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Giorno: 16 Gennaio 2014

grande-guerra

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 16 gennaio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Appuntamento d’apertura venerdì 17 gennaio alle 17
Le vicende e i protagonisti della Grande Guerra ricordati in un ciclo di tredici incontri

A cento anni dall’inizio del primo conflitto mondiale, l’istituto Gramsci e l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara dedicano a quel drammatico periodo storico un ciclo di incontri, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea, dal titolo ‘La Grande Guerra e il Novecento europeo’. Il primo appuntamento, in programma venerdì 17 gennaio alle 17, sarà aperto da un saluto del sindaco Tiziano Tagliani, cui farà seguito la presentazione del calendario del ciclo da parte di Fiorenzo Baratelli. L’incontro, presieduto da Anna Quarzi, proseguirà poi con la lettura, a cura di Fabio Mangolini e Magda Iazzetta, di una selezione di testi, scelti da Piero Stefani, dedicati ai diversi aspetti del conflitto, ai suoi protagonisti e alle sue vittime.
Il ciclo di incontri proseguirà con altri dodici appuntamenti, fino al 21 novembre prossimo, con cui si cercherà, negli intenti degli organizzatori, di approfondire il significato di quel tragico evento che inaugurò “il secolo breve” e fu causa di cambiamenti sconvolgenti per l’Europa del Novecento.

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 17 gennaio alle 11.30 nella sala di Giunta della residenza municipale

Comunicazione del Sindaco su Hera Spa

16-01-2014

Venerdì 17 gennaio alle 11.30, nella sala di Giunta della residenza municipale, il sindaco Tiziano Tagliani incontrerà i giornalisti per fare una comunicazione relativa a Hera Spa.

ART FALL – Inaugurazione installazione audiovisiva il 17 gennaio alle 17 nel Chiostro di San Paolo

‘Speak in Tongues’, raccolta di immagini e suoni al cospetto della Sfinge

16-01-2014

Per il secondo appuntamento di Art Fall ‘13, le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara in collaborazione con Xing, presentano Speak in Tongues, produzione originale della formazione ZAPRUDERfilmmakersgroup.
ZAPRUDERfilmmakersgroup da tempo affianca al lavoro sul set la ricostruzione di ambienti e dispositivi per la visione dei loro audiovisivi al di fuori della sala cinematografica. “Cinema da camera” è la sigla del formato con cui è stata diffusa la produzione stereoscopica che il gruppo ha avviato dal 2005. L’esplorazione in 3D ha introdotto nel loro lavoro l’elemento della “scultura di tempo”, della visione che infrange lo schermo e si pone a tu per tu con lo spettatore consegnandosi come enigma che egli solo può interpretare.
Il nuovo progetto ‘Speak in Tongues’ – la cui realizzazione è sostenuta dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea che accoglieranno l’opera nelle proprie collezioni – inaugura un nuovo corso nella ricerca di Zapruder, che recupera la visione non filtrata dall’occhialino 3D e indaga il linguaggio al di là della comprensione letterale, in quanto disposizione degli esseri viventi a comunicare con i loro simili, oltre la parola. ‘Speak in Tongues’ è una raccolta di immagini e suoni che si aprono al territorio del ‘simile’, affermano gli autori che inoltre dichiarano: “Siamo andati al cospetto della Sfinge e l’abbiamo filmata”.
Ordinati come una raccolta di casi eccellenti e sketch sulla copia e il fac-simile, gli audiovisivi prodotti per ‘Speak in Tongues’ vengono riproposti da Zapruder come una ‘Sfinge’, la figura mitologica simbolo del progetto, monumento all’enigma, scultura impassibile e solenne che, da tempo immemore, custodisce il sapere dell’uomo.
‘Speak in Tongues’ vedrà tre momenti di presentazione al pubblico mediante tre diverse modalità di fruizione che si connotano come differenti dispositivi di interpretazione del lavoro: la prima, a cura delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, con una installazione audiovisiva su schermi comunicanti che sarà presentata a Ferrara, presso la Sala della Musica nel Chiostro di San Paolo (via Boccaleone 19), il 18 e 19 gennaio 2014 (inaugurazione 17 gennaio, ore 18.00). La seconda, a Bologna, a cura di Xing presso Raum, il 24 gennaio 2014 (dalle 18.00 alle 24.00) e in occasione di Art City Bologna 2014 (24-26 gennaio 2014) dove verrà allestito un ambiente performativo in cui il pubblico potrà muoversi tra molteplici apparati. Il progetto ‘Speak in Tongues’ si completerà a marzo 2014 grazie al sostegno di Marsèll e sarà in mostra, dal 20 marzo al 3 aprile, presso gli spazi di Marsèlleria a Milano.
ZAPRUDERfilmmakersgroup è una art-film venture fondata nel 2000 da David Zamagni, Nadia Ranocchi e Monaldo Moretti e dedita alla realizzazione in proprio di film indipendenti ed autoprodotti. Il gruppo è impegnato oltre che nella realizzazione di film stereoscopici, nella produzione di pellicole che non rispettano i normali canoni cinematografici e che, sperimentando nuovi formati, pongono il loro lavoro sulla linea di confine fra arti figurative, performative e cinematografiche. Una parte considerevole della produzione di Zapruder è legata al teatro di ricerca italiano attraverso collaborazioni con Motus, Fanny & Alexander e Romeo Castellucci / Socìetas Raffaello Sanzio. I lavori del gruppo sono stati presentati in autorevoli festival e sedi espositive tra cui la Biennale del Cinema di Venezia, Festival Internazionale del Film di Roma, Oberhausen Kurzfilmtage, Biennale de l’image en mouvement Ginevra, Steirischer Herbst Graz, Centre Pompidou Paris, Transmediale Berlin, Netmage Bologna, Milanesiana, Santarcangelo Festival, Contemporanea Festival Prato, Kunsten Festival des Arts Bruxelles, Uovo Festival Milano, Festival d’Avignon, Art Fall Ferrara. Tra i riconoscimenti: Werkleitz award all’Oberhausen kurzfilmtage e Premio Lo Straniero per “la natura ibrida e anti-commerciale del loro ‘cinema da camera’ che rende questa esperienza un importante esempio di resistenza e radicalità nel panorama nazionale ed internazionale”.

FERRARA 17, 18, 19 GENNAIO 2014
Sala della Musica – Chiostro di San Paolo (via Boccaleone 19, Ferrara)
SPEAK IN TONGUES – Installazione audiovisiva
opening 17/01 h 18>21
18 e 19 gennaio h 11>18
Ingresso gratuito

Info:
www.artemoderna.comune.fe.it
www.xing.it

www.zapruderie.com
artisti@comune.fe.it
0532 244949 | 0532 744643

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro sabato 18 gennaio alle 10 in sala Agnelli

Metodi e strategie per ‘Insegnare la storia antica nella scuola primaria’

16-01-2014

E’ firmato da Gloria Fabbri il testo dal titolo ‘Insegnare la storia antica nella scuola primaria’ che sabato 18 gennaio alle 10 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L’incontro sarà introdotto da Mario Cesarano, della Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, e sarà corredato dall’esposizione e dalla presentazione di documenti editi negli ultimi anni sulla divulgazione di carattere storico per i bambini e i ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)
‘Insegnare la storia antica nella scuola primaria’
L’opera offre una riflessione sulle metodologie di insegnamento della storia antica nella scuola primaria, con l’obiettivo di condividere un’esperienza di didattica riservando una particolare attenzione alla storia romana locale.
Il ritrovamento della nave romana nella zona del Delta del Po negli anni Ottanta, ha sollecitato la curiosità degli alunni costituendo l’input per un percorso didattico basato sul lavoro attivo dei ragazzi, che divengono in tal modo, artefici in prima persona della propria conoscenza.
Gloria Fabbri, insegna nella scuola primaria dal 1992 e unisce all’interesse per la didattica, la passione per l’educazione museale, sperimentando il suo metodo di insegnamento direttamente “sul campo”, studiando e rielaborando i risultati per individuare nuove strategie di insegnamento.

CENTRO DOCUMENTAZIONE MONDO AGRICOLO – Esposizione aperta dal 19 gennaio al 14 febbario

In mostra i paesaggi rurali fotografati da Lino Ghidoni

16-01-2014

Provengono tutte dal mondo rurale le immagini della mostra fotografica di Lino Ghidoni dal titolo ‘Dove comincia il sole’ che, dal 19 gennaio al 14 febbraio prossimi, sarà aperta al pubblico nella sala espositiva del Maf, il Centro di documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco (via Imperiale 263). “Questa esperienza espositiva – rivelano gli organizzatori dell’iniziativa – è incentrata sul paesaggio e sulle sue variegate conformazioni e colorazioni, con un mondo rurale che assurge a protagonista e che lascia intravedere il profondo amore dell’artista per la campagna. Raramente in queste splendide immagini di Lino Ghidoni compare la figura umana, considerata ospite discreta della natura che la circonda”.
Il vigaranese Lino Ghidoni, socio Fiap, è autore di varie mostre fotografiche in Italia e all’estero, e vincitore di premi internazionali. Fa parte del Comitato della Fondazione per il costituendo museo che Vigarano intende dedicare a Carlo Rambaldi.
La mostra verrà ufficialmente presentata domenica 26 gennaio alle 15.30, in occasione del primo degli incontri culturali domenicali del 2014 al Maf. Questi gli orari di visita, sempre ad ingresso libero: da martedì a venerdì dalle 9 alle 12; festivi dalle 15 alle 18.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Ferrara, dal Maf e dall’associazione omonima.

POLITICHE DEI GIOVANI – Mercoledì 22 gennaio alle 10, nel Teatro Ferrara OFF (viale Alfonso d’Este 13 – FE)

“Mi parli di lei”, come sostenere con successo un colloquio di lavoro. L’incontro organizzato dall’Informagiovani

16-01-2014

Come ci si prepara per un colloquio di lavoro? Quali sono i segreti per impressionare in maniera positiva il selezionatore e quali gli errori da non fare? Per fornire alcune utili risposte sul tema, l’Informagiovani del Comune di Ferrara ha organizzato mercoledì 22 gennaio dalle 10 alle 13, nella sede del Teatro Ferrara OFF (viale Alfonso d’Este 13 – FE), un nuovo appuntamento che vedrà, oltre agli esperti del settore, anche la partecipazione dell’attore Gianni Fantoni, al quale è affidata l’introduzione “a modo suo” di alcune tipologie di candidato/a.

“Nella nostra esperienza nel settore pubblico e privato ci siamo occupate di selezione per diversi anni – afferma Cristina Schianchi, conduttrice ufficiale dell’incontro, insieme a Simona Mantovani – e ci siamo rese conto che una delle maggiori cause di insuccesso alle selezioni è la frettolosità e la poca accuratezza con le quali i ragazzi affrontano questa esperienza. Speriamo davvero che attraverso questo seminario i partecipanti possano cogliere e far tesoro di piccoli consigli e spunti di riflessione che consentano loro di aumentare le possibilità di successo nella conquista di un posto di lavoro”.

Per i dettagli sull’incontro visitare il sito Informagiovani http://www.informagiovani.fe.it/.

E’ richiesta la prenotazione via mail all’indirizzo informagiovani@comune.fe.it.

Ospedale di Comacchio, Lusenti: “Decisioni frutto di un percorso democratico e partecipativo”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Bologna – “La decisione della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria conclude un percorso partecipativo che ha coinvolto tutti gli attori interessati e sancisce una programmazione definitiva che, a tutela della popolazione del territorio, andrà realizzata in tutte le sue parti”. Queste le parole dell’assessore regionale alle Politiche per la Salute Carlo Lusenti a proposito dell’ospedale di Comacchio, che aggiunge: “Voglio inoltre assicurare la popolazione che sono prive di fondamento le ipotesi di depotenziamento dell’ospedale del Delta”.

La programmazione sanitaria nazionale e regionale dell’ultimo triennio prevede espressamente, a garanzia della sicurezza dei cittadini e della sostenibilità complessiva del sistema sanitario pubblico, la riorganizzazione della rete ospedaliera secondo il modello Hub & Spoke, lo sviluppo delle aree di degenza per intensità di cura e la riconversione delle strutture in Ospedali di Comunità. La rete assistenziale del territorio deve prevedere forme di integrazione strutturate, dove si sviluppano le Case della Salute, superando punti assistenziali non appropriati, quali i Punti di primo intervento.
“In quest’ottica, negli ultimi due anni – spiega l’assessore – sono state accelerate le azioni di traduzione delle politiche d’integrazione tra i diversi livelli di assistenza (territoriale e ospedaliera) e tra i diversi livelli di assistenza ospedaliera, nonché le innovazioni organizzative di processo pertinenti all’ambito ospedaliero”.
Principi e logiche di sistema che sono illustrati nelle delibere di programmazione regionali, nel ‘Piano strategico e di sostenibilità per la provincia di Ferrara 2013-2016’, e che è stato illustrato dalle direzioni generali delle due Aziende sanitarie ferraresi al livello regionale e approvato dalla Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria nella seduta del 26 giugno 2013. Proprio questa sede rappresenta per norma di legge, il luogo istituzionale nel quale la collettività, attraverso la voce dei propri rappresentanti, condivide il processo di programmazione, apportando quel valore aggiunto che scaturisce dal corretto confronto democratico, un processo di concertazione che è consuetudine della Regione Emilia-Romagna.
Nel Piano è stato previsto un ridisegno della funzione delle strutture più piccole che devono essere integrate nell’assistenza territoriale. In queste strutture verrà assicurata una costante assistenza infermieristica mentre quella medica sarà affidata ai titolari dell’assistenza medica di base. Il sistema di emergenza-urgenza è stato ormai da anni orientato agli Hub di Area Vasta per l’alta specializzazione, all’Hub provinciale di Cona per le restanti funzioni di II livello e agli ospedali di I livello di Cento e del Delta.
Come previsto dalla legislazione della Regione Emilia-Romagna, è la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria l’organo deputato alla approvazione della programmazione. Così è stato nel territorio provinciale dove è stato discussa e approvata in via definitiva fin dal febbraio 2012 la pianificazione che comprendeva, fra le altre azioni, la chiusura del Punto di primo intervento di Copparo. A questa è seguita la già citata Conferenza del 26 giugno 2013 con l’approvazione del Piano strategico provinciale, in cui era previsto, tra l’altro, il superamento dei Punti di Primo Intervento di Bondeno e Comacchio.
Proseguendo coerentemente con le strategie regionali la Direzione dell’Azienda Usl, nella fase della disattivazione del Punto di primo intervento di Comacchio, ha prima di tutto garantito la sicurezza dei cittadini, ulteriormente rafforzata dalla presenza contemporanea, nella sede del presidio, di due mezzi medicalizzati, di un’ambulanza con personale infermieristico dell’Azienda e di un’ambulanza convenzionata con autisti soccorritori di Comacchio Soccorso. Infine è stata sviluppata l’assistenza primaria all’interno della struttura di Comacchio con la presenza dei medici di medicina generale.
Il percorso democratico del confronto prevede che le informazioni relative ai contenuti e alle modalità della programmazione siano rappresentati anche in sede locale: Comitati di Distretto, Consigli Comunali aperti, Commissione Speciale Sanità, luoghi nei quali i Sindaci sono sempre presenti. Puntualmente, la Direzione dell’Ausl ha portato a termine, nei tempi e nei modi coerenti con i processi di programmazione e delle fasi di approvazione, anche questi passaggi.
“Anche la Regione è più volte intervenuta, ascoltando ed interloquendo nelle sedi istituzionali e tecniche. Mi auguro – conclude Lusenti – che poche voci fuori dal coro che per ora non consentono appieno la realizzazione della programmazione dell’Azienda non privino la popolazione di quei livelli assistenziali che in Emilia-Romagna sono postulato fondamentale nell’azione di governo e che non possono essere disattesi”.

Sisma, inchiesta sul trasporto macerie. Errani: “Positivi i controlli per assicurare legalità”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Bologna – «Bene l’inchiesta della magistratura. È un fatto positivo che ci sia un sistema di controlli chiaro che garantisca trasparenza e legalità della ricostruzione». Lo ha detto il presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani, in merito all’inchiesta della magistratura modenese sul trasporto della macerie.
Sul sistema dei controlli, la Regione Emilia-Romagna ha definito una procedura che da un lato permette il monitoraggio amministrativo delle attività di rimozione e dei relativi flussi, e dall’altro raccoglie anche le informazioni utili per la tutela della legalità che in questi mesi sono state costantemente fornite al Girer (il Gruppo interforze Emilia-Romagna) ed alle varie forze di polizia che ne hanno fatto richiesta.
Ad oggi, in seguito degli eventi sismici, sono state rimosse circa 600 mila tonnellate.
Tutta l’operazione di smaltimento delle macerie è stata realizzata seguendo un sistema meticoloso di tracciabilità che ha consentito di monitorare puntualmente le fasi di localizzazione dei cantieri, del trasporto, dello smaltimento e del recupero nonché della qualità dei materiali stessi.

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Al ferrarese Mazzoni il premio internazionale Liberi di scrivere

riceviamo e pubblichiamo

Lo scrittore ferrarese Lorenzo Mazzoni ha vinto la quarta edizione del prestigioso premio internazionale Liberi di Scrivere Award, competizione dove viene votato il miglior libro italiano e straniero dell’anno. Mazzoni ha vinto con il romanzo “Apologia di uomini inutili”, davanti a grossi nomi sia nazionali (Maurizio De Giovanni, Giuliano Pasini, Giuseppe Genna) che internazionali (Orhan Kemal, Neil Gaiman, William McIlvanney e il premio Pulitzer Adam Johnson). Una vittoria importante per l’autore ferrarese e per il suo editore, Edizioni La Gru, coraggioso gruppo indipendente con sede a Padova.
Il romanzo, che alla sua uscita a maggio, al Salone del Libro di Torino, era stato salutato con un plauso dalla critica più attenta e colta, è un atto d’accusa al mondo occidentale e alla tremenda piaga della pedofilia. Ambientato fra lo Yemen e l’Egitto, il libro si nutre di atti e pensieri folli e disumani. Tra atmosfere cupe, violenze, terrorismo e interessi di politica internazionale, Lorenzo Mazzoni offre una storia senza pietà, ignorando completamente l’ipotesi di un lieto fine standard, immergendosi in un viaggio senza ritorno nelle fragilità umane. “Apologia di uomini inutili” non è dunque una lettura d’evasione. È una lettura di liberazione, anche se dolorosa, perché pensare a tutto ciò che lasciamo accadere sotto i nostri occhi di occidentali può far male.Come dichiarato anche da Enrico Pandiani, uno dei più importanti scrittori noir italiani: “Era dai tempi di Eric Ambler che mancava un romanzo di denuncia così colto e appassionato. Una nuova, vibrante stagione della spy-story di denuncia, sullo sfondo di un Medio Oriente affascinante e letale”.
Importanti anche le parole di Liberi di Scrivere, che ha organizzato il premio vinto dallo scrittore estense: “Non è una lettura facile. Lorenzo Mazzoni non è uno scrittore commerciale, che utilizza la retorica per attirare consensi, che sposta il baricentro narrativo a uso e consumo di una letteratura usa e getta, banale, edulcorata, perbenista. C’è una genuina rabbia nei suoi testi, un’ autentica e viscerale nausea e ripugnanza che rendono la sua onestà intellettuale scomoda e provocatoria al tempo stesso, difficilmente classificabile in categorie e generi. Mazzoni non ha mai nascosto i suoi debiti letterari nei confronti di Kapuscinski, Hartley e Greene. Il Greene soprattutto de I commedianti e Il potere e la gloria. La spy story è un ottimo veicolo per denunciare i mali di questa società contemporanea sempre più indifferente, violenta, disgregata, in disfacimento. Il respiro internazionale (spie e delatori da sempre si sono mossi in scenari esotici, variegati, altri) permette di individuare le cause, di tutto ciò di vedere come tutto sia connesso, in questa società così tragicamente, spropositatamente globalizzata. Un bellissimo libro, amaro e vero, mi sento di consigliarlo, pur avvertendo del linguaggio crudo e forte di alcune pagine”.

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Sabato in sala Arengo l’assemblea annuale di Italia Nostra

da: sezione Italia Nostra Ferrara

Il giorno 18 gennaio dalle ore 10,15 nella sala dell’Arengo presso il Municipio di Ferrara avrà luogo l’assemblea annuale dei soci di Italia Nostra di Ferrara, aperta come sempre ad amici, simpatizzanti e cittadini interessati.
All’ordine del giorno, oltre alla relazione del Presidente sull’attività della Sezione, una comunicazione dell’Assessore all’Urbanistica architetto Roberta Fusari sulle novità riguardanti il futuro della ex-caserma di via Cisterna del Follo e della caserma di Polizia nel Palazzo di Cesare d’Este al quadrivio dei Diamanti, entrambe di proprietà demaniale.
Si tratta di edifici e comparti strategici per la loro collocazione nel contesto urbano, il cui corretto recupero potrebbe risultare determinante per la vita ed il funzionamento di importanti comparti del nostro centro storico e quindi della città intera.

Tavolo Falco in Provincia

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Tavolo sullo stabilimento Falco del gruppo Trombini in Castello Estense.
La convocazione dell’incontro è partita dalla presidente della Provincia, Marcella Zappaterra, che, insieme con l’assessore alle Politiche del lavoro Caterina Ferri, ha incontrato la sindaca di Codigoro, Rita Cinti Luciani, i segretari provinciali del settore edile di Cisl, Corrado Pola, e Cgil, Sandro Guizzardi, accompagnati da Gian Paolo Mancin del direttivo Cisl, Enrico Gelli di quello Cgil e dalle rsu aziendali Severino Granini, Giuseppe Cutrì, Roberto Bernardi e Gianluca Dall’Ara.
Presenti anche Alberto Francois in rappresentanza di Falco Gruppo Trombini e Lorenzo Tosini di Unindustria Ferrara.
Due i temi all’ordine del giorno: il problema dell’interruzione da novembre 2013 degli anticipi dell’ammortizzatore sociale ai lavoratori e quello del futuro di un’azienda presente nel territorio di Codigoro da oltre 50 anni.
Sul primo punto presidente ed assessore provinciali hanno dato una buona notizia. “Nonostante i ritardi burocratici del ministero per autorizzare l’Inps al pagamento – hanno detto – abbiamo avuto rassicurazioni direttamente da Unindustria, che il decreto è ora alla firma del dirigente e quindi la situazione pare destinata ad un rapido sblocco”.
Decreto che copre il periodo novembre 2012 – luglio 2013 per l’erogazione della Cigs.
Nel frattempo la stessa Provincia, insieme con le rappresentanze sindacali, si è impegnata ad una valutazione sull’applicazione del protocollo rinnovato lo scorso otto gennaio con Carife, Caricento e Unicredit per l’anticipazione della Cigs, ora bloccata dallo scorso novembre perché i pagamenti avrebbero raggiunto il tetto massimo di anticipo ai lavoratori di otto mensilità, pari a complessivi 6.400 euro.
Sui destini della Falco a Codigoro la parola è passata ad Alberto Francois.
Un futuro, è stato in sintesi l’intervento, legato a due questioni.
L’incontro con i creditori fissato per venerdì 17 gennaio, nel corso del quale sarà votata la proposta di concordato preventivo, dirà se se si dovrà ricorrere o no alla procedura di liquidazione, nel caso essi esprimessero pollice verso entro 20 giorni dalla presentazione.
In ogni caso, è stato precisato, la copertura degli ammortizzatori per i lavoratori è assicurata.
Copertura per la quale il tavolo è pronto ad attivarsi da subito anche per il periodo fino a luglio 2014, data dalla quale scatterà la procedura di mobilità, che significa altri ammortizzatori fino a tre anni a seconda dell’età anagrafica.
Il rappresentante di Falco ha poi parlato di contatti tuttora in atto con imprenditori cinesi, che però non si sono ancora tradotti in una formale volontà di rilevare l’impresa.
“L’auspicio – hanno concluso amministratori e rappresentanze – è che le manifestazioni d’interesse in corso possano sfociare in proposte concrete e soprattutto positive, per garantire la continuità produttiva dello stabilimento e la salvaguardia dei 123 dipendenti di Codigoro”.
In chiusura, sia Guizzardi che Pola hanno voluto sottolineare la compostezza e il senso civico espresso durante l’intera vertenza dai lavoratori Falco, in una situazione difficile per il loro futuro lavorativo e per le loro famiglie.

panchine-semicircolari

Le panchine dell’indifferenza

C’è una recente espressione dell’atomizzazione e dello sfrangiamento del tessuto del nostro vivere comunitario. Mi riferisco a quel curioso modello di panchine semicircolari, peraltro esteticamente gradevoli, che da un po’ di tempo popolano alcuni parchi o stazioni ferroviarie.
Il restyling non pare il frutto di un semplice capriccio di design, ma sembra studiato apposta per assecondare quella pulsione alla parcellizzazione che accompagna le nostre esistenze.
Eppure le panchine sono luogo topico. Pensiamo a quanti letterari e reali incontri hanno ospitato, fungendo da inatteso e imprevisto strumento di incontro, socializzazione, magari innamoramento…
Ma le nuove panchine arquate non sono concepite per la convivialità e consentono ai frettolosi occupanti di sedersi senza quasi osservarsi, sfuggendo gli uni allo sguardo degli altri, garantendo persino su un emblema della promiscuità – quale è la panchina – il rispetto della privacy. E anche ai più inclini alla socialità, esemplari ormai rari in via di estinzione, impongono ugualmente un altero distacco.
Peraltro l’efficacia del nuovo design delle panchine si sublima in un coerente effetto collaterale: rendere impossibile – o quantomeno disagevole – l’improprio utilizzo della panca da parte di chi volesse farne giaciglio. O forse l’effetto dissuasivo più che collaterale è voluto e del tutto intenzionale.
Di certo c’è che in queste sedute a semicerchio si può stare gli uni accanto agli ignorandosi. E farlo senza neppure lo sforzo di distogliere l’attenzione, perché un previdente progettista ha provveduto a regalarci una soluzione che evita l’imbarazzo avvertito quando si è forzati a ostentare indifferenza. Così tutto fluisce in una ‘spontanea’ non considerazione di chi ci sta accanto, come usualmente avviene fra moderni dirimpettai.
Insomma un bel ritrovato della modernità in perfetta sintonia con le nostre solitudini.

Psiko-SkaFest

Ferrara museo a cielo aperto con i muri di Psiko, Don Bro, Mambo e gli altri writer

Dietro i murales batte un cuore, anzi, tanti cuori votati all’arte. Disegni, scritte e colori che aprono squarci di fantasia su molti muri di Ferrara sono realizzati da un gruppo di ragazzi della città che anno dopo anno sono stati affiancati da writer e artisti affermati, provenienti da tutt’Italia.
A raccontarlo è Psiko, nome d’arte di Paolo Garola, che a Ferrara da diversi anni collabora con il Comune, Area giovani, per portare avanti un’idea: quella che dipingere in strada non è un crimine, ma può anzi diventare un’occasione di esprimersi cercando nello stesso tempo di dare un tocco di bellezza in più alla città. Gli angoli più anonimi e le pareti grigie, secondo lui, possono diventare quasi un’istigazione allo sfregio. E allora murales, graffito, lettering o disegno che sia e che ci va sopra – quando è bello – diventa una forma di piacere per gli occhi e, nello stesso tempo, qualcosa che spinge a non imbrattare.
Psiko è nato e cresciuto a Torino, ma dopo i vent’anni arriva a Ferrara, dove ha i nonni materni. “Fin da bambino – racconta – mi piaceva disegnare. Per me è un bisogno, più ancora che una passione”. Così la sua esperienza di writer nel capoluogo piemontese se la porta tutta qui, conosce i referenti di Area giovani che gestiscono attività e spazi del Comune e insieme a loro parte il progetto “Graffi a Fe”. E’ il 2007 e l’iniziativa coinvolge i ragazzi che hanno questa voglia di disegnare e scrivere sui muri, mette a loro disposizione vernici, ma soprattutto pareti pubbliche fuori dal centro storico, dove fare arte senza sfregiare monumenti o palazzi privati.
Adesso Psiko ha 32 anni e fare arte è diventato un po’ un mestiere. Insieme ad altri ragazzi del gruppo di Area giovani ha fondato l’associazione culturale Articiok, parola in dialetto ferrarese (= carciofo) e che richiama il concetto di arte con un suono scoppiettante. Psiko è il presidente di Articiok, il vicepresidente è Elvis ‘Mambo’ Pregnolato, classe 1973, e segretario è Don Bro, coetaneo di Psiko. “L’associazione – spiega il presidente – in realtà non ha scopo di lucro e ci serve per partecipare a iniziative collettive, concorrere a progetti o bandi in modo da coprire almeno le spese vive, mentre portiamo in giro l’attività che amiamo”.
Ognuno di loro, poi, la vita se la guadagna cercando di farci stare dentro il proprio talento artistico. Mambo, ad esempio, dipinge scenografie per un’azienda di Modena che allestisce parchi di divertimento; Don Bro fa tatuaggi con una tecnica molto particolare e curata; Psiko dipinge opere su commissione, fa scenografie e quando ha un po’ di tempo mette a frutto l’altra sua passione, che è quella della cucina.
Oltre a questo gruppetto storico, Articiok mette insieme altri nomi di writer ferraresi: il più giovane è Mendez, studente 19 enne del Dosso Dossi; poi ci sono Esc, 23enne di Portomaggiore appena uscito dall’Accademia di belle arti di Bologna; Andrea Amaducci, che è vicepresidente dell’associazione culturale non profit Grisù di Ferrara.
Graffiti, disegni sui muri e firme personalizzate (lettering) per Psiko sono il collante di generazioni, stili e persone diverse che diventano parte di un progetto ambizioso: fare della città un museo a cielo aperto. Ecco allora che si può girare per Ferrara, rimanendo ai margini della zona monumentale e storica, per scoprire una piccola antologia di arte contemporanea. C’è Cristiano ‘SirTwo’ Luparia, classe 1972 di Milano, specializzato in lettere tridimensionali che ha lasciato una sua opera su un edificio del parco dell’Itis Carpeggiani; i Tdk che a Milano fanno writing dagli anni ’80 e che hanno contribuito al murales con i pugili del Palapalestre di Ferrara insieme a Mambo; il ferrarese Don Bro che sul Palapalestre firma la gigantografia dell’arbitro e all’Itis Carpeggiani il volto di Cavour; Psiko pittore dei bambini affacciati sule pareti della scuola elementare Don Milani; Made Ead, classe 1972 di Padova, autore del ritratto di Garibaldi sull’edificio visibile sul retro dell’Itis Carpeggiani; sempre all’Itis ci sono Psiko per il lettering sotto a Mazzini, Erik per quello sotto a Cavour e Mendez sotto a Garibaldi; Esc che sul Palapalestre ha fatto i podisti e Macs il giocatore di basket; Andrea Amaducci che firma la striscia con l’incontro tra una ragazza e un ragazzo sul retro del Palapalestre; Mambo il personaggio di Doc tra il sottomura e il parcheggio ex Mof in Rampari di San Paolo; sempre vicino all’ex Mof i bambini dark sul retro sono dell’Incubatore, Calinda l’artefice del personaggio con il volto che si disfa e un diamante tra le mani, mentre è di Esc il totem con il rubinetto aperto.
Il museo a cielo aperto non si ferma qui. Spray e creatività sono pronti a ripartire in primavera per dare colore e forme ai muri della palestra del liceo Ariosto, via Arianuova 19, mentre a marzo ci sarà una collettiva al teatro Concordia di Portomaggiore con arte, musica, proiezioni. Perché quello che conta è l’unione delle diverse forme di creatività, tanti talenti da tirare fuori e mettere in piazza.

Il simbolico in frantumi e il vuoto che abbiamo dentro

Viviamo in un tempo in cui, come diceva Sartre, il cielo sopra le nostre teste è vuoto.
Un vuoto lasciato da Dio, dal padre e dall’Ideale, un vuoto che si situa come fondamento dei nuovi sintomi contemporanei, in cui spesso gli oggetti come cibo, droga, alcool o gioco cercano di colmarne illusoriamente l’effetto della mancanza.
Assistiamo oggi ad una caduta dell’ordine simbolico che si manifesta in diversi ambiti: dalla scuola alla famiglia, alla società civile. Le giovani generazioni faticano in tal modo a trovare punti di riferimento solidi e facilmente identificabili.
Anche i social network, tra cui Facebook è il più conosciuto, contribuiscono ad una sorta di svuotamento dell’aura mitica che era presente attorno a certe figure che potevano essere assunte dai giovani come modelli di identificazione.
Molti personaggi dello spettacolo, che un tempo potevano assolvere tale scopo, ora scrivendo su Facebook della loro vita quotidiana si rendono umani, troppo umani e come tali non appetibili come modelli, svuotati del loro significato.
Persino l’ordine del Sacro è investito da un generale processo di de-sacralizzazione, anche se questo processo si presenta nella forma di avvicinamento alle persone. Lo stesso Papa possiede una pagina su Facebook che raccoglie commenti di migliaia di persone che in questo modo possono lasciare una loro traccia e avere l’illusione di dialogare con un’istituzione un tempo irraggiungibile. Tutto ciò produce un appiattimento, una riduzione della distanza, invece necessaria per strutturare il soggetto.
Alla tv la pubblicità del libro con le figure di Papa Francesco da colorare riflette proprio questa assenza di distanza e caduta del simbolico. Tutto è, in qualche modo ridotto ad oggetto da commercializzare e da comunicare con efficacia. L’efficacia della comunicazione sembra essere il criterio principale.
In un’epoca in cui si perde la dimensione dell’ordine simbolico e la funzione normativa del grande Altro, termine con cui Lacan si riferiva al ruolo della dimensione simbolica, il soggetto appare disorientato, spaesato, confuso, alla ricerca continua di paletti a cui appigliarsi.
In tale orizzonte anche la strutturazione del proprio desiderio risulta difficile, ragione per cui i giovani faticano a trovare la “propria strada” e, prima ancora, si perdono nella incapacità di cercarla.

Ascolta il commento musicale: Giorgio Gaber, I padri miei (i padri tuoi)

Chiara Baratelli, psicoanalista e psicoterapeuta, specializzata nella cura dei disturbi alimentari e in sessuologia clinica. Si occupa di problematiche legate all’adolescenza, dei disturbi dell’identità di genere, del rapporto genitori-figli e di difficoltà relazionali.

baratellichiara@gmail.com

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Graffiti a Ferrara
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Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità.

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