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Giorno: 27 Febbraio 2014

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Sintesi della seduta del Consiglio provinciale sul Piano d’azione sugli assi stradali

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

L’assessore provinciale al Bilancio, Davide Nardini, espone la prima delibera iscritta all’odg del Consiglio provinciale, relativa Piano d’azione sugli assi stradali con oltre sei milioni di flusso veicolare all’anno.
Uno studio eseguito dall’Università di Bologna focalizzato su tre strade provinciali: Sp 2 Copparo, Sp San Matteo della Decima e la Sp 69 Virgiliana.
Tutte arterie di competenza provinciale con un traffico misurato fino a oltre 16mila veicoli al giorno.
Il tema è come intervenire con soluzioni tecniche per diminuire soprattutto l’impatto acustico sui centri abitati interessati.
La ricerca dell’ateneo ha definito delle mappe sonore e suggerito soluzioni a base di nuovi manti stradali fonoassorbenti, oltre a controlli e misure per ridurre la velocità veicolare.
“Il problema – ha detto Nardini – sono le risorse limitate sulla base delle quali poter eseguire gli interventi necessari, tenendo comunque conto che la Provincia farà proprio l’impegno di intervenire con i fondi a disposizione per dare risposte più concrete possibile”.
Gli interventi dei consiglieri Luciano Tancini (FI)Sergio Guglielmini (Pd) e Antonio Fortini (LeF), hanno chiesto di portare a conoscenza i Comuni degli esiti dello studio, anche in prospettiva della prossima trasformazione delle Province in enti di secondo livello, come stabilito dalla riforma Delrio. Un patrimonio di conoscenza – è stato detto – utile in sede di discussione e approvazione degli strumenti di pianificazione urbanistica.
La delibera è stata approvata all’unanimità con 23 voti favorevoli.

Lo stesso Nardini ha presentato successivamente all’assemblea la delibera sul rimborso assicurativo per i danni provocati dal sisma 2012 al patrimonio dell’ente.
Sono in tutto 7,5 i milioni di indennizzo riconosciuto, quantificato dalla Fonsai.
Delibera approvata con 23 sì e l’astensione del capogruppo FI, Luciano Tancini.

Della delibera di integrazione del fondo triennale regionale per le persone con disabilità si è occupata l’assessore ai Servizi sociali, Caterina Ferri.
Fondo regionale inizialmente di 3.405.000 euro, incrementato nel 2012 di 1,1 milioni e di altri 1.020.000 nel 2013.
“Anche se la recessione economica – ha detto Caterina Ferri – ha portato all’allentamento degli obblighi delle imprese per l’inclusione lavorativa dei disabili, sono stati finanziati bandi, tirocini, misure di abbattimento delle barriere architettoniche, azioni in collaborazione con le Asp e percorsi di formazione professionale con utilizzo delle risorse del Fondo sociale europeo, per mantenere alto l’impegno di inserimento lavorativo delle persone più deboli e svantaggiate nel mercato del lavoro”.
Un’ulteriore misura praticata è stato il finanziamento fino a 30mila euro per incentivare l’autoimpresa dei disabili.
Nello specifico, due sono modifiche introdotte nel piano triennale.
L’eliminazione del tetto del 20 per cento per risorse destinate alla formazione professionale per coprire, in questo modo, un buco di risorse momentaneo dovuto alla trattativa tuttora in corso con la Commissione europea per i finanziamenti relativi al periodo 2014-2020.
La seconda: l’azzeramento del vincolo di iscrizione al Forum provinciale per la disabilità per la richiesta contributi.
Soluzione che trova spiegazione nella prossima trasformazione delle Province con conseguente modifica della natura ora provinciale del Forum.
Proposte che hanno incontrato il parere favorevole di 24 consiglieri su 24 votanti.

Un odg (vedi il testo in allegato) firmato dai consiglieri Fabio Bergamini, Ornella Iotti (lega Nord), e Cristiano Di Martino (FI), ha chiesto all’assemblea una presa di posizione contro la chiusura della sezione della Polizia postale di Chiesuol del Fosso.
In prospettiva dell’incontro in agenda il prossimo 10 marzo fra i comandanti delle forze dell’ordine sulla razionalizzazione della rete territoriale dei presidi di polizia, è stato in sostanza il messaggio, politica ed istituzioni facciano sentire la propria voce, specie di fronte ai numeri in crescita dei fenomeni di bullismo e pedofilia nella rete, a difesa soprattutto dei minori.
Un appello alla fine condiviso dall’intero Consiglio provinciale e approvato con 24 sì su 24 votanti.

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Cup 2000. Lusenti: “Prevista la clausola sociale, a garanzia del posto di lavoro”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Politiche per la salute, Cup 2000. Lusenti: “Prevista la clausola sociale, a garanzia del posto di lavoro”

Bologna – “Abbiamo già confermato che verranno mantenute tutte le garanzie occupazionali per i dipendenti di CUP2000, come già deliberato dai soci dell’azienda fin dall’ottobre scorso e come più volte ribadito anche alle organizzazioni sindacali”.
Così l’Assessore regionali alle politiche per la salute, Carlo Lusenti, interviene su CUP2000.
“Nel Piano strategico operativo presentato ai sindacati – spiega Lusenti -, è stata prevista anche una clausola sociale per i dipendenti della società, a garanzia del mantenimento del posto di lavoro.
“Sui temi del Piano operativo – conclude l’Assessore – il confronto con i sindacati, che incontreremo entro metà marzo, è aperto e registra già ampie condivisioni da parte di alcune organizzazioni”.

Il Jazz Club inaugura il primo appuntamento di “Crossroads” con il Roberto Gatto Quartet

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 1° marzo (ore 21.30) al via il primo appuntamento della stagione che rinnova la granitica collaborazione tra il Jazz Club Ferrara e Crossroads – Jazz e altro in Emilia–Romagna. L’atteso “varo” è affidato al ritmo propulsivo e alla creatività del Roberto Gatto Quartet, nuova formazione del poliedrico batterista romano completata da Avishai Cohen alla tromba, Francesco Bearzatti ai sassofoni e Doug Weiss al contrabbasso.
Impostosi sulla scena jazzistica nazionale a metà degli anni ’70 quale co-fondatore del Trio di Roma insieme a Danilo Rea ed Enzo Pietropaoli, Gatto – classe 1958, con un percorso che non conosce battute d’arresto da circa quarant’anni – non ha mai esaurito la sete di ricerca e sperimentazione. Caratteristica quest’ultima che, unita a straordinaria perizia, ha condotto il batterista a scrivere parte della storia del jazz italiano.
Tolte le vesti di prestigioso sideman a fianco di protagonisti nazionali (Enrico Rava, Enrico Pieranunzi) ed internazionali (Johnny Griffin, John Abercrombie, Chet Baker, Steve Lacy, Pat Metheny, Bob Berg, Curtis Fuller, George Coleman, Joe Zawinul ecc.), Gatto ha intrapreso con maggior vigore l’attività di leader dando vita a proprie formazioni foriere di progetti originali, mai scontati. Da citare in tal senso l’apprezzato Perfect Trio completato da Alfonso Santimone e Pierpaolo Ranieri (esibitosi al Torrione lo scorso marzo) ed il recente New York Quartet, indice di sempre più frequenti soggiorni nella Grande Mela, che vede il batterista dialogare con gli ottoni della giovanissima sassofonista cilena Melissa Aldana, accanto a Nils Felder e Joe Lepore.
Al Torrione Gatto si presenta con una nuova, scoppiettante formazione pianoless cche vede in front-line due virtuosi del proprio strumento come Avishai Cohen alla tromba (Rising Star 2012 secondo il Downbeat Critics Pool) e Francesco Bearzatti ai sassofoni (nominato miglior musicista europeo 2011 dall’Académie du Jazz), coadiuvati dal timing inossidabile del contrabbassista statunitense Doug Weiss già con Al Foster, Lee Konitz, Joshua Redman e molti altri.
Il secondo, atteso appuntamento in collaborazione con la prestigiosa kermesse itinerante è in programma per il 22 marzo prossimo con il quartetto del trombettista californiano Ralph Alessi che presenterà Baida, primo progetto griffato ECM.

Sabato 01 marzo – Jazz Club Ferrara, Torrione San Giovanni – Ore 21.30
In collaborazione con Crossroads – Jazz e altro in Emilia-Romagna
Roberto Gatto Quartet
Avishai Cohen, tromba;
Francesco Bearzatti, sassofoni;
Doug Weiss, contrabbasso;
Roberto Gatto, batteria

DOVE
Tutti i concerti si svolgono presso il Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

INFORMAZIONI
Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena: 333 5077059 (dalle 15:30)
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (fino ai 30 anni di età, se si accede al solo secondo set, o prenotando la cena)

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

Coldiretti a “Pollice Verde” per presentare la Filiera Agricola e le aziende di Campagna Amica

da: ufficio stampa Coldiretti

16 gennaio 2014 Nasce a Ferrara Pollice Verde Bio – Orto, cucina, benessere, la nuova area tematica dedicata alla promozione e alla vendita diretta di prodotti “naturali” per la coltivazione biologica, la sana alimentazione ed il benessere personale. Un percorso dalla “terra alla tavola” per un pubblico sempre più attento al rispetto per la biodiversità ed il consumo consapevole.

Pollice Verde Bio, mostra-mercato del biologico, si terrà all’interno di Pollice Verde – Salone del Giardinaggio, orticoltura e arredo esterni, giunto alla sua ottava edizione, frequentato da oltre 26.000 visitatori dell’area emiliano-veneta.

Nei 2 giorni di fiera si potranno vedere ed acquistare: piante, fiori, bulbi e sementi per giardino, orto e frutteto famigliare; prodotti e attrezzature per il giardinaggio e l’orticoltura hobbistica; arredi e complementi per abbellire interni e spazi esterni della casa; oggettistica e curiosità.

Si potranno trovare in versione BIO tanti prodotti per il giardinaggio e l’orticoltura, sistemi di autoproduzione come il nuovo pollaio da giardino, prodotti bio; estratti e derivati dalle piante; tessile biologico, prodotti eco-friendly come la nuova lettiera per gatti biodegradabile, e tante novità per il benessere della casa, delle persone e degli animali che la vivono.

Nell’area Benessere, ci si potrà far “coccolare” da qualificati operatori olistici che daranno un saggio dei più efficaci trattamenti naturali per il riequilibrio energetico ed il benessere psicofisisco.

Sono previsti degustazioni di prodotti bio e veg, corsi di cucina naturale, convegni e incontri a tema.

Gli oltre 40 espositori presenti saranno pronti a fornire consulenze gratuite sulla cura e manutenzione delle piante, del giardino, dell’orto e proporranno dimostrazione di prodotti e tanti consigli utili.

Pollice Verde e Pollice Verde Bio si svolgono in contemporanea a Liberamente – Salone del tempo libero, del divertimento e della vita all’aria aperta; a Fantasy&Hobby – Salone della fantasia e della creatività e a Sagre in Fiera: un viaggio alla scoperta del cibo locale con assaggi gratuiti dei migliori piatti della tradizione popolare del territorio.

Con un unico biglietto si possono visitare tutti i saloni.

Il costo del biglietto di ingresso è di 8 € l’intero, 6 € il biglietto ridotto cartaceo o scaricato dal sito. Sabato dalle 10 alle 13 ingresso per le donne è di 2€. i parcheggi sono gratuiti.

L’orario della manifestazione è dalle 10 alle 20.

Dettagli, convegni e programma della fiera sono consultabili sul sito www.polliceverdefiera.it

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Piano Regionale dei Rifiuti, il sottosegretario Bertelli: “Il nostro obiettivo è l’autosufficienza”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Ambiente – Raccolta differenziata al 70%, riduzione del 25% della produzione pro-capite dei rifiuti urbani, riciclaggio al 65%, diminuzione del numero di impianti attivi a partire dalle discariche e dagli stessi inceneritori. Sono alcuni degli obiettivi del Piano Regionale di gestione dei Rifiuti, adottato dalla Giunta dell’Emilia-Romagna e illustrato questa mattina dal sottosegretario Bertelli ai consiglieri della Commissione regionale Ambiente: “Nessuna forzatura, il confronto continua. Il nostro obiettivo è l’autosufficienza”

Bologna – Riduzione tra il 20 e il 25% della produzione pro-capite dei rifiuti urbani, raccolta differenziata ad almeno il 70% entro 6 anni, riciclaggio di carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico per almeno il 65%, autosufficienza per lo smaltimento nell’ambito regionale con l’ottimizzazione degli impianti esistenti, recupero energetico delle frazioni di rifiuto per le quali non è possibile alcun recupero, minimizzazione dello smaltimento a partire dal conferimento in discarica.

Sono i principali obiettivi del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (Prgr) che, ponendosi come orizzonte temporale il 2020, è stato adottato dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna e illustrato questa mattina, nel corso di una comunicazione, dal sottosegretario Alfredo Bertelli ai componenti della Commissione Ambiente dell’Assemblea legislativa.

“Nessuna forzatura nell’iter di approvazione – ha ribadito Bertelli -, bensì un percorso compiuto nell’ambito delle modalità definite dalla Legge Regionale 20 del 2000”. Un percorso riassunto da Bertelli nei vari passaggi che hanno già interessato Giunta e Consiglio, quindi nell’anticipazione della pubblicazione, che avverrà tra qualche giorno, cui farà seguito un ulteriore periodo di 60 giorni per le osservazioni da parte di enti e soggetti interessati. Infine, il Piano approderà in Assemblea legislativa, dove verrà discusso, eventualmente emendato e quindi approvato in via definitiva.

“Un’approvazione – ha sottolineato il rappresentante della Giunta – che vogliamo sia il più possibile rapida, per la possibilità di accedere a finanziamenti nazionali su questa materia, ma soprattutto per porre questo territorio in una condizione di autosufficienza, dovendoci confrontare obbligatoriamente con un Paese dalle molte emergenze”. Su questo punto Bertelli è stato netto, ribadendo la contrarietà nei confronti del “collegato ambiente, già espressa al precedente ministro dell’Ambiente e reiterata con una lettera all’attuale titolare del dicastero,

“Il Piano per la gestione dei rifiuti della Regione Emilia-Romagna – ha detto ancora il sottosegretario – punta ad attuare le proprie strategie nel pieno rispetto degli obiettivi previsti dalle norme europee e nazionali, delineando un modello di gestione che si fonda su prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di energia ed infine smaltimento dei rifiuti”.

Inoltre il Piano regionale non è uno strumento rigido ma dinamico, pensato per essere reattivo rispetto a eventuali necessità che si dovessero manifestare nel corso degli anni. A tale proposito, gli strumenti di monitoraggio previsti (“Con uno step importante nel 2017”, ha anticipato Bertelli), verificheranno annualmente gli effetti delle azioni del Piano in modo da prevedere eventuali interventi correttivi finalizzati a garantire il raggiungimento degli obiettivi.

Rifiuti urbani
Tre i filoni di intervento: prevenzione, recupero di materia, recupero energetico e smaltimento.
Prevenzione: gli obiettivi sono una riduzione della produzione di rifiuti urbani pro capite compresa tra il 15 ed il 20%, nonché la diminuzione della pericolosità dei rifiuti speciali.
Recupero di materia: si punta al raggiungimento di almeno il 70% di raccolta differenziata entro il 2020. Sempre nello stesso periodo si tenderà a un incremento della qualità della raccolta differenziata che porti al riciclaggio di carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico per almeno il 65% in termini di peso rispetto al quantitativo totale delle stesse frazioni presenti nel rifiuto urbano. Inoltre si punterà a un incremento del recupero della frazione organica per la produzione di compost di qualità.
Recupero energetico e smaltimento: prevede l’autosufficienza per lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali prodotti nell’ambito regionale, mediante l’utilizzo ottimale degli impianti esistenti. Poi il recupero energetico delle frazioni di rifiuto per le quali non sia possibile alcun recupero di materia; la minimizzazione dello smaltimento a partire dal conferimento in discarica; l’equa distribuzione territoriale dei carichi ambientali derivanti dalla gestione dei rifiuti.

Il Piano prevede che, a fronte di una popolazione in crescita tendenziale del 5,4%, la produzione pro capite (kg/ab) abbia un decremento stimato compreso tra il 20 e il 25% e la raccolta differenziata salga dal 53 al 70%. Tali previsioni necessitano di un modello integrato dell’intero ciclo di gestione, non affidato solo ai risultati attesi dalla messa in atto di politiche di recupero e smaltimento ma anche all’obiettivo di ridurre i rifiuti alla fonte.

Organizzazione dei servizi di raccolta
Il Piano individua il raggiungimento, all’interno di un ambito territoriale ottimale (montagna 131 comuni, pianura 195 comuni, capoluoghi e costa 22 comuni), di livelli di raccolta differenziata pari almeno al 70% del rifiuto prodotto. Un’efficace pianificazione della raccolta differenziata deve puntare all’ottimizzazione del sistema integrato tenendo conto delle caratteristiche delle diverse frazioni merceologiche, del contesto demografico, urbanistico e produttivo nonché della situazione impiantistica.

Per perseguire l’obiettivo regionale del 70% di differenziata al 2020, i comuni appartenenti alle diverse aree omogenee dovranno raggiungere i seguenti livelli di raccolta differenziata: 67% (+17% rispetto ad oggi) per capoluogo-costa, montagna 60% (+15%), pianura 75% (+18%).

Il recupero di materia
La Regione individua nel riciclaggio la forma di gestione dei rifiuti prioritaria rispetto alle altre forme di recupero e attraverso il Piano punta: a massimizzare la valorizzazione, anche economica, del rifiuto; a favorire il riciclaggio di materia rispetto al recupero energetico in luoghi prossimi a quelli di produzione; a promuovere la realizzazione di impianti di recupero nelle aree in cui l’analisi dei flussi e dell’impiantistica esistente riveli delle carenze ovvero delle opportunità di sviluppo; a favorire gli acquisti verdi e l’utilizzo di prodotti di recupero.
Gli obiettivi di Piano specifici per il recupero di materia prevedono il riciclaggio ( di carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico) per almeno il 65% in termini di peso rispetto al quantitativo totale delle stesse frazioni presenti nel rifiuto urbano, nonché l’incremento del recupero della frazione organica per la produzione di compost di qualità. La valorizzazione dei rifiuti ai fini del recupero di materia garantirà la massimizzazione dei quantitativi effettivamente recuperati, da attuare attraverso il miglioramento della raccolta e dei processi di recupero per ridurre la produzione di scarti da avviare a smaltimento. Sarà assicurato anche il massimo contributo Conai o adeguati ricavi dalla vendita dei rifiuti a vantaggio dei Comuni che sostengono i costi della raccolta differenziata, la valorizzazione di specifiche tipologie di rifiuti quali la frazione organica, i rifiuti da spazzamento stradale, le scorie da incenerimento, i Raee (rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche) e i pannolini. Lo sviluppo, sul territorio regionale, di sistemi virtuosi che, per le diverse filiere, dovranno favorire l’insediamento dell’industria del riciclo in località prossime a quelle delle aziende che ne utilizzano i prodotti, consentendo in tal modo di coniugare sviluppo economico e riduzione degli impatti ambientali legati al trasporto.

Recupero di energia e smaltimento
Le previsioni di riduzione della produzione dei rifiuti e di aumento della raccolta differenziata determinano una progressiva diminuzione della quantità di rifiuto indifferenziato residuo complessivamente gestito negli impianti di trattamento meccanico–biologico, di termovalorizzazione e nelle discariche. Non sarà quindi necessario realizzare nuovi impianti di smaltimento bensì prevedere il miglioramento dei livelli prestazionali di alcuni degli impianti già esistenti, con eventuali adeguamenti dovuti alle modifiche normative introdotte, e la progressiva dismissione di altri.

Previste quindi la progressiva chiusura delle discariche e la progressiva riduzione del conferimento dei Rub (rifiuti urbani biodegradabili) in discarica. Residuale diventerà l’utilizzo degli inceneritori e termovalorizzatori per lo smaltimento finale dei rifiuti urbani indifferenziati e non ulteriormente recuperabili prodotti nel territorio regionale, nel rispetto del principio di prossimità.

Inoltre si prevede anche: il recupero energetico (biogas) dal trattamento dei rifiuti organici; l’ottimizzazione dinamica dei flussi dei rifiuti contestuale all’evoluzione nel tempo del sistema degli impianti, riducendo al minimo la distanza tra produzione e trattamento dei rifiuti; la valorizzazione energetica delle frazioni non riciclabili ad alto potere calorifico; un’equa distribuzione dei carichi ambientali sull’ambito territoriale ottimale coincidente con l’intero territorio regionale; l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti urbani e speciali prodotti sul solo territorio regionale.

Impianti di termovalorizzazione
Nella “gerarchia dei rifiuti” la termovalorizzazione fa parte delle ulteriori forme di recupero, diverse dal riciclo, che permettono la valorizzazione del rifiuto dal punto di vista energetico, qualora questo non possa essere riciclato, al fine di minimizzare i conferimenti in discarica. Il Piano prevede pertanto l’avvio a termovalorizzazione di quella frazione di rifiuti non riciclabile e dal contenuto energetico significativo. Ancora, il Piano prevede che, entro un tempo definito, degli attuali 8 inceneritori attivi in regione 2, Ravenna alla fine del 2018 e Piacenza alla fine del 2020, cessino la loro attività. Non si prevede nessuna autorizzazione per nuovi impianti. Per quanto riguarda la capacità autorizzata degli impianti in funzione, non solo non sono previsti degli aumenti ma per alcuni di questi, nello specifico Modena e Coriano e Forlì, una riduzione concordata con i territori.

Saranno inoltre possibili solo eventuali modifiche delle autorizzazioni esistenti, al fine di poter garantire, nell’ambito della potenzia autorizzata, l’autosufficienza alla gestione dei rifiuti speciali prodotti sul territorio regionale.

Discariche
Lo smaltimento del rifiuto in discarica costituisce l’ultima opzione di gestione. Pertanto, una gestione dei rifiuti efficace ed efficiente è quella che garantisce la minimizzazione del conferimento dei rifiuti in discarica. Nondimeno, una quantità marginale di rifiuti (per esempio la parte non recuperabile dei rifiuti da spazzamento, i fanghi da depurazione non recuperabili in ambito agricolo, gli scarti prodotti dagli impianti di selezione e riciclo di materia, gli scarti prodotti da impianti per il recupero di energia) dovrà essere comunque conferita in discarica. Occorre inoltre garantire una capacità residua superiore a quella strettamente necessaria in modo tale da poter garantire la gestione del fermo impianto dei termovalorizzatori.

I rifiuti speciali
Gli obiettivi che il Piano si pone in merito ai rifiuti speciali ne prevedono la riduzione della produzione e della pericolosità, la valorizzazione del recupero di materia prioritariamente rispetto al recupero di energia, l’utilizzo della capacità impiantistica esistente in riferimento al fabbisogno regionale nonché la riduzione dello smaltimento in linea con la gerarchia dei rifiuti e l’applicazione del principio di prossimità.

Trasferte degli amministratori regionali, Bertelli: “Le trasferte servono per svolgere al meglio il nostro lavoro. Per i nostri costi siamo Regione benchmark”

da: Agenzia informazione e ufficio stampa della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna

Bologna – “Capisco che oramai si voglia far passare l’idea dell’inutilità del lavoro degli amministratori pubblici, ma non condivido questa tesi e i fatti, che poi sono quelli che valgono, dimostrano che in questa Regione di sprechi non ce ne sono, e i risultati che riusciamo a raggiungere sono importanti”.
Così Alfredo Bertelli, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, commenta le dichiarazioni del consigliere regionale Giovanni Favia a proposito delle spese per trasferte dei componenti della Giunta regionale.
“C’è una cosa- spiega Bertelli – che dovrebbe essere chiara: per portare a casa risultati occorre essere presenti laddove si prendono le decisioni, sia in riferimento alle attività straordinarie, come ad esempio affrontare emergenze come il terremoto o l’alluvione, sia in riferimento alle attività istituzionali quotidiane”.
“Per raggiungere questi obiettivi – prosegue il Sottosegretario – è importante che gli amministratori possano svolgere il proprio lavoro, nella massima trasparenza, spostandosi laddove è richiesto dai compiti che debbono svolgere. Rendendo conto delle spese, come è ovvio che sia e come da sempre facciamo”.
“A questo proposito ricordo che i rimborsi per le trasferte sono denari che non sono assolutamente nelle disponibilità personali degli assessori, e basta guardare le dichiarazioni dei redditi, pubbliche, di ciascuno di noi per verificarlo”.
“Quanto poi alle retribuzioni – dice Bertelli – vorrei sottolineare che gli importi sono determinati da provvedimenti nazionali. Con una piccola variante: noi li applichiamo nella misura minima, e non da oggi, ma dal 2010. Tant’è che l’Emilia-Romagna è stata indicata Regione benchmark, cioè riferimento nazionale virtuoso per tutte le Regioni.
“Stiamo quindi facendo un lavoro rigoroso, nella massima trasparenza, rendendo pubblici tutti i nostri costi – conclude il Sottosegretario – e questa è la cifra della serietà del nostro lavoro, che siamo determinati a portare avanti nell’interesse della nostra comunità”.

sindaco-tagliani

Il sindaco replica al professor Fioravanti: la scuola è al centro delle nostre politiche, vorrei un incontro pubblico con chi sostiene il contrario

da: Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara

Gentile Prof. Fioravanti oltre la metà delle cose da Lei suggerite sono già patrimonio di una azione concreta e programmata da anni, mi riferisco alla centralità dell’investimento educativo, alla scelta di fare cerniera fra cultura e scuola testimoniata dalla rinnovata collaborazione fra questi due mondi (casa delle Arti e Ferrara Arte) separate fino a ieri, alla riconosciuta autonomia della Istituzione Scuola voluta fortemente da tutti gli operatori del sistema infanzia e dallo scrivente tutelata.

Progetti come quello della educazione all’arte attraverso pubblicazioni e laboratori testimoniano concretamente e non con immaginifiche ricostruzione come in questi anni penosi e vuoti, ci sia chi ha continuato ad investire e non solo sulle strutture edili, ma anche sul sistema città educante. La scuola è oggetto di politiche sulla sicurezza urbana, di urbanistica partecipata, di educazione ambientale, di sperimentazione teatrale, di educazione civica ed alla Costituzione… Sembra leggendo il Suo intervento che a Ferrara si spazzino solo le aule!

Forse sfugge a qualcuno che il Presidente della Istituzione Scuola a Ferrara è il Sindaco che partecipa personalmente alle riunioni con i comitati dei genitori, con le insegnanti, che stamattina ha dato il via (in assenza di assessori e sindaci d’altri comuni) alla commissione tecnica distrettuale, che pubblica perfino veda un po’, dal basso della propria incompetenza, su riviste specializzate articoli sulla esperienza ferrarese ricercata anche ai convegni regionali (ad es. CGIL scuola).

Questa presidenza “miope” è quella che ha consentito dopo la chiusura del cda per le dimissioni dei partecipanti, di ovviare al blocco delle assunzioni nella scuola, di avviare confronti di merito con il sindacato e con le famiglie, di ampliare il servizio educativo aprendo nuovi posti nido e di occuparsi dei guai, non pochi, che l’autonomia scolastica e la concorrenza fra le direzioni tese all’accaparramento degli studenti ha creato alla corretta gestione delle strutture, scatenando reazioni che solo con le nuove scuole inaugurate si è potuta affrontare, scuole nuove ovviamente frutto di improvvisazione in tempi di risorse certe ed abbondanti.

Mi meraviglio non poco che si snobbino i “servizi”, quasi che il quotidiano coprire gli spazi statali sul sostegno e sul pre scuola sia cosa “altra” dal “collocare al centro dell’interesse della comunità lo sviluppo delle scuole”.

Belle parole, vorrei davvero un incontro pubblico per discutere con Lei e gli autorevoli amici, commentatori del suo pur pregevole pezzo, cosa voglia dire fare scuola in un comune italiano e non in una scuola di Newcastel.

A nome di chi fatica invoco rispetto, non ragione!

Il Presidente della Istituzione Scuola Comune di Ferrara

Caro sindaco, la ringraziamo innanzitutto per l’attenzione che ci riserva e per avere offerto ai lettori un’articolata argomentazione del suo punto di vista. Il professor Giovanni Fioravanti, da noi interpellato, raccoglie con piacere il suo invito a sviluppare un dialogo in sede pubblica sui temi proposti. E Ferraraitalia si rende disponibile a organizzare l’incontro, avendo cura di coinvolgere anche gli “autorevoli amici commentatori” a cui lei, pure, fa riferimento.
(sg)

Leggi l’intervento di Giovanni Fioravanti

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L’arte di andare avanti senza muoversi

Ferrara è una città viva che si offre alla lettura: le sue strade e i suoi vicoli sono come «il filo conduttore di un racconto», come scrisse della Berlino degli anni Venti lo scrittore Franz Hessel. In Italia, e in Europa, è sempre più difficile visitare una città in cui è possibile riscoprire quella «capacità di narrare» così intrinseca a Ferrara, la città degli Estensi. «Il modo in cui Bassani ha raccontato Ferrara ha attirato l’attenzione dei turisti sulla città», scrisse Alfred Andersch, uno dei più famosi scrittori tedeschi del dopoguerra, nel saggio Sulle tracce dei Finzi-Contini. Molti visitatori stranieri associano quindi Ferrara a Il romanzo di Ferrara di Bassani, cercano il giardino dei Finzi-Contini e, non trovandolo, rimangono delusi.

Ma il visitatore straniero che ha modo di fermarsi più a lungo, scopre, al di là delle vie narrate da Giorgio Bassani, anche nuove tracce che portano ad altri racconti, romanzi, saggi e, perché no, anche a poesie non ancora scritte. Nelle città che si affacciano sul Po, viene ancora attribuito un significato particolare alla lentezza che trova forse la sua migliore espressione nella “cultura della bicicletta”. A Ferrara si contano così tante biciclette come in nessun’altra città italiana: non si tratta mai di biciclette di lusso o mountain-bike raffinate; due ruote e un telaio non troppo arrugginito sono sufficienti per la maggior parte dei ciclisti; anche luci e dinamo non sempre funzionano a dovere. Su questi veicoli – che in Germania verrebbero considerati un’infrazione a tutte le regole della circolazione – si spostano con grande disinvoltura distinti impiegati di banca ed eleganti commesse di boutique alla moda, che si recano al lavoro. Gli anziani sono maestri nell’arte del passeggio in bici: si muovono sfidando il limite dell’immobilità, per potersi intrattenere in tutta tranquillità con il ciclista a fianco. Nell’era dell’alta velocità, per i ciclisti della Bassa padana il concetto del tempo è legato a una cultura ormai tramontata: muoversi, mantenendo ancora una parvenza di immobilità, senza sacrificare la comunicazione allo sviluppo.

Che, in passato, la bicicletta sia stata qualcosa di diverso da un attrezzo ecologicamente corretto e utile per mantenersi in forma, lo si può apprendere osservando il gusto e la flemma con cui montano in bici gli abitanti dei villaggi lungo le sponde del Po. Ma, appena giunti sulle principali arterie di collegamento, questa flemma ammirevole si trasforma in una ridicola nostalgia, in un anacronismo, nella dittatura del tempo del Ventesimo secolo.

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“Tutte le Direzioni in Springtime 2014”

da: Gruppo dei 10 e Associazione Musicisti di Ferrara

In questa primavera anticipata la musica torna protagonista con il secondo appuntamento di “Tutte le Direzioni in Springtime 2014”, rassegna musicale organizzata dal Gruppo dei 10 per arricchire il panorama culturale estense con concerti gratuiti dedicati al jazz ma non solo. Si riconferma il sodalizio tra il Gruppo dei 10 e l’Associazione Musicisti di Ferrara che, già dal successo della scorsa edizione invernale, dimostrano la volontà di intraprendere l’unica “direzione” possibile, vale a dire verso la musica di qualità.

Una qualità che sboccerà sabato 1 marzo quando l’aula magna Stefano Tassinari della scuola di Musica Moderna in via Darsena 57 si trasformerà in un vero e proprio spazio teatrale, per ospitare il Larry Willis Trio. Stiamo parlando della più classica delle formazioni jazz, composta da tre artisti di fama internazionale quali Larry Willis al pianoforte, Steve Novosel al contrabbasso e Billy Williams alla batteria, per un concerto di sicuro impatto. Il trio infatti è in grado di appassionare il grande pubblico grazie ad un appeal energico e scattante; in particolare Willis, quando suona il pianoforte, lo fa con una passione innata e immutata che regala che viene fedelmente catturata dal suo linguaggio pianistico. Un motivo in più per non perdersi la vibrante atmosfera del concerto che avrà luogo nella splendida cornice di Palazzo Savonuzzi.

L’afroamericano Larry Willis, classe 1942, è noto in tutto il mondo per il suo contributo alla storia del jazz. Nel corso della sua illustre carriera ha suonato infatti con una vasta gamma di musicisti, compreso un periodo di sette anni come tastierista con il gruppo fusion BloodSweat&Tears, e con i maggiori esponenti del panorama jazzistico tra cui, innanzitutto, Jackie McLean e poi Sonny Fortune, Carla Bley, Paul Murphy, DizzyGillespie, Lee Morgan, Art Taylor e molti altri. Niente male per uno che da giovane ha scelto di concentrarsi sul jazz per la difficoltà dei musicisti afroamericani di trovare lavoro nella musica da concerto. Attualmente, con all’attivo più di 300 incisioni e oltre 20 dischi come leader, Willis è considerato veramente una leggenda nel mondo del jazz.

Ad accompagnarlo al contrabbasso ci penserà Steve Novosel, nato nel 1940 in Pennsylvania. Cresciuto ascoltando i giganti del jazz degli anni 50, si è appassionato alla tromba e al basso seguendo come mentore Charlie “Bird” Hampton, uno dei più noti sassofonisti di Washington. Una passione che l’ha portato a suonare con Andrew White, Roland Kirk, Stanley Cowell, David“Fathead” Newman, Eddie Harris, Cedar Walton e McCoy Tyner e ad essere richiesto anche come accompagnatore di cantanti, tanto da collaborare con le dive Anita O’Day, Betty Carter e Shirley Horn.

A dare energia alla batteria ci penserà la giovane promessa del jazz Billy Williams, che ha avuto l’opportunità di lavorare professionalmente al fianco di artisti del calibro di Joe Locke, CyrusChestnut, Donald Harrison, Eric Lewis, Gary Thomas, Tom Browne, Steve Wilson, Steve March Torme e Howard Levy.

Lo spettacolo inizierà alle ore 21.30 ma le porte saranno aperte già dalle ore 20.30 per l’aspetto più conviviale e spontaneo della serata. È previsto infatti un buffet che ha riscosso molto successo nelle edizioni precedenti, ma che richiede, a chi fosse interessato a partecipare, un gradito apporto di carattere alimentare dolce o salato. Tutto all’insegna della condivisione che caratterizza la musica e la voglia di stare insieme. Per questo l’ingresso sarà libero come chiaro segnale della volontà di aprirsi verso tutta la cittadinanza.

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Progetto teatrale “Passi Sospesi”, incontro di laboratorio teatrale con Patrizia Milani

da: Associazione culturale Balamòs

Prosegue a ritmi serrati il laboratorio teatrale del progetto “Passi Sospesi” diretto da Michalis Traitsis di Balamòs, Teatro negli Istituti Penitenziari di Venezia. Nell’ambito della collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto, Venerdì 28 Febbraio, alle ore 16.00(riservato alle donne detenute), si svolgerà un incontro di laboratorio con Patrizia Milani, attrice del Teatro Stabile del Veneto, in questi giorni a Venezia con lo spettacolo “Il malato immaginario” di Molière.

Nata a Pavia nel 1951, Patrizia Milani ha studiato all’Accademia milanese del Teatro Filodrammatici, dove si è diplomata nel 1973. Ha iniziato la sua carriera lavorando con Lilla Brignone e Olga Villi. Nel 1977, dopo aver interpretato il Pirandelliano “Sei personaggi in cerca d’autore” del regista Giulio Bosetti, ha lasciato le scene per qualche tempo. E’ stato lo stesso Bosetti a riportarla in teatro con il “Pigmalione” di George Bernard Shaw. Nel 1989 è stata chiamata da Marco Bernardi al Teatro Stabile di Bolzano per un ruolo ne “Il Barbiere di Siviglia” di Pierre Augustin Caron de Beaumarchais ed è rimasta come attrice fino ad oggi. Dal sodalizio artistico con Marco Bernardi regista e direttore artistico del Teatro Stabile di Bolzano, sono nati tanti spettacoli, “Anni di piombo” di Margaret Von Trotta, “Libertà a Brema” di Rainer Werner Fassbinder “La rigener azione” di Italo Svevo, “Il maggiore Barbara” di George Bernard Shaw, ecc.

La visita di Patrizia Milani alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca è a titolo gratuito e ha come obiettivo quello di ampliare, intensificare e diffondere la cultura teatrale dentro e fuori gli Istituti Penitenziari di Venezia, attraverso un ricco e complesso programma di pedagogia teatrale che cura il regista e pedagogo teatrale Michalis Traitsis.

Ferrara e le opposizioni ridicole

da: Roberto Guerra

Tagliani di questo passo meglio risparmi risorse elettorali: non solo quelle del PD proprio tutte quante…: Bilancio Virtuoso per Virtuoso, come dargli torto se abolisce le prossime inutili elezioni locali… Visto tutte le opposizioni semplicemente ridicole! Ci possiamo anche aggiungere mezzo PD locale e certa Intellighenzia rossa nostra che sparano più volentieri contro la svolta di Matteo Renzi nazionale che contro le destre e la finanzocrazia: tralasciando la stessa dubbia autenticità dei renziani ferraresi, come noto autoriciclati, tranne pochissimi originari. Eccezione tra gli intellettuali Roberto Pazzi che ieri, riprendendo poi quel noi diciamo dal 2010 da Controcultura/Supereva.., sul Carlino ha elogiato un futurista (Renzi) a Palazzo… confermando altra stoffa rispetto a molti colleghi cosiddetti liberi pensatori. Ma tornando a Ferrara semplicemente appunto ridicolo e rivelatore lo stato delle opposizioni. Al di là di limiti localistici e sempre poco autocritici magari, a quanto pare le uniche news decenti di questi mesi, ovvero l’appello di Tavolazzi di qualche tempo fa e lo stesso di Gulinati di queste ore, per almeno una certa unità elettorale per qualche chance al ballottaggio, la cronaca segnala un disastro e basta.
I soliti grullini/grillini estensi, soprattutto, ovvero i più deboli concettualmente, in gran parte ancora ambientalisti luddisti e molto agresti a livelli sinaptico, come i verdi non a caso spariti, vaneggiano/vagheggiano certificazioni dubbie di Grillo e incredibile porta in faccia al’unico costante oppositore- nel bene e nel male ma altro il focus ci pare…- Tavolazzi (chiuso o meno, ma l’appello lui l’ha fatto…) di questi anni. Altri grillini ex PpF e neo altre sigle d’area ci pare essi stessi, al di là di qualche singolo, hanno seminato poco lo stesso appello, pur possibilisti…
Nei paraggi anti Tagliani, la destra ex PDL nei suoi rami attuali… si autogratificano con delle primarie parodie come tutte le primarie, parodie della democrazia diretta stessa on line di Grillo… (boomerang già per lo stesso Grillo) democrazia diretta che ha senso a livello metapolitico e basta ma poi va in certo modo filtrata e rettificata per non avallare poi eletti popolari privi di meritocrazia e competenze, i soliti arrivisti furbi eccetera… La politica senza avanguardie con le idee diventa sempre piccola politica, demagogia popolare sul serio, contenitori per l’ascesa appunto di soggetti mossi dal risentimento e dalla mera invidia del potere, altro che amanti dell’Altro e del Popolo! Poi lanciare un moderato come Anselmi a Ferrara (al di là dell’architetto) in una fase dove solo estremismi inediti (come lo stile rottamazione di Renzi) ma legittimi e non idioti, meritocratici, conoscitivi e ben pilotati, possono convincere la gente giustamente a dir poco scettica verso qualsivoglia profumo debole o malaticcio o idealistico moralistico, la dice lunga sia sul passatismo mentale delle destre nostrane sia come intelligenza mediatica, sono fuori dalla realtà (oppure fin troppo dentro con scopi precisi di inciuci e scambi conferme di poltrone magari tra Ferrara e la Regione…):
Le eventuali opposizioni di sinistra estrema recitano il solito copione, alla fine poi inciuci sempre con il PD locale, ufficiali o meno…. I radicali infine continuano l’altra sceneggiata ormai decennale…al di là dei temi, come se ancora scioperi della fame o altre amenità sopravvalutate abbiano oggi un reale valore politico.
Più in generale- e tutti quanti- compreso il PD- altro che aperture alla Società Civile, chi si propone e magari ha i numeri, oggettivamente verificabili, non è gradito, spiriti liberi bannati. Alcuni scrivono anche a e sulla stampa locale (alcuni anche altrove fuori mura , come se non esistessero (si pensi solo a Sgarbi e la sua Collezione d’arte in tour in mezzo mondo e rifutata a Ferrara!!!).
Ma che città è questa dove abbiamo opposizioni del genere e un PD renziano per finta o quasi?
Non resta che fare una semplice tabellina: neppure ormai la spiegazione primaria è di natura ideologica ben nota… gli oppositori, come poi, il governo locale, riflettono semplicemente la psicologia collettiva della città , al di là di alcune eccellenze culturali, università in particolare inclusa, di alcune personalità culturali, di alcuni oppositori singoli anche non banali e tutto quel di solare che si voglia. MA POI NEBBIA E LENTEZZA DA LUMACHE IN OGNI CAMPO DOMINANO SOVRANE! STRUTTURALMENTE la città è indietro di 50 anni! A livello di sinapsi e neuroni collettivi, poco al passo con il divenire storico che segnala ormai 20 anni di Internet, decenni di nuove ricerche sia storiografiche che tecnoscientifiche, neuroscienze incluse, ECCETERA eccetera.
Quel che luccica sono bellissime ma semplici scintille, come dei cristalli in qualche vagone di qualche locomotiva di qualche treno di un particolare binario. Ma non esistono a Ferrara sguardi globali organizzati capaci di vedere che qua vanno cambiati radicalmente binario, locomotiva, treno e tutti gli altri vagoni: a tutti i livelli nella metafora; fare politica, fare cultura, fare economia locale, fare informazione locale ecc. Speriamo di sbagliarci, poco da stare allegri… D’altra parte qualcun altro allora spieghi a Ferrara a parte tutti i bachi che pur si denunciano e che neppure il PD locale (al di là delle dichiarazioni ufficiali) ignora almeno (ma poi spesso con risposte primitive o quasi), appunto come mai spiccano un PD di bersaniani oggi tutti renziani e Opposizioni ridicole del genere. (E non si dica che è colpa del berlsuconismo, qua non ha mia attecchito nemmeno la magnitudo 5 di Tini Cansino da Drive In!).

Roby Guerra futurista, Scuola Romana di Filosofia Politica curatore del Giornale Blog futurista Asino Rosso (dal 2008)

Al via il Forum dell’Orientamento 2014 di Unife

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Aperte le porte di Unife agli studenti delle scuole superiori per il tour tra i corsi di studio e i servizi offerti per l’anno accademico 2014/2015

Tanti gli studenti delle scuole superiori che questa mattina hanno affollato i corridoi del Polo Chimico Bio Medico, (via Luigi Borsari, 46), per visitare il Forum dell’Orientamento dell’Università di Ferrara, tradizionale, importante “vetrina” dei corsi di studio a cui i futuri studenti potranno iscriversi per il prossimo anno accademico.
Al Forum, che si tiene anche domani, venerdì 28 febbraio, dalle ore 8.30 alle ore 13.30, le potenziali future matricole possono visitare gli stand allestiti dove docenti, manager didattici e studenti già iscritti forniscono informazioni dettagliate sui corsi di studio e sulle opportunità professionali. Non solo. Per gli studenti ancora indecisi, il personale dell’Unità Orientamento e Tutorato fornisce un supporto alla scelta del percorso di studio.
Unife per il 2014/2015 propone 35 corsi di laurea triennali e magistrali a ciclo unico, cui si aggiungono 19 corsi di laurea magistrali biennali.. Rispetto all’anno scorso, sono inoltre aumentate le possibilità di accesso a progetti di doppio titolo con Università straniere, per favorire l’internazionalizzazione dei percorsi universitari.
“Nonostante i tagli sempre più sensibili– spiega il Prof. Paolo Frignani, Delegato del Rettore all’orientamento e alla didattica a distanza – l’Università di Ferrara propone un maggior numero di corsi di studio rispetto all’anno scorso, mantenendo una alta qualità della didattica e dei servizi”.
Accanto agli stand dedicati ai corsi di studio, sono presenti anche quelli gestiti da servizi di Ateneo come l’Unità Orientamento e Tutorato, il Job Centre, il Sistema Bibliotecario di Ateneo, Er-Go, Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori (per fornire informazioni sui benefici economici erogati dalla regione Emilia Romagna), CUS, i punti di ascolto delle associazioni studentesche, di Informagiovani, di alcuni operatori economici per gli alloggi e degli Enti di servizio civile (CoPrESC), oltre ad alcuni studenti dell’Istituto “L. Einaudi” di Ferrara che accolgono i visitatori all’ingresso.

Ulteriori informazioni alla pagina: www.unife.it/orientamento

Caricento e Ferrara Fiere insieme per la crescita del territorio

da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Per la Cassa di Risparmio di Cento inizia un’importante collaborazione con Ferrara Fiere Congressi. Grazie all’accordo raggiunto tra le due realtà, Caricento inaugurerà ufficialmente il proprio spazio nel Quartiere fieristico in occasione del salone “Liberamente”, in programma nei padiglioni della Fiera Sabato 1 e Domenica 2 Marzo.

“Siamo orgogliosi di presentare la nostra collaborazione con Ferrara Fiere Congressi – ha dichiarato il Presidente di Caricento, Carlo Alberto Roncarati –. La sinergia creata consentirà di dare un valore aggiunto e un supporto concreto alla Fiera di Ferrara e alla città. Cassa di Risparmio di Cento si conferma al fianco del territorio e della nostra clientela, che potrà presto beneficiare di prezzi scontati per accedere ai saloni della Fiera di Ferrara”.

Questo il commento di Nicola Zanardi, Presidente di Ferrara Fiere Congressi: “La partnership con Caricento si inserisce in una strategia più ampia, in un gioco di squadra tra due risorse locali molto attive e presenti, quali sono la Fiera e la Cassa, che hanno gli obiettivi comuni di portare valore al territorio ferrarese, di rendere sempre più ricca e articolata l’offerta al pubblico, di incrementare le occasioni di business e attrarre investimenti su Ferrara e la sua provincia. La collaborazione inizia oggi per continuare nel lungo periodo, con il supporto di Caricento agli eventi programmati dalla Fiera e con un presidio permanente della banca all’interno del Quartiere fieristico, attraverso un servizio bancomat e un punto informativo”.

Un venerdì lucreziano all’interno del Castello Estense

da: ufficio stampa Carnevale Rinascimentale di Ferrara

Sarà interamente dedicato alla pluricelebrata figura di Lucrezia Borgia il venerdì del Carnevale Rinascimentale di Ferrara.

Si inizia alle 15.30 (con replica alle 18) presso il Castello Estense, con le visite “animate” alla fortezza estense per indagare sui chiaroscuri della duchessa misteriosa. Le visite, condotte da attori in costumi d’epoca, nell’occasione saranno gratuite, è previsto il solo prezzo di ingresso al castello, pari a 3 euro. L’evento è curato da Teatrortaet. Per prenotazioni tel. 0532 299233 o email castello.estense@provincia.fe.it

Alle 19, 15 presso la Caffetteria del Castello Estense ‘Aperitivo con Lucrezia’. Per prendervi parte è necessaria la prenotazione, tel. 0532 299337 (costo 5 euro).

Dalle ore 21,00, sempre presso la sala della Caffetteria del Castello, cena a menù rinascimentale, con intrattenimento musicale, danze e canti. La cena è organizzata da Fashion Coupon in collaborazione con la Contrada di S. Giorgio (prenotazioni: cell. 342 1685047)

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Hera: concluso l’intervento alla Centrale di Pontelagoscuro

da: ufficio stampa Hera

I lavori si sono svolti in orario notturno per creare il minor disagio possibile ai cittadini. L’intervento è stato complesso ma non hanno comportato la sospensione del servizio.

Eseguiti durante la notte di ieri, si sono conclusi i lavori di miglioramento della centrale di potabilizzazione di Pontelagoscuro a Ferrara. Si è trattato di lavori di manutenzione programmata della cabina elettrica di media tensione che alimenta la centrale di Pontelagoscuro. L’intervento, svolto in orario notturno per creare il minor disagio possibile ai cittadini, ha lo scopo di aumentare il margine di sicurezza degli impianti e di garantire maggiormente continuità del servizio.

Si è trattato di un intervento molto complesso che ha richiesto la presenza di personale anche a margine della conclusione delle operazioni. Tale intervento ha comportato, per tutto tempo in cui è stato svolto, un fermo completo delle pompe che alimentano la rete idrica di distribuzione dalla centrale di Pontelagoscuro.

Per ovviare alla mancata alimentazione della rete idrica dalla centrale di Pontelagoscuro si è provveduto a mantenere attivo il servizio attivando il sollevamento di Monestirolo in direzione città, sfruttando l’interconnessione con la rete idrica del CADF e contemporaneamente portando alla massima capacita produttiva la centrale di Stellata. Ciò ha permesso di garantire una pressione minima compresa tra 10 e 15 metri su quasi tutto il territorio servito.

Itinerando organizza il Carnevale in Castello

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

In occasione del Carnevale Rinascimentale, Itinerando partecipa alle iniziative cittadine con diverse proposte per gli adulti e per i più piccoli.
Sabato primo marzo alle 18 in Castello Estense è festa di carnevale per i bambini tra i 4 e i 12 anni, con attività manuali, racconti, giochi di ingegno e maschere.
Domenica due marzo, alle 16, nuovo appuntamento in Castello per l’evento “Maschere e indovinelli al Castello: la disfida delle dame”, una visita guidata con animazione storica finale a cura del Palio.
Lo stesso giorno, sempre alle 16 Itinerando, in collaborazione con la Corte Ducale e le contrade di S. Giacomo e S. Maria in Vado, propone anche un percorso guidato tra il Monastero del Corpus Domini e Palazzo Schifanoia, con rappresentazione di episodi della vita di Lucrezia Borgia a Ferrara.
Per le iniziative è necessario prenotare entro le 13 del giorno di ciascun appuntamento, fino ad esaurimento posti.
Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 0532.299233, oppure 349.6867216, o scrivere a itineran@libero.it.

Polizia provinciale sanziona conducente senza assicurazione a Poggio Renatico

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

La Polizia provinciale ha denunciato un automobilista perché alla guida di un veicolo sprovvisto della prescritta copertura assicurativa, come stabilisce il Codice della strada. Durante un controllo in comune di Poggio Renatico sulla strada provinciale 8, una pattuglia impegnata in servizio di polizia ha intimato l’alt al conducente di una Volkswagen Golf residente nella stessa località.
Alla richiesta di esibire l’assicurazione, l’utente non è stato in grado di produrre il tagliando.
Dai colleghi del comando della Polizia municipale di Argenta, contattati per procedere alla verifica per via telematica alla banca dati dell’associazione nazionale italiana delle assicurazioni, è giunta la conferma della situazione fuori regola.
All’automobilista è stata contestata la mancata copertura assicurativa obbligatoria, con conseguente sequestro amministrativo del veicolo.
Ad avvenuto pagamento della sanzione di 588,70 euro e dopo la regolarizzazione dell’assicurazione, il veicolo è stato restituito al proprietario.
“Da tempo – dice il comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – siamo impegnati sul reticolo stradale di competenza provinciale, oltre a continuare la nostra presenza sul fronte ambientale, per la tutela delle condizioni di sicurezza e per il rispetto delle regole, che deve valere per tutti”.

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Il cardellino che non ti aspetti: a Ferrara e vicino alla Ragazza con l’orecchino

Un cardellino è tenuto legato con una catenella sopra alla scatola di becchime; l’altro è libero, posato sull’asta in uno spazio verde dove può trovare cibo, acqua e altri volatili. Il primo è Il Cardellino dipinto nel ‘600 dal pittore olandese Carel Fabritius e in mostra in questi mesi a Bologna, accanto alla Ragazza con l’orecchino di perla. L’altro è un cardellino che vive vicino a noi: nove gli esemplari che il Giardino delle Capinere, gestito dalla Lipu di Ferrara, ha preso in carico nell’ultimo anno, perché trovati feriti e salvati dal Centro di recupero che ha sede in città.

Pochi parlano della bella, piccola tavola dipinta, che sta vicino alla tela della Ragazza tanto famosa. E pochi immaginano che accanto alle mura di Ferrara ci sia un’oasi verde, grande quasi un ettaro, dove incontrare gufi, rapaci o ghiri curati e accuditi nelle voliere del Centro di recupero di animali selvatici e anche creature libere, che arrivano, bevono nel laghetto e mangiano tra le piante o nei contenitori riempiti dai volontari. A prendersi cura di uno spazio che è un tuffo inaspettato in mezzo alla natura sono una cinquantina di attivisti coordinati da Lorenzo Borghi, responsabile della Lipu ferrarese. E proprio il bilancio annuale della Lipu ci ricorda la presenza di questo uccellino nello spazio verde tanto speciale in piena città, nonché all’interno della rassegna sul secolo d’oro dell’arte olandese.

La piccola oasi di verde ferrarese è frutto di sforzi e impegno, descritti nel report presentato nel palazzo municipale con l’assessore comunale all’Ambiente Rossella Zadro e l’assessore provinciale a Flora e fauna Stefano Calderoni. L’attività messa in campo oltre ai cardellini ha fatto arrivare qui oltre 1.300 animali nel corso del 2013; 633 rimessi in libertà, perché tornati in grado di farcela da soli, con uno sforzo di 52 attivisti e oltre 9mila ore di lavoro.

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Il Giardino delle Capinere, gestito dalla Lipu a Ferrara in via Porta Catena

“Il cardellino – spiega Lorenzo Borghi – appartiene alla famiglia dei fringuelli e vive nell’area europea che va dal sud di Spagna e Marocco fino al nord di Inghilterra, Francia e, appunto, Olanda”. Non è quindi un caso che il cardellino sia stato rappresentato nel secolo d’oro dell’arte olandese e che nel Ferrarese sia arrivato nei mesi scorsi: è il suo habitat. Non è uno degli uccelli più diffusi. Viene, però, notato per la particolare colorazione. Le ali sono screziate di giallo, nero e bianco e la testa può essere rossa.

A Bologna la tavola dipinta si trova nella penultima stanza di Palazzo Fava, fino al 25 maggio. La sala dopo è quella dedicata alla fanciulla col turbante. Il cardellino è vicino al punto più atteso dell’esposizione com’è giusto che sia, ad anticipare il cammino intrapreso dall’allievo di Carel Fabritius: Vermeer che, appena 15enne, va alla bottega del pittore già affermato. E’ tra le ultime cose che Fabritius dipinge nel 1654, anno della morte prematura, causata dall’esplosione di un magazzino della cittadina olandese di Deft. L’opera è un trompe-l’oeil, ovvero uno di quei quadri che creano l’illusione di trovarti davanti a qualcosa di reale, come se da un momento all’altro la creatura potesse volare. In un volo che lo porta fino a noi.

Il Giardino delle Capinere, via Porta Catena 118 a Ferrara, è aperto per visite guidate ogni mercoledì (ore 15-16,30) e sabato (10-11,30) ma anche in altri giorni su prenotazione allo 0532 772077.

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Frana sulla Sp Virgiliana, i lavori partono dal 4 marzo

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

La Provincia inizierà i lavori da martedì 4 marzo per riparare lo smottamento stradale lungo la Sp 69 Virgiliana in località Burana.
Nel frattempo, per motivi di sicurezza, i tecnici dell’amministrazione che ha sede in Castello Estense hanno provveduto alla regolamentazione temporanea del traffico a senso unico alternato dallo scorso 20 febbraio.
Il costo dell’intervento si aggira attorno ai 52mila euro, finanziati in parti uguali dalla Provincia e dal Consorzio di bonifica Panaro, con sede a Modena, che ha voluto prontamente collaborare per il ripristino dell’argine e della stessa sede stradale.
Per consentire condizioni ottimali di sicurezza sia per il cantiere che per il transito veicolare, dall’inizio dei lavori si renderà necessaria l’interruzione della circolazione stradale nel tratto interessato, con segnalazioni della viabilità alternativa suggerita a partire dal giorno 4 marzo.
Il termine dell’intervento non è al momento programmabile con precisione, perché dipende dall’entità reale del danno che sarà maggiormente chiara una volta riscontrate direttamente le cause strutturali del cedimento stradale.
Inoltre, la brevità del cantiere dipende anche dalle condizioni meteo.

renzi

Pensieri in libertà

E ora un po’ di pensieri in libertà dopo le sfiancanti performances della due giorni Senato-Camera.
I giornalisti: invasivi. Specie i direttori di giornali o reti. Primo fra tutti “mitraglia” Mentana che strapazza la vera eroina delle 48 ore: quella Sardoni a cui andrebbe dato il premio Oscar di pazienza mentre intervista politici e colleghi che fanno a gara per spararle più grosse (il sorriso sottile di Cazzullo con l’occhietto che chiede approvazione e ammirazione!). Poi mentre la paziente Sardoni sta per infilare una sensata domanda o un ancor più sensato commento, zac! interviene la mitraglietta direttoriale che le toglie non il pane ma il pensiero di bocca.
Poi LUI. La star. Ho apprezzato moltissimo il pezzo di Sebastiano Messina di “La Repubblica” che elenca con paziente filologia l’estrazione dalla borsa di pelle renziana dell’occorrente per sostenere il martiriologio delle dichiarazioni di voto: Iphone, Ipad, rassegna stampa, penna biro, pennarelli colorati (verde e fucsia) e udite! perfino un romanzo, L’arte di correre di Haruki Murakami (poi le carogne dicono che i politici non amano la cultura umanistica…). A conclusione, come nota europeista, Le Monde.
Perizia straordinaria del nostro Primo Ministro nel digitare, scrivere (ah sì: i “pizzini”, con il rappresentante dei 5 stelle che, come un bambinetto capriccioso, si lamenta con la signora maestra delle malefatte del compagnuccio, rivela ai giornalisti la grave malefatta del Renzi scrivano fiorentino che gli manda le missive); e ancora, rispondere al telefono, e perfino, usare quel gesto di porsi la mano davanti alla bocca per parlare quasi labbra a labbra col collaboratore/trice o con i/le membri/e del suo governo. Ricordo una memorabile avvertenza di B. a quel tempo primo ministro e con l’interim degli Esteri che raccomandava ai suoi collaboratori prima dei sussurri scambiati con ambasciatori, capi di Stato, e perfino funzionari, di munirsi di una caramella di menta rinfresca alito. E’ tutto vero! Teste Andrea Camilleri a Firenze mentre gli presentavo un libro a Palazzo Strozzi. In questa parata di gestualità simboliche o metaforiche ecco due momenti di vera commozione e rispetto della e per la politica. Le nobili parole di Emma Bonino che dal palchetto di Largo Argentina rinuncia a ogni risentimento per la mancata riconferma del suo ruolo; poi, visivamente, l’abbraccio tra Letta e Bersani. Il primo che sembra sostenere il secondo che s’accascia tra le sue braccia. Commovente e terribilmente reale.
E questa sera 26 febbraio a “Otto e mezzo” l’intervista con D’Alema: l’occhio ancor più spiritato del solito, il baffo tremulo che sembra voglia ingraziarsi il commentatore del “Il Foglio” Mario Sechi e una tremenda Gruber che vorrebbe portarlo sul discorso dei suoi rapporti con Renzi, ma invano. L’uomo più intelligente che la sinistra abbia avuto negli ultimi decenni che per un profondo senso di sadomasochia è stato il diretto responsabile di tanti fallimenti della sua parte politica e del suo partito. S’impara molto a osservare lo spaventoso potere dei media e come ci si può immolare al suo fascino (o necessità?). Stretto nel suo paltoncino dernier cri ma sicuramente di una taglia inferiore corre il primo ministro all’abbraccio dei ragazzini della scuola veneta da lui visitata – ed è stato un momento apprezzabile come sempre quando pone al centro del suo programma la scuola – poi la fuga inseguito dal branco dei lupi-giornalisti che gli lasciano come preda braccata e spartita sul tavolo dell’intervista un enorme mucchio di microfoni. Alla rinfusa.
E ancora istruttivi i commenti facebook. Lo sdegno per le dichiarazioni di Gotor o di Civati da parte dei renziani di ferro che parlano di queste proteste come provocate da nemici piuttosto che da membri dello stesso partito. Le cautissime esortazioni allo stare uniti o le sboccate e assolutamente non condivisibili proteste di chi pensa, come i pentastellati, che basta postare qualche “malaparola” preferibilmente riguardante la sfera sessuale per esprimere la propria “indignazione”, una parola che per legge vorrei non fosse mai usata dai politici, ma non solo da loro. E nel cocktail di voci, foto, scritte e selfie, mail e dichiarazioni, come evocata dal pensiero profondo, il bisogno del conforto di una musica quale la straordinaria ultima incisione di due concerti di Mozart eseguiti da Abbado con la divina Argerich: un vero testamento spirituale. Oppure ancora l’UNICO Dante che ti solleva, pur immerso com’era nella contingenza della politica, alla realtà della trasfigurazione poetica fino a riveder le stelle del nostro spirito.
E allora puoi anche sorridere di tutto questo agitarsi. Tanto domani nessuno se ne ricorderà.

GERMOGLI
l’aforisma
di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

“Il Conflitto è padre di tutte le cose, di tutte re; e fa degli uni dèi, degli altri uomini; gli uni schiavi e gli altri liberi” (Eraclito)

rocca-stellata

IMMAGINARIO
la foto
di oggi

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città e i suoi abitanti.

La rocca di Stellata (foto Roberto Fontanelli) – clicca sull’immagine per ingrandirla

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La rocca di Stellata (foto Roberto Fontanelli)