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Giorno: 26 Giugno 2014

Summer is Magic: domani alle 18 Festa dell’Estate al Giardino delle Duchesse

da: Feshion Coupon

Venerdì 27 giugno dalle ore 18 il Giardino delle Duchesse, antica sede di incontri signorili, si tingerà di tinte forti ed energiche. Sarà un party ad ingresso gratuito quello che animerà la serata , caratterizzato da musica, intrattenimenti vari e laboratori per bambini fino alle ore 24. L’iniziativa è organizzata dall’agenzia di comunicazione ed eventi Feshion Coupon con la collaborazione di “Orsatti Group”. La serata verrà scandita in due momenti successivi così da poter offrire opportunità di divertimento sia ai grandi che ai più piccini: alle ore 18 il prato raccoglierà spazi gioco, laboratori per bambini, esibizioni di vario genere e tante, tantissime dimostrazioni curate da gruppi ed associazioni della città; dalle ore 21 poi si festeggerà in grande l’inizio dell’estate con un favoloso dj set dalle note elettro dance condotto da “Colla dj”. Durante il summer party si potrà vincere ad estrazione un misterioso premio targato Feshion scaricando dal sito internet www.feshioncoupon.it il Coupon cartaceo da presentare alla festa.

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Conversione del decreto 74/2014: il commento dell’assessore Gazzolo

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Con il rifinanziamento del Fondo per emergenze nazionali si volta pagina. Al via la ricognizione delle economie del bilancio regionale da destinare alle emergenze ancora aperte”

«Una legge che dà risposte importanti al territorio emiliano più volte ferito da gravi calamità e che segna un atteso cambio di passo rispetto al passato con il rifinanziamento del Fondo per le emergenze nazionali». Così l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo esprime soddisfazione per la conversione in legge del decreto 74/2014.
La norma prevede appunto l’assegnazione delle risorse per garantire l’operatività del Fondo che finanzia gli interventi urgenti in caso di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.
«Con questa disposizione si volta pagina. Ora auspichiamo che il Governo proceda a dichiarare lo stato di emergenza e ad attribuire fondi alla nostra Regione per fronteggiare le conseguenze del maltempo di inizio 2014», aggiunge Gazzolo.
La legge prevede la possibilità per le Regioni di utilizzare economie – ossia risparmi di spesa su interventi finanziati dallo stato e già conclusi – per far fronte a situazioni di emergenza e criticità ancora aperte. «Si tratta – conclude l’assessore regionale – di una richiesta fortemente caldeggiata dalla Regione Emilia Romagna per assicurare un uso immediato di fondi disponibili, offrendo così al territorio e alle popolazioni risposte che non possono attendere. Attiveremo da subito una ricognizione delle economie presenti nel bilancio regionale per individuare le risorse da mettere in campo già con la manovra di assestamento al vaglio dell’Assemblea Legislativa a luglio».

Comacchio: l’esito della conferenza stampa sulla presentazione de “La Notte Rosa 2014”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

La passione travolgente suggellata dal bacio di Paolo e Francesca in chiave moderna è il leitmotiv dell’edizione 2014 de “La Notte Rosa”, il grande evento estivo, presentato questa mattina a Palazzo Bellini. Dopo i ringraziamenti a tutti i partners di quello che è meglio conosciuto come il capodanno dell’estate, il Sindaco Marco Fabbri si è soffermato sulle numerose tappe di un percorso in controtendenza rispetto ai tagli attuati dal Governo, che punta con decisione al rilancio dell’intera economia turistica locale. “La Notte Rosa si avvale del sostegno del Comune, della Regione e dei privati, grazie ad un avviso pubblico, che ci ha permesso di individuare – ha sottolineato il sindaco Fabbri -, il gestore dell’evento clou. Si è candidato il partner storico, il Lido delle Nazioni, che anche quest’anno ospita i due eventi principali, ma ci sono tante iniziative pianificate su tutti i lidi e nel capoluogo. Ringrazio tutti i privati che collaborano con l’Amministrazione Comunale, continuando ad investire sul territorio e ci credono insieme a noi.” Anis Ben Aissa, in rappresentanza del Consorzio Vivi Spina-Estensi ha introdotto due delle novità di questa nona edizione de La Notte Rosa, la prima riguardante il Plug Pride (4 luglio) con serata di animazione e cena al Bagno Marrakech Beach del Lido di Spina, dedicata ai gay, evento realizzato in collaborazione con L’Arci Gay di Bologna, con elezione finale di Miss Drag Queen Emilia Romagna . Il 5 luglio all’interno del Plug Festival, dalle ore 22 in Viale Boldini, avrà luogo un raduno internazionale di sordo-muti, in collaborazione con l’associazione DEAF di Ferrara. Un grande parco giochi allieterà la serata per i piccoli, sin dalle ore 18. Al Lido di Volano, definito affettuosamente dal presidente del consorzio che raggruppa gli stabilimenti balneari Luca Callegarini “la Cenerentola dei 7 lidi”venerdì 4 luglio al ristorante Cormorano andrà in scena “L’Africa rosa”, una serata di intrattenimento con musica, balli e animazione dal continente africano, che chiuderà in bellezza con un magnifico spettacolo pirotecnico. “La notte rosa continua” il giorno successivo, il sabato con spettacoli di intrattenimento musicale e animazione in diversi bagni del Lido di Volano. A Porto Garibaldi dopo l’esibizione di danza sportiva “Easy dance” e i vice campioni del mondo Stefan e Adriana, sempre il 4 luglio “proponiamo un tributo a Jovanotti, ripercorrendo la sua strepitosa carriera – ha commentato Lorena Carli, presidente dell’associazione di commercianti l’Alba –“, mentre il giorno dopo, alle ore 21.30 in Viale dei Mille tornerà il tradizionale appuntamento con moda, fitness e acconciature, organizzato da Giordano Conti, presidente dell’Anam di Ferrara. “Passioni e gelosia in musica, ispirati al teatro accompagneranno la serata lotal look – ha aggiunto Conti – con i nostri maestri acconciatori e con la scuola di danza Louise Gard.” A calcare il palco di Viale Yugoslavia al Lido delle Nazioni per l’evento clou de La Notte Rosa è stato chiamato nientemeno che Luca Carboni, il grande artista bolognese con il suo “Fisico & Politico Tour”. I DJ di Radio 105 Squalo e Kris Grove “sono ormai di casa – ha sottolineato il presidente del Consorzio del Lido delle Nazioni Ottavio Nati – e animeranno entrambe le serata prima e dopo i due concerti dal vivo.” Infatti, dopo la grande esibizione di Luca Carboni e lo spettacolo pirotecnico sul mare, “La notte rosa continua” al Lido delle Nazioni sabato 5 luglio, sempre alle ore 21.30 con lo straordinario live dei “Modeina City Ramblers. Nati ha poi ringraziato Paola Abile di New Star Poroductions per il lavoro che sta svolgendo, “Perché questa è una manifestazione molto attesa dai turisti e contiamo di catturare il consenso del pubblico riscosso nelle precedenti edizioni.” “La notte rosa è passione e il Comune di Comacchio ci mette come sempre passione – ha aggiunto Paola Abile -, richiamando nomi prestigiosi, seppur con grandi sforzi per la ristrettezza di risorse. Al Lido Nazioni sono confermati i DJ Squalo e Kris Grove di Radio 105, che ormai sono di casa e che proporranno dopo i concerti delle due serata musica soft per i più giovani, non aggressiva, per un divertimento assicurato sino a notte fonda.” L’Assessore al Turismo Sergio Provasi ha ricordato l’evento di apertura con l’anteprima comacchiese de La Notte Rosa, che il 3 luglio nell’arena di Palazzo Bellini, rilancerà il concorso e l’elezione di Miss e Mister Notte Rosa, sotto la direzione di Franco Casoni. Durante la serata si esibiranno “La bottega degli artisti” di Sara Parmiani e e la scuola di danza “Amber” di Lagosanto. “Il nostro è un target per famiglie e per giovani – ha sottolineato Provasi – ed è sotto gli occhi di tutti che ultimamente il territorio sta mettendo in campo un vecchio adagio, ossia che l’unione fa la forza. Non si tratta di essere d’accordo dal punto di vista politico – ha spiegato Provasi -, ma dal punto di vista operativo e si stanno facendo tante cose, raccogliendo i frutti di un lavoro duro con traguardi impensati sino a qualche anno fa.” Per la prima volta una conferenza stampa a Comacchio ha visto la partecipazione di una rappresentanza dell’associazione dei sordo-muti ed è stata tradotta nel linguaggio dei segni, grazie a Serena Longo, ospite d’eccezione insieme a Gennaro della stessa associazione DEAF. “Speriamo che sia solo l’inizio di una serie di eventi insieme a loro – ha concluso l’assessore-.”
Sandro Pozzati, ha poi illustrato una carrellata delle iniziative che si svolgeranno negli altri lidi, dal dj set al Lido degli Estensi con intrattenimenti musicali dalla disco anni ‘80/’90 sino alle tendenze moderne funky house e tecno. I lidi Scacchi e Pomposa saranno allietati dalla consueta maxi-tavolata in rosa con possibilità per i numerosissimi commensali di portare da casa le pietanze o di acquistarle a prezzi popolari negli stand allestiti per l’occasione in Via Alpi Centrali (Lido degli Scacchi). Non mancheranno la tappa di “Sapori da mare”, il cartellone di iniziative gastronomiche organizzato dallo chef Mauro Spadoni e la Fiaccolata dei bagnini, con partenza dal bagno Miami (alle ore 22.30 del 4 luglio), per una sfilata notturna sui mosconi agghindati in rosa. Tutti i relatori e gli ospiti sono stati accolti poi nella pescheria vecchia per un aperitivo-buffet offerto dall’”Oste della malora.” Il programma completo delle iniziative de “La Notte Rosa” e de “La Notte Rosa continua” è consultabile su www.turismocomacchio.it su www.comune.comacchio.fe.it e s www.lanotterosa.it

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Arena del Sole, parte il nuovo corso con la stagione 2014/15

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Mezzetti: “Un cambio di marcia di grande qualità”. Intitolate le sale a Leo De Berardinis e Thierry Salmon

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina – con la partecipazione degli assessori alla Cultura del Comune di Bologna e della Regione Emilia-Romagna, Alberto Ronchi e Massimo Mezzetti, del presidente e del direttore di Ert Fondazione Daniele Gualdi e Pietro Valenti, sono stati presentati gli spettacoli che andranno a comporre gli abbonamenti della stagione 2014 -2015 dell’Arena del Sole di Bologna.
Nel corso della conferenza stampa è stata anche annunciata l’intitolazione della sale dell’Arena a due artisti che hanno lasciato un segno nel teatro degli ultimi decenni del secolo scorso: Leo de Berardinis (sala grande) e Thierry Salmon (sala piccola).

“Oggi – ha commentato Mezzetti – celebriamo il raggiungimento di un obiettivo, seppure in un momento realmente delicato per il teatro italiano, a causa di un nuovo regolamento nazionale la cui approvazione noi contrastiamo perchè non tiene conto delle specificità che rendono unica e importante il nostro sistema regionale. In questa condizione Ert con il nuovo cartellone dell’Arena segna un cambio di marcia rispetto al passato e raggiunge un risultato di indiscussa qualità”.

Gli spettacoli
Nel corso della Stagione 2014-2015 verranno presentate all’Arena del Sole otto produzioni di Emilia Romagna Teatro Fondazione di cui sette nuovi allestimenti e una ripresa.
Inaugura la Stagione nella Sala Leo De Berardinis (sala grande), il 20 novembre in prima assoluta, 7 Minuti di Stefano Massini, con Ottavia Piccolo, regia di Alessandro Gassmann, coproduzione con Teatro Stabile dell’Umbria e Teatro Stabile del Veneto. Uno spettacolo che parla di lavoro, di donne, di diritti, dando voce e anima a undici protagoniste operaie che raccontano le paure per il nostro futuro e le angosce che il mondo del lavoro vive in questo momento.
Giuseppe Battiston si calerà nei panni del buffone scespiriano Falstaff che ha affascinato i più grandi talenti della scena. A dirigerlo Andrea De Rosa e a coadiuvarlo in scena, tra gli altri, Giovanni Franzoni, una coproduzione con il Teatro Stabile di Torino.
Coprodotto con il Teatro Metastasio Stabile della Toscana è invece La serra per la regia di Marco Plini. Tra la commedia surreale e il giallo, questa pièce di Harold Pinter, dagli echi beckettiani, sembra voler dimostrare che dietro alla bramosia di potere non c’è niente, nessuna idea, nessuna visione, solo la vanità del singolo individuo.
L’onorevole, coprodotto con il Teatro Biondo Stabile di Palermo e l’Associazione Diablogues è un testo di Leonardo Sciascia che racconta con ironia come l’ascesa politica di un onesto professore di lettere possa diventare un’ineluttabile seppur pacifica caduta morale. Lo mettono in scena Enzo Vetrano e Stefano Randisi che ne sono anche protagonisti assieme a una delle più amate attrici italiane, Laura Marinoni.
A concludere la Stagione, a maggio 2015, sarà il debutto di un altro nuovo allestimento: La traviata ovvero La signora delle camelie, opera in due atti e quattro quadri tratta dal romanzo di Dumas e dall’opera di Verdi, che verrà realizzata in collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna e la Scuola dell’Opera Italiana. Autore e regista di questa ballad opera, o singspiel nell’accezione mozartiana, Nanni Garella.
Garella è anche regista di una produzione che in ottobre sarà in prima assoluta nella Sala Thierry Salmon (sala piccola) nell’ambito di VIE Festival 2014 e che lo vede protagonista con Laura Marinoni e la compagnia di pazienti psichiatrici di Arte e Salute. Si tratta de La persecuzione e l’assassinio di Jean-Paul Marat rappresentati dagli internati dell’ospedale di Charenton sotto la guida del Marchese di Sade, di Peter Weiss, un classico dell’avanguardia teatrale del secondo Novecento reso celebre dalla storica messa in scena di Peter Brook nel 1967.
Ancora nella Sala Thierry Salmon (sala piccola) sarà in scena una coproduzione internazionale – partner la Maison de la culture d’Amiens – firmata da Lukas Hemleb, regista tedesco che opera prevalentemente in Francia, dove collabora con prestigiosi teatri come l’Odéon, la Comédie-Française, il Bouffes du Nord. Il suo nuovo lavoro è Io sono il vento dello scrittore e drammaturgo Jon Fosse, considerato il maggiore autore drammatico norvegese dopo Ibsen. Hemleb ha scelto come interpreti Luca Lazzareschi e Giovanni Franzoni e ha chiamato Pietro Babina a disegnare scene e costumi.
Completa il panorama degli allestimenti di Emilia Romagna Teatro, previsti all’Arena del Sole nella prossima stagione, la ripresa di Clôture de l’amour / Fine di un amore, uno spettacolo di Pascal Rambert, in cui i personaggi interpretati da Anna Della Rosa e Luca Lazzareschi, si interrogano, attraverso due lunghi monologhi, sulle ragioni della fine della loro storia d’amore.

Le ospitalità
Il Teatro Equestre Zingaro
Per dire addio all’anno vecchio e iniziare quello nuovo, l’appuntamento è con il Teatro Equestre Zingaro di Bartabas, artista fuori dagli schemi che ha creato una forma di spettacolo in cui l’arte equestre la musica, il teatro e la danza hanno trovato un’armonica unione, catturando i cuori di migliaia di spettatori in tutto il mondo. Bartabas, che dirige anche l’Accademia dell’Arte Equestre all’interno delle Stalle Reali del Castello di Versailles, condivide la sua più recente avventura, Golgota, con Andrés Marín, uno dei più talentuosi protagonisti del flamenco moderno.

La prosa: da Shakespeare ai contemporanei, passando da Dostoevskij.
In RIII – Riccardo Terzo Alessandro Gassmann è sia nelle vesti di regista sia in quelle di grande protagonista… Grande in tutti i sensi perché a rendere in scena ancora più sinistra la figura di Riccardo è, grazie a un artificio scenico, una altezza innaturale. Nella traduzione e adattamento di Vitaliano Trevisan la lingua di Shakespeare è divenuta “parlabile” e naturale, mettendo l’opera in sintonia con i nostri tempi.
Quarant’anni dopo il celeberrimo sceneggiato Rai I Fratelli Karamazov, Umberto Orsini torna a vestire i panni di Ivan. Nell’opera di Dostoevskij c’è un episodio fondamentale in cui Ivan racconta al fratello Alioscia il proprio romanzo mai scritto: La leggenda del grande Inquisitore. Il capitolo viene messo alla prova dalla regia di Pietro Babina: ai grandi interrogativi che l’uomo si pone – il potere, la libertà, la fede – Ivan proverà a rispondere in una TED conference, il format di conferenze iper-democratico.
Gabriele Lavia dirige un’intensa protagonista della scena italiana, Anna Maria Guarnieri, su un capolavoro di un autore che ha segnato il XX secolo. Sinfonia d’Autunnodi Ingmar Bergman è un dramma psicologico e familiare, un lucido ritratto del rapporto conflittuale tra una madre e una figlia.
Il Teatro dell’Elfo propone un testo contemporaneo messo in scena da Ferdinando Bruni e Elio De Capitani: Frost/Nixon di Peter Morgan. Nel 1977 David Frost realizzò una serie di quattro interviste televisive a Richard Nixon, in cui l’allora ex presidente degli Stati Uniti, dimessosi sull’onda dello scandalo Watergate, fu messo alle corde dal giornalista fino a confessare, negli ultimi istanti della trasmissione, le proprie responsabilità.
L’acrobata delle parole Alessandro Bergonzoni propone il suo nuovo spettacolo: Nessi, ovvero connessioni ma anche fili tesi e tirati, trame e reti, tessute e intrecciate per collegarsi con “il resto dell’universo”.

Tra parole, musica, canzoni
Due spettacoli in cui la giustapposizione di parole, musica, canzoni è elemento fondante.
Il primo è il nuovo spettacolo di Marco Paolini, Ballata di uomini e cani, dedicata a Jack London, cheha la forma di un canzoniere teatrale con brani tratti da opere e racconti di Jack London e con musiche e canzoni a essi ispirate. Una sorta di tributo allo scrittore statunitense di cui viene dispiegata la poetica sorprendentemente articolata, intrecciata alla sua biografia avventurosa. Il racconto di una vita selvatica da cui scaturiscono riflessioni sull’esistenza e sul senso del “limite” per l’uomo contemporaneo.
Il secondo è Magazzino 18 di e con Simone Cristicchi che, anche tramite canzoni inedite, racconta una pagina dolorosa della nostra storia. Magazzino 18 è, al Porto Vecchio di Trieste, un “luogo della memoria” pieno di umili testimonianze che raccontano l’esodo di coloro che, dopo il trattato di pace del 1947 in seguito al quale l’Italia perdette vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, impacchettarono le proprie poche cose e si lasciarono alle spalle città e case, per trasferirsi all’interno dei nuovi confini.

Teatro d’arte e inclusione sociale
Rappresentato nei più prestigiosi festival e palcoscenici internazionali, arriva all’Arena Disabled Theater del coreografo e regista francese Jérôme Bel con la compagnia svizzera Theater HORA, i cui performer, di età compresa tra i 18 e i 51 anni, sono colpiti da sindrome di Down o disabilità mentali. Un lavoro tra danza e teatro che sfugge alle definizioni, che emoziona, scuote e diverte con la sua carica di intelligenza. Una riflessione sul senso del teatro, dell’arte e della vita. Lo spettacolo è presentato in collaborazione con Xing.
La Compagnia della Fortezza nasce come progetto di Laboratorio Teatrale nella Casa di Reclusione di Volterra oltre 25 anni fa con la direzione di Armando Punzo che presenta il suo ultimo lavoro messo in scena con i detenuti-attori della compagnia. Santo Genet è dedicato allo scrittore francese Jean Genet, colui che con le sue parole ha saputo più di chiunque altro strappare la bellezza al dolore.

Circo contemporaneo
Nell’ambito di Corpi&Visioni, progetto di circo contemporaneo in Emilia-Romagna vengono presentati due spettacoli internazionali. In Plan B ritroviamo gli elementi fondamentali del teatro di Aurélien Bory: una scenografia vivente come un’installazione e una danza dalla forte vena acrobatica per una visione della drammaturgia aperta all’arte contemporanea, cinematografica e circense. Marie-Louise è proposto dalla compagnia francese L’Éolienne la cui regista, Florence Caillon, ha sviluppato un originale approccio alla coreografia acrobatica, creando quello che lei stessa definisce “circo coreografico” e che rappresenta la peculiarità dello spettacolo.

Il programma della Stagione 2014-2015, che nella sua totalità verrà presentato a settembre, si completerà con le ospitalità della Sala Thierry Salmon (sala piccola) e del Teatro delle Moline, e con ulteriori spettacoli previsti nella Sala Leo De Berardinis (sala grande).
Spazio anche alla danza, con una programmazione realizzata in collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna, con Teatri di Vita e con Gender Bender Festival.
Prologo della Stagione sarà VIE Festival (9-25 ottobre), che da Modena e dintorni si estenderà all’Arena del Sole e a Pubblico, il Teatro di Casalecchio di Reno.

La campagna abbonamenti avrà inizio giovedì 11 settembre presso la biglietteria del teatro, Via Indipendenza, 44, Bologna
Arena del Sole – Tel.051.2910911 (uffici), 051.2910910 (biglietteria, dall’11 settembre)
www.emiliaromagnateatro.com
www.arenadelsole.it

L’indispensabile ruolo dei Comuni e dell’Unione Terre e Fiumi, la Cna: sostegni alle imprese, insediamenti produttivi, burocrazia

da: ufficio stampa Cna Ferrara

L’Associazione ha incontrato gli amministratori di Berra e Jolanda, mentre il 3 luglio si terrà l’incontro con il sindaco di Ro

La Cna dell’Area di Copparo sta incontrando sindaci e amministratori dei Comuni rinnovati dal voto del 25 maggio, per un confronto ravvicinato sui temi dello sviluppo del territorio e del sostegno alle imprese, ad inizio legislatura. In questi giorni è stata la volta di Berra e Jolanda, il 3 luglio è già fissato l’appuntamento con il neosindaco di Ro Antonio Giannini, mentre resta ancora da stabilire l’incontro con il sindaco di Copparo Nicola Rossi.
Ad elevare l’interesse di un confronto ravvicinato con gli amministratori dei Comuni del mandamento, la prossima elezione dei nuovi organismi di governo dell’Unione Terre e Fiumi, ma ancor più, in questo ambito, l’individuazione delle politiche e degli indirizzi economici e amministrativi per i prossimi anni. Tra le scelte che stanno particolarmente a cuore della Cna quella, già prevista nella precedente legislatura, ma rimasta sulla carta, di una Commissione per le attività produttive dell’Unione dei Comuni copparesi. Assolutamente da attivare al più presto, a parere dell’Associazione, per favorire un maggiore coordinamento e condivisione delle politiche amministrative locali.
Tema sul quale hanno concordato gli stessi amministratori di Berra e Jolanda incontrati nei giorni scorsi da Federica Bordin e Luca Grandini, rispettivamente presidente e responsabile dell’Area Cna di Copparo. Alla riunione tenutasi presso il Municipio di Berra, cui ha partecipato anche il nuovo assessore alle Attività produttive Fabio Galli, il vicesindaco Filippo Barbieri ha sottolineato come la vendita delle azioni di Hera, che ha permesso all’Amministrazione di disporre di 420 mila euro, non vincolati dal patto di stabilità, permetterà di realizzare importanti opere di manutenzione sul sistema idrico dell’area di Serravalle. Tali investimenti avranno ripercussioni rilevanti e positive sull’area produttiva prospiciente, senza contare il miglioramento della attrattività del territorio interessato, grazie al potenziamento dell’attracco turistico del Delta. Tra i diversi punti affrontati, inoltre, il sostegno alle attività commerciali di vicinato, oggi in forte difficoltà, e la auspicata riduzione dei livelli impositivi sulle imprese, su cui la giunta ha dichiarato di essere sensibile, valutando eventuali iniziative nei prossimi mesi.
Tra gli argomenti al centro dell’incontro con il sindaco di Jolanda, Elisa Trombin, il sostegno agli insediamenti di nuove attività produttive nel territorio comunale, in primo luogo attraverso la nuova convenzione per il credito agevolato, concordata con alcuni istituti bancari del territorio (allo stato attuale Montepaschi e Unicredit), che garantirà alle imprese interessate un abbattimento del tasso di finanziamento del 3,5%. Infine, Cna e sindaco di Jolanda hanno concordato sulla necessità di riprendere con forza il tema della semplificazione burocratica e dell’efficienza amministrativa, nel rapporto con le imprese locali, a cominciare dallo strumento dell’Unione dei Comuni. Ad esempio, con il completamento della messa in rete dei dati in possesso dei diversi sistemi informatici dei sei Comuni del Mandamento, il miglioramento delle performances dello Sportello unico e la valutazione di possibili iniziative di snellimento e omogeneizzazione dei vari regolamenti comunali.

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Fondi europei Por Fesr, riunione del Comitato di Sorveglianza

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Emilia-Romagna prima in Italia per capacità di spesa. L’assessore regionale Luciano Vecchi: “un ulteriore conferma della nostra capacità di impiego delle risorse europee per programmi di sviluppo e di innovazione. Ora al lavoro per realizzare programmi in grado di coordinare e rendere convergenti le diverse politiche regionali e condividerle con gli attori rilevanti di ciascun sistema”

L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia per capacità di utilizzo dei fondi europei Por Fesr 2007-2013 e in ulteriore miglioramento rispetto alla stessa annualità del programma precedente. Lo conferma, a Bologna, il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica del Ministero dello Sviluppo economico durante il Comitato di sorveglianza del Por Fesr (Programma operativo regionale, Fondo europeo di sviluppo regionale), che ha coinvolto i rappresentanti dell’Unione europea, del ministero, della Regione Emilia-Romagna, delle province, delle associazioni di categoria e dell’università della regione.
«Per l’Emilia-Romagna, che già nelle precedenti rilevazioni figurava nelle prime posizioni, a livello nazionale, per capacità di utilizzo dei fondi Ue – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi – un ulteriore conferma della capacità, qualitativa e quantitativa, di impiego delle risorse europee per programmi di sviluppo e di innovazione. Al contempo, occorre guardare al futuro. La programmazione per il 2013-2020 richiederà una governance innovativa, in modo da coordinare e rendere convergenti le diverse politiche regionali con i vari strumenti europei e condividerle con gli attori rilevanti di ciascun sistema. Proprio su questa capacità di integrazione e di sinergie tra politiche regionali, strategia delle imprese e attivismo dei diversi territori si misurerà l’efficacia di questa strategia su cui si baseranno le politiche di sviluppo regionali dei prossimi anni».
Per il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), i numeri parlano di quasi 280 milioni di euro di spesa certificata al 31 maggio 2014, su un totale di 347 milioni di risorse a disposizione per la programmazione 2007-2013, superando già l’obiettivo di spesa previsto per tutto il 2104. In termini percentuali, la Regione ha certificato il 72,59% degli impegni di spesa.
L’obiettivo di spesa per il 2013 sul totale del programma era di 201,2 milioni di euro e la spesa certificata al 31 maggio 2014 è di 278,2 milioni di euro.
Analizzando nel dettaglio i contributi erogati, per ricerca e innovazione (Asse I Por Fesr, che finanzia i Tecnopoli della Rete Alta tecnologia) sono stati destinati 118,4 milioni di euro; per l’Asse II, dedicato allo sviluppo innovativo delle imprese, i pagamenti certificati raggiungono i 43,8 milioni di euro. Per la qualificazione ambientale e lo sviluppo sostenibile (Asse III) i pagamenti certificati si assestano a 31,2 milioni di euro, mentre si sale a 69,4 milioni di euro la valorizzazione e la qualificazione del patrimonio ambientale e culturale (Asse IV).
I progetti realizzati nell’ultimo anno
Per quanto riguarda gli interventi realizzati nell’ultimo anno, nell’ambito della ricerca industriale e trasferimento tecnologico è stato avviato a Mirandola il nuovo laboratorio dedicato ai Materiali innovativi e ricerca applicata, gestito dalla Fondazione Democenter-Sipe in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, con le imprese della filiera del biomedicale e con altri laboratori della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna. Il progetto ha visto 4,25 milioni di euro di investimento totale (di cui 3,8 di fondi regionali) e l’impiego di 20 ricercatori. Sempre nello stesso ambito hanno preso il via i nuovi programmi di ricerca sperimentale dedicati alle tecnologie antisismiche applicabili nei processi di ricostruzione, sia in ambito industriale, che civile e delle infrastrutture, realizzati dal Centro Interdipartimentale Edilizia e Costruzioni dell’Universita` di Bologna e dal laboratorio Larcoicos. L’iniziativa ha visto 900mila euro di investimento totale, di cui 810mila euro di contributo regionale e l’impiego di 12 nuovi ricercatori.
Sono invece finanziati nell’ambito dell’Asse II, dedicato allo sviluppo innovativo delle imprese, “gli investimenti produttivi delle imprese nelle aree colpite dal sisma”. Il bando ha visto 1.209 domande presentate, di cui 894 ammesse e 189 finanziate, pari a 23 milioni di contributi e a 80 milioni di investimenti finanziati.
E’ poi proseguita la realizzazione dei progetti dell’Asse II delle imprese innovative, così come sono prossime alla conclusione le realizzazioni previste dall’Asse IV per la qualificazione dei beni culturali e ambientali e l’innovazione delle imprese.
Nel corso del Comitato, infine, è stato presentato il nuovo programma di fondi europei per il periodo 2014-2020, messo ulteriormente a punto dopo gli incontri dei giorni scorsi con il Dipartimento per lo sviluppo del Ministero e i referenti della Commissione europea.

Visit Ferrara in… Pink Night

da: Consorzio Visit Ferrara

Nei 7 Lidi di Comacchio il weekend del 4 luglio 2014 esplode la Notte Rosa. In città a Ferrara c’è la finale dell’Italian Superbowl. Tantissime le offerte del consorzio Visit Ferrara.

Presentarsi con qualcosa addosso color rosa e prepararsi a dare spazio alla più sfrenata fantasia. Il weekend della prima settimana di luglio sulla Riviera di Comacchio (FE) è lungo e assolutamente pink. Venerdì 4 luglio 2014 esplode sui 110 km della costa adriatica dell’Emilia-Romagna la Notte Rosa, la festa più grande e coinvolgente di tutta l’estate, che dal tramonto all’alba riempie le località marine di scenografie, musica, spettacoli, animazioni e chi più ne ha più ne metta. I 23 km di spiaggia della Provincia ferrarese sono pronti a dipingere i 7 Lidi di Comacchio dell’energica magia pink. Con offerte ad hoc pensate dal consorzio Visit Ferrara, che mette insieme competenze e servizi di più di 70 operatori turistici di tutta la Provincia di Ferrara.
Spiagge e canali rosa.
Dal 3 al 5 luglio il suggestivo ponte “Trepponti” di Comacchio si illumina di rosa, lasciandosi attraversare dalle barche che percorrono il centro storico al chiaror di luna. L’anteprima di giovedì 3 dà spazio ad esibizioni di danza, al concorso Miss & Mister Notte Rosa, e ad una divertente gara maschile e femminile di Go Kart. La festa si fa speciale venerdì 4: in ogni Lido prendono vita show di ogni tipo, il Lido degli Scacchi imbandisce una maxitavolata a cui possono sedersi tutti, ogni stabilimento balneare, locale, e bar esprime la sua anima di fiesta pink. Al tramonto si parte per escursioni sulle “Navi del Delta” del Po, per ammirarne le Valli e cenare a base di pesce. Mentre i ragazzi si preparano alla night life al Lido degli Estensi scatenandosi a ritmi anni ’80-’90 fino al funky e alla tecno house. Il Lido di Spina dedica la serata alle famiglie e al mondo gay. Il Lido delle Nazioni si riempie per il concerto live di Luca Carboni. Per poi stupirsi sotto le luci dello spettacolo pirotecnico sul mare di mezzanotte. Sabato 5 la festa continua con il concerto dei Modena City Ramblers (Lido delle Nazioni) e grandi spettacoli in tutti i Lidi.
A Ferrara l’Italian Superbowl.
Chi vuole approfittare della Notte Rosa per fare un giro a Ferrara, dal 4 al 6 luglio va in scena il XXXIV Italian Superbowl. La finale sarà domenica 6 allo Stadio Mazza alle 18.00, anticipata da spettacoli, sbandieratori, il contest delle cheerleaders d’Italia e tanti stand gastronomici ed espositivi. Sabato 5, invece, c’è la finale del campionato italiano femminile del Rose Bowl, il Mike Wyatt Field. Numerosi eventi collaterali, anche sportivi, rendono unico il weekend ferrarese, che dà spazio alla cucina di tutto il mondo con il Ferrara Street Food (piazzale Acquedotto dalle 12.00 all’1.00 di ogni giorno).
Con il consorzio Visit Ferrara, una notte in hotel centrale a 3 stelle, inclusa colazione e biglietto per la finale del Superbowl in tribuna laterale al prezzo di 62 euro a persona. Due notti in hotel, un pranzo o cena in locale tipico, una visita guidata e ticket per la finale di Superbowl da 215 euro a persona.

Ieri, presso l’Ordine degli ingegneri di Ferrara, tutto esaurito in occasione del seminario sulla sicurezza e il miglioramento sismico delle strutture prefabbricate

da: ufficio stampa Reglass H.T. S.r.l.

L’incontro è stato promosso dall’Ordine degli ingegneri di Ferrara, accreditato dall’ Ordine degli architetti e Collegio geometri di Ferrara e organizzato da Reglass H.T. S.r.l. col patrocinio di Isi, Ingegneria sismica italiana.

In seguito ai considerevoli danni che il terremoto ha causato alle attività produttive e per far fronte all’emergenza nata dalla necessità di garantire la sicurezza delle persone e di far ripartire la produzione, sono stati realizzati, nelle strutture prefabbricate esistenti, interventi di messa in sicurezza per eliminare le carenze strutturali più rilevanti. Ora, e negli anni a venire, sarà necessario prevedere opere di miglioramento globale del comportamento di questa tipologia strutturale nei confronti dell’azione sismica, che portino le strutture esistenti al 60% del livello di sicurezza imposto per le nuove costruzioni, come previsto nelle aree interessate da normative e ordinanze seguite al sisma del 2012. E proprio questo aspetto è sottolineato dall’ing. Luca Benini, consigliere della Fondazione dell’Ordine degli ingegneri che ha aperto l’incontro segnalando come, nei prossimi otto anni – come indicato dalla legge – numerosi saranno i capannoni industriali da mettere in sicurezza proprio in questa provincia così duramente colpita dal sisma del 20 e 29 maggio 2012.

Prosegue Il prof. Claudio Mazzotti, docente di Tecnica delle costruzioni presso l’Università di Bologna e uno di massimi esperti dell’Ateneo Felsineo, nel campo della progettazione antisismica. Il prof. Mazzotti presenta una serie di esempi pratici di intervento sui prefabbricati: “Molto vari e articolati gli interventi e le soluzioni progettuali da adottare – sostiene il docente – che possono riguardare elementi singoli o tutta la struttura e la cui efficacia e fattibilità – continua – è da valutare in modo approfondito caso per caso”.
E la tecnologia fornisce oggi un efficace supporto per la realizzazione delle opere più opportune. Sono molti, ad esempio, i dispositivi antisismici messi a punto grazie a recenti studi. Una vasta rassegna è offerta dall’Ing. Devis Sonda di Miyamoto international Milano, studio di progettazione antisismica che opera a livello mondiale intervenendo in aree a forte rischio di terremoto. Tra essi Sismocell, brevettato da Reglass H.T. e messo a punto in collaborazione con l’Università di Bologna e illustrato in questa sede dall’Ing. Andrea Vittorio Pollini che, in qualità di ricercatore del dipartimento di ingegneria civica, ambientale e dei materiali (Dicam) dell’Università di Bologna, ne ha studiato la progettazione e la messa a punto. Si tratta di una cella cilindrica di dimensioni ridotte in acciaio e fibra di carbonio, che, applicata in corrispondenza del nodo trave pilastro dei capannoni industriali, consente di dissipare l’energia dell’azione sismica annullandone, entro certi limiti, gli effetti distruttivi. L’applicazione di Sismocell, quando il progettista la ritenga idonea, è in grado di risolvere il problema del collegamento degli elementi della struttura consentendo di creare una connessione non rigida e dissipativa e realizzando al contempo un miglioramento sismico.
“Ma in buona sostanza – conclude l’ing. Devis Sonda – ridurre il rischio sismico a un livello accettabile intervenendo sulla struttura e trasferendo il rischio residuo ad una compagnia assicurativa può essere per un imprenditore, la modalità più efficace per limitare i costi. Se si parla infatti di attività produttive oltre alle lesioni a impianti ed edifici si ha interruzione della produzione e numerosi altri danni indiretti”. Dunque la devastazione che segue un sisma di una certa entità ha un costo molto superiore alla spesa sostenuta per gli interventi per la messa in sicurezza della struttura e per la copertura assicurativa, in alcuni casi fino a 100 volte superiore.

E’ con questo spunto originale che si è chiuso l’incontro che rappresenta, nel suo insieme, un appello alla prevenzione: la via più efficace per tutelare vite umane e salvaguardare l’economia dei territori e che si realizza tramite una accurata progettazione e il corretto impiego di nuove tecnologie.

Challenge Instagram #paliofe2014, un omaggio agli scatti più belli

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

Seguire e raccontare per immagini eventi, spettacoli, i ritmi della natura, le proprie passioni e farne un mezzo per comunicare con le altre persone in maniera immediata e vivida: questa è la filosofia degli Instagramers che, grazie ad un’applicazione per gli smart phone, in pochissimo tempo scattano e modificano un’immagine e la condividono con la loro comunità sul web.

Nel corso della primavera appena finita gli IGERS di Ferrara, insieme a diversi ospiti, si sono concentrati sul raccontare il Palio di Ferrara in un challenge, una sfida, che ha visto più di 40 appassionati del genere taggare i propri scatti con l’hashtag #paliofe2014 per un totale di oltre 650 fotografie che hanno quindi fatto il giro del mondo. “Un risultato molto buono – dicono gli organizzatori dell’iniziativa – visto che si è trattato di un’edizione da anno zero. Molte persone si sono avvicinate al Palio di Ferrara per questo!”
Soddisfatto dei numeri e delle immagini anche Alessandro Fortini, presidente dell’Ente Palio di Ferrara, che con il quotidiano La Nuova Ferrara ha sostenuto e promosso l’iniziativa. “I social media sono attualmente il veicolo più rapido ed utilizzati dai giovani, e non solo, per condividere esperienze. Che il Palio di Ferrara passi attraverso Instagram per noi è un onore e un mezzo ottimale per far viaggiare la bellezza e le emozioni che la città di Ferrara regala oltre le nostre mura”.

Nel corso di un incontro informale, tenutosi mercoledì sera presso lo show room Maioliche d’Arte di Monica Grandi, le foto più apprezzate sono state omaggiate di un’opera dell’artista e artigiana ferrarese. @fedeclick, @lazza987, @estebansantini, @giulianaleccia e @giagi2 i “nomi in codice” degli autori delle foto che hanno riscosso maggior successo. Nell’occasione, durante l’aperitivo offerto dal forno “Il Salotto del Pane”, si è parlato anche dei prossimi progetti degli IGERS di Ferrara: “Ora siamo concentrati sui Buskers, a fine agosto, ci aspettiamo grossa partecipazione da Ferrara e da persone di mezzo mondo che saranno in città per il Festival.”

Sos dislessia: riparte il campus estivo

da: ufficio stampa Agire Sociale CSV Ferrara

C’è tempo fino a sabato 28 giugno per iscriversi al campus estivo diurno, riservato a ragazzi e ragazze con disturbi specifici d’apprendimento (dsa) e con bisogni educativi speciali (bes), che si svolgerà presso la sede del Gruppo sportivo terapeutico Anffas, in via Canapa 10/12 a Ferrara, dal 4 al 30 agosto.
Un’esperienza educativa e divertente che si snoderà tra strumenti didattici facilitatori e laboratori creativi e manuali, con l’obiettivo di aumentare autonomia e autostima dei ragazzi in un ambiente non competitivo e gratificante. Il campus è riproposto dall’Associazione SOS Dislessia che nasce nel 2009 per sostenere ragazzi con disturbi specifici d’apprendimento e loro familiari, facendo consapevolezza sulla dislessia e cooperando con le istituzioni e servizi educativi.
Contatti: cell. 333.3664296 – campusdislessia.fe@gmail.com

Le bandiere di Ferrara ai Campionati Nazionali Under

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

Saranno davvero molti i giovani atleti di Ferrara che nel prossimo fine settimana parteciperanno ai “XVII Giochi Giovanili della Bandiera” a Carovigno. Dal 27 al 29 giugno si terranno infatti le gare dei così detti Nazionali Under, durante le quali si sfideranno le migliori scuole giovanili di bandiere dello stivale.
La città di Carovigno (in provincia di Brindisi) si erge su una collina a 25Km a nord di Brindisi, la cui caratteristica principale è il Castello. I XVII GIOCHI GIOVANILI DELLA BANDIERA, organizzati dalla Compagnia Sbandieratori e Musici “Carvinati” si svolgeranno presso l’ex “Mercato Coperto”. Qual ora le condizioni meteo fosse avverse al corretto svolgimento delle gare queste ultime avranno luogo nel PalaPentassuglia di Brindisi.
In particolare saranno 5 le compagini di Ferrara che prenderanno parte alla competizione – l’elenco completo degli atleti in allegato di corredo alla presente:
Borgo San Giacomo – Ente Palio della Città di Ferrara porterà per la 1° Fascia (8-10 anni) il Singolo Tradizionale, la Coppia Tradizionale, la Piccola Squadra e la Grande Squadra. Per la 2° Fascia (11-13 anni) Singolo Tradizionale, la Coppia Tradizionale, la Piccola Squadra.
Difenderanno i colori di Borgo San Giorgio – Ente Palio della Città di Ferrara gli atleti per il Singolo Tradizionale di 2° e 3° Fascia (14-15 anni) .
Per il Borgo San Giovanni, in 1° Fascia gareggeranno i ragazzini del Singolo Tradizionale e della Coppia Tradizionale. Per la 2° Fascia ci sarà ad indossare i colori rosso-blu Chiara Bertazzoli nel Singolo Tradizionale, nella 3° Fascia sul campo di gara ci saranno il Singolo Tradizionale, la Coppia Tradizionale, la Piccola Squadra.
Per il Rione di Santa Maria in Vado, nella 1° Fascia gareggeranno due singolisti, per la 2° Fascia il rione giallo viola presenta la Piccola Squadra, nella 3° Fascia il Singolo Tradizionale e la Piccola Squadra.
Il Rione Santo Spirito vedrà impegnati i singolisti e la coppia tradizionale della 2° Fascia, la Coppia Tradizionale e la Piccola Squadra nella 3° Fascia.
A tutti i ragazzi impegnati nella competizione, e ovviamente ai loro preparatori e alle loro famiglie, l’Ente Palio augura un grande “in bocca al lupo”!

Sabato 28 giugno, a Portomaggiore, l’inaugurazione della mostra “Theatre”

da: Collettivo TM15

Il Teatro Sociale della Concordia fu progettato nei primi decenni del 1800. Inaugurato il 15 ottobre 1844 il teatro di gradevole architettura circolare, era costituito da 44 palchi disposti su tre ordini che potevano, unitamente alla platea, ospitare circa 450 spettatori.

Stucchi e velluti abbellivano il salone e le parti accessorie rendendo l’insieme un piccolo e prezioso gioiello della comunità cittadina. Lirica, prosa, spettacoli d’arte varia, grandi feste in maschera e riunioni sociali e politiche animarono il Concordia sino agli anni ’50.

Al termine dei lavori di restauro il Ridotto del teatro è tornato all’antica bellezza. Le sale al piano terra ospitano dipinti e fotografie di artisti esordienti, emergenti ed affermati che qui hanno approfondito le loro conoscenze interagendo con i professionisti delle arti visive Alessandro Passerini e Terry May.

Salendo al primo piano nella grande sala centrale sono esposti i quadri di artisti storicizzati: il ritrattista Federico Bernagozzi (1859 – 1916) e nell’ultima sala 10 ritratti di ferraresi illustri del’900, ad opera di Remo Brindisi (1918 – 1996).

Periodo: dal 28 giugno al 13 luglio 2014

Spazio Espositivo: Teatro Concordia, Corso Vittorio Emanuele, 44015, Portomaggiore (FE)
www.prolocoportomaggiore.it – info@prolocoportomaggiore.it

Orari: da sabato a venerdì dalle 16.00 alle 19.00
Orario del vernissage: ore 17.30

Ingresso gratuito.

Patrocini: Comune di Portomaggiore, Pro Loco Portomaggiore.

Curatori: Alessandro Passerini, Mauro Campora.
Artisti: Remo Brindisi, Federico Bernagozzi, Mauro Campora, Terry May, Enrica Masotti, Alessandra Matteoli, Alessandro Passerini, Miriam Piron, Maria Barbara Tartari, Damiano Maria Zummo.

“Basta con l’austerity, ecco una proposta concreta per uscire dalla crisi”

“La cura non funziona: allora aumentiamo la dose”! Loro dissentono, ma sono i paria, gli inascoltati: quelli ‘che semplificano’, accusati a torto di voler uscire dall’euro, di spaccare l’Europa. Tacciati di leggerezza, sospettati di ambigue contiguità, avvolti in un alone oscuro. Tutto questo perché vanno controcorrente e alla crisi rispondono con soluzioni originali, invise agli economisti dell’establishment. Il paradosso che indicano è realmente tale: finora si è cercato il rilancio attraverso politiche di austerity, siccome non hanno dato i frutti sperati ci viene detto di stringere la cinghia ancora di più. “Intanto perdiamo il paziente”, commentano a ragion veduta. E il paziente siamo noi.
Loro invece, gli outsider, sono Marco Cattaneo, Giovanni Zibordi e altri che fanno riferimento alla dottrina del neo-cartalismo. “Economisti pragmatici, non accademici”, dicono di se stessi; anche se alle spalle, fra i riferimenti teorici, ci sono giganti come Kenneth Galbraith…
Vale dunque la pena ascoltare le loro teorie, ragionarci su. Per capire se cambiando medico e terapia non si possa propiziare la guarigione.

“Questa è una crisi assurda – afferma Cattaneo -. Ci sono beni disponibili, forza lavoro disponibile, strutture produttive adeguate. Ma tutto resta incagliato perché mancano i soldi”
E quindi?
I soldi non sono un problema, se mancano si fanno.

Come, ‘si fanno’?
Si fanno! Si stampano. Uno Stato che gode di sovranità monetaria si regola così: immette moneta in rapporto alla capacità produttiva del sistema e l’economia ricomincia a funzionare.

Scusi ma un eccesso di moneta circolante, dato che i beni non sono illimitati, non porta poi all’aumento dei prezzi e quindi all’inflazione?
Sì, ma quando serve lo Stato interviene per drenare la liquidità in eccesso agendo sulla leva della fiscalità. In altri termini, quando si deve favorire la ripresa si aumenta la quantità di moneta in mano a cittadini e aziende diminuendo le tasse; quando invece si vuole contrastare l’aumento dei prezzi dovuto a un eccesso di domanda si fa il contrario.

Ma se è così semplice, com’è che predicate nel deserto?
Perché ci sono molti interessi in gioco e potentati da tutelare; c’è gente che di crisi muore e altra che guadagna facendo enormi fortune.

Mi sta dicendo che c’è una congiura in atto a discapito dei cittadini?
Beh, non siamo gli unici a pensarlo. Altri più autorevolmente di noi lo hanno detto e scritto. Luciano Gallino gode di prestigio a livello internazionale e parla di golpe di banche e governi…

E quindi quanto servirebbe per fare ripartire l’economia?
Almeno duecento miliardi. E’ la somma che abbiamo perso per strada negli ultimi anni per pagare gli interessi sul debito. Il Pil infatti in questi ultimi 20 anni ha continuato a crescere con una media costante. Il problema è che da quando lo Stato italiano ha perso la sovranità sulla moneta, i debiti virtuali sui prestiti sono diventati debiti reali nei confronti delle banche prestatrici. Il processo si origina ben prima dell’euro e ha a che fare con la perdita di controllo sulla Banca d’Italia.

C’è qualcuno che la pensa come voi?
L’ex ministro ed ex Ad di banca Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, sta dicendo qualcosa di simile, perlomeno come logica di ragionamento. Lui stima la necessità di 350 miliardi di euro, ma al di là delle cifre, l’impostazione concettuale è la medesima: serve liquidità per fare ripartire l’economia. Non si possono chiedere altri sacrifici, con la stretta creditizia e l’austerità il Paese muore. C’è bisogno del contrario: uno slancio per ripartire con forza.

Ma le vostre teorie hanno trovato mai applicazione?
Sì, nella Germania degli anni Trenta storicamente è accaduto qualcosa di molto simile. Mi rendo conto che sia brutto da dirsi, ma è così. Prescindiamo dalla situazione politica e dai protagonisti dell’epoca, lo scenario economico era molto simile: stagnazione e deflazione. La salvezza è stata l’immissione di moneta nel sistema.

Sarà un caso, ma fra le forze politiche l’unica ad avere preso posizione in maniera netta a favore della soluzione che voi proponete è proprio Forza Nuova…
In questo caso forse suggestione e dimensione simbolica funzionano per una compagine politica che fa esplicito riferimento a un certo passato. Ma noi dobbiamo prescindere da questi aspetti. Il nostro appello si rivolge a tutti, non ha connotazione politica, mira al rilancio del Paese.

Nonostante vi si attribuisca l’intenzione contraria, non siete per l’uscita dall’euro, giusto?
L’euro non è all’origine del problema – interviene Giovanni Zibordi – e la questione della sovranità monetaria si può affrontare e risolvere anche in presenza dell’euro e nel rispetto del ruolo del Banca centrale europea. Non è quindi necessario per l’Italia rimettere in discussione la propria collocazione nel consesso dell’Unione Europea o l’uso della moneta. Noi abbiamo immaginato che la liquidità si possa creare attraverso la disponibilità di titoli di credito sulle imposte che di fatto costituirebbero una sorta di moneta interna.

Cioè?
Titoli di valore predeterminato ma differito, pagabili a due anni (il tempo per fare ripartire l’economia) che lo Stato attribuirebbe ai cittadini da utilizzare per il pagamento delle imposte e delle tasse. Di fatto una sorta di emissione di ‘buoni del tesoro’ per il valore complessivo dei 200 miliardi di cui stiamo parlando. Un meccanismo simile a quello concepito da Renzi, ma altro che 80 euro in busta paga! Trattandosi di titoli certi ed esigibili, chi ha necessità potrebbe farsi anticipare le somme garantite dallo Stato tramite il normale meccanismo del prestito ai tassi di mercato. Immaginiamo una famiglia che vanta un credito di imposta garantito dai nostri certificati per duemila euro, potrebbe ottenerne subito 1.950 per esempio, pagando un interesse del 2,5%, cioè avrebbe subito a disposizione 1950 euro da spendere invece di duemila dopo due anni. E si tratterebbe di soldi veri, intendiamoci, non di somme da restituire: il contante immediato in cambio della cessione del titolo. Quindi soldi da investire o da spendere. Soldi che arrivano sul mercato, circolano e rimettono in moto l’economia.

I pagamenti fatti dai cittadini con questi titoli di credito sarebbero però, nella sostanza, pagamenti virtuali, poiché allo Stato non entrerebbe denaro ma cedole. Inoltre voi sostenete anche la necessità di un drastico taglio delle tasse. E come può lo Stato garantire i servizi se non percepisce più i corrispettivi attraverso le imposte?
Emettendo la moneta necessaria! E’ un falso problema quello che lei pone, frutto di un illusione. Ci dicono che le tasse servono per pagare i servizi, ma lo Stato può stampare quanta moneta vuole (cioè quanta gliene serve) per sé e per gli enti locali, in maniera da garantire l’erogazione delle prestazioni attraverso la copertura dei relativi costi senza intaccare il welfare aytteso dai cittadini. I soldi sono una convenzione. Lo Stato, se è sovrano, regola la circolazione della moneta, aumentandola o riducendola secondo necessità.

[Leggi la presentazione dell’incontro che si è tenuto a Ferrara a giugno: clicca qua]

Venerdì 27 giugno l’assemblea provinciale di UDI Ferrara

da: UDI Ferrara

L’assemblea, aperta a tutte le donne interessate oltre naturalmente alle iscritte della città e dei circoli locali, discuterà l’avvio del dibattito politico e organizzzativo in vista del XV congresso nazionale (previsto per l’autunno 2015), quando ricorre anche il 70° anno di vita dell’associazione.
Si illustreranno in particolare le attività in corso di progettazione per il settantesimo, rivolte sia alla cittadinanza che alle scuole, a livello cittadino e provinciale.
Si darà comunicazione delle prossime iniziative sul lavoro e sul femminicidio in preparazione per la fine del 2014 a cura dei relativi gruppi nazionali, che si avvalgono anche di contributi dalle sedi locali.
All’assemblea possono partecipare tutte le donne interessate.
La stampa è invitata.

Venerdì 27 giugno 2014 ore 17,00
presso la sede UDI (Via Terranuova 12/b Ferrara)

La Polizia provinciale sanziona chi ha distrutto habitat naturali

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Nel corso di un sopralluogo durante le operazioni di messa a dimora di un nuovo pioppeto in area golenale nel comune di Berra, La Polizia provinciale ha rilevato uno sbancamento di duna sabbiosa delle dimensioni di oltre 200 metri per un’altezza di due metri e mezzo, con conseguente distruzione, quasi totale, delle essenze arboree ed arbustive presenti lungo il ciglio del fiume Po, alcune delle quali finite nel corso del fiume.
Un’attività risultata senza autorizzazione ed effettuata in area sottoposta a tutela paesaggistica, con il coinvolgimento di due distinte superfici di habitat di interesse comunitario.
Nello specifico, poi, la legge vieta espressamente a proprietari, possessori o detentori di immobili ed aree di interesse paesaggistico, la distruzione o la modifica di valori paesaggistici protetti.
Perciò gli agenti della Provincia, oltre a bloccare i lavori in atto con conseguente riduzione del potenziale danno, hanno denunciato i due proprietari dell’azienda ai quali è stata elevata una sanzione amministrativa seimila euro. Inoltre, sempre secondo la norma, oltre al pagamento dell’ammenda, i proprietari saranno obbligati al ripristino delle essenze arboree asportate.
“È stato – commenta il comandante della polizia provinciale Claudio Castagnoli – un intervento a tutela del nostro patrimonio paesaggistico e a questo proposito è buona abitudine se i cittadini che venissero a conoscenza di azioni analoghe a danno del nostro ambiente le segnalassero all’autorità di polizia”.

Venerdì 27 giugno al parco urbano Provincia e Lipu Ferrara liberano cinque gheppi

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Venerdì 27 giugno Provincia e Lipu di Ferrara liberano cinque esemplari di gheppio ritrovati da privati cittadini e successivamente consegnati al centro recupero animali selvatici “Giardino delle Capinere”.
La liberazione avverrà alle 18 nei pressi del laghetto del parco urbano Giorgio Bassani di Ferrara.
Sempre nell’ambito dell’attività di recupero e segnalazione di esemplari di fauna selvatica in difficoltà, è da segnalare anche l’attivazione di un servizio di ambulanza veterinaria per iniziativa della sezione locale della Lega italiana dei diritti dell’animale.
Un servizio attivo 24 ore al giorno, al quale è possibile rivolgersi chiamando lo 0532.1916595.
I gheppi liberati da Provincia e Lipu sono piccoli uccelli rapaci della famiglia dei falchi.
Sono diffusi in tutto il mondo e si distinguono per il modo di volteggiare con le ali a ventaglio mentre scrutano il suolo in cerca della preda.
I maschi hanno piumaggio castano e grigio con macchie nere, mentre le femmine sono di color bruno-rossastro chiaro, con striature nere.
I gheppi nidificano e vivono nelle zone boschive, ma cacciano in aperta campagna. Stanno anche in città, in particolare sui tetti degli edifici più alti.

studenti unife

Università, il “carovita” preoccupa 7 ferraresi su 10

da: Found Comunicazione

Cresce la preoccupazione tra gli studenti estensi per la situazione economica sempre più precaria. Gli effetti della crisi si riflettono anche sulla sfera emotiva di molti universitari che, scoraggiati dal costante peggioramento della qualità della vita, desidererebbero un maggiore aiuto da parte del governo (51%) e più sostegno dalle aziende (35%).

Carovita, aumento del prezzo del materiale didattico, costo del trasporto pubblico in aumento, difficoltà nel trovare lavori part-time che gli permettano di mantenersi gli studi: sono queste le maggiori problematiche che affliggono gli universitari degli atenei ferraresi, sempre più scoraggiati. A peggiorare la situazione ci si mettono pure la frustrazione e la rassegnazione che questa situazione genera, e le energie da utilizzare per reagire sono sempre di meno. Per loro la situazione è piuttosto grigia: adattarsi a lavori molto umili e faticosi per resistere al carovita (51%), affidarsi al portafoglio di mamma e papà (49%) o, come ultima possibilità, sudare sette camicie sui libri per assicurarsi una sempre più rara borsa di studio (27%). E a cosa si ispirano i giovani studenti italiani, come possibile antidoto per uscire dalla crisi? Ai primi tre posti spiccano la solidarietà’ (70%), la meritocrazia (59%) e l’onestà (58%), valori ai quali aggrapparsi nei momenti di debolezza.

E’ quanto emerge da uno studio promosso da Ottica Avanzi con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) condotto su circa 100 studenti universitari di Ferrara, compresi tra i 19 ed i 26 anni, attraverso un monitoraggio on line sui principali social network – Facebook, Twitter e YouTube – blog, community e forum, realizzato per verificare lo stato d’animo degli studenti residenti in città e capire le loro principali problematiche. Lo studio è stato condotto in occasione della campagna ‘Sconto al merito’ con la quale vengono premiati in maniera meritocratica gli studenti italiani attraverso uno sconto sull’acquisto di un paio di occhiali da sole, o di due confezioni di lenti a contatto, pari al voto ricevuto durante l’ultimo esame. Per ogni voto espresso in trentesimi, un punto percentuale in meno sul prezzo dell’occhiale.

“In linea con il nostro stile legato alla creazione di campagne dal forte impatto – afferma Andrea Amedei, Direttore Marketing di Avanzi Holding – e soprattutto con un forte legame con la società, siamo voluti partire dalla stretta attualità che vede proprio i giovani, in particolar modo gli studenti. Abbiamo pensato a loro, a quanto sia importante garantire il loro benessere visivo, e per questo abbiamo lanciato la campagna ‘Sconto al meritò, ideata per portare avanti la filosofia della meritocrazia, in base alla quale pensiamo sia giusto premiare chi s’impegna con volontà nel corso degli studi aiutandoli dal punto di vista economico. Vogliamo far risparmiare gli studenti universitari in un periodo storico in cui le spese personali tendono ad essere ridotte. Tutti gli studenti possono recarsi nei nostri punti vendita e ricevere uno sconto pari al voto ricevuto nell’ultimo esame conseguito. Più studi, meno paghi!”.
Qual è l’atteggiamento dei giovani estensi rispetto al futuro che li attende? Quasi la metà (49%) si definisce pessimista, soprattutto riguardo la latitanza di stabilità. Un terzo del campione (32%) è preoccupato invece perché non riuscirà a raggiungere le aspettative di carriera che si era prefissato nel corso della scelta dell’indirizzo accademico. In costante diminuzione invece coloro che nutrono speranze nel riuscire comunque ad emergere grazie alle proprie qualità (16%) e di coloro che rimangono fiduciosi nonostante tutto nel futuro e nelle istituzioni (5%).

Cosa manca agli studenti durante il percorso di studi? Per 7 studenti ferraresi su 10 (69%) il bisogno principale è quello di una sufficiente somma di denaro. Questa necessità è da ricondurre principalmente al caro affitti (41%), all’aumento del costo dei libri (35%), alle spese di viveri e per quelle indirizzate alle attività sportive (25%) e al caro trasporti (23%). Poco più della metà (51%) pensa inoltre che il tempo libero a sua disposizione sia troppo poco. Il 44% degli studenti soffre altresì di nostalgia della famiglia e del paese natio. Questo genera, a livello di stile di vita, una forte riduzione di spese legate alla propria persona (81%), ovvero per l’acquisto di abiti (75%), scarpe (60%) e accessori vari (49%) – come borse ed occhiali – seguiti da prodotti hi-tech (39%), da regali per amici e famigliari (37%) e vacanze (29%).

Quali sensazioni e quali emozioni vengono a crearsi nella mente degli studenti? Frustrazione (44%) e rassegnazione (39%) sono le più diffuse, mentre una buona quota di universitari (30%) non si arrende di fronte ai problemi e cerca di reagire attingendo a tutte le risorse di cui può disporre, sia fisiche che mentali. Per quanto concerne invece i valori a cui gli studenti s’ispirano troviamo ai primi tre posti la solidarietà’ (70%), la meritocrazia (59%) e l’onestà (58%), valori ai quali aggrapparsi nei momenti di debolezza.

In quanti raggiungono l’indipendenza dalla famiglia durante il percorso accademico? Il 51% degli studenti della città emiliana si propone di affrontare in modo autosufficiente le spese economiche, mentre il rimanente 49% attinge ancora al portafoglio di mamma e papà. Chi si autofinanzia cerca perlopiù lavoretti part time (34%), mentre i più dediti allo studio si impegnano nell’avere voti alti per usufruire di borse accademiche (27%) o ricercano ogni giorno offerte e promozioni dedicate al mondo degli studenti universitari (18%).

Da chi si aspettano di ricevere maggior sostegno gli studenti? Se i genitori rimangono il punto di riferimento principale per la metà degli studenti (45%), una considerevole quota di milanesi ritiene che siano le aziende a doversi mostrare maggiormente sensibili verso di loro (35%). Da considerare la poca fiducia nei confronti delle istituzioni; solo il 14% degli studenti si aspetta riforme e manovre rivolte a loro.

Cosa dovrebbero fare le istituzioni per venire incontro alla difficile situazione degli universitari estensi? Le richieste avanzate dagli studenti alle istituzioni sono principalmente indirizzate verso l’aspetto economico dello studio, in primo piano in questo periodo di difficoltà legate alla crisi globale: al primo posto c’è appunto la necessità di una maggiore attenzione al diritto allo studio (51%), con particolare attenzione al numero e al valore delle borse di studio in costante calo e agli incentivi per le fasce meno abbienti, seguita dal bisogno di tutela contro gli affitti in nero (26%) e dalla richiesta di una maggiore severità finanziaria nei confronti degli atenei privati a vantaggio di quelli pubblici (21%).

Oltre il 50 per cento di ginecologi obiettori in Emilia Romagna

di Davide Tucci

«Ci sono dei luoghi adatti alla preghiera. E non si tratta certo dell’ingresso di un Pronto Soccorso. È dal 12 maggio scorso che veniamo qui davanti al Sant’Orsola a contestare i gruppi di preghiera della Comunità “Papa Giovanni XXIII”, che da quindici anni si riunisce lì davanti ogni martedì, giorno dedicato alle interruzioni volontarie di gravidanza. Quella dell’aborto è già di per sé una scelta non facile. Se poi una donna entra in ospedale sentendosi un’omicida, l’effetto è ancor più devastante».Sara è determinata, come del resto tutte le attiviste di “Mujeres Libres” e “Yo Decido”, nel perseguire lo scopo del suo collettivo di «liberare l’ingresso del Sant’Orsola dal presidio della Comunità creata da don Oreste Benzi. Certo, ora sono molto meno invasivi di qualche anno fa, quando esibivano santini e facevano una vera e propria opera di dissuasione dall’aborto: affiggono i loro cartelli pro-life e recitano in gruppo il rosario. Ma rimane comunque la violenza psicologica».

Dall’altra parte, Paola Dalmonte della Giovanni XXIII non parla di vero «scontro» con le attiviste femministe. Anche se, come tutta la comunità cattolica, è irremovibile quando parla di aborto in termini di «uccisione. Ogni martedì, al Sant’Orsola vengono uccisi undici bambini, con i soldi di tutti noi. Sono vite umane, non feti. E su questo non si discute. Non ci permetteremmo mai di fare il processo alle povere donne costrette, una volta su cinque, a fare quel tipo di scelta. Tantomeno di giudicarle. Vogliamo solo pregare e offrire loro il nostro aiuto, cosa che già facciamo da tempo. Perché, con la Legge 194, in Italia è garantita solo l’interruzione volontaria di gravidanza, e non la nascita di un figlio».

Stando ai dati dell’anno 2012, diffusi dalla Regione a fine ottobre 2013, il 53% dei ginecologi emiliano-romagnoli è obiettore di coscienza, cioè si rifiuta di praticare l’aborto. Con i suoi 9.705 aborti complessivi nel 2012 l’Emilia Romagna «è un territorio ad alto tasso immigratorio per le Igv (interruzioni volontarie di gravidanza, ndr). Quello di cui abbiamo bisogno, quindi, è una maggiore tutela delle donne che scelgono di non portare a termine la gravidanza», sollecitano da Mujeres Libres. «Chiediamo solo di dare una mano a quelle donne che, in realtà, non vogliono abortire. E l’immagine della “Santa Maria in attesa del parto” significa proprio questo».

[© www.lastefani.it]