Skip to main content

Giorno: 4 Marzo 2014

logo-regione-emilia-romagna

Gastronomy Award, il presidente Errani si congratula con lo chef Massimo Bottura, vincitore del premio internazionale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Bologna – “Un premio meritato, un riconoscimento che tramite la tua arte gastronomica gratifica l’intera grande tradizione dell’Emilia-Romagna e dell’Italia”. Così il presidente della Regione, Vasco Errani, si congratula con Massimo Bottura, chef dell’Osteria Francescana di Modena, vincitore a Stoccolma di quello che è considerato come il Nobel culinario, lo White Guide Global Gastronomy Award.
“Questo traguardo rende giustamente omaggio al tuo lavoro, sempre più universalmente riconosciuto come uno dei vertici dell’espressione creativa applicata al cibo. Complimenti”.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 4 marzo

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 4 marzo 2014

INCONTRI NELLE FRAZIONI – Giovedì 6 marzo alle 18 a Codrea. Per dialogare insieme ai cittadini
I giovedì con il Sindaco nel territorio comunale
04-03-2014

E’ previsto per giovedì 6 marzo alle 18 a Codrea (Canonica della parrocchia in via Carmignana 38) il nono incontro del Sindaco con i residenti delle frazioni del Comune.

Dal 16 gennaio al 20 marzo il sindaco Tiziano Tagliani ha infatti messo in agenda undici incontri con i cittadini del forese. “Ho programmato con gli assessori e i presidenti delle Circoscrizioni questa serie di appuntamenti – ha affermato il sindaco Tagliani – perchè desidero raccontare personalmente e far conoscere ciò che abbiamo realizzato in questi anni, condividendo le criticità ancora presenti. Sarà anche una preziosa occasione per iniziare a riflettere su come garantire, dopo la chiusura delle Circoscrizioni, l’ascolto e il confronto, riducendo le distanze tra i cittadini che abitano nelle frazioni e l’Amministrazione centrale, promuovendo una partecipazione capace di durare nel tempo”.

Gli incontri si terranno tutti i giovedì dalle 18 alle 20 (uniche eccezioni il 13 febbraio a Ravalle con un secondo incontro della giornata alle 21 e il 18 febbraio a Casaglia nella giornata di martedì) e inizieranno con i residenti delle frazioni più lontane dal centro storico.

[divider] [/divider]

IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI

[Centro abitato: data e ora – sede incontro]

>> Circoscrizione 2

Montalbano: 16 gennaio ore 18 Centro di Promozione Sociale “La Scuola” via Bologna, 1054 – Montalbano

Monestirolo, Marrara, Bova di Marrara e Spinazzino: 23 gennaio ore 18 Circolo ACLI, via dei Prati, 18 (ang. v.le della Rimembranza, 24) – Monestirolo

>> Circoscrizione 3

Fondoreno e Borgo Scoline: 30 gennaio ore 18 Circolo ARCI via Civetta, 61/63/65 – Fondoreno

Sabbioni, Pescara e Fossadalbero: 6 febbraio ore 18 Centro Sociale Ricreativo Culturale “Borgo del Passo Vecchio” presso ex Scuole Elementari via Chiorboli, 69/A – Sabbioni

Porporana: 13 febbraio ore 18 Ex Scuole Elementari via Martelli, 300 – Porporana

Ravalle: 13 febbraio ore 21 Teatro Venere via Martelli, 83 – Ravalle

Casaglia: (martedì) 18 febbraio ore 18 Circolo ARCI via Ranuzzi, 65 – Casaglia

>> Circoscrizione 4

Boara: 27 febbraio ore 18 Centro Sociale Ricreativo Polivalente “La Ruota” via Copparo, 276 – Boara

Codrea: 6 marzo ore 18 Canonica della Parrocchia via Carmignana, 38 – Codrea

Viconovo e Albarea: 13 marzo ore 18 Circolo ACLI via Bertolda, 65 – Viconovo

Villanova, Denore e Parasacco: 20 marzo ore 18 Circolo ARCI via Ponte Assa, 85 – Villanova

[divider] [/divider]

BIBLIOTECA ARIOSTEA – La Compagnia del Libro: incontro mercoledì 5 marzo alle 17
Giuseppe Pederiali e il ricordo delle ‘fole’
04-03-2014

A un anno dalla scomparsa, la Compagnia del Libro rende omaggio allo scrittore Giuseppe Pederiali con un pomeriggio dedicato ai suoi romanzi e racconti mercoledì 5 marzo alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L’incontro, aperto a tutti gli interessati, è organizzato in collaborazione con l’associazione culturale Il Gruppo del Tasso e sarà curato da Elisa Orlandini e Fausto Natali, con introduzione di Alberto Amorelli.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
A un anno dalla scomparsa dello scrittore di Finale Emilia, padre del personaggio di Camilla Cagliostri e di moltissimi altri romanzi e raccolte di racconti, tra cui i celeberrimi “L’osteria della Fola” e “Il paese delle Amanti Giocose”, la Compagnia del Libro rende omaggio a una delle voci più significative della letteratura italiana. Pederiali, da sempre capace di fondere tradizione locale e folkloristica con la grande letteratura, si disvelerà tra le pagine del suo vastissimo corpus letterario. Un sentito e doveroso omaggio ad uno scrittore semplice e genuino, come i suoi personaggi e la terra che ha saputo descrivere così bene.

[divider] [/divider]

GIUNTA COMUNALE – Sindaco Tagliani a ass. Marattin hanno incontrato i giornalisti in residenza municipale dopo l’approvazione in Giunta
Presentato il Conto consuntivo 2013 del Comune di Ferrara
04-03-2014

Il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore comunale al Bilancio Luigi Marattin hanno incontrato i giornalisti questa mattina (4mar14), al termine della riunione di Giunta, per illustrare gli elementi salienti del Conto Consuntivo 2013 del Comune di Ferrara. Il documento è stato analizzato e approvato nella seduta odierna della Giunta e prima di approdare in Consiglio comunale all’inizio di aprile, sarà presentato in Commisione consiliare entro la fine di marzo.

Nel presentare i dati più significativi del Bilancio comunale 2013, l’assessore Luigi Marattin ha affermato che “l’avanzo di amministrazione ammonta teoricamente a 8,7 milioni di euro, ai quali vanno tolti per ottenere una fotografia reale e concreta 1,87 milioni di Gestione residui, 2,45 di vecchi avanzi di gestione non applicati e 0,4 di mutui differiti, arrivando a un totale di 4 milioni di euro. Come verrà utilizzato questo avanzo? In parte li abbiamo già utilizzati: infatti il bilancio di previsione 2014 conteneva una riduzione di tasse sul lavoro (addizionale Irpef) per 2 milioni di euro; inoltre 1 milione di euro sarà destinato a un apposito fondo rischi per eventuali spese legali e analoga cifra sarà accantonata per fare fronte alle necessità determinate dalle incertezze nella gestione finanziaria nazionale e locale, vedi la recente vicenda Tasi. Nel 2013 non abbiamo investito solo in azioni riconducibili all’evento terremoto, ma siamo riusciti a mettere in campo investimenti per oltre 15 milioni di euro”.
“Oggi arriviamo a concludere un percorso di risanamento del Bilancio comunale – ha sottolineato il sindaco Tiziano Tagliani – che mira ad azzerare l’indebitamento. Alla vigilia della conclusione della legislatura presentiamo un rendiconto favorevole che lascia aperta la possibilità di portare a buon fine gli impegni che ci siamo prefissati e che abbiamo promesso ai cittadini all’inizio del nostro mandato e in questi anni di lavoro. In futuro la curva analitica del debito comunale, che oggi vediamo scendere a grande forza, subirà un andamento più graduale, morbido, questo non perchè miriamo a un plusvalore ma perchè riteniamo che sia l’economia e soprattutto la collettività a dover trarre i maggiori benefici da questa situazione. Grazie a queste basi economiche prevediamo di poter fornire un nuovo spiraglio operativo alle iniziative private e alle richieste di partnership tra pubblico e privato che verranno avanzate in futuro”.

[divider] [/divider]

DOCUMENTAZIONE SCARICABILE A CURA DELL’ASSESSORATO AL BILANCIO (file PDF in fondo alla pagina)

CIRCOSCRIZIONE 1 – Sabato 8 marzo dalle 15. Coinvolti i volontari della Contrada San Paolo
Con ‘Bambini in Maschera’ il Carnevale fa festa in piazza Municipale
04-03-2014

Appuntamento sabato 8 marzo per festeggiare insieme il carnevale in piazza Municipale con l’iniziativa “Bambini in maschera”. Teso a coinvolgere nei suoi vari momenti piccoli, adulti e famiglie, il progetto, messo a punto da Adelaide Vicentini in collaborazione con la Contrada rione San Paolo e la Circoscrizione 1, si snoderà nel pomeriggio e nell’intera serata quando si trasformerà nella ‘Festa della donna’. Il programma è stato presentato in mattinata nella sede della Circoscrizione 1 dal presidente Girolamo Calò, dal presidente della Contrada San Paolo Pierfrancesco Perazzolo e da Adelaide Vicentini.
“Dopo il buon successo del Carnevale della zona GAD la scorsa domenica, risultato della collaborazione e della partecipazione di figuranti e sbandieratori della contrada di San Benedetto, – ha affermato Girolamo Calò – proponiamo questa prima edizione del ‘Carnevale dei Bambini’ che vede coinvolti attivamente i volontari della Contrada di San Paolo. Entrambi i casi – ha poi aggiunto – sono l’ulteriore conferma di come il Palio di Ferrara sia soltanto l’evento apicale di un’attività intensissima, che vede le contrade impegnate l’intero anno sul territorio in momenti di socialità e di aggregazione.”
L’appuntamento con il Carnevale – hanno poi affermato gli organizzatori entrando nello specifico del programma – prenderà il via con una sfilata aperta a tutti, bambini e adulti, ma solo se travestiti da personaggi delle fiabe. Il corteo partirà alle 15 all’incrocio fra viale Cavour e corso Martiri della Libertà e, accompagnato dalla banda di Francolino, percorrerà le vie del Centro storico fino a raggiungere piazza Municipale. Qui inizierà un pomeriggio di giochi e animazione che prevede: (alle 15.45) musica e i balli in stile ‘babydance’, lo spazio della magia (alle 16.30) con lo spettacolo e gli insegnamenti di un ‘vero mago’, il trucca-bimbi, il concorso per la maschera più bella e la caccia al tesoro dei pirati per le vie del centro (dalle 17). Al termine sfilata di tutte le mascherine con premiazione della vincitrice e momenti di ‘giocoleria’. In piazza Municipale vi saranno gonfiabili, bancarelle con cioccolata, vin brulé, waffel, crepes, zucchero filato, pop-corn, pasticceria e dolci tipici e articoli carnevaleschi.

Ma la giornata non finirà così perchè il progetto di intrattenimento si riformulerà in ‘Festa della donna’. Dalle 20,30 prenderà il via ‘Welcome Mimosa” con proposte di drink e una cena della tradizione (salsiccia e fagioli, polenta con ragù con vini in abbinamento e dolci tipici carnevaleschi) realizzati dai volontari della contrada San Paolo trasformati in eleganti barman ed esperti cuochi. Il tutto affiancato dalla possibilità di partecipare a giochi di gruppo e a momenti di ‘giocoleria’.

[divider] [/divider]

AGENDA DEL SINDACO
Appuntamenti del 5 marzo 2014
04-03-2014

Mercoledì 5 marzo

ore 10.15 – Congresso provinciale Cgil (sede cinema Apollo, piazza Carbone – FE)

ore 20.45 – incontro “Uno sguardo al cielo. Lutto e Spiritualità” a cura di Unife e Amsefc con A. Barban, Priore Generale dei Camaldolesi (sede Aula Magna Drigo – via Paradiso 12 – FE)

[divider] [/divider]

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 6 marzo alle 11.30 – Sala Arengo della residenza municipale
Nona edizione della serata di beneficenza “Un angelo di nome Giulia”
04-03-2014

Giovedì 6 marzo alle 11.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale si terrà la conferenza stampa di presentazione della nona edizione della serata di beneficenza “Un angelo di nome Giulia” a cura dell’associazione di volontariato Giulia onlus.

All’incontro con la stampa interverranno il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, l’assessora provinciale alla Sanità Caterina Ferri, i rappresentanti dell’associazione promotrice Roberta Girotto e Michele Grassi, il conduttore della manifestazione Nicola Franceschini e il musicista Andrea Poltronieri.

[divider] [/divider]

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella riunione del 4 marzo
Nuovi spazi per la creatività teatrale ferrarese in viale Alfonso I d’Este
04-03-2014

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 4 marzo:

Assessorato alla Mobilità e Lavori Pubblici, assessore Aldo Modonesi:

‘Il Teatro delle Mura’ continua a crescere in viale Alfonso I d’Este

A ridosso delle mura di viale Alfonso I d’Este si aprono nuovi spazi per l’espressione della creatività teatrale ferrarese. Con un nuovo intervento di recupero, approvato oggi dalla Giunta, procede infatti l’opera di ristrutturazione del complesso comunale ex Amga, dove grazie a una prima serie di lavori conclusi a marzo 2013 nello spazio attiguo al centro musicale Sonika, hanno già trovato spazio le attività teatrali dell’associazione Ferrara Off. Il nuovo progetto, elaborato dal Servizio comunale Beni Monumentali, riguarda una porzione di fabbricato di circa 140mq che sarà messa a disposizione della stessa associazione Ferrara Off per la realizzazione del progetto ‘Il Teatro delle Mura’, mirato alla valorizzazione e all’ampliamento delle attività svolte da associazioni e gruppi locali che si occupano di teatro.

Tra i lavori programmati per il fabbricato figura il rimaneggiamento completo della copertura, la manutenzione delle finestre della facciata e la realizzazione di nuove porte e portoni in metallo, il rifacimento di parti di intonaco, la realizzazione della pavimentazione nella saletta d’ingresso e la tinteggiatura dei locali. La spesa complessivamente prevista per i lavori ammonta a 49.600 euro e sarà finanziata per il 70% con fondi regionali e per la quota restante con un contributo dell’associazione Ferrara Off.

Obiettivo più generale degli interventi è quello di compiere nuovi passi in avanti sulla strada della completa ristrutturazione degli ex magazzini Amga, per la creazione di spazi di aggregazione giovanili votati soprattutto alla formazione e alla produzione artistica, riqualificando al tempo stesso una tra le aree più interessanti della cinta muraria cittadina.

Per la scuola media De Pisis di Porotto interventi di ripristino post sisma

Saranno finanziati con i fondi regionali per il ripristino degli edifici pubblici danneggiati dal sisma del 2012 gli interventi programmati dall’Amministrazione comunale per la scuola media De Pisis di Porotto. Le infiltrazioni verificatesi nell’edificio a seguito degli eventi sismici, in un primo tempo apparse di modesta entità, sono infatti divenute sempre più copiose, rendendo necessaria la pianificazione di un intervento mirato alla riparazione dei danni, soprattutto nel coperto. In programma, in particolare, il rifacimento di ampie porzioni di guaine, il ripristino delle sigillature dei telai dei lucernai e il rifacimento delle zone di intonaco che presentano fessurazioni, seguito dalle relative tinteggiature.

La spesa complessivamente prevista ammonta a 20mila euro.

Nella palestra della stessa scuola, nei giorni scorsi, sono, tra l’altro, stati eseguiti con urgenza lavori di messa in sicurezza dei pannelli del controsoffitto danneggiati da infiltrazioni, per una spesa di 600 euro.

Lavori di manutenzione urgenti per tredici sedi di seggio

Interesseranno tredici diversi edifici scolastici sedi di seggio i lavori urgenti di manutenzione straordinaria approvati stamani dalla Giunta in vista delle consultazioni elettorali europee ed amministrative del 25 maggio prossimo.

Gli interventi riguarderanno in particolare le ex scuole elementari di Marrara, Monestirolo, Contrapò, Viconovo, Sabbioni, Porporana, Ravalle, Casaglia, Montalbano, Aguscello, Mizzana, Boara e Corlo. In programma interventi edili di vario genere, lavori di rimaneggiamento dei manti di copertura e di eliminazione di infiltrazioni.

La spesa complessivamente preventivata ammonta a 45mila euro.

Assessorato all’Ambiente e Relazioni Internazionali, assessore Rossella Zadro:

‘Liberiamo l’aria’: anche a Ferrara le iniziative di sensibilizzazione contro l’inquinamento atmosferico

E’ tutta incentrata sullo slogan ‘Cerchiamo liberatori d’aria’ la campagna di comunicazione finanziata dalla Regione Emilia Romagna a cui anche il Comune di Ferrara ha dato la propria adesione per sensibilizzare i cittadini sul tema dell’inquinamento atmosferico. La campagna, che supporta le misure di limitazione della circolazione previste dall’Accordo di programma regionale per la qualità dell’aria, sarà in particolare presente in città con uno striscione stradale in corso Giovecca, con adesivi sui parchimetri del centro storico, con azioni di sensibilizzazione da parte di operatori ai semafori e con altre azioni di comunicazione negli uffici pubblici. (in allegato alcune delle immagini della campagna)

Area ex Camilli: via libera al progetto operativo di bonifica

Ha ottenuto oggi l’ok della Giunta il progetto operativo di bonifica dell’area ex Camilli, in vista della sua trasformazione in corridoio verde tra la zona della Darsena e il centro della città.

L’area, acquisita dal Comune attraverso la permuta con un proprio terreno in zona San Giorgio, ha una superficie complessiva di circa 6mila mq ed è stata adibita in passato a punto vendita e sito di stoccaggio di prodotti petroliferi. Per questo motivo è stata oggetto di indagini di caratterizzazione da cui è emersa la presenza di un inquinamento da idrocarburi derivante dalla precedente attività. Un primo intervento, già effettuato, ha permesso la rimozione dei serbatoi interrati e l’asportazione di terreno. E’ già stata inoltre approvata l’Analisi di Rischio elaborata dal Servizio Ambiente del Comune e sono state condotte indagini integrative per individuare le migliori tecnologie da utilizzare per la bonifica. Quest’ultima sarà effettuata in due fasi. La prima comporterà sia l’asportazione dei terreni, che saranno destinati come rifiuti a un impianto di trattamento e recupero, sia la successiva ricopertura dell’area con un multistrato di terreni puliti. La seconda fase invece, da attuarsi solo qualora le analisi in corso delle acque sotterranee di impregnazione rivelassero la presenza di contaminanti, prevede la realizzazione, in situ, di un impianto di biorisanamento delle acque tramite iniezione di ossigeno.

La spesa complessivamente preventivata di circa 415mila euro sarà finanziata con fondi riscossi dal Comune a seguito della permuta e dell’escussione della relativa fidejussione.

“Questo intervento – sottolinea l’assessore all’Ambiente Zadro – si inserisce fra le tante importanti azioni di bonifica che sono in corso sul nostro territorio a conferma del fatto che il risanamento e la restituzione dei terreni a un uso congruo rappresentano una delle linee di condotta di questa Amministrazione, da sempre molto attenta alla salubrità di acqua, aria e suolo”.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:

Sostegno all’organizzazione di ‘Feriae matricolarum ferrariae 1945+69’

Sarà piazzetta Sant’Anna a fare da cornice il 28 e 29 marzo prossimi alla manifestazione dal titolo ‘Feriae matricolarum ferrariae 1945+69’ promossa dall’associazione studentesca universitaria ‘AFU de li 4S’, a cui l’Amministrazione comunale garantirà la propria collaborazione logistica e organizzativa.

Assessorato al Decentramento e Sport, assessore Luciano Masieri:

‘Valli e Nebbie’: il 22 e 23 marzo appuntamento con le auto storiche in centro

E’ programmata per il week end del 22 e 23 marzo prossimi la 25ma edizione del ‘Valli e Nebbie’, l’annuale raduno di auto storiche organizzato dal Club Officina Ferrarese a cui l’Amministrazione comunale non farà mancare il proprio supporto logistico e organizzativo. Alle vetture d’epoca sarà tra l’altro garantita la possibilità di accedere e sostare in piazza Castello dove potranno essere ammirate da ferraresi e turisti.

[divider] [/divider]

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 6 marzo alle 17 in viale Krasnodar
Belle Storie ‘In viaggio’ per bambini dai tre ai sette anni
04-03-2014

Nuovo appuntamento giovedì 6 marzo alle 17 alla sala Piccoli della biblioteca comunale Rodari (viale Krasnodar 102) con il ciclo di narrazioni animate per bambini dai tre ai sette anni, questo mese all’insegna di ‘In viaggio’. Nel corso dell’iniziativa, promossa dal servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara, verranno proposti i brani ‘Una pipistrella da urlo’ di C. Saferis, ‘Il topo dalla coda verde’ di L. Lionni e ‘Armandina sulla strada’ di Q. Blake.

[divider] [/divider]

CIRCOSCRIZIONE 3 – Giovedì 6 e venerdì 7 marzo un incontro e uno spettacolo teatrale
Doppio appuntamento a Porotto in occasione della ‘Festa della donna’
04-03-2014

Doppio appuntamento a Porotto in occasione della ‘Festa della donna’, con un incontro e uno spettacolo teatrale aperti a tutta la cittadinanza.
Giovedì 6 marzo alle 17,30 alla biblioteca comunale “Aldo Luppi” si terrà l’iniziativa dal tema “Quale emancipazione” promossa da Circoscrizione 3 e da UDI Circolo di Porotto. Porteranno il loro contributo Paola Boldrini (presidente Circoscrizione 3), Daniela Cappagli (rappresentante di UDI di Ferrara), Martina Pirani (studentessa in Giurisprudenza dell’Università di Ferrara), Alessandra Consonne (regista della commedia “Donne andata e ritorno”) e Cecilia Cenacchi (interprete della commedia “Donne Andata e Ritorno”) del Teatro Polivalente di Occhiobello.

Venerdì 7 marzo alle 21 al teatro Verdi di Porotto verrà rappresentata la commedia “Donne: andata e ritorno” di Ferdinando De Laurentis con la regia di Alessandra Consonni interpretata da Cecilia Cenacci, Maria Grazia Berto, Arianna Cacciatori, Alessandra Consonni, Laura Ballani, Barbara Grande, Felicia Lisanti.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Il testo mette a confronto due modi diversi di essere donne e sembra suggerire che per l’umanità femminile, di qualsiasi epoca storica, per certi aspetti non c’è scampo. Eppure sono proprio le donne che, con tenace energia, continuano senza sosta ad alimentare il mondo. Quattro amiche, molto diverse tra loro, all’inizio degli anni ’90, intorno ad un tavolo per un thè si confrontano e si confidano. Quattro storie diverse che ruotano intorno alla maternità: una aspetta una bambina mentre le altre tre sono già mamme di altrettante bimbe. I loro racconti si intrecciano scoprendo drammi e conflitti interiori.
Sedici anni dopo, nello stesso salotto, sono le quattro figlie a ritrovarsi sedute nello stesso salotto. Hanno percorso strade diverse dalle loro madri, ma i disagi e le ricerche della loro identità femminile sono gli stessi.
È un testo ironico e realistico, tratto da testimonianze vere raccolte nei blog del web, capace di sondare nel profondo l’essere donna con i conflitti e le problematiche che nel tempo mutano, ma solo nella forma e non nella sostanza.
È uno spettacolo emozionante, che alterna momenti comici a quelli drammatici: si passa dalla risata alla commozione come nella vita di tutti i giorni. Ogni donna, tra il pubblico, ha dentro di sé un pezzettino di ciascuna delle protagoniste sulla scena e, come spesso succede, solo raccontandosi insieme si riesce a cogliere la mutevolezza, la complicazione dell’animo femminile e l’essenza delle cose vere.

[divider] [/divider]

DARWIN DAY 2014 – Conferenza giovedì 6 marzo alle 21 in via De Pisis. Alle 16 proiezione gratuita
‘L’impronta originale’: storia dell’impatto umano sugli ecosistemi del pianeta
04-03-2014

Sarà un viaggio attraverso duecentomila anni di storia dell’impatto ecologico umano sulla Terrala conferenza in programma giovedì 6 marzo alle 21 al Museo civico di Storia naturale. L’incontro inserito nel programma delle iniziative ferraresi per il Darwin Day 2014 promosse dalla stesso Museo di via De Pisis e dall’Università di Ferrara, sarà a cura di Guido Chelazzi dell’Università di Firenze, autore del libro ‘L’impronta originale’.

L’incontro sarà anticipato alle 16, nella stessa sala conferenze del Museo, dalla proiezione del film ‘Il grande viaggio di Charles Darwin’ diretto da A. Schuler e K. von Flotow, che, in occasione delle iniziative del Darwin Day 2014, sarà riproposta ogni giovedì fino al 20 marzo, sempre alle 16.

Entrambi gli appuntamenti sono aperti gratuitamente alla partecipazione di tutti gli interessati.

LE SCHEDE a cura degli organizzatori:

Conferenza:

‘L’impronta originale’

Giovedì 6 marzo, ore 21- Museo di Storia naturale (via De Pisis 21)

Le tappe dell’evoluzione e dello sviluppo culturale di Homo sapiens, dal Paleolitico alla svolta della Rivoluzione Industriale ed oltre lette in chiave ecologica, per saldare l’attualità dell’emergenza ambientale alla nostra preistoria remota. Un viaggio negli archivi paleoclimatici, paleontologici, archeologici e genetici che la scienza moderna ha aperto, alla ricerca delle prime impronte antropiche sugli ecosistemi del pianeta e delle premesse che ci hanno portato allo sfruttamento insostenibile delle loro risorse. Da cosa ha avuto origine la “colpa ecologica”? Come è nato l’opportunismo che ci fa vivere nei climi più inospitali e sfruttare le catene trofiche di ecosistemi tanto diversi? Quando abbiamo cominciato a trasformare la vegetazione del pianeta e ad eliminarne le faune? Come abbiamo sviluppato la capacità di costruire originali nicchie ecologiche per intrappolarvi noi stessi e le specie che abbiamo scelto di schiavizzare? Quali sono state le prime attività umane a lasciare il segno nell’atmosfera e a modificare il clima?

Conoscere la storia naturale dell’originalità ecologica dell’uomo non è soltanto un esercizio intellettuale, ma può ispirare la ricerca di soluzioni concrete e non utopiche al grande problema che siamo riusciti a crearci in duecentomila anni di presenza sulla Terra.

Proiezione:

‘Il grande viaggio di Charles Darwin’

Giovedì 20 febbraio, ore 16 – Museo di Storia naturale (via De Pisis 21)

(durata un’ora e trenta minuti)

Un viaggio attorno al mondo lungo quasi cinque anni che cambia la Storia, è quello del giovane e brillante studioso Charles Darwin. Le osservazioni e i reperti raccolti durante le esplorazioni sono alla base di un lavoro interminabile. Il risultato è uno dei testi scientifici più famosi di ogni tempo: ‘L’origine delle specie’.

Per approfondimenti sulle iniziative del Darwin Day a Ferrara:

CronacaComune – Le iniziative del Darwin Day 2014

Museo civico di Storia naturale – Darwin Day 2014

[divider] [/divider]

INTERPELLANZE – Presentate dai Gruppi consiliari FI-PDL e PD
Richiesti chiarimenti sul Corpo di Polizia Municipale, l’ospedale di Cona e via dello Storione
04-03-2014

Il consigliere Luca Cimarelli del gruppo consiliare FI-PDL ha rivolto al sindaco Tiziano Tagliani un’interpellanza in merito alla gestione del personale del Corpo di Polizia Municipale.

Il gruppo consiliare PD ha invece rivolto al sindaco Tiziano Tagliani un’interpellanza in merito alle dichiarazioni del consigliere Francesco Rendine sui lavori di costruzione dell’ospedale di Cona.

Il consigliere Alessandro Talmelli del gruppo consiliare PD ha infine fatto pervenire al sindaco Tiziano Tagliani e all’assessore Aldo Modonesi un’interpellanza in merito al problema delle acque piovane in via dello Storione.

[divider] [/divider]

AREA GIOVANI – Un centinaio i partecipanti alla jam organizzata il 2 marzo in via Labriola
‘Ferrara nel posto’: pomeriggio all’insegna dell’hip hop e della condivisione
04-03-2014

Sono stati oltre un centinaio i ragazzi accorsi domenica 2 marzo ad Area Giovani per un pomeriggio all’insegna dell’hip hop, ma soprattutto della condivisione con l’evento ‘Ferrara nel posto’.
Il centro di via Labriola – afferente al Servizio politiche giovanili del Comune – si è riempito di tantissime facce, volti conosciuti nel panorama hip hop ferrarese ma non solo. Ognuno ha portato alla festa – chiamata jam, in gergo – il proprio particolare contributo: c’è chi si è esibito ballando, chi invece ha voluto proporre al pubblico i propri testi lanciandosi in sincopate esibizioni al microfono, chi ha deciso stupire i presenti con improvvisazioni su basi funky e disco anni Novanta. Altri hanno preferito stare dietro la consolle, portare e proporre dischi; altri ancora sono arrivati armati di bombolette per riverniciare alcune pareti esterne della struttura, per lasciare una traccia colorata del proprio passaggio, incuranti della pioggia che cadeva copiosa.
“Per noi questi momenti sono importantissimi – racconta Marco, 18 anni, studente del Roiti -. Ci permettono di conoscere altri ragazzi che condividono le nostre stesse passioni, che si allenano per migliorare il loro stile di danza, per realizzare il graffito più bello, per trovare la rima più efficace. Una jam è veramente una bella occasione per stare assieme, per divertirsi e anche per mettersi alla prova, per far vedere agli altri cosa hai imparato a fare, per capire attraverso la loro reazione se si sta lavorando nella direzione giusta”. Per Giacomo, che ha 24 anni ed ha accompagnato alcuni amici mc, la parte più bella è stata quella del freestyle; per Nicola – che ha 20 anni, lavora e svolge attività di volontariato per la mensa dell’associazione Viale K – il clou della festa sono stati i disegni e le tag realizzati dai writer.
Organizzata da Area Giovani in collaborazione con dj Mattkilla e la Kebab Flava Crew, “Ferrara nel posto” – giunta nel 2014 alla terza edizione – ha saputo raccogliere attorno a sé tantissime energie creative, un successo di pubblico che ha superato le attese degli stessi organizzatori.
“Sono felice che così tanta gente abbia voluto passare la domenica pomeriggio assieme a noi – commenta Mattkilla, dj e ballerino poco più che ventenne -, è stato emozionante perché si percepiva nell’aria la carica positiva, la voglia di fare”.
(a cura di Area Giovani)

logo-regione-emilia-romagna

Maltempo, stato di attenzione su tutta l’Emilia-Romagna fino a mercoledì 5 marzo

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Maltempo, lo stato di attenzione attivato dall’Agenzia regionale di Protezione civile terminerà domani alle 15. Interessata tutta l’Emilia-Romagna. In corso un sopralluogo a Pianaccio, sull’Appennino bolognese, colpito questa mattina da un movimento franoso

Bologna – Terminerà domani, mercoledì 5 marzo, alle ore 15 la fase di attenzione che l’Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato questa mattina su tutte le province dell’Emilia-Romagna per vento, pioggia, temporali, stato del mare, criticità idrogeologica e idraulica.
Secondo i dati forniti da Arpa (Agenzia regionale prevenzione e ambiente) sono previste precipitazioni intense e nevicate moderate a quote superiori ai 1.000 metri. I venti potrebbero raggiungere i 70 chilometri orari in Appennino e i 46 km/h sulla costa, con onde alte tra i 2,5-4 metri che potrebbero causare mareggiate, fenomeni di erosione costiera e difficoltà nella navigazione. L’intensità delle piogge, previste in attenuazione da domani mattina, potrebbe determinare situazioni di criticità idraulica per l’innalzamento dei livelli dei fiumi, locali smottamenti, riattivazione di fenomeni franosi e interruzioni alla circolazione stradale.
Dalla Protezione civile, che sta monitorando costantemente la situazione in accordo con Arpa, i servizi tecnici e gli enti locali, giunge la raccomandazione a tutti gli enti interessati di adottare le misure necessarie per la messa in sicurezza di persone e cose, come prevedono i protocolli e i piani d’emergenza definiti a livello provinciale e comunale.
Ai cittadini si consiglia di non sostare su moli, ponti e in prossimità di movimenti franosi e di prestare attenzione agli avvisi e alle indicazioni fornite dalle autorità locali.

La mappa dei dissesti
Rimarrà in vigore fino all’11 marzo l’allerta per criticità idrogeologica su tutto il territorio regionale attivata il 20 febbraio, a causa delle situazioni di dissesto ancora in atto. In queste ore funzionari dell’Agenzia regionale di Protezione civile, del Servizio tecnico di bacino Reno e del 118 stanno effettuando un sopralluogo a Pianaccio, frazione di Lizzano in Belvedere (BO), dove in mattinata un movimento franoso ha provocato l’isolamento di 24 persone.
Nel complesso sono 43 i cittadini evacuati dalle proprie abitazioni a seguito di recenti frane e dissesti nelle seguenti località: San Leo nel riminese; in provincia di Parma a Boceta di Borgo Val di Taro, Torre Chiastre (tra i comuni di Berceto e Calestano) e Tizzano, in località Pietta; Montevecchio nel comune di Cesena; Frascanera, comune di Carpineti, in provincia di Reggio Emilia.
Si registrano ancora interruzioni alla viabilità stradale, con conseguenti disagi per la popolazione, oltre a San Leo e Pianaccio, a Carpaneto piacentino (località Poiesa) e Pianello val Tidone, sempre nel Piacentino; a San Benedetto Val di Sambro, località Golfenara, provincia di Bologna; a Fanano in provincia di Modena, Carpineti in località Macchia di Colombaia, provincia di Reggio Emilia e a Neviano degli Arduini in provincia di Parma.

italia-bilico-asfissia-catastrofe-squilibri-iniquità

L’Italia nel circolo vizioso dell’Eurozona: deprimente restare, rischioso uscire

Dico subito che questa riflessione è debitrice di Michele Salvati che sull’ultimo numero del “Mulino” (1/2014) scrive sulla crisi italiana, e non solo.
Il direttore del bimestrale bolognese di cultura e politica parte da lontano, ma è sufficiente incrociarne il pensiero sulla situazione europea. Sotto esame è l’attuale architettura economica che la sorregge e che ne rappresenterebbe, paradossalmente, il principale ostacolo per uno sbocco in senso compiutamente federale, cioè politico.

L’Eurozona, così pensata ed attuata, anziché essere spazio comune, diventa sempre più area di squilibri e inequità, come ha scritto papa Francesco nella recente esortazione apostolica Evangelii Gaudium.
Dentro il perimetro segnato dalla moneta unica, mancano gli strumenti che prima compensavano le aree a diversa velocità economica e di sviluppo nei vari contesti nazionali.
In parole povere, non è più possibile per gli Stati membri finanziare col debito politiche espansive per uscire dalle secche di cicli economici depressivi; usare la leva monetaria della svalutazione per spingere le esportazioni; favorire interventi per le imprese in zone a bassa crescita perché generano effetti distorsivi nelle condizioni uniformi di competitività dell’area comune. Gli stessi aiuti europei per le aree depresse nei singoli paesi sono insufficienti al bisogno. Così è accaduto che in un contesto di velocità economica difforme, la speculazione finanziaria scoppiata nel 2008 ha messo nel mirino i debiti sovrani dei paesi più deboli e da allora abbiamo capito tutti a caro prezzo cos’è il famigerato spread.

Finché si arriva alla situazione attuale definita “difficilmente sostenibile”, ossia pericolosamente in bilico tra “asfissia” e “catastrofe”. La prima parola indica il perdurare della sottomissione alle regole dell’euro con la conseguenza di ristagno, o crescita dello zero virgola, perché un paese sovrano non ha più in mano gli strumenti per dare la tanto invocata scossa. La seconda è lo scenario cui si andrebbe incontro nel caso di uscita dall’euro perché, alla faccia di quelli che la vedrebbero come un semplice sbattere la porta, sarebbe uno stop traumatico allo stesso progetto europeo.
Ora, però, la domanda è se esista una via d’uscita da questo circolo vizioso. Anche in questo caso le risposte sono assai poco rassicuranti. Molto, infatti, dipende dalle decisioni di Bruxelles e innanzitutto dal paese che ha maggiore influenza sull’Eurozona: la Germania.
Da Berlino le notizie dalla grosse Koalition, al governo dopo le ultime elezioni, sono ben poco confortanti: niente attenuazione del rigore, zero fiducia che i Paesi deboli possano usare l’allentamento dei vincoli per fare le riforme necessarie e nessun impegno degli Stati forti nel modificare in senso espansivo le proprie politiche macroeconomiche. Per non parlare dei passi avanti nel conferire all’Unione più poteri politici.

Il problema del “circolo vizioso” è che se perdura l’asfissia, mancano i soldi per fare le riforme e questo, da una parte, arma il fucile di lobbies e corporazioni che non le vogliono per prolungare privilegi e rendite di posizione, e dall’altro, si alimenta la sfiducia, non solo italiana, verso l’Europa. Da qui il sogno europeo rischia seriamente di trasformarsi in un incubo e la storia insegna che con la paura non si tiene unito un bel niente e non si va da nessuna parte.
Se poi si infila il termometro europeo, già febbricitante, sotto l’ascella italica, il problema si complica ancora. Perché qui la temperatura sociale, politica ed istituzionale è tale da chiamare il dottore. Scrive, infatti, il direttore del “Mulino”, che in Italia ci sono circa 4mila imprese che sanno reggere la competizione. Troppo poche per dare una busta paga soddisfacente a tutti. E siccome il reddito, cioè la ricchezza nazionale e quindi la capacità di spendere, dipende da questo, il problema è che se si deve vivere secondo il modello dell’asfissia c’è poco da correre.

Molto ci sarebbe da fare su lavoro e imprese, si dice anche a Bruxelles, su burocrazia, giustizia, infrastrutture, scuola, ricerca e innovazione. Ma con quali soldi? Ragionevolezza vorrebbe che a fronte di un allentamento, per quanto contrattato, dei vincoli di austerità, si possa procedere per i paesi più in difficoltà come l’Italia, a mettere mano ai cambiamenti per rendere il paese più moderno e competitivo.

E qui la palla passerebbe alla politica la quale però, negli anni, ha dilapidato un capitale di credibilità e oggi dovrebbe metterci per prima la faccia e dire ai cittadini e all’Ue che adesso, e per un bel pezzo, bisogna fare sul serio. Senza contare che chi dice basta con sacrifici, lacrime e sangue, sa che può trovare conforto nelle urne.
Un rapporto di fiducia spezzato, dentro e fuori i confini nazionali, che trova alimento ulteriore da un quadro istituzionale in pieno marasma, anch’esso da riformare e già bersaglio al limite dello scherno, sull’onda di un voto di protesta che potrebbe esondare da un momento all’altro.
Il paragone, in questo senso, Salvati lo fa con la vicina Spagna, paese con una struttura economica più fragile, ma che presenta “un sistema politico – scrive – più assestato e più efficace del nostro”.
Per questo, partire dalle riforme elettorale e costituzionale non parrebbe insensato, nonostante qualcuno dica che “non si mangiano”, perché una cornice istituzionale più stabile e funzionante può facilitare quel rapporto ora interrotto, che è elemento basilare di una democrazia rappresentativa, a sua volta argine rispetto a derive plebiscitarie.
C’è solo da sperare che le discussioni in corso sull’Italicum, per esempio se dev’essere o no un tutt’uno con la riforma della Costituzione nella prospettiva più o meno ravvicinata della prossima scadenza elettorale, non siano l’anticamera dell’ennesimo pantano tutto italiano, perché se non si è ancora capito il tempo della tattica e degli interessi di bottega è inesorabilmente scaduto.

logo-regione-emilia-romagna

Miele, apicoltori ed esperti al convegno a Castel San Pietro Terme

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Agricoltura – Miele, apicoltori ed esperti a convegno a Castel San Pietro Terme. Rabboni: “In Emilia-Romagna il comparto tra i più sviluppati a livello nazionale”. Pagani: “L’apicoltura biologica è garanzia per la salute delle api, la pulizia dell’ambiente e la qualità dei prodotti”

Bologna – Castel San Pietro Terme capitale del miele. Domani e dopodomani oltre 200 apicoltori ed esperti del settore, provenienti da 39 paesi diversi dall’Alaska alla Nigeria, si confronteranno in una due giorni dedicata ai problemi e alle prospettive di questo importante settore.

“Gli apicoltori sono diventati gli strenui difensori di questi insetti – sottolinea il presidente di Conapi Diego Pagani – grazie alla cura e all’attenzione che essi pongono nel praticare questo lavoro e l’apicoltura a conduzione biologica rappresenta una ulteriore garanzia per la salute delle api, la pulizia dell’ambiente e la qualità dei prodotti. I soci di Conapi sono stati tra i primi in Italia ad adottare questo metodo e oltre il 40% sono certificati biologici. Proprio grazie all’incremento che l’apicoltura biologica ha conosciuto in questi anni nel nostro paese, pensiamo che l’Italia, più di altri, abbia le carte in regola per ospitare questo importante evento che riunirà apicoltori, da ogni parte del pianeta, per scambiarsi esperienze e discutere delle prospettive per il futuro”.

“Gran parte delle specie coltivate dipende dalle api; l’intera agricoltura, così come la possibilità di mantenere viva la biodiversità, ruota attorno a questa specie”, spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni. “Per questo abbiamo dato il nostro patrocinio a questo simposio e continuiamo a investire sull’apicoltura”. In particolare, “con il Programma triennale 2014-2016 abbiamo stanziato oltre 2 milioni di euro per finanziare interventi di miglioramento della produzione e della commercializzazione dei prodotti apistici. In Emilia-Romagna – conclude Rabboni – 6.000 apicoltori e 100.000 alveari garantiscono una capacità produttiva di 2.700 tonnellate di miele all’anno: numeri che confermano la buona salute del comparto, tra i più sviluppati a livello nazionale”.

Il programma del convegno
Il convegno cercherà di dare risposte a diversi interrogativi: dalle modalità di allevamento e alla qualità delle produzioni biologiche, dalla lotta sanitaria a varroa e malattie della covata all’adeguatezza delle norme (in particolare Ue) sulla certificazione dell’apicoltura biologica; dalle prospettive del mercato dei prodotti apistici biologici a quelle per i paesi in via di sviluppo.
Mercoledì 5 marzo, alle ore 9 nel Centro congressi Artemide di Castel S.Pietro terme avranno inizio i lavori, con i saluti dell’assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna Tiberio Rabboni e dei rappresentanti degli organizzatori: Gilles Ratia (presidente di Apimondia), Diego Pagani (presidente di Conapi) e Francesco Panella (presidente di Unaapi).
In programma interventi di esperti cui faranno seguito presentazioni delle più significative esperienze, selezionate dai comitati scientifici, tra le tante pervenute.
Giovedì 6 marzo, in particolare, dalle 14,30 è stata organizzata da Conapi una sessione, presieduta dal presidente Pagani, interamente dedicata al mercato mondiale dei prodotti apistici biologici.

Per non dimenticare: il Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta ricorda il 6 marzo 2013

da: Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta

Il giorno 6 del mese di marzo alle ore 21:00 (esattamente un anno fa), nella Residenza Municipale di Codigoro, si riunì il Consiglio Comunale allargato al quale parteciparono anche tutti i Sindaci dei Comuni del basso ferrarese, che vedono coinvolti i propri concittadini come utenza dell’Ospedale del Delta di Lagosanto. E’ per noi interessante riprendere alcune parti del verbale della seduta, dal momento che riporta le parole espresse in quell’occasione, dai vari soggetti intervenuti: parole che, purtroppo, non sono mai diventate inattuali, ma restano all’ordine del giorno anche oggi. Come non concordare con la famosa citazione di Alessandro Morandotti che recita: “C’è differenza tra l’aver dimenticato e non ricordare.”. Non è per caso ciò che i nostri amministratori locali stanno perorando in merito alla sanità del basso ferrarese?

Gianni Serra
All’epoca: Capo Gruppo consiliare del Partito Democratico (Comune di Codigoro).
Oggi: Direttore AUSL Ferrara del Ditretto Sud-Est. Essendo Capo Gruppo della coalizione di maggioranza “Unione per Codigoro” e anche Dirigente dell’Azienda U.S.L. di Ferrara, al fine di non generare nel pubblico presente l’idea che possa sussistere un conflitto di interesse, ritiene di non svolgere le funzioni di Capo Gruppo e delegare, quindi, i Consiglieri componenti della suddetta coalizione a trattare l’argomento in esame, proprio perché reputa la politica seria e importante.

Nota del COMITATO SALVAGUARDIA OSPEDALE DEL DELTA: Dal momento che ha bocciato, successivamente a questo incontro, l’istituzione di una Commissione Sanità presso il Comune di Codigoro definendola “un orpello” ne condanniamo la mancanza di coerenza dato che avrebbe dovuto, anche in quella circostanza, non svolgere le funzioni di Capo Gruppo. Per noi vi è il dubbio che, data la connotazione politica di quella decisione ed il ruolo professionale ricoperto da Serra, vi sia stato un conflitto d’interesse.

Manuel Masiero
All’epoca: vice-sindaco di Lagosanto.
Oggi: sindaco facente funzione di Lagosanto. L’Amministrazione Comunale di Lagosanto, attraverso il Sindaco Paola Ricci, in conferenza sanitaria provinciale, nel febbraio dello scorso anno, ha votato assieme alla maggioranza dei Sindaci un piano che prevedeva il potenziamento del Delta:- il potenziamento dell’endoscopia digestiva e il trasferimento di tutta l’attività endoscopica al Delta;
– la concentrazione dell’attività di degenza ostetrico-ginecologica al delta per interventi maggiori;
– il potenziamento del P.S. ed OBI;
– un programma provinciale di cardiologia con applicazione pacemaker ed emodinamica più frequente, non primaria.

A distanza di mesi tutto questo non si è verificato; penso all’OBI del Pronto Soccorso non attuato, che speriamo sia solo rimandato, e alla cardio non realizzata.
Dai vari tavoli convocati, e stasera lo ribadisco, emergono sostanzialmente degli elementi di criticità e di preoccupazione reali: dai recenti provvedimenti dell’Azienda rispetto all’H24, che ha visto una netta presa di posizione di migliaia di cittadini del territorio del Delta attraverso una petizione, che i Sindaci hanno appoggiato senza strumentalizzazioni, al servizio di emodinamica.
Siamo, poi, in attesa della nomina dei nuovi primari dei Servizi di Pronto Soccorso, Ortopedia e Ginecologia.
Non vanno certo sottovalutati altri punti di criticità, come le lunghissime liste d’attesa a cui bisogna indubbiamente porre rimedio (1 anno per una visita cardiologia), l’aumento della mobilità passiva per le zone di confine: Comacchio verso Ravenna, Goro e Mesola verso Rovigo, anche se gli
abitanti di questi ultimi paesi sarebbero più inclini a venire al Delta.
A proposito dell’emodinamica, chiedo di ripensare alla reale economicità del suo trasferimento a Cona: 400 interventi all’anno programmati al Delta e, quindi, 400 trasferimenti di ambulanze, medici e infermieri.
Nota del COMITATO SALVAGUARDIA OSPEDALE DEL DELTA: Nulla di tutto ciò è stato poi fermamente perorato dal Sindaco facente funzione Masiero, con nostra grande delusione, dato che fu invitato, e partecipò, al primo incontro del Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta tenutosi il 15 gennaio 2013 presso la Sala Civica di Lagosanto.

Franco Barilani
All’epoca: assessore alla sanità del Comune di Codigoro.
Oggi: assessore alla sanità del Comune di Codigoro. Il Delta aveva creato la piccola patologia neonatale, specializzando il suo personale medico e infermieristico al fine di garantire la continuità del rapporto madre-figlio, anche in situazioni di non fisiologicità: partorire al Delta dava sicurezza.
L’accesso diretto era un punto fermo per tutta la popolazione del territorio per le patologie acute pediatriche, un luogo ove i genitori si potevano rivolgere in situazione di acuzie quando l’offerta pediatrica di libera scelta non poteva arrivare in quanto sprovvisti di laboratorio analisi e radiologie
in urgenza; un luogo ove i bambini trovavano un ambiente idoneo con ogni confort, al fine di ridurre l’impatto psicologico con l’ospedale.
Un servizio operativo efficiente ed efficace, come riconosciuto da tutta la gente del Sud Est; non dimentichiamo, inoltre, la “spesa” in termini di risorse umane e tempo che la popolazione del Sud Est ha investito in termini di volontariato: la presenza di animazione e intrattenimento dei bimbi
ricoverati, o in attesa di visita, era un vanto, in primis per bambini stessi e per i volontari (Ass.ne La Grande Sorella).
Una madre e un padre, leggendo e ascoltando quello che negli ultimi tempi si dice, non sente più quella sicurezza nel portare i propri figli presso questa struttura sanitaria, è disorientata e, di conseguenza, si rivolge altrove; l’altrove non è detto che sia Cona, molta della nostra gente è più
vicina a Province limitrofe, extra regione, e questo riguarda non solo la popolazione pediatrica ma anche ostetrica: “l’altrove” è a volte anche più competitivo in termini di risposta quasi immediata ad una richiesta di prestazione, ad esempio ambulatoriale.
L’Ospedale del Delta è un ospedale di confine e queste chiusure o riorganizzazioni che limitano l’offerta sanitaria porteranno ad una migrazione verso il Veneto, da una parte della provincia, e verso Ravenna dall’altra.
La Pediatria attualmente conta 3 pediatri (prima erano 8), e 1 infermiere per turno (prima erano 3 al mattino 2 al pomeriggio e 2 alla notte).
A oggi la media delle nascite è di una al giorno, proiezione 365 nati, ben al di sotto delle 500 richieste; tra qualche tempo, eventualmente, sarà la Regione a chiedere di chiudere il reparto di ostetricia, se si continua così!
La nostra gente non deve vedere partorienti trasferite perchè le condizioni ora createsi non consentono di partorire al minimo problema, problema che se fosse sorto pochi mesi fa non avrebbe creato tale necessità legata alla sicurezza della madre o del nascituro.
I cittadini più deboli sono i bambini e gli anziani.

Ricorda l’iniziativa “Open Day” nel Reparto di Ostetricia e chiede se il reparto è a rischio nel caso ci sia un calo delle nascite
Nota del COMITATO SALVAGUARDIA OSPEDALE DEL DELTA: Ci chiediamo come mai l’assessore Barilani, dato che già all’epoca aveva sviscerato la reale situazione del Reparto di Pediatria e del Punto Nascita del Delta, NON abbia PERSEVERATO nella sua linea politica evidenziata in questa occasione.

Lorenzo Marchesini
All’epoca: Sindaco del Comune di Mesola.
Oggi: Sindaco del Comune di Mesola. Non condivide i nuovi riassetti gestionali proposti per la Pediatria dell’Ospedale del Delta, poichè generano nel cittadino un senso di insicurezza, anche psicologica, il quale per raggiungere un reparto di pediatria deve percorrere almeno 50 Km.
Invita l’Azienda Sanitaria a rivedere la posizione intrapresa in merito, visto che la Pediatria, oltre ad essere sempre stata una eccellenza del sistema sanitario territoriale, riguarda la salute dei bambini e il rapporto con le famiglie, fasce sociali molto delicate.

Nota del COMITATO SALVAGUARDIA OSPEDALE DEL DELTA: Perchè il Sindaco Marchesini, nonostante i giustificati e veritieri dubbi espressi allora, ha poi votato a favore, insieme alla maggioranza dei sindaci del basso ferrarese, il piano di riorganizzazione della sanità ferrarese che tutti sappiamo essere in contrasto con quanto qua espresso?

Infine, come Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta, siamo ad annoverare il nostro appello alle Pubbliche Amministrazioni, specialmente ai Sindaci (in quanto Autorità Sanitaria Locale), perché si adoperino realmente nell’espletare la difesa dei servizi locali, legati alla sanità, così come da mandato elettorale conferitogli dal Popolo (che rimane, e rimarrà, sovrano).

Nicola Zagatti

Cofondatore ed attivista

Mercoledì 5 marzo incontro con Papa Francesco per Coldiretti Giovani Impresa dell’Emilia-Romagna

da: ufficio stampa Coldiretti

Saranno 110 i giovani imprenditori agricoli che mercoledì 5 marzo parteciperanno all’udienza del Papa in piazza San Pietro. Si tratta di una rappresentanza degli oltre 2.500 imprenditori agricoli di Coldiretti Giovani impresa dell’Emilia Romagna, guidata – comunica Coldiretti – dalla delegata regionale, Valentina Bosco.
All’indomani del lancio della campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro” lanciata il 28 febbraio scorso dalla Caritas con il sostegno dei movimenti cattolici, i rappresentanti di Coldiretti Giovani Impresa dell’Emilia Romagna con la loro presenza in piazza San Pietro si apprestano a rispondere all’appello del Papa “a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo”.
“Noi giovani agricoltori – ha detto Valentina Bosco – sentiamo l’urgenza di stare in prima linea dato anche il grande impegno che in questi anni abbiamo profuso per portare nella società civile il tema del buon cibo, del rispetto dell’ambiente e per il superamento delle ingiustizie”.
Per l’occasione, Coldiretti Giovani Impresa dell’Emilia Romagna porterà in dono a Papa Francesco un orologio montato su un sasso scolpito secondo l’arte canusina, con lariproduzione della vanga simbolo di Coldiretti e le immagini di sole, grano e acqua, quali elementi essenziali per tutti gli esseri viventi e l’uva e il vino, simboli della gioia di vivere. Al papa i giovani consegneranno anche una pergamena con la “Preghiera del coltivatore” illustrata con la riproduzione del famoso quadro dell’Angelus di Jean François Millet.

Anche quest’anno tornano i “Monologhi della Vagina” di Eva Ensler

da: Gruppo Vday Ferrara

Dopo il successo della scorsa edizione che ha visto la numerosa partecipazione di pubblico, anche quest’anno per la terza volta, il gruppo VDay Ferrara è pronto alla presentazione dei Monologhi della Vagina di Eva Ensler. Il primo appuntamento è per sabato 8 marzo alle ore 21.00 alla Sala Estense, mentre domenica 16 gli eventi saranno due: all’Hotel Duchessa Isabella alle ore 16.00 con aperitivo post spettacolo e al Ristorante Scaccianuvole alle ore 20.00 per la cena, con successivo spettacolo alle 21.00.
Come sempre, il ricavato sarà devoluto interamente in beneficienza: il 90% ad associazioni che si occupano di sostegno alle donne sul territorio ferrarese ed il 10% a favore del movimento V-Day.
Le donne che hanno scelto di partecipare spontaneamente all’evento, faranno sentire la propria voce; corale, sensuale, disperata, nostalgica, commossa, divertita, per raccontarci le emozioni descritte da donne di ogni età, religione, luogo di provenienza, orientamento sessuale, estrazione sociale, che con forza d’animo hanno voluto raccontarsi all’autrice del testo, condividendo ricordi, esperienze, gioie e dolori della propria femminilità.
Ogni monologo è una denuncia della violenza contro le donne, ma non si limita a questo, diviene infatti possibilità di costruzione di uno spazio narrativo in cui si raccontano liberamente storie di donne e di vagine, ogni anno in modo nuovo, con un testo dinamico che si arricchisce ad ogni edizione.

Se la tua vagina potesse parlare, cosa direbbe?
Questa è solo una delle domande che Eve Ensler ha posto a circa 200 donne intervistate all’inizio degli anni ’90 nell’indagine che portò alla redazione dei Monologhi della Vagina, raccolta di testimonianze intime sullo sfaccettato mondo femminile che spazia dalla sessualità, all’esperienza del parto, alle violenze, al ciclo mestruale, fino all’orrore degli stupri etnici. Il testo nacque in bozza nel 1996, ma già due anni dopo il significato dell’opera cambiò e da celebrazione delle vagine e della femminilità, divenne la nascita di un movimento contro ogni tipo di violenza subita dalle donne, il V-Day.

Giovedì 6 marzo all’Ibs una conferenza-spettacolo tratta da Pennac

da: responsabile eventi Ibs Ferrara

Giovedì 6 marzo alle ore 17:30 presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino, libreria IBS.it bookshop,
In collaborazione con il Teatro Comunale e in occasione dello spettacolo “Journal d’un corps” con Daniel Pennac, la conferenza-spettacolo tratta da “Come un romanzo” di Pennac, di e con l’attore e scrittore
Giorgio Scaramuzzino, un viaggio semiserio attraverso le malattie, i difetti e le fobie del lettore.
Una irriverente lezione sul potere e la fascinazione del libro. Perchè – come scrive Daniel Pennac – ”
…senza gioia, le parole hanno i piedi di piombo…”.

Venerdì 7 marzo all’ Ibs la presentazione di “Il libretto grigio dell’Apparato” con l’autore Giacomo Bottos

da: Partito Democratico Ferrara

Venerdì 7 marzo alle ore 18.00 presso la libreria Ibs, Piazza Trento Trieste [FE], si terrà la presentazione de “Il libretto grigio dell’Apparato”, alla presenza dell’autore Giacomo Bottos.

E’ un libro che, riprendendo i post più riusciti del profilo Facebook, rilegge la storia politica del Paese ed in particolar modo della Sinistra italiana, in modo ironico e originale, con battute grottesche su leader, aspiranti o pseudo tali, cogliendo una visione che la Sinistra italiana ha di se’.

Rivolgendosi a quella Sinistra che si prende troppo sul serio e non ha coscienza dei propri limiti. Con la convinzione che «sulla china dell’ironia si possono veicolare concetti importanti», usando questo espediente anche per chi certe cose non le ha esperite per ovvi motivi anagrafici, ma che a queste può interessarsi comunque.

L’Apparato, nella prefazione, si presenta così: «L’Apparato è uno stato dell’anima, è una forma di vita passata o possibile. È da questa altezza che l’Apparato giudica il presente e non può che irrimediabilmente condannarlo, tanta è la distanza che lo separa da sé. Ma questa condanna non può che assumere un suono paradossale e la forma del paradosso è l’unico spazio in cui l’Apparato, oggi, può vivere e prosperare».

L’incontro è organizzato dai Giovani Democratici di Ferrara.

settanta-mi-dà-tanto-epopea-declino-di-ferrara-città-arte-cultura

Settanta mi dà tanto: epopea e declino della vocazione culturale ferrarese

Come spezzare il simbolico diaframma costituito dalle mura ferraresi per approdare a una visione internazionale della cultura, pur preservandone i valori “provinciali”? Questa è la sfida che almeno dagli anni Settanta del secolo breve, e dunque da quasi un cinquantennio, Ferrara e la sua provincia si sono dati, che è stata condivisa dalle istituzioni politiche e (poco) da quelle economiche, e riassunta con uno slogan che sembrava appagare ogni esigenza: città d’arte e di cultura.
Non sta a me ripercorrere quella probabilmente utopistica speranza, né indagare le cause di fallimenti e realizzazioni, ma forse mi è lecito, anche se ormai da un osservatorio appartato, suggerire alcune proposte che immagino non saranno del tutto condivise.
Si è detto e ripetuto che ormai era ora di finirla con lo sdoppiamento tra cultura “alta” e cultura “popolare”, in quanto -come ormai è divenuto luogo comune- tutto è cultura. Ma se quest’ultima non “produce”, il modello sarà fatalmente considerato errato e quindi non più proponibile. Invano si è protestato contro questo atteggiamento che è prevalso a furor di popolo e a cui hanno aderito anche le istituzioni. Casi eclatanti l’ “espatrio” di Ermitage Italia, il ridimensionamento dell’Istituto di studi rinascimentali, le note polemiche sulla costosità delle produzioni teatrali e sulla presenza in città di indiscussi geni del teatro: da Ronconi ad Abbado.
Non è qui il caso di difendere le scelte e le contingenze economiche di cui soffriamo e soffriremo a lungo, quanto di rimarcare, nell’impotenza delle strettoie imposte dal nuovo corso economico, l’abbandono (o ciò che così appare) della progettualità e la mancanza di un organigramma che possa coinvolgere le tante realtà culturali che tanto hanno operato e operano per la città e il territorio. Abbandonare il progetto mi sembra un grave errore. E poco mi convincono le speranze suscitate dall’elezione di Dario Franceschini a ministro del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, quasi presenza salvifica e a cui sembra essere demandato il futuro della cultura in città. Non perché il ministro non debba avere un occhio di riguardo verso la sua città, che sono sicuro avrà, quanto per la folla di pretese che l’aggrediranno al momento in cui rivolgerà la sua attenzione a Ferrara. E cosa sono, scusate la brutalità, queste speranze o meglio esigenze, di fronte a tragedie in corso come Pompei, come L’Aquila, come i danni al patrimonio artistico del terremoto dell’Emilia-Romagna? A cui giustamente si è rivolta l’attenzione del neo ministro.
Certo anche Ferrara attende si ponga fine alle sue “incompiute”: Meis e teatro Verdi in primis. Ma ci vorrebbe che fosse già pronta una piattaforma strutturale dell’indotto culturale, per sottolineare quali ne possano essere i possibili risultati. Un piano, come dire, che possa e debba proporre con lungimiranza e scientificità il destino culturale di una città che ne ha fatto la bandiera del proprio sviluppo.
L’Associazione Amici dei Musei che ho il grande onore di presiedere da oltre trent’anni (non sempre l’esperienza e la dedizione per questo tipo di lavoro vengono interpretate come segno di una nascosta ansia di “comando” che va immediatamente rottamata secondo una prassi infelicemente attuata in altre sedi) si mette a disposizione, assieme ad altre benemerite associazioni culturali, per proporre idee, soluzioni, prospettive da proporre a chi dirige musei e beni culturali. Ma dopo il primo confortante risultato, rappresentato dai giorni di convegno che si è tenuto presso il Museo nazionale di Spina nel 2011 e dalla pubblicazione degli atti: “Musei a Ferrara. Problemi e prospettive” dell’anno successivo, sembra che questa iniziativa riscuota poco plauso.
Eppure sono assolutamente convinto che una ripresa di quel modello di proposta che coinvolga tutte le associazioni culturali, i musei e i luoghi d’arte di Ferrara e provincia, sarebbe un primo e validissimo aiuto da presentare al ministro Franceschini che potrebbe così avere un’idea generale dei problemi in campo. Certo gli ostacoli sono moltissimi, a cominciare dalla naturale e gelosa attenzione che tutti i soggetti coinvolti pretenderebbero, dalle istituzioni pubbliche alle forze economiche, dai musei alle singole associazioni. Ma emergerebbe in primo luogo la progettualità, come spinta a un futuro che non dovrebbe smarrirci nelle beghe individuali ma che potrebbe, finalmente, dimostrare la capacità della città di ridisegnarsi secondo lo schema, mi sembra mai abiurato anche dalle istituzioni politiche, di città d’arte e di cultura.

Esiste l’ “Arte delle donne”? Sabato 8 marzo il Museo Archeologico ospita la conferenza di Kathy Toma

da: ufficio stampa SBArcheo Emilia-Romagna

In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara ospita una conferenza a tutto tondo dell’artista e studiosa francese Kathy Toma su un tema ricchissimo e stimolante: Esiste ” l’Arte delle Donne”?
L’incontro sarà incentrato sulle donne artiste nel campo delle arti visive (dalla pittura alla scultura), partendo dall’antichità per arrivare fino ai giorni nostri.
Un invito a ripercorrere attraverso il tempo e la Storia l’evoluzione dello sguardo della società sul lavoro artistico delle donne e a scoprirne l’immensa ricchezza nel campo delle Arti Plastiche in Europa. Una storia nella Storia, di quelle che Lea Vergine ha definito, nell’omonima mostra del ’80, “L’altra metà dell’Avanguardia” e che possiamo chiamare l’altra metà dell’umanità; un tentativo di risposta all’ambiguità della domanda: Esiste “l’Arte delle Donne”?
Nel trattare l’argomento Kathy Toma si avvarrà della videoproiezione di un ampio apparato iconografico ed esporrà una copia della sua opera “Lezione delle tenebre” (nella foto)

Oltre alla Direttrice del museo, Caterina Cornelio, e alla Presidentessa di Soroptimist, Carla Biondi, saranno presenti le assessore del Comune di Ferrara Deanna Marescotti (Assessorato pari opportunità) e Rossella Zadro (Assessorato all’Ambiente e Relazioni Internazionali).

Al termine, brindisi offerto da Associazione PIV e dalla cantina Il Pettyrosso, rappresentata dal titolare Claudio Massarenti

SABATO 8 MARZO 2014, alle ore 16.30

la conferenza di Kathy Toma

Esiste “l’Arte delle donne”?

Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Via XX Settembre n. 122
info 0532 66299

Iniziativa promossa da Museo Archeologico Nazionale di Ferrara e Soroptimist International Club di Ferrara, in collaborazione con Bal’Danza e Gruppo Archeologico Ferrarese, e con l’adesione di FIDAPA, Lions Club Ferrara Diamanti e Associazione Mogli Medici Italiani

www.archeoferrara.beniculturali.it

La pittrice Kathy Toma, artista e studiosa di storia dell’arte, vive e lavora a Parigi (www.kathy-toma.com)
Laureata in lettere all’Università di Strasburgo e in Storia dell’Arte alla Sorbona, figlia di pianista, ha frequentato studi di teatro e di musica. Ha dipinto sin da bambina e nel suo lavoro traspare una passione per un'”iconografia fiabesca e teatrale”. Un percorso singolare, costituito da una serie di evocazioni fra mito e memoria dove interviene sempre l’identificazione. Euridice, Narciso, la Donna all’Unicorno, Eloisa e Abelardo, Icaro, Ganimede, San Giorgio e la Principessa cristallizzano una trama di tematiche d’amore e morte: il mito di Tristano, Eros/Thanatos sono costantemente presenti.
E’ stata per numerosi anni conferenziera al Centre Pompidou.
Dal 1972, ha esposto in diverse città della Francia e all’estero: Parigi, Nantes, Lille, Valence, Aubusson, Gargilesse, Guebwiller, Francoforte, Firenze, Prato, Napoli, Milano, Ferrara, Sudamerica. Ha svolto un importante lavoro d’artista su Carlo Gesualdo Principe di Venosa, grande musicista autore di madrigali che alla fine del ‘500 ha soggiornato a Ferrara, al momento del suo matrimonio con Leonora d’Este. E’ stato completato da scritti di storia dell’arte (Carlo Gesualdo da Venosa – Fasti dimenticati di un Principe del Rinascimento (2009); “Essendoti sposa devotissima…”(2008) diario immaginario di Leonora d’Este, libro d’artista su questa principessa dimenticata dalla Storia di Ferrara) e da conferenze a varî convegni.
Le sue creazioni sul Principe dei Musici costituiscono la riemersione di un’incontro avvenuto ben prima con la musica del Musicorum Princeps, una rivelazione che si era sedimentata. Sono state presentate in varie mostre a Gargilesse (1990), Guebwiller (1991), Napoli e Avellino (2001), Ferrara (2004)) dove viene presentata per la prima volta la video installazione il Polittico del Principe di Venosa. La sintesi di questo lavoro è costituita dalla realizzazione monumentale dei Dipinti della Volta della chiesa dell’Addolorata nella città di Gesualdo nel 2001 e contemporanea presentazione del Concerto/Spettacolo con L’Ensemble Vocale di Napoli.
La convergenza delle voci della musica e della tragica vita del Principe l’hanno portata a una doppia “Risurrezione” in cui si sono concentrate le esperienze precedenti sul materiale (il lenzuolo come supporto, il corpo e la fotografia, il film, la video, la creazione di “environnement total”) e sulle tematiche: frontiere trasgredite da eroi mitici a rischio della propria vita, unicorni favolosi costantemente inseguiti e uccisi e costantemente rinascenti, come la Fenice.
Gesualdo quale emblema dell’artista o della ricerca mistica di una musica al di là del suono. “Venire a Gesualdo -ha scritto la Toma a margine del soggiorno nel comune dell’avellinese- è stata per me un’emozione straordinaria. Vedere questa terra, questi paesaggi, camminare per queste strade, toccare queste pietre, sentire l’aria, queste vibrazioni, è un po’ come essere in contatto col cuore della terra sull’orlo di un cratere … un incontro tellurico in qualche modo!”

felicita-interna-lorda

La felicità interna lorda

Questa settimana ho deciso di mettermi in castigo, avendo parlato a sproposito della mia città, almeno così è apparso al mio sindaco. Ho deciso di prendere la strada dell’esilio per riflettere, spero di non dover chiedere l’asilo politico.
Insomma, me ne vado nel Buthan. Dov’è il Buthan? Il Buthan è un piccolo stato dell’Asia, verde e montuoso, che confina a nord con la Cina e a sud con l’India. È nella catena himalayana, a circa duemila metri e forse più di altitudine, ma l’altezza credo che mi farà bene: aiuta a guardare le cose con la necessaria distanza.
Il Bhutan è un modello di politica intelligente, di efficaci politiche di sostenibilità, di adesione ai concetti di giustizia e di bene comune intergenerazionale, di investimento sui saperi, l’apprendimento continuo, la cultura.
Qui la prosperità e lo standard di vita non vengono misurati con il PIL (il prodotto interno lordo) ma secondo il FIL, l’indice di felicità interna lorda, in inglese GNH, Gross National Happiness , un sistema rivoluzionario che ha attirato l’attenzione delle Nazioni Unite.
Secondo alcuni dati questo paese è uno dei più poveri dell’Asia, con un PIL pro capite di 2088 dollari (2010). Tuttavia, secondo un sondaggio, è anche la nazione più felice del continente e l’ottava del mondo.
Il concetto di “felicità interna lorda” realizzato in Buthan costituisce il principio guida di tutte le decisioni politiche del paese, dei processi di sviluppo socio-economico equo e sostenibile, della conservazione e difesa dell’ambiente, della promozione della cultura dei suoi cittadini, delle pratiche di buon governo. Come tale non ha eguali nel mondo in termini di rilevanza delle politiche per il benessere quotidiano delle persone. Molti paesi e nazioni industrializzate avanzate hanno formulato strategie globali di sostenibilità, eppure l’impatto di tali strategie sui processi legislativi e sui programmi politici di questi paesi è rimasto molto limitato. In questo senso il Buthan è davvero unico.
Le politiche sono oggetto di confronto sistematico e di revisione con il contributo dei cittadini per quanto riguarda il loro impatto su tutte le questioni della sostenibilità e sul benessere umano. In questo modo in Buthan amministratori e politici assicurano la priorità, oggi e domani, del benessere dei loro cittadini sugli interessi particolari o su altre preoccupazioni.
Nel Buthan la felicità si insegna a scuola, accanto alla matematica e alle scienze ai bambini vengono insegnate anche le tecniche agricole di base e la tutela dell’ambiente.
La Felicità Nazionale Lorda è la grande idea di un piccolo stato che può essere in grado di cambiare il mondo. Non è quindi una sorpresa che i paesi di tutto il mondo vedano nel Buthan un modello che ha tradotto i principi dello sviluppo sostenibile in politiche strategiche ed efficaci.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha invitato nel 2011 i rappresentanti di questo paese a parlare del loro approccio per contribuire alla definizione dell’agenda dello sviluppo globale post 2015, nel 2012 il Buthan è stato ospite a New York del più importante incontro “Happiness and Well-Being: Defining a New Economic Paradigm”.
Thimphu, la capitale del Buthan, è divenuta la sede dell’International Expert Working Group for the New Development Paradigm con il compito di raccogliere conoscenze e di generare idee lungimiranti capaci di plasmare le economie a livello globale per un mondo nuovo e sostenibile. Le conclusioni dei suoi gruppi di lavoro sono state presentate all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel settembre 2013.
Di fronte alla crisi economica mondiale, di fronte alla rapina del capitalismo finanziario, l’idea di sostenibilità appare come la grande opportunità per ricollocare al centro dello sviluppo le motivazioni delle persone, la qualità delle loro relazioni, la priorità accordata a rivedere la natura del benessere. Concetti completamente nuovi di progresso appaiono ora razionali e possibili e questo grazie a un modo di pensare che avrebbe soddisfatto Einstein, quello cioè di ricercare la soluzione ai problemi dell’umanità allontanandoci sempre più dalle forme mentis che li hanno generati.
Perché pensare diverso è sempre un buon esercizio che consente di accogliere le idee per confrontarsi e progredire, non per rinchiudersi offesi nella difesa dell’esistente.

Acqua: cosa serve per adeguarci alle normative europee

Mi scuso con chi mi legge, se intendo continuare a parlare di acqua in termini generali e forse troppo didattici, ma la mia opinione è che chi deve occuparsi di questi problemi spesso dimentica, e allora i cittadini lo devono sollecitare, sempre.

Forse non fa più notizia (in Italia le riflessioni europee interessano raramente), ma conviene ripetere che la Commissione Europea, nell’ambito di una serie di decisioni sulle infrazioni da parte degli Stati Europei, emanate il 23 gennaio 2014, ha chiesto all’Italia di adeguare la propria normativa sulle acque a quella europea. Le modifiche dovranno riguardare, in particolare, le fonti diffuse che possono provocare un inquinamento delle acque e le misure di prevenzione o controllo dell’immissione di inquinanti.

Proviamo a capire ed elencare cosa serve, ecco alcune questioni importanti:

  • è di quest’ultimo periodo il frequente richiamo istituzionale e dell’opinione pubblica sull’emergenza idrica: è necessario avviare iniziative per ridurre i prelievi di acqua e  incentivarne il riutilizzo;
  • la situazione delle infrastrutture idriche e della gestione dell’acqua è fortemente critica: per tentare un superamento della cronica debolezza strutturale, sono necessari ingenti investimenti, ed è opportuno valutare dove e come reperire queste risorse;
  • un approccio moderno e sostenibile al problema della qualità deve fare riferimento alla qualità dei corpi recettori, sia in senso generale, sia in funzione della specificità degli usi: bisogna incentivare la riduzione degli sprechi, migliorare la manutenzione delle reti di adduzione e di distribuzione, ridurre le perdite, favorire il riciclo dell’acqua ed il riutilizzo delle acque reflue depurate;
  • occorre sensibilizzare gli utenti al risparmio nell’utilizzo dell’acqua per uso domestico, ma anche contenere e ridurre lo spreco di acqua – anche potabile – negli usi produttivi e irrigui, in particolare incoraggiare e sostenere “anche con incentivi economici” specifiche ricerche e studi per migliorare l’utilizzo dell’acqua nei processi produttivi;
  • sviluppare una cultura economica dei servizi pubblici ambientali, una maggiore attenzione sia a livello di costi che soprattutto di prezzi e dunque di tariffe; percorso di civiltà dunque, ma anche sviluppo di una cultura economica dei servizi pubblici locali;
  • il sistema tariffario è uno degli aspetti fondamentali e forse più critici nel sistema di gestione dei servizi ambientali: il valore, il costo ed il prezzo del servizio devono essere tra loro collegati e interdipendenti;
  • il “giusto prezzo” dell’acqua è un importante incentivo per incoraggiare un utilizzo sostenibile dell’acqua stessa (un’accurata politica tariffaria regola i consumi e dà il giusto valore al bene); nello stesso tempo, bisogna trovare forme di incentivazione anche per il gestore in modo che favorisca la riduzione dei consumi (che altrimenti trova nel solo consumo dell’acqua il suo interesse);
  • incentivare e remunerare la qualità esplicita ed implicita – con idonei strumenti tariffari – e nel contempo penalizzare ritardi e disservizi (le carte dei servizi devono diventare uno strumento contrattuale di regolazione e non servire come documento d’immagine). Gli incrementi tariffari non devono essere solo collegati alla copertura dei costi del servizio, ma anche a parametri di qualità.

Per diversi anni, si è tenuta a Ferrara la più grande Fiera internazionale dell’acqua H2O la prossima si terrà a Bologna dal 22 al 24 ottobre prossimi – e io, in qualità di referente scientifico, ripropongo spesso questi temi fondamentali che da noi, talvolta, sono trascurati. Ricordo, come ammonimento, un bel pensiero: “trova l’ovvio e fallo!” .

GERMOGLI
l’aforisma
di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

“Ricordiamoci sempre che il nostro interesse è nella concordia, non nel conflitto, e che la nostra vera eminenza riposa nelle vittorie della pace, non in quelle della guerra” (A William McKinley)