Skip to main content

Giorno: 2 Luglio 2014

Canone speciale Rai, l’intervento di Ascom Ferrara: “Fare chiarezza subito”

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“Forse complice il clima del “Mondiale” stanno pervenendo su soci che hanno attività commerciali e pubblici esercizi una serie di richieste di pagamenti di canoni speciali Rai. E’ una questione vecchia, che si ripropone periodicamente, e già affrontata in passato quando la Rai anche su nostre insistenze aveva chiarito che tale pagamento avviene solo per chi abbia apparecchi dotati di sintonizzatori alle frequenze radiotelevisive. Quindi per chi non è dotato di tali impianti nulla è cambiato e nulla è dovuto e come chiarisce la Confcommercio è possibile inviare la cartolina preaffrancata allegata ai bollettini dichiarando appunto che non si possiede tali apparecchi atti od adattabili a riceverei i programmi Rai. Certo è che queste spedizioni di bollettini in modo massivo, a tutti, indistintamente, non migliorano certo il rapporto tra i cittadini, le imprese e questa burocrazia – concludono da Ascom – e quindi è necessario che la Rai operi con più attenzione e chiarezza immediate”.

Considerazioni su “Papa Francesco e la Chiesa-mondo”, l’ultimo libro di Massimo Faggioli

da: Roberto Guerra

Dio è morto, diceva Nietzsche e poi l’intero Novecento nei fatti, non solo per le due guerre mondiali, neppure un cosiddetto male, secondo certo umanesimo scientifico radicale. Figurarsi, nel tardo secondo novecento e inizio duemila attuale, dove persino scienziati accademici proclamano, poeticamente sia ben chiaro, la morte dell’uomo per un non ancora chiarissimo superuomo o nuovo homo tecno sapiens. Inoltre, parecchie sfumature ma ben poco liquide, hard in certa controcultura sempre dal Novecento almeno anche politica: Dio e quindi la Chiesa, Gesu Cristo incluso quasi, una allucinazione prescientifica, infanzia al massimo dell’umanità se non mero oppio dei popoli.
Naturalmente assai più complessa la querelle “metafisica”, certamente la modernità prima e poi la postmodernità, con la fine della morale di massa cattolica anche in Italia, almeno dominante, con – news recenti, sdoganamento persino di aborto, divorzio, omosessuali, ecc., la rivoluzione sessuale ecc., equivale storicamente – nel volgere di pochi decenni – a una vero e proprio immaginario ma pragmatissimo e tribunale della storia per credenti e l’apparato ecclesiastico di ogni chiesa; in Italia e Europa in particolare del Cristianesimo… e del Cattolicesimo.
Poi si sa, la Chiesa di Roma, non solo culla dell’Occidente, da millenni specie di diversamente medium messaggio dell’anima umana, se non una atipica “multinazionale” ante litteram non solo per lo spirito, come ben dimostra la storia, nel bene e nel male, vero e proprio Marketing celeste.
E da sempre una visione sublime già universale e planetaria, clamorosamente anche espressa, già dopo i secoli spesso bui del Medioevo, a livello psicologico dai vari Spinoza o Maestro Eckhart (e molii altri): anche in tempi ancora oscuri da pagine d’arte iconico religiosa (Raffaello, Botticelli, certo proto e poi Rinascimento doc aurorale) e addirittura nel Moderno da un genio quale Padre Teihlard de Chardin con i suoi voli evoluzionistici d’avvenire mistico-scientifici, Noosfera e Planetizzazione, Punto Omega del Cristo cosmico, ecc.
In ogni caso, già alcuni ultimi pontefici, tra vari Concilii e poi santificazioni significaive, ovvero il papa Buono Giovanni XXIII e il papa venuto da lontano, Giovanni Paolo II /Karol Woyjla (lo stesso papa Abini Luciani nel suo brevissimo pontificato) hanno nuovamente rilanciato con – a ben vedere – potenti innovazioni e reinvenzioni del messaggio medium di Gesù e gli apostoli e i Vangeli.., la stessa Chiesa di Roma, a volte persino più, in certo senso evoluta e progressista, di certo socialismo o scientismo. Per una Chiesa nuovamente, almeno a livello aurorale, al passo con il divenire anche del piccolo grande uomo, aperta alla conoscenza scientifica per inedite sinergie se non riformattazioni inimmagginabili e destinate ai secoli futuri, il Web incluso.
Nello stesso solco lo stesso raffinato e meno popolare papa tedesco Ratzinger e dopo la clamorosa “ritirata letterale” (e coraggiosissima!), il nuovissimo papa Bergoglio che già sembra accelerare come non mai la Chiesa di Roma per il terzo millennio. Rinnovando l’originaria Fede cristiana, ancor più planetizzata, sottintendo prossime clamorose aperture su temi generalmente dogma (pure almeno parzialmente e non senza ovviamente legittime perplessità su certi eccessi, soprattutto pseudolaici e pseudolibertari, ma non il senso di certe news storiche), non ultimo con già in atto dinamiche neoumanistiche (e trascendenti) anti finanzocratiche, oltre certa pure millenaria compromissione profana e “economicistica” (certa Banca solo punta di Iceberg…) della Chiesa di Roma.
Questi voli d’angeli e demoni (a seconda dei punti di vista) attraversa ci pare e con indiscutibile perizia e rigore storico psicologico e teologico stesso l’autore – grande autorità conoscitiva nello specifico – Massimo Faggioli: un volume ad hoc per chi, dopo la fine delle ideologie, in certo caos spesso troppo relativistico attuale, diversità religiose incluse, ama la conoscenza e la conoscenza come fare anima, anche negli anni duemila.

Roby Guerra

logo-regione-emilia-romagna

Ecco la nuova offerta formativa degli Istituti tecnici superiori: 13 percorsi per diventare tecnico specializzato, aperte le iscrizioni

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Percorsi gratuiti e finanziati con 3 milioni e 700 mila euro. L’assessore Bianchi: “Investiamo per creare profili professionali dotati di competenze operative strategiche per l’innovazione e lo sviluppo”

Sono 13 i percorsi biennali che gli Istituti tecnici superiori avvieranno nel prossimo anno formativo 2014-2015 in Emilia-Romagna. Un’offerta realizzata da fondazioni costituite da imprese, università, enti di ricerca, istituti scolastici, enti di formazione professionali e enti locali, che permetterà ad oltre 300 persone di acquisire un’alta specializzazione tecnica.
“L’Emilia-Romagna continua ad investire nella formazione di profili professionali specializzati, dotati di competenze operative, critiche e relazionali funzionali all’innovazione e in grado di contribuire ai processi di crescita di filiere produttive strategiche per lo sviluppo”, sottolinea spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi. “A questi obiettivi rispondono i percorsi biennali degli Istituti tecnici superiori, realizzati nell’ambito della rete politecnica con una politica di sviluppo che attraverso l’innalzamento e la specializzazione delle competenze delle persone contribuisce al generarsi e consolidarsi di quelle innovazioni sociali ed economiche che costituiscono il vero motore della crescita”.

La rete delle Fondazioni Its
Il processo di razionalizzazione, rafforzamento e completamento della rete delle Fondazioni Its avviato lo scorso anno ha portato all’attuale disegno regionale che, in coerenza con la strategia di sviluppo intelligente, conta 7 Fondazioni Its in grado di offrire un’offerta di formazione non universitaria connessa e rispondente alle richieste dei sistemi produttivi regionali leader sui mercati nazionali e internazionali e necessaria allo sviluppo di settori ad alto potenziali di crescita.
La rete è costituita dall’Istituto tecnico superiore meccanica, meccatronica, motoristica, packaging con oltre 70 imprese con sede a Reggio Emilia, Modena e Bologna; l’Istituto tecnico superiore agro-alimentare a Parma con imprese dei diversi comparti di tutto il territorio regionale; l’Istituto tecnico superiore mobilità sostenibile a Piacenza per rispondere alla necessità di migliorare la mobilità delle merci; l’Istituto tecnico superiore territorio, energia, costruire con sedi a Ferrara e Ravenna, per un’edilizia che guarda al costruire e al restauro in chiave di efficienza energetica e antisismica e a supporto dei processi di produzione dell’energia. Nuovo, inoltre, è l’Istituto tecnico superiore nuove tecnologie della vita a Mirandola, costituito in connessione con il tecnopolo del biomedicale. Per cultura e creatività, coniugati alle nuove tecnologie e al design, per l’innovazione dei servizi e dei settori manifatturiero artigiano e industriale, c’è l’Istituto tecnico superiore industrie creative con sede a Cesena e, infine, per la qualificazione delle strutture e dell’offerta turistica, anche guardando a Expo 2015, l’Istituto tecnico superiore turismo benessere con sede a Rimini.

I percorsi biennali per il 2014-2015
Per quanto riguarda i 13 nuovi percorsi realizzati dalle 7 fondazioni, saranno 4 quelli realizzati a Bologna, Modena e Reggio Emilia dall’Its meccanica, meccatronica, motoristica, packaging. L’offerta formativa conferma quanto realizzato negli scorsi anni (con tre percorsi che hanno visto un tasso di occupazione degli ex studenti pari ad oltre l’80%) a cui si affianca anche un nuovo percorso per la progettazione e produzione di motori endotermici, ibridi ed elettrici nato dalla collaborazione, tra le altre, di Ferrari, Lombardini, Maserati, Magneti e Marelli di Bologna, Vm.
Il design, lo sviluppo e la sostenibilità del prodotto ceramico industriale in collaborazione con le maggiori realtà produttive di Sassuolo, Imola e Faenza e le nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione sono al centro dei due percorsi realizzati dall’Its Industrie culturali e creative. Infomobilità e infrastrutture logistiche è la specializzazione che contraddistingue l’Its di Piacenza, e le produzioni e le trasformazioni agrarie, agroalimentari e agro-industriali quello di Parma.
Un’ulteriore conferma, rispetto alla programmazione precedente, è il percorso per diventare tecnico specializzato nel settore dell’approvvigionamento energetico e nella costruzione di impianti che sarà realizzato a Ravenna dall’Its territorio, energia, costruire, che da quest’anno realizza anche un nuovo percorsoimprontato ai temi del risparmio energetico e delle tecnologie antisismiche per l’edilizia sostenibile e per la qualificazione e riqualificazione del patrimonio edilizio a Ferrara. A Mirandola, a conferma delle politiche e dell’impegno per i territori colpiti dal sisma, prenderà il via il percorso per tecnici specializzati nella produzione di apparecchi e dispositivi biomedicali.
Due le specializzazioni realizzate dall’Its turismo e benessere: un percorso per tecnico superiore nella gestione delle strutture turistico-ricettive e uno per formare nuove professionalità specializzate nella promozione e nel marketing delle filiere e delle attività culturali.
I corsi saranno avviati entro il 30 ottobre 2014, le iscrizioni per accedere alle selezioni sono già aperte.

A chi si rivolge l’offerta formativa
L’offerta formativa degli Its, che fa parte della rete politecnica (segmento formativo del Sistema ER educazione e ricerca Emilia-Romagna), si rivolge a giovani e adulti, non occupati o occupati, in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore.
I percorsi sono gratuiti, in quanto finanziati con il concorso di risorse comunitarie, nazionali e regionali per 3 milioni e 700 mila euro, e si articolano in quattro semestri.
Istituiti per la prima volta in Emilia-Romagna nell’anno formativo 2011/2012, si tratta di percorsi post-diploma, alternativi all’università ma ad essa strettamente collegati, che affiancano all’attività di aula diverse esperienze di formazione in imprese in Italia e all’estero. La formazione è affidata a esperti provenienti dal mondo del lavoro, oltre che a formatori e docenti della scuola e dell’università.
Al termine del biennio, si ottiene un diploma di tecnico superiore.

Maggiori informazioni sui percorsi della rete politecnica e per le iscrizioni si possono trovare su http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/rete-politecnica/approfondimenti/istituti-tecnici-superiori-its

logo-regione-emilia-romagna

Maltempo dicembre 2013/marzo 2014: riconosciuto dal Governo lo stato d’emergenza

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Assegnati 9 milioni e 700 mila euro per gli interventi di somma urgenza. La soddisfazione dell’assessore Gazzolo: “Le nostre richieste sono state ascoltate. Adesso al via il piano degli interventi”

Via libera dal Consiglio dei Ministri al riconoscimento dello stato d’emergenza per le province di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Reggio-Emilia e Rimini, colpite tra dicembre 2013 e marzo 2014 da eccezionali avversità atmosferiche. Con la delibera approvata dal Governo il 30 giugno, all’Emilia-Romagna vengono assegnati 9 milioni e 700 mila euro per far fronte agli interventi di somma urgenza.
“Le nostre richieste sono state ascoltate – afferma l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo -. Si tratta di una risposta molto importante per un territorio così duramente colpito, nel tempo, da gravi calamità. Siamo molto soddisfatti della rapidità con cui il provvedimento è stato assunto”.
La dichiarazione dello stato d’emergenza giunge infatti a pochi giorni di distanza dalla conversione in legge del decreto 74/2014, che ha rifinanziato il Fondo per le emergenze nazionali con 100 milioni di euro. “È un provvedimento molto atteso – aggiunge Gazzolo -: i fondi messi a disposizione dell’Emilia-Romagna saranno impiegati per realizzare opere di somma urgenza per la sicurezza del territorio e delle popolazioni. Ora, assieme agli Enti locali, individueremo le priorità su cui agire immediatamente”.
A questo scopo nei prossimi giorni il capo del Dipartimento della Protezione civile, d’intesa con il presidente della Regione, emetterà un’ordinanza per consentire la definizione del piano degli interventi e la ricognizione dei danni a beni pubblici, privati e attività produttive. “Si tratta – conclude l’assessore – dell’ultimo passo necessario per il riconoscimento di ulteriori risorse da parte del Governo”.

Giovedì 3 luglio 2014 al Racket Festival la poesia sposa la musica classica

da: Ufficio stampa Ferrara Art Festival

Saranno la poesia e la musica classica le protagoniste dell’appuntamento di giovedì 3 luglio al Racket Festival. Il festival collaterale al Ferrara Art Festival che propone il giovedì ed il sabato sera musica, teatro, letteratura e poesia farà sì che il cortile del Palazzo della Racchetta, a partire delle 21.30 e ad ingresso libero si animi grazie ai versi e alle melodie dello spettacolo “La poesia non deve chiedere scusa”. Sul palcoscenico saliranno il poeta e voce narrante Carmelo Pistillo e la flautista Laura Trapani.

Partendo dal suo ultimo libro, Le due versioni del cielo, Carmelo Pistillo s’interroga sul significato della poesia e sul mutamento antropologico della figura del poeta. Nel viaggio attraverso il tempo, con il contrappunto di brani musicali suggestivi ed evocativi (Debussy e altri) suonati dal vivo dalla flautista ferrarese di adozione Laura Trapani, lo scrittore e uomo di teatro milanese rievoca alcuni grandi poeti del passato, da Palazzeschi a Pavese, Corazzini, Sanguineti, poeti cui di tanto in tanto presterà la propria voce e interpretazione. Cos’è la poesia, cos’è l’ispirazione, perché la poesia non può fare a meno della propria oscurità? E perché l’uomo contemporaneo ha ancora bisogno di questo piccolo miracolo emotivo che prende forma su un foglio bianco?

Carmelo Pistillo vive e lavora a Milano. Nel 1982 per la casa editrice Società di Poesia di Milano, ha promosso e presentato il Festival di Poesia a Milano, svoltosi in Piazza Duomo con la prestigiosa partecipazione di Raphael Alberti, Edoardo Sanguineti, Luciano Erba, Franco Loi, Roberto Vecchioni, e altri numerosi poeti e artisti. Ha collaborato con HYSTRIO, trimestrale di spettacolo dove ha svolto l’attività di critico teatrale e letterario. Dal 1984 al 2001, insieme al fratello Luigi, è stato Direttore Artistico e produttore di numerose iniziative e rassegne culturali. Nel 1994, sempre con Luigi, ha creato LOMBARDIA FESTIVAL, manifestazione multidisciplinare di Teatro, Musica e Poesia a cui hanno partecipato attori come Rocco Papaleo, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Luigi Pistillo, Mita Medici, Marco della Noce, cantautori come Roberto Vecchioni, Biagio Antonacci, Vinicio Capossela, Enrico Ruggeri, Marco Masini, Tullio De Piscopo, Daniele Silvestri, Riccardo Fogli, band storiche come i Nomadi e gli Area, scrittori e intellettuali come Fernanda Pivano e Massimo Fini. Per molti anni ha lavorato con Antonio Porta, una delle principali voci della poesia del secondo Novecento, scrivendo spettacoli di poesia portati in tournée nelle scuole e nei maggiori teatri italiani. Suoi testi teatrali, come Sosia in nero, Passione Van Gogh e Danzando Galileo, sono stati messi in scena con la sua regìa.

Laura Trapani, nata a Corpus Christi Texas Usa si è diplomata in lingue ed al conservatorio di Milano “G.Verdi”, sotto la guida del maestro Gabriele Gallotta. Si è poi laureata conseguendo il diploma di secondo livello a pieni voti presso l’istituto “OrazioVecchi” di Modena, con una tesi di laurea su Edgard Varèse in collaborazione con l’università di Parigi II. Nell’estate del 2008 ha conseguito il diploma in metodologia dello strumento e pianoforte con Stefano Darra. Ha frequentato numerosi corsi di alto perfezionamento con musicisti di prestigio internazionale, come Philippe Bernold,Michele Marasco,Andrea Oliva,Glauco Cambursano. Dal 1999 al 2000 è stata primo flauto presso l’Orchestra di fiati del Conservatorio di Milano, con la quale si è esibita in qualità di solista. Nell’anno 2000 ha conseguito il terzo premio al Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale “Johannes Brahms” di Aqui Terme ed è’ stata semifinalista e migliore flauto alla quinta Rassegna musicale di Castrocaro Terme. Ha partecipato al torneo internazionale di musica (TIM competition) ricevendo il diploma d’onore per due anni consecutivi. Nell’anno 2008 è stata poi commissario nello stesso torneo. Ha vinto poi numerosi concorsi e borse di studio ed ha avuto l’opportunità di perfezionarsi suonando con le prime parti dei Berliner,con l’orchestra “G.Verdi” di Milano, ed ha eseguito numerosi concerti solistici in alcuni teatri e rassegne italiane e straniere. Le sono state dedicate numerose composizioni per flauto da Maercel Dortort, membro del International composers of New York e da Tomas Blank,compositore e produttore per l’etichette Naxos ed Emy music. Da alcuni anni organizza concerti da camera in Provincia di Modena quale direttore artistico della “stagione concertistica dell’alto Frignano”nella quale ha avuto ospiti quali Il maestro Roberto Fabbriciani,Antonello Farulli,Marcel Dortort,Tullio Zorzet,Stefano Furini,Emmanuele Baldini,Benjamin Bernstain ed altri artisti Italiani.

logo-regione-emilia-romagna

Torna Scena Solidale, per le aree colpite dal sisma: spettacoli, un libro e un documentario

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Tra ieri e domani, oggi si (ri)fonda l’Emilia”: dal 10 al luglio al 6 agosto torna Scena Solidale, progetto culturale di sostegno alle zone colpite dal terremoto nel 2012, promosso da Regione Emilia-Romagna e Emilia Romagna Teatro Fondazione. Una pubblicazione a colori e un video, “Scena Solidale- Rinascere con la cultura”, tracciano un bilancio raccontando gli anni di attività del progetto

Torna dal 10 luglio “Scena Solidale” che prosegue il suo percorso con l’omonima pubblicazione a colori, un video e con la rassegna ”EMILIA 2.0 – Tra ieri e domani, oggi si (ri)fonda l’Emilia” nei comuni di San Felice sul Panaro, Novi di Modena, Finale Emilia, Cavezzo, Concordia, San Possidonio, Mirandola, Cento e, infine, Bologna.
Promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e da Emilia Romagna Teatro Fondazione con il sostegno economico dell’iniziativa “Un’ora vale due” promossa in maniera congiunta da Agci, Confcooperative, Legacoop – riunite nell’Alleanza delle Cooperative Italiane – e dai Sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil, da luglio 2012 “Scena Solidale” offre un contributo alla rinascita di quelle comunità colpite dagli eventi sismici di maggio 2012.

La presentazione si è svolta oggi nella sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato, oltre ad amministratori dell’area sismica, l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, Pietro Valenti direttore di Ert Fondazione e Claudio Longhi, docente universitario e regista, curatore della rassegna.
Nell’occasione è stato tratto un bilancio di Scena Solidale: “Un’esperienza straordinaria – ha sottolineato Mezzetti -, anche e soprattutto dal punto di vista umano, che ha fatto emergere il ruolo della cultura intesa come ricostruzione della propria identità”. L’assessore ha ripercorso le fasi che hanno portato agli interventi nell’area colpita (“per i teatri è stata una vera catastrofe”), ricordando “il ruolo fondamentale di Ert, per un lavoro condotto senza risorse straordinarie” e con il contributo “di tanti grandi artisti e dell’intero mondo teatrale”.

Con “EMILIA 2.0 – Tra ieri e domani, oggi si (ri)fonda l’Emilia”, Scena Solidale giunge quindi alla sua terza rassegna estiva curata da Claudio Longhi in collaborazione con Giacomo Pedini; in scena gli allievi del corso di formazione Ert ribattezzati “Bassa Manovalanza” Simone Baldassari, Giulia Cailotto, Luigi Mattia Celotti, Alfonso De Vreese, Giulia Diomede, Marzia Gallo, Gabriele Genovese, Roberto Marinelli, Michele Mariniello, Elisa Prioetti, Irma Ridolfini, Michele Segreto, Isacco Tognon e per il secondo anno consecutivo gli attori Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia, Simone Tangolo, alla fisarmonica Olimpia Greco.

L’Emilia, come suggerisce il titolo, diventerà una sorta di hard disk che verrà riempito con il narrare ‘leggero’ di Italo Calvino, con canti colti e popolari che portano la memoria della vita nei campi, con il ritmo fresco delle filastrocche di Gianni Rodari, con i personaggi ritratti da Giovannino Guareschi o ancora con le serate estive raccontate da Pier Vittorio Tondelli per restituire al pubblico un ritratto dell’Emilia di ieri e di oggi, delle lotte politiche e delle serate gioiosamente paesane.
Chiude la rassegna, mercoledì 6 agosto, Le occulte e le future cose, Tra Oriente e Occidente il sogno, passato, di ogni domani in scena al Giardino del Cavaticcio, Bologna. Il ricavato dello spettacolo, programmato nell’ambito della manifestazione Il sole di Hiroshima organizzata da Nipponica, sarà devoluto in parti uguali per la ricostruzione della Scuola Elementare “Watanoha” di Ishinomaki, distrutta dal sisma che ha colpito il Giappone nel marzo del 2011, e del ripristino della Scuola Materna Statale “Montessori” di San Felice sul Panaro (Mo), danneggiata dal terremoto del maggio 2012.
Tutti gli appuntamenti, escluso Le occulte e le future cose, sono a ingresso libero.

Il progetto Scena Solidale
Il progetto si pone come obiettivo quello di affiancare lo sforzo che le amministrazioni comunali e le attività produttive hanno avviato per contribuire a mantenere il radicamento dei cittadini in territori ancora fortemente segnati dai problemi della ricostruzione e dalla mancanza di luoghi nei quali la collettività possa ritrovarsi. Dal suo inizio, il progetto ha visto l’installazione di tre tensostrutture fra Mirandola, Finale Emilia e Cento, oltre che l’avvio di laboratori teatrali per giovani e anziani, parate di strada, concerti e la programmazione di diverse rassegne: due solo nell’autunno 2012 (“Una Nuova Stagione” e “Scena Solidale tra teatro e danza, a bassa voce e in punta di piedi” promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Mibac, dalla Regione Emilia-Romagna e organizzato da Ert in collaborazione con Ater) e l’ultima “l’eMilia e una …note” lo scorso luglio.
Nell’autunno 2013 “Scena Solidale” ha confermato il suo impegno nel portare avanti le sue attività: in attesa della ristrutturazione del Teatro Sociale, Ert ha messo a disposizione del comune di Finale Emilia una tensostruttura che ha ospitato la Stagione teatrale 2013/2014 oltre che di numerose attività di laboratorio; sempre Ert ha collaborato con il Comune di Mirandola all’allestimento di una nuova tensostruttura in via Dorando Pietri che ha ospitato la stagione teatrale 2013/2014 di Mirandola.

Una pubblicazione e un documentario
La meravigliosa rete di solidarietà, che in due anni non si è mai fermata, ha creato legami, rinsaldato relazioni e generato sinergie: tutte queste esperienze e attività verranno raccontate dai tanti protagonisti nella pubblicazione a colori e nel video “Scena Solidale – Rinascere con la cultura”.
Scena solidale ha iniziato nel luglio del 2012 a muovere con discrezione i primi passi tra le macerie e le difficoltà dei comuni colpiti dal terremoto, percorrendo un emozionante percorso di crescita culturale e umana.
L’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e Emilia Romagna Teatro Fondazione, che del progetto Scena solidale sono promotori, hanno ritenuto importante valorizzare il lavoro svolto sino a ora dalle amministrazioni del cratere sismico, dalle compagnie teatrali, dagli artisti, dalle maestranze e, soprattutto, dalle tante persone che hanno partecipato alle attività laboratoriali organizzate nei territori, attraverso un documentario di sedici minuti e una pubblicazione illustrata, realizzati completamente con risorse interne a cura di Anna Sbarrai, Laura Di Salvo e Simona Giuliano.
“Scena solidale – Rinascere con la Cultura” è divenuto così un progetto dentro il progetto, un album di ricordi e un diario di bordo in cui trovano voce i tanti protagonisti, attraverso scritti, testimonianze, immagini, interviste.
Il documentario, che ha contato sulla preziosa collaborazione di Lepida TV per il montaggio, sarà diffuso sul canale 118 Lepida del digitale terrestre e pubblicato sui siti istituzionali regionali e dei comuni coinvolti.
può essere inoltre visionato al seguente link sul canale regionale di YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=7av6FJ9xFMk&feature=youtu.be.
La pubblicazione di 60 pagine a colori è stata impaginata e stampata dalla Regione Emilia-Romagna; sarà distribuita nel corso della prossima stagione di Scena solidale e messa a disposizione di tutti (in formato pdf) sui siti internet istituzionali e sul portale E-R Cultura della Regione.

logo-regione-emilia-romagna

Turismo e commercio, la Regione istituisce la marina resort

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Novità in arrivo per le darsene dell’Emilia-Romagna. Con l’approvazione della legge comunitaria 7/2014 la Regione ha istituito una nuova tipologia di struttura ricettiva: la marina resort.

“Si tratta di una possibilità che ha un notevole interesse per gli amanti della nautica e che può contribuire a spingere lo sviluppo del settore turistico e della cantieristica nautica”, sottolinea l’assessore regionale a Turismo e commercio Maurizio Melucci.

In particolare, la marina resort è una struttura ricettiva all’aria aperta, organizzata per la sosta e il pernottamento dei turisti all’interno delle proprie imbarcazioni ormeggiate in porti e porticcioli.

La disciplina puntuale delle procedure per l’attivazione delle nuove strutture ricettive sarà definita a breve con una specifica deliberazione della Giunta regionale.

La tavola Rotonda di Borgo San Giovanni

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

La Contrada di San Giovanni festeggia l’estate con l’ edizione 2014 de “La Tavola Rotonda – Il Banchetto dei Cavalieri”, dal 4 al 20 luglio presso l’area verde di via Pomposa a Ferrara (angolo via Pontegradella).
Il Borgo rossoblu propone ogni sera attività, spettacoli ed enogastronomia e – per la prima volta – oltre a musica, birra e risate ci sarà anche dello sport: dal 7 al 17 infatti si terrà il Torneo di Beach Volley della manifestazione. Sul campo si sfideranno categorie diverse: 3×3 Amatori Maschile (non tesserati FIPAV); 3×3 Amatori Misto (2 uomini non tesserati FIPAV + una donna non tesserata FIPAV o tesserata fino alla 1° divisione); 3×3 Femminile Open senza limiti di categoria); 4×4 Misto Open (2 uomini + 2 donne, senza limiti di categoria).
Ricchi il menù e il programma, per una manifestazione adatta a tutti, dai gruppi numerosi alle famiglie: cucina ferrarese, spettacoli itineranti, area relax al fresco – per fermarsi a gustare un gelato o una piadina – e uno spazio sorvegliato dedicato ai bambini, dove anche i più piccoli potranno giocare in sicurezza e libertà.
“Il nostro obiettivo è creare anche in questo angolo di Ferrara un luogo piacevole e fruibile da tutti – ha spiegato il Presidente di Borgo San Giovanni, Gian Paolo Chiodi – che diventi nel tempo un punto di aggregazione per la comunità del nostro quartiere e della città”.

Il Programma:

Ven 04 ALFIERI SBANDIERANTI
Sab 05 COMIC MUSIC SHOW con Andrea Poltronieri
Dom 06 GUITTISENZARTENEPARTE
Lun 07 SPETTACOLI DI STRADA
Mar 08 SPETTACOLO DI FUOCO con il gruppo Dezima di Copparo
Mer 09 FABIUS IL GIULLARE
Gio 10 STAFERRARA – Cabarèt Frares
Ven 11 MUSICA DAL VIVO
Sab 12 DANZA RINASCIMENTALE
Dom 13 ARTIGLI DI FUOCO
Lun 14 ALFIERI SBANDIERANTI
Mar 15 STRAFERRARA – Mi diverto e mi piace raccontare
Mer 16 LA COMPAGNIA DELLA LINCE – Duelli Cavallereschi
Gio 17 GUITTISENZARTENEPARTE
Ven 18 MUSICA DAL VIVO
Sab 19 ARTIGLI DI FUOCO E DANZA RINASCIMENTALE
Dom 20 ARTIGLI DI FUOCO E ALFIERI SBANDIERANTI

La Cna sul canone speciale Rai per le imprese

da: ufficio stampa Cna Ferrara

La Rai sollecita alle imprese il pagamento del canone speciale, ritenendolo obbligatorio se in possesso di apparecchiature informatiche. La Cna: pretesa inaccettabile, si chiarisca il problema una volta per tutte

In questi giorni, numerose imprese stanno ricevendo dalla Rai solleciti di pagamento, con allegati bollettini, relativi al cosiddetto canone speciale Rai. Tale iniziativa rilancia una vecchia controversia su tale obbligo per le imprese dotate di apparecchi atti alla ricezione delle trasmissioni radio televisive in esercizi pubblici o, comunque, fuori dall’ambito familiare.
Nel 2012, il Ministero competente emanò una circolare, individuando i soggetti effettivamente tenuti a versare il canone speciale (e cioè quelli in possesso di apparecchi dotati di sintonizzatore), in conseguenza della quale la Rai dovette desistere da tale pretesa indifferenziata di pagamento.
Oggi, a due anni da quei chiarimenti, muovendo dallo stesso errato presupposto, la Rai torna a pretendere tale pagamento a tutte le imprese, addirittura in base al solo possesso di semplici strumentazioni informatiche, dando per scontato l’utilizzo dei servizi Rai.
Immediata la denuncia della Cna, che accusa la direzione della Rai di “colpire nel mucchio in modo inaccettabile”. Tale iniziativa “genera sconcerto e preoccupazione tra tutte le categorie coinvolte. Soprattutto tra i tanti che, non essendo tenuti al versamento del canone speciale Rai, dovranno tuttavia sprecare tempo per rispondere a una richiesta infondata. Ancora una volta, le categorie produttive sono chiamate a farsi carico di incombenze altrui, sottraendo alla loro attività energie preziose”.
La Cna sollecita, quindi, un chiarimento definitivo sul problema del canone speciale Rai, individuando una volta per tutte i soggetti tenuti al suo pagamento.

Nel centenario della nascita di don Fuschini, “L’ultimo anarchico”, oggi in onda alle 22 su Teleromagna canale 74

da: Centro Relazioni Culturali, Comune di Ravenna

Proseguono le celebrazioni per il centenario della nascita di don Francesco Fuschini, il noto prete-scrittore, con la messa in onda di una puntata a lui dedicata, dal titolo “L’ultimo anarchico”, dall’emittente TELEROMAGNA nei seguenti orari: mercoledì 2 luglio alle 22 (canale 74), giovedì 3 luglio alle 18.30 (canale 74), venerdì 4 luglio alle 13.20 (canale 14) e alle 18.30 (canale 74).

Questa sera all’Arena Parco Diamanti la proiezione del film “Il capitale umano”

da: Arci Ferrara

L’iniziativa Cinema nel Parco, realizzata da Ferrara sotto le stelle e Arci Ferrara con la collaborazione dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di Ferrara, propone mercoledì 2 luglio alle 21.30 nel parco adiacente a Palazzo Diamanti (ingresso da via Dosso Dossi 8) IL CAPITALE UMANO di Paolo Virzì

I progetti faciloni di ascesa sociale di un immobiliarista, il sogno di una vita diversa di una donna ricca e infelice, il desiderio di un amore vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. E poi un misterioso incidente, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale, a complicare le cose e a infittire la trama corale di un film dall’umorismo nero che si compone come un mosaico. Paolo Virzì stavolta racconta splendore e miseria di una provincia del Nord Italia, per offrirci un affresco acuto e beffardo di questo nostro tempo.

Biglietto intero: 6 euro, ridotto: 4 euro. La riduzione è valida per i soci Arci, studenti Università di Ferrara.
In caso di maltempo la proiezione si terrà presso la Sala Boldini, in via Previati, 18.
Abbonamenti 10 ingressi 50 euro
Abbonamenti 10 ingressi soci Arci 30 euro
Gli abbonamenti saranno validi dal 27 giugno al 24 agosto.

Informazioni: www.arciferrara.org, t. 0532.241419 / Sala Boldini t. 0532.247050 / Parco Diamanti 320.3570689

Hera: modificati gli accessi alle sedi di via Diana per lavori stradali

da: ufficio stampa Hera

Hera informa che da oggi gli accessi ai parcheggi e alle sedi di via Diana, compresa la stazione ecologica, subiscono alcune modifiche causa lavori di manutenzione stradale disposti dall’Amministrazione Comunale.
I lavori avranno una durata di venti giorni circa, durante i quali le deviazioni di percorso e la modifica degli accessi saranno segnalati da appositi cartelli.

Per qualsiasi informazione sulle modifiche in atto è possibile telefonare da rete fissa al numero verde di Hera 800.999.500 per clienti famiglie (199.199.500 da cellulare con costi stabiliti dal proprio gestore telefonico), dalle 8 alle 22 dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 18 il sabato.

Abarea, via Delle Statue e zona via Oroboni più illuminate e sicure grazie alla nuova luce

da: ufficio stampa Hera

Conclusi i lavori per il rinnovo e il potenziamento dell’illuminazione pubblica. La nuova soluzione, realizzata da Hera Luce, permette un risparmio annuo di 23.000 KWh

Circa 1.500 metri di linea area per il nuovo impianto di illuminazione pubblica in due zone a est di Ferrara e nella zona di via Oroboni che permetteranno forte risparmio energetico (23.000 KWh annui), maggiore potenza illuminante e maggiore sicurezza.
È questo il risultato dei lavori di rinnovo e potenziamento svolti da Hera Luce nelle vie Pacchenia, Pomposa, Ponte Rigo, Massafiscaglia e Castelfidardo ad Albarea, via Delle Statue nella zona all’inizio di via Copparo e la zone di via Oroboni in città.

Complessivamente sono stati rifatti 115 punti luminosi; sono stati quindi sostituiti 50 pali di sostegno e sono stati installati 115 nuovi corpi illuminanti, che hanno maggiore resa estetica ed elevata efficienza.

Per realizzare i nuovi impianti, Amministrazione comunale ed Hera Luce hanno scelto una soluzione tecnica che garantisse contemporaneamente la riduzione dei consumi e una qualità superiore degli standard di luce.

Le nuove sorgenti luminose sono a scarica al sodio a luce gialla e hanno un consumo energetico di circa un terzo inferiore a quelle preesistenti garantendo nel contempo una resa luminosa migliore. L’intervento ha comportato la rimozione degli apparecchi finora utilizzati e la realizzazione di nuove linee di alimentazione.
Le zone interessate dall’intervento svolto da Hera Luce hanno ora migliore visibilità e quindi sicurezza, con la garanzia di un importante risparmio energetico.

Gigi Masin e Tempelhof live aprono il ricco programma di concerti di “Zuni Outdoor”

da: Arci Ferrara

Giovedì si apre la prima edizione di “Zuni Ou†door”, il festival culturale che si tiene nella suggestiva cornice del Chiostro di San Paolo (Piazzetta Schiatti, 1) e che ospiterà una ricca offerta di live di prestigio.

Giovedì 3 luglio, alle ore 21:30, “Release party” di “Hoshi”, l’album che segna l’incontro artistico tra due universi sonori distanti e al contempo confinanti: quello dei suoni cristallini e ricercati del grande sound-designer (ma anche compositore, produttore e autore a tutto tondo) Gigi Masin e quello languido e sognante dei tappeti elettronici dei Tempelhof. Il risultato è un album, già acclamato dalla critica, ricco di beat rarefatti, incursioni jazzy, romanticismo ambient, pura gioia sonora. Il dj-set di Marco “PeeDoo” Gallerani chiuderà una serata che sarà anche uno showcase celebrativo della label ferrarese “HELL Yeah Recordings”.

Gigi Masin può essere considerato a pieno titolo il padrino dell’ambient made in Italy, un artista enorme che ha esplorato l’elettronica in lungo e in largo fin dagli anni ’70, inondandola di jazz e classicismo. Recentemente, la sua opera è stata riassunta in Talk to the Sea, doppio album uscito per l’olandese Music From Memories, che ha finalmente riacceso su di lui i riflettori della stampa internazionale.
I Tempelhof, il duo di musica elettronica fondato nel 2007 da Luciano Ermondi e Paolo Mazzacani, rappresenta una delle realtà più affascinanti dell’elettronica di casa nostra, un progetto proteso verso l’Europa e il resto del mondo. I loro sorprendenti spettacoli dal vivo sono una sorta di esperienza mistica, un superbo mix di musica e visuals trovato e curato dal misterioso artista noto come Sorry Boy. Dopo il fortunato esordio per l’inglese Distraction Records, sul finire del 2013 hanno dato alle stampe il loro secondo full lenght, acclamato dalla critica, “Frozen Dancers”.
Per tutto il periodo del festival (dal 3 al 20 aprile), “Zuni Ou†door” ospiterà stabilmente una libreria con un’ampia scelta di titoli dedicati ad arte, musica e graphic novel, nonché un mercatino di vinili usati.
L’ingresso è libero e aperto a tutti.

Per ulteriori informazioni:

Web: http://outdoor.zuni.it/

E-mail: arte@zuni.it

Venerdì, all’Ibs, il secondo incontro con la rassegna “Drink a Book”: Eduardo Savarese presenta “Le inutili vergogne”

da: Responsabile Eventi Libreria IBS.it Ferrara

In collaborazione con Circomassimo Ferrara, Arcigay e Arcilesbica

Eduardo Savarese, magistrato e scrittore, vive e lavora a Napoli. Tiene un corso di scrittura creativa per persone diversamente abili presso la ONLUS “A Ruota Libera”. Di recente ha pubblicato un racconto nella raccolta Se Stiamo Insieme, racconti sulle coppie di fatto (Edizioni Caracò 2013). Il suo primo romanzo, Non passare per il sangue, rielaborazione di L’amore assente, segnalato dai giurati del Premio Calvino nell’edizione 2012, è apparso per le Edizioni E/O nella Collezione Sabot/age nel 2012.

Benedetto, Nunziatina, zia Gilda, padre Vittorio sono i personaggi forti della trama incalzante che li accerchia e li fa misurare con l’ossessione del sesso e del peccato, l’esaltazione dell’amore, i corpi di maschi, femmine e trans, la presenza incombente di Dio. Savarese scandaglia e declina le diversità dell’amore raccontando vite che apparentemente hanno fallito perché l’amore lo hanno perduto. Ma la possibilità di redenzione rimane quando alla durezza del cuore si oppone un cuore capace invece di ardere e sciogliersi.

Seguiranno altri tre incontri nel mese di luglio:

venerdì 11 luglio, Cristiana Alicata presenta Ho dormito con te tutta la notte, Hacca

venerdì 18 luglio, Elvira Borriello presenta Il rumore del suo silenzio, Elmi’s World

venerdì 25 luglio, Walter Catoni presenta L’inutilità della lettera Q, Mondadori

Tutti gli incontri si terranno alle ore 21:30 sotto il porticato della libreria

Marattin: “Contro la crisi ora serve liquidità, ma la miglior moneta è la fiducia”

“Ci devo riflettere”. Con un’inattesa apertura di credito Luigi Marattin si impegna a riconsiderare la soluzione anticrisi prospettata da Marco Cattaneo e Giovanni Zibordi nel volume “Soluzione per l’euro” e recentemente ribadita anche a Ferrara [leggi]. I due erano stati pesantemente criticati sui social network dal giovane assessore del Comune di Ferrara, docente di economia all’Università di Bologna.
Ma andiamo per ordine seguendo il filo di un dialogo possibile che si è sviluppato a partire dall’unico punto certo e condiviso: la crisi.

Ritiene efficaci e adeguate le misure adottate per contrastarla?
Partiamo dall’efficacia e cominciamo col dire che uno choc di queste dimensioni è probabilmente superiore persino a quello del ’29. La domanda da porsi non è se i provvedimenti abbiano propiziato un aumento del Pil o dell’occupazione, ma cosa sarebbe successo se non fossero stati adottati. Avremmo avuto una recessione molto peggiore…

Chiaro, ma la controprova non c’è…
L’econometria si occupa di questo, valutare e prevedere teoricamente gli effetti.

Certo, ma la previsione è fatta sulla scorta di un modello matematico coerente con il paradigma adottato, cioè con il postulato di base. Sarebbe interessante cambiare punto di vista e valutare scenari possibili che abbiano a riferimento modelli alternativi.
E l’adeguatezza? La cura a suo avviso è appropriata e deve solo essere ricalibrata?
Io non sono convinto che si sia fatto tutto ciò che si doveva nel modo giusto. Il deficit è stato ridotto solamente con l’aumento delle tasse, mentre al contrario di quel che si dice la spesa pubblica è cresciuta.

La percezione dei cittadini però è diversa.
La ‘gggente’ si lamenta dell’aumento delle tasse, al bar non c’è nessuno che imprechi per il calo della spesa pubblica.

La gente forse no, ma gli amministratori pubblici sì, a cominciare dal suo sindaco che spiega come certi interventi non si possono fare perché mancano i finanziamenti e le coperture.
E ha ragione, perché sono stati tagliati selvaggiamente i trasferimenti agli enti locali, ciononostante la spesa dello Stato è aumentata.

Insomma, è sempre colpa degli altri!
I tagli agli enti locali non sempre sono un’ingiustizia (anche se noi in percentuale siamo stati penalizzati più degli altri). Va riconosciuto che prima c’erano grandi sprechi e che i tagli hanno indotto una forzata razionalizzazione. Margini ce ne sono ancora per ridurre gli sprechi, magari non a Ferrara. Ma quel che non è accettabile è che lo Stato abbia messo a dieta gli enti locali ma abbia poi speso altrove quel che è stato risparmiato.

Quindi il difetto non è nella cura, ma nella mancanza di rigore con cui è stata applicata?
Il problema andava affrontato. Per dire: il debito pubblico è cresciuto dal 60% del 1981 al 122% del 1994. Ma un conto sarebbe stato sistemare la finanza pubblica riducendo la spesa, altro farlo alzando le tasse perché questo ha favorito la recessione.

E quindi ora come si propizia la crescita?
Contesto che si faccia solo aumentando la spesa pubblica e osservo che non esiste un solo Paese al mondo che abbia percorso con successo questa strada. Aggiungo anche che i nostri conti sfasciati hanno una storia antica e non dipendono dalla Merkel. Per ridare competitività al nostro Paese bisogna intervenire con riforme strutturali serie: della pubblica amministrazione, della giustizia, del fisco, del mercato del lavoro, della formazione professionale… E’ il pacchetto di riforme al quale lavora il governo, che può rimettere correttamente in moto il sistema e favorire la crescita.

Sul ruolo delle banche non ha nulla da eccepire? Non le pare che abbiano abdicato al loro ruolo di sostegno all’economia preferendo invece puntare su investimenti certi, funzionali ai propri interessi particolari?
La banca è un’impresa che compra e vende soldi e persegue un profitto come ogni altra impresa.

E allora non sarebbe meglio ripristinare un sistema di banche pubbliche?
Non rimpiango i tempi in cui c’erano e le nomine erano fatte a livello ministeriale per soddisfare interessi politici e per conseguenza i prestiti venivano garantiti agli amici degli amici.

Sta dicendo che un corretto meccanismo stenta a funzionare a livello pubblico?
E’ il confronto con il mercato che garantisce, nella competizione, il rispetto delle regole.

Torniamo al tema della moneta. Cattaneo e Zibordi dicono che sono necessari 200 miliardi per rimettere in moto l’economia, Corrado Passera parla di 350. Ha senso porre la questione in questi termini e, nel caso, chi ha ragione?
L’ordine di grandezza è molto superiore ai 200 e anche ai 350 miliardi. Un anno fa la Bce aveva immesso mille miliardi di nuove banconote, una somma adeguata, ma le banche li hanno utilizzati per tappare i loro buchi o per comprare titoli di Stato. Ora ha fatto un’altra operazione, con presupposti differenti: 400 miliardi per famiglie e imprese a un tasso scontatissimo dello 0,25% legato a un’intimazione alle banche stesse: se non li presti te li tolgo… Dovrebbe funzionare, ma ci vorrà un anno prima che produca effetti concreti.

Però concettualmente lei riconosce che una robusta immissione di moneta serve?
Serve eccome, l’offerta di moneta va aumentata, siamo ben distanti dal rischio di inflazione. Ma attenzione, l’iniezione di liquidità non è la panacea di tutti i mali, serve a contrastare la crisi ma non può essere permanente se non l’inflazione poi esplode…

Questo è evidente, ma oggi farebbe comodo, giusto?
Sì, ma ribadisco che gli effetti diretti non sono immediati. Ciò che invece determina un effetto immediato è il meccanismo psicologico basato sull’aspettativa, cruciale è agire su questo versante. Mi spiego: l’intervento della Bce va bene, ma si potrebbe fare di più. Per esempio, se anziché 400 avesse destinato mille miliardi a famiglie e imprese, avrebbe determinato un positivo choc e una potente iniezione di fiducia per gli operatori del mercato. Il problema è che la Banca centrale europea è frenata da vincoli ed equilibri di natura politica che hanno a che fare con le reciproche diffidenze fra i partner comunitari: è chiaro che dopo quel che è accaduto in Grecia, la Germania guardi con sospetto a un’ipotesi di eurobond. Ma il problema è evidentemente più di natura politica che di natura economica e per risolverlo servirebbe una solida leadership europea che ora manca.

Torniamo al merito della proposta Cattaneo-Zibordi per affrontare la crisi senza uscire dall’euro: l’emissione di certificati di credito fiscale a scadenza differita di almeno un paio d’anni, da attribuire come bonus a famiglie e imprese. Titoli di credito concepiti di fatto come una sorta di valuta interna che gli intestatari potrebbero eventualmente monetizzare immediatamente cedendo sul mercato i crediti ai tassi di interesse corrente…
Ci devo riflettere.

Marattin appare un poco sorpreso, come se in precedenza non avesse considerato con la dovuta attenzione questo aspetto. Ma non c’è tempo per approfondire, perché l’assessore riceve una telefonata e viene risucchiato dagli impegni istituzionali. Però la risposta arriva in differita: “Immaginiamo che io sia lo Stato e nell’economia ci siano solo due consumatori, A e B. Io emetto un titolo di 20mila euro, e lo do a B. A se lo compra per 18 mila euro. Ma se è vero che ora B ha 18 mila euro di liquidità in più, è altresì vero che A ha 18 mila euro in meno… l’effetto aggregato quindi è nullo. Come dicevo, è solo un gioco delle tre carte. Del resto anche in economia ‘nulla si crea e nulla si distrugge’ o meglio, ‘nessun pasto è gratis’.”

Avanziamo un’obiezione: è altresì verosimile che B induca A a scongelare 18mila euro che A avrebbe trattenuto come riserva, con l’effetto che sul mercato vengono immessi 18mila euro che altrimenti sarebbero rimasti immobilizzati.
Replica: “e che ne sai? E se invece A li avesse spesi? In realtà sono sempre quei soldi che il governo (o la banca centrale) ha immesso nel sistema economico all’inizio. Ma allora tanto vale ridurre le tasse per quell’ammontare (con interventi di politica fiscale) o aumentare la base monetaria per quell’ammontare (politica monetaria). Null’altro al di fuori di questo”.

Null’altro, ma ce n’è abbastanza per intavolare il confronto. L’appuntamento pubblico è per la seconda metà di luglio.

Da sabato 5 luglio scattano i saldi estivi, l’intervento di Ascom Ferrara

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Scattano i saldi da sabato 5 luglio (delibera di giunta regionale n. 725 del 30/05/2011) e dureranno per i classici 60 giorni successivi (fino al prossimo 2 settembre): “E’ il momento dei saldi, quelli tradizionali – sottolinea il presidente provinciale Ascom, Giulio Felloni – si tratta di occasioni particolarmente attese dai consumatori che trovano nel nostro sistema commerciale di vicinato all’interno dei centri storici – da Cento a Comacchio passando per Ferrara – il giusto equilibrio tra convenienza, qualità ed assortimento. Ricordo – prosegue il presidente Felloni – che i saldi devono indicare con esattezza il prezzo di partenza, lo sconto percentuale effettuato ed il prezzo risultante finale. Esiste poi per il consumatore il diritto del cambio del capo (previa presentazione del relativo scontrino). In occasione di questo primo week end di luglio invitiamo i negozi a rimanere aperti anche domenica, può essere un modo per riscoprire la propria città facendo shopping: a Ferrara ad esempio questo primo week end vede la finale del Superbowl di football americano che porterà in città migliaia di turisti e sportivi”. I saldi ad esempio nel campo degli accessori moda possono essere molto interessanti, perché in generale risentono meno della tendenza del momento e possono raggiungere in questo periodo prezzi assolutamente abbordabili. “Le stime che abbiamo dall’osservatorio nazionale di Federazione Moda Italia ipotizzano uno scontrino medio che dovrebbe aggirarsi sui 65/70 Euro ma Ferrara è stata nel recente passato in controtendenza con una maggiore propensione agli acquisti” conclude il presidente Felloni.

passione-politica

Democrazia, popolo, volontà: il caso italiano

Molti attribuiscono ad Oscar Wilde l’abusato adagio: “nel bene e nel male, purché se ne parli.” In verità sembra che il detto sia ancora più cinico, se non crudele: “c’è solo una cosa al mondo peggiore di essere oggetto di chiacchiere ed è non essere oggetto di chiacchiere.”

È infatti questo che ho pensato durante tutta la dotta e brillante conferenza che il giovane filosofo canadese Peter Hallwardha tenuto qualche settimana fa su “Democrazia, Rivoluzione e Volontà Politica” presso il non meno dotto e brillante berlinese Institute for cultural inquiry.

Hallward ha ripercorso con puntualità e accuratezza gli sviluppi della recente teoria politica franco-inglese degli ultimi anni, passando amabilmente dai grandi classici del pensiero greco (Platone, Aristotele) fino agli orgogliosamente celebrati teorici moderni francesi (come Deleuze, Foucault, Babiou e altri).

Manifestando una rassicurante fiducia nella democrazia (soprattutto nelle sue declinazioni anglosassoni), Hallward ci ha messo sull’avviso contro due mostri della filosofia politica: il populismo (che derubrica il popolo ad oggetto dell’azione politica, in fondo incapace di un’autentica azione politica) e il post-capitalismo (che frammenta l’idea di unità del popolo secondo il cinico principio romano del divide et impera).

La via di mezzo andrebbe trovata in una connessione virtuosa tra una concezione “unitaria” di popolo e l’espressione di una “volontà” politica. Insomma, Hallward non ha dubbi che tutti quanti, i politici in primis, dovrebbero ricordarsi che il popolo non è né oggetto né bieco insieme di individui, bensì un soggetto capace di volontà, che si è già incarnata in modi multiformi nella storia.

Eppure Hallward, dopo aver lasciato i pingui boschi del suo lontano Canada, essersi rifocillato della rassicurante teoria politica francese e infine insegnando nella democraticissima Inghilterra, è riuscito a non menzionare nemmeno una sola volta l’Italia e il ventennio berlusconiano. In effetti, è riuscito a ricostruire puntualmente una lunghissima tradizione filosofico-politica in tutto l’Occidente, da Platone fino al Sessantotto, fermandosi al Che, senza nemmeno fare qualche passo più in avanti per guardare all’Italia e alla sua recente infausta vita politica degli ultimi anni.

In fondo, non voglio peccare di superbia; non si tratterebbe nemmeno di un “dovere” rispetto ad un Paese che è stato, anche se amiamo scordarlo, uno dei Paesi fondanti dell’Unione Europea nonché una delle maggiori potenze economiche mondiali.

La miopia di questo giovane filosofo della politica nei confronti della esperienza politica italiana di questi ultimi anni è stata stupefacente ma anche preoccupante, non certo perché ci si dovrebbe appassionare della nascita, sviluppo e metamorfosi (o mutazioni) del “berlusconismo” al “renzismo” o al “grillismo,” ad esempio, ma semplicemente perché si dovrebbe purtroppo essere avvezzi all’idea che già altre volte in passato l’Italia è stato l’infausto “laboratorio politico” di esperienze che si sono diffuse altrove come una metastasi.

Chi scrive forse sa troppo poco di filosofia politica per mettere il becco, ma ha vissuto abbastanza in Italia per credere che nessuna teoria politica compiutamente moderna possa prescindere dalla (non ancora conclusa) esperienza della “videocrazia” italiana.