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Giorno: 9 Febbraio 2015

Approvata dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna la risoluzione del PD sulla crisi del gruppo Mercatone

da: Paolo Calvano, Capogruppo Partito Democratico in Consiglio Regionale

pprovata all’unanimità dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna la risoluzione sulla crisi del gruppo Mercatone Uno presentata dal Partito Democratico. La risoluzione, presentata dalla Consigliera Francesca Marchetti e firmata anche dal Capogruppo Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, impegna la Giunta guidata da Stefano Bonaccini ad una costante azione di monitoraggio sulla crisi del gruppo commerciale imolese.
La richiesta più rilevante contenuta nel documento del PD è quella di agire presso il Governo per l’apertura di un tavolo di crisi nazionale considerato che il gruppo Mercatone impiega complessivamente 3700 lavoratori in 79 punti vendita in Italia, dei quali 19 suo suolo regionale. Ovviamente l’indirizzo che con questa risoluzione si vuole prendere e quello delle soluzioni più adeguate di quelle ad oggi ipotizzate per salvaguardare i livelli occupazionali.
Mercatone Business, infatti, dopo aver annunciato esuberi e la chiusura di 13 punti vendita già nel 2013, il 19 gennaio scorso ha presentato al Tribunale di Bologna domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo ponendo numerosi interrogativi sul futuro di tantissimi lavoratori, coinvolti sia direttamente sia in quanto impiegati nelle aziende dell’indotto.
I soci dell’azienda hanno confermato trattative con nuovi potenziali investitori e un nuovo piano industriale; la Regione ha già annunciato che intende convocare per 27 febbraio un tavolo di confronto regionale e si è già aperto il dialogo con le organizzazioni sindacali. Il documento voluto dal Gruppo PD va però oltre, chiedendo di aprire un confronto a livello nazionale considerati i tantissimi lavoratori coinvolti in un territorio che va ben oltre i confini dell’Emilia-Romagna.

Alla Sala Boldini la proiezione del film “Le quattro giornate di Napoli”

da: Arci Ferrara

Il film, dedicato alla memoria del dodicenne Gennarino Capuozzo, insignito con la medaglia d’oro al valore militare, è denso di pathos, esercita una forte presa emotiva e commuove lo spettatore, lasciando nell’animo anche un pizzico d’orgoglio per il coraggio dimostrato dai napoletani in quei giorni di furia e di riscatto.

Vi sono opere che riflettono meravigliosamente lo stato di grazia del loro creatore, un momento magico nella produzione artistica in cui si avverte la presenza della Musa durante la realizzazione; succede in tutte le arti figurative e non. Con quesyo film è percepibile quanto Nanni Loy fosse ispirato e fermamente convinto di ciò che volesse realizzare: un ampio mosaico che, senza retorica alcuna, mostrasse la spontanea ribellione del popolo Napoletano ai soprusi nazisti – con gli alleati che segnavano il passo a poche miglia dalla città – sino alla loro resa e fuga . Fu un caso pressoché unico nella storia della Seconda Guerra Mondiale che senza aiuti esterni una città cacciasse via il teutonico dominatore. Il film saltella qua e là per la città, con diverse vicende che catturano l’attenzione dello spettatore, con una schiera di attori professionisti che si amalgama in maniera perfetta alla schiera di comparse prese dalla strada nel miglior stile neorealista. Le scene di battaglia urbana sono realizzate con molta cura risultando realistiche nella ricostruzione scenica, nonostante il regista sia specializzato in tutt’altro genere di film. Il tutto viene calibrato dalla musica ossessiva di Rustichelli, il quale si inventa un ritornello ricorrente, riecheggiante antiche musiche popolari partenopee, che rimane a lungo nell’orecchio dopo la visione del film.

L’ingresso alle proiezioni della rassegna è gratuito
Il prossimo appuntamento con la rassegna sarà mercoledì 25 febbraio alle ore 17 con il film ERA NOTTE A ROMA di Roberto Rossellini.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito: www.cinemaboldini.it.

Assegnati i premi per il concorso “Diventa classe Green”

da: ufficio stampa GAL Delta 2000

Si è svolta questa mattina, a Palazzo Bellini a Comacchio, la premiazione del Concorso “Diventa classe Green”, all’interno del progetto “Greenjobs: il futuro è green”, realizzato dal Gal Delta 2000 in collaborazione con la cooperativa Atlantide, con i fondi dell’Asse 4 Leader.

A seguito di specifici percorsi di educazione ambientale che hanno affrontato il tema della Green Economy – a cui hanno partecipato numerose classi delle scuole secondarie di secondo grado (ex scuole superiori) dei Comuni dell’area Leader del Delta emiliano-romagnolo, tra le province di Ferrara e Ravenna – erano pervenuti al Gal 23 elaborati da parte delle classi partecipanti; l’apposita commissione ha selezionato i 6 finalisti che questa mattina hanno presentato i loro progetti, alla presenza del sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, del presidente del Gal Delta 2000 Lorenzo Marchesini e di Patrizio Bianchi, assessore alla Scuola della Regione Emilia-Romagna.

La giuria ha decretato vincitori a pari merito la classe IV B del Liceo Artistico Nervi di Ravenna e la classe II N/D IIS del “Copernico Carpeggiani” di Ferrara: le due classi vincono una visita all’Orto Botanico di Padova, con visita guidata al nuovo settore “Il Giardino della Biodiversità”

Molti complimenti, pealtro – e biglietti omaggio per i centri visita del circuito Amaparco – anche per le altre quattro classi: la V B del Liceo Scienze Umane Carducci di Ferrara, la II E del Liceo Scientifico Oriani di Ravenna, la II B dell’ITG Morigia di Ravenna e la V A dell’IPSIA di Argenta.

“Mi complimento con tutte le classi per le ottime presentazioni – ha confermato in chiusura l’assessore regionale Patrizio Bianchi – e sottolineo, dopo aver visto gli elaborati, che si può essere decisamente creativi soprattutto se si mescolano le competenze”. Tutti i progetti, infatti, sono stati realizzati grazie a un insieme di competenze teoriche e pratiche, e alla collaborazione di più insegnanti e diverse materie, a conferma di lavori corali che hanno reso gli studenti protagonisti entusiastici dei lavori presentati.

Nella foto, l’assessore Bianchi e la direttrice del Gal, Angela Nazzaruolo, durante la mattinata

Copparo – Inaugurazione sede Rione Crusar

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

Inaugurata la nuova sede del Rione Crusar in via Garibaldi 108/a dal sindaco Nicola Rossi. Con quella del Crusar si completa l’assegnazione delle sedi ai quattro rioni del Palio di Copparo. Al taglio del nastro erano presenti i rappresentanti dell’Associazione dei Rioni oltre a rappresentanti di Crusar, Mota, Decima e Furnas.
Nicola Rossi nel complimentarsi per l’impegno dei volontari si è detto certo che il Palio di Copparo continuerà ad essere aggregazione cultura e divertimento per tutta la comunità copparese.

Lo “Sport Libera” emozioni e progetti

da: ufficio stampa Coni Ferrara

Prende avvio collaborazione tra Coni Point Ferrara e Casa Circondariale di Ferrara

Lo Sport …Libera emozioni e propone modelli di riferimento, ha regole da rispettare nonché valori quali rigore e disciplina, alla base anche di un progetto rieducativo. Ne sono fortemente convinti anche i promotori dell’evento realizzato di recente presso la casa circondariale di Ferrara e pienamente inserito nel progetto e ne costituisce punto di partenza in un progetto organico. Da una parte l’amministrazione della casa circondariale rappresentata dal direttore Paolo Malato coadiuvato sia dal comandante del reparto di Polizia penitenziaria, il commissario Paolo Teducci, sia dalla vice comandante Annalisa Gadaleta; dall’altra, il Coni Point Ferrara, con in testa il delegato provinciale Luciana Boschetti Pareschi, accompagnata da un nutrito staff tecnico sportivo, che aveva fra gli altri in Andrea Ansaloni, giocatore di pallamano, conduttore di giornata; Massimiliano Duran, ex pugile, testimonial per l’occasione; Marco Schiavina e Federico Meriggi, rispettivamente, atleta e istruttore di scherma; Mattia Musacchi e Alessandro Caccia, boxeur in via d’affermazione. Presente anche Simone Merli, assessore allo sport del Comune di Ferrara. In platea un centinaio di persone, un terzo quasi della popolazione detenuta ferrarese. Ai quali il movimento sportivo locale vuole offrire segnali di futuro, concreto supporto, ben oltre l’evento naturalmente: “Sensazioni positive – è il parere del commissario Paolo Teducci –. La presenza del Coni testimonia la vicinanza a noi del tessuto sociale ferrarese che è molto ricettivo su questo piano. Il rispetto delle regole, d’altronde, è alla base della vita penitenziaria ma anche un domani, al di fuori di esso. Non sarà la prima né l’ultima iniziativa ma verranno ripetute: un modo per dare esecuzione al principio costituzionale sulla rieducazione del condannato”. “Impatto positivissimo – ha commentato al termine il vice commissario Annalisa Gadaleta –: un momento straordinario di liberazione dalle emozioni e di trasmissione di valori fondamentali per i detenuti quali rigore, difesa e disciplina. Lo sport libera veramente. Perciò ci sarà una lunga serie d’iniziative”. La commovente testimonianza sul mondo pugilistico dell’ex campione mondiale dei massimi leggeri Massimiliano Duran unitamente a quella di Gualtiero Becchetti, autore di un libro dedicato alla famiglia Duran, e l’istrionico accompagnamento del maestro Federico Meriggi nei segreti più reconditi della scherma hanno coinvolto i presenti ai quali vanno aggiunti anche gli operatori educativi e non, che a vario titolo completano il quadro del personale oltre a quella della Polizia penitenziaria. Dare continuità alla singola proposta attraverso la presentazione di un progetto ad hoc è in questa fase obiettivo di tutti: “Abbiamo già la disponibilità di tre persone tra tecnici, insegnanti e istruttori qualificati finalizzata a svolgere all’interno delle carceri sedute di ginnastica a cadenza e orari concordati con l’amministrazione della casa circondariale per ora quasi certamente fino a maggio 2015. Una di queste, poi, in quanto anche insegnante di arti marziali, potrebbe fornire corsi di formazione a titolo gratuito al personale di Polizia penitenziaria. Oltre ad attivarci per ‘calendarizzare eventi’ il reperimento di vestiario e abbigliamento tecnico e attrezzature varie per il riadattamento delle palestre. Al momento disponibile già un virtual trainer”, ha dichiarato Luciana Boschetti Pareschi. Garante delle proposte è naturalmente anche Paolo Malato, il direttore della casa circondariale estense, che in questo modo vedrebbe ulteriormente attuato il regime “a celle aperte” che consente ai “detenuti di poter star fuori dalla camera di pernottamento per almeno otto ore giornaliere potendo utilizzare gli spazi comuni fra cui la palestra attrezzata”. Un modo concreto per affermare davvero che anche lo sport libera.

Maltempo, raddoppiate le risorse. Dalla Giunta 5 milioni

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Maltempo, raddoppiate le risorse per far fronte all’emergenza. Petitti: “Mettiamo a disposizione 5 milioni per un rapido ritorno alla normalità”

Raddoppiano le risorse per far fronte alle emergenze prioritarie dopo il maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna.
“Mettiamo a disposizione 5 milioni di euro per gli interventi urgenti”, spiega l’assessore regionale al Bilancio Emma Petitti. “La decisione è stata presa oggi dalla Giunta regionale per dare una risposta immediata ai cittadini, alle imprese e ai sindaci. Lavoriamo per consentire un rapido ritorno alle condizioni di normalità sulla costa e in tutti i territori rimasti danneggiati dopo essere stati colpiti da un evento meteorologico con caratteristiche eccezionali.“La nostra risposta sarà veloce, non appena conclusa la ricognizione puntuale dei danni che sta procedendo nei tempi più rapidi possibili. Alle risorse stanziate dalla Giunta, si aggiunge anche la richiesta di stato di emergenza nazionale al Governo”.

L’APPELLO – Trovata gattina in Contrada del Mirasole

E’ passato quasi un anno, da quando è arrivata, giovane e sperduta, nel cortile di un condominio vicino alla Porta degli Angeli, in Contrada del Mirasole. Era una gattina tigrata di pochi mesi, vivace ma piuttosto diffidente. Una famiglia ha deciso di darle asilo, l’ha accolta e nutrita, e da allora si alterna insieme con un’altra famiglia per non farle mancare il cibo e il riparo nelle giornate più fredde. La gatta era già sterilizzata e questo fa pensare che provenisse da un’abitazione e che si fosse solo smarrita, forse anche a causa della giovane età. A distanza di tutti questi mesi le persone che la accudiscono hanno l’impressione che la gatta sia sempre un po’ alla ricerca di qualcosa, e pensano che quello che cerca possa essere proprio la casa di provenienza. L’affissione della fotografia con la gatta nei negozi del quartiere intorno a via Arianuova, però, non ha prodotto risultati. Ecco perché Riccardo ha pensato di rivolgere l’appello ai lettori di FerraraItalia. Qualcuno sta cercando una gattina che aveva preso e che, una volta uscita di casa, non ha fatto più ritorno? In questo caso si può rivolgere a chi l’ha accolta. Le cure che sono state offerte, fanno sì che la gatta abbia un gran bell’aspetto, con un manto lucido e una notevole vivacità. Riccardo spiega: “Noi e l’altra famiglia che custodiamo la micina, viviamo un doppio sentimento. Da un lato ci siamo molto affezionati, ma, dall’altro, vorremmo che ritrovasse quella che pensiamo sia stata la sua casa!”. Eccola, dunque, che si stiracchia nel cortile. Se qualcuno la riconosce può chiamare il numero 338 6160267.

[clic sull’immagine per ingrandirla]

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La gattina ritrovata in Contrada del Mirasole (foto Riccardo Bonfatti)

1° Major KIUS FootGolf 2015 – Terre dei Consoli Golf Club

da: ufficio Stampa Federazione Italiana FootGolf

Domenica 15 febbraio, presso il Terre dei Consoli Golf Club di Monterosi, in provincia di Viterbo, si scende in campo per la 2° Tappa Nazionale del Campionato Italiano di FootGolf 2015, nonché per il 1° Major della stagione.

Il FootGolf unisce l’eleganza del golf alla passione del calcio. È un nuovo sport molto divertente e alla portata di tutti, uomini e donne. Si gioca con un pallone da calcio e l’obiettivo è fare buca, che ha un diametro di 50 cm., nel minor numero di calci possibili. Le regole sono le stesse del golf, ed a seconda delle distanze le buche sono par 3, par 4, par 5. Le buche sono sempre 18 e per terminare il percorso si passano all’incirca tre ore in un ambiente suggestivo, immersi nel verde.

Il gioco del footgolf è individuale, ma per renderlo più divertente si può formare una squadra, partecipando così anche ai premi riservati alle squadre. In pratica una squadra è formata da almeno 4 giocatori, se sono ad esempio 7 i giocatori che la formano si prenderanno i 4 risultati migliori, scartando gli altri tre punteggi.

L’abbigliamento di gioco richiesto è il seguente: pantaloni, tuta o bermuda, calzettoni da gioco fino al ginocchio, maglia, tuta, k-way o polo (no t-shirt), scarpe da tennis o da calcetto, divieto assoluto invece per le scarpe da calcio. Ogni iscritto deve portare un pallone da calcio misura numero 5.

La formula di gara del 1° Major di FootGolf 2015 sarà la tradizionale Stroke Play dove vincerà chi effettuerà il minor numero di calci sulle 18 buche del percorso di gara. Tantissimi saranno i premi: al 1°, 2°, 3° assoluto, 1° Over 40, 1° Over 50, 1° Over 60, 1° Under 18, 1° Under 14, e 1° Team classificato, sia maschili che femminili.

Programma di DOMENICA 15 febbraio 2015

Check-in iscrizioni dalle ore 9:15 alle ore 10:30

Briefing tecnico alle ore 10:40

Partenza unica in modalità shot gun alle ore 11:30

Per iscriversi basta inviare una mail a footgolf@opesitalia.it o marketing@federfootgolf.it indicando: NOME – COGNOME – N° DI TESSERA – ANNO NASCITA – EV. SQUADRA DI APPARTENENZA.

Grande oppurtunità per tutti gli appassionati: sarà possibile provare il percorso il giorno precedente alla tappa, sabato 14 febbraio, nei seguenti orari: prima delle ore 10:00 e/o dopo le ore 15:00.

L’organizzazione del torneo è in collaborazione con Roma FootGolf Club.

Se volete essere sempre aggiornati sui social network c’è la pagina www.facebook.com/federfootgolf e su twitter www.twitter.com/federfootgolf. Il sito internet di riferimento è: www.federfootgolf.it.

Anbi annuncia: “Irriframe sarà tra i protagonisti di Expo Milano”

da: ufficio stampa A.N.B.I.

Irriframe, sistema irriguo “esperto” voluto dall’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.) e realizzato dal Consorzio C.E.R., sarà una delle eccellenze, che rappresenterà l’Italia al prossimo Expo Milano. La conferma si è avuta dall’ “Expo delle Idee”, cui sono intervenuti il Presidente, Francesco Vincenzi ed il Direttore Generale A.N.B.I., Massimo Gargano.

“Irriframe” consente di fornire agli agricoltori utili indicazioni sul momento migliore e sul corretto volume per irrigare, garantendo un risparmio idrico fino al 25%.

Tali indicazioni si basano su disponibilità idrica, caratteristiche dell’impianto consortile d’irrigazione, sistema irriguo aziendale, condizioni climatiche, umidità del suolo, tipo di coltura e sua fase colturale.

Attualmente il sistema Irriframe, per la cui estensione è operativo un Protocollo d’Intesa MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) – A.N.B.I. – I.N.E.A. (Istituto Nazionale Economia Agraria), è già attivo su una superficie di circa 1.600.000 ettari (circa il 48% della superficie consortile irrigabile di tutta Italia) ricadenti nelle regioni Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Calabria.

L’uso razionale dell’acqua irrigua, consentito da Irriframe, soddisfa in maniera certificata le prescrizioni dell’Unione Europea, legate alla buona gestione dell’acqua in agricoltura (misure P.S.R., condizionalità, disciplinari di produzione integrata, Piani Tutela Acque, Direttiva 2000/60, piani di conservazione dell’acqua, deroghe al prelievo, deroghe allo spandimento di azoto di origine animale, ecc.), le attese delle imprese agricole che da tale migliore uso dell’acqua derivano economie nella fase produttiva e quindi un miglior reddito e una maggiore competitività nei mercati.

Ad “Irriframe” si stanno già interessando numerosi Paesi, soprattutto dell’area mediterranea e asiatica, interessati all’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica in aree scarsamente dotate di una risorsa primaria quale l’acqua, da cui dipende, ad esempio, anche l’84% del “made in Italy” agroalimentare.

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L’organizzazione di eventi socio – culturali sul territorio

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

GIOVEDI’ 12 FEBBRAIO DALLE 18 presso la Casa della Protezione Civile (Piazzale Castellina)

SECONDO APPUNTAMENTO DEL CICLO DI INFO – FORMAZIONI “LA CITTA’ SI-CURA. Idee e strumenti per la vivibilità urbana”

Giovedì 12 febbraio dalle 18 alle 20, presso la Casa della Protezione Civile di Piazzale Castellina (angolo via Nazario Sauro), si terrà l’iniziativa dal titolo “L’ORGANIZZAZIONE DI EVENTI SOCIO – CULTURALI SUL TERRITORIO “.

Con:

Paolo Marcolini, Presidente ARCI Ferrara

Sara Conforti e Rodolfo Grechi, Unità Organizzativa Manifestazioni Culturali e Turismo del Comune di Ferrara

Maria Giovanna Govoni, Presidente del Consorzio “Wunderkammer”

L’iniziativa è rivolta in modo specifico ai residenti e alle associazioni della zona GAD.

Verrà replicata, per la zona di Barco e di Foro Boario/viale Krasnodar, nei giorni:

giovedì 26 febbraio ore 18-20 Centro di Promozione Sociale “Il Barco”, Via Indipendenza, 40 (zona Barco)

giovedì 12 marzo ore 18-20 IIS Aleotti, via Ravera 11 – entrata dai locali dell’Università Popolare – (zona Foro Boario)

Paolo Marcolini di ARCI illustrerà quali sono gli aspetti che stanno dietro all’organizzazione dei grandi eventi. Maria Giovanni Govoni parlerà dell’organizzazione di eventi più “in piccolo” e la cui progettazione parte quindi da un’associazione.

Partendo da due esempi concreti, cioè come si organizza un grande evento e come uno “piccolo” (ad esempio, una cena di quartiere o una festa in un parco pubblico), la parola passerà quindi all’Unità Operativa Organizzazione Manifestazioni Culturali del Comune di Ferrara, che entrerà nel dettaglio dei permessi necessari e delle modalità di richiesta nel caso in cui si progetti un evento culturale e/o sociale.

Gli incontri di cui sopra, organizzati con una modalità “aperta”, informale e dialogica, hanno l’obiettivo di fornire ai residenti e alle associazioni quegli strumenti tecnici e progettuali necessari per l’organizzazione di iniziative mirate all’animazione, alla partecipazione e all’occupazione positiva degli spazi.

L’iniziativa, che fa parte del ciclo di formazioni “La città si-cura: Idee e strumenti per la vivibilità urbana”, è inserita nel progetto “Area stazione… e oltre”, gode del finanziamento della Regione Emilia Romagna e prevede il coinvolgimento dei residenti, dei comitati e delle associazioni delle zone GAD, Barco e Foro Boario.

Si rende fondamentale, infatti, affrontare in maniera integrata il tema della sicurezza urbana, combinando le competenze dei diversi Servizi e Soggetti del territorio (FF.OO, Servizi Pubblici, Polizia Municipale) con monitoraggio, promozione sociale, prevenzione sociale, mediazione, educazione alla legalità, includendo i diversi soggetti del territorio (residenti, comitati, associazioni) e chiedendo loro di essere protagonisti. Questo, fatto proprio dal Comune di Ferrara (e mission del Centro di Mediazione Sociale – progetto Ferrara città solidale e sicura), è diffusamente riconosciuto come l’approccio maggiormente competente nell’affrontare la tematica in oggetto.

Ad aprile è previsto l’ultimo ciclo di incontri, dal titolo: “La sicurezza partecipata : regole di prevenzione e comportamenti di sicurezza – la collaborazione reciproca tra cittadini e Forze di Polizia”.

Per info sul progetto:
http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=7148

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BIOPERTUTTI – MERCATO dei PRODUTTORI BIOLOGICI e del NATURALE

Dal 15 gennaio ogni Giovedi mattina presso l’Acquedotto (piazza XXIV Maggio)

BioPerTutti vi invita al Mercato dei Produttori Biologici e del Naturale, tutti i Giovedi mattina dalle ore 7.30 alle ore 14.00, in P.zza XXIV Maggio (l’Acquedotto), a partire da Gennaio 2015.

Avrete la possibilità di fare la spesa settimanale-BIO trovando un’ampia gamma di prodotti di qualità: frutta e verdura, pane pasta, olio, vino, formaggi, miele, dolciumi, oltre all’abbigliamento, ai cosmetici e all’artigianato ecosostenibile. Una vera e propria ‘spesa in salute” all’insegna della qualità in pieno centro città! IL mercato BioPerTutti promuove la filiera corta che, diminuendo i passaggi nella catena distributiva, garantisce la genuinità e bontà dei prodotti e la vendita ad un prezzo equo e sostenibile rendendo finalmente il biologico accessibile a tutti!

Il Mercato dei Produttori trovandosi in P.zza XXIV MAGGIO (zona ACQUEDOTTO) è altresì un’importante occasione per valorizzare e riqualificare il territorio del Quartiere GAD a beneficio del quartiere stesso e di tutta la città.
Per info:
Cecilia Dall’Ara
cell.349 1366962
biopertutti@gmail.com
PAGINA FB: Biopertutti

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ATTIVITA’ SALA POLIVALENTE

Presso la Sala Polivalente del Grattacielo CORSI GRATUITI di prepugilistica, karate tradizionale e breakdance PER I RAGAZZI DELLE SCUOLE MEDIE

Il Centro di Mediazione, nell’ambito di Ferrara Città Solidale e Sicura, promuove corsi di boxe, karate tradizionale e breakdance, aperti a ragazze e ragazzi a partire da gennaio 2015, fino a giugno 2015.
Presso la Sala Polivalente del Grattacielo (viale Cavour 189), si svolgono quindi i corsi di:

pre-pugilistica (con Jorge Pompe):lunedì dalle 17 alle 18
karate tradizionale (con Cosimo Manisi, istruttore federale Fikta, Palestra Furinkazan Karate Club): martedì dalle 18 alle 19
breakdance (con Matteo “Mattkilla” Bertoia):venerdì dalle 17 alle 18

I corsi, aperti ai ragazzi delle scuole medie (11-14 anni) sono gratuiti: per l’iscrizione occorre certificato medico e 5 euro per l’assicurazione. Tale progettualità si svolge in collaborazione con l’Associazione Viale K e il Centro Servizi per il Volontariato ed è al secondo anno di vita.

Per info e iscrizioni:
Centro di Mediazione
Viale Cavour 177 (alla base del Grattacielo)
tel. 0532/770504
lun, mer e ven dalle 10 alle 13
mar e gio dalle 15 alle 19

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DOPOSCUOLA NELLA SALA POLIVALENTE

Tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 17.00, fino alla fine dell’anno scolastico, è possibile frequentare presso la Sala Polivalente del Grattacielo un doposcuola per bambini dai 6 ai 13 anni.
Obiettivo del progetto è dare un supporto agli studenti nell’aiuto compiti e un sostegno allo studio al fine di scongiurare i casi di insuccesso e drop out scolastico.
Il percorso è gestito dall’Associazione Viale K, dal Centro di Mediazione in collaborazione con l’ Associazione Agire Sociale con la finalità, inoltre, di creare percorsi di educazione e socializzazione per e tra minori italiani e stranieri molto numerosi in questo quartiere.

E’ richiesta un’ unica iscrizione – da effettuarsi il primo giorno di frequenza – e un contributo complessivo di € 10 mensili.

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AFRIC RACINE

L’Associazione Culturale Afric-Racine A.C.A.R ogni GIOVEDI’, dalle 20.30 nella Sala Polivalente del Grattacielo vi invita a conoscere la cultura africana tramite danze, coreografie, poesie, schizzi e canti africani.
Gli obiettivi dell’associazione, in collaborazione con il Centro di Mediazione, è di valorizzare e condividere la cultura africana, di creare dei punti comuni nell’unico interesse della multiculturalita’ e nello stesso momento dell’integrazione sociale.

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NUOVI CORSI DI ITALIANO AL GRATTACIELO – aperte le iscrizioni

Sono aperte le iscrizioni per i nuovi corsi di italiano al Grattacielo, organizzate dal Centro Territoriale Permanente di Ferrara.
I corsi, di livello A0, A1 e A2, si svolgeranno nella Sala Polivalente del Grattacielo (viale Cavour 189).

Il progetto “Ferrara Città Solidale e Sicura” si occupa di tutti i temi legati alla sicurezza urbana e al benessere dei cittadini, attraverso la promozione di politiche di riqualifica, partecipazione e integrazione.

Il gruppo di lavoro si avvale di una stretta collaborazione con il Corpo della Polizia Municipale ed è finanziato dalle Regione Emilia Romagna, Servizio Politiche per la Sicurezza e la Polizia Locale.

Presentazione incontro su Jobsact

da: organizzatori

Venerdì 13 febbraio a partire dalle ore 21:00 presso la sala conferenze A.F.A.R.C. sita in via del commercio 48 a Ferrara si parlerà di Jobs Act, della funzione, e dei benefici veri o presunti sul mondo del lavoro. Introdurranno la serata Giorgio Franchi (Unione Sindacale Italiana – A.I.T.), Annibale Viappiani (Alternativa Libertaria – F.D.C.A.) e Francesco Doro (Partito Comunista dei Lavoratori). A seguire dibattito libero con i convenuti. Per informazioni: 347/8658932.

Maltempo – La relazione dell’assessore Gazzolo in Assemblea legislativa

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Maltempo – Oggi si chiude la fase di preallarme. La relazione in Assemblea legislativa dell’assessore Gazzolo. “Nessuno sarà lasciato solo. Già stanziati dalla Regione 2,5 milioni di euro. Chiederemo la dichiarazione dello stato di emergenza”. Enel in Commissione consiliare lunedì prossimo

Si chiude oggi la fase di preallarme su tutto il territorio regionale, ma il maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna e con particolare intensità la zona costiera ha avuto carattere di eccezionalità.
Lo ha ricordato questa mattina in Assemblea legislativa l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo, che ha fornito ai consiglieri una dettagliata ricostruzione dell’evento, elencando gli interventi sostenuti e le azioni intraprese per fare fronte all’emergenza.
“Abbiamo deciso di destinare immediatamente 2,5 milioni di euro per gli interventi urgenti – ha ricordato Gazzolo – per far fronte alle emergenze prioritarie dopo il maltempo ed effettuare una ricognizione in tempi stretti dei danni. Il nostro obiettivo è ottenere la dichiarazione di stato di emergenza nazionale, accompagnata dalle risorse necessarie per tornare alla normalità. Per questo motivo sabato mattina abbiamo incontrato, assieme al presidente Bonaccini, i sindaci, i presidenti delle Province e delle Unioni dei Comuni colpiti dal maltempo e sempre sabato l’Agenzia regionale di Protezione civile ha inviato a tutte le Province la richiesta di effettuare una prima quantificazione dei danni”.
Per quanto riguarda i disservizi provati dall’interruzione dell’energia elettrica, l’assessore ha annunciato che lunedì prossimo si svolgerà un’audizione di Enel in Commissione consiliare. “Non ci possiamo nascondere – ha detto – che, nonostante l’impegno profuso dai tecnici Enel, si sono determinate forti criticità e disservizi inaccettabili, in particolare nelle relazioni con i Sindaci ai tavoli delle Prefetture. Tutti i nostri primi cittadini hanno lamentato totale assenza di informazione, pervicacemente richiesta in sede locale e regionale. Dobbiamo fare chiarezza e dare risposte”.
Il lavoro dei prossimi giorni proseguirà per ripristinare nel più breve tempo possibile le difese del mare, riaprire i collegamenti, intervenire sulle frane e sul reticolo idrografico danneggiato. Nel frattempo l’Agenzia regionale di Protezione civile continuerà nelle azioni di supporto ai Comuni per eventuali necessità di assistenza alla popolazione, sia per fornire attrezzature, sia per intervenire in favore di cittadini in particolari condizioni di difficoltà. Sono state 270 le squadre di Protezione civile che, con oltre 1.200 volontari, sono scese subito in campo per fornire aiuto.
L’assessore ha sottolineato l’eccezionalità dell’evento: in alcune zone della Romagna le piogge hanno superato i 100 millimetri, valori pari all’accumulo totale dell’intero inverno metereologico (trimestre dicembre- febbraio). Nella zona costiera le raffiche di vento hanno oltrepassato i 100 chilometri orari; la corrispondenza temporale tra i picchi di onda, che hanno superato i 4 metri di altezza, e di livello del mare, con valori superiori a 1,20 metri, hanno reso anomalo l’evento, causando la violentissima mareggiata e il conseguente allagamento di molte aree litoranee.
Gazzolo ha sottolineato come la priorità della Regione sia quella di dare risposta ai cittadini, alle imprese e agli stabilimenti danneggiati. “Vogliamo dare la certezza ai nostri cittadini, alle nostre imprese, ai nostri operatori economici che faremo del ritorno alla normalità l’asse principale dell’attività del nostro governo regionale, con il massimo impegno da parte di tutti. Ringrazio gli operatori, i volontari, gli Enti locali e le Prefetture ancora impegnate nell’emergenza, che anche in questa occasione sono scesi in campo con tempestività e passione. Ringrazio anche i cittadini – ha concluso l’assessore – e voglio dire loro che nessuno sarà lasciato solo. Nessuno sarà lasciato solo”.

Copparo – teatro ragazzi

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

La notte dei racconti” presentato dalla Compagnia Accademia Perduta è lo spettacolo con Ferruccio Filipazzi in programma nelle mattinate di martedì 10 e mercoledì 11 febbraio al Teatro Comunale De Micheli per la rassegna Teatro ragazzi.
Con il testo di Ferruccio Filipazzi e le immagini di Massimo Ottoni, si rappresentano un padre e un figlio. Il figlio interroga. Il padre risponde. Con una storia. E’ sempre stato così. Dovrebbe essere così. Il figlio viene al mondo, si guarda intorno, prova a vivere, arrivano le prime domande. E qualcuno più grande di lui prova a rispondere.
La storia siamo noi: le nostre storie passate, la storia che stiamo vivendo, le storie che vivremo…

Costruire tavolo di coordinamento per gestire il post emergenza su Comacchio ed i suoi Lidi – l’intervento di Ascom Confcommercio

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“Ora è indispensabile essere rapidi e tempestivi”: Gianfranco Vitali, presidente di Ascom Comacchio ritorna sul tema maltempo che ha flagellato Comacchio ed i suoi Lidi la scorsa settimana: “E’ necessario costruire un tavolo di confronto che metta insieme il Pubblico (Regione, Province e Comuni), le Associazioni di categoria del ricettivo, delle stabilimenti balneari insomma di chi si occupa del turismo e del terziario: questa situazione deve essere affrontata in modo coordinato coinvolgendo tutti gli attori del mondo economico ed associativo. Lo scopo è gestire con efficacia e con rapidità gli interventi ora soprattutto che la Regione ha stanziato fondi per fare fronte all’emergenza. E’ importante segnalare tutti danni subiti sia ai beni immobili ma anche mobili (arredi, impianti). La stagione turistica 2015 – prosegue Vitali – è alle porte e dobbiamo inoltre evitare che la burocrazia diventi l’ennesimo calvario per i nostri operatori. Ripeto il fattore tempo è fondamentale. Non c’è davvero un minuto da perdere”. A questo proposito Ascom Confcommercio ricorda ai suoi associati di provvedere il prima possibile gli uffici dell’Associazione (0533.31.1111 – ascom.comacchio@ascomfe.it) per verificare tutti ti gli strumenti regionali finanziari, associativi atti a sostenere le imprese che abbiano subito uno stop dagli eventi legati al maltempo.

Lettera aperta al Sindaco di Comacchio, riflessione sul maltempo

Preg.mo Sindaco di Comacchio

OGGETTO: Segnalazione. 5/6 febbraio 2015 Porto Garibaldi esondazione del porto canale.

Preg.mo Sindaco,

nella giornata di ieri, approfittando del gradito tiepido sole, si passeggiava sulla banchina portuale, ed oltre al consueto mercatino abusivo nei pressi del faro, si osservava con amico competente i danni arrecati dal maltempo dei giorni scorsi.
Si facevano alcune riflessioni che ritengo doveroso portare alla Sua attenzione, per il bene della collettività.
L’allargamento del canale ha inequivocabilmente più che raddoppiato la pressione dell’acqua verso le pareti delle banchine.
La banchina nord, quella di Porto Garibaldi, non è stata interessata da alcun tipo di intervento di rinforzamento e tantomeno di innalzamento e ce ne siamo purtroppo accorti molto bene.
Diversa gente nei tempi passati segnalava che esistono infiltrazioni di acqua marina attraverso le pareti della banchina. Per questo sorge normale preoccupazione ipotizzare che l’incremento di pressione possa favorire in brevissimo tempo il fenomeno e, se così fosse è facile immaginare i danni alle strutture ivi esistenti (marciapiedi, case, attività commerciali).
Tutto ciò premesso, inviterei la S.V. ad effettuare le verifiche del caso, magari con un semplice carotaggio della banchina per verificarne lo stato, stante la vetustà della banchina di Porto Garibaldi.
Con tutto quello che è successo, qualche accertamento prudenziale non guasterebbe, non crede sig. Sindaco ?
Grazie dell’attenzione.

Cordialmente

Antonio Di Munno

Il Capogruppo Comunale FI-Il Faro – Antonio Di Munno

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Il dato degli Ingressi al Castello Estense durante ultimo fine settimana

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

1.079 ingressi in Castello Estense e alla mostra “L’arte per l’arte” durante l’ultimo fine settimana

Sono stati 1.079 gli ingressi al Castello Estense, che dal 31 gennaio ospita la mostra “L’arte per l’arte”, durante il fine settimana di sabato 7 e domenica 8 febbraio scorsi.
Se si confronta il dato con i biglietti staccati nel weekend precedente all’inaugurazione dell’esposizione sulle collezioni di Giovanni Boldini e Filippo De Pisis, 502, si registra un incremento di affluenza del pubblico pari al 115 per cento.

Mostra fotografica “Welcome: la speranza di un’integrazione” al Ristorante 381 Storie da Gustare

da: 381 Storie da Gustare

La mostra fotografica “Welcome: la speranza di un’integrazione”, realizzata dall’associazione Shoot4Change di Ferrara, racconta, attraverso le sue immagini, la comunità pakistana, nello specifico quella dell‘area di Portomaggiore.

Una comunità, quella pakistana, complessa e con valori contrastanti. E’ riduttivo parlare dei pakistani senza far riferimento alla differenze culturali, di classe economica e sociale, di provenienza urbana o rurale, le origini dei problemi sono sempre le stesse: la povertà e l’analfabetismo, non la religione. Il progetto “Welcome: la speranza di un’integrazione” vorrebbe favorire l’integrazione, l’incontro e il dialogo interculturale per aiutare gli italiani a conoscere la cultura pakistana e i pakistani a capire e conoscere il Paese che li ospita, integrandosi senza rinunciare alla propria identità.
Gli scatti sono stati realizzati da Francesco Cavallari, Fabio Folicaldi, Erik Ghedini, Pierpaolo Giacomoni, Francesca Mascellani e Luca Zampini, tutti fotografi volontari delll’Associazione Shoot4Change di Ferrara.

Shoot4Change è un’associazione non profit di volontariato fotografico sociale, creata verso la metà del 2009, subito dopo il terremoto dell’Aquila. E’ un movimento fatto di volontari, professionisti e amatori, che hanno voglia di scendere per strada a raccontare storie. Quelle piccole, a volte piccolissime, storie che raramente vengono raccontate perché considerate poco remunerative dall’informazione mainstream, senza che possano, quindi, innescare un processo che abbia un vero impatto sul cambiamento sociale.

La mostra sarà visitabile al Ristorante 381 Storie da Gustare in piazzetta Corelli 24, dal 9 febbraio al 7 marzo 2015 negli orari di apertura del locale (11-15,30/18.30-22.30).
ll Ristorante 381 storie da gustare è un locale solidale e speciale gestito dalla Coop. Soc. Il Germoglio dal 2009. La cooperativa opera da più di 20 anni nel territorio di Ferrara e Provincia dedicandosi all’inserimento lavorativo e sociale di persone svantaggiate, 381 è il numero della legge che regolamenta le cooperative sociali e prevede l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

SPace propone: rilassa-menti

da: SPace Ferrara

L’Associazione Sportiva Dilettantistica SPace propone un’esperienza di benessere psico-fisico, un ciclo di incontri in collaborazione con la Dott.ssa Martina Chiereghin (psicologa) dal titolo “Rilassa-Menti: tecniche di visualizzazioni guidate per il rilassamento e la consapevolezza di sé.”

Il rilassamento inteso come risorsa di energia, per riprendere consapevolezza del proprio corpo.
La visualizzazione utilizzata come tecnica di individuazione dei propri obiettivi e dei propri traguardi.

Per praticare ed apprendere:
Tecniche mente-corpo per il benessere psicofisico e la gestione dello stress
La respirazione addominale come fonte di energia
L’utilizzo della respirazione nella gestione delle emozioni
Tecniche di rilassamento guidate e libere
Viaggi ad occhi chiusi guidati

Ciclo di 6 incontri a cadenza settimanale

Primo incontro di prova gratuito Martedì 17 Febbraio – ore 19.30-20.30 presso SPace asd

Per informazioni o per prenotare la lezione di prova:

SPace a.s.d
Corso Isonzo angolo via Piangipane (cortile interno) – Ferrara

cell. 370.3151027
email: space.ferrara@gmail.com
facebook.com/spaceferrara
www.spaceferrara.it

L’Assessore Alice Carli incontra i giovani per progetto “Spazio Marconi”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Dopo la presentazione ufficiale, avvenuta il 31 gennaio scorso, del progetto “Spazio Marconi”, il nuovo centro polifunzionale dedicato ai giovani, domani, martedì 10 febbraio, alle ore 14.30 l’Assessore alle Politiche Giovanili e alla Cultura ALICE CARLI approfondirà le tematiche già introdotte, nel corso di un incontro PUBBLICO, al quale tutti gli interessati sono invitati a partecipare. La riunione, che verterà sull’avvio del gruppo di lavoro che gestirà lo “Spazio Marconi” di Via Marconi 4 a Comacchio, avrà luogo presso l’Archivio Storico di Palazzo Bellini (2° piano). Data l’importanza che riveste l’argomento in oggetto, in vista della nascita di una FAB LAB, nella quale le idee dei giovani, unite alla loro creatività troveranno la loro dimensione naturale, si raccomanda la massima partecipazione.

A seguire, sempre domani pomeriggio alle ore 17 (martedì 10 febbraio 2015) in Biblioteca, Luciano Boccaccini, Leonardo Romani e Paolo Pizzato accoglieranno gli ospiti del settimo tè letterario, leggendo e commentando brani del romanzo “Lo straniero” di Albert Camus.
La seconda edizione della rassegna culturale, promossa dall’Assessorato alle Istituzioni Culturali sta giungendo all’epilogo, dopo aver incassato apprezzamenti e consensi crescenti. L’appuntamento con il tè letterario resta naturalmente gratuito. L’accoglienza ed il servizio del tè con i biscotti saranno assicurati da Elisabeth Sodi e dal Bar Calaluna del Lido degli Estensi, che anche quest’anno collaborano con gli organizzatori della rassegna, Luciano Boccaccini, scrittore e giornalista, nonchè responsabile della biblioteca comunale, Leonardo Romani, libraio, promotore di altre iniziative culturali di successo per Querce Project, tra le quali “Librandosi” e Paolo Pizzato, scrittore, giornalista e consigliere letterario, che interverrà, come di consueto, da Milano in diretta via Skype. I numerosi appassionati di lettura, che prendono parte ai tè letterari in biblioteca, si scambiano opinioni e riflessioni sui romanzi passati in rassegna nel blog appositamente creato da Paolo Pizzato, raggiungibile all’indirizzo: http://lettureincomune.blogspot.it/ .

Contributi imprese: dalle Regioni ogni anno circa 6 miliardi di euro

da: Associazione Centro Studi Impresa Lavoro

Tra trasferimenti correnti e contributi in conto capitale ogni anno le Regioni italiane trasferiscono al sistema delle imprese circa 6 miliardi di euro, suddivisi tra contributi erogati ad aziende private e trasferimenti concessi ad aziende pubbliche. Una cifra consistente, pari allo 0,36% del Pil nazionale. Lo rivela una ricerca del Centro studi “ImpresaLavoro”, che ha elaborato i dati più recenti contenuti in SIOPE, il Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici del Ministero delle Finanze. Gli ultimi dati disponibili certificano infatti che nel 2013 le Regioni italiane hanno trasferito complessivamente 3,3 miliardi di euro a imprese private (1 miliardo in trasferimenti correnti e 2,3 miliardi in contributi in conto capitale) e 2,5 miliardi di euro a imprese pubbliche (1,1 miliardi in trasferimenti correnti e 1,4 miliardi in conto capitale) .

Dal punto di vista regionale, a fare la parte del leone è il Trentino Alto Adige, che trasferisce annualmente al suo sistema delle imprese circa 762 milioni di euro. Seguono la Sicilia con 683 milioni e la Puglia con 591 milioni.

Il dato assunto in mero valore assoluto rischia però di essere fuorviante, considerato che si paragonano regioni molto diverse sia per popolazione che per Prodotto interno lordo. Dal punto di vista dei contributi che ogni regione eroga rapportati alla popolazione, il Trentino Alto Adige risulta ancora di gran lunga il territorio più generoso: con 736 euro di contributo per ogni cittadino residente quasi doppia la Valle d’Aosta che si classifica al secondo posto. Terza la Basilicata con 200 euro a cittadino e quarta un’altra Regione autonoma, il Friuli Venezia Giulia, che trasferisce ogni anno alle sue imprese 186 euro per cittadino residente. Molto meno generose sono la Toscana (37 euro), la Lombardia (41 euro) e il Lazio (42 euro).

Anche con riferimento al Pil Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Basilicata si confermano le regioni in cui vengono erogati più contributi alle imprese: nelle province di Trento e Bolzano, infatti, la contribuzione regionale ad aziende pubbliche e private raggiunge i 2 punti di Pil: il doppio di quanto avviene in Valle d’Aosta e Basilicata e 20 volte l’impatto che queste misure hanno in regioni importanti come Lombardia, Toscana, Lazio e Veneto.

Le singole Regioni si differenziano non solo in termini quantitativi: particolarmente curioso è analizzare la composizione dei contributi al sistema delle imprese diviso tra quanto finisce in tasca ad aziende private e quanto invece va a foraggiare il sistema delle imprese pubbliche. Liguria ed Emilia Romagna, ad esempio, scelgono di erogare larghissima parte dei loro contributi ad aziende di proprietà dello Stato, delle Regioni o degli Enti Locali. In Liguria quasi il 93% dei contributi erogati finisce al pubblico mentre in Emilia-Romagna le aziende di stato si portano a casa l’82% del totale stanziato a favore dell’economia reale. Terza in questa speciale classifica di attenzione alle società pubbliche è la Puglia con il 64% dei contributi erogati, seguita dalla Campania cn il 63,5% e dalla Sardegna con il 54,1%.

Al contrario, si dimostrano particolarmente attente al sistema delle aziende private Molise, Campania e Sicilia che stanziano a loro favore rispettivamente il 94,4%, il 90,7% e l’86% delle risorse disponibili per contributi alle imprese.

L’ANALISI
Un po’ di chiarezza su Isis, Islam e talebani

di Zineb Zaini

Dopo Bin Laden, l’autoproclamatosi Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (l’acronimo anglofono è Isil, mentre nel mondo arabo il gruppo è conosciuto come “Daesh”) è la più grande spina nel fianco del mondo musulmano.
Per chi si intende di scienza politica i due non sono affatto indipendenti l’uno dall’altro. Anche se l’Isis non ha niente a che vedere con i Taliban di Bin Laden, in una catena di eventi uno ha provocato l’esistenza dell’altro. Per l’occhio comune, invece, questi non sono altro che aspetti terrorizzanti della stessa medaglia: l’islam (secondo la stessa logica a questi si aggiungono anche i fatti di Parigi).

Le differenze tra Bin Laden e l’Isis sono, però, molto importanti per capire una situazione che non si presta ad una facile comprensione. Per prima cosa Bin Laden e i Taliban ce l’avevano esclusivamente con l’occidente. Il nemico era (è) chiaro: la politica occidentale percepita come invasiva e corruttiva del proprio potere territoriale, mista alla frustrazione di un mondo arabo di cui l’arretratezza economica è percepita come risultato di secoli di colonizzazione occidentale.
Questa rabbia è dunque quasi sempre stata indirizzata verso questo nemico, e proprio per questo è riuscito a raccogliere simpatizzanti – anche se non tutti attivi in questa guerra – da una gran fetta del mondo arabo musulmano.

Lo stato islamico, invece, è la diretta conseguenza della divisione della regione araba che il terrorismo talebano, e le risposte contro di esso, hanno creato, non dimenticando anche il ruolo svolto dalle primavere arabe e dalla guerra siriana.
Per l’Isis il nemico non è quindi l’occidente, per lo meno non è quello principale, perché prima deve fare i conti con il mondo stesso da cui proviene, cioè il mondo arabo musulmano. La sua è una guerra ideologica più che politica, e proprio per questo non ha limiti. Il suo interesse politico si ferma dove crede che inizi il suo interesse ideologico, quindi, invece che cedere a ricatti o a scambi, preferisce riservare ai suoi prigionieri musulmani le morti più atroci.
Lo stato islamico, infatti, per sopravvivere necessita di incutere terrore e senso di impotenza nei suoi avversari musulmani, cosi che abbiano ben chiara la sorte di chi si oppone alla sua ideologia.

L’ultima esecuzione dell’Isis prova che la teoria della banalità del male, introdotta da Hannah Arendt come spiegazione alla routinizzazione dell’eliminazione della popolazione ebraica europea da parte dei burocrati nazisti, non si attaglia al caso in questione.
La violenza dell’Isis non è banale, bruciare vivo un prigioniero e rendere tutto ciò spettacolare come un film hollywoodiano mira a shockare e non a rendere il male sistematico, quasi normale, come nel caso dei nazisti. E proprio perché questo male non è banale, probabilmente nel prossimo futuro verremo shockati ulteriormente.

I musulmani non sono simpatizzanti dell’Isis, se lo fossero andrebbero contro la propria coscienza di fede e contro la propria stessa sicurezza futura. I musulmani, soprattutto quelli europei, sono consapevoli dell’opportunità che la vita in Europa offre, non la scambierebbero per il rischio che l’Isis incarna. Se qualcuno lo ha fatto o lo farebbe, studiarne i motivi e gli scopi sarebbe utile per cercar di prevenire tragedie come quelle di Parigi; ma la maggior parte non è interessata, anche perché assecondando il fondamentalismo rinnegherebbe i principi della propria religione, testimoniati dal credo di due miliardi e mezzo di persone.

* Zineb Naini, laureata in Scienze Politiche all’Università di Bologna, è ricercatrice in politiche anti-terrorismo e violazione dei diritti umani. Collabora con il magazine on-line Mier Magazine

L’INTERVENTO – Fiorentini: spostiamo il mercato del venerdì fra Palestro e Santo Stefano

di Leonardo Fiorentini*

Care amiche e cari amici di Ferraraitalia,

purtroppo la concomitanza con il Consiglio Comunale mi ha impedito di essere alla vostra interessante iniziativa di gennaio in biblioteca. Interessante perché permette finalmente di guardare alla nostra città con gli occhi rivolti verso il futuro, e perché mette al centro alcune questioni che mi stanno particolarmente a cuore. Mi scuso, ma il poco tempo a disposizione nel scrivervi queste righe prima di andare in consiglio mi costringono ad andare per punti (a me più cari) e a tagliare con l’accetta i ragionamenti, ma spero ci sarà modo di ragionarci insieme anche in altre occasioni.

Pensare in grande: riscopriamo il canale Panfilio per cambiare faccia al centro storico
E’ una suggestione affascinante ed interessante, sia per l’aspetto paesaggistico e storico, che per i risvolti indiretti su uno degli assi di attraversamento della città. Vedo solo una grande criticità, anche una volta riusciti a reperire i fondi per un’opera che non mi appare comunque di semplice realizzazione: le nostre acque non sono più quelle del ‘400 o del ‘700. Già il fossato del Castello è stato oggetto di interventi per garantire una qualità delle acque decente d’estate, mi preoccupa molto un canale con acqua di fatto ferma che attraversa la città che preleva l’acqua da un canale, il Volano, piuttosto fermo di suo.

Sculture, arredi floreali e caffetteria per il Giardino delle duchesse
Essendo stato di fatto il primo custode del Giardino riaperto, quando come circoscrizione cocciutamente realizzammo la prima apertura estiva, il tema mi sta ovviamente a cuore. Continuo a vedere quell’angolo di città come una riserva verde dentro la città costruita. Una riserva che fa da polmone e ristoro di giorno, e vive di cultura la sera. Per questo non vedo male, una volta finiti i cantieri di risistemazione del Palazzo municipale, un ragionamento che introduca la possibilità di apertura di attività all’interno del giardino (o anche solo la collocazione di tavolini delle attività che già esistono nel perimetro), mantenendone la caratteristica di luogo privilegiato delle attività culturali cittadine dalla primavera all’autunno.

Un disegno unitario per rivitalizzare piazza Castello e piazza Repubblica, Un nuovo volto per piazza Cortevecchia e nuove ‘vasche’ in città, Strapaesana, Da mercatone a mercatini, ieri e oggi tutto un altro volto.
Le metto tutte insieme perché devono far parte di un ragionamento unitario. Credo sia venuto il tempo di porre fine alla cesura fra la città medioevale e quella rinascimentale. La zona pedonale deve poter varcare largo Castello/Giovecca e riunire le grandi ztl interrompendo, oggi che la tangenziale ovest è realizzata, un asse di attraversamento (Cavour-Giovecca) che deve rimanere permeabile ai soli mezzi pubblici. Il resto deve essere ricompreso in una zona pedonale progressivamente allargata. Come si è già sperimentato le scorse festività, la chiusura dell’asse principale è realizzabile (da S. Stefano a Palestro). Si può continuare nella sperimentazione, magari spostando il mercato del venerdì fra Cavour, largo Castello e Giovecca, per verificarne l’impatto nei giorni feriali, ma è imprescindibile un ragionamento complessivo che coinvolge la mobilità pubblica (con linee bus che si attestano ai bordi della zona pedonale) e quella privata (spostando i parcheggi persi in Cortevecchia sull’ultimo tratto di un viale Cavour “chiuso”), un ragionamento sugli altri due assi (Porta Po/Portamare e di riflesso Arianuova), e finalmente un ragionamento complessivo sull’utilizzo razionale e condiviso delle piazze sia per le attività “mercatali” che per gli eventi.

Leonardo Fiorentini, consigliere comunale di SEL

LA STORIA
Ilya, l’idillio italiano dell’artista più strepitoso di Russia

da MOSCA – In questa città ci sono talmente tanti musei da visitare che, a un certo punto, ci si perde. Se, però, si seguono solo le indicazioni delle guide turistiche, a scappare sono sicuramente i più interessanti. Bisogna allora parlare con gli amici, i colleghi, gli abitanti della città che avranno tutti centinaia di diverse versioni ma che, almeno, ti apriranno la mente. A te poi scegliere.
Su consiglio di Olga, dunque, la mia insegnante di russo, mi reco alla Galleria di Ilya Glazunov, sulla ulitsa Volkhonka numero 13, esattamente di fronte al Museo Puskin. Avevo già visto, passandoci spesso davanti, il bellissimo ed elegante palazzo azzurro con scritta dorata, ma non mi ci ero mai soffermata troppo. Qui, questo tipo di edificio è comune, nel senso che ve ne sono di bellissimi simili ad ogni angolo di strada. Come ogni cosa in questa affascinante città, anche questo palazzo è maestoso e imponente. Gli interni, poi, ci portano nel passato.

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Galleria di Ilya Glazunov
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L’entrata alla galleria

Alla cassa, chiedo a una gentile signora se posso fotografare. Il mio livello di russo mi permette di capire (finalmente) che posso farlo, pagando trenta rubli in più (nemmeno o quanto un centesimo di euro), ma solo all’entrata e nella stanza numero quattro. Chiederò conferma a una delle ‘babuscke’ delle sale, le signore che vegliano attentamente ai comportamenti dei visitatori, e così è, infatti, ho capito bene. All’entrata si viene subito accolti da un’atmosfera di fasto e di grandeur, che non sarà smentita nelle sale successive. Due busti di marmo ci accolgono e ci introducono nella galleria.

ilya-artista-russoilya-artista-russoLe scale sono di marmo, i quattro piani che ospitano opere tutte molto diverse l’una dall’altra. Ilya Glazunov, in effetti, è un artista poliedrico e incredibile, dico è perché ancora vive e lavora a Mosca. A molti forse questo artista è noto per alcune opere monumentali relative alla storia della Russia, di cui vi parlerò, ad altri per gli intensi ritratti anche di attori italiani degli anni Cinquanta-Sessanta (artista davvero molto legato all’Italia), ad altri ancora per essere colui che, nel 1997, si è preso cura di alcuni interni del Cremlino (della zona di residenza presidenziale, per la precisione). Certo è che la vita di Ilya Sergeyevich Glazunov, classe 1930, è stupefacente, costellata di successi, impegni e grandi onori. Difficilissimo sintetizzarne la biografia. Ma ci proveremo.

Nato a Leningrado, Ilya inizia a disegnare già alla tenera età di cinque anni (con le “aquile in montagna”) e i genitori lo iscrivono subito alla scuola d’arte per bambini del giardino di Lopukhin. Entrambi i genitori muoiono durante l’assedio di Leningrado e, a soli undici anni, Ilya si trasferisce al nord, nella regione di Novgorod. Tornerà a Leningrado (San Pietroburgo) dal 1991, alla fine della guerra, iscrivendosi alla scuola Repin di pittura, scultura e architettura. Fra il 1950 e 1959, l’artista inizia a produrre i famosi dipinti su Dostoevsky, che si trovano al secondo piano della galleria moscovita (“Dostoevsky a San Pietroburgo”, le illustrazioni de “l’Idiota”, dei “Demoni” o del “Principe Myshkin”). I ritratti del poeta sono bellissimi, magiche e delicate le atmosfere pietroburghesi sullo sfondo. Il 1957 è un anno importante, perché Glazunov espone per la prima volta a Mosca, alla Casa Centrale degli Artisti, dove riceve, per ben due volte, la visita dell’allora Ministro della Cultura Mikhailov, e alcune prime critiche dal New York Herald Tribune. Incontra il noto critico italiano Paolo Ricci, esegue i ritratti di poeti come Nazym Hikhmet e si trasferisce nella capitale russa.

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Ilya Glazunov con il tenore italiano Mario del Monaco
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Glazunov ritrae la cantante lirica Renata Tebaldi

Nel 1959 – e qui inizia, direi, l’idillio “italiano”, peraltro già in nuce quando l’artista aveva copiato, nel 1952, alcuni capolavori di Raffaello-, un giornale polacco gli commissiona il ritratto del grande tenore Mario del Monaco, che incontrerà di persona.Intanto, a Napoli, il critico d’arte Paolo Ricci pubblica la monografia “Ilya Glazunov”. Nel luglio 1961, durante il secondo Festival internazionale del cinema di Mosca, vanno da lui le star del cinema italiano dell’epoca, l’attrice Gina Lollobrigida, i registi Luchino Visconti e Giuseppe De Santis, lo sceneggiatore Ennio de Concini. I loro ritratti, completati nel giro di poche ore, hanno un immenso successo, e Ilya viene invitato a visitare Roma.

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Eduardo De Filippo in visita a una mostra di Glazunov
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Giulietta Masina in visita a una mostra di Glazunov

Ciò avverrà due anni dopo, nel 1963, quando l’artista sarà invitato da Luchino Visconti, Federico Fellini, Gina Lollobrigida, Alberto Moravia e altre figure di rilievo. Durante il soggiorno italiano dipingerà ritratti di Giulietta Masina, Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Claudia Cardinale, Salvatore Adamo, Domenico Modugno, Eduardo de Filippo, Renata Tebaldi, esibendo anche i suoi lavori nella galleria “la Nuova Pesa” di via del Vantaggio.

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Il ritratto di Pertini (1984), Palazzo del Quirinale

Nel 1967, si reca in Vietnam, nel 1968 è a Parigi, su invito di Yves Montand e Simone Signoret, e qui dipinge il ritratto del presidente francese Charles de Gaulle. Nel 1971, è il turno del ritratto di Indira Gandhi. Ormai è un grande fra i grandi. Nel 1978, crea l’enorme pannello “contributo delle popolazioni dell’Urssalla cultura e alla civilizzazione del mondo” per il quartier generale dell’Unesco a Parigi. Diventa talmente importante che, il 6 giugno 1980, gli viene riconosciuto il titolo di “Artista dei Popoli dell’Urss”. Seguono mostre a Milano, nel 1982, e, sempre per restare ai forti legami con il nostro paese, il ritratto del presidente Alessandro Pertini, nel settembre 1984, ancor oggi esposto al Palazzo del Quirinale.

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‘Il convento di Novodevichy’

Arriviamo al 1987, quando Glazunov è nominato rettore l’Accademia russa di pittura, scultura e architettura, da lui stesso fondata, situata al numero 21 della ulitsa Myasnitskaya, istituzione a carattere federale. Il 1990 rimane nella storia per il ritratto di Papa Giovanni Paolo II, realizzato durante la visita a Roma insieme agli studenti della sua accademia. Nel 1991, Glazunov, instancabile, riceve la medaglia d’argento della città de l’Aquila, per i suoi importanti risultati nel mondo della scienza e dell’arte. Arrivano il 1995, anno in cui gli viene conferito il riconoscimento al “merito per la madre patria” e il 1996, quando l’incarico del rinnovo degli interni dell’edificio di residenza presidenziale del Cremlino lo impegnerà fino al 1997.

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‘L’eterna Russia’ (1988)

Nel 1999, riceve la “Medaglia d’Oro di Picasso” dal direttore generale dell’Unesco e il sindaco di Mosca firma il decreto che autorizza la creazione della galleria statale a lui dedicata, quella che vediamo oggi, ufficialmente inaugurata nel 2000. Il 1999 è anche l’anno dei grandi pannelli che vediamo esposti nella sala 4 della galleria, come “Il convento di Novodevichy”, la “Rotta della Chiesa la notte di Pasqua”, “Il mercato della nostra democrazia” o i “Misteri del ventesimo secolo”. Da allora successi e magia continuano. D’altronde, non sembrano essersi mai interrotti, in un crescendo formidabile.

Per saperne di più visita il sito web, anche in inglese, [vedi] da cui sono tratte le fotografie in bianco e nero dell’artista e il ritratto di Pertini. Le altre fotografie di alcuni interni e dei grandi pannelli della sala 4 della galleria moscovita sono di Simonetta Sandri.

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LA RIFLESSIONE
Denatalità e crisi economica

Non ha torto l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, monsignor Luigi Negri, quando dice che denatalità e crisi economica sono due fattori legati tra loro.
Non è una novità, infatti, che l’Italia abbia un tasso di natalità fra i più bassi al mondo e che sono gli stessi economisti a dire che se oggi sette lavoratori, in media, sostengono i costi di tre pensionati, fra non molto, se non cambiano le cose, il rapporto potrebbe rovesciarsi mettendo in serio rischio la sostenibilità dello stato sociale e con esso una conquista fondamentale e consustanziale dello stesso patto fondativo della Repubblica.

Il problema non sta, quindi, nel contestare una verità nota da tempo e che trova conferme in una letteratura ormai fondata in campo economico, ma quando le verità si dicono a metà per riaffermare la netta ed esplicita condanna dell’aborto.
Solo per citare un esempio, l’arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, il 28 gennaio scorso lancia un’iniziativa in collaborazione con l’università di Chieti sul tema della famiglia e presenta al governo una serie di domande. Il pastore, e noto teologo, racconta l’esperienza in un proprio intervento su Il Sole 24 Ore (8 febbraio 2015).

Il contesto è il medesimo sul quale la Chiesa cattolica è chiamata da papa Francesco a riflettere con i due sinodi: quello straordinario del 2014 e quello ordinario in agenda nell’ottobre 2015.
Dopo una prima istanza sul concetto di famiglia come valore pubblico nel bene di tutti, ne segue una seconda che chiede garanzie e condizioni necessarie, a cominciare dalle urgenze abitative a dal lavoro, “la cui mancanza – scrive il pastore – ferisce la dignità della persona umana e colpisce al cuore (al cuore!) le possibilità di sussistenza e di crescita della famiglia”.
Al terzo posto (l’ordine dell’elenco non pare casuale) il tema della denatalità che “deve essere superata – prosegue Forte – a livello culturale e con opportuni interventi di politica sociale che favoriscano il coraggio degli sposi nell’aprirsi al dono di nuove vite”.

Solo all’interno di questo contesto incontriamo l’appello ad una cultura della vita e contro l’aborto, giudicato “una sconfitta per tutti”. Istanza subito corredata con l’invito ad accompagnare le famiglie “con interventi legislativi a loro favore, proporzionati al numero dei figli e alle necessità connesse alle condizioni lavorative dei genitori”.
Un impegno rafforzato, inoltre, dalla necessità di una “sfida educativa” nei confronti delle nuove generazioni, a partire dalla “specifica cura da destinare alle possibilità lavorative da offrire ai giovani”, il cui tasso di disoccupazione “è ancora talmente elevato – notare le parole usate – da costituire una gravissima urgenza per il Paese intero”.
Su quest’ultima istanza l’arcivescovo di Chieti-Vasto cita una frase di papa Francesco: “Non si permetta che ai giovani sia rubata la speranza!”, per invitare tutti – governo, società civile e comunità ecclesiale – a prestarvi orecchio, “pena il declino – attenzione – etico e sociale della vita di tutti”.

L’impressione è che con l’insistenza sui temi sociali (lavoro, casa, legislazione) entro i quali comprendere la cultura della vita, si voglia delineare un quadro etico più complessivo e inclusivo della questione, ben più vicino, e dentro, alla condizione umana, di quanto non riesca a fare la riproposizione di un principio (no all’aborto) che, per quanto legittimo, risulta incurante del contesto fatto di povertà, limiti e ingiustizie, che costituisce il concreto e ordinario campo di vita delle persone.
Da un lato, quindi, si avverte la volontà, pensata e ricercata, di porsi su un terreno di dialogo, condivisione e collaborazione con la condizione umana, per cercare insieme vie d’uscita da crisi e difficoltà, dall’altro c’è il piano, alla fine, del giudizio, destinato a misurare distanze, diversità, differenze, lontananze da principi e valori.

Per un verso, il voler fare i conti con la realtà umana, più o meno piacevole che sia, per l’altro la riproposizione di come essa dovrebbe essere, indicando dalla cattedra la direzione di marcia.
Il gesto storico delle dimissioni di Benedetto XVI e lo stile della misericordia di papa Bergoglio hanno detto e dicono cose chiare sulle sfide che attendono la Chiesa cattolica nel mondo contemporaneo, su come affrontarle e sul fatto che, come intuito da papa Roncalli, se la Chiesa vuole essere Magistra non deve dimenticare mai di essere prima Mater.
L’autorevolezza di grandi personaggi come Teresa di Calcutta è il frutto di decenni di testimonianza e fu lo stesso papa Paolo VI a dire che questo tempo ha più bisogno di testimoni che di maestri.

Del resto, se la legislazione nazionale sulla famiglia in generale è giudicata così insoddisfacente e ancora lontana dagli stessi standard europei, deve pur essere un problema anche per la stessa Chiesa cattolica che proprio in Italia ha la propria sede storica.
E continuare a riproporre con ostinazione la retta via sul piano astratto del richiamo ai principi non negoziabili, per quanto sacrosanti e appartenenti al deposito dello stesso Magistero, ha di fatto mostrato il fiato corto di alleanze con chi, strumentalmente e per rendita politica, si è fatto difensore per via istituzionale e formale di questi valori, ma prestando il fianco all’incoerenza di essere talmente favorevole alla famiglia da averne spesso, molti di essi, più di una.

L’ultima sortita di monsignor Luigi Negri, con le code polemiche scatenate in questi giorni, ha avuto sì la ribalta internazionale addirittura del Washington Post, come hanno segnalato i direttori di Estense.com e della Nuova Ferrara, Marco Zavagli e Stefano Scansani, (Abortions caused Italy’s economic crisis, archibishop claims), ma forse la chiesa ferrarese preferirebbe ben altra visibilità.

Diet-etica, ovvero dell’ossessione del giusto cibo

Nel nuovo paniere Istat del 2015 entrano i biscotti e la pasta senza glutine. Il bollino gluten free, importante per i celiaci, si è diffuso come valore aggiunto (nel prezzo prima di tutto) per una quantità di popolazione impegnata nella crociata contro la farina raffinata. Perché l’attenzione al cibo si sta trasformando in ossessione che, peraltro, è utile solo ai brand alimentari per cercare spazi di innovazione sempre più difficili?
La motivazione dichiarata è quella di preservare la salute. L’obiettivo sembra indiscutibile, molto meno assodato è che il legame tra cibo e salute passi attraverso una dieta e che, attraverso la dieta sia possibile acquisire la garanzia dell’eterna salute e (perché no?) anche della eterna vita. L’educazione alimentare sembra assumere il valore di una missione ed è proposta in età sempre più precoce, con il rischio di togliere spontaneità al rapporto con il cibo, di creare nei più piccoli l’idea di un legame tra cibo e divieti. Bisognerebbe parlare di educazione alimentare mettendo l’accento sul piacere del pasto condiviso, senza mitizzare il potere di controllo sul corpo (non siamo macchine), riconoscendo i nostri personali bisogni, anche alimentari, imparando il buon senso.
Si diffondono mode alimentari che tramontano altrettanto rapidamente di quanto si sono affermate: proliferano regimi dietetici miracolistici dai titoli evocativi ancorché stravaganti. Basta digitare “diete alimentari” per rendersene conto.
Come spiegare l’ossessione del cibo dal punto di vista sociologico? Le diete assumono un valore religioso, vengono sostenute con il fervore di pratiche etiche, sono assunte come fattori di identità, segnano appartenenze. Abbiamo bisogno di certezze e le cerchiamo nella dieta che ci offre una certezza laica di vita eterna! Inoltre, attraverso il cibo cerchiamo una sorta di ricomposizione degli opposti “è buono e fa bene”, “fa bene a me e fa bene al pianeta”: vogliamo sentirci buoni e giusti, ci occupiamo della fame nel mondo e portiamo a casa la sporta delle spesa (rigorosamente in carta o in materiale biodegradabile) con l’orgoglio di chi ha salvato la famiglia dal peggiore dei rischi.
Ci piace pensare che sappiamo fare la scelta giusta e ci conforta pensare che esista una scelta giusta. L’idea che in ogni ambito l’equilibrio vada cercato ogni giorno, anche attraverso consapevoli oscillazioni in una o nell’altra direzione, ci carica di eccessiva responsabilità. Così cerchiamo riparo mixando etica e dietetica, cerchiamo l’alimento salvavita, siamo pronti a credere a qualunque toccasana. L’estrema funzionalizzazione del cibo risponde (in modo sbagliato) ad alcune questioni del nostro tempo. La prima riguarda il mito della responsabilità sul nostro corpo: l’illusione che sia possibile controllarlo e mantenerlo in salute attenendosi scrupolosamente alle regole (ma quali?!).
L’ossessione del cibo giusto può farci ammalare, può portare a derive ortoressiche (alla paura del cibo) e a regimi restrittivi. La gratificazione è una componente primaria dell’atto alimentare: privarsi di ciò che il cibo offre, a partire dal piacere, nuoce gravemente alla salute del corpo e della mente.

Maura Franchi è laureata in Sociologia e in Scienze dell’educazione. Vive tra Ferrara e Parma, dove insegna Sociologia dei consumi. Studia le scelte di consumo e i mutamenti socio-culturali connessi alla rete e ai social network.
maura.franchi@gmail.com

LUNEDI’ 16 FEBBRAIO ALLE 17
Mafia a Ferrara: allarmismo o rischio reale?

FERRARAITALIA PRESENTA:
Chiavi di Lettura

opinioni a confronto sull’attualità

Lunedì 16 febbraio – ore 17 – biblioteca comunale Ariostea
MAFIA A FERRARA
Allarmismo o rischio reale?

La notizia è sconcertante e merita di essere indagata. Recenti dati raccolti dall’Osservatorio sulla legalità di Unioncamere Emilia-Romagna e Universitas Mercatorum relativi allo sviluppo del fenomeno mafioso segnalano a Ferrara un allarmante rischio di incremento delle infiltrazioni che colloca la nostra città al secondo posto in regione e al quinto a livello nazionale. Ferrara, dunque, sorprendentemente permeabile e vulnerabile. E’ mai possibile? E se è così perché non ce ne siamo accorti?
Attorno a questi interrogativi sorgono altre domande alle quali cercheremo di trovare risposta. Cosa significa mafia oggi? Quali sono le modalità operative di un’organizzazione criminosa di stampo mafioso, in quale maniera penetra e si muove nel territorio, quali legami stipula e su quali connivenze fa leva?
Alla riflessione stimolata da autorevoli esperti, alterneremo suggestioni narrative e testimonianze dirette.

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quotidiano online indipendente
l’informazione verticale

IMMAGINARIO
Appello alla solidarietà.
La foto di oggi…

EMERGENZA FREDDO: APPELLO ALLA SOLIDARIETA’
a cura dell’Assessorato Servizi alla Persona del Comune e Centro Servizi Volontariato Agire Sociale Ferrara

Le Associazioni Caritas, Viale K, Nadiya, Filippo Franceschi e gli Enti di Ferrara coinvolti nella rete per la prima accoglienza delle persone senza dimora, insieme con Agire Sociale CSV e l’Assessorato alla Salute e Servizi alla Persona del Comune di Ferrara e l’ASP – Servizi Sociali rilanciano un appello ai cittadini per fare fronte all’emergenza freddo.

Servono in particolare beni per l’accoglienza (lenzuola, federe e coperte per letti singoli, asciugamani), generi per l’igiene personale e la pulizia (carta igienica, detersivi, saponi, lamette, detergenti generici) altri alimenti non deperibili (alimenti per l’infanzia e pannolini, olio, caffè, zucchero, latte, alimenti per prima colazione). Servono anche sacchi a pelo da esterno, utili per chi rimane all’aperto.

Un gesto semplice e un impegno civile per il sostegno delle Organizzazioni del Terzo settore del nostro territorio che, insieme ad Enti pubblici locali, gestiscono strutture di prima accoglienza per far fronte ai bisogni di chi, nei giorni di gelo, rischia di trovare rifugio nei luoghi più disparati rischiando l’assideramento.

Chi volesse contribuire, per la donazione può recarsi nelle sedi delle seguenti associazioni (i materiali verranno poi distribuiti a tutte le associazioni che operano in rete su questa problematica):

CARITAS DIOCESANA
via Brasavola, 19 – tel. 0532.740825 – aperta tutti i giorni dal lunedì al sabato

ASSOCIAZIONE VIALE K
Via Mambro, 88 – 0532.975717 dalle ore 9 alle 17 o alla
Rivana – Via Gaetano Pesci con entrata da via Wagner – dalle 9 alle 20

Si chiede ai donatori di segnalare che si tratta di “beni per l’emergenza freddo”.

Si invitano, inoltre, tutti i cittadini a segnalare eventuali persone che dormono fuori casa al numero di emergenza della Polizia Municipale Tel. 0532/418600-418601 Attivo 24 ore su 24

OGGI – IMMAGINARIO SOCIETA’

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

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foto di Luca Pasqualini

ACCORDI
What should I do?
Il brano di oggi…

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

[per ascoltarlo cliccare sul titolo]

GUTS – what should i do?

L’apporto che internet ha portato alla società moderna è senza dubbio positivo in termini di condivisione universale della conoscenza, purché critica. Allo stesso tempo ha però impigrito la ricerca di “soluzioni pratiche” nella vita quotidiana, ormai, sempre più distante e filtrata da PC e dispositivi vari. Dovrebbe essere il confronto diretto con la realtà a influenzare e dirigere determinate valutazioni. Molte volte appare che, soprattutto noi giovani italiani, abbiamo perso l’abitudine al contatto umano, e isolati nelle nostre case, eludiamo il confronto diretto, il contatto sociale. Siamo così bravi e esperti dietro un monitor, e pretendiamo di ricevere un futuro che ci è DOVUTO… quando invece ogni individuo, in quanto essere sociale ha sempre collaborato concretamente con i suoi simili nella sua realizzazione.

Pensiero nato da una riflessione sui dati EUROSTAT che affermano che “…in Italia la percentuale dei giovani che non riescono a lasciare la famiglia di origine è alta anche nella fascia di età più «adulta». Quasi un giovane su due tra i 25 e i 34 anni (il 49,4%), infatti, vive con almeno un genitore a fronte del 28,8% nell’Ue a 28 e dell’1,4% dei danesi…”.

foto di Paola Marinelli
l’album Rage Against My Computer dei Guts

Selezione e commento di Cristiana Neglia, autrice del programma “Vernice” in onda il sabato dalle 12 alle 14, ogni due settimane (attualmente sospeso). Il programma vuole essere una vetrina per la musica underground, prodotta in maniera autonoma e diffusa attraverso mezzi di comunicazione non sempre convenzionali.

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

radio@radiostrike.info
www.radiostrike.org

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