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Mese: Agosto 2014

Lusenti su fecondazione eterologa

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Necessario entro i primi di settembre un atto di regolamentazione a carattere nazionale, per evitare che un argomento così delicato e sensibile si trasformi in una giungla”

Bologna – “Serve un atto di regolamentazione a carattere nazionale, per evitare che un argomento così delicato e sensibile si trasformi in una giungla”. E’ quanto sostiene, a proposito della fecondazione eterologa, l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Carlo Lusenti. “Voglio precisare che proprio per assicurare la fruizione di un diritto, pertinente alla sfera della salute, in condizioni di uniformità su tutto il Paese, riteniamo sia doveroso andare oltre l’assunzione di atti da parte delle singole Regioni: ciò comporterebbe inevitabilmente il rischio di una variabilità da territorio a territorio”. Serve un documento di linee guida o regolamentazione uniforme, quindi, “da adottare con urgenza e tempestività. Noi siamo pronti, e sollecitiamo a lavorare da subito per adottare un provvedimento entro i primi di settembre. Lo dobbiamo alle tante coppie in attesa di veder riconosciuto questo loro diritto”.

In Emilia-Romagna sono 20 i centri autorizzati (10 pubblici e 10 privati) per le tecniche di procreazione medicalmente assistita. Sulle 10 strutture pubbliche, 4 sono di primo livello (effettuano cioè l’inseminazione artificiale), mentre le altre (sempre pubbliche) sono autorizzate ad utilizzare tecniche di secondo – terzo livello (come fivet, icsi). Stesse proporzioni per il privato: su 10 centri, 4 sono di primo livello, gli altri di secondo-terzo. Nel 2013, i centri di primo livello dell’Emilia-Romagna (dati dal Registro nazionale, luglio 2014) hanno trattato complessivamente 698 pazienti, di cui 585 nel pubblico e 113 nel privato. L’attività invece del secondo e terzo livello ha riguardato 3378 pazienti trattate, di cui 1979 nei centri pubblici e 1399 nei centri privati. Sul fronte della spesa, le tecniche di secondo e terzo livello si fanno in regime di ospedalizzazione diurna (sono esenti dal ticket), mentre quelle di primo livello prevedono un ticket al pari delle prestazioni ambulatoriali.

“Noi riteniamo – conclude Lusenti – che le strutture pubbliche dell’Emilia-Romagna non possano attuare al momento la fecondazione eterologa a carico del Servizio sanitario nazionale in quanto, a parere del ministero, la procedura non è inclusa nei Livelli essenziali di assistenza”.

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Comune di Ferrara, tutti i comunicati dell’ 11 agosto

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter dell’11 agosto 2014

LAVORI PUBBLICI – Mercoledì 13 agosto alle 10.30 sopralluogo aperto ai giornalisti con ritrovo al cantiere della scuola Aquilone (via Mambro, prima dell’incrocio con viale Krasnodar)
Edilizia scolastica: il punto della situazione dell’Aquilone e della Mosti
11-08-2014

Mercoledì 13 agosto alle 10,30 l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi farà un sopralluogo al cantiere della Scuola dell’Infanzia Aquilone in via Mambro (prima dell’incrocio con viale Krasnodar) – aperto a giornalisti, fotografi e operatori video – per fare il punto della situazione dei lavori. Seguirà una breve visita al cantiere della Scuola Ercole Mosti in via Bologna 152.

Ai sopralluoghi, insieme all’assessore Modonesi, parteciperanno anche l’ingegnere capo del Comune Luca Capozzi, il direttore della Istituzione dei Servizi Educativi Scolastici Mauro Vecchi e il dirigente del Servizio Edilizia Ferruccio Lanzoni.

IN VETRINA
I nostri articoli più letti

Come proposta per le letture estive vi suggeriamo una selezione degli articoli più letti di ferraraitalia: li trovate nella sezione VETRINA,presentati in ordine di uscita, dal più recente al più vecchio.

Oppure potete orientarvi sulle nostre INCHIESTE, sulle STORIE emblematiche raccontate in questi mesi, sulle OPINIONI espresse dai nostri collaboratori, o sulle INTERVISTE sull’attualità a personaggi rappresentativi.

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Ferragosto al Palazzo di Ludovico il Moro: a Ferrara, il Museo Archeologico Nazionale aperto dalle 9.30 alle 24 con musica, balli e tante iniziative

da: ufficio stampa SBArcheo Emilia-Romagna

In più, in tutti i musei e siti archeologici statali dell’Emilia-Romagna, mostre, concerti, rievocazioni storiche e succulente libagioni per trascorrere un Ferragosto speciale riscoprendo la ricchezza culturale del nostro Paese

Anche quest’anno, il 15 agosto , il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara sarà aperto dalle 9.30 a mezzanotte con l’ormai tradizionale “Ferragosto al Palazzo di Ludovico il Moro”, con ingresso scontato di 1 euro per tutti, per l’intera giornata.
Oltre alla mostra “Ferrara al tempo di Ercole I d’Este. Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della città”, visitabile fino al 28 settembre 2014, con l’evento “I luoghi e le anime del Museo”, magistralmente diretto dal regista Paolo Raddusa, socio di Bal’danza, sarà offerto a tutti i visitatori un ferragosto indimenticabile.

Si comincia alle ore 11, con la visita guidata a tema ai reperti della città di Spina. L’abitato, i culti, i riti funerari, il simposio, gli strumenti musicali, le immagini di eroi, eroine dell’epopea di Troia e delle divinità dell’Olimpo greco, saranno ri-visitati percorrendo le sale del museo in compagnia di giovani volontarie del Gruppo Archeologici Ferrarese.

Il pomeriggio è dedicato ai bambini. Dalle ore 17 potranno divertirsi con l’archeologia con “Bambini, giochiamo?”. Ci sarà il mito di Teseo nel labirinto animato, una caccia al tesoro fatta di pochi indizi e molti indovinelli per scoprire i tesori e i misteri racchiusi nelle vetrine, e un incontro con gli dei, le dee e gli eroi dei miti che improvvisamente si animeranno per raccontare le loro storie. Si giocherà a fare il mosaico “antico” con le tessere preparate in gran quantità dagli ospiti del Convento, struttura dei servizi di salute mentale dell’USL di Ferrara, dove da sei anni il GAF conduce il laboratorio di archeoterapia ”Mettiamo insieme i cocci”.
Ai bambini è dedicata anche la piccola mostra “La città di Spina vista da noi…”, ricostruzione della città etrusca fatta dai ragazzi di III e IV elementare di Francolino durante il laboratorio di archeologia condotto dal GAF in primavera. Non mancherà una gustosa merenda offerta gratuitamente dal Ristorante-Pizzeria Scaccianuvole e, mentre i bambini giocano, genitori e nonni potranno andare alla scoperta del museo guidati dalle dee e dagli eroi dell’antica Grecia (dalle 17.30 alle 19).

Alla sera, musica, balli e letture fino a mezzanotte accompagnati dalle più vivaci espressioni artistiche locali, dalla Filarmonica di Tresigallo alla contrada di Santa Maria in Vado, dal soprano Maria Cristina Osti al pianista codigorese Davide Finotti, alla giovane auleta Caterina Malavolta, sempre tresigallese.
Alle 20.30 la giovane suonatrice di flauto Caterina Malavolta inviterà il pubblico nella Sala delle Carte Geografiche per il concerto “Romanze per una mamma”, con Maria Cristina Osti, soprano e Davide Finotti al pianoforte, arie liriche fra le più note, introdotte da brevi letture.
Alle 22, nel Cortile d’onore si svela l’anima rinascimentale del Palazzo con “Dolce parlar d’amore”, balli e letture a cura del gruppo danza “Unicorno” della Contrada di Santa Maria in Vado.
Alle 23, gran finale con “Quattro sax nella notte”, con i sassofonisti Marco Polesinanti, Paolo Lenzi, Franco Grassi e Alberto Zamboni, ensamble di fiati della Filarmonica di Tresigallo-Associazione Musicale Arianna Alberighi.
Durante la serata, sarà aperto nel giardino del museo un punto di ristoro dove sarà possibile gustare deliziose granite di frutta, bibite e gelati messi a disposizione a prezzi popolari dal Ristorante Scaccianuvole.
Sabato 16 agosto, dalle 17 alle 18.30, replica della caccia al tesoro per i bambini in compagnia della ninfa Teti!

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Oltre al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, il 15 agosto il pubblico troverà aperti tutti i luoghi della cultura di proprietà statale dell’Emilia-Romagna gestiti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.
Il Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto (BO) è aperto dalle 9 alle 18,30 mentre l’area archeologica dell’antica città di Kainua è visitabile dalle 8 alle 19.
Aperto dalle 13 alle 19 (chiusura biglietteria ore 18.30) il Museo Archeologico Nazionale di Parma, dalle 8.30 alle 13.30 il Museo Archeologico Nazionale di Sarsina (FC), città natale di Plauto, mentre l’Antiquarium e gli scavi dell’antico municipium romano di Veleia, a Lugagnano Val d’Arda (PC), saranno visitabili dalle 9 alle 19.
E siccome il termine Ferragosto deriva dalle feriae Augusti, la festività voluta nel 18 a.C. dall’imperatore Ottaviano Augusto per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli, un benvenuto particolare aspetta il pubblico nei sito romano di Russi.
Aperto dalle 9 alle 21, il complesso della Villa Romana torna a vivere come 2000 anni fa ospitando, dalle 17 alle 21, la quarta edizione de “Le ferie di Augusto”, rievocazioni in costume, laboratori di creta, mosaico ed erbe officinali, visite guidate, ricette romane e assaggi di porchetta, in collaborazione con Pro Loco e Comune di Russi e Gruppo Ravennate Archeologico

Maggiori informazioni sul sito www.archeobologna.beniculturali.it o direttamente ai musei
Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, Via XX settembre 122, tel. 0532.66299 (€ 1,00)
Museo Archeologico Nazionale di Parma, Piazza della Pilotta, tel. 0521.233718 (€ 4,00)
Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto (BO), Via Porrettana sud 13, tel. 051.932353 (€ 3,00)
Museo Archeologico di Sarsina (FC), Via Cesio Sabino 39, tel. 0547.94641 (€ 3,00)
Zona archeologica di Veleia (PC), località Strada Provinciale 14, località Veleia Romana, Lugagnano Val d’Arda, tel. 0523.807113 (€ 2,00)
Villa Romana di Russi (RA), Via Fiumazzo, tel. 0544.581357 (€ 2,00)

Quando cedere il posto era un atto dovuto

da: Claudio Riccadonna

“Alzati in piedi e lascia il posto!” risultava una sorta di imperativo categorico, innescava un automatismo naturale, quando, trent’anni fa, sugli autobus, s’ incrociava una persona anziana, anche se non presentava evidenti problemi di deambulazione; era un atto dovuto e basta, dettato dal buon senso civico, che apparteneva a quella vasta gamma di comportamenti virtuosi e convenienti, inculcati dalla famiglia, sin dalla più tenera età.
Non si badava al peso dello zaino spesso “degriffato” o al restante tragitto da percorrere. Ci si alzava senza fare tante storie, indipendentemente dal trovarsi di fronte a pensionati indisponenti e pretenziosi; cedere il posto rientrava nelle azioni consuetudinarie, costituiva una garbata abitudine suggerita dal sano rispetto generazionale nonché da un “pizzico“ di sensato timore reverenziale.
Oggi , ragazzini, forse incolpevolmente maleducati, talvolta “figli del nulla e del vuoto valoriale”, si aggirano sugli autobus con fare da bulli, in preda ad un esaltato delirio di onnipotenza; imbrattano la tappezzeria, fanno risuonare i telefonini come radio, spingono, strattonano, esibiscono un linguaggio frequentemente osceno, talora scatologico nonchè blasfemo a fruizione collettiva; si stendono placidamente e scompostamente sui sedili, si stravaccano con assoluta nonchalance, con ostentato menefreghismo, ingombrano ogni angolo con zaini e pacchi. Soprattutto non cedono il loro “scranno”, su cui tronfiamente spadroneggiano, a persone di età avanzata, o a donne in gravidanza.
A volte arrivano ad usare un tono canzonatorio e denigratorio nei confronti di persone che palesano difficoltà motorie, così da guadagnarsi un’indecente visibilità, la vile deferenza e la mortificante solidarietà dello squallido gruppo di riferimento, che più o meno consapevolmente si rende complice. Alcuni arrivano ad occupare il posto riservato ai disabili e, se ci azzarda a qualche “diplomatico” rimprovero o più severamente a stigmatizzare alcuni atteggiament , sono abilissimi a zittirti o più correttamente “a mandarti a quel paese” (per usare un gentile eufemismo).
Comunque a scuola, a fronte del susseguirsi di episodi incresciosi in tal senso, un’ulteriore riflessione congiunta che investa famiglie, insegnanti -educatori e giovani studenti potrebbe risultare, ancora una volta, una pragmatica ma necessaria ed utile lezione di educazione civica. E’ vero siamo alle solite, ma d’altra parte REPETITA IUVANT!

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Antologia dell’IMMAGINARIO

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura.

Cliccando [qui] potete visionare le nostre gallerie fotografiche

Ferraraitalia va in vacanza Appuntamento al 1 settembre

Ferraraitalia augura ai propri lettori buone vacanze e sospende gli aggiornamenti sino alla fine di agosto. Ci rivedremo a settembre con un giornale ancora più ricco e interessante. Online resta l’archivio: 3.800 articoli tutti consultabili, frutto di questi primi otto mesi di lavoro. Felice estate.

Il brano intonato: Gino Paoli, Ti lascio una canzone [ascolta]

 

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Nuovo appuntamento per “Comacchio a Teatro Estate 2014”

da: organizzatori

Martedì 12 agosto in Piazza Italia a Lido delle Nazioni andrà in scena l’ultimo spettacolo della programmazione estiva itinerante di Comacchio a Teatro Estate, la fortunata rassegna diretta da Massimiliano Venturi. In anteprima provinciale andrà in scena il nuovo spettacolo “Grosso Guaio a Marcabò” con Fagiolino e Sganapino, che vedrà protagonista proprio Massimiliano Venturi con i suoi
burattini. Appuntamento imperdibile per grandi e piccini, a partire dalle ore 21.15 per una storia fantastica popolata di strani personaggi, loschi figuri e ambientazioni dal sapore d’altri tempi. Un tuffo nel passato, nella vita di valle dei tempi che furono, dove i protagonisti si troveranno catapultati con tutta la loro consueta comicità, trovandosi alle prese con anguille elettriche, improbabili cavalieri e singolari tenzoni. Terminato il programma della rassegna, ci sarà ancora un appuntamento nei lidi: lo spettacolo FAGIOLINO E L’ELMO DI SCIPIO, rinviato per maltempo il 30 luglio scorso.
Lo spettacolo andrà in scena martedì 19 agosto alle ore 21:15 a Lido degli Estensi, in viale delle Querce al Lido degli Estensi.
La rassegna come si è detto è realizzata sotto la direzione artistica di Massimiliano Venturi e beneficia del il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Centro Unima Italia. L’ingresso agli spettacoli è gratuito. Il programma completo è in distribuzione negli uffici turistici dei Sette Lidi e negli esercizi commerciali, ed è scaricabile sul sito
www.comacchioateatro.it (dove si può consultare anche la descrizione degli spettacoli). Sul sito è possibile iscriversi alla newsletter gratuita. In caso di pioggia gli spettacoli saranno rimandati a data da destinarsi. Infoline: 349 0807587 – email
info@comacchioateatro.it

Ippolito Pizzetti, l’uomo che in giardino seminò letteratura

Nella mia mente l’immagine di Ippolito Pizzetti (1926 – Ferragosto 2007) è quella di un signore anziano che osserva una palla di salice intrecciato in un banco, ad una gloriosa edizione di “Giardini in Fiera” a San Casciano Val di Pesa. Uno scatto rubato: in quegli anni non avevo un rapporto positivo con questo personaggio, per cui lo fotografai in modo garibaldino e non lo andai a salutare come invece avrei dovuto, per educazione e rispetto, nei confronti di una persona che aveva vissuto per diffondere la cultura dei giardini in Italia.
Non era un architetto come viene definito grazie a una laurea honoris causa conferitagli nel 2004 dall’Università di Ferrara, ma un uomo di lettere preso in prestito, prima dalla botanica e poi dall’architettura. Pizzetti è stato soprattutto un grande divulgatore e il suo mezzo è stata la parola scritta. Tantissimi i titoli, i miei preferiti rimangono i primi, ormai dei veri e propri classici: Il libro dei Fiori, opera in tre volumi scritto alla fine degli anni ’60 con Henry Cocker, botanico e giardiniere, che si può trovare edito in una versione quasi tascabile nelle Garzantine come: Enciclopedia dei Fiori e del Giardino e Pollice Verde, la raccolta di articoli, pubblicati dagli anni ’70 in poi sull’Espresso nella omonima rubrica, poi cambiata con “Giardini” a lui più gradito, che Garzanti ha ristampato dalla vecchia edizione Rizzoli (che si trova ancora in rete) allargando il titolo in: Pollice Verde. Il giardinaggio: una filosofia, un hobby, un’arte. Inoltre, rimangono fondamentali le collane da lui dirette: “L’Ornitorinco” per Rizzoli e “Il corvo e la colomba” per F. Muzzio, in cui troviamo, tradotti in italiano, alcuni testi base della moderna cultura europea del paesaggio.
Pizzetti era un uomo che amava le parole e le usava per costruire giardini. Attentissimo sulla carta stampata, divagava in mille direzioni durante lezioni e conferenze. Trovavo insopportabile questa sua caratteristica, io cercavo risposte, lui vendeva poesia e ho dovuto invecchiare un bel po’ per capire. Non mi piaceva il culto della persona che lo circondava all’interno delle università e dei circoli che lo contendevano come ospite d’onore. Dov’è finita tutta questa attenzione? La voce di Wikipedia a lui dedicata è di uno squallore vergognoso, bisognerà metterci le mani per rimediare. Purtroppo il fascino della persona e la mancanza di un vero dibattito sulle pratiche del Verde pubblico e privato, hanno amplificato tutto quello che Pizzetti detestava e oggi troviamo, nel titolo di un suo libro, la parola “giardinaggio” affiancata a sostantivi come “filosofia, hobby, arte”, termini che lo individuano come un argomento destinato a una élite che si parla addosso o qualcosa da fare nel tempo libero, di sicuro non lo specificano come un modo di essere di chi dovrebbe conoscere, amare e vivere consapevolmente il suo patrimonio di giardini e di paesaggi, in una parola, la cultura quotidiana di una comunità.

I Convegni, i Simposi, le Tavole Rotonde, gli Incontri, i Seminari, o come vengono altrimenti chiamate queste riunioni, su quale che sia l’argomento: il melodramma, Leopardi, il romanzo, Pirandello o i Boschi di Carrega hanno tutti un elemento comune, che è la loro prima ragione di essere: nascono attorno a qualcosa che non è più – che in qualche modo è fuori dal flusso della vita, non è più autonomo, o perlomeno non più nella forma in cui è nato. Sono operazioni culturali, sono l’apertura del testamento dal notaio: e adesso che si fa?” Ippolito Pizzetti, Pollice Verde, numero del 2 marzo 1980.

“[…] ho sentito il bisogno di fare una pausa in questo mio discorso [relativo alla istituzione del Parco Regionale dei Boschi di Carrega nel Parmense]. Per aprire le righe al volo della gazza bianconera, al profumo delle mimose, al colore delle foglie nuove. Prima di ogni altra cosa il senso di un giardino (di un parco, di un bosco) è questo, non ne hanno se prima dentro di noi non sentiamo destarsi, in mezzo ai detriti della vita quotidiana, questo richiamo improvviso. Ed è anche il senso di continuità di queste righe, settimana dopo settimana, la relazione profonda che esiste tra la mia, quella dei miei personaggi la vostra vita e questa, che avviene dentro gli spazi aperti, dovunque sia, anche nel cielo della città attraverso una finestra o in un prato tra due case, o nel vasto fuori. Per questo ho sentito il bisogno di fare una pausa; o meglio d’una pausa, visto che siamo nei boschi, e restiamo pure in quelli di Carrega, una sosta in una radura sul terreno ancora umido dell’orma dell’inverno, che appena si sveglia. Sediamoci, guardiamoci attorno poi discuteremo.” Ippolito Pizzetti, Pollice Verde, numero del 9 marzo 1980.

Foto di Giovanna Mattioli

Gran finale per “Autori a Corte” con oltre 800 presenze

da: organizzatori

Oltre 800 presenze, 12 autori, 8 conduttori, una dozzina di aziende coinvolte tra degustazioni e sostegno all’iniziativa, sono i significativi numeri della rassegna cultural-letteraria nominata: “Autori a Corte” che si è conclusa giovedì scorso con uno straordinario ospite d’onore: Marcello Simoni il “fenomeno” letterario che da qualche anno è recordman di vendite a livello internazionale con i suoi thriller-storici. “L’elemento che più mi emoziona – afferma Federico Felloni che con Vincenzo Iannuzzo ha ideato l’evento per l’associazione Charles Bukowski – è vedere tante persone; dal professionista all’intellettuale, dall’impiegato allo studente, unite dalla voglia di cultura a tutti i livelli e dallo spirito positivo con cui ha accolto l’iniziativa. Anche perché il riscontro delle presenze parla chiaro, alla gente è piaciuto questo format innovativo; un mix di realtà culturali nazionali assieme a risorse intellettuali e produttive del territorio”. Ma veniamo alla serata che in apertura ha esordito con la consueta degustazione offerta per l’occasione dall’azienda vitivinicola Zanatta e poco dopo di fronte a una platea già gremita ha visto salire sul palco i due autori ferraresi: Luigi Bosi e Franco Mari che hanno intavolato una intervista-presentazione sui loro ultimi romanzi (entrambi editi da Este Edition), piacevolmente moderati dal conduttore Leonardo Punginelli. L’argomento proposto era “il romanzo” che è sfociato in un coinvolgente percorso sulla città di Ferrara, tra scoperte di eventi storici poco noti, partendo dalla Signoria Estense e concludendo con alcune vicende di origine sentimentale, svoltesi nel corso del “ventennio fascista”, riguardanti il Governatore della Tripolitania e della Cirenaica: Italo Balbo. A seguire, l’affascinante e brava coordinatrice della seconda parte di serata, la giornalista Vittoria Tomasi, ha introdotto sulla scena l’acclamatissimo scrittore comacchiese Marcello Simoni, l’autore che sta mietendo successi a ripetizione e recente vincitore del prestigioso Premio Bancarella. Si parla di vari argomenti partendo dal libro appena uscito ed edito da Newton Compton (che è già un bestseller): “L’Abbazia dei cento peccati”. Simoni parla a ruota libera, incassando sorrisi e consensi dall’attenta platea. Delucidazioni sulla sua tecnica letteraria, riflessioni sul tortuoso percorso per affermarsi, valutazioni sull’importanza dell’approfondimento delle origini storiche di fatti, luoghi e personaggi, considerazioni sulla sua ossessiva attenzione per le descrizioni accurate dei dettagli, battute ironiche sulla sua adolescenza e la congenita passione per l’Archeologia. Dopo un’ora e mezza arrivano gli scroscianti applausi finali, seguiti da una lunga fila di presenti per accaparrarsi un autografo o una dedica.

La Città del Ragazzo accoglie 13 disabili tedeschi e inaugura un progetto di mobilità internazionale all’insegna dell’assistenza

da: Città del Ragazzo

Tredici giovani tedeschi, maschi e femmine, di età compresa tra i 16 e i 29 anni, tutti affetti da ‘lievi’ disabilità cognitive e psichiche. Sono quelli che dal 7 luglio all’8 agosto sono stati ospitati alla Città del Ragazzo nell’ambito di un progetto di mobilità internazionale promosso dalla Comunità Europea e guidato da un’associazione della Westfalia. Per l’Italia, tra i partner, è stato scelto l’ente cittadino, che consolida così ulteriormente il suo respiro sovra nazionale. Come spiega il direttore, Giuseppe Sarti, «l’obiettivo del progetto è aiutare queste persone a raggiungere autonomia e competenze grazie alla frequentazione dei laboratori, da quello di sarta a quello di corniciaio». Un traguardo tutt’altro che facile alla luce dei palesi ostacoli, primo tra tutti la non conoscenza dell’italiano, che all’arrivo i ragazzi ‘parlano’ grazie a corsi intensivi effettuati prima della partenza. Ma tutto è voluto. «Vengono messi in condizioni di difficoltà linguistica e pratica perché in questo modo possono mettersi alla prova nel contingente, sperimentare – conferma Sarti – e tornare a casa con molta più sicurezza e auto stima». Un percorso che, giunto al terzo anno, funziona. «A confronto – chiude Sarti – sono due culture diverse che condividono però la stessa metodologia didattica per la formazione e il recupero dei soggetti più deboli».

Tromba d’aria del 30 aprile 2014, dichiarazione dello stato d’emergenza del Consiglio dei ministri

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La soddisfazione dell’assessore Vecchi: “Ora strumenti specifici per aiutare i privati”. Prosegue intanto il lavoro della struttura commissariale per risarcire cittadini e imprese dai danni provocati da terremoto e alluvione

Bologna – “E’ un giusto segnale d’attenzione da parte del governo per l’ennesima calamità che, nel giro di poco tempo, ha colpito l’Emilia-Romagna. Esprimo quindi soddisfazione per il risultato raggiunto, frutto anche dell’impegno e del lavoro di squadra di Regione, enti locali, associazioni di categoria e parlamentari del territorio”. Queste le parole dell’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi in merito alla dichiarazione del Consiglio dei ministri dello stato di emergenza in seguito alla tromba d’aria che lo scorso 30 aprile 2014 ha colpito il territorio dei Comuni di Nonantola e Castelfranco Emilia, causando danni ingenti alle aziende, all’agricoltura e ai privati. “Ora – prosegue Vecchi – , con il riconoscimento dello stato d’emergenza, non solo diventeranno operative misure già adottate a favore delle imprese, ma potremo attivare rapidamente strumenti specifici per risarcire i privati. Continua intanto senza sosta – conclude l’assessore – il lavoro della struttura commissariale per assicurare le risorse necessarie alla ricostruzione, in seguito ai danni causati dal terremoto nel 2012 e dall’alluvione nel gennaio scorso”.

Vino, in arrivo 3 milioni 852 mila euro per lo sviluppo delle cantine, dei punti vendita e del commercio elettronico

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il bando scade il 29 settembre. Rabboni: investimenti per continuare a crescere. Negli ultimi cinque anni +59% di export.

Bologna – Nuove risorse dalla Regione per i vini dell’Emilia-Romagna. Si tratta di 3 milioni 852 mila euro per sostenere progetti di sviluppo delle aziende agricole e vitivinicole con attività di trasformazione e commercializzazione. Il termine per presentare le domande scade il 29 settembre.
“E’ un ulteriore intervento a sostegno di un comparto che negli ultimi anni ha conosciuto un’evoluzione positiva – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – . Lo scorso anno l’export di vino emiliano-romagnolo è cresciuto del 9,8% e addirittura del 59,3% nel periodo 2013-2008, contro un dato nazionale del 37,2%. Uno stato di salute molto buono, determinato sia dagli investimenti sulla qualità che da quelli sull’export. Dal 2008 a oggi le risorse europee, statali e regionali per il settore vitivinicolo sono state superiori in Emilia-Romagna ai 200 milioni di euro e sono andate al rinnovo dei vigneti, alla modernizzazione delle cantine e alla promozione sui mercati esteri. Alle risorse pubbliche, naturalmente, si sono affiancate quelle private. Ora non bisogna rallentare. Per continuare a crescere bisogna continuare a investire sulla qualità e su nuovi mercati e consumatori”.
Il bando per presentare le domande è stato approvato dalla giunta nella seduta del 14 luglio (delibera n. 1135). Si tratta di risorse dell’Ocm vino e i contributi vanno alla costruzione o ristrutturazione di immobili, l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, la realizzazione di punti vendita diretta o di siti di e-commerce. Gli aiuti vanno dal 20% al 40% della spesa ammissibile. Gli investimenti proposti dovranno essere compresi tra i 20 mila e 1 milione di euro.
Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea: http://agrea.regione.emilia-romagna.it.

La connessione tra cervello
e postura

Per dirla molto semplicemente, noi controlliamo la nostra postura col cervello, siamo nati in posizione fetale e fin da bambini abbiamo imparato a resistere al campo gravitazionale assumendo una certa postura, come esseri umani camminiamo eretti sui due piedi per risparmiare energia.

Il nostro cervello con gli anni si adatta ad una buona postura, a un certo tono muscolare e a un movimento normale. Il cervello impara a rilassare alcuni muscoli, come la parte anteriore delle spalle e i bicipiti femorali; ne contrae altri come i glutei, i quadricipiti e i muscoli della schiena, per avere sufficiente tono per stare in piedi, camminare, correre ecc. Il nostro cervello ci permette di contemplare il cielo, di fare pensieri astratti, eseguire problemi di matematica, parlare, ecc. Tutte queste funzioni sono il risultato di un cervello che può resistere alla gravità per lunghi periodi di tempo e bilanciarsi notevolmente su due piedi anziché quattro.

Questo per dire che assumere una postura errata spesso è un evento del tutto inconscio, e non un atto di volontà. La postura di un neonato è carente perché la parte del cervello che controlla i muscoli posturali si deve ancora sviluppare. Questo sviluppo avviene con il crescere del bambino: nelle varie fasi di crescita, il bambino pratica azioni innate come il gattonare, il correre e il giocare, tutte azioni che il cervello compie grazie a stimoli provenienti dalle articolazioni, dai muscoli, dagli occhi e dalle orecchie.
Il progressivo accumularsi di questi stimoli sviluppa il cervelletto e la parte del cervello dedicata a governare la postura. Il cervelletto si trova nella parte posteriore della nostra testa ed è l’organo più importante per la coordinazione dei muscoli, per i riflessi e per mantenerci in una posizione eretta rispetto al campo gravitazionale terrestre. La gravità dunque è una continua fonte di stimolo per il nostro cervello e di conseguenza per la nostra postura.
Le articolazioni che ricevono la maggior fonte di stimoli sono quelle della colonna vertebrale, struttura fondamentale per mantenere una postura eretta. In questo modo, mano a mano che il tempo passa, i muscoli posturali diventano più forti e riescono quindi a mantenere la normale postura eretta facendo meno fatica.
Ma se, al contrario, un determinato individuo ha un biomeccanica alterata o un malfunzionamento di un’articolazione dovuto a trauma, stress, infiammazione o condizioni ereditarie, arriveranno meno stimoli al cervello incitando proporzionalmente meno i muscoli posturali. Questo comporta una riduzione dell’efficacia muscolare che si manifesta con una postura errata. Una postura errata, prolungata nel tempo, può dare origine a cambi fisiologici come l’artrite, ernie discali, scoliosi o disfunzioni somato-viscerali, problemi cognitivi e/o sensazione di malessere generale.

Una postura corretta è quindi molto importante per la nostra salute perché permette di bilanciare i muscoli e ridurre lo stress. La postura normale si misura con un “filo a piombo”, con linee di riferimento immaginarie che corrono lungo la parte anteriore del corpo: la testa deve essere dritta, non inclinata o girata da un lato; le spalle allo stesso livello, non una superiore all’altra; i fianchi devono essere pari e le braccia devono scendere perpendicolarmente. Lateralmente, il filo a piombo deve passare attraverso orecchio, spina dorsale, bacino, ginocchia e piedi. Se le spalle sono troppo arrotondate, la testa può “affacciarsi” e superare il filo a piombo, aggiungendo una stima di 1 chilo per ogni cm. In avanti di pressione sul collo. Una pressione ripetuta nel tempo nella parte posteriore della colonna vertebrale dal collo e alla parte bassa della schiena, può portare alla formazione di ernie del disco. Se, guardandovi allo specchio, vedete il vostro corpo con delle asimmetrie, pensate che il cervello deve continuamente compensare questi difetti posturali consumando energia.

Spesso, una cattiva postura è dovuta a uno squilibrio muscolare o alla debolezza in alcuni gruppi muscolari, causati da posizioni sbagliate. Il corpo umano non era certo destinato a sedere davanti ad una scrivania per otto ore al giorno, fatto diventato consuetudine nella nostra cultura moderna. Stare seduti per periodi prolungati può rendere, infatti, i tendini del ginocchio ritratti, andando a tirare la parte bassa della schiena. Il corpo cerca sempre di mantenere il suo centro di gravità, quindi se la parte lombare è appiattita, la testa deve piegarsi in avanti, accorciando i muscoli della parte anteriore del collo e indebolendo ulteriormente quelli nella parte posteriore. I muscoli della schiena possono affaticarsi possono andare in spasmo, causando dolore e disagio. Questo non permette al cervello di risparmiare energia, può causare stanchezza e influenzare l’umore.

Una cattiva postura può anche influire negativamente sulla respirazione. Ci sono molti muscoli che collegano la gabbia toracica alle spalle; quando la schiena diventa debole e le spalle curve in avanti, ci può essere una riduzione di movimento della gabbia toracica, che può portare a una diminuzione di ossigeno al cervello. Un appiattimento della parte bassa della schiena (cifosi) o arrotondamento (lordosi), può anche causare una diminuzione nella meccanica del diaframma, il muscolo principale della respirazione. L’elenco dei sintomi che si manifestano quando l’ossigeno diminuisce anche leggermente durante il giorno, è troppo lungo per riportarlo qui, ma vale la pena riflettere anche solo un momento su come tutte le funzioni organiche sono collegate alla postura.

Come aiutare a ristabilire una buona postura?
Il modo migliore per iniziare è quello di rivolgersi a qualcuno che valuti la vostra postura, e poi praticare metodi appositamente studiati come l’RPG, il Pilates, lo yoga, il training crossfit, ecc. sono tutti ottimi, per iniziare a migliorare la postura.

Formia: delegazione di Ferrara ospite della città per i vent’anni del gemellaggio

da: ufficio stampa Comune di Formia

Una delegazione del Comune di Ferrara ha fatto visita alla città di Formia per celebrare i vent’anni del gemellaggio sottoscritto tra le due città il 6 agosto del 1994. Il gruppo, capitanato da Annalisa Felletti, Assessora della giunta ferrarese con delega a Pubblica Istruzione, Formazione, Pari Opportunità, Cooperazione Internazionale e Politiche per la Pace, ha preso parte nella serata di ieri ai festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie, patrona della città di Ferrara oltre che della comunità cristiana di Gianola, quartiere turistico della cittadina pontina. Nel corso della mattinata di oggi, la delegazione è stata ospite del Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo per un giro turistico nei principali siti archeologici della città.
Successivamente, in Comune, i rappresentanti delle città di Ferrara e Formia hanno sottoscritto un documento che rinsalda intenti ed obiettivi del gemellaggio siglato vent’anni fa.
Eccone il testo:

Nel ventesimo anniversario del gemellaggio sottoscritto il 6 agosto del 1994, i Comuni di Ferrara e Formia rinnovano lo spirito di fratellanza e amicizia che lega le due comunità.
Ribadendo la comune adesione ai principi di libertà e democrazia e la volontà di proseguire nel percorso di piena integrazione tra nord e sud dell’Italia, le città di Ferrara e Formia si impegnano a sviluppare politiche di cooperazione e scambio nei più svariati settori di intervento: dalla programmazione territoriale ai servizi sociali e culturali, dal tempo libero allo sport, dal turismo all’economia.
Particolare attenzione sarà dedicata alle nuove generazioni e al mondo della scuola. Le città di Formia e Ferrara si impegnano a sviluppare iniziative di formazione ed educazione mirate a promuovere i due territori e a diffondere tra i giovani la consapevolezza dell’ingente patrimonio storico, artistico e naturalistico di cui entrambe le città sono straordinariamente dotate. Lo scambio di informazioni potrà essere attuato anche attraverso iniziative di condivisione telematica del sistema bibliotecario e archivistico delle due città.
Un’altra importante prospettiva di scambio è legata al mondo dello sport. La presenza a Formia del Centro di Preparazione Olimpica “Bruno Zauli” che da cinquant’anni funge da punto di riferimento per gli atleti di tutto il mondo e di tutte le discipline, offre la possibilità di effettuare gemellaggi sportivi che coinvolgano scuole e associazioni di entrambi i territori. Le esperienze degli anni scorsi con le città di Haninge (Svezia), Fluery Les Aubrais (Francia) e Gracanica (Bosnia Erzegovina) confermano che lo sport, complice il clima, le bellezze e gli impianti di Formia, può essere uno straordinario vettore di scambio interculturale ed un ponte tra comunità, solo apparentemente, lontane.
Il legame profondo che unisce Ferrara e Formia è rinsaldato da affini tradizioni religiose che si incarnano nella comune devozione per la Madonna delle Grazie, patrona della comunità cristiana di Gianola, il cui lungomare è significativamente intitolato alla “Città di Ferrara”.
Spiritualità, tradizioni, bellezza, cultura: Ferrara e Formia si impegnano a proseguire e consolidare il percorso di ventennale amicizia avviato dal patto di gemellaggio, di cui, convintamene, si ribadiscono ispirazione e obiettivi.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati dell’ 8 agosto

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter dell’8 agosto 2014

LAVORI PUBBLICI – Aggiornamento e cantieri attivi in città dall’11 al 24 agosto
Largo Castello, ripavimentazione di alcuni tratti conclusa. Nuova segnaletica in viale Po
08-08-2014

Questo l’elenco degli interventi e dei cantieri operativi o in fase di attivazione nel territorio comunale nel periodo dall’11 al 24 agosto prossimi, condotti sotto la supervisione dei tecnici e degli operatori del Settore Opere pubbliche e Mobilità del Comune.

Maggiori informazioni e schede descrittive di alcuni di questi interventi sono disponibili sul sito http://mappaopere.comune.fe.it

NUOVI INTERVENTI

INTERVENTI A CURA DI ENEL

In corso Porta Po e via Bagaro lavori di posa di cavi

Lunedì 18 agosto sarà istituita un’area di cantiere per lavori di scavo in corso Porta Po e in via Bagaro. Quest’ultima via sarà chiusa al transito, per alcuni giorni, nel tratto compreso tra corso Porta Po e via Gondar per permettere la posa di cavi Enel, tramite sonda, sotto la sede stradale.

In corso Porta Po i lavori si protrarranno invece fino al 12 settembre sempre per sostituzione di cavi Enel.

SEGNALETICA

Lavori di ripristino della segnaletica in viale Po, con chiusura del sottopassaggio ferroviario nella notte tra il 20 e 21 agosto

Saranno eseguiti nelle giornate di lunedì 18 e martedì 19 agosto, salvo avverse condizioni meteo, i lavori in viale Po per il ripristino della segnaletica stradale orizzontale e complementare a seguito dei recenti interventi di riasfaltatura. I lavori proseguiranno nella notte tra il 20 e 21 agosto (dalle 22 alle 5) nell’area del sottopassaggio ferroviario di viale Po, con la chiusura al transito del tratto interessato.

AGGIORNAMENTI DAI CANTIERI IN CITTA’

INTERVENTI STRADALI

>> Ripristino pavimentazione in ciottoli per largo Castello

Si sono conclusi questa mattina, venerdì 8 agosto, gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza di alcuni tratti della pavimentazione in porfido di largo Castello. E’ stata così rirpristinata la normale condizione di viabilità.

Lavori di riasfaltatura in via Miniera

Hanno preso il via il 6 agosto i lavori di rifacimento del manto stradale di via Miniera, nel tratto compreso tra via della Pace e corso del Popolo. Nel periodo di esecuzione dell’intervento il tratto interessato resterà chiuso al transito dei veicoli (ammessi residenti e autorizzati).

In via Salinguerra la manutenzione della pavimentazione e il rifacimento dei sottoservizi

Proseguono in via Salinguerra i lavori per la manutenzione straordinaria della pavimentazione in materiale lapideo e il rifacimento dei sottoservizi a cura di Hera. I lavori riguardano il tratto compreso tra via Carlo Mayr e via Fondobanchetto, intersezione con via Coperta compresa. Pertanto, sarà modificata la viabilità e i veicoli che devono raggiungere via Fondobanchetto, dovranno transitare per via Ghisiglieri o, in alternativa, per via Fossato dei Buoi la cui viabilità però sarà modificata per lavori e invertito il senso unico di marcia. Anche la percorrenza di via Coperta sarà interrotta all’altezza di via Salinguerra. Salvo avverse condizioni meteo, la previsione di durata dell’intervento, iniziato il 7 luglio è di circa centoventi giorni lavorativi.

Restauro e risanamento dell’ex Cavallerizza per la realizzazione di un nuovo parcheggio

Sono in corso le opere di restauro e risanamento conservativo dell’ex Cavallerizza promosse dal Comune di Ferrara e da Ferrara Tua spa per la realizzazione di nuovo parcheggio da 50 posti auto con entrata da via Mentana e uscita su via Palestro.

L’intervento, a cura di Ferrara Tua, è in particolare finalizzato a riqualificare e riutilizzare l’immobile dell’ex Cavallerizza e l’area di sua pertinenza, procedendo al risanamento, al restauro e al consolidamento delle mura perimetrali. Nell’area sarà realizzato un parcheggio a pagamento per 50 posti auto (di cui uno per disabili) ad integrazione del parcheggio San Guglielmo, portando la disponibilità complessiva dell’area da 167 a 217 posti.

L’entrata sarà su via Mentana, con accesso già esistente, e uscita su via Palestro attraverso il varco tra il prospetto dell’ex Cavallerizza e quello dell’edificio a fianco, di proprietà della Guardia di Finanza.

I lavori si concluderanno entro il prossimo mese di settembre.

Opera di riqualificazione di piazza Buozzi a Pontelagoscuro

Ha preso il via il 22 maggio scorso la prima fase dell’opera di riqualificazione di piazza Buozzi a Pontelagoscuro. Per consentire l’esecuzione dell’intervento, della durata preventivata di 150 giorni lavorativi, è prevista la chiusura della piazza nel tratto tra il Centro civico e la chiesa e lo spostamento del mercato settimanale del venerdì in via Savonuzzi e via Venezia.

AGGIORNAMENTO: al momento sono in corso le opere edili e idrauliche per la nuova fontana e la posa della linea di smaltimento delle acque meteoriche. Proseguono inoltre i lavori per lo scavo di sbancamento e la posa del pacchetto di sottofondo nell’area del sagrato della chiesa, mentre è stato ultimato quello nella parte centrale della piazza.
In via di ultimazione è invece il rifacimento della rete idrica dal lato del Centro Civico ad opera di Hera.

SEGNALETICA

Manutenzione straordinaria della segnaletica

Interventi di manutenzione straordinaria della segnaletica stradale orizzontale e complementare, per il miglioramento della viabilità sono in corso in:
via Tumiati (lato sud), via Isabella d’Este, Contrada Mirasole, piazzale dei Giochi, via della Grotta,
via Rampari San Paolo, via Malaguti, via Succi, via Frassoldati, piazzetta Corelli, via Giuoco del pallone, via Sant’Andrea, via Borgo di Sotto, via Fondobanchetto, via Del Turco, via Parmeggiani, piazza Ariostea, via Vigne, via delle Erbe, via Folegno, via del Gregorio, via Cortile, via Renata di Francia, via Lucrezia Borgia, via Alberti, via da Novara, via Borsari, via Aleotti, via Guido D’Arezzo, via Bovelli, via Muratori, vicolo San Matteo, vicolo Fossato, via Frescobaldi, via Bellaria, via Resistenza, via Mortara fino a int con via Fossato di Mortara, via Fossato di Mortara, via Bottoni, via Mac Alister, via Spartaco, via Roversella, viale Alfonso I D’Este (Bagni Ducali), via Fortezza, via Paolo V, via Casteltedaldo, via Niccolini, via dei Mille, piazza XXIV Maggio, via Podgora, via Martinelli, via Pasubio, via Fiume, via Sardi, piazza Castellina, via San Giacomo, via Darsena, via Saragat, via Mameli, via Ticchioni, via Oberdan, via Sauro, via Orsini, via Battisti, via Govoni, via Cassoli, via Ticchioni, rotatoria via Cassoli, via Felisatti, via Rizzo.

Interventi di tracciatura della segnaletica orizzontale

Saranno eseguiti entro il 23 agosto prossimo i lavori di tracciatura della segnaletica orizzontale nelle seguenti vie:
Alfonso I d’Este – Bassona – Boccale – Briosi – Calzolai (da via Fossa a via Copparo) – Canalbianco – Canalazzi – Ca’ Rossa – Catena – Comacchio (da Capodistria a Ricciarelli) – Darsena – Ginestra – Gramicia – Froldo – Vallina – Ippolito d’Este – Ladino – Massafiscaglia – Michelini – Montesanto – Naviglio – Comparto P.M.I. (esclusa via Diana) – Pioppa – Pioppelle – Ponte Caldirolo – Prinella – Quercia – Quarantastaia – Rabbiosa – p.za Libertà – Talassi – Traversagno -Trigaboli – XI Poletti – Verga – Venezia.

Per tutti gli interventi relativi alla segnaletica non è prevista la chiusura al transito delle vie interessate, ma saranno possibili rallentamenti della circolazione.

INTERVENTI A CURA DI HERA

Interventi di ripristino di manti stradali a seguito di lavori alle reti a cura di Hera

Prenderanno il via il 25 agosto i lavori a cura di Hera in via delle Statue per il ripristino del manto stradale a seguito dei recenti interventi alle reti di sottoservizi. E’ prevista la chiusura al transito nel tratto da via Copparo a via Tebaldeo.

Teleriscaldamento in via del Turco

Sono in corso in via del Turco i lavori, a cura di Hera, per il nuovo allaccio al teleriscaldamento, con chiusura della strada da via Cortevecchia a piazzetta San Michele, sino al termine dell’intervento (saranno ammessi i residenti nei tratti non interessati dai lavori). Via del Podestà risulta quindi a fondo chiuso con provenienza da via Boccaleone; pertanto, chi proviene da via Boccaleone può svoltare solo a destra in via del Podestà (dove è stata temporaneamente revocata l’area pedonale) con direzione corso Porta Reno.

Lavori alle reti gas, idrica, fognaria e del teleriscaldamento

Inizieranno lunedì 11 agosto in via dello Zucchero i lavori a cura di Hera per la sostituzione di condotte del gas.

Proseguono inoltre gli interventi, sempre a cura di Hera, per la posa di impianti di sottoservizi in: via Delle Chiodare (sostituzione condotta gas), via Ghiara (sostituzione condotta gas), via Bulgarelli (sostituzione condotta gas), via Pasetta, nel tratto da via Viazza alla centrale presso il cimitero di Boara (posa condotte fognarie), via Viazza (posa nuova condotta idrica e relativi allacciamenti), via Riminalda (posa nuova condotta idrica e relativi allacciamenti).

EDILIZIA SCOLASTICA

Interventi di manutenzione straordinaria e messa a norma di edifici scolastici

E’ in corso di esecuzione il programma di lavori manutenzione straordinaria e messa a norma previsti dall’Amministrazione comunale per una serie di edifici scolastici:

– Scuola elementare Ercole Mosti: adeguamento nuove attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco in funzione del DPR antincendio; realizzazione compartimentazioni ed installazione prèsidi antincendio ed adeguamenti impianti;

– Nido Le Girandole: rifacimento dell’impianto termoidraulico; realizzazione nuove linee radiatori e ventilconvettori, ed impianto idrico, rinnovo aria predisposizione per il rinfrescamento dei dormitori (fine lavori entro agosto 2014);

– Nido Cavallari: adeguamento nuove attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco in funzione del DPR antincendio; realizzazione compartimentazioni ed installazione prèsidi antincendio ed adeguamenti impianti;

– Scuola secondaria Cona: messa a norma della scuola secondaria di primo grado di Cona in materia di prevenzione incendi per quanto riguarda le vie di fuga; realizzazione di una scala metallica antincendio (fine lavori prevista per il 10/09/14);

– Nido Il Trenino: adeguamento nuove attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco in funzione del DPR antincendio (gli interventi di adeguamento riguardano principalmente opere edili, opere da serramentista, impiantistica antincendio, impiantistica elettrica e speciale ed impiantistica distribuzione gas);

– Nido Rampari: adeguamento nuove attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco in funzione del DPR antincendio (gli interventi di adeguamento riguardano principalmente opere edili, opere da serramentista, impiantistica antincendio, impiantistica elettrica – lavori iniziati il 4 agosto)

Tra via Mambro e via Krasnodar il cantiere della nuova scuola d’infanzia Aquilone

Sono in corso i lavori di realizzazione della nuova scuola d’infanzia Aquilone finanziata con fondi Regionali per la ricostruzione post-sisma.

La durata prevista per i lavori, aggiudicati all’impresa Arco Costruzioni di Ravenna e iniziati il 17 marzo scorso, è di 180 giorni, per una spesa complessiva di 1.850.160 euro.

LA SCHEDA

Articolata su un unico piano, con ampie vetrate sul giardino circostante e in linea con i più moderni accorgimenti di sostenibilità ambientale. Questa la nuova scuola d’infanzia comunale Aquilone secondo il progetto elaborato dal Servizio Edilizia del Comune. La struttura è in via di realizzazione in un’area verde di 4.200 mq, tra le vie Mambro e Krasnodar, a poche centinaia di metri dalla vecchia scuola, resa inagibile dal sisma del maggio 2012 e attualmente funzionante all’interno di moduli temporanei in via Nievo.
A seguito di verifiche e valutazioni, i tecnici dell’Amministrazione comunale hanno infatti ritenuto più funzionale e vantaggiosa l’ipotesi della costruzione ex novo di una struttura in grado di ospitare i cento allievi dell’Aquilone. Tenendo conto inoltre delle prescrizioni della Regione che richiedono di localizzare le nuove strutture scolastiche nei pressi di quelle esistenti per promuoverne l’integrazione funzionale, si è optato per l’accorpamento con il nido comunale Costa di via Praga, per dar vita a una struttura unificata ospitante i due diversi servizi educativi e poter così continuare a rispondere alle esigenze di quell’area della città.
Il nuovo edificio sarà composto da quattro sezioni con relativi dormitori, spazi comuni e una zona servizi con cucina, spogliatoi e uffici. Avrà una configurazione a corte aperta, concepita
per essere in continua relazione con il giardino circostante, attraverso ampie superfici vetrate in grado di creare un tutt’uno tra spazi interni ed esterni. Quasi tutti i locali avranno infatti doppi affacci per una migliore illuminazione.
La struttura, dotata di ampie dimensioni sia in termini di superfici che di altezze, sarà organizzata in due zone, la prima con una sala centrale che darà accesso alle sezioni, e la seconda costituita da cucina, spogliatoi e uffici. L’ingresso al fabbricato sarà su via Mambro, con accesso diretto al salone centrale attraverso una bussola.
Grande attenzione è stata riservata in fase di progettazione anche al rispetto delle norme antisismiche e dei criteri di sostenibilità ambientale, con partizioni interne a secco, in legno, ad alto isolamento termico, serramenti ad alte prestazioni, uso passivo di energia rinnovabile tramite pannelli solari fotovoltaici, impianto di recupero delle acque piovane da riutilizzare per gli scarichi wc e per l’irrigazione del giardino e impianto di ventilazione meccanica con recuperatori di calore.

L’impianto di riscaldamento sarà a pompa di calore a pannelli radianti a pavimento, mentre l’impianto elettrico avrà corpi illuminanti a led, che permettono un notevole risparmio rispetto alle lampade elettroniche, e il sistema sarà in grado di regolare automaticamente le accensioni rispetto all’illuminamento interno cosi da ridurre al minimo inutili consumi di energia elettrica.

Le pavimentazioni saranno in legno per le sezioni, in ceramica per bagni e antibagni, linoleum per il salone per le “attività libere” e gres per la zona servizi.

Alla scuola Ercole Mosti interventi per il ripristino post-sisma

Sono in corso i lavori di ripristino e miglioramento strutturale anti-sismico della scuola elementare Ercole Mosti di via Bologna, gravemente danneggiata dal sisma del maggio 2012.

L’intervento prevede: l’inserimento a livello dei solai di tiranti metallici; il miglioramento dei collegamenti dell’orditura lignea del tetto con piastre e barre metalliche; la costruzione di nuove pareti interne per aumentare la resistenza al sisma del fabbricato; il consolidamento dei solai lignei; il consolidamento delle pareti dell’androne al piano terra tramite intonaco armato su entrambe le facce; la riparazione dei danni causati dal sisma (lesioni su archi e architravi); la sostituzione dei controsoffitti pesanti in arelle con controsoffitti in cartongesso REI 60; alcune finiture interne e la tinteggiatura esterna; il ripristino dell’impianto elettrico; l’adeguamento alla normativa di prevenzione incendi attraverso l’allargamento dei varchi, la compartimentazione delle scale e l’installazione di un impianto di spegnimento ad acqua.

AGGIORNAMENTO (all’8 agosto 2014):

Sono già stati eseguiti i lavori di demolizione, gli interventi di rinforzo degli architravi delle finestre e delle porte, il rinforzo delle fondazioni, la ricostruzione delle pareti interne, il consolidamento dei solai e delle pareti dell’androne, la posa dei ponteggi esterni, il consolidamento degli archi con le apposite resine, la posa dei tiranti metallici, il consolidamento della copertura, la stesura degli intonaci, la posa dei controsoffitti REI 60 e la posa dei pavimenti.

Sono attualmente in corso i lavori di posa delle porte, gli interventi di tinteggiatura interna, il ripristino dell’impianto elettrico e l’installazione dell’impianto di spegnimento ad acqua.

EDIFICI E BENI CULTURALI E MONUMENTALI

Al Museo di Storia naturale interventi di restauro e riqualificazione impiantistica

Sono in corso, dal 3 giugno scorso, nella sede del Museo di Storia naturale di via De Pisis i lavori per la riqualificazione dell’atrio e altri locali e per la messa a norma impiantistica.

Gli interventi prevedono in particolare la sistemazione dell’area di ingresso, con il rifacimento della bussola in vetro e la ricollocazione della biglietteria, il rifacimento dell’impianto elettrico e dei corpi illuminanti, la tinteggiatura di tutto il vano scala, il rifacimento dei servizi igienici e la compartimentazione di alcuni locali esterni nei laboratori con l’ausilio di pannelli REI 120 e porte REI.

La durata prevista dei lavori è di 90 giorni e l’importo complessivo dell’opera è di 80mila euro.

VERDE PUBBLICO

Aree gioco rimesse a nuovo in una serie di parchi cittadini

Proseguono nell’area verde di via Ticchioni e nel cortile della scuola materna INA Barco i lavori di riqualificazione inseriti nel programma di interventi previsto dall’Ufficio Verde del Comune per una serie di spazi verdi e parchi del territorio comunale.

Le operazioni di sfalcio dell’erba

Sono in corso, nelle aree di verde pubblico cittadino, le operazioni di sfalcio dell’erba curate da Amsefc spa, sotto la supervisione dei tecnici dell’Ufficio Verde del Comune di Ferrara.
Il programma delle operazioni riguarda sia il centro città sia le aree del forese.

MEMORIA DEI CADUTI – Lunedì 11 agosto alle 10 di fronte al Tempio di san Cristoforo
Cerimonia solenne in ricordo degli eccidi della Certosa
08-08-2014

Tra l’11 e il 20 agosto 1944 patrioti ferraresi vennero trucidati all’interno della Certosa cittadina. In ricordo di quei tragici eventi vennero apposte lapidi sul muro antistante la chiesa di S.Cristoforo. Per onorare la memoria dei caduti lunedì 11 agosto alle 10 il ‘Comitato per le celebrazioni degli eccidi della Certosa’ formato da associazioni, realtà istituzionali cittadine e forze armate, ha organizzato come di consueto in quel luogo una solenne cerimonia e deposizione di una corona d’alloro con gli onori militari. Insieme all’assessore Roberto Serra per l’Amministrazione comunale saranno presenti autorità civili, militari e religiose e membri delle associazioni Partigiane, Combattentistiche e d’Arma con i propri labari.

LA SCHEDA – Eccidi della Certosa – Ferrara agosto 1944 (Notizie tratte dai documenti inviati dalla Prefettura di Ferrara al Ministero dell’Interno, conservati negli archivi dei servizi di Documentazione Storica del Comune di Ferrara)
Alle ore 4,45 dell’11 agosto 1944, a seguito dell’uccisione da parte di un gappista del maresciallo di Pubblica sicurezza Mario Villani, avvenuta a Ferrara il 10 agosto 1944, presso la Certosa di Ferrara vennero fucilati Gaetano Bini, Destino Sivieri Tersilio, Romeo Bighi, Guido Droghetti, Guido Fillini, Amleto Piccoli, Renato Squarzanti. Un altro prigioniero, Balestri Jovanti, ugualmente condannato alla fucilazione, riuscì a fuggire e sopravisse. La sera del 20 agosto vennero inoltre fucilati Donato Cazzato e Mario Zanella. Un altro elemento della Resistenza (Mario Bisi, nome di battaglia ‘Augusto’) individuato nel corso delle indagini per l’uccisione del maresciallo Villani, trattenuto nei locali della Questura di Ferrara e sottoposto a feroci interrogatori e torture, si autoaccusò dell’uccisione del Villani stesso e morì nella notte tra il 20 e il 21 agosto con un colpo di arma da fuoco. Le autorità addebitarono la sua morte ad un improbabile ‘suicidio’ (legato mani e piedi sarebbe riuscito a spararsi con una pistola appoggiata sul tavolo, approfittando dell’assopimento del piantone).

Istituito il tavolo per l’inclusione lavorativa

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

“Oggi dobbiamo ripensare a nuovi modelli di sostegno alle fasce più disagiate della popolazione, anche attraverso forme di integrazione lavorativa ed il protocollo di intesa approvato dalla Giunta Comunale nelle scorse settimane va in questa direzione. E’ un progetto fondamentale, frutto della collaborazione con soggetti seri e capaci, che ci aiutano ad andare incontro alle esigenze dei cittadini in condizioni di svantaggio socio-economico.” Con queste parole l’assessore alle Politiche Sociali Sergio Provasi questa mattina ha avviato il proficuo confronto tra tutti gli attori del Tavolo del Tavolo per l’inclusione lavorativa, che hanno sottoscritto il protocollo di intesa. Barbara Ragazzi, consulente della Coop Work & Service, da anni impegnata proficuamente sul territorio, come responsabile dei progetti di inserimento lavorativo, ha elencato alcuni importanti traguardi raggiunti, in piena sinergia con l’Amministrazione Comunale, grazie alla Legge 68/1999 sul cosiddetto “collocamento mirato”. Due sono i progetti avviati di recente con successo con un finanziamento pari a 60mila euro, che hanno permesso di individuare 23 inserimenti sociali in contesto lavorativo. “In questi anni si è assistito ad un accesso crescente di persone al nostro punto di accoglienza sociale – ha dichiarato Barbara Ragazzi -, anche da parte di persone che rientrano in una categoria che può essere definita delle nuove povertà. La Pubblica Amministrazione deve allora inventare nuove forme di sostegno e tra quelle riuscite, va citata l’esperienza del camping Florenz, che sta continuando ad avviare percorsi di inserimento di persone difficilmente collocabili del mercato del lavoro.” A rafforzare le parole di Barbara Ragazzi è intervenuta proprio Arnalda Vitali, titolare della struttura ricettiva, la quale ha sottolineato che “abbiamo cominciato ad introdurre persone in condizioni di svantaggio economico ed è venuto il momento di far capire alle imprese che esiste la possibilità per legge di attivare tirocini per queste persone. Possono creare occasioni di lavoro.” Carla Carli, direttore della cooperativa Girogirotondo ha sottolineato che “va allargata la forbice della Legge 68 da persone con disabilità e persone con problemi di giustizia a persone in difficoltà economiche, costruendo progetti mirati ed alleanze con i sindacati. L’istituzione del Tavolo per l’inclusione lavorativa è stato accolto con favore anche da Riccardo Mantovani e Giuseppe Farinella di Confartigianato e da Unindustria, rappresentata da Lorenzo Tosini, il quale ha evidenziato che “alle aziende dico che l’assunzione di un disabile o uno svantaggiato è una risorsa, che può essere un valore altamente positivo. Va al di là dell’aspetto economico. Farò il possibile – ha aggiunto Tosini – per attivare percorsi di inserimento, perché ci sia l’attaccamento dell’imprenditore al territorio e delle persone al territorio.” E’ intervenuta anche Patrizia Bertelli, la quale ha ringraziato per “la sensibilità mostrata dall’Amministrazione Comunale in un momento socio-economico così particolare, per i preoccupanti livelli del tasso di povertà nella nostra provincia e ci riferiamo al ceto medio della popolazione.” Simone Bertolaso, in rappresentanza dell’associazione “Handiamo onlus”, ha anticipato che saranno promossi incontri nei centri commerciali sulle prerogative assicurate dalla legge 68/99. Tali incontri vedranno dapprima il coinvolgimento delle associazioni di categoria, per poi lasciare lo spazio a singoli colloqui nei quali si incroceranno domanda ed offerta di lavoro.
Giuseppina Pascale, dirigente del Settore Politiche Sociali, ringraziando i partecipanti per aver aderito al tavolo, che di fatto consentirà di attivare una rete di confronto continuo tra istituzioni, associazioni di categoria, imprese e cooperative sociali, ha specificato che i lavori si riaggiorneranno a settembre.

In Castello per svelare i segreti delle dame estensi: tutto al femminile il quinto appuntamento con le “Serate a Corte”

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Proseguono le “Serate a Corte”, promosse dalla Provincia di Ferrara, all’interno del Castello Estense di Ferrara che, mercoledì 13 agosto, si animerà nel quinto appuntamento di questa speciale iniziativa con il prolungamento dell’orario di apertura fino alle 23.00 e visite tematiche davvero suggestive.
Alle 19 si può seguire la visita guidata nelle sale del Castello, con un gustoso aperitivo finale nella magica cornice del Giardino degli Aranci, dove i vasi di rigogliosi agrumi creano un’atmosfera unica, romantica ed un punto privilegiato da cui ammirare le piazze illuminate del centro.
Alle 21 la serata prosegue con la visita guidata tematica dal titolo “Donne a corte. L’altra faccia del potere”, un percorso per conoscere le vicende delle affascinanti donne della Corte Estense ed un’occasione per scoprirne i caratteri, le storie appassionanti, le originali personalità.
Questo nuovo appuntamento svela eleganza, raffinatezza, cultura e mistero, uniti ad inquietudini ed angosce delle famose Dame di Corte. Le esistenze, le vicissitudini delle consorti dei nobili signori d’Este, il lato della storia più intimo, riaffiorano attraverso le parole esperte delle guide di Itinerando che, grazie ai testi storici, ci fanno conoscere aspetti del passato estense meno noti.
Nelle cupe prigioni della Torre dei Leoni due tragedie legate alla famiglia degli Estensi hanno come protagoniste le donne e le loro storie d’amore! Le sale del Castello risuonano delle parole della più famosa di tutte, Lucrezia Borgia, delle musiche delle Dame dalle notevoli doti vocali, delle danze eleganti che rallegravano le serate a corte, dei saggi consigli politici che le figure femminili elargivano in assenza dei mariti, e non solo. E ancora Renata di Francia, donna colta e di costumi irreprensibili, che si circondò di cortigiani francesi e fece parlare di sè per le sue idee religiose.
Le iniziative sono a cura di Itinerando. L’aperitivo è proposto da Orsatti Group.
Il programma completo delle iniziative e le tariffe di ingresso sono visibili sul sito www.castelloestense.it
Si partecipa su prenotazione contattando la biglietteria: 0532 299233 – 299338 – castello.estense@provincia.fe.it
Castello Estense – 44121 Ferrara – tel. +39 0532 299300 – fax +39 0532 299254 – e-mail provincia.ferrara@cert.provincia.fe.it
http://www.provincia.fe.it/ – Codice Fiscale e Partita IVA 00334500386

Copparo: quattro giorni di lavori di restyling nell’ufficio postale di piazzale Papa Giovanni XXIII

da: Poste Italiane, ufficio Comunicazione Territoriale Emilia-Romagna e Marche

L’ufficio postale di Copparo sarà interessato da lavori di restyling nelle giornate del 12, 13, 19 e 20 agosto, durante le quali sarà sospeso il servizio. Sarà comunque in funzione h 24 lo sportello automatico Atm Postamat per operazioni di prelievo, pagamento bollettini, ricariche telefoniche, ecc.).
Gli interventi nella struttura di piazzale Papa Giovanni XXIII consentiranno di offrire un servizio qualitativamente migliore in condizioni di maggiore comfort e sicurezza, mirato alle esigenze della clientela sia per quanto riguarda i prodotti postali sia per i servizi finanziari.
Durante le suddette giornate di lavori, per qualsiasi operazione, compreso il ritiro dei pacchi e delle raccomandate inesitate, la clientela potrà rivolgersi al vicino ufficio postale di Tamara, opportunamente potenziato con personale aggiuntivo.
L’ufficio postale di Copparo sarà comunque regolarmente aperto nelle giornate del 14, 16 e 18 agosto e riprenderà completamente la propria attività a partire da giovedì 21 agosto con i consueti orari.

Una novità allo Sportello Affitti di Unife: dal 22 agosto verrà rilasciato il codice fiscale per docenti e studenti stranieri

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Già attivo dal 2012 lo Sportello Registrazione Affitti, servizio dedicato agli studenti per favorire la semplificazione dei rapporti con i contribuenti e per combattere il mercato degli affitti “in nero” o irregolari, a partire da venerdì 22 agosto offrirà una nuova opportunità.

Novità di quest’anno è che direttamente allo Sportello, realizzato dall’Università di Ferrara in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate ed il Comune di Ferrara, verrà rilasciato il codice fiscale a studenti e docenti stranieri, in aggiunta ai servizi di consulenza sui benefici fiscali riservati a chi detiene un contratto di affitto regolare e di registrazione del contratto di locazione.

Quando e dove recarsi per usufruire di questo servizio? Dal 22 agosto ogni venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 11.30, lo sportello sarà attivo a Palazzo Renata di Francia, stanza 12, (via Savonarola, 11), dove un funzionario dell’Agenzia delle Entrate sarà a disposizione di tutti gli interessati.

Proprio al codice fiscale per i cittadini stranieri è dedicato il video realizzato dall’Agenzia delle Entrate in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna ed ERVET, “Mini-guida al codice fiscale per stranieri”, disponibile sui siti istituzionali degli enti e sul canale YouTube dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna: http://www.youtube.com/watch?v=ykT5bGlv-f8.

Per tutte le informazioni sul servizio è possibile telefonare allo 0532 293383 il venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 11.30, inviare una e-mail all’indirizzo infoaffitti@unife.it, o visitare il sito web dedicato nella sezione del Portale Unife riservata al Diritto allo Studio.

La Straferrara compie 83 anni

da: Maria Cristina Nascosi Sandri

Sono 83 anni che la Straferrara è sulla breccia, o, per meglio dire, sul… palcoscenico.
E quasi un anno è trascorso dalla scomparsa di Beppe Faggioli, attore, regista e capocomico dal 1967, insieme con la moglie, inseparabile compagna nella vita e sulle scene, Rossana Cici Spadoni, figlia del fondatore della più che unica compagine teatrale dialettale ferrarese.
L’aver resistito nel tempo vuol dire che chi ne ha tenuto e tiene le fila ha saputo creare un legame imprescindibile tra tutti i componenti, nel tempo, che va al di là di una ‘semplice’ passione per il teatro, la ‘grande magìa’ di Eduardo.
La Compagnia fu fondata il 14 agosto 1931 da Ultimo Spadoni insieme con un piccolo gruppo di amici e sodali, da tempo veterani delle scene, non solo attori, ma anche autori di gran livello e cultura.

© Photo FRANCO SANDRI (A.I.R.F.)
© Photo FRANCO SANDRI (A.I.R.F.)

La prima recita avvenne il 3 settembre di quell’anno al Teatro dei Cacciatori di Pontelagoscuro con la commedia “Pàdar, fiòl e …Stefanìn” e la farsa “L’ unich rimèdi”, scritte entrambe da Alfredo Pitteri, uno dei grandi cui s’accennava più sopra.
Allora era di prammatica, quasi un classico, concludere la serata, dopo la commedia, con una farsa. Da quella memorabile recita la Straferrara prese l’avvio e lavorò quasi per un anno intero al cinema-teatro Diana di Ferrara. L’anno successivo iniziò un’intensa toumée in tutti i teatri della provincia, diffondendo ovunque passione per il teatro dialettale ferrarese. Il crescendo dei successi portò la compagnia al teatro Nuovo ed al teatro Verdi di Ferrara, dove si esibì per molte recite: in entrambi i teatri riscosse molta affermazione, grazie alla bravura degli interpreti, alla cornice scenica ben curata a tutti gli effetti ed all’esecuzione del lavoro, resa maggiormente piacevole, in alcuni spettacoli, dalle canzoni e dalla musica inseriti con ottimo gusto.
Il suo lavoro corale non conobbe soste neppure in tempo di guerra, sotto i bombardamenti, continuando la propria attività, pur sotto l’incubo delle incursioni aeree, recandosi con mezzi di fortuna anche nei pochi teatri di provincia rimasti attivi, per portare un po’ di svago e di conforto agli sfollati.
La sua notorietà si diffuse, nel tempo, in molte città della nostra regione, sicché la Straferrara si produsse validamente negli anni del dopoguerra nei migliori teatri tra cui il Savoia di Rimini, il Rasi di Ravenna, il Principe di Modena, il Duse di Bologna ed il famoso Regio di Parma in cui rappresentò ”A la partigiana”, un classico di Alfredo Pitteri ancora rappresentato da altre compagnie come il forlivese Cinecircolo del Gallo, presieduto dal capocomico Aurelio Angelucci, regista, attore ed erede spirituale dello stesso Pitteri.
Ferrara ha riconosciuto, seppur lacunosamente e, di sicuro, non quanto avrebbe meritato, l’opera davvero meritoria della Straferrara: nel 1976 la compagnia ha ricevuto dalla Camera di Commercio il premio Masi – Recchi per “l’alto contributo dato alla valorizzazione del patrimonio linguistico ferrarese, mantenendo in essere un teatro dialettale provinciale”. Ed ultimo, in ordine di tempo, l’Associazione Stampa Ferrara ha attribuito nel 2002 a Beppe Faggioli un premio alla carriera, la cui motivazione rileva, fra l’altro, che ” ha saputo trasmettere anche alle giovani generazioni la passione per questo genere di teatro, tanto che alla vecchia e gloriosa Straferrara si sono affiancate in città e in provincia alcune compagnie composte in massima parte proprio da attori giovani “.

E nel nome e nel ricordo di Beppe, oltre agli auguri di almeno altri splendidi 83 anni,
auspichiamo un ad maiora a tutto tondo e con grande affetto.

Foto:
© Photo di Franco sandri (Airf)

Il radicamento dei Mercati contadini a Ferrara: il punto di vista di un produttore storico e di chi i mercati li gestisce

Da qualche anno i Mercati contadini a Ferrara stanno avendo un ottimo riscontro. Per diversi produttori che espongono in Porta Paola e in Piazza Municipale i mercati rappresentano il canale più redditizio a livello di vendita diretta. Per saperne di più, abbiamo incontrato un produttore, Ivano Pezzetti dell’azienda agricola IoBio, e Luca Deserti della Strada dei vini e dei sapori (Provincia di Ferrara).

Ivano, tu sei uno dei produttori storici qui a Porta Paola, raccontaci quando avete cominciato e come stanno andando le cose?

Abbiamo iniziato nel 2005. All’inizio non vendevamo granché, con il tempo invece le cose sono cambiate: oggi il giro è notevolmente aumentato, la gente cerca il biologico, apprezza il nostro prodotto e quindi ci siamo fatti i nostri clienti abituali. Attualmente Porta Paola è l’attività che ci rende di più a livello di vendita diretta, anche se abbiamo un buon riscontro anche con il mercato di Piazza Municipale e con i Gas cittadini.

Quanta gente acquista alla vostra bancarella del venerdì a Porta Paola?

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Il banco dell’Az. agricola ‘IoBio’ di Ivano Pezzetti

Diciamo che qui da noi passano all’incirca 400 persone ogni venerdì, è un buon numero e siamo molto contenti. I clienti sono aumentati anche a seguito del “Biopertutti”, manifestazione che si è tenuta a Ferrara il 21 e 22 giugno e che ha avvicinato ulteriormente la gente al biologico. Come accennavo prima, è importante anche la presenza dei gruppi d’acquisto: i gasisti, che ormai conoscono bene il nostro prodotto, ordinano tramite mail e si ritrovano la sportina pronta da ritirare il venerdì mattina in Porta Paola; questo è un buon metodo, perché ci permette di calcolare bene le quantità e soddisfare il cliente.

Possiamo dire quindi che la gestione dei mercati contadini da parte della “Strada dei vini e dei sapori” sta funzionando al meglio…

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Il banco di IoBio in P.zza Municipale a Ferrara

Assolutamente sì, come dicevo c’è un buon giro e le vendite sono molto buone. Questo lo si deve anche al fatto che i nostri prezzi sono concorrenziali, riusciamo a vendere ad un prezzo giusto. E questo è possibile perché noi paghiamo una quota simbolica a giornata per fare il mercato, 6 euro per Porta Paola e 26 per Piazza Municipale, perché lì abbiamo anche l’allacciamento elettrico e il tecnico. In questo modo Comune e Provincia promuovono i prodotti del territorio, sostengono noi produttori e allo stesso tempo vanno incontro alla gente; se dovessimo pagare ogni volta la quota piena di occupazione del suolo pubblico, i prezzi aumenterebbero a discapito di tutti… saremmo costretti a fare prezzi da negozio.

Per quanto riguarda invece i controlli?

L’agrotecnico della “Strada dei vini e dei sapori” passa a controllare i prodotti, soprattutto nelle stagioni più “calde”, in termini di produzione e di afflusso di clienti, ossia in primavera e in autunno. Se hanno qualche dubbio sulla provenienza dei prodotti, passano anche in azienda: il regolamento prevede che si debba vendere almeno il 70% di produzione propria, integrando con prodotti di altri produttori locali per un massimo del 30%. Io, però, ho sempre fatto la scelta di vendere solo ed esclusivamente in mio prodotto, perché solo così posso garantire che si tratta al 100% di un prodotto biologico. Questo modo di lavorare premia, perché i clienti lo sanno e apprezzano; certo, in alcuni periodi dell’anno l’offerta si riduce sensibilmente, in inverno arrivo ad avere solo mele e pere, ma da aprile ad ottobre ho tutto e la gente sa quello che mangia.

Vista la soddisfazione di Ivano Pezzetti, abbiamo contattato Luca Deserti della Strada dei vini e dei sapori, per avere anche il riscontro dei gestori, e capire meglio come vengono organizzati i Mercati contadini, quali le regole che ne stanno alla base.

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Logo della ‘Strada dei vini e dei sapori’ della Provincia di Ferrara

La Strada dei vini e dei sapori ha in gestione il Mercato contadino del Comune di Ferrara dalla fine del 2010. Prima se ne occupavano direttamente le associazioni di categoria, poi per motivi organizzativi vari si è preferito riferirsi ad un soggetto unico.
Il mercato contadino ha lo scopo di dare risalto ai produttori locali privilegiando il km 0, di fornire a produttori e consumatori un’opportunità per accorciare la filiera d’acquisto, riducendone i passaggi intermedi con conseguente riduzione del prezzo finale.
Per partecipare bisogna essere produttore agricolo ed esporre almeno il 70% di produzione propria, il restante 30% deve essere comunque acquistato da aziende agricole locali e rimanere nell’ambito di produzioni tipiche della nostra regione. Non è ammesso in nessun caso l’approvvigionamento presso strutture commerciali (mercati ortofrutticoli o commercianti) e la provenienza di tali prodotti deve essere chiaramente indicata nei cartellini esposti. A volte, si può fare qualche piccola eccezione con l’ospite che viene magari da Imola e che porta un prodotto particolare che viene consentito perché è locale per lui.

Cosa significa “produttore ospite”, ci sono differenze tra produttore e produttore?
Il Mercato contadino di Ferrara accoglie due tipi di produttori, il produttore fisso e l’ospite. Mentre l’azienda del territorio ha la presenza garantita, l’ospite viene invitato se c’è posto. In generale, si parla di uno o due ospiti al massimo a giornata, non di più. L’ospite può provenire dalle provincie/regioni limitrofe, e non da lontano; la scelta di ospitare produttori “vicini” è stata fatta, oltre che per sostenere il territorio, anche per garantire una maggior tutela del prodotto, evitando tutto il discorso dei trasporti lunghi e quindi di un eventuale deterioramento dei prodotti, cose che richiederebbe controlli molto più complessi e delicati.

Voi che tipo di controlli siete tenuti a fare?
Noi siamo tenuti a verificare quanto previsto dal disciplinare [vedi], in particolare che sia rispettata la proporzione del 70/30 e l’effettiva provenienza. A questo proposito, è importante precisare che la percentuale si riferisce al numero di prodotti posti in vendita e non al volume, ossia al numero di categorie merceologiche esposte: per capirci, il produttore può portare 7 tipologie di frutta e verdura provenienti dal suo terreno (asparagi, fragole, susine, cipolle, carote, piselli e pomodori) e 3 tipologie diverse di un altro produttore (patate, aglio, bietola). Lo scopo principale di questa norma è quello di permettere al produttore di avere una maggiore gamma merceologica da offrire alla clientela. Ci sono poi i controlli in azienda.

E se i produttori non rispettano il disciplinare, se verificate che la provenienza è altra rispetto a quanto dichiarato, a che tipo di sanzioni vanno incontro?
Innanzitutto, bisogna premettere che per entrare a far parte dei Mercati bisogna superare un periodo di prova di cinque giornate. Nel caso di scorrettezze, sono previste sanzioni di vario tipo: a volte, soprattutto quando si tratta di problemi di comportamento, i produttori vengono semplicemente richiamati; se scopriamo che spacciano un prodotto per un altro, si passa alla sospensione, da una a tre giornate e per un periodo sempre più lungo; dopo la terza giornata di sospensione, si arriva all’estromissione dal mercato fino a data da destinarsi.

E’ capitato?
E’ capitato.

Quante aziende agricole riesce ad ospitare il Mercato contadino di Ferrara?
A meno che non ci siano particolari problemi numerici, come nel caso di altre manifestazioni realizzate in contemporanea, il Mercato può contare su 24 posti disponibili in Piazza Municipale e 18/19 in Porta Paola.

Chi decide quali aziende agricole ospitare di volta in volta?

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Il Mercato contadino di Piazza Municipale a Ferrara

Le associazioni di categoria ci comunicano, di settimana in settimana, le aziende interessate a partecipare, in sostanza ci fanno da collettore. Noi decidiamo la disposizione e spediamo la piantina via mail o via fax alle aziende. In realtà, l’organizzazione cambia un po’ da mercato a mercato: le postazioni del venerdì in Porta Paola sono praticamente fisse, ci sono piccole variazioni dettate dalla stagionalità, ma essenzialmente i produttori sono gli stessi perché si tratta di un mercato più stanziale; le postazioni di Piazza municipale, invece, cambiano più spesso e sono soggette a rotazione, in modo che i partecipanti possano beneficiare a turno dei posti migliori (i produttori hanno notato, per esempio, che la postazione vicino allo scalone vende di più), del lato ombra in estate, ecc. Noi, come gestori, andiamo tutte le domeniche a controllare la disposizione dei gazebo in Piazza Municipale e per verificare che non ci siano inconvenienti.

Complimenti davvero, devo dire che durante questo colloquio mi ha molto colpito l’attenzione ai dettagli e l’esperienza con cui gestite il tutto; tu poi (diamo del tu perché Luca è molto giovane) dimostri grande dimestichezza, posso chiederti che formazione hai?
Effettivamente ho sempre lavorato nell’ambito di sagre/mercati. Io sono Operatore di turismo culturale. Le mie prime esperienze professionali le feci presso il consorzio di Ostellato “Verde Delta” (ora purtroppo non esiste più) che si occupava dell’organizzazione di sagre ed eventi come la Sagra dell’anguilla, la Festa del riso di Jolanda, la Fiera di Migliarino, ed è stato lì che ho imparato tutto sulla disposizione degli espositori, gli aspetti tecnici e gestionali. Poi è successo che ho mandato il curriculum alla Strada dei vini e dei sapori, proprio nel momento in cui si stavano riorganizzando i Mercati contadini, ed eccomi qui.

Ivano Pezzetti di IoBio ci diceva che i mercati vanno sempre meglio, anche voi riscontrate un miglioramento?
Noi come gestori, possiamo valutare l’andamento dei Mercati in base alle richieste degli espositori a partecipare: Piazza Municipale è sempre andato bene ed è sempre abbastanza costante, nonostante alcuni momenti di calo dovuti a stagionalità e maltempo; per Porta Paola, è vero, la clientela da qualche tempo sta aumentando, si radica sempre più e, proprio per questo, stiamo cercando di introdurre nuove postazioni, anche se gli spazi sono quelli che sono, privilegiando le aziende che portano prodotti nuovi rispetto a quello che c’è già, come per esempio le vongole di Padoan.

Ultima domanda, come vi regolate per la definizione dei prezzi?
Fino a qualche tempo fa, prendevamo i dati dal sito “Sms consumatori” e consigliavamo ai produttori di tenere il prezzo medio della grossa distribuzione del nord-Italia, ribassato del 30%. Ora questo servizio è sospeso e stiamo cercando altre fonti. Le nostre indicazioni sui prezzi però sono di massima e non obbligatorie, perché spesso bisogna considerare anche altri aspetti: per fare un esempio, il prezzo del riso nella grossa distribuzione è minore rispetto a quello dell’azienda agricola, perché può ammortizzare i costi sulle grandi quantità. I produttori hanno anche altri parametri a cui riferirsi, come i prezzi che gli farebbe Coferasta per esempio. In generale, abbiamo sempre riscontato prezzi buoni e la migliore prova è che la clientela non si lamenta, è soddisfatta e ritorna.

Per saperne di più:
Sito della Strada dei vini e dei sapori [vedi]
Statuto della Strada dei vini e dei sapori [vedi]
Pagine dell’Az. agricola IoBio di Ivano Pezzetti nel sito agrizero.it [vedi]

Disciplinare dei Mercati contadini della ‘Strada dei vini e dei sapori’

DISCIPLINARE DEL MERCATO

Premessa
Il MERCATO CONTADINO di Ferrara è un mercato riservato alla vendita diretta da
parte degli imprenditori agricoli.
L’obiettivo è quello di fornire a produttori e consumatori un’opportunità per
accorciare la filiera d’acquisto, riducendone i passaggi intermedi con
conseguente riduzione del prezzo finale per le diverse qualità di prodotto ceduto,
offrendo al produttore locale nuove opportunità di vendita e rendendo
direttamente percepibile al consumatore la qualità dei prodotti locali e di quelli
biologici.

Per imprenditore agricolo si intende, ai sensi dell’art. 2135 del cc., così come
modificato dall’art. 1, comma 1 del D.Lgs. n.228/01, “Chi esercita una delle
seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e
attività connesse. Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento
di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo
biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o
animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci,
salmastre o marine. Si intendono comunque annesse le attività, esercitate dal
medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione,
trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto
prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o
dall’allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o
servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda
normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata, ovvero di ricezione ed
ospitalità come definita dalla legge”.
Si considerano imprenditori agricoli le cooperative di imprenditori agricoli ed i loro
consorzi quando utilizzano per lo svolgimento delle attività di cui al precedente
paragrafo, prevalentemente prodotti dei soci, ovvero forniscono
prevalentemente ai soci beni e servizi diretti alla cura ed allo sviluppo del ciclo
biologico.

Per azienda agricola biologica si intende l’azienda iscritta all’elenco regionale
degli operatori dell’agricoltura biologica come previsto dal regolamento CEE
2092/1991 e s.m.i. e dalla Legge Regionale n.28/1997 e s.m.i.

Normative di riferimento
Vendita
– D.Lgs. 18 maggio 2001, n. 228: “Orientamento e organizzazione del settore agricolo.
– L. 283/62 (e regolamento di attuazione DPR 327/80) (disciplina igienica della produzione e della
vendita delle sostanze alimentari e delle bevande)
– Ordinanza del Ministero della Salute 03 aprile 2002 (regolamento igienico sanitario per il
commercio dei prodotti alimentari sulle aree pubbliche)
– D.P.R. 26.3.80 n. 327: “Regolamento di esecuzione delle norme contenute nella L. 30.4.62, n. 283,
e successive modificazioni, concernente la disciplina igienica della produzione e della vendita
delle sostanze alimentari e delle bevande”.
– D.Lgs. 109 del 27/01/92 e successive modificazioni e integrazioni (etichettatura e
confezionamento dei prodotti alimentari)
– L. 441 05/08/81 (Vendita a peso netto merci) e regolamento di esecuzione D.M. 13/1/84 e D.M.
21/12/84.
– D.Lgs. 155 del 26/5/97 HACCP (attuazione della Dir. Ce 93/43 sull’igiene dei prodotti alimentari)
– Regolamento CE n. 1148/2001 della Commissione, del 12 giugno 2001, sui controlli di conformità
alle norme di commercializzazione applicabili nel settore degli ortofrutticoli freschi Misure
agroambientali previste dal PSR 2000/2006 Reg CEE n. 1257/99 e nuovo PSR (da indicare
all’applicazione e adesione delle prossime misure)
– Reg CEE 2081/92 (protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei
prodotti agricoli ed alimentari)
– Reg CEE 2092/91 (metodi di produzione biologico dei prodotti agricoli e norme per l’uso di tale
nome su prodotti agricoli ed alimentari)
– Reg Ce 852/04 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sull’igiene dei
prodotti alimentari

ZOOTECNIA
Allevamenti
– Reg. Ce 820/97 (sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo
all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine)
– Reg. Ce 853/04 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che
stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale
– Reg. Ce 854/04 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che
stabilisce norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale
destinati al consumo umano.
Latte e derivati
– D.P.R. 54/97 (che recepisce la Dir. CEE 46/92 in materia di produzione ed immissione sul mercato
di latte crudo, latte alimentare trattato termicamente e di prodotti a base di latte.)
– L. 169 del 03/05/89: “Disciplina del trattamento e della commercializzazione del latte alimentare
vaccino”.
– Regolamento CEE 1804/99 sui prodotti zootecnici biologici.
Carni e macellazione
– D.Lgs. n.286 del 18/04/94 (attuazione delle direttive 91/497/CEE e 91/498/CEE concernenti i
problemi sanitari in materia di produzione ed immissione sul mercato di carni fresche) e
successive modifiche.
– D.Lgs. n.537 del 30/12/92: “Attuazione della Dir. 92/5/CEE relativa a problemi sanitari in materia di
produzione e commercializzazione di prodotti a base di carne e di alcuni prodotti di origine
animale” e successive modifiche.
– D.P.R. 30/12/92 n.559: “Regolamento per l’attuazione della Dir. 91/495/CEE relativa ai problemi
sanitari e di polizia in materia di produzione e commercializzazione di carni di coniglio e
selvaggina d’allevamento”.
– Circ. Min. Sanità prot. N° 43 del 30/10/93:”Linee di indirizzo in materia di applicazione della
deroga per la macellazione di conigli prevista dall’art. 4 del D.P.R. 30 dicembre 1992, n. 559.
– D.P.R. 17/10/96 n. 607:”Regolamento recante norme per l’attuazione della Dir. 92/45/CEE
relativa ai problemi sanitari e di polizia sanitaria in materia di uccisione di selvaggina e di
commercializzazione delle relative carni”.
– Circ. Min. Sanità 6 maggio 1998 n.7:”Applicazione del D.P.R. 17/10/96, n.607, concernente la
produzione di carni di selvaggina abbattuta a caccia e procedura di riconoscimento per gli
stabilimenti (centri di lavorazione, macelli e laboratori di sezionamento)”
– D.P.R. 10/12/97 n. 495:”Regolamento recante norme di attuazione della Dir. 92/116/CEE che
modifica la Dir. 71/118/CEE relativa a problemi sanitari in materia di produzione e immissione sul
mercato di carni fresche di volatili da cortile”.
– Circ. Min. Sanità n. 9 del 8/6/99:”Linee di indirizzo per l’applicazione del D.P.R. 10/12/97, n.495,
concernente la produzione e l’immissione sul mercato di carni fresche, di volatile da cortile, e del
D.P.R. 30/12/92,n. 559, per quanto concerne la produzione di carni fresche di coniglio e
selvaggina allevata da penna”.
Trasporti
– D.Lgs. n. 532 del 30/12/92. (Attuazione della Direttiva 91/628/CEE relativa alla protezione degli
animali durante il trasporto, modificato dal D.Lgs. n. 388 del 20/10/98).
Norme generali sui controlli
– D.Lgs. 531/92 (recepisce Dir. CEE 91/493 relative alle norme sanitarie applicabili alla produzione
ed alla commercializzazione di prodotti della pesca)
– L. 833 del 23/12/78 (istituzione del Servizio Sanitario Nazionale)
– D.P.R. 327 del 26/03/80 (controlli ufficiali, requisiti impianti, strutture, personale, ecc.)
– D.P.R. 123 del 03/03/93 (attuazione della direttiva 89/397/CE relativa al controllo ufficiale dei
prodotti alimentari)
– D.Lgs. 626/94 (sicurezza sul lavoro)
– Circ. Min. Sanità n.1 del 01/12/98 (elaborazione dei manuali volontari di corretta prassi igienica)
– eventuali disciplinari di prodotti Dop, Igp od a marchio volontario.
– D.Lgs. 173/98 (Salvaguardia della tipicità e tradizionalità dei nostri prodotti)
– Prevede forme di valorizzazione del patrimonio gastronomico (Atlante dei prodotti tipici, ed
istituisce l’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali e permette alle aziende
produttrici di ottenere delle deroghe sull’igiene alimentare; rif. D.L. n.155/97).
– L. 268 del 27/07/99 (“Disciplina delle strade del vino” alla quale possono fare riferimento regioni
per inaugurare quei percorsi enologici nei territori a vocazione vinicola con particolare
riferimento ai luoghi delle produzioni qualitative di cui alla Legge n. 164/92)
– Regolamento CEE 1935/95 EN 45011 (I controlli sulla qualità sono delegati a organi terzi differenti
dai consorzi).
– Regolamento Ce 882/04 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai
controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti
e alle norme sulla salute e sul benessere degli n. 125-54 (tutela delle denominazioni di origine e
tipiche dei formaggi).
– Legge n. 930/63 (norme per la tutela delle denominazioni di origine dei mosti e dei vini) Legge
164/92 e D.Lgs 173/98 (nuova disciplina delle denominazioni di origine).
– Legge n. 97/94 (Legge sulla montagna); da aggiungere la legge sulla montagna
dell’Emilia Romagna.
Ortofrutticoli e derivati
– D.P.R. 8.6.82, n. 401: “Attuazione della direttiva (CEE) numero 79/693 relativa alle confetture,
gelatine e marmellate di frutta e crema di marroni”
– D.P.R. 489 del 18/05/82: “Attuazione delle direttive CEE n. 75/726 e n. 79/168 relative ai succhi di
frutta e prodotti simili”.
– Regolamento CEE n. 2251/92 del 29/07/92 (controlli sulla qualità degli ortofrutticoli freschi)
Miele
– Legge n.753 del 12 ottobre 1982 (recepimento della direttiva del Consiglio della
Comunità economica europea riguardante l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri
della UE concernenti il miele)
– Legge n.128 del 24/04/98 art. 52 (Legge comunitaria 1995 – 1997 – disposizione sul miele).

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
Relative alla normativa cogente e volontaria
-Legge d’orientamento (18 maggio 2001 n.228);
-Legge 3 agosto 2004, n.204 (G.U. n. 186 del 10 agosto 2004 – in vigore dal 11 agosto 2004):
«Disposizioni urgenti per l’etichettatura di alcuni prodotti agroalimentari, nonché in materia di
agricoltura e pesca»;
-Misure agroambientali previste dal PSR 2000/2006 Reg CEE n. 1257/99 e prossime misure (da
indicare);
-Reg. CEE 2081/92 (IGP – DOP) e reg. 510;
-Reg. CEE 2092/91 (metodi di produzione biologica);
-Legge regionale sui prodotti NO OGM (vedi numeri legge);
-Reg. CEE 820/97 (sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura
delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine);
-DPR 54/97 (che recepisce la Dir. CEE 46/92 in materia di produzione ed immissione sul mercato di
latte crudo, latte alimentare trattato termicamente e di prodotti a base di latte.);
-D.L. 286/94 (attuazione delle direttive 91/497/CEE e 91/498/CEE concernenti i problemi sanitari in
materia di produzione ed immissione sul mercato di carni fresche) e successive modifiche;
-Reg. CEE 1804/99 sui prodotti zootecnici biologici;
-Reg. CEE 2251/92 (controlli sulla qualità degli ortofrutticoli freschi);
-Legge n. 753/82 e n.128/92, art.52 (recepimento della direttiva del Consiglio della Comunità
economica europea riguardante l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri della UE
concernenti il miele);
-D.lgs 173/98 Salvaguardia della tipicità e tradizionalità dei nostri prodotti;
-Legge n. 125-54 “Formaggi dop”;
-Legge n. 930/63 e Legge 164/92 “Vino DOC DOCG e IGT”;
-Legge n. 97/94 (Legge sulla montagna);

Articolo 1. Ubicazione e caratteristiche del mercato
Luoghi di svolgimento: Porta Paola; Piazza Municipale o altra sede.
Porta Paola – Dimensioni: n. 18 posteggi aventi dimensione (3 x 3 mt); Frequenza: Venerdì.
Piazza Municipale – Dimensioni: n. 24 posteggi aventi dimensione (3 x 3 mt); Frequenza: prima e terza Domenica del mese.

L’orario comprensivo di allestimento e disallestimento è, di norma, dalle ore 7,00
alle ore 14,00 in Porta Paola nella giornata di venerdì e dalle ore 7,30 alle ore
20,00 (orario di vendita dalle ore 10,00 alle ore 18,30) in P.zza Municipale nella
giornata di domenica, salvo diversa comunicazione del soggetto gestore.

Merceologie ammesse: prodotti di cui al successivo articolo 7.
Attività complementari alla vendita diretta: possono essere realizzate attività
culturali, didattiche e dimostrative (degustazione gratuita prodotti) legate ai
prodotti alimentari tradizionali ed artigianali presenti nel territorio regionale,
previa comunicazione al gestore ed in accordo con lo stesso.

Articolo 2. Soggetti ammessi alla vendita
1. Sono ammessi alla vendita nel mercato gli imprenditori agricoli iscritti nel
registro di imprese di cui all’art. 8 della Legge 29/12/1993, n. 580.
Non sono ammessi alla vendita i soggetti le cui aziende non ricadono negli
ambiti territoriali di cui al punto 4 lettere b., c., d. del presente articolo.
2. I soggetti ammessi devono essere in possesso dei requisiti previsti dall’art.4 del
D.lgs. 18.05.2001 n.228 ed avere presentato al Comune di Ferrara la
comunicazione d’inizio attività prevista dal precitato decreto legislativo sulla
modulistica predisposta dal stesso Comune, corredata da dichiarazione
d’impegno al rispetto delle disposizioni stabilite dal presente disciplinare e dal
piano colturale annuale dell’azienda. Tale D.I.A. serve anche al gestore per la
formulazione della graduatoria dei partecipanti
3. L’attività di vendita nel mercato è esercitata dai titolari d’impresa, ovvero dai
soci in caso di società agricola e di quelle di cui all’art.1, comma 1094, della
Legge 27/12/2006, n.296, dai relativi familiari coadiuvanti, nonché dal personale
dipendente di ciascuna impresa.
4. Il soggetto gestore assegnerà i posteggi sulla base della graduatoria
determinata tenendo sempre conto che in tutte le edizioni del mercato deve
comunque essere garantita la massima rappresentatività merceologica
stagionale e devono essere previsti spazi adeguati per accogliere anche
aziende non in possesso di anzianità nel mercato, ma portatrici di
merceologie altamente qualificate e qualificanti, i posteggi assegnati inoltre
devono seguire un criterio di rotazione ed alternanza.

In sede di assegnazione degli spazi di vendita nel Mercato Contadino il
gestore applicherà i seguenti parametri al fine di determinare una
graduatoria delle aziende con le seguenti priorità:
a. anzianità di frequenza al mercato contadino svolto in maniera
sperimentale istituito con delibera Prot. N. 19843 del 25.03.2009, tenuto
conto delle due diverse località di svolgimento;
b. aziende ubicate nell’ambito della provincia di Ferrara;
c. aziende ubicate nell’ambito di provincie confinanti (anche
extraregionali);
d. aziende ricadenti nell’ambito della Regione Emilia Romagna;
e. aziende che propongono prodotti altri rispetto alla maggioranza;
b. partecipazione a corsi di formazione attinenti all’attività; così come
puntualizzato in convenzione.

Articolo 3 – Modalità di vendita
1) Nell’area del mercato contadino la vendita si svolge all’interno dello spazio
assegnato dal gestore a ciascun operatore, utilizzando banchi di vendita,
automarket (esclusivamente qualora necessario per tipologia di produzione e
necessità tecnologiche e sanitarie e comunque mai in p.zza Municipale) e, in
ogni caso, strutture individuate dal gestore stesso in accordo con il Comune e
con le Organizzazioni Professionali.
2) Gli imprenditori agricoli partecipanti sono obbligati ad utilizzare la struttura
espositiva individuata di cui al successivo art. 4 ed il materiale eventualmente
indicato per l’allestimento della vendita.
3) Considerata la collocazione in un contesto urbano di particolare pregio
storico e architettonico, è fatto obbligo di mantenere pulita ed ordinata tutta
l’area di svolgimento del mercato e riconsegnare l’area in condizioni di
perfetta fruibilità e igiene al termine del mercato.
4) I veicoli adibiti al trasporto della merce o di altro materiale in uso agli
operatori commerciali possono sostare nelle immediate vicinanze o in
accordo con il Comune nell’area del mercato purché il veicolo non si collochi
sui marciapiedi In ogni caso gli operatori devono:
a) assicurare il passaggio dei mezzi di emergenza e di pronto intervento;
b) agevolare il transito nel caso in cui uno di loro eccezionalmente debba
abbandonare lo spazio assegnato prima dell’orario prestabilito.
5) Per l’aspetto igienico sanitario, le attività devono essere svolte in conformità
alle normative vigenti in materia di igiene degli alimenti, con particolare
riferimento a quanto previsto dal cap.3 dell’allegato 2 del Regolamento CE
852/2004, e dal Regolamento CE 853/2004.
6) Le merci devono essere pesate con bilance tarate secondo la normativa
vigente e vendute a peso netto ai sensi della legge 5/8/1981 n. 441 e
successive modificazioni.
7) I prodotti esposti per la vendita, ovunque collocati, devono recare in modo
chiaro e ben leggibile il prezzo di vendita al pubblico, la tipologia
merceologica e l’origine, mediante l’uso di un appositi cartellini come da
facsimile allegato. Inoltre, nel Mercato Contadino i prezzi devono essere
indicati per unità di misura, con le modalità previste dagli articoli da 13 a 17
del D.lgs. 6/9/2005 n. 206 “Norme a tutela del consumatore”.
8) Purché il rumore non arrechi disturbo al pubblico e alle attività limitrofe e siano
state ottenute le necessarie autorizzazioni in materia, è consentito l’utilizzo di
mezzi audiovisivi per la dimostrazione dei prodotti posti in vendita. In ogni caso
le emissioni sonore dovranno tener conto dei limiti di cui al Regolamento
comunale.

Articolo 4- Requisiti architettonici e gestione degli spazi commerciali
Considerata la collocazione in un contesto urbano di particolare pregio storico e
architettonico, è fatto obbligo di:
– collocare gli espositori esclusivamente nello spazio assegnato,
– mantenere con cura le strutture espositive utilizzate
Nelle suddette strutture espositive potranno essere collocati anche più
imprenditori agricoli.

Articolo 5 – Assegnazione degli spazi
1. L’individuazione delle presenze e degli spazi nei quali verranno collocati gli
imprenditori ammessi alla vendita avverrà a cura del soggetto gestore
individuato.
2. Il Comune si riserva la facoltà di apportare modifiche agli spazi disponibili e a
variare la giornata del mercato, in accordo con il soggetto gestore, per cause di
forza maggiore.

Articolo 6 – Canone occupazione suolo pubblico
1. I partecipanti al mercato sono tenuti al pagamento del canone di
occupazione temporanea di suolo pubblico (COSAP).
3. Il pagamento del COSAP avverrà secondo le norme e le modalità
amministrative vigenti, anche in più rate annuali.

Articolo 7 – Produzioni commercializzate
Il prodotto proposto e venduto deve:
– provenire dal territorio dell’Emilia Romagna, o da territori limitrofi la provincia,
laddove al momento non si trovino prodotti freschi e per ampliare la gamma
merceologica offerta ai consumatori;
– essere di provenienza aziendale, fresco o trasformato. Nel caso di prodotti
alimentari il prodotto deve avere comprovate qualità organolettiche, rispettare
le norme CEE sulla qualità dei prodotti e deve rispettare le norme
sull’etichettatura. E’ importante dare ampia visibilità ai prodotti insigniti dei
marchi di qualità a partire da quelli comunitari DOP, IGP, ma anche i DOC e
DOCG per quanto riguarda i vini, oltre al biologico, QC e ai marchi aziendali di
prodotto e di processo.
Nel caso di prodotti trasformati, il prodotto di base (carne, latte, frutta, verdure,
farine) utilizzato per la preparazione finale deve essere in misura prevalente di
origine aziendale. Qualora la produzione e/o trasformazione non avvenga
direttamente in laboratorio autorizzato aziendale, si dovrà dimostrare in sede di
controllo, attraverso apposita documentazione, l’origine aziendale delle materie
prime e le lavorazioni fatte eseguire in nome e per conto.
1. I prodotti dei quali è consentita la vendita nel mercato contadino di
Ferrara sono i seguenti:
a. prodotti agricoli vegetali non trasformati, anche ottenuti secondo le norme
internazionali e nazionali vigenti in materia di produzione con metodo
biologico rientranti nel campo di applicazione del Reg. CEE 2092/1991 e
s.m.i.;
b. prodotti agricoli vegetali e animali trasformati destinati all’alimentazione
umana composti essenzialmente di uno o più ingredienti di origine
vegetale e/o animale, anche ottenuti secondo le norme internazionali e
nazionali vigenti in materia di produzione con metodo biologico rientranti
nel campo di applicazione del Reg. CEE 2092/1991 e s.m.i.;
c. erbe officinali e aromatiche
d. prodotti per la cura della persona (anche derivati da coltivazioni
biologiche)
2. I prodotti agricoli vegetali e animali la cui vendita è consentita sono i
seguenti:
a. Verdura fresca e secca
b. farine e preparati
c. frutta fresca e secca
d. succhi di frutta e di verdura
e. pasta e pasta ripiena
f. cereali
g. latte
h. yogurt
i. formaggi e latticini
j. uova
k. salumi
l. sottolii, sottaceti
m. confetture e marmellate
n. miele, polline, propoli, pappa reale, cera e derivati dell’apicoltura
o. olio e aceto
p. passate e pelati
q. condimenti e spezie
r. dolci
s. funghi e tartufi
t. vino e birra
u. piante e fiori
v. carne di lagomorfi e pollame
w. carne di altre specie rispetto al punto precedente
x. prodotti della pesca e dell’allevamento ittico
3. Il criterio in base al quale i prodotti agricoli esposti e venduti al mercato
debbono provenire prevalentemente dall’azienda agricola è il seguente:
i. La produzione propria non può essere inferiore al 70%.
ii. E’ ammessa la vendita di una percentuale non superiore al 30% di prodotti
non di propria produzione, purchè provenienti da altre aziende agricole locali e
comunque nell’ambito di produzioni tipiche della nostra regione. Non è
ammesso in nessun caso l’approvvigionamento presso strutture commerciali
(mercati ortofrutticoli o commercianti).
La provenienza di tali prodotti deve essere chiaramente indicata nei cartellini
esposti.
4. La percentuale del 70% è riferita alle tipologie di prodotti posti in vendita in
ogni singola edizione del mercato e quindi riscontrabile di volta in volta.
Ad esempio di quanto stabilito, per coloro che espongono fino a 3 tipi di
prodotto, questi devono essere tutti di produzione aziendale. Le aziende che
espongono da 4 a 7 prodotti diversi, possono integrare con 1 (uno) prodotto
di altro agricoltore mentre il resto della produzione deve essere totalmente
aziendale. Le aziende che hanno in esposizione e vendita da 8 a 9 prodotti,
possono avere 2 prodotti di altra azienda agricola ed il resto proprio.

Articolo 8 – Criteri per la trasparenza dei prezzi ed altri aspetti di gestione del
mercato
Il soggetto gestore rileva le quotazioni (tramite sms consumatori) del paniere dei
prodotti presenti nel territorio e posti in vendita dalle aziende agricole nei mercati
contadini e le comunica.
1. Il soggetto gestore si impegna affinché all’interno del Mercato Contadino di
Ferrara venga praticata una politica di contenimento dei prezzi ed a rendere
il più trasparente possibile l’informazione relativa ai consumatori.
2. Gli imprenditori agricoli dovranno adottare strategie tese a ridurre in peso ed
in volume gli imballaggi, ad utilizzare materiali facilmente riciclabili e favorire
l’utilizzo di imballaggi riutilizzabili a basso impatto ambientale.
3. Gli imprenditori agricoli sono tenuti a osservare le disposizioni in materia
igienico-sanitaria nonché le buone pratiche agricole.
4. Gli imprenditori agricoli sono tenuti all’osservanza delle disposizioni per la
raccolta differenziata e il conferimento dei rifiuti stabilite dal Comune di
Ferrara.

Articolo 9- Disciplina amministrativa, controlli e modalità di verifica del rispetto
delle regole di gestione da parte degli imprenditori agricoli abilitati alla vendita
nel mercato
1) L’esercizio dell’attività di vendita nell’ambito del Mercato Contadino,
secondo quanto previsto dall’art. 3 del D.M. 20/11/2007, non è soggetto
alla disciplina sul commercio.
2) Il Mercato Contadino è soggetto all’attività di controllo del Comune, che
accerta il rispetto delle disposizioni di cui al citato decreto e del presente
disciplinare. Per tale attività, oltre agli organi competenti previsti, il comune
di Ferrara si avvale in primo luogo del soggetto gestore che garantisce il
rispetto di tutto quanto previsto nel presente disciplinare e nella delibera.
3) Il Comune si avvarrà altresì del già costituito Comitato di controllo
composto da rappresentanti dell’amministrazione comunale,
rappresentanti delle Organizzazioni professionali agricole in qualità di
esperti, rappresentanti dei consumatori, quale organo consultivo e
propositivo per l’Amministrazione e per il soggetto gestore.
4) Gli imprenditori agricoli partecipanti al mercato sono tenuti a consentire ai
competenti organi di controllo, alla Polizia Municipale ed al soggetto
gestore, l’effettuazione di verifiche anche nella propria azienda sulle
effettive produzioni e rispettive quantità ed inoltre sono tenuti
all’osservanza di tutte le normative sulla sanità dei prodotti.
5) In caso di violazioni al presente disciplinare si applicheranno le procedure
e le sanzioni previste nella delibera istitutiva del Mercato Contadino di
Ferrara.