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Giorno: 24 Ottobre 2014

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 24 ottobre

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 24 ottobre 2014

CASA CINI – Mercoledì 29 ottobre alle 17.30 in via Boccacanale di Santo Stefano
Una conferenza per conoscere la ‘Sala dei ferraresi della Galleria di palazzo Cini a Venezia’
24-10-2014

(Comunicato a cura degli organizzatori)

E’ una doppia ricorrenza quella che la Fondazione Cini di Venezia ha voluto ricordare quest’anno con una serie di eventi eccezionali e di altissimo livello: il trentennale dall’apertura della Galleria di palazzo Cini e il 60° anniversario della nascita dell’Istituto di Storia dell’Arte avvenuta nel 1954 per volontà dello stesso Vittorio Cini. In questa occasione ha riaperto infatti al pubblico la Galleria che restituisce alla città di Venezia e anche a noi ferraresi l’opportunità di vedere meravigliosi capolavori toscani e del Rinascimento ferrarese.

E’ in questo contesto che si inserisce l’incontro “La Sala dei ferraresi della Galleria di palazzo Cini” che si terrà a Ferrara mercoledì 29 ottobre alle 17.30 a Casa Cini (via Boccacanale di Santo Stefano 26), casa natale di Vittorio Cini.
Il dottor Alessandro Martoni dell’Istituto di Storia dell’arte della Fondazione Cini di Venezia illustrerà i capolavori della collezione di artisti come Cosmé Tura, Ercole De’ Roberti, Baldassare d’Este, Dosso Dossi e Ludovico Mazzolino, dandoci l’occasione di riappropriarci della figura di Vittorio Cini, nostro conterraneo, imprenditore e grande collezionista di opere d’arte, fondatore e mecenate della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, di rivedere le opere della la Sala dei Ferraresi della Galleria (proiezione) e poter riapprezzare quel patrimonio che è anche nostro.

L’incontro è promosso dal quotidiano online Ferraraitalia.it in collaborazione con Casa Cini di Ferrara e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara, della Galleria di Palazzo Cini di Venezia e dell’associazione Amici dei Musei e Monumenti ferraresi.
La conferenza sarà presieduta e introdotta dal vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, da don Ivano Casaroli direttore di Casa Cini di Ferrara e da Gianni Venturi presidente Amici dei Musei di Ferrara.

La conferenza s’inserisce come secondo momento di un percorso teso ad illustrare la formazione di quel prezioso scrigno che è la collezione Cini, e che si compone dei seguenti appuntamenti organizzati dall’Associazione Amici dei Musei: Conferenza introduttiva alla visita della Galleria di Palazzo Cini (svoltasi lunedì 20 ottobre al Circolo Unione via Borgoleoni 59) tenuta dalla professoressa Ileana Chiappini di Sorio; visita alla Galleria di Palazzo Cini a Venezia: venerdì 31 ottobre prossimo.

CONCITTADINA CENTENARIA – La consegna della targa domenica 26 ottobre
Gli omaggi dell’Amministrazione comunale a Santina Finetti
24-10-2014

Sarà l’assessora comunale alla Sanità/Servizi alla persona a consegnare domenica 26 ottobre alle 16 alla concittadina neo centenaria Santina Finetti la tradizionale targa di benemerenza dell’Amministrazione comunale accompagnata da una lettera di auguri del sindaco.

La consegna avverrà nel corso dei festeggiamenti organizzati in forma pubblica nell’abitazione della famiglia in via Sgarbata 163.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro lunedì 27 ottobre alle 17 nella sala Agnelli
Elisabetta Holzer presenta il suo ‘Manuale completo del ricamo estense’
24-10-2014

Lunedì 27 ottobre alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea (via Scienze 17) verrà presentato il libro “Il manuale completo del ricamo estense” (Edizioni Nuova S1, 2014) di Elisabetta Holzer. Insieme all’autrice, fondatrice dell’associazione Ricamarte, interverranno la presidente del Coordinamento Nazionale Agenda 21 Rossella Zadro e alcune socie. L’incontro si chiuderà con un piccolo laboratorio di ricamo.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Il libro racconta il percorso del Ricamo Estense, nato grazie alle molteplici ispirazioni delle varie arti del Rinascimento che la città di Ferrara offre e con il quale le reca omaggio. Il manuale, ricco di spunti e illustrazioni, è adatto alle esigenze di chiunque desideri esplorare questa tecnica. Si tratta di un ricamo nuovo e giovane, ma ben riconoscibile nei motivi tutti ferraresi nel mondo del ricamo e del merletto italiano, nonché di interesse comune in ambito internazionale. Dotato di una scuola dei punti spiegata in modo molto chiaro, si presta come guida anche per la scelta dei filati e dei colori.

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore nella mattina di domenica 26 ottobre nelle strade della gara
Le modifiche al traffico per la mezza maratona ‘Memorial Cardinelli’
24-10-2014

In occasione della mezza maratona podistica ‘Memorial M. Cardinelli’, in programma nella mattinata di domenica 26 ottobre, nelle strade cittadine inserite nel percorso di gara saranno in vigore una serie di provvedimenti di viabilità (negli orari indicati e comunque dalle 7 al termine della gara). Queste le strade e le zone interessate:

– Via Braghini, Corso del Popolo, via Bentivoglio, via Fiorino, via Fiere, via Baruchello, via Panaro, via Bentivoglio, via Battara, sotto passo ferroviario, via Canapa, entrata parcheggio Centro Sociale, Parco Urbano pista ciclabile, Via Gramicia, via Conchetta, via Calzolai, via Acquedotto, via Pioppelle, via Calzolai, via Nanetti, Argine Po, Via Ricostruzione, via Nuova, via Venezia, via Vicenza, via Braghini, Piazza Buozzi, dalle 7 per il periodo temporale strettamente necessario al passaggio dei concorrenti, istituzione di divieto di circolazione, eccetto i veicoli al seguito della gara, quelli del pronto intervento e di soccorso e della Tper.

– Piazza Buozzi, tratto compreso fra le vie Savonuzzi e C.so del Popolo (escluso controviale):
istituzione di divieto di circolazione e sosta con rimozione forzata, ammessi i veicoli dei
residenti con possibilità di ricovero in area privata fuori dalla sede stradale, i veicoli per i
rifornimenti delle attività economiche, quelli a seguito degli operatori su area pubblica autorizzati, i servizi di trasporto pubblico, di emergenza e/o pronto soccorso, dalle 7 alle 13
– Corso del Popolo, da piazza Buozzi a via Bentivoglio: istituzione di divieto di circolazione ed
istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata lato cc.nn. dispari dalle 7 alle 10
– Via Verona, via Zanaboni, via Vicenza, via Rovigo, divieto di circolazione dalle 7 alle 12
– Via Braghini, divieto di circolazione e di sosta con rimozione forzata dalle 7 alle 12

– Via Panaro, divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati dalle 7 alle 10

Compatibilmente con le esigenze della gara, sarà consentito il transito ai veicoli dei residenti e dei dipendenti delle attività artigianali e commerciali della zona.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 28 ottobre alle 11.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale
Presentazione di “Novembre Magico – IBO Magic Show/Festival della Magia 2014”
24-10-2014

Martedì 28 ottobre alle 11.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2014 di “Novembre Magico – IBO Magic Show/Festival della Magia” organizzata da IBO Italia e Stileventi Group srl. Un cartellone di eventi, iniziative speciali e spettacoli, per unire magia e solidarietà, che coinvolgerà per tutto il prossimo mese i comuni di Ferrara, Comacchio, Fiscaglia-località Migliarino e Copparo.

Saranno presenti all’incontro il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Alessandra Chiappini Consigliere IBO Italia, Roberto Ferrari di Stileventi Group srl, rappresentanti istituzionali dei Comuni di Comacchio, Fiscaglia e Copparo, insieme a Rita Montanari di Emilbanca e Mario Pozzati di Happy Days.

3.a COMMISSIONE CONSILIARE – Martedì 28 ottobre alle 15.30 nella sala Zanotti del Municipio
Presentazione di un'”Informativa sul Trasporto Pubblico Locale del bacino di Ferrara”
24-10-2014

Per la presentazione di un'”Informativa sul Trasporto Pubblico Locale del bacino di Ferrara” martedì 28 ottobre alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale si riunirà la 3.a Commissione consiliare presieduta dal consigliere Leonardo Fiorentini. Saranno presenti all’incontro (a cura dell’assessorato Lavori pubblici/Mobilità) l’amministratore Unico di AMI Giuseppe Ruzziconi ed il direttore del trasporto di TPER Paolo Paolillo.

VIABILITA’ – Provvedimenti in vigore domenica 26 ottobre dalle 16.30 alle 18 in Centro storico
Modifiche al traffico per la marcia del circolo Kolbe a sostegno dei popoli cristiani
24-10-2014

Domenica 26 ottobre dalle 16.30 alle 18, in occasione della marcia “Non dimentichiamo i nazzareni dell’Iraq, Siria e Africa” promossa a sostegno delle popolazioni cristiane dal circolo culturale San Massimiliano Kolbe e organizzata dalla Parrocchia Santo Spirito, per ragioni di sicurezza stradale e pubblica saranno in vigore i seguenti provvedimenti di viabilità:

– Istituzione della sospensione della circolazione a tutti i veicoli per il tempo necessario
allo svolgimento della manifestazione nel percorso: piazza Ariostea, via Palestro, attraversamento corso Giovecca, via Bersaglieri del Po, piazza Trento Trieste, piazza Cattedrale.

LAVORI PUBBLICI E MOBILITA’ – Gli interventi in programma in città dal 27 ottobre al 2 novembre
Asfalto nuovo in Corso Giovecca e lavori di urbanizzazione in via Ferraresi. Intervento ai marciapiedi in via Barlaam
24-10-2014

Questo l’elenco degli interventi e dei cantieri operativi o in fase di attivazione nel territorio comunale nel periodo dal 27 ottobre al 2 novembre prossimi, condotti sotto la supervisione dei tecnici e degli operatori del Settore Opere pubbliche e Mobilità del Comune.

Maggiori informazioni e schede descrittive di alcuni di questi interventi sono disponibili sul sito http://mappaopere.comune.fe.it

>> AVVIO NUOVI LAVORI

MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA PAVIMENTAZIONE IN CONGLOMERATO BITUMINOSO

Da martedì 28 Ottobre 2014 inizieranno i lavori di rifacimento del manto stradale in conglomerato bituminoso di Corso Giovecca, nel tratto da via Palestro a via Sogari. Durante i lavori, della durata presunta di 4 giorni lavorativi (salvo avverse condizioni meteo) sarà istituito, nel tratto di strada oggetto dei lavori, il senso unico di marcia con direzione da via Palestro verso via Sogari, mediante apposita ordinanza temporanea.

MANUTENZIONE MARCIAPIEDI

Lunedì 27 ottobre 2014 avranno inizio i lavori di manutenzione di alcuni tratti di marciapiedi in via Barlaam senza alcuna modifica alla viabilità ordinaria.

>> PROSEGUIMENTO LAVORI CANTIERI ATTUALMENTE IN CORSO

VIABILITA’ – Un tratto di via Ferraresi temporaneamente interdetto al transito dal 24 ottobre

Per consentire l’esecuzione di opere di urbanizzazione relative a un nuovo insedamento commerciale, da venerdì 24 ottobre per una durata prevista di 4 giorni (sabato e domenica compresi), il tratto di via Ferraresi – compreso fra la rotatoria via Fiera-via Veneziani e la rotatoria via Beethoven – sarà chiuso al transito. Gli automobilisti potranno utilizzare come percorsi alternativi, sia in andata sia al ritorno, via Bologna e via Beethoven. (immagine mappa scaricabile in fondo alla pagina)

(vedi notizia del 22-10-14 su “Cronacacomune”:http://www.cronacacomune.ithttp://www.cronacacomune.it/notizie/24544/da-venerdi-24-ottobre-ferraresi-sara-interessata-da-lavori.html)

RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO DELL’EX CAVALLERIZZA

Sono in fase di ultimazione i lavori, a cura di Ferrara TUA spa. di ampliamento del parcheggio di San Guglielmo. [SCHEDA] Il Comune di Ferrara e Ferrara T.U.A. spa. promuovono la realizzazione di un nuovo parcheggio da 50 posti auto con entrata da via Mentana e uscita su via Palestro. L’intervento è finalizzato a riqualificare e riutilizzare l’immobile dell’ex Cavallerizza e l’area di sua pertinenza, procedendo al risanamento, al restauro e consolidamento delle mura perimetrali. Il riutilizzo dell’area è finalizzato alla realizzazione di un parcheggio a pagamento per 50 auto, di cui uno per disabili, come integrazione del parcheggio San Guglielmo, portando la disponibilità complessiva da 167 a 217 posti. L’entrata è posta su via Mentana, con accesso già esistente e uscita su via Palestro attraverso il varco tra il prospetto dell’ex Cavallerizza e quello dell’edificio a fianco di proprietà della Guardia di Finanza. Durata dei lavori 105 giorni, impresa appaltatrice COVECO Coop. S.p.A., impresa esecutrice Emiliana Restauri Società Coop.

LAVORI ALLE RETI GAS, IDRICA E FOGNARIA E TELERISCALDAMENTO

Aggiornamenti dei cantieri relativi a lavori di scavo per sostituzione di condotte e dei relativi allacciamenti e di impianti sottoservizi:

V.le Volano – intervento su pista ciclabile tratto dal cn. 55 al cn. 67 – rifacimento condotta fognaria – inizio lavori dal 27/10/2014.

Via Ladino (in località Borgo Scoline) – rifacimento condotta idrica – inizio lavori dal 27/10/2014.

Via Leati – sostituzione condotta gas – inizio lavori dal 27/10/14

C.so. I° Maggio – sostituzione condotta gas – inizio lavori dal 27/10/14

Via Delle Chiodare – sostituzione condotta gas — in corso

Via Ghiara – sostituzione condotta gas — in corso

Via Bonnet – sostituzione condotta gas in corso –

Via Borgo dei Leoni (tratto da largo Castello a Via Laurenti) – sostituzione condotta gas in corso

Via Pasetta – tratto da Via Viazza alla centrale presso il cimitero – località Boara –
posa condotte fognarie – in corso

Area Verde Pubblica compresa tra Via Piazzi e Via Gramicia (zona Borgo Punta)
– realizzazione di nuovo collettore fognario – in corso

V.lo Boccacanale – sostituzione condotta gas – intervento ultimato

Via Trentini – sostituzione condotta gas – intervento ultimato

Via Mulinetto, angolo Via Ippolito d’Este – sostituzione tratto condotta a gas – intervento ultimato

Maggiori informazioni sugli interventi più significativi, attualmente in corso, sono disponibili sul sito http://mappaopere.comune.fe.it

Sant’Agostino: Non tutti rispettano gli obblighi per la Trasparenza

da: Stefania Agarossi, Gruppo consiliare Valore e Rispetto. Comune di Sant’Agostino (Fe)

Entro il 30 settembre tutti i consiglieri comunali di Sant’Agostino dovevano consegnare per obbligo di legge una serie di documenti (che devono essere pubblicati per la Trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni sul sito web del Comune): Curriculum vitae, compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica e importi di viaggi di servizio e missioni pagati con i fondi pubblici; dati relativi all’assunzione di altre cariche presso enti pubblici e privati e relativi compensi; altri eventuali incarichi a carico della Finanza Pubblica.
Il 20 ottobre, ci siamo recati in Comune per verificare l’avvenuto deposito da parte di tutti e chiederne copia. A quella data è risultato che 5 consiglieri della Maggioranza non avevano ancora consegnato quanto dovuto. Come Opposizione vigilante riteniamo la cosa altamente vergognosa, per il comportamento irrispettoso di questa maggioranza nei confronti di tutti.
Nella lettera che abbiamo ricevuto dal Comune a inizio settembre (in cui ci venivano chiesti questi documenti) è puntualizzato che la mancata o incompleta comunicazione delle informazioni e dei dati di cui all’art. 14 del decreto lgs. 33/2013 da’ luogo a una sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a 10.000,00 euro a carico del responsabile della mancata comunicazione e il relativo provvedimento è pubblicato sul sito internet dell’amministrazione. Siamo certi che il Segretario Comunale e il Responsabile della Trasparenza procederanno come dovuto. Perché la legge deve essere rispettata da tutti. E chi governa deve dare il buon esempio per primo.

Stefania Agarossi e Olindo Sandri
Gruppo consiliare Valore e Rispetto, Comune di Sant’Agostino (Fe)

A Ferrara scende in campo la prevenzione

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“Vediamoci in Giro – Il Tour della Vista ” ottobre-novembre 2014. Sabato 25 Ottobre laboratorio mobile in piazza Castello dalle ore 10.00 e fino alle 19.00, promossa da Commissione Difesa Vista con il Patrocinio della Società Oftalmologica Italiana

“Si tratta di un’utile ed efficace iniziativa – commenta Giulio Felloni presidente provinciale di Ascom Ferrara – che abbiamo sostenuto fin da subito e con entusiasmo attraverso il nostro sindacato di settore Federottica in stretta collaborazione con i medici oculisti. In un momento complesso per la città ed il territorio si tratta di un evento di grande valenza sociale che mira a riaffermare concretamente il valore assoluto della prevenzione e che premia la professionalità dei nostri ottici associati. E’ inoltre una bella occasione per dare ulteriore vitalità e continuità alle iniziative che si svolgono in centro storico”.

In modo congiunto dunque medici oculisti e ottici – seguendo un protocollo condiviso e sotto l’egida di CDV – eseguiranno dunque Sabato 25 ottobre esami e controlli gratuiti della vista ad adulti e bambini all’interno di un mega truck, attrezzato con le più moderne diagnostiche – e parcheggiato all’ombra del Castello Estense. Per motivi logistici verranno distribuiti biglietti numerati per permettere l’accesso alle prestazioni secondo l’ordine cronologico di arrivo.
Soddisfatto il presidente provinciale di Federottica Ferrara, Roberto Ardizzoni: “Siamo già al secondo appuntamento in pochi mesi qui a Ferrara che sta diventando una tappa permanente di questo tour sulla Vista e sulla salute che tocca le più importanti città italiane. Dopo il successo dei Mesi della Vista lo scorso febbraio prosegue al meglio la collaborazione congiunta ottici e medici oculisti fianco a fianco in un concreto lavoro di prevenzione di massa sulla popolazione . Saranno almeno una decina gli specialisti che si alterneranno nel corso di sabato in piazza Castello per poter esaminare quanti più concittadini”.

Dal canto suo Paolo Perri, professore della Clinica Oculistica del Sant’Anna di Ferrara spiega “Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito di Federottica e della Società Oftalmologica Italiana. Riteniamo sia un momento importante di collaborazione tra la componente medica e di servizio legato alla vista e nel rispetto delle reciproche competenze. La prevenzione è fondamentale sul territorio per prevenire alcune patologie che hanno una forte ricaduta nel sociale ad esempio il glaucoma che se non correttamente e tempestivamente diagnosticato può portare gravi conseguenze. Oppure la degenerazione maculare senile che sta diventando un fenomeno invasivo sulla nostra popolazione”.
L’iniziativa a livello italiano toccherà complessivamente oltre una trentina di città e nasce dalla volontà congiunta della Commissione Difesa Vista, Assogruppi Ottica, Federgruppi Ottica, Federottica, Vision + Onlus, con il patrocinio della SOI (Società Oftalmologica Italiana) ed il supporto di MIDO.

Alberto Minarelli nuovo presidente provinciale della Cna

da: ufficio stampa Cna Ferrara

L’imprenditore centese è stato eletto dall’Assemblea provinciale degli imprenditori

Alberto Minarelli, 45 anni, amministratore delegato della Seba srl, azienda centese di dispositivi di protezione per la sicurezza sul lavoro con 20 dipendenti, è il nuovo presidente provinciale della Cna di Ferrara. L’imprenditore, che è stato eletto nel nuovo importante incarico dall’Assemblea provinciale, massimo organo dirigente dell’Associazione, succede a Irene Tagliani, dopo le dimissioni legate alla sua candidatura alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale.
Componente la presidenza provinciale a partire dal 2013 e presidente dell’Area Cna dell’Alto Ferrarese, Minarelli rappresenta l’ultima generazione di una azienda familiare ultra quarantennale, cresciuta nel corso degli anni e divenuta “impresa eccellente”, punto di riferimento per l’economia del territorio centese.
“Assumo questo impegno dopo avere riflettuto attentamente – dichiara il presidente Cna neo-eletto – consapevole della grande responsabilità di dover rappresentare degnamente una parte rilevante dell’economia provinciale, costituita dalle migliaia di aziende artigiane e piccole e medie imprese dei più diversi settori, che si riconoscono nell’Associazione. Intendo dare il mio contributo personale, prima di tutto facendo pesare ancor più le ragioni delle imprese nel confronto con le istituzioni e i diversi interlocutori politici ed economici della nostra provincia, affinchè esse possano concorrere in misura sempre più concreta alla definizione delle politiche locali, con l’obiettivo di individuare soluzioni strategiche atte a favorire una nuova fase di sviluppo del nostro territorio. Condizione indispensabile affinché le nostre imprese possano crescere, portando valore e benessere alla comunità ferrarese”. Sul versante più interno all’Associazione, “l’esperienza che ho potuto maturare fin qui negli organi dirigenti della Cna – precisa Minarelli – motiva la mia convinzione che la strada intrapresa sia quella giusta. E cioè l’impegno ad accelerare il processo di cambiamento del Sistema associativo, per metterlo in grado di cogliere fino in fondo le trasformazioni in atto. Ciò è indispensabile per un’Associazione come la nostra che intende interpretare le forti esigenze di innovazione delle proprie imprese, offrendo soluzioni all’altezza delle nuove tendenze dell’economia e dei mercati e, comunque, rivolti a proporre loro nuove opportunità di lavoro e commerciali, l’accesso a strumenti, conoscenze e relazioni utili alla loro crescita e all’accesso a nuovi mercati.
Al termine dei lavori, l’Assemblea ha applaudito il nuovo presidente, formulandogli gli auguri di buon lavoro e ringraziando, per il contributo offerto all’Associazione, l’imprenditrice Irene Tagliani ora impegnata in nuovi progetti.

Unità nel nome del gossip

“Abbiamo raggiunto un fantastico accordo con il Pd. Entro la fine di ottobre faremo un’offerta per l’acquisizione dell'”Unità”. Io voglio fare un giornale popolare. Per intenderci, non ci saranno le donne nude. Certo, se becchiamo la fidanzata di Berlusconi nuda la pubblichiamo. (…) Ho avuto trascorsi di sinistra. Ora è diverso. Davvero lei pensa che in questo Paese ci sia ancora chi si dichiara di sinistra, di centro o di destra? Ma poi: lei pensa che Renzi sia di sinistra? Renzi mi piace moltissimo. E’ bello, sveglio, ha una gran dialettica…”.
Queste frasi sono stralciate da un’intervista (“Corriere della Sera” di ieri) a Guido Veneziani. Questo signore è l’editore di riviste di gossip famose: Stop, Vero, Miracoli… E si accinge ad acquistare l’Unità. Pur comprendendo l’angoscia di chi attende di riprendere a lavorare dopo la chiusura della vecchia Unità, una domanda nasce spontanea: merita di ‘risorgere’ l’Unità di Antonio Gramsci e di una parte del popolo di sinistra ispirata da un tale squallido progetto editoriale?

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Agricoltura: siglato oggi in Regione il primo contratto quadro nazionale per la barbabietola da seme

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Interessa 4.500 ettari in un settore di cui l’Emilia-Romagna è leader, con il 95% della produzione italiana

Bologna – Migliorare la qualità della produzione, favorire una più efficace programmazione colturale e assicurare un’equa ripartizione del valore lungo la filiera: sono gli obiettivi del primo contratto quadro nazionale per la barbabietola da seme, siglato questa mattina nella sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura tra Assosementi, in rappresentanza delle aziende sementiere, e il Coams, il Consorzio che raggruppa le organizzazioni e cooperative tra gli agricoltori-moltiplicatori di seme.
L’intesa, valida per il triennio 2015-2017, interessa una superficie di circa 4.500 ettari in un settore in cui l’Emilia-Romagna vanta una posizione di indiscussa leadership a livello italiano ed europeo sia sotto il profilo qualitativo, sia quantitativo, con oltre il 95% della produzione nazionale e circa il 50% di quella comunitaria.
Sul versante tecnico-agronomico l’accordo fa riferimento allo specifico disciplinare di produzione integrata predisposto dalla Regione Emilia-Romagna per la coltura sementiera della barbabietola da zucchero, in conformità alle linee-guida nazionali. Sono inoltre previste garanzie sotto il profilo della sicurezza sanitaria e vengono stabiliti gli standard qualitativi quali germinabilità, impurità e umidità del seme. L’intesa prevede tre distinte modalità di formazione del prezzo di acquisto del seme prodotto: un importo fisso al chilogrammo concordato tra le parti e definito nel singolo contratto di moltiplicazione; un prezzo per unità di superficie, integrato da una quota variabile in funzione della quantità prodotta; infine un valore calcolato sulla base di determinati parametri qualitativi.
Per favorire una maggiore uniformità e trasparenza dei rapporti tra aziende sementiere e produttori agricoli è stato inoltre approvato uno schema di contratto tipo. In occasione della sottoscrizione dell’accordo è stato insediato un comitato tecnico interprofessionale, in cui sono rappresentate in maniera paritaria le due parti interessate, per affrontare in prospettiva le problematiche di carattere produttivo, fitosanitario e industriale.

Arriva il Report Hera: qualità e risparmio con l’acqua di casa

da: ufficio stampa Hera

Presentato “In buone acque”, il documento annuale della multiutility sulla qualità dell’acqua di rubinetto, disponibile on-line e presso i principali sportelli clienti del Gruppo. Con il 99,8% delle analisi conforme alla legge, 648.252 controlli di cui oltre 66 mila condotti da Hera solo nel ferrarese e 100 milioni di euro investiti ogni anno nel servizio idrico, Hera rinnova il proprio impegno a favore di un uso consapevole dell’acqua del rubinetto.

1.800 controlli al giorno, 648.252 analisi, di cui 66.293 effettuate nel solo territorio ferrarese dai laboratori Hera, attivi 7 giorni su 7 con 80 tecnici specializzati. Questo, in cifre, il lavoro che sta dietro al Report In buone acque, realizzato come ogni anno dal Gruppo Hera per rendicontare la qualità dell’acqua di rubinetto. I dati sono stati presentati in anteprima ad Accadueo, una tre giorni di convegni sull’acqua in Fiera a Bologna dal 22 al 24 ottobre, a cui Hera partecipa come main sponsor del ciclo di conferenze Water Ideas 2014.
Il quadro che ne emerge è assolutamente incoraggiante: in linea con il dato generale, infatti, le analisi effettuate nel ferrarese sono risultate conformi alla legge nel 99,9% dei casi. Semaforo verde, dunque, per l’acqua di casa.
Nuovo formato, inoltre, per il Report, che si presenta in un comodo pieghevole, sia in versione italiana sia in versione inglese, con una edizione ulteriore dedicata al Nord-Est: qui è possibile consultare i dati di sintesi delle diverse aree territoriali mentre on-line si può scaricare il Report completo, e tutti i risultati delle analisi Comune per Comune.

Con 100 milioni di investimenti ogni anno, Hera offre un grande servizio a piccoli costi (solo 1,71 euro per 1.000 litri di acqua di rete).
I numeri che raccontano le dimensioni del servizio idrico integrato di Hera disegnano una grande realtà: 243 Comuni fra Emilia-Romagna e Nord-Est e 3,6 milioni di cittadini serviti, 1.279 punti di captazione, 353 impianti di produzione e potabilizzazione, 34.788 chilometri di rete acquedottistica, 18.515 chilometri di rete fognaria e 1.030 impianti di depurazione.
Nel solo territorio ferrarese, i cittadini serviti sono 250.327, raggiunti da una rete di 2.503 chilometri nella quale sono stati immessi complessivamente 31,6 milioni di mᶟ di acqua, la cui qualità è stata controllata su tutte le diverse fonti di prelievo.
Importante la politica di investimenti del Gruppo, con 100 milioni di euro impiegati ogni anno a vantaggio del servizio idrico integrato. Nonostante questo, restano minimi i costi a carico dei cittadini, che per 1.000 litri di acqua del rubinetto pagano solo 1,71 euro (contro i 300 euro dovuti per la corrispondente quantità di acqua in bottiglia), costo che è tra i più bassi in Europa.

Un report trasparente realizzato con il supporto di tutti gli enti coinvolti
“In buone acque” è stato redatto con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna, di Arpa Emilia-Romagna, delle Aziende Usl del territorio e di Romagna Acque. In un capitolo dedicato alla qualità dell’acqua sono contenute le informazioni di dettaglio relative alle analisi per 25 parametri oggetto di rendicontazione a livello locale riportando anche i risultati delle Aziende Usl, assolutamente confrontabili a quelli rilevati da Hera.
Il report completo è, inoltre, arricchito dal contributo di tre “esperti di acqua”: Vito Belladonna, Direttore di Atersir, Stefano Tibaldi, Direttore di Arpa Emilia-Romagna e Giancarlo Marinangeli, Direttore del Reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ASL di Teramo. Nelle loro interviste trattano il tema dell’acqua potabile a 360°, dalla gestione del sistema idrico ai benefici che questa preziosa risorsa ha per la salute. E’ infatti opportuno ricordare come non vi sia nessuna controindicazione al consumo di acqua del rubinetto.

Un’acqua da guardare in faccia: alla scoperta dell’etichetta dell’acqua
Nel sito internet del Gruppo Hera e in bolletta, inoltre, è possibile consultare – Comune per Comune – l’etichetta dell’acqua, vera e propria carta d’identità dell’acqua di rubinetto, con tutti i parametri che ne evidenziano le caratteristiche oligominerali e il basso tenore di sodio.

L’Amministratore Delegato Venier: “Con l’acqua di casa si tutelano ambiente, salute e portafoglio”
“La nostra ricetta – afferma Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera – si basa su investimenti importanti, per circa 100 milioni di euro ogni anno, un impegno che ci consente di essere al primo posto in Italia per il contenimento delle perdite idriche con costi per i cittadini fra i più bassi d’Europa. Scegliere acqua del rubinetto – continua L’AD di Hera – significa tutelare, in una volta sola, ambiente e portafoglio con la certezza, visti i risultati del Report, di non rinunciare alla salute”.

Per il ciclo “L’invenzione del Museo. Oggetti, simboli e collezionismo” lunedì 27 ottobre si parla di “La rivoluzione silenziosa: generi pittorici, artisti e pubblico tra Cinque e Seicento”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Nuovo appuntamento lunedì 27 ottobre alle ore 17 nella Sala Alfonso I D’Este del Castello Estense con il ciclo di incontri “L’invenzione del Museo. Oggetti, simboli e collezionismo”, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara e dal TekneHub, laboratorio del Tecnopolo di Ferrara, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte.

“La rivoluzione silenziosa: generi pittorici, artisti e pubblico tra Cinque e Seicento”. E’ questo il titolo dell’incontro che vedrà Linda Borean dell’Università di Udine e Isabella Cecchini dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, parlare del libro “Alle origini dei Generi pittorici fra l’Italia e l’Europa, 1600 ca.”, Zel Edizioni. Saranno presenti i curatori del volume Bernard Aikema e Carlo Corsato dell’Università di Verona.

La letteratura artistica seicentesca ha posto i fondamenti teorici per la suddivisione in generi delle diverse categorie iconografiche di cui la pittura si compone. Questa classificazione da allora è entrata nell’uso comune e nel linguaggio dell’arte in modo talmente pervasivo da farla sembrare connaturata all’arte stessa; è implicitamente passato in secondo piano il fatto che, come ogni fenomeno culturale, anche i generi pittorici hanno un loro momento d’inizio che ne condiziona la definizione e l’identità. Dove rintracciare, dunque, le origini di questo fenomeno? Il tema, ricco e affascinante, costituisce il cuore di questo volume, frutto dello sforzo collettivo di un gruppo di studiosi che hanno condiviso e confrontato differenti metodologie e background di ricerca. Gli otto casi studio, muovendosi tra Venezia, Roma, Colonia, Francoforte e Anversa, mettono a fuoco alcune delle principali tematiche collegate allo sviluppo della pittura europea a cavallo tra ‘500 e ‘600: dalle pratiche di bottega e la specializzazione degli artisti, alla professionalizzazione mercantile dei pittori e alle loro connessioni con i mercanti, senza dimenticare alcune ben note tipologie pittoriche, dai cabinet paintings (o quadri di stanza), ai paesaggi affrescati, fino a una nuova ridefinizione visiva della pittura devozione.

Il “management” del territorio ferrarese protagonista di un progetto di ricerca di Unife

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Lunedì 27 ottobre dalle ore 14 alle ore 18 nell’Aula Magna del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara, (via Voltapaletto, 11), si terrà il Workshop “Marketing e Creazione del Valore per il Territorio”, finalizzato a presentare i risultati di un progetto di ricerca sulla valorizzazione territoriale di Ferrara e della Provincia e del relativo volume edito da Franco Angeli, con l’obiettivo di fornire un quadro della domanda turistica per appurare giudizi e desiderata degli “ospiti del territorio”.

“Il progetto di ricerca, co-finanziato da Unife, Camera di Commercio e con il contributo di Coldiretti Ferrara – ci spiega Fulvio Fortezza, Ricercatore del Dipartimento di Economia e Management di Unife – tratta un tema che sempre più sta attirando l’attenzione di studiosi di diverse discipline, dall’economia alla sociologia, passando per il marketing e la misurazione statistica delle performance. L’accresciuto interesse scientifico nasce dal management dei luoghi. Sono, infatti, numerosi i progetti di qualificazione o riqualificazione del tessuto produttivo locale e dell’offerta di servizi e di esperienze realizzati per incrementare l’attrattività dei territori agli occhi di investitori esterni e turisti, ma anche di imprese locali e cittadini residenti. Si tratta di progettazione, creazione, diffusione e misurazione del valore del territorio. In una fase di crescente competizione, i policy maker sono chiamati a esaltare gli asset di cui dispongono, aggregando, stimolando, facendo emergere i migliori ‘talenti’ e ‘saperi’ del tessuto locale”.

“Ferrara, per caratteristiche e potenzialità, ma anche per criticità e sfide da affrontare, presenta tratti comuni a molti altri luoghi a vocazione turistica del nostro Paese – prosegue Fortezza – Questa ricerca ha permesso di delineare un quadro di riferimento comune sullo stato del turismo in città, con riferimento alla composizione dei flussi turistici, allo stato di salute dell’offerta ricettiva, alle aspettative degli ‘ospiti del territorio’, ai giudizi espressi da questi ultimi, alle aree di intervento prioritarie, al ritorno delle iniziative realizzate”.

“Da questo punto di vista – conclude il Professore – la conoscenza del mercato rappresenta un elemento cardine di ottimizzazione dei processi di progettazione e creazione del valore territoriale, favorendo allo stesso tempo, l’integrazione e la consonanza sistemica”.

L’evoluzione socio-demografica della provincia di Ferrara dal 1861 al 2011 protagonista del libro di Stefano Bonnini, Aurelio Bruzzo e Elena Curzola

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

“Ferrara 1861 – 2011. L’evoluzione socio-demografica della provincia per sistemi locali del lavoro nei 150 anni dall’Unità d’Italia”. E’ questo il titolo del libro scritto da Stefano Bonnini, ricercatore di Statistica del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara, Aurelio Bruzzo, Professore ordinario di Politica economica dello stesso Dipartimento ed Elena Curzola, laureata in Economia a Unife con una tesi su una tematica molto vicina a quella trattata nel libro, pubblicato il mese scorso dalla casa editrice Aracne di Roma.

Ad essere protagonisti delle pagine del libro sono i risultati principali di un progetto di ricerca condotto dagli autori a partire dal 2011, anno in cui è ricorso il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, con l’obiettivo di fornire, in occasione della celebrazione di questo importante anniversario, un concreto contributo sul piano dell’analisi socio-economica della Provincia di Ferrara.

Ad essere affrontati nel volume, infatti, sono i temi della dimensione e della composizione della popolazione ferrarese nella sua evoluzione quali-quantitativa registrata a partire dal 1861 fino all’ultimo Censimento ISTAT, effettuato proprio tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012.

“Questo tema – ci spiega Bonnini – è stato affrontato secondo un approccio prevalentemente quantitativo e un rigoroso metodo statistico e riveste un notevole rilievo socio-economico soprattutto a causa del negativo andamento evidenziato su quasi tutto il territorio provinciale fin dal secondo dopoguerra, cioè esattamente dal censimento del 1951 in cui, come si ricorderà, è avvenuta la drammatica alluvione del Polesine”.

“Questo andamento demografico fortemente negativo – prosegue Elena Curzola – è stato solo parzialmente temperato dal miglioramento qualitativo delle condizioni di vita godute dai ferraresi, così come gli abitanti nel resto della Regione”.

“Si ottiene in definitiva anche per la nostra provincia – afferma Bruzzo – una sostanziale conferma dell’ipotesi teorica circa i rapporti che intercorrono fra lo stallo demografico e l’invecchiamento della popolazione, da un lato, e il rallentamento economico sulla maggior parte dei mercati produttivi, dall’altro”.

“Al termine dell’illustrazione dei risultati delle elaborazioni e delle loro rappresentazioni grafiche – concludono gli autori – non sono state formulate indicazioni di politica economica in ambito locale, perché riteniamo che questo non sia un compito che rientri tra quelli dei ricercatori e degli studiosi. Ci proponiamo di affiancare i policy-maker regionali e locali, fornendo loro fondate interpretazioni dei fenomeni registrati nel libro, quando si riterrà opportuno assumere adeguate misure d’intervento, in modo che queste risultino il più possibile efficaci”.

Banda larga: la Camera di Commercio ha fretta

da: ufficio stampa Cciaa di Ferrara

Govoni: “Senza banda larga competitività a rischio”. Pronto il piano straordinario dell’Ente di Largo Castello per la digitalizzazione e l’ammodernamento tecnologico delle imprese ferraresi

Banda larga e ultra larga, informatizzazione dei processi aziendali e ammodernamento tecnologico delle imprese, in particolare piccole e medie. Queste le finalità del piano straordinario per la digitalizzazione delle imprese, che la Giunta della Camera di commercio di Ferrara renderà operativo già nelle prossime settimane con l’obiettivo di aiutare le imprese a migliorare il proprio business, contenendo i costi, aprendo a nuovi canali di comunicazione con la clientela ed entrando in mercati ancor più interessanti per i propri prodotti. Un pacchetto di misure e di agevolazioni, quello messo a punto dall’Ente di Largo Castello, in linea con l’Agenda digitale europea e che, una volta realizzato, contribuirà a far si che la nostra provincia si metta alla pari con i più avanzati sistemi territoriali italiani.

“Nel nostro Paese – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio – mancano 25 miliardi all’anno di investimenti in Ict rispetto al resto del mondo, pari a due punti di Pil. Nonostante i segnali di cambiamento l’Italia non cresce – ha aggiunto Govoni – gli Usa crescono proprio grazie al digitale”. Innovazione, dunque, è anche digitalizzazione, secondo un sapiente mix di infrastrutture immateriali e materiali. Per questo, quando si parla di mancate svolte tecnologiche, il pensiero della Camera di commercio non può non andare alle troppe aree della provincia, comprese quelle più avanzate, ancora prive della banda larga. “Ridurre il digital divide e accompagnare il processo di alfabetizzazione delle imprese, attraverso il supporto delle associazioni di categoria – ha concluso il presidente della Camera di commercio, è tra le nostre priorità”.

Il piano in 3 punti della Camera di commercio
Le associazioni di categoria forniranno alle imprese che ne faranno richiesta un servizio di consulenza individuale personalizzata in materia di banda larga e digitalizzazione dei processi. Il servizio di consulenza supporterà gli imprenditori a comprendere quali sono e come funzionano i servizi disponibili con la banda larga, dettagliandone tipologie, caratteristiche, modalità d’utilizzo, costi e benefici (capacità di estendere la copertura geografica senza un aumento significativo di costi, nuovi servizi quali l’assistenza post vendita diretta anche in geografie remote, riduzione dei costi di trasferta, migliore qualità dello scambio di informazioni con clienti e fornitori con riduzione di errori e miglioramento dei tempi di risposta, spostamento in sede di parte delle attività oggi svolte da partner in geografie lontane,…).
Contributi alle imprese per l’attivazione di un servizio di connettività a banda larga e ultra larga
Misura A: finanzierà la prima attivazione di un servizio di connettività a banda larga per una propria sede/unità locale a condizione che la velocità minima in downstream sia almeno pari a 2 Mbps con una banda minima garantita di almeno 256 kbps o un upgrade di connessione tramite attivazione di un servizio di connettività a banda larga con banda minima garantita almeno doppia rispetto a quella del servizio di connettività già attivo.
Misura B: finanzierà la prima attivazione di un servizio di connettività a banda larga o un upgrade di connessione per una propria sede/unità locale a condizione che la velocità minima sia di 8 Mbps simmetrici con una banda minima garantita di almeno 1024 Kbps.
Raccolta di manifestazioni di interesse per disporre di un hot-spot Wi-Fi
Per la realizzazione di questo obiettivo, la Camera di commercio offrirà l’accesso ad internet attraverso un sistema hot spot wireless da installare:
in aree artigianali, industriali e commerciali;
in aree a preminente vocazione turistica (es. litorali, centri storici, porti turistici);
in aree di interesse culturale (es. siti archeologici, musei, monumenti).

L’APPUNTAMENTO
E Occhiobello incastona
altre sei perle di teatro

La crisi ha dimezzato i titoli, ma gli spettacoli proposti sono nati per lasciare un segno nel cuore degli spettatori, per suscitare un’emozione, un fastidio, un pensiero. E’ questo l’obiettivo di Marco Sgarbi, direttore artistico del Teatro comunale di Occhiobello il cui cartellone ha saputo conquistarsi negli anni un pubblico di abbonati e appassionati. La tredicesima rassegna – 75 mila euro di costi 30 dei quali coperti dall’Amministrazione – è giocata sul comune (ma non certo scontato significato del verbo) “sentire”. “L’idea portante della programmazione è ritrovare attraverso il teatro la capacità di capire ed emozionarsi, nel bene e nel male, per quanto succede sul palco”, spiega Sgarbi, attore e anima dell’associazione Arkadiis cui si deve la gestione del piccolo teatro.
L’ascolto è dunque d’obbligo per affrontare temi sociali e individuali contemplati dal cartellone 2014-15, che invita a interrogarci sulla grande storia e, con la medesima intensità, su quella individuale, piccola ma altrettanto importante per le nostre relazioni.

“Muri – Prima e dopo Basaglia”, in programma il 7 novembre, ci rimanda a una delle pagine più importanti della vita democratica del nostro Paese, un capitolo importante, purtroppo incompleto, da ripercorrere insieme per evitare ricadute nel passato. “Lo spettacolo molto ben scritto da Renato Sarti e recitato con grande sensibilità da Giuliana Lazzarini, ripercorre la storia dei manicomi attraverso la testimonianza di un’infermiera che vi ha lavorato prima e dopo l’approvazione della legge Basaglia – continua – Descrive il cambiamento umano e istituzionale verso i malati psichiatrici prendendo spunto da fatti realmente accaduti”. Tra gli appuntamenti con la storia c’è “L’ultima estate d’Europa” di Augusto Golin e Giuseppe Cederna. “Cederna farà il racconto della Grande Guerra partendo dall’attentato di Sarajevo – continua – Il 28 giugno del 1914, era domenica, fu azzerata la capacità di convivere di culture e religioni in una città, dove fino ad allora moschee, chiese e sinagoghe stavano l’una accanto all’altra senza problemi”. C’è di che riflettere. Sul passato e sul presente. E c’è da pensare parecchio anche ai fatti cui si ispira la prima nazionale di “Amuleto”, monologo di Maria Paiato tratto dagli scritti di Roberto Bolano sulla sanguinosa repressione del movimento studentesco messicano. Nel settembre del 1968 dopo l’irruzione dell’esercito nel campus, Auxilio Lacouture, questo il nome della protagonista, finisce con il ritrovarsi prigioniera nel bagno della facoltà di lettere di Città del Messico, sua unica compagnia un libro di poesie dello spagnolo Pedro Garfias. “La Paiato, una delle più grandi interpreti di monologhi, sviluppa un personaggio a tratti psicotico che sa tenere il pubblico con il fiato sospeso”, prosegue.

Tesi e verosimili sono i monologhi e il dialogo segnato da lunghi silenzi di “Clouture de l’amour – fine di un amore” di Pascal Rambert, a Luca Lazzareschi e Anna Della Rosa il compito di sottolineare la difficoltà di chiudere una relazione di coppia ormai arrivata al capolinea con il suo carico di dolore, rancore e ricordi. Rabbia, dolore e smarrimento in famiglia caratterizzano lo spettacolo “Prima di andare via” di Filippo Gili che nel cast vede un nome di prestigio come Giorgio Colangeli, il Salvo Lima del film il “Divo”. “Si tratta di un testo intenso segnato dalle accuse di un figlio, che rivela ai famigliari la volontà di suicidarsi per l’incapacità di vivere dopo aver perso un affetto importante – racconta – Finiamo con Paolo Nani e il suo teatro non verbale, dopo il successo internazionale di ‘La lettera’ propone “Piccole catastrofi”, un rincorrersi di eventi sfortunati cui la vita ci mette spesso davanti avvelenando i nostri giorni, ma Paolo con la sua intelligenza saprà leggerli in chiave positiva”.

Sei date di contenuto, un cartellone ponderato in modo da differenziarsi nell’ambito dell’offerta culturale ferrarese e una promozione a misura di over 65, soci Arci e di Ferrara Off (10 euro), per gli under 30 il prezzo del biglietto scende a 8 euro. C’è poi un’ulteriore riduzione, cinque euro, per i giovani in possesso di YoungERcard e M’intrigo card destinata agli studenti dell’Università di Rovigo. “Stiamo cercando di avvicinare il teatro ai ragazzi, ma fanno fatica ad appassionarsi – conclude – Mancano dei percorsi di accompagnamento capaci di stimolarli”. Ma questa è un’altra storia.
Per info. www.arkadiis.it

Domani e domenica, al Cinema Boldini, la proiezione del fil “Io sto con la sposa”

da: Arci Ferrara

Sabato 25 ottobre e domenica 26 ottobre alle ore 21.30 verrà proiettato al Cinema Boldini il film documentario, Io sto con la sposa diretto da Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry, il film è da poco uscito nelle sale e sta riscuotendo un notevole successo di pubblico.

Io sto con la sposa è un’azione politica e un atto di disobbedienza civile nato da una storia reale e che fa riflettere. E’ stato presentato alla 71° Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti – Fuori concorso – ed è già diventato un caso.

I protagonisti sono cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra a cui i tre autori del film decidono di prestare aiuto improvvisandosi “trafficanti” per permettergli di proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Così mettono in scena un finto matrimonio con tanto di invitati che da Milano partono alla volta di Stoccolma. Attraversano mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri eludendo le frontiere e la sorveglianza dei vari paesi e rischiando il fermo da parte delle autorità. Nelle ambasciate europee i loro passaporti non valgono nulla, per questo migliaia di Siriani e Palestinesi come loro vanno verso il Libano e l’Egitto per essere traghettati dall’altra parte del Mediterraneo da trafficanti di uomini su fatiscenti imbarcazioni di fortuna. Fuggono la guerra in Siria per cercare asilo in Europa, rischiando la morte in mare. L’Italia è solo un paese di transito; la meta è la Svezia. Le leggi attuali sull’immigrazione non danno loro alternativa. A meno che qualcuno non decida di disobbedire a queste leggi, ed è ciò che avviene in Io sto con la sposa. Il film è il racconto in presa diretta di una storia realmente accaduta tra il 14 e il 18 novembre 2013 lungo il viaggio da Milano a Stoccolma.
Io sto con la sposa è anche il sorprendente risultato di una produzione dal basso, grazie alla rete ad una potente campagna crowdfunding. In 60 giorni sono stati raccolti 100mila euro sulla piattaforma indiegogo, grazie al contributo di 2.617 persone provenienti da 38 paesi di tutto il mondo. Si tratta del più grande crowdfunding mai realizzato in Italia e di uno dei migliori risultati a livello internazionale sul fronte del documentario.

Segnaliamo anche che sabato 25 e domenica 26 ottobre alle ore 18.00 verrà proiettato al Cinema Boldini il film vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes: Winter Sleep – il regno d’inverno.

Sabato 25 ottobre torna la golosa cornice firmata Somethin’Else con nuovi itinerari etnici gastronomico-musicali per gli orecchi ed i palati più curiosi

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Ad aprire la rassegna saranno le atmosfere della Parigi anni ’40 – quelle di Django Reinhardt e dell’Hot Club de France – reinterpretate dal trio guidato dal chitarrista turco-olandese Tolga During all’insegna di un viaggio tra cucina d’oltralpe e sonorità Manouche.

Sabato 25 ottobre (a partire dalle ore 20.00) torna la golosa cornice firmata Somethin’Else con nuovi itinerari etnici gastronomico-musicali per gli orecchi ed i palati più curiosi.
Ad aprire la rassegna saranno le atmosfere della Parigi anni ’40 – quelle di Django Reinhardt e dell’Hot Club de France – reinterpretate dal trio guidato dal chitarrista turco-olandese Tolga During all’insegna di un viaggio tra cucina d’oltralpe e sonorità Manouche.
Si potranno gustare piatti realizzati secondo i dettami di maîtres leggendari come Escoffier e Parmentier per poi abbandonarsi alla scioglievolezza del flan parisien, autentica istituzione pasticcera che racchiude un tenero cuore di crema alla vaniglia, mentre le due chitarre e il contrabbasso della tipica formazione gipsy catapulteranno gli animi più romantici tra le file dei bouquinistes lungo la Senna.
Formazione e musica del Tolga Trio, nato ad Amsterdam nel 1999, sono ispirate al jazz di Reinhardt che costituisce tuttavia il punto di partenza per nuove esplorazioni musicali. La maggior parte del repertorio, infatti, è ad opera del leader ed è costituito da composizioni dense di spunti provenienti da Europa, Sud America e dalla musica contemporanea. Giunto con “Point Of View” al settimo episodio discografico, il Tolga Trio vanta partecipazioni a prestigiose manifestazioni come il Montreaux Jazz Festival e numerosi brani sono stati utilizzati per cinema, programmi tv e documentari.
È consigliata la prenotazione della cena al 333 5077079 (dalle 15.30). Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.

INFORMAZIONI
Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena: 333 5077059 (dalle 15:30)
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso a offerta libera è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Cena € 20 a persona bevande escluse
Cena + Tesseramento Endas bevande escluse € 25

Non si accettano pagamenti POS

Cena: a partire dalle ore 20.00
Intrattenimento musicale a partire dalle ore 21.30

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Il Circolo del Delta Sinistra Ecologia Libertà sulla questione museale di Comacchio e del Delta

da: Circolo del Delta, Sinistra Ecologia Libertà

La straordinaria scoperta archeologica di un secondo natante di epoca romana, la visita del Ministro Franceschini ai freschi scavi, le sue importanti dichiarazioni e quelle non meno significative del Sindaco Fabbri fanno venire finalmente al pettine i nodi dell’irrisolta questione museale di Comacchio e del Delta. Irrisolta perchè tutto quanto concordato dal Comune di Comacchio e dalla Soprintendenza Archeologica dell’Emilia- Romagna, negli ultimi cinque anni, in materia museale contravviene clamorosamente e sfacciatamente agli impegni solennemente assunti da Stato, Regione, Provincia, Comuni di Comacchio e Ferrara, con la firma dei due protocolli d’intesa datati 1986 e 1997, per l’attivazione, a Comacchio, di un Museo delle Culture Umane nel Delta del Po. Di un Museo ben diverso da quello dedicato solo a Comacchio che si sta ora banalmente progettando. E che sia, invece, in grado di tessere, promuovere e rappresentare la vasta rete delle emergenze ambientali, storiche e culturali di cui è strepitosamente ricco il Delta. Quella stessa rete che, domenica scorsa, Marco Fabbri, nella sua nuova duplice veste di Sindaco di Comacchio e di Delegato provinciale al Turismo, ha evocato come proprio ‘sogno’, mentre era in compagnia del Ministro Franceschini. Quel sogno che da sempre è anche nostro! Spetta allora proprio al Sindaco Fabbri, se crede in quanto afferma, cambiare fin da subito scala e passo, promuovendo innanzitutto quell’accordo di programma previsto espressamente dall’art. 4 del protocollo d’intesa del 1997, con tutto ciò che ne consegue, per trasformare sul serio quel sogno in realtà.

Circolo del Delta Sinistra Ecologia Libertà

L’INCHIESTA
Siae: c’è chi dice no. Tanti interrogativi, un fragoroso silenzio

Un’inchiesta in cinque tappe per approfondire le ragioni delle critiche nei confronti della Società italiana autori ed editori.

5. SEGUE Oggi avremmo voluto dare alla Siae il diritto di replica. L’abbiamo contattata via mail attraverso il suo ufficio stampa di Roma fin dal 6 ottobre. Da allora, nonostante ripetute telefonate di sollecito, non è arrivata nessuna risposta. Ci è stato detto che se avessero inteso replicare, ci avrebbero chiamato loro. Immaginiamo i numerosi impegni che vedono coinvolti i funzionari, quindi ci auguriamo che prima o poi qualcuno trovi il tempo di rispondere alle nostre domande, visto che sono quelle che molti dei loro iscritti, ex iscritti, o comuni cittadini vorrebbero rivolgergli.
Trattandosi, come specificato nel primo articolo dello statuto, di un ‘ente pubblico economico’, questo status comporta il dovere di trasparenza nei confronti della comunità.
Qualora ricevessimo una replica saremo ben felici di pubblicarla.

Queste le nostre sei domande tuttora senza risposta.

  • Nell’ultimo periodo vari musicisti hanno revocato la loro iscrizione alla Siae o non si sono iscritti affatto, motivando così questa scelta: pratiche burocratiche troppo complesse e lunghe da espletare, scarsa informatizzazione dei servizi, difficoltà nel ricevere risposte adeguate alle richieste di informazioni, costi troppo alti a fronte di ricavi troppo bassi, iniquità nella redistribuzione dei proventi, scarsa trasparenza nella gestione, impossibilità di essere completamente liberi dalla Siae anche qualora si revochi l’iscrizione. Come replicate a queste critiche? Pensate siano fondate? Valutate che ci siano aspetti del vostro operato da migliorare o cambiare?
  • Vari artisti hanno scelto di farsi tutelare da collecting society estere, cosa pensate di questa opzione? La ritenete un fallimento?
  • Cosa pensate del modello copyleft e della condivisione di materiali esenti da diritti d’autore?
  • Molti auspicano la fine del monopolio della Siae sui diritti d’autore, come valutate questo scenario?
  • Gestori di locali ed organizzatori di eventi che si occupano di realtà di piccole dimensioni oppure per volontariato o a scopo sociale, lamentano l’impossibilità di sostenere i costi imposti e gli adempimenti burocratici richiesti dalla Siae e questo finisce col soffocare sul nascere o far morire in breve tante piccole realtà culturali che in questo momento di crisi andrebbero sostenute ed aiutate a proliferare, cosa rispondete?
  • Il fatto che il vostro operato si basi su una legge del 1941, a vostro avviso rende obsoleto l’apporccio alle attuali esigenze degli autori? Ritenete che sarebbe necessario un aggiornamento della normativa? Come vedreste in questo senso un intervento dell’Ue?

5. FINE

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Precedenti articoli dell’inchiesta:

L’INTERVISTA
Tony Cicco, dalla Formula 3 a Battisti una batteria di successi che continua a rullare

Tony Cicco è uno dei musicisti più conosciuti e apprezzati del mondo della musica italiana, diplomato al conservatorio di Napoli, viene alla ribalta verso la fine degli anni sessanta quando con Alberto Radius e Gabriele Lorenzi fonda la Formula 3. Nello stesso periodo inizia la collaborazione con Lucio Battisti che scrive e produce, insieme a Mogol, il loro primo 45 giri intitolato “Questo folle sentimento” e l’album “Dies Irae”. Nel 1973, dopo lo scioglimento della Formula 3, con il nome Cico iniziò la carriera da solista pubblicando il suo primo singolo “Se mi vuoi”, scritto con Carla Vistarini e balzato immediatamente al primo posto dei dischi più venduti. In seguito ha realizzato quattro album, sempre con la Vistarini come autrice dei testi e con gli arrangiamenti curati da Paolo Ormi e Gianni Mazza. Il 1990 vede la reunion della Formula 3, con la pubblicazione di nuovi album e due partecipazioni al Festival di Sanremo, il gruppo occasionalmente è ancora attivo, anche se i singoli componenti proseguono la carriera solista o con altri musicisti. Tony, batterista e tastierista, ha al suo attivo anche un’invidiabile carriera di autore, grazie ai successi scritti per Fiorella Mannoia, Peppino di Capri, Caterina Caselli, Drupi e Raffaella Carrà.

Un incontro importante per la Formula 3 è stato quello con Lucio Battisti, quanto fu importante lavorarci insieme?
L’incontro con Lucio per noi è stato fondamentale. Eravamo al Paip’s di Milano e durante una pausa venne a trovarci nel camerino per congratularsi con noi. Nacque subito una splendida collaborazione e ci “arruolò” nella Numero Uno, l’etichetta discografica che stava nascendo proprio in quel periodo. Da quel momento diventammo inseparabili sia nel lavoro sia in privato. Il primo album “Dies Irae” con il singolo “Questo folle sentimento” fu subito un grande successo, con Lucio realizzammo altri due album: “Formula 3” e “Sognando e risognando”, con relativi singoli, tra cui: “Eppur mi son scordato di te”, “Io ritorno solo” e “Sole giallo sole nero”. Lo accompagnammo nei suoi unici 20 rari concerti tra il 1969 e il 1970.

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Tony Cicco e la ‘sua’ Formula 3 con Angelo Anastasio e Ciro di Bitonto

Il successo negli anni ‘70 della Formula 3 ha superato i confini nazionali, vuoi parlarci della vittoria al festival Rock di Rio de Janeiro del 1972?
La vittoria al Festival Internacional da Canção del 1972 di Rio de Janeiro fu una grande soddisfazione, perché eravamo in competizione con artisti di fama mondiale. Presentammo il brano “Aeternum” (una suite musicale inserita nell’album “Sognando e risognando”) una delle nostre prime composizioni con il testo firmato da Lucio Battisti, che fu inclusa nella compilation del Festival. Tutti i nostri dischi sono stati pubblicati in Brasile e anche in Giappone, Corea, Germania, Francia, Venezuela, per conto della Rca Victor e della Numero Uno.

“Se mi vuoi” è stato un tuo grande successo del 1974, subito dopo lo scioglimento della Formula 3, era un periodo di grandi cambiamenti …
Si, dopo lo scioglimento della Formula 3 iniziò la mia avventura da solista. Mi trasferii a Roma e, prodotto da Gianni Boncompagni, realizzai il primo album intitolato “Cico di notte”, con il fortunato singolo “Se mi vuoi”. Seguirono altri album: “E mia madre”, “La gente dice” e relativi singoli, con i testi firmati dalla straordinaria Carla Vistarini.

Hai scritto canzoni e lavorato con importanti artisti, tra cui Loredana Bertè, quanto è importante la collaborazione tra colleghi?
Nel caso di “Io si io”, che Loredana Bertè portò a Sanremo nel 1988, fu lei stessa a chiedermelo perché in quel periodo eravamo in tour insieme. La collaborazione tra artisti è fondamentale. Soltanto se si fa gioco di squadra si può crescere artisticamente e umanamente. Come diceva quella famosa canzone: “Soli si muore …”.

Cosa ricordi della Rca Italiana degli anni ’70?
Nella mitica “Rca Italiana”, che ho frequentato artisticamente, si respirava lo stesso ambiente della Numero Uno. Incontri e collaborazioni con artisti famosi ed emergenti, si tratta di un periodo unico e oramai definitivamente perduto. I luoghi d’incontro alla Rca erano il mitico Bar (fortemente voluto da Ennio Melis), la mensa e il “Cenacolo” (la dirigenza lo considerava una sorta di campus libero). Tutti i giorni nelle piccole sale del Cenacolo, allestite con vari strumenti e registratori a 4 piste, si ascoltavano canzoni e provini. Quanti artisti e successi sono nati in quel luogo magico …

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Tony Cicco in tour durante l’estate 2014

Nel 2013 la Formula 3 è ritornata sul mercato discografico con il singolo “La tua Africa”, potremo vedervi nuovamente “dal vivo”?
“La tua Africa”, il brano che ho scritto insieme a Carla Vistarini, parla dell’amore per il prossimo e della solidarietà, un tema più che mai attuale che ben si inserisce nel nostro repertorio, non composto esclusivamente da canzoni d’amore. La Formula 3 ritornerà sicuramente in occasione di un grande evento.

Questa estate hai portato in giro il tuo Live Tour, che Italia hai incontrato durante i concerti?
Ho incontrato un’Italia insicura e incerta, ma allo stesso tempo affamata di speranza e di buona musica… La musica sarà sempre l’unica compagna della nostra vita, che riuscirà a regalarci sorrisi ed emozioni vere. Nel live propongo tutti i brani che mi rappresentano e anche quelli meno conosciuti, mi accompagnano Angelo Anastasio alle chitarre e Ciro di Bitonto alle tastiere.

Progetti nel cassetto?
Il mio nuovo album di inediti da solista è pronto. Sto aspettando l’occasione giusta per lanciarlo, facendo in modo che non manchi la promozione per farlo conoscere. Il momento attuale della discografia in Italia non è ottimale, ma sto lavorando per fare in modo che esca al più presto.

Amori e dissapori, ma la coppia si ricompone a piedi nudi nel parco

Oggi, vogliamo riproporvi qualcosa di vintage, come si direbbe nel linguaggio alla moda, un film del 1967, ma un ever green (sempre per stare alla moda), romantico, frizzante e divertente, come si addice a un fine settimana freddo che invita a stare accoccolati sul divano. Non solo il film è spassoso, ma è anche uno dei miei preferiti, da sempre.
Scritto da Neil Simon, uno dei più rappresentati commediografi e maestro per eccellenza del genere, “A piedi nudi nel parco” è interpretato da due giovani, belli, innamorati e talentuosi, i magnifici Robert Redford e Jane Fonda.

piedi-nudi2Paul e Corie Bratter sono una coppia di sposini freschi di matrimonio e reduci da un’appassionata e focosa luna di miele trascorsa all’Hotel Plaza di New York. Eccoli trasferirsi nella loro prima casa, a Greenwich Village, un piccolo, freddo, scomodo e spoglio appartamento all’ultimo piano di un vecchio palazzo senza ascensore (che fatica arrivare lassù…). Corie, come ogni giovane sposa, è entusiasta, vitale e appassionata e quella piccola casetta, per lei nido d’amore, le sembra un sogno avverato, un castello solo suo e del marito che adora. Paul, avvocato preciso, serio (serioso), prudente e puntiglioso, è meno convinto di quella sistemazione. Tanto lei è imprevedibile, eccentrica e spudorata, tanto lui è prevedibile e convenzionale, due persone molto diverse ma che si amano profondamente. Nel quadretto familiare compaiono presto l’eccentrico e stravagante (e simpaticissimo) vicino abusivo Victor Velasco (Charles Boyer) e Ethel, la benpensante (e borghese) madre di Corie (Mildred Natwick).
piedi-nudi1Dopo svariati litigi, Corie, che è anche molto impulsiva, decide di mettere fine al matrimonio, non all’altezza delle sue elevate aspettative ideali, e caccia Paul, che finisce su una panchina di Washington Square Park, a ubriacarsi e camminare a piedi nudi nel parco, proprio in quella che lei gli aveva indicato come espressione della desiderata spontaneità. Ma quando vede come si è ridotto, Corie comprende di amarlo così come l’ha conosciuto e sposato, un uomo stabile, affidabile e fidato, e di non volerlo cambiare. Mentre Paul e Corie finalmente si riconciliano, anche i maturi Victor ed Ethel, altrettanto diversi, sembrano aver scoperto una speciale sintonia.
Film sulla sperimentazione dei primi dissapori e del vago sospetto d’incompatibilità che attanaglia quando s’inizia a vivere insieme (chi non ci è passato…), sulla nevrosi dell’uomo contemporaneo, solo e fragile nella gestione dei rapporti, e sulla saggia conclusione che il compromesso è la soluzione più saggia per mettere al sicuro un matrimonio. Il tutto condito da mille sorprese e da battute irresistibili. Da rivedere.

“A piedi nudi nel parco” di Gene Saks, con Robert Redford, Jane Fonda, Charles Boyer, Mildred Natwick, USA, 1967, 106 min.

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Scene dal film ‘A piedi nudi nel parco’

LA STORIA
Street art: il mondo delle donne musulmane raccontato
da un uomo, BR1

Lo street artist italiano BR1, classe 1984, nato a Locri, osserva da sempre gli atteggiamenti, le posture, i gesti, le vite delle donne musulmane che indossano il velo e le ha ritratte sui muri di Torino. Sono bellissime. L’obiettivo era quello di sollecitare una riflessione sui valori del velo/copricapo senza togliere alcuna naturalezza ai suoi soggetti. Anche la scelta dei colori accesi e luminosi dà e mantiene una connotazione positiva e di energia. Solitamente il velo è simbolo di negatività e chiusura (oltre che di separazione reale fra il mondo occidentale e musulmano), ma qui, proprio grazie ai toni accesi, non lo è. Qui colora i cieli e le strade, fa fermare a riflettere e osservare.
BR1 vive e lavora a Torino, dove ha studiato legge specializzandosi in diritto islamico. Ha colorato le strade della città con le sue donne ma ha anche partecipato a numerosi festival artistici internazionali ed eventi quali lo “Street art doping”, a Varsavia (2012), o il “Brandalism”, di Londra (2013).

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Copyright BR1, Coca cola, Madrid, 2013

Da ricordare anche la sua presenza a “Integrazione/disintegrazione” di Berlino (2013), a “Donne fra”, organizzato dalla Fondazione Farm, a Favara (2013), o a “Public Arena”, curato dall’Associazione Barriera, a Torino (2013). BR1 ha iniziato a disegnare a 14 anni, lavorando sugli stickers prima, per poi arrivare alle immagini di grandi dimensioni.

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Copyright BR1, Donne musulmane, Bologna, 2010

In alcune interviste, ha confessato di essere sempre stato molto attratto dalla strada e dai suoi muri, che parlano al passante, che ispirano domande per avere risposte. A essi si possono fare domande, anche, e cercare alternative ai dubbi che anche essi pongono.
Il velo l’ha sempre molto ispirato, un oggetto-paradosso, un clash fra culture, non tanto diverso, però, dalla sciarpa nera che indossa la nonna. Esempi presenti anche da noi.
Ama Parigi per la sua grande apertura mentale e multiculturalità e ha una città preferita, la magica, romantica e misteriosa Istanbul.

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Copyright BR1, Proiettili, Torino 2012

Ammette di trovare grande ispirazione da alcune artiste iraniane, come Shirin Neshat, per la sua forza, intensità e passione. Per lui le donne sono tutte uguali, velo o non velo, sono madri, nonne, figlie, sorelle, fumano, mangiano, cucinano, corrono, ridono, sorridono. Hanno tutte le stesse necessità e bisogni, soprattutto d’amore e di rispetto.
Unica differenza, il velo, che varia a seconda dei paesi e che BR1 dipinge con grande precisione e attenzione: quello maghrebino, il burqa afgano, il chador iraniano. La donna, quindi, grande ispirazione degli artisti (come lo è sempre stata…), non ne importa la religione. Le immagini sono scene di vita reale, prese dai giornali, dalle fotografie, dai siti web. Spesso l’artista ritrae importanti personalità del mondo musulmano, scrittrici poetesse, imprenditrici, femministe. Tutte hanno il loro spazio, perché anch’esse vanno conosciute da una società occidentale che spesso le ignora.

Alla bellezza delle donne del mondo dedichiamo, dunque, queste belle immagini colorate, piene di vita, di gioia e di speranza. Aspettandoci, magari, un bel disegno della giovane e incredibile Malala. Perché no.

 

 

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Copyright BR1, Torino, 2012
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Vedi altre opere di BR1

Stress geopatico, gli effetti
sulla salute umana

La radiazione naturale insita all’interno della terra può essere distorta da influenze naturali e artificiali, come le concentrazioni di minerali, faglie, corsi d’acqua e servizi pubblici sotterranei. Quando gli squilibri influenzano il campo magnetico della terra, si possono produrre distorsioni che colpiscono l’uomo.

Così come ci sono sollecitazioni magnetiche solari che vengono dal sole e dalla galattica “zuppa” che sostiene l’universo, ci sono sollecitazioni geomagnetiche che provengono dall’interno della terra. La superficie della terra è tessuta di pattern di linee energetiche che per importanza sono paragonate ai meridiani di agopuntura del corpo umano. La terra è filettata di linee di energia o meridiani di energia elettromagnetica che hanno una forte influenza sulle cose viventi. Gli scienziati hanno dimostrato che questa energia invisibile attraversa tutta la materia e colpisce ogni sistema vivente sul pianeta, in modo negativo o positivo. Gli squilibri ambientali negativi influenzano la fisiologia.

Il dr. Otto Bergsmann, professore presso l’Università di Vienna, ha verificato cambiamenti nei valori sierici di calcio, zinco e serotonina nell’uomo dopo un’esposizione a breve termine nei siti di radiazione terrestre. Anche un’esposizione limitata può minare il sistema immunitario quando siamo esposti a queste forze negative. Trascorrere periodi di tempo più lunghi in ambienti insalubri può gradualmente peggiorare la salute. L’uomo è una creatura elettromagnetica e ogni cellula del sistema vivente è una batteria elettrica. L’impianto elettrico si riflette ancor più sottilmente come l’aura umana, che è un campo elettrico fotografabile e misurabile.
Alterazioni nel funzionamento biologico possono indurre effetti negativi sulla salute. La resistenza dell’organismo a virus e batteri può diminuire quando i ritmi naturali all’interno del corpo sono costantemente distorti. Le persone che soffrono di malesseri hanno una maggiore sensibilità verso la geotermia poiché questa influenza i fluidi delle cellule che rallentano l’omeostasi della matrice proteica; in sostanza la radiazione può indebolire il sistema immunitario e causare molti disturbi. In diversi Paesi europei, prima di acquistare o costruire una casa, viene svolto un sondaggio preventivo per evitare lo stress geopatico.

Il termine stress geopatico viene utilizzato per tutte le radiazioni e campi di disturbo che sono dannosi per gli esseri umani. La ricerca ha dimostrato che possono peggiorare o causare diverse malattie. Geopatico deriva dalle parole greche “geo” che significa “Terra” e “pathos” che significa “malattia” o “sofferenza”, quindi letteralmente “la sofferenza della Terra”. Il termine “stress geopathic” è usato per descrivere le energie negative, noto anche come “raggi nocivi della terra”, che emanano dalla terra e causano disagio per la salute di coloro che vivono nelle vicinanze o sopra di esse. La geobiologia è lo studio dell’influenza delle “energie della terra” su tutte le forme di vita.
I paesaggi, oltre a subire effetti evidenti di inquinamento ambientale, subiscono interruzioni come, per esempio, la costruzione di linee ferroviarie e autostradali, argini, ponti, cave, gallerie, miniere e bunker sotterranei, pali in acciaio, pali, recinzione in metallo, tubature di gas, elettricità e acqua corrente, fognature, fondazioni e costruzioni.
Occorre ricordare a questo proposito, che la Terra ruota attorno al proprio asse e che funziona come un elettro-magnete che genera correnti elettriche nei metalli fusi trovati nel suo nucleo; ha un campo elettromagnetico sulla superficie che oscilla ad una frequenza media di 7,83 Hz, che è quasi identico al gamma di alfa onde cerebrali umane. La vita sulla terra si è evoluta con questo sfondo di campo magnetico, e le creature sono abituate a conviverci e di far fronte alle lievi fluttuazioni causate da tempeste elettriche e dall’attività del sole. Ogni distorsione di questo livello di 7.83 Hz crea uno stress per l’essere umano, con il potenziale di indebolire il sistema immunitario, portando ad una maggiore suscettibilità a virus, batteri, parassiti, ad un maggiore inquinamento ambientale, malattie degenerative e una vasta gamma di problemi per la salute.

Le persone sensibile o deboli, o chiunque sia esposto per un periodo di tempo sufficiente a stress geopatico per superare la regolazione omeostatica naturale del corpo e condurre in una spirale di sofferenza, presentano in un primo momento, un quadro sintomatico non specifico e un po’ confuso.

Sintomi di stress geopatico
I sintomi più frequenti che si verificano in una fase iniziale sono i disturbi del sonno. L’ubicazione del letto del paziente sembra essere il fattore più importante, dopodiché vengono la poltrona preferita, la scrivania, la stanza in cui si trascorre più tempo e più lavoro, e così via. Dormire in una zona geopatica è particolarmente stressante. Può influenzare il sonno causando sonno interrotto o agitato, con incubi, ci si può svegliare la mattina sentendosi più stanchi di quando si è andati a letto. Questo perché la ghiandola surrenale funziona straordinariamente per compensare la radiazione distorta della terra. Il cervello, inoltre, non può rilassarsi in un sonno profondo per riparare e rigenerare il corpo a causa dell’alto contenuto di adrenalina nel sangue. Nel corso del tempo, il fatto che si dorma in questa energia negativa durante la notte, può portare ad uno squilibrio energetico o malattie a lungo decorso.
L’impatto sulla salute dell’esposizione a campi elettromagnetici è debilitante per tutto il corpo. Quindi lo stress geopatico non causa direttamente le malattie, ma indebolisce il sistema immunitario, che a sua volta può indebolire il corpo. I seguenti sintomi possono derivare o amplificarsi con l’esposizione a stress geopatico.
Una lista parziale di sintomi da stress geopatico dovrebbe includere disturbi del sonno, formicolio, intorpidimento e dolore o di braccia e gambe, mal di schiena, stanchezza cronica, dolori e gonfiore, vertigini, asma e allergie, mal di testa frequenti, problemi di visione, disorientamento, perdita di memoria, instabilità, stress, nausea, incapacità di guarire, allergie, cicli mestruali problematici, ansia, svogliatezza, resistenza al trattamento medico, incapacità di assorbire vitamine e minerali, ADD, aggressività, iperattività, depressione e una sensazione generale di malessere, quindi compromettere i sistemi mentali e o il sistema immunitario.
Numerose ricerche dimostrano inoltre che oltre l’85% delle persone che muoiono di cancro sono state regolarmente esposte a stress geotermico. Il dr. E. Hartman, dopo aver trattato per oltre trent’anni con migliaia di pazienti affetti da cancro, ha sostenuto che il cancro è una ‘malattia del luogo’ in cui le persone sono state esposte a stress geotermico per un periodo di tempo. Il dr. Gustav Freiherr von Pohl ha dimostrato al Comitato centrale per la ricerca sul cancro a Berlino, quasi 60 anni fa, che era quasi impossibile ammalarsi di cancro senza aver trascorso qualche tempo in zone geopatiche, soprattutto abitando e dormendo in quesi luoghi. Egli ha anche stimato che la gotta era l’unica malattia non causata o aggravata da stress geopatico.

Indicatori fisici di stress geopatico
La presenza di certi animali, può indicare zone di GS. Gli animali che gravitano sulle linee o zone di GS sono gatti, gufi, lumache, insetti come formiche, batteri, virus, vespe e api. La maggior parte dei mammiferi evitano le aree di stress geopatico. Cavalli e mucche i cui box sono ubicati sopra GS possono diventare malati o inclini a lesioni. In Irlanda, nei tempi antichi, prima di sistemare i box, c’era l’abitudine di lasciare libero il bestiame nei campi, per vedere dove avrebbe dormito, sapendo che non avrebbero dormito in aree di energia negativa.
Altre indicazioni possono venire dalla presenza/assenza di piante: aree di alberi non produttivi di frutta, lacune nelle siepi, la crescita contorta di cespugli, lacune in prati e alberi mancanti possono indicare aree di GS.

Può il livello di stress geopatico essere misurato?
Il dr. Gustav Freiherr von Pohl , il ‘Grand Old Man’ di GS, ha sviluppato una scala per analizzare i punti di forza e gli effetti delle linee contaminate.
La scala va da 1 a 16 con i seguenti effetti:
• fino a 4: nessun effetto;
• 5-6: obesità, gonfiore delle articolazioni, mal di testa, problemi di insonnia, ansia;
• 7-8: disturbi mentali, dipendenze, suicidi, depressione;
• 9 più: cancro, leucemia, sclerosi multipla, Parkinson e molti altri disturbi.

Come liberarsi dello stress geopatico
Tirare letti e scrivanie ad una distanza dalla parete di almeno 60 cm. riduce l’impatto dello stress geopatico. Un foglio di rame piccolo a terra, sia sotto lo scendiletto sia sotto una stuoia quando ci mettiamo i piedi. Camminare a piedi nudi sulla sabbia, erba o terra per 20 minuti al giorno si connette con l’energia di guarigione naturale. Cemento e mattoni lasciati puri senza essere sigillati da resine e pitture che non traspirano, ecc. Rimuovere e modulare i nostri oggetti per riposizionarli in posti a bassa trasmissione elettromagnetica.
Evitare i campi magnetici che creano un flusso di corrente elettrica; qualsiasi apparecchio elettrico o filo può condurre l’elettricità così come i dispositivi wireless. Siamo esposti a loro attraverso le linee ad alta tensione, telefoni cellulari, computer, coperte elettriche, telefono cellulare pali a torre cellulare, contatori intelligenti, fotocopiatrici, saune ecc.

Non esitate a contattarmi per informazioni relative alla rimodulazione dei mobili e degli oggetti in casa o in giardino, in relazione allo stress geopatico e allo stress elettromagnetico.

nucciorusso@hotmail.com

IMMAGINARIO
Venerdì jazz.
La foto di oggi

Jazz con il Lou Donaldson quartet per la nuova stagione di musica del Jazz club Ferrara, nel Torrione di San Giovanni restaurato. I concerti sono ambientati all’interno del bastione rinascimentale, parte delle mura che circondano la città. Con Lou Donaldson, sax alto, si esibiscono Randy Johnston, chitarra; Akiko Tsuruga, organo; Fukushi Tainaka, batteria. Ingresso a pagamento, via Rampari di Belfiore 167, ore 21,30.

OGGI – IMMAGINARIO MUSICA

Lou-Donaldson-Jazz-club-Ferrara-quartet
Lou Donaldson sarà al Jazz club di Ferrara con il suo quartetto per la stagione autunno 2014

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

GERMOGLI
Pena di morte.
L’aforisma di oggi

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

albert-camusPapa Francesco si è pronunicato sulla pena di morte: “La giustizia non è vendetta”.

“Non vi sarà pace durevole né nel cuore degli individui né nei costumi della società sin quando la morte non verrà posta fuori legge”. (Albert Camus)