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Giorno: 6 Agosto 2014

Cinema nel parco, tre imperdibili serate con tre imperdibili film: “Venere in pelliccia”, “The Grand Budapest Hotel“ e “La vita di Adele”

da: Arci Ferrara

L’iniziativa Cinema nel Parco, realizzata da Ferrara sotto le stelle e Arci Ferrara con la collaborazione dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di Ferrara, propone alle 21.30 nel parco adiacente a Palazzo Diamanti, rispettivamente giovedì, venerdì e sabato:

VENERE IN PELLICCIA di Roman Polanski
In un teatro parigino, dopo una giornata passata a fare audizioni per trovare l’attrice che possa interpretare il lavoro che si prepara a mettere in scena, Thomas si lamenta al telefono del basso livello delle candidate. Nessuna di loro possiede lo stile necessario per il ruolo da protagonista. Mentre sta per uscire appare Vanda, un vero e proprio vortice di energia, sfrenata e sfrontata. Vanda incarna tutto quello che Thomas detesta. E’ volgare e stupida e non si fermerà davanti a niente pur di ottenere la parte. Praticamente costretto, Thomas decide di lasciarla provare e con stupore vede Vanda trasformarsi. Non solo la donna si procura oggetti di scena e costumi, ma capisce perfettamente il personaggio (che d’altronde ha il suo stesso nome), di cui conosce tutte le battute a memoria. L’audizione si prolunga e diventa più intensa e l’attrazione di Thomas si trasforma in ossessione.

THE GRAND BUDAPEST HOTEL di Wes Anderson

GRAND BUDAPEST HOTEL narra le avventure di Gustave H, leggendario concierge di un lussuoso e famoso albergo europeo, e di Zero Moustafa, un fattorino che diviene il suo più fidato amico. Sullo sfondo il furto e il recupero di un celebre dipinto rinascimentale, la violenta battaglia per impadronirsi di un’enorme fortuna di famiglia ed una dolce storia d’amore.

LA VITA DI ADELE di Abdellatif Kechiche

A 15 anni, Adele ha due certezze: è una ragazza, e una ragazza di solito esce con i ragazzi. Il giorno in cui intravede il blu dei capelli di Emma, sente che la sua vita sta per cambiare. Sola con i suoi dilemmi adolescenziali, cambia l’idea che ha di se stessa e sente trasformarsi il modo in cui gli altri la guardano.

Biglietto intero: 6 euro, ridotto: 4 euro. La riduzione è valida per i soci Arci, studenti Università di Ferrara.
In caso di maltempo la proiezione si terrà presso la Sala Boldini, in via Previati, 18.
Abbonamenti 10 ingressi 50 euro
Abbonamenti 10 ingressi soci Arci 30 euro
Gli abbonamenti saranno validi dal 27 giugno al 24 agosto.

Informazioni: www.arciferrara.org, t. 0532.241419 / Sala Boldini t. 0532.247050 / Parco Diamanti 320.3570689

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 6 agosto

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 6 agosto 2014

CRONACACOMUNE

BIBLIOTECA ARIOSTEA – L’8 agosto nuove letture per bambini a partecipazione gratuita
Venerdì alle 10 appuntamento sotto ‘L’Albero delle storie’
06-08-2014

Nuovo appuntamento venerdì 8 agosto alle 10 nel giardino della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17), con le letture de ‘L’albero delle storie’. Ancora una volta, all’ombra del monumentale ginkgo biloba di palazzo Paradiso, i bambini tra i 4 e i 10 anni potranno ascoltare le storie divertenti e avventurose loro riservate dal ciclo di narrazioni curato dalla Sezione Ragazzi della biblioteca comunale, in collaborazione con l’associazione Amici della biblioteca Ariostea.
I piccoli partecipanti, accompagnati da genitori, nonni o tate, potranno assistere gratuitamente alle narrazioni proposte di volta in volta da voci diverse e con diverse tecniche narrative. Al termine di ogni appuntamento, i bambini che lo vorranno potranno poi trasformare in disegni le immagini e le emozioni evocate dai racconti.
All’ombra degli alberi sarà inoltre esposta una rassegna di libri scelti tra l’ampia collezione della Sezione Ragazzi dell’Ariostea, disponibili al prestito per continuare anche a casa a coltivare il piacere della lettura. In caso di maltempo l’incontro si svolgerà in sala Agnelli.
La rassegna proseguirà ogni venerdì, alle 10, fino al 29 agosto prossimo.
Nella settimana di Ferragosto l’appuntamento sarà eccezionalmente anticipato a giovedì 14.
Per informazioni contattare il numero di telefono 0532 418211.

CONCITTADINA CENTENARIA – La consegna della targa venerdì 8 agosto
Gli omaggi dell’Amministrazione comunale a Bice Bedendo
06-08-2014

Sarà l’assessore comunale Roberto Serra a consegnare venerdì 8 agosto alle 18.30 alla concittadina neo centenaria Bice Bedendo la tradizionale targa di benemerenza dell’Amministrazione comunale accompagnata da una lettera di auguri del sindaco.

La consegna avverrà nel corso dei festeggiamenti organizzati all’agriturismo ‘Le Civette’ a Chiesuol del Fosso (via Vecchio Reno, 26).

Case di cura accreditate: consegnate le comunicazioni di fine indagine all’assessore regionale e al direttore generale Sanità

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Bologna – Nell’ambito delle indagini in corso presso la Procura della Repubblica di Bologna, aventi a oggetto presunte irregolarità nelle procedure di accreditamento per l’alta specialità cardiochirurgica di alcune case di cura private dell’Emilia-Romagna, dalla stessa Procura sono state oggi notificate all’assessore alle Politiche per la salute Carlo Lusenti, al direttore generale alla Sanità e Politiche sociali Tiziano Carradori e a Bruna Baldassarri dirigente dell’assessorato, insieme alle comunicazioni di fine indagine anche la richiesta di ulteriori approfondimenti istruttori.
Si apre ora una fase successiva delle indagini in cui i diretti interessati porteranno ulteriori elementi di approfondimento, che potranno confermare insieme alla piena legittimità di tutti gli atti adottati dalla Giunta regionale anche la correttezza personale e professionale dell’assessore e dei dirigenti coinvolti.
Si rinnova la piena collaborazione con la magistratura, proseguendo con serenità l’attività istituzionale.

Raccolta del pomodoro, “le premesse per un esito soddisfacente ci sono tutte”, afferma l’assessore Rabboni, oggi nel ferrarese

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Agricoltura – L’assessore Rabboni nel ferrarese fa un bilancio sul pomodoro da industria: “Superfici in crescita per questa eccellenza dell’Emilia-Romagna. Estate anomala, ma siamo fiduciosi per un positivo prosieguo della campagna di raccolta”

Bologna – La campagna di raccolta del pomodoro registra un ritardo di circa una settimana, complici le piogge di questo ultimo periodo, attestandosi su un dato medio di raccolta del 12%, con punte del 15 in provincia di Ferrara. “Ma nonostante l’anomalo meteo di questa estate – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni – siamo fiduciosi per un positivo prosieguo della campagna. Le premesse per una raccolta pienamente soddisfacente per produttori e agricoltori ci sono tutte”.

E’ stata la Ferrara Food, impresa di trasformazione di Argenta (Fe), la meta della tradizionale visita che l’assessore Rabboni ha svolto questa mattina per l’inizio della campagna 2014 di raccolta del pomodoro. L’assessore regionale era accompagnato dal presidente dell’Organismo interprofessionale del pomodoro, Pier L uigi Ferrari, dai sindaci di Argenta e Ostellato e dai rappresentanti delle organizzazioni di prodotto della provincia di Ferrara. Ferrara Food fa parte del gruppo Sfir e lavora oltre 170 mila tonnellate di prodotto, proveniente quasi esclusivamente dal ferrarese e coltivato in circa 2500 ettari.

Attualmente Il territorio di Ferrara presenta una forte vocazione per questa coltura: è al secondo posto dopo la provincia di Piacenza e ha una sua peculiarità per disponibilità di superfici e di acqua, oltre che per una significativa produzione biologica. “L’Italia – aggiunge Rabboni – è leader nella Ue ed è al secondo posto nel mondo. La nostra regione produce circa il 35% del pomodoro nazionale, vanta marchi commerciali di primissimo piano e una realtà di produttori fortemente organizzati. Inoltre, da alcuni anni è attivo l’Organismo interprofessionale del pomodoro per il nord Italia, per quel gioco di squadra fondamentale per crescere. Tutto ciò fa del pomodoro un’eccellenza dell’Emilia-Romagna”.

Rabboni si è detto amareggiato per l’esito del complesso negoziato nazionale sugli aiuti accoppiati del I° pilastro Pac: “Il pomodoro meritava molto più dei 160 euro a ettaro decisi dalla Conferenza Stato-Regioni, purtroppo siamo stati soli nel sostenere le richieste del comparto. Ora confidiamo nella revisione del 2017 anche alla luce delle risposte del mercato”.

Dal nuovo Psr 2014-2020, intanto, arrivano importanti novità: vi sono considerevoli risorse per progetti di innovazione e trasferimento tecnologico per le imprese che opereranno in rete e altri finanziamenti saranno possibili per i progetti di filiera di cui potranno beneficiare le imprese del comparto. Gli organismi interprofessionali come quello del pomodoro, potranno essere beneficiari diretti di alcune misure finanziarie dedicate alle reti di impresa.

All’incontro era presente, fra gli altri, anche Luca Bonomi, presidente di Ferrara Food, che ha sottolineato come la qualità di prodotto, servizio e innovazione possa essere l’arma vincente rispetto ai competitori europei, che possono vantare minori costi per la filiera.

Servizi educativi per la prima infanzia: online sul sito della Regione il report annuale con i dati 2012/2013

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Rimangono stabili i servizi (1.018 nidi d’infanzia, 38.278 posti), calano i bambini iscritti (-2,3%). Raggiunto il 33,7% della copertura dei posti. L’assessore Marzocchi: “Un risultato importante, che colloca l’Emilia-Romagna in linea con gli obiettivi europei”

Bologna – 1.018 nidi d’infanzia per 38.278 posti, 33.223 bambini iscritti, 33,7% di posti coperti rispetto al totale dei potenziali utenti. Sono alcuni dei dati pubblicati nel rapporto annuale sui “Servizi educativi per la prima infanzia in Emilia-Romagna”, relativo al 2012/2013, online sul sito http://sociale.regione.emilia-romagna.it/.

“E’ stato superato l’obiettivo del 33% indicato nel 2000 dal Consiglio europeo di Lisbona – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – . Si tratta di un risultato importante, raggiunto grazie al sistema di offerta integrata pubblico-privato e allo sforzo economico compiuto dalla nostra Regione: nonostante i fondi nazionali per i servizi dedicati alla prima infanzia siano stati azzerati da oltre tre anni, da parte nostra abbiamo deciso di mantenere invariato il finanziamento, che per il 2014 ha superato gli 11 milioni di euro, di cui oltre 7 destinati a nidi, micronidi, piccoli gruppi educativi”.

In Emilia-Romagna il numero dei nidi d’infanzia rimane stabile rispetto all’anno 2011/2012: 1.018 contro 1.016. Trenta i nuovi servizi aperti, mentre altri sono stati chiusi, hanno ridotto la capienza o sono stati riaperti dopo un lungo periodo di sosta, anche in seguito al terremoto. In aumento i posti disponibili (38.278 contro 37.974), mentre registra un calo del 2,7% il numero di bambini iscritti, dovuto in parte alla diminuzione delle nascite, che nel 2012 sono diminuite del 6,2% rispetto al 2009. La percentuale di bimbi stranieri iscritti nei servizi educativi è del 10,2% (stabile rispetto all’anno precedente), mentre i bambini non italiani da 0 a 2 anni rappresentano il 23,1% del totale.

Considerando che i bambini residenti da 0 a 2 anni sono 121.630, l’indice di copertura dei posti ammonta al 33,7%. Rimane tra le province una certa variabilità: si passa dal 24,9% di Rimini al 40,5% di Bologna, che fa registrare un aumento dell’1,1% dei posti coperti rispetto all’anno precedente.

Le domande d’iscrizione presentate sono state 21.835, l’11% in meno rispetto all’anno precedente; al 31 dicembre 2012 i bambini in lista d’attesa erano 3.064 (il 14% delle domande totali), poi scesi a 2.092 al 30 maggio successivo. A livello regionale, quindi, la percentuale delle liste d’attesa è stata del 9,6%, scesa di quasi il 5% rispetto all’anno 2011/2012.

“I servizi per l’infanzia – aggiunge Marzocchi – costituiscono per la Regione Emilia-Romagna un’occasione di crescita qualificata dei bambini, ma anche un volano per l’economia, poiché facilitano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle nuove generazioni di genitori e la condivisione degli impegni di cura verso i propri figli”.

Il report, a cadenza annuale, contiene anche i dati relativi alle scuole d’infanzia paritarie (comunali e private), frutto della rilevazione statistica condotta dalla Regione coinvolgendo tutte le scuole, statali e non, del territorio. A questo proposito, sono 117.023 i bambini da 3 a 6 anni che vengono accolti dal sistema integrato, il 47,2% dei quali frequenta scuole d’infanzia statali, mentre il 52,8% quelle non statali (comunali e private).

“Rimane forte il nostro impegno verso il parlamento e il governo – conclude l’assessore – per sollecitare l’approvazione del disegno di legge sui servizi educativi da 0 a 6 anni. Dev’essere previsto un adeguato sostegno da parte dello Stato che possa consentire alle Regioni di rafforzare tutto l’asse prescolare, di fondamentale importanza per la formazione dei bambini e per il sostegno alle famiglie”.

Dove vai se la banana
non ce l’hai

Ho atteso -invano- che qualche autorità, ente, associazione, singolo cittadino, un giornalista sportivo esprimessero, a Ferrara, uno straccio di opinione sulle incredibili vicende dell’ormai -a detta di tanti- impresentabile candidato alla presidenza Fgci, Carlo Tavecchio. Fiumi d’inchiostro e tantissime dichiarazioni prima di incredulità poi di condanna hanno stigmatizzato le ripetute gaffes del Nostro. Persino la Fifa ha chiesto chiarimenti. Molte società calcistiche , le associazioni dei calciatori ed allenatori, intellettuali, hanno manifestato la propria indignazione per dichiarazioni irresponsabili che oggettivamente incentivano fenomeni di discriminazione razziali.
Anche il Coni ha fatto capire a Tavecchio che non è il caso di insistere sulla sua candidatura. E Ferrara? Rien de rien. La città è preda di nebbie sempre più spesse. Siamo stati puntualmente informati delle gesta dei nostri eroi domenicali e degli angoscianti interrogativi che ci tolgono il sonno; 4-4-2 o meglio il 3-4-3? Nessuno che abbia chiesto al mondo sportivo ferrarese , all’assessore allo Sport e sopratutto alla Spal cosa ne pensavano e come ci si schierava nella assemblea di Lega Pro. Purtroppo ora sappiamo come è andata: la società biancazzurra si è unita al carrozzone pro Tav(ecchio) sostenendo dirigenti che sono da decenni incollati col mastice alle loro poltrone (magari strepitano contro quei politici che non “mollano mai”) e sono i responsabili della crisi del calcio italiano sempre più ai margini in Europa e nel mondo. Delle scelte sciagurate di costoro hanno soprattutto sofferto proprio la serie C (uno e due) -un inferno calcistico- ed i settori giovanili.
Cosa sperino che cambi con Tavecchio e Macalli (alle prese con la magistratura per vicende calcistiche) i Colombarini, gente seria e onesta a cui Ferrara deve gratitudine, è un mistero. Qualcuno in cerca di giustificazioni per conservare lo statu quo sostiene che è una lotta di potere tra società impegnate solo nella difesa di gretti interessi. Se cosi cari signori il calcio, lo sport, i suoi valori bla-bla… sono finiti. E se credo ancora in quei valori e voglio che si affermino su Optì Pobà mangiatore a tradimento di banane non posso glissare fingendo di non aver sentito.
L’altra obiezione forte che si propina ai gonzi (sempre meno) è che lo sport è autonomo. Una stupidaggine che la storia smentisce da sempre. Fatti? Le olimpiadi di Berlino nel 1936 volute da Hitler furono prima di tutto una manifestazione politica per mostrare la “forza” della Germania e la possanza della “razza Ariana”. Mussolini ai campionati del mondo di calcio nel ’34 e nel ’38 impose agli atleti il saluto fascista. I generali golpisti, Videla in testa si pavoneggiarono ai mondiali del ’78 vinti dall’Argentina. Chi non rammenta le epiche sfide tra Urss e Usa , tra Germania dell’Est e dell’Ovest che dallo sport cercavano una primazia che voleva essere anche di sistemi. Persino la Primavera di Praga trovò nella sfida di Hockey tra Urss e Cecoslovacchia (vinta da quest’ultima) una spinta verso il cambiamento poi tragicamente soffocato.
E’ risaputo, per venire a tempi più recenti che i mondiali in Brasile e le prossime Olimpiadi sono state volute da un governo traballante che puntava alla vittoria dei carioca per sperare di sopravvivere. E da noi? Nel Bel Paese? Beh, il monarchico Lauro vide sempre nel Napoli una protesi elettorale. Il duo Andreotti / Evangelisti usarono ed abusarono politicamente della loro “fede” romanista. Lo stesso Berlusconi “sperava che le vittorie rossonere gli portassero qualche voto in più.” E si potrebbe continuare smentendo l’ipocrisia dello sport “autonomo dalla politica”. Del resto quando un evento coinvolge milioni di persone, se non miliardi, è impensabile che non diventi un fatto politico, un dato culturale, di costume, economico, espressione di popoli talvolta avversi l’un contro l’altro, o anche solo collocati a nord o sud del pianeta. Mi dolgo dell’insensibilità della mia città su questi ed altri argomenti. Alberto Sordi canta nel film Polvere di Stelle “dove vai se la banana non ce l’hai”. Le sortite dell’impresentabile Tavecchio rischiano che nei prossimi campionati di A, B, e C che i fruttivendoli vengano presi d’assalto prima delle partite per far partire dopo il classico buu… il lancio delle banane. Prossimo sport olimpico.

Rimodulare la TARI a favori delle imprese del Terziario: la richiesta di Ascom a Cento

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“La Tassa dei rifiuti in questi ultimi anni è salita oltre in media del 20% e la situazione si è complicata creando ulteriori incertezze a tutti livelli. Il prossimo mese di settembre ci sarà l’emissione della bolletta rifiuti: per i nostri pubblici esercizi e commercianti questo rappresenta un vero salasso – spiega Marco Amelio, presidente Ascom Confcommercio di Cento – Le tariffe hanno subito un aumento esponenziale che ha colpito in particolare modo quelle categoria di attività “sensibili” come ristoratori, fioristi ed ancora negozianti di frutta e verdura. Siamo in una situazione paradossale perchè i consumi delle famiglie sono calati e dall’altro l’introduzione della raccolta differenziata che doveva calmierare il costo del servizio non ha ancora prodotto effetti tangibili. Ascom intende portate all’attenzione dell’Amministrazione Comunale tutta l’urgenza di questa situazione che rischia di rendere settembre un mese caldissimo: vogliamo proporre una serie di modifiche del regolamento. In particolare – aggiunge il presidente – bisogna ripensare al punto della quantità dei rifiuti prodotti: infatti è impensabile che un ristorante o un albergo paghi interamente per il totale della superficie indipendentemente dalla vera produzione . Non è possibile che un albergo, dotato di una ventina di camere, paghi 26mila euro di TARI od una pizzeria qualcosa come 12mila…”.
In definitiva per Ascom è necessaria l’introduzione di criteri che tengano in considerazione la stagionalità, i rapporti tra le aree destinate alla produzione piuttosto che i locali accessori od espositivi, pensando nel contempo ad un sistema che premi i comportamenti virtuosi legati allo smaltimento differenziato.
“E’ nostra intenzione – chiude Amelio – convocare un assemblea dei nostri associati appena trascorse le festività di Ferragosto per raccogliere istanze da condividere in un documento condiviso da presentare a Cmv e Comune di Cento. Tra le richieste anche di realizzare una maggiore rateizzazione del pagamento della TARI (su somme cospicue) in modo da far respirare i nostri associati e nel frattempo proseguire il percorso già intrapreso con il Comune per rivedere le tariffe”.

provincia-ferrara

Chiude temporaneamente la caffetteria del Castello Estense per trasloco

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Chiude temporaneamente la caffetteria al piano nobile del Castello Estense, gestita da Orsatti Group Congress srl di Ferrara.
Il motivo della sospensione del servizio è dovuto alla necessità di trasferire la struttura al piano terra e più precisamente all’interno dell’ex sede dell’Ufficio informazioni turistiche (Iat), nel cortile del Castello.
La riapertura della caffetteria è annunciata per mercoledì 20 agosto.

Venerdì 8 agosto si vola in mongolfiera per il Compleanno dei Lidi Pomposa-Scacchi

da: organizzatori

C’è un motivo in più, venerdì 8 agosto, per festeggiare ai Lidi di Pomposa e Scacchi il ‘Carnevale dell’Estate’: perché insieme a giochi, spettacoli e sfilate di maschere e carri allegorici la tradizionale festa di compleanno per la fondazione dei “lidi delle famiglie” sarà anche “Pomposa-Scacchi Balloon Day”, ovvero la possibilità di ammirare il mare dal cesto di…una mongolfiera.
L’iniziativa è di “Aspettando la Sagra dell’Anguilla…e non solo”, cartellone-contenitore di appuntamenti itineranti che, con il coordinamento di Delta Input, il contributo di Comune di Comacchio, Provincia e Camera di Commercio di Ferrara e la collaborazione – fra gli altri – di Volania Calcio e Consorzio Volontario Lidi Pomposa-Scacchi, propone fino al 21 settembre – per accompagnare la vigilia della grande kermesse dedicata alla ‘regina delle valli’ – cene con menu a tema accompagnati a ‘doc delle sabbie’, passeggiate in bicicletta; performance musicali ‘en plein air’ abbinate a pranzi informali per tutta la famiglia, escursioni guidate con integrazione barca+bici ed intermezzi gustosi, un campionato di calcetto per master e amatori, grandi e piccini, senior e coppie e, appunto, un appuntamento straordinario per salire – gratis – su un aerostato.
L’appuntamento per grandi e soprattutto piccini (naturalmente accompagnati dai genitori) è all’area verde di fronte al parcheggio Sagano dove – condizioni meteo permettendo – l’aerostato sarà ancorato e si alzerà in volo vincolato (gratuito) dalle 17,30 al tramonto.
Dopo l’appuntamento straordinario ai Lidi Pomposa-Scacchi, il tour di “Aspettando la Sagra dell’Anguilla…e non solo”, raggiungerà Lido delle Nazioni fra il 5 ed il 7 settembre; Lido di Spina dal 12 al 14 settembre e Lido degli Estensi dal 19 al 21 settembre.
Il programma completo di “Aspettando la Sagra dell’Anguilla…e non solo” è consultabile sul sito www.eventicomacchio.it

Il maestro del thriller storico Marcello Simoni ospite dell’ultimo appuntamento di Autori a Corte

da:organizzatori

Qualcuno lo ha già definito il maestro del thriller storico. Stiamo parlando del vincitore del 60° Premio Bancarella, Marcello Simoni, una delle sorprese più interessanti della letteratura italiana degli ultimi anni, che sta collezionando con i suoi libri successi a ripetizione in Italia e all’estero, protagonista, giovedì 7 agosto alle 21,30 nel Giardino delle Duchesse, del quarto e ultimo appuntamento con “Autori a corte”, rassegna di incontri letterari con degustazione ideata da Federico Felloni e Vincenzo Iannuzzo, organizzata dall’associazione culturale Charles Bukowski in collaborazione col gruppo editoriale Este Edition – Edizioni La Carmelina ed il patrocinio del Comune di Ferrara. L’incontro con Simoni (dalle 21,30), sarà l’occasione per presentare il suo ultimo romanzo: “L’Abbazia dei cento peccati” (Newton Compton) – uscito da pochissimi giorni e già al top delle vendite – con la conduzione della giornalista Vittoria Tomasi. Si tratta di un romanzo storico, ambientato in epoca medievale, che racconta con minuzia di particolari di un pericoloso segreto legato a oscuri personaggi, malvagi e angoscianti, dove religione, nobiltà e sangue si intrecciano in un mistero impenetrabile e tenebroso. La serata si aprirà come di consueto alle 20 con una degustazione gratuita, offerta dall’azienda vinicola Zanatta e proseguirà alle 20,30 con “Antipasto d’autore”, conversazione tra scrittori ferraresi dedicato per tale circostanza al tema: “Il romanzo”. Gli ospiti, intervistati da Leonardo Punginelli, saranno Luigi Bosi col libro “Al tempo dei lupi” e Franco Mari con “Il Marrano”. A fine presentazione gli autori incontreranno il pubblico per autografi e dediche. Solo per quest’ultima serata vi sarà l’opportunità di acquistare le opere presentate dal gruppo editoriale Este Edition-La Carmelina al prezzo speciale di cinque euro. Informazioni: tel. 0532 1825598 (orari ufficio) – cell. 392 9452716, www.este-edition.com, www.edizionilacarmelina.it.

L’omaggio di Vienna a Michelangelo Antonioni

di Maria Cristina Nascosi Sandri

Senza di loro il Cinema non si sarebbe chiamato, forse, cinema. Parafrasando au rebours lo Shakespeare di Romeo and Juliet e di “una rosa sarebbe sempre una rosa, pur con un altro nome”, piace qui ricordare l’anniversario della scomparsa di due giganti della cinematografia di ogni tempo, due autentici intellettuali e, come tali, due antesignani a tutto tondo, dalla cultura davvero sconfinata: Michelangelo Antonioni ed Ingmar Bergman, mancati a poche ore di distanza l’uno dall’altro, il 30 luglio 2007.
Risale a dieci anni fa la fine della carriera su pellicola di Antonioni: sono, infatti, del 2004 l’episodio da lui diretto, Il filo pericoloso delle cose (uno dei tre del film collettaneo Eros, gli altri due registi erano Steven Soderbergh e Wong Kar-Wai) ed il corto Lo sguardo di Michelangelo (rarefazione visiva, specie di sublime testamento spirituale che prevale sui suoni, sui rumori), ma immortali rimarranno i suoi insegnamenti sulla Settima arte come tali saranno, mutatis mutandis, quelli di Bergman.
La musica, in tutte le sue pellicole, è sempre stata per Antonioni elemento di grande passione, ricerca, sperimentazione, essenziale eppure mai ‘coprente’ l’immagine, l’inquadratura, mai prevalente.
Per più di un decennio, dal corto N.U. Nettezza Urbana, del 1948 e dal suo primo lungometraggio, Cronaca di un amore, del 1950, Antonioni lavora con Giovanni Fusco, ottimo musicista, anche lui aperto alle sperimentazioni.
Poi, casualmente, la loro collaborazione ha una battuta d’arresto: Giorgio Gaslini, grande jazzista, musicista, compositore, mancato pochi giorni fa, una sera del 1961, dona, per riconoscenza e stima a Marcello Mastroianni, un suo nuovo disco jazz di estrema d’avanguardia intitolato Tempo e relazione, forse primo esempio di jazz europeo. Inconsapevolmente ma non troppo, Mastroianni lo ‘passa’ la sera stessa ad Antonioni, con cui stava girando le prime scene de La notte.
Così il regista lasciò temporaneamente, per una ‘parentesi’, Giovanni Fusco, autore di impronta romana, e scelse Gaslini per l’ambientazione e l’atmosfera tutta milanese di questo suo film, dopo avergli telefonato una domenica mattina, chiedendogli di ascoltare tutto quanto il musicista aveva scritto fino ad allora – come narra lo stesso Gaslini in una vecchia intervista, aggiungendo: “E’ stato un grande artista. E la vita ha voluto che lo incontrassi. Probabilmente senza di lui non avrei mai intrapreso la parte di carriera che ha riguardato il cinema. Non sapevo che quel film sarebbe stato un capolavoro e che la mia musica avrebbe vinto il Nastro d’Argento”. Gaslini ha scritto, nel tempo, colonne sonore per 42 film.

Vienna in questi giorni, e fino al 17 agosto, rende omaggio ad Antonioni con una mostra fotografica su Blow up all’Albertina di Vienna [vedi], una delle più grandi raccolte mondiali di grafica.
Il cult-movie, girato nel 1966, ha immortalato per sempre la swinging London: precursore anche in questo caso, il regista ferrarese ha coniugato in contemporanea cinema e fotografia, arte e moda (specchio dei tempi), rendendo il testo filmico una pietra miliare, un classico per sempre, insuperato ed imitato.
In mostra, autori come David Bailey – il più ‘celebrato’ nel film – Terence Donovan, Richard Hamilton, John Hilliard, Don McCullin, Ian Stephenson, John Stezaker e molti altri.
Presenti, inoltre, le famose foto di Blow-Up di una coppia di amanti ripresi in Maryon Park dal protagonista del film che ritiene di aver ‘documentato’, per caso, con queste foto, un omicidio che ‘tuttavia’ non ‘rivelano’ un cadavere.
Le immagini ed il loro doppio – in questo caso, come direbbe Antonin Artaud – descrivono una ambivalenza/ambiguità del tutto e del niente, nella loro rappresentazione vero/fittizia, insegnamenti che son divenuti retaggio imprescindibile per i fotografi contemporanei.
E come direbbe Michelangelo: “L’assoluta misteriosa realtà che nessuno vedrà mai – come le nuvole, metafora di vita, da sempre rappresentano una perenne ricerca di quanto sta oltre le cose e le immagini”.

Mecenate mecenate…

Visionario e/o mecenate? Anche in Italia si può, alla fine… e per ottenere risultati, in questo nostro Paese allo sbando, bisogna essere un po’ visionari…
E noi siamo contenti, ci congratuliamo con chi ha saputo esserlo. Non ci interessano le motivazioni, poco importa che il governo abbia ottenuto la fiducia in Senato sul decreto cultura e che il provvedimento, già approvato alla Camera, sia oggi legge e includa misure come l’“art bonus”, un credito d’imposta del 65 per cento per le donazioni dei mecenati. Anzi, ce ne felicitiamo. Se questo era il motore, la chiave giusta di svolta, ben venga. Soddisfatti, poi, che a capirlo sia stato un ferrarese. Di colpo (e finalmente) si abbattono due barriere che, per troppo tempo, hanno monopolizzato il dibattito (sterile) italiano: quella del rapporto tra pubblico e privato, e quella della separazione tra tutela e valorizzazione. Felicitazioni, dunque!
Non si può fare un torto a un privato e “giudicarlo” se vuole recuperare parte di quanto investe per la cultura. L’importante è che lo faccia, visto che le nostre istituzioni, ormai, non hanno mezzi, forza e soprattutto vera volontà di farlo. La bellezza ci salverà…

mecenate-mecenate
Diego Della Valle, patron della Tod’s e sponsor del restauro

Certo, perché, dopo mille polemiche, si è conclusa, il 29 luglio, la prima fase del restauro finanziato da Tod’s. Tornano a splendere le arcate del Colosseo, tornano alla loro bellezza originaria i primi cinque archi dell’Anfiteatro Flavio, simbolo di Roma nel mondo. Diego Della Valle, patron della Tod’s e sponsor del restauro.
Un mecenate, degno erede del primo Gaio Clinio Mecenate, cavaliere romano influente consigliere di Ottaviano Augusto, e di Lorenzo de’ Medici, munifici protettori e benefattori di poeti e artisti.

L’ambizioso progetto di far tornare il Colosseo a com’era nell’80 d.C. (quando fu inaugurato dall’Imperatore Tito) raggiunge un primo traguardo ma il completamento dell’opera, finanziato con ben 25 milioni di euro, è previsto per il 2016.
Lo splendido e amato monumento, oggi, torna a risplendere con quelli che furono, secoli fa, i suoi bellissimi colori naturali: giallo, ocra, miele e avorio.
Per rimuovere i depositi e le croste nere di smog e altri detriti sedimentati negli anni, i restauratori hanno utilizzato procedure ad hoc per non intaccare il materiale lapideo: acqua nebulizzata a temperatura ambiente, senza aggiunta di solventi. Gli operai nei giorni scorsi avevano smantellato le impalcature, restituendo ai romani e soprattutto ai turisti una porzione completamente restaurata delle arcate.
Al restauro hanno contribuito le migliori professionalità del nostro Paese, dagli archeologi agli architetti, dagli ingegneri ai restauratori, fino agli operai specializzati.
Commentando l’avanzamento dei lavori, Della Valle ha affermato che “l’operazione Colosseo abbia aperto una strada che ha permesso, anche sotto una sfaccettatura legale, di leggere ciò che si può fare. Tutti quelli che vogliono investire per sostenere il grande patrimonio culturale possono farlo con più ‘facilita’ e hanno meno alibi per non farlo”. L’imprenditore si è, poi, augurato che “che molti altri imprenditori si attivino per i monumenti messi a posto. Mi farò carico di chiamare amici imprenditori per destinare parte dei loro utili a queste cose”.
Pecunia non olet, quindi, lasciatemelo dire, e qui ancora meno…

IL PROGETTO DI RESTAURO
Il progetto, presentato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 2011, prevede il restauro del prospetto settentrionale e meridionale del monumento, compresa la realizzazione di nuove cancellate al primo ordine; il restauro dei sotterranei (ipogei) e degli ambulacri; l’integrazione degli impianti; la realizzazione di un centro servizi che consenta di portare in esterno le attività di supporto alla visita, che sono attualmente all’interno del monumento. Recentemente, Della Valle ha anche annunciato che l’associazione no-profit “amici del Colosseo” è costituita e inizierà a funzionare dai primi di settembre». Si sta individuando il luogo adatto per posizionare il centro di accoglienza che servirà alle persone anziane, ai disabili e a chi vuole informazioni sul monumento.