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Giorno: 26 Marzo 2014

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L’Emilia-Romagna all’Expo Milano 2015

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Expo Milano 2015, la partecipazione del sistema Emilia-Romagna alla kermesse mondiale. Il forum in Regione. Errani: “Siamo un grandissimo valore per questo Paese, daremo il nostro contributo per questa vetrina mondiale”

Bologna – L’Emilia-Romagna all’Expo Milano 2015 punta sulla filiera della alimentazione. A 400 giorni dall’inaugurazione dell’esposizione mondiale sul tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” (che si svolgerà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015), la Regione Emilia-Romagna raggiunge l’accordo con il Commissariato all’Expo e il Padiglione Italia e fissa la presenza all’evento con il programma “Valori e idee per nutrire la terra”, che si estenderà non solo nell’area dell’Expo di Milano ma anche sul territorio e andrà ben oltre alla durata dell’evento espositivo.
Progetto regionale di eccellenza sarà il World Food Forum, un ambizioso percorso sulle eccellenze regionali che coinvolgerà esperti, ricercatori, grandi imprese, policy maker di fama internazionale volto ad affermare l’Emilia-Romagna quale “capitale” mondiale del cibo.
“Ci stiamo preparando nella consapevolezza che l’Emilia-Romagna è un grandissimo valore per il Paese, di peso internazionale per l’agroalimentare, l’agroindustria, la manifattura e su valori sociali importanti”, ha sottolineato il presidente della Regione Vasco Errani nel corso del forum “400 giorni all’Expo”, organizzata da Qn Quotidiano Nazionale a Bologna, nella Terza torre della Regione, nell’ambito delle iniziative di avvicinamento all’Expo 2015.
Alla manifestazione, tra gli altri, hanno preso parte il direttore di Qn Giovanni Morandi, il direttore generale dell’Enit Andrea Babbi, il commissario unico governativo e amministratore delegato di Expo 2015 spa Giuseppe Sala e gli assessori regionali all’Agricoltura e alle Attività produttive Tiberio Rabboni e Gian Carlo Muzzarelli.
“Possiamo dare un contributo all’Italia per questa vetrina mondiale”, ha aggiunto il presidente Errani. “Qual è la filosofia che ci anima nel partecipare all’Expo? E’ la consapevolezza che è un grande obiettivo per l’Italia nel mondo. Internazionalizzazione, qualità e benessere della vita, sapere, conoscenza, diritto alla salute: è la comunità, con al centro la persona e i suoi bisogni, il ‘modello’ che vogliamo proporre al mondo”. L’assessore Rabboni ha messo poi l’accento sui punti di forza delle eccellenze agroalimentari in Emilia-Romagna: “legalità e riconoscimento dei diritti, attitudine a cooperare, tutela della biodiversità”; mentre l’assessore Muzzarelli ha disegnato la presenza dell’Emilia-Romagna a Milano, ricordando che imprese, territorio, università e centri di ricerca, istituzioni locali “giocheranno insieme come sistema per valorizzare il tanto Made in Italy che passa dalla nostra terra”.

L’Emilia-Romagna all’Expo Milano 2015
All’Expo Milano 2015 parteciperanno circa 150 paesi e sarà un’occasione per mettere in evidenza le eccellenze del Made in Italy. Circa 20 milioni di visitatori attesi, di cui il 60% italiani ed il 40% esteri con un picco di domanda per il settore turistico e servizi correlati (www.expomilano2015.org).
L’Expo 2015, innanzitutto, diventa per l’Emilia-Romagna la chiave di lettura di tutte le politiche di internazionalizzazione del sistema produttivo, di promozione, di cultura e del turismo del biennio 2014-2015, e di ulteriore attività negli anni successivi.
Diverse le modalità di partecipazione all’Expo per l’Emilia-Romagna: la presenza permanente nella ‘Mostra delle Regioni’, una settimana ‘protagonista’ dal 18 al 24 settembre 2015 nel Palazzo Italia (con utilizzo esclusivo di alcune aree del Palazzo, e tutta la comunicazione del periodo in Expo e on-line dedicata a Regione Emilia-Romagna), uno spazio espositivo di circa 200 metri quadri nella stessa settimana, nonché una ‘Piazzetta’ di circa 80 mq sul Cardo per organizzazione eventi per 3 mesi (agosto-ottobre 2015).
Priorità generali su cui punterà il sistema Emilia-Romagna sono la valorizzazione internazionale del territorio e delle sue eccellenze, il marketing territoriale internazionale, l’attrattività di visitatori e operatori professionali soprattutto esteri. Contemporaneamente saranno realizzati – in collaborazione con Apt e in collegamento con Expo – un insieme di pacchetti turistici per la costa, le città d’arte, i percorsi enogastronomici e le imprese rurali ma anche un calendario coordinato di eventi culturali, turistici e fieristici 2014-2016 con declinazione Expo.
In particolare sono state selezionate le principali fiere internazionali regionali attinenti direttamente o indirettamente con il tema dell’Expo – Macfrut , Sana, Cibus, Cibus Tec, Sigep, Fieravicola, Eima, Ecomondo, Rimini Wellness, TTG, Remtech, H2O – e verrà lanciato un vasto programma di incoming di imprese, buyer, importatori, chef, giornalisti internazionali.
Premessa di questo è il modello di agricoltura emiliano-romagnola sostenibile per garantire un’alimentazione sana, sicura, tracciabile con asset strategici quali ricerca, innovazione (dal nutrizionismo ai functional food), riutilizzo e scarti energetici, risorse naturali e lo sviluppo integrato dei territori, ma molta attenzione sarà dedicata anche alle tecnologie regionali dell’impiantistica alimentare, della catena del freddo, del packaging, del food design.
Alla luce degli accordi sottoscritti con Expo e Padiglione Italia, l’impegno della Regione Emilia-Romagna nelle prossime settimane sarà quello, anche in collaborazione con Ervet, di dare il via ad una fase di condivisione delle idee e progettazione di iniziative, tramite incontri e tavoli di lavoro dedicati, che possano prevedere la più ampia partecipazione di tutti i soggetti interessati al tema Expo, dagli Enti Locali alle Associazioni imprenditoriali, dalle imprese alle Università, per far sì che il nostro territorio e le sue forze economiche, culturali, scientifiche, turistiche possano sfruttare al meglio le grandi opportunità che Expo Milano 2015 può offrire loro, anche e soprattutto in chiave post-evento.
Cuore dell’attività regionale sarà il coinvolgimento delle 150 delegazioni internazionali presenti a Milano, che saranno coinvolte nelle iniziative realizzate in regione con incontri istituzionali, visite aziendali, seminari e tavole rotonde con i centri di ricerca e le imprese. I paesi prioritari identificati oltre a quelli europei sono Brasile, Cina, Vietnam e Messico.

Il World Food Forum
Il World Food Forum (WFF) si comporrà di eventi focalizzati su tematiche di confronto a livello mondiale nell’ambito di Expo 2015 che consentiranno di ampliare l’esperienza di visita all’Expo sia da un punto di vista temporale che territoriale. In questo contesto si affronteranno in maniera innovativa le problematiche proponendo un confronto/incontro tra i protagonisti mondiali dell’agroalimentare – autorità di controllo della qualità e della tracciabilità, centri di ricerca, università, grandi imprese e imprese innovatrici – sviluppato su tre livelli di confronto: World Food Safety Forum (dedicato alle Autorità), World Food Research and Technology Forum (centrato sui centri di ricerca pubblici e privati), Research Food G20, che coinvolgerà i Governi dei Paesi che partecipano a Expo sulle politiche per la nutrizione umana e la salute.
Il World Food Forum garantirà un ruolo di primo piano dell’Emilia-Romagna, dell’Italia e dell’Unione europea sugli aspetti di ricerca e innovazione a favore del sistema industriale, per nuovi stili di vita e una migliore cultura alimentare, per assicurare qualità e sostenibilità a livello mondiale.

L’agrolimentare dell’Emilia-Romagna in cifre
In Emilia-Romagna le imprese del settore agroalimentare riguardano: 5.941di trasformazione alimentare, 2.969 produttrici di macchine impianti per l’industria alimentare e per l’agricoltura, 17.767 commercio ingrosso e dettaglio, 73.400 imprese agricole (di cui sul biologico 3.865), 1.022 aziende agrituristiche mentre 39 sono i prodotti a denominazione d’origine (Dop e Igp).

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 26 marzo

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 26 marzo 2014
CRONACACOMUNE

ASSESSORATO ALLO SPORT – All’Ufficio Caccia e Pesca del Comune di Ferrara di via Copparo
Obbligo di riconsegna dei tesserini di caccia entro il 31 marzo
26-03-2014

Lunedì 31 marzo sarà l’ultima giornata utile per i cacciatori per riconsegnare all’Ufficio Caccia e Pesca del Comune di Ferrara (via Copparo 142 – primo piano – edificio Centro allenamento Spal) i tesserini di caccia rilasciati per l’annata venatoria 2013/2014. Questo eviterà d’incorrere nelle sanzioni pecuniarie e nelle sospensioni di giornate nella prossima annata venatoria 2014/2015, così come da disposizioni della Regione Emilia Romagna.

L’Ufficio Caccia e Pesca del Comune di Ferrara è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30; per informazioni 0532 750528.

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BIBLIOTECA ARIOSTEA – ‘Il Presente remoto 2014′: incontro giovedì 27 marzo alle 17
Storie di treni e di gente padana
26-03-2014

E’ dedicato alla storia e alle ‘genti’ di una porzione del territorio padano, il volume di Fabio Malavasi, Roberto Santini, Guido Sostaro e Flavio Tiengo dal titolo ‘La Suzzara-Ferrara 125 anni dopo’ che giovedì 27 marzo alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L’incontro è inserito nel programma di conversazioni etno-antropologiche del ciclo ‘Il presente remoto 2014′ curato da Roberto Roda, studioso di etnografia e antropologia culturale del Centro di Documentazione storica del Comune di Ferrara, che interverrà assieme agli autori.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Il volume, edito dall’Associazione Amici della Ferrovia Suzzara-Ferrara per la Fondazione Ricerca Molinette onlus, è stato realizzato per ricordare i 125 anni di questa importante ferrovia transpadana. E’ non solo un libro di storia di treni e ferrovie ma, piuttosto, un album di fotografie, di microstorie e microcosmi ove la Ferrovia Suzzara-Ferrara diventa rete di relazioni individuali e collettive che si rincorrono nello spazio e nel tempo.

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CONFERENZA STAMPA – Venerdì 28 marzo alle 12 in sala Arazzi
Presentazione dell’iniziativa ‘Ti racconto la luna’
26-03-2014

Venerdì 28 marzo alle 12 nella sala Arazzi della residenza municipale sarà presentato alla stampa il programma dell’iniziativa ‘Ti racconto la luna’, che è stata organizzata dall’associazione Dalla terra alla luna onlus e che prevede un convegno per le scuole e una rassegna cinematografica dedicata ai temi legati all’autismo.
Interverranno all’incontro il vice sindaco Massimo Maisto e alcuni degli organizzatori dell’iniziativa: Donata Cotti (associazione Dalla terra alla luna onlus), Mauro Presini (insegnante, moderatore del convegno per le scuole), Roberto Roversi (Arci Ferrara), Stefano Palazzi (neuropsichiatra infantile, amministratore AUsl) e Michele D’Ascanio (psicologo).

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4.a COMMISSIONE CONSILIARE – Riunione venerdì 28 marzo alle 15.30 in sala Zanotti
Bilancio Ambientale e nuove modalità di recupero materiale da raccolta differenziata
26-03-2014

La 4.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Enzo Durante – si riunirà venerdì 28 marzo alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale per l’esame di pratiche ambientali: (assessora all’Ambiente Rossella Zadro) – ‘Approvazione del Bilancio Ambientale /Consuntivo 2011-2013′ e ‘Approvazione dell’accordo territoriale tra Regione Emilia-Romagna, Atersir, Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara, Corepla, Hera spa, Sipro /Agenzia territoriale per lo sviluppo spa e Università di Ferrara per la sperimentazione di modalità operative finalizzate ad incrementare il recupero di materia degli imballaggi in polipropilene e polistirolo provenienti da raccolta differenziata urbana’.

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VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore venerdì 28 marzo dalle 17
Temporanea sospensione del traffico per il passaggio del ‘Cammino della Speranza’
26-03-2014

Per consentire il passaggio dei partecipanti al ‘Cammino della Speranza’ organizzato dal Comitato ferrarese contro la Fame nel mondo, venerdì 28 marzo dalle 17 sarà sospesa la circolazione dei veicoli per il tempo strettamente necessario allo svolgimento della manifestazione in via Montebello, corso Giovecca e corso Martiri della Libertà.

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CONFERENZA STAMPA – Giovedì 27 aprile alle 11 nella sala Arazzi del Municipio
Presentazione dell’iniziativa ‘Poeti in strada e le strade con i poeti’
26-03-2014

Giovedì 27 aprile alle ore 11 nella sala Arazzi della residenza municipale si terrà una conferenza stampa per presentare “Poeti in strada e le strade con i poeti”, iniziativa promossa per sabato 5 aprile nelle vie del Centro storico dall’assessorato al Commercio e alle Attività produttive del Comune di Ferrara.

Saranno presenti all’incontro l’assessora comunale al Commercio Deanna Marescotti, l’ideatore dell’evento Paolo Radusa e il coordinatore artistico Francesco Batteloni.

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ATTIVITA’ PRODUTTIVE/TURISMO – Sabato 29 marzo (dalle 10 alle 18) un’iniziativa per valorizzare corso Giovecca
Con ‘Assaggiando Giovecca’ una giornata di festa fra danze, gastronomia e mercatini creativi
26-03-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)

“Feshion Coupon”, in collaborazione con l’ Amministrazione Comunale di Ferrara e numerose attività commerciali cittadine, ha progettato e organizzato per sabato 29 marzo (dalle 10 alle 18) “Assaggiando Giovecca”, una manifestazione finalizzata a rivalorizzare una via che, in seguito alla chiusura del vecchio Ospedale Sant’Anna, ha subito un drastico calo in termini sia di commercio sia di passaggio.
Si tratta infatti di uno degli storici corsi della città, ricco di bar e negozi, contornato da splendide strutture come Palazzina Marfisa, Parco Pareschi e l’ Università di Ferrara, e sarebbe bello, almeno per un giorno, attribuirgli l’importanza meritata.
L’evento si svolgerà secondo la seguente modalità: ogni ora e mezza a partire dalle 11 un gruppo di ballerine (Scuola ballo “L.A.G. Scholl of dance) proporrà coreografie davanti al Duomo, indossando una maglietta con una scritta sul fronte “Assaggiando Giovecca” e sul retro “Seguimi”. Al termine dell’esibizione il gruppo dovrà così convogliare la folla verso corso Giovecca, che sarà opportunamente allestito “a festa” con palloncini, fiori e mercatini creativi.

Verrà inoltre organizzato un percorso enogastronomico con stand che proporranno degustazioni di prodotti tipici del territorio. Durante tutta la giornata verranno venduti, sempre lungo la via, coupon al costo simbolico di 1 euro che consentiranno ai visitatori di usufruire di sconti e promozioni e di avere omaggi e sorprese.
Nel corso della giornata tutti i possessori della “My Fe card” che si presenteranno allo stand di Feshion Coupon (collocato davanti alla Carife) verranno omaggiati con un dolce ricordo della Città Estense. L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Ferrara.

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MUSEI CIVICI – Sabato 29 marzo alle 16 laboratorio didattico alla palazzina Marfisa
Geroglifici e papiri, studiando gli antichi egizi
26-03-2014

E’ un salto all’indietro di molti secoli quello proposto ai bambini e ragazzi tra i 5 e i 12 anni dal nuovo laboratorio del ciclo ‘Giocando si impara’ in programma sabato 29 marzo alle 16 alla palazzina di Marfisa d’Este (corso Giovecca 170). Dopo aver esaminato i reperti dell’antico Egitto conservati in museo, i giovanissimi partecipanti potranno scoprire l’arte degli scribi egiziani riproducendo i geroglifici sul papiro.
La rassegna di iniziative didattiche, che prevede ancora un altro appuntamento primaverile il 6 aprile, è organizzata dai Musei civici d’Arte antica di Ferrara in collaborazione con l’associazione culturale Arte.na e per partecipare (al costo di 8 euro per un bambino assieme a un adulto) è necessario prenotare telefonando ai numeri 349 2691426 – 328 4909350 oppure scrivendo a alessandra@associazioneartena.it

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AREA GIOVANI – Domenica 30 marzo dalle 15 workshop di danza
Con ‘Lorenzone’ un pomeriggio all’insegna del ballo e della cultura hip hop
26-03-2014

Da Roma e dalla Universal Zulu Nation arriva a Ferrara ‘Lorenzone’, il ‘b-boy’ già vincitore del Toprock City Battle, giudicato tra i dieci migliori ballerini al mondo da Mr Wiggles e Ynot.
Domenica 30 marzo il popolare ballerino sarà al centro comunale Area Giovani, in via Labriola 11, per un pomeriggio all’insegna del ballo e della cultura hip hop.
A partire dalle 15 Lorenzone condurrà un workshop di danza della durata di due ore, spaziando tra vari stili: toprock, jailhouse rock, rockdance (sia bronx che brooklyn up rock), partystyle e stance, e al termine sarà a disposizione dei partecipanti per rispondere a domande e curiosità.
Quindi, dalle 17.30 in poi, si ricomincerà con la musica, con una jam aperta a tutti i breaker. Dietro alla consolle ci saranno dj Mattkilla e dj Spiro, promotori dell’evento assieme all’ufficio comunale per le Politiche giovanili e all’organizzazione Zulu Nation Italia.

Lorenzone – al secolo Lorenzo Maisti – ha cominciato ad avvicinarsi alla cultura hip hop nel 1991 e alla breakdance nel 1997. Da allora ha praticato questo stile di danza continuando ad allenarsi e sviluppando nuovi passi, esibendosi in numerosi spettacoli e contesti sia in Italia, che all’estero, dagli Stati Uniti al Giappone. E’ stato chiamato in qualità di giudice a valutare i partecipanti di numerosi importanti eventi della scena italiana, come “Tecniche perfette”, “Hip hop connection”, “Bonnye&Clyde”, “Danza in fiera”, “Da Bomb”. Tra i premi più importanti che ha vinto si ricordano il “Top Rock City” nel 2011, “Danza in fiera” nel 2009, “Mystic Up Rock Battle” nel 2008, “Bboy Event” nel 2005.

Per maggiori informazioni è possibile telefonare al numero 0532 900380, oppure scrivere all’indirizzo area giovani@edu.comune.fe.it.

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FIERA DI FERRARA – L’inaugurazione oggi mercoledì 26 marzo alle 12 al Padiglione 2
Apre il 21° Salone dell’Arte, del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali
26-03-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)

Inaugura oggi mercoledì 26 marzo, alle 12 e come di consueto presso Ferrara Fiere, l’attesa XXI edizione del Salone del Restauro. Presso l’ingresso del Padiglione 2 sarà il sottosegretario alla cultura Roberta Barracciu a inaugurare la quattro giorni, importante vetrina per le eccellenze e le competenze italiane. Per l’appuntamento, che vede da sempre la collaborazione e il prezioso apporto dell’Università di Ferrara, Facoltà di Architettura, del MiBACT e della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, saranno presenti Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Marcella Zappaterra, Presidente della Provincia di Ferrara, Alfredo Peri, Assessore Programmazione territoriale, urbanistica, reti di infrastrutture materiali e immateriali, mobilità, logistica e trasporti della Regione Emilia-Romagna, Tiziano Tagliani, Sindaco di Ferrara, Carla Di Francesco, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, e Pasquale Nappi, Rettore dell’Università di Ferrara.

Storicamente affiancato come partner scientifico dal TekneHub, centro interdipartimentale del Tecnopolo, Rete Alta Tecnologia dell’Università di Ferrara, che sempre domani alle ore 10.30 inaugura la nuova sede in Via Saragat, il Salone di quest’anno sarà una quattro giorni all’insegna del restauro architettonico/beni culturali: nell’ambito delle sfide poste dalla ricostruzione successiva al sisma in Emilia, con grande partecipazione della Regione Emilia-Romagna attraverso il progetto Re-Building e il coinvolgimento degli ordini degli Architetti, Geometri e Ingegneri che troveranno nel Salone un riferimento per la formazione e l’aggiornamento professionale e per i quali, novità assoluta a Restauro, la frequenza ai numerosi seminari produrrà crediti formaitvi. In campo internazionale, di grande richiamo i focus su India, Brasile, Turchia e Polonia, ed i progetti di restauro tra antico e contemporaneo portati a Ferrara da storiche istituzioni come l’ Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il Museo Ermitage si San Pietroburgo e il MiBACT. Per un totale di 16.000 m2 di area occupata, 220 espositori, 150 convegni ed incontri tecnici e 8 mostre-eventi, oltre che per le iniziative culturali in città nell’ambito di “Ferrara Aperta”, il Salone del Restauro e la città estense si confermano crocevia di cultura.

www.salonedelrestauro.com

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ATTIVITA’ PRODUTTIVE – Dal 28 al 30 marzo la manifestazione enogastronomica ‘Bell’Italia’
In piazza Savonarola prodotti tipici a marchio certificato da tutta la penisola
26-03-2014

Provengono dalle varie Regioni d’Italia le specialità gastronomiche a marchio certificato che nel week end del 28, 29 e 30 marzo prossimi approderanno in città, in piazza Savonarola, pronte per essere degustate da ferraresi e turisti. La cornice sarà quella della manifestazione enogastronomica ‘Bell’Italia’ curata da Explicom Organizzazione Eventi, in collaborazione con l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Ferrara e Confesercenti.
Dalle 18 alle 20 di venerdì 28 e dalle 9 alle 20 di sabato 29 e domenica 30 marzo una ventina di espositori dalle più diverse provenienze geografiche accoglieranno il pubblico curioso di conoscere e assaggiare le specialità che hanno reso la gastronomia italiana famosa nel mondo.

(LA SCHEDA a cura degli organizzatori)
Il Bel Paese per molti, è il posto dove si mangia meglio al mondo. Spesso si tratta di prodotti di nicchia che nascono all’interno di un preciso contesto storico e territoriale, dove arte, territorio e cibo, risultano strettamente intrecciati. La promozione del turismo italiano non può prescindere dalla sua tradizione culinaria e le raffinatezze alimentari possono essere ambasciatrici di una fiorente industria turistica.
Tuttavia in un mondo globalizzato la celebre bontà dei cibi italiani non basta: occorre farli conoscere, promuoverli e farli apprezzare. Non basta infatti produrre bene e aver fatto un buon lavoro sulla materia prima, è necessario andare oltre e saper proporre la bontà e l’unicità di ciò che il territorio, con le sue denominazioni di origine, è in grado di proporre. Questo è il progetto che si prefigge la manifestazione Bell’Italia che, con i suoi circa 20 operatori del settore, approda per il quarto anno in una delle piazze più suggestive di Ferrara.
A rallegrare l’atmosfera vi saranno inoltre “presentazioni guidate al gusto”.

(Per informazioni: Explicom – Organizzazione e Comunicazione – Tel 041 442799 )

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Sisma, quasi 2.800 ordinanze presso le banche per il pagamento dei contributi

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Terremoto – Quasi 2.800 ordinanze emesse presso le banche per il pagamento di 151 di contributi per riparazione delle abitazioni. I dati aggiornati dei sistemi Mude e Sfinge. Le unità abitative coinvolte sono 10 mila e 500, per oltre 17 mila e 500 abitanti. Le richieste delle imprese hanno raggiunto quota 923 per 853 milioni di cui 218 già concessi

Bologna – Sono quasi 2800 le ordinanze emesse presso gli istituti bancari per il pagamento dei contributi per la riparazione delle abitazioni. Ad oggi, infatti le ordinanze per la liquidazione bancaria hanno raggiunto esattamente quota 2.763 per un importo di 151 milioni e 320mila euro: le unità abitative coinvolte nelle pratiche accettate ammontano a 10.533 per un totale di oltre 17 mila e 500 abitanti interessati. Sono questi i dati relativi alla ricostruzione registrati dal sistema Mude (Modello unico digitale per l’edilizia) relativo alle abitazioni e dal sistema telematico Sfinge per quanto riguarda le imprese colpite dal sisma del maggio 2012.
Abitazioni
I dati estrapolati dal sistema Mude registrano 3.192 richieste di contributo in lavorazione da parte dei professionisti e dei Comuni. Queste si aggiungono alla 3.977 domande già depositate e protocollate presso i Comuni. I contributi concessi ammontano a oltre 371 milioni e 590 mila euro. Nel totale è compresa anche una quota di 2.621 immobili a uso produttivo (445), commerciale (1.078), uffici (634) e depositi (628).
Imprese
Le richieste di contributo, registrate dal sistema telematico Sfinge, sono 923, equivalenti a 853,9 milioni di euro. Ben 455 sono i decreti di concessione del contributo approvati (per circa 218,9 milioni, di cui oltre 51 milioni in liquidazione). Le richieste sul fondo Inail (prima, seconda e terza finestra di domande), riguardanti le imprese che abbiano carenze strutturali nei capannoni e per le quali occorra intervenire per aumentarne la sicurezza, sono oggi 737 per un contributo complessivo di 24,2 milioni di euro (già assegnati a 415 imprese risorse per 11,6 milioni).
Finanziate 943 imprese sul bando Por Fesr (sviluppo e occupazione) per circa 83 milioni: attesi per circa 2.000 nuovi posti di lavoro.

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Dagger Moth: la ragazza “solitaria” della musica indipendente

L’appuntamento è al caffè Tiffany, nella sala superiore appese ai muri le foto in bianco e nero dei più grandi musicisti della storia, direi che è il posto giusto per ciò che mi aspetta. Incontro Sara per saperne qualcosa di più sul progetto Dagger Moth, un disco autoprodotto che dalla sua Ferrara la porta in giro per l’Italia a suonare in solitaria: chitarra, voce, e una serie di pedali, loop station, che fanno il resto sotto la sua sempre attenta regia.

Vorrei sapere da dove deriva la sua forza, la sua musica, qual è la sua storia, e le sue parole schiette producono questa prima immagine: una bambina disegna sul tavolo della cucina, ritrae delle bambole, oppure un gatto, o ancora la propria mamma. Dalla finestra filtra la luce gialla dell’estate inoltrata. Fra un po’ è il suo compleanno. E’ una bambina magra, timida e un po’ solitaria, che col tempo ha imparato a riempire i suoi pomeriggi con l’immaginazione. Non ci sono fratelli e non ci sono molti coetanei nel suo quartiere, per cui la piccola inventa, apprende come fare da sé.

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Sara Ardizzoni da bambina, foto di Giorgio Ardizzoni

Accanto alla presenza scenica, a una produzione musicale originale e inconsueta per il panorama italiano, trovo un fare semplice, disponibile, il bell’accento della sua terra, e tanta autoironia.
La seconda immagine porta ancora nel passato: è quella di una liceale ancora introversa, che grazie alla passione paterna cresce con il blues di B.B. King, Roy Buchanan, Steve Ray Vaughan, col jazz di Django Rienhardt, le note di Coltrane, e gli immancabili Pink Floyd. Cresce e osserva quella chitarra elettrica nel salotto, finché un giorno per caso la imbraccia, e non la molla più. Quindi la scuola di musica moderna dove incontra i primi amici veri, insieme alla passione.

Ma se l’immagine è ancora quella di una ragazza, il quadro non è del tutto completo. Manca il lato perfezionista e meticoloso di questa liceale, l’impegno scolastico che la porterà dritta alla laurea in Architettura. Non sembra una che lasci qualcosa di incompiuto, anche se sorridendo confessa che, da quando lavora e suona, i libri li lascia sempre a metà, la stanchezza finisce per sfinire pure la curiosità. Nel frattempo il tempo passa e lei ha seguito la scena grunge nata a Seattle negli anni ’90, si è nutrita di punk e hardcore, ha scoperto la diabolica chitarra di Marc Ribot, ascolta i Portishead e P. J. Harvey, si innamora dei Fugazi: una delle band culto della scena alternativa americana.

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Foto di Davide Pedriali

Poi c’è questo pomeriggio e la terza immagine: una donna magra che porta lunghi capelli neri e un lieve filo di trucco. Ha una certa dose di sensualità, ma la indossa quasi involontariamente. E’ appena uscita dall’ufficio dove si guadagna da vivere: l’architettura le ha fornito un lavoro e rappresenta il dovere, la musica uno scopo, e incarna la vita.
Mentre conferma di non aver mai vinto la ritrosia, di portarsi appresso l’antica timidezza, e farsi continua violenza per salire su un palcoscenico davanti al pubblico, Sara sembra essere una donna forte. Conosce i suoi difetti, le paure, e non si sottrae alla sfida continua per superarle. Lo fa col sorriso. Per questo ci vuole coraggio.“Qualcosa di estremamente doloroso mi ha insegnato che non c’è un attimo da perdere, e da allora ho iniziato a correre. Ho deciso che non mi sarei più fermata, non avrei rimandato ciò che desideravo fare, e i miei mi hanno trasmesso che la vita coincide col fare, non con l’attendere”.

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Foto di Emanuela de Toffani con Giorgio Canali

Molte persone credono nella musica di Sara, e il progetto Dagger Moth nel suo piccolo ha realizzato aspirazioni e abbattuto muri. Caparbia, non ha avuto più voglia di aspettare che arrivassero risposte o conferme, e direi che col proprio talento si è appropriata di ciò che le spetta.
Mi descrive ancora incredula quella volta che si ritrovò nella mail la richiesta di una collaborazione da parte di quel Joe Lally che suonava il basso proprio con i suoi amati Fugazi. Oppure l’album prodotto con l’aiuto della Psicolabel di Giorgio Canali, ex CSI e PGR, che ha cantato in Mind the gap insieme a lei.

Questa è Sara Ardizzoni ai miei occhi, anche se per capire il ritratto e dare essenza alle parole occorre ascoltare Dagger Moth, la sua cullante psichedelia, le parole dal ritmo lirico, e il canto mai urlato, accompagnato da un tappeto di arpeggi intensi, in cui a volte irrompe il suono cattivo e saturo della sua chitarra elettrica. Ascolto Ghost, un’onda che ripetutamente si espande e si ritrae, il cui testo ha un sapore poetico ed essenziale che cerco di tradurre: “Non posso cancellare/ una luce così forte/ Non un movimento/ Non un’ombra/ Ho migliaia di parole da pronunciare/ che ho fatto sprofondare”. O ancora Out of shot, scritto a quattro mani con Lally, in cui dichiara che nella vita non si accontenterà di imbrigliare i sogni di qualcun altro, e so che andrà come scrive. “All that I’ve ever learnt/ all that I’ve ever seen/ is not enough for me/ tame your dreams”. Crushed velvet tra le altre cose è rivendicazione delle proprie scelte, il diritto di scegliersi la propria strada e il modo di amare, inevitabilmente costellato di errori “So I don’t want a ruler to gauge a wrong side of life/ (…) to gauge a wrong side of love”.

E’ un modo di stare al mondo, quello di Dagger Moth. C’è grazia in Sara Ardizzoni e nel suo viaggio. E’ ciò che cerco in questo innocuo e forse inutile vagare verso gli altri! Non mi interessa altro che il moto di chi mi sta davanti e cosa lo genera. E’ un modo come un altro per sentire tra le mani un flusso che scorre inesorabile.E allora imbraccia la tua chitarra e metti più aria che puoi nei polmoni, così da riuscire ad andare lontano come desideri. Non fermarti Sara… continua a correre!

Dagger Moth (Sara Ardizzoni)
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La sua musica

Il blog di Sandro Abruzzese

La foto in evidenza è di Luca Cameli

 

“Ri-muoversi in centro”, prossimo appuntamento sabato 29 marzo in piazza Municipale

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Entra sempre più nel vivo Ri|muoversi in centro, il progetto partecipato di accessibilità promosso da Ascom Confcommercio Ferrara in sinergia con il Comune di Ferrara e finanziato dalla Regione Emilia Romagna.
L’appuntamento, aperto a tutta la città, sarà sabato prossimo (il 29 marzo) a partire dalle ore 16,30 in piazza Municipale con una passeggiata che mira a sperimentare dal vivo i nodi dell’accessibilità che chi ha difficoltà motorie e sensoriali si trova ad affrontare nella sua esperienza quotidiana: dunque saranno ad esempio a disposizione alcune carrozzelle per verificare quanto la città (ed in particolare il centro storico) sia accessibile a fruibile a tutti (anziani, bambini, disabili…).
Si calcola in media che siano tra il 15 ed 20% le persone che hanno bisogni specifici: ad esempio su Ferrara che conta circa 133mila abitanti i bisogni dell’accessibilità (persone con disabilità motorie temporanee o permanenti, ipovedenti, non udenti, non vedenti….) coinvolgerebbero da 20 a 26mila persone. All’appuntamento di sabato è stata invitata la Giunta comunale di Ferrara ed i candidati sindaci alle prossime amministrative comunali. Inoltre sarà presente una delegazione di commercianti.
Il prossimo appuntamento per “Ri|muoversi in centro” sarà il prossimo 4 aprile a “Gitando”, il salone del turismo accessibile a Vicenza, dove il progetto partecipato sarà presentato all’interno di uno stand.

“La Musica Libera. Libera la Musica”: premiati i vincitori del concorso

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Cultura – “La Musica Libera. Libera la Musica”: quinta edizione del concorso. I vincitori e i selezionati dalla giuria per ciascuna delle cinque categorie musicali. Il calendario delle esibizioni in una rete di festival. La presentazione e la premiazione

Bologna – Sei vincitori per cinque categorie musicali e 9 brani menzionati. È l’esito del concorso “La Musica Libera. Libera la Musica”, organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dall’Agenzia Informazione e Comunicazione della Giunta della Regione Emilia-Romagna (con i portali web Magazzini Sonori e RadioEmiliaRomagna), in collaborazione col Meeting delle etichette indipendenti (Mei), il Porretta Soul Festival, Musica nelle Aie-Castel Raniero Folk Festival, la Scuola di Musica popolare di Forlimpopoli, il Centro Musica di Modena, Radio Bruno e i nuovi partners rispetto alle scorse edizioni: Crossroads: jazz e altro in Emilia-Romagna ed Estragon, con la partecipazione speciale dell’associazione Toscana Musiche.

Una rete di festival e realtà largamente rappresentati nella conferenza stampa con premiazione svoltasi oggi nella sede della Regione, a Bologna. “L’Emilia-Romagna è una regione crocevia – ha commentato il presidente della giuria e direttore dell’Agenzia di Informazione e Comunicazione, Roberto Franchini – e queste esperienze sonore rappresentano tutta la sua vitalità, in un impasto di tradizione e innovazione”, un ambito “qui composto da un concorso ma anche da un cd, una serie di esibizioni, una radio che è un palco web”.
“Sono stato colpito dal livello qualitativo delle proposte”, ha detto Lele Roveri dell’Estragon Club, valutazione condivisa da Graziano Uliani del Porretta Soul Festival, secondo cui “è necessario investire ancora di più per aiutare a crescere questa generazione di giovani musicisti”, tema approfondito anche da Giordano Sangiorgi del Mei e da Sandra Costantini di Europe Jazz Network, per cui “questa operazione è un’esperienza che fa crescere tutte le parti in causa”.

I vincitori
La giuria di qualità, tenendo conto anche del voto on line, ha stabilito i vincitori: per la sezione Musica Libera, a pari merito; I Musicanti di Grema (Parma) con il brano Senza Gravità e The Talking Bugs (Bologna) con Consequences of your sound; per la sezione Rock Altre di B con Sherpa (anche loro bolognesi); per la sezione Soul e R&B i Groove City con No Need No Money (Bologna); per la sezione Jazz Valentina Preda (spostata dalla giuria su questa sezione) con Lonesome Rider, anche lei bolognese; per la sezione Folk, da Forlimpopoli, i Marcabrù con la loro Onda Tonda.
I gruppi menzionati dalla giuria, che andranno a comporre assieme ai vincitori il cd “La Musica Libera. Libera la Musica – volume V” sono: i Thee Mutandas con Asganaway (Ferrara); i Feel in the Void con Aprirò le danze e Raffaele Balsamo con Dissociale (entrambi pugliesi, ma domiciliati a Bologna); Valeria Burzi con Dovrò fare senza te (Bologna); Tiziano “Tizio” Bononcini con Il mio collega economista (Bologna); i Bevano Est con Knall (Cesena); Spacca il Silenzio! con Leggendo di Lou Reed (campani, da anni adottati da Bologna); Sara Loreni con Per non fare rumore (Parma); Karbonio 14 con Ti verrò a cercare (Reggio Emilia).

Il concorso
Il concorso ha avuto circa 271 iscritti e rispetto alla passata edizione è cresciuto il numero di voti on line con 5.309 voti rispetto ai 3.312 della passata edizione. Il numero di brani per sezione è stato di 115 per Musica libera; 118 Rock; 11 Jazz, 10 Soul and R&B e 17 Folk.
I brani iscritti alla V edizione del concorso sono prevalentemente di genere pop , cantautorale, rock, in lingua italiana, ma crescono rispetto agli anni scorsi i brani in lingua Inglese e i brani strumentali. Gli artisti iscritti provengono da tutta la regione ma in particolar modo dalla provincia di Bologna con 95 iscritti (35%), seguono Modena con 52 (19%), Parma con 27 (10%).La presenza delle donne è circa del 10%.
I vincitori verranno chiamati ad esibirsi nei 9 palchi che fanno riferimento ai Festival o alle iniziative dei Partner del Concorso (date in allegato). Il concorso era partito il 20 settembre scorso. Alla chiusura delle iscrizioni c’è stato poi il voto on line e a fine febbraio la riunione della giuria qualificata.

Il cd
“La musica libera.Libera la musica”, a cura dell’etichetta Materiali Musicali raccoglie i 15 migliori brani selezionati dalla giuria e dal pubblico, offrendo uno spaccato della scena musicale del nostro territorio. Verrà distribuito gratuitamente nel corso delle serate in cui si esibiranno i vincitori e in fiere ed eventi legati al mondo della musica. Inoltre verrà riproposto in varie occasioni su RadioEmiliaRomagna , la radio web della Regione, nata nel 2006, che da oggi è on line rinnovata nel look e nei contenuti, con un logo che la collega direttamente ai siti regionali , con 4 canali rss :News, Musica , Cultura &Gusto, Economia & Società.

La giuria
Roberto Franchini (presidente) direttore dell’ Agenzia Comunicazione e Informazione della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna; Giordano Sangiorgi, ideatore e organizzatore del Mei; Graziano Uliani, ideatore e direttore artistico del Porretta Soul Festival; Aldo Foschini, organizzatore e direttore artistico di La musica nelle Aie: Castel Raniero Folk Festival; Marco Bartolini, presidente della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli; Andrea Tinti, giornalista, critico musicale; Gianni Prandi, presidente Radio Bruno; Lele Roveri, general manager e art director dell’Estragon Club; Sandra Costantini vice presidente dell’associazione culturale internazionale Europe Jazz Network e direttore artistico di varie rassegne tra cui Crossroads: Jazz e altro in Emilia-Romagna.

Succhi di frutta “ostaggio” delle lobby, è scontro con i produttori

da: ufficio stampa Coldiretti

Le logiche delle lobby industriali sembrano prevalere su salute e qualità. L’innalzamento della percentuale di frutta porterebbe benefici sia ai produttori che ai consumatori.

“Rimaniamo interdetti per la decisione della Commissione Politiche dell’Ue della Camera di bocciare l’emendamento alla Legge europea 2013 finalizzato ad innalzare la percentuale minima di frutta nei succhi e bevande analcoliche dall’attuale 12% al 20%. Avevamo salutato con soddisfazione la volontà del Partito democratico, il primo partito italiano, di opporsi all’allora Governo Letta e di approvare, in Commissione Agricoltura, una misura che era nell’interesse dei consumatori e dei produttori italiani, ma dobbiamo prendere atto che le più bieche lobby industriali sono riuscite ad avere il sopravvento sulla logica della salute e della qualità”. E’ quanto denuncia il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’evidenziare che la decisione del Parlamento “getta nella più assoluta prostrazione i produttori di frutta, soprattutto del meridione, e danneggia i consumatori italiani, in particolare i bambini che avrebbero diritto ad alimenti di qualità superiore”. La Coldiretti ricorda che, con l’aumento al 20 per cento del contenuto minimo di frutta nelle bevande analcoliche prodotte e commercializzate in Italia, duecento milioni di chili di arance all’anno in più sarebbero “bevute” dai 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate. “L’Italia con il primato europeo nella qualità e sanità degli alimenti – afferma Moncalvo – ha il dovere di essere all’avanguardia nella battaglia per cambiare norme che sono difese in Europa solo dalle grandi lobby industriali”. Innalzare la percentuale minima di frutta nei succhi e bevande analcoliche dall’attuale 12% al 20% avrebbe concorso a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e avrebbe dato un colpo a quella intollerabile catena dello sfruttamento che al Sud colpisce gli agricoltori ed i trasformatori mentre le uniche ad aver vinto sono state le multinazionali dell’aranciata. Ora questa battaglia di verità e di trasparenza – conclude Moncalvo – si sposta nelle aule parlamentari. La Coldiretti garantisce il suo impegno ai produttori e ai consumatori italiani per rimuovere un atto di autentica ingiustizia”.

Un incontro per rendicontare l’uso dei 340mila euro di donazioni per la ricostruzione post sisma

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

“Abbiamo raccolto fin qui poco oltre 340mila euro e vogliamo rendere conosciuta con la massima trasparenza la destinazione di ogni singola somma che cittadini, associazioni e imprese, hanno donato per contribuire alla ricostruzione dopo il terremoto del 2012”.
Con queste parole la presidente della Provincia, Marcella Zappaterra, spiega lo scopo dell’incontro pubblico in programma venerdì 28 marzo alle 18 nel salone degli Stemmi in Castello Estense.
Gli interventi della stessa Zappaterra, della responsabile della Direzione regionale ai beni culturali e paesaggistici, Carla Di Francesco, e di Giuliano Mezzadri, titolare dell’omonimo studio di progettazione, illustreranno quali sono stati i lavori eseguiti e come sono stati spesi i soldi raccolti.
In particolare, l’incontro è dedicato principalmente a rendicontare il ripristino delle lanterne delle torri del Castello Estense di Santa Caterina e dei Leoni. Quest’ultima parzialmente crollata in seguito alla scossa il mattino del 20 maggio 2012 e diventata simbolo del terremoto che colpì Ferrara e parte del territorio provinciale.
“Grazie alle donazioni – continua Marcella Zappaterra – è stato possibile fare i primi interventi per la messa in sicurezza e il rafforzamento sismico delle strutture murarie”.
Il costo dell’intervento è stato di circa 186mila euro, con progetto autorizzato dalla Soprintendenza e approvato dal Comune di Ferrara.
La presidente della Provincia parla di primi interventi perché l’iniziale ripristino non è che il primo passo di un più articolato programma, che proseguirà nei prossimi mesi con il consolidamento delle altre lanterne (San Paolo e Marchesana) e di tutte le quattro torri.
Un cantiere di quasi 600mila euro partirà il prossimo maggio, grazie alle risorse messe a disposizione dai fondi del commissario straordinario Vasco Errani, mentre un secondo finanziato dai contributi privati riguarderà l’istituto Carducci in via Canapa. Il costo in quest’ultimo caso sarà di 60mila euro e i lavori avranno termine durante la pausa estiva delle attività didattiche.
All’incontro sono stati invitati i donatori, che riceveranno un ringraziamento pubblico anche da tutte le autorità cittadine.

Ad Unife parte la seconda Edizione del Corso di Perfezionamento in Management della Farmacia

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Al via venerdì 28 marzo alle ore 9 al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara, la seconda edizione del Corso di Perfezionamento in Management della Farmacia, che annovera tra i docenti sia universitari provenienti dall’Ateneo estense, da Parma, dall’Università della California, sia professionisti esperti del settore.
“Si tratta di un percorso formativo interdipartimentale – afferma Emidia Vagnoni, Direttore del Corso e Professore ordinario di Management sanitario di Unife – sviluppato per fornire ai farmacisti strumenti di gestione delle risorse e di controllo delle dinamiche economiche, al fine di garantire una gestione della farmacia in linea con le criticità dettate dall’attuale congiuntura. Le farmacie territoriali sia private che pubbliche, infatti, stanno vivendo una serie di criticità legate a vari fattori, tra cui l’avvento dei generici, la competizione crescente dei corner farmaceutici della grande distribuzione organizzata e l’affermazione di nuove modalità distributive dei farmaci dettate da esigenze di sostenibilità finanziaria del Servizio Sanitario Nazionale. Questi fattori hanno contribuito a ridurre sensibilmente i margini delle farmacie, portandole alla necessità di rivedere le loro forme di gestione alla luce del nuovo contesto operativo”.
Alla giornata di apertura parteciperanno il Vice Presidente A.S.SO.FARM, Francesco Schito, la Presidente FEDERFARMA delle Farmacie Rurali, Stefania Menegatti, in qualità di delegata dal Presidente Regionale Federfarma, ed il Presidente dell’A.F.M. Farmacie Comunali di Ferrara, Riccardo Zavatti.
“Il percorso – conclude Emidia Vagnoni – si svilupperà in nove giornate da marzo a settembre 2014, in cui i 31 partecipanti provenienti da varie regioni, affronteranno argomenti quali le modalità di valutazione dei costi, la lettura del bilancio ai fini fiscali, la gestione del magazzino e delle risorse umane, tecniche di marketing e fidelizzazione dei clienti, indispensabili per poter ricoprire efficacemente il ruolo di ‘Manager di Farmacia’”.

Quarto appuntamento di Unife in libreria con l’autore Guido Barbujani e “Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e scienziati”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Che cosa succede quando un genetista lavora con storici, filologi, archeologi, e persino con un vescovo? Quando, per fare il suo mestiere, deve rischiare la vita nel deserto siriano? L’avventura di uno scienziato alle prese con un caso eccezionale: la ricognizione delle reliquie di San Luca evangelista.

Un enigma tutto da risolvere, attraverso il resoconto di una ricerca storico-genetica molto particolare, ovvero cercare di capire se le reliquie, conservate a Padova in un antico sarcofago da oltre 800 anni, possano almeno ipoteticamente essere o meno quelle di San Luca evangelista, morto a Tebe in età avanzata intorno al 150 d.C. come vuole la tradizione.

Ci svelerà solo alcuni dei tanti passaggi di mistero di questa straordinaria avventura, avvolta in un alone misto di suspense, curiosità e scienza, Guido Barbujani, genetista e docente del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologie di Unife, sabato 29 marzo alle 18, nella libreria ibs.it (p.zza Trento e Trieste – Ferrara), nel corso della presentazione del suo ultimo libro Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e di scienziati (Einaudi, 2014), dialogando con Paola Spinozzi, docente di Letteratura inglese di Unife.

Eccone alcuni assaggi.

Il 17 settembre del 1998, nella basilica di Santa Giustina a Padova, un piccolo gruppo di studiosi assiste all’apertura di una cassa di piombo, sigillata da oltre 500 anni. Dentro ci sono i resti di uno scheletro senza testa, di un uomo vissuto nel I secolo. La sua identità, attribuita dalla tradizione va verificata dalla scienza: sono davvero i resti di San Luca evangelista? O la reliquia autentica è custodita altrove? La risoluzione dell’enigma è affidata dal vescovo a storici, filologi, archeologi, e infine – fra pochi scienziati in un mare di umanisti – al professor Guido Barbujani, chiamato ad analizzare il Dna dello scheletro e a sancirne la compatibilità con le tramandate origini del santo.

Un’avventura inconsueta e, al tempo stesso divertente: un lungo viaggio, non soltanto intellettuale, che porterà Barbujani – e i lettori con lui – fino in Siria, ad Aleppo, città millenaria, tra colonnelli corrotti, campioni di sangue clandestini e inconvenienti climatici. Ma anche nei recessi, a volte prosaici, a volte entusiasmanti del lavoro dello scienziato, tra congressi e luminari geniali.

Una vicenda affascinante, sul confine tra Oriente e Occidente, ma anche su quello tra cultura umanistica e scientifica, ove la penna del Barbujani scienziato si confonde con quella, estremamente abile, del narratore.

LASCIA STARE I SANTI. UNA STORIA DI RELIQUIE E DI SCIENZIATI

Sabato 29 marzo a ibs.it l’autore Guido Barbujani
dialoga con Paola Spinozzi

L’evento si configura come il quarto appuntamento di “Unife in libreria”, il nuovo ciclo di incontri con l’autore a cura dell’Ufficio Comunicazione ed Eventi di Unife, rivolto a tutta la comunità universitaria e non solo, che prosegue e consolida un già avviato rapporto di collaborazione con le librerie cittadine, con l’intento di valorizzare le relazioni tra Università e sistema- città, nell’ottica di Ferrara città universitaria.

“Unife in libreria” proseguirà con:

Venerdì 18 aprile, ore 18, presentazione del volume di Chiara Ceci, Emma Wedgwood Darwin. Ritratto di una vita, evoluzione di un’epoca (Sironi Editori). Dialoga con l’autore Maria Grazia Campantico (nell’ambito del ciclo di appuntamenti scientifici I Venerdì dell’Universo).

Guido Barbujani, genetista delle popolazioni, è Ordinario del Dipartimento di Scienze della vita e biotecnologia dell’Università di Ferrara. Nei suoi studi piú recenti, si è occupato di Dnaantico nell’uomo di Cro-Magnon, negli etruschi e nei nuragici. Ha pubblicato i romanzi Dilettanti (Marsilio, 1993), Dopoguerra (Sironi, 2002), Questione di razza (Mondadori, 2003), Morti e sepolti (Bompiani, 2010) e i saggi L’invenzione delle razze (Bompiani 2006), Europei senza se e senza ma (Bompiani 2008) e, con Pietro Cheli, Sono razzista e me ne vanto (Laterza, 2008).

Paola Spinozzi è docente di Letteratura Inglese del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Ferrara. I suoi interessi di ricerca includono le teorie e le metodologie di comparazione fra la letteratura e le arti visive; la retorica della scienza; le rappresentazioni letterarie, la narrazione e la divulgazione di teorie scientifiche; l’utopia come genere letterario e l’utopismo. È autrice di Sopra il reale. Osmosi interartistiche nel Preraffaellitismo e nel Simbolismo inglese (2005) e di The Germ. Origins and Progenies of Pre-Raphaelite Interart Aesthetics (2012, con E. Bizzotto). É curatrice di Origins as a Paradigm in the Sciences and in the Humanities (2010, con A. Zironi), Discourses and Narrations in the Biosciences (2011, con B. Hurwitz), Histoire transnationale de l’utopie littéraire et de l’utopisme (Paris: Champion, 2008, con V. Fortunati e R. Trousson

Domani il convegno “Dare credito alla legalità: le sfide della finanza e dell’impresa responsabili contro le mafie”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Il Dipartimento di Economia e management dell’Università di Ferrara, in collaborazione con Banca Popolare Etica e Fondazione Culturale Responsabilità Etica, ospiterà domani giovedì 27 marzo, dalle 15,30 alle 18, in Aula Magna di Palazzo Bevilacqua Costabili (via Voltapaletto, 11), il Convegno dal titolo “Dare credito alla legalità: le sfide della finanza e dell’impresa responsabili contro le mafie”.

“ La crisi finanziaria ed economica in corso – spiega Simonetta Renga, Direttore del Dipartimento di Economia e management dell’Ateneo – sta sempre più minacciando la tenuta del sistema imprenditoriale e creditizio, rendendo così impossibile la determinazione delle condizioni per la ripresa e lo sviluppo. Questa situazione di vulnerabilità del sistema economico legale è ben compresa dalle organizzazioni criminali, le quali possono trovare condizioni particolarmente favorevoli per il riciclaggio dei proventi illeciti. Negli ultimi anni si è reso sempre più evidente come, da tempo, le mafie guardino al Nord Italia ed al suo sistema economico, soprattutto a questo scopo. L’Emilia Romagna è certamente tra le regioni sulle quali si concentrano le maggiori attenzioni da parte delle organizzazioni criminali, a cominciare dall’ndrangheta”.

Aggiunge Giuseppe Marzo, docente di Economia e strategia aziendale al Dipartimento di Economia e management: “ Forze dell’Ordine e Magistratura sono chiamate ad uno sforzo importante anche nel nostro territorio, così come gli amministratori pubblici sono tenuti a prevenire ogni tentativo di infiltrazione in ambiti sensibili quali il sistema degli appalti pubblici. Le istituzioni, tuttavia, non possono essere lasciate sole nello svolgere questo compito, così come non può essere sufficiente il comunque fondamentale apporto della società civile, del mondo dell’informazione, della scuola e dell’Università nel promuovere la cultura della legalità. A questi sforzi occorre che si aggiunga una forte presa di coscienza da parte del mondo delle imprese, del credito e della libera professione, necessaria ad evitare il diffondersi di aree grigie che possano anche essere contigue ai sodalizi mafiosi”.

“ Per questo motivo il Dipartimento di Economia e management dell’Ateneo – conclude Renga – ha deciso di ospitare un incontro tra queste realtà, allo scopo di farle dialogare e rimarcare il loro ruolo centrale nell’affermazione di una cultura della legalità nel mercato”.

L’incontro sarà presentato da Simonetta Renga e animato da Giuseppe Marzo, chiamato a coordinare alcuni interventi preliminari: anzitutto, l’analisi del Colonnello Carlo Pieroni, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ferrara, su struttura e capacità di infiltrazione dell’ndrangheta, cui seguirà l’intervento di Riccardo Milano, Responsabile Relazioni Culturali di Banca Etica, sul ruolo della finanza etica nell’orientare il mercato alla legalità; seguirà un’analisi di Simone Grillo, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, sulle norme e sulle politiche maggiormente rilevanti per la prevenzione ed il contrasto delle infiltrazioni nell’economia legale.

Gli aspetti tecnici ed operativi saranno approfonditi nella seconda parte dell’incontro, grazie a una tavola rotonda nella quale, sempre con il coordinamento di Giuseppe Marzo, porteranno la testimonianza dell’impegno delle proprie organizzazioni sulla legalità Mauro Giannattasio, Segretario Generale Camera di Commercio di Ferrara, Paolo Rollo, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ferrara, Paolo Martinelli, Vice Presidente di Unindustria Ferrara e Presidente ANCE, Francesco Pacchin, Responsabile Servizio Compliance e Antiriciclaggio di Banca Etica.

La partecipazione all’iniziativa è aperta alla cittadinanza.

L’evento è organizzato dal Dipartimento di Economia e management dell’Università di Ferrara, con il patrocinio della Camera di Commercio, Unindustria, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Fondazione dei Dottori Commercialisti di Ferrara.

Giulio-Felloni

Giulio Felloni fra moda, auto e sport. Curiosità di un uomo appagato

Noia è un termine assente dal suo personale dizionario. Non ha bisogno di spiegarlo Giulio Felloni, presidente Ascom di Ferrara e da qualche tempo della Federazione Moda Italia provinciale. Non ha bisogno di raccontarlo perché è da sempre un uomo curioso, fedele al verbo fare e alle proprie passioni, che trasforma in un lavoro divertente. Possibilmente utile alla sua città. Ma l’affetto per Ferrara e le sue tradizioni culturali, artistiche, storiche e perfino gastronomiche è maturato con il tempo. Da ragazzo erano i motori a occupare i suoi pensieri. felloni‘Alla frequenza universitaria preferivo le gare in macchina, così rubavo l’auto a mio padre, poi a un certo punto l’ho preparata per il campionato di velocità”. Nessuno canta meglio di un motore all’orecchio di un fan del volante. Se poi le quattro ruote sono d’epoca la passione diventa vero amore come è successo a Giulio Felloni per 13 anni presidente del club Officina Ferrarese cui si deve l’organizzazione di uno storico raduno d’epoca “Valli e Nebbie”, un quarto di secolo ben portato nato dall’intuizione del presidente, che ancora oggi ha parole di stima per chi insieme a lui si è adoperato per realizzarlo. “Non solo è una manifestazione molto apprezzata, ma permette di scoprire una Ferrara inedita, poco conosciuta e bellissima”. Nei suoi ricordi c’è posto per la Mille Miglia ma anche per il football americano e le Aquile, uno dei team storici italiani fondato nel 1979. “Ho accompagnato la squadra per mano fino agli anni Novanta, le Aquile hanno vinto il titolo italiano e sono una formazione che a differenza di altre non ha avuto intoppi durante il lungo percorso professionale”, racconta con orgoglio, ricordando come insieme ad altri due amici ha fondato la Fidaf, Federazione italiana di football americano.

Felloni“All’epoca ero già sposato e avevo due bambini”, dice. Di quella stagione sportiva resta anche un film made in Usa dedicato alle Aquile e mai arrivato in Italia. Un documento con tanto di attori, non ultimo il mitico Maurizio Nichetti nei panni di Giulio Felloni. Sorride il presidente, ha sempre avuto un debole per lo spettacolo, per il teatro, per le cose nuove. E’ un uomo curioso, appunto. Tanto da partire per l’Inghilterra insieme al fratello Alberto, l’obiettivo era un periodo di formazione per inserirsi con idee all’avanguardia nell’azienda di famiglia nata nel 1946. “Sono partito dalla gavetta, facevo un lavoro di facchinaggio vero e proprio”, racconta. Da Londra a Milano, sempre a farsi le ossa nel settore. In pochi anni accanto ai tessuti, core business dell’attività familiare, comparvero i capi d’abbigliamento più moderni di tutta la città. Il trionfo del jeans. Attillato, a vita alta, bassa e chi più ricorda più conosce la storia di un’istituzione della moda ferrarese. Era l’effetto Londra, il riflesso di Carnaby street e Kings Road. In poche parole: la moda. Imprescindibile dalla pop art e dalla musica di due mitiche rock band i Beatles e gli Stones. Altri tempi, altre speranze, una cosa è certa per Giulio Felloni. “Oggi più di allora l’innovazione deve essere sempre al centro di ogni attività commerciale”, spiega.

felloni“I cambiamenti si susseguono con grande velocità, soprattutto negli ultimi anni. Dopo due mandati in Ascom non potevo restare in carica un terzo – dice – Vi ho fatto ritorno dopo sei anni su sollecitazione del presidente nazionale Carlo Sangalli, è stata una chiamata lusinghiera, ma lo scenario con cui ci si misura è completamente diverso. E’ dominato da una tale incertezza da non consentire di programmare il futuro”. Dalla politica alla burocrazia alla rigidità delle banche restie a supportare il rischio d’impresa, tutto sembra giocare contro la ripresa. “E’ davvero molto complicato confrontarsi con un panorama nel quale emergono ogni giorno incongruenze e ingiustizie sociali – dice – si fatica a ignorare come gran parte dell’impegno di chi ha delle attività sia profuso per far fronte al pagamento delle tasse. Insomma è difficile”. Per tutti e anche per Ascom. “Il nostro impegno c’è, sono tante le cose in campo, penso alle iniziative nate per affrontare i problemi dei centri storici ai momenti d’ascolto degli associati di altre cittadine della provincia al percorso per rendere Ferrara una città accessibile a tutti – spiega – Resta però un fatto importante, la necessità di condividere scelte e strategie con tutte le forze sociali. L’obiettivo comune è la crescita di una città dalle tante caratteristiche non sfruttate”. Sono il fascino discreto di Ferrara, le differenti prospettive che può offrire – riassunte secondo Felloni nella bellezza del campanile incompiuto del Duomo che tanto gli piace – ad aver bisogno di una cassa di risonanza diversa. Fresca. “Il ricambio generazionale e la crescita di giovani imprenditori avrà un ruolo importante nell’emergere di idee ed esperienze – spiega – Stiamo vivendo un momento di transizione da fronteggiare con grande calma, senza perdere di vista innovazione e servizi, che oggi fanno la differenza. L’importante è non scimmiottare il passato, diversificare le attività e prevenire le tendenze, una qualità fondamentale per un imprenditore”. L’emergenza è frenare la debacle. Hanno chiuso troppi negozi e altri restano vuoti per il caro affitti. Per ogni luce che si spegne, conclude Felloni, se ne va un pezzetto di città. E si rischia di aprire la porta al degrado del salotto ferrarese.

Leggende tra due mari: Spina e Olbia Pontica. Venerdì a Palazzo Costabili una serata di musica, immagini, poesia

da: ufficio stampa SBArcheo Emilia-Romagna

Una serata per raccontare con un originale strumento musicale, con la voce dei poeti ferraresi e con performance artistiche, storie di contatti tra mondi diversi, luoghi e varie umanità
Il tutto all’insegna del colore giallo-oro: chi partecipa è invitato a indossarlo

In occasione della XXI Edizione del Salone dell’arte del restauro e della conservazione dei beni culturali e ambientali che si tiene al Quartiere fieristico di Ferrara dal 26 al 29 marzo 2014, il Museo Archeologico Nazionale offre alla città una serata all’insegna del colore Giallo-Oro (e chi interviene è invitato a indossarlo).
A partire dalle ore 21, lo splendido Palazzo Costabili si animerà in tutti i suoi spazi, coinvolgendo la città per raccontare con un originale strumento musicale, con la voce dei poeti ferraresi e con performance artistiche, storie di contatti tra mondi diversi, luoghi e varie umanità.

L’evento è organizzato dall’Associazione Bal’danza, con il patrocinio della Direzione Regionale per i Beni Culturali dell’Emilia-Romagna, della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e del Comune di Ferrara, e con la collaborazione del Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara e dell’Associazione badanti Nadija di Ferrara.
La serata è ideata e coordinata da Paolo Raddusa, socio di Bal’danza, e non sarebbe stata possibile senza il coinvolgimento spontaneo del mondo culturale della città, in particolare dell’artista Vincenzo Biavati, della pittrice Buci Sopelsa e di un gran numero di poeti ferraresi, l’adesione del Gruppo Archeologico Ferrarese e la disponibilità del personale del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara.

venerdì 28 marzo 2014, dalle ore 21

Museo Archeologico Nazionale, Via XX settembre n. 122 a Ferrara

Narrazioni, musica, rime, scritti, luci, immagini, archeologia, scultura, poesia

Ingresso gratuito

salone-restauro

Il Salone del restauro racconta la ricostruzione dell’Emilia

Salone del restauro al via a Ferrara. E’ la prima e la più importante manifestazione a livello nazionale dedicata all’arte del restauro e alla conservazione del patrimonio artistico italiano. Quattro giorni di eventi, incontri e dibattiti al quartiere fieristico di Ferrara per la 21a edizione da oggi a sabato 29 marzo . L’inaugurazione con Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, alle 12 in Fiera.

Uno spazio importante quest’anno sarà dedicato alla ricostruzione post-sisma con diretto coinvolgimento di una ventina dei Comuni del cosiddetto “cratere del sisma”, ospitati in Fiera all’interno dello stand della Regione e degli ordini professionali di architetti, geometri e ingegneri. E’ previsto uno spazio-evento dedicato e un convegno in cui verrà illustrato il progetto Re-building, che prevede iniziative integrate a supporto dei Comuni colpiti dal sisma. Il progetto, tra l’altro, è coordinato proprio dal Centro ricerche urbane, territoriali e ambientali (Cruta) dell’Università di Ferrara. Diciannove delle comunità coinvolte dalle scosse del maggio 2012 saranno al salone per dar voce alle loro problematiche, esperienze e alle esigenze delle loro realtà cittadine non solo emiliane, ma anche lombarde e venete.

Il Salone sarà anche un’occasione per presentare il dettaglio degli interventi già fatti, ha spiegato in occasione della presentazione in Regione l’assessore regionale alla programmazione territoriale, Alfredo Peri. Pur ammettendo che i tempi per la ricostruzione “purtroppo non saranno brevi”, Peri ha ricordato che il programma delle opere pubbliche e dei beni culturali (per complessivi 1,3 miliardi di euro) è già avviato. Per il 2014 “c’è un piano annuale di investimento di 530 milioni”.
Due convegni affronteranno il tema delle chiese coinvolte nel sisma, che sono 555 e hanno subito danni e richiedono lo sviluppo di progetti di restauro e riqualificazione. Tra i relatori Antonio Paolucci, già ministro dei beni culturali e soprintendente del polo museale di Firenze, ora in veste di direttore dei Musei vaticani, che sarà affiancato dal delegato pontificio del Consiglio della cultura Carlos Alberto de Pinho Moreira Azevedo.

Il Salone è anche l’occasione per conoscere la mappatura di aziende innovative e talenti del territorio di Ferrara: giovedì 27 marzo alle 16, al Padiglione 5 della sala Ermitage della Fiera verrà presentato “Atmosfera creativa”, il progetto di indagine di Sipro, l’Agenzia per lo sviluppo di Ferrara. Un focus sulle attività di architetti e produttori di eccellenze, blogger e organizzatori di eventi, editori e operatori turistici per soppesarne quantità e qualità. L’obiettivo: individuare a Ferrara criticità e opportunità di crescita per i settori culturali e creativi, mettendo a fuoco le peculiarità del territorio per cercare di trovare un percorso condiviso di sviluppo economico e produttivo.
Convegni e incontri tecnici illustreranno esperienze di formazione, restauro e conservazione su opere e manufatti che hanno interessato praticamente tutte le regioni d’Italia. Oltre 250 poi gli espositori, con importanti adesioni anche dall’estero, che animeranno la ricca proposta espositiva: produttori di materiali, tecnologie, attrezzature museali, servizi e software, centri per il restauro, enti di promozione turistica, fondazioni bancarie, Università, Accademie di Belle arti e enti pubblici. Protagonista al Salone è il Mibac, ministero per i Beni e le attività culturali, assieme ai suoi differenti Istituti.

All’interno dei padiglioni culturali, le mostre hanno lo scopo di divulgare i risultati dei più prestigiosi interventi nel campo del restauro, evidenziare interventi innovativi, su capolavori di arte passata, moderna e contemporanea. Tra questi la presentazione degli ultimi restauri dei Bronzi di Riace, il restauro della Pietà di Giovanni Bellini della pinacoteca di Brera, il restauro della Cappella della Sindone di Torino.

Fiera di Ferrara, dal 26 al 29/3/2014 ore 9.30-18.30. Ingresso a pagamento.

sinistra

Morte della vecchia politica e agonia della sinistra

Il governatore della Bce, Mario Draghi, all’indomani dell’ultimo risultato elettorale italiano e di fronte alla situazione di stallo aperta a tutti gli esiti possibili commentò: “Non c’è da preoccuparsi in modo particolare. Chiunque alla fine governerà, sulle grandi scelte c’è un pilota automatico che garantisce la rotta.”
Come sostiene lo studioso Marco Revelli, non si poteva rappresentare meglio la negazione della politica e la crisi della sinistra. Una tale dichiarazione sembra dire ai cittadini: votate per chi volete, pensando di scegliere il pilota, ma la rotta è già tracciata da altri!

Chi ha militato nella sinistra storica e ancora crede in una possibile alternativa all’attuale deriva, deve partire da qui. E’ inutile prendersela con il destino cinico e baro. La verità è che dalla fine degli anni settanta del secolo scorso la sinistra politica e sindacale è entrata in una crisi generale (idee, progetto, proposte, classi dirigenti) da cui non si è più ripresa. Ovviamente parlo di sinistra mondiale ed europea e non solo delle sue varie forme nazionali. Capita, nella storia, che movimenti che hanno svolto una funzione positiva vengano travolti da cambiamenti che non riescono a comprendere o governare. E’ accaduto per il nobile liberalismo ottocentesco che non riuscì ad adeguarsi all’avvento della società di massa dell’inizio del novecento… e vinsero i totalitarismi.

Per la sinistra, non sono i valori fondamentali (giustizia e libertà) che sono venuti meno, ma la loro traduzione in progetti, proposte concrete, organizzazione politica, egemonia culturale. In una parola: manca la politica. Fare politica non significa enunciare dei valori, proclamare delle buone intenzioni, “…immaginare repubbliche o principati mai esistiti…” (Machiavelli). Non è nemmeno appagarsi nel definire se stessi (i puri contro i corrotti), sventolare una bandiera, demonizzare il presente e i propri simili che non ci capiscono.
La politica è realizzare programmi, praticare soluzioni innovative e credibili. Che poi, in una società democratica, vuol dire avere il consenso della maggioranza dei cittadini; oppure essere una minoranza capace e combattiva. Per esempio, dire uguaglianza e giustizia sociale non basta. Quale? In che modo? Per chi? Contro chi? Oppure pensare che la crisi della politica sia solo un problema di costi. No, è innanzitutto una questione di credibilità morale di chi la esercita E si potrebbe continuare. In sintesi: un’impresa gigantesca!

Dunque, che fare?
Ecco uno schematico elenco teorico-pratico di domande cruciali. Cosa significa fare politica ed essere sinistra nel tempo della globalizzazione? Quale rapporto tra democrazia rappresentativa, democrazia diretta e la necessità di velocizzare la decisione? Come si sta configurando la sfera pubblica e la relazione tra spazio pubblico e privato nel tempo di Internet? L’eclisse dei vecchi partiti ha come sbocco obbligato il populismo, il plebiscitarismo o l’astensionismo? Se la politica è forza, come costruire un’organizzazione capace di fare i conti non con la società di massa di ieri, ma con la società degli individui di oggi? E quando si dice individuo che cosa intendiamo? Non certo le semplificazioni che circolano: l’individuo consumistico, l’homo oeconomicus, l’uomo-massa.

La filosofia e la poesia sono più sottili nel farci capire la complessità dell’individuo che faticosamente emerge dalla modernità. Pensiamo, per esempio, alla definizione che Kierkegaard dava del singolo: un ciottolo non levigato. O quella che Kant dava dell’uomo: un legno storto. O la grande poesia di Montale che con la sua filosofia amara e dolorosa ci ricorda la fatica e il rischio dell’esistenza, e l’ineludibile solitudine in cui ognuno viene a trovarsi nella precaria costruzione della propria individualità morale e civile.

Questi schematici cenni servono per dare un’idea di come sia indispensabile immaginare associazioni politiche che vivano come normale l’attrito tra appartenenza e unicità/autonomia della singola persona. Ce la faremo a spezzare la spirale che parte dalla rissa per l’incapacità di vivere una situazione associativa plurale e finisce con l’uomo solo al comando? Se una moderna e laica forza di sinistra non ce la farà a risolvere questi problemi, varrà poco lamentarsi dell’exploit della signora Le Pen… Di più: la medesima parola sinistra diventerà inutilizzabile e priva di significato se non si ritornerà al principio aureo della grande politica: sono quel che faccio e non ciò che predico!

Fiorenzo Baratelli è direttore dell’Istituto Gramsci

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GERMOGLI
l’aforisma
di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

“La speranza è buona come prima colazione, ma è una pessima cena” (Francis Bacon)

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IMMAGINARIO
la foto
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Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città e i suoi abitanti.

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In somma (foto di Roberto Fontanelli)