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Mese: Luglio 2014

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 31 luglio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 31 luglio 2014

ISTITUZIONE SCOLASTICA – In luglio coinvolti 300 bambini da 0 a 6 anni delle scuole comunali Neruda, Costa e Pacinotti
Conclusa l’attività dei Centri ricreativi estivi per l’infanzia
31-07-2014

Si sono concluse ieri (mercoledì 30 luglio), le attività del Servizio Ricreativo Infanzia dell’istituzione dei servizi educativi, scolastici e per le famiglie del Comune di Ferrara (CRI) che a partire dal 3 luglio scorso hanno coinvolto circa trecento bambini da 0 a 6 anni e le loro famiglie. L’attività, a seguito di gara d’appalto, è stata gestita nelle sedi delle scuole comunali Neruda, Costa e Pacinotti dalle cooperative sociali Camelot officine cooperative, Il Germoglio e Acli Coccinelle aderenti al consorzio RES, il consorzio ferrarese che si occupa di servizi educativi per la prima infanzia.

Per l’occasione i servizi educativi sono stati allestiti con materiali naturali e di riuso con lo scopo di accompagnare i più piccoli in un percorso di scoperta e di creatività, sperimentando nuove forme e linguaggi sulla materia, mettendo in dialogo diverse conoscenze.

Attenzione costante alla relazione, ai momenti di cura quotidiana, ma anche alle attività strutturate, al gioco e al divertimento inteso sempre come occasione di crescita, apprendimento e conquista di autonomia sono stati gli ingredienti principali che hanno contraddistinto le giornate appena trascorse di questo mese particolarmente ‘fresco’. Un periodo che ha consentito a bambini ed educatori di vivere un’esperienza significativa e ai piccoli protagonisti l’opportunità di trascorrere giornate serene all’insegna del benessere fisico e della socialità.

(Comunicato a cura della Direzione pedagogica dell’Istituzione Servizi educativi, scolastici e per le famiglie del Comune)

I sessant’anni di Palazzo Cini a Venezia e la raccolta di dipinti ferraresi del Rinascimento
di M.Cristina Nascosi Sandri

31-07-2014

I sessant’anni di Palazzo Cini, a Venezia, il dono di Yana Cini Alliata di Montereale e una novità d’eccellenza: Pontormo

In concomitanza con il sessantennale dell’Istituto di Storia dell’Arte, diretto da Luca Massimo Barbero, la Fondazione Giorgio Cini di Venezia riapre al pubblico, fino al 2 novembre, la Galleria di Palazzo Cini, la casa museo sorta nel 1984, in seguito al dono da parte della figlia di Vittorio Cini, Yana Cini Alliata di Montereale, di un mirabile nucleo di opere d’arte provenienti dalla ricca raccolta paterna e di alcune stanze del palazzo Cini, per garantire il rapporto inscindibile tra la collezione e la casa. La donazione è costituta da dipinti toscani dal XIII al XVI secolo, sculture di pregio e oggetti d’arte decorativa, tra i quali spiccano il nucleo di rami smaltati rinascimentali di manifattura veneziana, il gruppo di avori gotici e il servizio da tavola di porcellane Cozzi, allestito nel salotto ovale neorococò progettato da Tomaso Buzzi negli anni Cinquanta del secolo scorso. Al nucleo originario si aggiunse dal 1989, per gentile concessione degli eredi Cini Guglielmi di Vulci, la straordinaria raccolta di dipinti ferraresi del Rinascimento, testimonianza significativa delle predilezioni collezionistiche di Cini per l’arte della città natale.

Con la riapertura, segno di una rinnovata politica culturale che coincide con i trent’anni dalla nascita del museo e che vede come partner le Assicurazioni Generali, main sponsor del Galleria, si è inteso restituire al pubblico, in modo continuativo e in veste rinnovata, la possibilità di visitare la splendida raccolta in quella che fu la residenza veneziana di Vittorio Cini ed ammirare opere di grande rilievo e qualità della scuola toscana come Giotto, Guariento, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Piero di Cosimo, Jacopo Pontormo, e di quella ferrarese come Cosmé Tura, Ercole de’ Roberti, Ludovico Mazzolino, Dosso Dossi.

… e il ritorno del Pontormo

E’ quello di uno dei capolavori del rinascimento toscano della collezione di Palazzo Cini, Il Ritratto di due amici del Pontormo, finora esposto nell’importante mostra Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della ‘maniera (Firenze, Palazzo Strozzi, 8 marzo – 20 luglio 2014) all’interno di una significativa ed opportuna collaborazione tra istituzioni d’eccellenza quali Fondazione Giorgio Cini, Galleria degli Uffizi e Fondazione Palazzo.

Fino al 2 novembre 2014 il pubblico potrà ammirare l’opera del Pontormo ritornata nella originaria collocazione, nella Galleria di Palazzo Cini a San Vio.

ATTIVITA’ COMMERCIALI – Venerdì 1 e sabato 2 agosto dalle 18 al chiostro di San Paolo
Con ‘C’è birra e birra’ due giorni per degustare bevande artigianali di qualità
31-07-2014

Due giorni per degustare birra artigianale di qualità, con a disposizione uno stand gastronomico, musica e divertimento. Sono queste le proposte per appassionati della bevanda o semplici buongustai che saranno messe in campo nella terza edizione di “C’è birra e birra”, manifestazione in programma venerdì 1 e sabato 2 agosto a partire dalle 18 al chiostro di San Paolo (piazzetta Schiatti 9). L’iniziativa, che ha il patrocinio del Comune di Ferrara, è stata presentata in mattinata nella residenza municipale dall’assessore comunale al Commercio, Fiere e Mercati Roberto Serra insieme alle organizzatrici Adelaide Vicentini e Monia Cembali della società Mri1.

Nel corso delle due serate sono previste degustazioni di birre di sette microbirrifici artigianali provenienti da Parma, Brescia, Trento, Prato, Asti, Montecatini Terme e Ancona. I produttori guideranno i visitatori attraverso un vero e proprio percorso di conoscenza sia consigliando i vari tipi di birra sia informando sulle caratteristiche della produzione, dei metodi impiegati e sul tipo di gusto e retrogusto. Si esibiranno gruppi musicali e saranno disponibili gadget per i partecipanti.
Questi appuntamenti, – hanno ricordato le organizzatrici – si propongono sia di avvicinare a prodotti di qualità ferraresi e turisti appassionati della bevanda e sempre in cerca di novità, sia di diffondere la cultura della birra, il cui consumo e produzione sono oggi in crescita anche in Italia con positive ricadute in termini di occupazione e di giro d’affari.
“Il tema del turismo enogastronomico può rappresentare una elemento davvero importante e una formula da sviluppare nell’ambito del progetto di crescita economica del nostro territorio. – ha affermato l’assessore Roberto Serra – Il mio auspicio è che il mondo del commercio cittadino possa integrarsi con questo tipo di iniziativa, per la quale è stato scelto un periodo di destagionalizzazione che potrebbe rivelarsi interessante”.

Per info: www.mri1.org

CONCITTADINA CENTENARIA – In consegna targa e lettera del sindaco
Gli omaggi dell’Amministrazione comunale a Laura Bollettinari
31-07-2014

In occasione del suo centesimo compleanno, in calendario oggi, giovedì 31 luglio, la concittadina Laura Bollettinari riceverà in forma privata la tradizionale targa di benemerenza dell’Amministrazione comunale, accompagnata da una lettera di auguri del sindaco.

POLIZIA MUNICIPALE – Nota sui controlli nella zona della Stazione ferroviaria
Intervento degli agenti per calmare una persona sotto l’effetto dell’alcol
31-07-2014

Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 30 luglio, durante i consueti controlli svolti dalla Polizia Municipale nella zona della Stazione ferroviaria, gli agenti impegnati nel servizio si sono particolarmente soffermati in Piazzale Castellina dove un gruppo di uomini stava in mezzo alla strada creando intralcio alla circolazione.
Alla richiesta di spostarsi sotto i portici, gran parte dei presenti si è allontanato, mentre uno di loro, un cittadino di nazionalità tunisina di 33 anni, coniugato e residente in città, ingaggiava uno scambio verbale con gli Agenti che subito si rendevano conto dello stato di ubriachezza in cui versava questa persona.
Grazie all’intervento di un’altra pattuglia sempre di Polizia Municipale, chiamata in ausilio, l’uomo è stato identificato e sanzionato per ubriachezza molesta. Successivamente, pochi minuti dopo essersi allontanato, gli agenti municipali hanno notato la stessa persona tornare sui proprio passi e, con gesti concitati, strappare a morsi il tappo di una bottiglia di alcol denaturato, versandosi addosso il contenuto e minacciando di darsi fuoco con un accendino che teneva nell’altra mano.
Prontamente gli agenti si sono gettati sull’uomo per bloccare l’atto autolesionistico, togliendogli dalle mani ogni oggetto pericoloso e tentando di calmarlo. Per riportare la calma si è reso necessario l’intervento del personale del 118 che, poco dopo, ha ragionevolmente convinto l’uomo ad essere trasportato al pronto soccorso per le cure del caso.

(A cura del Comando di Polizia Municipale)

INTERPELLANZA – Presentata dal Gruppo consiliare Forza Italia
Richiesta di chiarimenti in merito al peggioramento della situazione della Galleria Matteotti
31-07-2014

Il consigliere Vittorio Anselmi del gruppo consiliare Forza Italia ha rivolto al sindaco Tiziano Tagliani e all’assessore Roberta Fusari un’interpellanza in merito al peggioramento della situazione della Galleria Matteotti.

FERRARA BUSKERS FESTIVAL 2014 – Anteprima all’Aquila il 21 agosto per la rassegna del musicista di strada
La musica che unisce il cuore di due città ferite
31-07-2014

L’anteprima del Ferrara Buskers Festival® 2014 sarà il 21 agosto a L’Aquila. Oggi, 31 luglio, è avvenuta la presentazione ufficiale a Roma con il Ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini

Da una scatola un mazzo di fiori, i preferiti dall’ideatore e direttore artistico del Ferrara Buskers Festival® Stefano Bottoni, donati simbolicamente al sindaco de L’Aquila Massimo Cialente come segno di unione tra due città offese dal terremoto. Si apre così, a Roma, la conferenza stampa nel Salone del Ministro, tra le pareti decorate di libri di via del Collegio Romano, sede del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, dove Dario Franceschini ha accolto gli organizzatori del Festival Internazionale del Musicista di Strada (dal 21 al 31 agosto 2014). Il primo cittadino di Ferrara, Tiziano Tagliani, annuncia che la nazione ospite di questa 27esima edizione sarà la Mongolia, che parteciperà con 4 dei 20 gruppi invitati, accanto a lui è seduto infatti S.E. Shijeekhuu Odonbataar, l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Mongolia in Italia, che subito mostra il suo entusiasmo nel prender parte all’evento, sottolineando che la manifestazione «darà un impulso concreto allo sviluppo delle relazioni tra i due Paesi». Tagliani evidenzia così il filo ideale che unisce Ferrara con L’Aquila, due città dal centro storico ferito, da cui nasce un legame di fratellanza, suggellato dall’anteprima del Ferrara Buskers Festival® 2014, che quest’anno per la prima volta sarà inaugurato nel cuore della città abruzzese, il 21 agosto (seconda tappa il 22 a Comacchio, poi 23 e 24 a Ferrara, il 25 a Lugo e dal 26 fino al 31 nell’anima del centro storico estense). «Un’anteprima, quella de l’Aquila, che è un segnale di amicizia», sottolinea il sindaco. Emozionato Stefano Bottoni evidenzia come il capoluogo abruzzese sarà per un giorno avvolto dall’abbraccio di 20 gruppi di musicisti provenienti da tutto il mondo. «Non sarà una serata come tutte le altre – aggiunge il Direttore Organizzativo Luigi Russo – per il carico emotivo dell’evento, ma vogliamo portare l’allegria e la gioia, ricordando che l’Aquila deve essere riconsegnata ai cittadini». Russo racconta la magia del festival, che coinvolge quest’anno 1.200 artisti in 304 gruppi provenienti da 46 nazioni per 11 giorni. Una festa della musica e dell’incontro. «Una grande idea – è il primo commento di Massimo Cialente -. Il centro storico de L’Aquila come luogo collettivo in cui riconoscerci non esiste più. Gli edifici sono ingessati. Ma il centro storico è un posto in cui gli aquilani cercano ogni pretesto per andare, un posto di cui non possono fare a meno». Per questo motivo gli spettacoli dei musicisti del Ferrara Buskers Festival® si svolgeranno lungo l’asse centrale della città, quell’asse che si vuole ricostruire per salvare l’identità della città ferita. «Il festival – ha aggiunto Cialente – rivitalizzerà il luogo più simbolico de L’Aquila. Il Ministro Franceschini ha dato origine ad una norma che ci dà la possibilità di ricostruire con ancora più forza. Grazie alla Soprintendenza abbiamo già recuperato alcuni palazzi del centro storico aquilano e uno di questi da settembre sarà la sede del Comune». Franceschini, dalle sue origini ferraresi conosce già bene l’atmosfera e il coinvolgimento che il festival, con i suoi divertenti musicisti, riesce a creare tra piazze e strade cittadine. «Ha una storia molto bella -esordisce il Ministro – che è nata dalla voglia di rovesciare la concezione dei musicisti di strada come vagabondi, facendo di Ferrara il luogo per la musica di strada. Durante il festival la città diventa straordinariamente viva. Portare la manifestazione nel centro storico de L’Aquila è un segnale molto importante, occasione per accendere davvero i riflettori sulla città, che sta vivendo la battaglia di tutti coloro che hanno a cuore la storia, la cultura, patrimonio dell’umanità. L’idea che musicisti da tutto il mondo arrivino a L’Aquila è una speranza e una sfida per tutti noi». A fine incontro l’ambasciatore ha donato a Franceschini un souvenir a forma Morin Khuur, lo strumento musicale simbolo della Mongolia.

(a cura dell’Ufficio stampa dell’associazione Ferrara Buskers festival)

FERRARA BUSKERS FESTIVAL 2014 – Dal 21 al 31 agosto la 27ma edizione della rassegna del musicista di strada
Ritmi e sonorità da tutto il mondo nel centro storico di Ferrara
31-07-2014

Le origini della musica come sistema di note scritte appartengono all’Italia. È qui che intorno agli anni 1000 fu ideato il primo metodo di scrittura sul tetragramma che poi sarebbe diventato il pentagramma. Ma i primi strumenti musicali sono stati la voce e il corpo umano e in tutto il mondo si conservano ancora oggi tradizioni antiche che rimandano a radici sonore ancestrali, culture, espressioni sonore, congegni musicali che rivivono nelle arti di talentuosi musicisti e nelle emozioni di chi li ascolta. Il posto in cui questo prezioso bagaglio culturale ed artistico si esprime in tutte le sue sfumature, mescolandosi con i ritmi e le sperimentazioni musicali più innovative e contemporanee è il Ferrara Buskers Festival® – la 27esima Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, dal 21 al 31 agosto 2014 -, un’immersione autentica nella musica del mondo. Si comincia il 21 agosto a L’Aquila, la città scelta per la prima volta come tappa iniziale di questa avventura multi-sonora denominata Ferrara Buskers Festival® On Tour, per portare nel centro storico che cerca speranza la gioia di una festa musicale che diventa anche un modo per accendere nuove luci sulla ricostruzione, per stare vicino ai suoi abitanti, per donare loro una giornata speciale. Fare per un giorno de L’Aquila la capitale della musica del pianeta. Un percorso anche emotivo che non può prescindere dalla storia della città che vuole rinascere. Tra le strade aquilane si esibiranno i 20 gruppi invitati protagonisti della manifestazione, di cui 4 provengono dalla Mongolia, l’affascinante nazione ospite di quest’anno. Seconda tappa sarà il 22 agosto a Comacchio (FE), la splendida città lagunare che catapulterà gli spettatori tra canali e ponti sull’acqua. Sabato 23 e domenica 24 la festa esplode a Ferrara, per poi il 25 agosto lasciare il segno a Lugo di Romagna (RA) e dal 26 tornare sul palcoscenico estense fino al 31. Un incantesimo musicale innescato dalla “bacchetta magica” del collaudato gruppo di lavoro dell’Associazione Ferrara Buskers Festival®.

Anteprima a L’Aquila

«L’evento di apertura del Ferrara Buskers Festival® quest’anno si terrà all’Aquila, quale anticipazione della Perdonanza Celestiniana. Per questa ragione – ha spiegato il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente – la data scelta e concordata con il Comune è quella del 21 agosto. Si tratta di un evento straordinario per la nostra città, un’opportunità per la quale ringraziamo l’organizzazione e la direzione artistica, unitamente al Ministero per i beni e le Attività Culturali. Vi saranno 22 locations diverse della manifestazione, distribuite tra la Fontana Luminosa e la Villa Comunale, interessando gran parte del centro storico e, in particolare, il corso Vittorio Emanuele II, la piazza del Duomo e le aree limitrofe». Saranno 100 artisti, le cui performances si terranno dalle 21.00 alle 24.00. «La Città dell’Aquila si inserisce, dunque – ha aggiunto Cialente – in un circuito che, negli anni, si è guadagnato un posto di rilievo nel panorama culturale italiano, allineandosi alla finalità che, fin dalla prima edizione, ha caratterizzato il Festival, vale a dire la promozione e la conoscenza dell’arte e della musica di strada e la valorizzazione del tessuto storico e monumentale della città. Nel caso dell’Aquila l’evento va a rivitalizzare e incentivare nella frequentazione un centro storico che porta ancora evidenti i segni del sisma del 6 aprile 2009, sottolineando al contempo la presenza di cantieri legati alla ricostruzione e il recupero di parte del patrimonio monumentale». A ciò si aggiunge il legame con la Perdonanza Celestiniana, la principale manifestazione culturale e religiosa del calendario aquilano, che si svolgerà dal 23 agosto al 29.

L’invito del Ministro Dario Franceschini

«L’anteprima della 27°edizione del Buskers Festival di Ferrara nel centro storico dell’Aquila – ha detto il Ministro Dario Franceschini durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento il 31 luglio 2014 nella sede del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in via del Collegio Romano a Roma – un luogo che appartiene a tutti noi, è un’occasione importante per continuare a tenere accesi i riflettori sulla città e sul suo patrimonio. La ricostruzione dell’Aquila è una sfida di tutto il paese. La serata del 21 agosto, con gruppi di artisti italiani e internazionali, sarà un altro passo per arrivare a vincere questa sfida».

Lo spirito della Mongolia

Musica mistica, canti vibranti e contorsionismi negli spettacoli open air dei 4 gruppi invitati provenienti dalla Mongolia, omaggiata con una serie di iniziative tra cui una mostra nella Biblioteca Ariostea di Ferrara. I musicisti mongoli portano con sé storie e antichi rituali, esibendosi in canti diplofonici, danze sinuose e strumenti tradizionali come il Morin Khuur (Patrimonio Orale e Immateriale UNESCO). L’immaginazione corre tra sconfinate steppe, cavalli selvaggi al galoppo e nomadi viandanti nello spirito della natura. L’omaggio alla Mongolia nasce dalla collaborazione con l’Ambasciata mongola in Italia e Nomad Adventure.

Sempre più EcoFestival

Per il quarto anno consecutivo il Ferrara Buskers Festival® dà vita al Progetto EcoFestival, che sancisce un modo innovativo ed ecologico di vivere la manifestazione, la quale ha ottenuto la certificazione Iso 20121 e il Premio CulturaInVerde. Nei primi 3 anni sono state risparmiate 30 tonnellate di CO2, con -57% di rifiuti raccolti a terra durante il festival, la riduzione di 16 quintali di carta e l’incremento di procedure digitali per la comunicazione e la promozione. Contributo determinante per la riuscita del progetto, la collaborazione degli ecoassistants napoletani dell’Associazione CleaNap, che torneranno anche quest’anno, e dell’iniziativa Tappi di K. Si moltiplicano, inoltre, le attività green: non ci saranno affissioni di manifesti (tranne che nelle città del festival) con l’incentivo di pubblicità sul web e social network, e grazie al main sponsor Gruppo Hera dal 29 al 31 agosto sarà disponibile a Ferrara il RAEE-Mobile, un container itinerante per raccogliere rifiuti elettrici ed elettronici, che rientra nel progetto Life-Identis WEEE (per garantire tracciabilità dei RAEE). Per la prima volta, nel Chiostro di San Paolo ci sarà un punto di ristorazione vegana, in linea con lo spirito ecologico della manifestazione, considerando che consumare alimenti che non sono di provenienza animale riduce lo sfruttamento di suolo e acqua. Un’altra novità è SaporiVicini@TheFerraraBuskersFestival, per far conoscere i prodotti di filiera corta del territorio.

Il Grande Cappello

Il progetto di solidarietà attiva del Grande Cappello, realizzato in collaborazione con Ibo Italia, quest’anno è dedicato agli adolescenti, ai ragazzi dai 14 ai 18 anni – una generazione sempre più tecnologica e meno a contatto con esperienze concrete – che saranno coinvolti in importanti iniziative di volontariato in Italia e in Europa. Per questo, alle porte ideali del Ferrara Buskers Festival® giovani di tutto il mondo con i volontari ferraresi accoglieranno il pubblico, il quale potrà spontaneamente donare un piccolo contributo destinato a progetti di solidarietà.

I protagonisti

Più orientaleggiante del solito e con lo sguardo su terre esotiche, radici ancestrali e sperimentazioni sonore, il Ferrara Buskers Festival® 2014 è pronto a stupire il pubblico con i suoi 20 gruppi invitati. Sanno stupire e coinvolgere gli “Ars Nova Napoli”, vincitori nel 2013 del contest “Vota il tuo busker preferito” che dalla città partenopea portano in giro la dirompente musica popolare del sud Italia e le danze dell’Est Europa. E sanno emozionare i “Cellostrada”, 5 musicisti di violoncello provenienti dalla Polonia, che ad ogni esibizione conducono gli spettatori in suggestive atmosfere fatte di musica classica, pezzi folk, latini e colonne sonore di grandi film. Il tornado “Oh Peta!” arriva invece da Barcellona volando sul vento del reggae e della world music, tra son cubano e rumba. Ballate medievali e canti sciamanici si mescolano con le armonie nordiche, irlandesi e celtiche della band campano-salentina degli “Emian Pagan Folk”. Mentre le canzoni originali del folklore di tutto il pianeta creano il repertorio dei musicisti dalle origini più disparate (Spagna, America latina, Cina e Canada) di “Radio Fanjul”, in un concentrato di ritmi turchi e valzer peruviano, tumbao cubano e milonga polacca, pezzi klezmer e musica ranchera. Stupore poi per la performance di “Matakustix”, un vero e proprio musicista multitasking, che dall’Austria viaggia dappertutto con il suo Klavichello, uno strumento da lui costruito a forma di violoncello, con pedali e rami sonori. Contaminazioni musicali, beat box, brani folk interpretati con uno stile tutto personale fanno parte del suo innovativo spettacolo. Chi vuole lanciarsi in danze orientali, tribal fusion, passi zigani, ma anche coreografie moderne deve fare un salto dai “Balinka”, 4 musicisti e 2 ballerine che da Lipsia trasformano ogni show in una festa. Un’energia esuberante fatta di ska, reggae, punk, ritmi latini ed influenze balcaniche arriva dalla Galizia con gli “Skarallaos”, avviluppando il pubblico in un vortice di musica che nasce dall’esperienza vissuta a contatto con la gente e le culture incontrate per strada. Magie orientali e la concezione della musica come guarigione individuale è alla base degli spettacoli del trio multiculturale di “Light in Babylon”: la cantante dalla voce che ammalia è israeliana di origine iraniana, il suonatore di santur è turco, il chitarrista francese. L’anima del soul e la forza espressiva del bluegrass danno slancio poi alla voce e alle note di “Kindnap Alice”, 6 musicisti inglesi. Invece, la ricerca dei generi musicali più antichi delle isole di Capo Verde con sfumature afro-latine dà vita all’arte musicale oltre confine dei “Guents Dy Rincon”, che portano con sé un’esplosione di musica spirituale e tradizionale dell’arcipelago africano. A tutto rock è la performance di “Itchy Teeth”, band italo-inglese proveniente da Londra, con lo stile dei gruppi rockettari anni ’60. Origini romene ed iraniane per il duo di chitarre “Adrian & Martin Rumba2”, che è facile incontrare nel barrio gotico di Barcellona ad incantare i passanti a suon di rumba spagnola. Da più lontano, ovvero da Sydney in Australia, giunge impetuosa e viscerale la voce di “Alex Hahn & The Blue Riders”. Una firma indimenticabile del panorama jazz, soul, blues e funk. Così come è memorabile l’esibizione del trio “Harp-Agon Z.T”. che con arpa, cajon e chitarra compone vecchie melodie ungheresi e del mondo celtico, non rinunciando a toni jazz e contemporanei. Vulcanico è invece lo show della “Neutral Ground Brass Band”, composta da 6 musicisti dalle origini più disparate nello stile delle brass band di New Orleans.

Dalla Mongolia arrivano i “Sedaa” e l’immaginazione corre tra steppe e terre d’Oriente. Strumenti tradizionali come il Dulcimer fanno risuonare vecchie canzoni di antenati nomadi, il canto Hömii (con cui il cantante modula con la voce diversi toni, facendo risaltare le risonanze armoniche) fa da sfondo alle vibrazioni del Morin Khuur. Canti diplofonici, danze Tsam con maschere tradizionali, contorsionismi, note classiche ed etno-jazz guidano gli spettatori nelle radici delle genti mongole con i musicisti, cantanti e ballerini dei “Khukh Mongol”. La storia della Mongolia e le tecniche più antiche per produrre suoni sono parte del repertorio di “Hosoo”, maestro del canto Khoomei, proclamato “Best Mongolian Singer” a Ulan Bator, capitale mongola, che arriva a Ferrara dalle montagne Altai con la band Transmongolia. Fra spiritualità, natura e riti antichi, è facile lasciarsi incantare dal gruppo tutto al femminile di “Hulan”: 8 artiste che si esprimono in canti virtuosistici e tradizionali, su un tappeto sonoro di arpe-cetra, Morin Khuur e yochin (salterio), in un vortice di danze Tsam e contorsionismi.

Per favorire il soggiorno a Ferrara durante l’evento, sono state stipulate convenzioni con le strutture ricettive e sono stati creati pacchetti turistici ad hoc con vantaggi per i visitatori. Per informazioni, si può cliccare su www.ferrarabuskers.com nella sezione “Info Turistiche”.

Il Ferrara Buskers Festival® 2014 è patrocinato dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Il gruppo di lavoro dell’Associazione Ferrara Buskers Festival® è composto dall’Ideatore e Direttore artistico Stefano Bottoni, dal Direttore organizzativo Luigi Russo, la Responsabile artisti invitati Roberta Galeotti, la Responsabile artisti accreditati Rebecca Bottoni e la Responsabile di amministrazione Enrichetta Ticchiati.

(a cura dell’Ufficio stampa dell’associazione Ferrara Buskers festival)

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Govoni: pronti ad accorparci, salvaguardando però le specificità territoriali e avendo ben presente le esigenze delle imprese

da: ufficio stampa Cciaa di Ferrara

Il governo Renzi, intanto, ha lasciato nella legge di stabilità la prescrizione che le Camere di commercio eroghino 70 milioni all’anno ai Confidi per il sostegno del credito alle imprese, ha affidato loro la gestione del marchio identificativo dell’oro da oreficeria e, nel decreto competitività, ha consegnato alle Camere di commercio “il presidio dell’agroalimentare made in Italy”

Per economicità, efficienza ed efficacia dell’azione, oltre che per la percezione di cui gode tra Istituzioni, operatori e imprese, la Camera di commercio di Ferrara potrebbe e dovrebbe tranquillamente stare da sola. Ma è pronta, in ogni caso, ad avviare processi di aggregazione con altre Camere di commercio a fronte del rischio concreto di ridurre il Sistema camerale a 20 Camere regionali quando, invece, la vicinanza alle imprese sui territori richiede una rete ben più articolata. E’ questa, in sintesi, la posizione espressa, all’unanimità, da tutte le associazioni di categoria convocate ieri pomeriggio (31 luglio) dal presidente, Paolo Govoni, con l’obiettivo di proseguire con forza sulla via tracciata, in questi anni, proprio dall’Ente ferrarese tesa all’adozione di politiche di promozione economica incisive ed integrate, salvaguardando le specificità territoriali e avendo ben presente le esigenze delle imprese.

“La Camera di Ferrara – ha sottolineato Govoni a margine dell’incontro – ha accettato la sfida del cambiamento ed avviato, insieme alle associazioni economiche, che ringrazio per l’alto senso di responsabilità, una riorganizzazione forte ed impegnativa, nonostante tutti gli indicatori di quantità, qualità ed il rispetto dei costi standard ci dicano che potremmo tranquillamente fare da soli. Anche per questo, siamo orgogliosi che una realtà importante come la Camera di commercio di Ravenna immagini di aggregarsi con Ferrara. Così come esprimiamo grande soddisfazione per le numerose proposte di incontro che ci provengono, in queste ore, da altre Camere della Regione. Ora però – ha proseguito il numero uno dell’Ente di Largo Castello – il Governo ci sostenga in questo sforzo. Tagliare, infatti, i diritti camerali (un risparmio medio per singola impresa di 5,2 euro al mese a fronte di 400 milioni di investimenti in meno per l’economia dei territori) prima di aver compiuto la riforma è un’assurdità, sebbene la decisione del Parlamento di accogliere la nostra richiesta di spalmare in tre anni i tagli ci dia un po’ di tempo per portare avanti quel percorso di riforma che renda ancora più efficace ed efficiente l’azione delle Camere. Sarebbe difficile ad esempio – ha concluso Govoni – procedere ad una riorganizzazione senza poter contare sul registro informatico delle imprese che le Camere di commercio hanno creato, che è già completamente digitalizzato ed è invidiato da tutta l’Europa”.

Del resto, il Governo Renzi ha lasciato nella legge di stabilità la prescrizione che le Camere di commercio eroghino 70 milioni all’anno, tra il 2014 e il 2016, ai Confidi per il sostegno del credito alle imprese. Mercoledì 23 luglio, il governo ha pensato di affidare alle Camere la gestione del marchio identificativo dell’oro da oreficeria; e, nel decreto competitività, ha consegnato alle Camere di commercio “il presidio dell’agroalimentare made in Italy”. Ma allora le Camere di commercio servono?

Semplificazione: tagli a Camere di commercio peseranno sulle imprese
(Lo studio della CGIA di Mestre)

Tutti “i numeri” sulle attività del Sistema camerale
Un risparmio medio per singola impresa di 5,2 euro al mese a fronte di 400 milioni di investimenti in meno per l’economia dei territori sulle voci export, credito, turismo, innovazione, formazione. Questi – secondo un recente studio della CGIA di Mestre – gli effetti più evidenti del taglio al diritto annuale dovuto dalle aziende alle Camere di Commercio, per la tenuta del Registro delle imprese, contenuto nel “DL P.A.”. A questi effetti, vanno aggiunti gli oltre 2.500 posti di lavoro a rischio nell’ambito del sistema camerale e il possibile aggravio, per le casse dello Stato, di 167 milioni di euro per riassorbimento di personale (89), copertura degli oneri previdenziali attualmente versati dalle Camere di commercio della Sicilia (22) e minori versamenti, imposte e tasse (46).
Secondo l’indagine – condotta analizzando i bilanci di tutte le Camere di commercio italiane – gli enti camerali hanno svolto in questi anni di crisi la funzione di vero e proprio “salvagente” nei confronti delle piccole e medie imprese, anzitutto attraverso l’erogazione, nei confronti dei Confidi, dei fondi atti ad aumentare la disponibilità dei plafond a disposizione per il finanziamento dell’economia reale. Solo nel 2012 le Camere di Commercio hanno erogato 81,6 milioni di euro a sostegno del credito, senza contare che la legge di stabilità per il 2014 le impegna a versare 70 milioni al sistema dei Confidi.
Quanto all’efficienza del sistema camerale, l’indagine evidenzia come nel decennio 2003-2012 la variazione del personale delle Camere di Commercio in Italia sia stata del -11,9% (7.542 dipendenti al 2012), a fronte di una variazione complessiva della Pubblica amministrazione del -6,9%. Lo studio ricorda, inoltre, come nel variegato mondo del servizio pubblico le Camere di commercio possano vantare un indice di gradimento che supera l’80% espresso dalle aziende con meno di 50 dipendenti e, addirittura, il 90% per quelle che hanno un numero maggiore di addetti, come risulta da un’indagine ISPO recentemente commissionata dall’Istituto Tagliacarne.
Ricordando che l’incidenza del Sistema camerale sulla spesa pubblica nazionale rappresenta lo 0,2%, pari a 1,8 dei 715 miliardi di spesa pubblica primaria – la cui voce preponderante riguarda gli Enti previdenziali col 43,7% (le Province incidevano l’1,4%, le Regioni il 4,5%, le Amministrazioni centrali il 24,1%) – l’indagine evidenzia come le Camere di commercio siano gli enti pubblici con il più elevato livello di autofinanziamento.
Per ogni 100 euro di proventi correnti, 81 derivano da risorse proprie (diritto annuale, diritti di segreteria, proventi dalla gestione di beni e servizi) e solo 19 da risorse esterne come, ad esempio, i contributi Ue. Proprio per la partecipazione ai finanziamenti Ue e al processo di formazione del diritto europeo esistono i Consorzi Enterprise Europe Network.
Le risorse versate dalle imprese contribuiscono ad alimentare la dotazione del Fondo di perequazione delle Camere di commercio che nel 2012 era di 39,4 milioni di euro. Il fondo garantisce l’equilibrio economico alle Camere con un ridotto numero di imprese, evitando così diseconomie di scala, e contribuisce al finanziamento di progetti camerali e linee progettuali contenute nell’accordo Ministero dello Sviluppo Economico-Unioncamere.

Sabato 2 agosto torna Cueva Summer Jazz con l’esplosivo groove del Daniele Santimone Trio

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 02 agosto scocca il terzo appuntamento firmato Cueva Summer Jazz, rassegna musicale organizzata dal Ristorante La Cueva di Pomposa (FE) in collaborazione con Jazz Club Ferrara. A riscaldare questa irriverente estate sarà l’esplosivo groove del Daniele Santimone Trio formato da Daniele Santimone alla chitarra, Michele Guidi all’organo e Christian Capiozzo alla batteria

Cueva Summer Jazz, rassegna musicale organizzata dal Ristorante La Cueva di Pomposa (FE) in collaborazione con Jazz Club Ferrara, procede a tambur battente e torna scatenata più che mai sabato 02 agosto (ore 22.00) con l’esplosivo groove del Daniele Santimone Trio.
Sonorità intrise di Soul, svincolate da qualsivoglia etichetta di genere abbracceranno vasti territori musicali che da Jimmy Smith, Jack Mc Duff e Larry Young approderanno all’acid jazz con qualche pit stop nel Funky delle migliori colonne sonore di polizieschi anni ’70. A fianco del bandleader altri due protagonisti della scena musicale come Michele Guidi all’organo e Christian Capiozzo (figlio di Giulio Capiozzo, storico componente degli Area) alla batteria.
Con questi ultimi Santimone ha realizzato Whisky a Go Go (Suonaphone IRMA RECORDS, 2003), esordio discografico del trio che lo ha condotto ad esibirsi al Blu Note di New York e ad accompagnare in tour il trombettista americano Jimmy Owens. Un’esperienza indelebile che ha contribuito a rendere ancor più originale la cifra stilistica di questa affiatata band.
Daniele Santimone inizia la propria attività concertistica negli anni ’90. Il talento e la versatilità lo conducono ben presto ad esibirsi con i Back to the Future guidati da Giulio Capiozzo e a fianco di artisti quali Ares Tavolazzi e Marco Tamburini con cui collabora tuttora. Successivamente Santimone si trasferisce negli Stati Uniti dove consegue la laurea in Professional Music presso il prestigioso Berklee College di Boston. Rientrato in Italia abbraccia diversi progetti: nel 2004 entra a far parte del gruppo di Patrizia Laquidara, mentre nel 2008 si unisce all’ensemble di Eumir Deodato. Nello stesso anno si esibisce in più occasioni con Mario Biondi partecipando inoltre alla registrazione di “If”, terzo episodio discografico del cantante catanese.
Oltre a vantare ulteriori collaborazioni con artisti quali Roberto Gatto, Jesse Davis, Stefano Bollani, Fabrizio Bosso, ecc. ed essersi esibito in prestigiosi festival in Italia e all’estero, Daniele Santimone è altresì docente di chitarra presso il Conservatorio “G. Pollini” di Padova.
Il prossimo appuntamento in programma è fissato per sabato 9 agosto con lo swing del Carlo Atti Trio.

Cena a partire dalle ore 20:00. Inizio concerti ore 22:00. In caso di maltempo gli eventi si svolgeranno all’interno del locale. Cocktail bar aperto per chi volesse partecipare al solo concerto.
Per informazioni e prenotazioni: www.lacuevapomposa.it , tel. 0533 719121 – 340 1545322

DOVE
Ristorante La Cueva
via Centro, 26 Abbazia di Pomposa – Codigoro (FE)

NB: in caso di maltempo i concerti si svolgeranno all’interno del locale

INFORMAZIONI
Infoline e prenotazione cena 0533 719121 – 340 1545322
www.lacuevapomposa.it

COSTI E ORARI
Ingresso gratuito, cocktail bar aperto per chi volesse assistere al solo concerto
Cena a partire dalle ore 20.00
Concerto ore 22.00

Questa sera all’Arena Parco Diamanti la proiezione del film “La mafia uccide solo d’estate”

da: Arci Ferrara

L’iniziativa Cinema nel Parco, realizzata da Ferrara sotto le stelle e Arci Ferrara con la collaborazione dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di Ferrara, propone giovedì 31 luglio alle 21.30 nel parco adiacente a Palazzo Diamanti (ingresso da via Dosso Dossi 8) LA MAFIA UCCIDE SOLO D’ESTATE di Pif

Il film narra l’educazione sentimentale e civile di un bambino, Arturo, che nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, è stato eletto sindaco. E’ una storia d’amore che racconta i tentativi di Arturo di conquistare il cuore della sua amata Flora, una compagna di banco di cui si è invaghito alle elementari che vede come una principessa. Attraverso questa tenera ma divertente storia d’amore, il pubblico verrà coinvolto emotivamente negli eventi più tragici della nostra storia recente. Arturo infatti è un ragazzo come tanti altri dell’Italia degli anni ’70 ma, a differenza dei suoi coetanei del nord, è costretto a fare i conti con le infiltrazioni e le azioni criminose della mafia nella sua città. La consapevolezza di Arturo cresce anno dopo anno, ma nessuno lo ascolta. Palermo ha altro a cui pensare.

Biglietto intero: 6 euro, ridotto: 4 euro. La riduzione è valida per i soci Arci, studenti Università di Ferrara.
In caso di maltempo la proiezione si terrà presso la Sala Boldini, in via Previati, 18.
Abbonamenti 10 ingressi 50 euro
Abbonamenti 10 ingressi soci Arci 30 euro
Gli abbonamenti saranno validi dal 27 giugno al 24 agosto.

Informazioni: www.arciferrara.org, t. 0532.241419 / Sala Boldini t. 0532.247050 / Parco Diamanti 320.3570689

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Mobilità, nuovi percorsi per il turismo in bicicletta

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’obiettivo è realizzare circa 3.800 km di percorsi per le biciclette, recuperando tratti già esistenti e realizzandone di nuovi, tra piste ciclabili vere e proprie o tragitti riconoscibili e sicuri su vie poco trafficate. La Regione Emilia-Romagna (con delibera di Giunta 1157/2014) ha approvato la nuova Rete delle ciclovie regionali finalizzata alla promozione del cicloturismo.
Si tratta di un obiettivo di lungo periodo, che sarà realizzato attraverso la pianificazione e la progettualità della Regione e degli Enti locali, i quali definiranno nel dettaglio gli itinerari da realizzare nei prossimi anni in maniera coordinata e unitaria. La rete è stata individuata in collaborazione con le Province e vuole rendere più facile e piacevole la fruizione delle principali risorse culturali, naturali, ambientali e paesaggistiche.
Durante le fasi di redazione si sono valutate anche le esigenze di collegamento tra i principali centri urbani, allacciandosi quindi a percorsi già esistenti o previsti, al fine di favorire anche la mobilità ciclistica urbana e di inserire le nuove ciclovie nei percorsi internazionali più riconosciuti e praticati come Eurovelo e Bicitalia.
Nelle prossime settimane la Regione stipulerà una Convenzione con le associazioni del settore per individuare i percorsi già “pedalabili”, rilevarne le caratteristiche geometriche e funzionali e geolocalizzare i percorsi, anche in vista della prossima realizzazione di app da scaricare su smartphone o altri dispositivi. Per informare i cicloturisti sugli itinerari e le principali attrattività dei territori attraversati, la Regione finanzierà la posa di segnaletica e cartellonistica dedicate. Informazioni su http://mobilita.regione.emilia-romagna.it/mobilita-sostenibile/sezioni/mobilita-ciclopedonale-1/ciclovie

Una convenzione per abbassare i costi del POS, accordo fra Ascom Ferrara e Cassa di Risparmio di Cento

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Mettere in rete realtà significative e rappresentative del territorio per supportare concretamente le
imprese del Terziario: nasce in questo contesto l’accordo fra Ascom Confcommercio e Cassa di Risparmio
di Cento per l’installazione di un POS a condizioni agevolate a favore delle imprese associate. Come noto,
dal 30 giugno esiste l’obbligo per professionisti e imprese di consentire ai clienti che lo desiderino il
pagamento di importi superiori ai 30 euro attraverso carte bancomat.
“Abbiamo sottoscritto questa specifica convenzione – ricorda Marco Amelio presidente Ascom di Cento
– perchè crediamo necessario contenere il piu’ possibile gli oneri del POS, i cui costi gravano sulle
imprese di vicinato in modo ancora piu’ pesante, acuendo le conseguenze di una fase delicatissima per
l’intera economia provinciale” e dal canto suo aggiunge il direttore generale Ascom Davide Urban:
“Grazie alla disponibilità di Caricento, determinata a cercare sempre nuove forme di supporto nei
confronti del Terziario, mettiamo a disposizione delle nostre imprese del territorio provinciale una
concreta possibilità di risparmio”.
“Facciamo con convinzione la nostra parte per sostenere il settore Commercio e per favorire i
consumatori – ha dichiarato il presidente di Caricento, Carlo Alberto Roncarati -. La nostra Cassa svolge
un ruolo significativo a sostegno dell’economia ferrarese, della quale è peraltro parte integrante, e cerca
di cogliere ogni occasione per dimostrarlo fattivamente. Ringrazio Ascom per averci offerto una ulteriore
possibilità per sostenere le imprese, in particolare quelle di vicinato: un buon modo, credo, per
preservare quel patrimonio di socialità e capacita di relazione che ha sempre contraddistinto il territorio
e che è una caratteristica saliente della nostra banca”

La terza serata della rassegna “Autori a Corte”

da: organizzatori

Terza serata per la rassegna letteraria AUTORI A CORTE che si svolge normalmente presso il Giardino delle Duchesse ma per questo appuntamento si è tenuta presso la Sala Estense di Piazza Municipale. Il maltempo che ha funestato la città è che è stato il motivo del cambio di location non ha scoraggiato un comunque folto pubblico che ha assistito prima all’ANTIPASTO D’AUTORE con la presentazione di due volumi di racconti rispettivamente Noci e bauli di Lucia Boni e Racconti neri di Patrizia Benetti e poi si è gustata la splendida performance di Giulio Cavalli che ben coadiuvato da Marco Zavagli ha intrattenuto gli astanti per quasi due ore parlando a 360% di mafia e politica partendo dal suo volume L’innocenza di Giulio. Cavalli favorevolmente colpito dalla sala estense da lui definita:”un piccolo gioiello” ha salutato promettendo di ripassare per Ferrara con il suo prossimo spettacolo che debutterà a Napoli ad ottobre.
La serata, come da prassi, è stata allietata da una degustazione offerta dall’Antica Osteria delle Volte di Ferrara.

Israele e Palestina, note di pace dal piano di Barenboim

Tutti coloro che credono fermamente nella “politica come professione,” benché a gran parte delle classi dirigenti odierne manchino in modo manifesto e perentorio quelle tre qualità che Weber attribuiva all’uomo politico (passione, senso di responsabilità e lungimiranza), probabilmente rigetteranno l’accorato appello al dialogo e alla pace lanciato dalle pagine del Berliner Morgenpost dal celebre pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim, direttore dell’Opera di Berlino, di duplice cittadinanza israeliana e palestinese (!), a lungo impegnato per la pace in Medio Oriente,

I vari congiurati del conflitto israelo-palestinese, i diversi signori della guerra palesi ed occulti, i molti machiavelli sparsi nel Vicino Oriente, ma anche le vittime di entrambe le parti, stremate dai lutti e dal dolore, probabilmente avrebbero da eccepire alla semplicità di Daniel Barenboim che afferma in modo piuttosto risoluto: Es gibt keine militärische Lösung, “non c’è una soluzione militare” (al conflitto israelo-palestinese).

Probabilmente ciascuna delle parti in causa condivide in fondo, in segreto, questa affermazione semplicemente per ragioni pragmatiche o per realismo politico – con un ragionamento che forse potrebbe assomigliare al seguente: anche se una vittoria militare sarebbe tecnicamente possibile, i suoi costi politici sarebbero fin troppo eccessivi, per cui è meglio usare la forza solo fintantoché ci sarà possibile e accettabile per i parametri della diplomazia occidentale, per tornare così alle trattative…

Si tratta ovviamente di un percorso che non rispecchia nessuna delle doti civili idealmente ascritte al “politico di professione,” – un percorso, tra l’altro, miope, di brevissimo respiro ed aspramente criticato anche da diversi esponenti dei servizi di sicurezza israeliani. L’ex direttore dei Servizi Segreti interni (Shin Beth) e analista Yuval Diskin, in un’intervista all’edizione inglese del settimanale tedesco “Der Spiegel,” ad esempio, critica aspramente la politica di forza di Netanyahu e paventa i costi di un’azione militare che per una sua piena realizzazione richiederebbe uno o due anni con l’inimmaginabile conseguenza di provocare due milioni di profughi palestinesi.

A dire il vero, le parole di Daniel Barenboim sembrerebbe quasi banali, probabilmente condivise da tutti i cosiddetti “uomini di buona volontà,” se non fosse per un dettaglio, una piccola ma importante sfumatura che quasi stranisce chi legge il suo appello, aspettandosi solo musica e buoni sentimenti. Leggiamo: “Noi palestinesi abbiamo l’impressione di dover trovare finalmente una soluzione giusta. Dal profondo del nostro cuore ci struggiamo per la giustizia, per i diritti che spettano a ciascun popolo su questa terra: autonomia, indipendenza, libertà e tutto che ciò comporta. Noi israeliani abbiamo bisogno che venga riconosciuto il nostro diritto a vivere sullo stesso lembo di terra. La divisione della terra potrà avvenire solo dopo che entrambe le parti non solo avranno accettato, ma anche compreso che noi possiamo vivere fianco a fianco e certamente non dandoci le spalle.”

È straordinario questo richiamo al “noi:” “noi palestinesi,” “noi israelieni.” Straordinario soprattutto perché proviene da un grande artista che ha consapevolmente accettato una doppia cittadinanza e un doppio passaporto, israeliano e palestinese. Un artista insomma che non parla semplicemente “in prima persona,” ma riconosce anzi di essere già egli stesso ben più che una sola persona, bensì un insieme di possibili identità, perlomeno “due:” palestinese ed israeliana. È da questa concreta consapevolezza d’essere non un monolitico “io” ma un “io” plurale e doppio che nasce anche solo la possibilità verbale di lanciare un appello comune effettivamente da entrambe le parti in causa.

Non è la prima volta che gli artisti sanno parlare ben più profondamente dei politici. Mi piace pensare che sia la bellezza della musica ad avere ispirato Barenboim in modo da poterci ricordare ancora un volta il celeberrimo detto di Dovstojevsky: mir spasiet krasota. Cioè, sulla base dell’ambivalenza del termine mir (“mondo,” “pace”): non solo “la bellezza salverà il mondo” ma anche “la bellezza salverà la pace.”

Il profugo senegalese

Spesso ho avuto occasione, a Ferrara, di incontrare un profugo proveniente dal Senegal, una persona estremamente cortese e profondamente triste. Ogni giorno lo trovo, in piedi, all’angolo del nostro bar abituale, gestito da una meravigliosa famiglia che si impegna molto a favore dei profughi giunti dall’Africa. Tanto che una famiglia somala considera e rispetta Adriano, il proprietario del bar, come fosse il suo “nonno”. Lamin, il profugo senegalese che, giorno dopo giorno, sta all’angolo del bar di via Garibaldi, ha dovuto lasciare in Africa sua moglie e i tre figli piccoli, a cui invia regolarmente soldi – ma da dove li prende? Da quello che gli mettono in mano in una giornata? Certo, bisognerebbe “verificare” la sua versione, ma io credo che sia veritiera. Si rivolge con grande rispetto ad ogni passante, parla anche con gratitudine di molti di essi ma, dice, a volte il razzismo di alcuni degli italiani che passano è difficile da sopportare. All’ora di pranzo, quando quasi tutti i negozi sono chiusi, l’ho visto spesso da solo, in un angolo d’ombra vicino al Duomo di Ferrara. Con una bottiglia d’acqua, un pezzo di pane e una qualche verdura in mano… Nel pomeriggio, poi, si rimette per qualche ora all’angolo del solito bar. Ma cosa c’è di tanto particolare in questa storia del profugo senegalese a Ferrara? mi chiedono giornalisti italiani e tedeschi. Posso solo rispondere: appunto, proprio questa domanda. La presenza dei profughi da tutto il mondo è diventata normalità nella nostra vita quotidiana. Un bel segno della vita globale di adesso, dicono alcuni amici. No, un brutto segno dell’aumento della povertà globale dicono altri. Cosa si può fare? Resta solo il riferimento alla Bibbia e alla storia del buon samaritano, o di Lazzaro? Abramo disse all’uomo ricco: “Figlio, ricordati che nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. Sì, sono tormentato anch’io, non per la mia ricchezza personale ma per dare una risposta giusta alla domanda: che fare nei confronti della povertà che si vede dappertutto e che aumenta, in Germania (sì, anche in un paese insomma ricco), in Italia, all’angolo di una Bar a Ferrara?

Brano tratto da “Diario della Pianura” di Carl Wilhelm Macke

Un fine settimana sul litorale all’insegna della cultura

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Imperdibili sono i due appuntamenti all’insegna della cultura, che l’Assessorato alle Istituzioni Culturali ha pianificato per il prossimo fine settimana. Sabato 2 agosto la rassegna “Jazz in rosa” proporrà il concerto di Silvia Cariani, per uno straordinario omaggio ad Ella Fitzgerald. L’iniziativa musicale avrà luogo nel giardino della Casa Museo Remo Brindisi del Lido di Spina, con inizio alle ore 21.30. La cantante ferrarese farà rivivere il mito di una delle regine mondiali del panorama jazzistico contemporaneo, interpretando i più grandi successi collezionati da Ella Fitzgerald nei suoi straordinari sessant’anni di carriera. Anche questo concerto è ad INGRESSO GRATUITO.

Domenica 3 agosto, alle ore 6 del mattino si potrà assistere al sorgere del sole con un concerto all’alba, presso il Bagno Play Ground del Lido di Volano. “Il magnifico barocco” è il live, ad ingresso GRATUITO, con strumenti d’epoca, che terranno in riva al mare Matteo Ferrari (flauto) e Manuela Rossi (spinetta). Si tratterà di un viaggio in musica in compagnia dei maggiori esponenti del Barocco, tra i quali Bach, Haendel, Vivaldi e Benedetto Giacomo Marcello. Matteo Ferrari affianca l’attività concertistica all’insegnamento. E’ docente di flauto e i suoi arrangiamenti didattici vengono annualmente pubblicati e distribuiti dalla prestigiosa casa editrice Carish. Manuela Rossi ha partecipato a diversi concorsi nazionali, tra i quali quello di Osimo, classificandosi al terzo posto e al Premio Manta, conseguendo un ottimo piazzamento da finalista. Ha svolto attività concertistiche, distinguendosi in rassegne musicali nazionali e all’estero.

In caso di maltempo il concerto si svolgerà ugualmente nei locali del Bagno Play Ground.

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Collaborazione tra sistema regionale della ricerca e CNR. L’assessore Bianchi ha incontrato il presidente Nicolais

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Un’analisi dei risultati della collaborazione tra la Regione e il Cnr, che in questi anni ha rafforzato il sistema regionale della ricerca e investito su grandi infrastrutture che possono svolgere un ruolo di traino in Europa per l’intero Paese. L’occasione è scaturita dall’incontro, avvenuto questa mattina a Bologna, tra l’assessore Patrizio Bianchi e il presidente del CNR Luigi Nicolais.
“ER come Emilia-Romagna ma anche come Educazione e Ricerca – ha spiegato l’assessore Bianchi aprendo l’incontro – Il sistema della ricerca regionale e il CNR in questi anni hanno scelto un percorso chiaro: valorizzare la multidisciplinarietà della ricerca ma anche la capacità di fare sintesi dei risultati. Una sintesi che nasce dalla specializzazione e dalla complementarietà e produce efficienza sociale. Solo investendo in educazione e ricerca l’Emilia-Romagna può crescere e svolgere un ruolo strategico per l’intero Paese. Chiedo – ha aggiunto Patrizio Bianchi – una vera e propria alleanza tra sistema della ricerca, imprese del territorio e parti sociali per rafforzare in Emilia-Romagna quella forza progettuale che, unita ad un nuovo regionalismo, può generare le innovazioni sociali e economiche che costituiscono il motore dello sviluppo”.
“È anche grazie alla collaborazione con le istituzioni del territorio e le università che l’area della ricerca del CNR di Bologna – ha detto Luigi Nicolais – rappresenta un punto di forza dell’ente. La produzione eccellente di ricerca di base, e dunque di conoscenza, si integra qui con la capacità di interagire con il sistema economico-produttivo. Una sorta di contaminazione che vede i ricercatori non al servizio delle imprese ma chiamati a svolgere un ruolo attivo nei processi di innovazione strategici per il Paese”.
La riunione, a cui hanno preso parte tra gli altri anche Mariangela Ravaioli, presidente Area della Ricerca del CNR di Bologna e Paolo Bonaretti presidente di Aster, è stata anche l’occasione per presentare al Presidente Nicolais i programmi operativi Fse e Fesr, i primi programmi italiani inviati a Bruxelles per l’avvio del negoziato con la Commissione.
Aumentare l’investimento in ricerca e sviluppo, superando il 2% del Pil regionale, sperimentare un grande laboratorio urbano con azioni innovative di mobilità sostenibile e di riqualificazione dei beni culturali, favorire la capacità imprenditoriale del sistema produttivo orientandolo verso attività, settori o ambiti ad alto utilizzo di competenze che operino per la sostenibilità ambientale ed energetica, sostenere un’azione sistemica sul capitale intellettuale attraverso l’investimento (infrastrutturale, di ricerca, umano) su un sistema formativo capace di formare competenze coerenti con la strategia di specializzazione di questa regione sono alcuni degli elementi sfidanti della nuova programmazione dei fondi strutturali 2014-2020.
“Ognuno di questi – ha concluso l’assessore Bianchi – si pone obiettivi ambiziosi. La collaborazione e la sinergia con i ricercatori del CNR e il sistema regionale della ricerca sarà elemento decisivo per una regione competitiva che sappia sostenere una crescita e uno sviluppo della società regionale sostenibili e fondati sui diritti di tutti i cittadini”.

Un piano straordinario per far ripartire la filiera dell’edilizia

da: Alleanza delle cooperative dell’Emilia-Romagna

Le proposte dell’Alleanza delle Cooperative dell’Emilia-Romagna al governo: situazione drammatica, bisogna agire in fretta. I presidenti Monti, Milza e Mota: servono interventi urgenti per la crescita

Un programma articolato di proposte per far ripartire il settore dell’edilizia, dare nuovo slancio alle imprese e tutelare i lavoratori del settore maggiormente colpito dalla crisi. Le proposte sono state presentate dall’Alleanza delle Cooperative Emilia-Romagna nel corso di un incontro che si è tenuto ieri, 29 luglio 2014, al ministero dello Sviluppo Economico per discutere della situazione del comparto dell’edilizia e delle costruzioni in Emilia-Romagna.

Per l’Alleanza delle Cooperative la situazione va affrontata anche con provvedimenti straordinari vista l’intensità e la durata della crisi che ha colpito il settore. La situazione di insostenibile crisi del sistema delle costruzioni ha generato in Emilia-Romagna, solo per quanto riguarda la cooperazione, un intenso e progressivo utilizzo degli ammortizzatori sociali, che oggi coinvolgono molti lavoratori. I processi di ristrutturazione delle imprese cooperative, già avviati da diverso tempo e necessari a garantire la continuità e il rilancio aziendale, devono essere portati a compimento il più celermente possibile. Si stima che tali processi produrranno esuberi: il piano presentato dall’Aci, oltre ad un programma di formazione e riqualificazione professionale per la ricollocazione del personale, prevede anche il ricorso alle formule più espansive di ammortizzatori sociali, in modo da consentire il collocamento in pensione ad un buon numero di lavoratori coinvolti nei processi di ristrutturazione.

Obiettivo principale del piano straordinario presentato al governo resta quello di far ripartire il settore attraverso l’utilizzo di tutte le misure attivabili per evitare che l’Emilia-Romagna perda un pezzo importante della sua base produttiva (nella filiera allargata dell’edilizia rientrano anche le ceramiche, i materiali per l’edilizia, la produzione di macchine e beni intermedi per il settore oltre al sistema dei servizi ad essi connessi). Nel dettaglio, la cooperazione emiliano-romagnola chiede al governo:

La creazione di uno strumento per favorire il rapido deconsolidamento immobiliare delle imprese, in particolare per favorire la destinazione dei numerosi immobili invenduti a uso sociale.

L’attivazione di un piano straordinario di messa in sicurezza del territorio – anche mediante il ricorso a provvedimenti straordinari – attraverso il quale favorire la rioccupazione del personale in esubero

L’attivazione delle procedure e delle risorse per avviare alcune opere pubbliche e infrastrutturali che rappresentano snodi di grande interesse territoriale e nazionale

Rendere operativa la cessione del credito anche per le società partecipate dalle pubbliche amministrazioni

“L’incontro è stato positivo, nelle prossime settimane continueremo a discutere per trovare le migliori soluzioni ad un problema drammatico e di forte impatto sul tessuto economico e sociale dell’Emilia-Romagna. Bisogna agire in fretta per salvare le imprese cooperative e dare tutele ai lavoratori nell’ambito dell’inevitabile percorso di ristrutturazione già avviato dalle imprese – ha commentato Giovanni Monti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Emilia-Romagna, al termine del vertice con istituzioni e sindacati – Non c’è più tempo da perdere, servono provvedimenti straordinari per affrontare una situazione straordinaria: bisogna riattivare la filiera dell’edilizia e delle costruzioni, pena la perdita o il pesante ridimensionamento di un settore cruciale per l’economia della nostra regione. Le cooperative del settore, che sono i perni di tutta la filiera, sono pronte a fare la propria parte sia attraverso progetti di riorganizzazione, fondati sulla creazione di poli industriali, in grado di creare maggiore efficienza e sviluppo, sia attraverso la messa in campo di un programma di formazione e riqualificazione professionale in grado di supportare la ricollocazione del personale”.

I Franz Ferdinand chiudono a Ferrara sotto le Stelle

da: Ferrara sotto le Stelle 2014

Grazie ad irresistibili melodie neo britpop e alla carica festante dei loro live, la band di Glasgow ha saputo imporsi ai vertici delle classifiche mondiali, diventando il simbolo del successo esponenziale dell’indie-rock contemporaneo

Tra qualche anno, per spiegare come l’industria discografica abbia subito una vera e propria rivoluzione negli anni 2000, la band che verrà presa ad esempio sarà sicuramente quella dei Franz Ferdinand. Se oggi è di fronte agli occhi di tutti il successo esponenziale delle etichette musicali indipendenti, capaci ormai di insidiare colossi come Universal, Sony, Warner e Emi, e se nessuno oggi si stupisce più quando la carriera di un gruppo parte dal passaparola sui siti internet, basta tornare indietro al 2002 per rendersi conto di quanto le cose siano cambiate.
L’anno è ovviamente quello della fondazione del gruppo scozzese, il cui successo non è certo stato fulmineo quanto quello dei compagni di etichetta Arctic Monkeys, visti l’anno scorso a Ferrara Sotto le Stelle.
Nel momento in cui iniziano a suonare assieme, tre dei quattro i componenti dei Franz Ferdinand hanno già accumulato molte esperienze in gruppi decisamente poco conosciuti: Alex Kapranos, cantante e indiscusso leader della band, è già stato negli Amphetameanies e nei Karelia, il chitarrista/tastierista Nick McCarthy, di formazione classica, suona in un gruppo sperimentale chiamato Embryo, mentre Paul Thompson è batterista per The Yummy Fur e cantante per i Pro Forma. Il “quarto uomo”, Bob Hardy, è in realtà un amico di Alex, cui quest’ultimo insegna a suonare il basso pur di averlo con sé nel progetto.
Kapranos ha le idee molto chiare riguardo a ciò che vuole ottenere, è convinto che la musica indipendente abbia ormai tutti i mezzi per abbandonare la timidezza che la contraddistingue, andando a sfidare le produzioni milionarie a testa alta e nei loro territori: i club e le discoteche.
Insomma il leader dei Franz Ferdinand ha l’ambizione di far ballare l’intera Gran Bretagna, ma partendo dal basso e senza avere al momento un contratto discografico. Un’impresa folle ma ben supportata dalla sua stupefacente capacità di comporre brani estremamente accattivanti, in perfetto equilibrio fra new-wave e brit-pop, rivalutazione degli anni ’80 e rivitalizzazione dei ’90.
I primi ad avere la possibilità di accorgersene non sono però le grandi masse di uno stadio, e nemmeno i clienti di un fumoso locale scozzese. La prima esibizione dei Franz Ferdinand (la più difficile, ricorda ancora oggi Kapranos) avviene durante una festa di studenti universitari.
La reazione dello sparuto pubblico di conoscenti è però talmente positiva da incoraggiarli a trovare un quartier generale in cui sviluppare le proprie canzoni. La scelta ricade su un enorme magazzino in disuso, nel quale si insediano stabilmente ribattezzandolo “The Chateau”. In poco tempo questo diviene non solo la loro base, ma anche un punto di aggregazione per i giovani musicisti di Glasgow e per tutta la comunità artistica della città.
Il grande movimento creato grazie a questo laboratorio e locale per concerti costa a Kapranos un arresto per vendita di alcolici senza licenza, ma gli procura al tempo stesso il primo contratto.
Molto distanti dal prototipo di gruppo musicale che le grandi case discografiche amano costruire e imporre sul mercato, i Franz Ferdinand vengono ingaggiati da un etichetta all’epoca decisamente periferica: la Domino Records di Londra, che stampa il loro primo EP. Grazie a loro diventerà una delle più importanti realtà presenti sul mercato inglese, acquisendo la possibilità di produrre gruppi ambitissimi.
Il resto della storia ha tratti comuni a quelli di tutte le grandi rivelazioni degli ultimi anni, ma a sorprendere all’epoca è il modo in cui la band vede crescere il proprio seguito, grazie ad un passaparola sul web che fino ad allora mai si era dimostrato così efficace.
Su internet si inizia a parlare dei Franz Ferdinand come del “gruppo dell’anno”, il cui rock squadrato ed efficiente sembra fatto apposta per divertire all’infinito la nuova generazione dei club, forte di un’invidiabile freschezza pop, declinata però con il piglio nervoso che aveva caratterizzato le migliori band post-punk. Il gruppo inoltre viene preso come punto di riferimento per l’abbigliamento dai giovani britannici e dalle riviste di moda, e tutti sembrano impazzire per lo stile intellettuale e garbato di Kapranos al confronto con le rockstar eccessive della decade precedente.
Gli unici a diffidare sono i giornalisti della stampa specializzata che, trovandosi a scrivere articoli su un gruppo divenuto famoso ben prima che loro potessero occuparsene, sospettano che nei confronti dei quattro di Glasgow si sia sviluppata un’attenzione esagerata.
A far cadere ogni dubbio sulla reale consistenza del gruppo contribuiscono gli irresistibili live della band e l’uscita del primo album, l’omonimo “Franz Ferdinand”.
Nel Gennaio del 2004 il singolo “Take Me Out” arriva direttamente al terzo posto della classifica inglese, trascinando “Franz Ferdinand” nella medesima posizione tra gli album, anche grazie ad una originale copertina che prende a modello l’iconografia dell’avanguardia russa.
Le recensioni sono assolutamente esaltanti e unanimemente positive. Dopo un tour che vede costantemente crescere il numero di spettatori presenti ai concerti, il gruppo passa gran parte dell’anno in studio preparando il nuovo album, che viene pubblicato il 3 Ottobre 2005.
“You Could Have Been So Much Better” dimostra la capacità dei Franz Ferdinand di uscire brillantemente dalla micidiale formula che avevano creato, risultando un’opera decisamente più varia e capace di sorprendere, pur non rinunciando anche questa volta a creare una manciata di singoli che entrano prepotentemente nella scaletta di ogni djset indie-rock.
I numeri della band sono impressionanti: un Mercury Prize, 2 Brit Awards, 4 NME Awards (tra cui quello per la Miglior Band Live), oltre naturalmente a ben 6 milioni di copie vendute.
Nel gennaio 2009 è la volta di Tonight: Franz Ferdinand: new wave, funk ed elettronica segnano il nuovo corso della band, che trova ulteriore compattezza, sia come affiatamento sia come corposità di suono. Certo, la ricerca dell’impatto immediato resta prerogativa indefettibile: ma i Franz Ferdinand non sono più solo coralità nell’uso delle voci e passo danzereccio, ma anche delicate melodie da spiaggia e giri di piano tenebroso. Fra gli svariati progressi tecnici, necessario plauso merita la voce di Kapranos: aspra, ammiccante, ricca di sfaccettature.
Si devono attendere 4 anni per il ritorno in grande stile della band, tornata anche on the road dopo aver pubblicato Right Words, Right Thought, Right Actions, il quarto album – definito da NME il loro migliore – che li mostra in gran forma.
Registrato negli studi scozzesi di Kapranos e nei Mc Carthy Sausage Studios a Londra, il nuovo disco è, a detta dello stesso Alex, “l’incontro tra Intelletto ed Anima, suonato da un gruppo di cazzoni” Testi più maturi ma cori sempre martellanti, di quelli che ti rimangono in testa, insieme a quella potenza pop che è sempre stata il marchio di fabbrica della band.
Ma è dal vivo che la musica dei Franz Ferdinand rende di più, con riff di chitarra pungenti, ritmi sincopati e ritornelli da cantare a squarcia gola. Chi si reca ad un loro concerto difficilmente potrà semplicemente stare fermo ad ascoltare.

Il consiglio per gli appassionati è di non tardare troppo, anche perchè il supporto di lusso è rappresentato da THE CRIBS, l’energica band di Wakefield formata dai tre fratelli Jarman, che con il terzo disco “Men’s Needs”, prodotto dallo stesso Kapranos, ha raggiunto in Gran Bretagna livelli di popolarità vicini a quelli dei Franz Ferdinand. Tanto da essere stata definita dall’autorevole “Q” “la più grande cult band britannica” e da essersi guadagnata la stima e la collaborazione di un mito della musica inglese come Johnny Marr degli Smiths.

FRANZ FERDINAND + THE CRIBS
Piazza Castello – Ferrara
Venerdì 1 agosto

Orari:
Biglietteria: ore 18:00
Porte: ore 19:00
THE CRIBS on stage: ore 20:30
FRANZ FERDINAND on stage: ore 21:30

Ingresso: 32 euro

Info: 0532-241419
Ulteriori informazioni sono reperibili presso il sito web della rassegna: www.ferrarasottolestelle.it

Risorse in rete:
www.franzferdinand.com
www.thecribs.com

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CUP 2000, i soci approvano il piano 2014-2016

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Lusenti: “Puntiamo a garantire la crescita industriale della società e dare nuovo impulso ai servizi ICT per tutto il sistema sanitario regionale”

Via libera dell’Assemblea dei soci di CUP 2000 al Piano strategico operativo 2014-2016 della società.
L’AssembIea ha approvato nella seduta di oggi i contenuti del Piano triennale, che prevede anche accordi di “clausola sociale” per la tutela dei livelli occupazionali della società, condivisi con le organizzazioni sindacali.
Una nuova mission di CUP 2000 nel quadro più ampio dello sviluppo dell’Information e communication technology (ICT) delle Aziende sanitarie regionali, la definizione delle attività non appartenenti ai settori “core” e il percorso di internalizzazione delle aree di front office, back office e call center: sono questi i principali contenuti del Piano, che configura per CUP 2000 un nuovo ruolo di società “in house” che promuove, progetta e realizza sistemi di sanità elettronica per il Servizio sanitario regionale e la rete socio-sanitaria.
“Questo Piano è lo strumento di programmazione strategica più adeguato per garantire alla società un’ulteriore crescita industriale e tecnologica, oltre che per dare nuovo impulso allo sviluppo e alla diffusione dei servizi ICT per tutto il sistema sanitario regionale – hanno dichiarato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti, il presidente della Provincia di Bologna, Beatrice Draghetti e l’assessore alla Sanità del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo, rappresentanti della componente istituzionale dei soci – Modernizzare e innovare la sanità regionale grazie all’ICT significa soprattutto migliorare la qualità e la prossimità dei servizi ai cittadini in tutti i possibili contatti con le strutture sanitarie”.
Il Piano individua e quantifica le attività di CUP 2000: “non core”, quelle dell’area prenotazione e call center in cui operano tra i 330 e i 360 addetti; “in transizione”, dove sono impiegate circa 40 persone e riguardano attività delegabili al mercato perché o non altamente strategiche o meglio governabili e più vantaggiose anche se esternalizzate; infine attività “core”, quelle cioè strettamente connesse con i temi ICT, dove operano tra i 200 e i 230 addetti.
Il Piano, la cui elaborazione ha preso il via fin dall’ottobre 2013 con il “Documento di indirizzo strategico” approvato dai soci, è stato presentato ai sindacati nel febbraio scorso e sulla base delle sollecitazioni ricevute ha visto anche l’inserimento di una clausola sociale per salvaguardare l’occupazione del personale, un impegno questo già assunto dai soci istituzionali nei mesi precedenti.

In particolare, il documento “Clausola sociale” definisce una serie di impegni dei soci nei confronti dei lavoratori di CUP 2000 quali: la garanzia della piena tutela occupazionale, la riorganizzazione per migliorare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse, il mantenimento dei livelli qualitativi dei servizi per i cittadini.
Il documento prevede l’avvio di procedure di selezione tramite concorso da parte delle Aziende sanitarie, l’agevolazione per i dipendenti ai benefici previsti dalle norme per il diritto alla studio, un percorso in più fasi delle re-internalizzazioni dei servizi, l’avvio delle procedure di mobilità tra società partecipate, come previsto dalla Legge di Stabilità 2014.
Ora il Piano strategico operativo sarà valutato dal Consiglio d’amministrazione della società, per i necessari approfondimenti di carattere economico, organizzativo e giuridico.

I soci di CUP 2000 sono la Regione Emilia-Romagna (con il 28,55%), Ausl Bologna (20,94%), IOR Rizzoli e Comune di Bologna (10,6% ciascuno), Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola di Bologna (6,75%), Provincia di Bologna (5,83%), Azienda Usl di Imola (2,36%) e il Comune di Ferrara con l’1,03% al pari di tutte le altre Aziende sanitarie regionali.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 30 luglio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 30 luglio 2014

BIBLIOTECA ARIOSTEA – L’1 agosto nuove letture per bambini a partecipazione gratuita
Venerdì alle 10 appuntamento sotto ‘L’Albero delle storie’
30-07-2014

Nuovo appuntamento venerdì 1 agosto alle 10 nel giardino della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17), con le letture de ‘L’albero delle storie’. Ancora una volta, all’ombra del monumentale ginkgo biloba di palazzo Paradiso, i bambini tra i 4 e i 10 anni potranno ascoltare le storie divertenti e avventurose loro riservate dal ciclo di narrazioni curato dalla Sezione Ragazzi della biblioteca comunale, in collaborazione con l’associazione Amici della biblioteca Ariostea.
I piccoli partecipanti, accompagnati da genitori, nonni o tate, potranno assistere gratuitamente alle narrazioni proposte di volta in volta da voci diverse e con diverse tecniche narrative. Al termine di ogni appuntamento, i bambini che lo vorranno potranno poi trasformare in disegni le immagini e le emozioni evocate dai racconti.
All’ombra degli alberi sarà inoltre esposta una rassegna di libri scelti tra l’ampia collezione della Sezione Ragazzi dell’Ariostea, disponibili al prestito per continuare anche a casa a coltivare il piacere della lettura.
La rassegna proseguirà ogni venerdì, alle 10, fino al 29 agosto prossimo.
In caso di maltempo l’incontro si svolgerà in sala Agnelli.
Per informazioni contattare il numero di telefono 0532 418211.

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 31 luglio alle 11 in sala Arazzi
Presentazione della manifestazione “C’è birra e birra”
30-07-2014

Giovedì 31 luglio alle 11 nella sala degli Arazzi della residenza municipale si terrà la presentazione di “C’è birra e birra”, manifestazione in programma nel fine settimana al chiostro di San Paolo.

All’incontro con la stampa interverranno l’assessore comunale al Commercio, Fiere e Mercati Roberto Serra insieme ad Adelaide Vicentini e alla presidente della società Mri1 Maria Rita Martoni.

LAVORI PUBBLICI – Sabato 2 agosto dalle 22 percorso culturale per l’accensione ufficiale della nuova illuminazione
Piazza Trento Trieste ‘sotto una nuova luce’
30-07-2014

Lampioni in stile retrò accanto a faretti di ultima generazione. E’ un connubio tra ispirazioni nostalgiche e richiami al presente il nuovo abito da sera con cui piazza Trento Trieste si mostra ai ferraresi, facendo sfoggio di inediti effetti di luce per dar risalto ai suoi gioielli monumentali più preziosi. Il debutto ufficiale nella nuova veste è previsto per sabato 2 agosto con un’intera serata dedicata alla riscoperta del centro storico riqualificato, che si aprirà alle 22 con la partenza di una passeggiata culturale da piazza Castello, passando per il Giardino delle Duchesse e piazza del Municipio, con approdo finale in piazza Trento Trieste per l’accensione inaugurale del nuovo impianto di illuminazione.
A guidare ferraresi e turisti lungo l’itinerario dal titolo ‘Sotto una nuova luce’ (a partecipazione gratuita) sarà lo storico Francesco Scafuri che, facendo sosta nelle quattro piazze, ne ripercorrerà le vicende e le trasformazioni subite nei secoli, fino ai più recenti interventi di riqualificazione, evocando tra l’altro illustri personaggi del passato che hanno legato i loro nomi a quei luoghi. Prenderanno parte alla passeggiata anche il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessore comunale ai Lavori pubblici Aldo Modonesi e il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo Dario Franceschini, oltre ad alcuni dei tecnici comunali che hanno curato i lavori di riqualificazione di piazza Trento Trieste e che ne illustreranno i dettagli e gli esiti.
Ad accogliere i partecipanti al loro arrivo sul ‘listone’ saranno i rintocchi delle campane del duomo, che i maestri dell’associazione ‘Campanari Ferraresi’ suoneranno a festa per accompagnare l’accensione ufficiale della nuova illuminazione. “Grazie – ha sottolineato stamani in conferenza stampa l’assessore Modonesi – al nuovo complesso di luci che, oltre ai sei lampioni storici e ai faretti sotto il porticato del duomo, comprende anche un sistema di illuminazione architettonica rivolto alle facciate dei principali edifici monumentali, sarà possibile vedere in notturna la piazza come mai è stato possibile finora. Con l’evento di sabato sera – ha proseguito Modonesi – concludiamo ufficialmente l’intervento che negli ultimi mesi ha permesso di cambiare in meglio il volto di piazza Trento Trieste, rendendola più vivibile e più accessibile, oltre che più bella sia di giorno che di notte. E così concludiamo anche la prima fase del Programma Speciale d’area per il centro storico di Ferrara che, con il cofinanziamento al 50% della Regione Emilia Romagna, ci ha consentito in questi ultimi anni di riqualificare ampie porzioni del nostro centro, sulla base di una progettazione di qualità, frutto del lavoro di professionalità tutte interne all’Amministrazione comunale, cui va il nostro ringraziamento”. La fase successiva del Programma speciale d’area sarà invece dedicata ad ampliare il numero delle aree di pregio del centro storico, con la riqualificazione di via Carlo Mayr, di piazza Verdi e di via Saraceno, la cui progettazione sarà conclusa entro il 2014 e l’esecuzione avviata nel corso del prossimo anno. Nel frattempo, alcuni piccoli ritocchi permetteranno, nell’autunno prossimo, di rifinire l’intervento di piazza Trento Trieste con il riposizionamento della ‘fontanella’ e la posa del nuovo arredo urbano. “Un arredo – ha precisato il sindaco – che punterà a favorire ancora di più l’uso di questa piazza come luogo di incontro e confronto tra le persone, senza tralasciarne la vocazione commerciale che storicamente la caratterizza, come testimoniato anche dai resti archeologici delle antiche botteghe che sono emersi nel corso degli ultimi scavi. Ora – ha proseguito il sindaco – l’invito che rivolgo ai fruitori del centro storico è quello a volerci dare una mano nella tutela di questi luoghi, affinché i risultati ottenuti grazie agli importanti sforzi compiuti per la riqualificazione permangano nel tempo”.

PROVINCIA DI FERRARA – Provvedimento nel rispetto delle disposizioni dalla legge Delrio (56/2014)
Amministratori al voto lunedì 29 settembre per eleggere presidente e consiglieri della Provincia
30-07-2014

Si voterà lunedì 29 settembre dalle 8 alle 20 nel seggio allestito nella sala Alfonso I d’Este in Castello Estense, per eleggere il nuovo presidente della Provincia e i dodici componenti del Consiglio provinciale.

Lo stabilisce il decreto a firma della presidente della Provincia in carica, Marcella Zappaterra, a seguito delle disposizioni dettate dalla legge Delrio (56 del 2014), su città metropolitane, Province, unioni e fusioni di Comuni.
Decreto che stabilisce, tra l’altro, che i nuovi presidente e Consiglio saranno eletti dai sindaci e consiglieri comunali dei Comuni del territorio.
Sono, invece, eleggibili (cioè elettorato passivo), alla carica di presidente i sindaci e i consiglieri provinciali uscenti, mentre possono essere eletti consiglieri provinciali i sindaci, i consiglieri comunali in carica e quelli provinciali uscenti (cioè chi ha fatto parte dell’ultima assemblea del Castello Estense).
Le candidature alla carica di presidente e le liste di candidati a consigliere provinciale devono essere presentate all’ufficio elettorale (per l’occasione costituito in Provincia), dalle 8 alle 20 di lunedì 8 settembre e dalle 8 alle 12 del giorno seguente.

(Comunicato a cura dell’Ufficio Stampa Provincia di Ferrara)

GIARDINO DELLE DUCHESSE – Spettacolo sabato 2 agosto alle 21,15
Con Favole sotto gli alberi torna a Ferrara ‘La Bella e la Bestia’
30-07-2014

(Comunicato a cura dell’associazione ‘Il Baule Volante’)

La decima edizione della rassegna estiva di Teatro per Bambini e Famiglie Favole sotto gli alberi prosegue, sabato 2 agosto alle ore 21,15, presso il Giardino delle Duchesse (ingresso da Via Garibaldi, 6 – Ferrara), con lo spettacolo: “La Bella e la Bestia” della compagnia Il Baule Volante di Ferrara, che presenterà uno spettacolo storico, di ritorno da una fortunata tournée francese.

Torna a Ferrara La Bella e la Bestia, il fortunatissimo spettacolo della compagnia di casa che narra una vicenda antica e nota al pubblico di grandi e piccini ma sempre avvincente ed emozionante, in questa versione prodotta da Accademia Perduta/Romagna Teatri per la regia di Roberto Anglisani.

La storia è quella di un mercante, padre di tre figlie, che si smarrisce nel bosco, di ritorno da uno sfortunato viaggio d’affari. L’uomo trova rifugio nel palazzo della Bestia, un essere orribile, metà uomo e metà belva. Qui cerca di rubare una rosa e per questo la Bestia lo minaccia di morte. L’unica sua possibilità di salvezza è che sia una delle sue figlie a morire al suo posto.
La più bella delle tre figlie accetta il sacrificio e si reca al palazzo. Ma andrà incontro ad un altro destino.
Con Bella e Bestia prosegue, per Il Baule Volante, un percorso sulla narrazione a due voci e contestualmente un lavoro di ricerca sul tema della diversità. Attraverso l’avvincente intreccio di questa fiaba classica, la compagnia offre una personale disamina di alcuni aspetti di questo tema quanto mai attuale, in particolare, in questo caso, del “diverso” che sta dentro ogni individuo.
Nasce così una storia ricca di fascino e di emozione, in cui i significati più reconditi vengono illustrati attraverso la parola e il movimento. Lo spettacolo utilizza infatti principalmente la tecnica del racconto orale, con la sua essenzialità ed immediatezza. Ma spesso la parola si fonde al movimento espressivo o lascia completamente lo spazio a sequenze di “gesti-sintesi”, nel tentativo di cogliere l’essenza più profonda del racconto, con pochi oggetti e costumi, lasciando alla voce e al corpo tutta la loro forza evocativa.

Dopo anni di successi ininterrotti fra cui la menzione speciale Eolo Awards (maggior riconoscimento nazionale del teatro per ragazzi) e la presentazione dello spettacolo al Festival 2Mondi di Spoleto e al Festival Teatralia di Madrid, La Bella e la Bestia è stato presentato nel corso di interminabili tournée in patria – con oltre 500 repliche nei maggiori teatri italiani – e prodotto in versione francese con la collaborazione di centri importanti come la Scène Nationale d’Albi , nei Pirenei (che ha accolto la compagnia in residenza) e il Centre Culturel di Vendenheim, in Alsazia. In Francia lo spettacolo è stato umanimemente apprezzato dal pubblico e dalla critica ed è stato richiesto, in più di un’occasione, per la presentazione al pubblico degli adulti, per un totale di oltre 90 recite nel corso degli ultimi anni.
La stagione artistica appena passata, però, ha sancito per La Bella e la Bestia l’occasione per una vera e propria consacrazione dello spettacolo e della compagnia in terra d’oltralpe: lo scorso ottobre lo spettacolo è stato presentato – come unico spettacolo di una compagnia non francese – al festival nazionale Contes Givrés, in Borgogna, dove gli artisti della compania si sono visti tributare addirittura un’ovazione a scena aperta da parte del pubblico presente. In marzo lo spettacolo è stato presentato ufficialmente in Normandia, con una settimana di tienitura presso La Scène Nationale di Cherbourg-Octeville. Ma soprattutto, nel mese di febbraio, lo spettacolo è stato selezionato per la presentazione al Théatre Nouvelle Génération di Lione per il festival internazionale RéGéNération: dopo l’esibizione a Lione, i programmatori presenti al festival hanno apprezzato talmente tanto lo spettacolo da richiedere e ottenere l’inserimento di La Belle et la Bete nell’APSV, il progetto culturale della regione Rodano Alpi: questo significa che, per gli anni 2014 e 2015, tutti i teatri che programmeranno lo spettacolo saranno direttamente sovvenzionati dalla Regione. Infatti è già prevista una nutrita nuova tournée francese per lo spettacolo che ha già delle prenotazioni anche per la stagione 2015-2016.
Una bella soddisfazione per la piccola compagnia ferrarese, che però ancora si offre con piacere al pubblico della città, per regalare un’emozione, per condividere tante fatiche e tanti successi e per il piacere di sentirsi nuovamente a casa, dopo tanto viaggiare e prima di ricominciare la nuova, lunga tournée già prevista per la prossima stagione.

Per tutti i bambini a partire dai 4 anni.

In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà presso la Sala Estense, nella vicina Piazza Municipale.

L’ingresso è di € 5,00 per i piccini e di € 6,00 per i grandi.

Informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532/770458 – 347/9386676.
www.ilbaulevolante.it – ilbaulevolante@libero.it

Il sindaco Marco Fabbri ha premiato il primo turista con la pergamena di riconoscimento “Premio fedeltà amico di Comacchio”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Ieri sera il Sindaco Marco Fabbri ha consegnato una pergamena (qui allegata) quale gesto di riconoscimento nei confronti del sig. Manfred Vaubel, turista tedesco, che ha festeggiato la sua cinquantesima vacanza all’Holiday Village Florenz del Lido degli Scacchi. Durante una partecipata cerimonia, in presenza di turisti di numerose nazionalità, è stata così consegnata la prima pergamena associata al “Premio Fedeltà Amico di Comacchio”, introdotto il 18 luglio scorso dalla Giunta Comunale con un’apposita deliberazione. Alla cerimonia in questione erano presenti anche i signori Bettina e Gianfranco Vitali, titolari dell’Holiday Village Florenz del Lido degli Scacchi. “Sono onorato di essere qui – ha detto il Sindaco, dopo aver ringraziato per l’invito – e consegnando questa pergamena di riconoscimento, chiedo a Manfred di essere ambasciatore di Comacchio nel mondo.” Al sig. Manfred Vaubel sono poi state donate la maglia e un set di tazze da colazione con il nuovissimo brand identitario del territorio. Nella home page del sito comunale, all’indirizzo http://www.comune.comacchio.fe.it/index.php/Notizie/Richiesta-attestato-di-fedelta-AMICO-DI-COMACCHIO, è possibile consultare e scaricare la delibera in questione con il modulo di richiesta che gli operatori possono far pervenire all’Amministrazione Comunale. Il turista da premiare dovrà aver maturato almeno dieci soggiorni sul territorio comunale.

Coldiretti, con maltempo fino al triplo di acqua in più

da: ufficio stampa Coldiretti

Le piogge intense e le temperature fuori stagione stanno interessando moltissime aree italiane, compresa la nostra provincia. Al momento non si registrano danni diretti ma c’è timore per la campagna di raccolta del pomodoro ed in generale per possibili infezioni di funghi sulle colture in atto, oltre ad una stagnazione dei consumi di frutta estiva.

In alcune zone del Nord è caduto anche il triplo di acqua in più ma in tutta Italia si sono registrate precipitazioni da record che hanno sconvolto i normali cicli stagionali delle campagne oltre a provocare danni diretti alle colture. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base di un monitoraggio dei problemi causati dal maltempo sul territorio nazionale, con gravissime ripercussioni sulle produzioni in campo, dai pomodori alla frutta e verdura, fino alle vigne con pesanti danni economici e perdita di lavoro stagionale. Ma le abbondanti piogge stanno sconvolgendo anche i cicli vegetativi delle piante, con – rileva Coldiretti – l’allungamento dei tempi di crescita di molte colture. Se nei mesi scorsi si era parlato di un anno senza inverno, ora ci troviamo dinanzi a un anno senza estate e ciò sta condizionando i ritmi naturali. Si modificano di conseguenza anche le abitudini degli animali, con riflessi, ad esempio, sulle produzioni di miele, con le api che non volano più per il maltempo, mentre mucche e pecore non possono andare al pascolo. Gravissima anche la situazione sui terreni allagati – continua la Coldiretti – dove è impossibile effettuare le attività di raccolta e quelle di semina dei nuovi cicli di ortaggi. In diverse provincie del nord, dalla Lombardia al Veneto si registrano allagamenti, esondazioni, grandinate. I raccolti di pomodori, melanzane, peperoni sono fortemente danneggiati, mentre la stagione per i meloni è da dimenticare. Problemi gravi anche in Toscana dove le piogge intense e fitte cadute in poche ore negli scorsi giorni unite a fenomeni di grandinate, in particolare in Versilia, hanno danneggiato molte delle colture stagionali come i meloni, i pomodori e le insalata pronte per essere raccolte e finire sulle tavole. Problemi anche nelle Marche, dalla provincia di Ancona a quella di Pesaro dove bombe d’acqua e grandine hanno colpito in particolare vigneti e ulivi.
Attesa anche per la vendemmia che dipenderà molto dalle condizioni che si verificheranno nei prossimi giorni ma già adesso – precisa la Coldiretti – si conta un aumento dei costi di produzione per difendere viti e alberi da frutto.
Nella nostra provincia per il momento non giungono segnalazioni di danni diretti ma la pioggia che continua a cadere ha interrotto le operazioni di raccolta dei pomodori, che rischiano un deprezzamento qualitativo e l’infezione di muffe e funghi. Disagi anche per la raccolta di altre orticole come cocomeri e meloni, oltre che per la frutta, anche in questo caso con il timore di una maturazione non ottimale e di possibili infezioni di funghi con aumento dei costi di produzione.
Ai danni diretti sulle coltivazioni si sommano – conclude la Coldiretti – quelli indiretti provocati dal calo di consumi dei prodotti stagionali come la frutta e verdura a causa delle condizioni climatiche non favorevoli con un conto per l’ agroalimentare ed il turismo che a livello nazionale si stima abbia superato il miliardo di euro.

Agricoltura, l’Emilia-Romagna tra le prime Regioni italiane per efficienza della spesa

da: ufficio stampa giunte regionale Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna è tra le prime Regioni, insieme a Veneto e Lombardia, ad aver raggiunto con diversi mesi di anticipo l’obiettivo di spesa dei fondi europei, fissato per fine anno.

I dati sono stati resi noti dal Ministero, tramite la “Rete rurale nazionale”, nel report mensile sulla spesa pubblica effettivamente sostenuta nei singoli Programmi regionali di sviluppo rurale 2007-2013.

“E’ la conferma di una gestione efficiente dei fondi dello sviluppo rurale a tutto vantaggio delle imprese e dei territori”, sottolinea l’assessore all’Agricoltura Tiberio Rabboni. “Il dato è particolarmente apprezzabile perché i pagamenti conclusi sei mesi prima della scadenza riguardano non solo i fondi ordinari ma anche quelli straordinari ed aggiuntivi riservati alle imprese dei territori terremotati. Desidero darne atto ai collaboratori regionali, alle Province e all’organismo pagatore Agrea”.

In particolare la verifica delle spese sostenute nel mese di giugno ha reso evidente la buona performance dell’Emilia Romagna con 19,5 milioni di euro pagati (nello stesso mese) e con 848,3 milioni di euro complessivamente pagati alle imprese dal 2007 ad oggi.

Questo risultato è di particolare importanza anche perché scongiura con sei mesi di anticipo il rischio legato al cosiddetto “disimpegno automatico delle somme”, cioè la procedura europea di riduzione automatica dell’importo annuale impegnato in caso di mancato completo utilizzo dei fondi assegnati.

La replica del Comune di Comacchio a Legambiente sulle opere di sicurezza idraulica

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Alle considerazioni di Marino Rizzati, presidente del circolo Legambiente Delta del Po, pubblicate oggi sui quotidiani locali, il Sindaco Marco Fabbri aveva già risposto via mail nella giornata di ieri. Ricordando a Rizzati che all’albo pretorio online del sito comunale sono consultabili la deliberazione di Consiglio Comunale n° 61 del 6 maggio 2014, relativa all’accordo territoriale recentemente sottoscritto e la deliberazione di Consiglio Comunale n° 85 del 25 giugno 2014, riguardante la sicurezza idraulica del territorio, il Sindaco sottolinea che “proprio da questo ultimo provvedimento strategico si evince che gli investimenti sono stati effettivamente programmati. Contrariamente a quanto si legge nella comunicazione di Marino Rizzati – prosegue il Sindaco – questa amministrazione non ha affatto trascurato la salvaguardia e la difesa del territorio da allagamenti e mareggiate, ma si è invece adoperata per individuare, con risorse adeguate, quelle risposte lungamente attese da tutta la collettività.” Proprio per l’importanza che riveste il tema della sicurezza idraulica, il prossimo numero del periodico della Giunta Comunale “Comacchio Informa”, che a breve sarà spedito alle famiglie del territorio, riserverà uno spazio dettagliato sul cronoprogramma degli interventi con i rispettivi costi di esecuzione. Le soluzioni prospettate dall’accordo territoriale sull’annosa questione degli allagamenti sono due: 1) azioni a lungo termine (separazione delle reti urbane per acque reflue), mediante adozione di un sistema separato, che convoglierà le acque meteoriche direttamente a mare o nel reticolo di bonifica, ovvero utilizzando il recupero del sistema separato laddove già esistente; 2) azioni a medio termine (casse di assorbimento delle punte critiche). L’introduzione di sfioratori agli impianti di sollevamento o, dove si riterrà opportuno, permetterà di scaricare le acque dalla rete mista ad un ricettore differente dal sistema fognario, alleggerendo il carico dell’acqua sollevata, rilanciata dai lidi al depuratore di Via Marina, mantenendo libero il punto di recapito della fognatura. L’acqua può essere indirizzata, ovvero deviata verso la rete dei canali di bonifica, ovvero in apposite vasche di accumulo temporaneo. “Gli interventi elencati nel punto 2) sono oggetto dell’accordo territoriale sottoscritto dall’Amministrazione Comunale con la Provincia di Ferrara, la Regione Emilia Romagna, il Consorzio Acque Delta Ferrarese – tiene ad evidenziare il Sindaco Marco Fabbri -. Le opere complessive ammontano a 10 milioni di euro, una parte dei quali, pari a 6.340.000,00 relativi al primo stralcio, dovrebbero partire a breve. Per quanto concerne gli interventi a lungo termine (punto 1), ritenuti risolutivi, dovranno essere pianificati in primis a valere sui fondi europei 2014/2020.”

Il Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta interviene sul guasto al sistema di climatizzazione

da: Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta

Il Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta dalla sua nascita si è sempre preposto per la corretta informazione inerente il processo di progressiva riorganizzazione, non sempre consono, del tessuto sanitario provinciale. Fedeli a questo punto fermo, siamo a segnalare lo strano caso dell’aria condizionata all’Ospedale del Delta, sembrerebbe quasi il titolo di un romanzo noir, ma è in realtà la frase di esordio di quanto siamo a narrare in merito all’Azienda USL di Ferrara: rivolgendoci sia all’utenza che agli operatori del nosocomio di Lagosanto, nonché a tutte le forze politiche del ferrarese. Era l’11 giugno 2014 quando un guasto al sistema di climatizzazione, di uno dei due impianti frigoriferi del Delta, creava forte disagio ad utenza ed operatori: disagio al quale l’AUSL, attivando le figure della Direzione Sanitaria e del Dipartimento Tecnico, rispondeva in data 12 giugno 2014 con un comunicato stampa che terminava con la seguente frase “… La consegna dei pezzi di ricambio e l’intervento di ripristino sul gruppo frigorifero bloccato sono previsti per la fine della prossima settimana…”, calendario alla mano il problema si doveva risolvere entro il 21 giugno 2014, ma così non è stato. Il problema continua a persistere e passa alle cronache locali agli inizi di luglio 2014, dopo svariate segnalazioni di utenti ed operatori, disattendendo quanto promesso dalla Direzione Sanitaria e dal Dipartimento Tecnico. Arriviamo alla fine di luglio e, consultando l’Albo Pretorio dell’Azienda USL di Ferrara, troviamo la determina n.676, adottata il 29 luglio 2014 e sottoscritta dal Direttore Ing. Bellettato Gerardo, che riporta il seguente oggetto “INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA, DETERMINA A CONTRARRE N. 134 DEL 20/02/2014: LAVORI DI SOMMA URGENZA PER INTERVENTO STRAORDINARIO DI SOSTITUZIONE DEL GRUPPO FRIGORIFERO DELLA CENTRALE DI PRODUZIONE DI ACQUA REFRIGERATA A SERVIZIO DEGLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO DELL OSPEDALE DEL DELTA A LAGOSANTO (FE): CIG 58651678EA, INTERVENTO EXTRA CANONE. AFFIDAMENTO COTTIMO FIDUCIARIO, AI SENSI DELL ART. 4, 2° COMMA, DEL REGOLAMENTO AZIENDALE, AL RTI SIRAM SPA DI MILANO.”, documento che, con nostro grande stupore, va a determinare quanto segue “… Di autorizzare l’affidamento diretto dei “Lavori di somma urgenza per intervento straordinario di sostituzione del gruppo frigorifero della centrale di produzione di acqua refrigerata a servizio degli impianti di condizionamento dell’Ospedale del Delta a Lagosanto (FE)” , al gestore dell’Appalto Multiservice, ATI: SIRAM Spa di Milano per un importo stimato di € 107.138,20 (IVA esclusa)…”, quindi da un mero intervento di sostituzione di pezzi di ricambio (che si doveva oltremodo risolvere in pochi giorni), come da comunicato stampa del 12 giugno 2014 a firma AUSL, passiamo alla sostituzione del gruppo frigorifero alla modica cifra di € 130.708,68 (IVA 22% inclusa). Infine, leggendo attentamente la determina, vogliamo porre alcune domande: 1) Perché applicare il criterio della “somma urgenza” a distanza di 48 giorni?; 2) Come mai non si è proceduti ad un regolare bando di gara per la sostituzione del gruppo frigorifero (dato l’importo elevato dell’intervento), ma si è affidato direttamente l’appalto alla SIRAM SPA di Milano?; 3) Ma non è che quando si sarà sostituito il gruppo frigorifero saremo già a rinfrescare l’autunno?
Gli interrogativi ci sembrano leciti e fondati, per tanto riteniamo opportuno chiarimenti in tal senso in quanto non sarebbe accettabile che in un periodo di profonda crisi venissero impiegate risorse economiche che potrebbero, presumibilmente, essere impiegate nel miglioramento o meglio nel ripristino di servizi presso il nosocomio del Delta.

Nicola Zagatti – Giorgio Franchi

provincia-ferrara

Si vota lunedì 29 settembre per l’elezione della nuova Provincia di Ferrara

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Si voterà lunedì 29 settembre dalle 8 alle 20 nel seggio allestito nella sala Alfonso I d’Este in Castello Estense, per eleggere il nuovo presidente della Provincia e i dodici componenti del Consiglio provinciale.
Lo stabilisce il decreto a firma della presidente della Provincia in carica, Marcella Zappaterra, a seguito delle disposizioni dettate dalla legge Delrio (56 del 2014), su città metropolitane, Province, unioni e fusioni di Comuni.
Decreto che stabilisce, tra l’altro, che i nuovi presidente e Consiglio saranno eletti dai sindaci e consiglieri comunali dei Comuni del territorio.
Sono, invece, eleggibili (cioè elettorato passivo), alla carica di presidente i sindaci e i consiglieri provinciali uscenti, mentre possono essere eletti consiglieri provinciali i sindaci, i consiglieri comunali in carica e quelli provinciali uscenti (cioè chi ha fatto parte dell’ultima assemblea del Castello Estense).
Le candidature alla carica di presidente e le liste di candidati a consigliere provinciale devono essere presentate all’ufficio elettorale (per l’occasione costituito in Provincia), dalle 8 alle 20 di lunedì 8 settembre e dalle 8 alle 12 del giorno seguente.

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Turismo, Melucci: “La direzione di marcia dei provvedimenti nazionali é quella giusta”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Le nuove norme sul turismo colgono in gran parte le esigenze vere del settore: riqualificazione e innovazione del prodotto turistico, digitalizzazione e web, semplificazione amministrativa solo per citare alcuni dei principali punti”, così l’assessore regionale a Turismo e commercio Maurizio Melucci commenta l’avvenuta conversione in legge del decreto sul turismo.

“Si tratta di un provvedimento atteso da anni e che rappresenta un salto culturale nelle politiche turistiche del nostro del Paese”, sottolinea l’assessore ricordando innanzitutto la previsione del credito di imposta per chi riqualifica le strutture (sino al 30% dell’investimento) e per chi investe nella digitalizzazione. E se “nelle prossime leggi finanziarie occorrerà incrementare le risorse per il settore”, spiega Meluccci intanto “sono importanti le norme che riguardano i distretti turistici. Come é noto – ricorda – la costa romagnola é già costituita in Distretto turistico i cui obiettivi sono la semplificazione amministrativa, la fiscalità e il credito. Nella nuova legge questo c’è così come é data la possibilità per i distretti di promuovere progetti pilota, in accordo con i ministeri competenti. E’ un’opportunità in più per fare decollare il Distretto della costa romagnola e per dare risposte concrete ai nostri imprenditori”.

Infine, Melucci guarda anche alla norma che impegna il Governo a procedere entro tre mesi a una nuova classificazione alberghiera (con stelle uguali in tutta Italia) e alla classificazione dell’impresa turistica, d’intesa con la Conferenza delle Regioni.

“In definitiva – conclude l’assessore – la direzione di marcia con questi provvedimenti nazionali é quella giusta. Noi siamo già pronti”.

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Servizio civile. Oltre 500 posti a disposizione in 113 progetti. Opportunità di accedere anche con Garanzia Giovani

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore Marzocchi: “Un’occasione per acquisire conoscenze e competenze”

Sono 113 i progetti di servizio civile per oltre 500 posti a disposizione delle persone iscritte a Garanzia Giovani, il progetto dell’Unione Europea creato per dare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano nuove opportunità per acquisire competenze ed entrare nel mercato del lavoro. In Emilia-Romagna per accedere a Garanzia Giovani, attiva dal 1° maggio 2014, si deve compilare un form online disponibile sul portale Formazione e lavoro della Regione o sul sito del ministero Cliclavoro.
“Dall’inizio di agosto – spiega l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – le ragazze e i ragazzi iscritti a Garanzia giovani potranno scegliere in quale progetto di servizio civile impegnarsi: un’opportunità d’impegno attivo, un’occasione per acquisire conoscenze e competenze per i giovani fino a 29 anni, senza distinzione di cittadinanza”.
La suddivisione dei 527 posti è la seguente: 288 posti nell’ambito di progetti di assistenza, 212 posti nell’educazione e nella promozione culturale, 19 posti in progetto riguardanti il patrimonio artistico e culturale, 6 in tema di ambiente e 2 nell’ambito della protezione civile.
Il bando di progettazione ha consentito agli Enti accreditati di presentare anche i progetti tradizionali di servizio civile regionale: 202 i posti richiesti, di cui 34 autofinanziati dalla Fondazione Manodori e dalla Camera di commercio nei progetti della provincia di Reggio Emilia e 6 posti autofinanziati dall’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord. A settembre i giovani – cittadini italiani, comunitari o stranieri extra UE, regolarmente soggiornanti – potranno presentare domanda di partecipazione per un progetto di servizio civile regionale inserito negli appositi avvisi provinciali pubblicati dai Coordinamenti Provinciali degli Enti di Servizio Civile (Co.Pr.E.S.C.); gli enti effettueranno la selezione tra le domande ricevute, per poi iniziare le attività concrete di servizio civile dalla metà del mese di ottobre 2014.
“Complessivamente a disposizione ci sono 729 posti– aggiunge l’assessore Marzocchi – 527 di Garanzia giovani e 202 di servizio civile regionale. Nella primavera del 2015, con l’approvazione dei progetti nazionali, avremo in Emilia-Romagna oltre duemila giovani in servizio civile, un primo passo verso il servizio civile universale”.

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Edilizia, incontro a Roma per fare il punto sulla crisi del settore

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Vecchi: “Lavoriamo per salvaguardare l’occupazione e costruire le condizioni per il rilancio del settore”

Un tavolo regionale in agosto per mettere a punto le proposte per contrastare la crisi del settore edile e un incontro a Roma con il Governo a settembre.

E’ quanto stabilito ieri a Roma nel corso della prima riunione, presso il Ministero dello Sviluppo economico, tra Governo, Regione Emilia-Romagna e parti sociali sulla crisi delle imprese cooperative del settore edile.

All’incontro, chiesto dalla Regione, hanno partecipato gli assessori regionali Luciano Vecchi e Alfredo Peri, il viceministro dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti, la sottosegretaria al lavoro Teresa Bellanova e un’ampia rappresentanza delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e dell’Alleanza delle Cooperative, rappresentanti le tre centrali cooperative.

Nell’incontro l’assessore Vecchi ha sottolineato come l’attuale fase di crisi del settore delle costruzioni si stia scaricando drammaticamente sulle grandi imprese cooperative che per anni hanno utilizzato il proprio patrimonio per evitare riduzioni di personale. Si è quindi convenuto che sia necessario considerare misure straordinarie e incentivi per favorire processi di aggregazione e ristrutturazione delle imprese coinvolte dalla crisi e prevedere ammortizzatori sociali che agevolino i processi di riorganizzazione e diano ai lavoratori la possibilità di aggiornamento e di riconversione. Su sollecitazione della Regione Emilia-Romagna il Governo ha accettato di convocare, all’inizio di settembre, un tavolo tecnico nel quale studiare concretamente le proposte da mettere in campo mentre ad agosto il tavolo regionale si riunirà per formulare unitariamente le proposte al governo.

“E’ la prima volta che si riconosce a livello nazionale – conclude Vecchi – la specificità e la rilevanza della crisi del settore delle cooperative edili, elemento trainante dell’intero comparto. Lavoreremo affinché si mettano in campo tutte le misure possibili per salvaguardare l’occupazione, tutelare i lavoratori e costruire le condizioni per il rilancio del settore. Resta comunque indispensabile che si sblocchino gli investimenti pubblici e si incentivino le iniziative private, soprattutto per quanto riguarda la messa in sicurezza e la ristrutturazione di edifici pubblici e privati”.

Questa sera all’Arena Parco Diamanti la proiezione del film “The Grand Budapest Hotel”

da: Arci Ferrara

L’iniziativa Cinema nel Parco, realizzata da Ferrara sotto le stelle e Arci Ferrara con la collaborazione dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di Ferrara, propone mercoledì 30 luglio alle 21.30 nel parco adiacente a Palazzo Diamanti (ingresso da via Dosso Dossi 8) THE GRAND BUDAPEST HOTEL di Wes Anderson

GRAND BUDAPEST HOTEL narra le avventure di Gustave H, leggendario concierge di un lussuoso e famoso albergo europeo, e di Zero Moustafa, un fattorino che diviene il suo più fidato amico. Sullo sfondo il furto e il recupero di un celebre dipinto rinascimentale, la violenta battaglia per impadronirsi di un’enorme fortuna di famiglia ed una dolce storia d’amore.

Biglietto intero: 6 euro, ridotto: 4 euro. La riduzione è valida per i soci Arci, studenti Università di Ferrara.
In caso di maltempo la proiezione si terrà presso la Sala Boldini, in via Previati, 18.
Abbonamenti 10 ingressi 50 euro
Abbonamenti 10 ingressi soci Arci 30 euro
Gli abbonamenti saranno validi dal 27 giugno al 24 agosto.

Informazioni: www.arciferrara.org, t. 0532.241419 / Sala Boldini t. 0532.247050 / Parco Diamanti 320.3570689

Grazie ad un aumento dei finanziamenti per Erasmus+ Unife diventa sempre più internazionale

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

L’Università di Ferrara sempre più proiettata nella dimensione internazionale. Questa volta a farle varcare i confini del “Bel Paese” è il programma europeo di mobilità internazionale Erasmus+, dedicato agli studenti che desiderano svolgere periodi di studio e tirocinio all’estero e al personale docente e amministrativo di Unife, che per quest’Anno Accademico ha ottenuto un finanziamento nettamente superiore rispetto al precedente per tutte le tipologie di mobilità previste dal programma.

“Siamo molto soddisfatti dei finanziamenti ottenuti – afferma Franco Mantovani, Delegato del Rettore alla mobilità internazionale – Erasmus+ che integra i sette programmi di mobilità finora esistenti, prenderà il via a partire da quest’anno accademico fino al 2021, con obiettivo primario l’aumento dell’occupabilità, la modernizzazione degli strumenti formativi, i tirocini e il lavoro giovanile. Sono ben 304, circa cento in più dell’anno scorso, gli studenti in partenza per la loro esperienza di studio all’estero ed il considerevole incremento di finanziamenti ci consentirà di aumentare ulteriormente il numero di ragazzi che scelgono di intraprendere un percorso di mobilità internazionale. Stiamo parlando di cifre importanti: la mobilità per studio ha ottenuto un aumento di 43.650 euro rispetto allo scorso anno, per un ammontare totale di circa 293.000 euro; la mobilità di tirocinio, con un bel “più” 5.630 euro, si aggira intorno ai 39.000 euro; la mobilità docenti con un finanziamento di 24.324 euro, ha ricevuto un incremento di circa 14.000 euro; infine la mobilità degli amministrativi con un aumento di circa 1.600 euro ha raggiunto la cifra di 6.097 euro”.
Non solo. Ulteriore novità è che il Mobility Consortium Erasmus+ ha approvato il progetto CON.C.ER.T.O. (CONsortium for Certified Emilia Romagna Traineeship Opportunities), di cui Unife è capofila in partenariato con l’Università di Parma, l’Università di Modena e Reggio Emilia, il Conservatorio di Ferrara, il Conservatorio di Parma, il Conservatorio di Cesena, il Conservatorio di Piacenza e l’Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Il progetto, che prevede soggiorni per tirocinio in Europa rivolti a studenti e neolaureati degli istituti partner, ha ottenuto un finanziamento di circa 55.600 euro.

“Importanti traguardi – conclude Mantovani – raggiunti anche grazie all’impegno e alla qualità del lavoro svolto dall’Ufficio Mobilità Internazionale di Unife”.

Coldiretti: la frutta d’amare “Made in Fe” arriva sabato 2 agosto al bagno Sayonara di Lido degli estensi

da: ufficio stampa Coldiretti

Pesche, cocomeri, meloni, prugne e pere: sono buone, fanno bene e sono a km zero: sabato 2 agosto, dalle 10 alle 12 al bagno Sayonara di Lido degli Estensi Coldiretti presenta la buona frutta ferrarese. Gulinelli (presidente Coldiretti Ferrara): “la conoscenza dei nostri prodotti è fondamentale per mantenere mercato e reddito”.

Dopo la “pesca d’amare” della riviera romagnola, arriva sui lidi di Comacchio la “frutta d’amare”, l’iniziativa di Coldiretti che in questa pazza estate vuole promuovere la conoscenza ed il consumo dei frutti del territorio.
Sabato 2 agosto incollaborazione con il bagno Sayonara di Lido degli Estensi, dalle 10 alle 12, possibilità per tutti di assaggiare la buona frutta di stagione delle campagne ferraresi, offerta in degustazione dai produttori di Coldiretti che ne ricorderanno anche le caratteristiche nutrizionali e salutistiche, oltre che la bontà se scelta al momento giusto di consumo. L’estate “pazza” del 2014 è già costata al sistema economico italiano oltre un miliardo di euro per colpa del maltempo che ha sconvolto soprattutto le attività turistiche e quelle agricole ma ha anche cambiato le abitudini stagionali degli italiani a tavola. E’ uno dei segnali negativi che ha portato anche alla riduzione del consumo di frutta, con un crollo di circa il 30% rispetto agli ultimi 15 anni, con meno di un chilo al giorno per famiglia di ortofrutta, limite minimo consigliato dall’organizzazione mondiale della sanità.
“E’ necessario che come produttori facciamo conoscere in ogni occasione i nostri prodotti ed anche le corrette modalità di acquisto e di consumo – evidenzia Sergio Gulinelli, presidente di Coldiretti Ferrara – e per questo dobbiamo svolgere una attività in qualche modo educativa, che consenta di apprezzare la differenza tra i prodotti del territorio, delle nostre campagne, e quelli di incerta origine e scarsa qualità che troppo spesso i consumatori trovano nei punti vendita della distribuzione. La chiara indicazione dell’origine ed una migliore organizzazione commerciale possono avviare un circolo virtuoso per spingeresulla propensione all’acquisto dei consumatori. Naturalmente bisogna offrire prodotti di qualità percepibile e riuscire a farla apprezzare: prodotti sani, gustosi, al giusto grado di maturazione ed ad un prezzo equo per dare redditività agli agricoltori e possibilità di acquisto ai cittadini”.
Oltre a queste attività promozionali Coldiretti ha presentato nei giorni scorsi proposte concrete per intervenire sulla crisi del settore: una corretta riconversione varietale; il coordinamento unico per l’immissione del prodotto sul mercato; la regolamentazione del sistema degli sconti e delle vendite sottocosto nella grande distribuzione organizzata; la regolamentazione sul commercio in materia di confezionamento che riduca i costi evitando il moltiplicarsi di formule diverse; lo sviluppo di fondi mutualistici per affrontare le situazioni eccezionali; la progettazione di nuove forme assicurative multirischio che comprendano le situazioni di crisi; l’esclusione della frutta più facilmente deperibile dal sistema del libero servizio nella Grande distribuzione organizzata (Gdo), maggiori controlli sul rispetto delle norme di commercializzazione e sui prodotti di importazione, troppo frequentemente spacciati per italiani. Perl’immediato, al fine di dare maggiore soddisfazione a chi produce la buona frutta e rilanciare i consumi di più alta qualità e far ripartire mercato eprezzi negli ultimi 60 giorni di campagna, Coldiretti sostiene la richiesta che il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, ha fatto alla Commissione Ue per l’utilizzo di quanto previsto dal Regolamento comunitario 1308/2013 (Ocm Unica), con un intervento straordinario per la frutta estiva (pesche e nettarine, angurie, meloni, ecc.) che riguardi sia soci sia non soci di organizzazioni ortofrutticole.

Ferrara sotto le Stelle: ultimi biglietti per i Franz Ferdinand

da: Ferrara sotto le Stelle 2014

Dopo il sold-out dei SIMPLE MINDS, sono agli sgoccioli anche i biglietti per la data dei FRANZ FERDINAND + THE CRIBS di venerdì prossimo.
Un invito agli appassionati ferraresi interessati al concerto a procurarsi rapidamente i biglietti per non rischiare di perdere l’atteso evento di chiusura del festival.

Info:
www.ferrarasottolestelle.it