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Giorno: 15 Ottobre 2014

LA NOVITA’
Per contrastare la crisi la Uil sponsorizza i certificati di credito di Zibordi e Cattaneo

“Per quel che ne so è la prima volta che un sindacato attribuisce al sistema monetario attuale una significativa responsabilità per la mancanza di lavoro e l’aumento della disoccupazione”. Claudio Bertoni, uno degli storici animatori del ‘Gruppo cittadini per l’economia’ di Ferrara, saluta con entusiasmo l’iniziativa della Uil, che oggi in conferenza stampa ha sostanzialmente annunciato di abbracciare le tesi da loro propugnate con tenacia ormai da un paio d’anni. Si tratta delle proposte formulate dagli economisti Marco Cattaneo e Giovanni Zibordi per contrastare la crisi con l’immissione sul mercato monetario di un’ingente quantità di liquido, attraverso certificati di credito fiscale, l’emissione di Bot a valenza fiscale e la creazione di un sistema di banche pubbliche attualmente inesistenti in Italia. “Proposte non nostre ma che abbiamo fatto nostre e sostenuto dopo accurati studi”, ribadisce Bertoni. Il quale spiega che “la validità sta innanzitutto nella possibilità di ridare liquidità al sistema senza dover per forza uscire dall’eurozona e senza violare i trattati”.

“Si tratta di proposte serie – sottolinea – eppure fino ad ora derise da molti, perché non lette e non capite. Ma a questo coro di incomprensione già in passato avevano fatto da contrappunto significativi apprezzamenti come quelli espressi da valenti studiosi come Stefano Sylos Labini e Giorgio Ruffolo nel libro ‘Il film della crisi’ edito da Einaudi”.

Il paradosso attuale è quello di un’economia che soffre non per mancanza di prodotti o di manodopera, ma per mancanza di denaro nelle mani di aziende e famiglie. “La soluzione proposta è quella di dare ai cittadini e agli imprenditori più potere di acquisto sostanzialmente attraverso una forte riduzione degli oneri fiscali”.

Per approfondimenti [leggi qui]

LA RIFLESSIONE
La scuola paradiso o inferno dell’integrazione

Vale sempre la pena chiedersi come ci vedono gli altri in base ai nostri comportamenti, o alle nostre leggi. In particolare nel rapporto con culture differenti. Il tema “Inclusione dell’alunno straniero e della sua famiglia” è stato affrontato di recente nel convegno Cisl, organizzato a Ferrara a settembre. L’accento è stato posto sulla scuola come luogo di integrazione, che mette faccia a faccia lingue differenti, giustappone storie da angoli agli antipodi del mondo; si avvale (nei casi migliori) di insegnanti in grado di gestire un avvicinamento, di far sentire a casa, e soprattutto ugualmente amati e accettati, i bambini.

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Locandina del documentario

Tutto l’opposto da ciò che viene narrato nel documentario “Container 158” di Stefano Liberti ed Enrico Parenti. Presentata all’interno della rassegna “Italieni” all’ultima edizione di Internazionale, la pellicola racconta la vita del cosiddetto “villaggio attrezzato” di via Salone alla periferia di Roma, abitato da più di un migliaio di persone di etnia Rom – provenienti da Montenegro, Serbia, Bosnia e Romania – che di fatto costituisce l’unico sistema di ghettizzazione in tutta Europa , forma ovviamente condannata dalla Comunità europea, e mette in risalto le difficoltà e la sostanziale chiusura che i bambini si trovano a dovere affrontare in una scuola che tutto sommato sembra non volerli, tra pretesti per cacciarli una volta per tutte e nessuno ‘ius soli’ che rivendichi la loro appartenenza al luogo che per loro è Casa. Vincendo ancora una volta sui diritti umani di base, ignorando bambini che, seppur nati in Italia, non hanno cittadinanza né riescono a parlare correttamente l’italiano, non facendo altro che aumentare il divario invece di fornirgli gli strumenti necessari per sentirsi persone di pari dignità e diritti rispetto a chiunque altro e, di fatto, facilitando l’esclusione da un sistema che per sua costituzione dovrebbe impegnarsi a fare l’esatto opposto, non omologando ma accettando e includendo.
Che insieme all’attenzione e all’affetto sarebbe il compito più importante dell’insegnante, il quale dovrebbe di fatto insegnare a ragionare con la propria testa e a non mettere un muro tra quello che conosciamo – o più spesso crediamo di conoscere – e quello che non arriva dall’orto di casa e che quasi sempre prendiamo per ‘buono’, incondizionatamente. Quello che ci viene dato come regola dal primo giorno di scuola. Quello che tutti si aspettano che noi facciamo. Quello che non necessariamente corrisponde a un concetto di buono e giusto solo perché è scritto o detto da baroni universitari, da sedicenti professionisti, dalla maggioranza. Quello che insegnava a fare il professor Keating dell’”Attimo Fuggente”, che qualunque studente vorrebbe incontrare almeno una volta nella vita, come è successo agli studenti che, venerdì scorso, hanno manifestato da nord a sud per chiedere, tra le altre cose, istruzione libera e gratuita per tutti, diritto di cittadinanza, maggiore coinvolgimento del governo nella riforma sulla scuola, esulando dalla spicciolata di temi che erano stati proposti dall’alto e ponendo l’accento su altri non suggeriti esplicitamente dal governo. Evocando un gesto di presa di coscienza ormai iconografico e salendo in piedi sui banchi, esattamente come nel film esortava a fare Robin Williams a un giovanissimo Ethan Hawke e ai suoi compagni, esortando i suoi studenti a cambiare sempre punto di vista, a dubitare del mondo e a chiedere rispetto, oltre ad imparare ad averne nei confronti di chiunque. A essere persone vere e autonome prima ancora che pacchetti standard di dati sterili, i Pink Floyd ci avevano già messo una pulce nell’orecchio con “Another Brick in the Wall”.

Entrambi i casi aiutano però a fare uscire i lati buoni e utili del web: con gli hashtag di Twitter (#entrainscena, #100 e #labuonascuola) utilizzati dagli studenti che postano riflessioni e iniziative; e con il sito di Occhioaimedia.org, gruppo di associazioni che studiano il tema della mala comunicazione sui vari rapporti tra culture, sui sempreverdi temi del razzismo, del classismo, del pregiudizio sistematico. Cercando di costruire un varco tra quei mattoni ammassati da sistemi sbagliati.

IL FATTO
Nulla è politica:
le ipocrisie
della giunta provinciale.
Tagliani con Forza Italia
e Cinque stelle

Adesso è ufficiale. Nella nuova squadra di governo della Provincia entrano Fabrizio Toselli, sindaco forzitalico di Sant’Agostino, e Marco Fabbri, primo cittadino pentastellalto di Comacchio. Il neo presidente Tagliani (Pd, giusto per rammentarlo: in questa commistione ci si confonde…) ha conferito oggi le deleghe, coinvolgendo ben otto dei dodici eletti nel Consiglio provinciale. A Toselli è stata attribuita la responsabilità su politiche del lavoro, formazione professionale e attività produttive; a Fabbri quella sul turismo. Dei sindaci che fanno parte del Consiglio l’unico a non avere deleghe è Alan Fabbri: il primo cittadino leghista di Bondeno ha appena ricevuto l’investitura come candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione Emilia Romagna da Berlusconi in persona, e nominarlo come sodale in quella che un tempo si sarebbe definita “giunta” deve essere parso troppo persino a Tagliani (che comunque ne ha propiziato l’elezione includendolo nella lista “senza frontiere”). Gli altri cavalieri delegati della tavola rotonda sono invece di fatto “assessori”, anche se ufficialmente non si chiamano così. Perché, ci spiegano, il loro è un ruolo tecnico, puramente amministrativo. Ma allora, perché i designati sono dei politici e non dei tecnici?

La considerazione sorge spontanea. Dal “tutto è politica” degli anni Settanta, all’attuale “è solo gestione amministrativa” sciorinato anche a proposito delle funzioni della nuova giunta provinciale, corre un abisso. Si scivola dagli eccessi di allora alla mistificazione di oggi. Da una parte c’era il debordante entusiasmo ideologico che portava a considerare di ogni azione il riflesso pubblico e la valenza sociale, sino ad annientare la sfera privata; dall’altra parte eccoci ora al ripiegamento di basso profilo che tende a celare con ipocrisia la reale valenza di scelte impegnative per la collettività, che in quanto tali hanno indiscutibilmente un rilievo comunitario e dunque politico.
Non si può negare che chi esercita funzioni di governo svolga una funzione di natura politica, poiché gli orientamenti e gli indirizzi assunti non sono neutri: perseguono una visione e assecondano un disegno di sviluppo che non è necessitato, ma rappresenta una possibile opzione fra tante alternative praticabili: politica, dunque. Perché la politica è precisamente scelta, fatta sulla base di un orientamento, di una prospettiva.

D’altronde, se non fosse così, perché designare politici a svolgere tali compiti? I nuovi “assessori” della “giunta” provinciale mica sono tecnici! Negare questa evidenza e ridurli a esecutori di compiti meramente gestionali significa strumentalmente sminuirne il ruolo e la funzione svolta per avere meno intralci, meno opposizioni, meno inciampi. Rendere apparentemente neutre e inevitabili le scelte che si compiono equivale, in un certo senso, a blindarle, rendendole inattaccabili.

L’abile operazione mirabilmente condotta dal sindaco-presidente Tagliani, che ha riunito nella “giunta” provinciale centrosinistra, centrodestra e Movimento 5 stelle, ha proprio questo segno ed è un capolavoro di stampo democristiano. La tecnica è antica e consolidata: cooptare il dissenso (reale e potenziale) inglobandolo nella cabina di regia per poter esercitare l’arte politica e governare incontrastati.

A Ferrara, presentazione del Corso 2014 di Counseling Motivazionale

da: organizzatori

riconosciuto da AssoCounseling ai sensi della Legge 4/2013

La Città del Ragazzo di via Comacchio 344 ospiterà sabato 25 ottobre, ore 10 – 13, la presentazione del Corso di Counseling Motivazionale, la nuova professione di relazione d’aiuto, nei suoi molteplici aspetti. Sarà possibile parlare con docenti, counselor diplomati nella scuola attiva a Ferrara dal 2008 ed essere informati sugli aggiornamenti legislativi e applicativi e gli sbocchi professionali offerti da questa specializzazione. Sarà inoltre possibile consultare materiale informativo riguardante il corso triennale, i corsi brevi e le attività di supervisione e di counseling proposti dalla scuola. L’incontro offre inoltre l’opportunità di esplorare le possibilità di crescita personale offerte dal Counseling Motivazionale e al contempo i numerosi e inaspettati campi d’applicazione.

Il completamento del ciclo formativo fornisce i titoli per ottenere la qualifica di Counselor Professionale, spendibile nell’area delle consulenze e servizi alla persona e alle organizzazioni, nonché l’iscrizione al Registro Italiano Counselor Professionisti di AssoCounseling, che permette l’esercizio della libera professione in forma individuale, in forma associata, societaria, cooperativa o nella forma del lavoro dipendente . Le persone che daranno la propria adesione in occasione della presentazione del corso potranno fruire di interessanti sconti sul contributo d’iscrizione. Per maggiori informazioni: ferrara@scuoladicounseling.it – www.scuoladicounseling.it/ferrara.

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La seduta del primo Consiglio provinciale dopo le elezioni del 29 settembre

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Assegnate le deleghe

Prima seduta del nuovo Consiglio provinciale post elezioni dello scorso 29 settembre, con la conferma degli eletti: i sindaci Fabrizio Toselli, Marco Fabbri, Nicola Rossi, Piero Lodi, Nicola Minarelli, Antonio Fiorentini, Diego Viviani, Gianni Michele Padovani e Alan Fabbri, le consigliere comunali di Ferrara Bianca Maria Vitelletti e Elisabetta Soriani, e infine il consigliere provinciale uscente Cristiano Di Martino.
Conferite anche le deleghe, che hanno valore politico di rappresentanza dell’ente (la firma degli atti spetterà all’assemblea o al presidente secondo i casi) e natura provvisoria fino al 31 dicembre 2014, in attesa che la Provincia si doti del nuovo statuto.
Al sindaco di Copparo, Nicola Rossi, è andata la carica di vicepresidente, insieme con le deleghe Ambiente e Agricoltura.
A Nicola Minarelli (Portomaggiore) quelle del Bilancio e Patrimonio, al centese Piero Lodi Mobilità e trasporti e Viabilità, a Fabrizio Toselli (Sant’Agostino) le politiche del lavoro, Formazione professionale e attività produttive, all’argentano Antonio Fiorentini la Pubblica istruzione, edilizia scolastica e infanzia, al primo cittadino di Goro Diego Viviani Caccia e Pesca, al comacchiese Marco Fabbri il Turismo e al sindaco di Mesola, Gianni Michele Padovani Protezione civile, difesa del suolo e informatica.
Rimangono in capo al presidente, Tiziano Tagliani, il Personale, gli affari generali, i controlli interni, le aziende partecipate, la programmazione economica, le politiche sanitarie e sociali, i fondi strutturali (Fesr), il Castello Estense, la Cultura, i siti Unesco, l’Idrovia e tutte quelle non conferite ai consiglieri.
L’assemblea ha infine battezzato il mercoledì pomeriggio come giornata dei prossimi incontri.

Sabato 18 ottobre l’inaugurazione mostra Volti di donne dalle crisi umanitarie

da: Progetto Oltre laStrada

Sabato 18 ottobre alle ore 17 Centro Donna Giustizia, UDI e Centro Documentazione Donna presenteranno presso il circolo Arci Bolognesi la mostra fotografica “Volti di donna dalle crisi umanitarie”, realizzata da Medici Senza Frontiere e dall’Istituto Europeo di Design (IED).
Le 32 foto esposte, frutto del lavoro di alcuni tra i più importanti fotoreporter mondiali , come Sebastiao Salgano e Paolo Pellegrin , rivelano agli occhi di chi le osserva scorci di mondi lontani e spesso ignorati: paesi scossi da carestie, guerre, epidemie , nei quali le donne spesso sono i motori trainanti delle famiglie, eroine silenziose che ogni giorno cercano di vivere con dignità in contesti in cui spesso anche i più elementari diritti vengono negati.
La mostra si inserisce in un progetto più ampio, denominato “Oltre la Frontiera”, da un’idea di Ivana Abrignani che il CDG ha organizzato in collaborazione con UDI e CDD, per celebrare la giornata europea contro la Tratta di persone , 18 ottobre, e quella internazionale contro la violenza alle donne, 25 novembre.
Oltre la Frontiera si articola due mostre fotografiche,” Volti di Donne” e “Focus On Syria” , in una rassegna cinematografica composta da quattro film e incontri con gli autori, in un periodo di tempo dal 18 ottobre al 30 novembre 2014.
La mostra “Volti di donne” sarà esposta fino al 30 ottobre, con ingresso libero.

EduCARE in Unife: Il nuovo ciclo di incontri per i genitori Unife

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Si chiama EduCARE in Unife ed è il nuovo ciclo di incontri in-formativi dedicato a tutti i genitori che lavorano e studiano all’Università di Ferrara.

L’iniziativa, promossa da Cristiana Fioravanti, Delegata del Rettore per le Pari Opportunità, dal Comitato Unico di Garanzia e dal Consiglio di Parità nell’ambito del Piano triennale di azioni positive d’Ateneo 2014-2016, vuole offrire un supporto concreto alla genitorialità, anche grazie ai servizi già attivi in città, prevedendo dei momenti educativi e di confronto fra genitori Unife e specialisti in politiche sociali, familiari e assistenziali.

Spiega Fioravanti: “ Gli incontri, nati per promuovere e conciliare la vita familiare con quella lavorativa e di chi studia nel nostro Ateneo, tratteranno di tematiche relative alla gestione del rapporto genitoriale, con sessione specifiche suddivise per fasce d’età dei figli, cercando di presentare soluzioni a supporto del ruolo di genitore oggi, divenuto sempre più difficile e delicato. Si approfondiranno temi quali l’educazione dei figli, l’importanza del prendersene cura e i servizi offerti a vario titolo alle famiglie ferraresi dall’Università, in sinergia con quelli resi disponibili delle istituzioni cittadine”.

Ecco il calendario degli incontri, tutti gratuiti e previsti in l’Aula 7 del Dipartimento di Giurisprudenza (.so Ercole I d’Este, 46), dalle ore 14.30 alle 17:

– martedì 11 novembre: “Essere genitori nei primi anni di vita Servizi educativi e di supporto alla genitorialità (0-6 anni)”. A cura di Donatella Mauro e Tullio Monini, Istituzione Servizi educativi, scolastici e per le famiglie, Comune di Ferrara;

– martedì 25 novembre: “Genitori oggi: non è così facile”. Aspetti psicologici del bambino (7/10 anni). Cosa significa crescere: teoria della personalità. Ruolo educativo dei genitori. A cura di Deanna Marescotti, Consigliera Comune di Ferrara;

– martedì 2 dicembre: “Gli è venuta l’adolescenza”. Suggerimenti educativi per mantenere una buona relazione con i figli ( 10-14 anni). A cura di Alberto Urro, Promeco, Comune e AUSL di Ferrara;

Iscrizioni aperte per genitori dipendenti e studenti Unife fino al 4 novembre.

Info: gender.equality@unife.it

www.unife.it/progetto/equality-and-diversity

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Maltempo – Cessato l’allarme piena per Parma e Baganza, rimane attivo lo stato di attenzione. Prosegue il costante monitoraggio da parte della Protezione civile, ancora al lavoro 300 volontari

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

É cessato l’allarme piena per i fiumi Parma e Baganza, sui quali resta attivo lo stato di attenzione e il continuo monitoraggio. Tutti i corsi d’acqua nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena stanno tornando ai livelli di normalità.
Sulla base dei dati meteo di Arpa, l’Agenzia regionale di Protezione civile ha emesso lo stato di attenzione per temporali e criticità idraulica nelle province di Ferrara, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini fino alle ore 10 di domani, giovedì 16 ottobre.
Secondo i dati forniti dal Comune di Parma ammonta a 18 mila il numero delle persone residenti nei quartieri che hanno subito i disagi maggiori a causa degli allagamenti. Gli operatori dei Servizi tecnici di bacino e di Aipo sono al lavoro per valutare le criticità provocate dalle piene dei giorni scorsi. Numerosi e diffusi sono i dissesti causati dalle piogge in Appennino, soprattutto in provincia di Piacenza e Parma: “Per i Comuni maggiormente colpiti – afferma Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile – c’è l’impegno della Regione a sostenere gli interventi più urgenti, soprattutto l’assistenza alla popolazione, il ripristino di servizi di pubblica utilità come acqua e gas e la riapertura di strade”.
Attualmente l’intervento del sistema di Protezione civile è concentrato soprattutto su due fronti: la città di Parma e i comuni collinari e montani delle province occidentali, interessati da frane e dissesti. Nel capoluogo 300 volontari della colonna mobile di Protezione civile sono tuttora impegnati in operazioni di pulizia delle strade e rimozione di fango e detriti; operative su vari fronti anche le squadre dei Vigili del Fuoco, che finora hanno realizzato 162 interventi, e quella dell’Esercito, attivata dalla Prefettura ed equipaggiata con pompe e specifiche attrezzature.
Il Comune di Parma, in collaborazione con il gruppo Iren, ha organizzato un servizio straordinario di recupero e smaltimento di rifiuti, detriti e materiale trasportato dalla corrente. La direzione di Telecom ha comunicato che si stanno lentamente ripristinando le linee telefoniche danneggiate a seguito dell’allagamento della centrale telefonica di Parma.
L’Agenzia regionale di Protezione civile continua a partecipare alle riunioni del Centro coordinamento soccorsi attivato dalla Prefettura di Parma e monitora l’evolversi della situazione sul territorio regionale colpito dal maltempo, in raccordo con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, Vigili del fuoco, Prefetture, Corpo Forestale dello Stato, Province, Comuni, Servizi tecnici di bacino, Arpa ed Aipo

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La Provincia scrive ai Comuni per quantificare gli eventuali danni a seguito delle piogge del 13 e 14 ottobre scorsi

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Il giorno seguente agli eventi meteo che gli scorsi 13 e 14 ottobre hanno colpito anche il territorio ferrarese, la Provincia ha preso carta e penna e ha scritto ai 24 Comuni per chiedere una prima quantificazione dei danni subiti.
In particolare, le segnalazioni che dovranno pervenire all’amministrazione del Castello Estense in modo tempestivo, riguardano gli eventuali interventi di prima assistenza, quelli tuttora in corso e quelli di ripristino finalizzati a ridurre i rischi residui per la popolazione.
Per quanto riguarda i danni riportati dai privati e dalle attività produttive, la lettera chiede alle amministrazioni comunali di contare il numero delle abitazioni civili e delle attività colpite dal maltempo e, se possibile, una prima quantificazione dei danni.
La ricognizione serve a raccogliere ogni dato utile in caso di richiesta dello stato di emergenza nazionale da parte dell’Agenzia regionale di Protezione civile.
Nel frattempo il servizio di Protezione civile della Provincia continua a mantenere la massima attenzione alle evoluzioni del tempo e delle possibili piogge su tutto il territorio, per il quale è prevista un’allerta meteo per le prossime 24 ore.

Teoria e passi a confronto: a Unife una giornata di riflessione sulla parità di genere negli organi di ateneo

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Una giornata di riflessione pubblica sul tema della pari rappresentazione fra uomini e donne negli organi di Ateneo, quella promossa dall’Università di Ferrara, venerdì’ 17 ottobre alle ore 10, in Sala Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza (c.so Ercole I d’Este, 44).

Il seminario, suddiviso in due sessioni, metterà in luce quali sono gli strumenti a disposizione degli Atenei per realizzare, di fatto, l’obiettivo della parità di genere nella composizione dei propri organi accademici, mettendo a confronto le esperienze di diverse Università italiane su normative e buone prassi adottate per implementare il principio di pari rappresentazione.

Dopo i saluti del Rettore Pasquale Nappi, la prima sessione si aprirà con le relazioni di Giuditta Brunelli, Ordinaria di Istituzioni di Diritto pubblico, sul tema “Donne e processi decisionali: per una politica della presenza”, e di Emidia Vagnoni, Ordinaria di Economia aziendale, sulle “Differenze di genere e struttura di governance: un’analisi esplorativa nelle Università Italiane”. A seguire dibattito.

In programma, invece, per la seconda sessione, a partire dalle ore 14, una tavola rotonda a cui parteciperanno rappresentanti delle Università di: L’Aquila, Bologna, Foggia, Macerata, Perugia, Salerno, Siena, Milano Bicocca, Teramo, Roma La Sapienza, Roma Tre, Parma, Padova, Università per stranieri di Perugia, Bolzano, Urbino, Napoli Seconda Università, Politecnico di Torino, Università del Molise, Università del Sannio.

«Seppur il principio di uguaglianza di genere sia costituzionalmente riconosciuto e ribadito negli Statuti degli Atenei – sostengono Cristiana Fioravanti, Delegata del Rettore per le Pari Opportunità, Cinzia Mancini, Presidente del Comitato unico di garanzia, e Silvia Borelli, Presidente del Consigli di Parità – l’esperienza pratica presenta risultati difformi ed eterogenei. Altrettanto variegate risultano le prassi delle diverse Università. Il seminario intende, pertanto, confrontare le esperienze dirette a implementare il principio di pari rappresentazione negli organi di Ateneo».

L’iniziativa rientra nel Piano triennale 2014/2016 delle Azioni positive d’Ateneo 2014/2016, volte alla rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione dell’uguaglianza sostanziale tra le persone.

Liberare il credito per le imprese del Terziario: il lavoro di Ascom Ferrara

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Una boccata d’ossigeno importante per il mondo delle piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto del mondo del Terziario (ed il in particolare del Turismo): lo scorso settembre la Banca Centrale Europea ha erogato qualcosa come 23 miliardi di Euro al sistema creditizio italiano (al tasso dello 0,15%) affinché siano riversati sotto forma di prestiti al mondo delle piccole imprese. “Come Ascom abbiamo attivato da tempo – ricorda il presidente provinciale di Ascom Ferrara Giulio Felloni – uno specifico Servizio di assistenza al Credito: infatti tramite COFITER abbiamo stipulato convenzioni con il ventaglio del sistema bancario a livello locale e nazionale. La battaglia che stiamo conducendo come Ascom è proprio dare credito alle imprese per dare loro la possibilità di stare sul mercato, quindi creare le condizioni per un credito a costi accessibili”.
“L’azione – aggiunge Davide Urban direttore generale Ascom – che potremo intraprendere con il sistema bancario locale e nazionale anche attraverso il primo sistema regionale dei Confidi del Terziario – appunto COFITER – Ascom Confcommercio e le sue sedi nel territorio sono da oggi disponibili a dare assistenza tecnica e consulenza alle imprese del commercio, del turismo e dei servizi. In particolare stiamo pensando a prodotti atti supportare il Turismo e tutte le categorie professionali legate a questo mondo (dagli stabilimenti balneari, alle attività alberghiere ed extralberghiere e fino ai pubblici esercizi) con lo scopo di sostenere le attività stagionali del turismo, supportando le imprese nei pagamenti residui e nel contempo sostenere le stesse anche per gli investimenti legati alle riaperture della stagione 2015. Il nostro Servizio di Assistenza al Credito (credito@ascomfe.it – tel. diretto 0532.234269) da Cento a Comacchio, è a disposizione degli imprenditori “.
Un’azione salutata con soddisfazione dal presidente Ascom Comacchio Gianfranco Vitali: “Oggi più che mai le imprese del sistema turistico della nostra costa hanno bisogno di liquidità per sostenere l’inverno dopo una stagione balneare 2014 flagellata da un maltempo eccezionale come mai si era visto”.
Marco Amelio presidente regionale di COFITER conclude: “Come Confidi siamo pronti a tutte le azioni necessarie per sostenere il mondo delle imprese. E’ necessaria una progettualità finanziaria diversificata – veloce e tempestiva – che copra tutte le esigenze variegate del Terziario che non sono solo la garanzia del credito”.

Con i Beatles nel bicchiere

da: organizzatori

“Aperitivi in musica” ad Argenta. Prende il via giovedì 16 ottobre con il duo ravennate “Abbey Road 4.2” la stagione autunnale del ristobar “Io e Vince”

E’ proprio lì dove c’era “Il Trigabolo”, capostipite della cucina creativa italiana e fucina di talenti, da Igles Corelli a Bruno Barbieri, da Marcello Leoni a Mauro Gualandi. Da aprile, questo glorioso locale che si affaccia sulla piazza principale di Argenta si chiama “Io e Vince” – al secolo, Marco Bersani e Vincenzo Fontana – e propone una formula innovativa, pur nel solco della continuità – per non smettere di stupire, all’insegna del gusto e della creatività.
Musica, cultura, arte e design si integrano da “Io e Vince” alle proposte enogastronomiche di qualità, che cambiano di giorno in giorno, così come l’atmosfera che si respira nel locale. Già teatro in questi primi mesi di incontri letterari, piccoli concerti e – ovviamente – cene e degustazioni a tema (con ospiti di prima grandezza del panorama nazionale), giovedì 16 ottobre propone il primo appuntamento con gli “Aperitivi in musica”, che proseguiranno fino alla pros- sima primavera. Protagonisti della serata, dalle 19 alle 22, i ravennati “Abbey Road 4.2” per un tributo acustico ai Beatles a due voci (e due chitarre), accompagnato da selezionati vini, ottimi drink e piatti da gustare in abbinamento.
“Io e Vince” è in piazza Garibaldi 4b ad Argenta. In occasione degli eventi è consigliata la prenotazione (348.0053490)

Alla Sala Boldini la Palma d’Oro di Cannes

da: Arci Ferrara

A partire da Giovedì 16 ottobre approda finalmente a Ferrara “Il regno d’inverno”, il capolavoro del maestro turco Nuri Bilge Ceylan

Aydin è un attore che, dopo essersi ritirato dalle scene, gestisce un piccolo albergo nel cuore dell’Anatolia insieme alla giovane moglie Nihal, con la quale ha un rapporto difficile e distante, e alla sorella Necla, che ancora soffre per il recente divorzio. D’inverno, mentre la neve inizia a ricoprire la steppa, l’albergo diventa il loro rifugio, ma anche il teatro delle loro lacerazioni.

E’ stato l’evento dell’ultima edizione del Festival di Cannes, “WINTER SLEEP”, lo straordinario saggio, di chiara ascendenza bergmaniana e cechoviana, sulla natura umana e sulla sua insondabile complessità.
Una struggente riflessione sul rapporto tra modernità e tradizione, città e campagna, uomo e donna, guardando alla grande letteratura, e facendo dialogare tra loro luoghi, parole e stati d’animo.

“Il regno d’inverno” è il film che ha definivamente consacrato il regista turco, peraltro un habitué del Festival di Cannes, dove aveva già ottenuto numerosi riconoscimenti: per “Uzak” (2003, Premio Speciale della Giuria), “Le tre scimmie” (2008, Premio per la Migliore Regia) e “C’era una volta in Anatolia” (2011, Premio Speciale della Giuria).

Il film di Ceylan è già stato candidato dalla Turchia all’Oscar quale Miglior Film Straniero.

Il Master in Cultural Management compie dieci anni: venerdì 17 ottobre il momento celebrativo in occasione della giornata conclusiva della X edizione del MuSeC

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Venerdì 17 ottobre nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara, (via Voltapaletto, 11), si terrà la giornata conclusiva della X edizione del MuSeC, il Master in Cultural Management.

Mentre la mattinata, a partire dalle ore 9, sarà dedicata alla presentazione e alla discussione delle tesi di master davanti alla commissione di valutazione, nel pomeriggio dalle ore 14.15, è previsto un momento celebrativo dei 10 anni di MuSeC, che partirà con i saluti istituzionali del Rettore Pasquale Nappi, del Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, della Direttrice del Dipartimento di Economia e Management Simonetta Renga, del Direttore del Dipartimento di Studi umanistici Matteo Galli. Ad intervenire oltre ai docenti, saranno i rappresentanti delle istituzioni e delle aziende che hanno collaborato in questi anni alla buona riuscita del master.

Alle ore 15 appuntamento con una tavola rotonda dedicata alle esperienze di successo degli Alumni MuSeC, a cui parteciperanno ex-corsisti che attualmente lavorano con ruoli importanti e di prestigio all’interno di istituzioni culturali ed imprese del settore culturale e creativo.

Organizzato dal Dipartimento di Economia e Management di Unife congiuntamente ad ANMLI (Associazione Nazionale Musei Locali e Istituzionali) ed in collaborazione con ENCATC (European Network of Cultural Management and Cultural Policy Education), il MuSeC nasce da una lunga esperienza di insegnamento e di ricerca nel campo dell’economia e del management del patrimonio e delle istituzioni culturali.

“Questo Master – affermano Fabio Donato e Anna Maria Visser, Direttori del corso – è il frutto di una intensa collaborazione interdisciplinare in Ateneo e di un forte partenariato nazionale ed internazionale. Sin dalle sue origini l’eccellenza è stata l’obiettivo da perseguire ed i riconoscimenti ottenuti in questi anni sono da condividere con tutti coloro che hanno contribuito al successo del Master. Il decennale è dunque l’occasione per ringraziare tutti, e per proseguire con ancora più impegno questo percorso scientifico ed educativo.”

Venerdì 17 ottobre un’iniziativa organizzata da Gentedisinistra sul Jobs Act, ospite il prof. Paolo Pini

da: Gentedisinistra Ferrara

Gentedisinistra organizza per venerdì 17 ottobre ore 20,30 presso il centro sociale “Acquedotto” a Ferrara c.so Isonzo 42/a, un incontro-dibattito con il prof. Paolo Pini docente di Economia all’Università di Ferrara sul tema “Lavoro, tutele , contratti: contro un dibattito surreale”. In queste settimane è accesissimo il confronto ed il conflitto sul cosiddetto ‘jobs act’, imposto dal governo con il voto di fiducia, che preannuncia una riduzione pesante dei diritti dei lavoratori e non aiuta i precari ma precarizza tutti, senza peraltro essere in grado di aumentare l’occupazione. La pseudonormazione via twitter annuncia anche la cancellazione della contrattazione collettiva nazionale e altre ipotesi tutte orientate a stravolgere le relazioni sociali. La discussione avviene in un contesto di disinformazione e mistificazione. Per questo abbiamo ritenuto cosa utile organizzare l’incontro pubblico con il prof. Paolo Pini invitando tutte le persone, movimenti, associazioni, forze politiche, sindacati, organizzazioni economiche di categoria, che sentono il bisogno di riportare a trasparenza e razionalità questa discussione distorta. E magari confrontarsi sui temi veri da affrontare, fuori dalle scalette governative. Pensiamo si tratti di un’iniziativa che merita diffusione perché è un contributo serio al dibattito in città (pressoché assente). Chiediamo quindi di pubblicare il presente comunicato conferendogli la visibilità che pensiamo meriti e, comunque, di dare notizia dell’iniziativa.

Per Gentedisinistra
Alessandra Mambelli

L’INTERVISTA
A Comacchio Legambiente rompe con la giunta cinquestelle: “Qui vince ancora il partito del mattone”

Il fatto è da qualche tempo conclamato, tra il circolo Delta Po di Legambiente e la giunta 5stelle di Comacchio l’intesa è tramontata. Sono bastati due anni e mezzo di governo per arrivare alla frattura e oggi l’associazione ambientalista sembra essere la più vitale delle forze d’opposizione. A detta di Legambiente, il nodo del problema sta nel mancato rispetto del patto siglato con l’allora aspirante sindaco Marco Fabbri, che guadagnò al ballottaggio oltre il 70 per cento dei voti. Una vittoria schiacciante dettata dal desiderio di cambiare registro e, in alcuni casi, dalla volontà di dare fiducia ai giovani. “Il patto impegnava il sindaco a non consumare il territorio, ma qualcosa nell’arco di un paio d’anni è cambiato radicalmente nella gestione, anche se il sindaco insiste nel negarlo”, precisa Marino Rizzati, presidente del Circolo Delta Po. “Legambiente, mi preme ricordarlo, non è forza politica ma di opinione, non siamo in Consiglio comunale per statuto e per scelta, ciò nonostante non possiamo prescindere da quanto accade”.
Chi vive nell’area del Delta, ricorda, sa di abitare in una terra “in progress”. “Il territorio si modifica continuamente, l’uomo cerca di governarlo, ma deve tenere conto di varianti e cambiamenti climatici prodotti dagli elementi naturali. Piogge torrenziali, vento, mareggiate sono cose conosciute – continua – Abbiamo speso milioni di euro tra commissioni europee, regionali, provinciali, master plan del Parco del Delta del Po per capire cosa dobbiamo fare, lo sappiamo, ma non lo facciamo”. Un esempio? Se non si prende il problema con la dovuta serietà in futuro la costa andrà sott’acqua. “Criticità a parte, c’è da dire una volta di più che viviamo in una zona di grandi ricchezze naturali, bisogna evitare di esaurirle come sta accadendo – continua – L’Amministrazione dimostra di non conoscere né di capire, o semplicemente non vuole capire, l’importanza di decelerare su quello che potrebbe rivelarsi un finto sviluppo urbanistico, anzi un boomerang per il territorio”.

Al centro delle preoccupazioni degli ambientalisti ci sono le tre delibere sul futuro urbanistico di Comacchio votate dalla maggioranza l’11 settembre nella solitudine dell’aula abbandonata dall’opposizione. La decisione prevede accordi diretti tra il Comune e i privati, che puntano alla realizzazione di 190 ettari quadrati di campeggi, una fetta di costa piegata “allo scellerato progetto di ulteriore consumo di territorio già programmato attraverso il Piano Territoriale del Parco del Delta del Po approvato dalla Provincia di Ferrara”, sostiene il circolo. Come dire: il partito del mattone passa alle strutture leggere, ma gratta gratta la musica è la stessa. “L’allarme non è legato ai campeggi quanto alle regalie concesse dall’Amministrazione ai costruttori, che magari negli anni potranno spostare volumi edificabili dei quali già dispongono in termini di realizzazione in altre aree all’interno delle strutture turistiche – dice – La normativa del parco prevede progetti a comparto, penso all’area che va da Porto Garibaldi alla Romea fino alla Fattoria. Alcuni imprenditori per rivalutare un’area staranno al progetto, ma non credo faranno mai gli agriturismi promessi e chi ha più forza economica guadagnerà maggior territorio. Probabilmente esistono già impegni di cui non sappiamo nulla”.

Secondo Rizzati il tradimento dei 5Stelle sta nella retromarcia ingranata sulla gestione comunale. Dopo due anni e mezzo di attacchi al Pd ora fanno parte del Listone, sono alleati degli ex nemici e forse, senza neppure sconfinare nella fantapolitica, in prossimo futuro saranno fuori dal movimento di Grillo, magari uniti in una lista civica appoggiata dai democratici ferraresi. “Quanto sta succedendo è contrario agli indirizzi del Movimento e alle sue linee guida – continua – I nostri grillini avevano assicurato una variante al Prg entro 100 giorni dal loro insediamento, l’obiettivo era mettere in stand by ogni manovra che comportasse il consumo del territorio, si erano anche impegnati per mettere a punto il Piano strutturale comunale (Psc), ma oggi la loro politica è cambiata, non siamo i soli a dirlo”. E ancora: “La storia si ripete, anche Pierotti quando si candidò sindaco promise che non si sarebbe più posato neppure un mattone – continua – dopo un paio d’anni modificò la giunta nella quale erano presenti movimenti civici, per sostituirne i rappresentanti con i politici, così fa anche Fabbri”.

Il cambiamento ha due facce, politico e amministrativo. “Quando abbiamo chiesto al sindaco se fosse al corrente della decisione dell’allora presidente uscente della Provincia Zappaterra di cancellare l’articolo sulla tutela paesaggistica e quelli relativi alla materia idrogeologica, ha risposto che si sarebbe informato. E’ stato elusivo – spiega – Abbiamo capito che gli stava bene, forse discutendo di idrovia con la Provincia sono nate simpatie inaspettate”. Ci sono poi altri nodi dolenti sullo sviluppo. “Penso alla questione legata agli impianti strutturali, depuratori e strade – conclude – Prima di costruire bisogna adeguarli come prevede la legge e pensare anche al mare, quest’anno le cose non sono filate lisce, noi i dati li abbiamo, e non si può continuare a dare la colpa dell’inquinamento delle acque alle porcilaie di altri paesi vicini”.

Critico sulla futura pianificazione della costa anche Davide Michetti dell’Onda. “Quelle delibere hanno dato il via a una speculazione senza senso, ma sono talmente fatte male da prestarsi ai più differenti ricorsi. A Comacchio non c’è bisogno di una distesa infinita di campeggi, ma di cose di rilevanza pubblica come a un talassoterapico a un parco acquatico – dice – Che faremo, tra 10 anni ci lamenteremo dei troppi campeggi come è successo per l’eccesso di case? Già quando fu presentato il piano di stazione di Parco di Comacchio, sembrava fatto su misura per le esigenze di pochi”. Nel frattempo attende una risposta scritta a una sua interrogazione circa il dossier su presunti abusi edilizi di Tomasi costruzioni segnalato dal geometra Loris Rossetti al Comune e respinti al mittente dall’imprenditore. Per ora nessuna risposta. “Anche questo fatto, desta qualche perplessità sul comportamento politico amministrativo della giunta – conclude Rizzati – le risposte di fronte a certi quesiti sono doverose, soprattutto se la tua linea programmatica le mette tra i primi posti nella scala di valori”.

LA STORIA
Cartoline dall’Orient Express

Treno treno delle mie brame, qual è il più bello del reame? Sicuramente lui, sempre e solo lui, l’Orient Express, il treno della magia, dell’amore, del sogno, del mistero, della storia. Lui che partì per la prima volta 130 anni fa, il 4 ottobre 1883, dalla Francia alla Romania, passando per Vienna. Era la prima volta che quel treno sbuffava e cigolava, ma era anche la prima volta che una macchina su rotaia attraversava l’intera Europa, correndo dritta verso Oriente. Nella rumena Giurgiu, i passeggeri erano trasportati attraverso il Danubio via nave fino in Bulgaria, per poi prendere un altro treno per Varna, da dove completavano il viaggio per l’antica Costantinopoli in traghetto.
Un altro percorso cominciò a essere usato nel 1885, raggiungendo Costantinopoli per ferrovia da Vienna a Belgrado e Niš, poi su carro fino a Filippopoli, in Bulgaria, e di nuovo su ferro fino a Costantinopoli. Nel 1889 si completò la linea ferroviaria diretta. I favolosi anni Trenta conobbero l’apice del successo dei servizi di questo favoloso treno, con vari collegamenti in funzione allo stesso tempo: l’Orient Express (che univa Parigi a Istanbul – Costantinopoli prese questo nome nel 1923 – , via Strasburgo, Monaco, Vienna, Budapest e Bucarest), e il Simplon Orient Express (il collegamento con l’Italia fu possibile dal 1919, a seguito dell’apertura del tunnel del Simplon – da cui il nome del treno che copriva quella tratta, che univa Calais e Parigi a Istanbul e Atene via Losanna, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Zagabria, Belgrado, Sofia e Salonicco).

 

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In questo periodo di massimo splendore, l’Orient Express divenne famoso per lusso, confort e raffinata cucina. Era frequentato da reali, nobili, diplomatici e ricchi uomini d’affari. La storia del treno più famoso di tutti i tempi, il più romantico, che ha ispirato per generazioni il cinema e la letteratura si intreccerà con un secolo di storia politica europea. La Prima Guerra mondiale si concluse, infatti, a bordo di esso. L’armistizio venne firmato nella carrozza 2419 dell’Orient Express, in sosta presso Compiègne in Piccardia, nel nord della Francia. Il generale Ferdinand Foch impose ai tedeschi sconfitti pesanti risarcimenti e sanzioni, di fatto creando uno dei motivi dell’ascesa al potere di Adolf Hitler. La carrozza 2419 fu conservata in un museo parigino fino al 1940, quando la marcia di Hitler su Parigi si concluse con la resa francese firmata proprio a bordo di questa carrozza, riportata a Compiègne in segno di sprezzo, per essere distrutta subito dopo.
Il genio creativo di Agatha Christie ha poi ambientato il suo romanzo “Assassinio sull’Orient Express” su una carrozza della tratta Simplon Orient Express.

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Gli storici ed eleganti vagoni, dagli arredi e dai decori lussuosi e curati, hanno ospitato storie di membri di famiglie reali e borghesi, sono state bombardate, sono rimaste intrappolate in bufere di neve, sono state teatro di romantiche storie d’amore, hanno accolto scrittori e poeti che hanno tratto grande ispirazione dalla raffinatezza dei luoghi e dei profumi. Quei luoghi di indimenticabili avventure, romanzi, film, ci riportano alla mente Dracula di Bram Stoker (mentre Dracula fugge dall’Inghilterra via mare, la cabala che ha giurato di ucciderlo arriva a Parigi a bordo dell’Orient Express, precedendolo a Varna), “Il treno d’Istanbul”, di Graham Greene, la versione del 2004 de “Il giro del mondo in 80 giorni” (un comico inglese, ex Monty Python, Michael Palin che lascia Londra a bordo dell’Orient Express per ripercorrere le tappe del viaggio di Phileas Fogg), la fuga di James Bond in “Agente 007, Dalla Russia con amore”, l’episodio 8 della serie animata “le nuove avventure di Lupin III, intitolato, appunto, “L’Orient Express”.

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Un sogno del passato, t’immagini Mata Hari passeggiare per i corridoi, spie che cercano di carpire inconfessabili segreti, contesse russe e austriache con vistose pellicce, grandi cappelli e lunghe sigarette, alti ufficiali che rientrano dalle colonie, profumi intensi e conturbanti che fanno girare la testa, colori accesi che ti lasciano senza parole, lunghe collane di perle e spille un po’ frou frou. Tutto questo mentre dalle tendine bianche leggere e ricamate, entra, con delicatezza, il venticello leggero della sera.

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Anche noi per un attimo siamo lì, quasi trasportati da un’incredibile macchina del tempo che ci fa dimenticare tutti i problemi quotidiani. Quell’atmosfera d’altri tempi ci riporta all’odore del cognac e del brandy, alle passioni amorose che si nascondevano dietro le porte, alle chiacchiere e ai pettegolezzi davanti ai bicchieri di cristallo, alle rose offerte alle belle dame, alle parole sussurrate, ai paesaggi di brughiere e colline che scorrevano lentamente sotto gli occhi attenti dei fortunati viaggiatori.

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Oggi il percorso rimane lo stesso, c’è chi dice che il fascino sia rimasto immutato, chi lo trova un po’ decadente e spento. Noi lo sogniamo come allora, e come allora lo vogliamo immaginare. Perché quando andremo (perché ci andremo, un giorno), ci perderemo nel passato. Come spesso facciamo, da perfetto viaggiatore-sognatore.

La responsabilità del cittadino

“I sudditi sono coloro che si lamentano senza fare nulla, i cittadini lavorano per far andar meglio le cose”: questa è l’interpretazione che Gherardo Colombo ha dato del primo articolo della nostra Costituzione nella serata di dibattito con Tiziano Tagliani e Daniele Lugli Il rispetto della legalità come responsabilità diffusa. “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”, secondo l’ex pm milanese questo significa che il nostro Paese può essere veramente una democrazia e una repubblica “se tutti i cittadini lavorano” perché lo sia. Ecco qual è il nesso fra legalità e responsabilità, entrambe parole di per sé astratte, perfino ambigue, se non sostenute da un principio etico: Colombo fa l’esempio delle leggi razziali o della responsabilità di un soldato di fronte agli ordini di un superiore, momenti in cui molti si sono posti o avrebbero dovuto porsi il problema del significato vero e sostanziale di queste due parole. Ma qual è dunque questo principio che sostanzia la forma della legalità e della responsabilità? Di nuovo arriva in soccorso la nostra Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (art. 3). È bene sottolineare che la responsabilità, appunto, non è dello Stato, ma della Repubblica, cioè di nuovo dell’insieme dei cittadini. Dunque non solo legalità e responsabilità, ma anche solidarietà.
Ha ragione perciò Colombo quando dice di non essere d’accordo con il detto che “il pesce comincia a puzzare dalla testa”: il problema della credibilità delle nostre istituzioni e del rapporto che queste hanno con noi cittadini deriva in parte anche da come e a chi noi diamo il nostro consenso. Essere cittadino responsabile significa libero nelle proprie scelte anche perché consapevole delle conseguenze che queste avranno. Ed ecco l’ultimo, non certo per importanza, termine dell’equazione: la libertà.
Per riunirli tutti questi termini, legalità, responsabilità, solidarietà, libertà, è necessario uscire finalmente dalla visione miope dell’esclusivo interesse individuale e rendersi conto che questo è solo una parte di un interesse collettivo, che proprio in quanto comune è anche di ciascuno. Qui però le istituzioni devono fare un passo in più: devono sempre porsi al servizio di questo bene comune.
Quello che serve è dunque un cambiamento culturale perché si arrivi finalmente a stigmatizzare socialmente i comportamenti contrari al nostro bene comune. Tale cambiamento non può arrivare dall’alto con leggi e riforme, la soluzione è investire nell’educazione e nella formazione di competenze sempre nella consapevolezza che si tratta di un lavoro molto duro e molto lungo, come tutte le cose che vale la pena fare.

IMMAGINARIO
125 anni in treno.
La foto di oggi…

E’ il 125° anniversario della costruzione della linea ferroviaria Ferrara-Suzzara. Nel 1889, infatti, il collaudo definitivo di questo pezzetto di viaggi, vite, lavoro. Un libro e una mostra raccontano la storia dei binari che collegano Ferrara con le comunità mantovane confinanti, da Sermide fino a Suzzara. La mostra fotografica negli spazi di Piazzalunga cultura, in viale Zonta 6/a a Suzzara. Fino a domenica 26 ottobre.

OGGI – IMMAGINARIO RICORRENZE

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Lavori di costruzione della linea ferroviaria Ferrara-Suzzara (foto dal libro “La Suzzara-Ferrara” che verrà presentato sabato 18 a Suzzara)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

GERMOGLI
Essere.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

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Di chi sembra, ma non è. Per chi è, senza bisogno di sembrare: dedicato alla gente comune.

“L’essenza dello snobismo è che vuol far colpo sugli altri”. (Virginia Woolf)