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Giorno: 24 Luglio 2014

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 24 luglio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 24 luglio 2014

GIARDINO DELLE DUCHESSE – Spettacolo sabato 26 luglio alle 21,15
Burattini ferraresi in scena con ‘Fagiolino e l’albero fatato’
24-07-2014

(Comunicato a cura dell’associazione ‘Il Baule Volante’)

La decima edizione della rassegna estiva di Teatro per bambini e famiglie ‘Favole sotto gli alberi’ prosegue, sabato 26 luglio alle 21,15, nel Giardino delle Duchesse (ingresso da via Garibaldi 6, Ferrara), con lo spettacolo: ‘Fagiolino e l’albero fatato’ della nostrana compagnia ‘Burattini Città di Ferrara’, che presenterà, per la prima volta in città, l’ultima avventura del mitico Fagiolino, questa volta alle prese con le magiche creature che popolano i boschi.
L’avvincente e semplice vicenda dello spettacolo vede protagonisti personaggi fantastici e fatti misteriosi: una fata imprigionata in un albero secolare, un enigma che nessuno riesce a risolvere, una principessa disperata, un re cattivo ed egoista, ma anche due streghe perfide e odiose da sconfiggere per sempre. A tutti questi elementi non può naturalmente mancare la forte e trascinante presenza dell’immutabile Fagiolino e del suo fido e inseparabile bastone.
Una commedia piena di vitalità e colpi di scena, che offrirà al pubblico delle famiglie un’ora di divertimento assicurato tra effetti scenici e capovolgimenti di fronte e, come sempre, saranno i bambini presenti allo spettacolo ad aiutare Fagiolino a portare a termine anche questa difficile e avvincente avventura.
E’ con grande piacere che la direzione artistica del ‘Baule Volante’, ha invitato i ‘Burattini Città di Ferrara’ di Franco Simoni a rappresentare il debutto del nuovo spettacolo della compagnia in questa decima edizione di ‘Favole sotto gli alberi’: un gradito ritorno e una conferma di stima nei confronti di un nucleo artistico piccolo ma importante che da oltre quarant’anni crea – unico nella nostra città – spettacoli di burattini tradizionali.
La Compagnia ‘Città di Ferrara’ nasce nel 1970 dalla passione di Giuseppe Simoni e della moglie Romana che, provenienti da anni di militanza nel teatro dialettale ferrarese, concretizzano i loro sforzi insieme al figlio Francesco, alla futura nuora Annalisa ed all’amico Italo Ferrari.
Dalla fine dell’Ottocento fino agli anni Trenta la Compagnia “Città di Ferrara” fu la filodrammatica ferrarese più nota, ma prima dell’inizio della Seconda Guerra mondiale, si sciolse, ecco perché, in seguito, Giuseppe volle chiamare “Città di Ferrara” la sua compagnia, proprio per continuare la tradizione del dialetto e mantenere vivo nel cuore dei ferraresi quel patrimonio di cultura che è il teatro dei burattini. Tanti sono stati gli amici, poi colleghi, che hanno aiutato e stimolato Giuseppe e Romana ad intraprendere la strada dei burattini: la compagnia ricorda con piacere Ernesto Testelli, Italo Ferrari, Bruno Iani, bolognese purosangue, e il grande marionettista Otello Monticelli, artisti di fama che li hanno aiutati e sostenuti per via del comune innamoramento verso quelli che Franco Simoni definisce romanticamente “incredibili pezzi di legno che ti trasmettono emozioni incomprensibili e che ti trascinano pian piano nel mondo della fantasia e della serenità “.
Oggi, dopo la scomparsa di Giuseppe, la Compagnia è formata da Romana, Franco, la moglie Annalisa e le figlie Giulia e Martina.
La Compagnia Città di Ferrara possiede una raccolta composta da circa 300 burattini e 100 fondali, appartenuti ai più famosi burattinai dell’area emiliana: vi si possono trovare pezzi appartenuti a Ciro Bertoni, Bruno Iani, Ettore Forni, Italo Ferrari, alla famiglia Maletti, a Otello Monticelli, a Ernesto Testelli, oltre a pezzi unici ideati da scultori e amici famosi come il M.o Sgaravatti, o lo scenografo-scultore Paolo Orsatti, per non parlare della collezione di burattini, marionette e pupi provenienti da più parti del mondo. I fondali, molti dei quali dipinti dall’amico Ernesto Testelli, sono in perfetto stato di conservazione e si compongono di numerosi soggetti. La Compagnia inoltre possiede una grande bibliografia dedicata al mondo dei burattini e delle marionette, composta sia da testi che da copioni di alcuni dei più affermati burattinai emiliani.
Un vero e proprio patrimonio della città di Ferrara quindi, in uno spettacolo da non perdere assolutamente per tutti i bambini, ma anche per i molti adulti che desiderano vivere una serata in perfetta serenità e allegria!

Lo spettacolo è per tutti i bambini a partire dai 4 anni
L’ingresso è di 5 euro per i piccoli e di 6 euro per i grandi.
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà alla Sala Estense di piazza Municipale.

Informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532/770458 – 347/9386676.
ilbaulevolante@libero.it www.ilbaulevolante.it

ASSESSORATO COMMERCIO – Sabato 26 luglio alle 21,30 nei Giardini del Grattacielo (ingresso libero)
A Ferrara ‘Fuoco al mito’ per celebrare il ‘Re dei formaggi’
24-07-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)
La suggestiva cottura del latte, sul fuoco a legna nella tradizionale caldaia di rame, destinato a diventare una forma di Parmigiano-Reggiano, per la seconda volta fa tappa a Ferrara, sabato 26 luglio alle 21,30 nei Giardini del Grattacielo di viale della Costituzione (ingresso libero).
L’evento, dal titolo ‘Fuoco al mito’, è l’ultimo dei tre appuntamenti che sono stati organizzati a Ferrara, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, nell’ambito della rassegna ‘Emilia Romagna è un Mare di Sapori’, condotta dall’Assessorato regionale all’Agricoltura per promuovere, con iniziative in varie località, il patrimonio agricolo e rurale del territorio.
Fuoco al Mito è un omaggio all’arte e all’ingegno dei maestri casari che hanno saputo mantenere immutata nel tempo la produzione di questo formaggio dal sapore inconfondibile, una delle eccellenze del made in Italy. Novità di questa edizione è rappresentata dal racconto del prodotto, illustrato da un raccontastorie, che in presa diretta prende per mano il pubblico e illustra come nasce il “Re dei formaggi”. Al termine della serata è possibile degustare il Parmigiano Reggiano in abbinamento a Lambruschi frizzanti e rosati offerti dal Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi.
Il Parmigiano-Reggiano è un prodotto unico, fatto ad arte in un territorio ben definito, quello delle quattro province emiliane di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e di Mantova alla destra del Po.
L’evento è reso possibile grazie al fondamentale supporto del Consorzio del Parmigiano-Reggiano e del Comune di Bibbiano (RE).

Il programma completo delle iniziative regionali sul sito: www.unmaredisapori.com

Per informazioni e programmi: www.unmaredisapori.com – See more at: http://www.cronacacomune.ithttp://www.cronacacomune.it/notizie/23953/a-ferrara-tre-appuntamenti-per-celebrare-le-eccellenze-gastronomiche-regionali.html?q=fuoco&area=&etichette=&start_date=25-01-2014&end_date=24-07-2014&order_by=&p=1#sthash.XwGMn3Od.dpuf

SPORT E DISABILITA’ – ‘Inside Out’ dal 3 al 5 settembre al Cus
A Ferrara il primo Torneo internazionale di tennis per ragazzi con disabilità intellettiva e relazionale
24-07-2014

(Comunicato a cura dell’associazione ‘Inside Out’)
Superano ogni aspettativa i numeri riportati dall’associazione ‘Inside Out’ e dal CUS Ferrara, a proposito del primo Torneo internazionale di tennis ‘Inside Out’, da loro organizzato per ragazzi con disabilità intellettive e relazionali e in programma dal 3 al 5 settembre prossimi nelle strutture del CUS Ferrara. Saranno infatti oltre 40 gli atleti, provenienti da 4 Paesi (Italia, Polonia, Repubblica Ceca e Francia) che si sfideranno in una tre giorni fitta di appuntamenti ed iniziative che avranno come centro nevralgico la splendida struttura di via Gramicia.
“L’iniziativa”, spiega Pierangelo Turatti del CUS Ferrara, “ha ricevuto il patrocinio del Comune e della Provincia di Ferrara, del Coni, del Comitato Paralimpico Italiano, della Federazione Italiana Tennis e della FISDIR, la Federazione italiana sport per la disabilità intellettiva e relazionale. Patrocini che testimoniano una grande attenzione rispetto alla necessità di aprire anche il mondo del tennis a persone con disabilità, per offrire momenti di partecipazione, crescita, maggiore autostima e attività sportiva”.
Il torneo prevede incontri di singolo maschile e femminile, doppio maschile e misto, e un torneo parallelo di consolazione per gli atleti sconfitti al primo turno. Non mancheranno ovviamente momenti di svago e di visita alla città, oltre a degustazioni di prodotti tipici e incontri con le Istituzioni locali.
“Si tratta di un evento”, sottolinea Ilaria Bosellini, presidente dell’associazione ‘Inside Out’ (nata a Ferrara nel 2013 per promuovere l’attività tennistica all’interno del mondo della disabilità), “che ha già riscosso un grosso interesse da parte di molti sponsor cittadini e che rappresenta il primo momento di tale portata sul nostro territorio nazionale, e per il quale siamo certi che la nostra città saprà rispondere al meglio”.

Per tutte le informazioni e i contatti si può visitare il sito www.insideoutaps.org o visitare la pagina Facebook dell’associazione www.facebook.com/insideoutapsweb

INTERPELLANZE – Presentata dal Gruppo consiliare FdI-An
Interpellanza del consigliere Malaguti in merito al direttore della Holding Ferrara Servizi
24-07-2014

Questa l’interpellanza pervenuta al Protocollo Generale del Comune:

– il consigliere comunale Malaguti del Gruppo FdI-An, interpella il Sindaco e l’ass. Marattin in merito al direttore della Holding Ferrara Servizi srl.

Eccezionale apertura gratuita della Casa Museo “Remo Brindisi” del Lido di Spina

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

In occasione della annuale commemorazione della scomparsa del Maestro Remo Brindisi, domani sera, venerdì 25 luglio 2014, l’ingresso alla casa-museo del Lido di Spina sarà GRAUITO. Questa è una delle iniziative volute dall’Amministrazione Comunale, per ricordare la figura del Maestro Remo Brindisi a 18 anni dalla sua scomparsa. Alle ore 21.15 prenderà il via la rassegna internazionale di musica classica “Brezze della Musica”, sotto la direzione artistica di Alberto Martuzzi con il concerto d’arpa di Giulia Vasapollo, arpista di spicco del panorama musicale europeo e non solo. Anche il concerto d’arpa, che avrà luogo nel giardino della casa-museo Remo Brindisi, è gentilmente offerto dall’Amministrazione Comunale.

Aggiornamento trasloco U.I.T. e Informagiovani di Porto Garibaldi

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Nell’ambito del piano di razionalizzazione della spesa corrente, l’Amministrazione Comunale ha previsto, tra le altre cose, il trasferimento dell’Ufficio Informazioni Turistiche (U.I.T.) e dell’Informagiovani di Porto Garibaldi da Via Ugo Bassi, alla attuale nuova sede. Rispetto alla nota stampa già diramata nei giorni scorsi, è opportuno evidenziare che tale operazione comporterà un risparmio per l’ente pari a € 13.980,00, relativi al canone di locazione. Le due strutture sono state trasferite all’interno di un immobile di proprietà comunale, l’ex-mercato ittico di Porto Garibaldi.

Due sono gli accessi: l’accesso dell’Ufficio Informazioni Turistiche di Porto Garibaldi è in Via Caprera 51/A (orari di apertura al pubblico: 9.30-12.30 e 16-19 TUTTI I GIORNI, compresa la domenica, mantenendo invariati il numero di telefono, tel. 0533/329076 e l’indirizzo e-mail: iatportogaribaldi@comune.comacchio.fe.it), mentre l’accesso dell’Informagiovani si trova in Via Teano 3.

L’Informagiovani oltre a cambiare via, si è nettamente ampliato, MANTENENDO INVARIATI ORARI E NUMERO DI TELEFONO. (Tel e Fax: 0533 328336 – Email: informagiovani@comune.comacchio.fe.it – ORARIO di APERTURA ESTIVO: Lunedì, Mercoledì, Venerdì: 9.30 – 12.30; Martedì e Giovedì: 9.30 – 12.30 e 15.30 – 18.30).

Gli atleti di Ferrara partecipanti alle gare della Tenzona Argentea a Lugo

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

Si terrà a Lugo, in provincia di Ravenna, l’edizione 2014 della Tenzone Argentea – Campionati Italiani Sbandieratori della FISB, in programma dal 25 al 27 luglio.
La manifestazione, organizzata e promossa dall’Associazione Culturale “I Barberi” di Fusignano in collaborazione con Comune di Lugo, Comune di Fusignano e diversi sponsor, si svolgerà nella piazza Mazzini, cuore della cittadina ravennate. I gruppi iscritti sono circa una ventina, provenienti da diverse regioni d’Italia; da Ferrara prenderanno parte alla competizione il Borgo di San Giovanni e il Rione di Santa Maria in Vado.

Borgo San Giovanni:

Singolo Tradizionale: Chiodi Nicolo’

Coppia Tradizionale: Chiodi Nicolo’ – Ramari Simone

Piccola Squadra: Chiodi Nicolo’ – Ramari Simone- Finessi Marco – Formaggi Giacomo – Tartarini Mattia – Tartarini Omar

Grande Squadra: Chiodi Nicolo’ – Ramari Simone – Finessi Marco Formaggi Giacomo – Tartarini Omar – Tartarini Mattia – Battaglia Luca – Serafini Manuel – Bonetti Mirco – Bonetti Marco – Brugnatti Renzo – Pavani Lorenzo

Musici: Procentese Cristina – Bertazzoli Valentina -Bosi Valentina – Maini Beatrice – Corazza Davide – Chiodi Matteo -Borghetto Vittoria – Rossato Giulia – Bonati Eleonora – Ramari Martina – Bottazzi Andrea – Cabitta Eugenio – Biondi Marcello -Biondi Andrea – Marsili Valentina – Pirelli Lorenzo – Franclin Martina – Ramari Daniele – Righetti Sofia – Lunghi Francesco.

Gonfaloniere: Sergio Pareschi

Rione Santa Maria in Vado:

Singolo Tradizionale: Marcello Vezzelli

Coppia Tradizionale: Alessandro Tortorici – Marcello Vezzelli

Piccola Squadra: Alessandro Tortorici – Riccardo Baratto – Andy Sango Lengue – Alessandro Pelati – Giulia Scanavacca – Enrico Grilli

Grande Squadra: Alessandro Tortorici – Riccardo Baratto – Andy Sango Lengue – Alessandro Pelati – Giulia Scanavacca – Enrico Grilli – Marcello Vezzelli – Giorgio Gardenghi

Musici: Marco Artosi – Filippo Perelli – Sebastiano Pavani – Andrea Palliggiano – Davide Nanni – Fabio Schiavina – Alessandra Tortorici –
Marta De Fazio – Valentina Di Pierno – Francesca Di Pierno Filippo Bighi

Gonfaloniere: Alessandro Tumiati

Domani, all’Ibs, all’interno della rassegna “Drink a Book”, Valter Catoni presenta “Inutilità della lettera Q”

da: Responsabile eventi libreria IBS.it Ferrara

Valter Catoni è nato a Roma nel 1954 ed è un importante dirigente d’azienda e imprenditore.
Il suo primo romanzo, L’eterna lotta, è uscito nel 2012 nei “Gialli” Mondadori.

Giorgio De Franchis è un uomo duro, deciso e pronto all’azione. Dopo un passato nei servizi segreti ha iniziato a collaborare come free lance con gli apparati di sicurezza dei Paesi a maggior rischio terroristico e non è tipo che ama lasciare gli incarichi a metà. Una sera riceve una telefonata: a Parigi, all’uscita dall’Opéra, in piazza della Bastiglia, Daniel Morel è stato aggredito e gravemente ferito. Daniel è il grande amore di Giorgio, un amore nato sui banchi di scuola. L’unica relazione davvero importante nella vita di un solitario come lui, un rapporto profondo, capace di superare le convenzioni e creare un legame indissolubile. E per lui Giorgio si precipita a Parigi. Nel seguire le tracce degli aggressori, però, si trova coinvolto in un intrigo legato al capolavoro di Claude Monet “Impression, soleil levant”, il quadro che ha dato origine all’Impressionismo e che è conservato al museo Marmottan di Parigi, di cui Daniel è direttore. Il dipinto era tornato nella collezione del museo in seguito al suo ritrovamento in Corsica, in circostanze mai del tutto chiarite, assieme ad altre otto importanti tele, dopo essere sparito per cinque anni. Ma Daniel aveva scoperto che qualcosa non tornava. Giorgio si ritroverà solo contro tutti, contro la malavita, perfino contro le stesse forze della polizia francese, mosso dall’incrollabile desiderio di vendetta e dalla ferma volontà di scoprire la verità. E non si fermerà davanti a nulla.

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Qualità dell’aria: la Regione adotta il PAIR 2020, Piano Aria Integrato Regionale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Sono 90 le azioni per ridurre l’inquinamento dell’aria individuate dal PAIR, il Piano Aria Integrato Regionale, con il quale la Regione mette in campo le misure necessarie a rientrare nei valori limite fissati dall’Unione Europea da qui al 2020. La Giunta regionale ha adottato il Piano dopo il parere favorevole espresso sul documento da parte del Consiglio delle Autonomie Locali.
Le misure intervengono su tutte le fonti di emissione, coinvolgendo cittadini e istituzioni, imprese e associazioni, e sono articolate in cinque ambiti di intervento principali: le città, la pianificazione e l’utilizzo del territorio, la mobilità, l’energia, le attività produttive e l’agricoltura.
Lo scenario di piano così ottenuto mostra che nell’anno 2020 i valori limite per gli inquinanti atmosferici PM10, PM2.5 e NOx saranno rientrati nei limiti stabiliti dall’Unione Europea pressoché su tutto il territorio regionale. Si stima infatti che attraverso le azioni previste, nelle condizioni meteorologiche tipiche della pianura padana, la popolazione esposta a più di 35 superamenti l’anno di PM10 scenderebbe dal 64% al 1% e risiederebbe all’interno di aree critiche aventi una superficie complessiva pari a meno dell’1% del territorio regionale. La riduzione delle emissioni ottenute con le azioni del PAIR corrisponde ad una variazione rispetto ai valori del 2010 delle emissioni dirette degli inquinanti e dei loro precursori, pari al 47% per il PM10, il 36% per gli ossidi di azoto NOx, il 27% rispettivamente di ammoniaca e composti organici volatili, 7% di anidride solforosa.
Il PAIR è il primo piano di livello regionale adottato in Emilia-Romagna per il risanamento della qualità dell’aria, che parte dall’esperienza sviluppata attraverso l’Accordo di Programma stipulato sin dal 2002 tra Regione, Province e Comuni per mettere a sistema, rafforzare ed ampliare le misure, con l’obiettivo di passare da un approccio di tipo emergenziale ad uno di tipo strutturale, strategico. L’insieme delle azioni attivate dal sistema Regione-Enti locali ha consentito infatti negli scorsi anni di ottenere risultati significativi, misurabili nel trend in diminuzione dei principali inquinanti, non sufficienti però a garantire il rispetto dei valori limite stabiliti dall’Unione Europea. Per intervenire con maggiore efficacia sui complessi processi che portano al superamento dei valori limite è necessario ricondurre la pianificazione alla scala territoriale più appropriata, quella regionale, fermo rimanendo il ruolo strategico svolto dagli enti locali nell’attuazione delle misure.
La qualità dell’aria in Emilia-Romagna è fortemente influenzata dalle caratteristiche meteoclimatiche dell’intera pianura padana e risente di sorgenti emissive che risiedono anche all’esterno del territorio regionale. La conseguenza è che, per realizzare misure efficaci, è necessario intervenire in modo coordinato tra le regioni del bacino. Le specificità del Bacino Padano sono riconosciute anche a livello nazionale, come dimostra l’Accordo sottoscritto alla fine del 2013 tra le Regioni e Province autonome del Bacino ed i Ministeri competenti, accordo che costituisce un passaggio fondamentale poiché vede l’azione congiunta di tutti i livelli istituzionali e la previsione di misure di carattere nazionale.
Gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana e sull’ambiente sono ormai noti, confermati da numerosi studi scientifici e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Proprio per la centralità che la qualità dell’aria riveste nell’attuale agenda europea, la Commissione Europea ha adottato alla fine del 2013, anno europeo dell’aria, il pacchetto “aria pulita”, che contiene importanti innovazioni per la riduzione alla fonte delle emissioni inquinanti e per il rafforzamento della coerenza tra le politiche settoriali, con misure intese a garantire il conseguimento a breve termine degli obiettivi esistenti e, per il periodo fino al 2030, il raggiungimento di nuovi obiettivi per la qualità dell’aria. A ciò si aggiunge la condanna da parte della Corte di Giustizia Europea per il superamento dei valori limite di particolato atmosferico e la nuova procedura interlocutoria che è già stata avviata dalla Commissione a fronte del perdurare dei superamenti.
Il PAIR è stato adottato dopo un percorso avviato nel dicembre 2012, che ha portato all’approvazione del documento preliminare lo scorso luglio, ed è stato elaborato attraverso approfondite analisi e valutazioni tecniche condotte dalla Regione, avvalendosi di ARPA e di diversi gruppi di lavoro intersettoriali ed interistituzionali, attraverso l’utilizzo di dati, scenari, strumenti modellistici e applicativi di riconosciuta robustezza tecnico-scientifica, realizzati anche nell’ambito di finanziamenti europei. La parola chiave di questo processo è integrazione: integrazione settoriale, integrazione delle risorse, integrazione territoriale, integrazione tra i livelli di governo del territorio. Il periodo in cui si colloca l’adozione del PAIR è peraltro particolarmente strategico rispetto alle opportunità di sinergia tra le politiche settoriali, ponendosi infatti all’inizio del settennato di programmazione 2014-2020 dei Fondi Strutturali di Investimento Europei e parallelamente all’adozione dei Programmi Operativi Regionali. L’elaborazione in parallelo di questi strumenti fornisce alla Regione l’opportunità di massimizzare le sinergie tra i diversi piani e programmi, attraverso l’individuazione di misure di tipo “win-win”, quali quelle sull’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, la riduzione delle emissioni dalle attività agrozootecniche, consentendo di realizzare le integrazioni necessarie per rispettare gli standard di qualità dell’aria fissati dall’Unione Europea.
Con l’adozione della Giunta prende avvio il periodo di consultazione pubblica per recepire le osservazioni. In accordo con il CAL e ANCI Regionale, e come previsto dallo stesso PAIR, verrà a breve costituita una cabina di regia con Comuni e Province e il supporto tecnico dei Servizi regionali e di Arpa per valutare le osservazioni e definire le metodologie per declinare in maniera specifica e a secondo delle caratteristiche dei diversi territori e aree urbane l’applicazione delle misure previste dal PAIR, fermo restando la necessità di garantire gli obiettivi generali di miglioramento della qualità dell’aria a livello di scala regionale.
Per approfondire: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/aria-rumore-elettrosmog/temi/pair2020

Orte-Mestre: cinquina, anche Mirano e Pianiga dicono no all’autostrada

da: Rete nazionale Stop Or-Me

Altri due Comuni del Miranese-Riviera del Brenta chiedono il ritiro del progetto; in tutto sono cinque i Comuni contrari, tutti quelli collocati alla “testata” della famigerata romea commerciale.
La pressione dei Comitati, l’insostenibilità dell’opera, e il marciume legato alle grandi opere stanno ribaltando nei territori la retorica “del fare comunque” tanto cara a Renzi e Zaia.
Dall’inchiesta MOSE emerge in modo chiaro come proprio la nuova autostrada fosse pensata e voluta a solo uso e consumo delle cricche del cemento legate alla Mantovani, a Bonsignore e alle Coop emiliane.

Il mostro di asfalto si può e si deve sconfiggere, la priorità deve diventare la messa in sicurezza della Romea

Dopo la presa di posizione dei Comuni di Mira, Dolo, Fiesso ora si aggiungono anche i Comuni di Pianiga e Mirano: l’Autostrada Orte-Mestre è un progetto che deve essere stracciato nella sua interezza.

Infatti i voti dei consigli Comunali di Pianiga e Mirano contro la Orte-Mestre segnano ancora una volta una inequivocabile e netta inversione di tendenza: di fronte all’evidenza dei fatti, gli argomenti e le ragioni di chi continua a sostenerla non reggono più, diventando pura retorica, tanto più se chi la sostiene ora si trovano incarcere o agli arresti domiciliari proprio a causa di una gestione mafiosa delle grandi opere.

Da dieci anni, i comitati analizzano dati ufficiali e incontrovertibili ponendoli all’attenzione delle istituzioni locali che, finalmente, si sono decise a prenderne atto: l’opera, oltre che anacronistica, risulta del tutto insostenibile e distruttiva da qualsiasi punto di vista. E del resto proprio dalle indagini sul MOSE, (dichiarazioni di Claudia Minutillo), emerge come proprio la nuova autostrada Orte-Mestre, del costo di almeno 10 miliardi di euro, fosse in cima agli interessi della cricca veneta del cemento così come di quella genovese legata a Bonsignore e di quella legata alle Coop Emiliane: dopo il MOSE, la nuova autostrada sarebbe diventata un altro grosso “osso” da spolpare attraverso la truffa del Project Financing.

Non è un caso che, a livello istituzionale, siano proprio i Comuni ad alzare per primi la voce. Sono infatti le amministrazioni e le popolazioni locali i soli a pagare gli effetti devastanti delle cosiddette “grandi opere” come la Orte-Mestre, sia in termini ambientali sia in termini economici. Anche per i Sindaci più possibilisti ormai è chiaro che le solite promesse di Governo e Regione sulle opere di compensazione sono solo specchietti per le allodole: la storia del Passante sta lì a dimostrarlo.

Rebecca Rovoletto e Lisa Causin, portavoci del Comitato, esprimono grande soddisfazione per questo importante risultato che continua a rafforzare e dà speranza a chi è da sempre impegnato in questa difficile battaglia; e che dimostra che i Comuni nel cui territorio dovrebbe trovare spazio la “testa” dell’autostrada si oppongono a tale progetto.

La portata di questa presa di posizione supera finalmente la discussione artificiosa e fuorviante, tipicamente NIMBY, in quanto tale progetto viene rigettato per intero.

Secondo Mattia Donadel, presidente di Opzione Zero, “bisogna crederci fino in fondo”: l’approvazione del progetto preliminare della Orte-Mestre non è per nulla irreversibile, si tratta di una decisione politica e come tale può essere messa in discussione in ogni momento.

Per Opzione Zero e per tutto il variegato arcipelago di organizzazioni che costituisce la Rete Nazionale StopOrte-Mestre, è fondamentale che Comuni e le forze politiche trovino il coraggio di cambiare posizione a capiscano che è invece necessario affrontare in modo prioritario il tema della messa in sicurezza immediata della SS 309 e del trasporto pubblico locale, vere urgenze per i cittadini della Riviera.

Tper

“Valido contro l’evasione”: dal 25 agosto si parte con la fase sperimentale della validazione obbligatoria dei titoli di viaggio ad ogni accesso ai mezzi Tper

“VALIDO CONTRO L’EVASIONE”: DAL 25 AGOSTO SI PARTE CON LA FASE SPERIMENTALE DELLA VALIDAZIONE OBBLIGATORIA DEI TITOLI DI VIAGGIO AD OGNI ACCESSO AI MEZZI TPER

Dal 25 agosto parte la fase sperimentale d’avvio della validazione obbligatoria dei titoli di viaggio ad ogni accesso ai mezzi Tper: ad ogni salita sul bus sarà richiesto al passeggero di convalidare il proprio titolo di viaggio. Ciò varrà non solo al primo utilizzo, ma anche ad ogni successivo cambio di mezzo, sia per i biglietti a tempo che per gli abbonamenti mensili e annuali.
Un piccolo gesto per l’utente che, in questo modo, contribuirà in prima persona a contrastare l’evasione sui mezzi pubblici e sarà parte attiva del percorso di continuo miglioramento del servizio che Tper ha portato avanti dalla sua nascita.
La validazione ad ogni accesso è uno strumento utile al passeggero ad evidenziare il corretto utilizzo del servizio e, contemporaneamente, consente all’azienda di disporre di dati precisi sui carichi di utenza, elemento basilare per poter adeguare i servizi alla domanda espressa ed offrire un servizio sempre più efficiente e rispondente alle esigenze di mobilità dei cittadini.

La Presidente di Tper, Giuseppina Gualtieri, ha dichiarato: “Sono consapevole che si tratti di un cambiamento importante nelle abitudini delle persone e nelle modalità di fruizione del servizio, tra cui l’accesso ai mezzi e la convalida del titolo di viaggio ad ogni corsa dei mezzi; del resto, è un passaggio significativo anche per la nostra Azienda. Per questo nel periodo di avvio, in cui gli obiettivi prioritari saranno l’informazione e la sensibilizzazione, contiamo sulla collaborazione di tutti per testare i nostri sistemi e per riorganizzare al meglio il nostro servizio, con la necessaria gradualità e la massima attenzione e cura”.

Tper, ma non solo
La validazione ad ogni accesso è già realtà e pratica diffusa e consolidata in gran parte d’Europa ed anche a livello nazionale è in corso di definizione legislativa tra i provvedimenti indispensabili a recuperare quelle quote significative di evasione tariffaria che danneggiano i bilanci delle aziende e l’intero sistema del trasporto pubblico locale.
La validazione ad ogni cambio di mezzo, oltre che al primo accesso, è già prevista dalla nostra Regione nelle successive modifiche e integrazioni dell’art. 40 della L.R. 30/1998. La validazione obbligatoria è già operativa nelle province di Modena, Reggio Emilia e Ravenna.
Il provvedimento si inserisce armonicamente nel percorso di attenzione alla qualificazione del servizio e di lotta all’evasione intrapreso da Tper che, nel 2013, ha dato continuità alla campagna “Io vado e non evado” controllando il titolo di viaggio ad oltre 1.900.000 passeggeri, con un aumento dell’attività di verifica su base annua di oltre il 50%. Di pari passo, si è registrata una sempre più marcata fidelizzazione dell’utenza, significativa del gradimento del servizio, con aumenti di vendite di abbonamenti annuali (+4,6%) e mensili (+12,8%), senza precedenti recenti nei numeri.

Una lunga fase sperimentale di informazione e supporto all’utenza
Chi utilizza i bus e i treni Tper avrà tutto il tempo che serve per abituarsi gradualmente alla novità che sarà introdotta a partire dal 25 agosto.
L’avvio della validazione obbligatoria sarà accompagnato da una campagna di comunicazione che verrà esposta su tutti i punti di contatto Tper, tra cui centri aziendali di informazione e vendita, gli spazi di fermata, gli stessi autobus che, via via ospiteranno, all’esterno e all’interno, messaggi e pittogrammi utili a guidare l’utente alla corretta validazione del proprio titolo di viaggio.
Per la validazione obbligatoria si è scelto l’utilizzo delle tecnologie informatiche oggi esistenti e l’apposito validatore, collocato su tutti i mezzi, in grado di “leggere” titoli a banda magnetica e a microchip.
Tutto è reso possibile dall’introduzione della bigliettazione elettronica, che ha già portato indiscussi vantaggi per gli utenti negli ultimi anni, tra cui la possibilità di ricaricare l’abbonamento da casa usando internet o agli sportelli bancomat senza file in biglietteria; opportunità sfruttate già oggi da decine di migliaia di abbonati al servizio di bus e treni Tper. In un futuro ormai prossimo, nella nostra regione la tecnologia utilizzata dal sistema Mi Muovo sarà estesa a tutti i trasporti pubblici, compresi i treni del servizio ferroviario regionale. Va sottolineato che ogni rilevazione viene svolta nell’assoluta garanzia della riservatezza dei dati, come previsto dalle normative in materia.

La validazione in sé si riassume in un semplice gesto: le tessere d’abbonamento Mi Muovo a microchip dovranno essere semplicemente avvicinate alla parte frontale del validatore. Per i titoli a banda magnetica (biglietto ordinario, city pass, giornaliero) è richiesto, invece, l’inserimento nell’apposita fessura superiore ad ogni cambio di mezzo, così come al primo utilizzo. Una luce verde confermerà la validità del titolo in entrambi i casi.
I titoli di viaggio cartacei senza banda magnetica dovranno essere mostrati al conducente salendo dalla porta anteriore del bus. E’ il caso del biglietto urbano acquistato in vettura all’emettitrice automatica, all’eventuale successivo cambio di mezzo, e dell’abbonamento integrato treno+bus emesso da Trenitalia.

La campagna di comunicazione prevede sia messaggi, sia iniziative di servizio a carattere informativo, sia una vera e propria campagna promozionale del progetto, su affissioni e web, che attraverso un linguaggio leggero e diretto comunichi come la validazione obbligatoria costituisca un rimedio efficace contro l’evasione. La macchinetta validatrice, nel visual grafico, assume le forme di una scatoletta di un farmaco con tanto di blister, accompagnata da un claim sintetico e diretto: “Valido contro l’evasione”.
La comunicazione sarà estesa gradualmente fino alla fine dell’anno con gli allestimenti dei mezzi, passando dalle linee urbane a quelle extraurbane e ferroviarie di competenza Tper.
La gradualità e il supporto da parte di personale incaricato caratterizzeranno tutta la prima fase del progetto che si protrarrà per alcuni mesi, durante i quali le mancate validazioni successive alla prima non daranno luogo a sanzioni. Resteranno, invece, ovviamente in vigore le sanzioni amministrative per la mancanza o l’irregolarità del titolo di viaggio, accertate, come di consueto, dai verificatori.
Questa prima fase di accompagnamento, una volta testati i sistemi, sarà conclusa da un’apposita e chiara informativa sull’entrata a regime dell’obbligatorietà della validazione; solo da quel momento le mancate convalide saranno soggette a una sanzione di importo ridotto, come già avviene nelle città in cui la validazione obbligatoria è vigente da tempo.

Il Direttore Generale di Tper, Claudio Ferrari, spiega: “L’introduzione della validazione obbligatoria rappresenta senz’altro una novità che siamo pronti a gestire con ogni riguardo verso ogni fascia della nostra utenza. Per questo abbiamo previsto un’informazione capillare sui mezzi ed alle fermate e, soprattutto, il coinvolgimento del nostro personale viaggiante e di verifica. Saremo al fianco dei nostri utenti esattamente come lo siamo stati nella campagna “Io vado e non evado”; anche per questo contiamo di riscuotere lo stesso favore che ci ha fortemente incoraggiati a proseguire nella direzione intrapresa.”

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Pesca , approvata la legge sulle attività di “pescaturismo”

da ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Tre buone notizie per i pescatori delle marinerie emiliano-romagnole: l’Assemblea legislativa regionale ha approvato la legge che velocizza ed agevola le attività di pescaturismo, ittiturismo ed acquiturismo. La stessa legge ha istituito la Consulta ittica regionale dove le rappresentanze dei pescatori potranno esprimere il proprio parere su tutti i provvedimenti di interesse delle marinerie. Infine il Direttore del Ministero, Carlo Rigillo, ci ha confermato la firma del Decreto sul fermo pesca biologico che inizierà lunedi 28 luglio, accogliendo cosi la nostra richiesta.” Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura e pesca Tiberio Rabboni.

La legge “Disciplina delle attività di pesca turismo, ittiturismo e acquiturismo” approvata dall’Assemblea legislativa regionale su proposta della Giunta, prevede per i pescatori la possibilità di ospitare turisti nelle proprie abitazioni, ma anche direttamente sulle imbarcazioni; sostiene l’attività di ristorazione e di vendita dei prodotti tipici; individua la possibilità di attività ricreative e culturali legate al mondo della pesca. Il tutto con un taglio netto degli adempimenti burocratici. Ad esempio in caso di ospitalità fino a 12 posti letto è sufficiente il requisito dell’ “abitabilità” dell’edificio, mentre per la ristorazione fino a 12 pasti, è ammesso l’uso della cucina di casa. Previsti anche un albo regionale, clubs di eccellenza e il possibile sostegno dei fondi europei per il mare e la pesca.

La seconda serata della rassegna “Autori a Corte”

da: organizzatori

Si è svolta ieri sera, 23 luglio 2014 presso il Giardino delle Duchesse, la seconda serata di Autori a Corte rassegna letteraria organizzata dall’Associazione Culturale Charles Bukowsky in collaborazione con il gruppo editoriale Este Edition Edizioni La Carmelina.
La serata, accompagnata da un ottimo afflusso di pubblico ha visto protagonista lo scrittore
ferrarese Roberto Pazzi col suo ultimo lavoro La trasparenza del buoio (Bompiani Editore) per introdotto da Dalia Bighinati caporedattrice di Telestense. Un’ ora di dialogo, fra ricordi e aneddoti, ha ammaliato l’attento pubblico ferrarese. A cui Pazzi ha dedicato un atto d’amore “Voglio vivere a Ferrara fino all’ultimo giorno della mia vita”.
L’evento era stato preceduto da Antipasto d’autore con Camilla Ghedini, giornalista free lance, ha dialogato con Riccardo Roversi e Renato De Rita autori rispettivamente di “50 letterati ferraresi” e “IL cercatore di conchiglie”.
La serata è stata arricchita da una degustazione di vini della ditta Roberto Zanatta.

La Polizia provinciale sanziona due persone per danno ambientale nelle Valli del Mezzano

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Argini distrutti ed eliminati i fossati di raccolta delle acque di scolo, con l’utilizzo di un escavatore nell’area Valli del Mezzano.
Il danno ambientale è stato scoperto dalla Polizia provinciale nel corso di un sopralluogo, che ha provveduto all’immediata segnalazione del fatto alla Procura della Repubblica.
Due, in particolare, le persone segnalate all’autorità giudiziaria, cui è stato contestato, in concorso, il reato di distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto, punibile con l’arresto fino a diciotto mesi e un’ammenda di non meno di tremila euro.
Ad entrambi è stata poi contestata la violazione del decreto legislativo che regolamenta le “opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità ad essa” (che prevede l’arresto fino a due anni e 51mila euro di multa), oltre ad una sanzione di 12mila euro per avere infranto anche la legge regionale in materia.
“Come bene ha descritto il signor Federico Montanari sulla stampa locale fra il 19 e il 20 luglio scorsi – dichiara il responsabile Aree protette, caccia e agricoltura sostenibile della Provincia, Renato Finco – la zona è effettivamente tra quelle maggiormente frequentate da birdwatchers ed ornitologi e per l’elevato valore naturalistico è stata dichiarata nel 1999 Zona di protezione speciale”.
Gli stessi studi per favorirne la conservazione e il Piano di gestione approvato dalla Provincia nel 2013, ne hanno confermato la particolare valenza ambientale, perché vicina alle Valli di Comacchio e perché di grande interesse avifaunistico.
“Diversamente però da quanto scritto dal signor Montanari – conclude Finco – la candidatura del Delta alla lista Mab dell’Unesco non è affatto stata respinta ma, semplicemente, è oggetto di una normale, se pur complessa, richiesta di chiarimenti, come quasi sempre accade in questi percorsi internazionali di riconoscimento”.
Il controllo effettuato dalla Polizia provinciale ha accertato che i responsabili hanno prodotto il prosciugamento dei bacini, lo spianamento degli argini e la ricopertura con terreno di un canale in origine utilizzato per l’alimentazione idrica dei bacini stessi. Il tutto per la trasformazione dell’area in terreno per la coltivazione agricola.

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Maltempo, modifiche per i contributi ai cittadini colpiti: proroga domande all’8 agosto

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Un provvedimento varato oggi apporta modifiche e integrazioni all’ordinanza 2/2014 relativa ai contributi ai privati per beni immobili, mobili e mobili registrati. Prorogata al prossimo 8 agosto la scadenza per presentare le domande di contributo da parte dei cittadini dei comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dalle avversità atmosferiche. L’assessore regionale Luciano Vecchi: “Stiamo affinando sempre più gli strumenti per rispondere ai cittadini e alle imprese”

Prorogata al prossimo 8 agosto la scadenza per presentare le domande di contributo, raccordato il testo con le disposizioni dell’ordinanza commissariale relativa alle attività produttive, recepite alcune osservazioni proposte dai Comuni e dalle Province in sede di Comitato istituzionale. Sono queste alcune delle novità introdotte dall’ordinanza, la numero 8 del 24 luglio 2014, che modifica ed integra la disciplina dei criteri, delle modalità ed i termini per la concessione di contributi per gli interventi di ripristino della funzionalità degli immobili ad uso abitativo nei comuni colpiti dalla recente alluvione di gennaio 2014 e dalla tromba d’aria del 3 maggio 2013.
Ad oggi ammontano al 60% del totale previsto le domande di contributo già presentate dai cittadini nei comuni colpiti dall’alluvione di gennaio 2014 e dalla tromba d’aria del maggio 2013 ai sensi della direttiva approvata con ordinanza 2 del 5 giugno scorso. Le modifiche e le integrazioni apportate alla direttiva disciplinano, ampliandole, casistiche precedentemente non contemplate o comunque non esaurientemente regolate, mentre non è stata cambiata la modulistica per presentare la domanda di contributo ed i successivi modelli riepilogativi di spesa per i quali i cittadini possono pertanto continuare ad usare quelli approvati con la precedente ordinanza.
«Stiamo affinando sempre più gli strumenti per rispondere ai cittadini e alle imprese. Questa ordinanza, come le altre, è anche – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi – il frutto del contributo dei sindaci, dei tecnici e della cittadinanza per accogliere le esigenze e le aspettative di imprese e cittadini colpiti dall’alluvione e dalle trombe d’aria».

Su richiesta dei sindaci sono state apportate alcune proroghe rispetto ai tempi e alle scadenze fino ad oggi in vigore. Il termine ultimo per la presentazione delle domande di contributo è prorogata dal 31 luglio all’8 agosto. La scadenza entro cui sostenere le spese per la riparazione o l’acquisto di beni mobili equivalenti a quelli distrutti o danneggiati è prorogata al 30 giugno 2015 allineandola quindi con il termine previsto per la fine lavori degli interventi di ripristino dei beni immobili. La spesa per la riparazione o il riacquisto di beni mobili registrati è prorogata al 31 dicembre 2014.
La domanda di contributo deve essere obbligatoriamente presentata completa in tutte le sue parti entro l’8 agosto mentre le documentazioni delle spese ammissibili devono essere fornite in originale ai comuni anche successivamente e comunque non oltre i termini previsti dalla direttiva stessa.
Tra altre modifiche introdotte è stato chiarito l’iter per la richiesta di contributi in caso di abitazioni principali danneggiate, di agricoltori o imprenditori. Limitatamente all’abitazione principale, i soggetti che hanno segnalato i relativi danni mediante le schede previste per le attività produttive (schede C) e l’agricoltura (schede D), devono presentare domanda ai sensi della presente direttiva a condizione che l’abitazione non sia collegata strutturalmente o ubicata in immobili ad uso produttivo. In quest’ultimo caso la domanda va presentata congiuntamente a quella relativa all’attività produttiva e segue modalità e tempi disciplinati dall’ordinanza 6/2014.
Tutte le documentazioni delle spese ammissibili sono liquidabili da parte dei Comuni solo se giustificate da fatture, ricevute fiscali o altri documenti intestati al beneficiario che ha presentato domanda di contributo. Per i beni immobili, nel caso i danni segnalati in sede di ricognizione siano stati superiori ai 15 mila euro, occorre presentare contestualmente alla domanda perizia asseverata. Per i beni mobili registrati, in caso di distruzione o danno non riparabile deve essere presentato il certificato di rottamazione.
Devono presentare domanda di contributo: i proprietari delle abitazioni danneggiate; l’amministratore condominiale o un condomino delegato dagli altri condomini; i proprietari dei beni mobili ubicati in abitazioni danneggiate; i proprietari dei beni mobili registrati.
Altre modifiche e integrazioni sono state introdotte relativamente a situazioni particolari quali i casi riguardanti: le abitazioni danneggiate dall’alluvione o dalla tromba d’aria e già dichiarate inagibili in conseguenza del sisma del maggio 2012; il decesso del proprietario dei beni distrutti e/o danneggiati successivamente alla presentazione della scheda di segnalazione dei danni o della domanda di contributo; la definizione di pertinenze; i casi di autoveicoli per i quali non sia disponibile la quotazione Eurotax, la non cumulabilità dei contributi con le detrazioni di imposta.

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Sicurezza, oltre 1,1 milioni di euro per 33 nuovi accordi in tutte le province

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Oltre 1,1 milioni di euro per 33 nuovi progetti per la sicurezza urbana e la lotta all’infiltrazione mafiosa in Emilia-Romagna approvati dalla Giunta regionale.

“Prosegue il nostro impegno per garantire più sicurezza ai cittadini”, sottolinea la vicepresidente della Regione Simonetta Saliera. “Ci auguriamo che quanto fatto da questa amministrazione insieme a scuole, università, forze dell’ordine, magistratura, Comuni, Province e associazioni del volontariato rafforzi la coscienza per combattere il crimine organizzato fin dalle sue prime manifestazioni. Puntiamo a un’informazione diffusa e alla formazione di tutti coloro che possono essere esposti alle minacce e alla violenza del crimine organizzato. E’ un problema da non sottovalutare. La cultura della legalità ci può far capire che non si può essere indifferenti all’approccio mellifluo che porta alla subordinazione e all’illegalità. Un mondo di violenza senza diritti. Questo non lo vogliamo”.

I nuovi accordi coinvolgono tutte le province della Regione. La prima serie di intese è stata firmata in attuazione della legge regionale 3/2011 che prevede misure a sostegno della cultura della legalità e per la prevenzione dei fenomeni mafiosi, nonché per il recupero dei beni confiscati, da attuarsi tramite protocolli di collaborazione con enti locali, scuole ed università. Gli accordi di programma approvati sono 18 e sono finanziati dalla Regione con 379 mila euro, di cui oltre 365 mila nel bolognese.

Nel dettaglio, 10 accordi di programma sono stati sottoscritti con le amministrazioni comunali di Bologna e Rimini; con i comuni bolognesi di Pieve di Cento; Casalecchio, Calderara di Reno, Sala Bolognese e Bentivoglio; con Novellara (Re); Bellaria Igea Marina (Rn) e Copparo (Fe). Due gli accordi firmati con le Province di Reggio Emilia e Rimini, 1 con l’Unione piacentina Valnure Valchero, 4 con le Università di Bologna e Ferrara e 1 con il Liceo Minghetti di Bologna.

A questi si aggiungono altri 9 accordi di programma, per un ammontare complessivo di oltre 530 mila euro, in attuazione della legge regionale 24/2003 che prevede interventi volti al miglioramento di problemi di sicurezza o disordine urbano diffuso. Le intese sono state sottoscritte con le amministrazioni comunali di Bologna, Modena, Piacenza, Ferrara, Ravenna, Cattolica (Rn), Castel Nuovo di Sotto (Re), San Lazzaro di Savena (Bo) e uno con la Provincia di Bologna.

Sempre nell’ambito della legge 24 sono stati anche finanziati 6 accordi con le Unioni dei Comuni della Romagna Forlivese (Fc) Unione dei Comuni Valli e Delizie (Fe); Unione della Romagna Faentina (Ra) e le Unioni reggiane dei Comuni Val d’Enza, Tresinaro-Secchia e Terra di Mezzo.

Con tali accordi, che prevedono il sostegno ai progetti con 250 mila euro di contributi regionali, si prevede di unire i servizi di polizia municipale dei comuni delegandone la funzione alle rispettive Unioni. Inoltre vengono rafforzate le dotazioni strumentali, potenziate le centrali operative con l’uso del sistema di radiocomunicazione regionale R3, del sistema Rilfedeur per la raccolta e gestione delle segnalazioni, ampliati gli orari di servizio e rafforzati gli organici.

Parte la rassegna internazionale “Brezze della Musica” al Museo “Remo Brindisi” per ricordare il Maestro Brindisi

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Con due eventi musicali di spessore internazionale domani, venerdì 25 e domenica 27 luglio prossimi sarà ricordato il Maestro Remo Brindisi, a 18 anni dalla sua scomparsa. Anche per quest’anno il Lido di Spina è la località dell’Emilia Romagna ad ospitare la rassegna internazionale di musica classica “Brezze della Musica”, sotto la direzione artistica del Maestro Alberto Martuzzi (pianista). La rassegna, che farà poi tappa al Lido di Jesolo, a Lanciano a Pola e a Salonicco, propone per domani, nel giardino della Casa Museo Remo Brindisi del Lido di Spina un “Concerto d’Arpa” di Giulia Vasapollo, tra le più celebri arpiste europee, che ha suonato anche nello spettacolo di Dario Fo “Lu Santo Jullare Francesco”, interpretato da Mario Piovano. Il concerto sarà preceduto da una breve introduzione di Luciano Boccaccini e dalla proiezione del video realizzato da Maurizio Cinti nell’estate 2013, in occasione della performance artistica di Duilio Forte. La scorsa estate infatti, in concomitanza con il quarantennale dell’apertura del Museo “Remo Brindisi”, l’artista italo-svedese ha realizzato Sleipnir Argus, una scultura lignea alta 12 metri, che tuttora si trova nel giardino della casa-museo del Lido di Spina.Domenica 27 luglio, la rassegna “Brezze della Musica”, organizzata dall’Associazione Musicale Ethos, in collaborazione con l’Assessorato alle Istituzioni Culturali, prosegue con un secondo importante momento in musica, un concerto di un quartetto d’archi, che si esibirà nel giardino della casa museo “Remo Brindisi”, a partire dalle ore 21.15. Stiamo parlando de “Il Quartetto Fauves”,composto da quattro giovani musicisti diplomati nei conservatori di città diverse: Pesaro per il violinista Leonardo Cella, Palermo per il violinista Alessandro Pace, Ravenna per la violista Elisa Floridia, Cesena per il violoncellista Giacomo Gaudenzi. Il gruppo ha conseguito nel 2011 il diploma di Alto Perfezionamento in Quartetto d’Archi della Scuola di Musica di Fiesole, dove ha studiato sotto la guida di Andrea Nannoni, e frequenta attualmente l’Accademia Europea del Quartetto, approfondendo lo studio del repertorio con maestri quali Antonello Farulli, Claus-Christian Schuster (del Trio Altenberg), Christophe Giovaninetti (del Quatuor Ysaÿe), Johannes Meissl (dell’Artis Quartett) e Simone Gramaglia (del Quartetto di Cremona). Ha fatto parte inoltre della classe di Quartetto di Walter Levine (LaSalle Quartett) a Basilea e studia tuttora con Oliver Wille (Kuss Quartett) presso la Hochschule für Musik di Hannover. Vincitore dei concorsi internazionali “Rospigliosi” e “Tim”, il Quartetto Fauves ha già un’intensa attività concertistica a cui si affianca un’opera di divulgazione che ha preso forma nel progetto “Quartetto per tutti.”
I concerti sono ad ingresso GRATUITO.

Inoltre domenica 27 luglio, alle ore 10.30 nella chiesa di San Francesco del Lido di Spina Don Renzo celebrerà una santa messa per commemorare insieme Remo Brindisi e Giglio Zarattini, artisti e amici fraterni uniti dalla comune passione per l’arte.

La scomparsa del Prof. Pasquale Gregorio. Il ricordo dell’Ateneo

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

E’ venuto a mancare nei giorni scorsi il Prof. Pasquale Gregorio, già Ordinario di Igiene generale e applicata dell’Università di Ferrara. Commozione al Dipartimento di Scienze Mediche e in tutta l’Università per la scomparsa di un docente che all’Università di Ferrara ha dedicato la vita.
Il Rettore Pasquale Nappi, a nome suo personale e di tutta la comunità universitaria ferrarese, ne ricorda l’alto profilo scientifico e morale, il costante impegno didattico e di ricerca ed esprime ai famigliari il più vivo e sentito cordoglio.

Studioso e maestro dell’Igiene per generazioni di studenti dell’Università di Ferrara, il Prof. Gregorio nel 1983 divenne Associato all’Università Federico II di Napoli e nel 1986 Ordinario del nostro Ateneo. Come Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, di cui ha mantenuto l’incarico per venti anni, ha formato medici igienisti che hanno occupato e occupano posizioni dirigenziali importanti nelle Aziende Sanitarie di tutta Italia. Attento sperimentatore di nuovi percorsi didattici per l’insegnamento dell’Igiene, con particolare passione per le tecnologie informatiche, è stato docente di discipline igienistiche in diversi Corsi di Laurea dell’Università di Ferrara, oltre che autore di numerose pubblicazioni scientifiche edite su riviste italiane ed internazionali. Di lui si ricordano anche le attività organizzative, come Presidente del Comitato Organizzatore del 39° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene del 2000, nonché come segretario regionale della Sezione dell’Emilia-Romagna della stessa Società, facendosi promotore di diverse iniziative per il miglioramento della struttura organizzativa delle Aziende sanitarie regionali. Di pari impegno è stata la sua appassionata partecipazione agli organi di governo accademico, in cui ha profuso anche la sua profonda carica di umanità che, se da una parte, lo ha portato al centro del dibattito sulla evoluzione dell’Università Italiana in generale e di quella di Ferrara in particolare, dall’altra ha guadagnato l’incondizionato rispetto e la stima dei colleghi che, anche nella diversità dei punti di vista, di lui hanno sempre riconosciuto la profonda onestà intellettuale. Al volgere della sua carriera ha ricoperto la carica di Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, profondendo le sue doti di equilibrio e di sintesi nel passaggio epocale dalla Facoltà di Medicina, a struttura monolitica, alla Scuola di Medicina basata sulla organizzazione pluridipartimentale.

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Domani alla Festa dell’Unità “DemocratiKa” a Barco, il giornalista Giulio Borrelli presenterà il libro “I cento discorsi che hanno segnato la storia”

da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara

Venerdì 25 luglio alle ore 21, presso la Festa dell’Unità “DemocratiKa” di Barco – Zona via Padova, il giornalista Giulio Borrelli sarà a Ferrara per la presentazione del libro “I cento discorsi che hanno segnato la storia”
Parteciperanno gli autori Michele Fina e Gianluca Lioni.

Il razzismo del web

di Carla Falzone

Rumeni bastardi, rumeni zingari, rumeni brutti. Ma anche: rumeni ubriachi, e “perché i rumeni vengono in Italia?” Sono queste le principali parole chiave suggerite da Google a chi cerca informazioni relative al popolo della Romania; i risultati sono frutto delle interrogazioni più frequenti formulate dagli utenti del web e delle associazioni semantiche definite da chi produce contenuti online.
Ma non basta. Il risultato ancora più agghiacciante è quello che si ottiene facendo la stessa indagine per immagini. Scrivendo “rumeno” (o “romeno”, i termini sono di fatto equivalenti) nel campo bianco del motore di ricerca più potente del mondo, nelle prime 15 pagine si ottengono quasi esclusivamente foto segnaletiche di criminali o presunti tali.
Occhi sbarrati, sguardi persi, visi devastati: è dunque questo il volto della Romania che emerge dal web. Furto di rame o saccheggi in appartamenti sono invece, nella maggior parte dei casi, gli episodi di cronaca che rendono il popolo rumeno protagonista di questa triste selezione multimediale.
Il criterio attraverso il quale Google seleziona i risultati per l’utente è quello dei “tag”, termine inglese che significa letteralmente etichetta, come quella che si appiccica ai barattoli per distinguere le spezie dolci da quelle piccanti. Ed è proprio per effetto di questi tag che – se “francese” è sinonimo di baguette, Tour Eiffel e della Rivoluzione – “rumeno” conduce a criminale. Sconcertante. Le parole sono importanti. E gli stereotipi fanno male. Anche sul web.

[© www.lastefani.it]

Sulla riviera romagnola splende sempre il sole

di Angelo Russo

Dopo gli anni di crisi ci siamo chiesti quale fosse la temperatura del turismo in Riviera, il risultato è sorprendente: i flussi turistici sono rimasti stabili. E la ragione non è solo economica: “Costiamo poco e offriamo tanto”.

“Certo che la crisi si fa proprio sentire”; “ma quale crisi non vedi che i ristoranti sono sempre pieni?”. Quante volte abbiamo sentito nei bar discussioni come questa? Da che parte stia la verità è difficile dirlo, per provare a capirci qualcosa di più abbiamo analizzato un settore preciso: quello delle vacanze, nello specifico i dati turistici della Riviera romagnola e quello che è venuto fuori è un dato sorprendente. Il risultato è che tutto sommato la Riviera tiene, nel 2013, 3 milioni e 700mila italiani hanno soggiornato almeno una notte in una località compresa tra i Lidi di Comacchio e Cattolica, solo 100mila in meno del 2012, ma assolutamente in parità con i dati del 2007, sette anni e una crisi fa. Quello che fa la differenza semmai è il numero di presenze, cioè il numero totale di notti in cui i turisti hanno soggiornato in Riviera, che sono passate dai 28 milioni del 2007 ai 27 stiracchiati della scorsa stagione, tradotto vuol dire che la durata delle vacanze si è ridotta mediamente di un giorno in sei anni, gli italiani si sono dimostrati maestri di spending review anche nelle loro vacanze, non si rinuncia al mare, si razionalizza. Allora via con i fine settimana e le vacanze lampo, niente sprechi e caccia all’offerta. Il mondo è cambiato e anche i turisti sono cambiati, se nel 1983 la durata media dei soggiorni era di circa dodici giorni, oggi ci si avvicina sempre più alla settimana, ma anche il percorso di avvicinamento alla vacanza è estremamente cambiato. L’avvento di internet ha aperto alle prenotazioni on line ed alle recensioni, non sempre clementi con i piccoli alberghi della Riviera, ma anche in questo caso la costa romagnola ha dimostrato di poter recitare la parte del leone. Sia quest’anno che lo scorso, Rimini è stata la località italiana più ricercata dagli utenti di Trivago, il principale network al mondo di prenotazione e ricerca dei prezzi di camere d’hotel. L’osservatorio del popolare sito di prenotazioni conferma l’idea evinta dall’analisi dei dati: “Gli italiani non rinunciano alle vacanze, sicuramente cercano di ottimizzare il budget per concedersi anche solo una breve tregua, magari poco prima di ferragosto”, ha spiegato Giulia Eremita, Marketing manager di Trivago.it. La graduatoria del 2013 vedeva addirittura un tandem romagnolo al comando con Rimini e Riccione, rispettivamente prima e seconda, tra le mete italiane più ricercate per le vacanze nella settimana di ferragosto, per lo stesso periodo la Riviera Romagnola aveva piazzato anche Cesenatico nella Top 10 delle località più cliccate, preferite per i prezzi accessibili e per la buona disponibilità di camere. Lo studio di quest’anno ha invece considerato l’intera estate 2014, ancora una volta a vincere è Rimini mentre Riccione scivola al quarto posto e Cesenatico mantiene il piazzamento tra le prime dieci d’Italia. Il motivo di questo risultato sembra essere scontato, ci sono pochi soldi, la Riviera costa poco, i turisti la scelgono per quello, ma se guardiamo la classifica 2014 scopriamo che la seconda classificata è Gallipoli, una località non certo low cost e decisamente lontana per l’intero bacino del nord Italia, questo impone una riflessione più profonda su questi dati. Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ha provato a spiegare il motivo del successo della città sul mercato: “Ogni classifica deve essere presa con cautela , ma il risultato di questo genere di indagini statistiche ha una sua rilevanza nel delineare le dinamiche di stagioni sempre più incerte per gli operatori del settore. Il dato in sintesi che emerge è ancora una volta la capacità di Rimini di adattarsi in tempi rapidi al modificarsi delle condizioni del mercato grazie alla straordinaria poliedricità dell’offerta e grazie al clima e alle proposte che sappiamo offrire”. Quello che il sindaco non dice, ma fa trasparire, è il cambio di strategia che la Riviera ha messo in atto per mantenere la sua posizione dominante: a fronte di una capacità recettiva senza eguali in Italia e in Europa, si possono organizzare senza problemi tanti eventi in grado di richiamare molti turisti che, ormai disposti a viaggiare anche solo per pochi giorni, sfruttano il pretesto della Notte Rosa di turno per un weekend al mare. Su questo esempio sono nati numerosi eventi sul litorale che hanno fatto da volano per l’industria ricettiva, si stima infatti che nei soli giorni della Notte Rosa, giunta quest’anno alla nona edizione, il giro d’affari complessivo sui 110 chilometri di costa si sia aggirato intorno ai 200 milioni.
La Riviera risulta ancora attrattiva anche per i turisti stranieri, se gli anni Settanta sono stati gli anni d’oro del turismo scandinavo, dagli anni ’80 in poi è stato il bacino centro europeo quello più importante. I turisti di lingua tedesca (per intenderci Germania, Austria e Svizzera) hanno rappresentato lo zoccolo duro degli arrivi internazionali, nella scorsa stagione oltre 450mila turisti provenienti da quell’area geografica hanno trascorso le loro vacanze in riva all’Adriatico, ben lontani dal milione del ’98, ma ancora un mercato decisamente importante. Il decennio inizziato nel 2010 sarà però quello dei russi. I flussi turistici dall’area dell’ex Unione Sovietica sono cresciuti a doppia cifra negli ultimi anni, e il confronto tra 2012 e 2013 parla di un +17% di arrivi dall’Ucraina e +13,5% dalla Russia. In totale sono stati oltre 250mila i russi a villeggiare in Romagna. Sicuramente la crescita del mercato russo può spiegarsi con la grande promozione della Riviera fatta in Russia dagli operatori e dall’Unione di prodotto, ma anche dalla qualità del prodotto in grado di offrire in una vacanza mare, cultura e shopping. Anche il mercato dell’estremo oriente comincia a muoversi, quello cinese registra una crescita annuale del 15%, mentre cala leggermente quello giapponese, in tutto sono stati circa 7000 i turisti orientali a soggiornare in Riviera nel 2013.

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El Rèfol: al Garda soffia vento d’Europa

El Refol, il nome non solo di un ristorante a Garda, ma la sintesi alta di chi è stato sul Lago di Garda alcuni giorni e ha sentito sulla pelle il soffio di un “vento” che ti fa sentire bene, anche se dopo ahimè devi ritornare dove sei nato e hai la residenza… L’itinerario che seguiamo è sulla parte orientale del lago: uscendo dall’entroterra veronese e sbucando a Garda, venendo dalla collina, ci si trova davanti una vista sempre bellissima che, giunti sul lungo lago toglie il fiato. L’intera area è pedonabile e le biciclette, tantissime, le porti a mano, anche solo per un tratto, quasi per un silenzioso rispetto che la visione sul lago ti impone senza che lo richiedano. Ci troviamo in un piccolissimo luogo, incastonato sotto le colline e dentro ad un piccolo golfo, uno dei pochi, e forse tra i più belli, borghi d’Italia. Ecco un breve racconto. Quarantaquattro alberghi, dieci residences, una quarantina di ristoranti, una buona metà si affacciano sul lungo lago, tantissimi fiori e ben curati, nessuna cicca per terra, una pulizia non stop, ti servono con un sorriso, anche se non domestico. Se di sera sei seduto in un localino per la cena, con una piccola candela sul tavolo, uno con la fisarmonica ti canta note conosciute degli anni ottanta. Molta cortesia, si sta bene, si mangia bene e ci sono tante gelaterie, tantissime, diversificati i topping e le varietà. Un porticciolo turistico, barche a vela, motoscafi, battelli di ogni grandezza e sempre pieni, animali acquatici, anche del pescato, persone di ogni età con prevalenza over sessantacinque, moltissimi tra tedeschi, inglesi e qualche italiano. Allontanandosi un po’ verso nord, trovi le Torri di Benaco, Castelletto e Malcesine e qui ti devi fermare perché è ancora più bello: qui la “bellezza” si esprime con stradine strette e ripide, strapiombi sul lago, tantissimi piccoli negozi, il monte Baldo e un lago con mille colori e dove il sole e il vento ti giovano e rinvigoriscono. Se poi vuoi un po’ di storia, non fai fatica nella lettura, perché qui sul lago tutto si incontra, tutto si intravede, tutto è armonia e bellezza. Scendendo nella bassa gardesana, devi proprio passare da Bardolino e da Lazise per sostare almeno un paio di ore a Sirmione, la cittadina di Catullo e di quel giardino di ulivi dove ti sembra di immaginare il paradiso. Là, sopra una spianata, tra le rovine di una mega villa romana del I secolo d.C., ti viene da aprire le braccia e declamare, con un sorriso pieno, alcune strofe, e subito sfocia un sentimento d’amore. Se ti metti a contarli tutti quei piccoli ulivi millenari, arrivi a ben settantasette. Qui, sul lago, tutto si integra e si fonda in un tutt’uno a dispetto delle diversità; non importa se sei bresciano, veronese, trentino o pachistano, un calabrese gentile, alcuni rumeni, sudamericani e molti nordici; quello che vedi e percepisci è che hai visto un pezzo d’Europa, quella che vogliamo e che qui si ritrova, in armonia. Sarà la bellezza, nella sua visione di immagini, la condizione che ti porta a dire che è possibile trovare e ritrovare un “Garda europeo”. Il racconto del viaggio porta a dire che l’Italia, con la sua millenaria storia, i suoi paesaggi, il bello ovunque, la cultura, i borghi, le persone, l’accoglienza, la voglia di futuro e altro ancora, può essere il luogo vincente perché ci sia una nuova Europa e tanti popoli insieme. Non è un sogno, né una utopia, se non ci credete fate un breve viaggio, anche se ci siete stati ancora, perché questo lago abbraccia, anzi di più…