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Giorno: 20 Settembre 2014

Sagra dell’Anguilla: presentato il programma della kermesse 2014

da: organizzatori

E’ stata presentata, questa mattina nel corso di una conferenza stampa ospitata a Palazzo Bellini alla quale hanno preso parte – fra gli altri – il sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, ed il presidente dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po, Massimo Medri, la XVI Sagra dell’Anguilla, grande evento gastronomico in programma a Comacchio da venerdì 26 settembre a domenica 12 ottobre. Nel corso dell’incontro con la stampa, il presidente dell’Unione Sportiva Volania, soggetto gestore dell’evento selezionato dall’Amministrazione Municipale – oltre a ringraziare le “tante e diversissime realtà (comacchiesi e non) per lo straordinario apporto di entusiasmo e professionalità che ha permesso di attualizzare il programma della Sagra 2014”, ha invitato anche i visitatori dell’evento, “che ci auguriamo siano numerosissimi e soddisfatti, ad essere, pure loro, protagonisti della festa: segnalando gli allestimenti a tema più belli e caratteristici realizzati nelle attività commerciali del centro storico attraverso le cartoline che, nei week end, saranno in distribuzione allo stand gastronomico e nei punti informativi. Caricando su Instagram, con l’hashtag #sagradellanguilla2014, le foto che scatteranno durante la permanenza a Comacchio. E, se si dilettano di pittura, partecipando all’estemporanea ‘Comacchio tra Storia e Colori’ che si svolgerà sabato 27 e domenica 28 settembre”.

Una classe del Liceo Ariosto sarà presente alla Cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico a Roma

da: Liceo Classico Statale Ludovico Ariosto Ferrara

Il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ha invitato il Liceo “L. Ariosto” a prendere parte alla Cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico che, come da tradizione, avrà luogo a Roma, presso il Cortile d’Onore del Quirinale, il giorno 22 settembre 2014. Tale invito è rivolto agli istituti che si sono distinti nella realizzazione di progetti, di rilevante importanza, sui temi dell’educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva, all’intercultura e all’appartenenza al quadro europeo.
Parteciperà alla cerimonia la classe 4^Q del Liceo delle Scienze Umane opz. Ecnomico Sociale accompagnata dalla docente di diritto/economia prof.ssa Maria Rita Casarotti e dal Collaboratore Vicario prof.ssa Daniela Igliozzi.
Si allega foto del gruppo partecipante.

Ripartono i corsi di Fotografia, Disegno e Pittura

da: Centro Arte Concordia

Riprendono i corsi d’arte promossi dalla Pro Loco di Portomaggiore (FE). I corsi attualmente attivi sono Fotografia, Disegno e Pittura, e riprenderanno da ottobre 2014 fino a giugno 2015. Avranno la durata di due ore ciascuno, un giorno alla settimana (salvo eccezioni).

I corsi hanno lo scopo non solo di formare tecnicamente gli allievi, ma anche di evolvere le singole capacità in progetti artistici concreti, che di volta in volta potranno essere proposti ed affrontati, come quelli svolti nel 2014:

– Theatre
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=142046
– Stardust
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=142086

Chi fosse interessato ad iscriversi può contattare i docenti ai seguenti contatti:

+39 329 879 12 99
centroarteconcordia@gmail.com

Ferrara Balloons Festival: il programma di domenica 21 settembre, l’ultima giornata

da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Il Ferrara Balloons Festival, il principale evento italiano sulle mongolfiere, organizzato dal Comune e dalla Provincia di Ferrara in collaborazione con A.T.I. Mongolfiera, si congeda dal pubblico con un programma ricchissimo ed emozionante, tra la magia d’altri tempi dei balloons e performance sportive mozzafiato.
Ad aprire le danze della giornata di Sabato 20 saranno proprio le mongolfiere, che alle 7.30 cominceranno a colorare il cielo di Ferrara con le proprie classiche silhouette a lampadina e con le special shapes della belga Babette e della brasiliana Kangaroo Family.
Il testimone passerà poi all’Aeronautica Militare – C.O.A. Poggio Renatico, nel cui stand interattivo, operativo fino alle 20, sarà possibile ammirare una delle dotazioni di punta dell’AM, ovvero il mock-up del velivolo F104 “Cacciatore di stelle”. Alle 9.30 i piloti delle forze armate atterreranno a bordo dell’elicottero NH500, che resterà in mostra fino al decollo, fissato per le 18.
Numerose le iniziative rivolte ai più piccoli: dai laboratori didattici presso l’area di Dopla-Wigo (dalle 9 alle 20) alle passeggiate sui pony di A.C.L.I. Coccinelle (10-12.30 e 15.30-19.30), fino alle animazioni a cavallo “Bimbi in sella”, promosse dalla Scuderia Il Tridente, che offre anche gite in carrozza (dalle 10 e il pomeriggio dalle 15).
Una platea più ampia la intercettano le dimostrazioni di agility dog (dalle 9 e dalle 14.30), curate dall’A.S.D. Simply Dog Agility Team e molto apprezzate da adulti e bambini.
I voli terranno nuovamente banco alle 10: a quest’ora, infatti, inizieranno a staccarsi da terra le mongolfiere vincolate e gli elicotteri, e partiranno anche le dimostrazioni e le prove gratuite di pilotaggio dei droni (fino alle 19), con il sistema del doppio comando allievo-maestro. “In cattedra”, il ferrarese Marco Robustini, tra i massimi esperti mondiali del settore.
Spazio al gioco presso lo stand di Franciosi, dove dalla 10 alle 20 ci si potrà misurare con un percorso a bordo dell’ecologica Twizy e scoprire in anteprima la nuova Renault Twingo.
Per chi ama tutt’altro genere di sfide, alle 10 sono in calendario le fasi finali del torneo di calcio in gabbia 3 vs 3 “Ri-giochiamoci i Mondiali”, organizzato da UISP comitato di Ferrara.
Sempre alle 10 e fino a sera inoltrata, la Città Magica aprirà le sue porte ai visitatori, che potranno girovagare nel mercato di questo villaggio rinascimentale dell’Ente Palio di Ferrara e del Rione Santo Spirito, assistere a spettacoli e gustare piatti tradizionali presso l’area gastronomica.
Ancora sport alle 11, con il Galà di ginnastica ritmica organizzato dall’A.G.E.O. Putinati, cui prenderanno parte l’azzurra Martina Santandrea e le sue compagne della squadra di A1.
Il pomeriggio al Parco urbano sarà scandito da esibizioni, lezioni dimostrative e prove di varie discipline: il tiro con l’arco con gli istruttori della Compagnia Arcieri e Balestrieri Filippo degli Ariosti (15), il musical dell’A.S.D. Play&Sport Ferrara (16), la danza dell’A.S.D. Contatto Danze (18) e l’immancabile ju jitsu (19), a cura dell’A.S.D. G.A. Diurno.
Per tornare con gli occhi al cielo, alle 17 riprenderanno i voli liberi, che saranno seguiti mezz’ora dopo da quelli vincolati, ma non prima che il Team Acrobastard abbia terminato la propria spettacolare esibizione, con la partecipazione del campione di acrobazia Manuel Carli, classificato in Coppa del Mondo, e del neocampione italiano di acro e cross country Nicola Donini.
A calare definitivamente il sipario sul Ferrara Balloons Festival sarà il concerto “Back to school Festival” dei Go Koala e Ni Na, previsto per le 19 al Camelot Cafè.

Bonaccini a Poggio e Ferrara

da: Ferrara per Bonaccinni

Domenica 21 settembre doppio appuntamento con Stefano Bonaccini in provincia di Ferrara. Il candidato per le primarie del centro sinistra in Emilia-Romagna sarà in mattinata a Poggio Renatico, poi a Ferrara dove pranzerà alla Festa dell’Unità di Pontelagoscuro.
Bonaccini sarà alle 10.00 al Parco I Maggio di Poggio Renatico per un incontro aperto a tutta la cittadinanza. Sarà questa l’occasione per fare il punto della situazione a oltre due anni dal sisma e di ascoltare istanze e problematiche legate al recupero e alla ricostruzione nei comuni terremotati. In più sarà possibile approfondire il programma con cui Bonaccini si candida, concentrandosi sulle questioni di maggior rilievo per il territorio e l’economia ferraresi.
Alle 12.30 Bonaccini sarà a Pontelagoscuro, alla Festa dell’Unità “Ponte d’Ambiente” per un pranzo insieme ai suoi sostenitori. Per prenotazioni è possibile contattare il numero 338 7730019
Le primarie per eleggere il candidato del centro sinistra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna si svolgeranno domenica prossima 28 settembre. Potranno votare i residenti e i fuori sede che vivono in territorio regionale che abbiano compiuto i 16 anni di età. Urne aperte dalle 8.00 alle 20.00. Al momento del voto si dovrà presentare un documento di identità; verrà richiesto un contributo di 2€ per finanziare le primarie stesse. Maggiori informazioni su http://www.pdferrara.it/home/primarie-emilia-romagna/

L’INCHIESTA
Partiti & partecipazione:
la logica del ‘do ut des’

SEGUE – La partecipazione è questione connessa a uno slancio che proietta l’individuo in un movimento, o comunque in una dimensione collettiva; rimanda al senso di responsabilità soggettivo e presuppone la coscienza di un sé come parte di una totalità, implica la volontà di essere protagonisti attivi nello spazio pubblico, luogo del confronto e delle scelte. Si misura quindi in prima istanza attraverso la mobilitazione e l’impegno che ciascuno, giorno per giorno, profonde nel sociale, non solo e non necessariamente nella politica e nei partiti (oggi, poi, meno che in passato).

Ma la partecipazione si realizza, concretamente, pure attraverso l’esercizio del diritto al voto. Anche l’indice di affluenza alle urne è, dunque, un buon termometro. E la febbre è alta, rivelatrice di una patologia grave.
La percentuale dei votanti in Italia è calata dal 92,2% delle prime elezioni libere, nel 1948 (voto per la Camera) al 75,2 delle ultime politiche 2013. Sino alla fine degli anni Settanta è oscillata fra il 92 e il 94% (picco più alto il 93,8 del 1953), per scendere a un – comunque ragguardevole – 90,6% del 1979. Nel trentennio successivo si è scivolati progressivamente dal 88% del ’83, al 80,5 del 2008. Il punto più basso invece è quello, già menzionato, del 2013, con il 75,2%. E nelle consultazioni amministrative la situazione peggiora.

Fanno impressione, fra gli altri, i dati relativi agli ‘astenuti’ (schede bianche e nulle) che, sino al 1976, si mantengono fra gli 874mila del 1958 e il milione 211mila del 1968. Ma nel 1979 già superano il milione e mezzo (1.571.610) e nel 1983 sono 2.282.177. Il picco in salita si ha nel 2001, con oltre 2milioni 962mila.
Da notare che nel 1993 decade l’obbligo del voto: ciò che da un lato rappresentava un diritto, fino ad allora era stato contestualmente anche un dovere, la cui infrazione era sanzionata per legge, con annotazione ai trasgressori. La modifica della legge avrebbe verosimilmente potuto determinare, come conseguenza, che coloro che sino ad allora erano andati alle urne solo per adempiere al dovere (scegliendo verosimilmente scheda bianca o nulla), in assenza dell’obbligo se ne restassero a casa, alimentando la schiera dei non votanti. Invece, nel ’94 si ha solo un lieve calo nel numero dei votanti, pari all’un per cento dell’elettorato (poco meno di mezzo milione di cittadini) e ancora un aumento di schede bianche e nulla, 600mila in più rispetto al ’92.
Un sorprendete e inspiegabile calo delle schede non valide (bianche e nulle) si registra invece nel 2006, quando il dato scende a un milione 145mila, con un calo addirittura di un milione e 800 mila dal 2001, l’anno del massimo picco, allorquando bianche e nulle furono quasi tre milioni.
Un tentativo di interpretazione lo fornisce il giornalista Enrico Deaglio con il suo docufilm, ‘Uccidete la democrazia’, in cui ipotizza un tentativo di ‘golpe elettorale’ ai danni del candidato premier Romano Prodi (che vinse, come si ricorderà, con lo scarto minimo dei famigerati 25mila voti, dovuti alle preferenze accordate dagli italiani all’estero), consumato, in ipotesi, attraverso un meccanismo di broglio informatico che avrebbe tradotto le schede bianche in voti al Popolo delle libertà. Ma, alla luce degli esiti del 2008 e del 2013 in cui il numero di bianche e nulle è oscillato fra il milione e 265mila delle più recenti consultazioni e il milione 417mila delle precedenti, la tesi vacilla.
Resta comunque l’evidenza di un tragico calo di affluenza alle urne: di circa 47 milioni di aventi diritto in Italia (tre milioni e mezzo sono i connazionali residenti all’estero) circa 13 milioni non votano, oppure nell’urna inseriscono scheda bianca o nulla.

Nel frattempo i partiti hanno preso ad assomigliare sempre più agli autobus: si sale o si scende secondo convenienza. Un tempo, ricorda un vecchio militante, si aderiva per dare qualcosa al partito. Oggi invece si sceglie il partito in funzione di ciò che lui può dare a me.
Così si giustificano i frequenti cambi di casacca, così si spiegano le stizzite uscite di scena, spesso goffamente mascherate da ragioni di principio.
Gli esempi si sprecano e sono sotto gli occhi di tutti. Per citare un paio di casi recenti e a noi vicini, che sollevano il sospetto di decisioni non proprio disinteressate, ricordiamo come l’ex assessore Luciano Masieri, dopo cinque anni da consigliere comunale e altrettanti da assessore, se ne sia andato piccato, causa la mancata riconferma nel ruolo in Giunta e non abbia rinnova la tessera del Pd, dichiarando alla Nuova Ferrara che “la politica dovrebbe essere servizio, mentre nel Pd si perseguono più gli interessi personali dei singoli che quelli generali del partito”… Però questo l’afferma quando è lui personalmente ad essere escluso.

Qualcosa di analogo sostanzialmente succede in questi giorni con Angelo Storari, del Movimento 5 stelle: viene escluso dalle liste dei candidati per il Consiglio regionale e lui s’indigna e sbatte la porta. Ma, spiega, lo fa perché… ‘c’è del marcio in Danimarca’: “Qualche giorno fa – scrive Storari, che fu fra i fondatori dei Grilli estensi, in una lettera aperta – avevo inviato la mia candidatura online. Oggi scopro che la mia candidatura non è presente”. Assicura di non volerne fare “un fatto personale” ma, spiega, “ciò che trovo inaccettabile e che mi fa arrivare oggi a decidere di chiudere definitivamente la mia avventura politica, è il fatto che alcune piccole lobbies, interne all’M5s, potremmo definirle cricche, con veti e controveti, decidono le sorti di questo o quello. Le antipatie personali, le accuse di protagonismo, ad esempio verso il sottoscritto, erano e restano motivate da una sola cosa, invidia e gelosie». Ecco, dunque, il capo d’imputazione: invidie, gelosie… Che però inducono l’indignato di turno a trarne le conseguenze solo quando ne subisce le conseguenze.

2. CONTINUA 

LEGGI LA PRIMA PARTE DELL’INCHIESTA

Fascinose imperfezioni
delle rose di settembre

A settembre anche le rose moderne, quelle grandi, un po’ spigolose sui loro gambi dritti, assumono un’aria di particolare dolcezza. Sarà il peso dell’estate che le ha sfinite per il troppo sole o per la troppa pioggia, sarà perché alla fine della stagione vegetativa emergono i caratteri genetici più nascosti, e così anche le rose moderne mettono allo scoperto qualcosa delle parenti più antiche, un po’ come quando invecchi e ti accorgi di assomigliare alla tua bisnonna. Le ultime fioriture dell’anno hanno qualcosa di imperfetto, un languore polveroso che fa pensare ai quadri del pittore francese Henry Fantin-Latour.
Fantin-Latour visse in Francia nei decenni di passaggio tra ‘800 e ‘900. Come tutti gli artisti vissuti in quel periodo contribuì a cambiare il linguaggio delle arti figurative, ma lo fece in modo poco appariscente scegliendo, come firma personale, di dipingere quasi esclusivamente nature morte con vasi di fiori. Da secoli le accademie avevano stilato una lista dei cinque soggetti appropriati alle arti figurative, e in cima alla graduatoria c’erano i soggetti storici e mitologici, molto adatti a simboleggiare i valori civili più alti come la gloria della nazione o la giustizia. La natura morta con fiori e frutti era l’ultima voce in lista perché non poteva essere associata a nessun valore. Le rose dipinte da Fantin-Latour erano un semplice piacere per gli occhi, arte per l’arte senza pretese educative, questo fatto lo rendeva artista al di fuori dei giri accademici e gli garantì comunque una vita agiata, grazie al mercato anglosassone che apprezzava il suo lavoro.
Fantin-Latour stimava e conosceva gli Impressionisti, suoi amici e coetanei, ma preferì dipingere con le tecniche e i colori dei maestri del XVIII secolo, in particolare di Jean-Baptiste Chardin, ripetendo per decenni e in modo quasi ossessivo quadri in cui ritraeva vasi di fiori. Le sue opere sono dei veri e propri ritratti floreali, soprattutto nel caso in cui le rose vengono specificate per la loro varietà. Già da un secolo, in Francia, la coltivazione delle rose era al centro del mercato florovivaistico, un mercato fiorente e all’avanguardia che muoveva soldi a palate, favorito da un delirio che aveva portato le poche centinaia di varietà esistenti, raccolte e collezionate da Giuseppina Bonaparte nel parco della Malmaison, alle migliaia create dai vivaisti francesi e presenti sul mercato europeo alla fine del XIX secolo. Rose, dunque, già protagoniste dei giardini, e poi rappresentate da Fantin-Latour in modo assolutamente classico. In questo modo il soggetto è il solo protagonista della tela, assume qui la solennità di un vero ritratto e il soggetto non viene sopraffatto dalla ricerca di nuovi stili o tecniche pittoriche, come avveniva in quegli anni di grandissime sperimentazioni artistiche. Cosa significa? lo capiamo confrontando un vaso di rose dipinto da Fantin-Latour con uno, per esempio di Monet, o Van Gogh: per loro era più importante dipingere la luce vibrante sui petali, era prioritario il modo di dipingere il fiore rispetto al fiore stesso.
Se i disegni di Pierre-Joseph Redouté avevano fatto conoscere la bellezza della rosa descrivendo le precise differenze tra le forme delle varietà antiche, Fantin-Latour consacra la rosa come fiore protagonista del suo tempo, fiore della modernità, come i treni a vapore, i teatri, le larghe strade urbane, immortalate dagli impressionisti. Rosa ripetuta come soggetto, cambiando solo i dettagli delle composizioni, attraverso un lavoro che possiamo paragonare ad una specie di minimalismo musicale riportato sulla tela.
Fiori morbidi e aperti, colti nel momento perfetto della rosa matura ma non ancora sfatta. Rose dai colori forti, ma sempre smorzati da un velo di polvere di cipria, come fossero sempre illuminati da un luce velata di nuvole, da una luce di settembre.

Emicrania e dolori muscolari? Spesso è colpa dei denti

Sempre più di frequente la scienza, e in particolare quella osteopatica, riconosce il legame tra la zona denti-bocca-mascella e la salute del resto del corpo. Tutte le parti del corpo sono interconnesse e un’anomalia in un punto del corpo, anche se apparentemente irrilevante, non può più essere considerata in modo isolato rispetto al resto. Una mandibola sbilanciata o temporo mandibolare, ossia un disturbo caratterizzato dal malfunzionamento dell’articolazione che collega la mandibola superiore e inferiore, può influenzare, per esempio, la colonna vertebrale.
I disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (Atm) possono essere acuti o cronici, ma solo una piccola percentuale di persone sviluppa significativi problemi a lungo termine. Le donne tendono ad essere colpite da disturbi dell’Atm più spesso degli uomini.

Tra le cause dei problemi articolari vi sono l’artrite, le lesioni e le lussazioni dell’articolazione, oppure un morso non correttamente allineato o una certa iper-mobilità articolare. Stringere e digrignare i denti (anche noto come bruxismo) può causare notevole stress ai muscoli della bocca e delle articolazioni. Le persone che soffrono di stress cronico e ansia, o apnee del sonno, a volte stringono i denti durante il giorno e digrignano i denti durante il sonno, con conseguente dolore muscolare e, naturalmente, danni ai denti.
Assumere una posizione corretta della mascella è fondamentale affinché il resto del corpo funzioni correttamente. Se si soffre di frequenti mal di testa, la causa potrebbe avere origine dai muscoli facciali e da quelli che circondano l’articolazione temporo-mandibolare. Questo dolore muscolare può, in definitiva, portare ad uno squilibrio della posizione della testa sulla colonna vertebrale, generando una postura ricurva o in sovraccarico.

Il peso medio della testa umana è tra i 3,6 e i 4,5 chili, e poggia sulla parte superiore della colonna vertebrale. Quando una persona è curva o inclinata in avanti, porta di conseguenza la mandibola stessa in avanti. Questo si traduce in una modificazione del morso, con i denti che occludono non più correttamente. Il risultato del disallineamento dei denti è che la mandibola è sotto stress.
Il peso della testa in questa posizione in avanti mette a dura prova i muscoli di spalle, schiena, collo e testa. Nel corso del tempo, la cattiva postura e il conseguente squilibrio nei vari gruppi muscolari della testa e del collo, possono portare a un’infiammazione dei muscoli facciali e mandibolari.

Specificando meglio, il disturbo dell’ATM è una condizione in cui non funzionano correttamente le articolazioni mandibolari, che quindi causano stress e dolore nei tessuti circostanti, tra cui i muscoli e nervi del viso, della testa e del collo.
Questi giunti, chiamati articolazioni temporo-mandibolari (ATM), collegano la mandibola inferiore al cranio. Il minimo squilibrio nelle vostre dell’articolazioni temporo-mandibolare, può provocare, in definitiva, una cattiva postura del corpo, una diminuzione della forza e della flessibilità, compromettere la respirazione, ecc.
Facciamo un altro esempio: la lingua è collegata alla mandibola, quando il morso non è allineato la lingua agisce come un cuscino, rimanendo indietro e bassa. Uno squilibrio nel morso influisce sulle dimensioni della bocca, alterandola fino a non essere più adatta alla propria lingua. Se la lingua riposa troppo indietro nella bocca, bloccherà in una certa misura l’aria in entrata nei polmoni e la deglutizione. Una mandibola disallineata inizierà a mostrare segni di usura sui denti, cambiando il morso. Poi iniziano i denti a sfregare uno contro l’altro e si finisce con i denti accorciati, recessione gengivale e una perdita di verticalità.

Di seguito, i sintomi più specifici dell’Atm:
• mal di testa o dolori a mascella, orecchie, collo, spalle e schiena;
• ronzio nelle orecchie;
• un “clic” o un blocco quando si apre o si chiude la bocca;
• difficoltà a mordere;
• gonfiore del viso;
• vertigini.

Quando non si dispone di un morso equilibrato, gli effetti negativi a catena si fanno strada lungo tutto il corpo. Consiglio di rivolgersi ad un osteopata di fiducia che, insieme allo gnatologo o all’ortodontista, valuteranno e opereranno in sintonia per la risoluzione del problema.

IMMAGINARIO
Musica per Aldro
La foto di oggi…

Musica per Federico. Oggi dalle 17.30, nella piazza Municipale di Ferrara, canzoni e parole per ricordare Federico Aldrovandi, morto a 18 anni durante un controllo di polizia. E’ successo in  questi giorni di settembre, nel 2005, vicino all’ippodromo. Organizza l’Associazione Federico Aldrovandi onlus. Sul palco, tra gli altri: Nico Royale, Statuto, Stato Sociale, Giorgio Canali e Rossofuoco. Entrata a offerta libera. In caso di pioggia l’incontro di musica, cultura e condivisione sarà nella Sala Estense affacciata sulla piazza.

OGGI – IMMAGINARIO PERSONE

Musica-per-Federico-Aldrovandi-Ferrara-piazza-Municipale
Musica per Federico Aldrovandi sabato 20 settembre 2014 in piazza Municipale a Ferrara (foto tratta dal video del sito www.federicoaldrovandi.it)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]