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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Un incontro pubblico per presentare alla città Alga&Zyme Factory s.r.l., il nuovo spin off dell’Università di Ferrara nel campo della Green Economy, quello in programma mercoledì 15 ottobre alle ore 16.30, nella Sala Arengo del Comune di Ferrara (P.zza Municipale,2).
Relatrice dell’evento, promosso dal Soroptimist Club di Ferrara e introdotto da Francesco Di Virgilio, Delegato del Rettore per la ricerca e il trasferimento tecnologico, spin off e brevetti, sarà Simonetta Pancaldi, docente di Botanica del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie di Unife, Responsabile Scientifico della nuova iniziativa imprenditoriale costituitasi il 14 maggio scorso.
Spiega Pancaldi, “ Alga&Zyme Factory è frutto del trasferimento tecnologico di ricerche scientifiche di eccellenza nell’ambito delle biotecnologie, che rivestono notevole interesse dal punto di vista economico ed ambientale. Il business, che si fonda sulla collaborazione di ricercatori delle Università di Ferrara (Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie) e di Pavia (Dipartimento di Biologia e biotecnologie), è finalizzato alla messa a punto di processi biotecnologici mediante l’impiego di microalghe e di enzimi cellulosolitici prodotti in piante di tabacco”
“Alga&Zyme Factory – prosegue Pancaldi – propone una filiera verde ben integrata tra le due scuole universitarie, che permette ad un tempo di abbattere il carico di azoto dei reflui zootecnici mediante l’impiego di microalghe autoctone (gruppo ferrarese) e di utilizzare enzimi cellulosolitici termostabili prodotti in piante di tabacco per migliorare ed accelerare la digestione di rifiuti organici contenenti cellulosa, favorendo così la produzione di biogas e bioetanolo (scuola pavese)”.
“L’impiego di ceppi selezionati di microalghe in condizioni adeguate di coltura – specifica Pancaldi – ha inoltre aperto la strada ad altre applicazioni che vanno oltre a quelle sulla fitodepurazione e che sfociano nella possibilità di produzione di biofertilizzanti, prodotti per la nutraceutica e la cosmeceutica, biocombustibili e bioplastiche. “
La Società, che ha già ricevuto importanti riconoscimenti in ambito nazionale per innovazione, fattibilità ed impatto, ha al suo attivo due brevetti e offre anche a partner industriali una piattaforma tecnologica innovativa per servizi ed attività di ricerca e sviluppo.
Sottolinea Carla Biondi, docente di Fisiologia di Unife e Presidente di Soroptimist Ferrara: “Collaboriamo da tempo e con importanti progetti con il mondo universitario, per sostenere e valorizzare la ricerca scientifica, tra cui vale la pena citare il Premio Soroptimist, istituito nel 1984 e destinato a giovani laureate presso l’Ateneo ferrarese. In perfetta coerenza con tale impegno, si colloca l’iniziativa di mercoledì 15 ottobre: daremo risalto, con la conferenza di Simonetta Pancaldi, al tema della tutela dell’ambiente, sempre più pressante di fronte al dissesto prodotto dalla travolgente e incontrollata industrializzazione moderna”.

Per maggiori dettaglio: s.pancaldi@algazymefactory.com

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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