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Giorno: 13 Marzo 2014

“Juntos”: sabato Gran Gala’ di tango e concerto di musica al Ridotto del Teatro comunale di Ferrara

da: Associazione La Casona del Tango

Sabato 15 marzo, l’Associazione La Casona del Tango, con il patrocinio istituzionale dell’Ambasciata Argentina in Italia e con il patrocinio del Comune di Ferrara, organizza un Gran Galà di tango con un concerto di musica dal vivo, nelle splendide sale del Ridotto del Teatro comunale di Ferrara, centro di proposta culturale di alta qualità, una location di grandissimo prestigio che farà risplendere in tutta la sua la bellezza l’arte del tango, la sua musica e della sua danza.

Un formidabile quintetto di musicisti professionisti, formato dall’uruguaiana Ana Karina Rossi e dall’argentino Ruben Peloni – due delle più belle voci del panorama internazionale del tango – accompagnate da Adrian Fioramonti alla chitarra, Simone Marini al bandoneon e Fabrizio Pieroni al pianoforte, si esibiranno – “JUNTOS” – per regalare agli appassionati di tango una serata indimenticabile. Il concerto tutto ballabile sarà accompagnato nelle pause da Fabrizio Benvenuti, musicalizador resident della Casona del Tango, figura molto apprezzata dal mondo tanguero per la sua selezione musicale originale e ricercata, di tanghi, milonghe e valz.

L’evento per il quale si registra, con grande soddisfazione degli organizzatori, il tutto esaurito, sposa pienamente gli obiettivi dell’associazione la Casona del Tango, attiva ormai da anni sul territorio con l’organizzazione della serata di milonga del sabato sera, e che si propone di divulgare la cultura rioplatense non solo attraverso serate danzanti ma anche proponendo spettacoli con i migliori ballerini professionisti argentini, concerti di musica dal vivo, eventi letterari e anche tante iniziative di tango-solidale.

Si ricorda che la serata avrà inizio alle ore 21 e che il biglietto del Gran Galà di tango, esibito all’ingresso della mostra di Matisse, darà diritto ad usufruire della riduzione.

Per ulteriori informazioni sulla serata rivolgersi a Cristina 347-0952962 – o visitare il sito www.sogniditango.com

movimento5stelle

Il consigliere capogruppo del M5S Enrico Calderone si esprime in merito alle dichiarazioni dell’assessore Lusenti

da: Gruppo M5S Comacchio

Vorrei ricordare che il Piano Sanitario approvato dai sindaci di area PD nel giugno 2013 è stato probabilmente discusso e approvato nella sede del partito democratico senza tenere in considerazione la CTSS. Duole infatti rilevare che la documentazione relativa a quell’assemblea sia arrivata alla nostra amministrazione con soli 3/4 giorni di anticipo, impedendo di fatto di poter discutere della stessa nel luogo preposto per la pianificazione sanitaria, ovvero il Consiglio Comunale. La forma di presentazione tramite immagini a schermo è una modalità del tutto incompatibile con l’argomento trattato che sarebbe dovuto essere presentato in forma di deliberazione, comprensiva di premesse e considerazione dei termini di legge ai quali ogni deliberazione pubblica deve sottendere per essere proposta al voto. In pratica la riorganizzazione sanitaria è stata approvata sul nulla. la casa della salute di cui tanto si parla non aveva neppure un “confine” definito. Ci chiediamo come possa l’assessore Lusenti affermare di aver operato democraticamente una tale scempio. Ci sono stati incontri documentati, infatti dai documenti anche in formato video reperibili nel sito del Comune di Comacchio si evince quanto in quelle sedi il confronto sia stato pressoché nullo. Dapprima le risposte dei vertici USL sono state evasive e nebulose, poi, quando finalmente sono state più chiare le intenzioni di smantellare gli ospedali per far posto all’economicamente insostenibile ospedale di Cona, si sono fatte arroganti e senza margini di trattativa, forti di un consenso strappato ai sindaci di area PD lasciando i cittadini all’oscuro della realtà con la complicità degli organi di stampa.

Il Sindaco e il gruppo consiliare ribadirà con forza in tutte le sedi la necessità di mettere al corrente i cittadini della provincia, a cominciare dal basso ferrarese, della reale intenzione dei vertici regionali per consentire a persone informate di pretendere l’istituzione di una commissione sanitaria in ogni comune attraverso mobilitazioni che non siano solamente incentrate sulla popolazione di comacchio, storicamente più partecipativa.

Mariano Enrico Calderone
Capogruppo MoVimento 5 Stelle Comacchio

Donne Impresa Ferrara si presenta alle studentesse del Navarra

da: ufficio stampa Coldiretti

L’agricoltura “in rosa” presentata dalle imprenditrici di Donne Impresa Ferrara nel contesto della nuova agricoltura alle studentesse delle terze, quarte e quinte classi delle sedi di Ostellato e di Malborghetto dell’I.I.S. Vergani Navarra. Multifunzionalità e progettualità per l’agricoltura che cambia e guarda al futuro.

Dalla donna impegnata esclusivamente ai lavori della casa ed alla famiglia, oppure al semplice lavoro manuale senza alcun potere decisionale, anche nell’ottica delle famiglie patriarcali delle nostre campagne, alle imprenditrici protagoniste del futuro dell’agricoltura: di questo passaggio culturale e di progresso sociale si è parlato nei due incontri che grazie alla disponibilità della dirigente dell’Istituto di Istruzione Secondaria Vergani Navarra, dott.ssa Roberta Monti, si sono tenuti nelle due sedi del Navarra a Ostellato ed a Malborghetto, rispettivamente lo scorso 5 marzo edoggi, 13 marzo, coinvolgendo le studentesse dell’ultimo triennio. A Monia Dalla Libera, rappresentante provinciale delle Donne di Coldiretti ed a Melissa Ghirardelli, che cura la segreteria del movimento, il compito principale diraccontare la storia delle donne che in campagna hanno saputo affermare la loro professionalità e capacità, arrivando alla gestione in prima persona delle proprie aziende ed introducendo molto spesso quegli elementi di innovazione che la legge di orientamento e modernizzazione del settore agricolo ha ripreso e fissato come opportunità per tutte le imprese agricole, aprendole ad una sempre piùampia gamma di attività e di funzioni, ben oltre la “semplice” produzione di beni alimentari, supportate dal vice direttore della Federazione Riccardo Casotti e dal responsabile del servizio sindacale Stefano Menegatti.
Dalla vendita diretta, all’agriturismo, alla fattoria didattica, agli agriasili, alla diversificazione colturale e produttiva orientata anche ai cosmetici, ai percorsi salutistici, al riciclo e riutilizzo di prodotti di scarto, al recupero di antiche tradizioni o all’introduzione di sistemi produttivi innovativi, all’uso di tutte le risorse possibili dei fondi comunitari o del sistema di credito, alla ricerca di nuovi mercati, l’elenco delle possibilità che si presentano alle imprese agricole è certamente lungo e richiede sempre più competenze, conoscenze e spirito d’impresa per poter essere anche elemento produttivo di un reddito adeguato, specie in questi anni di crisi, che spesso è anche crisi di idee, di orgoglio, di soffocamento burocratico dello spirito imprenditoriale di giovani e di donne, che invece stanno mettendo, letteralmente “in campo” volontà di innovazione che porta risultati importanti.
All’inquadramento del settore agricolo negli ultimi anni e della strutturazione di Coldiretti, nelle sue varie articolazioni come principale organizzazione professionale agricola italiana ed europea, ed al suo progetto per l’agricoltura, hanno fatto seguito le testimonianze dirette sul progetto rivolto alle scuole primarie sulla corretta alimentazione e sui prodotti di qualità certificata (DOP e IGP) del nostro territorio e le casistiche aziendali della stessa Monia Dalla Libera e della sua famiglia, che nel corso degli anni hanno investito e strutturato la propria azienda ortofrutticola a Voghiera, introducendo anche la coltura dell’aglio di Voghiera DOP, e di Dario Dolcetti, che al confine tra i comuni di Ostellato e di Migliarino, sta seguendo da alcuni anni la strada della vendita diretta dei prodotti in azienda e la trasformazione di erbe officinali in prodotti di cosmetica naturali, in particolare utilizzando la lavanda per ricavarne olio essenziale, saponi, profumatori ed altro ancora. Altro caso aziendale quello dell’azienda Mariotti di Argenta, che per testimonianza di Barbara Mariotti, ha posto l’accento sulla produzione di uve e di vino “delle sabbie”, venduti direttamente in cantina, nei mercati di Campagna Amica e forniti a diversi ristoranti ed enoteche.
Le giornate di incontro presso il Navarra continueranno nelle prossime settimane con argomenti specifici, come la PAC, i piani di sviluppo rurale e la multifunzionalità dedicati a tutti gli studenti delle quinte classi delle due sedi e con un occhio di riguardoalle opportunità per i giovani e le imprese innovative.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 13 marzo

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Istruzione e democrazia’: incontro venerdì 14 marzo alle 17
‘Avram Noam Chomsky, conoscenza e libertà per cambiare il mondo’
13-03-2014

Sarà dedicato ad Avram Noam Chomsky e all’influenza del suo pensiero nei vari ambiti del sapere il nuovo appuntamento, venerdì 14 marzo alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea, con il ciclo di incontri ‘Viaggio nella comunità dei saperi – Istruzione e democrazia’ a cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara. Ad approfondire il tema sarà Daniela Cappagli, con introduzione di Roberto Cassoli.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Linguista, filosofo e teorico della comunicazione, Avram Noam Chomsky (Filadelfia, 1928) è riconosciuto come il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale. L’influenza del suo pensiero va al di là della stessa linguistica, fornendo interessanti approfondimenti nell’ambito della filosofia, della psicologia, della scienza dell’educazione, delle teorie evoluzionistiche, della neurologia e della scienza dell’informazione. A partire dalle proteste per la guerra in Vietnam, l’attivismo partecipativo lo ha portato a prendere parte a numerosi dibattiti sui più disparati temi sociali, dalla politica internazionale alla critica al neoliberismo inteso come dottrina economica basata sulla radicalizzazione della centralità del mercato che ha portato a vari disastri sociali, come il crescente divario tra ricchi e poveri e la perdita di controllo sul potere statale da parte dei cittadini.

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AGENDA DEL SINDACO
Appuntamenti del 14 marzo 2014
13-03-2014

Venerdì 14 marzo

ore 21 – serata benefica “Un angelo di nome Giulia 2014”, organizzata dall’Associazione Giulia Onlus (sede Palasport di Ferrara, piazzale Atleti Azzurri d’Italia – FE)

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MUSEI CIVICI – Domenica 16 marzo laboratorio per bambini alla palazzina Marfisa
Alla scoperta della vita nella pianura, prima di Ferrara
13-03-2014

Un viaggio nel passato alla ricerca delle tracce dei più antichi abitanti del nostro territorio, per scoprire come e dove vivevano. A proporlo ai bambini e ragazzi tra i 5 e i 12 anni è il nuovo laboratorio del ciclo ‘Giocando si impara’ in programma domenica 16 marzo alle 16 alla palazzina di Marfisa d’Este (corso Giovecca 170). Nel corso del pomeriggio i giovanissimi partecipanti avranno anche la possibilità di contribuire alla realizzazione di una piccola capanna preistorica in legno e argilla.
La rassegna di iniziative didattiche, che prevede altri due appuntamenti primaverili il 29 marzo e il 6 aprile, è organizzata dai Musei civici d’Arte antica di Ferrara in collaborazione con l’associazione culturale Arte.na e per partecipare (al costo di 8 euro per un bambino assieme a un adulto) è necessario prenotare telefonando ai numeri 349 2691426 – 328 4909350 oppure scrivendo a alessandra@associazioneartena.it

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INIZIATIVA PUBBLICA – Sabato 15 marzo alle 15.30 in via Pitteri avvio ufficiale del progetto curato dai residenti
Una merenda di strada per inaugurare la piccola biblioteca multilingue dei ‘vicini di casa’
13-03-2014

Sabato 15 marzo dalle 15.30 si terrà in via Alfredo Pitteri (nella zona Ippodromo) una merenda di quartiere per inaugurare nell’ambito dell’attività del gruppo ‘Social Streeet’ la “Piccola biblioteca di via Pitteri” con volumi in italiano, insieme alla “Little free library” (in inglese) e al “Mubilett con di libar dentar” (in ferrarese). L’iniziativa messa in campo è nata dall’idea di un gruppo di cittadini residenti nella zona con l’obiettivo di condividere la piccola raccolta di libri per unire e trasmettere conoscenze, interessi e passioni. stimolando la socializzazione tra vicini di casa. Il gruppo facebook “Residenti in via Pitteri e dintorni” ha fatto da collante a tutto il progetto. Gli organizzatori hanno diffuso l’invito alla merenda di sabato pomeriggio chiedendo ai partecipanti di portare a piacere torte salate, dolci, bevande e possibilmente anche un libro da donare alla bilioteca o scambiare.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)

Via Pitteri è una strada a fondo chiuso, che collega via del Campo all’Ippodromo. E’ una strada corta, ma ‘alta’, con condomini che raggiungono anche i cinque piani di altezza. Si tratta di una strada apparentemente ideale: proprio per il fatto di essere cieca è particolarmente silenziosa e tranquilla; il verde abbonda; è vicina alle scuole elementari e medie, ad una piscina, ad un parchetto per i bimbi, ad un paio di palestre, alla Parrocchia di San Luca; c’è sempre parcheggio, anche nelle ore di punta. Una strada ideale, ma forse non troppo: l’assenza di bar e negozi rende molto complicata la socializzazione. In via Pitteri vivono centinaia di persone che ci incrociano ogni mattina e ogni sera, che abitano a pochi metri di distanza e che, spesso, si salutano appena con lo sguardo. Si incontrano giusto all’assemblea di condominio, una volta all’anno. Alcuni mesi or sono, sul modello dell’esperienza di via Fondazza a Bologna, è nata la social street ‘residenti di via Pitteri e dintorni’. Le social street possono essere considerate un modello di ‘cittadinanza consapevole’, un tentativo di riappropriarsi di una dimensione che i ritmi frenetici della vita e l’invadenza del virtuale hanno progressivamente messo in disparte. La social street di via Pitteri aderisce al portale ‘Social Street Italia’ (http://www.socialstreet.it) nel quale è indicato il presupposto fondamentale dell’idea social street: “l’obiettivo del Social Street è quello di socializzare con i vicini della propria strada di residenza al fine di instaurare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità, conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune e trarre quindi tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione sociale”. Dal punto di vista operativo, una social street nasce dalla creazione di un gruppo chiuso su Facebook, nel quale invitare i residenti di una zona delimitata e circoscritta di una città. Costi zero. Benefici potenzialmente illimitati, sia sul piano ‘materiale’ (estrema facilità di comunicazione, aiuto nei momenti di bisogno, per un trasloco, per babysitteraggi di emergenza, ecc.), sia sul piano ‘umano’ (trasformare conoscenze fugaci in amicizie)!

Il gruppo di via Pitteri ha raggiunto, in circa quattro mesi, i 120 iscritti. Un iscritto al giorno. Cliccare ‘mi piace’ o aderire ad un gruppo facebook richiede davvero poco sforzo. Più complicato è passare dal virtuale al reale! La social street di via Pitteri ha organizzato, nei suoi primi mesi di vita, un paio di ‘social merende’ e ‘social apericene’ a casa di membri del gruppo, un torneo di carte di yu gi oh per i più piccoli, serate di taglio e cucito, corsi di trucco per signore. L’inverno, per quanto mite, ha impedito di usare la strada come teatro per le iniziative. Ma l’arrivo precoce della primavera giunge in soccorso. Sabato 15 marzo, alle 15,30, via Pitteri ospiterà una merenda in strada per tutti i suoi residenti. Ognuno porta qualcosa, si condivide quello che c’è. Nell’occasione, verrà presentato il primo vero progetto della social street: la little free library, o piccola biblioteca di quartiere. Il progetto ‘little free library’ nasce nel Wisconsin ed ha, ormai, una diffusione planetaria. Il principio è molto semplice: si costruisce una cassettina un grado di ospitare una ventina di volumi; la cassettina viene collocata in un punto accessibile e visibile. Chi vuole prende un libro, lo legge e lo riporta nella cassettina. O lo tiene con sé per sempre; ma, in questo caso, deve sostituirlo con un altro libro. Questo garantisce un costante rinnovamento del parco libri. La biblioteca pitteriana verrà collocata in fondo alla via, accanto all’ingresso dell’ippodromo. E’ stata interamente costruita con materiali di recupero. Alla sua realizzazione ha lavorato un gruppetto di residenti in via Pitteri.

Chiunque fosse interessato a partecipare alla merenda e alla inaugurazione della prima ‘little free library’ ferrarese è il benvenuto! E’ sufficiente farsi trovare sabato, verso le 15.30, in fondo a via Pitteri. Portando una torta, dei salatini, una bottiglia di vino… o un libro.

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STORIA DELLA SANITA’ FERRARESE – Convegno sabato 15 marzo alle 8.45 a Palazzo Roverella
‘La vita nelle mani: profilo storico di un chirurgo gentile, Ippolito Donini’
13-03-2014

Sarà incentrato su una delle figure di spicco della recente storia della sanità ferrarese il convegno dal titolo ‘La vita nelle mani: per un profilo storico di un chirurgo gentile, il professor Ippolito Giuseppe Donini’ che si svolgerà sabato 15 marzo, dalle 8.45, nel Salone d’Onore di Palazzo Roverella (corso della Giovecca 47). L’incontro è organizzato in occasione del quarto ‘Mandini Day’, inserito nella rassegna dedicata ad Alberto Mandini, medico ferrarese che fu direttore sanitario dell’Arcispedale Sant’Anna e si occupò a lungo dello studio della Storia della Medicina di Ferrara. Promotrice dell’iniziativa è l’associazione ‘De Humanitate Sanctae Annae’, con la collaborazione di Avis provinciale e comunale, della Società Medico Chirurgica e di numerosi enti e associazioni che hanno concesso il patrocinio, tra cui Comune di Ferrara, Associazione Ferrariae Decus, Associazione culturale di Ricerche storiche Pico Cavalieri, Circolo Negozianti, Fidapa Bpw, Azienda Sanitaria Locale di Ferrara, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara e Università degli Studi di Ferrara.

“Quella di Donini – ricordano gli organizzatori – fu una figura carica di umanità e professionalità, fondatore presso la nostra Università di una grande scuola di allievi giovani ed entusiasti, molti dei quali divenuti docenti e primari in prestigiose sedi sanitarie italiane”. La sua vita sarà raccontata, nel corso della mattinata di sabato, da allievi, familiari e pazienti con alcune relazioni precedute dalla presentazione di materiali filmati inediti degli anni Ottanta, realizzati da Carlo Magri. Tra gli interventi previsti, quelli dei professori Giancarlo Pansini e Paolo Zamboni, mentre alcuni personalissimi ricordi saranno proposti da Silvia Donini, Paolo Carcoforo, Patrizia Fabbri, Manuela di Centa, Marcella Marchi e Annibale Donini, docente di Chirurgia all’Università di Perugia.

(Per informazioni: MCR, corso Isonzo 53, tel. 0532 242418; info@mcrferrara.org)

Programma del convegno:

8,45 Introduzione

Voce narrante, Massimo Masotti

9,00 Apertura e saluti

Dott. Gabriele Rinaldi

9,10 Le donne, i cavalier, l’armi… Videoricordo con materiali inediti degli anni ’80

Dott. Carlo Magri

9,40 I giorni ferraresi: nascita di una Scuola Chirurgica

Prof. Giancarlo Pansini

10,10 Storia di un esperimento senza fine: la vita di un chirurgo davanti al possibile

Prof. Paolo Zamboni

10,40 La vita nelle mani, le mani della vita: la medicina e l’arte si incontrano

Silvia Donini

11,00 Dalla gentilezza e della cortesia: la vita con un chirurgo gentile: testimonianza della Prof.ssa Berti Donini

11,20 L’evoluzione clinica del trattamento delle neoplasie mammarie e la vita rinata

Prof. Paolo Carcoforo

11,40 La vita scientifica per progetti: le piccole equipe nei primi anni 70

Dott.ssa Patrizia Fabbri

12,000 La vita sospesa: testimonianza di una donna operata dal maestro

On.le Manuela Di Centa

12,20 La forza della vita: testimonianza della coordinatrice scientifica ANDOS – sez. di Ferrara

Dott.ssa Marcella Marchi

12,30 Il Maestro e le margherite: un messaggio per sempre alla crescita dell’uomo e del medico

Prof. Annibale Donini

13,00 Conclusioni

Voce narrante, Massimo Masotti

Segreteria scientifica: Eleonora Belletti, Donato Bragatto, Gianluca Lodi, Massimo Masotti, Riccardo Modestino, Astrid Nielsen, Francesco Scafuri

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SALUTE E PREVENZIONE – Il 16 marzo a Copparo e il 18 a Ferrara due serate di teatro e divulgazione
“Eyes Wine Shot”, uno spettacolo per divertire, informare e sostenere la Lilt
13-03-2014

Una corretta alimentazione, accompagnata da sani stili di vita e dall’adesione ai programmi di screening sanitario. Queste le armi per la difesa della salute su cui da tempo l’associazione Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) concentra le proprie campagne di informazione rivolte ai cittadini e su cui accenderà i riflettori anche in occasione delle due serate di divulgazione e spettacolo organizzate per domenica 16 marzo al teatro De Micheli di Copparo e martedì 18 marzo alla Sala Estense di piazza Municipio a Ferrara.

Le due iniziative, a ingresso libero e gratuito, sono promosse con il patrocinio dei Comuni di Ferrara e di Copparo e con la collaborazione della Fondazione Campagna Amica, de ‘La Carmelina edizioni’ e di ‘IV Communication’. Entrambe le serate si apriranno alle 20 con una degustazione di vini e prodotti locali offerti e presentati dai produttori di Campagna Amica, cui seguirà un intervento del presidente della sezione Lilt di Ferrara, Sergio Gullini, sul tema ‘La dieta mediterranea nella prevenzione’. Mentre alle 21 avrà inizio lo spettacolo ironico-comico ‘Eyes Wine Shot’ che avrà come protagonisti i due noti attori ferraresi Giuseppe Gandini e Gianantonio Martinoni.

“Tante sono le forme di comunicazione – ha sottolineato stamani in conferenza stampa l’assessore comunale alla Sanità Chiara Sapigni – che si possono utilizzare per attirare l’attenzione delle persone, anche di diverse fasce d’età, sulle tematiche della prevenzione e della corretta alimentazione nella lotta contro i tumori. Le due serate organizzate dall’associazione Lilt vanno proprio in questa direzione, proponendo momenti di degustazione e spettacolo come occasione per allargare il target dei destinatari del sistema informativo mirato al mantenimento di un buono stato di salute dei cittadini”.

“La nostra regione – ha puntualizzato il presidente della Lilt Ferrara Sergio Gullini – è all’avanguardia nel mondo per la prevenzione dei tumori, con tre diversi tipi di screening gratuiti, che registrano l’adesione del 60% della popolazione. Il nostro obiettivo è quello di informare il restante 40% sull’importanza di sfruttare questa opportunità di prevenzione. E accanto a questo, siamo impegnati anche nella diffusione, soprattutto nelle scuole, dei principi di una corretta alimentazione, come quella ispirata alla dieta mediterranea, come strumento di tutela della salute e prevenzione delle neoplasie”.

Lo spettacolo, come preannunciato dagli organizzatori Federico Felloni e Vincenzo Iannuzzo, porterà sul palco i due attori ferraresi Giuseppe Gandini e Gianantonio Martinoni e “sarà incentrato sul tema del vino, considerato nelle sue varie sfaccettature: dalla moda dei wine bar ai principi del bere consapevole, dalla sempre più diffusa presenza in tv degli esperti enologi al ruolo del vino nella storia”.

LA SCHEDA cura di Lilt Ferrara

L’evento, aperto al pubblico, con ingresso libero e gratuito, ha lo scopo di far conoscere meglio alla cittadinanza, in un piacevole incontro, l’associazione di volontariato Lilt (Lega per la lotta ai tumori) che fra i suoi compiti fondamentali ha quello di rendere noti i successi della prevenzione dei tumori, che si attua in primo luogo adottando una corretta alimentazione e un sano stile di vita. Altrettanto importante è l’adesione ai programmi di screening, già attivi da tempo nella nostra regione. Questi programmi stanno dando ottimi risultati, ma solo l’adesione massiccia della popolazione a rischio, può assicurare di prevenire la maggior parte dei tumori interessati da questi programmi: tumore della mammella, del collo dell’utero e del retto-colon. Per questo la Lilt si sta adoperando per informare, in vari modi, la popolazione della nostra città e quella dell’intera provincia sull’importanza della Prevenzione mediante screening, sull’utilità di adottare un corretto stile di vita e un’alimentazione basata sulla “dieta Mediterranea”. Questo tipo di alimentazione, studiata da esperti di tutto il mondo, è risultata essere talmente valida che il 16 novembre 2010, l’Unesco l’ha dichiarata ” Patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.

La Lilt, inoltre, in accordo con il direttore generale della Ausl di Ferrara, Paolo Saltari, ha messo a disposizione di tutta la cittadinanza, tramite un qualificato gruppo di esperti nella prevenzione dei tumori e nell’esecuzione degli screening, un centro di informazione presso la sede dei Coltivatori Diretti in via Bologna 637, al quale si possono rivolgere liberamente e gratuitamente tutti i cittadini, ogni giovedì dalle 10 del mattino, previo appuntamento telefonico 0532/979711 (centralino della Coltivatori Diretti). Il centro di Informazione fornirà delucidazioni sui programmi di screening in funzione e sui corretti stili di vita e di alimentazione.

LA SCHEDA dello spettacolo (a cura degli organizzatori)

“Eyes Wine Shot”

Produzione: Teatro degli inediti

Interpreti: Giuseppe Gandini e Gianantonio Martinoni

Testo e regia: Giuseppe Gandini

Durata: 50 minuti

Lo spettacolo “Eyes Wine Shot”, nel 2013 è stato rappresentato in oltre 50 repliche in tutta Italia. In scena due apprezzati attori di teatro, cinema e televisione, a livello nazionale: Giuseppe Gandini e Gianantonio Martinoni in versione di coppia, i due artisti entusiasmano per questa formula di teatro pressoché interattivo. Prendendo spunto dal film di Stanley Kubrik “Eyes Wide Shut”, a sua volta ispirato al romanzo breve di Arthur Schnitzler: “Doppio Sogno”, Gandini e Martinoni accompagnano il pubblico in una strepitosa performance ironicomica. Partendo da un prologo mimato dedicato a Giorgio Gaber con il celeberrimo brano: “Barbera e Champagne”, proseguendo con l’esilarante recitazione della poesia bassa ‘dell’mbriacone’ integrati da testi letterari ed aforismi di importanti scrittori (da Neruda a Omero) e spassosi sketch di inconsapevoli avventori ed improbabili sommelier, gli attori chiudono la performance con la reinterpretazione di celebri testi della canzone d’autore, appositamente riscritti in chiave enologica.

– Giuseppe Gandini

Inizia a lavorare come attore per la TV e per il cinema fin da giovane. Nel 1996 è nel cast della miniserie di Raiuno Positano.

Nel 1998 recita nel film Viola bacia tutti di Giovanni Veronesi e ne La cena di Ettore Scola, che gli varrà il Nastro d’argento al migliore attore non protagonista del 1999. In seguito lavora a numerose pellicole cinematografiche ed a varie serie televisive, oltre a recitare in molteplici spettacoli teatrali.

Dal 2007 è tra i protagonisti, con il ruolo di Leopoldo, di 7 vite, la prima sit-com girata dal vivo in Italia, trasmessa su Rai 2. Fa parte anche del cast della seconda stagione della sit-com, in onda nel 2009. Altre partecipazioni di rilievo: Matrimoni di Pupi Avati, Manuale d’amore regia di Giovanni Veronesi, Mangia prega ama regia del premio Oscar Ryan Murphy (nell’episodio romano con gli attori premi Oscar; Julia Roberts e Javier Bardem), La meglio gioventù regia di Marco Tullio Giordana, Tutti i padri di Maria Miniserie TV – Rai Uno (cooprotagonista con Lino Banfi), Un medico in famiglia 7 – Fiction TV – Rai Uno, I Cesaroni 5 – Serie TV, L’ispettore Coliandro regia di Carlo Lucarelli – Serie TV, Distretto di Polizia 6 regia di Antonello Grimaldi – Serie TV, Gino Bartali – L’intramontabile regia di Alberto Negrin – Miniserie TV – Rai Uno.

– Gianantonio Martinoni

Recentemente lo abbiamo visto sugli schermi di Sky Cinema interpretare il braccio destro di Felice Maniero, il “Boss della mala del Brenta”, nella miniserie: “Faccia d’angelo” mentre non è passata inosservata la sua partecipazione come coprotagonista in uno degli episodi dell’ultimo film di Carlo Vanzina: “Buona Giornata” dove nel cast hanno partecipato attori del calibro di; Diego Abatantuono, Lino Banfi, Vincenzo Salemme, Christian De Sica, Teresa Mannino, Tosca D’Aquino, Maurizio Mattioli e Paolo Conticini. Altre partecipazioni di rilievo: Io Don Giovanni di Carlo Saura, E Ridendo L’Uccise di Florestano Vancini, Estate Romana di M.Garrone (Mostra del Cinema di Venezia), Un Passo dal Cielo 2 di Riccardo Donna (RAI), C’Era Una Volta la Città dei Matti di Marco Turco (RAI), Nebbie e Delitti 2 di Riccardo Donna (RAI), Caravaggio di A. Longoni, Il Mito della Realtà di G.Gandini (Nominato ai Nastri D’Argento del 1995).

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CIRCOSCRIZIONE 3 – Sabato 15 marzo alle 10.30 al teatro Verdi di Porotto
Presentazione degli atti del convegno ‘Nella notte simbolista. Pier Augusto Tagliaferri (1872-1909)’
13-03-2014

Gli atti della giornata di studio dedicata alla figura del pittore Pier Augusto Tagliaferri nel centenario della morte – realizzata nel 2009 dal Comune di Ferrara e svoltasi a Porotto – saranno presentati sabato 15 marzo alle 10.30 al teatro comunale “G.Verdi” di Porotto (via X Martiri 143). Riproponendo il titolo del convegno “Nella notte simbolista. Pier Augusto Tagliaferri (1872-1909)”, un piccolo volume pubblicato oggi a cura di Luca Brunelli ne riassume gli esiti affidati ai contributi di Gianni Cerioli, Tito Manlio Cerioli, Isabella Falbo, Ada Patrizia Fiorillo, Roberto Roda.

L’iniziativa è promossa da Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali Comune di Ferrara, Circoscrizione 3, Centro Etnografico Ferrarese e Università di Ferrara.
Dopo gli indirizzi di saluto di Paola Boldrini, presidente della Circoscrizione 3 e di Massimo Maisto, assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, a parlarne con gli autori e con il curatore sarà Ranieri Varese, già ordinario di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi di Ferrara.
LA SCHEDA (a cura dei promotori) – La raccolta dei saggi presenti nel volume, contribuisce a restituire un ulteriore tassello di conoscenze sulla figura di questo artista dalla vita breve nato a Porotto e tragicamente morto a Rimini. Dopo aver compiuto viaggi in Italia ed in Europa, grazie ai quali stabilisce contatti con gli ambienti della cultura artistica diffusasi tra fine del XIX e primi del XX secolo, l’artista trascorre gli ultimi anni della sua vita tra Ferrara e Rimini, presente in diverse manifestazioni espositive sul territorio nazionale che si alternano con il suo mai sopito desiderio di viaggiare. Alle tappe della sua vita, all’eclettismo della sua opera, vengono dati nuovi apporti attraverso l’articolazione di queste pagine. In particolare è significativa l’accertata presenza, quale decoratore, all’interno dell’ex cappella del Palazzo detto Renata di Francia, oggi studio del Rettore dell’Università degli Studi di Ferrara, che si deve al ritrovamento di fonti documentarie di prima mano rinvenute presso l’Archivio dell’ex Congregazione di Carità/Ente Comunale di Assistenza di Ferrara da Tito Manlio Cerioli. A questa scoperta l’autore dedica il suo contributo, intrecciando la vicenda che ha legato Tagliaferri al suo committente Luigi Pareschi con la storia del palazzo. Sulla committenza, sia essa pubblica, sia essa privata, sui rapporti con il mecenatismo, sulla fortuna, ma anche sulla dispersione della sua opera della quale si conserva, unica nella raccolta di Museo dell’Ottocento di Ferrara, una piccola tecnica mista dal titolo Chiaro di luna, si sofferma Gianni Cerioli. Con un taglio di natura più introspettiva ed un’attenzione all’analisi formale delle opere intervengono gli scritti di Roberto Roda e Isabella Falbo. Testimonianze che si propongono in un certo senso speculari nell’offrire una panoramica sui rapporti di alcune opere del Tagliaferri con capolavori del Simbolismo e dell’Espressionismo, rispetto ai quali particolare attenzione è data alla ricorrente, presenza dell’occhio nei suoi dipinti. Interviene infine con una ricostruzione storico-critica Ada Patrizia Fiorillo il cui saggio si spinge ad inquadrare la figura dell’artista in una più ampia panoramica di lineamenti compresi tra suggestioni simboliste e richiami espressivi accolti da ambienti di cultura mitteleuropea.
Il volume si propone quindi come uno strumento articolato ed aggiornato sulla vita dell’artista, un bohémien, sensibile ad un gusto estetizzante, quanto incline ad una visionarietà che hanno certo segnato gli esiti del suo percorso, la cui conoscenza aggiornata è anche – nota Luca Brunelli – una «testimonianza per meglio comprendere l’identità della cultura figurativa locale, e non solo, dai primi anni del Novecento».
Realizzato nella sua veste grafica da Federica Zabarri, il volume è stato stampato da Eco Stampe di Porotto (Ferrara).
Pier Augusto Tagliaferri nasce a Porotto (Ferrara) il 28 marzo 1872. Manifesta presto una vocazione per il disegno. Incoraggiato dai genitori, frequenta il Civico Istituto d’Arte “Dosso Dossi”. Collabora con il pittore romano Virginio Monti alla decorazione interna della cattedrale di Ferrara. Nel 1889 segue il maestro nella capitale dove frequenta gli ambienti artistici e conosce la baronessa Marie Amalie von Milkau, con la quale visita la Francia, la Svizzera, l’Inghilterra e la Germania e che lo mette a contatto con le più avanzate correnti artistiche europee. Tagliaferri rientra a Ferrara nel 1900: da quel momento partecipa alle rassegne allestite dalla società locale “Benvenuto Tisi da Garofalo” oltre ad importanti esposizioni a Firenze, Roma e Torino e alterna l’attività decorativa (da segnalare, a Padova, le decorazioni dell’albergo Storione con Cesare Laurenti e della Cappella di Santo Stefano nella basilica del Santo con Ludovico Seitz), alla produzione di piccole opere. Ha un mecenate e un amico in Ferruccio Luppis, nella cui villa muore nel 1909. (Mer. Normandia,1902)

Per informazioni: 0532 730021 – 348 3116423

Riprendiamoci la strada
di Giuseppe Fornaro

13-03-2014

Domenica 16 marzo, in occasione della giornata senz’auto, l’Associazione organizza una pedalata per riprenderci la strada. Il raduno inizierà alle 10 sul sagrato del Duomo dove cominceremo con una dimostrazione di autoriparazione della bici per poi proseguire con una pedalata lungo le strade della città.
Con questa iniziativa vogliamo ribadire la richiesta della Fiab nazionale di modifica del codice della strada di riduzione del limite di velocità nei centri abitati a 30 km/h, mentre all’Amministrazione comunale, in occasione dell’ultima giornata di blocco del traffico, chiediamo di chiudere il centro abitato al traffico motorizzato tutti i giorni festivi dell’anno e per l’intera giornata. Crediamo che i cittadini abbiano diritto ad una compensazione ambientale che rimuova a monte le cause dell’inquinamento a cominciare dalla riduzione del traffico motorizzato privato. Chiudere il centro abitato alle auto significa prospettare tra i cittadini l’idea che un nuovo e diverso modello di mobilità è possibile.
Già a metà marzo, come ormai da alcuni anni, abbiamo esaurito il bonus annuale del numero di giornate, stabilito dall’UE, in cui è possibile sforare i limiti di legge delle polveri fini e ultrafini. Ai partecipanti sarà distribuita una mascherina antismog a simboleggiare l’impatto dell’inquinamento causato dal traffico motorizzato. Percorreremo le strade normalmente più frequentate dal traffico motorizzato e cercheremo di vivere la bellezza della nostra città al ritmo lento e silenzioso della bicicletta. Il percorso si snoderà ancora una volta lungo Corso Giovecca per poi portarsi sull’asse Porta Mare- Porta Po. Il resto dell’itinerario lo decideremo durante la pedalata. Sarà una ciclo passeggiata tra amici.
PARTECIPATE NUMEROSI!

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ASSESSORATO ALLA CULTURA – Comune e Liceo Roiti di Ferrara insieme per pubblicare e diffondere testi in rete
Con il progetto ‘comunEbook’ nasce una collana di libri digitali
13-03-2014

E’ stato presentato ufficialmente questa mattina, giovedì 13 marzo in residenza municipale, il progetto ‘comunEbook Ferrara’ che prevede la pubblicazione di libri in formato digitale, grazie a un accordo di partenariato tra il Comune di Ferrara e il Liceo scientifico Roiti. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il sindaco Tiziano Tagliani, il vice sindaco Massimo Maisto, il dirigente scolastico del Liceo Roiti Donato Selleri, gli studenti delle classi coinvolte nel progetto insieme ai docenti Giorgio Rizzoni e Mario Sileo, dirigenti e operatori comunali dei Servizi Informatici e dell’Assessorato alla Cultura.

“Il rapporto di collaborazione che si è creato fra il Comune di Ferrara e il Liceo scientifico Roiti – ha affermato l’assessore comunale Maisto – ha coinvolto due classi di studenti che insieme ai propri docenti e ai nostri ricercatori e operatori tecnici, hanno dato vita a una collana di libri in formato digitale. Al momento sono tre pubblicazioni dotate di codice ISBN, da oggi scaricabili gratuitamente dai siti del Liceo e del Comune e a queste seguiranno altre uscite anche grazie a una borsa di studio che in futuro consentirà a giovani scrittori e ricercatori in ambito culturale e storico di pubblicare nuovi libri digitali”.
“Data la crescente informatizzazione della vita quotidiana e la nascita di nuovi lettori che utilizzano moderni strumenti di approccio alla lettura – ha aggiunto il sindaco Tagliani – si potrà sfruttare nel migliore dei modi questa esperienza editoriale. Il progetto viene proposto gratuitamente e consentirà di dare maggiore diffusione a testi che riguardano, in questa prima fase, la storia artistica della nostra città”.

Il dirigente scolastico Selleri ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto da studenti e insegnanti nell’operazione condivisa con il Comune, sottolineando che questo progetto “è una sfida ma anche un’opportunità per promuovere un’alternativa ai libri di testo e per legare assieme le due anime del liceo Roiti, quella scientifica e quella culturale. Tutto ciò costruendo un percorso educativo che coinvolge in particolare le nuove generazioni così legate alle moderne tecnologie”.

Nel corso dell’incontro in residenza municipale Francesco Scafuri, responsabile dell’ufficio Ricerche Storiche del Comune, ha illustrato il contenuto delle prime pubblicazioni digitalizzate e inserite in rete, quindi ha colto l’occasione per descrivere ai numerosi studenti presenti gli affreschi di sala dell’Arengo, realizzati nella prima metà del 1900 da Achille Funi. Amministratori e rappresentanti dell’istituto superiore hanno infine ringraziato tutti coloro che hanno prestato opera al positivo avvio del progetto, complimentandosi innanzitutto con gli studenti per l’impegno dimostrato e auspicando potenziali sviluppi futuri che grazie alla firma di un protocollo d’intesa vedono legati operativamente Liceo Roiti e Comune con la finalità di mettere in campo nuove idee e altri prodotti editoriali nei prossimi tre anni.

LA SCHEDA DEL PROGETTO (a cura di Comune di Ferrara e Liceo Scientifico Roiti)

Il progetto comunEbook Ferrara consiste nella creazione di una vera e propria casa editrice digitale – comunEbook Ferrara – grazie ad un accordo di partenariato tra il Comune di Ferrara e il Liceo Scientifico “Antonio Roiti”, con l’intento di sperimentare forme innovative di collaborazione tra soggetti istituzionali a sostegno della produzione culturale del territorio, grazie alle nuove tecnologie e al coinvolgimento degli studenti in un percorso formativo coerente con il loro indirizzo di studi.
La realizzazione di “libri digitali” ad opera degli studenti, infatti, consente loro di acquisire le relative competenze informatiche, e contemporaneamente di comprendere, in un’ottica di più ampio respiro, i meccanismi della progettazione e produzione in campo editoriale. Sotto la guida dei docenti Mario Sileo e Giorgio Rizzoni, due classi terze di diverso indirizzo (Ordinamento e Scienze applicate), 3^ T e 3 ^ D, hanno iniziato a lavorare alcuni mesi orsono ad un primo nucleo di titoli da pubblicare, con continuo interscambio di esperienze e conoscenze (peer education).
Il progetto presenta caratteristiche di assoluta unicità in Italia, per il carattere di partenariato fra un Ente come il Comune ed un’agenzia formativa scolastica. Grazie a tale iniziativa, sarà possibile una produzione ed una diffusione editoriale molto più ampia e rivolta ad una platea maggiore di potenziali lettori rispetto al passato.
Tutti i libri pubblicati saranno acquisibili gratuitamente.
La prospettiva, al momento triennale, dell’accordo tra il Liceo e il Comune prevede la partecipazione, a pieno regime, di almeno sei classi dell’istituto. La scelta dei testi, e quindi della linea editoriale, è affidata ad un gruppo di lavoro misto, composto per il liceo dagli insegnanti referenti e per il Comune da un gruppo di lavoro interno intersettoriale.
Il progetto prevede la realizzazione, a regime, di diverse collane editoriali: Arte e Storia; Ferrara e gli scrittori ferraresi; Ferrara e il cinema. Altri indirizzi editoriali potranno essere attivati nel corso del progetto. In questa fase di avvio, la produzione si è concentrata sulla riedizione di opere già apparse in formato cartaceo per i tipi della Stamperia Comunale. L’obiettivo primario del progetto, tuttavia, è di pubblicare soprattutto titoli inediti.

A partire dal 13 marzo sarà possibile scaricare i primi tre ebook realizzati dai seguenti siti:

www.liceoroiti.it

www.comune.fe.it/ebook

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LE SCHEDE SUI PRIMI VOLUMI DELLA COLLANA ‘comunEbook’
Gli ebook del progetto comunEbook Ferrara sono stati realizzati utilizzando soltanto software open source (Sigil); sono pubblicati in formato aperto epub e possono essere liberamente e gratuitamente scaricati e letti su e-reader, tablet, smartphone e computer.

Il logo del progetto comunEbook Ferrara è stato gratuitamente realizzato dalla ditta Obst di Eugenio Ciccone, http://www.obst.it/.

– Passeggiando per Ferrara Tre itinerari alla scoperta della città antica – Francesco Scafuri

Il volume di Francesco Scafuri propone al lettore tre itinerari, alla scoperta di alcuni luoghi del centro storico di Ferrara. Si tratta di percorsi poco noti ai turisti e agli stessi ferraresi, ma assai significativi, poiché rivestono particolare interesse artistico, urbanistico e storico. I testi, appositamente studiati e corredati con un ricco apparato fotografico, consentono al lettore di immergersi nelle atmosfere quasi magiche delle vie strette e sinuose della città antica, caratterizzate da chiese, palazzi, case e costruzioni medievali trasformate o distrutte nel tempo. Uno strumento puntuale, pertanto, ricco di note e di riferimenti bibliografici e archivistici, dove, tuttavia, si possono reperire anche argomenti originali e curiosi, di norma non inclusi nelle tradizionali escursioni culturali.

– Architettura del Novecento a Ferrara – Francesco Scafuri

L’argomento relativo agli edifici del Novecento è stata una vera e propria scoperta anche per l’autore. In tale volume, si vogliono offrire soltanto alcuni strumenti essenziali di conoscenza per comprendere l’importanza di complessi architettonici di particolare pregio, rimandando il lettore per ulteriori approfondimenti a pubblicazioni che analizzano la questione ad ampio raggio. Questi e altri contributi di Francesco Scafuri sul tema, agevolati dall’interessante libro di Lucio Scardino dal titolo Itinerari di Ferrara moderna, si propongono di incoraggiare gli storici, i cultori di storia locale e gli studenti, affinché promuovano e affrontino nuovi studi, accrescendo le nostre conoscenze sull’architettura del XX secolo.

– Uno scrittore ferrarese Saggi critici, ricordi, testimonianze, racconti inediti – Aldo Luppi

Il libro è un’antologia di racconti editi ed inediti, articoli di giornale, tetimonianze e ricordi, con un’introduzione dello scrittore Giuseppe Pederiali.

Il volume, pubblicato a dieci anni dalla scomparsa dello scrittore Aldo Luppi, è un doveroso omaggio alla letteratura ferrarese, con l’intento di introdurre l’autore nel più ampio panorama della letteratura italiana della seconda metà del secolo scorso. Aldo Luppi, infatti, rappresenta nelle sue opere una “ferraresità” singolare, che ci restituisce una voce che va bel al di là dei confini locali.

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CITTA’ SOLIDALE E SICURA – Venerdì 14 marzo alle 17.30 in via Darsena con modalità ‘World Cafè’
Incontro/laboratorio sullo sviluppo e le prospettive del quartiere Giardino
13-03-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)

L’APS Basso Profilo / Rigenerazione Urbana e il “Centro di Mediazione” del Comune di Ferrara promuovono un laboratorio sullo sviluppo e le prospettive del quartiere Giardino che si svolgerà con la metodologia del “world cafè”, un approccio informale che permetterà a ciascun partecipante di mettersi in gioco e fornire idee e stimoli per una ri-attivazione degli spazi pubblici del quartiere (area stazione, zona stadio ecc.). L’incontro si svolgerà venerdì 14 marzo dalle 17.30 alle 20.30 al Wunderkammer nei locali di valazzo Savonuzzi in Via Darsena,57.

Il laboratorio è stato pensato in continuità con il percorso partecipato “Cantiere Verde: un quartiere di nome Giardino” a cura dell’APS “Basso Profilo” e con le attività svolte dal “Centro di Mediazione” del Comune di Ferrara negli ultimi anni nel quartiere Giardino.

L’incontro, al quale prenderanno parte anche alcune rappresentanze dei Servizi comunali, è aperto a tutti gli interessati e a chi vive il quartiere Giardino (abitanti, negozianti, associazioni, ecc.). La metodologia del “world caffè” prevede che il lavoro si svolga in piccoli gruppi, per questo motivo potrà partecipare al laboratorio solamente chi si è iscritto entro la scadenza del 7 marzo.

PER INFORMAZIONI

>>APS “Basso Profilo” www.bassoprofilo.org | Ri-generazione urbana: info@rigenerazioneurbana.org; www.rigenerazioneurbana.org
>> “Centro di Mediazione” del Comune di Ferrara | mail: centro.mediazione@comune.fe.it

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SOGGIORNI SOCIALI – Per domande e informazioni rivolgersi in via Capo delle Volte 4/d
Da lunedì 17 marzo al via le iscrizioni per i Soggiorni sociali estate 2014
13-03-2014

Da lunedì 17 marzo sarà possibile iscriversi ai soggiorni sociali per l’estate 2014 organizzati da ANCeSCAO, AUSER, ANTEAS e ADA con il patrocinio del Comune di Ferrara.

Prosegue, così, l’esperienza ormai consolidata di offrire momenti di vacanza organizzati in cui la buona qualità e il prezzo accessibile rappresentano un punto di forza. Le indagini sulla soddisfazione degli oltre 400 partecipanti del 2013 confermano che anche in un periodo di crisi la proposta viene accolta come un’opportunità favorevole.
A questi soggiorni possono partecipare tutti i cittadini senza limiti di età. Nell’ambito della disponibilità dei posti verranno prese in considerazione anche le domande dei residenti fuori dal Comune di Ferrara.

Da alcuni anni le proposte si sono arricchite con soggiorni particolari per anziani fragili (in condizione di disagio legate alla solitudine e alla precarietà della rete sociale) in località vicine, accessibili e per la durata di una sola settimana con la possibilità di usufruire di un contributo specifico da parte del Comune di Ferrara.

Il punto di raccolta delle domande e di informazione si trova in via Capo delle Volte 4/d (aperto dalle 9 alle 12 tutti i giorni: esclusi mercoledì, sabato e festivi). Informazioni anche al numero telefonico 0532/712187 e alla e-mail ufficiosoggiorni@gmail.com.

Consulta in allegato tutti i dettagli dell’iniziativa.

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ASSOCIAZIONE IMPULSESART – Sabato 22 marzo alle 18 (Ibs) e alle 21.15 (Sala Estense)
Il “Prog Day” per ricordare i grandi artisti della musica Anni ’70
13-03-2014

L’Associazione Culturale Impulsesart di Ferrara ha organizzato sabato 22 marzo il “Prog Day”, una giornata dedicata alla grande musica progressiva italiana degli anni 70. Sono in programma appuntamenti, incontri con artisti, musica dal vivo e premi per il pubblico.

Questo il programma dettagliato della giornata di sabato 22 marzo, patrocinata dal Comune di Ferrara, che sarà ospitata alla libreria Ibs di piazza Trento e Trieste e alla Sala Estense (piazza Municipio).

Alle 18 appuntamento alla libreria IBS (via Mazzini – FE) dove Aldo Tagliapietra, storica voce de Le Orme, presenterà la sua biografia ufficiale dal titolo “Le mie verità nascoste”. Il giornalista e scrittore Donato Zoppo sarà il conduttore di questo momento letterario nel quale ci illustrerà anche la sua ultima fatica editoriale dedicata ai grandi King Crimson”.

Alle 21.15 nella Sala Estense (piazza Municipio – FE) verranno premiati gli artisti vincitori del concorso indetto da Impulsesart (associazione organizzatrice) dal titolo “EVOLUTION” ispirato alle tematiche dell’evoluzione della specie, argomento spesso trattato nei testi dei gruppi progressive degli anni 70. Al primo assoluto verrà consegnato uno smartphone.
Alle ore 21,30 Aldo Tagliapietra salirà sol palco della Sala Estense e presentarà dal vivo alcuni assaggi dei brani contenuti nel suo ultimo CD “L’angelo rinchiuso”. A presentarlo sarà sempre lo scrittore e giornalista Donato Zoppo.
Alle 22 verrà fatta un’estrazione riservata al pubblico e il possessore del biglietto di ingresso vincente avrà in regalo una chitarra acustica “EPIPHONE AJ- 22OS” offerta da “All For Music”, negozio di strumenti musicali di Bologna.
Alle 22.15 tributo musicale in ricordo di “Francesco Di Giacomo”, cantante del “BANCO DEL MUTUO SOCCORSO” recentemente scomparso, eseguito dal gruppo “Limite Acque Sicure”, con l’intervento del coro “Piccoli cantori di San Francesco” diretti da padre Orazio.

Per informazioni e prevendite: TECNICOLOR, C.so Porta Po 111 Ferrara.

tel. 0532 207691 – cell. 348 7732258 info@impulsesart.it
sito internet www.impulsesart.it

link utili

https://www.facebook.com/events/587748567981391/?ref_dashboard_filter=upcoming

http://www.youtube.com/watch?v=HwO-s4qmtqs&list=UU7ulT1m1MXxKmDvJPb6EzVw[divider] [/divider]

 

PARI OPPORTUNITA’ – Sabato 15 marzo incontro organizzato da Fidapa per gli studenti del liceo Carducci
Con Deanna Marescotti un approfondimento su ‘Identità di genere e pubblicità’
13-03-2014

(Comunicato a cura di Fidapa BPW Italy Sezione di Ferrara)

E’ previsto per sabato 15 marzo il prossimo appuntamento del ciclo di conferenze-laboratori dal titolo ‘Il corpo della donna nella pubblicità’ organizzato da Fidapa BPW Italy (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) Sezione di Ferrara, in collaborazione con il Liceo Ariosto e il Liceo Carducci e destinato agli studenti dei due Istituti. Nel corso dell’incontro, Deanna Marescotti approfondirà il tema dal punto di vista psico-educativo con le classi III C e M del Liceo statale Carducci parlando di ‘Identità di genere e pubblicità’.
Il progetto, patrocinato dal Comune di Ferrara, prevede cinque incontri e focalizza l’attenzione, in modo interdisciplinare, su aspetti specifici dei messaggi pubblicitari che, sempre con maggiore insistenza, utilizzano il corpo femminile per la promozione dei prodotti da sottoporre al mercato. I relatori: Elena Buccoliero (Sociologa – Ufficio Diritti dei Minori del Comune di Ferrara – Giudice Onorario del Tribunale per i Minori di Bologna), Piero Stefani (Teologo, Biblista, Docente universitario), Deanna Marescotti (Psicologa counsellor – Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara), Maria Silvia Giorgi (Magistrato), Dalia Bighinati (Giornalista e Autrice TV Telestense – TeleFerraraLive) introdurranno i giovani studenti alla complessità del fenomeno pubblicitario, aiutandoli a cogliere i messaggi espliciti e sottesi che essi promuovono, a riconoscere le forme di comunicazione rivolte ad influenzare gli atteggiamenti e le scelte degli individui, a riflettere sui modelli culturali che essi trasmettono e all’interiorizzazione dei valori ai quali tendono.

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TEATRO VERDI DI POROTTO – Sabato 15 e domenica 16 marzo in via X Martiri
II laboratorio di narrazione della biblioteca Luppi si sposta al teatro Verdi
13-03-2014

Il teatro G. Verdi di Porotto (via X Martiri 143) aprirà le porte sabato 15 alle 15 e domenica 16 marzo alle 9 per ospitare il laboratorio di narrazione “Io leggo, tu leggi…insieme ci ascoltiamo”, a cura di Teresa Fregola della Piccola Compagnia dell’Airone. La due giorni, che vede impegnati insieme genitori, nonni, insegnanti, educatori per condividere il piacere di narrare, era stata inizialmente prevista alla biblioteca comunale ‘Aldo Luppi’.

Ma ila grande adesione, ben oltre le attese, ha spinto gli organizzatori – biblioteca ‘Aldo Luppi’ di Porotto e Circoscrizione 3 – ad individuare uno spazio più ampio. La partecipazione è libera e gratuita.

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AMBIENTE E MOBILITA’ – Centro urbano chiuso dalle 9 alle 14. Modifiche alla viabilità per le gare podistiche
Il 16 marzo città senz’auto per lasciare spazio agli atleti della Ferrara Marathon
13-03-2014

– DOMENICA ECOLOGICA A FERRARA
Città senz’auto nella mattinata di domenica 16 marzo, in occasione della Ferrara Marathon e delle altre manifestazioni sportive organizzate dall’Atletica Corriferrara Asd. Dalle 9 alle 14 sarà infatti in vigore il divieto di transito per tutti i veicoli, esclusi gli autorizzati, all’interno del perimetro cittadino già previsto per i Giovedì senz’auto.

Sempre analogamente a quanto previsto per le giornate del giovedì saranno consentite deroghe per alcune tipologie di veicoli, tra cui quelli elettrici, a metano, gpl o ibridi, e quelli a benzina o diesel conformi alle direttive Euro 4 o Euro 5, nonché i diesel dotati di filtro antiparticolato (del quale risulti annotazione sulla carta di circolazione). Ulteriori deroghe riguardano inoltre le vetture con almeno tre persone a bordo se omologate per quattro o più posti e con almeno due persone se omologate per due posti, oltre ai veicoli condivisi (car sharing) e ai ciclomotori e motocicli omologati Euro 2 e Euro 3. I provvedimenti non si applicano inoltre agli autoveicoli per trasporti specifici e autoveicoli per uso speciale, così come definiti dall’art. 54 del Codice della Strada.

Altre deroghe per particolari categorie di veicoli sono elencate nell’ordinanza di adozione dei provvedimenti (in allegato).

Quella del 16 marzo è l’ultima delle sei domeniche ecologiche 2013/2014 in calendario a Ferrara, in applicazione dell’Accordo di programma regionale per la Tutela della Qualità dell’aria.

Ulteriori dettagli dei provvedimenti di viabilità in vigore il 16 marzo dalle 9 alle 14:
Nelle giornate delle Domeniche ecologiche è consentita la circolazione alle ulteriori seguenti categorie di veicoli:
– veicoli commerciali leggeri (fino a 35 q.li) Euro 3 conformi alla direttiva 98/69 CE e seguenti o comunque immatricolati dopo il 1 gennaio 2001 ovvero che dalla carta di circolazione risultino dotati di sistema di riduzione della massa di particolato (FAP) con marchio di omologazione e inquadrabili ai fini dell’inquinamento da massa di particolato , quali euro 3 o categoria superiore;
– veicoli commerciali pesanti (oltre i 35 q.li) Euro 3 conformi alla direttiva 98/69 CE e seguenti o comunque immatricolati dopo il 1 gennaio 2001 ovvero che dalla carta di circolazione risultino dotati di sistema di riduzione della massa di particolato (FAP) con marchio di omologazione e inquadrabili ai fini dell’inquinamento da massa di particolato , quali euro 3 o categoria superiore;
– veicoli di lavoratori in servizio presso aziende o presso enti pubblici o di lavoratori autonomi in cui l’orario di servizio abbia inizio o fine in periodo non coperti dal trasporto pubblico – limitatamente ai percorsi casa-lavoro, veicoli di insegnanti che operano su più sedi scolastiche nello stesso giorno , o che svolgono il proprio lavoro fuori dal territorio comunale o che insegnano nei corsi serali, muniti di certificazione rilasciata dalla Direzione Didattica;
– veicoli degli operatori dell’informazione con certificazione del datore di lavoro o muniti del tesserino di riconoscimento.

Il divieto di transito non si applica inoltre:
• Limitatamente ai possessori dell’abbonamento (in corso di validità e almeno di durata mensile) per il parcheggio Rampari di San Paolo e Ex Brunelli lungo il percorso (in andata e ritorno) costituito dalle vie:
– via Darsena tratto compreso tra via Ippolito I Este e corso Isonzo;
– corso Isonzo tratto compreso tra via Darsena e Rampari di San Paolo
– Rampari di San Paolo

E lungo il percorso costituito da:

– via Azzo Novello
– via Orlando Furioso (tratto compreso tra via A. Novello e via Leopardi)
– via Leopardi
– via Parini
– via Arianuova (tratto compreso tra via Parini e l’ingresso del Parcheggio Diamanti)

Parcheggio Ex MOF (Rampari di San Paolo 1)

Parcheggio Centro Storico

Il divieto non si applica inoltre in:

via Ravenna, via Wagner, nell’area Rivana, via Beethoven, via della Fiera, via Pomposa (tratto da segnale INIZIO Centro abitato Ferrara a via Pontegradella ), via Caretti, via Pontegradella (da segnale INIZIO Centro abitato Ferrara a via Caretti), via Comacchio, via Modena (tratto da segnale INIZIO Centro abitato Ferrara a via del Lavoro), via del Lavoro, via Maverna, via Rita Levi Montalcini, via Schiavoni, via Arginone (da via Schiavoni a rotatoria via Trenti), via Trenti, via Bonzagni, via Del Lavoro (area di parcheggio), via Marconi, via Michelini, via Levi, via Eridano (tratto da segnale INIZIO centro abitato Ferrara a via Modena), via Roiti, nell’area di parcheggio “Ex Montedison”, via Baruchello, (tratto da via Padova agli ingressi Centro Grossisti Diamante), nell’area di parcheggio Centro Grossisti IL DIAMANTE, via Copparo, via Carli, via dei Calzolai, via Pannonio, via Bacchelli, via Canapa, via F.lli Rosselli, via Bentivoglio (tratto compreso da via F.lli Rosselli e via Maragno), via Maragno (tratto da via Bentivoglio a via Padova).

I parcheggi di seguito elencati sono liberamente accessibili e raggiungibili mediante viabilità ordinaria dalle direttrici viarie corrispondenti ad ogni quadrante geografico del territorio e più precisamente:

per chi proviene da Ferrara Mare, Ravenna e da Bologna:

– AREA EX MOF (parcheggio gratuito) – con possibilità di utilizzo delle linee di trasporto pubblico per il centro storico;
– PARCHEGGIO CENTRO STORICO (a pagamento)

per chi proviene da Copparo e da Rovigo:

– PARCHEGGIO DIAMANTI (a pagamento)

per chi proviene da Padova, Rovigo, Modena, Cento:

– PARCHEGGIO VIA DEL LAVORO (gratuito) – con possibilità di usufruire delle linee di trasporto pubblico per il centro storico , attraverso l’utilizzo del sottopasso ferroviario, e delle linee extraurbane con direzione Rovigo – Castelmassa – Bondeno – Cento

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VIABILITÀ: I PROVVEDIMENTI PER LA FERRARA MARATHON E HALF MARATHON
In occasione delle manifestazioni podistiche Ferrara Marathon e Half marathon e delle altre iniziative sportive organizzate dall’Atletica Corriferrara Asd, nella mattinata di domenica 16 marzo, nelle strade del centro cittadino inserite nei percorsi di gara, a partire dalle 8,30, sarà sospesa la circolazione dei veicoli per il tempo strettamente necessario a consentire il passaggio dei concorrenti.

Le vie interessate dal provvedimento saranno in particolare: corso Giovecca (tratto da via Montebello a largo Castello), largo Castello (tratto da c.so Giovecca a v.le Cavour), largo Castello (tratto da piazza Castello a viale Cavour), viale Cavour, viale IV Novembre, corso Isonzo (tratto da via Agnelli a via Darsena), via Darsena (tratto da viale IV Novembre a via Bologna), via Bartoli, via M. Polo, via Caldirolo (tratto da via Polonia a via Pomposa), via Pioppa (tratto da via Pomposa a via della Crispa), via della Crispa, via Ponte Ferriani (tratto da via della Crispa a via Pontegradella), via Pontegradella (tratto da via Ponte Ferriani a via Caretti), via Carli, via Pannonio, via Gramicia (tratto da sbocco ciclabile alla via Pannonio), via Caldirolo (tratto da p.le S. Giovanni a via Pomposa), via Turchi (tratto da via Siepe a via Caldirolo), via Pomposa (tratto da via Caldirolo a p.le Medaglie D’Oro), viale A. Este (tratto da via Cisterna del Follo a p.le Medaglie D’Oro), corso Martiri della Libertà, via dei Calzolai (tratto da via Copparo a via Carli), via Acquedotto (tratto da via dei Calzolai a via Patracchini), via Patracchini, piazza Fetonte, via Coppi.

Per consentire la fluidità della circolazione sarà ammesso, secondo le varie fasi della gara, il transito dei veicoli nella semicarreggiata in direzione opposta al percorso di gara in: via Pomposa (tratto da via Caldirolo a via Naviglio), via Caretti (tratto da via S. Contardo D’Este a via Pontegradella), via Ricostruzione (tratto da via Nuova a via Lavezzola), via dei Calzolai (tratto da via Acquedotto a via Carli).

Sarà inoltre ammessa, secondo le varie fasi della gara, la circolazione veicolare nella stessa

direzione di marcia della gara, ma nella semicarreggiata opposta, in: via Bologna (tratto da v.le Volano a via Darsena), viale Volano, via Colombarola, via Caldirolo (tratto da via Briosi a via Polonia), via Pomposa (tratto da via Naviglio a via Pioppa), via Caretti (tratto da via Copparo a “Borgo le Mura”), via Venezia (tratto da via Nuova a via Mestre), via Vicenza (tratto da via Zanaboni a via Braghini), via Braghini, via Bentivoglio, via Battara (tratto da via Bentivoglio a via Indipendenza), via Gramicia (tratto da via Pannonio a piazzale S. Giovanni), corso Giovecca.

Dalle 10.30 e fino al termine del passaggio dei concorrenti, sarà inoltre in vigore il divieto di transito anche in: via Lavezzola (tratto da via Bedani a via Ricostruzione), via Nuova (tratto da via Ricostruzione a via Venezia), corso del Popolo, piazzale Spielberg (tratto dal c.n.23 a c.so del Popolo), via Giustizia (tratto da via Risorgimento a c.so del Popolo), via Battara (sottopasso ferrovia), via della Canapa (tratto da sottopasso ferrovia a via F.lli Rosselli), via della Canapa (pista ciclabile lato civici pari), via della Canapa (tratto afferente ingresso Centro Sociale), parco Bassani (ciclabile fino a via Gramicia), via Gramicia (da sbocco ciclabile a via Pannonio).

Per tutto il percorso di gara sarà collocata apposita segnaletica verticale, con transennamenti e personale di servizio alle intersezioni.

Le aziende di trasporto pubblico adotteranno le necessarie deviazioni dei mezzi nella fascia oraria della gara.

Sarà cura del personale addetto all’organizzazione, operare in modo che sia sempre possibile il raggiungimento delle abitazioni e delle sedi di attività lavorative, compatibilmente con le esigenze della gara e nella tutela della sicurezza generale.

Da Impresa Pesca un progetto in cinque punti per il comparto dei molluschi bivalvi

da: ufficio stampa Coldiretti

Rilancio del comparto dei molluschi bivalvi, rivedere le norme sulla distanza dalla battigia, sulla taglia minima, sulla depurazione degli scarichi, sulla potenza dei motori, evitare spese inutili per le piccole barche. Il piano sarà inoltrato alle sedi istituzionali del settore pesca nazionali e comunitarie

Un piano per il rilancio della pesca dei molluschi bivalvi è stato presentato agli operatori del settore ed è pronto ad essere inoltrato nellesedi istituzionali della pesca nazionali e comunitarie. Lo annuncia Coldiretti-Impresapesca nel sottolineare il piano si sviluppa in cinque punti per affrontare i diversi problemi del settore.

a). Approfittare della revisione del Reg. CE n.1967/2006 per rivedere il divieto di pesca-raccoltamolluschi ad distanza inferiore di 0,3 miglia marine dalla battigia, arealidove si concentra il 70% delle vongole ed il 100% delle telline e dei cannolicchi, in particolare in quei compartimenti ove sono presenti i consorzi di autogestione.
b). Riduzione della misura della taglia minima da 25 mm. a 23 mm. oppure in alternativa recuperodella tolleranza 10% di esemplari sottomisura sulle confezioni.
c). Partendo dal presupposto che trattasi di attività sottoposta a quote di pesca (TAC) si ritiene necessario eliminare ogni vincolo e restrizione sulla potenza motori, almeno per le barche che hanno in licenza il solo attrezzo denominato “draga idraulica”, potenza del tutto ininfluente sull’attività di pesca;
d). Il sistema di depurazione degli scarichi delle acque reflue denota – rileva la Coldiretti – gravi lacune con la conseguenze che su tutto il territorio nazionale corsi d’acqua e fiumi scaricano a mare liquami che causano innalzamento dei parametri ed il restringendo delle zone di pesca, trattandosi di molluschi-bivalvi che vanno consumati previa-cottura appare necessario la modifica delle normativa al fine di evitare la depurazione non consona a questi prodotti (vongole “venus”, cannolicchi e telline) e l’innalzamento del parametro di 230 escherichia-coli, che appare troppo basso. Simili provvedimenti sono già stati presi per i nitrati nell’acqua potabile e per la presenza di alghe “dinophysis” nelle cozze. Ora viene da chiedersi perché no per i molluschi-bivalvi, il cui parametro minimo potrebbe già essere elevato.
e). L’A.I.S. installato a bordo delle draghe idrauliche che operano ad una distanza massima di 2 miglia marine della battigia appare un inutile ulteriore spesa per le imprese della cui presenza a bordo non se ne comprende i motivi, appare necessario in situazione nelle quali sulla licenza figuri soltanto il sistema draga idraulica oppure in barche ove siano stati sospesi l’utilizzo di attrezzi eliminare tale incombente.
Da ultimo – conclude Coldiretti-Impresapesca – appare importante per il rilancio del comparto oltre la soluzione di tale problematiche anche avviare importanti campagne di promozione sui mercati internazionali volte al consumo dei molluschi bivalvi nazionali, in particolare per le specie massive quali la vongola “venus” (lupino) e la tapes philiphinarum (verace).

Sabato i premi della camera di Commercio per la fedeltà al lavoro e al progresso economico

da: ufficio stampa Coldiretti

Presso la Fiera di Ferrara sabato 15 marzo a partire dalle 10 la consegna dei riconoscimenti della Camera di Commercio di Ferrara per la fedeltà al lavoro (più di 30 anni di attività lavorativa) e al progresso economico nei vari settori, agricoltura compresa.

Giunta alla sua 64° edizione, si terrà sabato mattina, a partire dalle 10, presso i padiglioni della Fiera di Ferrara la cerimonia di consegna a lavoratori dipendenti ed imprese operanti nella nostra provincia, in tutti i settori economici, dall’agricoltura all’industria, ai servizi, al commercio, all’artigianato, che saranno premiati dalle autorità cittadine per la fedeltà al lavoro e per il progresso economico provinciale.
Il premio viene attribuito dalla Camera di Commercio di Ferrara sin dal 1950 ad imprenditori e dipendenti di imprese operanti nel ferrarese e che si siano particolarmente distinti nella loro attività, in special modo riguardo un periodo non inferiore a trent’anni di attività lavorativa presso lo stesso datore di lavoro (o quaranta presso più datori di lavoro) per la categoria dei dipendenti e non meno di trentacinque anni di ininterrotta ed effettiva attività per le imprese operanti nei diversi settori.
In questa lieta ricorrenza, aperta al pubblico, i premiati stessi daranno testimonianza della loro storia lavorativa, delle soddisfazioni e delle tante difficoltà incontrate, comunque e sempre nel rispetto di un valore prezioso come il lavoro, oggi per molti obiettivo lontano e sfuggente.
Nell’occasione saranno 98 complessivamente i premiati e di questi tre dipendenti di Coldiretti Impresa Verde Ferrara (Paola Marzola, Roberto Sgarbanti e Aldina Elisabetta Muzzoli) e undici soci della Federazione Coldiretti, con aziende in diverse aree provinciali: Giuseppe Papi (Bondeno), Fabrizio Bertarelli (Comacchio), Primo Vecchiattini (Comacchio), Bruno Mario Granini (Mesola), Fiorella Telloli (Tresigallo), Gian Battista Morigi (Comacchio), Irles Bellini (Mesola), Sergio Montori (Montalbano), Gabriele Nasci (Albarea), Romeo Gulinelli (Ferrara) eGaldino Boscolo (Copparo).

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Settimana d’azione contro il razzismo 2014, una mostra fotografica su Rom e Sinti e altre iniziative

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Politiche sociali – Settimana d’azione contro il razzismo 2014, una mostra fotografica in Regione su Rom e Sinti e tante iniziative. L’assessore Marzocchi: “Stiamo rafforzando l’impegno contro le discriminazioni. Solidarietà ai calciatori immigrati insultati a Forlì”

Bologna – Ventidue scatti raccontano volti e momenti di vita di uomini, donne e bambini appartenenti ai gruppi etnici più discriminati in assoluto in Italia e nell’Unione Europea, i Rom e i Sinti. E’ “Uno sguardo per incontrarsi”, la mostra fotografica itinerante che da domani, venerdì 14 marzo, apre i battenti in Regione (viale Aldo Moro 21), in occasione della Settimana d’azione contro il razzismo (17-23 marzo). Allestita grazie al progetto europeo “Roma-Matrix” (finanziato dalla Commissione Europeaall’interno del programma “Fundamental Rights and Citizenship”), di cui la Regione Emilia-Romagna è partner, la mostra sfata attraverso le immagini del fotoreporter bolognese Mario Rebeschini i tanti luoghi comuni, perlopiù negativi, su Rom e Sinti. 2745 persone, secondo i dati ufficiali (pari allo 0,06% della popolazione complessiva), che vivono stabilmente in Emilia-Romagna e che nel 90% dei casi sono cittadini italiani.

“La scelta di questa mostra non è casuale – spiega l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi –. Recentemente la giunta ha approvato le Linee guida per rafforzare e potenziare l’operatività della rete regionale contro le discriminazioni. Un problema sempre all’ordine del giorno: si pensi a quanto accaduto alla squadra di calciatori marocchini a Forlì, cui va tutta la mia solidarietà, fatta segno di continui insulti razzisti e per questo in qualche modo indotta a ritirarsi dall’attività sportiva. Episodi gravissimi cui va posto rimedio, lesivi anche nei confronti delle stesse associazioni sportive coinvolte che sono, al contrario, costantemente impegnate nella lotta alle discriminazioni”.
“E se finora ci si era occupati prevalentemente di episodi legati all’immigrazione – continua l’assessore -, i cinque anni d’attività del Centro hanno dimostrato chiaramente come la casistica si sia progressivamente ampliata verso altri fattori di discriminazione: l’età, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza a una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l’orientamento sessuale e così via. Non solo: assistiamo ultimamente a una sovrapposizione di fattori, le cosiddette ‘discriminazioni multiple’. Di qui la necessità di migliorare gli strumenti di cui la Regione dispone. Ricordo inoltre la nostra adesione a Ready, la Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”.

Per rafforzare l’efficienza del Centro contro le discriminazioni, la Regione destinerà quest’anno 40mila euro alla prevenzione con il sostegno alle numerose attività territoriali di educazione, informazione e sensibilizzazione. La Regione inoltre è capofila del progetto Star (Sportelli Territoriali Antidiscriminazioni in Rete): con i 126mila euro del Fondo europeo per l’integrazione, viene finanziata la sperimentazione di diversi assetti e funzioni dei punti che fanno parte della rete.

Il Centro regionale contro le discriminazioni: i dati
Centocinquantacinque, tra nodi, sportelli e antenne. E’ questa la composizione del Centro regionale contro le discriminazioni, il cui processo di costruzione è stato avviato nel 2008. Il Centro può contare su una rete diffusa su tutto il territorio (sportelli già attivi di Comuni e sindacati, sedi di associazioni del terzo settore) che hanno deciso di includere le attività di prevenzione e contrasto delle discriminazioni nel lavoro già svolto. Parallelamente alla costruzione e formalizzazione delle rete, il centro regionale contro le discriminazioni ha organizzato corsi di aggiornamento di base per le figure incaricate da ciascun soggetto come referenti operativi dell’antidiscriminazione. Complessivamente, dalla fine del 2008 a oggi, sono stati trattati circa 300 casi di discriminazione (che si sono verificati perlopiù in ambito lavorativo), segnalati direttamente alla rete dei punti territoriali o attribuiti dal numero verde dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Settimana d’azione contro il razzismo: gli appuntamenti in Emilia-Romagna
Anche quest’anno, in occasione della Settimana d’azione contro il razzismo, dal 17 al 23 marzo si svolgeranno numerose iniziative in tutta l’Emilia-Romagna: proiezioni di film, presentazione di un’app, letture e laboratori per i giovani, feste e aperitivi interculturali, banchetti informativi, flash mob e così via (l’elenco completo sarà disponibile a breve all’indirizzo http://sociale.regione.emilia-romagna.it/). Giovedì 20 marzo l’assessorato Politiche sociali della Regione pubblicherà una newsletter dedicata.

“Crisco Disco: Disco music & clubbing gay tra gli anni ’70 e ‘80”: il libro di Luca Locati Luciani presentato sabato 15 marzo all’Ibs

da: responsabile eventi libreria Ibs.it Ferrara

“Crisco Disco: Disco music & clubbing gay tra gli anni ’70 e ‘80”: in questo libro troverete tutto o quasi su disco music, HINRG e clubbing gay negli USA ed in Italia tra gli anni ‘70 ed ‘80. Avvincente come un romanzo, questo libro è la cronaca di un fenomeno Mondiale come la Disco Music che si intreccia alla storia della liberazione del mondo GLBT Nord Americano e mondiale, per evolversi nel corso degli anni ‘80 in HINRG ed influenzare tutto il panorama del pop elettronico. Il libro è corredato da interessanti interviste a protagonisti di quel mondo negli USA e in Italia come Alan Jines, JD Doyle, Robbie Leslie, Stanley Stellar, Bruno Casini, Corrado Rizza, Paolo Rumi, Vittorio Lucidi, Daniele Baldelli e Ivan Cattaneo.
Un saggio sul “Camp” di Gianluca Meis completa la pubblicazione, che vuole inoltre evidenziare le differenze tra la scena disco Statunitense e quella Italiana.
Luca Locati Luciani nato a Carrara nel 1976, dopo la maturità classica, diplomatosi presso la scuola di teatro colli di Bologna, si dedica ad esperienze teatrali come attore tra cui “La locandiera” di C. Goldoni (98-­‐99) con la Compagnia dei borghi di Parma, mentre nel 2000 cura la regia di un adattamento da “Loretta Strong” di Copi, andato in scena al festival di teatro e cinema glbt A.M.O.R.I., a Pisa.
Ha collaborato alla rivista culturale “Il libro volante”(2006-­‐2007) e al sito di ricerche sulla storia glbt www.culturagay.it .Da tempo sta creando un vasto archivio di materiale storico GLBT (libri, foto, stampe) con la speranza di poterlo, in futuro, aprire al pubblico, creando una fondazione.

Sabato 15 marzo ore 18:00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria IBS.it bookshop

In collaborazione con Arcigay Ferrara

Luca Locati Luciani
presenta il libro
Crisco disco
Disco music & clubbing gay tra gli anni ’70 e ‘80
(Vololibero Edizioni)

Sabato e domenica Giornate Fai in Emilia-Romagna, alla scoperta del patrimonio artistico e monumentale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Cultura – Sabato 22 e domenica 23 marzo Giornate Fai di Primavera in Emilia-Romagna, appuntamento dedicato alla scoperta e valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale. Omaggio all’imperatore Augusto nel bimillenario della morte. In Emilia-Romagna i beni aperti sono 46 in 20 località, con 1440 studenti dei licei a fare da guide. Visite guidate speciali in lingue straniere

Bologna – Augusto nella terra della via Emilia: è il filo conduttore della 22esima edizione delle Giornate Fai di Primavera, sabato 22 e domenica 23 marzo, organizzate dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) in Emilia-Romagna.
La ricorrenza del bimillenario dalla morte del primo imperatore romano (19 agosto 14 d.C), celebrato dal Fai in tutta Italia, acquista un valore particolare nella terra della via Emilia che va da Rimini a Piacenza, da Ariminum a Placentia. E attorno alla quale i legionari congedati ebbero in dono terre da coltivare, formando un tessuto agricolo particolare le cui tracce sopravvivono ancora oggi.

Le Giornate Fai di Primavera sono due giorni dedicati all’arte e alla cultura, in cui vengono aperti al pubblico in tutta Italia palazzi, musei, residenze, parchi e siti solitamente chiusi ai visitatori. Spazi sconosciuti e chicche segrete.

La manifestazione è stata presentata questa mattina nella sede della Regione Emilia-Romagna, a Bologna, presenti tra gli altri l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, la presidente regionale Fai Marina Senin Forni, la referente regionale Fai Barbara Rossi, Renata Curina e Paola Desantis della della Soprintendenza ai Beni archeologici dell’Emilia-Romagna.
Mezzetti ha tra l’altro sottolineato come “iniziative come quella del Fai, con la loro positiva insistenza, vanno nella giusta direzione di un approccio non mercantile ma valorizzante il nostro patrimonio di beni culturali, in Italia in uno sciagurato quanto esecrabile stato di abbandono”.

In Emilia-Romagna i beni aperti sono 46 in 20 località con 1440 studenti dei licei a fare da guide, “aspiranti ciceroni”, in uno scambio e un incontro fra generazioni. E il “Ponte fra culture” è costituito da speciali visite guidate in lingue straniere dedicate a chi non conosce la lingua italiana o desidera seguire le visite in un’altra lingua.
Augusto è il riferimento primo delle Giornate di quest’anno: dall’Arco a lui dedicato a Rimini, dal Ponte di Tiberio a Savignano sul Rubicone, il distendersi verso Ravenna, il Teatro Romano di Bologna, i passaggi per Modena e Reggio fino al porto fluviale di Piacenza.

Le visite Fai si allargano però come sempre anche a uno spettro più largo. Così a Bologna sarà aperto, oltre che il palazzo comunale in piazza Maggiore, il palazzo Gaudenzi di via Galliera, architettura classica con successivi affreschi di Gaetano Gandolfi e Serafino Barozzi. A Forlì visite all’Asilo Santarelli, prima scuola laica per l’infanzia nella Romagna papalina e a Modena al complesso monacale delle Suore Domenicane, gioiello nascosto nel cuore della città. A Salsomaggiore alle Terme Berzieri e a Brisighella al Teatro M. Pedrini. A Comacchio, si potrà percorrere l’affascinante tragitto dalla Loggia del Grano ai Treponti, al Duomo. A Ferrara aperta l’Opera Pia Braghini-Rossetti e a Cesena un viaggio nella cultura fra Casa e Biblioteca Comandini.

Il Fai, in Emilia-Romagna, è rappresentato da una Presidente Regionale, una Referente Regionale e da 10 Delegazioni, 10 Gruppi Fai, 10.646 aderenti e più di 200 ragazzi aderenti ai Gruppi Fai Giovani Emilia-Romagna.

confartigianato-logo

Il direttore Vancini si esprime sulla manovra di Renzi su tasse e aziende

da: ufficio stampa Confartigianato

«La manovra presentata dal Governo Renzi rivela il riconoscimento, finalmente, del fondamentale ruolo svolto dalla piccola e media impresa nel Paese e, quindi, sul nostro territorio. Se anche solo una parte di quello che ha prospettato andasse in porto, sarebbe già comunque positivo». Così Giuseppe Vancini, segretario generale della Confartigianato, accoglie i provvedimenti presentati mercoledì dall’Esecutivo. «Rimaniamo prudenti, è ovvio. Ma il primo approccio ci convince, soprattutto perché non si è scelto tra famiglie e imprese – spiega – , ma si è guardato in entrambe le direzioni. lo sconto dell’Irpef, che si traduce in un piccolo aumento nella busta paga dei dipendenti, rimetterà in circolo quei consumi ‘prodotti’ proprio dalle piccole e medie realtà. Intervenire solo sul cuneo fiscale – precisa – , avrebbe invece significato favorire esclusivamente le industrie, le assicurazioni, le banche». Soddisfatto Vancini per l’abbattimento del 10% dell’Irap, del costo energetico, «che come associazione chiedevamo da tempo», per i minori vincoli per l’apprendistato «che ha sempre costituito il cuore delle imprese e che dovrebbe essere riabilitato appieno» e per il passaggio dei contratti a termine da 12 a 36 mesi. «Noi guardiamo con favore a tutto ciò che nel mercato del lavoro introduce flessibilità in entrata e in uscita». La chiosa: «Confidiamo veramente che tutto venga approvato senza ostacoli e ‘agguati’. Oggi famiglie e imprese, che spesso coincidono, hanno bisogno di fiducia».

“Anfass Open Day”: Unicredit si impegna per l’Associazione

da: Area Comunicazione e Politiche Sociali Anffas Onlus

Bologna, 13 marzo 2014 – UniCredit accanto ad Anffas (Associazione Nazionale di Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) in occasione della Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale. Da quest’anno la banca supporta l’Associazione nella sua attività appoggiando una campagna di solidarietà cui tutti possono aderire, perché “per una persona con disabilità una famiglia sola non basta”.
È infatti possibile effettuare donazioni a favore della Onlus senza alcuna commissione:
· tramite gli Atm della banca in Italia (è attivo un bottone apposito a nome “Anffas” nello spazio riservato alle “Donazioni”)
· presso tutte le agenzie UniCredit con il seguente iban: IT 44L 02008 03284 000102973743
· on-line al link www.ilmiodono.it/org/anffas

La banca intende così testimoniare concretamente il proprio radicamento e la sua presenza attiva nell’economia a supporto delle imprese e delle famiglie ma anche una particolare attenzione alle esigenze del mondo del volontariato dove operano realtà di assoluto livello.
Con questa iniziativa UniCredit vuole sostenere la Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, manifestazione nazionale promossa e organizzata il 28 marzo da Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o relazionale che quest’anno, per perseguire il suo obiettivo di informazione e sensibilizzazione sui temi della disabilità intellettiva e/o relazionale, sarà declinata in un vero e proprio Open Day.
Le oltre duecentocinquanta strutture associative, insieme alle 1000 strutture circa in cui Anffas da 56 anni si prende cura e carico di oltre 30.000 persone con disabilità e dei loro familiari, presenti sul territorio nazionale, infatti, il 28 marzo p.v. apriranno le porte dei propri servizi, delle proprie sedi, con l’auspicio di accogliere quante più persone possibili per una giornata all’insegna dell’inclusione sociale che vedrà organizzate visite guidate, convegni, spettacoli e tante altre manifestazioni, con il diretto coinvolgimento e la partecipazione attiva delle persone con disabilità, dei soci, degli operatori, dei volontari e di quanti operano con e per l’Associazione.
Tutti i cittadini che lo vorranno, quindi, potranno partecipare a questa grande festa e conoscere così l’Associazione, le famiglie e gli amici che la compongono e le tante attività che vi si svolgono con l’obiettivo di combattere stereotipi, pregiudizi e discriminazioni e promuovere pari opportunità in ogni ambito della società.
Per maggiori informazioni, per avere l’elenco completo delle manifestazioni che saranno organizzate e i contatti delle strutture locali aderenti alla manifestazione si invita a consultare il sito www.anffas.net.

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Subbuteo, a Ferrara la carica dei campioni in miniatura

Giocatori che segnano tutti i gol con la mano, e nessuno che protesta. Il gioco è quello del calcio da tavolo e oltre un centinaio dei suoi partecipanti si sono dati appuntamento a Ferrara tra sabato e domenica scorsi. L’incontro era per il Super9, uno dei nove migliori tornei italiani che si disputano una volta all’anno e che nel nord Italia toccano appunto Ferrara, Cremona e Torino. Per vincere la coppa a squadre di sabato e quella individuale di domenica sono arrivati dal Piemonte (Casale Monferrato) come dall’Abruzzo (Chieti), da Trentino, Marche e Friuli, oltre che dalle più vicine Modena, Brescia, Lugo, Mestre, Cremona, ma anche Roma, Pisa, Pistoia, Grosseto e Vicenza. Addosso divise decisamente sportive, ma in mano una strana valigetta, che non è di quelle ventiquattr’ore marroncine di pelle e nemmeno di quelle nere high-tech.

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Squadre in gara a Ferrara per il torneo Super9 di Calcio da tavolo dell’8 e 9 marzo 2014

Quando le apri, le scatole colorate sfoderano velluti verdi come scrigni di un gioielliere ad accogliere campioni in miniatura. Ci puoi trovare dentro un Maradona compresso in due centimetri e mezzo, con la microscopica ma fedelissima maglia bianco-azzurra e i compagni del Napoli fine anni ’80. In un’altra c’è un Messi rosso-blù che capitana una squadra ideale composta da Rooney del Manchester United, dal brasiliano Neymar e dall’attaccante del Milan e della Nazionale italiana El Shaarawy. Una scatola contiene tutti i giocatori della Spal che quest’anno giocano al Paolo Mazza. Un’altra ha stampati sulle basi a mezza sfera nomi che non sai bene da dove arrivino, finché non scopri che sono amici e compagni di squadra del giocatore stesso.

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Ragazzi in gara al torneo individuale di calcio tavolo

Il Subbuteo è il calcio in punta di dito inventato da un inglese alla fine degli anni ’40. In Italia ci ha giocato per lo più chi era ragazzo negli anni ’80 e pian piano ha ripreso coraggio, magari perché ha rivisto quelle scatole di minuscoli calciatori in edicola o in qualche vetrina. E’ stata l’occasione per rispolverare miniature ormai dimenticate in soffitta e per rimettere in piedi il vecchio tavolo rivestito di panno verde con le righe bianche che delineano area di porta, lunetta e centrocampo.

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Matteo Balboni del Subbito Gol di Ferrara affronta Bertelli

E’ così che alcuni di quegli ex ragazzi hanno approfittato del fatto di essere diventati adulti per fare del loro divertimento di gioventù uno sport serissimo. Nel 1994 è nata la Federazione italiana sport calcio tavolo (Fisct) con un migliaio di tesserati e campionati di serie A, B, C e D. Ci sono il Campionato italiano individuale, il Mondiale, la Champions League, l’Europa League, tornei Major e Super9.

Anche a Ferrara è successo qualcosa del genere. Il presidente della squadra cittadina, Filippo Rossi, aveva poco più di vent’anni nel 1996, quando ha pensato con alcuni amici di riaprire la valigetta. Nella taverna della casa materna Pippo installa tre tavoli verdi e attorno a quelli nasce la squadra, che si chiama Subbito Gol. Nel 2003 il gruppo – che conta una ventina di tesserati – ottiene dal Comune la sede, che è all’interno di Area Giovani in via Labriola. Il posto non è distante dalla Biblioteca cittadina che prende il nome da Gianni Rodari, lo scrittore che in punta di dita sapeva scrivere con tanta meravigliosa fantasia. Uno spazio dove, a seconda di giorni e orari, si alternano graffitari, musicisti in erba, corsi di scrittura creativa, web design e tutto ciò che può interessare e coinvolgere gli adolescenti. Di ragazzi, nel Subbito Gol ce ne sono un paio che partecipano con regolarità ai tornei.

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Gasparetto del SubbitoGol Ferrara con De Francesco

Quando vanno lì, comunque, tutti tirano fuori il loro cuore più giovane; poco importa che abbiano 13, 40 o 50 anni. Curiosi e nostalgici sono i benvenuti ogni venerdì dalle 21 in poi. Per tornare a sognare e accalorarsi attorno a un campo di panno verde.

 

 

 

“Bassifondi del Barocco. Roma dei vizi, della miseria e degli eccessi”: lunedì 17 marzo conferenza e concerto al Ridotto del Teatro Comunale

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

“Bassifondi del Barocco. Roma dei vizi, della miseria e degli eccessi”. E’ questo il titolo della conferenza che si terrà lunedì 17 marzo alle ore 17 al Ridotto del Teatro Comunale, secondo appuntamento del ciclo di incontri “L’invenzione del Museo. Oggetti, simboli e collezionismo”, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara e dal TekneHub, laboratorio del Tecnopolo di Ferrara, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte e per questa iniziativa con la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.
Relatrici della conferenza, che introdurrà il concerto, gratuito con ingresso consentito fino ad esaurimento dei posti, del Maestro Valerio Losito sulle musiche popolari del Seicento, saranno Annick Lemoine, dell’Académie de France a Roma e Francesca Cappelletti, Professoressa di Storia dell’arte moderna di Unife.
L’iniziativa, che rientra nel progetto di ricerca sulla vita e le opere degli artisti stranieri a Roma nel Seicento, si concluderà inoltre con una grande mostra a Roma a Villa Medici nell’autunno 2014 e a Parigi, Petit Palais, a gennaio 2015.
“Questo evento, la cui realizzazione scientifica è stata curata dal Dipartimento di Studi Umanistici di Unife con il supporto della Fondazione Ferrara Arte – afferma Francesca Cappelletti – è stato interamente sponsorizzato dalla Fondazione Nando Peretti (www.nandoperettifound.org), che si occupa di progetti sulla promozione dei diritti umani, l’istruzione e la protezione dell’infanzia, la ricerca scientifica medica, la promozione di arte e cultura, la tutela dell’ambiente”.

Sono proprio le relatrici ad anticiparci i contenuti della conferenza… “Negli ultimi anni molti eventi hanno presentato la Roma barocca, colta e trionfante del Seicento, popolata di artisti che lavoravano per restituire alla corte pontificia un fasto maggiore di quello della Roma imperiale. E’ talvolta emerso, ma mai come oggetto esclusivo, un altro volto della Roma seicentesca, che questo progetto si propone per la prima volta di indagare e illuminare. Il fulcro sarà infatti rappresentato dalla Roma quotidiana e a volte volgare, quella dei vizi, della miseria e degli eccessi, all’origine di una stupefacente produzione di immagini. Pittori molto diversi fra loro come Valentin de Boulogne e Jan Miel, Sébastien Bourdon et Leonaert Bramer, Bartolomeo Manfredi et Johann Liss o anche Claude Lorrain e Diego Velàzquez cambiano, nei primi decenni del secolo, i codici visivi e il concetto stesso di bellezza. Tutti hanno utilizzato nel loro repertorio l’universo dei bassifondi romani, la vita notturna e i suoi pericoli, le taverne, gli accampamenti di mendicanti. Crediamo che la pittura dal naturale debba essere inquadrata nel contesto di una comunità internazionale di artisti, stabilitasi in gran parte ai piedi di Villa Medici. Molti di questi artisti si ritrovano fra i Bentvueghels, l’associazione di nordici sotto la protezione di Bacco. Le loro opere sono destinate a sorprendere lo spettatore per invitarlo a una meditazione sull’incostanza della fortuna e la fragilità della vita umana”

Il Concerto
“Bassifondi musicali” è un progetto che si basa su un manoscritto del diciassettesimo secolo conservato nella Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, grande antologia di musica barocca romana, dove accanto alla musica “colta” si trovano trascritte le melodie popolari e la musica delle strade della Città Eterna. A questo prezioso codice s’affiancano le canzoni popolari seicentesche romane, tramandate sino ai giorni nostri.

Giovedì 20 Marzo 2014 al Centro Sociale “La Resistenza” Giancarlo Frigieri presenta il suo nuovo album “Distacco”

da: Govind Khurana – New Model Label

Giancarlo Frigieri presenterà al pubblico in anteprima il nuovo lavoro, “Distacco”, in uscita il 1 Aprile 2014, il sesto album da solista del cantautore di Sassuolo. Il disco è stato realizzato presso l’Igloo Audio Factory di Correggio (Re) da Andrea Sollogni dei Gazebo Penguins e prosegue nel percorso artistico di Frigieri, in cui la canzone d’autore incontra sonorità americane, tra rock alternativo e classico. Frigieri offre uno sguardo disincantato sul mondo, visto con gli occhi di un uomo comune, che lavora e gira con la chitarra suonando nel tempo libero. Uno così non lo puoi neanche definire un cantautore o un musicista, e forse la definizione più calzante è proprio quel “Uno che suona la chitarra e canta che compare sul suo sito internet www.miomarito.it, “perché passati i 40 anni non ha senso giocare a fare i ragazzini, qui siamo nel mondo reale e non è che nel mondo reale puoi far finta per sempre di essere qualcosa che non sei.” L’unico modo è forse cantare e raccontare delle storie, il più vicine possibile alla realtà dei fatti, l’indagine partendo dalle cose del quotidiano e così vedi l’Emilia (e, di conseguenza l’Italia) svuotata da ogni retorica, ad altezza uomo, dove una piccola storia in primo piano ne svela sempre una più grande. Frigieri riesce a colpire ed a conquistare nei suoi show, quando parla di lavoro, quello vero, quello “di quella fatica che poi mangi primo e secondo” o, ancora meglio quando racconta il bilancio della propria generazione, che si credeva di essere giovane per sempre e invece deve arrendersi al fatto che “Tutti quegli slogan bellicosi sulle t-shirt dei gruppi americani ora ci fanno da pigiami”, in “Taglialegna”. Contenuti in apparenza impegnativi, raccontati però con la leggerezza di un vero entertainer, senza porre una barriera con il pubblico ma rendendolo partecipe, perché si possono fare canzoni elaborate che risultino semplici, perché si può avere una morale senza imporla agli altri, perché la realtà la si osserva e la si racconta meglio se la si vede con un certo distacco.

Giancarlo Frigieri presenta “Distacco” – il nuovo album
in CD ed in tutti gli store digitali da Controrecords / New Model Label
Giovedì 20 Marzo 2014 al Centro Sociale La Resistenza
Via Della Resistenza, 34 – Ferrara
Inizio ore 20:30
Ingresso Libero

Tracklist: 1. Taglialegna / 2. Fotografie / 3. Le Donne Del Trentunesimo Secolo / 4. L’Ultimo Nato / 5. Gorizia / 6. Il Fruttivendolo Con La Maglietta Dei Metallica / 7. Neve / 8. Distacco / 9. Strisce Pedonali / 10. Terra

Discografia: Close your eyes, think about beauty – 2006 / L’età della ragione – 2009 / Chi ha rubato le strade ai bambini? – 2010 (LP+CD) / I Sonnambuli – 2011 / Togliamoci Il Pensiero – 2012 / Distacco – 2014

Link: www.miomarito.it www.newmodellabel.com www.controrecords.com

Da sabato 15 marzo parte “I love Riso Delta Po IGP” l’iniziativa di valorizzazione enogastronomica

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“I love riso Delta del Po IGP”: è ai nastri di partenza o meglio sarebbe dire ai fornelli di partenza da sabato prossimo (15 marzo) al prossimo 15 aprile. La manifestazione enogastronomica dedicata al Riso del Delta del Po IGP che si svilupperà in due regioni (Emilia Romagna e Veneto) coinvolgendo in particolare le provincie di Ferrara e Rovigo (ma non solo) radunando quasi un’ottantina di ristoratori ed agriturismi tutti “innamorati” di quest’autentica perla enogastronomica alla quale dedicheranno un apposita ricetta che troverà evidenza nei materiale in via di realizzazione dal Consorzio di Tutela del Riso del Delta del Po IGP che in sinergia con Ascom Confcommercio Ferrara, l’Associazione Commercianti di Rovigo e Fipe Ferrara hanno ideato e promosso la manifestazione. Il riso e la sua eccellenza verranno dunque celebrati sulle tavole delle numerose attività che hanno aderito di qua e di la dal Po a partire dal prossimo 15 marzo e fino alla metà del mese prossimo e non mancheranno nemmeno un paio di disfide culinarie una delle quali si terrà ovviamente a Ferrara presso l’Accademia del Gusto (di via Giuseppe Fabbri a Ferrara ) e che già nelle settimane scorse ha messo a confronto altre specialità. Una disfida che verrà poi replicata nel Rodigino, a cura della locale Ascom, presso la Corte Frassino a Villadose.
Eugenio Bolognesi, presidente del Consorzio spiega: “Vogliamo far capire far capire la nostra concreta attenzione all’economia perché il Riso del Delta del Po è l’ apoteosi per quello che riguarda la caratterizzazione di questo territorio. Detto questo siamo come Consorzio siamo consci della volontà di dare evidenza ad un modello di esportazione di questa autentica eccellenza che è per l’appunto il Riso del Delta IGP. Localmente diamo un bell’esempio di collaborazione andando oltre i confini provinciali. Siamo sicuri che conquistare che conquistare la fiducia locale siamo un ottima elemento di partenza per conquistare a fiducia anche nei mercati più distanti ed a livello internazionale”.
“Un progetto di sinergia e lavoro comune che vede Ascom coinvolta in prima persona e che vede l’unificazione anticipata proprio a partire dalla tavola – conclude Massimo Biolcatti, presidente della sezione territoriale Ascom di Codigoro – infatti l’unificazione del Parco del Delta, visto finalmente come soggetto unico è una proposta lanciata nel corso della nostra manifestazione Buy Delta, due anni fa proprio a Mesola , da parte della nostra associazione di categoria. I love Riso Delta del Po è un’ evento che realizza, nella valorizzazione di un prodotto tipico, un nuovo modo di lavorare oltre i confini provinciale e regionali supportando nei fatti gli imprenditori dell’ ampio territorio del Parco del Delta”.

A partire da Giovedì 11 marzo, “Lei” (Her) di Spike Jonze alla Sala Boldini

da: Arci Ferrara

A partire da Giovedì 11 marzo la Sala Boldini ospiterà uno dei film più attesi della stagione, “LEI” di Spike Jonze. Il film, candidato a 5 statuette, ha vinto l’Oscar per la Miglior sceneggiatura originale. In precedenza si era aggiudicato anche il Golden Globe nella stessa categoria.
Ambientato a Los Angeles, in un futuro non troppo lontano, Lei racconta la storia di Theodore, un uomo sensibile e complesso che si guadagna da vivere scrivendo lettere personali e toccanti per altre persone. Distrutto dalla fine di una lunga relazione, Theodore resta affascinato da un nuovo sistema operativo che promette di essere uno strumento unico, intuitivo e ad altissime prestazioni. Incontra così “Samantha”, una voce femminile sintetica. Sofisticatissimo esempio di intelligenza artificiale, Samantha è affettuosa e empatica, e ben presto rivela anche una certa indipendenza di giudizio, uno spiccato senso dell’umorismo e una gamma sempre più complessa di emozioni. Dal momento in cui inizia a esistere, Samantha progredisce rapidamente, di pari passo col suo rapporto con Theodore. Da sua assistente, si trasformerà gradualmente in amica fidata, confidente e – alla fine – in qualcosa di molto più profondo.

Diretto dal regista di culto Spike Jonze (“Essere John Malkovich”, “Il ladro di orchidee”, “Nel paese delle creature selvagge”, oltre a decine di videoclip per artisti come Bjork, REM, Beastie Boys, Sonic Youth, Daft Punk…), il film è magistralmente interpretato da Joaquin Phoenix, Amy Adams e dalla voce di Scarlett Johansson, premiata alla Festa del Cinema di Roma (con una decisione senza precedenti) per la migliore interpretazione femminile senza comparire di persona nel film.
Proprio per i cultori dei film in versione originale, il film sarà proiettato in inglese con sottotitoli italiani nelle serate (ore 21:00) di domenica 16, giovedì 20 e domenica 23 marzo.
Una menzione particolare va riservata alla colonna sonora originale del film, comprendente brani di Arcade Fire, Owen Pallett e Karen O degli Yeah Yeah Yeahs.

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Arte, Ferrara nella morsa di Bologna e Rovigo. “Per ridestare curiosità bisogna svelare i palazzi segreti”

Turisti mordi e fuggi, attenti alla spesa e inclini al fai da te. E’ il ritratto di una tendenza. A tracciarla è Virna Comini, presidente dell’Associazione Guide Turistiche di Ferrara e provincia, settanta associati e diversi collaboratori di lungo corso. ‘Siamo di fronte a una clientela differente da quella a cui eravamo abituati anni fa – spiega – E’ più portata a tenere il denaro in tasca, a risparmiarlo anche quando sceglie di fare la gita fuori porta. E’ una realtà con cui dobbiamo misurarci, Bologna e Rovigo organizzano mostre di grande qualità, ci fanno concorrenza e trovano gioco facile grazie all’assottigliato patrimonio artistico da visitare. Il terremoto ci ha segnato profondamente, sono chiusi il polo museale di Palazzo Massari e molte chiese, ancora non sappiamo quando verranno recuperati. Senza contare le condizioni della piazza, che è un cantiere. Non sono fattori stimolanti per il turismo’. Magari scegliendo un periodo diverso per fare i lavori sul ‘listone’, sostiene, si poteva facilitare l’accoglienza invece di scoraggiarla come sta avvenendo.
La sfida di questi anni è trattenere, fare ritornare e invogliare i turisti a una tappa prolungata nella capitale degli Estensi. ‘Il consorzio Visit Ferrara sta adoperandosi per promuovere offerte che uniscano pubblico e privato nell’interesse di tutti – spiega – C’è fermento per riuscire a sfruttare le fiere internazionali e l’Expo 2015, anche la nostra associazione partecipa al progetto con una guida in via di pubblicazione’. Nel frattempo l’alleato più potente è Matisse protagonista dell’esposizione di Palazzo dei Diamanti in programma fino al 15 giugno. ‘Primavera con Matisse’, programma di visite guidate nato dalla collaborazione con Itinerando, prevede appuntamenti il sabato, la domenica per chi dispone di MyFeCard e una tre giorni, il 27 marzo, il 24 aprile e il 29 maggio, dedicata ai visitatori ferraresi (per info: 333 1581942). ‘Insieme alle visite guidate abbiamo legato alla mostra, giocata per gran parte sulla figura femminile, un’ulteriore iniziativa intitolata Arte. Sogni e Misteri, aspettando Matisse – spiega – E’ una lettura della città attraverso l’evocazione di donne di grande spessore artistico, storico, intellettuale. Penso tra le altre a Olimpia Morata, letterata del Cinquecento meno nota di Parisina e del suo sfortunato amore dall’epilogo tragico, ma senz’altro un’innovatrice’.
Le nuove proposte – come la mostra nazionale di sculture contemporanee ‘San Giorgio, il drago e la principessa’, organizzata nel centro storico dal 10 al 24 aprile dall’associazione Stileitalico – servono ad alimentare la curiosità verso la città e a rendere accogliente. Ma si potrebbe fare di più. ‘Bisognerebbe aprire luoghi diversi dal solito, quando è successo con la Sala dell’Arengo i visitatori l’hanno gradito moltissimo – dice – Ci vorrebbe una maggior collaborazione tra categorie, tra pubblico e privato, ci sono palazzi di grande interesse da svelare. Allargare il ventaglio delle proposte ci aiuterebbe a limitare la concorrenza, a fare il salto di qualità di cui abbiamo bisogno. Personalmente posso dire che le collaborazioni nate da un obiettivo comune funzionano molto bene. Lo confermano i risultati di Viva Movida, le visite guidate promosse da Ascom, molto apprezzate anche da un pubblico di giovani’.

pasticcium

E l’Italicum diventa un Pasticcium

Il costituzionalista Michele Ainis (Corsera 4 marzo) ha chiamato in causa niente meno che la legge Basaglia per riferirsi agli emendamenti dei deputati Giuseppe Lauricella e Alfredo D’Attorre, entrambi Pd, presentati durante la discussione attorno alla legge elettorale.
Sullo sfondo la posizione del Nuovo centrodestra (Ncd) di Alfano: sistema di voto e riforma del Senato devono essere un unico pacchetto. Punto sul quale, invece, Forza italia non ci perde il sonno.
Differenza non da poco, visto che una volta approvato l’Italicum a qualcuno potrebbe venire in mente di andare alle urne già nel 2014, si è insinuato, perché gli conviene.
Ipotesi vista come fumo negli occhi da Ncd che, appena nato nel tepore dell’incubatrice parlamentare, potrebbe sparire nelle urne prima ancora di dire “mamma”. Per questo Angelino e compagnia vogliono legare l’Italicum al cambio della Costituzione perché, richiedendo tempi più lunghi, diventa più concreto lo scenario del termine legislatura alla sua scadenza naturale, il 2018, e cioè il tempo necessario per non ridursi ad una scorreggia nello spazio, come capitato fin qui a chiunque sia uscito da Arcore sbattendo la porta.
Di fronte allora al dilemma se rimangiarsi l’accordo con il Cavaliere (pur essendo all’opposizione gli ha promesso sostegno per la riforma del sistema di voto e della Costituzione), oppure ammazzare il neonato Ncd (che invece è maggioranza di governo), Renzi ha trovato negli emendamenti Lauricella e D’Attorre la via per salvare capra e cavoli, anche se con qualche scoria.
Il primo tendeva a subordinare l’entrata in vigore dell’Italicum alla riforma del Senato, il secondo a limitare l’applicazione del nuovo sistema di voto solo alla Camera, mentre per palazzo Madama, finché ci sarà, varrà il proporzionale mutilato dalla Corte.
Alla fine ha prevalso l’emendamento D’Attorre e così, con l’Italicum, avremo due sistemi di voto, uno per ciascun ramo del Parlamento.
Ora, forse, si capisce meglio perché Ainis abbia citato la legge che nel 1978 chiuse i manicomi: “C’è la prova – scrive – che il seme della follia ha ormai attecchito nelle meningi dei nostri parlamentari”.
E a proposito di follia, a nessuno con la testa sul collo verrebbe in mente di andare alle urne in queste condizioni, con la quasi certezza di trovarsi due maggioranze parlamentari diverse nelle due Camere e la prospettiva dell’ergastolo delle larghe intese.
Anche se di questi tempi ormai tutto è possibile, persino mandare un cannolo siciliano nello spazio (su QN del 5 marzo scorso).
Comunque questa situazione istituzionale sarà destinata a rimanere fino a quando i senatori non voteranno per la propria abolizione, il che, come ha detto Beppe Severgnini, è come chiedere ai pesci rossi di votare per l’abolizione dell’acqua.
Come se non bastasse, piovono critiche come delle bombe sull’Italicum.
Il politologo Gianfranco Pasquino è certo che la legge sia da buttare.
Le liste chiuse, anche se corte, continuano a non convincere. Esattamente come la presenza di più soglie di sbarramento nel caso le liste si presentino da sole o coalizzate.
Poi c’è la questione delle candidature multiple che paiono un vero e proprio scandalo: addirittura fino ad otto circoscrizioni.
Tra l’altro, sull’altare delle liste chiuse e delle multicandidature si è consumato anche il recentissimo psicodramma delle quote rosa.
Rimarrà pure un solo ramo del Parlamento, ma a qualcuno continua tremendamente a piacere l’idea che sia composto da nominati.
E così, siccome l’ipotesi più semplice dei collegi uninominali non si addice all’Italia bizantina, in molti sono tornati a suonare, alla fine inutilmente, il valzer delle preferenze, storicamente responsabili nella prima repubblica di traffici e accordi ben poco da rimpiangere.
Ma la mazzata peggiore arriva dal suo stesso ideatore.
Scrive, infatti, Roberto D’Alimonte (Sole 24 Ore 2 marzo), che troppe mani sono intervenute sulla sua idea e che bisogna rimettere mano al premio di maggioranza.
Intervento ritenuto necessario per scongiurare la possibilità, in caso di ballottaggio, di una maggioranza con premio pari a 321 seggi.
Il problema è che a Montecitorio il 50 per cento più uno è a quota 316 e così la stabilità e la governabilità sarebbe appesa a soli cinque voti di margine.
Non c’è che dire, un bel pasticcio se le sorti di un paese devono essere appese ai vari Razzi, Scilipoti, Turigliatto e compagnia cantante.
Ma, in fondo, l’impressione è che la vera partita si giochi sulla figura di Matteo Renzi.
Che sia un giocatore di poker è chiaro. Quello che è meno chiaro è se in mano abbia una scala reale servita oppure una coppia di sei.
Detto altrimenti, il Pd sul suo nuovo leader si sta di nuovo squartando e questioni come l’accordo con Forza Italia, quote rosa, preferenze, scelte di politica economica e chissà quanto ancora, sono cavalcati come pretesti strumentali per riaprire ferite mai chiuse.
Il Pd, che rassomiglia più alla saga tv dei Borgia piuttosto che ad una famiglia politica, dovrà decidersi se essere un partito, con l’accento decisamente più sull’articolo indeterminativo che sul sostantivo.
D’altra parte non è difficile immaginare che in casa azzurra più d’uno si freghi le mani ad assistere alla cottura a fuoco lento, peraltro nella propria pentola, del principale, e unico, antagonista sulla scena politica.
Per non parlare della stessa pentola.

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In nome dell’amore materno

Le stragi di figli da parte di madri lasciano sgomenti tanto urtano il senso comune. Descrivono una tragedia inscritta in un passato secolare: “Tieni lontano il più possibile i figli, non lasciarli avvicinare alla madre. L’ho già vista mentre li guardava con occhio feroce, come se avesse in mente qualcosa” (Euripide, Medea, vv. 89-92).
L’amore materno non è mai solo amore. Ogni madre è attraversata dall’amore per il figlio, ma anche dal rifiuto del figlio. Talvolta il rifiuto ha il sopravvento sull’amore e allora può essere una delle cause di infanticidio. Talvolta, invece, una madre può uccidere il proprio bambino come atto d’amore malato, per sottrarre il bambino ad un mondo ritenuto cattivo e spietato. Spesso la depressione post partum trascurata può portare ad esiti tragici.
Una caratteristica del sentimento materno è l’ambivalenza: la donna ha il potere della vita e della morte, nella sua possibilità di generare e di abortire. Ogni figlio vive e si nutre del sacrificio della madre: sacrificio del suo tempo, del suo corpo, del suo spazio, del suo sonno, delle sue relazioni, del suo lavoro, della sua carriera e dei suoi affetti.
Oggi la famiglia contemporanea vive un isolamento particolare. Chiuso nelle pareti domestiche ogni problema si ingigantisce, perché non c’è altro punto di vista, manca un termine di confronto che possa relativizzare il problema o che consenta di diluirlo nella comunicazione, di attutirlo nel confronto che può provenire dagli altri.
Il desiderio materno è per sua natura un desiderio cannibalico. La madre tende a fagocitare ciò che ha generato, a riprendere il proprio frutto. Ad impedire ciò interviene la funzione paterna che ha lo scopo di frapporsi tra madre e bambino in modo di impedire la fagocitazione del bambino stesso.
L’identificazione della donna alla maternità la legittima ad entrare in modo dirompente nella vita del bambino su cui crede di poter esercitare il suo potere in nome dell’amore materno. La madre dovrà imparare ad allontanare il bambino, mentre il padre dovrà imparare ad acquisirlo.
Una madre è prima di tutto una donna, che non deve perdere di vista il legame d’amore iniziale col proprio uomo. È il desiderio per un uomo che potrà proteggerla dalla minaccia di una spinta cannibalesca nei confronti del figlio.
Una madre sufficientemente buona dovrebbe mantenere i propri interessi al di là del bambino, considerare il bambino come separato da sé e non come prolungamento di sé, dare al bambino un posto particolare, sostenendone i desideri. Non dire sempre Sì: è il NO che crea il legame.
Dovrebbe mettere in funzione il nome del padre. Continuare ad essere una donna, una moglie/compagna, ritagliare uno spazio per la coppia separato da quello genitoriale. Non sapere tutto sul figlio, non raccontare tutto al figlio, creare uno spazio di ascolto e di parola che non si trasformi in interrogatorio, non essere l’amica della propria figlia.
La madre è quell’abbraccio forte che contiene il bambino appena nato, ma è anche quella stessa madre che durante la fanciullezza trasforma l’abbraccio in una stretta di mano che accompagna il proprio figlio nel mondo ed è la stessa madre che ad un certo punto fa di quella stretta di mano una forza per spingere il proprio figlio verso gli altri e verso la vita.
Tutto ciò è difficile. Come disse Oliviero Toscani con una felice intuizione : “E’ più facile far uscire un bambino dalla mamma che la mamma dal bambino!”.

Chiara Baratelli è psicoanalista e psicoterapeuta, specializzata nella cura dei disturbi alimentari e in sessuologia clinica. Si occupa di problematiche legate all’adolescenza, dei disturbi dell’identità di genere, del rapporto genitori-figli e di difficoltà relazionali.
baratellichiara@gmail.com

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IMMAGINARIO
la foto
di oggi

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città e i suoi abitanti.

Effetto Magritte: casa a metà (foto di Aldo Gessi) – clicca sull’immagine per ingrandirla

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Effetto Magritte: casa a metà (foto di Aldo Gessi)