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Presieduta dal Prefetto dr. Michele Campanaro, si è tenuta nella serata del 4 luglio scorso, alla presenza del Presidente del Tribunale, dr.ssa Rosaria Savastano, del nuovo Procuratore della Repubblica, dr. Andrea Garau, dell’Assessore alla Sicurezza del Comune di Ferrara, dr. Aldo Modonesi e dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per fare il punto della situazione sull’attuazione nella Città capoluogo degli strumenti operativi introdotti dal c.d. decreto sulla sicurezza urbana, convertito nella l.n.48 del 2017.
“L’odierna riunione di Comitato – ha evidenziato il Prefetto – ha messo in evidenza, in relazione al lavoro avviato in particolare dagli inizi di quest’anno, un notevole rafforzamento sulla Città di Ferrara del quadro delle sinergie interistituzionali e la comune volontà di volerlo ulteriormente potenziare, per innalzare ancora il livello di sicurezza urbana”.
In questa direzione, va valutata anzitutto la recente sottoscrizione, lo scorso 21 maggio, del “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana” che prevende una strategica integrazione del sistema di videosorveglianza sul territorio della Città di Ferrara. Ma anche, nella stessa direzione, è stato stimato il ricorso sempre più consistente agli strumenti previsti dalla citata l.n. 48/2017 sulla sicurezza urbana: dal c.d.“daspo urbano” alle ordinanze sindacali in tema di orari di apertura dei pubblici esercizi; dalle misure per il contrasto dei reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti all’applicazione, da parte del Questore, della sospensione delle licenze ai pubblici esercizi ed a quelli di vicinato, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Su quest’ultimo versante, è stato evidenziato che, nel primo semestre del 2018, sono stati adottati dal Questore 12 provvedimenti di sospensione delle licenze ex art. 100 TULPS, a fronte dei 13 provvedimenti adottati durante l’intero 2017.
A termine della riunione del Comitato, il Prefetto ha disposto l’immediata attivazione di un Tavolo Tecnico in Questura per una ulteriore, forte intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo sulla Città di Ferrara, mirati in particolare ai pubblici esercizi ed al contrasto dei reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti.
In quest’ultimo contesto, il Prefetto ha, infine, espresso parole di particolare apprezzamento per l’esito dell’ultima brillante operazione dell’Arma dei Carabinieri c.d. “Sottobosco” che, dando esecuzione a ventotto ordinanze di custodia cautelare in carcere, ha permesso di smantellare un’associazione a delinquere specializzata nel traffico di stupefacenti, operante in diverse regioni d’Italia.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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