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Giorno: 28 Gennaio 2015

5 febbraio 2015, Iniziativa di presentazione della ricerca “Presa in carico dei soggetti devianti – detenuti, internati, persone sottoposte a misure alternative – e terzo settore: lo stato attuale del territorio regionale”

da: Ufficio del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale

Iniziativa di presentazione della ricerca “Presa in carico dei soggetti devianti – detenuti, internati, persone sottoposte a misure alternative – e terzo settore: lo stato attuale del territorio regionale” promossa dal Garante regionale delle persone private della libertà personale, che si terrà a Bologna nei locali della biblioteca dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Viale Aldo Moro – il giorno 5 febbraio 2015 dalle ore 16.00 alle ore 18.00 – di cui si allega il programma completo.

Presentazione del volume Presa in carico dei soggetti devianti (detenuti, internati, persone sottoposte a misure
alternative) e terzo settore.Lo stato attuale nel territorio regionale dell’Emilia-Romagna.
Saranno presenti: Simonetta Saliera (Presidente Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna), Desi Bruno
(Garante regionale per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale), ne discuteranno con
Giulia Cella (Università di Bologna)

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Expo Milano 2015, a Bruxelles l’Emilia-Romagna presenta il World Food research and innovation Forum

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Expo Milano 2015, a Bruxelles il World Food research and innovation Forum. Presentazione al Parlamento Europeo del Patto strategico per la partecipazione della Regione Emilia-Romagna a Expo Milano 2015 da parte degli assessori regionali Patrizio Bianchi e Simona Caselli

La Regione Emilia-Romagna a Bruxelles per presentare il World Food research and innovation Forum al Parlamento Europeo. Il progetto strategico che partendo da Expo Milano 2015 vuole creare una piattaforma permanente e internazionale in Emilia-Romagna sui temi dell’alimentazione, dell’innovazione e della sicurezza in campo alimentare, è stato illustrato questo pomeriggio dagli assessori regionali al Coordinamento delle Politiche europee allo sviluppo Patrizio Bianchi e all’Agricoltura Simona Caselli. Insieme a loro anche i rappresentanti di importanti aziende emiliano romagnole del settore agroindustriale come Barilla e Granarolo, del sistema Fiere, delle università e dei centri di ricerca. I lavori sono stati coordinati da Paolo De Castro europarlamentare e presidente del comitato strategico, e hanno partecipato Paolo Bonaretti di Aster, Alberto Spagnolli dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare Efsa, David Wilkinson commissario europeo ad Expo Milano 2015 e Marco Peronaci rappresentante permanente aggiunto.

La prima edizione del World Food research and innovation Forum si terrà il 22-23 settembre prossimo durante la settimana della Regione Emilia-Romagna ad Expo Milano 2015.

“Oggi a Bruxelles ancora una volta abbiamo incontrato la Commissione Europea, per avere conferma del ruolo di leader che la Regione Emilia-Romagna deve avere in Europa nell’ambito della ricerca, dell’innovazione e delle competenze – ha spiegato l’assessore Patrizio Bianchi – Partendo dall’occasione dell’Expo, la Regione intende valorizzare a livello europeo e internazionale le nostre eccellenze, la nostra ricerca e la capacità di innovazione”.

“Il World Food Forum sarà un progetto mondiale con il quale l’Emilia-Romagna si candida a diventare un polo d’eccellenza della ricerca in campo alimentare e agroalimentare – ha detto l’assessore Simona Caselli – Questa Regione ha le carte in regola per farlo, forte dei grandi marchi del suo agroalimentare, delle sue eccellenze Dop e Igp, simbolo in tutto il mondo del miglior made in Italy, della sua capacità di competere sui mercati internazionali, ma anche dell’attenzione che da sempre dedica agli aspetti del lavoro”.

Il Forum aspira a creare in Emilia-Romagna un hub internazionale della ricerca nel campo dell’alimentazione e della sicurezza alimentare e costituire una piattaforma di attrazione e relazioni di competenze a livello mondiale, esperienze e progetti nel campo della ricerca alimentare nel futuro, a sostegno della competitività delle imprese e delle filiere produttive per l’Italia e l’Unione Europea sui mercati mondiali.

Il World Food research and innovation Forum è promosso dalla Regione Emilia-Romagna, dalle Associazioni Imprenditoriali, dal Sistema Regionale delle Fiere (Bologna Fiere, Cesena Fiera, Fiere di Parma), dal sistema della ricerca (Università dell’Emilia-Romagna e i Centri di ricerca, in collaborazione con Aster), dal Consorzio regionale per l’innovazione e il trasferimento tecnologico e con la partecipazione di istituzioni europee e internazionali.

Fino ad oggi si sono già svolte quattro tappe in preparazione del Forum nel 2014 nelle quali si è parlato di bioeconomia, sostenibilità dell’uso dell’acqua in agricoltura, ottimizzazione dei processi di trasformazione e logistica dei prodotti refrigerati, di sicurezza alimentare. Su quest’ultimo tema, per la prima volta, tre agenzie internazionali sulla sicurezza alimentare (Europa, Cina e Canada) si sono confrontate sulle strategie globali e sulla necessità di promuovere regole comuni per garantire la salute di tutti cittadini e la protezione dei consumatori.

Coppia di Ferrara e Rovigo cerca di passare la notte nella cella mortuaria della mostra “Real Bodies”

da: Real Bodies

Trascorrere una notte chiusi in una cella mortuaria è il nostro sogno nel cassetto. Per realizzarlo siamo disposti a pagare un sovrapprezzo oltre al biglietto d’ingresso”. Hanno confessato subito le loro intenzioni senza cercare altre scuse, F. G. di 24 anni e A. D. di 20 anni, i due fidanzati, lui di Ferrara, lei della provincia di Rovigo, che l’altra sera alla chiusura sono stati sorpresi dalla security della mostra “Real Bodies” mentre si nascondevano nella camera autoptica della mostra che su un lato riproduce la scenografia di una cella mortuaria. I due giovani si erano infilati con i materassini e gli zaini all’interno di uno sportello che simula la cella frigorifera della sala delle autopsie da cui esce tra l’altro un vero tavolo anatomico con sopra un cadavere plastinato in metastasi e, poco distante, una vetrinetta con gli attrezzi, come bisturi, seghe e martelli, utilizzati dai medici legali per le autopsie. “Il personale durante il sopralluogo di chiusura della mostra alle 19 dell’altra sera” racconta il responsabile di “Real Bodies”, la più grande mostra internazionale mai realizzata che ospita circa 350 fra veri organi e corpi plastinati “si è insospettito per alcuni rumori sentiti nella zona dell’Homo Vitruviano di Leonardo Da Vinci che è accanto alla camera autoptica. Durante il sopralluogo hanno deciso di controllare anche la cella mortuaria ed è saltata fuori la coppietta”.
I due fidanzati hanno confessato alla security, che nel frattempo aveva avvisato i titolari della mostra dei due intrusi, di voler vivere un’esperienza fuori dall’ordinario già progettata in una precedente visita alla mostra Real Bodies compiuta durante le festività. “Inizialmente cisiamo spaventati non poco” ammette la gestione della mostra internazionale “anche perché avevano piercing e tatuaggi che potevano far pensare a sbandati e possibili atti di vandalismo. Poi hanno esibito il biglietto d’ingresso acquistato alle 17 di quel giorno stesso e ci hanno confermato le loro identità. Quando abbiamo minacciato di chiamare le forze dell’ordine la ragazza era sul punto di piangere e il giovane ci ha raccontato che volevano fare una bravata da raccontare agli amici ma niente di più. Ci hanno chiesto di non farlo sapere ai loro genitori”.
I due ragazzi in cerca di forti emozioni si erano attrezzati con materassini da campeggio che avevano già posizionato uno vicino all’altro dietro la scenografia con gli sportelli della cella mortuaria. “Abbiamo ritardato la chiusura di mezz’ora” conferma lo staff della mostra “per verificare che avessero cancellato dai cellulari le foto che volevano postare per i loro amici di Ferrara e Rovigo e ispezionare tutta la camera autoptica per essere sicuri che non avessero lasciato altri oggetti nascosti”.“Una volta accompagnati fuori dalla cella mortuaria fino all’ingresso” continuano gli organizzatori della mostra di Jesolo “il giovane, figlio di una famiglia benestante di Ferrara, ha chiesto quali hotel erano aperti in questa stagione a Jesolo per trascorrere la notte dichiarando alla security che sarebbe stato disposto a pagare il doppio per dormire all’interno della mostra in mezzo ai corpi plastinati e che c’era rimasto male per la poca elasticità da parte della gestione.

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Operazione Aemilia: l’assessore Mezzetti si complimenta con la Dda e ribadisce gli impegni della Regione

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Operazione Aemilia: l’assessore Massimo Mezzetti si complimenta con la Dda, ribadisce gli impegni della Regione e si appella affinchè “la lotta alle mafie sia posta da tutti noi in cima alle priorità”

I complimenti agli investigatori per non aver “mai abbassato la guardia”, l’impegno della Regione Emilia-Romagna per la cultura della legalità e un appello a mettere questa battaglie contro le mafie in cima alle priorità. Il neo assessore con delega alle Politiche per la legalità della Regione Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti, così ha commentato gli esiti dell’operazione “Aemilia” annunciati oggi in Procura a Bologna.
“Dal quadro dell’operazione presentata oggi dagli investigatoridella Dda di Bologna emerge una rete fittissima di intrecci criminali che investono tutti i principali gangli della vita pubblica e imprenditoriale lungo la via Emilia. Un’organizzazione criminale forte e monolitica e profondamente infiltrata. “Eppure – dice Mezzetti – in questi anni abbiamo sentito prefetti e amministratori pubblici, proprio delle zone più esposte a rischio, ripetutamente negare l’esistenza di un problema di presenze mafiose nel proprio territorio. Per fortuna c’è chi è stato più attento e vigile ai tanti segnali che continuavano a giungere e non ha abbassato la guardia. Per questo oggi il nostro plauso deve andare a tutti coloro che hanno il merito di avere condotto in porto l’operazione Aemilia”.

“La lotta alle mafie – afferma Mezzetti – deve essere messa in testa alle priorità: come Regione faremo la nostra parte: intensificheremo gli sforzi e gli strumenti nell’ambito delle nostre competenze, mettendoli a disposizione di un più ampio progetto di raccordo tra tutte le istituzioni e le forze sociali”.
“Altrettanto determinante sarà l’educazione alla cultura della legalità – conclude l’assessore -, soprattutto per le nuove generazioni. Per questo saremo onorati di ospitare e sostenere al meglio a Bologna, il prossimo 21 marzo, la XX Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, promossa da Libera”.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 28 gennaio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 28 gennaio 2015

COMMERCIO E TURISMO – Preannunciati dagli assessori Maisto e Serra in residenza municipale
In uscita i bandi per la gestione di grandi manifestazioni cittadine
28-01-2015

Si è svolta questa mattina, mercoledì 28 gennaio nella sala di Giunta della residenza municipale, la presentazione dei Bandi 2015 in materia di Commercio/Turismo relativi alla gestione delle principali manifestazioni cittadine organizzate dal Comune. Per illustrarne gli elementi essenziali dei questa scelta e le modalità operative che verranno messe in campo, all’incontro con i giornalisti sono intervenuti il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto e l’assessore al Commercio Roberto Serra affiancati dalla dirigente Manifestazioni culturali e Turismo Maria Teresa Pinna.

Gli assessori Maisto e Serra hanno sottolineato l’importanza del rapporto tra pubblico (Comune) e privati (imprese e associazioni) e della condivisione di tutte quelle azioni utili a sostenere e rilanciare i settori del turismo e del commercio.

L’incontro è stato quindi un’occasione per annunciare l’uscita nei prossimi giorni e mesi – in base alla data delle manifestazioni – di una serie di bandi per dare in gestione a soggetti privati alcune fra le più importanti manifestazioni della nostra città: Ferrara Balloons Festival, Natale e Capodanno, Carnevale Rinascimentale e Chioschi per il Ferrara Buskers Festival.

“I bandi sono ancora in fase di elaborazione – hanno precisato gli assessori Maisto e Serra – e riguardano le manifestazioni di cui il Comune è titolare. Sarà cura dell’Amministrazione emettere dei bandi che stimolino le iniziative dei privati rendendo la partecipazione più ampia possibile e mettendo in condizione i futuri organizzatori di poter lavorare al meglio per la buona riuscita degli eventi”.

Sui pacchetti “Natale e Capodanno” e Carnevale Rinascimentale” il Comune metterà in campo un contributo, mentre per il Ferrara Balloons Festival e i Chioschi del Buskers Festival sono previsti introiti.

“E’ certamente una sfida – hanno affermato Maisto e Serra – ma siamo convinti che queste siano le modalità giuste per poter crescere”.

INCONTRO SULL’ECONOMIA – Lunedì 2 febbraio 2015 alle 20.30, sala Estense di Ferrara
“L’Altra faccia della Moneta”, conversazione civile per comprendere l’economia che viviamo
28-01-2015

Lunedì 2 febbraio 2015 alle 20.30, nella sala Estense di piazza Municipio, a Ferrara, avrà luogo una conversazione civile dal titolo “L’Altra faccia della Moneta”. L’ingresso all’iniziativa, organizzata dal Gruppo di Cittadini per l’economia e patrocinata dal Comune di Ferrara, è libero e gratuito

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori)

Assieme, persone tra persone, analizziamo la situazione economica attuale in modo rigoroso, solido, circostanziato e comprensibile da tutti.

Assieme, identifichiamo la corretta chiave di lettura di ciò che sta accadendo e prendiamo precisa consapevolezza della realtà in cui viviamo e lavoriamo e di come possiamo agire per risolvere la situazione.

Ci proponiamo di farti conoscere l’esistenza di una soluzione positiva e concreta per cittadini, famiglie e imprese, raggiungibile con gli strumenti economici che già oggi abbiamo a disposizione.

Chi siamo? Persone come te che si sono interrogate sui motivi che hanno condotto l’Europa e l’Italia ad affrontare le drammatiche problematiche odierne.

Abbiano ricercato le risposte nello studio dell’economia, riscontrando, nel sistema in cui siamo immersi, fondamentali distorsioni. Risolvendo queste anomalie la situazione assume radicalmente un’altra “faccia”.

Gruppo Cittadini per l’Economia – Ferrara

con il patrocinio del Comune di Ferrara

http://www.conversazionecivile.org

ASSESSORATO ALLO SPORT – Domenica 1 febbraio alle 14.30 alla piscina di via Beethoven
Il nuoto sincronizzato fa nuovamente tappa a Ferrara per il 2° Trofeo Uisp ‘Evviva il syncro’
28-01-2015

Sono 187 le giovanissime atlete, in rappresentanza di dieci società provenienti da tutta l’Emilia Romagna, iscritte a partecipare domenica 1 febbraio (alle 14.30) alla piscina di via Beethoven di Ferrara, alla seconda edizione del “Trofeo Evviva il syncro”. La manifestazione di nuoto sincronizzato è promossa per il secondo anno consecutivo nella nostra città da UISP ed aprirà il calendario regionale del 2015 riservato agli appuntamenti di questa disciplina.

Le caratteristiche del meeting – al quale parteciperanno anche quindici nuotatrici ferraresi da quest’anno impegnate nei corsi di ‘syncro’ aperti da Uisp alla piscina Bacchelli – è stata presentata questa mattina nella residenza municipale alla presenza dell’assessore comunale allo Sport Simone Merli, del presidente Lega Nuoto regionale Paolo Belluzzi, della vicepresidente Uisp Ferrara Paola Bottoni e di Simone Zuccheri di Bblu – piscina Beethoven.

“Merito certo della varietà delle sue caratteristiche, sintesi di attività motoria, musica e danza, anche nel nostro territorio il nuoto sincronizzato sta dimostrando di essere una disciplina in forte crescita. – ha affermato l’assessore allo Sport Simone Merli – Un risultato da attribuire sicuramente all’impegno messo in campo da Uisp, unico ente sportivo che promuove tutte le discipline acquatiche sviluppando sia quantità di adesioni sia qualità di proposte, nella promozione di questa specialità per scongiurare il fenomeno dell’abbandono dello sport fra le giovanissime”.

(Comunicato a cura degli organizzatori)

‘2° Trofeo Evviva il syncro’ di nuoto sincronizzato, domenica 1 febbraio alle 14.30 – piscina via Beethoven

1° parte: esibizione non competitiva.
Sono invitate alla manifestazione tutte le scuole nuoto che praticano avviamento al syncro.
Si potrà partecipare all’esibizione con gruppi di bambine e ragazze che praticano il nuoto sincronizzato, formando gruppi (anche con bambine di età differenti fra loro) senza nessuna regola per il numero di atlete per gruppo.
Ogni società potrà presentare massimo 2 gruppi.
Durata della musica 1’30” (+ o – 15″), la parte fuori dall’acqua non potrà superare i 10″.

2° parte : competitiva II° trofeo Evviva il Syncro
Manifestazione competitiva rivolta alle squadre regolarmente tesserate ed affiliate UISP.
La competizione è rivolta alle categorie : Esordienti A (2003-2004) e Ragazze (nate nel 2002-2001 e 2000) ed al solo esercizio di Squadra, e alla categoria Juniores (1999-1998-1997) per il solo esercizio di Duo.
Ogni società potrà iscrivere al massimo 2 Squadre per categoria e 2 Duo Juniores.
Le squadre dovranno essere composte da un minimo di 4 ad un massimo di 8 atlete (è consentita l’iscrizione alla squadra di una sola atleta di categoria inferiore).
Esercizi liberi da eseguire con musica a scelta della società nei tempi indicati senza l’inserimento di esercizi obbligati.
Non verrà applicato alcun punto di penalità in caso il numero delle atlete partecipanti alla squadra sia inferiore a 8.
Tempi delle squadre Categoria Esordienti A e Ragazze 1,40″ +/- 20″
Tempi del Duo Junior 1,50 +/-20″

BIBLIOTECA RODARI – Pomeriggio di letture giovedì 29 gennaio alle 17
“Belle storie, grandi amici” per bambini dai 3 ai 7 anni
28-01-2015

Sarà la storia ‘Voglio la luce accesa’ ad aprire, giovedì 29 gennaio alle 17 alla biblioteca comunale Rodari (viale Krasnodar 102), il pomeriggio di narrazioni per bambini dai 3 ai 7 anni. L’appuntamento proseguirà poi con altre avventure raccontate da Donatella Biondi e Paola Zaniboni. L’incontro rientra nel ciclo di narrazioni per i più piccoli “Belle storie” in programma ogni giovedì pomeriggio nella sala Piccoli che questo mese ha come tema ‘Grandi amici’.

INTERPELLANZE – Presentate dai gruppi consiliari FDI-AN e FI
Viabilità di via Bellini a Porotto e servizio di trasporto dei pazienti dell’ospedale di Cona
28-01-2015

Queste le interpellanze pervenute:

– il consigliere Spath (gruppo FDI-AN in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore alla Mobilità Aldo Modonesi in merito alla viabilità di via Bellini a Porotto.

– il gruppo Forza Italia in Consiglio comunale ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora alla Sanità/Servizi alla Persona Chiara Sapigni in merito al servizio di trasporto a domicilio dei pazienti dell’ospedale S. Anna di Cona.

TEATRO G. VERDI – Sabato 31 gennaio alle 21 in via X Martiri a Porotto
Una serata per “Ridere e …via con vento” con il gruppo Teatro Leggero – quelli del Lodovico
28-01-2015

La storia ferrarese ma anche le quotidiane vicende del nostro tempo saranno i temi al centro dello spettacolo “Ridere e …via con vento”, che sarà messo in scena dal gruppo ‘Teatro Leggero di Ferrara – quelli del Lodovico’ sabato 31 gennaio alle 21 al teatro G. Verdi di Porotto (via X Martiri 141).

Il ”vento’ di risate porterà il pubblico in un tempo lontano, nel 1400 alla Corte Estense, quando si consumò una grave tragedia famigliare e Nicolò III° d’Este, signore di Ferrara, condannò a morte la seconda moglie Parisina Malatesta e il proprio figlio naturale Ugo incolpati d’adulterio.
Il regista (e curatore dei testi) Giampaolo Zardi ha sapientemente trasformato tale tragedia in un divertente primo atto, ricco di musica, balletti e battute. Il secondo atto sarà invece un susseguirsi di simpatiche scenette ispirate dalla quotidianità dei nostri tempi.
Saliranno su palco gli attori ‘storici’ della compagnia, coadiuvati da qualche nuovo ingresso e affiancati dal corpo di ballo del gruppo “Danzamando” diretto da Federica Massa. Le musiche saranno eseguite da Vittorio, Piero e Carlo diretti dal maestro Enzo Massa.
La serata vede la collaborazione, a fianco della compagnia teatrale, del teatro G. Verdi che ha concesso l’ospitalità e della Contrada di San Giacomo che ha messo a disposizione gli abiti d’epoca.

Per prenotazione telefonare: 349 6058375 – 345 1347677 – 389 1150068

(nella foto in alto un momento dello spettacolo)

CONSIGLIO COMUNALE – Le modalità definite dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari
Il Consiglio comunale di Ferrara si riunirà lunedì 2 febbraio alle 15.30
28-01-2015

Nuovo appuntamento per il Consiglio comunale lunedì 2 febbraio alle 15.30 nella residenza municipale. Le seduta – le cui modalità sono state definite oggi dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari convocata dal presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò – sarà aperta con la discussione e il voto su tre Ordini del giorno e una Mozione. Chiuderà i lavori l’esame della delibera proposta dall’assessore Massimo Maisto riferita alla “Istituzione della Commissione Speciale Mista a supporto delle attività dell’Associazione culturale Unitown”.

Questo il dettaglio:

– Ordine del giorno relativo al progetto “VenTo” presentato dal consigliere Talmelli – PD
– Ordine del giorno”sul futuro dei Centri Servizi per il Volontariato – CSV” presentato dal consigliere Finco – PD
– Mozione “Sospensione concorsi Dirigenti” presentata dal consigliere Rendine – GOL
– Ordine del giorno “sulla promozione e il sostegno dell’economia solidale” presentato dalla consigliera Baraldi – PD

– Delibera “Istituzione della Commissione Speciale Mista a supporto delle attività dell’Associazione culturale ‘Unitown’. Nomina di cinque Consiglieri comunali quali componenti della stessa” (assessore Massimo Maisto).

Turner di Mike Leigh al Cinema Boldini

da: Arci Ferrara

Da giovedì 29 gennaio in programmazione al Cinema Boldini

L’attesa opera di Mike Leigh sul grande pittore britannico, candidata a quattro Oscar, che ha già visto premiato a Cannes come migliore attore il protagonista Timothy Spall.
Tuner non è un biopic, come il regista tiene a sottolineare, ma un film che scava in un periodo preciso della vita dell’artista, quegli ultimi anni in cui gli elementi innovativi della sua pittura lo spinsero oltre un punto di non ritorno, esponendolo all’incomprensione dei più.
Il taglio impresso da Leigh è fortissimo e la sua angolatura di sguardo si rivela, come sempre, attenta agli aspetti più crudi e fragili del personaggio. Emergono così i tratti più controversi del carattere del pittore, in un intrecciarsi di ordinario e straordinario che allontana questo lavoro da qualunque stereotipo del film in costume, creando intorno alla figura di Turner un coro di personaggi di grande spessore e un cast di straordinario livello, che delinea un forte quadro sociale. La fotografia è strepitosa, coglie il sublime che si esprimeva nell’arte di Turner, e la ricerca del dettaglio è accuratissima, quasi maniacale, perfetta non solo nelle ambientazioni e nei costumi, ma anche nell’analisi linguistica e degli accenti della versione originale. Nonostante questo, il film ci immerge presto nella dimensione più umana di un Turner dal carattere difficilissimo, dalla totale costrizione emotiva, che si esprime quasi a grugniti, nella grande interpretazione di Timothy Spall.

A partire dal 31 gennaio, presentando il biglietto di ingresso al Castello Estense in occasione della mostra L’ARTE PER L’ARTE. IL CASTELLO ESTENSE OSPITA GIOVANNI BOLDINI E FILIPPO DE PISIS, si avrà diritto al prezzo ridotto di 4 euro presso il Cinema Boldini per tutto il periodo di programmazione del film Turner.
Iniziativa organizzata in collaborazione con Ferrara Arte.

Per informazioni – www.cinemaboldini.it
t. Cinema Boldini 0532.247050
t. Arci Ferrara 0532241419

LA STORIA
“Giriamo il mondo gratis. E ora vogliamo produrre i nostri video”

Girano il mondo gratis e realizzano video in ogni luogo che visitano. Non il vecchio e trito filmino delle vacanze, ma accattivanti e freschi reportage. Intervistano, mostrano, spiegano. Raccontano e si raccontano. Il loro sogno è fare di un hobby il loro lavoro. Film-maker di fatto lo sono già. Ma cercano un riconoscimento professionale. E un’opportunità.

Loro sono Anna Luciani e Simone Chiesa. “Esploriamo il mondo utilizzando il Couchsurfing, un social network – spiegano – che mette in relazione viaggiatori e persone che offrono gratuitamente ospitalità a casa propria con l’obiettivo condiviso di realizzare un vero e proprio scambio culturale”.
Avviato come progetto no-profit, CouchSurfing ha la sua base operativa a San Francisco. Il sito è gratuito per gli utenti che sono incoraggiati a fornire informazioni e foto dei luoghi visitati e trae guadagno dagli investitori.
“Couchsurfing.org è appunto un particolare social network nato nel 2004 per permettere ai viaggiatori di tutto il mondo di incontrare persone disposte ad ospitarli gratis. Questa pratica da luogo a un vero e proprio scambio culturale che arricchisce tutti: chi viaggia scopre il luogo visitato da un punto di vista meno turistico e più autentico, mentre chi ospita ha la possibilità di conoscere persone e culture diverse senza doversi muovere da casa propria”.
Ad oggi il Couchsurfing è praticato in più di 120mila città in tutto il mondo e conta circa 9 milioni di iscritti.
“Le affinità tra i “couch” – così ci si chiama abbreviandosi tra couchsurfers – vengono garantite attraverso gli strumenti del portale. Ogni utente ha un proprio profilo in cui compaiono informazioni generali e personali (interessi, sport e hobby, passioni, aspetti del carattere eccetera), foto e soprattutto recensioni ricevute dagli altri utenti (compagni di viaggio o ospiti). I feedback sul profilo costituiscono una ‘carta di identità’ fondamentale per selezionare a chi mandare le richieste di ospitalità o scegliere chi ospitare, creando una fiducia reciproca reale a partire dall’analisi delle esperienze già vissute con gli altri membri della comunità.

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Anna Luciani
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Simone Chiesa

“Viaggiando – dicono – abbiamo messo a frutto la nostra passione e le nostre competenze (l’esperto è Simone, ndr) nel campo della produzione video. Abbiamo realizzato un gran numero di episodi, raccolti in 15 puntate da 52 minuti ciascuna oppure in tante pillole più brevi. Quella che consideriamo ‘prima stagione’ è stata girata in Brasile, Uruguay e Argentina nel 2014. ‘Couchsurfers’ è il titolo che abbiamo scelto per il nostro programma, che propone uno stile di viaggio alternativo, giovane, divertente e dinamico che racconta luoghi, persone, curiosità e aspetti singolari delle più interessanti località nel mondo, servendosi della guida privilegiata e della visione interna dei locals”.

Vi siete ispirati ad altri programmi già in onda?
Girano molte cose. “Racconti dalle megalopoli” trasmesso da LaEffe e “Posso venire a dormire da voi” di Rai 5 sono i nostri riferimenti.

Cosa volete mostrare attraverso le vostre immagini?
L’obiettivo del programma è quello di raccontare i luoghi visitati, le persone e i vari aspetti delle diverse culture viaggiando in stile ‘Globetrotter’ a basso costo, zaino in spalla, in un’atmosfera autentica e genuina, valorizzando sia gli incontri e gli eventi casuali sia quelli programmati con persone o situazioni di particolare interesse, filmando spesso in soggettiva e in modo discreto, creando dinamiche informali e divertenti ma allo stesso tempo interessanti e informative.

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Simone Chiesa e Anna Luciani, ideatori di Couchsurfers programma tv di viaggio

Come siete organizzati nel vostro lavoro?
La troupe non è costituita dal classico binomio presentatore-operatore, bensì da due film-makers che sono al tempo stesso i protagonisti dell’avventura, permettendo in questo modo di creare dinamiche sociali intime e spontanee e facilitando l’immedesimazione dello spettatore che si sente coinvolto e partecipe.

Il prodotto finale che caratteristiche assume?
I video vengono presentati come diari di viaggio che i due protagonisti mostrano agli amici durante un aperitivo in casa commentando l’avventura, scherzando, ironizzando, riflettendo sulle esperienze vissute. Questa tecnica è simile a quella utilizzata in “Gazebo”, il celebre programma di Rai 3.
Lo stile è fresco, giovane, con una buona dose di umorismo ma usato in modo intelligente, non superficiale e non banale. Si cerca di fare vivere allo spettatore le stesse cose che accadono realmente facendo couchsurfing e viaggiando zaino in spalla per il mondo, senza filtri, senza censure e senza artifizi.

Avete già pronta una prima serie di puntate, giusto?
Sì, sono 15, ambientate in Sudamerica e sono state registrate tra febbraio e luglio 2014. E’ stato scelto il Brasile particolarmente vivace per la concomitanza dei mondiali di calcio 2014 e prossimo teatro di un altro evento di dimensione mondiale: le Olimpiadi 2016.

E come intendente in seguito sviluppare il format?
L’idea è quella di realizzare un progetto cross-media che si integri con il portale già esistente couchsurfing.org, invitando gli utenti di tutto il mondo a proporre e proporsi per partecipare al programma. Si possono anche creare tre o quattro troupe di viaggiatori diversi, in modo tale da coprire contemporaneamente luoghi anche molto distanti tra loro e creare un programma più lungo e più vario.

Insomma non resta che augurar loro di rivederli presto in tv…


Simone Chiesa
, originario del Lago di Garda, è un filmmaker di 33 anni che ha realizzato in 8 anni di attività circa 200 prodotti audiovisivi, tra cui 6 documentari d’autore andati in onda in prima serata su DeejayTV e numerosissimi episodi di “Icarus – La ricerca del limite” in onda tutti i giorni su Sky Sport. Ha viaggiato in più di 24 Paesi nel mondo e vissuto in alcuni di questi anche per periodi prolungati. Parla fluentemente 6 lingue.

Anna Luciani, sua compagna in viaggio e nella vita, nata a Comacchio, è un noto architetto urbanista con l’hobby della fotografia. La sua passione sono sempre stati i viaggi e parla fluentemente inglese, spagnolo, francese e portoghese.

Venerdì 30 gennaio, celebrazioni Giorno della Memoria

da: Istituto di Storia Contemporanea Ferrara

In occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria, Venerdì 30 gennaio alle ore 11.00 dal muretto di Castello Estense (dove ci sono le lapidi che ricordano l’eccidio della Lunga Notte del ’43) partirà un percorso, guidato da docenti del laboratorio dell’Istituto, che seguirà parte dell’itinerario della App “I luoghi della persecuzione degli ebrei ferraresi” realizzata dall’Istituto di Storia Contemporanea nell’ambito del progetto regionale Resistenza mAPPe , una applicazione gratuita dedicata ad alcuni percorsi della Memoria posto in essere in occasione del settantesimo della Liberazione.
Il percorso di circa un’ora si concluderà al Museo nazionale dell’Ebraismo e della Shoah (MEIS) dove i partecipanti al percorso potranno visitare la mostra “Torah fonte di vita”.
La cittadinanza è invitata a partecipare.

Ultimi giorni per il pagamento del bollo auto: calcolo automatico dell’importo presso gli uffici postali del Ferrarese. Il canone Rai pagabile anche presso gli Atm Postamat

da: Poste Italiane, ufficio Comunicazione Territoriale Emilia-Romagna e Marche

Per il pagamento del bollo auto i proprietari di veicoli residenti nella provincia di Ferrara che si rivolgono agli uffici postali usufruiscono di un servizio che semplifica il pagamento ed è a prova di errore.
Tutti gli sportelli postali del Ferrarese possono infatti collegarsi in tempo reale con l’archivio delle tasse automobilistiche: in tal modo gli automobilisti non devono preoccuparsi di calcolare l’importo del bollo. Basta indicare sul modulo di richiesta, disponibile in tutti gli uffici postali, il tipo e la targa del veicolo, il codice regione (6 per l’Emilia Romagna), la scadenza e il proprio codice fiscale. L’operatore allo sportello consulterà l’archivio delle targhe automobilistiche, verificherà la correttezza dei dati e segnalerà eventuali errori, comunicando al cliente l’importo esatto da pagare.
Il versamento del bollo auto, conoscendone l’importo, può essere anche eseguito on line sul sito di Poste Italiane www.poste.it attraverso il servizio bollettino.
Per quanto riguarda il pagamento del Canone Rai, oltre che presso gli sportelli postali e sul sito di Poste Italiane, può essere effettuato anche dai 51 Atm Postamat presenti sul territorio provinciale.

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Dichiarazione del Presidente Bonaccini sulla operazione contro la ‘ndrangheta

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il sostegno del Presidente Bonaccini, che ha telefonato al Procuratore Capo Alfonso, all’azione della Direzione distrettuale antimafia di Bologna e alle Forze dell’ordine.

Sostegno all’azione della Magistratura e alle Forze dell’Ordine e conferma dell’impegno alla lotta contro la criminalità. Lo ha espresso Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, commentando l’operazione contro la ‘ndrangheta che ha portato questa mattina a 117 arresti in Emilia-Romagna.
“E’ stata condotta una importante operazione contro la criminalità organizzata in Emilia-Romagna – ha detto Bonaccini – Desidero rivolgere un plauso alla Direzione Distrettuale antimafia di Bologna, al Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, al Procuratore Capo Roberto Alfonso, al quale ho telefonato poca fa per congratularmi per l’eccellente lavoro svolto, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine”.
“Il fenomeno dell’infiltrazione mafiosa – ha continuato il Presidente – specialmente in territori caratterizzati da un tessuto produttivo di grande rilevanza, è un tema che richiede la massima attenzione non solo da parte degli organismi inquirenti, ma anche da parte del sistema delle Istituzioni territoriali, in modo tale da creare una solida barriera contro i fenomeni malavitosi, di qualunque natura essi siano”.
La Regione Emilia-Romagna da tempo svolge una azione, anche legislativa, di contrasto al fenomeno mafioso: dalla legge contro le infiltrazioni malavitose in edilizia, alla legge sulla promozione della cultura della legalità, dall’attività del Girer (Gruppo interforze ricostruzione Emilia-Romagna), istituito subito due mesi dopo il sisma, al sostegno all’iniziativa – che poi si è concretizzata – teso ad ottenere una sede territoriale operativa per la lotta alla mafia.
“Come Regione abbiamo come obiettivo irrinunciabile, – ha concluso il Presidente Bonaccini – quello di condurre una serrata e decisa azione per il contrasto della illegalità, in qualunque forma essa si presenti. E questo è e sarà un punto irrinunciabile della nostra azione di governo, in piena collaborazione con la Magistratura e con le Forze dell’Ordine”.

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Merci, dalla Regione 800mila euro l’anno per incentivare il trasporto su ferro

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Bando per il trasporto delle merci, pubblicata la graduatoria. L’assessore Donini: “Dalla Regione un contributo di 800mila euro l’anno per 10 imprese che forniranno complessivamente 11 servizi, tutti su ferro”

“Meno traffico pesante su strada, meno inquinamento e più sicurezza nei trasporti. Un obiettivo che si può concretizzare anche con progetti come questo, coinvolgendo le aziende capaci di fornire servizi di trasporto delle merci su ferro. Per questo ci siamo impegnati a investire 800mila euro l’anno per tre anni”. Così l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Raffaele Donini commenta l’esito della graduatoria, approvata dalla Giunta, del bando pubblicato lo scorso mese di luglio. “In questo modo – spiega l’assessore – oltre 10 milioni di tonnellate di merci viaggeranno su ferrovia e non su strada, con un risparmio in termini energetici di circa il 75%”.

Con i contributi (l’impegno è di 2,4 milioni di euro in tre anni) previsti dalla legge regionale 10/14 si punta infatti a ridurre l’inquinamento ambientale, incrementare la sicurezza della circolazione e riequilibrare il sistema di trasferimento delle merci sviluppando il trasporto ferroviario, sia intermodale che tradizionale, e quello fluviale e marittimo. Per accedere al contributo, le imprese – che dovranno scontare il contributo stesso dallo schema tariffario applicato agli utenti – devono erogare servizi con origine e/o destinazione in un nodo ferroviario (o in un porto) dell’Emilia-Romagna.

Dieci le imprese a cui sono stati assegnati i contributi per effettuare complessivamente 11 servizi, tutti su ferro. In seguito alla pubblicazione del bando sono state presentate 23 domande di contributo per traffico ferroviario (per un totale di 37 servizi) e una per traffico fluviomarittimo, per un solo servizio. Il bando destinava al traffico su ferro il 90% delle risorse disponibili (con contributi per 720mila euro), a quello fluviomarittimo il 10% (80mila euro), ma in base ai risultati dell’istruttoria successiva alla presentazione delle domande l’intero importo è stato assegnato al traffico ferroviario. La delibera regionale con la graduatoria viene pubblicata oggi sul BUR dell’Emilia-Romagna (edizione del 28 gennaio 2015).

Merci, dalla gomma al ferro: i risultati ottenuti con i contributi regionali
A partire dal 2008 il traffico ferroviario delle merci in Emilia-Romagna, come nel resto del Paese, ha visto un forte calo a causa della crisi. Dal 2010 ha registrato invece un’inversione di tendenza, con un incremento legato sicuramente sia alla “tenuta” del sistema delle piattaforme razionalizzate dalla pianificazione regionale, sia ai benefici introdotti dalla legge 15/09 (modificata poi nella legge 10/14), che ha consentito di avvicinare la competitività del trasporto delle merci su ferro a quello su gomma. Difatti, con i due bandi precedenti sono stati attivati 22 servizi di trasporto ferroviario (effettuati da 12 imprese), con origine/destinazione nei principali nodi regionali. Il contributo ha avuto un effetto “volano” sui servizi che ne hanno usufruito: le tonnellate complessivamente trasportate sono state più che doppie rispetto a quelle incentivate.

I 2Cellos annunciano il ritorno dal vivo in Italia nel 2015

da: Ferrara sotto le Stelle

Tornano dal vivo in Italia i 2Cellos, per un tour nuovamente organizzato da VignaPR di Luigi Vignando.
Intanto è appena uscito “Celloverse” (Sonymusic, CD standard con 13 brani e versione de-luxe con 7 video), il terzo album, dopo “2Cellos” del 2011 e In2ition” del 2013.
Completamente autoprodotto, “Celloverse” è definito dal duo come l’album più sperimentale e innovativo in termini di produzione. In effetti il talento di Luka Sulic e Stjepan Hauser nel superare con naturalezza e disinvoltura le barriere tra i vari generi musicali (rock, pop, classica, dance, folk, etc.), si conferma in questo progetto nella sua massima espressione: non solo riletture ma vere e proprie fusioni – come il mash up tra Iron Maiden e l’Ouverture del Gugliemo Tell di Rossini in “The Trooper Overture” e il passaggio dalle Quattro Stagioni di Vivaldi all’hard rock degli AC/DC in “Thunderstruck” – in cui la sperimentazione raggiunge una straniante credibilità su entrambi i fronti in gioco, quello classico prima e quello rock in perfetta sequenza. E le incursioni in ogni campo musicale proseguono per tutto l’album, dal folk dei Mumford & Sons in “I Will Wait” alla dance di “Wake Me Up” di Avicii, passando per Michael Jackson (They Don’t Care About Us), i Muse (Hysteria), i Radiohead (Street Spirit) e l’intervento dell’amico di sempre, la superstar cinese del pianismo internazionale Lang Lang, nel classico di Paul McCartney “Live and Let Die”, fino alla composizione originale che dà il titolo all’album “Celloverse” e inaugura una nuova carriera di compositori, solo abbozzata nei precedenti lavori.
Nella Deluxe Edition del nuovo album con diversi videoclip realizzati nel corso di questi anni viene messo in evidenza anche l’enorme talento del gruppo nelle arti visive e con due live tratti dal memorabile concerto nella più importante arena della nativa Croazia esaltata a dovere anche la dimensione live, perché è qui che i 2Cellos raggiungono la loro massima espressione, per la travolgente vitalità che li caratterizza e perché dal vivo la perfetta fusione tra classica e rock si espone senza possibilità di inganni.

I numeri parlano: il progetto dei due geniali violoncellisti, partito nel 2011, ha immediatamente conquistato il web, dove le cifre hanno un significato inequivocabile, 132 milioni di visualizzazioni solo per il canale Youtube ufficiale dei 2Cellos danno un’idea precisa di un percorso che dal web si è rapidamente diffuso nel mondo reale non appena i 2Cellos hanno portato la loro dirompente vitalità sul palco, dove la perfetta fusione di materiale classico, rock, pop, dance diventa semplicemente Musica. Ma il web continua ad essere la loro cassa di risonanza, come una radio: la hit dance “Wake Me Up” di Avicii in 3 settimane già vola verso i 2 milioni di visualizzazioni, sebbene ancora lontana dai 6 milioni in 3 mesi di “The Trooper Overture” o dai 32 milioni totalizzati fino a oggi dall’inarrivabile “Thunderstruck”.

Le parole dicono: tanti grandissimi artisti a più riprese hanno speso parole ammirate per i 2Cellos. Elton John li ha definiti “la cosa più emozionante vista dal vivo dai tempi del concerto londinese di Jimi Hendrix al Marquee Club negli anni Sessanta”, Dello stesso avviso anche l’eroe delle sei corde Steve Vai, che rivisita “Highway to Hell” degli AC/DC e la star cinese del pianoforte Lang Lang in una versione innovativa di “Clocks” dei Coldplay.

Il palco non mente: i due musicisti che, forti di studi classici nell’irreprensibile Conservatorio slavo, hanno affinato la loro tecnica diplomandosi alla Royal Academy of Music londinese, decidendo subito dopo di utilizzare quanto magistralmente appreso per sparigliare le carte e abbattere le barriere fra i linguaggi musicali, continuano la scalata al successo fra decine di concerti sold out.
Hanno appena terminato il tour di 6 date in Australia e Nuova Zelanda, si apprestano a suonare per un solo show allo Shepherd’s Bush Empire di Londra esaurito da mesi e poi a conquistare gli Stati Uniti, dove suoneranno per 42 concerti già in massima parte esauriti, fino a fine maggio, quando torneranno in Europa e poi in Italia. Ancora una volta i 2Cellos, accompagnati dal poderoso batterista Dušan Kranjc, andranno incontro ai fan che li acclamano, armati solo di 2 violoncelli e dell’inesauribile energia da vere rockstar quali sono.

Biglietti in vendita dalle ore 10 di Giovedì 29 Gennaio nel circuito Ticketone (online www.ticketone.it e punti vendita T1 sul territorio).

Prevendite a Ferrara:

– c/o Ipercoop Il Castello e Ipercoop Le Mura
– c/o Mediaworld, via M. Roffi.

e, a breve,

– c/o Arci, via Cittadella, 18/A (tel. 0532-241419)
– c/o Tabaccheria “Segnali di fumo”, corso Martiri della Libertà, 73 (tel. 0532-205208)

Tutte le info su www.facebook.com/2cellositalia

Milano, 28 gennaio 2015

INFO 2CELLOS PER L’ITALIA:
VignaPR – Luigi Vignando – luigi.vignando@gmail.com – tel. +39 340 3731626
UFFICIO STAMPA 2CELLOS:
pantarei 3.0 – Elena Pantera – pantera.tre.zero@gmail.com – tel. +39 348 0908954

Venerdì 30 gennaio, all’Ibs, Antonio Manzini presenta il suo nuovo libro “Non è stagione”

da: Responsabile Eventi Libreria IBS.it Ferrara

Interviene con l’autore Fabrizio Fiocchi. Dopo Pista nera e La costola di Adamo ritorna il vicequestore Rocco Schiavone. Torna il racconto dell’Italia di oggi dalle quattro pareti di una questura di montagna. Tra nordici e meridionali, cittadini e paesani, vittime e carnefici. Una rilettura della tradizione del giallo all’italiana, capace di coniugare crimine e passione, lo sguardo più dolente e la risata più sfrontata.

«Rocco Schiavone era stato assegnato ad Aosta dal commissariato Cristoforo Colombo di Roma. E tutto quello che conosceva del territorio di Aosta e provincia era casa sua, la questura, la procura e l’Osteria degli artisti».
Un vicequestore nato e cresciuto a Trastevere, che odia lo sci, le montagne, la neve e il freddo. Possiede solo scarpe Clarks, disprezza ogni tipo di abbigliamento invernale. In tutta la vita, il massimo dell’altitudine che ha raggiunto sono i 137 metri di Monte Mario, il punto più alto della sua città natale.
Anche al Nord finalmente è sbocciata la stagione dei fiori, è arrivato maggio. Rocco Schiavone,
ancora in forza presso la questura di Aosta, la sua prigione dell’anima, desidera la primavera fra
i prati alpini. Ecco il sole, il profumo della vita che ritorna a sorridere. Ma è solo un’illusione.
Perché indomita, in quelle valli, in quelle montagne, cade la neve. E si addensano gli eterni
problemi insoluti del nostro poliziotto.
Il caso è di quelli seri: un rapimento non denunciato alle autorità. La vittima in questione è una
ragazza di diciotto anni, figlia di un imprenditore edile della zona. Ben presto il vicequestore scopre che alle spalle del rapimento c’è l’ombra della criminalità organizzata. Grazie ai prestiti
concessi a chi è in crisi di liquidità, le organizzazioni mafiose entrano nel tessuto sociale ed
economico, impossessandosi pezzo dopo pezzo delle forze produttive del paese. Ed è quello
che sta accadendo davanti agli occhi di Rocco. Ma non c’è solo questo, perché il passato del
poliziotto continua a minacciare il suo presente.

Antonio Manzini, attore e sceneggiatore, ha pubblicato i romanzi Sangue marcio (Fazi, 2005) e
La giostra dei criceti (Einaudi, 2007). La serie con Rocco Schiavone è iniziata con il romanzo
Pista nera (Sellerio, 2013), che ha venduto 80.000 copie ed è in corso di traduzione in Francia,
Germania, Spagna, Grecia, USA, Gran Bretagna, Olanda, cui è seguito La costola di Adamo
(Sellerio, 2014).

In scena a Comacchio le parole e la musica di Fabrizio De André

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Dopo il successo del primo appuntamento che ha visto un vulcanico Sergio Sgrilli intrattenere con grande successo la platea gremita della Sala Polivalente, è giunto il momento del secondo spettacolo in cartellone: Comacchio a Teatro prosegue con un appuntamento di grande respiro popolare, ed al contempo di grande levatura, dove l’esecuzione musicale dal vivo è il media che veicola le parole e le note di uno dei più grandi poeti e musicisti italiani del XX secolo.
Salirà sul palco di Palazzo Bellini la Bandeandré; formazione di otto elementi, capitanata da Gianluigi Tartaull a voce e chitarra, cui si affiancano sulla scena Raimondo Raimondi( chitarra e mandolino), Caterina Sangiorgi (flauto e voce), Nazzarena Galassi (voce), Luca Vassura (fisarmonica), Loretta Pompignoli (percussioni), Stefano Fabbri (percussioni) e Giacomo Sangiorgi (basso).
Teatro e musica si fondono in un concerto che è anche spettacolo, come spiega lo stesso Tartaull, svelando anche l’origine del titolo: “De Andrè è stato prima di tutto un cantastorie, e la musica lo ha supportato nel rendere più efficaci le sue parole. Caro Fabrizio è l’incipit della lettera che una giovane ragazza ha scritto, indirizzandola a De Andrè, per raccontargli, come si fa con un amico, o con un maestro, le proprie ansie, delusioni, tenerezze. Questa lettera è diventata il nostro pretesto per raccontare un Fabrizio De Andrè a tutto campo, nei suoi momenti più creativi o in quelli di crisi esistenziale, con le sue varie e importanti collaborazioni. Da La città vecchia ai concept, dalle traduzioni di Cohen e di Dylan alle grandi collaborazioni con PFM, Mauro Pagani e Ivano Fossati.’
Caro Fabrizio è un viaggio che vuole raccontare Fabrizio De André, poeta e musicista, ma anche uomo in mezzo ad altri uomini. Le canzoni dei suoi inizi, fino a quelle del suo ultimo album, ci permettono di apprezzare l’impegno coerente di tutta la sua vita: raccontare e difendere gli ultimi, contro l’arroganza di qualsiasi potere. In pochi anni la Bandeandré ha riscosso un grande successo di pubblico e critica, affermandosi come una delle più significative esperienze di musica dal vivo legate al cantautore genovese. Il concerto, ricco di significati profondi e veicolo di grandi emozioni, offre una splendida occasione per riassaporare l’opera e la poetica di un artista che ha lasciato tracce indelebili nella musica d’autore italiana.
L’appuntamento è fissato per venerdì 30 gennaio alle ore 21:00, presso la Sala Polivalente di Palazzo Bellini, in via Agatopisto 7 a Comacchio. La biglietteria è aperta dalle ore 20:00. Info e prenotazioni al numero 349 0807587. Prevendita on-line e programma completo sono su www.comacchioateatro.it.
Il prossimo appuntamento con la stagione teatrale è fissato per venerdì 06 febbraio, con lo spettacolo di Marco Dellanoce Le Cronache di Ernia.

Venerdì 30 gennaio, Federico Zanzi alla MLB home gallery

da: MLB home gallery

Inaugura in concomitanza con la mostra di Boldini e De Pisis al Castello Estense di Ferrara, l’esposizione di Federico Zanzi, vincitore del Premio Marina di Ravenna 58^ edizione – rassegna di pittura, alla MLB home gallery e che sarà visitabile fino al 5 aprile.
Ad unire le due mostre una comune riflessione sul tema del ritratto, che se in Boldini diventa celebrazione della bellezza e in De Pisis nostalgia per della fugacità della vita, in Zanzi diventa celebrazione della bellezza della nostalgia: nostalgia delle nostre radici, degli odori delle case dei nonni e di quelli dolciastri degli abbracci dei parenti lontani.
Giovanni Boldini ritrae in maniera dettagliata i volti e sfuma invece le vesti con pennellate che assomigliano a delle sciabolate, piene di elettricità; Zanzi, in un perfetto chiasmo di poetiche stilistiche, sfuma il volto dei personaggi da lui ritratti perché il ricordo dei nostri cari, come gli schermi di Sugimoto, per sovrapposizione perde definizione, ma rimangono intatti nel tempo i loro oggetti personali: ecco allora la camicetta “dei giorni di festa”, ricamata dalla zia, con tutti i suoi particolari in evidenza.
Quel che rimane delle feste con i parenti lontani sono le atmosfere, non i volti di chi era con noi a tavola: nella memoria restano infatti gli ambienti in cui questi riti familiari avvengono, il concetto di quei momenti.
A legare la poetica di Zanzi a quella di Boldini è lo stesso timore per la caducità della vita, il tentativo di fermare sulla tela il tempo che scorre inesorabile.
Il senso di nostalgia per gli ambienti che prima c’erano e ora non ci sono più Zanzi lo ritrova anche nelle nature morte di Filippo De Pisis, dal tratto pittorico quasi sincopato, tanto che Eugenio Montale definì la sua pittura “a zampa di mosca”. Con De Pisis, Zanzi condivide i silenzi pittorici, in un comune humus di malinconia. Le nature morte del pittore ferrarese sono l’equivalente delle camicette a fiori delle “zie” di Zanzi: sono ganci per un “altrove” che prelude a una dimensione metafisica.
Come De Pisis, infatti, anche Zanzi dipinge concetti travestiti da pittura a olio. Ritrae le persone di famiglia come per eternarle in una forma fissa, come in quelle foto da tenere infilate nel vetro della credenza a ricordo dei momenti più significativi della propria vita. I suoi familiari diventano così icone del concetto famiglia, e la sua pittura, apparentemente figurativa, emerge con forza nella sua natura più forte, quella concettuale e simbolica.

L’INTERVISTA
Roberto Scozzi, l’Anonimo italiano: “Ogni disco è un nuovo mondo”

Roberto Scozzi, alias Anonimo Italiano, ha esordito sulla scena musicale nel 1995 con “E così addio”, un brano diventato subito un successo, così come l’album intitolato semplicemente con il suo nome d’arte. Il personaggio suscitò un grande interesse perché si esibiva in forma anonima, grazie a una mascherina sul viso, inoltre, la sua voce ricordava, seppure con sfumature diverse, quella di un noto cantante. Quel primo album vendette 120.000 copie, ottenendo il disco di platino, poi l’artista romano pubblicò “Buona fortuna”. In coincidenza con questo evento decise di uscire dall’anonimato e si propose come Anonimo italiano/Roberto Scozzi. Negli anni successivi ha realizzato altri tre album: “Dimmi che ami il mondo” (2002), “L’infinito dentro noi” (2006) e “Five” (2013) uscito dopo sette anni di silenzio discografico e impreziosito dal duetto con Amedeo Minghi nel brano “L’aquilone”.

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La copertina del nuovo album ‘Diario di un amore’

In questi giorni è uscito “Diario di un amore” un best album, prodotto da Maurizio Verbeni per l’etichetta Primamusica Italiana che contiene il meglio della produzione musicale dell’artista, con otto versioni originali rimasterizzate più due inediti: “Diario di un amore”, scritta con Andrea Amati e “E mi manchi sempre tu“ di Pietro Cremonesi e Federico Cavalli, gli storici autori di Laura Pausini. I nuovi brani si avvalgono della collaborazione di validi musicisti come Cristiano Micalizzi, Nicola di Già, Fabio “Biko” Vaccaro ed Enzo Rossi.

Come nasce “Diario di un amore”?
Volendo realizzare questa raccolta ho pensato che potesse essere come un diario, una serie di appunti e frammenti di storie d’amore. Un pomeriggio, mentre facevo tutt’altro, ho avuto l’idea del titolo del nuovo brano: “Diario di un amore”. Ho chiamato subito Andrea Amati e insieme abbiamo scritto la canzone. Il video clip è stato realizzato da Alfonso Alfieri per la “ViewPro”, in una location molto particolare: un vecchio albergo, ora abbandonato, costruito all’inizio del ‘900.

Un musicista (per fortuna) non vive di sola televisione, tu cosa hai fatto negli anni in cui sei stato un po’ lontano dai riflettori?
Sono stato lontano dai “riflettori” televisivi ma non sono mai stato dimenticato dal mio pubblico e dalle tante persone che mi amano. Continuo il lavoro dei live, dei concerti, degli showcase, cercando di fare sempre solo cose belle, di non svendermi. E’ questo il lato più difficile ma anche il più serio del mio lavoro. Cerco soprattutto di non andare in giro per due soldi; solitamente evito feste, party e quant’altro perché non canto gratis. Questo significa rispettare il proprio mestiere e ciò in cui si crede.

Come mai un silenzio così lungo tra “L’infinito dentro noi” del 2006 e “Five” del 2013?
Semplicemente perché ho sempre pensato che un’artista debba pubblicare un nuovo lavoro soltanto quando ha qualcosa da comunicare, un po’ come si faceva una volta. I dischi belli non si realizzano in sei mesi oppure per contratto, si scrivono e si pubblicano quando si è maturato in se stessi un “nuovo mondo” che si vuole raccontare. Ritengo che sia bella anche l’attesa, il lasciar passare del tempo fra un discorso musicale e un altro, senza l’urgenza di apparire. Questo ti fa apprezzare di più anche dal tuo pubblico, ti consente di assaporare meglio le cose che fai per loro e per il tuo lavoro.

Cosa rappresenta per te oggi la famosa maschera che indossavi agli inizi della tua carriera?
La maschera è un “ricordo romantico” di quel periodo. La indossai anche perché ero troppo timido, in fondo ero una specie di “fantasma del palcoscenico” del pop, un sogno, un’emozione senza corpo o identità. La mia bauta (maschera del carnevale di Venezia) d’argento ora è custodita nella bacheca, insieme ai miei dischi e ai ricordi più belli di quel periodo.

Nell’attuale situazione del mercato discografico pubblicare un nuovo album rappresenta una vera e propria sfida, ritieni che la qualità possa fare la differenza?

Da “Five”, album di inediti (Foto di FotoControluce)
Da “Five”, album di inediti (Foto di FotoControluce)

Ho sempre pensato che il mercato discografico attuale fosse ormai un po’ saturo di prodotti, diciamolo, anche ‘inutili’. Non voglio certo mettere il mio album al primo posto ma il proliferare di cover denota, secondo me, un momento di mancanza di fantasia. Bisognerebbe tornare a pensare alla canzone non come a un semplice prodotto usa e getta ma a una cosa preziosa che racconta l’artista in un momento particolare della sua vita. Per questo motivo si dovrebbe realizzare un nuovo disco, evitando, inoltre, di utilizzare la lingua italiana in modo banale, sciatto e senza poesia. Per far questo, una volta, esistevano autori quali Mogol, Giancarlo Bigazzi, Paolo Morelli e altri, che scrivevano stupendi testi e non parole brutte scopiazzate dai telegiornali o da slogan messi a caso.

Progetti per il 2015?
Quest’anno sarò di nuovo in giro per concerti con “Diario di un amore Tour”, faremo qualcosa anche all’estero, molto probabilmente negli Stati Uniti. In ballo c’è un duetto importante ma questa, per ora, è una sorpresa…

“Diario di un amore”, video ufficiale [vedi]

Gli imballaggi, 800 miliardi di fatturato e molti sprechi da eliminare

La crescita dei consumi, lo sviluppo economico e sociale, il modificarsi della composizione dei nuclei famigliari, sempre più frequentemente costituiti da uno o due componenti, il frazionamento dei pasti e la diffusione del commercio moderno sono tutti fattori che comportano una crescita degli imballaggi circolanti.
Si stima che l’industria dell’imballaggio a livello mondiale genera un fatturato di circa 800 miliardi di dollari e soprattutto che l’Italia si collochi tra i primi dieci produttori mondiali di packaging. Si tratta dunque di un settore produttivo certamente importante dal punto di vista economico, ma sotto il profilo ambientale desta molte preoccupazioni.

Queste generali premesse servono a sottolineare come prioritariamente siano fondamentali questi principi:
 incrementare i livelli di raccolta differenziata;
 analizzare i costi di gestione dei rifiuti di imballaggi;
 mappare i flussi di rifiuti di imballaggi e ottimizzare le modalità di raccolta al fine di promuovere la riduzione degli scarti;
 sostenere e promuovere iniziative al fine di favorire: la prevenzione nella produzione dei rifiuti e il mercato dei materiali e dei prodotti recuperati dai rifiuti;
 attivare campagne di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini sui risultati di raccolta e recupero/riciclaggio degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio.

Le normative indicano strategie finalizzate non solo al recupero e al riciclaggio, ma anche alla prevenzione intesa sia in termini di riduzione della quantità immessa al consumo, sia di miglioramento della compatibilità ambientale degli imballaggi e per questo gli enti delegati alla programmazione sono invitati ad inserire, nei loro piani per la gestione dei rifiuti, un apposito capitolo dedicato agli imballaggi e le pubbliche amministrazioni a promuovere una serie di strumenti quali analisi dei cicli di vita dei prodotti, ecobilanci, campagne informative ed ogni altra iniziativa utile alla promozione della prevenzione/riduzione della produzione di imballaggi.

Una domanda infatti sorge spontanea: siamo consapevoli di quanti imballaggi ci portiamo a casa quando facciamo la spesa? Cosa si può fare per ridurne il quantitativo?
Ogni singolo cittadino ha un ruolo chiave fondamentale perché senza la sua collaborazione non si spezza la perversa produzione dei consumi inutili. Certo però serve un impegno generale a partire da chi progetta gli imballaggi (spesso per vendere e non per rispettare l’ambiente), a chi produce, a chi distribuisce, a chi vende.

La prevenzione negli imballaggi è tema molto importante a cui non si può solo dare delega al Conai, referente per legge del tema. In proposto è stata presentata di recente la quarta edizione dell’Accordo di Programma Quadro Anci-Conai per il quinquennio 2014-2019. L’Accordo sancisce l’impegno congiunto di Anci e del Conai per dare certezze e continuità allo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclo dei rifiuti di imballaggio in Italia. Il nuovo accordo conferma i principi base che caratterizzano gli accordi Anci-Conai, rispetto ai precedenti rimane inalterata anche l’impostazione strutturale. Tra le novità si citano l’aumento dei corrispettivi economici riconosciuti ai Comuni per il conferimento della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio; nel nuovo accordo è stato, infatti, pattuito un incremento complessivo dei corrispettivi economici unitari pari al 17%, aumento che ha riguardato tutti i materiali, con particolare rilievo per la filiera vetro, dove i contributi sono aumentati del 20%.
Si ritiene di particolare importanza l’analisi della filiera di carta, legno e vetro, in quanto rappresentano un punto di forza e un’opportunità per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla normativa vigente: tutto ciò è necessario per capire l’andamento del mercato nei prossimi anni in modo da rispondere prontamente alle possibili criticità che potranno emergere per effetto della crisi economica. Gli elementi importanti da tenere in alta considerazione sono la tracciabilità e i flussi dei materiali.

LA META
Indonesia, terra di contrasti e di sorrisi

Quando sono andata in Indonesia per la prima volta, non avevo idea che mi sarei innamorata così follemente di questa terra. Nonostante io avessi solo 7 anni avevo la fortuna di essere già entrata in contatto con tanti popoli, culture e tradizioni diverse. Ma qualcosa di questo Paese mi ha colpito fin dal primo istante, al punto che una parte di me non è mai più tornata in Italia. Nel nostro Paese se sorridi a qualcuno per strada, magari solamente perché per te è una bella giornata, la gente ti guarda in modo strano o si gira dall’altra parte. In Indonesia invece le persone ti sorridono e ti salutano senza un perché, i bambini ti rincorrono e la gente ti invita nei propri villaggi per offrirti latte di cocco e tapioca. E’ un popolo con tante lacune e tanti difetti, ma a cui non manca mai il sorriso sulle labbra. Anche chi vive di quel poco che coltiva, è sempre disposto ad offrire ciò che ha.
E’ il Paese-arcipelago più grande del mondo, in cui vivono oltre 300 etnie diverse, con culture, religioni e lingue differenti. E’ un luogo così variegato che andrebbe esplorato in ogni suo antro. Vi sono spiagge mozzafiato, colorate dalle tante tipiche barchette ancorate sulla spiaggia. Il mare è cristallino e ospita sempre pescatori che da esso traggono ciò di cui vivere. Vi sono tantissime e diverse escursioni da fare a disposizione del turista.
Una delle esperienze più belle, a livello umano, è trascorrere una giornata nei villaggi locali, ad esempio quelli “sasak”, abitanti dell’isola di Lombok. Si entra in contatto con le loro più antiche tradizioni, la loro cultura, i loro usi e costumi, costeggiando risaie piene di mondine, campi di tabacco e peperoncino. Da piccola andai nella “fabbrica” del sale: nella mia ingenuità mi aspettavo di vedere macchinari e attrezzature specifiche, ma rimasi colpita nel vedere questi giganteschi coni bianchi di sale che assomigliavano ad enormi gelati al fior di latte. Per ricavare il sale si limitavano a far evaporare l’acqua al sole, nella maniera più naturale possibile. Anche il mercato del pesce ha il suo fascino, anche se è triste vedere quanti squali vengono sacrificati a scopo di lucro.
Dal punto di vista religioso il Paese è estremamente vario. Il motto indonesiano recita “Bhinneka tunggal ika” che significa “Unità nella diversità”, ad indicare la grande tolleranza nei confronti delle differenti religioni che convivono pacificamente. Numerosissime moschee dalle cupole lucide e colorate risuonano in ogni dove, cinque volte nell’arco della giornata. I fedeli si riuniscono seguendo i dettami del loro credo e le preghiere che, per chi le sente la prima volta possono essere fastidiose, ma poi diventano a mano a mano una cantilena piacevole che riempie il silenzio della notte. A pochi metri dalle moschee sono visibili templi indù, con le statue tipicamente vestite con colorati abiti locali e le numerose offerte agli dei. Merita di essere visitato il Tanah Lot, un tempio a Bali, situato in un isolotto roccioso nel Pacifico, dedicato alle divinità marine. Anche il Buddhismo ha un’ampia diffusione, il tempio di Borobudur, situato nel centro dell’isola di Java, è il monumento più visitato di tutta l’Indonesia.
Per me che sono un’amante della natura, questo arcipelago è decisamente il luogo giusto. Vi sono spiagge di ogni colore, nere per la sabbia vulcanica, bianche e morbide come farina, rosa perchè costituite di corallo rosso sbriciolato dall’azione delle onde marine. Vi sono foreste tropicali che tolgono il fiato… ricordo la prima volta che visitai le cascate dell’isola di Lombok, dove ogni passaggio sembrava un ostacolo. Attraversare torrenti gelati, passare su ponti forati e senza alcuna ringhiera, camminare all’interno di tunnel bui dove occorre soppesare ogni passo, sono esperienze uniche che consiglierei a chiunque.

Ma come ogni luogo, anche l’Indonesia ha i suoi punti deboli: l’elevato tasso di corruzione, una sanità estremamente arretrata, l’inquinamento ambientale e urbano causato dalla deforestazione, dagli incendi e da una pessima gestione dei rifiuti. Sono tutti problemi seri, a cui però il governo fatica a porre rimedio.
Per sfatare un luogo comune, occorre inoltre sapere che l’Indonesia, come invece molti credono, non è da classificare a tutti gli effetti come un Paese del cosidetto Terzo Mondo. Un aspetto particolare del luogo è infatti l’evidente accostamento di modernità e povertà. Vi sono città come Jakarta, Medan e Surabaya dove lo sviluppo è stato imponente ed è quindi normale vedere, per le strade, maxi schermi e tecnologie all’avanguardia. In alcune zone invece, come nei piccoli centri abitati o nelle isolette, è paradossale vedere villaggi con ingenti parabole a fianco di casupole dal tetto ricoperto di alang-alang (una lunga erba verde). Qui molte persone vivono ancora senza elettricità, né acqua calda.
L’Indonesia è un Paese che sta crescendo sotto tutti i punti di vista, specialmente per quel che riguarda la tecnologia. Negli annunci pubblicitari che costeggiano numerosissimi le strade, rendendole vive e colorate, è pazzesco notare quanti di questi reclamizzino le compagnie telefoniche. Molti indonesiani, per quanto assurdo possa sembrare, vivono in villaggi su strade sterrate, mangiando ciò che pescano e producono, ma possiedono uno smartphone e ricevono il segnale radiotelevisivo. E’ come se la crescita tecnologica non andasse di pari passo con lo “sviluppo antropologico”. E mi riferisco anche a questo quando parlo di lacune. Il tasso di alfabetizzazione e scolarizzazione è aumentato notevolmente, ma una parte della popolazione resta analfabeta e ignorante, quindi non in grado di capire quali sono le vere priorità. Nonostante tutto, anche chi potrebbe essere classificato come ‘povero’, ha una ricchezza interiore che a molti ‘ricchi’ manca. Basta guardare gli occhi dei bambini, che nudi corrono sulla spiaggia, per innamorarsi di questo popolo e di questo paese che offre ai visitatori infinite meraviglie.
Diversità linguistiche, diversità etniche, diversità religiose, diversità culturali e diversità sociali che però hanno saputo, nel corso degli anni, trovare un loro equilibrio, vivendo ora in uno stato di armonia.

Sfumature di erotismo

La trasposizione cinematografica del best seller “50 sfumature di grigio” di Sam Taylor-Johnson, approda sul grande schermo il 12 febbraio, interpretato da due attori giovani e di bell’aspetto come Jamie Dornan e Dakota Johnson che nel film interpretano rispettivamente il miliardario Christian e la studentessa Anastasia.

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La locandina di ’50 sfumature di grigio’

La storia è nota allo sterminato pubblico di lettori/lettrici che hanno divorato il libro, decretando un successo planetario, soprattutto per l’entusiastica adesione da parte del pubblico femminile, che si è innamorato di una storia di intenso erotismo, con molte connotazioni sado-maso, ma con il lieto fine del soft-torturatore che si innamora perdutamente della sua volenterosa vittima.
Forse anche per la straripante offerta di porno sul web, il cinema erotico stenta oggi a trovare un suo spazio; eppure, sin dai suoi esordilo schermo è stato molto utilizzato proprio per la rappresentazione pornografica, a partire dai filmati ormai storici del cinema muto che, visti oggi, non hanno niente da invidiare ai più recenti prodotti.
Negli anni d’oro del Vhs e poi del Dvd, prima del web, il fatturato del porno made in Usa superava addirittura quello delle Major.

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Sharon Stone in ‘Basic instinct’
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Kim Basinger in ‘9 settimane e mezzo’

La produzione cinematografica Usa non ha per molto tempo percorso le strade dell’erotismo esplicito: solo nel 1985 irrompe “9 settimane e mezzo”, con il celebre spogliarello della conturbante Kim Basinger al ritmo del nostro Joe Cocker, cui va un saluto lassù. Nel 1992 grande successo per “Basic Instinct”, noir intessuto con l’erotismo della Sharon Stone del famoso accavallare le gambe dinanzi a un imbufalito Micheal Douglas; a seguire la ballerina di lap dance in “Showgirl” del 1995, che rincitrullisce il suo ganzo con posizioni mozzafiato.

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Una scena dell'”Ultimo tango a Parigi”, film diretto da Bernardo Bertolucci, con Marlon Brando e Maria Schneider (1972)

L’Europa in questo si è dimostrata più audace: nel 1972 Bernardo Bertolucci aveva ampiamente superato i confini del pudore cinematografico con “Ultimo tango a Parigi”; l’autore per questo fu processato e condannato, mentre il film venne censurato, e poi fisicamente bruciato. Ancora italiano l’erotismo celebrale a malvagio de “Il portiere di notte” di Liliana Cavani del 1974, con una trionfante Charlotte Rampling sado-nazista. E ancora “L’histoire d’O” del 1975, campione d’incassi in Francia, nel quale l’emancipazione dell’erotismo femminile divenne una specie di manifesto dell’imperante femminismo, in un contesto sado-maso morboso e anche violento, anticipato però nel 1968 dall’italiano “Justine ovvero le disavventure della virtù”, con una giovanissima e intrigante Romina Powell in versione Lolita avviata al sesso estremo nel castello del Marchese De Sade.
Senza dimenticare la pletorica produzione dei film italiani soft-erotici anni 70/80, con le varie Edwige Fenech, Gloria Guida, Giovanna Ralli, Lory Del Santo, Karin Schbert etc., che per gli adolescenti del tempo sono stati il viatico per la scoperta del corpo femminile, nascosto e negato dall’oscurantismo degli anni ’50 e ’60.
La scommessa di 50 Sfumature sarà proprio quella di rinverdire i fasti del cinema a contenuto erotico; per verificare se esiste ancora uno spazio per un cinema che visiti gli aspetti più nascosti e intriganti dell’amore e del sesso, con particolare attenzione al pubblico femminile.
Sarà interessante vederne il risultato.

IMMAGINARIO
Briganti, orchi e principesse.
La foto di oggi…

– Allora…adesso…non ti arrabbierai più? – farfugliò la tigre.
– Mai più! – disse la principessa.
– Davvero davvero? – chiese l’anaconda.
– Davvero davvero! – disse la principessa.
– Sicuro sicuro? – chiese il banano.
– Sicuro sicuro, – rispose la principessa.

L’Ora del racconto è una attività di promozione della lettura per bambini da 4 a 10 anni, che si tiene ogni mercoledì alle ore 17.00 presso la Sala Ragazzi della Biblioteca Comunale Giorgio Bassani – via Grosoli 42 (Barco) Ferrara

Le letture di oggi sono di Lorella Zappaterra tratte da La piccola principessa in collera (Henriette Bichonnier, Pef. – San Dorligo della Valle, Emme, 2004) e I tre briganti (Tomi Ungerer ; traduzione di Glauco Arneri ; illustrazioni dell’autore. – A. Mondadori, 1993
presentati da Maurizio Boccafogli)

OGGI – IMMAGINARIO BAMBINI

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

lettura - biblioteca bassani - fiabe - bambini
La piccola principessa in collera illustrata da Pef

ACCORDI
Vola.
Il brano musicale di oggi

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

sarah-m-2-sony1Una riuscitissima cover del brano scritto da Paul McCartney nel 1968 per il White Album dei Beatles. La canzone, disse McCartney, affrontava la questione dei diritti civili delle popolazioni afroamericane.

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Sarah McLachlan, Blackbird

GERMOGLI
L’essere umano.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

fedor-dostoevskij
Fedor-Dostoevskij

Lo scrittore russo Fedor Dostoevskij muore il 28 gennaio 1881. La sua definizione di essere umano.

“Un essere che si abitua a tutto: è la migliore definizione che si possa dare all’uomo”. (Fedor Dostoevskij)