop Mobilità Elettrica? E-Rmes, L’Emilia-Romagna risponde dedicato al progetto strategico sulla mobilità elettrica che un gruppo di aziende emiliano-romagnole, insieme alla Regione e ad Aster, sta portando avanti dal 2014.
Verrà presentata inoltre la piattaforma www.smartcommunitiestech.it, un portale che offre visibilità ai progetti innovativi dei centri di ricerca e dalle imprese a favore delle Smart City. La Piattaforma è stata elaborata dal Cluster Nazionale Smart Communities che proprio a R2B organizzerà la sua prima assemblea. (5 giugno ore 10Arena Smart Communities Pad. 33).
Ancora durante R2B saranno attivi vari sportelli informativi su vari temi d’interesse per le start up e l’innovazione delle imprese come l’Info Point Finanza per l’Innovazione e quello sulla Proprietà Intellettuale per avere approfondimenti rispettivamente su, accesso ai capitali e alla finanza per l’innovazione in impresa e visita guidata a Financer, il market place della finanza per l’innovazione e la crescita in Emilia-Romagna e Informazioni per tutelare, valorizzare, trasferire, know-how, conoscenze e innovazioni.
Per conoscere da vicino esempi concreti di collaborazione ricerca-impresa sarà presentato il Technology Report la raccolta di risultati concreti di collaborazione tra i laboratori di ricerca della Rete Alta Tecnologia e le imprese.

AL VIA ATTIVITÀ CON RISORSE POR FESR 2014- 2020
30 milioni per i progetti dei laboratori aperti in 10 città dell’Emilia-Romagna
Trenta milioni di euro di risorse europee a disposizione delle dieci città capoluogo dell’Emilia-Romagna, a cui si aggiunge Cesena, per i progetti dei laboratori aperti. Il via libera è arrivato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale in attuazione di ‘Città attrattive e partecipate’, asse 6 del Por Fesr 2014- 2020. Le risorse – il 6% dei 482 milioni approvati dalla Commissione europea per l’Emilia-Romagna – a disposizione delle città emiliano romagnole riguardano l’agenda digitale, l’attuazione dei laboratori aperti (innovation lab, ovvero spazi attrezzati con soluzioni tecnologiche ICT avanzate) e il recupero dei contenitori culturali dismessi. In particolare i laboratori saranno ospitati in beni/contenitori culturali che rappresentano in modo significativo l’identità urbana del capoluogo, favorendo così la partecipazione dei cittadini per far nascere processi di qualificazione e di rivitalizzazione di parti di città. I 10 laboratori aperti sui temi dell’ICT puntano a favorire lo sviluppo digitale delle città e dei servizi offerti, con la partecipazione attiva di cittadini, imprese, pubblica amministrazione, mondo della ricerca e terzo settore sui temi dell’accesso ai servizi, della mobilità e della formazione.
Nelle scorse settimane era stato definito un protocollo d’intesa tra Regione e Comuni capoluogo dell’Emilia-Romagna (insieme a Cesena) e la costituzione del Laboratorio Urbano.

Due bandi da luglio 2015 per progetti le attività di ricerca industriale
Da luglio si apriranno due bandi – finanziati con risorse Por Fesr 2014-2020 – per la presentazione dei progetti per il rilancio delle attività di ricerca industriale che ancora più che in passato avranno un forte orientamento applicativo nelle imprese regionali e consentiranno il rafforzamento dei punti di forza della regione, identificati nella Strategia di Specializzazione.
Il primo bando – a disposizione 35 milioni di euro con un finanziamento di progetti fino ad 1 milione di contributo – riguarda i laboratori della Rete Alta Tecnologia che saranno chiamati a presentare progetti di ricerca che, dopo aver messo a punto le applicazioni abilitanti all’interno del laboratorio, vedranno il coinvolgimento delle imprese per sviluppare specifici dimostratori per nuovi prodotti, servizi o sistemi produttivi a carattere molto innovativo.
Il secondo bando – a disposizione 30 milioni di euro – è rivolto direttamente alle imprese e riguarda progetti di ricerca e sviluppo direttamente gestiti dalle imprese (e quindi più vicini al mercato). I progetti dovranno concludersi con prototipi o altri dimostratori per i quali deve essere previsto un piano di sfruttamento industriale e commerciale e, nei progetti di maggiore dimensione, anche uno studio di fattibilità per il relativo investimento produttivo.

Il Programma Operativo Fesr 2014-2020
Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva: la ricerca/innovazione è il filo rosso che collega il sistema produttivo regionale con la conoscenza, le imprese con mondo del lavoro.
Complessivamente le risorse sono quasi 482 milioni di euro, di cui 168,6 milioni di risorse nazionali e 72,3 milioni di euro di risorse regionali.
145 milioni per la ricerca e l’innovazione
24 milioni per lo sviluppo dell’ICT
120 milioni per la competitività e l’attrattività del sistema regionale
96 milioni per la promozione della low carbon economy nei territori
48 milioni per la valorizzazione delle risorse artistiche, culturali ed ambientali ai fini dell’attrazione turistica
30 milioni per l’attuazione dell’agenda urbana per le città intelligenti, sostenibili e attrattive

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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