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Giorno: 19 Dicembre 2014

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Rapporto 2014 dell’economia dell’Emilia-Romagna: cresce lievemente il Pil (+0,3%), trainato dall’export che segna un +4,2%

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Prospettive di una moderata ripresa (+1%) nel 2015. Un ruolo determinante per la crescita potrà esser svolto dall’attuazione dei Fondi strutturali, 2,5 miliardi, accresciuta rispetto alla precedente programmazione. Il neo presidente della Regione Stefano Bonaccini: “ci sono segnali positivi, spiragli di luce dopo un lungo periodo di buio. Da qui deve iniziare la ripresa. L’obiettivo è il lavoro e la crescita per restituire piena occupazione. Nuovo Patto per il lavoro e la crescita a gennaio

Nel 2014 per l’economia emiliano romagnola torna il segno più: il Pil sale dello 0,3%, in controtendenza rispetto alla diminuzione dello 0,4% in media prevista per l’Italia. A sostenere l’economia emiliano-romagnola è l’export, che fa segnare un aumento del 4,2%. Numeri che, sebbene debolmente orientati al segno positivo, sono lontani dalla situazione ante crisi del 2007: però se questa tendenza si confermerà, nel biennio 2015-2016 potrebbe arrivare la ripresa.
È questo il quadro che emerge dal Rapporto sull’economia regionale 2014, realizzato da Unioncamere e Regione Emilia-Romagna, presentato questa mattina a Bologna.
Nel concludere i lavori di presentazione del Rapporto 2014, il neo presidente della Regione Stefano Bonaccini ha evidenziato che «ci sono segnali positivi, spiragli di luce dopo un lungo periodo di buio. Da qui deve iniziare la ripresa. L’obiettivo è il lavoro e la crescita per restituire piena occupazione. Anche se non potrà toccare i livelli prima della crisi, sarà una nuova e buona occupazione. Per questo il prossimo gennaio realizzeremo un nuovo “Patto per il lavoro e la crescita” nel quale Regione, enti locali, Università e le forze economiche e sociali fissino insieme le priorità su cui, ciascuno per la propria parte, impegnarsi nei prossimi anni».
Il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna Maurizio Torregggiani ha sottolineato che «stiamo affrontando una crisi strutturale di un modello che cambia il paradigma. Per la prima volta da lungo tempo si arresta però la caduta. Tre sono gli elementi che potranno contribuire a riprendere la strada dello sviluppo: il sapere inteso come formazione e fattore di competitività, le regole orientate alla semplificazione, la creazione di valore, quindi capacità di fortificare le reti di relazioni. Questo sforzo potrà irrobustirsi se, come istituzioni e sistemi territoriali, saremo in grado di sostenere il binomio impresa-lavoro, sotto vari aspetti: accesso al credito, semplificazione amministrativa, internazionalizzazione e innovazione».

I numeri
L’Emilia-Romagna si contraddistingue per l’apertura ai mercati esteri: secondo i dati Istat, nei primi nove mesi del 2014 le esportazioni dell’Emilia-Romagna sono apparse in crescita del 4,2 per cento (+1,4 per cento in Italia; +3,0 per cento nel Nord-est), collocando la regione tra le più dinamiche del Paese. Questa crescita si traduce in una leggera diminuzione dei prezzi impliciti all’export (-1 per cento), segno di politiche commerciali piuttosto attente a mantenere quote di mercato spesso conquistate con enormi sforzi, anche a costo di comprimere i margini di guadagno. In questo quadro – associato a un andamento meno positivo per la domanda interna che dovrebbe rimanere inalterata rispetto all’anno precedente – l’export è risultato l’unico concreto sostegno all’economia, arrivando nel 2014 a incidere in termini reali per il 37,5 per cento del Pil rispetto al 35,7 per cento del 2013 e 33 per cento del 2007. Caratterizza l’export dell’Emilia-Romagna l’aumento del 4,2 per cento dei prodotti metalmeccanici, che hanno costituito il 55,6 per cento delle vendite all’estero. Il comparto più importante sotto l’aspetto economico e tecnologico, vale a dire le macchine e apparecchi meccanici nca (è compreso il segmento del packaging), è cresciuto del 2,0 per cento. Da evidenziare l’ottimo andamento di “Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi”, il cui export è aumentato del 9,0 per cento. I prodotti della moda – hanno costituito l’11,8 per cento dell’export – sono cresciuti del 5,3 per cento, accelerando rispetto all’incremento del 2,8 per cento dell’anno precedente. Il sistema agroalimentare, che ha rappresentato il 10,2 per cento del totale delle vendite all’estero, si è distinto negativamente, facendo registrare una diminuzione dello 0,4 per cento, dovuta ai prodotti agricoli (-3,3 per cento), a fronte della stabilità dell’industria alimentare e bevande. Negli altri settori i prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi, che includono la produzione di piastrelle, sono cresciuti del 5,8 per cento. Altri aumenti per prodotti chimici (+3,8 per cento), farmaceutici (+8,6 per cento), articoli in gomma e materie plastiche (+4,4 per cento) e i mobili (+14,2 per cento).

A fine settembre 2014, la consistenza delle imprese attive è diminuita dell’1,1 per cento rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, per un totale, in termini assoluti, di poco più di 4.600 imprese. È dalla fine del 2011 che la compagine imprenditoriale dell’Emilia-Romagna diminuisce costantemente. Ogni comparto industriale ha accusato diminuzioni, con l’unica eccezione di quello energetico (+2,1 per cento), che ha tradotto la spinta delle produzioni da fonti alternative. Ancora in calo l’agricoltura, mentre il terziario ha mostrato una maggiore tenuta. Dalla generale diminuzione si sono distinte le imprese controllate da stranieri (+2,5 per cento), mentre sotto il profilo dell’età degli imprenditori sono state le imprese giovanili a soffrire maggiormente (-4,7 per cento), a fronte della più contenuta riduzione rilevata nelle altre (-0,9 per cento). Le imprese femminili, escluso le società di persone, sono calate anch’esse (-0,1 per cento), ma con una minore intensità rispetto alle altre (-1,1 per cento). Continua il trend ascendente delle società di capitale.

L’andamento del mercato del lavoro è stato caratterizzato dal leggero incremento dell’occupazione e dalla nuova crescita delle persone in cerca di lavoro. Nei primi nove mesi del 2014 l’occupazione dell’Emilia-Romagna è mediamente ammontata a circa 1.941.000 persone, vale a dire lo 0,1 per cento in più rispetto all’analogo periodo del 2013. Nella più omogenea ripartizione nord-orientale è stata rilevata una crescita più elevata, pari allo 0,4 per cento, mentre in Italia c’è stata una diminuzione dello 0,2 per cento. Sotto l’aspetto del genere, sono stati i maschi a contribuire alla sostanziale tenuta dell’occupazione (+1,2 per cento), bilanciando il calo accusato dalle femmine (-1,2 per cento). Dal lato della posizione professionale, sono stati gli occupati autonomi a determinare la crescita complessiva dell’occupazione (+0,7 per cento), a fronte della leggera diminuzione degli occupati alle dipendenze (-0,1 per cento).

Nei primi nove mesi del 2014 la produzione dell’industria in senso stretto dell’Emilia-Romagna è mediamente diminuita dello 0,5 per cento rispetto ai primi nove mesi del 2013, a fronte della stabilità rilevata in Italia. Al timido aumento del primo trimestre sono seguiti sei mesi caratterizzati da cali, contenuti, ma progressivamente più accentuati.

Il volume di affari dell’industria edile è diminuito del 4,6 per cento rispetto all’analogo periodo del 2013 (-6,3 per cento in Italia), consolidando la tendenza negativa in atto dall’estate del 2008. A questo nuovo deludente risultato hanno contribuito tutti i trimestri, in particolare il terzo, che si è chiuso con un calo tendenziale del 6,7 per cento. Nei sei mesi precedenti le diminuzioni avevano oscillato tra il 3-4 per cento.

Nel terzo trimestre 2014 è stata rilevata in Emilia-Romagna una diminuzione nominale delle vendite al dettaglio in forma fissa e ambulante del 3,3 per cento rispetto all’analogo periodo del 2013 (-4,3 per cento in Italia), tuttavia più attenuata rispetto alla situazione pesantemente negativa emersa nei primi nove mesi dell’anno precedente (-6,2 per cento). Le situazioni più critiche sono state registrate nella piccola e media distribuzione, i cui cali si sono attestati rispettivamente al 4,9 e 2,9 per cento. La grande distribuzione ha evidenziato una relativa maggiore tenuta (-1,1 per cento). L’agricoltura è stata penalizzata dalla riduzione dei prezzi alla produzione. L’occupazione è calata dell’1,1 per cento e altrettanto è avvenuto per la consistenza delle imprese (-3,0 per cento). In riflusso il mercato del credito: secondo le statistiche divulgate dalla Banca d’Italia, a fine settembre 2014 gli impieghi bancari “vivi”, ovvero al netto delle sofferenze, concessi alle imprese e famiglie produttrici, sono diminuiti tendenzialmente in Emilia-Romagna del 4,9 per cento. Crescono del 4,4 per cento i depositi, ma anche le sofferenze. Calano nuovamente gli sportelli.

Le previsioni
Per il 2015-16 le previsioni di Unioncamere Emilia-Romagna e Prometeia descrivono per la regione un’economia in ripresa, sia pure moderata, ma il volume di ricchezza prodotto resta ancora inferiore ai livelli precedenti la crisi. Il 2015 si prospetta per l’Emilia-Romagna come un anno di crescita più consistente, dopo quella assai contenuta del 2014. Il Pil dovrebbe crescere dell’1 per cento (sostenuto principalmente dalla domanda estera), in misura più ampia rispetto a quanto previsto per l’Italia (+0,5 per cento), mentre nel 2016 la ripresa dovrebbe consolidarsi. Per il Pil si prospetta una crescita reale dell’1,5 per cento, più ampia di quella prevista per l’Italia (+1,1 per cento).
Un ruolo determinante per la crescita verrà dall’attuazione dei Fondi strutturali destinati dall’Ueall’Emilia-Romagna (Fesr, Fse e Fears cui si aggiungono la partecipazione ai diversi Pon nazionali e alle ulteriori iniziative dirette della Commissione come Horizon, Creative Europe e Cosme) che presentano una dotazione, accresciuta rispetto alla precedente programmazione, sui 2,5 miliardi. Per gli effetti di queste politiche (in una proiezione di scenario 2020/2023, modello realizzato da Prometeia), gli andamenti macro-economici dovrebbero intraprendere un percorso di crescita teso a consolidarsi sopra l’1 per cento nel periodo 2018-2020, accompagnando un aumento degli investimenti fissi lordi superiore all’1,5 per cento. In questo scenario il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi intorno al 5 per cento, per raggiungere il 3,8 per cento nel 2023. Particolarmente significativa il grado di apertura commerciale dell’economia regionale, che passerebbe dal 40,6 per cento di oggi al 61,8 per cento del 2023. La capacità di creare nuove imprese crescerà, così come la sopravvivenza delle imprese dopo i primi 5 anni, e riprenderanno a un ritmo più sostenuto anche gli investimenti innovativi. Il numero dei ricercatori presenti in impresa dovrebbe consentire un raddoppio del valore dell’indicatore (raggiungendo in valore assoluto le 17.000 unità, che rappresentano quasi la metà dei circa 40.000 addetti alla ricerca e sviluppo previsti a livello regionale), contribuendo a un livello di ricerca e sviluppo sul Pil che si attesta sul 2 per cento intorno al 2020, con un forte contributo della componente privata.

Area colpita dal sisma 2012: segnali positivi in controtendenza
Nonostante sia ancora complesso valutare l’evoluzione del contesto economico dell’area a causa della disponibilità limitata di dati recenti e allo stesso tempo sia difficile riuscire a distinguere gli impatti negativi causati direttamente dal terremoto da quelli collegati alla crisi economica, l’analisi di alcune variabili sul sistema produttivo (unità locali e addetti) e sul mercato del lavoro (avviamenti e cessazioni di posizioni di lavoro e ricorso alla cassa integrazione in deroga) evidenziano segnali positivi per l’area, comunque migliori rispetto a quelli dell’intera regione.
Si parla di un’area estesa tra le province di Reggio Emilia, Modena , Bologna e Ferrara, che nel 2011 ha prodotto 19,6 miliardi di euro di valore aggiunto (pari al 15,9% del valore aggiunto regionale e al 2% di quello italiano) e 12,17 miliardi di euro di esportazioni (il 25,4% del totale regionale).
Emergenza
Per la gestione della fase di emergenza il Commissario delegato per la Ricostruzione ha programmato oltre 900 milioni di euro di contributi, di cui 755 milioni di euro già liquidati ai beneficiari finali.
Per far fronte alla mancanza di liquidità da parte delle imprese e dei lavoratori autonomi, sono stati attivati canali di finanziamento agevolato per il pagamento dei tributi, dei contributi previdenziali ed assistenziali, i premi per l’assicurazione obbligatoria, con l’erogazione di oltre 637 milioni di euro di prestiti agevolati a più di 4.600 imprese.
Ricostruzione
Per quanto riguarda la riparazione, ripristino e ricostruzione per le attività produttive, agricole e commerciali all’inizio di dicembre le richieste di contributo presentate dalle imprese attraverso l’applicativo Sfinge sono 1.571, per un investimento complessivo di un miliardo e 544 milioni di euro circa. A queste si devono aggiungere le prenotazioni registrate finora che ammontano a poco meno di 4 mila domande. Le domande ammesse a finanziamento sono finora 963, per 559,2 milioni di contributi concessi.
La riparazione e il ripristino immediato di edifici ed unità immobiliari ad uso abitativo, incluse le attività produttive ricomprese negli edifici danneggiati ha visto finora 13.412 domande presentate e prenotazioni effettuate, corrispondenti a circa il 96% del totale dei 14.000 edifici danneggiati A poco più di due anni dall’avvio della ricostruzione privata, sono in corso 6.112 domande di ripristino di edifici. Le ordinanze per la liquidazione dei finanziamenti sono state finora 4.353, per un importo di 850 milioni di euro di contributi concessi.
Nell’ambito degli interventi di rimozione delle carenze strutturali e di prevenzione sismica finalizzati alla prosecuzione delle attività per le imprese, a fine novembre le domande presentate con istruttoria chiusa sono 792, di cui 658 ammesse a contributo. A queste si devono aggiungere 642 prenotazioni presentate finora sull’ordinanza 91. Complessivamente sono stati concessi finora oltre 21,6 milioni di euro, di cui l’85% circa già liquidato alle imprese.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha messo a disposizione 50 milioni di euro. Sui 3 bandi, sono state presentate 283 domande di finanziamento, corrispondenti a oltre 186 milioni di investimento e 77 milioni di contributi richiesti. I progetti approvati sono stati 243, equivalenti a 123,2 milioni di euro di investimento. I contributi concessi finora sono pari a 49,5 milioni di euro, pari al 40% dell’investimento complessivo. Si stima di impiegare 240 ricercatori, di cui 180 nuove assunzioni e 60 stabilizzazioni.
Nell’ambito del Programma operativo del Fesr le imprese che hanno presentato progetti di investimento sono state 1.209, per un valore degli investimenti previsti pari a 389 milioni. Con un’ulteriore misura le domande presentate sono state 1.210, di cui 899 ammesse a finanziamento: i contributi ammontano a 10,8 milioni.
Le Regioni e Province autonome hanno deciso di devolvere il 4% della quota Feasr destinata ai propri Programmi di Sviluppo Rurale per l’anno 2013 e il MiPaaf, oltre al cofinanziamento nazionale, ha garantito anche la quota che doveva essere stanziata dalla Regione Emilia-Romagna, raggiungendo così la somma di circa 130 milioni di euro. Queste risorse hanno consentito di attivare interventi specificatamente rivolti alle imprese agricole: a oggi le domande ammesse sono 1.364, per una concessione complessiva di 109,6 milioni di euro di contributi, capaci di attivare investimenti per quasi 247,6 milioni di euro totali. Nel corso del 2013 è stato inoltre aperto un bando specifico della Regione per sostenere progetti di innovazione delle maggiori produzioni agroalimentari, un budget i 4 milioni di euro che ha coperto la realizzazione di 28 nuovi progetti.
Con risorse provenienti dai Programmi operativi regionali Fse, le Regioni italiane hanno costituito un contributo di solidarietà pari a 50 milioni di euro a favore delle regioni colpite dal sisma: sono state approvate più di 700 azioni rivolte a 25.000 potenziali destinatari.
Opere pubbliche e beni culturali
Il Commissario delegato ha definito, in collaborazione con i Comuni, il Mibac e la Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna, il “Programma delle opere pubbliche e dei beni culturali. La stima del danno complessivo risulta pari a 1.698.119.359 euro, distribuiti su 2.101 interventi. La quota maggiore degli immobili danneggiati, pari al 79,1% del totale, si riferisce alle opere pubbliche e beni culturali con valore maggiore di 50 mila euro. I Piani attuativi del Programma comportano un impegno di risorse al momento disponibili pari a 562.929.371 euro, su 947 interventi ammessi. Con la quota di risorse provenienti dai cofinanziamenti, la disponibilità complessiva sale a 952.932.000 euro.

Coldiretti: prorogato il bando Inail per interventi di messa in sicurezza di trattatrici agricole al 15 gennaio 2015

da: ufficio stampa Coldiretti

Gli uffici Coldiretti a disposizione per la predisposizione delle richieste di contributo ad INAIL entro la nuova scadenza di metà gennaio.

Coldiretti Ferrara ricorda che la scadenza del cosiddetto “mini bando INAIL”, già prevista per il 3 dicembre 2014, è stata posticipata al 15 gennaio 2015.

Gli uffici dell’organizzazione sono a disposizione per raccogliere ed inviare ad INAIL le richieste delle imprese che intendano effettuare investimenti per la messa in sicurezza di trattrici agricole, quali dispositivi di protezione in caso di ribaltamento, sistemi di ritenzione del conducente e del passeggero; dispositivi di protezione contro l’avviamento incontrollato del motore; dispositivi di protezione di elementi mobili; sedile del passeggero; mezzi di accesso al posto di guida; – dispositivi di protezione di parti calde del trattore; zavorre; segnalatore acustico; silenziatore del sistema di scarico dei gas esausti; dispositivi di illuminazione o segnalazione luminosa.

Si tratta di contributi in conto capitale erogati nella misura massima del 65% dei costi, al netto dell’Iva, sostenuti e documentati per la realizzazione del progetto e concessi con una procedura valutativa “a graduatoria”. Quindi i piani verranno finanziati non sulla base dell’ordine cronologico di presentazione ma sulla base del punteggio conseguito. Il contributo massimo concedibile è pari a 50.000 euro mentre quello minimo è pari a 1.000 euro, fermo restando il rispetto del regime “de minimis”. Per quanto attiene al regime di “de minimis” per il settore dell’agricoltura, come noto per effetto del Regolamento 1408/2013, entrato in vigore da gennaio 2014, l’importo complessivo degli aiuti concessi a una medesima impresa del settore non deve superare i 15.000 euro nell’arco dei tre esercizi finanziari precedenti.

Il bando è rivolto alle piccole e micro imprese del settore agricoltura, ed è finalizzato a progetti legati al miglioramento delle condizioni di sicurezza dei trattori (uno solo per domanda ed una sola domanda da parte della medesima impresa richiedente).

Coldiretti: per Expo 2015 arriva “La banca delle qualità”, iscrizione gratuita al portale Unioncamere per valorizzare le filiere agroalimentari

da: ufficio stampa Coldiretti

Entro il 15 gennaio 2015 le imprese del settore agricolo e agroalimentare nonché della chimica e meccanica operanti nel settore primario, possono iscriversi gratuitamente ala portale messo a punto dal sistema delle Camere di Commercio, vetrina sul mondo per farsi conoscere in occasione di EXPO 2015.

Coldiretti Ferrara ricorda a tutti i propri associati ed a quanti interessati che in occasione di Expò 2015 Unioncamere, attraverso il sistema delle Camere di Commercio regionali intendono far conoscere e promuovere e le realtà territoriali, compresa la valorizzare della filiera agro-alimentare “allargata”, intesa quale produzione agro-alimentare di qualità certificata, nell’ambito delle attività inserite nel progetto “Verso Expo: Dieta Mediterranea e circuiti di incoming”.

In particolare, sarà realizzata una “Banca delle Qualità” dell’Emilia-Romagna, con l’obiettivo di quello di selezionare le imprese che saranno poi oggetto di valorizzazione durante l’Esposizione Universale di Milano.

Le imprese sono quelle appartenenti al settore agricolo ed agro-alimentare (prodotti e vini), nonché della chimica e meccanica agricola ed alimentare cheoperano in Emilia-Romagna.

La Banca delle Qualità sarà anche la base per i dati e contenuti della piattaforma piattaforma “Italian Quality Experience” (www.italianqualityexperience.it), una sorta di vetrina internazionale realizzata da UNIONCAMERE per promuovere in modo coordinato il comparto agro-alimentare durante Expo 2015. Presso la Camera di Commercio di Ferrara è attivo un SERVIZIO DI ASSISTENZA GRATUITO per aiutare le imprese a iscriversi sulla piattaforma ed al quale è possibile porre ogni richiesta di informazione o di problematica relativa al servizio.

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Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 19 dicembre

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 19 dicembre 2014

MUSEO STORIA NATURALE – Laboratorio per bambini sabato 20 e domenica 21 dicembre alle 15.30 in via De Pisis
Due pomeriggi di “Favole sotto l’albero” per i piccoli Apprendisti Scienziati
19-12-2014

Una nuova avventura attende i ragazzi dai 4 ai 7 anni che sabato 20 e domenica 21 dicembre alle 15.30 prenderanno parte al laboratorio per ‘Apprendisti scienziati’ organizzato dal Museo civico di Storia naturale (via De Pisis 24) sul tema “Favole sotto l’albero”.

I giovani intervenuti potranno aspettare insieme il Natale nell’ascolto di una fiaba dalle magiche atmosfere. Il Museo, con le sue sale vestite a festa, diventerà teatro per simpatici personaggi alle prese con divertenti avventure e curiose sorprese.

Per partecipare è necessaria la prenotazione da effettuare contattando la sezione didattica del Museo di Storia naturale: tel. 0532 203381 – 206297, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale) (partecipazione al costo di 4 euro a persona).

CONFERENZA STAMPA – Lunedì 22 dicembre alle 10.30, nel Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia (via Scandiana 23 – FE)
Iniziative e novità dai Musei civici di Arte antica
19-12-2014

Lunedì 22 dicembre alle 10.30, nel Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia (via Scandiana 23 – FE), verranno presentate ai giornalisti alcune iniziative curate dai Musei civici di Arte antica come il percorso QR code, il video di Palazzo Schifanoia, la rivista on line di prossima pubblicazione “MuseoinVita”.

Interverranno il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura e Turismo Massimo Maisto, il direttore dei Musei Civici di Arte Antica e Storico-scientifici Angelo Andreotti, il conservatore e storico dell’arte Giovanni Sassu e la docente del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara.Manuela Incerti.

CONFERENZA STAMPA – Lunedì 22 dicembre alle 11.30 nella sala degli Arazzi del Municipio
Presentazione dell’iniziativa ‘Babbi Natale in cammino per Telethon 2014′
19-12-2014

Lunedì 22 dicembre alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale si terrà la presentazione dell’edizione 2014 di “Babbi Natale in cammino per Telethon” organizzata da Telethon, Uisp, C.S.I. e Coni.

Alla presentazione alla stampa interverranno l’assessore comunale allo Sport Simone Merli, Claudio Benvenuti coordinatore provinciale Telethon, Renato Dionisi presidente Csi Ferrara, Enrico Balestra presidente Uisp provinciale, Daniele Barillari presidente asd Aps Nuova Accademika, Giuseppe Alberti delegato Provinciale Cip, Luciana Pareschi delegata provinciale Coni e Mirko Rimessi responsabile organizzativo evento .

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo consiliare Forza Italia
Richiesta in merito alla viabilità di via Chiesa
19-12-2014

Questa l’interpellanza pervenuta:

– la consigliera Peruffo (gruppo Forza Italia in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore alla Viabilità Aldo Modonesi in merito alla viabilità di via Chiesa.

DECENTRAMENTO E SOLIDARIETA’ – Questa mattina dall’ex presidente della Circoscrizione 2
Consegnati i proventi raccolti per lo spettacolo di maggio delle scuole di via Bologna
19-12-2014

Sono tre le associazioni di volontariato che hanno ricevuto questa mattina dall’ex presidente della Circoscrizione 2 Fausto Facchini, a nome di tutti coloro che hanno collaborato al progetto, i proventi raccolti nel corso dello spettacolo musicale ‘Love is…i colori dell’amore! svoltosi al teatro Comunale Abbado nel maggio scorso.
All’associazione viale K, all’associazione Arcobaleno e alle Suore Immacolatine della Materna S.Luca sono state infatti consegnate (dopo aver rimborsato le spese vive di realizzazione dello spettacolo) le offerte fatte dai genitori e dagli spettatori con l’acquisto del biglietto.
Con la consueta collaborazione della Circoscrizione e dell’associazione Via Bologna, la 19.a edizione dell’iniziativa musicale di maggio era stata messa in scena da oltre 500 allievi dai 6 ai 14 anni delle scuole di via Bologna, coordinati nella progettazione e nella regia dai docenti Brunaldo Trambaioli e Cinzia Di Tommaso.
“Grazie al contributo e alla collaborazione di tutti i protagonisti del progetto e nonostante la chiusura delle Circoscrizioni – è stato ricordato oggi alla consegna dei proventi alle tre associazioni – sono stati mantenuti gli impegni presi”.

ORDINANZA SINDACALE – Provvedimento in materia di sicurezza urbana in vigore dal 24 dicembre ai 31 gennaio prossimo
Limitazione al consumo di bevande alcoliche nelle zone della stazione
19-12-2014

Il Sindaco di Ferrara ha firmato oggi, venerdì 19 dicembre, un’ordinanza contingibile e urgente (pg. 118712/2014) ex art . 54 T.U.E.L. in materia di sicurezza urbana che dispone la “Limitazione al consumo di bevande alcoliche nella zona della stazione” dal 24.12.2014 al 31.01.2015 dalle 20,30 alle 06,00 del giorno successivo.

Questo il testo dell’Ordinanza:

ORDINANZA CONTINGIBILE E URGENTE EX ART. 54 T.U.E.L. IN MATERIA DI SICUREZZA URBANA – LIMITAZIONE AL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE NELLE ZONE DELLA STAZIONE.

IL SINDACO

PREMESSO che l’area urbana in oggetto, è spesso al centro di richieste di intervento da parte dei residenti, ai vari organi di polizia e dell’Amministrazione comunale, in relazione a problemi di vivibilità ed a causa di fatti verificatisi in tale zona, (risse, spaccio, ubriachezza molesta, rumori e schiamazzi);

CONSIDERATO che per tale situazione, sono stati negli ultimi tempi effettuati interventi di controllo, da parte dei vari organi di polizia, finalizzati a contrastare i fenomeni di disturbo alla convivenza ed alla sicurezza urbana ;

CONSIDERATO, altresì che, essendo tale area collegata al centro storico della città quale itinerario privilegiato di residenti, pendolari e turisti, è importante intervenire a difesa delle originarie caratteristiche ambientali e culturali della zona che, tra l’altro, da sempre ha avuto carattere di pregio ed interesse per l’apertura di attività commerciali e come zona residenziale, oltre che prioritario ripristinare il decoro e la prevenzione di ulteriore degrado, e salvaguardare la sicurezza urbana e dell’igiene pubblica;

TENUTO CONTO che la zona costituisce punto di ritrovo di avventori di esercizi commerciali, di residenti o di semplici frequentatori dell’area sopraindicata, che sono soliti stazionare, specie nelle ore serali e notturne, nelle aree pubbliche ed intrattenervisi consumando bevande alcoliche, con il conseguente crearsi di situazioni potenzialmente pericolose per l’incolumità pubblica;

RITENUTO
 che sia necessario ed urgente affiancare il lavoro delle forze dell’ordine con strumenti normativi utili a prevenire comportamenti di violenza che scaturiscono soprattutto dall’abuso di alcool sulle pubbliche vie e piazze specie se contenuto in recipienti di vetro che possono divenire potenziali armi improprie nelle mani di persone ubriache o creare pericolo se abbandonati in strada;
 che sia opportuno adottare un provvedimento urgente che, almeno temporaneamente, vieti il consumo di alcolici negli spazi pubblici;

VISTI:

– l’art. 54, commi 4°, 4° bis del D.Lgs. n. 267/2000, come modificato dall’art. 6 del D.L. n. 92 del 23/05/2008, convertito nella L. n. 125/2008, che attribuisce al Sindaco il potere di adottare, con atto motivato, provvedimenti anche contingibili ed urgenti, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica, la convivenza civile e la sicurezza urbana, nonché di modificare gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici;
– il decreto del Ministro dell’Interno in data 5/8/2008, adottato in applicazione del comma 4° bis dell’art. 54 del predetto D.Lgs. n. 267/2000, come modificato dall’art. 6 del sopra citato D.L. n. 92/2008, convertito con legge 125/2008, con cui si disciplina l’ambito di applicazione delle norme di cui ai commi 1° e 4° dello stesso art. 54, in merito al potere di ordinanza attribuita al Sindaco e con particolare riguardo alle definizioni relative all’incolumità pubblica ed alla sicurezza urbana;
– il Regolamento Comunale PG 11/54259/10 “Disciplina comunale delle attività di somministrazione alimentare e bevande, procedimenti piccoli trattenimenti, orari”.

CONSIDERATO che, per effetto delle norme sopra richiamate e fatto salvo quanto stabilito dal Codice Penale negli articoli dal 686 al 691 – in materia di contravvenzioni concernenti la prevenzione dell`alcolismo e dei delitti commessi in stato di ubriachezza -, il Sindaco può legittimamente intervenire per prevenire e contrastare atti e comportamenti che pur non configurando di per sé ipotesi di reato, sono comunque tali da compromettere la vivibilità della comunità e che, attraverso la violazione delle regole dell’ordinata, civile e serena convivenza, causano pregiudizio alla sicurezza urbana, qual è definita dal sopra citato D.M. 5 agosto 2008;

RITENUTO, per le ragioni ampiamente esposte in premessa, che sussistano le condizioni di necessità e contingibilità strettamente correlate alla peculiarità di tempo e di luogo caratterizzanti il verificarsi degli eventi, cui il presente provvedimento intende porre contrasto, nonché di urgenza determinata dall’attualità delle esigenze di contenimento del pericolo, del disagio e del senso d’insicurezza dei cittadini, che ricorrano, infine, i presupposti di celerità e urgenza di cui all’art. 7, comma 1° della Legge n. 241/1990 e s.m.i., che consentono all’Amministrazione di omettere la comunicazione di avvio del procedimento;

DATO ATTO che, ai sensi dall’art. 6 del D.L. n. 92 del 23.05.2008, convertito in Legge n. 125 del 24.07.2008, il presente provvedimento è stato preventivamente comunicato al Prefetto di Ferrara, anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla sua attuazione;

PRESO ATTO della sentenza 7 aprile 2011, n. 115, della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 54 del D.Lgs. n. 267/2000, limitatamente al comma 4°, poiché comprendente la locuzione “anche” prima delle parole “contingibili e urgenti”;

VISTA la nota della Prefettura di Ferrara del 18.12.2014 Prot. n. 30035/2014/Area I;

O R D I N A

E’ VIETATO IL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE NELLE STRADE, PIAZZE, AREE PUBBLICHE O APERTE AL PUBBLICO TRANSITO E LORO ADIACENZE, COMPRESE NELL’AMBITO TERRITORIALE DELLA PRESENTE ORDINANZA

DAL 24.12.2014 AL 31.01.2015
DALLE 20,30 ALLE 06,00 DEL GIORNO SUCCESSIVO

in tutte le vie comprese nel seguente perimetro: Piazzale Stazione, Via Felisatti, Viale Po, Barriere Cavour, Via Ortigara, Via Poledrelli fino all’incrocio con Corso Vittorio Veneto, Corso Vittorio Veneto, Via Cassoli fino all’incrocio con Via Fiume, Via Fiume, Via Gorizia, Via Agnelli, Viale IV Novembre, Corso Piave, Via San Giacomo dall’incrocio con Corso Piave a Piazzale Stazione
inoltre,
Via Oroboni, Via Guidoboni, Via Tranchellini, Via Morata, Via Aguiari, Via Angelini, Via Bianchi, Via Porta Catena fino a Via Bianchi e via Mura di Porta Po compresa la traversa Via Graldi.
Sono escluse le aree concesse ai Pubblici Esercizi come “distesa tavoli”.

1. La presente ordinanza, resa pubblica mediante l’Albo Pretorio e, altresì, divulgata per mezzo del sito informatico del Comune, degli organi di stampa, d’informazione e di ogni altra opportuna pubblicità di fatto, ha validità nel periodo compreso fra il 24 Dicembre 2014 ed il 31 Gennaio 2015 compreso ed è immediatamente esecutiva.
2. La presente ordinanza viene trasmessa al Comando di Polizia Municipale, alla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Ferrara.
3. Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale e alle Forze di Polizia sono tenuti a fare rispettare il presente provvedimento.
4. Chiunque trasgredisce le disposizioni di cui alla presente ordinanza, salvo che il fatto non costituisca reato, è assoggettato alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50 a euro 500.

IL SINDACO AVV.TO TIZIANO TAGLIANI

LAVORI PUBBLICI E MOBILITA’ – Interventi in programma in città dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015
Proseguono i cantieri sulle strade e negli edifici comunali
19-12-2014

Interventi e cantieri operativi o in fase di attivazione nel territorio comunale nel periodo dal 22 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015, condotti sotto la supervisione dei tecnici e degli operatori del Settore Opere pubbliche e Mobilità del Comune. Maggiori informazioni e schede descrittive degli interventi attualmente in corso nel territorio comunale sono disponibili sul sito http://mappaopere.comune.fe.it

PROSEGUIMENTO LAVORI ATTUALMENTE IN CORSO

– ALTRA EDILIZIA PUBBLICA

Lavori Casa delle Donne

Sono in fase di ultimazione i lavori alla Casa delle Donne iniziati a metà settembre, relativi al consolidamento del solaio del 1° piano, la suddivisione degli spazi interni alla posa dei pavimenti. l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento, la realizzazione del nuovo impianto elettrico, la tinteggiatura dei locali e la posa degli infissi interni e la sistemazione del controsoffitto.

EDILIZIA SOCIALE E SCOLASTICA

Recupero edifici da destinare a centri socio assistenziali

Centri Sociali di Corlo- La Ruota di Boara – Rivana garden

Proseguono i lavori di recupero dei Centri Sociali, al momento i lavori riguardano i Centri di Corlo e di Boara. Successivamente partiranno quelli relativi al Centro Rivana

Importo complessivo dell’opera euro 350.000,00

Tempo di esecuzione 240 gg

Impresa esecutrice Emiliana Restauri Soc. Coop. – Ozzano Emilia (BO)

CENTRO SOCIALE DI CORLO

Centro Sociale di Corlo, i lavori riguardano interventi di recupero e ristrutturazione.

In specifico saranno realizzati i seguenti interventi: rifacimento totale dei servizi igienici; ampliamento della cucina; realizzazione di un varco di comunicazione tra una sala al piano terra .e il corridoio; realizzazione di una rampa per l’accesso ai disabili; realizzazione di un’area pavimentata e carrabile di raccordo alla rampa; realizzazione di un’uscita di sicurezza; adeguamento dell’impianto elettrico; sostituzione degli infissi; realizzazione di impianto di climatizzazione; Rifacimento del coperto; rifacimento dei pavimenti.

Gli interventi (ad esclusione del rifacimento del coperto) riguarderanno il solo piano terra.

CENTRO SOCIALE DI BOARA

Centro Sociale di Boara, i lavori riguardano interventi di recupero e ristrutturazione

In specifico saranno realizzati i seguenti interventi:

Fornitura e posa di pavimenti e rivestimenti;

Realizzazione di intonaci;

Fornitura e posa di infissi interni;

Fornitura e posa di controsoffitti;

Realizzazione di impianto elettrico;

Realizzazione di impianto idro – sanitario – climatizzazione;

Tinteggiature;

I pavimenti saranno in ceramica, con caratteristiche antislip per quelli posati nei bagni e nelle cucine.

Gli intonaci saranno realizzati in cemento, nei bagni e nelle cucine saranno rivestiti in piastrelle di ceramica sino all’altezza di ml.2,00, mentre negli altri locali con smalto all’acqua.

Le porte saranno costituite da profili imbotte in alluminio telescopico arrotondato, anodizzato e da un pannello in laminato plastico.

I w.c. saranno di tipo sospeso.

La scala interna per il superamento del dislivello tra il 1° piano dei due corpi di fabbrica, sarà in marmo, con una ringhiera in ferro battuto e un corrimano il legno.

Sono oggetto del presente progetto tutti gli impianti meccanici al servizio del Piano Primo e in particolare: impianto ad espansione diretta con tecnologia a Volume di Refrigerante Variabile (VRV); l’impianto di riscaldamento dei servizi igienici.

Al piano terra i lavori sono ultimati, proseguono al piano superiore.

– BENI CULTURALI-MONUMENTALI

LOCALI EX AMGA – “Il teatro delle Mura” Centro giovanile – 2° stralcio

(Arch. R. Vitale)

Sono in fase di ultimazione i lavori riguardanti il recupero dell’ultima porzione del fabbricato denominato “Locali Ex Amga”

Il progetto di recupero interessa l’ultima porzione del fabbricato degli ex magazzini, di circa 196 mq, immediatamente adiacente ai locali precedentemente riqualificati nel corso del 2012 ed utilizzati dall’Associazione FERRARA OFF.

Questa porzione di fabbricato è composta da un ampio capannone di circa 140 mq, mentre la parte restante è costituita da un ingresso, un locale ad uso ufficio ed un bagno in buone condizioni.

Con il presente intervento non si riuscirà a realizzare tutti gli interventi previsti ai fini di un recupero complessivo del fabbricato, per mancanza di fondi, ma si provvederà comunque alla realizzazione di uno STRALCIO FUNZIONALE.

Lo stralcio programmato prevede i seguenti interventi:

-rimaneggiamento completo della copertura, con revisione e manutenzione della fascia finestrata degli sched;

-manutenzione finestre facciata e realizzazione nuove porte e portoni in metallo;

-demolizione e rifacimento di parti di intonaco ammalorato da infiltrazioni e umidità;

-realizzazione di pavimento in piastrelle nella saletta di ingresso;

-tinteggiatura dei locali.

I suddetti locali verranno utilizzati dall’Associazione FERRARA OFF a supporto delle loro attività teatrali. Importo complessivo dell’opera € 49.605,76 (I.V.A. Compresa).

L’intervento risulta assegnatario da parte della Regione Emilia Romagna di un contributo del 70% pari ad € 34.724,03 di cui alla delibera di Giunta Regionale n. 829 del 18.06.2012, e per il restante 30%, pari ad € 14.881,73 con contributo dell’ Associazione culturale FERRARA Off.

TORRIONE DI S. GIOVANNI

Lavori di adeguamento per l’ottenimento del C.P.I.

Proseguono, al Torrione di S. Giovanni, i lavori di adeguamento per l’ottenimento del C.P.I. La durata prevista per i lavori è di 90 giorni. Importo complessivo dell’opera euro 55.000.

Descrizione dell’intervento

A)Installazione di rilevatori di fumo a barriera in tutti i locali collegati ad un – sistema di evacuazione di fumo e calore.

B)Installazione di 4 evacuatori di fumo e calore sul coperto del fabbricato ( 4 lucernari con attuatori certificati). I 4 evacuatori sul coperto, di dimensione 1,20×1,20 mt ciascuno, sanno installati a filo coperto e saranno opachi, con pannello cieco di colore il più’ simile ai coppi, per limitare l’impatto estetico per la vista da lontano ( si veda simulazione fotografica nel fascicolo allegato). Tali evacuatori saranno collegati all’impianto rilevazione fumi per il consenso.

C)Spostamento dell’attuale Quadro elettrico e del contatore da locale ove ora si trova in spazio adiacente presidiato e sicuro ( lontano perciò dalla presenza di acqua).

D)Compartimentazione della caldaia murale esistente ubicata al piano primo , mediante installazione di pannello in cartongesso con porta REI 120. L’impatto del pannello verrà limitato riapponendo davanti ad esso la tenda rossa ” alla Ferrarese” già esistente.

Casa Minerbi- Dal Sale

Proseguono i lavori di restauro di Casa Minerbi. L’intervento, coordinato da Carla Di Francesco, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna con la collaborazione dell’arch. Keoma Ambrogio della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Ravenna, è progettato e diretto dagli architetti Costanza Cavicchi e Francesca Pozzi per la parte architettonica, dallo Studio Step per la parte relativa agli impianti.

Aggiornamento: attualmente stanno completando gli impianti in tutto il fabbricato e le finiture al primo piano, mentre al piano terra mancano ancora intonaci, finiture e opere fognarie. Con le sospensioni dovute agli scavi e le varianti per consolidamenti aggiuntivi e ripristino lievi danni sisma, la fine lavori è prevista per la fine di dicembre 2014.

L’importo dell’appalto è di € 995.000,00

RESTAURO CONSERVATIVO E RIQUALIFICAZIONE DI TRATTI DELLE ANTICHE MURA ESTENSI – 2° INTERVENTO

Recupero del Baluardo dell’Amore
Proseguono i lavori di recupero e restauro del Baluardo dell’Amore con le opere necessarie al restauro della porta sul lato verso San Giorgio e dei paramenti murari delle strutture della torre (ossia l’antica Porta d’Amore).

– PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

RIFACIMENTO-MANUTENZIONE-IMPIANTI-DI-PUBBLICA-ILLUMINAZIONE

Lavori di adeguamento impiantistico della pubblica illuminazione nel Comune di Ferrara – impianti alimentati in serie.

Proseguono i “lavori di adeguamento impiantistico della pubblica illuminazione nel Comune di Ferrara su impianti alimentati in serie”, con le opere di perizia, finalizzate alla dismissione della cabina serie di pubblica illuminazione di Viale XVII Novembre. I lavori saranno realizzati in collaborazione con Hera Luce che curerà l’esecuzione di una parte delle opere.

I lavori interesseranno Via Marconi, Via Righi, Via Bongiovanni, Via Bonati, Via Padova nel tratto dall’incrocio con Via Marconi fino all’incrocio con Via Maragno e nel tratto da Viale Po a Via Nenni.

Impatto sul traffico: i lavori potranno comportare qualche rallentamento nei tratti interessati.

Lavori di straordinaria manutenzione, in esecuzione da parte di Hera, nell’ambito dei lavori straordinari del contratto di servizi

Sono in corso di esecuzione i lavori per rifacimento dei punti luce di Via Marconi, con passaggio da sistema di alimentazione da “serie” a “derivazione”, necessari alla dismissione della cabina serie di Via XVII Novembre.

Sono in corso i lavori di rifacimento, con passaggio dell’alimentazione da “serie a “derivazione” degli impianti di pubblica illuminazione di Via Savonarola. I lavori prevedono la sostituzione degli attuali punti luce con nuovi apparecchi dotati di lampade a CDO da 50W, ad alta efficienza energetica, a luce bianco-calda, della stessa tipologia di quelle già installate in altre vie del centro storico (vedi Via Voltapaletto). E’ previsto inoltre il rifacimento delle tesate, e delle linee di alimentazione che saranno derivate dal quadro di pubblica illuminazione di Via Voltapaletto. Saranno interessati complessivamente n.20 punti luce.

Impatto sul traffico: i lavori potranno comportare qualche rallentamento nei tratti interessati.

– VERDE PUBBLICO

lavori riqualificazione aree gioco e parchi scolastici

Proseguono i lavori relativi al progetto di riqualificazione delle aree gioco di pertinenza di aree verdi e scuole ubicate nel territorio del Comune di Ferrara.

– OPERE DI PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

A Boara un impianto fognario all’avanguardia per la tutela della salute di cittadini e ambiente

Proseguono i lavori riguardanti il nuovo impianto fognario che dalla fine della prossima primavera entrerà in funzione a Boara per iniziativa di Comune ed Hera.

Si tratta di un investimento di 750mila euro che si inserisce nel quadro di un ampio piano di interventi concordato da Comune ed Hera.

Il nuovo sistema è fra i più moderni esistenti. È basato sull’innovativo ‘funzionamento in depressione’: un sistema di condotte e pozzetti che, tramite la produzione del vuoto e il funzionamento di apposite valvole di regolazione, è in grado di aspirare i reflui raccolti dalle condotte.

La scelta progettuale di adottare un sistema fognario in depressione consente di intercettare la fognatura esistente dal centro abitato e dall’area di recente espansione, nella parte sud della frazione, creando un sistema unico e centralizzato che aumenti l’efficienza di controllo da parte dei tecnici HERA e contribuisca a migliorare le condizioni ambientali. Un altro obiettivo è creare per tutta la frazione una soluzione di collettamento unica, elastica e durevole, che consenta di collegare in un prossimo futuro un numero assai maggiore di utenze rispetto a quello attuale. Il nuovo impianto offrirà la possibilità d’interconnettere altre tipologie di rete, a gravità o in pressione, ottenendo la massima elasticità progettuale futura.

– STRADALI

REALIZZAZIONE DI PISTA CICLABILE IN VIA MARI – VIA CARETTI – VIA FRANCIA – CIA 54/2012/1.

Proseguono i lavori relativi all’appalto in oggetto.

Sulla Via Pomposa riprenderà la normale circolazione dei veicoli e sarà apposta della segnaletica temporanea di sicurezza. Rimane il divieto di transito dei pedoni e dei cicli sul percorso presente in corrispondenza dell’attraversamento interessato dai lavori, in attesa della asfaltatura di tutta l’intersezione.

Nello specifico il 2° intervento dei lavori riguarderà la Via Pontegradella di fronte all’Istituto Superiore Copernico-Carpeggiani, ove sarà realizzato un attraversamento ciclo-pedonale in due fasi con isola salvagente.

A seguire il 3° intervento dei lavori riguarderà la Via Francia, ove sarà realizzato un tratto di pista ciclabile in sede propria che si congiungerà con i percorsi ciclabili esistenti.

Durante il 2° intervento sarà istituito sulla Via Pontegradella (nel tratto tra la Via Pomposa e l’Istituto Superiore) il senso unico alternato per tutte le 24 ore con l’uso di impianto semaforico; sarà inoltre vietato il transito dei pedoni e dei cicli sul percorso presente in corrispondenza dell’attraversamento interessato dai lavori.

Sarà temporaneamente soppressa la fermata bus in direzione Pontegradella, come da accordi con TPER.

Durante il 3° intervento continuerà la normale circolazione dei veicoli sulla via Francia, mentre sarà apposto il divieto di fermata sul lato civici pari; sarà inoltre vietato il transito dei pedoni e dei cicli sul percorso presente in corrispondenza dell’attraversamento di Via Francia.

La ditta appaltatrice dei lavori in oggetto è la “S.C.A.I. S.r.l.” di Gualdo di Voghiera (FE), che lavorerà sulla strada in esecuzione di specifiche ordinanze.

I lavori dell’appalto avranno una durata complessiva di 150 giorni. Per il 2° e 3° intervento si presume una durata di gg. 45.

In aumento i finanziamenti a Unife

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Con enorme ritardo è stato finalmente emanato il Decreto Ministeriale relativo alla ripartizione delle risorse del Fondo di Finanziamento Ordinario per l’anno 2014 alle Università.
I risultati dell’Università di Ferrara sono stati positivi, segnando un incremento rispetto all’assegnazione del 2013. Ciò consente di prevedere il finanziamento del massimo turnover consentito dalla legge e programmato dall’Ateneo, senza tagliare i fondi ai servizi agli studenti, alla ricerca, alla didattica e all’internazionalizzazione. Confermato anche l’impegno a finanziare un bando per grandi attrezzature per la ricerca con 3 mln di euro. Tutto ciò si aggiunge agli importanti interventi edilizi che l’Ateneo sta portando avanti come conseguenza del sisma del 2012 e per migliorare le infrastrutture.

Più nel dettaglio, il totale delle assegnazioni 2014 è stato di oltre 78 mln di euro a fronte dei 75,3 mln del 2013, con un incremento percentuale del 3,52% (l’aumento del finanziamento nazionale si ferma all’1,23%). La quota premiale, corrispondente al 18% dell’Fondo di Finanziamento Ordinario, per Unife ammonta a euro 15.151.974, mentre lo scorso anno era di 10.345.024 (ma i finanziamenti erano minori e la percentuale era del 13,5%).

Soddisfazione da parte del Rettore Nappi che afferma come “dato molto positivo sia quello relativo al costo standard per studente riconosciuto alla Ateneo di Ferrara, corrispondente a 7.087 euro, che lo colloca nei primi posti della classifica nazionale. Il costo standard, determinato sulla base di una serie di indicatori che meritano attenta analisi, viene applicato sul numero di studenti in corso e, quindi, anche su tale elemento sarà necessario effettuare una attenta riflessione. Positivo anche il dato sulle nuove matricole: 3.435, con un incremento del 13,5% rispetto all’anno scorso. Le difficoltà di governare una istituzione in un periodo di tagli ai finanziamenti e conoscendo l’entità dell’FFO alla fine dell’anno a cui il finanziamento si riferisce, credo risultino evidenti. Inoltre, dell’assegnazione 2014 non si è ovviamente potuto tener conto nella predisposizione del bilancio preventivo per l’anno 2015, deliberato all’unanimità da Senato Accademico e Consiglio di amministrazione nelle sedute di questo mese”.

Il modello di finanziamento per l’FFO 2014 presenta molti elementi che lo differenziano da quello dell’anno precedente. Innanzitutto, la quota allocata su base premiale è passata dal 13,5% al 18%. Per la distribuzione della cd. quota base, pari al 70% dei fondi disponibili, è stato introdotto per la prima volta, con un peso del 20%, il criterio del costo standard per studente. Si tratta di un criterio di grande rilevanza, considerato che si prevede che nell’arco di cinque anni esso verrà utilizzato per distribuire l’intera quota base. “Un risultato– aggiunge il Rettore – raggiunto grazie all’impegno di tanti e al lavoro di tutti i docenti e di tutto il Personale Tecnico Amministrativo, la nostra Università sta resistendo meglio di altre alla situazione di grave e prolungata crisi che colpisce il Paese”.

provincia-ferrara

Tiziano Tagliani scrive ai sindaci in merito alle garanzie di lavoro dei dipendenti provinciali

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

D’accordo con il Consiglio provinciale, il presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, scrive ai Comuni e alle Unioni dei Comuni del territorio, a proposito delle disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità del governo in discussione in Parlamento, in merito alle garanzie di riassorbimento del personale provinciale soprannumerario con procedure di mobilità rivolte a Regioni, enti locali e amministrazioni dello Stato.
“Nelle more dell’approvazione delle suddette disposizioni – scrive Tagliani – che prevedono tra l’altro la nullità delle assunzioni effettuate in violazione, si invitano gli enti in indirizzo a valutare attentamente l’opportunità di “raffreddare” i percorsi di assunzioni di personale in itinere”.
In sostanza, il senso del messaggio è: prima degli eventuali concorsi per nuove assunzioni, dare priorità alle procedure di mobilità.
Lo stesso presidente dell’amministrazione che ha sede in Castello Estense ricorda anche ai colleghi sindaci che il Consiglio provinciale ha già approvato lo schema di Accordo quadro fra Provincia e Comuni del territorio, per l’esercizio associato o coordinato di funzioni e servizi e per la realizzazione di processi di mobilità tra enti. Testo anch’esso trasmesso ai primi cittadini del territorio.

Peggiorata la condizione degli anziani, più equità e misure concrete di sostegno

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Dall’Assemblea provinciale di Cna Pensionati la richiesta di estendere il bonus di 80 euroanche ai pensionati

E’ con un forte richiamo alla condizione degli anziani nella difficile fase attuale, che si è tenuta, in questi giorni, l‘Assemblea annuale di Cna Pensionati. Il Governo – hanno affermato i pensionati artigiani aderenti alla Cna – non può dimenticare una larga fetta della popolazione che vive con difficoltà sempre maggiori questo periodo di crisi. Di qui la richiesta forte della estensione del bonus di 80 euro ai pensionati e di una rivalutazione degli assegni di pensione, il cui potere d’acquisto è diminuito del 33% in 15 anni. Il 44% dei pensionati italiani vive in condizioni di semi povertà, con un assegno mensile di 1000 euro, mentre 2,2 milioni di pensioni non superano il livello minimo di 500 euro.
“La manovra ha puntualizzato il presidente provinciale della Cna, Roberto Carion, nella propria relazione introduttiva – contiene importanti tagli di imposte per imprese e per le famiglie, ma sono assenti misure per i pensionati. La Costituzione riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, richiedendo l’adempimento di doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Questo principio è completamente disatteso. Dove sta la solidarietà sociale, se ci sono pensionati che percepiscono meno di 500 euro al mese e altri che hanno pensioni superiori di dieci, venti volte e oltre e giustificano il loro egoismo, la loro mancanza di solidarietà, nascondendosi dietro i diritti acquisiti?”
Al termine dell’Assemblea di Cna Pensionati, alla quale ha partecipato Maria Grazia Zapparoli, vice presidente provinciale della Cna, sono stati premiati i seguenti pensionati artigiani del Basso Ferrarese, per il lungo legame associativo. Ecco i nomi: Carlo Alberto Badini (Comacchio), Ginaldo Casetta (Mesola), Romano Castellani (Jolanda di Savoia), Adele Francia (Codigoro), Manillo Lambertini (Tresigallo), Umberto Mantovani (Berra), Guerrino Margutti (Berra), Giuseppe Meloncelli (Tresigallo), Davide Minguzzi (Comacchio), Ettore Pasini (Codigoro).

Si accende il Natale in centro storico con Musica, teatro e mercatini

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

E’ un fine settimana ricco di eventi quello che accoglierà i tantissimi visitatori in centro storico, in attesa dell’arrivo del Natale. Prosegue con successo il programma de I COLORI DEL NATALE, che farà tappa in città sino all’Epifania. Sabato 20 alle ore 15 aprirà LA BOTTEGA DI GEPPETTO, mostra animata di teatrini, burattini e marionette allestita nell’Antica Pescheria. La mostra proseguirà anche domenica 21, martedì 23 e mercoledì 24, sempre dalle 15 alle 18:30. Per ciascuna delle giornate, la mostra prenderà vita con visita guidata in forma di spettacolo alle ore 16 e 17: un burattinaio-guida condurrà i partecipanti in un sorprendente viaggio nel magico mondo del teatro di figura. Tutti i ragazzi che parteciperanno alle visite guidate nei giorni di apertura, riceveranno il biglietto della Lotteria dei Piccoli, che domenica 28 dicembre, in occasione della chiusura della mostra vedrà l’estrazione gratuita di 3 marionette giocattolo. Sempre sabato 20, alle ore 16:30 nella splendida cornice della Loggia del Grano, tornerà l’appuntamento con la favole di Briciole di Teatro. Andrà infatti in scena una narrazione animata per ragazzi e famiglie dal titolo ‘Streghina, Maghetto e il festival della magia’. Proseguono anche gli spettacoli itineranti. Sabato pomeriggio sarà la volta dei poliedrici strumentisti del Duo Baguette che torneranno ad esibirsi in barca lungo i canali di Comacchio, con il loro avvincente repertorio di musica popolare. Domenica 21, oltre alla mostra, torneranno i mercatini ad animare Piazza XX Settembre dalle 10 alle 19. Mentre alle ore 17 sulla gradinata del municipio in Piazza Folegatti, è in programma l’evento clou della giornata: il Carducci Ensemble and Band, con la collaborazione di Briciole di Teatro e la partecipazione delle classi I C e I D della Scuola Secondaria di Primo Grado ‘A.Zappata’ di Comacchio, che presenterà lo spettacolo musicale dal titolo ‘Christmas Carols and
Spirituals’. Sarà questa una esibizione corale di grande impatto, con un repertorio popolare ed accattivante, a tema natalizio.
Gli appuntamenti successivi avranno luogo la Vigilia di Natale, mercoledì 24 dicembre, giorno in cui durante tutto il pomeriggio un ricco programma di spettacoli itineranti animerà il centro di Comacchio.L’ingresso è sempre gratuito, gli spettacoli sono adatti a tutti a partire dai 3 anni di età. Per informazioni contattare il numero: 349 0807587. Durante gli eventi sarà distribuito il programma completo de I COLORI DEL NATALE e quello di COMACCHIO A TEATRO, la stagione teatrale che animerà Palazzo Bellini dal
prossimo gennaio. tutte le informazioni sono disponibili anche sul sito www.comacchioateatro.it

LO SCENARIO
Il blogger Rudy Bandiera: “Le tecnologie stanno rivoluzionando il nostro mondo, ma al centro resta sempre l’uomo”

Nuove tecnologie e nuovi usi del web che, racchiusi in uno stesso nucleo, andranno a comporre quello che sarà conosciuto come web 3.0: una definizione che ancora non esiste e una concezione ancora lontana dall’affermarsi ma che, a parere di Rudy Bandiera, una fra i più noti blogger italiani, andrà sviluppandosi molto presto.
“Andiamo verso un web potenziato – spiega –  una novità che per la prima volta nella storia racchiuderà tutto attorno ad un unico media che sarà, appunto, lo stesso web”. E al centro di questa rivoluzione ci saremo ancora una volta noi stessi, ancora più di prima. Uno scenario dalle dimensioni enormi che introdurrà un’ennesima novità, l’”economia della reputazione”. Chiaro è infatti che aumentando l’importanza della rete aumenterà di pari passo anche il nostro bisogno di essere influenti all’interno della rete stessa. Saremo giudicati allora principalmente per la nostra capacità di muoverci nel web e di imporci come “influencer”, come soggetti cioè in grado di saper creare un’ampia rete attorno alla quale costruirsi la più alta reputazione e credibilità possibile.
Questo è già presente oggi, tutto quello che facciamo in rete può essere infatti mappato e controllato (piattaforme come Klout misurano proprio la nostra influenza nel web), ed anche le aziende incominciano a tenere in considerazione queste statistiche per scegliere chi assumere.

L’occasione per riflettere su questi temi cruciali è stato il seminario di Unife organizzato dal ricercatore del Dipartimento di Economia e management Fulvio Fortezza che si è tenuto ieri, al Polo degli Adelardi. Protagonista Rudy Bandiera, notissimo blogger ferrarese, ai vertici delle classifiche di vendita con il suo volume “Rischi e opportunità del Web 3.0″ e socio fondatore di NetPropaganda con l’amico Riccardo Scandellari. L’incontro, aperto a studenti e alla comunità, aveva l’obiettivo di stimolare il ragionamento su alcune cosiddette “tematiche di frontiera” inerenti al mondo della comunicazione nell’era digitale, analizzando chi già padroneggia questo settore e come questo si svilupperà e andrà a consolidarsi nel (ormai vicinissimo) futuro.

Obbligata una prima introduzione sull’avvento di tale sistema, una rivoluzione tecnologica che ha visto i suoi albori negli anni ’70 con le prime diffusioni dei computer e che si è affermata solamente nella metà degli anni ’90, nel bel mezzo della bolla speculativa che ha comportato la crisi del settore tecnologico. Un aspetto, quest’ultimo, che Bandiera contestualizza nei nostri giorni, definendo l’attuale problematica situazione non come mera crisi, ma un “cambiamento necessario che sarà destinato a terminare e consolidarsi, come la storia ci insegna”.

Facendo poi una carrellata quindi dei principali colossi, rinominati in questo caso veri e propri “ecosistemi”, che rispondono al nome Apple, Microsoft, Facebook, Amazon e Google, è emerso come tali aziende che oggi sono incontrastate dominatrici dello scenario globale, in principio non furono altro che semplici visioni nate perlopiù in garage, frutti di idee sulla carta semplici e scontate ma che, messe in pratica, hanno contribuito a cambiare il nostro stile di vita, il nostro modo di concepire il mondo, il nostro essere.
Tutto questo per introdurre il fine ultimo del seminario, la consapevolezza cioè che la tecnologia si sta evolvendo sotto i nostri occhi in tempi e modi che ci paiono essere degni della più utopica fantascienza; che in realtà siamo proprio noi stessi a comportare tali cambiamenti, agendo in prima persona nelle dinamiche del web.

“Non esiste più la comunità della rete” afferma Bandiera, intendendo che oggi volenti o nolenti siamo tutti dentro a quello che ruota intorno al web, e che la stessa rete si sta andando a trasformare proprio come noi vorremmo si trasformasse.
È stata così introdotta la questione del “web semantico”, un nuovo scenario che ci presenterà le macchine non solo in grado di leggere quello che noi vogliamo ma anche di interpretarlo, software che comunicheranno tra di loro decodificando ogni nostro pensiero introdotto nella rete. Una tecnologia pervasiva (o trasparente), che noi non vediamo ma esiste e lavora con e per noi. Il tutto ingigantito dalla diffusione sempre maggiore di realtà aumentata e nuove tecnologie 3D: i Google Glass per esempio, gli occhiali “smart”, dei quali proprio Rudy Bandiera è stato uno dei pochi in Italia a testare e recensire. Apparecchi che ci sembrano ancora così lontani dall’esistere ma in realtà esistono già e aspettano solo di essere commercializzati.

Alla luce di quest’ultima tematica ed in conclusione, Bandiera ha cercato di spiegare come muoversi per farsi conoscere nella rete narrando anche la sua esperienza personale, caratterizzata da un blog divenuto uno dei più visitati in Italia, oltre che dalla chiamata da parte di Google a presentare l’unico suo evento italiano nel 2014. Il blog, appunto, viene visto come uno strumento unico ed il solo in grado di poter esprimere tutte le nostre capacità e le nostre passioni in assoluta libertà, un investimento in termini di tempo e risorse che non comporta necessariamente un guadagno diretto ma indiretto, un modo per cominciare e farsi conoscere. Ma attenzione al fattore “straordinarietà”: siamo straordinari una volta sola, copiare ed emulare qualcosa che va già bene potrebbe non essere la soluzione.
Ci viene ricordato che “le cose più difficili da mettere in atto sono anche quelle che ci frutteranno di più”, dobbiamo cioè essere bravi a dimostrarci innovatori e creativi per creare qualcosa di unico.

Infine si è parlato di opportunità. Questa è la parola chiave secondo Bandiera, capire quello che sta accadendo e saper cavalcare le infinite possibilità che questo cambiamento ci metterà davanti. Questo è il monito di un personaggio che questa opportunità l’ha colta ed ha saputo sfruttarla con grandi risultati, un’esperienza che vuole diffondere a tutti noi e soprattutto alle nuove generazioni (i cosiddetti “nativi digitali”) affinché capiscano e comprendano gli infiniti scenari che verranno loro offerti. Senza però spaventarsi: il blogger non nasconde che questo rapidissimo cambiamento senza precedenti può spiazzare e farci perdere il contatto con la realtà, ma è un processo necessario ed inarrestabile, non potremo più pensare di agire senza capirlo o muoverci dentro. Ecco perché seminari come questi andrebbero moltiplicati e diffusi, soprattutto in un Paese come il nostro, ancora così ostile al cambiamento e rimasto indietro anni luce per quanto riguarda le tematiche appena affrontate.

Leggi sullo stesso argomento la riflessione di Andrea Cirelli

Aperte le prevendite per Cody Chesnutt alla Sala Estense

da: Ferrara Sotto le Stelle

Una voce meravigliosa che rimanda agli anni ’60 e ’70 del soul e del blues, accompagna la chitarra di questo incredibile artista di Atlanta

Cody ChesnuTT è un cantastorie soul, le cui canzoni sono sincere e socialmente consapevoli al punto da aver innalzato gli standard e il livello di quello che la moderna musica soul dovrebbe essere. Il 2015 lo vedrà protagonista di un tour unplugged, intimo e raccolto, che farà tappa mercoledì 15 aprile 2015 alla Sala Estense di Ferrara.

15.04.15 | Sala Estense, Ferrara
- anteprima Ferrara Sotto le Stelle 2015 –
Ingresso, posto unico € 20,00 + d.d.p

I biglietti sono ora disponibili attraverso i circuiti di vendita Bookingshow, Vivaticket e Ticketone.

Prevendite a Ferrara:

– c/o Arci, via Cittadella, 18/A (tel. 0532-241419)
– c/o Tabaccheria “Segnali di fumo”, corso Martiri della Libertà, 73 (tel. 0532-205208)
– c/o Ipercoop Il Castello e Ipercoop Le Mura
– c/o Mediaworld, via M. Roffi.

Coldiretti: giovani impresa, incontro di fine anno con riflessioni sul progetto Coldiretti ed auguri natalizi conviviali

da: ufficio stampa Coldiretti

Partecipata assemblea degli under 30 di Coldiretti Ferrara, per parlare del progetto dell’organizzazione e delle cose da mettere in campo nel 2015.

Una buona presenza numerica e molta attenzione tra i Giovani di Coldiretti, che ieri sera nella sala conferenze della sede provinciale di Ferrara hanno partecipato all’incontro di fine anno.
Supportati dal segretario di Giovani Impresa, Marco Baldon e dal delegato provinciale Alessandro Beltrami, i giovani presenti hanno seguito le riflessioni sulle attività diColdiretti a tutti i livelli, sia da quello locale e quindi provinciale, sia a quello nazionale.
Relatori e animatori dell’incontro il direttore della Federazione, Luigi Zepponi ed il presidente provinciale, Sergio Gulinelli, che hanno preso spunto dal servizio della trasmissione Report di alcune settimane fa, per affrontare la questione delTTIP, l’accordo di libero scambio tra USA e UE del quale si inizia a parlare e che rischia di essere un pericolosissimo fattore di crisi per l’intero modello di produzione italiana ed europea. In questo ambito il posizionamento e l’attività di Coldiretti è da tempo quello di massima attenzione e di difesa accorta eragionata di quegli elementi che rappresentano un valore concreto per i prodotti e le imprese di fronte alle logiche del profitto a tutti i costi che traspaiono dalle bozze di accordo.
Approfondendo l’analisi Zepponi e Gulinelli hanno sottolineato e ribadito i concetti che sono alla base del progetto di Coldiretti sulle filiere agricole italiane ed a quanti si èfatto in questi anni per avvicinarsi all’obiettivo, insistendo su quanto tocchi a ciascuno, nell’ambito della propria impresa, maturare idee e favorire i cambiamenti per cogliere le opportunità che il settore ha ancora a disposizione. Ed in ciò lo “spirito giovane” può essere un elemento decisivo e determinante per voltare pagina e fare importanti passi avanti verso un modo nuovo di fare “impresa agricola”.
Al termine della serata un allegro momento conviviale davanti ad una pizza fumante per lo scambio degli auguri natalizi e la promessa di ripartire con ancora maggiore slancio nelle attività del 2015.

Parte “Winter Wonderland – Natale in giostra”, il parco divertimenti più grande d’Italia

da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Il divertimento può avere inizio! A partire dalle 15 di domani (Sabato 20 Dicembre, ndr), alla Fiera di Ferrara, Winter Wonderland – Natale in Giostra aprirà le porte al pubblico, offrendo per 23 giorni ad adulti e bambini oltre ventimila metri quadrati di giostre, attrazioni, spettacoli di burattini e di prestigio, concerti, feste a sorpresa, l’atteso show cabarettistico “Made in Fe”, il laboratorio di baby cooking a cura dell’Associazione Giulia Onlus, Babbo Natale e la Befana, ai quali i bambini potranno consegnare le proprie letterine, il veglione di Capodanno, con musica, ottima cucina e divertimento, e la grande festa del 6 Gennaio, che sarà coronata da un emozionante spettacolo pirotecnico.
Dopo il taglio del nastro con gli organizzatori – Catter Planet, F.lli Bisi, Ferrara Fiere Congressi – e l’Assessore al Commercio del Comune di Ferrara, Roberto Serra, il programma della giornata inaugurale prevede la Festa dello studente, cui gli alunni delle scuole di Ferrara e provincia potranno partecipare gratuitamente, usufruendo anche di omaggi e riduzioni, la presentazione della mascotte Winterello, che si esibirà in uno show, l’apertura del Winter Circus, il circo senza animali in tournée mondiale, i laboratori di addobbi natalizi e gli spettacoli di magia.
L’area ristorazione offrirà al pubblico un’ampia scelta di stand, tra tradizione e street food in chiave territoriale: una birreria artigianale ferrarese e una tedesca, con piatti tipici bavaresi come stinco, patate e bretzel; punti ristoro classici con pizze, hamburger e crepes; arancini, spianata bolognese e molto altro ancora.
Il biglietto giornaliero intero costa 4 euro, mentre quello ridotto consente di entrare in Fiera a soli 3 euro e dà diritto a un buono di 2 euro da spendere nelle varie attrazioni presenti. Alle casse o dal sito winterwonderlanditalia@com è possibile prenotare i pacchetti promozionali (scontati) “Fantasia 1” e “Fantasia 2” (per i più piccoli), “Avventura” (per le famiglie) e “Adrenalina” (per i ragazzi), tutti a tiratura limitata.
Da segnalare il trenino turistico gratuito, che consentirà di arrivare dal centro storico di Ferrara (Piazza Donatori di Sangue) al Quartiere fieristico e ritorno.
Inoltre, per i turisti che sceglieranno di soggiornare a Ferrara, sono previste interessanti convenzioni con alcune strutture alberghiere.
Per ulteriori dettagli: www.winterwonderlanditalia.com.

Pampapato/Pampepato di ferrara: buona la prima. La pubblica audizione mette tutti d’accordo

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Govoni: “La presenza così estesa di produzioni tipiche è legata alla particolarità del territorio e della storia ferrarese, che ha permesso la creazione e il mantenimento nel tempo di tradizioni produttive, gastronomiche e culturali molto diversificate”

Ministero delle Politiche Agricole e Regione Emilia-Romagna sono ormai di casa in Camera di commercio. C’era molta attesa per l’esito della riunione di “pubblico accertamento” (la decima dopo quelle relative all’aglio di Voghiera, all’asparago verde di Altedo, alla coppia ferrarese, al melone mantovano, alla pera dell’Emilia-Romagna, alla pesca e nettarina di Romagna, al riso del Delta del Po, al vino del Bosco Eliceo, alla salama da sugo e ai cappellacci di zucca ferraresi) per la proposta di Indicazione Geografica Protetta (IGP) – ovvero il marchio che tutela l’area di produzione – dei “Cappellacci di zucca ferraresi”. Nel corso dell’audizione, svoltasi nella sede dell’Ente di Largo Castello giovedì 11 dicembre, Ministero delle Politiche Agricole e Regione Emilia-Romagna hanno letto per filo e per segno il disciplinare di produzione, che ha trovato tra gli imprenditori presenti ampia condivisione. A darne notizia la stessa Camera di commercio, convinta che le produzioni tipiche, se lette come simboli locali di storia, tradizioni e costumi, diventano straordinaria fonte di attrazione turistica. Il prossimo passaggio dell’iter voluto dall’Unione Europea, la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

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Confartigianato, incontro col Vescovo

da: Ufficio Stampa & Comunicazione di Camilla Ghedini

L’Arcivescovo di Ferrara–Comacchio, Monsignor Luigi Negri, sarà questa mattina (sabato), alle 11, in Confartigianato, per un incontro su L’etica nell’impresa. Il valore etico dell’impresa nella società. «In un momento difficile come l’attuale – spiega il Segretario Generale, Giuseppe Vancini – promuovere momenti di riflessione è importantissimo. Si parla tanto di numeri, come crescita economica, occupazione, disoccupazione. Ma dietro i numeri ci sono persone, storie, obiettivi non raggiunti. Oggi più che mai frustrazioni e paure. Una società non deve solo produrre beni e servizi, ma anche benessere nel senso più ampio. Il che – rimarca Vancini – è in linea con la nostra vocazione di impresa famigliare, dove il rapporto tra titolari e dipendenti non è verticistico ma è di ‘collaborazione’, di famigliarità, all’insegna di un senso di appartenenza reale. Oggi che la povertà cresce, le difficoltà delle famiglie pure, noi vogliamo ricordare che l’etica non deve mai mancare nei presupposti, nei comportamenti, nei traguardi di chi fa impresa. Morale ed economia, etica e profitto – chiude – non possono essere trattati separatamente».

Cenerentola al cinema!

da: ufficio stampa Apollo Cinepark

All’Apollo Cinepark, nell’ambito di Apollo – Arte e Cultura, martedì 23 dicembre alle ore 20.15, debutterà – in contemporanea con le altre sale italiane – nelle sale italiane CENERENTOLA, la favola musicata da Gioachino Rossini, nella versione cinematografica presentata da Andrea Andermann e diretta da Carlo Verdone.
Un film inedito frutto di un imponente lavoro di post-produzione succedutosi alla maestosa diretta in mondovisione mandata in onda nel 2012, e che Microcinema distribuzione propone in sala per Natale.
Al cinema giunge quindi una favola per bambini di tutte le età grazie al vastissimo materiale registrato mai andato in onda e alle nuove immagini di animazione di Annalisa Corsi e Maurizio Forestieri, che si integrano alle centinaia di inquadrature dei 35 punti di vista delle telecamere per un lavoro di montaggio durato sei mesi, minuziosamente seguito dal produttore Andrea Andermann.
Una nuova versione di una favola amatissima da ogni generazione, della quale il “neo-regista” Verdone dice: “La possibilità di vedere su grande schermo un film così particolare, nato in diretta per la televisione ed ora rielaborato appositamente per il cinema, mi dà una grandissima soddisfazione, essendomi impegnato in un’operazione di alto spessore con una regia che ritengo divertita e divertente.”
Le fiabesche residenze reali di Torino accolgono nel ruolo della protagonista il mezzo soprano Lena Belkina, con lei in scena Edgardo Rocha, Annunziata Vestri, Anna Kasyan, Carlo Lepore, Simone Alberghini e Lorenzo Regazzo.

Annata agraria: Emilia-Romagna, secondo anno di stop Plv (-3,5%)

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Aumenti produttivi non compensano calo prezzi: redditi a rischio

Secondo anno consecutivo di calo della Plv agricola dell’Emilia Romagna che, secondo le prime stime di Coldiretti regionale, si sta attestando verso una diminuzione di circa il 3,5 per cento. A spingere al ribasso la produzione – sostiene Coldiretti – sono soprattutto le colture vegetali, in particolare la frutta estiva, pesche e nettarine in particolare, e molti ortaggi, dalle patate alle cipolle, ai cocomeri.
“L’anomalo andamento meteorologico dei mesi primaverili ed estivi, con piogge e temperature al di sotto della media del periodo, non ha invogliato a mangiare frutta fresca. Questo, abbinato anche all’embargo russo che ha frenato le esportazioni – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – ha portato ad un crollo dei prezzi, che hanno falcidiato i redditi delle imprese ortofrutticole. Non è andato meglio per il settore zootecnico dove il prezzo del Parmigiano Reggiano ha continuato nella discesa costante iniziata ormai da quasi due anni, mentre dopo l’estate, sono tornati a scendere i prezzi dei suini e quelli dei vitelloni da carne. ”
Gli affetti del maltempo sui redditi agricoli – ricorda Coldiretti – sono stati registrati anche da Eurostat che nel 2014 ha registrato in Italia un calo del reddito reale pro-capite del settore agricolo dell’11 per cento. “Sulle tasche degli agricoltori – ha detto il direttore regionale di Coldiretti. Marco Allaria Olivieri – ha pesato anche l’aumento dei costi di produzione. E’ vero che sono risultati in leggero calo i costi energetici e dei concimi, ma è anche vero che i produttori hanno dovuto sostenere costi aggiuntivi per difendere le colture dalle piogge e dall’umidità estiva. La nostra organizzazione – ha affermato Allaria Olivieri – da un lato è impegnata ad accorciare la filiera e a redistribuire più equamente il valore finale del prodotto tra i soggetti che vanno dal campo alla tavola, valorizzando la distintività e la qualità del prodotto made in Italy, e dall’altro è alla ricerca di strumenti per valorizzare servizi che le aziende agricole possono svolgere in settori nuovi come ad esempio quello dei servizi alla collettività, dall’agriturismo alla salvaguardia ambientale, dalle fattorie didattiche all’agricoltura sociale”.

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Aviaria: oltre 17 milioni per i danni indiretti

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Ieri il via libera in Stato-Regioni al decreto ministeriale. I risarcimenti dovranno essere completati entro il 30 settembre 2015.

In arrivo nuove risorse per le aziende avicole dell’Emilia-Romagna colpite dagli effetti dell’influenza aviaria che ha interessato l’Emilia-Romagna tra il 14 agosto e il 5 settembre 2013. Si tratta di oltre 17 milioni di euro, ai quali ha dato il via libera la Conferenza Stato-Regioni di ieri.
Il decreto ministeriale (in attuazione del regolamento Ue 1071 del 2014) riguarda i cosiddetti danni indiretti, legati alla mancata movimentazione e dunque commercializzazione degli animali e delle uova, in seguito alle misure di tipo sanitario adottate sul territorio regionale per fronteggiare il virus H7N7. “Si tratta di un risultato importante e non scontato per il quale questa Regione si è impegnata con forza. Queste risorse – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – si aggiungono a quelle già interamente liquidate dalla Regione per i danni diretti: quasi 9 milioni 500 mila euro, che sono andati a 17 allevamenti delle province di Ravenna, Ferrara e Bologna nei quali, nei giorni dell’epidemia, furono abbattuti animali o distrutti uova e mangimi a causa delle presenza di un focolaio e in via preventiva”.
I 17 milioni 529 mila euro saranno interamente liquidati agli allevatori entro il 30 settembre 2015. Termini e modalità per la richiesta dell’indennizzo verranno a breve definiti da Agrea (l’ente pagatore della Regione Emilia-Romagna) attraverso una circolare. Sarà infatti proprio Agrea l’organismo cui dovrà essere inviata la domanda di indennizzo. Le risorse sono stanziate al 50% dello Stato e al 50% dalla Ue.
Potranno presentare domanda le imprese produttrici di uova da cova e pulcini; gli allevamenti di pollo, faraona, anatra, gallina ovaiola, pollastra, pulcino, tacchino; i centri di imballaggio delle uova. Gli indennizzi verranno concessi per i danni indiretti subiti nel periodo compreso tra il 14 agosto 2013 ( data di inizio dell’epidemia) e il 30 giungo del 2014, quando sono terminate le misure di limitazione della movimentazione. Oltre all’Emilia-Romagna il provvedimento interessa , sia pur in misura minore, il territorio della Regione Vento.

Gli sbandieratori della Federazione Italiana Sbandieratori in Qatar per la Supercoppa

da: ufficio stampa F.I.SB.

Rappresentate le città di Faenza, Ferrara, Asti, Ascoli Piceno, Fossano, Sulmona, Volterra, Oria, Cava dei Tirreni, Motta Sant’Anastasia, Querceta, Montagnana e Megliadino San Vitale alla Supercoppa TIM in programma a Doha, in Qatar.

Saranno 36 giovani sbandieratori di varie regioni italiane, in rappresentanza della F.I.SB.

parteciperanno lunedì 22 dicembre a Doha, in Qatar, allo spettacolo di inaugurazione della Supercoppa TIM tra Juventus e Napoli.

Anche 24 musici – solamente Tamburi sono stati inseriti nella delegazione della Federazione Italiana degli Sbandieratori (FISB), protagonista dello spettacolo d’apertura della kermesse calcistica. In totale, sono 62 i rappresentanti individuati nei vari gruppi di sbandieratori italiani associati che si recheranno in Qatar.

Saranno 9 le regioni rappresentate (Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Puglia, Campania e Sicilia) e gli sbandieratori saranno accompagnati da Antonella Palumbo, Presidente del Consiglio Direttivo Nazionale della Federazione Italiana Sbandieratori (con oltre 90 gruppi federati).

“Ancora una volta porteremo la nostra tradizione, la cultura tipica dell’Italia dei Comuni al di là dei confini nazionali -ha commentato Antonella Palumbo di cava de’ Tirreni – sarà un’esperienza emozionante per il contesto, la ribalta nazionale ed internazionale e la possibilità di ammirare i campioni del calcio”.

“Tenteremo di stupire creando emozione come sappiamo fare noi italiani, creando una sfida nella sfida a colpi di bandiere e tamburi – lo spettacolo sarà montato nelle 48 ore precedenti la partita – e vi saranno 3 momenti emozionati. Uno prima della partita di solo sbandieratori, poi ci saranno solo i tamburi sul rettangolo di gioco e poi alla fine della partita, creeremo un effetto OLA” cosi racconta il ct. Francesco Gorini ha convocato gli atleti.

Una posizione di riguardo in questa trasferta la ricopre il Vice Presidente Massimo Massetti di Ascoli Piceno, che ha collaborato direttamente con il committente in Qatar.

Il match di Supercoppa TIM 2014 tra Juventus e Napoli si giocherà allo “Al Sadd – Jassim Bin Hamad Stadium”, di Doha lunedì 22 dicembre 2014, con inizio alle ore 20.00 locali (18.00 ora italiana, diretta su Rai Uno).

Ecco i 62 partecipanti

Cognome e Nome GRUPPO

1 Anastasio Alessandro Ascoli P. Maggiore

2 Forlini Gianni Ascoli P. Maggiore

3 Angelini Valentina Ascoli P. Romana

4 Regnicoli Paola Ascoli P. Romana

5 Tartaglione Rita Ascoli P. Romana

6 Alfonsi Domenico Ascoli P. Solestà

7 Giaretti Stefano Asti B. San Lazzaro

8 Avallone Alberto Cava Torri Metelliane

9 Flauto Marco Cava Torri Metelliane

10 Iannone Diletta Cava Torri Metelliane

11 Polacco Fabrizio Cava Torri Metelliane

12 Trezza Luigi Cava Torri Metelliane

13 Falciano Francesco Ferrara B. San Luca

14 Profili Andrea Ferrara B. San Luca

15 Scapoli Federico Ferrara B. San Luca

16 Vissio Andrea Fossano

17 Saoncella Omar Megliadino San Vitale

18 Gentile Sergio Motta Casa Normanna

19 Spadaro Gianluca Motta Casa Normanna

20 Pieruccioni Micol Querceta Palio dei Micci

21 Alessandroni Rossella Sulmona B. San Panfilo

22 Nencini Francesco Volterra

23 Rovito Barbara Volterra

24 Filippi Alberto CT MUSICI

25 Gorini Francesco CT BANDIERE

26 Sardi Maurizio Ascoli P. Maggiore

27 Sermarini Stefano Ascoli P. Maggiore

28 Firmani Raffaele Ascoli P. Romana

29 Gattoni Nicola Ascoli P. Romana

30 Manfroni Matteo Ascoli P. Romana

31 Paolini Ruggero Ascoli P. Romana

32 Capriotti Gianluca Ascoli P. Solestà

33 Nardinocchi Christian Ascoli P. Solestà

34 Talucci Ivan Ascoli P. Solestà

35 Lano Fabrizio Asti B. San Lazzaro

36 Rispoli Alfonso Cava Città Regia

37 De Angelis Valerio Cava Città Regia

38 Matonti Armando Cava Città Regia

39 Rossi Francesco Cava Città Regia

40 De Luca Simone Cava Torri Metelliane

41 Milito Alfonso Cava Torri Metelliane

42 Sorrentino Manuel Cava Torri Metelliane

43 Rinaldi Lorenzo Faenza Niballo – Borgo Durbecco

44 Bucci Denis Faenza Niballo – Rosso

45 Caselli Edoardo Faenza Niballo – Rosso

46 Dall’Osso Andrea Faenza Niballo – Rosso

47 Rossi Filippo Faenza Niballo – Verde

48 Trabanelli Tobia Ferrara B. San Luca

49 Chiodi Nicolò Ferrara B.S.Giovanni

50 Gullotto Matteo Fossano

51 Rosina Matteo Montagnana Città Murata

52 Gentile Lorenzo Motta Casa Normanna

53 Granata Sebastiano Andrea Motta Casa Normanna

54 Tinnirello Antonino Gabriele Motta Casa Normanna

55 Patisso Cosimo Oria Rione Lama

56 Cocci Flavio Querceta Palio dei Micci

57 Michele Odierna Cava Città Regia

58 Ficorilli Filippo Sulmona B. San Panfilo

59 Gasbarro Michael Sulmona B. San Panfilo

60 Capillo Michelangelo Volterra

61 Palumbo Antonella DIRIGENTE

62 Poletti Marco DIRIGENTE

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CALENDARIO DELL’AVVENTO
Racconto di Natale

Dio non è morto. Lo spiega bene Dino Buzzati quando, nel 1958, pubblica “Racconto di Natale”.
Lo scrittore mescola, con temi propri della sua poetica letteraria, fiaba e surreale, ironia e neogotico, lasciando scoperto il nervo dell’essenza natalizia – la condivisione dell’amore divino mettendo in rilievo l’uomo moderno e cogliendone, in modo apparentemente candido e senza mai rinunciare alla vena sarcastica che spesso caratterizza la propria opera, l’essenza più autentica, inserendo nello stesso racconto la morale.

“Che farà la sera di Natale – ci si domanda – lo scarno arcivescovo tutto solo, mentre la città è in festa? Come potrà vincere la malinconia? Tutti hanno una consolazione: il bimbo ha il treno e Pinocchio, la sorellina ha la bambola, la mamma ha i figli intorno a sé, […] il vecchio scapolo il compagno di dissipazioni […]. Come farà l’arcivescovo? Sorrideva lo zelante don Valentino, segretario di Sua Eccellenza […].”

Dio è ovunque, ci dice Buzzati; e, lezione ancor più preziosa, lo dice da laico; ben lontano dall’ortodossia, dai privilegi di casta, da una discrepanza tra ciò che realmente sono e ciò che dovrebbe essere, e rappresentare, la Chiesa e l’insegnamento religioso.
Lo dice attraverso don Valentino, solerte parroco che rinnega asilo e cibo a un mendicante e si trova, convinto di averlo fatto scappare, a rincorrere un Dio che tuttavia si allontana ogni volta in cui crede di averlo “trovato”, senza mai averlo realmente conosciuto. Prima nella magnifica chiesa che resta però fredda e buia, dopo lo sgarbo fatto all’uomo bisognoso; poi nella famiglia riunita intorno alla tavola imbandita che si rifiuta di condividere la propria abbondanza; e ancora nei campi rigogliosi, la cui ricchezza di frutti è rifiutata dall’avaro contadino.

“Andò ancora più lontano, cercando. Dio pareva farsi sempre più raro e chi ne possedeva un poco non voleva cederlo.”

E così via, in una spirale che lo riconduce al punto di partenza, la chiesa, che però gli riappare, seppure nel delirio del freddo, nuovamente calda e splendente; colma, finalmente, di quel Dio – sinonimo di altruismo, bontà d’animo e compassione – che l’ingenuo don Valentino, curioso incrocio tra il pavido don Abbondio e il sornione don Raffaè, non riesce prima di quel momento a cogliere.
E che capisce invece l’arcivescovo del paese, mettendo a nudo tutti quei re dagli abiti inesistenti, che cercano Dio nei posti sbagliati.

“Lentamente si voltò colui che stava pregando. E don Valentino, riconoscendolo, si fece, se possibile, ancora più pallido. «Buon Natale a te, don Valentino» esclamò l’arcivescovo facendosi incontro, tutto recinto di Dio”.

E (solo per stavolta): Buzzati-Nietzsche 1-1.

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IL FATTO
Il crollo del rublo non turba il Natale russo

da MOSCA – Gli analisti parlano di crisi, il rublo crolla, oggi l’euro viene cambiato a 75. Il Brent è a 62 dollari. Brutte notizie per economie come quella russa. Annus horribilis, il 2015, per questo grande e sterminato Paese che si trova in un isolamento quasi forzato? Il grande orso ha freddo? Teme qualcosa e qualcuno? Non pare proprio. Anche se molte persone si preoccupano per il futuro, la crisi per il momento non si vede. Mosca scintilla, sfavilla. Come sempre, ora più che mai. Le luci invadono la città, già da qualche mese, gli alberi sono avvolti, abbracciati, da fili lampeggianti blu, rossi, bianchi, argentati e dorati.

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Zubovsky Boulevard

I bambini corrono felici nelle piazze e nei parchi innevati, pattinano sulle grandi piste ghiacciate come quelle della Piazza Rossa. Le palline di Natale riflettono tanti visi sorridenti. Profumo di zucchero a velo, caramelle e dolcetti di ogni tipo. E poi tanti colori, colori che si confondono con il bianco della neve che è recentemente caduta sulla città, avvolgendola in un candido e tenero mantello. Immagini d’altri tempi. Una fiaba.
Ai grandi magazzini Gum (Glavnyi universalnyi magazin) si respira aria di festa. Chiacchiericci, giocattoli, luci, profumi, stelle di Natale, regali, fiocchi. Così diversi dalle origini, dalla loro epoca sovietica, ma ora come allora al centro della vita della città.

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Il Gum nel 1893
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Il Gum oggi

Qui si sorride oggi, ci si racconta cosa si farà a Natale e a Capodanno, si sorseggia un thè o si mangia un gelato (eh sì, perché anche se fa freddo, questa tradizione è molto forte). Si compra, si sceglie, si vedono costumi d’altri tempi, collane colorate, luci che sembrano caleidoscopi, si passeggia mano nella mano, scappa anche un bacio. Tanti gli abbracci, cappellini che volano, sciarpe che volteggiano, specchi che riflettono. Si passa un fine settimana spensierato, in attesa di un po’ di meritato riposo. Mentre fuori nevica, candidamente, teneramente, lentamente. Non si vuole pensare alla crisi, per quella c’è sempre tempo. Oggi è tempo di leggerezza.

Immagini dal Gum Oggi, foto di Simonetta Sandri
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Provincialismo riformista

Mentre prendiamo atto che Giorgia Meloni dice di sentirsi pronta per fare il sindaco di Roma, tocca parlar ancora di Province.
C’è ormai largo consenso nel far risalire l’attacco mortale agli enti che stanno fra i Comuni e le Regioni a una sorta di diktat partito dall’Europa e indirizzato ai cosiddetti Pigs (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna).
Cari Maiali – pare essere stato il ragionamento – il vostro quadro di finanza pubblica non è più compatibile né sostenibile, perciò dovete stringere la cinghia cominciando a rivedere al risparmio il vostro assetto istituzionale. Altrimenti niente risorse.
Così l’attacco in Italia è stato messo a punto, già dal governo Monti, contro le Province che rappresentano notoriamente l’1,2 per cento dell’intera spesa pubblica nazionale.
Solo che il professore è stato bacchettato dalla Corte costituzionale, perché una riforma istituzionale non può essere fatta con logica emergenziale, cioè con decreto legge, ma dentro un disegno, un’architettura.
Tanto per rimanere in terreno edile, lo direbbe anche Calzinazza, il manovale nel film Amarcord di Fellini, che una casa si inizia dalle fondamenta e non dal tetto.
E invece, fa notare chi se ne intende, è dai tempi di Berlusconi che il Legislatore pretende di partire dal livello ordinario per cambiare equilibri definiti dalla Costituzione, infischiandosi del principi delle fonti del Diritto, che sorregge l’intero nostro ordinamento giuridico.
E’ pur vero che in Italia se si vuole cambiare la Costituzione si sa quando si comincia e non quando e se si finisce, ma così facendo si entra in un campo minato.
Tecnicismi? Mica tanto.
La legge Delrio (n. 56 del 7 aprile 2014), chiamata anche Svuota Province perché ne riduce funzioni e compiti, introduce un regime normativo provvisorio, in attesa che si compia l’iter della riforma che porta la firma della ministra Boschi per cancellare la parola dalla Costituzione.
Proprio chi mangia pane e Costituzione è del parere che in questo modo si aprono numerose questioni di incostituzionalità che se fossero sollevate sarebbe un bel casino.
Fosse solo questo il problema.
Prima la Svuota Province dice che le funzioni si devono ridurre essenzialmente a quattro (strade, edilizia scolastica, ambiente e territorio). Poi la Conferenza Stato-Regioni aggiunge che altri compiti possono essere delegati dalle Regioni alle Province, al termine di un lavoro di mappatura da compiersi all’interno di Osservatori regionali (molti dei quali non sono nemmeno partiti).
Nel frattempo il governo fa arrivare in Parlamento il disegno di legge di stabilità, nel quale sono previsti tagli alle Province di un miliardo ogni anno fino a raggiungere la somma di tre miliardi nel 2017.
Giusto il tempo di fare una botta di conti per accorgersi che su circa nove miliardi che costano le Province, 3,5 servono per tenere decenti strade e scuole. Si dice: se vengono a mancare tre miliardi di cosa stiamo discutendo?
Ma non basta.
Un emendamento alla legge di stabilità impone anche una riduzione di personale del 50 per cento entro pochi giorni dalla sua entrata in vigore.
I giornali di mezza Italia scrivono che la traduzione di questa misura sono 50mila fra dipendenti provinciali e delle Città metropolitane che dalla sera alla mattina dovranno trovare un altro posto di lavoro: nei Comuni, nelle Regioni, nello Stato?
In pratica, da un lato la Delrio dice alle Province di tuffarsi da un trampolino, indicando quanti carpiati e avvitamenti si devono compiere, dall’altro si leva l’acqua dalla piscina.
Così il Legislatore sta, di fatto, alzando la tensione tra livelli istituzionali del Paese, in un clima sociale ed economico già duramente surriscaldato dagli effetti di una crisi mai vista prima.
Ad essere comprensivi si può capire che qualcuno possa aver pensato: Provincia più leggera uguale a meno risorse e meno personale. Però in questo modo non ci sono i soldi non solo per le eventuali funzioni che continueranno a delegare le Regioni, ma nemmeno per le quattro superstiti della Delrio.
Gli esperti parlano di momento di grande ipocrisia legislativa ed istituzionale, dal momento che si sta di fatto spingendo dei profili istituzionali, per quanto provvisori, verso uno scenario di possibile interruzione di pubblico servizio che, fanno notare, è un reato penale.
Qualcuno sta provando a non farsi prendere dal panico, rilanciando una Provincia come agenzia tecnica al servizio del territorio (sul modello spagnolo). Una specie di centrale qualificata per acquisti, appalti, forniture e servizi, a disposizione dei Comuni. Un esempio di ottimizzazione di risorse e competenze.
Il problema è che se questi sono i termini, è lecito pensare che la preoccupazione numero uno dei presidenti di Provincia in questo momento sia far quadrare bilanci e pagare gli stipendi, assecondando un fuggi fuggi del personale comprensibilmente preoccupato per i propri destini lavorativi. Ed è altrettanto immaginabile che i primi a trovare nuovi approdi occupazionali siano le professionalità che hanno più mercato.
Il risultato potrebbe essere che le Province sopravvissute a questa emorragia di competenze si riducano di fatto a poco più che delle Caritas, oggettivamente impossibilitate ad essere il supporto tecnico immaginato.
In questo clima è poi sorprendente la preoccupazione, adesso, dei sindacati per le sorti dei dipendenti pubblici in questione, quando i loro stessi leader nazionali, a suo tempo, non hanno esitato ad accodarsi a gran voce al coro di quanti – politici, giornalisti, studiosi, esperti – hanno predicato l’inutilità delle Province.
Ma il bello della questione è l’approdo finale. Già, perché terminato il regime provvisorio della Delrio (non si sa come), chi sopravviverà assisterà a quanto previsto dalla riforma costituzionale Boschi, la quale cancella le Province dalla Costituzione ma consentirà alle Regioni di avvalersi di enti di area vasta.
A quel punto sarà curioso vedere la faccia di chi si prenderà la briga di spiegare, ad esempio, ai cittadini emiliano-romagnoli che sono state cancellate nove Province per sostituirle con decine di Unioni di Comuni. Per risparmiare, è chiaro.
Come se non bastasse, proprio sui giornaloni che più hanno tuonato conto lo spreco delle Province si inizia a leggere che questa riforma non solo le ha svuotate, ma fatte diventare poco democratiche.
Ma va?
E non per colpa dell’astensionismo, ma perché la Delrio le ha trasformate in enti di secondo livello, cioè sono i sindaci che si eleggono tra loro mentre i cittadini non possono più dire come la pensano su come sono tenute le strade, o le scuole dove vanno i loro figli.
Decisamente paiono destinate ad ingrossarsi le file del già affollatissimo club tricolore delle facce da paracarro.

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Cari genitori, date una carezza al vostro bambino

Oltre a garantire ai propri piccoli un buon sviluppo cognitivo e a riempirli di attenzioni e coccole, ci sono anche altri aspetti che rientrano nel ‘prendersi cura’ del proprio bambino accompagnandolo in un sano percorso di crescita. Un corretto svezzamento e una buona alimentazione nei primi anni di vita sono fondamentali per evitare disturbi da grandi. Assicurarsi che i piccoli riposino adeguatamente riduce la possibilità che soffrano di disturbi del sonno.

CONSIGLI PER LO SVEZZAMENTO E L’ALIMENTAZIONE DEI PICCOLI
Un altro aspetto importante è quello dello svezzamento. Nutrintake, un recente studio italiano che rivela i comportamenti alimentari dei bambini dai 6 ai 36 mesi, ha messo in luce le principali ragioni degli squilibri nutrizionali nella dieta dei più piccoli.
In sostanza, si parla di errori nello svezzamento che portano con sé il rischio di carenze nutrizionali, come anemie, sovrappeso, obesità ed ipertensione nelle età successive. La basi di questi disturbi vengono posti soprattutto a partire dai primi tre anni di dieta che vanno curati molto attentamente. Lo svezzamento e l’educazione al cibo ‘da grandi’ deve essere graduale, fatto senza ansia e senza fretta. Un’alimentazione troppo ricca di sale, proteine, zuccheri semplici e calorie può portare ad una carenza di ferro e fibre.

Cosa evitare:
– non introdurre il latte vaccino prima del dodicesimo mese;
– non introdurre cibi confezionati per adulti, non adatti ai bambini, come cracker, biscotti, merendine e pizze, prima dell’anno di vita;
– evitare porzioni troppo grandi, il piccolo non va riempito bensì alimentato;
– non stimolare fin da subito il bambino con sapori forti, ma puntare ad introdurre frutta e verdura nel primo semestre;
– bandire il sale, almeno fino all’anno e mezzo;
– evitare i cibi troppo conditi;
– ricordare che solo dopo i 2 anni il bambino può mangiare tutto.

Dopo i 9 mesi, e soprattutto dopo i 12, infatti, si cade nell’errore di considerare il bambino ‘un piccolo adulto’, abbandonando l’alimentazione specifica per l’infanzia e uniformandola a quella della famiglia. E così si sostituiscono i prodotti per l’infanzia con quelli per gli adulti, dalle merendine in giù.
Uno dei principali squilibri emersi è l’eccesso di proteine. Fino a 12 mesi, il 50% dei bambini ne assume il doppio rispetto al fabbisogno raccomandato e, superato l’anno di vita, il livello balza a quasi 3 volte rispetto al reale fabbisogno. Poca, invece, l’assunzione di ferra che cala dallo svezzamento in avanti. La maggior parte dei bambini nei primi 3 anni di vita non raggiunge il fabbisogno raccomandato. Oltre alle proteine, le mamme eccedono anche con la quantità di sodio, visto che l’abitudine di salare le pappe inizia già prima dell’anno, quando si tenta di rendere più gustosi i cibi pensando di facilitare lo svezzamento. A partire dai 18 mesi poi, 1 bambino su 2 consuma una quantità di sale che va oltre il limite raccomandato. Ricordiamoci che la corretta alimentazione nei primi tre anni di vita getta le basi della salute o di futuri disturbi che diventano poi difficili da correggere come il sovrappeso e l’obesità.

CONSIGLI PER ASSICURARE UN ADEGUATO RIPOSO AL BAMBINO
Come mettere a dormire i bambini e come fare in modo che rimangano addormentati è uno dei compiti più difficili dei genitori, soprattutto con i neonati. Un terzo dei bambini soffre di un qualche tipo di problema di sonno.

Mettere a letto presto i piccoli
I piccoli, in media, dormono un’ora in meno a notte rispetto ad un secolo fa e ciò influenza la loro crescita, la difficoltà ad addormentarsi e i continui risvegli di notte anche da grandi. Non lasciare che i bambini vadano a dormire troppo tardi, ciò crea un sovraffaticamento e la sovraeccitazione del cervello. Questo vale sia per i neonati che per i bambini piccoli.
La famiglia ormai è sommersa da impegni e il sonno può diventare una priorità dimenticata. Ma è buona abitudine impostare orari regolari in cui andare a letto e non aspettare fino a quando il bambino inizia a stropicciarsi gli occhi dalla stanchezza, sbadigli o pianga, il che probabilmente è troppo tardi. Mettetelo a letto prima. Anche 15 o 20 minuti di sonno in più possono fare la differenza.
La National Sleep Foundation afferma che i neonati e i bambini piccoli in genere hanno bisogno di 12 ore di sonno durante la notte, i bambini in età prescolare hanno bisogno fino a 13 ore ed i ragazzi più grandi dovrebbero dormire almeno 10 o 11 ore.

Evitare di farli dormire sempre in movimento
C’è un sospiro di sollievo quando si osserva che il piccolo si addormenta sul sedile posteriore della macchina, vero? Stupendo! Ma attenti a non cadere nella trappola di usare il movimento per fare in modo che il bambino si addormenti per la notte. Se il bambino si addormenta solo e sempre in movimento – nel passeggino o in auto – probabilmente non riesce a raggiungere una fase di sonno profondo e ristoratore a causa della stimolazione del movimento. Gli esperti paragonano il sonno in movimento di un bimbo al sonno indotto ad un adulto durante un viaggio in aereo. Il movimento va utilizzato per calmare i bambini, non per indurli a dormire.

Evitare di sovrastimolare il mondo dei sogni
Va bene offrire della musica rilassante al piccolo per addormentarsi, ma attenti a non fare in modo che l’insieme di giocattoli rotanti, suoni e luci, vadano a distrarre troppo il vostro piccolo. Abbassare le luci ed evitare di affiancare l’azione e il movimento al sonno notturno.

Favorire attività piacevoli
Quando nasce un bambino si tende ad introdurre una routine che consiste nel bagnetto, nella lettura di un libro e nella ninna nanna. Insomma, una serie di calmanti e piacevoli attività che portino alla distensione e al sonno. Quest’insieme di momenti servono al bambino affinché si riesca a conciliare con il sonno. Tuttavia, alcuni genitori di bambini più grandi tendono ad eliminare la stessa routine perché erroneamente ritengono che il loro bambino sia troppo grande o perché si sentono troppo stanchi per continuarla. Al pari degli adulti, anche i bambini più grandi hanno bisogno di un rituale per andare a dormire confortati e rilassati.

Cercare di essere coerenti
Può capitare che quando il bimbo si lamenta e piagnucola, ci si corichi con lui nel suo letto finché non si addormenta. Oppure che lo si accolga nella propria camera da letto, se si sveglia nel cuore della notte. Il problema non è il metodo, ma la pratica incoerente. Se il bambino si ammala o ha paura di una forte tempesta, sentitevi liberi di confortarlo. A molti genitori non dispiacerebbe avere il proprio bambino nel proprio letto, ma se succede troppo spesso si finisce per avere un “letto di famiglia”. Occorre invece stabilire delle regole e rispettarle: ognuno ha il suo letto e, una volta consolati i bambini e passati i momenti particolari, occorre tornare alla routine.

LA RIFLESSIONE
Il futuro? Il web semantico interpreta i sentimenti. E la credibilità è ciò che dice la rete

Mi sono divertito ad ascoltare Rudy Bandiera. Una lezione in università con tanti giovani e il sottoscritto. Si è parlato del nuovo approccio della comunicazione verso i network e la socializzazione. Non più processo verticale ma dialogo con il mercato. Una volta si diceva comunicare con e non per. Dal cogito ergo sum al digito ergo sum. Rifletto e mi agito.
Prima avevamo http e pensavamo di avere in mano il mondo. Da web 2.0 i nativi digitali di oggi al web 3.0 , quelli di domani. Nascono gli hacker e i cracker, i buoni e i cattivi di oggi. Prima questo mondo non c’era. C’erano le bolle speculative a spaventarci assieme allo sviluppo di internet. Questa generazione non esisteva prima. Ci si vedeva al bar. E’ cambiato il mondo delle interazioni. Grande cambiamento sociale.
La nuova comunicazione convenzionale e la rete sono gli argomenti da approfondire. Ci sono adesso aziende tecnologiche che stanno cambiando il nostro mondo anche se non lo sappiamo. Non è la Fiat, non sono le acciaierie. Sono aziende che costruiscono ecosistemi in cui ci coinvolgono e sono i primi a farlo. Esempi.
Apple. 170 miliardi di dollari , quasi come il Qatar, ma con identità superiore. Nel 1970 in un garage fecero in legno uno strano oggetto e partirono dall’estetica. La tecnologia deve essere bella. Banale, ma vincente. Il computer doveva piacere sul tuo tavolo e nasce così il mouse che permette di navigare sulle icone. Tutto intuitivo che assieme all’estetica produce il successo. Quindi la tecnologia arriva dopo, alla fine degli anni Novanta. Si parte dalla musica e si chiude l’era delle cassette e si passa ad IPod belli. Si scarica la musica. Geniale. A metà degli anni 2000 la Nokia e’ leader nei telefoni. Nel 2007 nasce IPhone. Nasce l’uso del dito come strumento di dialogo con il mondo. Nel 2010 ci sono gli smartphone ovunque, ma soprattutto nasce il tablet, l’assassino del computer. Si inventa un mercato con l’ iPad. Io avevo sessanta anni e quando me l’hanno regalato sono entrato in panico. Oggi non posso farne a meno.
Parliamo delle grande aziende inventate da geni (ora molto ricchi).
Microsoft ha il brand opposto di Apple e deve difendersi. A metà degli anni 70 Bill Gates, guardando le olimpiadi a Monaco, sognava un mondo diverso e l’ha fatto. Macchine e software non vivono più insieme, ma vanno su tutto. Msdos, per chi ricorda. Tutti i Pc hanno Windows che non serve più solo sui computer, ma che diventa fondamentale per i giochi. Si reinventa un business.
Facebook, un miliardo e quattrocento milioni di utenti. Poco meno della Cina. Nasce nel 2004, ieri. La gente vede la gente. Ogni giorno si caricano 200 milioni di foto. Fantastico. Algoritmi relazionali sono il potere e i big-data il prodotto come merce di scambio per fare branding. O paghi o sei invisibile. Geniale e perverso. Whatsapp è di Facebook. Attenti!
Amazon.com e l’ecommerce, il più grande negozio della storia che vende settanta miliardi di dollari. Vendita di nicchia o di massa? Dilemma, risposta: entrambi. Perché si parte dalla nicchia e si arriva alla massa. Grande intuizione portata su cloud. Nasce la potenzialità degli eBook e il Kindle.
Google. Da motore di ricerca a galassia di servizi. Gli algoritmi pagerank sono indicatori organici in ordine è proprio l’ordine fa il mercato. Tu non trovi ciò che cerchi, ma ciò che qualcuno decide tu debba trovare prima di altri. AdWords, modello di business. Poi ha comprato Android perché la forza sta nel software. Google maps. Local history, Google lo sa! Gmail ci conosce, il prodotto siamo noi! Potenza delle informazioni.
Può bastare, ho tanti termini da capire cosa significano. Devo adeguarmi. Intanto i droni iniziano a passarci sulla testa e a portare i pacchi dono, anche Babbo Natale li usa. Mi rimane un pensiero. Questa è la fantascienza di ieri. Quale sarà la fantascienza di domani? La risposta mi spaventa. Si parla di web semantico. Interpreta i miei (i nostri) sentimenti e applica una tecnologia pervasiva permanente. Il futuro è la economia della reputazione; non chi sono, ma cosa dicono di me. La mia credibilità e anche la vostra. Intanto vado a comprare “Rischi e opportunità del Web 3.0” il libro di Rudy Bandiera.

Leggi sullo stesso tema il resoconto di Andrea Vincenzi sull’incontro con il blogger Rudy Bandiera

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IMMAGINARIO
Mostra biblica.
La foto di oggi…

I Dieci comandamenti li ha appena rispiegati con tanta semplicità e passione Roberto Benigni in diretta tv. E ora al Museo dell’ebraismo di Ferrara sarà possibile vederli scritti in originale, con i caratteri ebraici delle tavole della legge ricevute da Mosè. Parole della Bibbia e non solo al centro della nuova mostra dedicata alla “Torah“, la bibbia ebraica, che raccoglie i primi cinque libri sacri. Tra questi c’è, appunto, l’Esodo da cui abbiamo appena sentito rileggere quei comandamenti così rivoluzionari. Ingresso a pagamento al Meis, Museo dell’ebraismo italiano e della shoah, via Piangipane 81.

OGGI – IMMAGINARIO PAROLE

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic su una foto per ingrandirla e vederle tutte]

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“Mappah” in mostra: tessuto in seta per avvolgere la Torah
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“Sefer Torah”, manoscritto su pergamena del sec. XVII
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