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Giorno: 24 Novembre 2014

Seggi deserti: riflesso di una politica spoglia

Finalmente un Masaniello vs un Rivoluzionario, un duello che ci coinvolgerà per i prossimi anni e non è detto che non incontreranno rischi e sorprese se il quadro d’insieme del Paese resterà avvolto nella conservazione ed in mano ai mille cespugli del vecchio regime del ‘900.
La via Emilia elettorale non è più intasata, in moltissimi sono rimasti a casa, si sono viste solo le nomenclature, con parenti, affini, lobby e vicini.
Hanno vinto le regionali solo i piccolissimi numeri inseriti nelle urne semivuote; ormai il modello del passato, anche recente, si sta sciogliendo e rimane solo il nobile tentativo delle piazze.
Non si è capito, fino in fondo, la drammaticità della crisi, la svolta inevitabile per la discontinuità nel Pd, l’impoverimento ulteriore del Paese e che a pagare sono ancora i più deboli.
Dobbiamo leggere ed entrare nei numeri, quelli assoluti, abbandonando le percentuali: tendenzialmente 3 elettori su 4 restano a casa.
Ormai siamo immersi in un nanismo, che va anche oltre la linea che attraversa la regione, ossia di quei pezzi del ferrarese dove l’alto è ormai distaccato dalla bassa e anche dal medio-alto del territorio provinciale.
Non brindano più nemmeno i candidati vincitori, ormai dimezzati dal residuale consenso, le saracinesche del Pd sono ancora abbassate. Il dramma è vincere dentro una sconfitta e le rassegne stampa risultano zeppe di ricette astiose degli irriducibili giapponesi ed anche di analisti improvvisati e curvi; per la Lega nord il dato è storico.
Ormai i cespugli sono spogli, le foglie del comunismo sono rinsecchite, il cattolicesimo democratico cosa d’altri tempi, i liberali e le destre solo linguaggi, il centro moderato non si capisce cos’è, ed il cambiamento ormai pare l’unico fatto per guardare i primi tratti di futuro.
Si accantonano le ragioni di due legislature regionali interrotte perché travolte da scandali, da sperperi, da arricchimenti, da privilegi, da condanne, dal prolificare delle burocrazie dei mandarini, da costi impropri, da rivoli di concessioni poco trasparenti.
Siamo di fronte all’emergere di un nuovo status istituzionale pregno di troppi vizi (dalle mutande verdi ai sexy shop) che hanno preso, nel complesso, ormai tutto il sistema regionale e locale delle amministrazioni pubbliche.
In molti ci si è chiesti come vengono percepite le regioni dai cittadini italiani, e cosa si trova se si vanno a digitare su Google le parole “scandalo fondi regionali”, o anche semplicemente ascoltando la gente lungo le corsie dei Centri commerciali.
Attendiamo che l’Istituto Cattaneo di Bologna ci aiuti a capire di più, anche se ormai il tenzone ci coinvolgerà un po’ tutti: un rivoluzionario, un masaniello, un suo versus.

Mercoledì 26, al Teatro Comunale di Ferrara, la II giornata dentro e intorno al Progetto La Società a Teatro

da: ufficio stampa Agire Sociale CSV Ferrara

Il programma della rassegna “La Società a Teatro” proseguirà con il sesto appuntamento mercoledì 26 novembre quando, per il secondo anno, gli spazi del Teatro Comunale di Ferrara “Claudio Abbado” ospiteranno un’intera giornata di iniziative dentro e intorno al progetto La Società a Teatro. Il programma si aprirà alle 11.00 al Ridotto del Teatro con una conferenza del Gruppo Teatro Comunitario di Pontelagoscuro, nel corso della quale racconteranno la loro storia di gruppo e la funzione pedagogica di una pratica teatrale che mette in relazione generazioni diverse sul filo della storia e della memoria (ingresso gratuito).
La sessione pomeridiana inizierà alle 15.00 al Ridotto con la proiezione di video e contributi documentari: “Altri Sguardi” (progetto multidisciplinare di Natasha Czertock, Marinella Rescigno e Greta Marzano per una valorizzazione della percezione giovanile degli spazi urbani, realizzato con i ragazzi del Centro di aggregazione giovanile l’Urlo); «Gli ingredienti dell’amore», video-documentario sulla preparazione dell’omonimo spettacolo di teatro/psichiatria di Teatro Cosquillas; trailer dello spettacolo «Spiriti liberi» (Teatro Cosquillas); «How long is now#Ferrara», di Daniele Donà, Francesco Gabrielli e Agnese Di Martino sull’esperienza della compagnia Balletto Civile con gli ospiti dell’ASP di Ferrara nel 2013; «Ricordi sonori» di Antonio Sodano (da un laboratorio di musicoterapia ad un video nel quale gli anziani cantano, ricordano e raccontano). Alle 17.45 sul palco della sala teatrale andrà in scena “HOSTARIA DEL CUORE MATTO”, nuovo spettacolo del Gruppo Banda PelleOssa&Junior (i giovani Volontari dell’Associazione CIRCI), con la regia di Antonella Antonellini e Patrizia Ninu.
La sessione serale si aprirà alle 20.30 con un saluto delle autorità. A seguire, “NEL MIO CORPO” (regia di Mirko Artuso e Agnese Di Martino), un primo studio dal laboratorio teatrale 2013/2014 rivolto ad operatori ed ospiti del Centro Socio-riabilitativo “La Ginestra”, in collaborazione con la Coop.va Serena. In chiusura, come omaggio all’intitolazione del Teatro Comunale al maestro “Claudio Abbado”, un finale in musica con la partecipazione della Friends Chamber Orchestra diretta da Filippo Zattini e artisti e gruppi della rete LST [per info e acquisto biglietti: Biglietteria del Teatro Comunale, 0532.202675; con l’acquisto di un biglietto unici di € 5 è possibile accedere sia alla sessione pomeridiana che alla sessione serale].

Concorso “Gara dei presepi 2014”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

In occasione delle festività natalizie la Parrocchia San Cassiano-Santo Rosario ha promosso un concorso aperto a tutti, denominato “Gara dei presepi 2014”, allo scopo di coinvolgere la cittadinanza nell’allestimento dei presepi, assegnando poi un premio al miglior allestimento presepistico. Quest’anno è stata introdotta una novità, poichè accanto alla premiazione della categoria “Famiglie”, alla quale partecipano famiglie o persone a titolo individuale, che realizzeranno la Natività presso abitazioni e all’interno delle vetrine dei negozi, la gara si arricchisce di una nuova categoria, quella dei “Rioni”. E’ prevista infatti anche la premiazione del gruppo di cittadini, in rappresentanza del medesimo rione, che realizzerà il miglior allestimento esterno nello spazio del proprio quartiere. Sette sono i quartieri in gara, quelli tradizionalmente associati alla processione dell'”Ottava del Corpus Domini”: 1) Cappuccini; 2) Zona Rillo; 3) San Pietro; 4) Carmine; 5) Sant’Agostino; 6) Zona Via Marconi; 7) Villaggio Raibosola.

L’obiettivo della gara consiste nel valorizzare la tradizione cristiana del presepe, creando al contempo momenti di aggregazione e di condivisione tra vicini di casa e cittadini di Comacchio. Per informazioni, gli interessati possono rivolgersi alla Parrocchia del Duomo (tel. 0533-81136) oppure al seguente recapito di cellulare degli organizzatori: 349-6186710.

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Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 24 novembre

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 24 novembre 2014

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE – Da martedì 25 novembre (alle 15) al 6 dicembre
In Municipio apre la mostra collettiva “Mozzafiato. Storie di ordinaria violenza”
24-11-2014

Gli artisti ferraresi prendono la parola contro la violenza sulle donne attraverso i loro linguaggi specifici: pittura, fotografia, scultura. Così nasce la mostra collettiva “Mozzafiato. Storie di ordinaria violenza” che sarà visitabile da martedì 25 novembre (alle 15), Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nel salone d’onore di palazzo municipale (piazza del Municipio 2).

Curato dalla Galleria del Carbone, l’allestimento (una selezione speciale delle oltre 30 opere realizzate per questa mostra, costantemente work in progress) è stato realizzato nell’ambito del progetto “Violenza di genere e rete locale” promosso dal Comune di Ferrara in collaborazione con Centro Donna Giustizia, Movimento Nonviolento e Centro di Ascolto per uomini Maltrattanti. Mozza il fiato la violenza: a chi la esercita, a chi la riceve e a chi ne è spettatore. Lo fa a ritmo incalzante sulle cronache dei quotidiani e dietro la porta di casa ogni volta che una donna viene colpita, costretta, ricattata, uccisa da chi diceva o dice di amarla.

Partecipano gli artisti Davide Bassi, Monica Seksich, Massimo Festi, Maria Paola Forlani, Flavia Franceschini, Laura Shlumper, Giuliano Trombini, Matteo Pagnoni, Romolina Trentini, Maurizio Ganzaroli
La mostra e sarà visitabile fino al 6 dicembre 2014, dalle 8.30 alle 18, dal lunedì al venerdì.

Sempre martedì 25 novembre ‘Giornata internazionale contro la violenza sulle donne’, sono in calendario diverse altre iniziative (vedi il calendario a fondo pagina)

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24-11-2014

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE – Martedì 25 novembre alle 11 alla sala Estense

Il Jazz Studio Dance va in scena per le scuole con il musical “ML..io non ho paura”

E’ rivolto alle ragazze e ai ragazzi degli Istituti Orio Vergani e N. Copernico e dei Licei Ariosto e Carducci il musical “ML..io non ho paura”, in programma martedì 25 novembre alle 11 alla sala Estense. L’iniziativa è inserita nell’ambito del calendario annuale promosso da istituzioni e associazionismo della città in occasione della ‘Giornata internazionale contro la violenza sulle donne’. Lo spettacolo, già rappresentato con successo nei mesi scorsi, è scritto da Demetrio Pedace e si avvale delle coreografie di Silvia Bottoni interpretate dai ballerini del Jazz Studio Dance. Canto e musica sono di Alice Pisano, la voce narrante è di Roberta Marrelli e le scenografie sono di Milko Marchetti.

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21-11-2014

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE – Sabato 22 novembre alle 10 al Mercato coperto incontro aperto a tutta la città

L’impegno di Istituzioni e Amministrazioni pubbliche per politiche di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne

Proseguono in città e provincia gli appuntamenti del calendario stilato da Istituzioni, Amministrazioni pubbliche e mondo dell’associazionismo femminile ferrarese in occasione della ‘Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne’ (25 novembre) promossa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Sabato 22 novembre alle 10 al Mercato coperto (via Boccacanale di Santo Stefano) si terrà un incontro aperto a tutta la cittadinanza promosso da Comune e Provincia di Ferrara per “ribadire l’impegno delle Istituzioni e delle Amministrazioni pubbliche nel mettere in atto politiche attive per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne e la protezione delle vittime di violenza”.
Nel corso dell’iniziativa interverranno Fabio Mangolini (che proporrà una testimonianza raccolta da Elena Buccoliero “Non voglio essere violento come mio padre”) e rappresentanti del Centro Donna Giustizia e del Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti che faranno il punto sui bisogni, sulle azioni e sulle nuove progettualità. Verrà inoltre proiettato un video prodotto dai ragazzi di Area Giovani del Comune di Ferrara con testimonianze di uomini che dicono no alla violenza sulle donne.

Le conclusioni saranno svolte dal Sindaco e Presidente della Provincia di Ferrara.

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18-11-2014

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE – Sabato 22 novembre al Mercato coperto incontro aperto alla città

Un mese di iniziative per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne

Con un ricco calendario di iniziative e manifestazioni, che si svolgeranno sia in città sia sul territorio provinciale, Ferrara si prepara a celebrare il 25 novembre “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” promossa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il percorso è il frutto di una stretta collaborazione delle forze istituzionali – fra cui certo assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara, Provincia e Comuni del territorio – associazionismo femminile e imprenditoria locale. Il risultato di questa azione di coordinamento emergerà in particolare sabato 22 novembre al Mercato coperto di via Boccacanale di Santo Stefano nel corso di un incontro pubblico dedicato a fare il punto sulla Giornata internazionale e sulle molte problematiche legate al tema della violenza sulle donne che avverrà alla presenza del Sindaco e Presidente della Provincia, di autorità, associazioni, cittadini.

Il calendario di appuntamenti dei prossimi giorni è stato illustrato questa mattina nella residenza municipale. Erano presenti, oltre ad una folta rappresentanza dell’associazionismo femminile, gli assessori allo Sport e alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara, Michele Poli del Centro ascolto uomini maltrattanti, Marino Pedroni del Teatro Comunale, la presidente del Centro Donna e Giustizia Paola Castagnotto e Liviana Zagagnoni dell’Udi.

Questo il calendario delle iniziative

14 novembre – ore 20,30
FORMIGNANA
Biblioteca viale Mari 2
Proiezione del filmato “Piccole cose di valore non quantificabile”
Intervento di Paola Castagnotto presidente del Centro Donna Giustizia
Letture, riflessioni e pensieri delle partecipanti mentre si lavora a maglia e uncinetto

19 novembre – ore 21
FERRARA
Sala Boldini
Proiezione del film Io sto con la sposa
scritto e diretto da Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry.
Ospite Valeria Verdolino, sociologa e collaboratrice del film.
All’interno del progetto “Oltre la frontiera” da un idea di Ivana Abrignoni e con la collaborazione delle associazioni della Casa delle Donne: Centro Donna Giustizia, Unione Donne in Italia e Centro Documentazione Donna

20 novembre – ore 17.30
FERRARA
Sale del Ridotto del Teatro comunale Claudio Abbado
“Il silenzio non è innocente”
danze, cori, videoproiezioni, letture, alternati da interventi istituzionali e di esponenti delle associazioni promotrici: UDI, gruppo donne SLC-CGIL e Centro Donna Giustizia.

22 novembre 2014 – ore 10
FERRARA
Mercato coperto di Via Boccacanale di Santo Stefano
Il Sindaco e Presidente della Provincia invita le Autorità, le Associazioni, le Cittadine ed i Cittadini
all’Incontro pubblico in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza alle donne promossa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

22 novembre 2014 – ore 16,30
CODIGORO
Sala Sant’Eurosia
Riviera Cavallotti n. 7
Performance Artistica dal titolo “La Bellezza ci salverà”
Comune di Codigoro, Assessorato alle pari opportunità

22 novembre 2014 – ore 17
ARGENTA
Via Matteotti 31/G
L’amore non è violenza
Iniziativa rivolta alle donne del negozio IPNOSI Abbigliamento

24 novembre – ore 18
FERRARA
Sala Boldini
Proiezione del film Stefania Noce – Quello che è stato
Sarà presente il regista Bibi Bozzato
All’interno del progetto “Oltre la frontiera” da un idea di Ivana Abrignoni e con la collaborazione delle tre associazioni della Casa delle Donne di via Terranuova 12b Centro Donna Giustizia, Unione Donne in Italia e Centro Documentazione Donna

24 novembre – Ore 21
CASUMARO
Aula Magna della Scuola Media di Casumaro, Via Casoni, 20
Proiezione del film Stefania Noce – Quello che è stato
Sarà presente il regista Bibi Bozzato
Comune di Cento, Assessorato alle pari opportunità

25 novembre – ore 16
FERRARA
Via Borgovado 7
Inaugurazione Aula di studio Casa Betania
Caritas Diocesana Casa Betania in collaborazione con il Soroptimist International Club di Ferrara

25 novembre ore 9
VIGARANO MAINARDA
Centro Multimediale , Piazza della Repubblica, 9.
Proiezione di un video sul tema della violenza di genere prodotto dagli studenti dell’IPSIA “Taddia” di Cento e proposto a tutti gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado del territorio di Vigarano Mainarda. Comune di Vigarano Mainarda

25 novembre ore 9
LIDO DEGLI ESTENSI
Istituto Secondario Superiore Remo Brindisi
Intervento pubblico dal titolo “Un abbraccio può soffocare? Dialogo sulla violenza alle donne per rompere la sofferenza”. Visione del video “Piccole cose di un valore non quantificabile”.
Commissione Pari Opportunità del Comune di Comacchio

25 novembre ore 10
COMACCHIO
Piazza Folegatti Allestimento delle scarpe rosse
Commissione Pari Opportunità del Comune di Comacchio in collaborazione con il Centro Donna Giustizia.

25 novembre 2014 – ore 11
FERRARA
Sala Estense
rappresentazione gratuita per le scuole superiori
“ML..io non ho paura” scritto da Demetrio Pedace coreografie Silvia Bottoni

interpreti: Jazz Studio Dance canto e musica Alice Pisano
voce narrante Roberta Marrelli
scenografie Milko Marchetti

25 novembre dalle 9 alle 12, 30
FERRARA Casa delle donne Via Terranuova 12/b
esposizione di libri sulla violenza alle donne
ore 18
Elisabetta Roncoli presenta il romanzo di Silvia Mori “Polveri di Luna”.
a cura del Centro Documentazione Donna

25 novembre 2014 – 6 dicembre 2014
FERRARA
Palazzo Municipale
Mozzafiato. Storie di ordinaria violenza
Orario di visita 8,30-18 dal lunedì al venerdì

25 novembre ore 17,30
COMACCHIO
Sala Consiliare, P.zza Folegatti, 15
Performance “Community Lab ” La sofferenza delle donne nel mondo del lavoro, parola alle donne di Comacchio” Promossa dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Comacchio

25 novembre 2014
FERRARA
Scalone d’onore della Residenza municipale
Installazione scarpe rosse
A cura di UDI Ferrara e Centro Donna Giustizia

25 novembre ore 18
CENTO
Consiglio comunale straordinario
Con interventi della Presidente del Centro Donna Giustizia e di Amnesty

25 novembre ore 18,30
ARGENTA
Mercato Centro culturale
No alla violenza contro le donne
Reading, proiezioni, ritratti musicali

25 novembre ore 18,30
COPPARO
Atrio della Residenza Municipale
Da donna a donna
Inaugurazione mostra della pittrice Patrizia Martini
Letture e interventi con la presenza del Centro Donna Giustizia

26 novembre
IOLANDA DI SAVOIA
Intervento sul tema della violenza sulle donne rivolto alle classi della
Scuola media statale A. Manzoni
Comune di Jolanda di Savoia
in collaborazione con UDI Ferrara

26 novembre ore 9,30
CENTO
Pandurera
Via XXV Aprile 11
Malo eres Sei cattivo
Rappresentazione teatrale a cura della Compagnia A-CTUAR di Ferrara
dedicata alle scuole superiori del territorio comunale
Comune di Cento

26 novembre – ore 18
Sala Boldini
Proiezione del film Una su tre
Sarà presente il regista Claudio Bozzatello
All’interno del progetto “Oltre la frontiera” da un idea di Ivana Abrignoni e con la collaborazione delle tre associazioni della Casa delle Donne di via Terranuova 12b Centro Donna Giustizia, Unione Donne in Italia e Centro
Documentazione Donna

27 novembre ore 17
Aula Acquario Centro Clinico-Biomedico Università degli Studi di Ferrara
Via Luigi Borsari 46
Rilevare e fermare la violenza di genere. Il punto di vista di chi lavora con le donne che subiscono la violenza e di chi lavora con gli autori della violenza
Segretariato Italiano degli Studenti di Medicina Monica Borghi Referente Area Violenza Centro Donna Giustizia di Ferrara
Michele Poli Presidente Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti di Ferrara

27 novembre – ore 20,45
PORTOMAGGIORE
Seduta straordinaria del Consiglio Comunale dedicato alla violenza di genere con un intervento della Presidente del
Centro Donna Giustizia di Ferrara, Paola Castagnotto.

28 novembre ore 20
CODIGORO
Iniziativa Lions club
In collaborazione con Centro Donna Giustizia e Consigliera provinciale di Parità

29 novembre ore 10,30
COPPARO
Sala Consiliare
Residenza municipale
Via Roma 26
Consiglio comunale straordinario
Con la partecipazione di Paola Castagnotto del Centro Donna Giustizia e delle classi della Scuola media “Corrado Govoni”
Commissione consiliare Pari Opportunità

29 novembre ore 16
RO
Piazza della Liberta’, 1.
Sala consiliare del Municipio
«La violenza e’ l’arma dei codardi. L’amore, quello vero, non uccide
Silvia Brandalesi, Vice Sindaca con delega alle Pari Opportunita’
Paola Castagnotto, Presidente del Centro Donna Giustizia di Ferrara
Elisabetta Pavani, Operatrice del Centro Donna Giustizia di Ferrara
Seguira’ il The delle donne, e piccolo rinfresco.
Comune di Ro Ferrarese

11 dicembre 2014
FERRARA
Sala della Musica, Via Boccaleone 19
ore 18,30 – Tavola rotonda
La Fondazione per le vittime dei reati come strumento di giustizia riparativa
Il caso della violenza contro le donne e i minori
Presentazione della Fondazione emiliano romagnola per le vittime dei reati
Tiziano Tagliani, Sindaco del Comune di Ferrara
Sergio Zavoli, Presidente della Fondazione emiliano romagnola per le vittime dei reati
Elena Buccoliero, direttrice della Fondazione emiliano romagnola per le vittime dei reati
Eleonora Molinari, avvocato, Fondazione forense ferrarese

ore 21 – Lettura teatrale
I bambini non hanno sentito niente
Teatro dell’Argine (Bologna) con la regia e la partecipazione di Fabio Mangolini
testo inedito di Elena Buccoliero.

La Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e l’Associazione Ferrara Musica aderiscono alla campagna POSTO OCCUPATO dedicata a tutte le donne vittime di violenza: una questione sociale di enorme rilievo che si ritiene debba vedere coinvolta in modo diretto e continuativo l’intera collettività
Dal 21 novembre al 22 dicembre, in occasione di tutte le rappresentazioni programmate al Teatro Comunale Claudio Abbado dalla Fondazione e da Ferrara Musica una poltrona della platea rimarrà vuota, con solo un fiore e una scarpa o uno scialle di colore rosso, a ricordare il vuoto lasciato da una donna uccisa. La poltrona sarà illuminata all’inizio e alla fine di ogni spettacolo e gli artisti ospiti saranno invitati a ricordare al pubblico, al termine dello spettacolo, il
significato di questa iniziativa.
All’ingresso in sala sarà distribuito al pubblico il volantino informativo della Campagna POSTO OCCUPATO.

Nella giornata del 22 novembre negli stand del mercato coperto e nei negozi vicini saranno distribuite shopper con la scritta LIBERATI DALLA VIOLENZA! SCEGLI IL RISPETTO ed i recapiti del Centro antiviolenza e del Centro di ascolto uomini maltrattanti. Con la partnership di COPMA Service team FERRARA

Messaggio e spot nelle manifestazioni sportive e nei programmi televisivi
All’inizio delle partite di diversi campionati i giocatori entreranno in campo con una coccarda per sensibilizzare sull’assunzione di responsabilità da parte degli uomini in tema di violenza nel rapporti fra i generi.

Queste le squadre dello sport ferrarese che hanno aderito alla Campagna di comunicazione NoiNO.org, durante la loro partita di sabato 22 o di domenica 23 novembre: Mobyt Pallacanestro Ferrara 2011, Spal, Bonfiglioli Basket femminile, PGS Don Bosco Pallavolo femminile 4 Torri basket, 4 Torri Volley, Cus Ferrara Rugby, Handball Estense, Ariosto Pallamano, New Team Ferrara calcio femminile

L’Amministrazione comunale di Ferrara ha aderito alla Campagna NoiNO. Org: Corradino Janigro e Zeno Bianchini, coordinati dalle operatrici del Centro Area giovani del Comune di Ferrara hanno raccolto in un video le testimonianze dell’impegno degli uomini delle istituzioni per il contrasto della violenza contro le donne.

SOLIDARIETA’ E AMBIENTE – Presentati programmi e risultati dalle assessore Sapigni e Ferri insieme ai partner.
I risultati 2013 di Last Minute Market”: stop allo spreco di cibo e via libera alla solidarietà. Partita la settimana per la riduzione dei rifiuti
24-11-2014

Si è svolta questa mattina, lunedì 24 novembre nella sala degli Arazzi della residenza municipale, la presentazione dei risultati ottenuti nel 2013 dal progetto “Last Minute Market a Ferrara. Stop allo spreco di cibo”. Nell’occasione è stato anche illustrato il calendario delle iniziative della ‘Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti’, che vede la proposta di laboratori rivolti ai cittadini sul tema dell’autoproduzione sostenibile di detersivi per la casa e addobbi natalizi (25 e 28 novembre).

All’incontro con i giornalisti sono intervenute le Assessore comunali alla Sanità Chiara Sapigni e all’Ambiente Caterina Ferri, i rappresentanti di alcuni enti e associazioni locali, partner di progetto, come Afm, Hera, Cir e Germoglio che hanno sottolineato il proprio impegno per sostenere questi progetti che da un parte riducono la produzione di rifiuti in modo intelligente, utile e creativo, dall’altra mettono in campo azioni importanti di solidarietà con le persone in difficoltà.

Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti 2014 SERR (a cura del Centro Idea del Comune di Ferrara)

Il Comitato promotore nazionale SERR (composto da Ministero dell’Ambiente, Federambiente, Provincia di Torino, Provincia di Roma, Legambiente, AICA, ANCI, E.R.I.C.A. Soc. Coop. ed Eco dalle Città), annuncia la sesta edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che quest’anno si terrà dal 22 al 30 novembre 2014.

La “Settimana” è un’iniziativa nata all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea, con l’obiettivo primario di sensibilizzare le Istituzioni, gli stakeholder e tutti i consumatori circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea, che gli Stati membri devono perseguire.

I numeri fatti registrare in Italia per l’edizione 2014 sono da record: ben 5643 azioni validate, a conferma di come la Settimana riscuota un crescente successo e di come sia ormai la principale e più ampia campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini – europei e non solo – circa l’impatto sull’ambiente e sui cambiamenti climatici dei nostri stili di vita e dei nostri consumi.

In particolare, il tema di questa edizione sarà la lotta allo spreco alimentare.

Il Comune di Ferrara aderisce alla sesta edizione della Settimana (SERR) condividendo le finalità dell’iniziativa volte a promuovere attività per una gestione sostenibile delle risorse e dei rifiuti con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della loro riduzione, del riutilizzo dei prodotti e del riciclo dei materiali

La prima azione della SERR riguarderà proprio il tema dello “spreco alimentare”, il 24 novembre 2014 alle ore 10,30 presso la Residenza Municipale si terrà un incontro rivolto ai giornalisti di presentazione alla stampa locale e a tutta la cittadinanza del Progetto “Last Minute Market stop allo spreco!” con le Assessore comunali Caterina Ferri e Chiara Sapigni.

Il Progetto, sviluppato in collaborazione con Hera S.p.a. e Last Minute Market s.r.l., coinvolge negozi al dettaglio di prodotti alimentari, pane e pasticceria – gastronomia o piccoli supermercati della città e associazioni ONLUS del territorio impegnate nella cura e supporto di persone svantaggiate dotate di una mensa interna. Il Last Minute Market prevede che gli alimenti in scadenza (in giornata se si tratta di prodotti freschi o freschissimi o prodotti da forno) vengano ritirati dagli scaffali e donati ad associazioni ONLUS che direttamente si recano presso il punto vendita per recuperare i prodotti con cadenza giornaliera o settimanale a seconda degli accordi.

Il progetto è attivo presso la città di Ferrara dal 2004 e prosegue in maniera consolidata coinvolgendo n.19 punti vendita e n. 5 associazioni ONLUS. Nel 2013 sono stati raccolti Kg. 64.752,58.

Nell’ambito dello stesso progetto nell’anno 2013 è stato attivato anche un accordo con CIR Food, azienda di ristorazione che si occupa della preparazione e distribuzione di pasti cotti presso punti selfservice. L’accordo prevede la donazione quotidiana ad una associazione ONLUS ferrarese dei pasti non distribuiti.

Il Comune di Ferrara coordina il progetto e opera come cabina di regia tra le parti.

La seconda azione che il Comune ha previsto nel programma della Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti comprende 2 laboratori inseriti nel percorso ActivEcoLab che trattano il tema della riduzione dei rifiuti il primo e del riutilizzo e riciclo dei materiali il secondo.

>> Il 25 novembre 2014 “Autoprodurre detersivi ecologici” insegnerà ai partecipanti come “confezionare da sé i prodotti di uso quotidiano come i detersivi”, ottenendo un prodotto ecologici, ma soprattutto sostenibile visto che questo porterà ad una notevole riduzione dei rifiuti quali i contenitori in plastica usa e getta.

>> Il 28 novembre 2014 “Alberi, renne e paesaggi di riuso” suggerirà come poter riutilizzare creativamente materiali di scarto creando addobbi e decorazioni natalizie.

ActivEcoLab “Praticare la Sostenibilità” è un percorso promosso dal Centro Idea nell’ambito delle attività di formazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza.

Questi laboratori sono una proposta per tornare a confrontarsi sulla sostenibilità come materia di cultura del XXI secolo, sperimentando attività utili, creative, coinvolgenti e facilmente replicabili.
Confezionare da sé i prodotti di uso quotidiano, riutilizzare creativamente materiali di scarto, coltivare sul balcone, autocostruire pannelli solari e il Fai da te o DIY (Do It Yourself) in generale sono ormai tendenza.

L’interesse crescente per il lavoro manuale e l’esplorazione di abilità pratiche sono l’espressione del desiderio di uno stile di vita più sostenibile che ha conseguenze sia emotive sulle persone, che acquisiscono maggiore consapevolezza, sia pratiche come la produzione di meno rifiuti, il loro riutilizzo e la riduzione in generale dello spreco.

Tutte le informazioni sono pubblicate sul sito www.comune.fe.it/idea

LA SCHEDA 1 – IL PROGETTO LAST MINUTE MARKET A FERRARA

Il progetto Last Minute Market è attivo nel Comune di Ferrara dal 2004 e ad oggi prosegue in maniera consolidata grazie al continuo supporto e impegno dei commercianti della città che si sono via via aggiunti in questi anni alla schiera dei donatori di alimenti non scaduti, ancora perfettamente salubri ma non più destinati alla vendita.

Il progetto è coordinato da Last Minute Market srl, società spin off dell’Università di Bologna che facilita il recupero di prodotti non commercializzati a favore di organizzazioni non lucrative, attraverso la realizzazione di reti locali costituite dalle imprese, dal terzo settore e dalle istituzioni.

Nella pratica Last Minute Market si traduce in un servizio concreto per la prevenzione dei rifiuti e il loro riutilizzo a fini sociali che applica concretamente i principi del Km Zero e della filiera corta: si raccoglie e si consuma in una zona ristretta di territorio ed entro un raggio di pochi chilometri.

LMM lavora in 13 regioni italiane con oltre 50 progetti attivi.

Collabora con le principali insegne della Grande Distribuzione Organizzata, con diverse aziende di produzione, trasformazione e ristorazione, e numerose amministrazioni locali.

I beneficiari sono rappresentati da decine di organizzazioni no profit che offrono aiuto a persone in difficoltà.

A Ferrara, sono una decina le Onlus che ricevono beni alimentari con cadenza giornaliera o settimanale dal gruppo di circa 20 esercizi commerciali, che comprendono supermercati, o negozi al dettaglio di prodotti da forno e gastronomia, frutta e verdura e altro. Nel corso degli anni è stato registrato un aumento dei quantitativi dei prodotti recuperati nel territorio comunale grazie all’adesione di nuovi soggetti alla rete dei donatori e all’attivazione di nuovi recuperi.

Gli enti donatori coinvolti nel 2004 (anno di attivazione del Progetto nel comune di Ferrara) erano appunto 10, per un quantitativo di circa 24.000 kg/anno di prodotti alimentari recuperati; nel 2012 il numero dei donatori è raddoppiato, passando da 10 a 20 e il quantitativo di prodotti alimentari recuperati è quasi triplicato. In particolare, nel corso del 2012, a Ferrara sono stati recuperati prodotti alimentari per un quantitativo di 66.130 kg donati da supermercati e piccolo e medio dettaglio pari ad un valore economico di circa € 231.460.

Nel 2013 la quantità di prodotti alimentari recuperati è pari a 74.600 kg per un valore economico dei prodotti alimentari recuperati pari a circa 279.000 €.

Il Progetto prevede, inoltre, dall’anno 2008, la sezione dell’iniziativa “Last Minute Pharmacy” che con la donazione dell’invenduto da parte delle 11 Farmacie Comunali (AFM), nell’ultimo anno ha contribuito alla donazione di prodotti farmaceutici da banco, comprendenti alimenti per neonati (latti artificiali, preparati per pappe e omogeneizzati), integratori alimentari o prodotti da banco e cosmetici specifici per un valore economico di € 2.400.

Ricordiamo poi, che dal 2010 Last Minute Market, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Ferrara, coordina anche il Progetto Ancora Utili!, altra iniziativa che vede la raccolta di prodotti farmaceutici da destinare a persone in difficoltà, grazie alla collaborazione dei cittadini che donano presso le Farmacie Comunali e Private (25 farmacie coinvolte in totale) farmaci ancora perfettamente integri e non scaduti ma non più utilizzati: nel 2013 sono stati recuperati medicinali per un valore pari a circa € 105.600 da destinare a ONLUS locali attive in progetti di cooperazione internazionale.

Sottolineiamo, infine, che il Comune di Ferrara, fin dall’attivazione del progetto nel 2004, prevede uno sconto annuale sulla tassa dei rifiuti per i soggetti aderenti all’iniziativa come enti donatori (esercizi commerciali, aziende, punti vendita, farmacie), grazie ad una preziosa collaborazione con Hera Ferrara, partner di Progetto, che coordina la gestione della scontistica.

LA SCHEDA 2 – Il Comune di Ferrara e l’economia circolare

Il Comune di Ferrara ha sperimentato a livello locale un modello di economia circolare basato sulla prevenzione, il riuso e il riciclo dei rifiuti. La sperimentazione è stata fatta con il Progetto LOWaste – Local waste market for second life products www.lowaste.it

Grazie a questa esperienza di successo, il 4 novembre 2014, il Comune è stato invitato a partecipare al primo incontro del Gruppo di lavoro europeo sull’Economia Circolare organizzato da ACR+, (Associazione delle città e delle regioni per il riciclaggio e la gestione sostenibile dei rifiuti), a Bruxelles. In questo contesto, il progetto LOWaste ha accolto apprezzamenti e richieste di approfondimento ed è stato elencato tra le cinque migliori buone pratiche europee messe in campo per lo sviluppo dell’economia circolare.

Le altre buone pratiche sono state presentate dalla Regione di Bruxelles, dalla Regione Nord Pas-De Calais, dalla Scozia e dalle Fiandre.

La creazione del Gruppo di Lavoro europeo risponde alla pubblicazione del nuovo pacchetto di misure della Commissione Europea per un’economia circolare; che determina la direzione verso cui dovranno orientarsi le politiche ambientali europee nei prossimi anni.

Nell’economia circolare, di fatto, i rifiuti che si generano in ogni fase del ciclo di vita di un prodotto non sono più uno scarto da smaltire, ma una materia prima seconda per la produzione di altri beni o servizi.

Fonte: “Verso un’economia circolare: programma per un’Europa a zero rifiuti” – Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni, 2 luglio 2014

Alla base di questo modello ci sono diversi principi e tra questi il primo è senza dubbio la legge della conservazione della massa, che dice che “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” (Antoine-Laurent de Lavoisier), una legge della fisica quanto mai attuale che ci ricorda come le materie prime non siano infinite e che il loro uso efficiente è divenuto indispensabile. Tenere conto dell’intero ciclo di vita dei prodotti e passare dalla pianificazione dei rifiuti alla pianificazione delle risorse è oggi fondamentale per lo sviluppo dell’economia circolare e la sostenibilità della società.

In quest’ottica, gli Enti locali diventano responsabili per l’uso efficiente e razionale delle proprie risorse e si coordinano tra loro a tutti i livelli, favorendo lo sviluppo di nuovi modelli di business strettamente collegati al territorio.

Fonte: ACR+ Associazione delle città e delle regioni per il riciclaggio e la gestione sostenibile dei rifiuti www.acrplus.org

In questo nuovo modello di economia gioca un ruolo molto importante la governance e l’accesso trasparente alle informazioni, affinché i diversi attori sappiano sempre dove trovare le risorse di cui hanno bisogno. Una mappa territoriale di attività e opportunità, un’analisi degli input e output di materia, la realtà socio-economico-culturali locali determinano quindi le priorità all’interno di uno specifico territorio, attorno cui creare le reti e il clima di fiducia tra operatori necessario per lo sviluppo dell’economia circolare.

Due settori prioritari nell’Unione Europea sono l’alimentazione sostenibile e l’edilizia sostenibile.

Il progetto LOWaste, fondato sulla collaborazione pubblico-privata, ha sviluppato a Ferrara alcune filiere circolari da cui sono nati i progetti pilota del Distretto LOWaste per il riuso e il riciclo e da cui è partito il lancio di LOWaste for action, la Community dei designer, maker, artigiani, cooperative sociali e PMI che progettano e realizzano i riprodotti.

I pilota LOWaste comprendono attività nel settore del tessile sanitario, degli inerti da demolizione, degli arredi urbani, degli oli e degli scarti alimentari. I pilota attivati e la community che si è creata rappresentano le condizioni perché la fase sperimentale supportata dal programma europeo LIFE si possa sviluppare e allargare ad altre filiere aggregando un numero crescente di attori.

Maggiori informazioni: www.lowaste.it

Il video http://youtu.be/DZA5UdLGXJY

CONFERENZA STAMPA – Martedì 25 novembre alle 11.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale
Presentazione del progetto “Un futuro per Pietro”
24-11-2014

Sarà dedicata alla presentazione del progetto “Un futuro per Pietro” la conferenza stampa in programma martedì 25 novembre alle 11.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale. All’appuntamento interverranno l’assessora comunale alla Sanità Chiara Sapigni, componenti della famiglia Campana ideatori del progetto e inoltre Nicola Antinori, Alessandra Marzola, Ilaria Zanella e Ivan Trocon.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Martedì 25 novembre alle 16 nella sala Agnelli
Assemblea generale ordinaria del Garden Club Ferrara
24-11-2014

Sarà dedicata all’Assemblea Generale Ordinaria la riunione dei Garden Club Ferrara in programma martedì 25 novembre alle 16 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17).
L’ ordine del giorno della seduta prevede la relazione della Presidente (Giulia Vullo) e il rendiconto economico della Tesoriera (Claudia Pavanelli). Sui programmi futuri interverrà Giovanna Mattioli su “Giardini al cinema” e sui documentari di giardini che verranno proposti presso l’ Auditorium della Biblioteca Bassani. Paola Roncarati, portavoce del Gruppo Attività Culturali, illustrerà i programmi di “Letture in Giardino”. Carla Valentini parlerà delle attività della Scuola di Arte Floreale e Serena Traniello illustrerà l’ operato e i programmi delle “Amiche delle rose” (Gruppo di giardiniere volontarie attive nel giardino della Palazzina di Marfisa e del Parco Pareschi). Spazio sarà anche riservato agli interventi e ai suggerimenti dei soci.

(comunicato a cura degli organizzatori)

BIBLIOTECA LUPPI – Martedì 25 novembre alle 17.20 a Porotto
Appuntamento con ‘Storie della buonanotte’ per bambini dai 2 agli 8 anni
24-11-2014

Per il ciclo ‘Belle storie a Porotto’ è in programma martedì 25 novembre alle 17.20 alla Biblioteca comunale Aldo Luppi di Porotto (via Arginone 320)l’appuntamento settimanale con le narrazioni per i bambini dai 2 agli 8 anni ‘Storie della buonanotte’. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il gruppo ‘Briciole di fole’ ad ingresso libero e gratuito, prevede la lettura dei racconti “Buonanotte orsetto” e “Mamma raccontami una storia”.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 26 novembre alle 11.30 nella sala Zanotti
Rendicontazione dell’attività di Promeco – anno scolastico 2013/2014
24-11-2014

Mercoledì 26 novembre alle 11.30 nella sala Zanotti della residenza municipale si terrà una conferenza stampa al termine dell’incontro dei firmatari del protocollo d’intesa per le attività di prevenzione dell’ u.o. Promeco volto alla “Rendicontazione dell’attività di Promeco – anno scolastico 2013/2014”.

All’incontro interverranno il presidente della Provincia Tiziano Tagliani, l’assessora comunale alla Sanità Chiara Sapigni, il preside di Scienze educazione dell’Università di Bologna Luigi Guerra, Matteo Galli del Dipartimento Studi Umanistici di Unife, i sindaci di Cento Piero Lodi e di Codigoro Rita Cinti Luciani, il direttore Ausl-Fe Paolo Saltari, la presidente di ASAFE/Associazione Scuola Autonoma Ferrara Neda Tumiati e Luigi Grotti responsabile di Promeco.

COMMISSIONI CONSILIARI – Riunione congiunta mercoledì 26 novembre alle 15.30 in sala Zanotti
Esame del “Contratto dei Trasferimenti Azionari” e del Bilancio di Previsione 2015
24-11-2014

La 1.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Fornasini – si riunirà congiuntamente con la Commissione Controllo Servizi Pubblici Locali Partecipazioni Societarie – presieduta dal consigliere Balboni – mercoledì 26 novembre alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale per l’esame della delibera “Approvazione nuovo ‘Contratto di Sindacato di Voto e di Disciplina dei Trasferimenti Azionari’ tra i Soci pubblici di HERA S.p.a. per il periodo 01/01/2015 – 30/06/2015”. Interverrà come relatore l’assessore Luca Vaccari.

La seduta proseguirà poi per la sola 1.a Commissione, alla presenza della Giunta, per l’esame del documento di “Approvazione del Bilancio di Previsione del Comune di Ferrara per l’anno 2015, del Bilancio per il triennio 2015/2017, della Relazione previsionale e programmatica per il periodo 2015/2017 e relativi allegati. Approvazione dell’elenco dei lavori da avviare nell’anno 2015 e del programma triennale 2015/2017 dei lavori pubblici” (relatori il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore al Bilancio Luca Vaccari).

BIBLIOTECA BASSANI – Narrazioni in programma mercoledì 26 novembre alle 17 a Barco
“Emozioni in libertà” nei racconti per bambini dai 4 agli 11 anni
24-11-2014

Proseguono nella sala Ragazzi della biblioteca comunale Bassani di Barco (via Grosoli 42) gli appuntamenti con “L’ora del racconto’, proposti ogni mercoledì pomeriggio a bambini dai 4 agli 11 anni. Mercoledì 26 novembre alle 17 (per il ciclo mensile di narrazioni “Mi sento così – Emozioni in libertà”) sarà la volta dei racconti ‘Cose piccole per caso’ e ‘Ada e i rifiuti’.

CENTRO DOCUMENTAZIONE DONNA – Amplia gli orari di apertura la biblioteca con sede in via Terranuova 12/b a Ferrara
Lunedì e mercoledì apre al pubblico la ‘sala studio’ della Biblioteca del CDD
24-11-2014

La Biblioteca del Centro Documentazione Donna, in via Terranuova 12/b, amplia il suo orario di servizio per i cittadini. Oltre al tradizione orario di apertura previsto dal martedì al venerdì dalle 16 alle 18.30, quando è possibile effettuare il prestito librario, la biblioteca sarà aperta limitatamente alla sala studio anche nelle mattine di lunedì e mercoledì dalle 9.30 alle 12.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito del Centro Documentazione Donna:
http://www.cddferrara.it/

(A cura del Centro Documentazione Donna)

BIBLIOTECA BASSANI – Dal 24 al 30 novembre nella sede di via Grosoli 42 a Ferrara
Appuntamenti e iniziative nell’ambito della “Settimana UNESCO per lo sviluppo sostenibile”
24-11-2014

Da lunedì 24 novembre a domenica 30 novembre la Biblioteca comunale Giorgio Bassani partecipa alla settimana dell’UNESCO dedicata allo sviluppo sostenibile con una serie di iniziative volte a promuovere tra i suoi lettori una maggiore conoscenza delle tematiche ambientali.

Negli orari di apertura della biblioteca sarà possibile trovare una selezione di testi e proposte di letture incentrate sullo sviluppo sostenibile. Per chi volesse poi approfondire il tema avrà a disposizione, sia al banco del prestito, sia sul catalogo on line, la possibilità di trovare maggiori indicazioni bibliografiche e suggerimenti per scoprire l’argomento attraverso la sua trattazione filmografica.

Nell’ambito della consueta attività di promozione della lettura dedicata ai bambini dai 4 ai 10 anni,
la settimana si caratterizzerà per alcune proposte specifiche:

– mercoledì 26 dalle ore 17.00 alle ore 18.00: Ora del racconto
Futuro possibile – La città sostenibile secondo noi: proposte di lettura
Racconto e laboratorio di costruzione di un plastico con materiale di recupero a cura di Chiara Lugli e Lorella Zappaterra

– giovedì 27 novembre ore 17.00 nell’auditorium della biblioteca
Presentazione di una rassegna di libri sui temi dello sviluppo sostenibile: saggi, studi e manuali sugli aspetti naturalistici della provincia di Ferrara

– sabato 29 novembre ore 10.00 nell’auditorium della biblioteca
Il tema dello sviluppo sostenibile sarà presentato e proposto attraverso una selezione di romanzi e libri di narrativa

Gli incontri di giovedì e sabato saranno occasione, per tutti gli interessati, di partecipare alla costituzione di “Lettura d’Ambiente”: un gruppo di lettura e di approfondimento sui temi ambientali.

(A cura della Biblioteca Bassani)

AZIENDA SERVIZI ALLA PERSONA – Martedì 25 novembre alle 17 in via Ripagrande
Presentazione del libro “Guida alla Vecchiaia del Terzo Millennio”
24-11-2014

L’assessora alla Sanità del Comune di Ferrara Chiara Sapigni interverrà martedì 25 novembre alle 17 alla sala Romagnoli di ASP Centro Servizi alla Persona (via Ripagrande 5) alla presentazione del libro “Guida alla Vecchiaia del Terzo Millennio” di Lidia Goldoni.
Oltre all’autrice interverrà anche Paola Boldrini – Presidente ASP Ferrara. Coordinerà Roberto Cassoli. L’iniziativa è organizzata da Istituto Gramsci e ASP Ferrara.
Il libro affronta con esperienza e conoscenza, con leggerezza e ironia, le situazioni più frequenti e delicate dell’invecchiamento con un’attenzione particolare alle donne: la vita personale, gli svaghi, le amicizie, la cura del corpo, dello spirito e della mente, ma anche come predisporre la casa, come scegliere i servizi sociali e sanitari, l’assistenza e l’aiuto in famiglia.
Lidia Goldoni è giornalista pubblicista, laureata in giurisprudenza. Dirigente nella PA nel settore socio-assistenziale: libera professionista e consulente per progettazione edilizia, gestione, organizzazione e valutazione servizi per anziani. Autrice di articoli e libri sul tema, responsabile scientifica di riviste di settore e Forum, componente di commissioni scientifiche su integrazione e non autosufficienza.

(a cura del Centro Servizi alla Persona)

Workshop “Da Manager a imprenditore: percorsi e opportunità”

da: Federmanager Ferrara

Il 29 novembre in Castello l’appuntamento promosso da Federmanager con il patrocinio di Unindustria

Sabato mattina 29 novembre, presso il Salone Conferenze del Castello Estense Federmanager Ferrara promuove, con il patrocinio di Unindustria Ferrara, uno Workshop aperto al pubblico sul tema “Da manager a imprenditore: percorsi e opportunità”.
“L’incontro– spiega Giorgio Merlante, Presidente di Federmanager Ferrara – vuole fornire utili indicazioni su come orientarsi nel cruciale passaggio che coinvolge un crescente numero di dirigenti aziendali e di manager nel percorso che li può vedere protagonisti sul territorio come imprenditori e portatori di valori, avvalendosi di esperienze di successo nel panorama nazionale e locale. ”
Il programma dei lavori, che si aprono alle 9.30 e proseguono fino alle 13: introduce Giorgio Amadori, Federmanager Ferrara. Seguono gli interventi di Andrea Molza, Molza & Partners Bologna, su “Esperienze e successi di Manager e Imprenditori”, Caterina Brancaleoni , Presidente SIPRO Fe- Agenzia Provinciale per lo sviluppo su “SIPRO, un’offerta integrata per la creazione d’impresa”, il Prof. Stefano Denicolai – Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Pavia, il tema affrontato “L’evoluzione del modello imprenditoriale italiano: resistenze al cambiamento ed opportunità”, Carlo Bassi, Amministratore delegato di BacktoWork24, Gruppo 24 Ore, su “La nuova cultura del lavoro, nei fatti”. Le considerazioni finali sono affidate a Giorgio Merlante, Presidente Federmanager Ferrara.
La nascita di nuove realtà imprenditoriali, così come l’impegno in prima persona con l’acquisizione di quote societarie da parte di figure manageriali, sono stimolati anche dalla congiuntura economica attuale: in Europa dal 2010 5,3 milioni di quadri e dirigenti hanno perso il lavoro e l’Italia è tra i paesi più colpiti, con un -54,2%, contro una media europea del -30,6%. La Francia ha perso il 33,6%, la Gran Bretagna il 28% e la Germania il 19,4%. Un po’ meglio di noi la Spagna (-46,7%), un po’ peggio la Grecia, con un ridimensionamento del 57,3%. Questo nel nostro Paese si traduce in quasi un milione di posti di lavoro persi da dirigenti e quadri in tre anni, tra il 2010 e la fine del primo semestre 2013 (elaborazione di Aldai-Federmanager e Gidp direttori del personale su dati Eurostat).
In questo quadro, assume grande importanza il ruolo della formazione, così come agevolare l’incontro tra la domanda e l’offerta di competenze manageriali, come testimoniamo i relatori inviatati.
Caterina Brancaleoni, Presidente SIPRO Fe- Agenzia Provinciale per lo sviluppo, ha dichiarato: “Il sostegno alla nascita di nuove iniziative d’impresa è una delle priorità di SIPRO. Per questo continueremo a promuovere azioni che abbiano al centro la formazione imprenditoriale, per attivare processi di sviluppo delle competenze e delle capacità dei giovani imprenditori e delle start up”.
Per il Prof. Stefano Denicolai, Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Pavia, “il modello imprenditoriale ‘Made in Italy’ è stato per molto tempo un nostro punto di forza, qualcosa che gli altri studiavano e copiavano. Nel tempo, questo modello è rimasto fedele a se stesso, mentre il mondo è radicalmente cambiato. Il risultato? Ora è una barriera al cambiamento, anziché un driver di competitività.”
Carlo Bassi, Amministratore delegato di BacktoWork24, realtà che accompagna manager, dirigenti e professionisti disposti a investire capitali ed esperienza, per diventare partner e soci di piccole imprese dichiara: “Dall’acquisizione da parte del Gruppo 24 ORE, con cadenza pressoché settimanale, un manager ha intrapreso una nuova strada, investendo in una piccola impresa e divenendone socio. Siamo, ora come allora, convinti che l’Italia si salva se si aiuta chi lavora e chi produce”.
Durante i lavori verrà presentato anche un altro luogo d’incontro tra aziende e manager, nato per favorire uno scambio progettuale attraverso aree d’accesso dedicate, proposto da Molza & Partner’s di Bologna. Andrea Molza: “Parlerò di Get a solution, per aziende che hanno un progetto da realizzare ma mancano di risorse e competenze per avviarlo e manager che propongono soluzioni”.
Dopo questa prima sessione, l’associazione dei dirigenti di Ferrara e provincia organizza sullo stesso tema un secondo appuntamento, in programma sabato 24 gennaio 2015, sempre presso il Castello Estense. Questa volta saranno alcuni manager a portare la loro esperienza di “sviluppo di impresa”: sono previsti gli interventi di Angelo Profili, Partner at Expense Reduction Analysts, del Prof. Marco Scoponi, Dipartimento di Chimica Università degli Studi di Ferrara, di Giorgio Merlante, Amministratore Delta Engineering Services, di Michele Monte e Alessandra Ponte, HR Consultants.
FEDERMANAGER Ferrara, fondata nel 1946 e con all’attivo circa 300 iscritti, tutela e promuove l’immagine e il ruolo della categoria dirigenti, manager e figure professionali di Ferrara e Provincia e fa capo a FEDERMANAGER nazionale. Si propone quale punto di riferimento per manager in attività, temporaneamente inoccupati, in pensione o dirigenti che svolgono attività professionale. Info: http://www.ferrara.federmanager.it

Per il ciclo di incontri “Faccio cose …. vedo gente. I mercoledì delle Scienze Giuridiche”, il 26 novembre il Prof. Alessandro Somma presenta la ricerca “Germania, Europa e crisi del debito”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Si conclude mercoledì 26 novembre alle ore 17.30 nella Sala Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza, (corso Ercole I d’Este, 44), l’edizione 2014 del Ciclo di incontri Faccio cose… vedo gente. I mercoledì delle Scienze Giuridiche, organizzati dallo stesso Dipartimento e aperti alla città, nel corso dei quali docenti e ricercatori presentano le proprie ricerche per consentire una più approfondita conoscenza della loro attività scientifica.

Sarà Alessandro Somma, Professore Ordinario di diritto comparato e Delegato del Rettore per le attività culturali e città universitaria, ad illustrare la ricerca “Germania, Europa e crisi del debito”. A presiedere l’incontro sarà Gian Guido Balandi, Professore ordinario di Diritto del lavoro del Dipartimento di Giurisprudenza di Unife.

Ed è lo stesso Prof. Somma ad anticiparci il tema della ricerca… “Alla conclusione del secondo conflitto mondiale, quando si stavano consolidando i fronti della guerra fredda, gli Stati Uniti ispirarono la nascita dell’Organizzazione per la cooperazione economica europea, voluta per vincolare i paesi destinatari degli aiuti ai principi del capitalismo. Furono in tal modo definite le basi per la costruzione europea, che negli anni si sarebbe sviluppata seguendo uno schema analogo: i paesi che intendono prendervi parte e usufruire dei relativi vantaggi devono in cambio realizzare riforme di matrice neoliberale. Il medesimo schema caratterizza l’attuale modo di affrontare la crisi del debito, per cui, da un lato, si impone il pareggio di bilancio e, dall’altro, si accorda assistenza finanziaria ai soli paesi che si impegnano a diminuire le uscite, a incrementare le entrate, e a liberalizzare i mercati, incluso quello del lavoro. Il tutto nel disprezzo del meccanismo democratico, sacrificato, come nella prima metà del novecento, al sostegno del meccanismo concorrenziale”.

L’appuntamento con la formazione di “Coffee Job”, a Ro Ferrarese, domani alla sede Menegatti Lab

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Come salvaguardare i beni personali investiti nell’impresa? E’ la domanda alla quale cercherà di dare un’esaustiva risposta l’ incontro – gratuito – dal titolo “Come tutelare il patrimonio dell’impresa e dell’imprenditore” e proposto nell’ambito del ciclo Coffee Job, martedì 25 novembre alle ore 18.00 nella sede di Menegatti Lab a Ro Ferrarese (via Po, 21). Come relatore interverrà il notaio Francesco Leoni di Ferrara.

“Coffee Job – spiega Davide Urban direttore generale di Ascom Ferrara – è uno strumento per fare consulenza alle imprese in modo innovativo. Ci incontriamo periodicamente sui temi di maggiore utilità per chi è imprenditore con un taglio dedicato alla formazione e all’assistenza tecnica. Tra i prossimi argomenti che affronteremo ci saranno l’attualissima e discussa riforma del lavoro (Jobs Act) e la comunicazione aziendale, con un occhio di particolare riguardo al mondo delle piccole imprese a conduzione familiare tipiche del commercio, servizi e turismo”.

Ritornando all’appuntamento di martedì 25, nell’esercizio dell’impresa è forte l’esigenza di proteggere il patrimonio personale dal rischio del fallimento e delle procedure concorsuali. Attraverso l’analisi di alcuni strumenti di asset protection – come ad esempio gli istituti del fondo patrimoniale, del vincolo di destinazione, e del trust – si cercherà di comprendere come l’imprenditore possa essere aiutato nella salvaguardia dei propri beni.

Questo appuntamento è il terzo che Ascom Ferrara – d’intesa con i Giovani Imprenditori di Confcommercio – organizza in questa logica di aggiornamento continuo: dai social networks visti come strumenti di marketing e manageriali affrontato a settembre, alla presentazione del Master in Business Administration di Trieste ospitata il mese scorso.

“Legalità mi piace”: il 26 novembre Giornata di Mobilitazione Nazionale di Confcommercio, diretta streaming con Sangalli, Orlando ed Alfano

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Una diretta streaming sui temi della sicurezza e della legalità con l’intervento di due ministri: sarà questo al centro della Giornata di Mobilitazione Nazionale “Legalità, Mi piace” promossa da Confcommercio per il 26 novembre e che vedrà Ascom Ferrara realizzare quest’appuntamento con il collegamento predisposto negli spazi dell’Accademia del Gusto a Ferrara – via Giuseppe Fabbri 414 – a partire dalle ore 10,30. L’invito a presenziare è rivolto alle autorità locali ed ovviamente ai Media.
“Un invito che abbiamo esteso a tutte le autorità comunali, provinciali, alle forze dell’ordine, – ricorda il presidente provinciale Ascom Giulio Felloni – ed ovviamente a tutto il nostro sistema associativo della città e del territorio per la sua estrema importanza economica e sociale. Ricordo il nostro lavoro che si è tradotto nella creazione a giugno scorso di un apposito sportello antiabusivismo con sedi a Cento, Comacchio e Ferrara, al fine di inoltrare tutte le segnalazione di abusi ed illegalità agli organismi competenti. Inoltre sottolineo la collaborazione con Confagricoltura per la realizzazione in occasione della precedente Giornata (novembre 2013) di momenti di informazione e sensibilizzazione sulla pericolossima contraffazione alimentare sensibilizzando il mondo della scuola, che proseguono anche quest’anno, il prossimo 4 dicembre, con un convegno sulla promozione dei prodotti IGP e DOP, bandiera di salubrità e qualità, cui sono convocati insieme istituzioni, scuola, enti pubblici e di promozione della filiera agroalimentare”.
Durante il collegamento di domani (26 novembre) – a partire dalle ore 10,30 – interverranno in diretta da Roma il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli e, a seguire, Andrea Orlando ministro della Giustizia, e Angelino Alfano, ministro degli Interni. Successivamente, alle 11,30, si aprirà un dibattito locale – moderato dal direttore generale Davide Urban – che coinvolgerà la autorità intervenute.

Un fenomeno in estensione – quello dell’abusivismo e della contraffazione – secondo l’indagine nazionale di Confcommercio e Format: infatti sono in aumento rispetto allo scorso anno l’acquisto di prodotti illegali, contraffatti, e l’utilizzo di servizi erogati da parte di soggetti non autorizzati. Nel 2014 lo dichiara il 27% dei consumatori rispetto al 25,6% dello scorso anno (+1,4%). In prevalenza sono uomini, d’età compresa tra i 35 ed i 44 anni, residenti nelle grandi aree metropolitane. Tra i prodotti contraffatti più acquistati l’abbigliamento (46,6% quest’anno rispetto al 41,2% del 2013, con un aumento di oltre il 5%); i prodotti alimentari (38% nel 2014 contro il 28,1% dell’anno precedente, con un aumento del 10% circa); orologi, gioielli, occhiali (33% quest’anno rispetto al 29,2% del 2013); prodotti di pelletteria (24,9% nel 2014 contro il 26,9% dello scorso anno); scarpe e calzature (23,3% quest’anno rispetto al 21% dell’anno precedente); farmaci e prodotti parafarmaceutici (21,2% contro il 15,1% del 2013). Il forte aumento dell’acquisto contraffatto, soprattutto di alcuni prodotti, come gli alimentari e i farmaceutici, è un segno evidente delle difficoltà economiche dei consumatori stretti nella morsa della crisi.

Il Direttore Generale Anbi Gargano: “Bene i contratti del fiume, ma devono essere vincolanti ed assunti negli strumenti urbanistici”

da: ufficio stampa A.N.B.I.

“Gli strumenti di democrazia partecipata hanno futuro, solo se le loro determinazioni sono vincolanti per tutti i soggetti interessati.”
Lo dichiara Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), intervenendo a Firenze al convegno “I Contratti di Fiume per la sicurezza idraulica della Toscana”, organizzato all’Accademia dei Georgofili dall’Unione Regionale Bonifiche Toscana (U.R.B.A.T.).
I Contratti di Fiume sono un innovativo strumento di pianificazione del territorio “dal basso”, già operativi all’estero, ma solo da poco introdotti in Italia. Prevedono il confronto, attorno al medesimo tavolo, di tutti i “portatori di interesse” (stakeholders) operanti sullo stesso corso d’acqua, di cui si punta ad una gestione condivisa della risorsa. Tale spirito è alla base anche di ulteriori declinazioni di tale strumento, quali i Contratti di Foce o di Falda.
“I Consorzi di bonifica, in quanto esempio di autogoverno del territorio, non possono che salutare con grande interesse il diffondersi dei Contratti di Fiume, di cui sono tra i soggetti proponenti – aggiunge il Direttore Generale A.N.B.I. – E’ però necessario che le scelte condivise all’interno di tale “tavolo di concertazione” vengano assunte dagli strumenti di pianificazione urbanistica. In questo senso, si guarda con attenzione alla Regione Lombardia, dove la recente legge per limitare il consumo di suolo rappresenta un passo importante per la manutenzione del territorio, cui il lavoro agricolo dedica quotidiana attenzione; l’iniziativa legislativa lombarda è inoltre un esempio positivo per la valorizzazione di un nuovo modello di sviluppo, di cui identità territoriale e made in Italy agroalimentare sono tratti determinanti e serbatoio di occupazione.”

Comacchio: ancora posti disponibili per le visite guidate agli scavi in orario pomeridiano

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Le visite guidate GRATUITE nell’area archeologica di Santa Maria in Padovetere stanno riscuotendo un enorme successo, tant’è che le prenotazioni per quelle che si svolgeranno negli orari del mattino hanno già registrato il tutto esaurito. Come hanno sottolineato il Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, MARCO EDOARDO MINOJA ed il Sindaco MARCO FABBRI, durante la prima visita guidata riservata alle scuole, tutti i GIOVEDI’ sino all’11 dicembre prossimo saranno dedicati alle suddette visite gratuite con turni di un’ora per ogni visita, ma è INDISPENSABILE la prenotazione telefonica al Museo del carico della Nave Romana ( tel: 0533-311316). Ci sono ancora posti disponibili per le seguenti fasce orarie: 14-15 e 15-16. Le visite guidate allo scavo archeologico, che ha permesso di riportare alla luce un’antica imbarcazione lignea di epoca romana, nonchè una piroga scavata dal tronco di una quercia e reperti ceramici con alcuni frammenti ossei legati alle antiche sepolture della vicina necropoli, si sono rese possibili grazie alla proficua collaborazione tra i volontari della parrocchia del Duomo, gli studiosi impegnati nello scavo stesso, il Comune di Comacchio e la Soprintendenza. Il museo del carico della nave romana riceve le telefonate di prenotazione per le visite GRATUITE dalle ore 9.30 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18.30.

Le dichiarazioni di Paola Peruffo dopo il voto

da: Paola Peruffo, Candidata Forza Italia alle Elezioni Regionali

«L’astensionismo è un dato da leggere con grande preoccupazione. Parlare di ‘disaffezione’ alla politica non è più sufficiente. Per quanto riguarda Forza Italia non sono stupita. Paghiamo il sacrificio ad una certa autonomia in una logica di coalizione. Sicuramente servirà una riflessione interna per tornare ai principi su cui è nato il partito. Anche noi dobbiamo assumerci responsabilità rispetto al nostro elettorato. Personalmente sono soddisfatta. La mia non era una candidatura di servizio e l’ho dimostrato. Ora siederò sui banchi del consiglio comunale di Ferrara forte anche di questa esperienza, che nel contatto con le persone è stata soprattutto umana. E continuerò a privilegiare il dialogo alla contrapposizione partitica, convinta come sono che il buon senso oggi debba valere più dell’ideologia».

Paola Peruffo

CiboAmico: a Ferrara donati da Hera oltre 2.800 pasti nel 2013

da: ufficio stampa Hera

Alla onlus coinvolta sul territorio il progetto ha portato fino ad oggi un risparmio di oltre 29.000 euro, destinando gli alimenti recuperati alle circa 80 persone ospitate

Creare una rete solidale e sostenibile a km zero sul territorio. E’ questo l’obiettivo di CiboAmico, il progetto avviato da Hera a Ferrara a partire dal 2011 per il recupero dei pasti preparati, ma non consumati, nella mensa dell’azienda, a favore di associazioni onlus che operano sul territorio con persone in situazioni di difficoltà. Nel 2013 sono stati più di 1.200 i chilogrammi di cibo recuperato da Hera a Ferrara, corrispondenti a oltre 2.800 pasti.
L’attività è realizzata con il supporto di Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale, e la collaborazione della società che gestisce le mense di Hera.

2.836 pasti recuperati a Ferrara e donati all’Associazione Viale K
Nel solo 2013 a Ferrara sono stati 2.836 i pasti completi recuperati nella mensa aziendale Hera, presso la sede di via Diana, e donati all’Associazione Viale K che utilizza gli alimenti nella Casa delle Donne, nella Casa Mambro che accoglie uomini adulti e presso la Mensa di via Pesci. Complessivamente l’Associazione con i pasti recuperati assiste oltre 80 persone. I benefici di questa azione sono sociali, economici e ambientali, a partire dalla prevenzione della produzione di rifiuti (1.200 chilogrammi corrispondono alla capienza di quasi 3 cassonetti), dal riutilizzo delle eccedenze e dall’avere evitato lo spreco di acqua, energia e consumo di terreno che sono stati necessari alla loro produzione.
Il progetto permette all’Associazione coinvolta un risparmio economico che rende possibile investire le risorse così liberate in altri progetti. Dall’inizio del progetto a tutto il 2013 all’Associazione sono stati, infatti, complessivamente donati oltre 6.800 pasti, per un valore economico complessivo di oltre 29.000 euro.

I numeri dello spreco
Secondo le stime della Confederazione Italiana Agricoltori, solo in Italia ogni anno finiscono nella pattumiera da 5 a 10 milioni di tonnellate di prodotti alimentari. Le famiglie italiane buttano tra i rifiuti circa 28 euro al mese di alimenti ancora commestibili. Ma a livello globale la situazione e’ ancora più drammatica, con ben 1,3 miliardi di tonnellate di cibo che finiscono in discarica, circa un terzo della produzione totale.

Domani, al Cinema Apollo e in diretta dal Metropolitan di New York, l’Opera Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini

da: ufficio stampa Apollo Cinepark

Regia: Barlett Sher
Direttore d’Orchestra : Michele Mariotti


L’effervescente produzione voluta dal Met per la più amata delle opere riporta in scena alcune delle melodie più conosciute dal pubblico. Un’opera che vede l’impegno di star come Isabel Leonard nei panni di Rosina, Lawrence Brownlee nel ruolo della sua fiamma, Christopher Maltman nel ruolo del barbiere dalle infinite risorse. La direzione d’orchestra di Mariotti conferisce brio all’intero spettacolo.

Interpreti
Rosina : Isabel Leonard
Conte di Almaviva : Lawrence Brownlee
Figaro : Christopher Maltman

DISTRIBUZIONE Microcinema

Secondo tè letterario in biblioteca

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

“La storia” di Elsa Morante è il romanzo protagonista del secondo tè letterario in biblioteca, che si svolgerà domani alle ore 17. Il team affiatato degli organizzatori della rassegna culturale, che sta riscuotendo consensi sempre più ampi, da quest’anno ha affianca gli appuntamenti in compagnia dei grandi autori con incontri preparatori alla lettura, che si tengono ogni due martedì. E’ stato costituito infatti il primo gruppo di lettura denominato “Leggere in Comune”, che si incontra anche sul blog http://lettureincomune.blogspot.it/. Ad aprire il tè letterario domani pomeriggio sarà come di consueto il libraio Leonardo Romani, responsabile della libreria “Le querce” del Lido degli Estensi, che introdurrà il contesto storico in cui la Morante ha scritto il romanzo, mentre Luciano Boccaccini, scrittore e giornalista, ci parlerà della trama. In diretta da Milano interverrà via Skype il consigliere letterario Paolo Pizzato, giornalista e scrittore che nonostante la giovane età ha già al suo attivo numerose collaborazioni editoriali e giornalistiche. Il tè, gentilmente offerto dal Bar Calaluna del Lido degli Estensi, sarà servito con i biscotti da Elisabeth Sodi, che collabora alla riuscita della rassegna sin dalla prima edizione.
La partecipazione al tè letterario ed al gruppo di lettura è gratuita.

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La Regione Emilia-Romagna alla conferenza finale del progetto “Cluster polisee” per lo sviluppo di cluster su scala locale e transazione

da: Regione Emilia-Romagna – Servizio Politiche di Sviluppo Economico, Ricerca Industriale e Innovazione Tecnologica

La Regione Emilia-Romagna parteciperà mercoledì 26 novembre alla conferenza conclusiva del progetto ClusterPoliSEE – Smarter Cluster Policies for South-East Europe, del quale è partner insieme alla Regione Marche, Regione Veneto e ad altri 22 partner dell’area Sud Est Europa, che si svolgerà presso Palazzo Cavalli Franchetti a Venezia.

Durante la conferenza dal titolo “Boosting clusters policies and policy learning mechanisms in Europe” saranno illustrati i risultati e le prospettive future frutto del progetto ClusterPoliSEE, che attraverso il coinvolgimento di 25 partner provenienti da 12 Paesi europei ha individuato strategie di specializzazione intelligente per lo sviluppo su scala regionale e interregionale di cluster ad alto livello di specializzazione e innovazione, in grado di accelerare la differenziazione e il cambiamento strutturale verso un’economia basata sulla conoscenza in cui trovino posto tutte le Regioni dell’area Sud Est Europa. Il primo obiettivo del progetto è migliorare la capacità dei responsabili politici regionali di affrontare e anticipare il cambiamento, attraverso l’individuazione di linee guida strategiche e la creazione di un sistema di networking che stimoli la cooperazione transnazionale tra regioni.

La Regione Emilia-Romagna ha guidato uno dei 6 gruppi di lavoro del progetto ClusterPoliSEE, dedicato a Innovazione, Ricerca e Sviluppo (Innovation, R&D driven Cluster Development). Si è quindi occupata di elaborare e sviluppare, a partire da casi di cluster esistenti, politiche e iniziative regional-based nell’area relativa a R&S e Innovazione. In particolare ha svolto un’analisi approfondita sul distretto biomedicale di Mirandola, uno dei principali casi di successo a livello regionale, sviluppando due focus specifici su:
• il Parco Scientifico e Tecnologico Materiali Innovativi e Ricerca Applicata del Mirandolese, un programma di ricerca presentato dalla Fondazione DEMOCENTER-SIPE insieme all’Università di Modena e Reggio Emilia
• il Distretto Biomedicale e Protesica, coordinato dalla stessa Fondazione DEMOCENTER-SIPE
Obiettivo dell’analisi è stato comprendere le esigenze delle imprese appartenenti a questi cluster per poter programmare e realizzare progetti e azioni mirate – anche dal punto di vista dei futuri finanziamenti – rivolte al rafforzamento strutturale e al miglioramento della competitività del distretto.

Durante la conferenza finale che si terrà a Venezia mercoledì 26 novembre parteciperanno delegati di tutti i partner europei del progetto ClusterPoliSEE, e interverranno in particolare in qualità di relatori rappresentanti della Commissione Europea, del South East Europe Programme, del Ministero dello Sviluppo Economico italiano, della Regione Marche, della Regione Veneto e dell’Università di Padova.

L’OPINIONE
Il gattopardo alla bolognese

I numeri sono come gli animali. Non parlano, ma si esprimono attraverso segnali che noi dobbiamo saper cogliere con animo puro e mente scevra da pregiudizi. In entrambi i casi, chi non vuole o non riesce a capire finisce col fargli dire quello che vuole.
I risultati elettorali in Emilia Romagna si caratterizzano per due fatti eclatanti: l’enorme livello di astensione, dal 68% delle regionali scorse al 37%, e la sostanziale invarianza rispetto al passato del risultato finale delle coalizioni principali, con il centrosinistra che prende il 49% dei voti (era al 52%) ed il centro destra che passa dal 36% al 30%. Il M5s, che pure cresce dal 6% al 13% rispetto alla tornata precedente, continua a perdere consensi, era il 24% alle politiche del 2013 ed il 19% alle europee. Le formazioni a sinistra del Pd, con Sel dentro alla coalizione di centrosinistra al 3% e L’Altra ER al 4% (5,5% assieme alle regionali del 2010), raggiungono un buon risultato, se confrontato con il 4% raccolto dalla Lista Tsipras alle europee. Costante attorno al 2,5% il risultato delle formazioni centriste (Ncd + Udc).
Il fatto che l’elevatissimo livello di astensione non abbia modificato in termini sostanziali i rapporti di forza fra i principali blocchi dimostra che il fenomeno ha interessato più o meno in ugual misura tutti gli schieramenti. Detto in altri termini, le ragioni che stanno dietro alla grande disaffezione dimostrata dagli elettori non si sono scaricate su una parte politica in particolare – semmai hanno colpito in modo del tutto contro intuitivo più la destra all’opposizione che la sinistra che governava, ma dimostrano un atteggiamento di condanna indiscriminato nei confronti della politica tout court, perché è del tutto ovvio che un calo di affluenza di oltre il 30% ha almeno in parte una valenza dichiaratamente punitiva. Questo aspetto peculiare, in una regione che solo alle scorse europee aveva in un contesto generalizzato da una scarsa affluenza al voto dimostrato una tenuta maggiore delle media nazionale (il 70% contro il 57%), deve a mio parere essere interpretato in modo diverso rispetto al fenomeno più generale della crescente disaffezione elettorale a cui evidentemente si somma. Si tratta infatti di un avvertimento preciso e ultimativo che un numero molto elevato e, ripeto, largamente trasversale di elettori ha voluto mandare ai vertici della politica regionale, accomunati nel medesimo giudizio di indegnità. Da questo punto di vista si potrebbe speculare che l’effetto dell’inchiesta sui rimborsi spesa anomali dei consiglieri regionali, che ha interessato tutti i gruppi consiliari, è stato molto maggiore del fatto all’origine della fine anticipata della legislatura, vale a dire la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Vasco Errani. Con queste elezioni si è manifestata una scollatura profondissima fra i cittadini e l’istituzione regionale che i nuovi eletti, con un’ovvia sottolineatura per la maggioranza e per la nuova giunta, dovranno cercare di ricucire al più presto, sia applicando regole severe e trasparenti al proprio operato, sia dimostrando una maggiore e fattiva presenza dell’ente sul territorio. Se c’è un limite infatti che ha caratterizzato sinora negativamente l’attività degli organismi regionali, al di là delle specifiche scelte operate, è una sostanziale distanza dai cittadini, che in larga parte ancora non ne conoscono le (ampie) competenze e non ne comprendono gli effetti pratici sulla loro vita quotidiana.
Se questo, a mio modo di vedere, è lo schema interpretativo generale entro cui collocare “i numeri” usciti domenica 23 novembre, vale comunque la pena accennare ad altri fatti rilevanti che se ne possono trarre. Fa scalpore il crollo elettorale della rinnovata Forza Italia, che viene “doppiata” in termini di consensi dalla Lega. Va senza dubbio messo in conto l’effetto di traino esercitato dal candidato presidente, ma non vi è dubbio, anche guardando ai dati della Calabria, che la ripresa auspicata da Berlusconi non si è minimamente manifestata. Su questo punto specifico, chi nei mesi e settimane scorsi aveva paventato il ritorno dell’ex cavaliere, rilegittimato a suo dire dal patto del Nazareno, ha avuto un’altra occasione per ricredersi.
Il calo dei consensi al M5s, come detto, pare ormai inarrestabile e lo scettro del partito antisistema sembra ormai essere passato alla Lega, nonostante i patetici tentativi di Grillo negli ultimi mesi di rincorrere il partito di Salvini sui temi della xenofobia e dell’uscita dall’euro. Anche in questo caso viene dimostrata la vecchia regola per cui gli elettori, quando si trovano a dover scegliere fra l’originale ed un’imitazione, non hanno mai dubbi. In termini politici più generali, emerge tuttavia prepotente la necessità di sviluppare una proposta più coerente e precisa sulle tematiche dell’immigrazione, della sicurezza e della legalità. Se infatti le tentazioni isolazioniste ed autarchiche in economia si contrastano facendo riforme che invertano il segno della crisi, su queste questioni occorre essere in grado di dare ai cittadini delle risposte concrete che intervengano sul disagio crescente, soprattutto nelle periferie delle grandi città, ma non solo, e rafforzino la presenza dello Stato, non inteso solo come tutore dell’ordine pubblico, sul territorio. E’ una necessità ineludibile per un partito che si intesta la quasi totalità dell’azione di governo.
Da ultimo, e non poteva mancare, una riflessione sugli effetti sul voto delle roventi polemiche che scuotono il Pd sulle questioni del lavoro e della crisi economica. Senza entrare qui nel merito, si notano sul piano elettorale impatti tutto sommato limitati, anche attribuendo completamente a questo fattore l’aumento percentuale di consensi ai partiti che si collocano a sinistra del Pd, senza cioè tener conto dell’elemento identitario che porta i loro elettori tradizionali a subire meno degli altri il fascino dell’astensione. In termini di voti complessivi, sommando quelli di Sel e di l’Altra ER, non vengono raggiunti quelli totalizzati dalla lista Tsipras alle europee scorse.
A mo di post scriptum, un’ultimissima considerazione relativa ai commenti di molti sia in rete che sui giornali a proposito del presunto subitaneo disfacimento dello zoccolo duro di consenso al Pd. A mio parere si tratta di una non-notizia, in quanto il progressivo sgretolamento della massa di votanti “senza se e senza ma” a favore dei partiti eredi del Pci era in atto da molto tempo, come le analisi dei flussi elettorali hanno regolarmente indicato almeno a partire dalla seconda metà degli anni ’90. Il fatto di volerlo considerare ancora come qualcosa di politicamente rilevante è solo frutto di grave pigrizia intellettuale, comprensibile in molti compagni ammalati di nostalgia, ma inscusabile da parte di commentatori professionisti, incapaci di adattare i loro schemi mentali alla realtà.

E siamo a nove! Indetta dal Ministero delle politiche agricole e forestali la pubblica audizione per portare i cappellacci di zucca ferraresi a marchio Igp

da: ufficio stampa Cciaa di Ferrara

Appuntamento in Camera di commercio giovedì 27 novembre, alle ore 10.00

C’è molta attesa per l’esito della riunione di “pubblico accertamento” (la nona dopo quelle relative all’aglio di Voghiera, all’asparago verde di Altedo, alla coppia ferrarese, al melone mantovano, alla pera dell’Emilia-Romagna, alla pesca e nettarina di Romagna, al riso del Delta del Po, al vino del Bosco Eliceo e alla salama da sugo) per la proposta di Indicazione Geografica Protetta (IGP) – ovvero il marchio che tutela l’area di produzione – dei “Cappellacci di zucca ferraresi”. L’audizione si svolgerà giovedì 27 novembre, alle ore 10.00, nella sede della Camera di commercio di Ferrara.

Regione Emilia-Romagna e Ministero delle Politiche Agricole hanno, dunque, riconosciuto degne di attenzione i documenti presentati a sostegno del riconoscimento del marchio IGP per il gustoso e noto prodotto tipico ferrarese convocando un’apposita audizione che, così come prevedono le procedure di registrazione delle Indicazioni Geografiche, ha lo scopo di verificare la rispondenza del disciplinare proposto agli usi leali e costanti previsti dallo stesso e sarà presieduta dallo stesso Ministero, quale Autorità competente in materia.

A darne notizia la Camera di Commercio, che, assieme alla Provincia, alle associazioni di categoria ed agli imprenditori del settore, ha fermamente creduto nel progetto ben sapendo che la differenziazione delle produzioni basata sull’origine territoriale rientra tra le leve cui le imprese guardano per favorire la penetrazione su nuovi mercati e canali commerciali, nonché per mantenere quote di mercato. Una dichiarazione d’amore, dunque, per uno dei nostri prodotti più pregiati: la zucca, che, secondo i ricettari storici ferraresi, trova impiego anche come accompagnamento alla carne e non solo come ripieno o contorno. La prima ricetta, scritta, dei cappellacci di zucca ferraresi risale al 1584 ed è di Giovanni Battista Rossetti, cuoco della corte di Alfonso II d’Este, che la pubblicò nella sua opera “Dello Scalco”. Un’ultima curiosità: il nome cappellaccio deriva dal cappello di paglia a tesa larga dei contadini, per i quali la zucca è stata negli anni la principale fonte di sostentamento.

“Ancora una volta – ha affermato soddisfatto Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio – Ferrara e la sua provincia confermano il valore delle proprie produzioni agroalimentari di qualità, consolidando il loro posizionamento nella graduatoria nazionale per denominazioni registrate. Un patrimonio, quello agroalimentare, che racchiude in sé tutte le potenzialità per diventare elemento di traino per lo sviluppo dell’intero sistema economico locale. Perché, non dimentichiamolo, le produzioni tipiche, lette come simboli locali di storia, tradizioni e costumi, diventano straordinaria fonte di attrazione turistica”.

I vantaggi del marchio IGP – fa sapere la Camera di commercio – sono essenzialmente quattro:
i consumatori mostrano un crescente interesse verso i prodotti IGP, che giudicano normalmente di migliore qualità, più genuini e salubri rispetto ai prodotti di identità sconosciuta: Essi, inoltre, sono sempre più interessati ad instaurare legami solidaristici con l’identità culturale dei territori che li esprimono;
il marchio IGP può essere utilizzato dalle imprese come strumento di differenziazione qualitativa per sfuggire alla concorrenza sul lato dei costi di produzione;
l’elevata reputazione di cui i prodotti IGP godono deve essere tutelata dalle imitazioni e usurpazioni per fornire ai consumatori un’informazione corretta e leale;
per il legame al territorio, i prodotti IGP esercitano effetti positivi sulle dinamiche di sviluppo rurale, contribuendo a mantenere tradizioni e culture, soprattutto nelle aree marginali.

Il disciplinare di produzione è scaricabile dal sito della Camera di commercio di Ferrara

www.fe.camcom.it
Riferimento per i Media: Ufficio Stampa. E-mail: stampa@fe.camcom.it – Tel: 0532 783802 – 903

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Elezioni, Errani: ‘Occorre riflettere sul crollo dell’affluenza. Bonaccini riuscirà a rilanciare l’azione della Regione’

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Il crollo dell’affluenza è un fatto negativo su cui abbiamo tutti il dovere di riflettere con attenzione. Il risultato positivo di Bonaccini, a cui faccio auguri sinceri, è, comunque, molto importante. Sono convinto che saprà trovare le condizioni per aprire una fase nuova in grado di ridare vigore alle tante energie che ci hanno consentito di fronteggiare le grandi difficoltà di questi anni e saprà dare spazio e vigore ai cambiamenti che sono sempre necessari per sostenere la funzione fondamentale della Regione”.

Questo il commento del presidente della Regione Vasco Errani ai risultati per le elezioni regionali.

Regionali 2014, tempi e procedure della proclamazione e convalida degli eletti. Prima seduta della nuova Assemblea legislativa e formazione della Giunta regionale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La prima seduta della nuova Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna sarà convocata dal presidente dell’Assemblea uscente non prima di quindici e non oltre trenta giorni dalla proclamazione dei candidati eletti a consigliere regionale.
Il primo atto dopo il voto è la proclamazione ufficiale dei nuovi 50 consiglieri (compreso il presidente della Giunta regionale) da parte della Corte d’Appello che avverrà dopo la conclusione delle verifiche dei Tribunali su base circoscrizionale provinciale.
Con l’insediamento dell’Assemblea, il presidente della Regione assume le proprie funzioni ed entro 7 giorni da tale data nomina il vicepresidente e gli assessori della Giunta.

L’insediamento dell’Assemblea
Il primo atto della nuova Assemblea è l’elezione dell’Ufficio di presidenza (composto da presidente, due vicepresidenti, due segretari e due questori) secondo le modalità dell’articolo 33 dello Statuto regionale.
La prima seduta d’Aula è presieduta dal consigliere eletto più anziano d’età, fino alla nomina del nuovo presidente dell’Assemblea.

La presentazione della Giunta regionale
Nella prima seduta successiva all’insediamento, e non oltre trenta giorni, il presidente della Regione illustra all’Assemblea il programma di legislatura e la composizione della Giunta motivando le scelte fatte. Il numero degli assessori non può essere inferiore a 8 e superiore a 10. Potrà essere nominato anche un sottosegretario alla Presidenza.
Sulle comunicazioni del presidente della Regione si svolge un dibattito, secondo tempi e modalità decisi dall’Ufficio di presidenza dell’Assemblea e sentita la Conferenza dei presidenti dei Gruppi assembleari.
L’Assemblea si esprime sulla composizione della Giunta e approva il programma di mandato con una risoluzione cui è allegato il programma stesso.

Le norme
La determinazione cronologica dei tempi e dei passaggi dell’avvio della X legislatura sono fissati dallo Statuto regionale e dal regolamento interno dell’Assemblea.

L’EVENTO
Al Comunale giornata del teatro socio-riabilitativo

Domani, mercoledì 26 novembre, avrà luogo la seconda edizione dell’iniziativa “La Società a Teatro”. Il Teatro comunale Claudio Abbado ospiterà per una giornata intera, dalla mattina al dopocena, i progetti e le esperienze teatrali di alcune realtà del ferrarese che interagiscono con il disagio e la disabilità [vedi il programma]. La giornata è concepita come una sorta di festa comune aperta a tutti, ideata per promuovere l’arte come forma di partecipazione alla vita sociale e condividere con i cittadini la realtà di persone che spesso non hanno voce. Partita come sperimentazione, quest’anno l’iniziativa si consolida e si arricchisce: la sessione serale si aprirà con un saluto delle autorità; in chiusura, come omaggio all’intitolazione del Teatro Comunale al maestro Claudio Abbado, un finale in musica con la partecipazione della Friends Chamber Orchestra diretta da Filippo Zattini e artisti e gruppi della rete della Società a Teatro.

Ne abbiamo parlato con il regista Massimiliano Piva e la pedagogista Alessia Veronese del Teatro Cosquillas, che partecipano alla giornata con due videoclip di loro laboratori teatrali, “Gli ingredienti dell’amore” [vedi] e “Un passo oltre” [vedi].

Massimiliano, voi siete tra i promotori dell’iniziativa, quanto sono importanti esperienze come questa per persone con disagio o disabilità?

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Il logo della rassegna “La società a Teatro”

L’anno scorso abbiamo partecipato con un gruppo di persone con trauma cranico del Centro Perez (Città del Ragazzo) che hanno avuto la grande opportunità di recitare sul meraviglioso palcoscenico del Teatro comunale. Un’esperienza che ha decisamente segnato le loro vite, perché queste persone hanno avuto una vita piena prima della disgrazia che li ha colpiti, c’è l’ingegnere, la manager, l’impiegato di banca, tutte persone che, nonostante tutto, cercano di fare la vita che avevano prima, seguendo le loro passioni, andando al cinema e a teatro. Il fatto di trovarsi dall’altra parte, sul palcoscenico, gli ha dato una grande soddisfazione e una spinta in più per continuare con forza il duro e lungo percorso riabilitativo. L’attività teatrale è un ottimo strumento di integrazione sociale e autodeterminazione della persona disabile; riuscire ad esibirsi in pubblico e in un contesto ufficiale come questo è un’occasione unica.

L’hanno scorso avete partecipato portando in scena uno spettacolo, come mai quest’anno avete scelto la proiezione di video?

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Massimiliano Piva e Alessia Veronese

I video non erano previsti, ci sono stati proposti e li abbiamo realizzati proprio perché ci sembrava importante documentare il lavoro complesso che sta dietro alla messa in scena, soprattutto nel caso di persone con disagio psichico e con difficoltà di relazione. Proiettarli durante la giornata al Comunale ci offre la possibilità di raggiungere molte più persone e di mostrare questi progetti laboratoriali agli operatori che lavorano nell’ambito del sociale, per condividere una metodologia di lavoro sperimentata per anni e che funziona, per aggiornarsi e conoscersi. In due parole, il video diventa uno strumento di sensibilizzazione, di promozione tecnica e un “certificato” che mostra la qualità dei servizi erogati nel territorio. Siamo molto soddisfatti di questi video, due perle che immortalano il lavoro di anni, lavoro che non avremmo potuto raccontare in modo così efficace solo attraverso la parola.

Effettivamente i video sono molto bene fatti. Le riprese dei laboratori e delle prove, le interviste agli attori su come hanno vissuto l’esperienza e agli operatori sulle tecniche teatrali utilizzate, mostrano tutta la ricchezza del percorso. Ci potete presentare brevemente i due lavori?
Entrambi sono stati realizzati da Alberto Gigante. “Gli ingredienti dell’amore” (24 min.) è un video-documentario sulla preparazione dell’omonimo spettacolo di teatro-psichiatria, che vede come protagonisti persone del Centro di salute mentale di Cento (Simap). “Un passo oltre” (5 min.), invece, è il risultato di un laboratorio con gli attori de “La Pieve” di Ostellato e Portomaggiore, che sono ragazzi con disabilità congenita. Con questo video abbiamo partecipato al Festival internazionale delle abilità differenti di Carpi e siamo arrivati terzi. La partecipazione attiva a manifestazioni come festival e simili ha proprio lo scopo di promuovere e testimoniare l’efficacia dell’arte terapia nello sviluppo dell’identità personale dell’individuo e del gruppo sociale.

In entrambi i video gli attori mostrano scioltezza e grande espressività. Addirittura in “Un passo oltre” mettono in scena addirittura una coreografia, in cui si muovono e si relazionano all’unisono. Il risultato è stupefacente. Alessia, il tuo punto di vista da pedagogista…
Il teatro è uno strumento molto efficace, soprattutto in certe situazioni di disagio. Ma ci sono alcuni ingredienti che fanno la differenza: il gruppo, il divertimento, la relazione, lo stare bene, costruire qualcosa. L’obiettivo non si raggiunge se si mette in scena un copione dall’inizio alla fine o se si raggiungono obiettivi prestabiliti. La ‘terapia’ è condividere con i propri amici un momento, un sorriso, le proprie emozioni e stare bene con loro. Terapeutico è costruire qualcosa divertendosi.
Per quanto riguarda l’altro video, “Gli ingredienti dell’amore”, occorre dire che “La compagnia del valori” di Cento è un gruppo eccezionale, i ragazzi sono molto motivati e le educatrici stanno facendo un ottimo lavoro. Prova ne è il fatto che le educatrici, l’infermiera e le volontarie del centro hanno partecipato personalmente al laboratorio, mettendosi in discussione, senza la paura di perdere il proprio ruolo. Nel video le vedete, sono entrate perfettamente in relazione con le persone in cura, raggiungendo una reale reciprocità di emozioni.
Aggiungo che sarebbe benefico per tutti, ma proprio tutti, perseguire questo tipo di valori, ricercando la condivisione, lo star bene insieme e rispettandosi reciprocamente.

Massimiliano Piva, regista, esperto in tecniche teatrali del Metodo Cosquillas
Alessia Veronese, pedagogista, esperta in protocolli educativi del Metodo Cosquillas

Partner che hanno contribuito alla realizzazione del progetto “Gli ingredienti dell’amore”: Az. Usl di Ferrara Distretto Ovest, Dipartimento assistenziale integrato, salute mentale e dipendenze patologiche, Università di Ferrara, Città del Ragazzo, Centro attività riabilitative Corte dei Liutai, Servizio civile regionale, Regione Emilia-Romagna, Teatro parrocchiale di Renazzo.

Partner che hanno contribuito alla realizzazione del progetto “Spiriti liberi” e al video che ne è stato tratto “Un passo oltre”: Az. Usl di Ferrara Distretto sociale Sud-Est, le Amministrazioni comunali di Ostellato, Portomaggiore, Argenta, Regione Emilia-Romagna Il Faro Asp. del Delta ferrarese e Csr Quisisana di Ostellato, Associazione Arti e mestieri di Ostellato e Ass. La Speranza di Portomaggiore, Coop. La pieve di Maiero, Agriturismo “Ai due laghi” di Gambulaga.

Il progetto “La Società a Teatro” è coordinato da Agnese Di Martino per l’Associazione Agire Sociale, Centro Servizi per il Volontariato.

Per il programma dell’evento [vedi]: 0532-205688, segreteria@csvferrara.it
Biglietteria Teatro Comunale: costo del biglietto 5 euro

LA TESTIMONIANZA/1
Non voglio essere violento come mio padre

di Elena Buccoliero

Certe conversazioni sono immersioni. Non è così un momento prima né un attimo dopo. Passeggi con quella persona, scambi qualcosa di tuo con cenni divertenti o profondi apparentemente qualsiasi: il testo di una canzone, un ricordo di scuola. È un percorso di avvicinamento, entrambi sappiamo che ci stiamo cercando come cerchi una stazione radio quando sei in viaggio. Poi ti fermi e stabilizzi il contatto e così con Andrea. Entri in quel territorio aspro dove insieme si è deciso di andare, che anzi ci si è incontrati apposta. Se ne uscirà poi, un poco straniti. Vicini e distanti, per quanto è stato forte tutto ciò che hai mostrato, tutto ciò che hai guardato in quel tempo insieme.
Così è stato incontrare Andrea, la sua ricerca interiore e la generosità con cui ha accettato di condividerla.

LA TESTIMONIANZA DI ANDREA – PRIMA PARTE

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Foto del concorso europeo indetto dalle Nazioni Unite per la lotta alla violenza sulle donne

Si dice nell’ambiente psicanalitico, e non ci volevo credere, che chi subisce violenza agisce violenza. Lo capisci nel tempo: chi ha preso le botte le ridarà. Nella vita familiare mi vengono degli attacchi d’ira improvvisi, furenti, che non mi riconosco.
Prima di avere una famiglia mia non ce li avevo. Da piccolo sì, ricordo un episodio in cui mio padre ha sforato e io ho spaccato un orologio, un’altra volta una porta – e guarda caso mio padre non mi disse niente. Ero impaurito da matti della sua reazione, ero un bambino, invece è stato zitto e ha cambiato la porta. Lì per lì non capivo ma adesso mi rendo conto che solo così ti ascolta. Sul piano della violenza, del sopruso, lui ti rispetta – perché ti riconosce. Se no ha la tendenza a sopprimerti con la sua violenza. Fisica, verbale di tutti i tipi. Anche al telefono, se lo mandi affanculo dopo ti richiama più tranquillo, se gli parli cercando di affrontare il discorso in termini pacati lo confondi. Non ha mai sviluppato la capacità di autoascolto, autoriflessione, è sempre scappato da se stesso e non è a suo agio con un “parliamone”.

IN FAMIGLIA
Sono il più giovane di quattro fratelli. È stata un po’ la mia fortuna. Tra me e la maggiore corrono nove anni di differenza e lei ci ha spianato la strada in molte cose. Le mie sorelle, che sono le due più grandi, hanno vissuto quelle briciole di ‘68 che in Italia è stato il ’77 perché erano già adulte, io avevo 13 anni e ho vissuto di riflesso una certa contestazione verso il sistema, il padre, il modello che i genitori stavano trasmettendo – e nel mio caso un non modello, basato sulla violenza. Mi hanno aiutato molto, da solo non sarei dove sono adesso.
Era un attimo. Anni che girava la droga e noi non siamo, nonostante tutto, dei disgraziati. Ognuno di noi ha le proprie paturnie, che cura o nasconde a suo modo, ma non siamo dei disgraziati e questo vuol dire che qualcosa di sano da qualche parte c’era. Forse proprio il rapporto tra di noi.
Una delle mie sorelle già a 16-17 anni contestava un po’ l’atteggiamento di mia madre. Studiando il comportamento animale si dice che a volte è la gazzella che “provoca” il leone, la vittima che cerca il carnefice. Con questo non ti sto dicendo che era colpa di mia madre, probabilmente era nel suo inconscio comportarsi da vittima ma in molti casi lei ha proprio provocato. Con il linguaggio, con un certo dargliela su ha avvalorato, per paura o per inconscio o per retaggi culturali, una famiglia come la mia. Poteva andarsene o reagire in vari modi molto tempo prima. L’ha fatto subito dopo che mi sono laureato io. Finché l’ultimo figlio era ancora da sistemare, nella sua logica di 17enne sposata incinta, è rimasta con suo marito.

Si erano sposati per amore?
C’è un’altra domanda? Io l’unica volta che li ho visti abbracciarsi e baciarsi ho provato ribrezzo, ce l’ho ancora fisso in testa.

Perché?
Non tolleravo che mio padre avesse quella faccia lì. Perché mio padre – a parte essere dall’esterno una persona splendida, la più simpatica del mondo – è davvero una persona violenta.

Era conosciuto così, come persona disponibile?
Gli altri non capivano assolutamente niente di quello che succedeva in famiglia. Lo vedevano sempre presente, il braccio destro del prete, iscritto – lui dice “convinto” – all’allora Dc, come ora è iscritto al Pd perché fondamentalmente sta dalla parte di chi governa. “È convinto di avere delle idee”, canta De Gregori.

Che lavoro faceva?
Lavorava in un ente regionale. In realtà si presentava in ufficio, staccava il telefono e andava in giro a fare altre cose, principalmente impianti elettrici e idraulici. Diceva sempre che guadagnava poco e in casa non dava niente, non ho mai capito come abbia fatto mia madre a mettere a tavola quattro bimbi – anzi cinque, lui compreso – tutti i giorni mattina e sera.

Era tirchio?
Non vedevamo quasi mai un soldo. Da grande mi hanno detto che con quegli impianti era molto bravo, e anche molto caro: non l’avevamo mai saputo. Ricordo che dopo la scuola a volte rimanevo in strada con i miei fratelli – facevo le elementari -, stavamo fuori delle ore saltando il pranzo perché mia madre diceva: “restate fuori che oggi dobbiamo discutere”, cose come “dammi un po’ di soldi che non so più come fare la spesa”, e noi terrorizzati su cosa avremmo trovato rientrando in casa.

UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO
Quando rimasi incinto della mia prima figlia ho scritto una lettera, identica per mio padre e per mia madre, anche se erano già divorziati e io ero scazzato con lui, ringraziandoli perché non mi hanno mai fatto mancare niente dal punto di vista materiale. E non è mica scontato! Non ricordo un giorno che non ho avuto un posto che potessi chiamare mio, e il necessario per mangiare, vestirmi, e le tante cure mediche di cui ho avuto bisogno.
La casa era dei miei nonni materni. L’avevano proprio costruita loro. Alcuni dicono sia stato uno dei motivi, o l’unico, per cui mio padre ha sposato mia madre. Nel dopoguerra essere dei diciassettenni pimpanti voleva dire sposarsi, il principale obiettivo di quella generazione era mettere su famiglia, la mamma in casa coi bambini e il papà a lavorare, quando ancora bastava un reddito, adesso a volte non ne bastano due.
Io non sono sicuro di esser stato desiderato e tanto meno cercato. Era una cultura in cui un figlio, se capita, si accetta, e mia madre l’ha fatto. Non posso rimproverarle niente. Anche mio padre nel suo modo, ma fosse stato solo per mio padre la famiglia non andava avanti.
In compenso ha cercato di fare la persona acculturata. Partecipava a un gruppo di studio cristiano un po’ in contrasto con la chiesa ufficiale. Ma mio padre non ha niente di cattolico, se parliamo di compassione, di pietas.

Avete mai provato a parlarne fuori di casa?
Lo dicevamo ma non ci credevano. Io più volte da piccolo, con miei coetanei, ho detto “se potessi gli spaccherei la faccia”. Magari ci aveva rullato di botte, mia madre era al pronto soccorso, ma la risposta non cambiava mai: “è sempre tuo padre”. Però lui, non posso dire che sia stato un padre. Tutt’al più un genitore. Se il padre è chi sostiene la famiglia, la incoraggia, dà il buon esempio, educa (con l’accezione – secondo me discutibile – di dire ai figli cosa è giusto e cosa è sbagliato), non posso dire di avere avuto un padre. Prendeva a ceffoni mio fratello perché fumava, ma ha fumato anche lui e appena finite le botte gli metteva le sigarette in tasca. Era una contraddizione continua.
Penso che uno dei mali più grandi, oltre a picchiare un bimbo, siano le botte che un bimbo vede. Mi ha fatto male vedere mia madre presa a botte, e poi in un paese connivente. Quante volte abbiamo cercato di scappare di casa e i vicini non aprivano la porta! Tutti sapevano, sentivano. Nessuno ci ha mai aiutato. Io ho pensato tante volte di affrontarlo ma non l’ho fatto perché il suo tipo di violenza lo avevo talmente impresso che bastava alzasse la voce perché cominciassi a tremare.
Una volta in un litigio furente mia sorella ha chiamato i carabinieri, lo portarono in caserma e penso gli diedero un sedativo, per come tornò. Noi in fretta e furia abbiamo preparato due valigie, mia nonna materna compresa che era già anziana, e siamo scappati. Sulla scala di casa lo abbiamo incrociato. Noi terrorizzati, “ora ci riempie di botte”, sai cosa doveva essere per lui l’affronto, la denuncia, il disonore, invece è stato come se non ci avesse visti. Siamo scappati dalla mia sorella maggiore, ci potevamo sistemare tutti, invece mia madre decise di tornare da lui. Io mi sono trovato un appartamento un po’ fuori città e andavo da lei tutte le domeniche, sapendola a casa da sola con mio padre non eravamo tranquilli.
Sai quante volte l’ho accompagnata al pronto soccorso e lei ha dichiarato che era caduta? Lui la picchiava poi andava via. La accompagnavamo noi, diceva che era caduta. Il medico cercava di parlarci, “Se lei dichiara che l’ha picchiata noi facciamo la denuncia”.

Chissà quante volte avrai avuto voglia di dirlo tu, al medico, come stavano le cose.
Sì, ma devi pensare che ero un ragazzino. Abbiamo provato anche a farlo fuori, in maniera fanciullesca, senza riuscirci. Cose tipo svitargli le ruote della macchina… Non si è mai fatto male.
La tentazione di farla finita in maniera cruenta c’è stata. Una volta mia sorella gli è saltata addosso e io ho avuto proprio paura: questi si ammazzano. Non ho mai visto in mia sorella quella violenza lì. Gli è saltata agli occhi e lì lui ha smesso di picchiarci. Il nostro atteggiamento solito invece lo debilitava. Lo mandava in un mondo che non sapeva gestire, e reagiva con la collera. Quando qualcuno lo affrontava – anche con mio fratello qualche volta si sono picchiati forte – allora si fermava.

UNA SEPARAZIONE TARDIVA

Poi tua madre ha deciso la separazione.
Le poche volte che ho parlato a mio padre dopo la fuga di mia madre, non si dava pace che una donna potesse vivere da sola. Mio padre ha sempre avuto un certo concetto delle donne: sono tutte troie e devono servire l’uomo. Parlando a quattrocchi davanti a un bicchiere di vino te lo dice esplicitamente, ma traspira da ogni poro. Se sua moglie è scappata di casa dev’esserci un altro, non può dire a se stesso “è scappata da me”.

Quanti anni aveva tua madre quando è andata via?
Sessanta esatti. Ha aspettato la mia laurea, però lei già prima, piano piano aveva portato una camicetta dalla cugina, un maglioncino dalla zia… ha preparato tutto e un bel giorno non è più tornata. Ha cambiato città. È stata per un periodo in albergo, diversi alberghi per paura che lui la trovasse. Da noi figli lei non poteva venire perché lui l’avrebbe ripresa subito.

Anche prima della tua laurea eravate già tutti e quattro indipendenti.
Sì, ma restava in mia madre la dipendenza psicologica da un voto forse inconscio e poi divenuto consapevole, come se solo allora potesse dire: “il mio compito l’ho fatto, posso pensare a me stessa”. In maniera maldestra, perché poco dopo le è partita la testa. E per quanto si dica che il cosiddetto Alzheimer viene a chiunque, se per 43 anni non puoi chiederti cosa stai pensando e prendi le botte, la mente non è cosi contenta. Mia sorella dice che non è vero, per me un nesso con la malattia c’è ma se anche non ci fosse, mia madre meritava di vivere una vita pensando a se stessa per qualche anno. All’inizio aveva provato: qualche sera a teatro, le amiche, si era iscritta al circolo degli anziani… poi le è partita la testa e ormai non sempre mi riconosce. Fisicamente è in forma ma la testa non c’è’ più da tempo.
Meritava almeno altri trent’anni per recuperare la sua vita. Qualunque fosse, perché per me non lo sapeva neppure. Quando per quarant’anni non ricevi mai ascolto, sei sempre in conflitto e non in quello sano, costruttivo, ma nella violenza, non cresci la tua vita, cresci la vita di un altro. Nel suo caso quella dei figli. Lei ha dato la vita per i figli, veramente. Mi sono messo vagamente poche volte nei panni di mia madre e mi sono trovato anch’io a chiedermi chi cazzo sono e cosa penso.
Mio padre… Mangiavi all’ora che voleva lui, a cena c’era il tg e bisognava stare tutti zitti ad ascoltare perché dopo t’interrogava. Io passavo il tempo a dirmi: “se ora mi chiede cosa sto pensando posso dire questo. No, se dico questo s’incazza e mi mena mezz’ora. Allora quest’altro… No, non va bene”. Così, tutto il tempo a cercare qualcosa da dire. Perché di punto in bianco lui ti poteva chiedere: “Cosa stai pensando?” e se rispondevi magari la verità, ma non lo convincevi, attaccava: “Non fare il furbo con me!”. Volavano i bicchieri e le sedie, mai le parolacce. E penso, quelle poche volte nei panni di mia madre, come dev’essere vivere 43 anni così, senza poter pensare.
Tutti i giorni dopo pranzo andava al bar a fare la partita a carte, era il rito del padre di famiglia, mentre lei sgobbava. Poche volte l’ho vista sdraiarsi un attimo sul divano o leggere un libro, ma se in lontananza sentiva la macchina di mio padre che rientrava si alzava di scatto perché la donna deve sgobbare, non poteva farsi beccare in un momento di relax. Quarantatre anni cosi. Tradimenti, continuamente, dicono anche durante il viaggio di nozze a Venezia. Una ignominia indescrivibile.

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Elena Buccoliero è sociologa e counsellor, da molti anni collabora con Azione Nonviolenta, rivista del Movimento Nonviolento. Per il Comune di Ferrara lavora presso l’Ufficio diritti dei minori. È giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Bologna e direttore della Fondazione emiliano romagnola per le vittime dei reati.

Questa testimonianza è stata pubblicata la prima volta su Azione Nonviolenta, il periodico del Movimento Nonviolento che ha dedicato un numero tematico alla violenza di genere. La ripubblichiamo qui per gentile concessione dell’autrice, in occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.

Per saperne di più sulla nonviolenza in Italia e nel mondo [vedi]

Altri articoli pubblicati da ferraraitalia sulla ricorrenza della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”: alcuni dati [vedi] e la celebrazione del 22 novembre a Ferrara [vedi]

LA RICORRENZA
Henri de Toulouse-Lautrec, la vivacità della Belle Epoque

Un pittore che dipinge ballerine in stile Moulin Rouge, questo il doodle con cui Google ricorda oggi uno dei più grandi artisti della storia, Henri de Toulouse-Lautrec, nato 150 anni fa ad Albi, regione dei Pirenei francesi, da un’antica famiglia nobile.
Grande ammiratore di Cézanne, Renoir, Manet e, soprattutto, di Degas, Lautrec s’interessò alla xilografia giapponese, che conobbe grazie a Van Gogh. Nel 1891, quando il Moulin Rouge gli commissionò la realizzazione di un manifesto pubblicitario, che sarebbe stato affisso in tutta Parigi, per l’artista iniziò un periodo di notorietà e di commissioni importanti: produsse 31 manifesti, tra cui famosi sono quelli per Jane Avril, Aristide Bruant, la ballerina May Milton, il Divan Japonais e il Jardin de Paris.

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La sua fama è legata al suo ruolo nel post-impressionismo francese e alle scene che ritraggono i molti e variegati aspetti della vita parigina: la politica, i movimenti culturali, i divertimenti dei ceti popolari e la nascita di forme d’intrattenimento come i café-concert e i cabaret. Il quartiere di Montmartre, le ballerine, il cancan del Moulin Rouge, le scene di vita quotidiana nei locali e fra le mura domestiche, i poster e i manifesti colorati, fra i quali quello del “gatto nero”, hanno contribuito a rendere celebre questo grande artista. Indimenticabile per tutti. Buon compleanno, allora, Henri.
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La gioventù che ‘gioca’ con la bellezza

La nebbia stancamente accompagna il calare del sole mentre varco il portone del Museo Archeologico di Spina; salgo lo scalone col ritmo agiato offerto dai gradini di marmo istoriato; infilo il breve corridoio ed ecco spalancarsi il grande salone.
Palazzo Costabili, Palazzo di Ludovico il Moro, Museo Archeologico, tappe e momenti di un falso d’autore affascinante dove le carte geografiche che adornano le pareti hanno come fregio i versi gonfi di classicità dell’ode carducciana “Alla città di Ferrara”. Il podio è posto accanto al muro più lungo della sala, custodito da un enorme cratere rosso a figure nere. Le seggiole bianche abbracciano la pedana coperta da una moquette azzurro scura; sopra, una seggiola dallo schienale diritto e un pianoforte gran coda quasi addossato alla parete. Brusio di voci e lento riempirsi della sala. Mi accompagnano alla prima fila: mai in lunghi anni di frequentazione musicale mi son trovato così vicino agli esecutori.

Ed eccole le artiste: Caterina Demetz, la violinista, alta slanciata in pantaloni neri, maglietta nera sbracciata con un piccolo tatuaggio al braccio sinistro; Federica Bortoluzzi meno alta, completamente vestita di nero e i capelli tirati a coda di cavallo: sono due belle ragazze che potresti incontrare a percorrere la “vasca”, il sabato sera, tra i portici del Duomo e via Bersaglieri del Po. Il concerto è organizzato dalla benemerita associazione Bal’danza, in collaborazione con la rivista “Amadeus” per rendere omaggio al venticinquennio della nascita della rivista musicale che, proprio l’anno prossimo, offrirà ai lettori il cd di questo concerto composto da quattro sonate per violino e pianoforte di Mozart: quelle comprese tra il 1778 e il 1781, anno in cui Mozart si trasferirà definitivamente a Vienna.

Caterina Demetz al violino, Federica Bortoluzzi al pianoforte
Caterina Demetz al violino, Federica Bortoluzzi al pianoforte

Caterina abbraccia il piccolo violino, Federica si stringe nelle spalle e sparisce quasi; la testa a un centimetro dallo spartito. Nell’aria cominciano a diffondersi le note della bellezza pura. E le giovani, ormai bellissime, “giocano” con la bellezza, nel senso etimologico di jouer: suonare. Nel viso infantile di Federica aleggia quel sorriso misterioso, come un segreto, che talvolta si vede aleggiare tra gli esecutori e i direttori d’orchestra. Un’intesa unica tra loro e l’autore. Il labbro inferiore della pianista viene leggermente morsicato, la testa s’infossa ancor più tra le spalle.
Frattanto, regalmente, Caterina alza imperiosa il braccio che impugna l’archetto e il riflesso si staglia per un gioco di luci sulla superficie lucida del pianoforte. La testa si alza fieramente e sgorga limpida e grave, a volte pizzicata, la voce della bellezza.

Alla fine della prima sonata il mio vicino di posto, un importante ginecologo che è anche poeta e romanziere, mi sussurra: “Pensa la felicità di quel bambino che nasce tra suoni divini e giunge alla luce alimentato di bellezza!” Sbalordito guardo meglio e capisco la battuta. Una rotondità inequivocabile rende ancor più bella la figura di Caterina. E penso alla fortuna di quel bambino che ascolta nel caldo materno quei suoni divini in un luogo che custodisce una sapienza antica fatta figura, colore, materia.

Quel che maggiormente mi colpisce è la suprema naturalezza di quel suono, la sua compenetrazione con la vita, il senso di un’agiatezza delle forme che diventano vita e verità.

Perché la bellezza è verità. E’ la realtà suprema.

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Le concertiste ricevono i meritati applausi

Ascolto Daniel Barenboim la stessa sera che parla in televisione e che spiega la semplicità della musica che diventa o dovrebbe diventare necessaria come il latte materno. E la sciagurata e miope decisione della politica italiana – ma non solo – di escludere quasi del tutto dalle scuole, se non quelle specializzate, la musica che è il ritmo della bellezza.
Mentre il concerto s’avvia alla fine le guance di Caterina s’arrossano nel tentativo di svelare tutta la fragorosa bellezza dell’ultimo movimento della Sonata 26 e sembra di ritrovarsi in paradiso. Quel paradiso che è il giardino da cui siamo stati cacciati e che incessantemente lo spirito umano, come ci spiega Rudolf Borckardt nel suo “Il giardiniere appassionato” tenta di riconquistare.

Così Amadeus tramite le due ragazze che “giocano” con la sua musica ci indica la via per riconquistarlo e per renderci – almeno per un’ora – felici.

L’INTERVISTA
Maurizio Mariano: il pianista storico di Franco Simone

Maurizio Mariano, nato a Lecce, inizia da giovanissimo gli studi classici presso il Conservatorio della sua città, contemporaneamente si dedica allo studio della musica moderna suonando con diversi gruppi. Trasferitosi a Napoli, conosce Aurelio Fierro, che accompagnerà in numerosi concerti nazionali e internazionali.

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Maurizio Mariano e Franco Simone

Nel 1972 incontra il cantautore Franco Simone, con cui inizia un rapporto di collaborazione che dura ancora oggi. Nel 1990, insieme, realizzano “VocEpiano (dizionario dei sentimenti)” cui segue un fortunato tour in Canada e Sud America; la stessa innovativa formula (solo voce e pianoforte) sarà ripetuta nel 2003, con l’album “Dizionario (rosso) dei sentimenti”.
Nel 2004 partecipa a “Emilia-Romagna En Vivo”, un tour live in Sudamerica, sponsorizzato dalla Regione, dove con l’orchestra di Paolo Belli, accompagna, tra gli altri, Silvia Mezzanotte, Riccardo Fogli, Beppe Carletti e Umberto Tozzi. Nello stesso anno compone la colonna sonora del film “Dimenticare mio padre” e nel 2005 realizza il cd “Nel cuore del pianoforte” realizzato con un’intera orchestra e comprendente brani di stile romantico, bossa, jazz e fusion.
Nel 2010 partecipa, in qualità di pianista e supervisore artistico, alla realizzazione del nuovo lavoro discografico di Franco Simone: “Nato tra due mari”.
Da oltre vent’anni Maurizio Mariano è docente nelle Scuole di Musica Roland ed ha creato, nel Salento, “spazi musicali” dove poter apprendere e perfezionare l’arte del “fare musica”.

Tanti anni di carriera, una vita dedicata alla musica, come hai iniziato?
Ho mosso i primi passi nella musica sin da bambino! A 10 anni ho iniziato il conservatorio e contemporaneamente suonavo con un gruppo di cui ero la mascotte. Ricordo che suonavo solo alcuni brani perché non conoscevo tutti gli accordi … e da allora non ho più smesso.

Lavorare con Aurelio Fierro è stata un’esperienza importante per la tua crescita artistica e professionale?
L’esperienza con Aurelio Fierro, durata 2 anni, è stata sicuramente fondamentale per la mia crescita artistica. Suonare i grandi classici napoletani è di per sé una scuola, averlo fatto a soli 22 anni – al fianco di un artista di tale spessore – mi ha consentito di mettere in pratica la conoscenza classica arricchendola, però, di intensità emotiva. Contemporaneamente collaboravo con il Maestro Beppe Vessicchio per la King, storica casa discografica di Aurelio Fierro.

Lavori da molti anni con Franco Simone e spesso lo accompagni da solo con il pianoforte, quali doti professionali e di intesa bisogna possedere per riuscire in questo?
Il VocEpiano è “un’arte a parte”. Posso dire, con una nota di orgoglio, che siamo stati i primi a realizzare questo progetto, nato come strenna natalizia per gli amici più cari di Franco. L’unica grande dote professionale che sicuramente agevola l’interazione tra cantante e pianista è una profonda conoscenza dell’armonia. Se poi a questo si aggiungono più di 40 anni di collaborazione, l’intensa è perfettamente naturale.

Come sono stati registrati i due album VocEpiano del 1990 e del 2003?
Ciascun album è stato registrato in un solo pomeriggio in presa diretta. Non posso parlare di difficoltà e di soluzioni adottate perché, per noi, è stato come eseguire un concerto dal vivo. E ora, quando ci esibiamo nel “VocEpiano” è come se registrassimo!

“Nel cuore del pianoforte” è il titolo di un tuo album, come nasce questo progetto?
Non è un progetto. Ho solo dato voce ai miei “appunti musicali”… A conferma di ciò la mancanza di criterio commerciale. Nell’album sono presenti brani di varia natura, dall’orchestrale all’elettronico, dalla ballade di un minuto alla bossa di quattro.

Nel film “Dimenticare mio padre” di Antonio Miglietta, hai sottolineato i momenti più intensi del film, con melodie che ne addolcivano le asprezze …

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Maurizio Mariano

Ho composto i vari frammenti musicali del film conoscendo solo la storia che si voleva narrare. Ciò che più emerge, forse, è la drammaticità di note che, “violentandomi” per diverse notti, hanno dato vita al leitmotiv che accompagna le immagini del film.

“Il tema di Giulia”, tratto dalla colonna sonora di “Dimenticare mio padre” è eseguita da molti pianisti classici in alcuni paesi europei. Una grande soddisfazione?
Naturalmente sì. Ho messo a disposizione online musica e spartito, non credendo che potessero arrivare così lontano. La tecnologia, se ben usata, unisce.

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Franco Simone e Maurizio Mariano in VocEpiano a Viña del Mar in Cile

Sono anni che accompagni Franco Simone in giro per il mondo. Nel febbraio 2014 avete portato in Cile e in Uruguay lo spettacolo “VocEpiano”. Una responsabilità diversa, rispetto a quando suonavi con il gruppo?
I concerti in Sud America hanno sempre previsto la formazione al completo, supportata da grandi strutture tecniche. Ci presentavamo “in abito da sera”. Proporsi in duo è stato come esibirsi “in lingerie”, voce e piano messi a nudo. Più che una responsabilità sento, tuttora, un coinvolgimento maggiore che, grazie alla vocalità di Franco, raggiunge la massima espressione.

Un ricordo di Enzo De Carlo, che per tanti anni ha suonato insieme con te nel gruppo di Franco?
Di ricordi ne ho infinti… Con Enzo ho condiviso le grandi platee e le gite in famiglia. Oltre che il validissimo collega, ricordo le risate di un fratello.

Progetti futuri?
Da oltre 25 anni insegno pianoforte nelle scuole che dirigo nel Salento. Il progetto è sempre lo stesso: dare la possibilità a grandi e piccoli di avvicinarsi alla musica. Con Franco, invece, stiamo allestendo il suo ultimo lavoro “Stabat Mater”, opera rock sinfonica che vede protagonisti, oltre allo stesso Franco, Michele Cortese e Gianluca Paganelli.
Sullo sfondo di questo panorama musicale non poteva mancare un viaggio in Cile la prossima primavera e, perché no, nei ritagli di vita tanti altri “appunti musicali” cui dare voce.

Spartiti e contributi musicali di Maurizio Mariano, sono liberamente prelevabili nel suo sito [vedi]

L’impronta delle mani nella nostra vita

“Hands: l’impronta delle mani nella nostra vita” è il titolo del primo social movie realizzato in Italia e prodotto dallo studio Kairòs di Parma [vedi]. L’idea è quella di proporre un nuovo strumento di comunicazione fondato sul crowdsourcing, in grado quindi di utilizzare la partecipazione per la produzione di messaggi: una comunità di persone partecipa, con piccoli spezzoni di video alla produzione di una storia; l’esito è un film costruito attraverso tante microimmagini che compongono un racconto. Il social movie, quindi, è una forma di creatività condivisa che valorizza le capacità espressive di molti e che lascia emergere le tracce di emozioni, impressioni, desideri, esperienze di tutti coloro che partecipano alla produzione.
Il modello ha un precedente nel celebre film di Ridley Scott del 2010 “Life in a day”, il primo social movie: un esperimento globale per la creazione del più grande lungometraggio generato dagli utenti. Il 24 luglio 2010, gli utenti della community di YouTube, hanno avuto 24 ore di tempo per immortalare uno spaccato della propria vita con una videocamera ed inviare i file al relativo canale YouTube del progetto. Successivamente Gabriele Salvatores ha raccolto e montato per l’edizione italiana i 44.197 “messaggi nella bottiglia”, i video che gli italiani hanno girato con i telecamere, cellulari e fotocamere il 26 ottobre 2013 per partecipare a “Italy in a day”.
Hands, il primo esperimento nato in Italia, riprende questa filosofia per farne uno strumento di comunicazione: numerosi appassionati hanno inviato brevi filmati, fatti con smartphone e videocamere, interpretando il tema secondo il loro punto di vista. Poi uno staff di professionisti, con la regia di Daniele Di Domenico, ha lavorato alla realizzazione dell’opera definitiva. Il progetto è stato sostenuto dal Fondo sociale europeo e ha raccolto anche l’attenzione del Tg2 [vedi].
Al di là dell’interesse per la pratica del crowdsourcing, mi piace che proprio la prima esperienza di social movie italiana abbia come soggetto le mani: un progetto che si fonda sulle nuove tecnologie declinate in chiave social assume come punto di partenza l’elogio della capacità espressiva delle mani. Con le mani scriviamo, dipingiamo, facciamo musica, coltiviamo i fiori, accarezziamo, mangiamo, entriamo in contatto con gli oggetti e con lo spazio circostante, con le mani pensiamo. La storia del pensiero umano inizia per la capacità dell’uomo di utilizzare la capacità di presa, sempre più raffinata, delle mani. La mano non è solo una protesi della mente, è ben di più. Chiunque abbia pratica di scrittura, conosce bene il meccanismo generativo del gesto sul pensiero, per cui il foglio si riempie con il contatto delle mani sulla tastiera.
Per la comunicazione d’impresa il social movie potrebbe restituire immagini più autentiche e significative di quelle diffuse dai media, intercettare sentimenti, generare empatia e consapevolezza su un uso generativo e non passivo della rete. Anche per la didattica queste esperienze sarebbero stimolanti per raffinare la capacità di osservazione e di interpretazione, per insegnare a raccontare la vita quotidiana delle persone che lavorano e vivono accanto a noi, andando oltre i significati veicolati dal senso comune e le immagini stereotipate dei video diffusi in rete.

Maura Franchi – Laureata in Sociologia e in Scienze dell’Educazione. Vive tra Ferrara e Parma, dove insegna Sociologia dei Consumi e Social Media Marketing. Studia i mutamenti socio-culturali connessi alla rete e ai social network, le scelte e i comportamenti di consumo, le forme di comunicazione del brand.
maura.franchi@gmail.com

IMMAGINARIO
Salama da sugo Ipg.
La foto di oggi…

La “Salama da sugo” conquista il riconoscimento di Indicazione geografica protetta (Igp). Prodotto a base di carne di maiale, che risale alla cucina rinascimentale degli Estensi, è un piatto tipico delle feste. Sulle tavole ferraresi è la versione più succulenta di zamponi e salumi da pentola. La nuova Igp è ufficializzata con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 24 ottobre scorso e il provvedimento entra in vigore oggi, 24 novembre. (Giorgia Mazzotti)

OGGI – IMMAGINARIO DEL GUSTO

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Salama da sugo con radicchio rosso in una composizione con luce caravaggesca (foto realizzata con la tecnica del ‘light painting’ da RICCARDO BONFATTI)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

GERMOGLI
Una grande impresa femminile.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Una grande donna, l’italiana Samantha Cristoforetti, è la protagonista della missione spaziale Futura.

 “I grandi uomini intraprendono le grandi imprese perché le sanno tali. I pazzi perché le credono facili”. (Luc de Clapiers de Vauvenargues)