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Giorno: 3 Novembre 2014

San Martino in Via Mazzini, 8-9 Novembre 2014

da: FEshion Coupon

“San Martino in via Mazzini ” è un progetto ideato da Feshion Coupon, agenzia di promozione e di organizzazione eventi di Ferrara, facente parte della rassegna di eventi volti alla valorizzazione del Centro Storico e delle attività commerciali comprese al suo interno.

Si tratta di una manifestazione per celebrare la ricorrenza di “San Martino” in una delle vie più belle della città che, durante il weekend, si tingerà di sapori e colori autunnali!

L’evento, organizzato in collaborazione con la Confesercenti e 30 attività commerciali della via, e patrocinato dal Comune di Ferrara, si svolgerà sabato 8 e domenica 9 novembre dalle 15 alle 21.
Durante queste ore, verranno proposti due diversi percorsi di degustazione, al costo di 5€:
– “Percorso di Bacco” con due etti di caldarroste e due consumazioni alcoliche scelta tra: Vin Brulee, Vino Novello, Birre Artigianali dai sapori autunnali e Birra Brulee;
- “Percorso Goloso” con due cioccolatine calde e tre dolci tipici a base di castagna e cioccolato.

Il tutto, contornato da un piacevole intrattenimento musicale ad opera del giovane artista ferrarese Thomas Cheval.
Per i più piccoli invece, giochi con le bolle di sapone lungo la via.

I ticket saranno acquistabili al “Feshion Desk” collocato all’inizio di Via Mazzini (lato Piazza Trento e Trieste) e tutti i partecipanti, riceveranno anche un “Gratta&Vinci” dell’iniziativa “Gratta&Vinci in Centro Storico”.

L’evento sarà gestito considerando una partecipazione massima di 1000 persone nelle due giornate.

In caso di maltempo la manifestazione sarà posticipata alla settimana successiva.

Per info e prenotazioni chiamare al 3495878324
http://www.feshioncoupon.it/san-martino-in-via-mazzini/
Evento fb: https://www.facebook.com/events/682019458563201/?fref=ts

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 3 novembre

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 3 novembre 2014

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Martedì 4 novembre alle 17 alla sala Agnelli
Stefano Caracciolo illustra “Il Visitatore” di Eric Emmanuel Schmitt
03-11-2014

Martedì 4 novembre alle 17 alla sala Agnelli della biblioteca Ariostea (via Scienze 17) per il ciclo ‘Libri in scena’, Stefano Caracciolo dell’Università di Ferrara parlerà de “Il Visitatore” di Eric Emmanuel Schmitt. L’iniziativa è a cura dell’associazione Amici della Biblioteca Ariostea e Fondazione Teatro “Claudio Abbado” di Ferrara.
LA SCHEDA – Non è la prima volta che Freud compare come personaggio. Sartre scrisse una memorabile ricostruzione dei suoi anni viennesi per un film che poi John Houston realizzò ma ignorando la sua sceneggiatura (“Freud’s Secret Passion”, 1962); Nanni Moretti lo portò al cinema in un buffo e irriverente sfogo in ‘Sogni d’Oro’, dal 2009 a Broadway e poi in vari teatri USA sta spopolando “L’Ultima Seduta di Freud” di Mark St. Germain, ambientato a Londra negli ultimi anni di vita del Maestro viennese.
Ma la storia di Freud ne ‘Il Visitatore’ non è solo un divertissement che ci riporta con tutta l’ironia e la leggerezza possibili alle persecuzioni razziali, alla Vienna della Anschluss e agli orrori della Gestapo e dei forni crematori: si tratta anche e soprattutto di una profonda e trasfigurata conversazione sull’esistenza di Dio e del Male del Mondo, sulla Ragione e la Follia, sul mondo della Realtà e quello del Sogno, alla ricerca di una Verità che si traveste da Menzogna, sulla Vita e sulla Morte. Indimenticabile, inarrestabile, imperdibile.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 5 novembre alle 10, nella sala di Giunta della residenza municipale
Illustrazione delle linee principali della proposta di Bilancio preventivo del Comune
03-11-2014

Mercoledì 5 novembre alle 10, nella sala di Giunta della residenza municipale, il Sindaco incontrerà i giornalisti per illustrare le linee principali della proposta di Bilancio preventivo del Comune di Ferrara elaborata dalla Giunta.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 5 novembre alle 11 nella sede di Palazzo San Crispino (piazza Trento e Trieste)
Presentazione ciclo di incontro “Passato Prossimo. Pagine recenti di storia costituzionale”
03-11-2014

Mercoledì 5 novembre alle 11, nella sede della Libreria Ibs – Palazzo San Crispino (Piazza Trento e Trieste) avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del ciclo di incontri “Passato Prossimo. Pagine recenti di storia costituzionale”

Saranno presenti

Prof. Andrea Pugiotto (Ordinario di Diritto costituzionale, Responsabile dell’iniziativa)

Dott.ssa Patricia Veltri (IBS.it Bookshop)

Dott. Andrea Maggi (Università di Ferrara)

Dott. Alessandro Zangara (Comune di Ferrara)

Dott. Francesco Lavezzi (Provincia di Ferrara)

Dott. Antonio Farnè (Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Emilia Romagna)

Dott. Claudio Santini (Fondazione Ordine dei Giornalisti della Regione Emilia Romagna)

Avv. Federico D’Anneo (Ordine degli Avvocati di Ferrara)

Dott. Roberto Roversi (ARCI Ferrara)

Dott. Renato Migliardi (Banca Generali Private Banking)

Il Dottorato di ricerca in Diritto costituzionale dell’Università di Ferrara, promuove a Ferrara il ciclo di incontri dal titolo “Passato Prossimo. Pagine recenti di storia costituzionale”.

I cinque incontri – in calendario tra novembre e dicembre 2014 – si svolgeranno presso Palazzo San Crispino, sede della Libreria IBS.it Bookshop (Piazza Trento e Trieste, Ferrara). Introdotti da una lettura scenica e da una ricostruzione della relativa fase storica, i cinque incontri in programma muoveranno da un libro discusso dall’Autore e da un Costituzionalista dell’ Ateneo estense. A seguire, sarà il pubblico a prendere la parola, proseguendo il dialogo con l’Autore.

Saranno così affrontati, in ordine cronologico, la stagione dello stragismo, dell’affermazione dei diritti civili, del terrorismo, della partitocrazia, del populismo. grazie ai libri – rispettivamente – di Giorgio Boatti, Oreste Pivetta, Miguel Gotor, Piero Ignazi, Giovanni Orsina.

Il programma include anche due eventi teatrali collaterali, entrambi curati dal regista e attore Mauro Monni: lo spettacolo “Feltrinelli. Una storia contro”, (martedì 11 novembre, ore 21.00) e lo spettacolo “La solitudine del Re” (martedì 25 novembre, ore 21.00). Entrambi gli eventi teatrali, ad ingresso libero, si svolgeranno presso la Sala Estense (Piazzetta Municipale, Ferrara).

L’intero ciclo è pensato per docenti, studenti (medi e universitari) e dottorandi, ed è accreditato nelle attività di formazione e aggiornamento dall’Ordine dei Giornalisti della Regione Emilia-Romagna e dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara. Gli incontri saranno pubblici e, dunque, aperti a tutti i cittadini interessati

L’iniziativa nasce grazie alla sinergia di enti pubblici e privati che – a vario titolo – partecipano alla sua realizzazione: l’Ateneo estense e il suo Istituto Universitario di Studi Superiore Ferrara-1391, il Comune e la Provincia di Ferrara, L’ordine dei Giornalisti della Regione Emilia-Romagna e la relativa Fondazione, l’Ordine degli Avvocati di Ferrara e la relativa Fondazione Forense, l’ARCI di Ferrara, la Banca Generali Private Banking.

In allegato, il pieghevole ufficiale dell’iniziativa

Per informazioni IBS Ferrara

Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventiferrara@ibs.it – Tel. 0532241604

TEATRO NUCLEO – Mercoledì 5 novembre al Liceo Ariosto con Horacio Czertok e Andrea Amaducci
Al via il primo laboratorio tra scuola, carcere e pratiche teatrali
03-11-2014

(Comunicato a cura del Teatro Nucleo)

Continuano le attività del Teatro Nucleo nelle realtà sociali della città con ‘L’Ariosto incontra il carcere’, primo laboratorio itinerante tra teatro, scuola e carcere di Ferrara. La tappa iniziale si svolgerà mercoledì 5 novembre al Liceo Ariosto, quando Horacio Czertok e Andrea Amaducci racconteranno agli studenti l’esperienza di teatro-carcere che il Teatro Nucleo sta conducendo dal 2005 nella Casa Circondariale di Ferrara. Il laboratorio continuerà il 24 novembre in carcere, con la presentazione agli studenti dello spettacolo Tasso-Materiali, regia di Horacio Czertok, con la partecipazione dei detenuti/attori della casa circondariale e i video di Marinella Rescigno. La conclusione di questo primo laboratorio tra scuola, carcere e pratiche teatrali è prevista il 3 dicembre 2014, con un incontro di restituzione tra gli studenti delle classi aderenti. Lo spettacolo Tasso-Materiali e il laboratorio ‘L’Ariosto incontra il carcere’ sono una produzione di Teatro Nucleo, con il patrocinio del Comune di Ferrara, della Regione Emilia Romagna e del Lions Club di Ferrara ed il coordinamento di Teatro-Carcere Emilia Romagna e della Casa Circondariale di Ferrara.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 4 novembre alle 11 in via Garibaldi 30/A
Tutte le iniziative promosse per il ‘ventennale della libreria Feltrinelli’
03-11-2014

Si intitola “Novembre con i grandi autori” il ciclo di iniziative promosse in occasione del ‘ventennale della libreria Feltrinelli’ che sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa martedì 4 novembre alle 11 negli spazi della libreria di via Garibaldi 30/a.

All’incontro con i giornalisti interverranno il Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Erika Cusinatti direttrice del punto vendita, Matteo Bianchi direttore artistico della manifestazione, Alberto Amorelli presidente dell’associazione “Gruppo del Tasso” e Alessandro Fortini presidente dell’Ente Palio.

A seguire l’autore statunitense Vincent Zandri presenterà in anteprima il suo primo noir tradotto in italiano “Moonlight Sonata”.

BIBLIOTECA BASSANI – Narrazioni in programma mercoledì 5 novembre alle 17 a Barco
“Emozioni in libertà” nei racconti per bambini dai 4 agli 11 anni
03-11-2014

Ritornano nella sala Ragazzi della biblioteca comunale Bassani di Barco (via Grosoli 42) gli appuntamenti con “l’ora del racconto’, proposti ogni mercoledì pomeriggio a bambini dai 4 agli 11 anni.

Mercoledì 5 novembre alle 17 (per il ciclo mensile di narrazioni “Mi sento così – Emozioni in libertà”) sarà la volta dei racconti ‘Piccolo buio’ firmato da Cristina Petit e ‘Fenris: una fiaba nordica’ di Jean Francois Chabas e David Sala.

CONSIGLIO COMUNALE – Oggi nella sessione pomeridiana nella residenza municipale
Seduta dedicata all’esame di Mozioni e Ordini del giorno
03-11-2014

Nuovo appuntamento per il Consiglio comunale che si è riunito oggi nella residenza municipale. Le seduta è stata caratterizzata dall’esame di Mozioni e Ordini del giorno. In apertura di seduta il Sindaco ha preannunciato la nomina che verrà ufficializzata nei prossimi giorni di Luca Vaccari, già consigliere comunale nella precedente legislatura, come nuovo assessore al Bilancio del Comune di Ferrara.

Questi i documenti esaminati:

• Mozione per riconoscere a Ferrara il ruolo di polo museale regionale’
Con 30 voti a favore (contrario Rendine-Gol) il Consiglio comunale ha approvato la Mozione per ‘riconoscere a Ferrara il ruolo di polo museale regionale’ presentata dal Gruppo consiliare Forza Italia.
Oltre all’illustratore Fornasini (FI) sul documento sono intervenuti la consigliera Baraldi-PD (che ha proposto un emendamento al documento-approvato) e l’assessore alla Cultura/Turismo.

• Mozione sugli effetti dell’applicazione della legge 116/2014
Con 23 voti a favore (5 voti contrari del gruppo M5S) il Consiglio comunale ha approvato la “Mozione sugli effetti dell’applicazione della legge 116/2014 – La nutria non è più fauna selvatica; a chi la gestione e quali azioni attivare” presentata dal consigliere Turri – PD.
Oltre all’illustratore Turri (PD), sul documento sono intervenuti il consigliere Vitali -M5S (che ha presentato un emendamento – respinto), l’assessora all’Ambiente, i consiglieri Cavicchi (Lega nord), Zardi (FI), Vitellio (PD).

• Mozione “Gravissima crisi del comparto agricolo”
Con 12 voti a favore (18 contrari dei gruppi Pd, SEL) il Consiglio comunale ha respinto la Mozione “Gravissima crisi del comparto agricolo” presentata dal consigliere Rendine – GOL.
Oltre all’illustratore Rendine – GOL sul documento sono intervenuti i consiglieri Bazzocchi-M5S (che ha presentato un emendamento – respinto), Cavicchi (Lega nord), Peruffo (FI), Finco (PD), assessore Merli, consigliere Bova (FC).

• Mozione per chiedere il potenziamento del servizio sismico e Mude
Con 11 voti a favore (20 contrari dei gruppi PD, SEL, FC) il Consiglio comunale ha respinto la “Mozione per chiedere il potenziamento del servizio sismico e Mude” presentata dal gruppo consiliare Forza Italia.
Oltre all’illustratore Anselmi (FI) sul documento sono intervenuti i consiglieri Tosi (PD), Bova (FC), Assessora all’Urbanistica, consiglieri Balboni (M5S), Rendine (GOL).

• Ordine del giorno su povertà e del accattonaggio
Con 22 voti a favore (3 voti contrari dei gruppi FI, GOL, Lega nord;1 astensione FC) ) il Consiglio comunale ha approvato l'”Ordine del giorno sul tema della povertà e del fenomeno dell’accattonaggio” presentato dal consigliere Cristofori del gruppo PD.
Oltre all’illustratore Cristofori (PD) sul documento sono intervenuti i consiglieri Fornasini-FI (che ha presentato una risoluzione – respinta), Mantovani – M5S (che ha presentato tre emendamenti – di cui due accolti), Bazzocchi – M5S (che ha presentato un emendamento-respinto), assessora alla Sanità/Servizi alla Persona, Cavicchi (Lega nord), Rendine (GOL), Vitellio (PD), Bova (FC), Sindaco del Comune di Ferrara, Vitali (M5S), Anselmi (FI).

Il Consiglio comunale è attualmente ancora in corso.

PROTEZIONE CIVILE REGIONALE – Ultimi aggiornamenti a cura dell’Agenzia regionale
Tutti gli avvisi e le allerte pubblicate sul sito internet ufficiale – Condizioni meteo avverse (ALLERTA n. 153/2014)
03-11-2014

L’Agenzia regionale di Protezione civile dell’Emilia Romagna ha emesso un’allerta (n.153/2014) – fase di attenzione valida 36 ore dalle ore 6 di martedì 4 novembre alle ore 18 di mercoledì 5 novembre 2014, con previsione di condizioni meteo avverse nel territorio ferrarese.

>> GLI AVVISI E LE ALLERTE DELLA PROTEZIONE CIVILE dell’Emilia Romagna

(Aggiornamento AVVISI e ALLERTE a cura degli uffici della Protezione Civile Regionale)

Lunedì 17 novembre l’inizio del secondo corso di degustazione birre

da: Associazione Degustatori Birra – Emilia Romagna

Slitta a lunedi 17 novembre la partenza del secondo corso di degustazione birre, a cura di A.D.B. – Associazione Degustatori Birra: un viaggio in 12 lezioni alla scoperta delle birre artigianali di qualità.
Gli stili, i profumi, i difetti, gli abbinamenti e la storia della bevanda più antica del mondo, per comprendere al meglio come la birra sia un prodotto eccezionale: ottimo per accompagnare qualsiasi piatto o da assaporare in una serata, senza nulla da invidiare a vini e whisky.
Il corso si svolgerà presso il BAR SPORT, in via Martiri della Libertà,10 – GUALDO (FE).
Il costo dell’iscrizione è di 300 €, comprensivo di visita ad un birrificio, bicchieri da degustazione e attestato finale.
Per qualsiasi informazione, rivolgersi a corsi@degustatoribirra.it , entro venerdi 14 novembre.

provincia-ferrara

Intervento del presidente Tagliani sulle Province

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Francamente, a trenta giorni dalla nomina, avrei sperato di avere qualche giorno in più per predisporre una linea coerente condivisa sulle problematiche non banali che la Provincia di Ferrara è chiamata ad affrontare, in un contesto istituzionale nazionale ricco di ombre e questioni aperte che la legge di stabilità ha reso drammatico.
Non ci aiuta, in proposito, né il frangente elettorale regionale che rinvia di qualche mese le risposte su quel lato, né la fibrillazione derivante dalle necessità di cronaca che ha diritto di sapere anche ciò che non è chiaro a nessuno in Italia, né la concomitanza di dover io presentare in questi giorni il bilancio di previsione 2015 da assessore nel Comune di Ferrara.
Provo a fare chiarezza comunque, circa gli obiettivi condivisi all’interno del Consiglio provinciale di Ferrara nel quale sindaci e consiglieri eletti trasversalmente invece di mettersi al riparo si sono messi in gioco se non altro per evitare a cittadini, imprese, famiglie ed enti locali un maggior danno.
In questo contesto gli obbiettivi sono i seguenti:
dimostrare che la Provincia di Ferrara è capace di assolvere con efficacia, efficienza e professionalità le funzioni essenziali a lei affidatele dalla legge Delrio in primo luogo la manutenzione delle strade provinciali e delle scuole secondarie superiori.
affermare la disponibilità e l’interesse comune a ché la Provincia continui ad assolvere quelle funzioni che la Regione le ha delegato (turismo – agricoltura – formazione professionale…) a condizione che le siano assicurate le adeguate risorse finanziarie.
Può essere che questi obiettivi e soprattutto i tagli ormai chiaramente intelligibili nella legge di stabilità impongano ristrutturazioni ulteriori e ridimensionamenti organizzativi non banali. Deve essere chiaro che, nei limiti in cui tutto questo dovesse risultare inevitabile, l’amministrazione della Provincia è orientata:
ad ascoltare il personale per motivarne le ragioni di un impegno al servizio dell’ente: in proposito ho già avuto modo di incontrare sia le persone impiegate nel servizio turismo, sia quello del servizio informatica, traendone in entrambi i casi una convinzione di professionalità qualificate;
a valutare quanti dipendenti abbiano chiesto di essere ammessi a godere dei benefici del prepensionamento ed in quali settori siano impiegati per pianificarne la eventuale sostituzione interna;
ad incontrare i sindacati per il necessario confronto e le valutazioni sugli scenari;
a valorizzare sotto ogni profilo le professionalità oggi impiegate anche a beneficio dei comuni della Provincia in un quadro di servizi resi in convenzione;
a costruire, laddove possibile, un percorso che agevoli le mobilità volontarie presso i Comuni e gli altri enti pubblici che evidenzino necessità di personale.
E’ ovvio tuttavia che vanno tutelati a pieno anche coloro, la grande maggioranza, che resteranno comunque lavorare per l’amministrazione, la quale quindi deve salvaguardare la propria operatività e la qualità del servizio se vuole mantenere, come tutti auspichiamo, un ruolo di area vasta nell’interesse dei comuni e dei cittadini.
Il lavoro sarà complesso, la scommessa dei presidenti delle Province è quella di poter contare su una “leale collaborazione istituzionale” con il Governo, poiché se al contrario fosse vero che il Governo avesse già deciso, chiudendo i rubinetti finanziari, di delegare ai sindaci la mera liquidazione dell’ente, con ciò smentendo la stessa legge Delrio, troverebbe nei sindaci una opposizione decisa. Saranno altri a chiudere; noi abbiamo accettato la sfida per togliere alibi infondati, ci mettiamo impegno, tempo e responsabilità, abbiamo bisogno di tante cose, non certo di polemiche o fibrillazioni indotte.
Il problema è già importante di suo non aggiungiamoci altro.

Tiziano Tagliani

Per il ventiduesimo “Incontro con la pittura” alla Galleria d’Arte Fondantico, i dipinti emiliani dal XVI al XIX secolo

da: Galleria d’Arte Fondantico di Tiziana Sassoli

Bologna, 8 novembre – 20 dicembre 2014

È con la consueta passione e consolidata esperienza (oltre 30 anni di attività) che la Galleria d’arte Fondantico di Tiziana Sassoli organizza nella prestigiosa sede di Casa Pepoli Bentivoglio (via de’ Pepoli 6/e, Bologna) il ventiduesimo “Incontro con la pittura”, tradizionale mostra autunnale dedicata all’arte antica nella quale saranno esposti quaranta dipinti realizzati da importanti maestri bolognesi ed emiliani attivi dal Cinquecento all’Ottocento.
Si segnalano in apertura le opere di tre dei più importanti esponenti della scuola ferrarese del XVI secolo: con il fortunato tema devozionale della Sacra Famiglia si confrontano Benvenuto Tisi detto il Garofalo e Ippolito Scarsella detto lo Scarsellino; di mano di Giuseppe Mazzuoli detto il Bastarolo è invece una Madonna col Bambino d’intenso naturalismo. Stravagante e al contempo raffinato è il piccolo rame del bolognese Francesco Cavazzoni che apre la strada alla nutrita serie di dipinti realizzati nel XVII secolo da noti maestri emiliani e bolognesi come Francesco Albani, autore di una toccante tela a lume di candela con Santa Caterina e l’eremita, Giovanni Battista Viola, seguace dei Carracci e specialista nella pittura di paesaggio e Guido Cagnacci, di cui si presenta un inedito San Sebastiano. Ad arricchire la notevole quadreria secentesca intervengono le prove di alcuni tra i migliori allievi di Guido Reni: Giovan Giacomo Sementi, Simone Cantarini e Pier Francesco Cittadini, di quest’ultimo si espongono due opere: un dipinto che racconta il mito del Ratto di Europa e una ricca Natura morta; Vincenzo Spisanelli, fedele seguace di Denys Calvaert, Alessandro Tiarini, autore dell’importante tela con La morte di Didone già custodita nella collezione di Francesco Ghisilieri, Lorenzo Pasinelli, presente con un luminoso quadro “da stanza” raffigurante La Vergine con cherubini e Carlo Cignani, il maggior pittore bolognese nella fase di trapasso tra XVII e XVIII secolo, con un dipinto d’impareggiabile tenerezza e illusionismo raffigurante il ben noto episodio biblico Giuseppe e la moglie di Putifarre.
Il Settecento si apre con un raffinato ovale su rame di Giovan Gioseffo Dal Sole, esposto accanto ad un’accostante Madonna che veglia il Bambino di Donato Creti e alla Nascita della Vergine di Aureliano Milani preparatoria per la grande tela (1741) in Santa Maria Maggiore a Roma. Peculiare espressione della pittura di gusto rococò sono le Allegorie delle Stagioni di Nicola Bertuzzi detto l’Anconitano, mentre l’ultima stagione del Settecento bolognese è rappresentata da due importanti modelli preparatori dei fratelli Gandolfi: di Gaetano è quello per la giovanile Santa Maria Maddalena (1757) custodita nell’Oratorio del Suffragio a Bazzano; di Ubaldo, invece, la piccola tela, altrettanto fresca e luminosa, per l’Annunciazione (1777) della Pinacoteca Civica di Cento. Fortemente segnata dai modi dei Gandolfi è la Sacra famiglia con San Giovannino del forlivese Giacomo Zampa, l’artista che meglio esprime le propensioni della cultura romagnola allo scadere del secolo.
L’accattivante tema del paesaggio è illustrato nelle smaglianti coppie di tele di Giuseppe Zola e di Carlo Lodi, mentre quello della natura morta, genere assai apprezzato in ambito collezionistico, è affrontato da specialisti come il Pittore di Rodolfo Lodi, attivo allo scadere del XVII secolo, il piacentino Felice Boselli, il modenese Francesco Malagoli e il centese Giuseppe Artioli, pittore egemone della singolare Accademia degli Encausti fondata a Mantova nel 1784.
La mostra si chiude con quattro frizzanti tempere su carta di Felice Giani, importante esponente della corrente neoclassica, bozzetti preparatori per la decorazione della volta del Teatro di Cerere di Imola edificato intorno al 1810, e con la memorabile veduta di Piazza Maggiore eseguita nel 1829 da Antonio Basoli, l’artista di maggior spicco nella Bologna della prima metà dell’Ottocento.
Questo ventiduesimo “Incontro con la pittura” si rivelerà come sempre un’importante occasione per far conoscere al pubblico dipinti di notevole interesse scientifico, capaci di affascinare non solo gli studiosi e i collezionisti, ma anche quello dei tanti appassionati di pittura antica. Come nelle edizioni precedenti, anche in quest’esposizione saranno presenti capolavori inediti e di grande interesse, accanto ad altri già pubblicati da autorevoli studiosi e talvolta esposti in mostre italiane e internazionali. La presentazione delle opere nel catalogo è curata con il consueto rigore scientifico dal professor Daniele Benati dell’Università di Bologna, che coordina il lavoro di un nutrito gruppo di specialisti.

Inaugurazione: sabato 8 novembre 2014 ore 17.00
Orari mostra: 10.00-13.00/16.00-19.00
chiuso la domenica

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Politiche per la salute: duecentoventi milioni di euro in più per attuare e completare la programmazione sanitaria regionale 2014

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Interventi di stabilizzazione del personale sanitario e tecnico, ammodernamento di strutture e tecnologie, miglioramento dei tempi d’attesa. Incrementato l’assegno di cura mensile per le persone con gravissima disabilità

Duecentoventi milioni di euro in più: è la cifra aggiuntiva, rispetto al 2013, su cui può contare l’Emilia-Romagna per completare e attuare la programmazione sanitaria regionale 2014 (già definita con la delibera 217/2014). Ciò è possibile grazie alla conferma della stabilità dell’equilibrio economico-finanziario e all’efficienza nella gestione delle risorse.
Lo ha deciso oggi la Giunta regionale.
La quota, prevista dal Patto per la Salute 2014-2016 e dall’accordo fra le Regioni del 5 agosto scorso per il riparto del Fondo sanitario nazionale 2014, include anche le risorse stimate da Aifa (Agenzia italiana del farmaco) per le singole Regioni per la farmaceutica ospedaliera 2013 (pay back).
Per il 2014 le risorse in più (circa 180 milioni di euro dall’incremento del Fondo sanitario nazionale e 42,5 milioni dal pay back) consentiranno all’Emilia-Romagna di consolidare e stabilizzare personale sanitario e tecnico, investire nell’ammodernamento e manutenzione del patrimonio strutturale e tecnologico, migliorare i tempi d’attesa.

Investimenti, consolidamento e stabilizzazione del “capitale professionale”

Le risorse disponibili verranno destinate alle Aziende sanitarie e alle Aziende ospedaliere per finanziare progetti già previsti dai piani aziendali. Si tratta di investimenti per migliorare la sicurezza e l’accoglienza, ammodernare gli edifici e le attrezzature tecnologiche.
Per quanto riguarda il personale, già a partire dal mese di novembre le aziende sanitarie potranno procedere alla trasformazione dei contratti a tempo determinato in tempo indeterminato per un totale di circa 1.000 posti. La stabilizzazione riguarderà il personale del ruolo sanitario e tecnico destinato all’assistenza diretta alle persone (e dunque personale medico, infermieristico, tecnico sanitario e operatori tecnici addetti all’assistenza). E’ inoltre intenzione avviare una ricognizione dei rapporti di lavoro atipico del personale di assistenza al fine di superare gradualmente le forme di precariato attualmente esistenti nella sanità regionale.

Nel dettaglio, queste le risorse disponibili azienda per azienda:

A Piacenza andranno 17 milioni e mezzo all’Azienda sanitaria

A Parma oltre 9 milioni all’Ausl e 11.8 milioni all’Azienda ospedaliera universitaria

A Reggio Emilia quasi 18 milioni all’Ausl e 12.3 milioni all’Azienda ospedaliera

A Modena quasi 31 milioni all’Ausl e 9 milioni e mezzo all’Azienda ospedaliera universitaria

A Bologna 26.6 milioni all’Ausl, 14.2 milioni all’Azienda ospedaliera universitaria e 758mila euro all’Irccs istituto ortopedico Rizzoli

A Imola 7.3 milioni all’Ausl

A Ferrara 5 milioni e mezzo all’Ausl e 13.6 all’Azienda ospedaliera universitaria

In Romagna 42.6 milioni all’Azienda sanitaria e 634mila euro per Irccs Irst di Meldola.

Con la delibera approvata oggi dalla Giunta, la Regione ha individuato anche alcuni interventi ritenuti di interesse prioritario, ad esempio: Day Hospital oncologico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (5 milioni di euro); cofinanziamento per il Dipartimento integrato materno infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena (16 milioni di euro); adeguamento strutturale e ammodernamento tecnologico dell’Azienda Usl di Bologna (7 milioni di euro); riqualificazione padiglioni 4 e 5 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna (7 milioni di euro) e un centro di alta formazione medica (“learning house”) con tecnologie avanzate; ampliamento dell’Ospedale dell’Azienda Usl di Imola (3,5 milioni di euro); secondo stralcio del Piano di informatizzazione dell’Azienda Usl della Romagna (4 milioni di euro).

Interventi per migliorare i tempi di attesa

Le aziende sanitarie, nell’ambito degli obiettivi annuali già assegnati, hanno previsto l’adozione di programmi per migliorare l’offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali basate sull’aumento della produzione (attraverso il potenziamento della produzione diretta e l’aumento delle prestazioni prodotte dal privato accreditato) e per ampliare l’accessibilità da parte dei cittadini (con l’allargamento delle fasce orarie e dei giorni di attività, prefestivi e festivi diurni, e la revisione degli ambiti territoriali di garanzia per assicurare la migliore prossimità possibile del punto di erogazione al domicilio del cittadino). Su base annua, si stima un valore degli interventi di circa 15 milioni di euro.

Incremento dell’assegno di cura

La giunta ha adottato anche un provvedimento a favore delle persone con gravissima disabilità assistite a domicilio. Attualmente sono oltre 240, di cui 70 affette da sclerosi laterale amiotrofica. L’assegno di cura giornaliero garantito al momento è pari a 34 euro. L’intervento programmato prevede di aumentare l’importo a 45 euro al giorno, per un assegno mensile che raggiungerebbe i 1.350 euro, fino a un massimo di 1.670 euro in presenza di due assistenti familiari. Importi, questi ultimi, che vanno a sommarsi senza decurtazioni all’indennità di accompagnamento garantito dallo Stato (504 euro per dodici mensilità). Si stima che il provvedimento interessi dalle 240 alle 270 persone in Emilia-Romagna, per un impatto annuo stimato in circa 1,1 milioni di euro.

Le ragazze della Pallacanestro Vigarano da maschiacci al look glamour

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Trasformate dalle abili mani dagli aspiranti acconciatori della Scuola Ecipar Cna di Ferrara

Glamour e in gran tiro. Comunque in veste decisamente diversa da quella che tutti gli appassionati conoscono. Dopo essersi sottoposte alle abili mani dei giovani aspiranti acconciatori del corso Ecipar Cna, in occasione dell’open day della Scuola di acconciatura di Ferrara, le atlete della Pallacanestro Vigarano hanno subito una vera trasformazione.
“In genere siamo viste un po’ come maschiacci dal nostro pubblico”, commenta Lorena Venzo, capelli raccolti e make up da grandi occasioni. Perché avete aderito all’invito di Ecipar? “L’abbiamo fatto – risponde Lorena – un po’ per spirito goliardico e per prenderci in giro, ma anche per fare squadra. Questi ragazzi del corso Ecipar sono stati bravi, considerando che si stanno ancora formando, in dieci minuti hanno veramente trasformato il nostro look”.
Ragazzi che preparano il proprio futuro, così come le giovani della Pallacanestro Vigarano che per lo più ancora studiano, oppure già hanno un lavoro.
Il corso di qualifica per la professione di acconciatore (ieri si è aperta l’edizione la nuova edizione biennale) assicura l’acquisizione di una professionalità da spendere che, comunque, ha un futuro perché, come ricorda la direttrice di Ecipar, Silvia Merli, malgrado la crisi e il calo dei consumi, “le persone tengono molto alla propria immagine”. Ne è convinta la docente Daniela Bighi dell’Accademia Anam, che assicura gli insegnanti ai corsi di qualifica professionale Ecipar: “Questi giovani si accostano alla professione con entusiasmo. Quello che cerco di trasmettere loro è che occorrono molta volontà e passione. Quella passione che io stessa ho tutt’ora verso il mio lavoro, dopo anni di attività”.

Paola Peruffo sulle elezioni regionali

da: Paola Peruffo, Candidata Forza Italia alle Elezioni Regionali

In questi giorni, anche leggendo i media, ravviso che nelle candidature alle regionali, di qualsiasi partito, compreso il mio, c’è già chi è dato per vincitore, o unico possibile vincitore, come se gli altri candidati facessero da cornice, il che non corrisponde al vero. E soprattutto crea un equivoco, perché orienta gli elettori, inducendoli a pensare che i voti dati ad ‘altri’ siano pressoché inutili. Per quanto mi riguarda, ribadisco: non mi sono prestata per riempire un vuoto e perché serviva una donna. Mi sono presentata perché ci credo. Perché io sono in Forza Italia da sempre, da quando è nata, sono una militante della prima ora. Non mi sono allontanata quando i tempi erano duri e bui, quando fare capire la propria appartenenza al partito era difficile, perché sbagli ne sono stati fatti, compresa spesso la scelta degli alleati. Ma questo succede perché la politica è fatta di persone, che spesso saltano su altri carri. Io non sono approdata a Forza Italia quando il Pdl ha cessato di esistere e ho scelto di stare dalla parte giusta. Il mio è un percorso di continuità e lealtà. Lo stesso che alle amministrative di maggio mi ha portato a candidarmi come consigliere comunale e ad essere eletta. E credo che la fiducia mi sia stata accordata proprio perché rispetto al mio partito sono stata critica quando necessario, ma non l’ho abbandonato. Esattamente come si fa coi famigliari. Io credo che Forza Italia oggi, seppure in una inopinabile necessità di rinnovamento, possa rinvigorire ricordando le proprie radici. Quelle di un partito che credeva e crede nella possibilità di cambiare il contingente, nelle possibilità del singolo individuo di realizzarsi e migliorare la propria storia, che non è mai scritta e definitiva. Io voglio portare avanti anche questa visione liberale, di cui soprattutto i giovani hanno bisogno. Perché soffocati da decenni di previsioni negative sono stati privati anche della speranza. In un periodo storico di pifferai magici, che ci illudono di cambiare il mondo a grande velocità, o che credono che i requisiti anagrafici valgano più di qualsiasi militanza, io rispondo con la mia esperienza, umana e partitica. Di continuità, di lealtà, di coerenza. E con questi principi mi sono candidata e mi sto spendendo. Fiera, tra i pochi, di non avere mai cambiato ‘simbolo’.  

Paola Peruffo,
Candidata Forza Italia Elezioni Regionali

20 anni di Feltrinelli: dagli Stati Uniti Vincent Zandri vola a Ferrara

da: organizzatori

Alla conferenza stampa del ventennale della libreria Feltrinelli, in via Garibaldi 30, domani mattina, alle 11, parteciperà in via eccezionale anche Vincent Zandri, insieme all’interprete personale Eugenia Serravalli. Lo scrittore statunitense festeggerà l’evento presentando in anteprima il suo primo poliziesco tradotto in italiano, Moonlight Sonata, in uscita per Meme Publishers, uno dei partner della manifestazione in rosso.

Moonlight Sonata è il secondo libro della serie dedicata all’investigatore privato Richard “Dick” Moonlight, una serie di grande successo che ha visto pubblicati finora sette romanzi, e che si é collocata tra le più vendute di Amazon USA. Dick é un ex poliziotto della squadra investigativa di Albany che, in seguito a un fallito tentativo di suicidio, si trova a portare avanti la sua movimentata esistenza con un proiettile conficcato in testa e impossibile da estrarre. Viene incaricato da Susanne Bonchance, un’importante agente letterario, di ritrovare il suo più importante cliente scomparso: il celebre scrittore Roger Walls. Il detective accetta l’incarico e la ricerca si svolge tra numerosi colpi di scena e ribaltamenti di ruolo sino a una imprevedibile conclusione. Moonlight Sonata, intitolata come l’aria intensa di Beethoven al chiaro di luna, è una detective story contemporanea con tinte noir, dalla trama articolata e dal ritmo serrato, ma non priva di humor.

«Noi di Meme Publishers – ha affermato Marco De Luca, il direttore editoriale – avevamo già sentito parlare del suo caso letterario, che negli Stati Uniti aveva ottenuto un gran successo con milioni di copie vendute, quando questi ci è stato presentato da un’altra penna noir con cui avevamo già lavorato: Paul Brazill. Abbiamo subito proposto un accordo di edizione, convinti dal suo stile tanto incalzante quanto scorrevole. Una ventata di aria fresca in un panorama del thriller sempre più uniformato a tinte grevi ed estreme. Zandri ha creduto nel progetto della nuova casa editrice – ha concluso – che si muove tra Italia e Francia, utilizzando a pieno le risorse del mercato digitale, e ci ha accordato l’esclusiva dei suoi romanzi».

Parte il club di lettura “Leggere in comune”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Dopo il successo al di sopra di ogni più rosea previsione dei “Tè letterari”, quest’anno la seconda edizione degli appuntamenti con i grandi autori della letteratura mondiale in biblioteca, sarà accompagnata da un club di lettura, che si costituirà MARTEDI’ 4 NOVEMBRE ALLE ORE 16. “L’ho intitolato “LEGGERE IN COMUNE” – spiega il suo promotore, Luciano Boccaccini, scrittore e giornalista che ha sposato l’idea del dirigente Roberto Cantagalli-, in quanto comune non è soltanto il luogo istituzionale ma anche l’aggettivo che significa leggere insieme. Partiremo- prosegue Boccaccini- leggendo e commentando brani del grande capolavoro di Moravia, Gli Indifferenti, protagonista del primo Tè Letterario, in programma per martedì 11 novembre, alle ore 17 in biblioteca.” Sono già pervenute adesioni autorevoli. Ciascuno, a ruota libera, esprimerà le proprie riflessioni, ci si confronterà e di volta in volta si stabilirà il cammino da seguire, che continuerà anche dopo i tè letterari. Un’altra grossa novità della seconda edizione degli incontri con gli autori in biblioteca è rappresentata dal gemellaggio con il gruppo di lettura del Comune di Cervia, coordinato dalla responsabile della biblioteca Bianca Verri e prossimamente si terrà un incontro tra i due gruppi per lanciare le basi di un confronto costruttivo, improntato alle iniziative da promuovere e al cammino da percorrere IN COMUNE.
“Per il momento il gruppo di lettura si incontrerà in biblioteca ogni due settimane, a martedì alterni – spiega Boccaccini -, rispetto ai tè letterari, che dall’11 novembre al 24 febbraio ci terranno compagnia, grazie alla preziosa collaborazione del libraio Leonardo Romani, ideatore della rassegna letteraria Librandosi, del giornalista Paolo Pizzato, nella sua qualità di consigliere letterario e di Daniele Spanu del bar Calaluna, che gentilmente offrirà il servizio del tè con i biscotti.” Martedì 4, i partecipanti al club di lettura stabiliranno se dar vita ad una pagina Facebook dedicata o ad un vero e proprio blog letterario, che sarà successivamente curato da Romani e Pizzato. La partecipazione al club di lettura e ai tè letterari è naturalmente gratuita.

L’APPUNTAMENTO
Un passato tanto prossimo quanto ignoto

“Qualche anno fa in un’indagine giovanile emerse che per molti studenti furono le Brigate Rosse a mettere la bomba in piazza Fontana a Milano e molti non sapevano nemmeno chi fosse Aldo Moro: ce n’è abbastanza per tentare di recuperare la ‘memoria smemorata’ dei nostri giovani”. Queste le motivazioni che hanno spinto il professor Andrea Pugiotto – Ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Ferrara – a realizzare “Passato Prossimo. Pagine recenti di storia costituzionale”, ciclo d’incontri promosso dal Dottorato di ricerca in Diritto costituzionale di cui è il coordinatore, che si terrà con cadenza settimanale ogni venerdì, dal 7 novembre al 5 dicembre, alla Libreria Ibs di piazza Trento Trieste. La “scarsa consapevolezza della storia contemporanea” riscontrata negli anni in molte matricole universitarie lo ha convinto della “necessità di offrire dal punto di vista didattico momenti di studio, di apprendimento, di riflessione”, che parallelamente potessero divenire, anche per i docenti delle scuole medie superiori e i loro alunni, un’occasione di approfondimento “su una parte di storia che spesso non si raggiunge nei programmi scolastici”.

Cinque i temi affrontati: stragismo, diritti civili, terrorismo, partitocrazia e populismo. Ogni incontro prenderà le mosse da un evento e da un libro, che “diverranno il detonatore della riflessione”: la bomba di piazza Fontana (7 novembre), la chiusura dei manicomi (14 novembre), i 55 giorni del rapimento di Aldo Moro (21 novembre), il sistema politico fino alla sua implosione con Tangentopoli (28 novembre), la crisi della rappresentanza politica e l’avvento dei partiti carismatici (5 dicembre).

“Dopo una lettura scenica affidata all’attore Marcello Brondi – spiega ancora il professor Pugiotto – ci sarà l’intervento di uno storico mirante a ricostruire il contesto in cui si inserisce l’evento narrato dal libro. A seguire, il dialogo tra l’autore del volume in questione e un costituzionalista dell’Università di Ferrara, per rendere dialettico e non reticente il confronto fra gli ospiti. Poi la palla passerà al pubblico, che potrà rivolgere le proprie domande ai relatori”. Ad affiancare questi incontri, due monologhi teatrali di Mauro Monni che “si svolgeranno alla Sala Estense alle 21 con ingresso libero”: martedì 11 novembre “Feltrinelli. Una storia contro”, dedicato alla vicenda umana, professionale e politica dell’editore Gian Giacomo Feltrinelli; martedì 25 novembre “La solitudine del Re”, incentrato sulla figura umana e politica di Aldo Moro.

“Un’iniziativa di questo tipo – sottolinea il docente di Diritto Costituzionale – può nascere dalla fantasia di una persona, ma ha bisogno di molte gambe per camminare. E poiché credo fermamente in un ateneo che si apra alla sua città, gli incontri non si svolgeranno in aule universitarie. Infatti, per il quarto anno consecutivo, saranno ospitati presso la libreria Ibs che si conferma così uno dei polmoni culturali di Ferrara. Inoltre ho cercato e ottenuto l’appoggio di molti enti, pubblici e privati: oltre al patrocinio dell’ateneo estense e del Comune e della Provincia di Ferrara, il sostegno della Fondazione Forense e della Fondazione dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna e della Banca Generali Private Banking. Hanno collaborato alla realizzazione anche Arci, l’Ordine degli avvocati di Ferrara e l’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna”.

A conclusione della nostra conversazione il professor Pugiotto precisa: “Il sottotitolo ‘pagine recenti di storia costituzionale’ nasce dalla consapevolezza che è difficile capire il ruolo della Costituzione come regola e limite al potere se non si colloca la Carta Costituzionale all’interno delle dinamiche storiche, politiche, istituzionali del nostro paese. Da qui la volontà di organizzare questi incontri: riflettere e comprendere le dinamiche di fasi storiche importanti della nostra vita nazionale può essere una chiave di lettura preziosa per capire meglio il presente, dove s’intravede – secondo me – più del nuovo che avanza, il vecchio che ritorna sotto mentite spoglie”.

Il programma aggiornato degli appuntamenti è disponibile su www.facebook.com/passatoprossimo2014 [vai]

La favola vera del paese Riciclone

C’era una volta (chissà dove?, chissà quando?) un paese in cui si viveva bene; c’era il sole, il mare, qualche volta la neve e la gente era davvero simpatica.
Mangiava, dormiva, studiava, lavorava, giocava…
Per fare questo aveva bisogno di poche cose che usava e riusava; poi quando queste cose sembravano non servire più… mistero: c’era sempre qualcuno che se ne occupava trasformandole in qualcosa di completamente diverso, ma nuovamente utile. Tutto avveniva in modo naturale. Vivevano così comodamente che non si erano mai preoccupati di sapere chi fosse questo qualcuno, dove abitasse e come facesse.
Si ritrovarono però, inconsapevolmente, a inventare le cose più strane, creando nuovi materiali… mischiando e rimischiando davano forma ai loro desideri.
Più passava il tempo più si sentivano nuove esigenze: necessità di strumenti, di attrezzature particolari, di prodotti di ogni genere. Cominciarono ad aumentare carta, plastica, vetro, metalli e altro ancora.
Erano soprattutto gli imballaggi a fare da padrone: in ogni angolo delle strade si trovavano mucchietti di cassette, scatole e bottiglie.
Qualche frigorifero, qualche lavatrice, dei mobili e perfino dei materassi giacevano abbandonati su aree verdi o sugli argini dei fiumi. Come mai?
Forse qualcosa si era rotto? Il “mistero” misterioso che prima faceva sparire tutto adesso lasciava cumuli di cose! Con il tempo la popolazione si rese conto che tutto ciò stava diventando un grande problema. Innanzitutto diede un nome a queste montagne di “cose vecchie”: spazzatura, rifiuti, immondizia, pattume… Poi decise di raccogliere i rifiuti e di portare tutto su un prato, ma presto il prato non bastò più. Pensò allora di utilizzare aree dei paesi vicini, ma anche questa, con il trascorrere del tempo, si dimostrò non essere la soluzione più adatta: infatti anche i paesi vicini cominciavano ad avere problemi per i troppi rifiuti. Si diffuse allora una grande preoccupazione che coinvolse l’intera popolazione.
Si riunì dunque il gruppo dei saggi per tentare di risolvere il problema. Iniziarono a studiare “come si faceva prima”, scoprirono il grande meccanismo della natura che non lasciava resti, né produceva rifiuti. Ipotizzarono ingegnosi sistemi per aiutare la natura, per accelerare i processi di trasformazione. Dopo aver scartato alcune proposte che non davano garanzie per il futuro, decisero di affrontare con grande determinazione la questione, coinvolgendo tutti gli abitanti del paese.
Furono individuate soluzioni che taluni considerarono eccessivamente drastiche; tuttavia la maggior parte della popolazione le valutò come ragionevoli e, soprattutto necessarie.
I saggi presero a parlare con gli abitanti per indurli a ridurre la quantità di rifiuti prodotti (con scarsi risultati: molte cose erano troppo belle e troppo “utili”, era difficile rinunciare a qualcosa…, le loro borse della spesa erano sempre più traboccanti di nuovi prodotti considerati “indispensabili”) e a raccogliere i materiali scartati in modo separato. Un po’ per gioco, un po’ per la nascita di programmi e incentivi e un po’ per obbligo iniziò la raccolta differenziata.

Come fiori spuntarono campane di tutti i colori e gruppi di ragazzi trovarono lavoro in questa attività. I terreni, impoveriti dal tempo e dalla continua produzione di frutti, furono arricchiti con il compost ottenuto dagli scarti degli stessi prodotti agricoli e così si riprese a vedere il paesaggio di una volta.
Certo non fu facile, anche perché era necessario mettersi d’accordo con altri paesi e si sa come spesso ciò sia difficile, tuttavia i risultati che si ottennero, nonostante le molte difficoltà iniziali, facevano ben sperare.
I saggi ritennero necessario reperire risorse nuove per nuovi impianti, per produrre calore ed energia elettrica, per bruciare rifiuti, per non rovinare il territorio con brutte discariche, per non inquinare. Ritennero soprattutto necessario mettere d’accordo tante persone, che però svolgevano lavori diversi e quindi erano portatori d’interessi diversi. Vennero raccolti carta, vetro, plastica, metallo: materiali che dovevano essere riciclati, non smaltiti! Per questo iniziarono anche a discutere sulle soluzioni tecnologiche migliori e nacquero i primi contrasti tra produttori, distributori e consumatori.
I saggi pensarono di tassare di più chi non collaborava e di premiare chi lo faceva. Avviarono anche dei controlli e qualche risultato iniziò ad arrivare. I frigoriferi non più utilizzati vennero raccolti in specifici centri, fu venduta più carta riciclata, i rifiuti pericolosi erano trattati a parte; insomma, poco alla volta venne rallentato il grande pericolo della invasione dei rifiuti! Ma tutto questo non bastava e non basta; i saggi stanno ancora lavorando per far crescere imprese serie e persone ragionevoli. Tuttavia ci sono molte presenze scomode, molti esempi del passato che fanno capolino sull’argine di un fiume, in una vallata, a volte anche dietro l’angolo di casa… ma questa è storia recente che voi tutti conoscete.

LA PROVOCAZIONE
Pet-tax

La cosa è segretissima, ma qualche indiscrezione è trapelata dagli addetti ai lavori: al Mise (Ministero dello sviluppo economico) stanno lavorando alacremente alla conclusione di un accordo con Facebook per introdurre una tassa sulla pubblicazione a qualunque titolo sul social network di foto e filmati di cagnetti e gattini. La Pet-tax, così viene indicato nei corridoi del ministero il nuovo balzello, avrà una struttura fortemente progressiva e consentirà, secondo le stime prudenziali degli esperti, di raccogliere oltre 10 mld di euro ogni anno. Lo schema su cui stanno lavorando i tecnici prevede, sempre stando alle indiscrezioni, un costo fisso per chi pubblica una foto o un filmato avente per soggetto uno o più animali domestici: l’idea sarebbe quella di fissare la tassa in 10 centesimi per le foto e in 5 centesimi al secondo per i filmati. Per cui ad esempio una ripresa della durata di 30 secondi che mostra il cane e il gatto di casa giocare come fratelli di latte costerebbe 1,5 euro. Cifre modiche, dicono al ministro, per non comprimere in misura inaccettabile il diritto costituzionale dei proprietari di animali di rendere edotti i propri amici virtuali della gioia di possederne anche a quattro zampe.
Ad ogni condivisione, tuttavia, il valore dell’imposta aumenterebbe: o del 100%, come sostengono i falchi, oppure del 50%, come suggerisce un sottosegretario la cui consorte è una nota esponente della Lav. Facebook incamererebbe il 10% di quanto riscosso per i diritti di esazione e per compensare il costo di sviluppo del software in grado di riconoscere automaticamente le foto ed i filmati da tassare. Si potrà pagare con carta di credito o PayPal, mentre è in fase avanzata di negoziazione la convenzione con gestori telefonici ed Isp per l’addebito diretto in bolletta. Sempre su proposta del sottosegretario citato, per venire incontro ai tanti malati di condivisione compulsiva ed irrefrenabile, si sta studiando l’ipotesi di proporre forme di abbonamento che prevedano un numero predefinito di condivisioni mensili (si pensa attorno alle 50) per un prezzo forfettario (si ragiona sulla cifra di 3 euro). Al superamento della soglia, ogni pubblicazione ulteriore dovrebbe essere obbligatoriamente preceduta da un messaggio che indica il superamento del bonus. I falchi del ministero, più interessati al gettito che alla rieducazione ed al riscatto dalle dipendenze, pare siano fieramente contrari all’idea, in nome della libertà del cittadino di impiegare le proprie risorse come meglio ritiene opportuno. Un altro sottosegretario, che si dice abbia una relazione più che affettuosa amicizia con una giovane esponente di un noto sindacato pensionati, si sta invece battendo per ottenere forti sconti per gli over 65, mentre il gruppo dei falchi pare intenzionato a richiedere la previsione di specifiche sovrattasse per chi pubblica contenuti multimediali che abbiano come soggetto animali esotici o di grossa taglia. Il provvedimento, che viene ormai dato in dirittura d’arrivo, dovrebbe essere contenuto nel prossimo decreto omnibus del governo dal titolo “SvegliaItalia”.
Per il momento è tutto. In caso di ulteriori novità vi terremo informati.

REPORTAGE
Musica per immagini al Jazz club Ferrara

Un  cartellone di appuntamenti musicali di grande rilievo quello in programma al Jazz club Ferrara. Questa sera – nella sede del Torrione di San Giovanni, via Rampari di Belfiore 167 – l’appuntamento con Sonic Boom: Uri Caine a piano e Fender Rhodes; Hans Bennink alla batteria. L’ingresso, dalle 21,30, è a pagamento.

Ma intanto ecco le belle immagini dell’ultimo “main concert”: quello di venerdì scorso con Anat Cohen Quartet. Il reportage fotografico è di STEFANO PAVANI.

[clicca le immagini per ingrandirle]

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Anat Cohen Quartet ospite al Jazz club Ferrara 2014 (foto di STEFANO PAVANI)
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Anat Cohen Quartet ospite al Jazz club Ferrara 2014 (foto di STEFANO PAVANI)
Anat Cohen Quartet ospite al Jazz club Ferrara 2014 (foto di STEFANO PAVANI)
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Uno dei componenti dell’Anat Cohen quartet ospite al Jazz club Ferrara 2014 (foto di STEFANO PAVANI)
Anat Cohen Quartet ospite al Jazz club Ferrara 2014 (foto di STEFANO PAVANI)
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Uno dei componenti dell’Anat Cohen quartet ospite al Jazz club Ferrara 2014 (foto di STEFANO PAVANI)
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La clarinettista Anat Cohen ospite al Jazz club Ferrara con il suo quartetetto (foto di STEFANO PAVANI)
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La clarinettista Anat Cohen ospite al Jazz club Ferrara 2014 con il suo quartetetto (foto di STEFANO PAVANI)
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La clarinettista Anat Cohen ospite al Jazz club Ferrara 2014 con il suo quartetetto (foto di STEFANO PAVANI)

LA RIFLESSIONE
Quello che riga le macchine

Si ripetono con una certa regolarità anche a Ferrara episodi di vandalismo: gomme di auto bucate, specchietti retrovisori o cristalli frantumati, ruote di biciclette piegate, specchi viari rotti, auto rigate o addirittura date alle fiamme…. L’ultimo caso è di sabato, capitato in via Baluardi.
Il vandalismo ha una duplice connotazione: da un lato genera insicurezza diffusa, dall’altro segnala una situazione di disagio sociale. Rispetto alla criminalità comune gli atti vandalici hanno normalmente un minore livello di pericolosità, ma un maggiore potere destabilizzante poiché non sono associabili ad alcuna logica intelligibile e come tali non sono in alcun modo prevedibili. Mentre il pericolo derivante da situazioni criminose è in linea di massima circoscrivibile in un ambito di situazioni note, dell’atto vandalico si può essere vittime in ogni frangente e in ogni momento, senza alcuna ragione.
Proprio la gratuità del gesto, ossia la completa assenza di motivazioni e presupposti razionali, la sua totale inutilità anche per chi lo pratica, rende ancor meno accettabile la conseguenza a chi la subisce. Un ladro ruba per avidità o per bisogno, un vandalo distrugge senza alcun fine. Le ragioni che spingono un uomo a compiere una rapina sono facilmente comprensibili e paradossalmente il trauma che la vittima subisce risulta in questa senso meno arduo da rielaborare rispetto allo shock che subisce l’individuo a cui viene bruciata l’auto senza un perché (o al quale viene lanciato un sasso da un cavalcavia).

vandalismi

Nell’assenza apparente di motivazioni alla base degli episodi vandalici sta l’aspetto sociale della questione. Il vandalismo infatti è fine a se stesso, è conseguenza più della noia di vivere che di un istinto di ribellione. Gli atti di vandalismo si producono di norma in situazione che il sociologo Durkheim indicherebbe come di “anomìa”, cioè di assenza di regole condivise e introiettate. L’atto vandalico esprime il rifiuto di un’identità sociale collettiva o quantomeno la mancanza di consapevolezza dei valori socialmente condivisi. Non è un caso se bersagli dei raid vandalici sono spesso oggetti di pubblica utilità: lampioni dell’illuminazione stradale, cabine telefoniche (fin quando ne sono esistite!), monumenti. Agli occhi e alla coscienza del vandalo quei beni comuni non hanno alcun valore. Di più: il vandalo si sente estraneo, non partecipe, indifferente alla vita della comunità, rispetto alla quale non si percepisce come componente ma come atomo isolato.
Il tornaconto di queste bravate è dimostrare a se stessi la capacità di agire sulla realtà, determinandone una mutazione. Il soggetto acquisisce per un momento una visibilità, in quanto agente attivo. Poco importa che tale identità resti avvolta nell’anonimato e non sia socialmente riconosciuta. L’effetto è in termini di autoconsiderazione. Il soggetto atomizzato scopre di essere un elemento in grado di interagire con la totalità che lo circonda e nei confronti della quale avverte e sente ricambiata indifferenza. L’atto vandalico, poi, in genere diventa notizia sul giornale e l’individuo vede riconosciuto il proprio protagonismo in una modalità che ne attesta e documenta la rilevanza.
Gli atti vandalici vanno dunque repressi con severità, ma la difficile prevenzione deve essere svolta a livello sociale. Quando ragazzi e ragazze, uomini e donne si sentono partecipi e in sintonia con il contesto in cui vivono non accadono episodi di vandalismo. Il rimedio, dunque, è riuscire a trasmettere il senso delle cose, il valore delle relazioni, degli affetti, il rispetto per i delicati equilibri comunitari.

Se le parole sono la forma di un pensiero impotente

Il linguista Lakoff mette in luce la forza del linguaggio nel plasmare la morale e le opinioni politiche. Le narrazioni che gli individui elaborano sui diversi fatti in cui sono coinvolti o che giudicano, costituiscono delle cornici che orientano i modi di pensare e hanno un significato morale. Le parole sono contenitori per le idee, condensano categorie di giudizio che la mente incorpora nei circuiti neuronali. Il linguaggio è “incorporato” quindi, nel senso che contribuisce a lasciare tracce nella nostra corteccia cerebrale, che supportano poi i modi del pensare. Per questo le metafore possiedono una forza cognitiva e influenzano profondamente i pensieri e le posizioni che gli individui credono di avere elaborato sulla base di scelte razionali. Per questo il linguaggio che usiamo incide sulle nostre azioni.
Per fare un solo esempio, certe forme espressive (ognuno ne può richiamare alla mente con dovizia, attorno ad uno degli intercalari diffusi “non me ne frega un c.!”,) dispongono gli individui in un atteggiamento, in uno stato di subalternità, precludono la comprensione e anche la critica, sanciscono l’abdicazione a qualunque responsabilità individuale. In altre parole, assumendo le analisi dei linguisti, lo schema mentale che si instaura legato a quella frase si trasferisce ad altri contesti di vita, di pensiero e di azione. Per questo è importante l’attenzione al linguaggio di bambini e adolescenti: non è una questione di educazione formale, non si tratta di fastidio per il turpiloquio, si tratta di evitare che si formi un pensiero “impotente”.
Il linguaggio è il veicolo di una narrazione, come si dice con un’espressione appropriata, ma così abusata da perdere valore e da rappresentare la notte in cui tutti i gatti sono neri. Se pensiamo al nostro linguaggio quotidiano, vediamo le espressioni di cui siamo ostaggio. Intanto i superlativi: fantastico, straordinario, eccellente, pazzesco (certo il più emblematico della serie), oppure: drammatico, terribile, fastidiosissimo, etc. Queste locuzioni ledono il principio della sobrietà e, soprattutto, annullano con termini onnicomprensivi, l’esigenza di cercare modi sottili per esprimere e descrivere ciò che si intende mettere all’attenzione dell’interlocutore. In sostanza, non dicono nulla. Poi ci sono altre espressioni divenute insopportabili, le classificherei sotto il denominatore comune dell’empatia: tra queste le più pelose: “devo esserti sincero”, “come tu sai bene”, subdole perché tendono a togliere spazio di dissenso a chi ascolta. I talk show sono infarciti di questo tipo di frasi.
Altre espressioni riflettono l’idea di verità come testimonianza che si è andata affermando: “intendo”, “voglio dire”. Alcune modalità sono semplicemente comiche, ad esempio “letteralmente” per confermare la veridicità di ciò che si sta dicendo, “spesso e volentieri” applicato ad episodi sgradevoli.
Qualche giorno fa uno studente venuto a sostenere un esame orale, per esprimere la sua adesione alla mia domanda e il suo interesse al testo, intercalava con “fichi” una gran parte delle risposte. Come sapranno coloro che sono pratici della lingua, nella provincia di Parma, il termine è un modo “educato” per dire “f…”, universale ed eterna locuzione, che esprime l’universo semantico prevalente nei maschi (in tutti i tempi).

Maura Franchi – Laureata in Sociologia e in Scienze dell’Educazione. Vive tra Ferrara e Parma, dove insegna Sociologia dei Consumi, Social Media Marketing, Marketing del prodotto tipico. I principali temi di ricerca riguardano i mutamenti socio-culturali connessi alla rete e ai social network, le scelte e i comportamenti di consumo, le forme di comunicazione del brand.
maura.franchi@gmail.com

ACCORDI
Renzi, dì qualcosa
di sinistra.
Il brano musicale di oggi

«Diciamo insieme con il cuore: nessuna famiglia senza tetto, nessun contadino senza terra, nessun lavoratore senza diritti, nessuna persona senza la dignità del lavoro!». Mentre papa Francesco riceve e benedice i centri sociali e li esorta a continuare la lotta, il premier Matteo Renzi prosegue la sua crociata contro l’articolo 18 e il posto fisso (replicando il D’Alema del ’99), tace mentre la polizia carica gli operai della Thyssen, non ha nulla da dire sull’assoluzione di tutti gli imputati al processo per la morte di Stefano Cucchi e neppure interviene quando i sindacati dei poliziotti insultano la famiglia e la memoria della vittima. Solo eloquenti silenzi.

fabrizio-de-andre
Fabrizio De Andrè

Fabrizio De André, La domenica delle salme

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

 

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

GERMOGLI
I popoli e la memoria.
L’aforisma di oggi

“Per liquidare i popoli si comincia col privarli della memoria. Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. Dopo di che il popolo comincia lentamente a dimenticare quello che è e quello che è stato. E, intorno, il mondo lo dimentica ancora più in fretta” (Milan Hübl)

roghi-libriRoghi reali, di libri, e roghi virtuali che si consumano con la rimozione della storia e portano alla cancellazione dell’identità, della memoria, della conoscenza dei torti e delle ragioni.

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…