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Giorno: 9 Giugno 2014

Dato per scontato

Dato per scontato, n° 1. Durante lo scorso anno scolastico, chiesi ai bambini della mia classe di disegnare una scena del capitolo iniziale della “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”.
Dopo qualche giorno una bambina, che qui chiamerò Elisa, mi riconsegnò un bellissimo disegno colorato in cui si vedevano molti gabbiani in volo, un bel sole tutto raggiante sopra un mare mosso e, in mezzo alle onde, un banco di scuola galleggiante con sopra dei pesci. 
Quando le chiesi perché avesse disegnato un banco nel mare, lei mi rispose che aveva illustrato la parte del capitolo che inizia con l’esclamazione del gabbiano di vedetta: “Banco di aringhe a sinistra!”
Elisa aveva immaginato che un banco di aringhe fosse un gruppo di pesci che nuotano sopra ad un banco di scuola.
Di solito quando leggiamo mi preoccupo di chiedere se tutti i bambini hanno capito e mi fermo a spiegare le parti che hanno termini difficili ma, quella volta ho dato per scontato che tutti avessero colto quell’espressione solo per il fatto che conteneva termini comprensibili.
Non mi sono preoccupato di spiegare il significato del termine “banco” perché per me era semplice in quel contesto.
Ho sbagliato perché ho dato per scontato qualcosa che invece per gli altri non lo era… però ci siamo divertiti insieme.

Dato per scontato, n° 2. Nella mia classe c’è un bambino che sbaglia in una maniera stupenda.
Quel bambino, che qui chiamerò Gianni, non si accorge di sbagliare ma, nell’esposizione orale o scritta, se ne esce spesso con degli errori così perfetti che fa venire voglia di immaginare nuove situazioni.
Un giorno Gianni ci ha raccontato che, una sera, lui e la sua famiglia avrebbero dovuto uscire per andare in pizzeria ma erano così stanchi che, alla fine, hanno deciso di ordinare “una pizza ad omicidio”.
Gianni ha confuso involontariamente “pizza a domicilio” con “pizza ad omicidio”.
Come potevo insegnargli la parola corretta se non partendo prima dall’inventare insieme una storia thriller-umoristica con assassinio finale (tranquilli, la pizza era caricata a… salve!!! Insomma era una pizza che saluta prima di sparare).
Un’altra volta Gianni ha scritto che, insieme ai genitori, ha avuto la fortuna di andare in un albergo talmente bello che, in camera, c’era addirittura la “vasca libromassaggio”.
Quella volta aveva usato la sua straordinaria espressione al posto di “vasca idromassaggio” e noi ci siamo tuffati ad inventare una storia ambientata in una vasca da bagno, immersi in letture così rilassanti che abbiamo dovuto stare attenti a non metter nella vasca anche i libri con la copertina rigida perché altrimenti gli angoli avrebbero punto la pelle.
Gianni non si è preoccupato di spiegare il significato dei termini “pizza ad omicidio” e “vasca libromassaggio” perché per lui erano espressioni chiare nel suo contesto.
Ha sbagliato perché ha dato per scontato qualcosa che invece per gli altri non lo era… però ci siamo divertiti insieme.

Dato per scontato, n° 3. L’8 ottobre 2013 Matteo Renzi proponeva una “campagna a tappeto con i protagonisti del mondo della scuola”.
Il 6 febbraio, nella sua relazione introduttiva alla Direzione nazionale del Pd, Matteo Renzi indicava nei primi giorni di marzo l’inizio della “campagna d’ascolto degli insegnanti”.
Il 9 aprile, il Presidente del Consiglio ha dichiarato, nella stessa sede, che la campagna sarebbe partita tra la fine di aprile e l’inizio di maggio.

A tutt’oggi Matteo Renzi non è ancora partito per la “campagna” di ascolto; evidentemente ha preferito coltivare a tappeto la “campagna” elettorale per le elezioni europee.
Il presidente del Consiglio non si è preoccupato di spiegare il significato del termine “campagna” perché per lui evidentemente è un’espressione con un solo significato nel suo contesto.
Non posso dire se ha sbagliato chi ha dato per scontato il suo ascolto nei confronti della scuola oppure chi lo sta criticando… però non trovo divertente che si prendano in giro “i protagonisti del mondo della scuola”, promettendo campagne di ascolto che, per ora, rimangono aride.

Ad esempio per me il termine “campagna” è importante perché ha anche il significato di “campagna” per il rilancio e la ripresentazione in Parlamento della “Proposta di Legge popolare per una buona scuola della Repubblica”.
Infatti il 15 marzo scorso, nel corso del Convegno nazionale “Le parole chiave per capire il presente e progettare il futuro della nostra scuola”, è stato riconosciuto che la legge popolare è ancora attualissima; per questo le associazioni che la ripropongono hanno creato la campagna “Adotta la Lip”, strutturando un sito dove la Legge, oltre che essere letta, può essere  adottata, scegliendone e colorandone i termini più significativi
Giovedì 12 giugno, presso la sala stampa di Montecitorio, è stata organizzata una conferenza stampa in cui, chi crede in una buona scuola, si appellerà ai parlamentari della Repubblica affinché sottoscrivano e ripresentino a loro nome la proposta di legge.

Per informazioni:
http://adotta.lipscuola.it/
https://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2014/04/28/vivalascuola-170/
https://www.facebook.com/adottalalipscuola?ref=ts&fref=ts
Comunque crediate in una buona scuola della Repubblica, buona adozione.

L’incontro di oggi tra Ascom Ferrara e Renato Borghi, presidente nazionale di Federazione Moda Italia

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“Federazione Moda Italia con i suoi circa 30mila associati nazionali del tessile abbigliamento, calzature, pelletteria accessori ed articoli sportivi rappresenta un pilastro fondamentale del sistema Confcommercio: sono i negozianti di questi comparto a essere la cartina tornasole di ogni indagine economica” : con queste parole il presidente provinciale Ascom Ferrara Giulio Felloni ha salutato Renato Borghi, presidente nazionale di Federazione Moda Italia a Ferrara, presso la sede Ascom, stamani (9 giugno) in occasione dei lavori del Consiglio nazionale del Sindacato del settore moda aderente a Confcommercio.
“Purtroppo oggi se c’è un acquisto che deve essere differito – così fotografa la situazione il presidente Renato Borghi che ricopre anche l’incarico di Vicepresidente di Confcommercio – è proprio quello del tessile o del calzaturiero considerato il momento complesso dell’economia – ed ha proseguito – in questo momento i consumi rimangono deboli. Appuntamenti come questo a Ferrara servono per mettere in rete le esperienze degli operatori ed ipotizzare iniziative per avvicinare la ripresa ad esempio con percorsi formativi dedicate agli operatori del tessile abbigliamento” conclude il presidente Borghi.
La mattinata era iniziata con il seminario “SOS Etichettatura”, coordinato Massimo Torti segretario generale della Federazione che ha illustrato l’azione sviluppata nei confronti dei produttori del tessile affinché vengano realizzate etichette conformi alla legge senza scaricare, ingiustamente, le eventuali sanzioni – che possono arrivare fino a 3098 €uro – sui soli esercenti. Un lavoro di sensibilizzazione in senso lato che si tradurrà anche in uno manifesto informativo che la Federazione esporrà in tutti i principali appuntamenti del settore Moda proprio per chiarire e migliorare le relazioni tra produttori ed esercenti.
Giulio Felloni, in qualità anche di presidente locale della Federazione e neo componente del Consiglio nazionale, commenta a conclusione della mattinata: “Sono soddisfatto di questo appuntamento importante anche sul territorio locale per riaffermare l’importanza del tessile abbigliamento come propulsore concreto dello sviluppo e dell’occupazione con particolare riferimento al settore giovanile e femminile”.

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Gli auguri di Errani agli amministratori e sindaci eletti in regione

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Elezioni – I complimenti e gli auguri del presidente Errani agli amministratori eletti in Emilia-Romagna: “Un saluto particolare al neo sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli”

Bologna – Il presidente della Regione, Vasco Errani, ha rivolto “i complimenti e gli auguri agli amministratori e ai sindaci eletti nel tanti comuni dell’Emilia-Romagna che sono andati al voto nelle ultime due settimane”.

“Ci attendono sempre nuove responsabilità – aggiunge Errani – e la necessità di una forte collaborazione istituzionale, per affrontare i problemi dei cittadini e della nostra comunità. In questo lavoro, la Regione vuole continuare a essere al fianco di ciascun sindaco con determinazione e con tutti gli strumenti a propria disposizione”.

“Mentre rivolgo a tutti i miei migliori auguri – conclude il presidente – devo salutare in particolare e con affetto Gian Carlo Muzzarelli, neo sindaco di Modena, con cui abbiamo collaborato in questi anni intensamente e con importanti risultati. Ancora a tutti un buon lavoro”.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 9 giugno

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 9 giugno 2014

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro del ciclo ‘La Grande Guerra’ martedì 10 giugno alle 17
Le avanguardie artistiche europee del primo Novecento
09-06-2014

Sarà dedicato alle avanguardie artistiche europee dei primi decenni del Novecento, e in particolare al Futurismo e alla Metafisica, il nuovo incontro del ciclo ‘La Grande Guerra e il Novecento europeo’ in programma martedì 10 giugno alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. A parlarne saranno Gianni Venturi e Cecilia Vicentini.
La rassegna di appuntamenti promossa dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara proseguirà con una serie di incontri mensili fino al novembre prossimo, con cui si cercherà, negli intenti degli organizzatori, di approfondire il significato di quel tragico evento che inaugurò ‘il secolo breve’ e fu causa di cambiamenti sconvolgenti per l’Europa del Novecento.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
L’inizio secolo rappresentò per il Novecento uno dei momenti fondamentali per la rivoluzione delle arti e per la nascita e la conferma di un nuovo modo d’intendere il processo artistico. E naturalmente l’origine si ritrova nel fatto storico che accompagna e si prolunga oltre il momento della Grande Guerra. Tra le diverse esperienze si è pensato di illustrarne due: Futurismo e Metafisica. Il primo per la sua portata mondiale e per la sua carica rivoluzionaria, la seconda perché connessa in maniera strettissima con la cultura e la storia ferraresi. Cecilia Vicentini parlerà specificatamente del Futurismo, Gianni Venturi della Metafisica proponendosi in dialogo.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 11 giugno alle 11 nella sala dell’Arengo
Presentazione della manifestazione ‘Listone in festa’
09-06-2014

Mercoledì 11 giugno alle 11, nella sala dell’Arengo della residenza municipale, sarà presentato alla stampa il programma della manifestazione ‘Listone in festa’ che si terrà in piazza Trento Trieste il prossimo sabato 14 giugno.
Interverranno all’incontro con i giornalisti l’assessore comunale alla Cultura e Turismo Massimo Maisto e Alessandro Pasetti di Made Eventi.

LAVORI PUBBLICI E URBANISTICA – Appuntamento per la stampa martedì 10 giugno alle 11,30 nei chiostri di San Benedetto
Le proposte ferraresi per il provvedimento ‘Sblocca Italia’
09-06-2014

Martedì 10 giugno alle 11,30 nei chiostri di San Benedetto (piazzale San Benedetto 17 a Ferrara) gli assessori comunali Roberta Fusari e Aldo Modonesi incontreranno la stampa per una serie di comunicazioni riguardanti le proposte che il Comune di Ferrara intende inoltrare in risposta alla lettera inviata ai sindaci italiani dal Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, in vista dell’adozione del pacchetto di misure governative cosiddetto ‘Sblocca Italia’.

Giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati.

ASSESSORATO CULTURA – Dal 12 al 15 giugno in via Ricostruzione a Pontelagoscuro
‘Totem arti festival’: sperimentazioni creative tra musica, danza e teatro
09-06-2014

Espressioni artistiche, in versione sperimentale, nel cuore di una comunità. Il ‘Totem arti festival’ torna per il secondo anno ad invadere gli spazi di Pontelagoscuro, dal 12 al 15 giugno, con una ventata di creatività tradotta in spettacoli, concerti, laboratori e mostre per regalare al territorio e ai suoi abitanti una nuova occasione di sperimentazione artistica a tutto tondo. A fare da cornice alle performance saranno gli spazi di via Ricostruzione, tra il Teatro Julio Cortazar e il parco Tito Salomoni, che per l’occasione saranno liberati dal traffico.

Patrocinato e sostenuto dal Comune di Ferrara, il Festival è diretto da Natasha Czertok e Nicola Galli con la collaborazione di Paolo Bergonzoni per la parte musicale, ed è promosso da Teatro Nucleo, Teatro Julio Cortazar, Associazione Teatro e Comunità, Patchanka Music Pub, Proloco Pontelagoscuro, Comitato Vivere Insieme e La Società a teatro.

“Il Totem arti – ha spiegato stamani in conferenza stampa Nicola Galli – vuole essere un festival dedicato alle famiglie, una sorta di festa con proposte per tutte le età. L’apertura ufficiale di giovedì, sarà anticipata da un’anteprima in programma mercoledì 11 giugno alle 21 con uno spettacolo della compagnia Teatro Cosquillas. Ma già in questi giorni, per iniziare ad aprire un dialogo con il pubblico, è partita l’iniziativa con cui il gruppo teatrale Panda project invita tutti gli interessati a lasciare propri ‘ricordi’ che andranno a costituire un’installazione artistica in esposizione al festival, composta dalle tracce degli spettatori considerati come componenti di una ‘specie in via di estinzione'” (tutti in dettagli nella scheda allegata).

In programma, durante la quattro giorni, diverse presentazioni in anteprima di spettacoli teatrali e ‘primi studi’, laboratori creativi per piccoli e grandi, mostre, mercati e concerti. “Il cartellone musicale – ha anticipato Paolo Bergonzoni – prevede sia proposte per un pubblico giovane, con musica elettronica e sperimentale, sia appuntamenti per meno giovani con musicisti folk, come Alfio Antico”.

“Agli organizzatori – ha dichiarato l’assessore comunale alla cultura Massimo Maisto – va il plauso dell’Amministrazione comunale per aver dato continuità ad un Festival nato lo scorso anno e già cresciuto per qualità delle proposte, oltre che per capacità di autofinanziarsi, grazie alla ricerca di risorse da sponsor del territorio, cui si è aggiunto il contributo di 2mila euro del Comune. Particolarmente interessante è la scelta di cercare di incuriosire il pubblico di varie fasce d’età e interessi con una miscela di performance di generi diversi. Auspico un’ampia partecipazione di pubblico, che spero sia favorita anche dalla chiusura al traffico della strada”.

Il programma dettagliato su www.totemartifestival.it

VIABILITA’

Via Ricostruzione sarà chiusa al transito nel tratto da via Isola Bianca a via Nuova dalle 12 del 12 giugno alle 2 del 16 giugno, oltre che dalle 10 alle 16 nelle due giornate dell’11 e del 16 giugno per l’allestimento e disallestimento delle strutture.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

TOTEM ARTI FESTIVAL

FESTIVAL DI TEATRO MUSICA DANZA E ARTI PERFORMATIVE

II° edizione – dal 12 al 15 giugno 2014
via Ricostruzione 40/61, Pontelagoscuro – Ferrara

A Pontelagoscuro, borgo alle porte di Ferrara, giunge la II° edizione di TOTEM ARTI FESTIVAL, il festival di teatro, musica, danza e arti performative che unisce le realtà del Teatro Julio Cortázar e del Patchanka Music Pub.

Sulla sponda del fiume Po, il Parco Tito Salomoni, luogo che conserva le uniche rovine della vecchia cittadina di Ponte rasa al suolo durante la seconda Guerra Mondiale, si trasforma in un crocevia di sperimentazione visiva, teatrale e musicale.

Un’installazione dei Panda Project è già in costruzione e coinvolge attivamente la cittadinanza attraverso l’opera Exhibit B.A.L., una platea da parete. Opera che conserva le tracce che ogni spettatore può lasciare, in appositi sacchetti reperibili in sei differenti punti della città, regalando un ricordo di sé al Festival.

Mercoledì 11 Giugno

Alle ore 21 ci sarà l’anteprima del festival con lo spettacolo Kintsugi della compagnia Teatro Cosquillas, un progetto neonato, partito dall’esperienza dello spettacolo TI VOGLIO BENE e mutato gradualmente grazie alla ricerca teatrale basata sull’interpretazione dei brani musicali del gruppo GoKoala.

Giovedì 12 Giugno

Si inaugurerà il festival alle 18:30 con musica e disegni in strada e alle 19:30 Fabulae, un primo studio della Compagnia Teatro Nucleo, a cui seguiranno lo spettacolo/concerto Pandamonium di Pandaproject e Albor di Officine Duende. Quest’ultimo accoglierà un gruppo di dieci spettatori per volta e verranno fatte tre repliche consecutive. La giornata si concluderà con il concerto del moderno cantastorie Alessandro Fiori.

Venerdì 13 Giugno

Inizieranno le attività alle 18:30 con un laboratorio di ceramica per adulti e Radio Strike, la radio itinerante di Ferrara, inizierà il suo streaming del festival. Alle 19 ci introdurranno alla serata le note del chitarrista Enrico Cipollini. Alle ore 21 gli spettacoli La salute degli infermi della compagnia Barone/Chieli/Ferrari e alle 22.30 Bios di Cinzia Pietribasi celebreranno il centenario dello scrittore argentino Julio Cortázar. Nell’intermezzo tra uno spettacolo e l’altro saremmo allietati dalla musica di Alfio e Mattia Antico.

Sabato 14 Giugno

Già dalle 11 del mattino il parco si popolerà per attivare le coscienze con il laboratorio Organic Movement, masterclass con Cristine Sonia Baraga, e nel pomeriggio il parco ospiterà il mercatino di artigiani del libero ingegno e la tenda del thè delle donne maghrebine fino alla sera della domenica. Alle 16.30 verrà proposto all’aria aperta un laboratorio di ceramica per bambini e un laboratorio di feltro per adulti. Alle ore 20 le Officine Duende presentanno una favola dalle tinte bianco nere. Per la programmazione musicale sul palco saliranno i Frank Sinutre, duo di musica elettronica, e i Sin/Cos dal sound elegante di derivazione r’n’b.

Domenica 15 giugno

La giornata avrà inizio con una lezione di yoga nel parco alle ore 11, e il pomeriggio sarà dedicato alle famiglie: dalle 15.30 un laboratorio di percussioni per bambini, a seguire il Fantasmagorico Mobilium dei Grande Cantagiro Barattoli, spettacolo che unisce il teatro di figura alla musica di strada, e, all’interno del Teatro J. Cortázar alle ore 17, Obsoleta Teatro presenterà Chenditrì, l’albero delle caramelle, spettacolo sul junk-food. Se si volessero barattare vestiti, libri e giocattoli durante il pomeriggio la moneta di scambio sarà lo SCEC e alle ore 18 i bambini potranno costruire un totem di animali nel laboratorio CreaTOTEM. Alle 19:45 sul palco i M’ors con sonorità dai ritmi africani e alle 21 la compagnia di danza contemporanea 7-8 chili presenterà il lavoro Hand play, promosso dal progetto interegionale Teatri del tempo presente. A seguire si esibiranno i Foxhound, giovane band italiana nominata come Best New Generation agli MTV Awards italiani e chiuderanno il festival i The Reverend and the lady, duo di musica popolare della tradizione afroamericana.

Festa finale di chiusura nel parco Tito Salomoni.

Per i laboratori e la masterclass è gradita la prenotazione.

Info: www.totemartifestival.it

totemartifestival@gmail.com

Prenotazioni: prenotazionitotem@gmail.com

392 69 81 707 attivo lunedì mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12

SPORT E LAVORI PUBBLICI – Conclusi i lavori al campo polivalente di Barco
Completata la riqualificazione del ‘Parco della Libertà’
09-06-2014

Si sono conclusi a Barco, in via Stefano Gatti Casazza, i lavori di riqualificazione del campo polivalente del ‘Parco della Libertà’. Gli interventi sono stati realizzati dall’Amministrazione comunale su iniziativa dell’U.O. Sport e Tempo libero con l’obiettivo di portare a compimento un impegno preso con i cittadini, in un ottica di valorizzazione e tutela del patrimonio impiantistico sportivo del territorio comunale.
I lavori hanno, in particolare, permesso il consolidamento di entrambi i tabelloni dell’area di gioco, con la sostituzione e il fissaggio delle nuove reti dei canestri; la completa sistemazione della rete perimetrale di recinzione, con la sostituzione dei relativi paletti di sostegno deteriorati e il rinforzo dei basamenti di cemento; la manutenzione dell’impianto di illuminazione e l’installazione di un nuovo cartello in alluminio identificativo dell’impianto.
Gli interventi di manutenzione straordinaria sono stati eseguiti con l’ausilio di una ditta esterna specializzata, mentre la manutenzione ordinaria è stata compiuta dalla squadra tecnica interna del Comune.

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Policlinico Modena, l’assessore Lusenti in Commissione

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Politiche per la salute – Policlinico Modena, l’assessore Lusenti in Commissione: “Tutto il sistema dei controlli è stato applicato. Attendiamo con fiducia l’esito del lavoro della magistratura. Come Regione stiamo già intervenendo con alcune innovazioni, a partire dai contratti dei direttori generali di nuova nomina”

Bologna – “Tutto il sistema dei controlli, previsto a livello nazionale, regionale e aziendale, è stato applicato. Attendiamo con fiducia l’esito del lavoro della magistratura. Come Regione stiamo già intervenendo con alcune innovazioni, a partire dai contratti dei direttori generali di nuova nomina”.Queste le parole dell’assessore regionale alle Politiche per la Salute Carlo Lusenti, che è intervenuto oggi in Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali con un’informativa sulla vicenda del Policlinico di Modena.
Lusenti ha ricostruito nel dettaglio il quadro dei controlli sulle e nelle Aziende sanitarie che, aldilà delle competenze di verifica economica e d’ispezione straordinaria spettanti ai ministeri dell’Economia e della Salute, sono esercitati dalla Regione (per gli atti di programmazione finanziaria, i bilanci consuntivi, gli atti aziendali che disciplinano l’organizzazione fondamentale dell’Azienda, le verifiche sul raggiungimento degli obiettivi) e dalle Aziende stesse. L’assessore ha spiegato come ai controlli della Regione, e a quelli interni alle Aziende, si aggiunga la funzione di vigilanza – “e ciò avviene solo in Emilia-Romagna” – delle Conferenze territoriali Sociali e Sanitarie competenti. Lusenti ha illustrato successivamente le modalità con cui viene scelto e nominato il direttore generale, ricordando come, per quanto riguarda Cencetti, “il percorso è avvenuto rispettando tutte le norme regionali e nazionali vigenti sulle procedure di valutazione, nomina, rinnovo”.
L’indagine sul Policlinico di Modena “non nasce da una denuncia, ma dallo sviluppo autonomo del lavoro della magistratura – ha ribadito Lusenti – . Né la Regione, né l’Azienda hanno informazioni dirette su ciò. Siamo di fronte a ipotesi di reato di una gravità assoluta. Per ragioni di rispetto nei confronti della magistratura, attendiamo fiduciosi, pronti alla massima collaborazione”.
Esistono recentissime norme nazionali su trasparenza e anticorruzione; la consapevolezza “di aver applicato tutto ciò che si poteva applicare, e del totale rispetto delle procedure e dei controlli – ha proseguito l’assessore – non ci esime certo da una riflessione necessaria su alcune possibili innovazioni che consentano di introdurre nuovi strumenti e nuovi metodi di verifica e vigilanza”. Pertanto, “abbiamo già iniziato a introdurre ulteriori criteri di incompatibilità nei contratti dei direttori generali di nuova nomina, migliorando l’efficacia dei sistemi di controllo nella selezione e nel monitoraggio”. E questa “è una scelta regionale – ha spiegato l’assessore – propria dell’Emilia-Romagna, che rafforza la recentissima norma nazionale”. Un altro aspetto su cui lavorare è il riordino organico del sistema dei controlli della Regione sulle Aziende, in particolare su determinate attività giudicate sensibili, come nel caso degli appalti, “in cui una gestione sempre più centralizzata garantisce maggiori verifiche. In Emilia-Romagna abbiamo già raggiunto importanti risultati: basta pensare che siamo i primi in Italia con il 58% delle gare gestite a livello regionale. L’obiettivo è raggiungere l’85%”. Occorrerà, infine, “rafforzare il ruolo dei Collegi sindacali, anche attraverso la definizione di priorità nello svolgimento delle loro attività”.
In queste settimane “la discussione pubblica sull’inchiesta di Modena – ha concluso l’assessore – non si è soffermata sull’unico tema veramente importante: i risultati ottenuti dai direttori generali del Servizio sanitario regionale. Se non fossero stati raggiunti gli attuali risultati di qualità ed efficienza dei servizi garantiti dalle Aziende sanitarie, l’Emilia-Romagna non sarebbe ininterrottamente dal 2009 la regione italiana sempre prima nell’elenco del ministero della Salute sui livelli essenziali di assistenza assicurati ai cittadini”.

RockaFE: vincono gli Sheska!

da: staff RockaFE

Si aggiudicano il trofeo memorial paolo laccetti 2014 new generation gli Sheska di ferrara. Si segnala la grande partecipazione di pubblico soprattutto di giovanissimi ai quali erano dedicate le ultime due serate della ventunesima edizione di Rockafe. Bilancio più che positivo quindi della manifestazione.

Gli Sheska nascono nel 2010 come gruppo Rock-Ska, per spostarsi negli anni successivi verso sonorità Hard & Heavy, a seguito di numerosi cambi di formazione.
Nel 2011, il gruppo delinea la sua prima e ufficiale line-up, formata da Matteo Mastrangelo alla voce, Linda Ferrari e Giulio Belletti alle chitarre, Marcello Pasqualini al basso e Nicola Soffritti alla batteria, e registra il suo primo demo “Lady Hotter”, consolidando qualche mese dopo il proprio percorso sonoro con la registrazione dell’EP “The Damage is Done!”.
Nel 2012 Giulio Belletti lascia la band, la quale continuerà a dedicarsi ai live e alla composizione di nuovi pezzi per tutto l’anno successivo.
Alle soglie del 2014, la band presenta nuovi pezzi ed entra nella formazione Eugenio Cabitta, come nuovo cantante.
Entro l’estate verranno registrati i nuovi brani, e a fine anno è prevista l’uscita di un nuovo EP.
CONCERTI
La band ha partecipato a concerti con più band in alcuni locali nel Ferrarese, ha preso parte a eventi organizzati come Band/Jam Session, ha organizzato alcune feste private, ha presenziato a concerti scolastici, alla raccolta fondi pro-terremotati a Voghiera nel Giugno 2012, alla prima edizione del concorso “Rock Fool’s Fest” di Bondeno e a quella del “Rock In Ade” di Tamara, alla Release Party del secondo album dei Voodoo Highway al ROCKaFE nel 2013, e al Concerto del Primo Maggio 2014 organizzato dalla CISL-CGIL in Piazza Municipale.
FORMAZIONE ATTUALE
• Eugenio Cabitta (19 anni): voce
• Linda Ferrari (18 anni): chitarra elettrica, cori
• Matteo Mastrangelo (18 anni): chitarra elettrica, cori
• Marcello Pasqualini (19 anni): basso elettrico
• Nicola Soffritti (19 anni): batteria

Al via a Unife l’International Staff Training week, una settimana di formazione con 40 ospiti provenienti da diversi paesi europei

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

E’ iniziata oggi e si concluderà venerdì 13 giugno al Dipartimento di Economia e Management, (via Voltapaletto, 11), la terza edizione dell’International Staff Training week, organizzata dall’Ufficio Mobilità e Didattica internazionale, in collaborazione con Cristiana Fioravanti, Delegata del Rettore alle pari opportunità, il Consiglio di Parità ed il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni dell’Università di Ferrara, nell’ambito delle tante attività di Ateneo per favorire l’internazionalizzazione.
La settimana di formazione, realizzata nell’ambito del Programma LLP/Erasmus per l’a.a. 2013/14, vede coinvolti 40 ospiti provenienti da diversi paesi europei. In particolare quest’anno è stato registrato un altro numero di partecipanti provenienti dai Paesi Baltici e Turchia.
Ancora una volta il corso, focalizzato quest’anno sulle tematiche principali della Comunicazione Internazionale e della Conciliazione famiglia e lavoro, sta riscontrando un alto numero di adesioni, più del doppio rispetto ai posti disponibili, riconfermando l’attrattività dell’Ateneo e della città di Ferrara agli occhi del pubblico internazionale.
Nel corso delle giornate si alterneranno relatori dell’Università di Ferrara e colleghi stranieri per un dibattito e scambio di know-how. Sono previsti inoltre interventi in streaming di esperti portoghesi, finlandesi e francesi che effettueranno ulteriori approfondimenti sui temi trattati.
Grazie al contributo del Comune di Ferrara, i partecipanti avranno modo di effettuare anche una visita guidata tra le bellezze artistiche del centro storico della città e di Palazzo Schifanoia.

Unife partecipa al convegno internazionale “MesoLife – A Mesolithic perspective on Alpine and neighbouring territories”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

E’ dedicato agli ultimi cacciatori-raccoglitori preistorici dell’area alpina e dei territori limitrofi il convegno internazionale “MesoLife – A Mesolithic perspective on Alpine and neighbouring territories”, che si terrà da mercoledì 11 a sabato 14 giugno al Museo della Val Fiorentina “Vittorino Cazzetta” di Selva di Cadore (BL).
Organizzata da Federica Fontana e Davide Visentin, rispettivamente Ricercatrice e Dottorando del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara, da Ursula Wierer dell’Università di Siena e della Soprintendenza dei Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Archeologici del Veneto, il Comune di Selva di Cadore e l’Associazione Amici del Museo di Selva di Cadore, l’iniziativa ha ricevuto il patrocinio della Commissione Human Occupation of Mountain Environments dell’Unione Internazionale di Scienze Preistoriche e Protostoriche, della Regione Veneto e della Provincia di Belluno.
“Obiettivo del convegno – ci spiegano Federica Fontana e Davide Visentin – è favorire l’aggiornamento sulle attuali conoscenze riguardanti gli ultimi cacciatori-raccoglitori dell’Europa centro-meridionale. Lo studio delle testimonianze archeologiche riferibili al Mesolitico (9.000 e 5.500 a.C.) è particolarmente interessante per il territorio alpino: risale, infatti, a questo periodo il primo popolamento sistematico delle Alpi da parte di gruppi di cacciatori-raccoglitori che, seguendo uno stile di vita nomade, nei loro percorsi stagionali sfruttavano le risorse offerte da vari ambienti, dal fondovalle fino all’alta montagna. Ne danno testimonianza centinaia di siti rinvenuti sulle Alpi, tra i quali spicca Mondeval de Sora, con l’eccezionale scoperta della sepoltura di un cacciatore accompagnata da un ricco corredo funerario, esposta nel Museo della Val Fiorentina ‘V. Cazzetta’ di Selva Di Cadore”.
Alle giornate di studi saranno presenti tra gli altri il Soprintendente per i Beni Archeologici del Veneto Vincenzo Tiné, il sindaco di Selva di Cadore Ivano dall’Acqua, Antonio Guerreschi dell’Università di Ferrara e ricercatori da diversi Paesi (Italia, Austria, Croazia, Francia, Danimarca, Inghilterra, Spagna, Svizzera e Algeria). Sabato 14 giugno è inoltre prevista un’escursione ai siti mesolitici di Mondeval de Sora nelle Dolomiti Bellunesi e Passo Stalle nel Parco Naturale Vedrette di Ries (Bolzano).
I riassunti degli interventi e dei poster presentati sono stati pubblicati sul volume 10/1 (2014) degli Annali dell’Università di Ferrara e disponibili online dall’11 giugno all’indirizzo: http://annali.unife.it/museologia.

Sabato 14 giugno, per la manifestazione “Aliens – le forme alienanti del contemporaneo”, sarà ospite il videomaker Salvatore Insana

da: ufficio Comunicazione Frattura Scomposta Art Magazine

In occasione della manifestazione d’arte contemporanea ALIENS – le forme alienanti del contemporaneo, sabato 14 giugno alle ore 20.30, la Casa di Ludovico Ariosto ospita il videomaker Salvatore Insana con “DOVE ERA CHE NON ERO”, videoproiezione che indaga il continuo conflitto di una realtà umana che non tollera anomalie, difformità e insofferenze.

Fotografia onirica, frequenti riprese dal basso, accompagnamento sonoro: ogni componente della messa in scena converge verso la realizzazione di un immaginario che è descrizione dell’inafferrabile e dello smarrimento dell’essere umano di fronte all’immensità dell’Universo.

Racconta Salvatore Insana: “Non ci si trova, non ci si ritrova, se non smarriti e sospesi. All’erta, pronti a scattare, il pericolo è fuori campo e non ha segnali. Andare incontro alla luce per esporsi a maggiori rischi. Inquieto tremore d’affrontare l’orizzonte restando a occhi spalancati. Presupporre o presagire l’abisso. Stato ulteriore di non aderenza al tempo presente”.

SALVATORE INSANA
“DOVE ERA CHE NON ERO”
Proiezione video, 16’ circa
Concept: Salvatore Insana, Elisa Turco Liveri.
Editing, photography: Salvatore Insana.
Sound from “Gymnasium” by Jacob Kirkegaard (borrowed from his album 4 ROOMS, Touch 2006 ©) production DEHORS/AUDELA

BIOGRAFIA SALVATORE INSANA

Salvatore Insana (http://salvinsa.blogspot.it/) ha frequentato il Dams dell’Università di RomaTre concludendo il suo percorso magistrale nel 2010 con un elaborato sul concetto di inutile. Con Elisa Turco Liveri, attrice e performer ha creato nel 2011 la compagnia di ricerca ostinata e centrifuga DEHORS/AUDELA. Sulla via dell’inutile come non appartenenza all’idea di arte come impegno sociale, ha portato avanti la sua ricerca tra immagini in movimento, fotografia e altre forme di revisione ed erosione dell’immaginario, in lotta sulla soglia tra lirismo visivo, dissoluzione dell’orizzonte più didascalico degli eventi e ricombinazione dei codici e delle strutture linguistiche. Ha collaborato con il filmmaker Roberto Nanni, con l’Atelier Meta-Teatro, con il Gruppo sperimentale Villanuccia e con la Socìetas Raffaello Sanzio per il festival Màntica 2013. Attualmente collabora con l’art label S.L.I.M (Simple Low Budget Interactive Multimedia) e con LYRIKS , laboratorio interdisciplinare di ricerche artistiche. Le sue opere, create in collaborazione con musicisti e sound artist, sono state selezionate per diversi festival in Italia e all’estero (Arte Video Roma Festival, DotFest, Traverse-Video, Vafa Macao, Bang festival, Image contre Nature, Niff – Naoussa,Videholica, Current Santa Fe, Fiva Buenos Aires, WestVirginiaShortFilmFestival).

SCHEDA INFORMATIVA

Mostra collettiva arte contemporanea
Titolo: ALIENS – le forme alienanti del contemporaneo
Artisti: Vittorio Comi, Marianna Gasperini, Anna Turina, Tina Sgrò, Florencia Martinez – Angela Trapani, Anna Muzi, Antonio De Luca, Annalu’, Silvio Porzionato, Roberta Serenari, Vanni Cuoghi, Anna Madia, Marcella Bonfanti, Ketty Tagliatti, Cristina Iotti, Marica Fasoli, Elisa Anfuso, Francesca Marzorati, Marina Mancuso, Silvano Santi, Luca Zarattini, Sam Punzina, Fulvio Martini, Alberto Gallingani, Loredana Catania, Mauro Molle, Alice Olimpia Attanasio, El Gato Chimney, Milena Sgambato, Sonia Ceccotti, Max Gasparini, Giacomo Rossi, Cinzia Pellin, Gabriele Talarico, Ilaria Del Monte, Denis Riva, Valerio Spisani, Jessica Rimondi, Luca Valotta, Stefano Perrone, Barbara Bonfilio, Dorian Rex, Nunzio Paci, Sergio Padovani, Alessandra Baldoni, Jara Marzulli, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, Vincenzo Colella, Maurizio L’Altrella, Alessio Bolognesi, Gabriela Bodin, Ciro Palladino, Cristiano De Matteis, Massimo Festi, Vania Elettra Tam, Franco Donaggio, Ivan Lardschneider, Daniele Cestari, Filippo Manfroni, Marco Besana, Marcello Carrà, Ilaria Margutti, Giovanna Lacedra, Salvatore Insana, Alberto Gallingani, Solidea Ruggiero, Annibale Covini, Nicola Fornoni, Massimiliano Manieri, Caterina Squillacioti, Paola Turroni – Carlo Monti, Roberto Milani, Francesca Fini, Mona Lisa Tina, Streamcolors

INFO PUBBLICO
CASA LUDOVICO ARIOSTO
Via Ludovico Ariosto, 67 – Ferrara

Inaugurazione: sabato 7 giugno 2014, ore 18.00
Orari: feriali 10.00 – 12.30 / 16.00 – 18.00; Chiuso lunedì
Periodo mostra: 07.06 – 27.09.2014
Catalogo in mostra

INGRESSO GRATUITO

CON IL PATROCINIO della REGIONE EMILIA ROMAGNA, del COMUNE DI FERRARA e dei MUSEI CIVICI ARTE ANTICA FERRARA

COMITATO SCIENTIFICO E ORGANIZZAZIONE
Alessio Bolognesi, Giovanna Lacedra, Vania Elettra Tam, Sergio Curtacci

INFO
Tel. 0532/244949 | www.fratturascomposta.it | info@fratturascomposta.it

MAIN SPONSOR
Gruppo FINMATICA

PARTNER
Chocolat, Hotel Carlton, Student’s Hostel Estense, Alloggio Cavour, B&B Privacy, iPuedes, Buskers Festival

Mercoledì, all’Ibs, Salvatore Giannella presenta “Operazione salvataggio. Gli eroi sconosciuti che hanno salvato l’arte dalle guerre”

da: Responsabile Eventi Libreria Ibs.it Ferrara

Interviene con l’autore Fiorenza Bonazzi

Un’altra guerra, quella di eroi sconosciuti che rischiando la vita hanno salvato migliaia di opere d’arte. Le loro storie incredibili, che riguardano la Seconda guerra mondiale, la guerra civile spagnola ma anche conflitti più recenti, dall’ex Iugoslavia all’Afghanistan, sono ricostruite da Giannella in un affresco, che va ben oltre il racconto del lodevole film di George Clooney, “Monuments men”. Ci vorrebbe un altro film per raccontare le gesta dei tanti eroi sconosciuti – italiani, svizzeri, inglesi, spagnoli, tedeschi – che con pochi mezzi e spesso in condizioni disperate sono riusciti a salvare un patrimonio che altrimenti non avremmo mai più rivisto (ancora oggi 1653 pezzi sottratti all’Italia dai nazisti si trovano all’estero). Tante storie che arrivano fino ai giorni nostri, nuove testimonianze che, anche attraverso le opere degli artisti dell’Olocausto qui proposte per la prima volta in un inserto a colori, raccontano una realtà da non dimenticare.

Salvatore Giannella, nato nel 1949, giornalista, è stato direttore de «L’Europeo», di «Genius» e di «Airone». Nel 1999 ha scritto con lo storico pesarese Pier Damiano Mandelli il libro L’Arca dell’arte, che racconta la storia di Pasquale Rotondi, soprintendente delle Marche che nella Seconda guerra mondiale portò in salvo 6509 capolavori d’arte provenienti da tutta Italia ricoverandoli nella Rocca di Sassocorvaro. Allo stesso salvataggio ha dedicato la sceneggiatura del film-documentario per Rai Educational La lista di Pasquale Rotondi, che ha vinto il premio della presidenza della Repubblica all’Art Doc Film Festival di Roma 2005 come «miglior film dedicato all’arte italiana». Per la stessa Rai Educational ha scritto la sceneggiatura del film Odissea negli abissi, dedicato a Vassilj Arkhipov, il capitano della marina sovietica che durante la crisi dei missili a Cuba evitò lo scoppio della Terza guerra mondiale. Dal 1997 è tra le principali firme del settimanale «Oggi» per i temi della cultura e delle scienze. Cura una rubrica su «Sette», il settimanale del «Corriere della Sera». Sul sito Corriere.it firma una settimanale rubrica di buone notizie sotto la testata ritrovata della «Domenica del Corriere». Nel 2007 ha ricevuto a Rimini la medaglia d’oro del comitato scientifico del Centro internazionale ricerche «Pio Manzù», presieduto da Michail Gorbaćëv, «per aver alimentato la mente degli italiani chiarendo preoccupazioni, scovando personaggi e scavando nella storia e nelle storie, creando sostegni con racconti carichi di realtà e di favola». Ha curato La valle del Kamasutra, volume antologico per festeggiare i 90 anni del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra (Bompiani 2010), Consigli per un paese normale, raccolta di dialoghi con il maestro del giornalismo Enzo Biagi (Rizzoli 2010) e l’ultimo libro di Tonino Guerra, Polvere di sole (Bompiani 2012). Nel 2008 ha pubblicato con Chiarelettere il libro Voglia di cambiare, diario di viaggio nell’Europa eccellente. Alla stessa filosofia editoriale, la meglio Europa per un’Italia al meglio, è dedicato il suo blog Giannella Channel.

Mercoledì 11 giugno ore 17:30

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino
Libreria IBS.it bookshop

Salvatore Giannella
presenta
Operazione salvataggio
Gli eroi sconosciuti che hanno salvato l’arte dalle guerre
(Chiarelettere)

Interviene con l’autore Fiorenza Bonazzi

Comacchio: un maxi-schermo presso l’arena di Palazzo Bellini per seguire i mondiali

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

In occasione dei Mondiali di calcio che si disputeranno in Brasile, l’Amministrazione Comunale, particolarmente attenta e partecipe a tutti gli eventi sportivi, ha disposto l’installazione di un maxi-schermo nell’arena di Palazzo Bellini, per consentire a tutti gli appassionati di seguire le sfide calcistiche, che attendono la Nazionale Italiana.
Il primo appuntamento in calendario è quello della cerimonia di apertura dei Mondiali, che avrà luogo giovedì 12 giugno, a partire dalle ore 22 con la diretta da San Paolo del Brasile. Seguirà poi sabato 14 giugno, dalla mezzanotte, la diretta per la prima partita che vede impegnati gli Azzurri contro la Nazionale inglese. L’ingresso a Palazzo Bellini è GRATUITO. Il calendario completo degli eventi estivi è scaricabile dalla home page del sito comunale, raggiungibile all’indirizzo web www.comune.comacchio.fe.it

Un grande successo di pubblico per il Festival dei Diritti

da: Arci Ferrara

Soddisfazione per gli organizzatori del Festival dei Diritti di Ferrara “Passi differenti” XII Edizione, che si è svolto a Ferrara giovedì scorso, in collaborazione con IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori edizione 2014, il Comune di Ferrara (Ufficio Ricerche Storiche) e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara.

Nel pomeriggio tantissimi ferraresi e turisti hanno seguito la passeggiata storico culturale condotta dal noto storico del Comune Francesco Scafuri, alla scoperta dell’Addizione Erculea e dei luoghi bassaniani. Dopo una prima sosta nel parco del palazzo Trotti Mosti, che oggi ospita il Dipartimento di Giurisprudenza, il lungo corteo di persone a piedi e in bicicletta si è snodato lungo corso Ercole I d’Este, fino al cortile d’Onore del Castello Estense, con alcune soste presso i luoghi più significativi, dove Scafuri ha spiegato la storia dei palazzi di pregio e alcune vicende inedite legate alla strada rinascimentale.

L’evento è poi proseguito presso la Sala Alfonso I nella Via Coperta con l’iniziativa “Estensi Orizzonti e Viaggi Miranti, sguardi di genere sulla tua città”, dove, alla presenza del Sindaco Tiziano Tagliani, si è svolta la premiazione dei contest ed è stata presentata la ricerca “Passi differenti, uno sguardo diverso” realizzata da Occhioaimedia. I vincitori sono stati premiati da Luca Gavagna e Franco Stefani.
Sul sito del Festival (www.festivaldeidiritti.it) verranno pubblicate le foto e i racconti premiati. Sarà possibile vedere sul sito anche la ricerca dei ragazzi di Occhioaimedia.
La manifestazione è promossa e sotenuta da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara.

Il Comitato Promotore del Festival dei Diritti di Ferrara è composto da: Nexus Emilia Romagna, Arci Regione Emilia-Romagna, Arci Ferrara, CGIL Ferrara, UDI Ferrara, A.N.P.I Ferrara, IBO Italia, Teatro Nucleo, Cittadini del Mondo.

Domani al Boldini si chiude la rassegna “Venezia/Roma: inediti da festival” con la proiezione del film “Femen – L’Ucraina non è in vendita”

da: Arci Ferrara

Martedì 10 giugno alle ore 21.00 ultimo appuntamento con la rassegna VENEZIA / ROMA: INEDITI DA FESTIVAL organizzata da Arci Ferrara presso la Sala Boldini (via Previati 18) con il film di Kitty Green

FEMEN – L’UCRAINA NON È IN VENDITA

Kitty Green ha seguito il movimento femminista ucraino per un anno e mezzo, e ha realizzato un documentario che riesce a restituire la complessità che si cela dietro un’idea esteriormente semplice. Celebre anche in Italia, il gruppo nato nel 2008 ha trovato spazio sui media protestando a seno scoperto contro la società maschilista e patriarcale ucraina, per aprirsi poi ad altri argomenti sociali e muoversi di volta in volta contro gli europei di calcio, contro Aleksandr Lukašenko, en passant contro Silvio Berlusconi. Manifestazioni in topless, sintetici slogan scritti sulla pelle, le proteste di queste ragazze si concludono invariabilmente con la polizia che le porta via di peso.
Se le immagini, i messaggi, i metodi sono semplici e immediati, Kitty Green sa muoversi con sicurezza sui piani più nascosti e interessanti della vicenda, dove tutto si fa molto meno lineare. La prima parte si concentra sull’impatto generale, sulla protesta femminista contro una società, e un’Europa, che vedono le donne ucraine come una merce, dei corpi da sfruttare. Si racconta una manovra di comunicazione tutto sommato efficace, messa in atto da ragazze consapevoli, coraggiose performer.
Gradualmente il film si avvicina alle storie personali, e attraverso queste ricostruisce anche la vera storia di Femen.

Il film è stato presentato in anteprima alla decima edizione del Biografilm Festival di Bologna (6-16 giugno)

La proiezione inizierà alle ore 21.00 – biglietto 5 euro

Per info: www.cinemaboldini.it

Sandra e Raimondo: grandi “Maestri” in un’aula vuota

di: Claudio Riccadonna

Quanto ci manca la coppia per eccellenza della televisione, il duo Sandra e Raimondo, scomparsa ormai da quattro anni. Un binomio indissolubile, così nello spettacolo come nella vita, nonchè nella morte (entrambi c’hanno lasciato a distanza di qualche mese nel 2010) e che con la loro immensa simpatia e ineguagliabile- sana comicità, adatta ad ogni età, hanno allietato per decenni diverse generazioni. Sono stati dei veri principi e portabandiera della risata leggera senza mai volgarità e senza mai scadere nella scurrilità e licenziosità del linguaggio.
I loro programmi televisivi in Rai prima, negli anni Settanta, e poi nella nascente Mediaset, a partire dagli anni Ottanta, radunavano intere famiglie, dal più piccino all’anziano, di fronte al piccolo schermo, con record assoluti di ascolto. Si arrivava addirittura a 23 milioni di telespettatori (nemmeno la finalissima del mondiale del 2006 tra Italia e Francia ha avuto un tale successo in termini di audience). Tutti attendevamo con impazienza l’accendersi dei riflettori serali il sabato sera.
Come dimenticare le divertentissime sigle musicali di chiusura (in autentici capolavori come “Tante scuse” o “Di nuovo tante scuse” rispettivamente del 1974 e del 1976) che, spettacolo nello spettacolo, facevano sorridere chiunque con un Vianello “cattivello, insofferente e cinico” nei confronti della Mondaini nazionale, vittima ingenua ed incolpevole delle azioni dispettose di un marito “disamorato” e che inventava, di puntata in puntata, sempre più drastici e mirabolanti stratagemmi per evitare di incontrare la consorte. Schetch esilaranti che riproducevano spassose dinamiche di coppia, quasi fosse una delle tante e normali famiglie italiane, in cui ritrovarsi; finzione mescolata a realtà, in cui peraltro la difficoltà di riconoscerne il confine ci rendeva “magicamente” partecipi a tal punto da condividerne storie e situazioni proprio nella banale ed “ordinaria quotidianità”.
Tutti ricordiamo la serie televisiva, durata quasi vent’anni “Casa Vianello”, che si incentrava sulla vita giornaliera dei due celebri coniugi, con i loro screzi, con i loro battibecchi e le loro iniziative, sempre portate avanti in maniera maldestra all’insegna di ambigui equivoci e doppi sensi. Ogni episodio rappresentava vicende bizzarre dal sapore tragicomico: le scenate di gelosia verso il marito furbetto attratto da giovani donne, con rissa finale condita di insulti e magari con una bruttissima figura con gli ospiti. La conclusione di ogni episodio è notissima, ed è entrata ormai nell’immaginario collettivo degli italiani. Nel letto matrimoniale, Sandra, affetta da querulomania, lamenta uno stile di vita piatto e noioso, privo di emozioni e di momenti esaltanti. Celeberrima la “litania” alla Sandra, ripetuta più volte «Che noia, che barba, che barba, che noia… guarda che sono stufa e non ce la faccio più”.
Un giornalista e critico televisivo, Giovanni di Martino, ha affermato: “La coppia Vianello – Mondaini ha costituito un unicum nel mondo dello spettacolo italiano, non solo per l’elevata professionalità e l’affiatamento, ma anche per la capacità di aver riprodotto all’infinito lo stesso prodotto senza mai stufare”. Qualcuno, parlando del garbo e dell’eleganza dei due artisti li avrebbe definiti “grandi maestri della comicità in un’aula vuota”, a dimostrazione della mancanza, nel panorama attuale, di una classe di eredi.
Veramente un tributo doveroso a questi due straordinari giganti della televisione; una coppia, peraltro, che si è amata nella vita privata come poche, legata affettivamente per oltre cinquant’anni. Un esempio, in un mondo milionario come quello televisivo, in cui “il vizio” sembra regnare indisturbato, nel quale i matrimoni durano “l’attimo della passione”.
In un’intervista rilasciata a “Tv, sorrisi e canzoni” Vianello si espresse con parole dolci e “lettere d’amore” nei confronti della compagna di vita: “Sandra è una donna altruista. Molto buona, pure troppo. A volte qualcuno se ne approfitta, ma lei si dà completamente agli altri. È piena di sentimento nei confronti dei bambini. E con i nostri due filippini adottati, Raymond e Gianmarco, è davvero una mamma. Difetti? Non riesco a trovarne uno, non saprei… non è neanche apprensiva e gelosa.”.
Tanto di cappello! Vi ringraziamo per averci saputo tanto deliziare!
N.B. Per chi volesse divertirsi con una eccezionale sigla finale della coppia inserisca in google l’indirizzo http://youtu.be/J4D18yAYyCM

Claudio Riccadonna
Ala (Tn)

Buon compleanno Paperino, 80 anni e non sentirli

Una grande festa si prepara a Paperopoli e tra tutti gli appassionati di fumetti, piccini e meno: oggi 9 giugno, data individuata dai biografi esperti del personaggio, Paolino Paperino festeggia 80 anni. Il simpatico e buffo personaggio, nato dalla fantasia del sognatore Walt Disney nel 1934, con il nome di Donald Fauntleroy Duck, si prepara a un compleanno coi fiocchi.

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Il papero più sfortunato e famoso del mondo, con lo zio Paperone, Paperina e i nipoti Qui, Quo e Qua

A Paperopoli, infatti, fervono i preparativi, si confezionano dolci, si incartano cioccolatini farciti, si preparano caramelle dalle cartine multicolori e zucchero filato rosa, si infiocchettano pacchetti e pacchettini. Come regalo di compleanno, in Italia, il settimanale Topolino esce con un numero da collezione (il n. 3054), che vedrà il debutto di Paperino come direttore, affidandogli la rubrica della posta, le interviste e l’editoriale. Un ruolo inedito.
Tutti noi siamo cresciuti leggendo i fumetti con le sue avventure, sorridendo di fronte alle sue maldestre sventure, molti si sono sentiti come questo papero sfortunato almeno una volta nella vita (per chi non si fosse sentito Calimero, piccolo e nero…).
Pochi forse sanno, invece, quando e come è nato questo papero, spesso definito come l’antieroe per eccellenza, l’incarnazione dell’uomo medio moderno, con le sue frustrazioni, i suoi problemi, le sue nevrosi, i suoi tic e le sue paure.
La sua prima apparizione avvenne, il 9 giugno 1934, nel cortometraggio animato The wise little hen (La gallinella saggia); per vederlo a fumetti bisognerà attendere le strisce di Al Taliaferro, pubblicate sui quotidiani statunitensi, il 16 settembre 1934. Il papero, infatti, prima nasce con i cartoni e poi si trasferisce nei fumetti dove, a costruire il mondo di Paperopoli, interverrà Carl Barks, che nel 1947, inventa il leggendario Zio Paperone.
Paperino, papero bianco con becco e zampe arancioni, che indossa una blusa e un berretto da marinaio, senza pantaloni, è un pasticcione sfortunato, pigro, squattrinato, nelle cui rocambolesche avventure è facile immedesimarsi. Don Rosa, disegnatore della Disney, ha disegnato l’albero genealogico di Paperino, attraverso le indicazioni contenute nelle storie a fumetti di Carl Barks. Sembra che Paperino sia figlio di Ortensia de’ Paperoni (sorella di Paperon de’ Paperoni) e Quackmore Duck (figlio di Nonna Papera), ha una sorella gemella, Della Duck, madre di Qui, Quo, Qua ed una fidanzata storica Paperina (Daisy Duck). Paperino (o Paolino Paperino come è noto in Italia) è il vicepresidente del Circolo dei pigri, in uno dei suoi episodi.

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Senza soldi, ‘precario’ e con mille difetti, ispira simpatia

Le prime storie realizzate in Italia apparvero tra il 1937 e il 1940, nella rivista Paperino Giornale, ideate da Federico Pedrocchi, coadiuvato talvolta da altri autori come Pagot.
Il Paperino italiano è sfortunatissimo, vive a Paperopoli, in una villetta a due piani di proprietà del fantastiliardario zio Paperone, insieme ai tre nipotini discoli e indisciplinati, Qui Quo e Qua (che esordiscono, nelle strisce, nel 1937), affidatigli dalla sorella Della. In giardino, tra due alberi, si trova la fedele amaca sulla quale Paolino schiaccia il riposino pomeridiano. E’ continuamente senza soldi, pieno di debiti, in perenne fuga dai creditori, senza un impiego fisso e guida una sgangherata automobile targata 313. È rivale, nella fortuna e nell’amore, del cugino Gastone Paperone, che al contrario di lui, è fortunatissimo; è il fidanzato ufficiale di Paperina, che, di tanto in tanto, esce anche con Gastone. Paperino è spesso nei guai per colpa del maldestro cugino Paperoga, Zio Paperone sfrutta il suo perenne stato debitorio per obbligarlo a lavori massacranti nel Deposito e sotto pagati o per portarlo con sé in pericolose spedizioni alla ricerca di tesori. Creato come personaggio un po’ negativo, è diventato presto l’antagonista di Topolino. Con i suoi mille difetti (istintivo, primordiale, basico, pigro, nevrotico ma anche sognatore e romantico) ispira simpatia e in lui si riconoscono da decenni milioni di lettori.
Paperino è stato protagonista di film, di serie televisive e di videogiochi, divenuto famoso per la sua goffaggine e la sua simpatia-empatia. Dal suo debutto nel 1934, è apparso in oltre 200 produzioni cinematografiche, più di qualsiasi altro personaggio Disney. Con il successo sono arrivati riconoscimenti: un Oscar, nel 1943, quale Miglior cortometraggio d’animazione, il suo nome a un asteroide (Asteroid 12410), nel 1995, e una stella sulla Walk of Fame a Los Angeles.

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Le prime storie di Paperino in Italia, realizzate da Federico Pedrocchi

Paperino ci racconta anche la storia: così si addormenta mentre legge un pezzo di storia romana ai nipoti e immagina di esser stato Camil-Paperino, conquistatore di Veio. Il senatore Plauto Paperone, però, non vedendolo tornare col tesoro di Veio lo fa esiliare, sospettando che l’abbia rubato (in realtà era stato nascosto dagli abitanti della città). Intanto, i Galli Bassotti conquistano Roma e solo il ritorno di Camil-Paperino salva il tesoro di Plauto Paperone.

E, poi, questo simpatico personaggio, per la sua vita psicologia complessa, ha dato il nome alla Donald Duck Syndrome, secondo la quale la vita di ognuno di noi non dipenderebbe dalle potenzialità, dall’impegno o dalle possibilità che a ognuno vengono date da un punto di vista familiare o sociale, quanto dalla fortuna o dalla sfortuna. Paperino, infatti, è convinto che la causa dei suoi problemi sia, soprattutto, la sfortuna, ampiamente contrapposta alla fortuna esagerata e smodata del cugino Gastone. Chi, almeno una volta, non l’ha pensata come lui?

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Volume a fumetti, ‘Paperino – Una vita a fumetti, 80° anniversario’

Oltre all’affetto, arrivano altri regali. Oggi, per il suo 80° compleanno, Disney Libri realizza un bellissimo volume a fumetti, Paperino – Una vita a fumetti, 80° anniversario: un libro per tutti, di 352 pagine a colori, che racconta la vita del papero più amato tra i personaggi Disney, fin dal suo esordio nel cortometraggio del 9 giugno 1934. In formato 22,5×30 centimetri, con bella copertina rigida in tela, il volume ripercorre la storia editoriale del mitico Paperino, raccontandolo attraverso fatti, aneddoti, curiosità e tante irresistibili avventure. Tra le storie a lui dedicate, anche “Paolino Paperino e il mistero di Marte 1937″ scritta e disegnata da Federico Pedrocchi: è la prima volta che questa avventura viene pubblicata integralmente e non rimontata. Una bella occasione di svago per tutti. E un’opportunità per conoscere meglio e festeggiare il nostro amico pennuto.
Allora, Buon Compleanno, dolce, tenero e piccolo Paperino!

Il 12 giugno, all’Ibs, l’autore del volume “La nascita del cristianesimo” Enrico Norelli dialoga con Piero Stefani

da: organizzatori

Enrico Norelli è uno dei più apprezzati storici delle origini cristiane. Noto a livello internazionale, professore ordinario all’Università di Ginevra. Lo studioso è noto per le sue vaste conoscenze di più tradizioni cristiane e per il suo rigore scientifico. Questa opera di sintesi riserverà non poche sorprese a chi pensa al cristianesimo come un insieme di dottrine e insegnamenti sostanzialmente identici fin dalle origini. Il metodo storico applicato dall’autore, lontano sia dallo spirito apologetico sia da quello polemico, risulterà un prezioso aiuto per tutti coloro che cercano una più adeguata comprensione di un fenomeno di straordinaria rilevanza per l’intera storia umana. Norelli è particolarmente legato alla nostra città, suo padre vi fu prefetto e, andato in pensione, vi continuò a risiedere fino alla sua recente scomparsa.

Nota semiseria su “i piagnoni” e Savonarola

Infuria sui giornali cittadini la polemica provocata dalla risposta del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani al direttore della “Nuova Ferrara”, Stefano Scansani. Nel suo intervento il primo cittadino esibisce una serie azzeccata di riferimenti storici che vanno dalla citazione al movimento savonaroliano dei piagnoni all’accenno a un capolavoro dell’arte scultoria chiamato popolarmente I pianzun dlà Rosa, splendido gruppo in terracotta policroma di un grande artista sconosciuto conservato ora nella chiesa del Gesù, dopo che i bombardamenti dell’ultima guerra mondiale distrussero quella in cui era conservato (la chiesa di Santa Maria del Tempio detta “della Rosa”, epiteto probabilmente riferentesi a “roggia” (roxa) in quanto adiacente al grande canale Panfilio, la via ducale d’acqua, la chiesa apparteneva all’ordine dei Templari).

La conoscenza  di un patrimonio culturale popolare da parte del sindaco, ben s’addice a commento delle sue insofferenze e anche ad esposizione del suo programma futuro. Si pensi, come valenza simbolica, all’importanza per la vita cittadina della statua, la brutta ottocentesca statua di Savonarola, che sorge proprio nel centro cittadino e che da sempre veglia i furori della piazza e le cerimonie istituzionali con la sua posa magniloquente e incavolata. Son molto attratto dalla coincidenza del caso come dalla fisiognomica, due aspetti apparentemente secondari nell’analisi dei fatti e che invece possono essere d’aiuto. Che nel giro di quarant’anni l’italianistica avvicendasse sulla cattedra di letteratura italiana di Firenze tre ferraresi d’origine o di cittadinanza onoraria come Lanfranco Caretti, Claudio Varese, Gianni Venturi non può essere solo un caso; come del resto non mi pare una coincidenza che i nostri studi e la nostra sede d’insegnamento fossero, a Firenze, in piazza Savonarola! Confermando questa titolazione il percorso misterioso della casualità.

E di piagnoni ben ci si è interessati, se uno dei convegni più complessi e più proficui sul frate ferrarese per volontà fiorentina ebbe luogo presso l’Istituto di studi rinascimentali della nostra città. Tra la piagnoneria e il debito scambio di vedute mi pare tuttavia che ci debba essere la sua differenza. Sbaglia, però, clamorosamente il sindaco nel ritenere che essere piagnoni significhi essere lamentosi e non invece, come storicamente dimostrato, “incazzati” – e mi si perdoni la parola sconveniente se non fosse che ora è diventata espressione comune -. Ma non nel significato che ad esempio i pentastellati potrebbero dare alla parola, tutt’altro! Mi va bene, se si volesse supporre, che il mio sindaco mi accusasse d’essere un “piagnone” (anche se l’esempio, come lui ben sa, poco è applicabile alla mia fisionomia intellettuale ma anche alla mia fisiognomica) e se questo significasse che sono o potrei essere in…to per certi modi e momenti della sua politica e di quella della sua giunta, in parte rinnovata ma non negli assessorati forti come quelli che ancora occupano i tre moschettieri del suo team. Vale a dire Modonesi, Marattin, Maisto.

Eppure, se mi è permesso dialogare, la “piagnoneria” ha un suo scopo, non tanto di contrapposizione sterile quanto di incitamento a un confronto che francamente mi sembra molto spesso latitare. Non è che si voglia condizionare la necessaria e inconfutabile prerogativa dell’istituzione di governare secondo un piano e una visione delle cose elaborate in modo autonomo, ma sarebbe cosa importante se uno scambio più vivace e complesso si potesse instaurare con giunta e sindaco. Nel caso specifico dell’associazionismo culturale si è tentato di proseguire gli incontri promossi dagli Amici dei Musei con tutte le altre associazioni per definire ruolo e spettanze dei Musei, ma per ora, forse a causa della campagna elettorale, non si è avuto risposta. Altrettanto va detto per la presunta “normalizzazione” delle associazioni culturali, come rileva l’Assessore alla cultura, che sembra non si lamentino tanto ma operino positivamente. A quel che mi consta, il “lamento” associazionista trae spunto dal fatto inoppugnabile che esse prestano un servizio alla città positivo e determinante.

Dopo la vergognosa e triste vicenda della sede delle associazioni di proprietà Fondazione e Cassa Carife, da cui sono state sfrattate e dichiarate morose perché non pagavano sede e servizi condominiali a suo tempo assicurato dall’ente proprietario, mi sembra sia stata decisione saggia e generosa da parte del Comune allogarle in parte nella sede di Via Mentessi, dove provvisoriamente coabiteranno con altre associazioni. Ma non ho notizia delle vicende dell’Accademia e della sua splendida Biblioteca un tempo accolta a palazzo Zanardi, già sede dell’assessorato alla cultura. I tempi son difficili, specie ora che scandali e malversazioni rendono sempre più lontano dal sentire comune i modi di certa politica (e purtroppo di entrambi gli schieramenti). Occorre dunque che il sindaco Tagliani sia attento a quel movimento “piagnone” che gli porterebbe consensi e anche dissensi sempre però nel chiaro ed esplicito riferimento a un onesto “dibbbattito”. Così come gli suggerisco (e lo dico perché anch’io indulgo a quel peccato veniale) di non essere permaloso. E’ difficile, lo comprendo, ma non è una giustificazione. Lo stesso valga anche per molti assessori che spesso indulgono a questo vezzo. Insomma, se Tagliani vuol rivendicare a sé e ai suoi collaboratori l’immagine di Savonarola, saremo ben contenti noi “piagnoni” di seguirlo su una via difficile ma entusiasmante, sempre che sia percorsa nel rispetto reciproco dei ruoli e delle competenze.

Guanxi: altri modi per dire reciprocità

Guanxi è un termine cinese che sta ad indicare l’insieme delle relazioni sociali utili ad un individuo nella propria vita. Il termine indica un sistema di relazioni profonde, una trama di rapporti sociali ed economici, che si forma sin dalla scuola: i genitori, infatti, scelgono una scuola dove il figlio potrà inserirsi in un gruppo su cui trovare punti d’appoggio in età adulta. A questo network un individuo può fare riferimento per velocizzare pratiche burocratiche, ottenere informazioni importanti o conseguire altri favori. Non necessariamente le guanxi devono essere dirette, ma possono essere mediate da quelle di altri.
Il concetto, rilevante per il funzionamento delle relazioni sociali in Cina, può essere accostato a quello di capitale sociale, consolidato da tempo nella letteratura sociologica ed economica, ma ne accentua la dimensione fiduciaria.
In Cina l’enfasi sulle guanxi scaturisce dall’assenza di uno spazio pubblico e dall’assenza di istituzioni che garantiscono un funzionamento trasparente della società. Così le persone, non potendo contare su regole, cercano di sopperire attraverso rapporti personali stretti.
Nei contesti in cui il sistema delle istituzioni pubbliche non è abbastanza solido e trasparente, il singolo deve contare su relazioni dirette, basate sull’attesa di reciprocità. Questo stesso criterio impronta anche i rapporti di mercato: chi ha fatto esperienza del mercato cinese, ha sperimentato che le relazioni personali e di fiducia sono fondamentali per operare in quel contesto. Non a caso, una recente ricerca, condotta da un gruppo di studiosi dell’Università di Hong Kong, propone il termine guanxi, come emblematico della capacità di costruire, attraverso le piattaforme social, legami con i clienti. Il caso citato riguarda TaoBao, la più grande piattaforma di e-commerce cinese. TaoBao è l’unica piattaforma di business online ad aver raggiunto un tasso di fedeltà tra i propri clienti del 71%, tipica soltanto della vendita face-to-face. E ciò sembra avvenuto grazie alla compenetrazione tra il sistema delle guanxi con le moderne tecnologie sociali. Non è un caso che Ebay – in Cina con il nome di EachNet – sottovalutando l’aspetto social delle transazioni commerciali, abbia ottenuto soltanto lo 0,1% del mercato on line rispetto al 96% di TaoBao. Vi è da scommettere che il concetto sintetizzato dal termine guanxi diventerà una nuova linea guida per il marketing.
Due riflessioni, più spostate sul versante dei fenomeni sociali. La prima riguarda la capacità delle tecnologie sociali di costruire on line durevoli rapporti di fiducia. Diverse ricerche sembrano sottolineare la capacità dei social network di sedimentare capitale sociale e di dare vita a relazioni prossime a quelle scaturite dai contatti quotidiani in presenza. Un linguaggio intimo, l’uso delle immagini e di contenuti emozionali, tendono a produrre empatia ed identificazione. I social network sono in grado di trasformare i rapporti on-line tra persone che non si conoscono, in relazioni personali tra amici, sia pure virtuali, e aumentano la percezione di agire per interessi comuni.
La seconda riflessione riguarda il tema della supplenza di legami personali – da qualunque fonte essi siano alimentati – per fare fronte all’assenza di solidi riferimenti nel funzionamento della vita pubblica. Un contesto istituzionale inaffidabile e corrotto spinge a cercare sostegno nelle reti personali, ma contribuisce a generare un meccanismo perverso di sfiducia nell’azione pubblica e di mancanza di trasparenza che non giova alla vita civile e, certo, neanche al mercato.

Maura Franchi (Sociologa, Università di Parma) è laureata in Sociologia e in Scienze dell’Educazione. Vive tra Ferrara e Parma, dove insegna Sociologia dei Consumi, Social Media Marketing e Web Storytelling, Marketing del prodotto tipico. I principali temi di ricerca riguardano: i mutamenti socio-culturali connessi alla rete e ai social network, le scelte e i comportamenti di consumo, le forme di comunicazione del brand.
maura.franchi@unipr.it

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