Skip to main content

Giorno: 22 Maggio 2014

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 22 maggio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 22 maggio 2014

UFFICIO ELETTORALE – Le modalità per accedere alle consultazioni europee e amministrative del 25 maggio
Elezioni 2014, tutte le informazioni sulle pagine internet comunali
22-05-2014

Quando e dove si vota? Quante liste si presentano e chi sono i candidati? Come si esprimono le preferenze? Quali le modalità per il trasporto ai seggi degli elettori in difficoltà motoria? A queste e ad altre domande sulle elezioni europee e amministrative di domenica 25 maggio (seggi aperti dalle 7 alle 23) offre risposta il sito internet del Comune di Ferrara alla pagina http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=1735 predisposta dall’Ufficio Elettorale.

Sempre dalle pagine del sito internet del Comune di Ferrara (www.comune.fe.it) sarà possibile seguire lo spoglio delle schede elettorali a partire dalla chiusura dei seggi (spoglio schede europee dalle 23 del 25-5-14, spoglio schede amministrative dalle 14 del 26-5-14)

COME SI VOTA [attenzione a chi indica preferenze sulle schede: ci deve essere alternanza di genere]: http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=6871

Questo il numero di cittadini elettori del Comune di Ferrara

– ELEZIONI EUROPEE
Maschi 50.991 – Femmine 58.414 TOT. 109.405

– ELEZIONI COMUNALI
Maschi 51.721 – Femmine 59.099 TOT. 110.820

N.B.: per le elezioni europee il numero è inferiore perchè i residenti all’estero nei paesi UE votano nel paese di residenza estera.

UFFICIO STAMPA DEL COMUNE – L’Ufficio Stampa del Comune di Ferrara ha predisposto anche in questa consultazione elettorale una sala stampa al servizio dei giornalisti nella residenza municipale (Sala Zanotti).

Per informazioni: Ufficio Elettorale via Fausto Beretta, 19 – Ferrara tel. 0532 419733 – fax 0532 419703

oppure URP Informacittà di via Spadari 2/2 – Ferrara tel. 0532 419770 (cliccare su nome ufficio per orari di apertura)

(Comunicato di Cronacacomune del 21-5-14)

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro del ciclo ‘La Grande Guerra’ venerdì 23 maggio alle 17
Il movimento operaio europeo di fronte al primo conflitto mondiale
22-05-2014

Sarà dedicato agli effetti del primo conflitto mondiale sull’internazionalismo socialista il nuovo incontro del ciclo ‘La Grande Guerra e il Novecento europeo’ in programma venerdì 23 maggio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. A parlarne sarà Michele Nani.
La rassegna di appuntamenti promossa dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara proseguirà con una serie di incontri mensili fino al novembre prossimo, con cui si cercherà, negli intenti degli organizzatori, di approfondire il significato di quel tragico evento che inaugurò ‘il secolo breve’ e fu causa di cambiamenti sconvolgenti per l’Europa del Novecento.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

Consolidatosi in Europa nell’ultimo quarto del XIX secolo, il movimento operaio, cioè l’insieme delle associazioni e organizzazioni legati a vecchi e nuovi mondi del lavoro, assunse una caratterizzazione democratica e socialista. Presupposto della lotta per l’emancipazione economica e politica fu una tensione solidale che si allargava fino all’internazionalismo e al rifiuto delle guerre. La costituzione della “Prima” (1864) e poi della “Seconda” (1889) Internazionale dei lavoratori furono l’espressione istituzionale di questa nuova fratellanza proletaria. Dopo lo scontro franco-prussiano e la nascita del nuovo Reich tedesco (1870), l’Europa attraversò una fase considerata “pacifica”, anche se segnata da guerre esterne (coloniali) o periferiche (ad es. nei Balcani). Dopo l’offensiva pacifista di massa del 1912, i nuovi venti di guerra del 1914 rappresentarono una messa alla prova dell’internazionalismo socialista. Sorpresa dal rapido corso degli eventi l’Internazionale si rivelò impotente e in assenza di iniziativa politica il proletariato europeo seguì i propri governi e si divise lungo linee nazionali, giungendo a contrapporsi armi in pugno nelle battaglie e nelle trincee. Le “unioni sacre” contribuirono a far divampare il nazionalismo e il socialismo andò incontro a una profonda scissione, approfondita della rivoluzione russa del 1917 e dalla radicalizzazione che la tragica esperienza di guerra determinò in vasti settori sociali.

INIZIATIVA DI SOLIDARIETA’ – A cura dell’ANT domenica 25 maggio alle 17 nella sede del Country Club, in via A. Chiorboli 366, a Fossadalbero
Un’asta per donare dignità alla vita
22-05-2014

Domenica 25 maggio alle 17, nella sede del Fossadalbero Country Club (Ferrara), è in programma la 5.a edizione dell’asta di solidarietà per ANT “Oggetti preziosi per donare dignità alla vita”. L’iniziativa benefica aperta a tutta la città, organizzata dalla Fondazione ANT Italia Onlus in collaborazione con l’assessorato al Commercio e alle Attività Produttive del Comune di Ferrara, è stata presentata ufficialmente questa mattina, giovedì 22 maggio, in residenza municipale dall’assessora comunale al Commercio e alle Attività produttive, dalla coordinatrice Promozione Nazionale Fondazione ANT Denis Dall’Olio, dal delegato di Ferrara Fondazione ANT Italo Mosca insieme alle collaboratrici Costanza Canella e Ilaria Zeri, al direttore del Fossadalbero Country Club Marco Beccati e al battitore dell’asta Stefano Bottoni, direttore artistico del Ferrara Buskers Festival.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)

E’ diventata ormai un appuntamento annuale la tradizionale asta benefica che la Delegazione di Ferrara della Fondazione ANT organizza in collaborazione con l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Ferrara e che quest’anno si terrà domenica 25 maggio alle 17, nella splendida cornice della villa estense sede del Country Club, in via A. Chiorboli 366, a Fossadalbero.

Stefano Bottoni, ideatore e direttore artistico di Ferrara Buskers Festival, batterà all’asta i 90 lotti, generosamente donati dalle realtà produttive del territorio. La scelta per il pubblico è molto vasta e variegata: si spazia dal vino di pregio ai gioielli, dalle macchine fotografiche con ottiche intercambiabili ai quadri d’autore, dall’abbigliamento uomo e donna alle borse, dagli occhiali da sole ai buoni per sedute dal parrucchiere, e molto altro. Il catalogo dei lotti all’asta è consultabile anche online, su www.ant.it .

L’ingresso all’evento è gratuito e aperto a tutti. Il pomeriggio si concluderà con un buffet, offerto da Mattarelli Vini e Panificio Cappelli. Tutto il ricavato andrà a sostegno dell’assistenza oncologica domiciliare gratuita che la Fondazione ANT offre sul territorio di Ferrara dal 1987, grazie al lavoro di tre medici, un infermiere ed uno psicologo. Nel calore della propria casa e tra gli affetti di sempre, i sofferenti di tumore assistiti da ANT ricevono cure specializzate e gratuite, 365 giorni l’anno, con uno standard pari a quello ospedaliero.

Referente: Costanza Canella , Responsabile Comunicazione Delegazione ANT di Ferrara,cell. 348 3102760

Profilo Fondazione ANT – La Fondazione ANT Italia Onlus opera in nome dell’Eubiosia (vita in dignità). Dal 1985 ad oggi ANT ha assistito, in modo completamente gratuito, circa 100.000 Sofferenti oncologici (dato aggiornato al 31 dicembre 2013). In 9 diverse regioni italiane, oltre 4.000 malati vengono assistiti ogni giorno a domicilio da 20 équipes di operatori sanitari ANT che assicurano, al Malato ed alla sua Famiglia, tutte le necessarie cure di tipo ospedaliero e socio-assistenziale. Sono complessivamente più di 400 i professionisti che lavorano per la Fondazione (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari e funzionari) cui si affiancano circa 1.800 Volontari, iscritti nel registro ANT. Il supporto affronta ogni genere di problema nell’ottica del “benessere globale” del Malato. La Fondazione ANT è inoltre fortemente impegnata nella prevenzione oncologica, con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Nell’ambito del solo Progetto Melanoma, che ha preso il via nel 2004, sono stati visitati 75.172 pazienti in 68 diverse province italiane (dato aggiornato al 31 dicembre 2013). Le campagne di prevenzione si attuano sia presso strutture sanitarie offerte gratuitamente ad ANT, sia negli ambulatori ANT, sia all’interno dell’ambulatorio mobile – BUS della Prevenzione. Il mezzo, dotato di strumentazione diagnostica all’avanguardia (mammografo digitale, ecografo e videodermatoscopio) consente di realizzare sul territorio visite di prevenzione nell’ambito dei vari progetti ANT. La Fondazione ANT opera in Italia attraverso 120 Delegazioni, dove la presenza di Volontari è molto attiva. Alle Delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all’assistenza sanitaria domiciliare. Prendendo come riferimento il 2013, ANT finanzia la maggior parte delle proprie attività grazie alle erogazioni di privati cittadini e alle manifestazioni di raccolta fondi organizzate (56%) al contributo del 5×1000 (11%) a lasciti e donazioni (7%). ANT è la 10^ Onlus nella graduatoria nazionale su oltre 35.000 aventi diritto nel medesimo ambito.

Per info: Fondazione ANT Italia Onlus – Istituto delle Scienze Oncologiche, della Solidarietà e del Volontariato
Via J. di Paolo, 36 – 40128 Bologna Tel. + 39 051 7190111 – Fax +39 051 7190150
www.ant.it – Conto corrente postale 11 42 44 05

Presidenza: Raffaella Pannuti raffaella.pannuti@ant.it
Comunicazione nazionale: Maria Rita Tattini mariarita.tattini@ant.it

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella riunione del 22 maggio
Abbonamento per la sosta, impieghi di pubblica utilità e Progetto CASA. Rinnovate convenzioni per gestione gattile e con la Contrada S.Giovanni. Sostegno agli orti urbani e al Super Bowl
22-05-2014

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella riunione del 22 maggio

Abbonamento per la sosta, impieghi di pubblica utilità e Progetto CASA. Rinnovate convenzioni per gestione gattile e con la Contrada S.Giovanni. Sostegno agli orti urbani e al Super Bowl

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di giovedì 22 maggio:

Assessorato alla Mobilità e Lavori Pubblici:

Per la sosta in Rampari di San Rocco disponibile il nuovo abbonamento mensile

Sarà a disposizione dall’1 giugno prossimo il nuovo abbonamento mensile, del costo di 30 euro, per la sosta nel parcheggio di Rampari di San Rocco. L’area di sosta su strada, con una capienza di 360 posti auto, si aggiunge così alla schiera di quelle gestite da Ferrara Tua per le quali, oltre alle tariffe giornaliere, sono previste anche tariffe mensili agevolate. L’introduzione del nuovo abbonamento si allinea con gli obiettivi del Piano Urbano della Mobilità (PUM) del Comune di Ferrara che puntano ad orientare i cittadini verso un più frequente utilizzo integrato di più mezzi (auto+bus) grazie alla presenza nell’area di fermate delle linee bus per il centro cittadino.

L’immobile comunale di via del Melo a disposizione della Contrada di San Giovanni

Resterà a disposizione della Contrada Borgo di San Giovanni, a titolo gratuito, per altri 15 anni l’immobile di proprietà comunale di via del Melo già in parte utilizzato dalla stessa contrada come propria sede. Il nuovo contratto di concessione permetterà all’associazione di promozione sociale di utilizzare tutti i locali e l’area esterna dell’immobile per le proprie attività.

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona e Immigrazione:

Impieghi di pubblica utilità in Comune ai condannati per guida in stato di ebbrezza

L’Amministrazione comunale continuerà a rendersi disponibile come sede di lavori di pubblica utilità da svolgere in alternativa alle pene per guida in stato di ebbrezza. Sarà infatti rinnovata per altri tre anni la convenzione con il Tribunale di Ferrara, mediante la quale il Comune definisce le proprie modalità di attuazione della legge 120 del 2010 secondo cui la pena detentiva e pecuniaria per questo genere di reato può essere sostituita, se non vi è opposizione da parte dell’imputato, “con quella del lavoro di pubblica utilità consistente nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività da svolgere, in via prioritaria, nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni” o altri enti.

L’Amministrazione si presta, in particolare, ad accogliere tre persone contemporaneamente da impegnare nelle proprie strutture e si farà carico dell’assicurazione dei lavoratori per gli infortuni e per la responsabilità civile verso terzi.

Supporto a situazioni di non autosufficienza

Ammontano complessivamente a 9.950 euro i contributi destinati a una serie di beneficiari del Progetto ‘C.A.S.A.’ (Cura Assistenza Sostegno Autonomia) mirato al sostegno a dipendenti e pensionati pubblici (e loro famigliari di primo grado) in condizione di parziale o totale non autosufficienza, residenti nel comune di Ferrara.

Il progetto, finanziato dall’Inps gestione ex Inpdap, è coordinato dall’assessorato alla Sanità e Servizi alla Persona del Comune di Ferrara e offre un sostegno principalmente economico per l’utilizzo di servizi specifici, tra i quali: assistenza domiciliare, sostegno alle spese per assistente familiare, sostegno ai costi di ricovero in casa protetta, accompagnamento sociale, ginnastica a domicilio, riattivazione cognitiva, motoria e logopedia, formazione ai familiari che hanno in cura persone non autosufficienti.

Rinnovato l’accordo di gestione del gattile municipale

Sarà rinnovata fino al 31 maggio 2015 la convenzione con cui il Comune di Ferrara affida all’associazione ‘A Coda Alta onlus’ la gestione del gattile municipale di Ferrara di via Gramicia. L’accordo coinvolge l’associazione anche nell’aggiornamento del censimento e nell’effettuazione della campagna di sterilizzazione dei gatti appartenenti alle colonie feline, che vivono in stato di

libertà sul territorio comunale

Assessorato all’Urbanistica, Edilizia Privata ed Edilizia Residenziale Pubblica:

Ferrara sostiene la diffusione degli ‘Orti urbani’

Si propone di promuovere iniziative di valorizzazione e riqualificazione degli orti urbani il progetto nazionale lanciato da Italia Nostra, in accordo con l’Anci, a cui anche il Comune di Ferrara ha deciso di dare la propria adesione. L’iniziativa dal titolo ‘Orti Urbani’ si fonda su un protocollo d’intesa, al quale hanno aderito anche Coldiretti e la Fondazione di Campagna Amica, che sollecita i Comuni italiani a promuovere iniziative volte alla diffusione delle coltivazioni orticole e alla riqualificazione dell’agricoltura urbana.

Assessorato al Decentramento e Sport:

Dal Comune sostegno all’organizzazione del ‘XXXIV Super Bowl italiano’

E’ in programma allo stadio comunale Paolo Mazza di Ferrara domenica 6 luglio alle 20,30 la finale del Campionato nazionale 2014 di Football Americano (XXXIV Super Bowl italiano), organizzata dall’Asd Ferrara American Team Football Estense in collaborazione con la Fidaf, a cui il Comune di Ferrara garantirà il proprio patrocinio.

DECENTRAMENTO E SCUOLA – Mercoledì 28 e giovedì 29 maggio alle 21 al Comunale la 19.a edizione
Con lo spettacolo ‘Love is…i colori dell’amore!’ di nuovo in scena gli allievi delle scuole di via Bologna
22-05-2014

Mercoledì 28 e giovedì 29 maggio (alle 21) al teatro comunale Abbado tornano con il consueto entusiasmo per una nuova performance i ragazzi delle scuole del territorio di via Bologna. La diciannovesima edizione dell’allestimento di maggio avrà per titolo “Love is…i colori dell’amore” e gli oltre 500 giovani dai 6 ai 14 anni che saliranno sul palco tra parole, musica e danza sono gli allievi delle scuole secondaria di I° grado F.De Pisis, primaria G. Matteotti, primaria A. Franceschini, L.A.G. School of Dance and Musical, scuola d’Infanzia S.Luca e doposcuola Camelot. Due i docenti che hanno curato la progettazione e la realizzazione: Brunaldo Trambaioli (regia) e Cinzia Di Tommaso (aiuto regia). Gli spettacoli saranno presentati da Silvia Dambrosio. L’iniziativa, che si avvale del patrocinio del Comune di Ferrara – con la collaborazione di Circoscrizione 2, Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara, di UST di Ferrara, dell’Istituzione dei Servizi educativi scolastici e per le famiglie del Comune di Ferrara e dell’associazione Vivere in via Bologna – è stata presentata questa mattina in conferenza stampa nella sede circoscrizionale di via Bologna.

All’incontro erano presenti il presidente della Circoscrizione 2 con alcuni collaboratori, il regista dello spettacolo Brunaldo Trombaioli e la dirigente scolastica Maria Gaiani.

LA SCHEDA – A cura degli organizzatori

Quest’anno, in occasione della 19° edizione, lo spettacolo delle scuole del territorio di Via Bologna ( Secondaria di I grado “F.De Pisis”, Primaria “G. Matteotti”, Primaria “A.Franceschini”, “L.A.G. School of Dance and Musical”, Scuola d’Infanzia “S.Luca” e Doposcuola “Camelot”) vede nuovamente impegnati circa 500 bambini e ragazzi nella realizzazione di uno spettacolo musicale a scopo benefico che quest’anno ha per titolo “Love is….i colori dell’amore”.
Il tema scelto è quello dell’amore inteso come realtà pienamente umana che orienta la persona nei rapporti col mondo, un atteggiamento universale verso tutta la realtà.
Esistono infatti varie forme d’amore ed ogni tipologia di questo meraviglioso sentimento racchiude in se una ricchezza da scoprire ogni giorno della nostra esistenza:
l’amore per la famiglia, per le persone che abbiamo scelto di avere a fianco nella vita, l’amore per il prossimo, ma anche quello per se stessi.

In un incontro laboratorio bambini e ragazzi hanno raccontato cosa è per loro l’amore esprimendo con semplicità e allo stesso profondità temi importanti:
“è donare una parte di sé agli altri e saper ricevere dagli altri, ascoltare e essere ascoltati, è libertà di scegliere e lasciare liberi di scegliere, è energia, è il piacere di stare con quella persona che ti completa”
“ci fa cambiare ma a volte ci fa diventare noi stessi”
“qualcosa che viene dal cuore, è un dono, ognuno lo prova per chi vuole”
A partire dalle parole dei ragazzi si è andata poi a definire la traccia narrativa dello spettacolo e sono state fatte le scelte musicali sui brani da eseguire.

Come ormai da molti anni la Circoscrizione 2 ha sostenuto questa iniziativa che ormai da 19 anni vede impegnato questo gruppo di scuole ed ha lo scopo principale di fornire ai bambini e ai ragazzi un’occasione di crescita sia sul piano relazionale che su quello espressivo e creativo in cui i giovani sperimentano la possibilità di condividere occasioni piacevoli di confronto e collaborazione nel rispetto del proprio e dell’altrui impegno.
Un impegno che si concretizza nel motto che contraddistingue questa manifestazione e cioè “Un gesto una speranza”: il ricavato dei due spettacoli andra’ infatti devoluto in beneficenza ad agenzie che si occupano di bambini e ragazzi.

Per la prima volta quest’anno per gli alunni della scuola “F. De Pisis” è stato indetto il concorso “Graphic design…per lo spettacolo!” per la realizzazione del logo della locandina.
L’iniziativa, che ha avuto un grande riscontro nei ragazzi, ha visto come vincitore il disegno dell’alunna Claudia Iori che verrà premiata il 29 maggio al Teatro Comunale.

La traccia narrativa quest’anno è affidata ad un gruppo di giovani attori che frequentano il corso di teatro tenuto da Silvia Dambrosio: i loro interventi in scena punteggeranno e sottolineeranno i vari quadri coreografici, accompagnando il pubblico nella trama di una storia semplice ma toccante.

Gli alunni di tutte le scuole, hanno partecipato con passione alla ideazione e alla realizzazione delle coreografie dei brani italiani e stranieri, alcuni dei quali eseguiti dal Gruppo corale, dai cantanti solisti e dal coro dell’Istituto Comprensivo “F.De Pisis” composto da alunni della Scuola Primaria “G. Matteotti” e dalla Secondaria “F.De Pisis”. Per la prima volta quest’anno saranno in scena anche gli alunni della scuola Primaria “A. Franceschini” di Porotto che hanno affrontato questa nuova esperienza con impegno ed entusiasmo.

Lo spettacolo si terrà al Teatro Comunale di Ferrara nelle date del 28 e 29 Maggio 2014 alle ore 21 nella formula già sperimentata lo scorso anno con successo, che prevede la suddivisione dei partecipanti in due serate, consentendo così la partecipazione al progetto da parte di un elevato numero di alunni.
Si ringraziano gli insegnanti e le famiglie per la collaborazione e la partecipazione.

CANTANTI
Federica Molinari, Francesca Bigoni, Anna Liotti, Giovanni Liotti, Giulia Minelli.
BALLERINI SOLISTI
Compagnia ballerini Senior della scuola di danza “L.A.G. School of Dance” di Louise Anne Gard
INTERPRETI
Edoardo Boselli, Giulia Coatti, Silvia Dambrosio, Silvia Delvecchio, Alessandro Formaggi
Giulio Damigiano, Celeste Mangherini, Paola Benini, Federica Antinori
Con la partecipazione dei giovani de “La Tana delle Storie”.

ASSESSORATO ALLA MOBILITA’ – Insieme istituzioni, associazioni e aziende sanitarie coordinate dal Centro Antartide di Bologna
Il Comune di Ferrara aderisce alla campagna nazionale “Siamo tutti pedoni”
22-05-2014

Anche il Comune di Ferrara aderisce alla campagna nazionale “Siamo tutti pedoni” che prenderà il via a fine maggio. La campagna, che mira ad accrescere la sensibilità sociale nei confronti di chi si muove a piedi e richiamare tutti ad un maggiore senso di responsabilità sulla strada, è promossa da una vasta rete di istituzioni, associazioni e aziende sanitarie. Oltre 300 i soggetti coinvolti, coordinati del Centro Antartide di Bologna con il sostegno dell’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza dell’Emilia Romagna e dei sindacati pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil. Importantissimo anche il ruolo di 150 emittenti radiotelevisive che trasmetteranno gratuitamente lo spot registrato appositamente per la campagna da Piero Angela.

LA SCHEDA – A cura del Centro Antartide – Campagna di sensibilizzazione “Siamo tutti Pedoni” – 600 pedoni muoiono ogni anno sulle strade italiane. Fermare questa strage è possibile, lo ricorda Piero Angela attraverso la campagna di sensibilizzazione “Siamo tutti Pedoni”

600 morti e 20.000 feriti ogni anno. Sono le cifre dei pedoni vittime della strada in Italia. Sono cifre da bollettino di guerra. Anzi, peggio, se si pensa ad esempio che le vittime occidentali della guerra in Afganistan sono meno della metà. Le tragedie che riguardano i pedoni sono particolarmente odiose perché chi cammina è la tipologia di utente più debole sulla strada . E deboli tra i deboli sono gli anziani che rappresentano più del 50% delle vittime.

“Tragedie che pesano di più perché sarebbero in parte evitabili – sostiene Piero Angela dalle pagine del libretto distribuito in tutta Italia nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “Siamo tutti Pedoni” – se venissero rispettate le regole e introdotti limiti di velocità compatibili con l’idea di mettere al centro delle città le persone e non i motori”.

Ridurre la strage di chi cammina richiede interventi a diversi livelli, ma prima di tutto a cambiare deve essere la cultura di chi guida, che vede in chi cammina soprattutto un ostacolo. Basti pensare che un terzo dei pedoni viene ucciso mentre attraversa sulle strisce.

Per questo torna, a partire da fine maggio, la campagna “Siamo tutti pedoni”. Per accrescere la sensibilità sociale ai problemi di chi si muove a piedi, cioè tutti, chi più chi meno, e richiamare quindi tutti ad un maggiore senso di responsabilità. “Chi cammina lo fa anche per te – ricorda Milena Gabanelli sul libretto della campagna – guardalo con simpatia. Ti sarà più facile rispettarlo”.

Tanti i testimonial sostengono “Siamo tutti pedoni”, prestando il proprio volto e le proprie parole: dal giornalista Massimo Gramellini al comico Vito, passando per lo scrittore Valerio Varesi. Dagli attori di “Un posto al sole ” Lucio Allocca e Germano Bellavia ai segretari nazionali dei sindacati dei pensionati, Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima. Ai personaggi reali si affiancano personaggi di fantasia, ma di grande impatto come Diabolik, Dylan Dog e Luporosso. La campagna stimola la riflessione anche attraverso il sorriso amaro suscitato dalle vignette e dalle illustrazioni di alcuni dei maggiori autori italiani: Vauro, Pillinini, Jezek, Gomboli, Mausoli, Ricci e Mencherini. Per chi vuole approfondire l’argomento il libretto contiene invece alcuni testi dei maggiori esperti italiani sul tema: Sergio Dondolini, direttore generale della sicurezza stradale del Ministero dei Trasporti; Marco Giustini dell’Istituo Superiore di Sanità; Giulietta Pagliaccio, Presidente FIAB; Dario Manuetti, presidente dell’associazione “La Città Possibile” e autore dell’omonimo libro; Mauro Palazzi dell’AUSL della Romagna.

Per info: Francesco Bedussi francesco.bedussi@centroantartide.it 051.260921
Libretto: http://www.siamotuttipedoni.it/libretto_STP_2014_stampa2.pdf
Manifesto: http://www.siamotuttipedoni.it/manifesto_STP_2014_stampa.pdf

Scuola classista, ecco la mossa del grillo: chi ha meno salta il dolce

Molti giornali, in questi giorni, riportano la notizia riguardante la triste vicenda di cui sono protagonisti il sindaco di Pomezia Terme, la sua giunta ed i bambini delle scuola materne di quel comune.
Il fatto che ha suscitato l’indignazione di molti è questo: dal prossimo anno nelle mense delle scuole materne di Pomezia saranno presenti due menù: uno del costo di 4 euro ed uno di euro 4,40.
La differenza fra i due menu è che nel secondo è compreso il dolce.
In pratica, il dessert lo potranno avere solo quei bambini e quelle bambine i cui genitori saranno disponibili a spendere la cifra più elevata.
Il sindaco Fabio Fucci, del Movimento 5 Stelle, ha replicato che «È stata una decisione presa insieme con le rappresentanze dei genitori. Per la crisi l’anno scorso abbiamo dovuto aumentare i prezzi dei pasti in mensa dai 3 ai 5 euro e molti genitori hanno protestato, non ce la facevano. Tanto che molti sono arrivati a togliere i figli dalla refezione scolastica mandandoli a scuola con il pasto completo preparato a casa. A questo punto abbiamo cercato una soluzione assieme alle famiglie, ci siamo incontrati, parlati. Abbiamo preferito che fossero identici primo secondo e frutta, con la sola aggiunta del dolce per chi paga i 40 centesimi in più».
Walter Bianco, il coordinatore di Sel, ha denunciato l’intollerabile discriminazione operata sulla base delle capacità economiche delle loro famiglie.
Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato, ha parlato di scelta inaccettabile, ingiusta, discriminatoria.

Io, ironicamente, chiedo se il sindaco “grillino” e la sua giunta abbiano preso tale delirante decisione dopo aver consultato «’sti ragazzi meravigliosi che usano la rete».
Io, seriamente, riesco a comprendere le difficoltà degli amministratori che, in mancanza di adeguati finanziamenti da parte dello Stato, hanno di fronte la scelta di aumentare o no il prezzo dei servizi.
Io, onestamente, riesco a capire meglio le difficoltà delle famiglie che fanno fatica ad arrivare alle terza settimana del mese.
Io, criticamente, osservo che la scelta di differenziare i pasti ed i loro prezzi non è l’unica possibile.
Io, provocatoriamente, chiedo: perché non far pagare di più a chi ha di più?
Io, semplicemente, giudico la scelta della giunta di Pomezia come una decisione scellerata perché opera una distinzione netta fra bambini e fra famiglie, perché è una risoluzione che genera conflittualità, perché mette in pratica l’idea di una scuola come servizio a domanda individuale e non come bene collettivo.
Vivo e sono al corrente dei problemi che la cosiddetta crisi sta imponendo a moltissime famiglie e so bene che le scelte, per chi amministra, non sono facili.
Molte famiglie non ce la fanno a pagare, altre ce la fanno un poco alla volta, altre ancora ci riescono con forte ritardo, altre non ci riescono proprio e altre ancora non ci sono mai riuscite.
Lavoro da quasi trent’anni in una piccola scuola elementare a tempo pieno, a pochi chilometri dalla città.
È una delle due scuole della provincia di Ferrara che ha una mensa autogestita cioè, essendoci una cucina, ci sono anche una cuoca, una aiuto cuoca, un menu predisposto dall’Asl e molti genitori che aderendo al Comitato si tassano riuscendo a pagare le derrate alimentari, i materiali di pulizia e gli stipendi al personale.
Anche da noi ci sono problemi di rette non pagate, o pagate in forte ritardo o addirittura mai pagate. I motivi di tale situazione sono diversi ma io penso che, laddove sussistono condizioni sociali disagiate, debbano intervenire quei servizi sociali dei Comuni che esistono proprio per occuparsi anche di questo. Conosco la risposta: i servizi non sono più finanziati come prima, ci sono forti tagli, c’è la spending review e noi non sappiamo più cosa fare.

Propongo umilmente che, per prima cosa, quel’Amministrazione declami chiaramente le proprie priorità e poi cerchi di agire con coerenza, protestando, coinvolgendo, informando ma anche e soprattutto destinando i finanziamenti in maniera direttamente proporzionale alle priorità che si è data.
Per piacere però, certi amministratori non ci vengano più a parlare di scuola come priorità se poi continuano a giustificare le delibere discriminatorie come scelte obbligate dalla crisi perché, con l’alibi di questa maledetta crisi, si sta affermando un’idea di scuola sempre più smaccatamente di classe, dei modelli di comportamento sempre più spietatamente competitivi ed una società sempre più squallidamente ingiusta.
Non si può pensare a soluzioni come far portare i panini ai bambini le cui famiglie non riescono a pagare, o mandare a mangiare a casa gli alunni iscritti ad una scuola che prevede la frequenza a tempo pieno, o ideare menu di serie A e di serie C, o ancora proporre digiuni o addirittura esclusioni.
A scuola non ci sono momenti meno importanti degli altri in cui si può fare a meno di qualcosa e soprattutto non ci sono studenti meno importanti degli altri di cui si può fare a meno per un po’.
A mio modo di vedere, oltre ad un importante finanziamento ai servizi sociali, c’è bisogno di una sincera e determinata volontà politica di rimuovere le cause del bisogno e di collegare l’eventuale bisogno al sistema dei servizi.
Nel concreto dei contesti educativi, si possono trovare diverse soluzioni per tentare di risolvere il problema delle rette mancanti.
Nel mio piccolo, penso che le iniziative ‘creative’ proposte finora, insieme alle famiglie (e quelle che sono in cantiere), abbiano avuto successo (e potranno continuare ad averlo) perché supportate da un grande senso di solidarietà e di corresponsabilità di intenti da parte di tutta la comunità scolastica: genitori, docenti, collaboratori, studenti, personale di cucina ed operatori extrascolastici.
Credo che soltanto la ricostruzione lenta di un’altra idea di scuola, fondata sulla costruzione di solidi legami fra tutte le anime che la vivono, possa diventare l’unica vera rete con cui cucire quel tessuto sociale indispensabile per la creazione di un diverso abito mentale.

movimento5stelle

Un’ultima riflessione: gli impianti idrovori del Comune di Ferrara

da: MoVimento 5 Stelle Ferrara

Tra le tante cose su cui i ferraresi domenica, dentro le urne, dovrebbero fare l’ultima riflessione prima di quel tratto di matita che resta ancora il gesto più libero e rivoluzionario di cui disponiamo, ce n’è una che siamo certi è ignorata dai più per la scarsa conoscenza del proprio territorio, dei meccanismi e degli enti che lo governano. Stiamo parlando del contenzioso tra Comune di Ferrara e Consorzio di Bonifica Pianura sul pagamento, sostenuto dai cittadini a propria insaputa, dell’IMU (prima ICI) sugli impianti idrovori del Comune di Ferrara, quei manufatti che, con un sistema potentissimo di pompaggio, l’aiuto della tecnologia, il lavoro e la professionalità di centinaia di operatori di vari livelli, ogni giorno garantiscono la sicurezza idraulica di tutto il territorio e anche della città, difendendola dal rischio idrogeologico, minaccia reale e sempre incombente per un territorio che sta per metà sotto il livello del mare, in un bacino idrografico delicatissimo (bacino Burana-Volano) attraversato da più di 4000 km di canali.
La querelle interessa solo 5 Comuni della provincia (Ferrara, Ostellato, Codigoro, Portomaggiore e Migliarino) è iniziata dal 2006 e ora è in Cassazione, ma nel frattempo Tagliani (peraltro consigliere del Consorzio di Bonifica) ha sempre preteso il pagamento della tassa. Pretesa che non trova giustificazione alcuna (se non in una classificazione catastale vecchia e mai aggiornata, un retaggio da medioevo…) trattandosi di manufatti dello Stato di cui il Consorzio è usuario e non usufruttuario poichè non ne trae alcun reddito, in quanto ente senza scopo di lucro preposto specificatamente alla sicurezza e manutenzione idraulica del territorio. Per il Consorzio di Bonifica, che più volte si è espresso su questa anomalia la cui documentazione è consultabile sul sito, la spesa del contenzioso giudiziario con i 5 Comuni si avvicina ormai ai 400 mila euro, totalmente a carico del cittadino proprietario di immobili, quindi di una fetta larghissima della popolazione che paga i contributi della Bonifica al Consorzio, ente privato di diritto pubblico.
Quanto abbia speso invece per questo contenzioso il Comune, sempre con soldi nostri, non ci è dato sapere perché nessuno ne ha mai parlato e le cosiddette opposizioni si ha il sospetto che nemmeno conoscano questa partita. Lo troveremo nelle pieghe dei bilanci, quando apriremo le carte.
Ma ciò che ora è importante sapere e capire è che da anni i ferraresi pagano:
– al Comune l’ICI-IMU su manufatti che hanno un ruolo VITALE per la sicurezza di tutti
– al Comune il costo di una lunga causa di cui ignorano l’esistenza (torna alla mente il precedente del caso Lageder…)
– al Consorzio di Bonifica una quota, all’interno del contributo annuale, per sostenere un contenzioso paradossale tra Enti, tutto a carico del cittadino.
Un fatto gravissimo che passa sotto silenzio da anni, nonostante i vertici istituzionali della Bonifica si siano espressi in pù sedi. Il cittadino che fa causa a sé stesso si configura come l’ennesima situazione schizofrenica e onerosa per la quale facciamo i complimenti al sindaco Tagliani e alla sua Giunta. Uscente, per fortuna.
Questo è un piccolo acconto della trasparenza che intendiamo portare in Comune.

Sabato, all’Ibs, la presentazione del libro di Tiziano Terzani “Un’idea di destino. Diario di una vita straordinaria”

da: Responsabile Eventi Libreria IBS.it Ferrara

Con Angela Terzani Staude, intervengono Anna Quarzi e Daniele Lugli

«Cosa fa della vita che abbiamo un’avventura felice?» si chiede Tiziano Terzani in questa eccezionale opera inedita, che racconta con la consueta potenza riflessiva l’esistenza di un uomo che non ha mai smesso di dialogare con il mondo e con la coscienza di ciascuno di noi. In un continuo e appassionato procedere dalla Storia alla storia personale, viene finalmente alla luce in questi diari il Terzani uomo, il padre, il marito: una persona curiosa e straordinariamente vitale, incline più alle domande che alle facili risposte. Scopriamo così che l’espulsione dalla Cina per «crimini controrivoluzionari », l’esperienza deludente della società giapponese, il passaggio professionale dalla Repubblica al Corriere della Sera, i viaggi in Thailandia, URSS, Indocina, Asia centrale, India, Pakistan non furono soltanto all’origine delle grandi opere che tutti ricordiamo.
Furono anche anni fatti di dubbi, di nostalgie, di una perseverante ricerca della gioia, anni in cui dovette talvolta domare «la belva oscura» della depressione. E proprio attraverso questo continuo interrogarsi («tutto è già stato detto, eppure tutto è da ridire»), Terzani maturava una nuova consapevolezza di sé, affidata a pagine più intime, meditazioni, lettere alla moglie e ai figli, appunti, tutti accuratamente raccolti e ordinati dall’autore stesso, fino al suo ultimo commovente scritto: il discorso letto in occasione del matrimonio della figlia Saskia, intriso di nostalgia per la bambina che non c’è più e di amore per la vita, quella vita che inesorabilmente cambia e ci trasforma.

Tiziano Terzani nasce a Firenze nel 1938. Compiuti gli studi a Pisa, mette piede per la prima volta in Asia nel 1965, quando viene inviato in Giappone dall’Olivetti per tenere alcuni corsi aziendali. La decisione di esplorare, in tutte le sue dimensioni, il continente asiatico si realizza nel 1971, quando, ormai giornalista, si stabilisce a Singapore con la moglie (la scrittrice tedesca Angela Staude) e i due figli piccoli e comincia a collaborare con il settimanale tedesco Der Spiegel come corrispondente dall’Asia (una collaborazione trentennale, durante la quale Terzani scriverà anche per la Repubblica, prima, e per il Corriere della Sera, poi).

Nel 1973 pubblica il suo primo volume: Pelle di leopardo, dedicato alla guerra in Vietnam. Nel 1975, rimasto a Saigon insieme con pochi altri giornalisti, assiste alla presa del potere da parte dei comunisti, e da questa esperienza straordinaria ricava Giai Phong! La liberazione di Saigon, che viene tradotto in varie lingue e selezionato in America come Book of the Month. Nel 1979, dopo quattro anni passati a Hong Kong, si trasferisce, sempre con la famiglia, a Pechino. Nel 1981 pubblica Holocaust in Kambodscha, frutto del viaggio a Phnom Penh compiuto subito dopo l’intervento vietnamita in Cambogia. Il lungo soggiorno in Cina si conclude nel 1984, quando Terzani viene arrestato per attività controrivoluzionaria e successivamente espulso. L’intensa esperienza cinese, e il suo drammatico epilogo, dà origine a La porta proibita (1985), pubblicato contemporaneamente in Italia, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.
Le tappe successive del vagabondaggio sono di nuovo Hong Kong, fino al 1985; Tokyo, fino al 1990 e poi Bangkok. Nell’agosto del 1991, mentre si trova in Siberia con una spedizione sovietico-cinese, apprende la notizia del golpe anti-Gorbaciov e decide di raggiungere Mosca. Il lungo viaggio diventerà poi Buonanotte, signor Lenin (1992), che rappresenta una fondamentale testimonianza in presa diretta del crollo dell’impero sovietico. Un posto particolare nella sua produzione occupa il libro successivo: Un indovino mi disse, che racconta di un anno (il 1993) vissuto svolgendo la normale attività di corrispondente dall’Asia senza mai prendere aerei.
Dal 1994 è a Nuova Delhi e nel 1998 pubblica In Asia, un libro a metà tra reportage e racconto autobiografico, che traccia un vasto profilo degli eventi che hanno segnato la storia asiatica degli ultimi trent’anni. Nel marzo 2002 interviene nel dibattito seguito all’attentato terroristico di New York dell’11 settembre 2001, pubblicando le Lettere contro la guerra, e rientra in Italia per un intenso periodo di incontri, conferenze e dibattiti dedicati alla pace, prima di tornare nella località ai piedi dell’Himalaya dove da qualche anno passa la maggior parte del suo tempo. Due anni dopo pubblica Un altro giro di giostra, per raccontare il suo ultimo ‘viaggio’: quello attraverso la malattia e il mondo che la circonda.
Muore a Orsigna, in provincia di Pistoia, nel luglio 2004.
Nel 2006 esce postumo La fine è il mio inizio, il suo ultimo libro in cui racconta al figlio Folco di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità.. Alla sua memoria sono dedicati il Premio letterario internazionale dell’Associazione vicino/lontano di Udine, il Premio nazionale per la umanizzazione della medicina di Bra, e il sito www.tizianoterzani.com. Per l’autunno 2010 è prevista l’uscita in Italia del film La fine è il mio inizio, con Bruno Ganz e Elio Germano.

24 maggio ore 17:30

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria IBS.it bookshop

Presentazione del libro di
Tiziano Terzani
Un’idea di destino
Diario di una vita straordinaria
(Longanesi)

Con Angela Terzani Staude
Intervengono Anna Quarzi e Daniele Lugli

logo-regione-emilia-romagna

Terremoto: domani una delegazione israeliana in Emilia-Romagna per conoscere il sistema di Protezione civile

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Domani mattina a Bologna incontro nella sede dell’Agenzia regionale di Protezione civile, a seguire visita a Finale Emilia per vedere i lavori di ricostruzione post sisma

Bologna – Una delegazione composta da alcuni funzionari ministeriali israeliani sarà domani in Emilia-Romagna per conoscere da vicino il sistema della Protezione civile e l’esperienza maturata in occasione del terremoto.
La visita prevede domani mattina, a partire dalle ore 9, un incontro a Bologna nella sede dell’Agenzia regionale di Protezione civile. A ricevere la delegazione saranno il direttore Maurizio Mainetti, Chiara Pintor – dirigente dell’area Protezione civile, difesa civile e coordinamento del soccorso pubblico della Prefettura di Bologna – e alcuni rappresentanti della struttura commissariale per la ricostruzione, che illustreranno i principali interventi effettuati in seguito al sisma.
Successivamente la delegazione sarà accompagnata a Finale Emilia (Mo), città tra le più colpite dal terremoto e che riveste una particolare importanza per la comunità ebraica, come testimonia la presenza di uno dei più antichi e suggestivi cimiteri ebraici dell’Emilia-Romagna, anch’esso danneggiato dal sisma.
L’incontro con gli esperti israeliani si inserisce nell’ambito dell’accordo bilaterale sottoscritto nel 2013 tra la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Dipartimento nazionale della Protezione civile e il Ministry of home from defense of Israel, che prevede una collaborazione nei settori della prevenzione, previsione e risposte a catastrofi naturali. Obiettivo della visita dei delegati ministeriali è quello di approfondire la conoscenza delle modalità di intervento della Protezione civile in caso di catastrofi naturali, in particolare rispetto alla gestione dell’emergenza e alla ricostruzione post sisma in Emilia-Romagna

logo-regione-emilia-romagna

Piadina romagnola, pubblicato il documento per la registrazione dell’ Igp

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Piadina romagnola Igp, sulla Gazzetta europea il documento che prelude al riconoscimento definitivo. Rabboni: una bella notizia per un prodotto che parla in tutto il mondo della nostra regione

Bologna – “Una bella notizia per un prodotto che in tutto il mondo parla di questa regione e delle sue tradizioni enogastronomiche. L’Igp per la piadina romagnola porterà a 40 il numero delle specialità del nostro territorio tutelate nella loro unicità dall’Europa. E’ un primato nazionale ed è il riconoscimento di un’agroalimentare straordinariamente ricco di storia, di tradizione, biodiversità e tipicità, che ha saputo conciliare modernità e identità. Tra non molto, fuori dalla Romagna nessuno potrà più usurpare il nome di questo prodotto unico e irripetibile”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni commenta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Ue del “documento unico” per il riconoscimento della Igp Piadina romagnola – Piada romagnola. La procedura prevede ora tre mesi per la presentazione di eventuali osservazioni e la successiva definitiva registrazione dell’indicazione di origine.
La zona di lavorazione e confezionamento della Piadina Romagnola – Piada Romagnola comprende la Romagna storica e più precisamente l’intero territorio delle Province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna e di alcuni Comuni della Provincia di Bologna. In base al disciplinare gli ingredienti base dell’impasto sono farina, grassi, sale ed eventualmente lievito. È vietata l’aggiunta di conservanti, aromi e altri additivi. Il prodotto può essere presentato nella variante, più sottile e larga, “alla Riminese”. La commercializzazione può avvenire in involucri di carta alimentare o tessuto per il prodotto destinato all’immediata somministrazione, oppure in buste alimentari perfettamente sigillate per il consumo differito. Nel caso di adozione di un processo produttivo che comprenda la realizzazione manuale di almeno tre fasi e in assenza di confezionamento chiuso, potrà essere utilizzata la dicitura “lavorazione manuale tradizionale”.

sel

Domani un appuntamento con Sel per ripensare il Po, l’economia verde e lo sviluppo sostenibile

da: Federazione Provinciale Sinistra Ecologia e Libertà Ferrara

Pensiamoci un Po. Ferrara, Venezia, Ravenna: il Triangolo Magico con dentro un Grande Parco del Delta del Po. Ambiente, Cultura, Turismo: il trinomio vincente della sostenibilità. Ricominciamo dal Parco. Economia verde e sviluppo sostenibile per una politica ambientale di primo piano. Una nuova ‘stazione’ del Parco del Delta del Po nel Parco Urbano di Ferrara è possibile? Se ne discute domani (23 Maggio), alle ore 17,30, presso la saletta del Caffé Europa, in Corso Giovecca 51, nella tavola rotonda promossa da Sinistra Ecologia Libertà. Moderatrice: Monica Forti, candidata e giornalista. Partecipano: Gianpaolo Balboni (WWF), Marco Bondesan (Italia Nostra), Arianna Forlani (Legambiente), Carlo Franzosini, biologo marino. Poi, alle ore 20, tutti al centro sportivo il Kleb, in via Viola Liuzzo 41, alla manifestazione del candidato a Sindaco Tiziano Tagliani.

Da venerdì a domenica a Porto Garibaldi, insieme alla sagra di seppia e canocchia, goal, bici, buona tavola e jazz

da: Delta Input s.a.s

Secondo week end a Porto Garibaldi per “Aspettando la Sagra dell’Anguilla” che, ancora in abbinamento con la locale kermesse dedicata alla Seppia ed alla Canocchia, fa tappa sul Porto Canale con un mix di eventi per tutti i gusti: dalla buona tavola al jazz, dalle pedalate slow agli incontri di calcetto. Si parte venerdì 23 maggio alle 20,30 al Bagno Sarah di piazza Medaglie d’Oro 5 con il Welcome Dinner con i ‘doc delle sabbie’, cena con menu territoriale abbinato a ‘doc delle sabbie’ della Mattarelli Vini che propone: canocchie, alici marinate, gamberetti e seppioline; maccheroni al torchio seppie e gamberi; “Al Friton ad pès”; tenerina e caffè (info: 0533 325338). Sabato 24, prima del fischio d’inizio del Trofeo Sicura GruppoA2A ‘due contro due’, torneo itinerante di calcetto per master e amatori, grandi e piccini, senior e coppie, le cui finali – dopo le eliminatorie in tutti e sette Lidi – si svolgeranno a Comacchio nell’ambito della Sagra dell’Anguilla (info: 366 3561236), appuntamento straordinario per gli alunni della scuola elementare di Porto Garibaldi che, proprio nell’ambito della Sagra della Seppia e della Canocchia, stanno animando il laboratorio didattico “E ti mando un saluto”. Per ‘celebrare’ il grande successo di quest’iniziativa, che nello scorso fine settimana ha avuto come protagonisti tanti bimbi che, insieme ai propri genitori, hanno disegnato fantasiose e coloratissime cartoline dedicate alla valorizzazione di peculiarità e tipicità dell’antica Magnavacca, subito prima di riaprire la loro straordinaria “fabbrica”, piccoli artisti e loro accompagnatori sono invitati al campo di calcetto in piazza don Verità. Anche perché, presentando all’ingresso una delle loro bellissime cartoline, potranno non soltanto accedervi e giocare liberamente, ma anche arricchirla con lo speciale ‘annullo filatelico’ dedicato alla Sagra di Porto Garibaldi e l’affrancatura così da poter mandare i propri saluti da Porto Garibaldi a genitori, amici o parenti. Sempre sabato, con ritrovo e partenza alle 18 dall’Info Point di via Matteotti è in programma Aperibike, minitour guidato e gratuito in bicicletta per grandi e piccini alla scoperta di storia e curiosità dell’antica Magnavacca con aperitivo finale. Infine domenica 25 – a concludere la terza tappa del ‘cartellone-contenitore’ di appuntamenti itineranti coordinati da Delta Input e realizzati con il contributo, fra gli altri, di Comune di Comacchio, Provincia e Camera di Commercio di Ferrara – alle 10,30 sarà Navigando&Pedalando fra Sapori di Terra&Acqua, escursione guidata slow – con alternanza di percorsi in bici ed in barca adatti a tutti e prenotazione obbligatoria – su percorso ad anello (il tratto da compiere in bici è di circa 18 km. complessivi) ed intermezzi gustosi nel corso dei quali verranno proposti in degustazione risotto al brodo di gò (antica ricetta comacchiese), all’Agriturismo Quietovivere di Lido Spina, e seppie con piselli e polenta e torta del sol allo stand gastronomico della Sagra, insieme a vino ed acqua (info: 345 5684017). Mentre alle 20,30 ancora al Bagno Ristorante Sarah, gran finale con il Dinner in Jazz, cena con menu tipico ed informale per tutta la famiglia (zuppa di cozze e vongole, alici marinate; risotto di mare; misto di spiedini, gamberi e seppie; sorbetto alla liquirizia; vino) ed il sound del Soulfull Duo (Kamila Staszkòw e Luca di Luzio): info 0533 325338.
Il programma completo delle iniziative di “Aspettando la Sagra dell’Anguilla…e non solo” è consultabile sul sito www.eventicomacchio.it

Ferrara provincia eccellente: Poste Italiane segna numeri in rialzo

da: Poste Italiane, ufficio Comunicazione Territoriale Emilia-Romagna e Marche

L’analisi dell’attività degli uffici postali nell’incontro al vertice con il responsabile dell’Area Centro Nord

Essere riusciti a mantenere un ruolo importante e centrale nella vita delle famiglie e dei risparmiatori ferraresi nonostante il periodo di crisi ed incertezza economica: sono oltre 60mila in media i clienti della provincia di Ferrara che ogni mese si recano nei 102 uffici postali presenti sul territorio e oltre 2.500 le presenze giornaliere. In forte aumento anche gli utilizzatori dei 51 sportelli automatici Atm Postamat, in funzione 24 ore su 24, a disposizione della clientela presso i maggiori uffici della provincia.
E’ stato questo il sunto dell’incontro al vertice tra il Responsabile dell’Area Centro Nord di Poste Italiane Doriano Bolletta, la responsabile della Filiale di Ferrara Fulvia Allegretti, il suo staff direzionale e i direttori dei maggiori uffici postali della provincia. «In un periodo non facile come quello che stiamo vivendo – spiega Bolletta – non solo mantenere ma addirittura aumentare la fiducia che i clienti ripongono in noi dà un senso e ci ripaga del lavoro che facciamo ogni giorno».
Dai dati rilevati in ambito provinciale si evidenzia, infatti, come i cittadini del Ferrarese considerino Poste Italiane un punto di riferimento sempre più apprezzato per quanto riguarda i servizi e i prodotti di risparmio postale tradizionalmente dedicati alle famiglie. Alla fine del 2013 risultavano attivi in provincia di Ferrara circa 129mila Libretti Postali (+4% rispetto all’anno precedente) e circa 31mila Libretto Card (+178%): un vero e proprio boom.
Nel corso del meeting è stata analizzata anche l’attività della Filiale di Ferrara al servizio delle associazioni provinciali di categoria. Sono stati presentati i risultati degli incontri, il cui obiettivo era di mettere a disposizione delle piccole e medie imprese la nuova offerta Poste e-Commerce maturata dall’esperienza con le più grandi realtà italiane che vendono on line. L’offerta prevede la predisposizione di un vero e proprio negozio on line “chiavi in mano”, con alta integrazione con i servizi di logistica, spedizione e pagamento, offerti dal Gruppo Poste Italiane.

Da giovedì 22 maggio alla Sala Boldini “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher

da: Arci Ferrara

Da giovedì 22 maggio la Sala Boldini ospiterà l’ultimo film di Alice Rorhwacher, unico film italiano in lizza per la Palma d’oro al Festival del Cinema di Cannes

LE MERAVIGLE

La dodicenne Gelsomina abita con le sorelle e il padre in un equilibrio perfetto a contatto con la natura e gli animali. Un bel giorno, però, nella vita di Gelsomina entra un ragazzino di nome Martin, un giovane criminale tedesco in riabilitazione che sconvolge l’armonia della sua famiglia, mentre la zona in cui vive affronta l’incursione di un concorso televisivo a premi, condotto dalla fata bianca Milly Catena (Monica Bellucci).

Segnaliamo che oltre al film della Rohrwacher la Sala Boldini ha in programmazione due rassegne di film inediti nelle serate di martedì e mercoledi (VENEZIA/ROMA: INEDITI DA FESTIVAL il martedì e la rassegna PARADE in collaborazione con Circomassimo e Arcigay il mercoledì)

Per informazioni è possibile vistare il sito: www.cinemaboldini.it
Tel. Sala Boldini – 0532.247050

Premiazioni agonistiche e progetto Fico: resoconto incontri degli incontri di Ferrara Concreta di ieri

da: lista civica Ferrara Concreta, elezioni amministrative 25 maggio 2014

E’ stato il sindaco uscente e candidato Tiziano Tagliani, a premiare, mercoledì sera, nell’ambito della festa organizzata da Feschion Coupon al Chiostro San Paolo, cui ha aderito Ferrara Concreta (che alle amministrative di domenica appoggia Tagliani) alcuni giovani che si sono distinti – come ha spiegato Raffaele Verrigni, della lista – , nell’attività agonista. Le benemerenze sono andate, per il calcio professionistico, ad Edoardo Braiati, della Spal, per l’attaccamento alla maglia; per il nuoto, al pluricampione del mondo Fabio Zironi; per il basket, a Tommaso Gnani, per la capacità di saper coniugare impegno sportivo e scolastico; per la pallamano femminile, a Katia Soglietti, come capitana di squadra dell’Ariosto. L’appuntamento è stato preceduto, all’Hotel Ferrara, dalla tavola rotonda sulle potenzialità che potrebbe avere, per il nostro territorio, un progetto come Fico (Fabbrica italiana contadina). Introdotto dal portavoce, Roberto Serra, l’incontro ha ruotato attorno alla domanda, posta dal candidato Paolo Orsatti, su «come la nostra città potrebbe salire in corsa su un progetto tanto importante». Ne hanno dissertato Alessandro Bonfiglioli, ai vertici del Caab (Centro Agroalimentare di Bologna), Nicola Zanardi, Presidente del Centro Fiera, che ha moderato coinvolgendo il pubblico, e Tagliani, secondo cui «Ferrara potrebbe creare la sinergia, la rete, le condizioni per poter lavorare».

Zamorani: “Economisti, urbanisti e poeti per disegnare la Ferrara futura. E in castello un grande museo”

Con l’intervista a Mario Zamorani della lista civica “Un’altra Ferrara”, completiamo la presentazione dei candidati a sindaco per la nostra città. Per ultimi abbiamo interpellato quelli che hanno scelto di non appoggiarsi ai partiti, tre su otto, ponendo loro le medesime domande.

Zamorani, cosa l’ha indotta a presentare una sua candidatura indipendente, al di fuori delle logiche di partito?
Il nostro marchio di fabbrica è: dopo 68 anni (sempre dello stesso partito al potere, senza mai alternanza: la si può ancora definire democrazia?) serve un’altra Ferrara. E’ necessario creare i presupposti per l’alternanza nella nostra città. Lo stesso partito al potere per tre generazioni intere determina, inevitabilmente, stasi, ingessature, arroganza. Mandare il potere attuale all’opposizione è salutare per tutti, anche per il Pd: un po’ di opposizione non potrà che fargli bene. Se non sarà possibile ottenere il risultato subito (anche per la frammentazione esistente), quando sarò eletto lavorerò su questo progetto, con i cittadini in primo luogo.

Quali sono le priorità e gli elementi innovativi del suo programma?
Tutta l’impostazione di governo per un territorio o una piccola città come la nostra, a mio avviso, deve essere impostato sullo slogan: dialogo, trasparenza, partecipazione. Il potere in carica dal 1946 deve cessare il suo arroccamento e dare il maggior spazio possibile alla partecipazione; saprei organizzarla in mille differenti maniere. Pensiamo solo, ad esempio, ai “progetti di amministrazione condivisa” di Bologna. I cittadini devono arrivare a considerare i loro amministratori come amici di cui fidarsi, con i quali confidarsi e collaborare. Sempre con la massima trasparenza e sempre con risposte certe in tempi certi rispetto alle loro sollecitazioni.

Dovendo puntare su un tema secco per la riqualificazione e il rilancio di Ferrara, quale indicherebbe?
La città del futuro. Mentre i nostri amministratori sono incapaci di una visione a lungo termine, a partire dalla definizione di identità e ruolo del nostro territorio disegniamo la città del futuro, con una programmazione di qui a 20 anni, coinvolgendo figure di alta professionalità, in particolare urbanisti, economisti, storici, filosofi, psicologi, artisti, poeti, sociologi, ambientalisti, e con la partecipazione attiva dei cittadini, nel contesto di una città in movimento ma riconoscibile. Se verremo premiati dagli elettori sarà un nostro impegno certo.
E in questa prospettiva, un grande progetto per il Castello Estense. Liberiamolo da tutti gli uffici pubblici e trasformiamolo in una grande struttura museale contemporanea, con il decisivo contributo economico dei privati, secondo il modello Della Valle – Colosseo (25 milioni dai privati), mantenendo una pianificazione pubblica. Per lanciare questo progetto presto interverrà nel merito anche Vittorio Sgarbi, da noi chiamato e che si è detto pronto a intervenire con idee e azioni. Il Castello deve diventare il luogo simbolo del rilancio di Ferrara città d’arte, storia, cultura e turismo, secondo la felice intuizione di molti anni fa e poi quasi abbandonata.

Considerando il quadro molto frammentato e la presenza di otto candidati, ritiene di avere chance concrete di arrivare al ballottaggio?
Lavoro per andare al ballottaggio ma sarei falso se dicessi che credo di riuscirci.

Se non dovesse farcela è disponibile a fornire il suo appoggio a un altro candidato o lascerà libertà di voto?
Ipotesi di ballottaggio senza la mia presenza: premetto che i voti che verranno alla mia lista non sono di mia proprietà ma appartengono agli elettori. E’ possibile che, con tutti i miei candidati, si decida di partecipare al ballottaggio. Per sostenere chi farà propri i punti centrali delle nostre proposte e analisi.

Che giudizio dà dell’amministrazione in carica? In cosa la promuove e in cosa la boccia?
Tagliani è un onesto, e sottolineo onesto, curatore fallimentare, e sottolineo curatore fallimentare, della nostra città. Tutto preso nell’inseguire le emergenze e tutto concentrato sull’esistente, è incapace di visioni proiettate sul futuro di qui a 15 o a 20 anni. Ferrara ha bisogno di programmazione, di costruire il proprio futuro, anche in termini di partecipazione popolare, per stare al passo con un mondo che avanza e si muove a velocità sempre più sostenute.

I cittadini sono sempre più sfiduciati rispetto alla classe politica: è d’accordo nel ritenere che esista un grave problema di rappresentanza? Se sì, come pensa si possa superare? E le dinamiche a suo avviso sono sostanzialmente le stesse anche a livello locale?
La distanza dei cittadini e delle persone dalla politica ha raggiunto livelli pericolosi per la tenuta del sistema. Come dare torto agli elettori alla luce dell’esistente, nazionale e locale? Oggi molti sono tentati (e li capisco) a rivolgersi a quanti promettono di gettare tutto a mare: non credo che questa opportunità vada incoraggiata. C’è bisogno di persone esperte ed oneste, capaci di fare squadra con le tante energie positive presenti nella società. La mia lunghissima esperienza di radicale può essere una garanzia in questo senso (pur essendo la mia una lista squisitamente civica), anche per la storia radicale che è sempre stata una storia di proposte di governo piuttosto che di proteste e basta.

sel

Larghe intese a S.Agostino: la politica incomprensibile allontana la gente

da: Federazione Provinciale Sinistra Ecologia e Libertà Ferrara

La scelta del Partito Democratico di S. Agostino di allearsi, alle prossime elezioni amministrative del 25 Maggio, con Forza Italia e Lega Nord, è inqualificabile e incomprensibile. Se per il governo nazionale, il Pd ha giustificato le ‘larghe intese’, evocando una sorta di ‘stato di necessità’, ciò non può assolutamente valere per S. Agostino. Il progetto di fusione dei Comuni di S. Agostino, Mirabello e Vigarano non è per nulla ‘straordinario’. Anzi. Il nuovo Comune di Fiscaglia è nato senza ricorrere all’ ‘inciucio’. Anche la ricostruzione post-terremoto, diversamente da S. Agostino, sta avvenendo, in tutti gli altri Comuni del ‘cratere’, senza dover confondere il centro-sinistra con il centro-destra. Infine, ma non per importanza, a S. Agostino il centro-destra è litigioso e diviso. A maggior ragione, in questa condizione, il Pd locale, non fosse altro per onorare il valore democratico delle elezioni, avrebbero dovuto lanciare con le altre forze di centro-sinistra l’alternativa al centro-destra. E’ evidente che qui il Pd non ha idee diverse e migliori da quest’ultimo. E che il collante politico di entrambi è stare in sella ad ogni costo. E’ inevitabile che ciò provochi sconcerto e disaffezione politica nel popolo di centro-sinistra sant’agostinese. Sinistra Ecologia e Libertà si è spesa in questa tornata elettorale amministrativa per stringere alleanze organiche di centro-sinistra fondate su candidature e programmi credibili e di alto profilo come a Ferrara, Copparo, Argenta e Mesola. A S. Agostino non è stato purtroppo possibile fare altrettanto. Proprio qui, Sinistra Ecologia e Libertà moltiplicherà il proprio impegno per ricostruire su solide basi una sinistra ed un centro-sinistra che tornino a dare politicamente fiducia e speranza. Anche a S. Agostino cambiare si può e si deve.

Domani torna a Unife “Bimbi in ufficio con mamma e papà”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Porte aperte domani venerdì 23 maggio in Ateneo ai figli di tutti gli universitari, studenti e dipendenti, per Bimbi in ufficio con mamma e papà, l’iniziativa nazionale promossa da Il Corriere della Sera in collaborazione con La Stampa, patrocinata dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia – Presidenza Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di mostrare ai più piccoli gli ambienti di lavoro dove i genitori passano tante ore.
A riproporre l’evento in Unife ci hanno pensato Cristiana Fioravanti, Delegata alle Pari Opportunità, Silvia Borelli, Presidente del Consiglio di Parità, Cinzia Mancini, Presidente del Comitato Unico di Garanzia, Maria Grazia Campantico, Ufficio Comunicazione ed eventi, e Claudia Palandri, Dipartimento di Giurisprudenza, che così spiegano: “Dopo il successo della scorsa edizione, dove Unife fece da apripista in qualità di primo Ateneo promotore, anche quest’anno abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa, che si configura come vera e propria giornata di condivisione e attenzione al sociale, importante non solo per gli adulti, ma anche per i bambini, che per un giorno avranno l’opportunità di vedere da vicino cosa fanno i genitori durante i momenti in cui non sono con loro”.
“Il tema di intrattenimento e di riflessione scelto dall’Ateneo per questa nuova edizione – proseguono le organizzatrici – dedicato ai più piccoli e non solo, sarà il pinguino, simbolo del 2014-anno europeo della conciliazione tra vita professionale e vita familiare, una particolare specie che per natura attiva strategie di condivisione domestica, con uno scambio dei carichi di cura dei figli e dei compiti quotidiani, rappresentando così un ottimo esempio di collaborazione tra coniugi per la conduzione della famiglia”.
Il programma di domani prevede: dopo l’arrivo nelle strutture universitarie dei bimbi con i genitori, ritrovo alle 10.30 nell’Aula Magna di Giurisprudenza (c.so Ercole I d’Este n.37), per assistere alla lezione sul tema Un’allegra famiglia di pinguini, a cura di due docenti dell’Ateneo, lo psicologo clinico Stefano Caracciolo e il geologo Umberto Simeoni, cui seguiranno la presentazione degli elaborati dei piccoli, la consegna degli attestati di partecipazione e un momento di svago, con merenda in famiglia in giardino.
L’evento rientra nel Piano di Azioni Positive d’Ateneo 2014-2016, volto a garantire le pari opportunità, a promuovere attività in merito al benessere organizzativo e a rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione della parità.
“ Un messaggio culturale – concludono le organizzatrici – che ci auguriamo possa servire da esempio ad altre strutture ed enti locali, per sottolineare il contributo che una giornata come questa può apportare all’ambiente professionale e alla conciliazione con il quotidiano. Un’esperienza e un utile momento di crescita, quindi, per grandi e piccoli, per dare più spazio a valori forti su cui deve basarsi la vita”.

Nuovi riconoscimenti per i giovani ricercatori Unife: Teresa Gagliano vince il Premio “Young Investigator Award”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Proseguono i riconoscimenti ottenuti dalla ricerca scientifica condotta dai giovani precari dell’Università di Ferrara.
E’ questa la volta di Teresa Gagliano, assegnista di ricerca del Dipartimento di Scienze mediche, Sezione di Endocrinologia diretta da Ettore degli Uberti, insignita a Wroclaw (Polonia) del Premio Young Investigator Award dalla Società Europea di Endocrinologia (ESE), rivolto a 12 ricercatori under 35 selezionati fra numerosissimi partecipanti per il valore scientifico degli studi e valutati da una giuria internazionale indipendente altamente qualificata.
Gagliano si è meritata il Premio per lo studio innovativo sui carcinoidi bronchiali nell’ambito del progetto FIRB Piattaforme tecnologiche avanzate per la definizione di nuovi biomarkes e bersagli molecolari in vettori nano tecnologici per la diagnosi e terapia di neoplasie umane, coordinato da Maria Chiara Zatelli.
Gagliano fa parte anche dei 23 precari dell’Università di Ferrara vincitori del Bando 2013 per Giovani Ricercatori non strutturati, finanziato con i fondi raccolti da Unife nel 2010 con il 5×1000.

Spiega Gagliano: “I carcinoidi bronchiali sono rari tumori neuroendocrini che colpiscono l’epitelio respiratorio, per la cui risoluzione generalmente si ricorre all’asportazione chirurgica. Tuttavia, a causa di masse molto grandi o per l’insorgenza di metastasi a distanza, tale opzione non sempre è praticabile. In questi casi, data la scarsa efficacia della chemioterapia, si ricorre alla terapia a bersaglio molecolare, con un’azione specifica solo sulle cellule tumorali contro cui è diretta, che presenta tuttavia numerose incognite. Lo scopo della ricerca è stato quello di verificare l’efficacia di un farmaco, già utilizzato per bloccare la proliferazione di altre cellule tumorali, anche per la cura dei carcinoidi bronchiali, dimostrando che tale terapia ne inibisce di fatto la crescita, ripristinando i fisiologici meccanismi di morte cellulare”.”
Un segnale concreto di speranza per i giovani e per la ricerca scientifica su cui, oramai da troppi anni, lo Stato investe sempre meno, dimenticando che forse il nostro futuro è invece proprio lì.
Per destinare il 5×1000 all’Università di Ferrara occorre indicare in dichiarazione dei redditi (CUD, 730 o Modello Unico Persone Fisiche), nella sezione Finanziamento della Ricerca Scientifica e dell’Università, la propria firma e il codice fiscale di Unife 80007370382.
I video che raccontano le ricerche finanziate con il 5×1000 devoluto a Unife nel 2010 sono visibili su unife.tv, il canale video dell’Ateneo.

La Società Europea di Endocrinologia (ESE) promuove la ricerca per la pubblica utilità, l’apprendimento e la pratica clinica in endocrinologia con l’organizzazione di convegni, corsi di formazione e pubblicazioni, sensibilizzando l’opinione pubblica, di concerto con la legislazione nazionale e internazionale. Le principali attività di ESE comprendono l’organizzazione del Congresso Europeo annuale di Endocrinologia e una serie di corsi post-laurea. Ad ESE fanno capo cinque riviste ufficiali: European Journal of Endocrinology, Journal of Endocrinology, Journal of Molecular Endocrinology, Endocrine-Related Cancer e la recente rivista interdisciplinare Open Access Endocrine Connections. Le riviste di ESE coprono l’intero spettro dell’endocrinologia europeo, contribuendone ad elevarne il profilo scientifico.

Ferrara Art Festival, in quattro mesi trenta mostre d’arte contemporanea. L’inaugurazione sabato 24 maggio

da: ufficio stampa Ferrara Art Festival

Si inaugura sabato 24 maggio 2014 alle ore 17 con le prime quattro mostre a Palazzo della Racchetta, Ferrara, via Vaspergolo 4,6,6a, l’attesissimo Ferrara Art Festival, che vedrà succedersi nell’arco di più di quattro mesi 30 mostre d’arte contemporanea di artisti nazionali e internazionali e una ventina di eventi collaterali del Racket Festival (teatro, musica, letteratura).
Le prime quattro mostre che occuperanno le numerose e ampie sale di tutti e tre i piani del palazzo cinquecentesco propongono un ampio ventaglio espressivo sia dal punto di vista artistico (dal figurativo classicheggiante all’astratto puro) che geografico (dai 20 artisti provenienti dal Grand Palais di Parigi ai 3 protagonisti di mostre nei musei di Odessa, dalla siciliana Parlagreco al milanese Cerchiari).
Queste le quattro mostre di questo primo ciclo, tutte curate da Virgilio Patarini, catalogo Editoriale Giorgio Mondadori:
Gruppo “Signes et Traces”, Omaggio a Riccardo Licata
L. Vasilieva, I. Vareshkin e S. Paprotskiy: Astrazione Odessa Drago Cerchiari, Chairs and Trees
Graziella Paolini Parlagreco, Rosso Mediterraneo
Il Gruppo « Signes et Traces » è stato fondato tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta da Riccardo Licata, in seno al salon Comparaisons.
Assistente, dai primi anni cinquanta, alla cattedra di mosaico all’Accademia di Belle Arti di Parigi, all’epoca tenuta da Gino Severini, Licata espone anche, tra l’altro, al prestigioso Salon Comparaisons sorto agli inizi degli anni Cinquanta e presto divenuto il più significativo dei Salons che si svolgono a Parigi al Grand Palais e in altri luoghi della capitale. Da alcuni anni Licata aveva lasciato la guida del Gruppo all’artista parigino Jean Jacques Lapoirie.
La selezione di artisti presenti a Ferrara, accuratamente scelti da Lapoirie e Patarini, si compone di una ventina di artisti che nel corso dei decenni hanno esposto col gruppo al Grand Palais.
Questi gli artisti in mostra: Jean Luis Aucagos, Claire Brugnon de Chavagnac, Catherine Cazau, Bernard Clarisse, Corine Sylvia Congiu, Antoine de Bary, Hélène Durdilly, Françoise Galle, François Georges, Jean Jacques Lapoirie, Danielle Loisel, Kumiko Nakajima, Denis Panorias, Claudine Penkala, Jacques Pibot, Nelson Ricart, Catherine Schmid, Françoise Sérieys, Caroline Tokar.
Astrazione Odessa è la mostra che mette in luce l’opera di tre artisti di Odessa. Essi declinano tre diverse ipotesi di astrazione, con diverse inclinazioni stilistiche, ma una analoga tensione verso un classico equilibrio che travalica gli impulsi quotidiani e personali, in una sorta di anelito ad un mondo assoluto ed ideale, di pace ed armonia. In questo senso un monito e un forte segnale che acquista ancora più pregnanza, in questi giorni in cui la loro terra è sull’orlo della guerra civile. E ci racconta di come l’arte possa ambire ad un ruolo anche politico, sia pure in forma indiretta, attraverso la veicolazione di ideali superiori.
Drago Cerchiari sarà il protagonista della terza mostra di questo primo ciclo. La sua pittura pur essendo di matrice figurativa, non indulge all’aneddoto descrittivo, e poco concede a superflue divagazioni icastiche. È una pittura inquieta, in continuo movimento, all’eterna ricerca di una cifra stilistica originale e originaria. E anche quando trova una chiave interpretativa feconda ed efficace, dalla quale scaturisce un intero, prolifico ciclo, come, ad esempio, i quadri di ‘Canada in fiamme’ o di ‘Alberi e steccati’, questa si declina in variazioni sul tema sempre nuove e talvolta spiazzanti.
La pittura di Graziella Paolini Parlagreco è un condensato di passione e di controllo, ed un chiaro esempio di quanto ancor oggi sia vivo e pulsante il retaggio ellenico nelle terre che furono della Magna Grecia: un retaggio che trova nella Parlagreco nuovi accenti e declinazioni di derivazioni Novecentesche, memori di quel richiamo all’ordine che negli anni venti e trenta del secolo scorso trovò mirabili interpreti in Italia (da Achille Funi a Sironi, dal Severini post-futurista alla Metafisica di Giorgio De Chirico), ma con colori caldi e pastosi, pervasi di una densa e quasi palpabile luce mediterranea.
Le mostre saranno visitabili tutti i giorni dalle 15 alle 19 fino al 12 giugno. Ingresso libero. Per informazioni e materiale stampa: michele.govoni@gmail.com / 334-3586842

Report: il punto sulla gestione dei rifiuti nel Comune di Cento

da: Cento in Movimento

L’Amministrazione Lodi continua a farsi vanto sulla stampa e nelle serate informative di aver intrapreso un percorso virtuoso con l’attivazione di Liberi di Differenziarci, un progetto avanzato di raccolta differenziata dei rifiuti. Da tempo prometteva un considerevole intervento per l’adempimento degli obblighi di legge, la salvaguardia del territorio, la limitazione dei disagi tecnici ed economici che questa “rivoluzione” comporta.

Il Gruppo Spontaneo Cento in Movimento ha voluto partecipare attivamente alla promozione, ma è passato un anno (e innumerevoli solleciti) per avere a disposizione documentazione ufficiale, nonostante la normativa sulla trasparenza nella Pubblica Amministrazione. Alla fine della nostra analisi siamo giunti ad una conclusione sconcertante: non solo la cosiddetta “rivoluzione” nella raccolta rifiuti è già a priori parziale, ma quanto previsto non sarà realizzato del tutto, ponendo probabilmente serie difficoltà a raggiungere gli obiettivi posti dalla normativa.
Sul blog di Cento in Movimento si potrà trovare una descrizione dettagliata di quanto scoperto e delle conclusioni a cui siamo giunti. Vogliamo però riassumere qui i punti essenziali.

Innanzitutto il progetto Liberi di Differenziarci è stato redatto da CMV Servizi, approvato da ATERSIR (Ex ATO 6), e ratificato dal Sindaco Tuzet nell’Assemblea dei Sindaci di CMV del 6/04/2011. L’attuale Amministrazione non ha quindi alcun merito per un nuovo servizio che ha dovuto attivare indipendentemente dalla sua volontà

La raccolta differenziata porta a porta, il sistema che ovunque ha dato prova di essere il più efficace, sarà attivato solo per la cittadina capoluogo. In tutte le frazioni rimarranno quindi i cassonetti, con la differenza che verranno aggiunti anche i cassonetti per il rifiuto umido.
In tutto il territorio la raccolta del rifiuto non differenziato avverrà tramite l’uso di cassonetti, che secondo la documentazione di progetto dovrebbero essere lasciati in strada e chiusi da calotte “intelligenti” che garantiscono di evitare i conferimenti impropri. Al momento, tuttavia, non esiste alcun impegno preciso di spesa e di tempo per l’adozione di questa tecnologia, con il risultato che i cassonetti rimangono a disposizione di tutti (residenti e non residenti), per buttarci qualsiasi tipo di rifiuto senza controllo. E ciò a tempo indeterminato.

Ne consegue che se il Comune non sarà in grado di capire esattamente quanti rifiuti sono prodotti, e chi li produce, non potrà soddisfare un requisito essenziale delle normative internazionali, nazionali e regionali: l’applicazione del principio secondo il quale chi produce più rifiuti paga di più. Sarà anche per questo che, nonostante siano state distribuite alla cittadinanza le tessere per la contabilizzazione dei rifiuti nella stazione ecologica di Via Malamini 1, al momento non sussiste alcun vantaggio per i cittadini virtuosi, che portano lì autonomamente carta, plastica ed altre frazioni. Pertanto gli stessi cittadini non saranno incentivati a fare più differenziata, minando i risultati attesi.

Rimanendo sulla gestione della stessa isola ecologica, essa è l’unico punto in cui è possibile smaltire correttamente i rifiuti pericolosi (residui di solventi e vernici e lampade al neon contenenti sostanze tossiche, medicinali) ed è molto decentrata rispetto al territorio comunale. È intuitivo che i cittadini che abbiano poca possibilità di spostamento possano preferire gettarle direttamente nel cassonetto del rifiuto non differenziato. Sarebbe necessario quindi prevedere un servizio più vicino a quelle utenze.

Parlando dei costi del servizio rifiuti Lodi e Pedaci hanno dichiarato in tutte le assemblee pubbliche che il costo del servizio non sarà aumentato. Questo potrebbe essere vero, se prendessimo in considerazione i primi 2 o 3 anni di servizio. Se si considera però la questione a lungo termine, generalmente solo una raccolta differenziata fatta bene garantisce una stabilizzazione dei costi. Infatti i prezzi dell’incenerimento e della discarica statisticamente aumenta sempre, mentre lo sviluppo della raccolta differenziata fatta con una seria selezione fa crescere inizialmente i costi, ma permette di stabilizzarli nel corso dei primi anni anche grazie ai proventi della vendita dei materiali raccolti.

Infine, la raccolta differenziata nelle frazioni. La raccolta sarà fatta per tutte le tipologie di rifiuto con i cassonetti stradali senza chiusura. La giustificazione del Comune e di CMV di questa scelta è duplice: la raccolta tramite porta a porta in aree poco abitate avrebbe costi insostenibili per il comune, sia perché sarebbe necessario impiegare maggior personale, sia perché bisognerebbe acquistare mezzi adatti e CMV e il Comune non hanno le risorse economiche per farlo. Bisognerebbe quindi aumentare il costo del servizio a scapito dei contribuenti.
Ora, ammettendo che in generale il costo con un porta a porta aumenterebbe, bisogna considerare di quanto, e i tempi di ammortamento degli investimenti, per dare un giudizio circostanziato su questa opzione. Proiezioni di questo tipo per il Comune di Cento non sono state fornite, nonostante una richiesta specifica in merito; riteniamo quindi che la decisione del Comune sia stata presa su basi insufficienti.
Inoltre, in un momento di difficoltà economica e lavorativa come quello attuale, riteniamo che aumentare il personale impiegato in CMV sia preferibile rispetto all’acquisto di beni strumentali. Sarebbe un modo per redistribuire il denaro che i cittadini centesi pagano con le tasse, che darebbe una ricaduta diretta sul territorio.

Se la popolazione dovesse essere gravata da maggior costo per la raccolta, bisognerebbe convincerla che ne vale la pena perché tutti (compresa l’Amministrazione) stanno facendo il massimo per l’ambiente e l’economia di gestione. Supponiamo che tale presa di posizione sia molto scomoda per una giunta che riscontra un livello bassissimo di gradimento. Quindi ci aspettiamo che, come in molte altre circostanze, Sindaco, Vicesindaco e Giunta prenderanno tempo, procrastinando a data incerta l’avvio di un sistema di raccolta veramente efficace.

Per dare un giudizio finale sull’iniziativa di Liberi di Differenziarci nel comune di Cento riteniamo opportuno attendere i risultati a un anno dall’attivazione del progetto, quando esso sarà avviato su tutti i lotti. Alle condizioni attuali ci sembra però che sia difficile raggiungere gli obiettivi di riciclaggio posti dalla normativa regionale (70% entro il 2020), obiettivi che altri Comuni limitrofi hanno già raggiunto o sono in procinto di raggiungere e che sono possibili soprattutto grazie a un maggior coinvolgimento e consapevolezza della popolazione. Si vedano i casi di Poggio Renatico e Pieve di Cento.

Speriamo di sbagliarci, ma per quanto riscontrato riteniamo che per l’Amministrazione Lodi sarà ancora una volta molto difficile mantenere quanto promesso.

Si ringraziano per il supporto:
i Consiglieri comunali di Cento, Lorenzo Magagna e Marco Mattarelli, nonché il Consigliere regionale Giovanni Favia e il suo staff.

Per votare più che la pancia è meglio usare il cervello

Ormai mancano pochi giorni e finalmente cesserà questa brutta campagna elettorale, brutta perché ci sono alcuni soggetti in campo che usano l’offesa sistematica come metodo di comunicazione, e tutto ciò senza capacità alcuna di proporre cose concrete e realizzabili, brutta perché vengono fatte proposte generiche e non concretizzabili, gettando fumo negli occhi degli elettori ed infine brutta perché in questo baillamme poco si parla dei temi veri delle elezioni di quest’anno, ovverosia dell’Europa (come è stata sino ad ora, e come vorremmo diventasse) e delle amministrazioni comunali e dei loro sindaci laddove vi saranno anche le amministrative.
Provo, brevemente, ad analizzare quanto stiamo vedendo in queste settimane di campagna elettorale in cui i soggetti in campo utilizzano metodi comunicativi molto differenti.
La Lega che in uno dei momenti più bassi della sua storia, dopo aver deluso il proprio elettorato e operato un cambiamento del proprio vertice, cerca di arraffare voti giocando sulla crisi economica e fornendo agli elettori messaggi fuorvianti sull’eventuale efficacia dell’uscita dall’euro del nostro paese, dimentichi, i dirigenti leghisti, che nel periodo in cui c’era da gestire il passaggio all’euro e verificare che ciò non avrebbe creato e favorito opportunismi economici, al governo c’erano loro in compagnia del signore di Arcore.
La rinata Forza Italia che dopo la condanna in via definitiva del loro leader, prova a recuperare il crollo di consensi parlando un po’ a tutti gli italiani delusi, attraverso messaggi a volte contraddittori in cui il “leader maximo” un giorno sembra uno statista di livello ed il giorno dopo sembra un uomo all’attacco ed attaccato al potere, anche costoro dimentichi di quanto hanno promesso negli ultimi 20 anni e di quanto non hanno mantenuto, peraltro con la giustificazione dei loro fallimenti incolpando sempre altri soggetti, a volte la magistratura “comunista”, a volte il capo dello Stato, a volte i poteri forti mondiali, a volte l’Europa o la Germania, senza mai fare una vera autocritica.
Il Movimento cinque stelle che dopo i fasti delle elezioni del 2013 e gli insuccessi alle amministrative celebrate l’anno scorso, attraverso il suo massimo leader e cofondatore, utilizza tutti gli strumenti comunicativi, compreso il turpiloquio e le sparate a zero (o per meglio dire a vanvera) per raccogliere o, meglio , ramazzare i voti di tutti gli italiani (che purtroppo sono davvero tanti) scontenti , delusi dalla politica tradizionale e fortemente incavolati. Non contenti di utilizzare gli sproloqui, i pentastellati si lanciano persino in messaggi parzialmente veri od elencano una sequela di proposte che possono apparire interessanti ma che non hanno la concretezza delle cose serie e a volte sono chimere impossibili da realizzare.
Poi, a sinistra c’è la lista che sostiene Tsipras, che propone un Europa molto diversa dall’attuale, che può affascinare le persone che come me hanno una storia e che provengono da quella storia importante, ma che, purtroppo, prefigura soluzioni e ricette difficilmente realizzabili per svariati motivi, di cui i più importanti sono il numero probabilmente esiguo dei consensi in Europa che li farà essere marginali e le difficoltà dell’attuale momento in cui è necessario avere ricette percorribili se si desidera davvero un cambiamento.
Infine c’è il Pd che dopo le evidenti difficoltà del dopo elezioni politiche e conseguente cambio al vertice non solo del suo segretario ma anche del presidente del consiglio, sta provando a porsi, attraverso la sua adesione al Pse, come una delle speranze per l’Europa di arrivare ad un profondo cambiamento della stessa, mantenendo, però, i fondamenti di essa, e rendendola più moderna e più aderente ai tempi .
Noi normali cittadini siamo perciò circondati da miriadi di informazioni, molto spesso contraddittorie ed espresse in un linguaggio che, a volte, non ci appartiene, ma abbiamo il diritto-dovere di esprimere il nostro voto, e per far questo dobbiamo fermare il nostro pensiero a quanto vorremmo da questa Europa che sembra aver deluso molti, ma che è indispensabile prosegua nel suo cammino, certamente riformandosi e divenendo una sorta di stato federale.
Saggio per tutti noi, cittadini italiani, sarebbe non abbandonarci ai “mal di pancia” e all’irritazione del momento di crisi che stiamo vivendo, ma, piuttosto usare un altro organo che la vita ci ha donato, ovverosia il cervello, e attraverso esso provare a discernere le motivazioni che ci porteranno ad esprimere il nostro voto.
Io personalmente farò questo esercizio, dapprima analizzerò quanto è nelle mie aspettative sia sull’Europa che sul Comune di Ferrara, verificherò le criticità emerse , se ve ne sono state, dagli esercizi amministrativi precedenti, proverò a comprendere, informandomi, le motivazioni di tali criticità e come si è provato a risolverle, successivamente cercherò tra le proposte e tra i candidati coloro che, secondo me, rappresentano meglio la risoluzione delle criticità e che hanno una visione per migliorare, attraverso le idee e non attraverso il turpiloquio distruttivo.
Insomma il mio consiglio, per quanto poco possa valere è di affidarsi a chi ha programmi seri da proporre, idee che abbiano il senso della volontà di cambiare costruendo un futuro migliore di oggi e di non seguire coloro i quali propongono solo la distruzione di tutto il passato, perché dopo le macerie non vi è la certezza di un futuro.

Rendine: “Lavoro, sicurezza e turismo culturale per riqualificare Ferrara”

Completiamo la presentazione dei candidati a sindaco che domenica si sottoporranno al giudizio degli elettori ferraresi con quelli che hanno scelto di non appoggiarsi ai partiti. A Ferrara tre degli otto aspiranti hanno intrapreso la strada della lista civica. A tutti loro abbiamo sottoposto le medesime domande. Manca all’appello solo Marica Felloni di “Ferrara futura insieme”, che non si è resa disponibile. Qui sotto pubblichiamo le risposte di Francesco Rendine che, per denominare la propria civica, ha scelto tre concetti chiave (Giustizia, onore e libertà) tradotti nel simbolo in un emblematico “Gol“. Nell’intervista seguente raccogliamo le indicazioni di Mario Zamorani (Un’altra Ferrara).

Rendine, cosa l’ha indotta a presentare una sua candidatura indipendente, al di fuori delle logiche di partito?
La candidatura indipendente deriva dall’intenzione di uscire dalle logiche dei partiti, con le quali è stata ed è condotta la politica anche a livello locale: nessuna identificazione oggi con i partiti e con gli altri movimenti politici, e nessun compromesso.

Quali sono le priorità e gli elementi innovativi del suo programma?
Priorità: lavoro e sicurezza. Elementi innovativi: autofinanziamento della campagna elettorale; presentazione del candidato Sindaco, oltre che coi trentadue candidati al Consiglio, con la Giunta; dimezzamento delle indennità di Sindaco e Giunta per cinque anni; riduzione dell’imposizione locale per il primo triennio per favorire l’insediamento di nuove imprese e di nuove attività commerciali (75% in meno il primo anno, 50% in meno il secondo, 25% in meno il terzo).

Dovendo puntare su un tema secco per la riqualificazione e il rilancio di Ferrara, quale indicherebbe?
Turismo culturale, anche congressuale medico e scientifico e di nicchia.

Considerando il quadro molto frammentato e la presenza di otto candidati, ritiene di avere chance concrete di arrivare al ballottaggio?
Sì, riteniamo che esista la possibilità di andare al ballottaggio.

Se non dovesse farcela è disponibile a fornire il suo appoggio a un altro candidato o lascerà libertà di voto?
Giustizia Onore Libertà ha un comitato elettorale che, a maggioranza e con voto palese, ha deciso le scelte fatte fin qui, da quella del logo in poi: sarà il comitato elettorale a decidere che cosa fare in caso di ballottaggio fra altri candidati.

Che giudizio dà dell’amministrazione in carica? In cosa la promuove e in cosa la boccia?
Il giudizio è negativo, altrimenti avremmo al più scelto di fare una lista civica d’appoggio al sindaco in scadenza: viabilità, mobilità, traffico sono i punti negativi più evidenti fino a un degrado urbano che cresce e contro il quale non sono state fatte politiche di controllo e di limitazione. Nessuna promozione, nemmeno per la vantata riduzione del debito, perché è stata ridotta una piccola parte del debito creato dalle stesse amministrazioni.

I cittadini sono sempre più sfiduciati rispetto alla classe politica: è d’accordo nel ritenere che esista un grave problema di rappresentanza? Se sì, come pensa si possa superare? E le dinamiche a suo avviso sono sostanzialmente le stesse anche a livello locale?
Il patimento della politica ha superato la passione e il sentimento dominante è la noia. Una categoria di naviganti a vista di partiti morenti e nascenti, di transfughi e di delatori, di sicofanti e di incoerenti non può essere ritenuta rappresentativa da un elettorato attento e onesto.
Il superamento può avvenire solo con la punizione elettorale che porti alla scomparsa di coloro che male hanno meritato della cosa pubblica.
A livello locale le dinamiche sono in parte simili, ma le distanze ridotte fra candidati ed elettorato e la possibilità di incontro diretto e di confronto sono in parte una soluzione al problema indicato.

Un tempo senza perdita

Sui social network la morte non è contemplata. Una persona può morire, ma il suo profilo virtuale continua a vivere nei commenti lasciati dagli altri. Quando ricorre la data del compleanno le persone che conoscevano, realmente o virtualmente, colui che non c’è più, lasciano i loro auguri. Ciò è fatto con l’intento dichiarato di ricordare chi è scomparso, manifestando in pubblico la persistenza di un legame, ma in realtà segnala la difficoltà di accettarne la perdita.
In questo tempo le perdite non sono tollerate e vengono continuamente tappate da vari succedanei, nell’illusione di contornare, così, un’angoscia che invece continua ad essere viva e presente e anzi si autoalimenta.
La nostra società sembra negare lo spazio per il dolore e la sofferenza, proprio per questo gli individui sono sempre più impreparati a fronteggiarla e ad affrontarla. Così il tempo si congela, non trascorre, non scorre, si ferma e ciò impedisce l’elaborazione di un lutto che permetterebbe poi il ritorno alla vita.
Solitamente si cerca di tenere i bambini fuori da situazioni di dolore, ad esempio non vengono portati ai funerali, pensando di risparmiare loro una sofferenza. Non si considera che così facendo si contribuisce a creare adulti impreparati ad affrontare ciò che la vita propone, inevitabilmente, davanti a tutti, prima o poi.
I funerali sono rituali che servono ai vivi, hanno la funzione di contornare un’angoscia che difficilmente può sennò trovare uno spazio adeguato per essere elaborata e superata. I riti funebri sono riti di vita per coloro che restano.
L’esclusione e il silenzio non proteggono i bambini dalla sofferenza, né li preservano dal disagio, dallo smarrimento, né li fanno diventare più maturi. Anzi i momenti peggiori sono proprio quelli in cui i bambini percepiscono che è successo, o sta avvenendo, qualcosa di grave e non sanno trovare risposte a tutto quello che avviene in famiglia e si sentono esclusi, ignorati e lasciati soli.
I bambini devono essere sostenuti e accompagnati nel processo di accettazione ed elaborazione di una eventuale realtà dolorosa; ciò può realizzarsi solo all’interno di un rapporto affettivo fatto di fiducia, dialogo e condivisione sia all’interno della famiglia che in ambito sociale.
Senza un’elaborazione del lutto tutto rischia di rimanere congelato, fermato al momento in cui la persona è scomparsa, ma di fatto mai scomparsa del tutto, visto che continua a vivere, ad esempio, virtualmente.
La generale rimozione del lutto si manifesta nella difficoltà di comunicarlo direttamente: spesso si apprende della scomparsa di una persona attraverso i social network, rimanendo increduli di fronte a ciò che si legge. Facebook funziona come una propria e vera piazza in cui le notizie circolano veloci, talmente veloci che non lasciano il tempo di riflettere, di digerire ciò che si legge.
Così, mentre il ricordo persistente sembra rispondere ad un atto di memoria, in realtà rischia di esprimere la rimozione collettiva che circonda il dolore nel nostro tempo.

Chiara Baratelli, psicoanalista e psicoterapeuta, specializzata nella cura dei disturbi alimentari e in sessuologia clinica. Si occupa di problematiche legate all’adolescenza, dei disturbi dell’identità di genere, del rapporto genitori-figli e di difficoltà relazionali.
baratellichiara@gmail.com

john-fitzgerald-kennedy

GERMOGLI
l’aforisma
di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…
 
“Scritta in cinese la parola crisi è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità” (John Fitzgerald Kennedy)

IMMAGINARIO
la foto
del giorno

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura.

sport-mura
Di corsa sulle mura (foto di Roberto Fontanelli)

Di corsa sulle mura (foto di Roberto Fontanelli)