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Giorno: 11 Febbraio 2015

Tavola rotonda, il progetto Smart Inno nel contesto del nuovo Programma di Cooperazione territoriale Adriatico-Ionico ADRION

da: S.I.PRO. Agenzia Provinciale per lo Sviluppo SpA

Questa mattina si è tenuta in Castello Estense la tavola rotonda organizzata da Sipro dal titolo “Il programma Smart Inno nel contesto del nuovo Programma di Cooperazione territoriale ADRION Adriatico- Ionico” che ha evidenziato i contributi del progetto Smart Inno al programma di prossima apertura denominato Adrion.
I partner provenienti da 8 paesi dell’area Adriatica si sono confrontati con autorità locali e regionali sul tema della innovazione e del trasferimento tecnologico nella Regione Adriatica, con risultati positivi e attività concrete per la realizzazione di progetti pilota.
Contributo importante da parte dell’Assessore Caterina Ferri che ha evidenziato la grande attenzione che l’amministrazione comunale rivolge all’utilizzo ottimale delle risorse messe a disposizione dalla nuova programmazione europea 2014 – 2020.
In questo contesto è stato confermato da Silvia Grandi, rappresentante della futura Autorità di Gestione del Programma Adrion, che la prima call per nuovi idee progettuali verrà aperta entro l’anno in corso. In relazione a questo Sipro agirà a favore del territorio ferrarese per coordinare le necessità progettuali degli Enti locali e dei vari attori istituzionali del territorio ferrarese per favorire processi di progettazione integrata con le strategie di sviluppo territoriali e regionali.

Quote latte, accolta la proposta della Regione Emilia-Romagna

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Quote latte: sì delle Regioni alla proposta dell’Emilia-Romagna di estendere per i produttori in regole la possibilità di compensazione nazionale. Ora la richiesta al ministro Martina di recepire l’emendamento. Caselli: correttivi che vengono incontro alle esigenze del mondo produttivo

Sì della Commissione politiche agricole delle Regioni alla proposta dell’ Emilia-Romagna di estendere la possibilità di compensazione nazionale fino al 20% anche alle aziende che hanno prodotto oltre il 6% della loro quota e a quelle che hanno superato il livello produttivo 2007 – 2008. L’ annuncia l’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia-Romagna Simona Caselli.
“Fabrizio Nardoni coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura – spiega Caselli – chiederà al ministro Martina di recepire in un decreto legge urgente il nostro emendamento, che punta ad utilizzare al meglio la quota latte nazionale assegnata all’Italia, prevedendo, per i produttori in regola, una modifica degli attuali criteri di compensazione”.
Il 31 marzo terminerà il regime delle quote latte e i dati indicano che ci sarà un surplus produttivo, rispetto alla quota nazionale assegnata all’Italia, fatto questo che farà scattare per i produttori il versamento del prelievo supplementare all’Unione europea. “I correttivi che abbiamo proposto – spiega Caselli – permetteranno di limitare l’impatto sui produttori e di utilizzare al meglio la quota nazionale, senza modificare quanto già previsto per i produttori delle aree di montagna e svantaggiate”.
La proposta dell’assessore Caselli viene incontro alle esigenze del mondo produttivo prevedendo dunque la possibilità di estendere la compensazione nazionale anche alle aziende che hanno prodotto oltre il 6% della quota loro assegnata e a quelle che hanno superato il livello produttivo 2007 – 2008. Due categorie fin’ora non contemplate nei criteri di priorità nazionali.

Al via la tre giorni di Unifesostenibile

da: ufficio comunicazioni ed eventi Unife

Domani incontro con gli studenti e tavola rotonda sul trasferimento tecnologico

Doppio appuntamento domani, giovedì 12 febbraio, per la tre giorni di Unifesostenibile, il Festival organizzato dall’Università di Ferrara sul tema della sostenibilità.
Si partirà al mattino, al Dipartimento di Giurisprudenza, via Ercole I d’Este 37, alle 8.30 con una lezione-dibattito con gli studenti del Liceo Scientifico Roiti. Molti gli argomenti in programma: da come comunicare la scienza, alla gestione dei rifiuti, alla analisi dei danni provocati da sostanze inquinanti alla riduzione del gas serra, con una focus sui progetti e le attività sostenibili attuate a Unife.
Si proseguirà nel pomeriggio a Economia, via Voltapaletto, 11, dove alle 16.30 si terrà una tavola rotonda, moderata da Dalia Bighinati di Telestense, su “Piccola e media impresa: tra internazionalizzazione, sostenibilità e trasferimento tecnologico. A parlarne, insieme a docenti di Economia, l’Assessore regionale Patrizio Bianchi e il Delegato del Rettore alla Ricerca, Francesco Di Virgilio, insieme a rappresentanti di spin off.

CIV, le fragole ‘ferraresi’ alla conquista delle Americhe

da: Consorzio Italiano Vivaisti

Scambio di materiali genetici con la messicana SunBelle

Le fragole ‘ferraresi’ del CIV alla conquista delle Americhe.
Sottoscritto tra il CIV di San Giuseppe di Comacchio e Black Farm Venture (BFV), la divisione piccoli frutti dell’azienda messicana SunBelle, un importante accordo per la condivisione di un programma di breeding che metterà insieme i materiali genetici di fragola sviluppati nel corso dei 30 anni di esperienza del CIV con la gamma genetica prodotta dal giovane programma di breeding di BFV iniziato nel 2007.
SunBelle è un grande gruppo leader negli Stati Uniti nei piccoli frutti con uffici a NewYork, Chicago e Miami. Opera attraverso società controllate in centro e sud America con SunBelle Chile (produzione e commercializzazione di prodotti freschi, surgelati e trasformati con particolare riferimento a piccoli frutti, ciliegio, melo e maki) e SunBelle Mexico, che rappresenta il sito principale di produzione di lamponi, mirtilli, more e fragole (per un totale di circa duemila ettari) con annessi specifici programmi di breeding attraverso la divisione di miglioramento genetico, Black Farm Venture. L’area della fragolicoltura è attorno alla città di Zamora, nello stato di Michoacàn.

La partnership con CIV si svilupperà su due fronti: sfruttamento commerciale delle varietà CIV nelle Americhe (con particolare riferimento all’America del sud) e delle varietà BVF in Europa da parte CIV. Saranno poi condivisi i materiali genetici CIV in avanzato stadio di sperimentazione nel quadro di un programma di miglioramento genetico ex novo nel territorio del Messico con conseguente sfruttamento commerciale delle nuove varietà derivanti dal medesimo programma.
Già adesso si è partiti con la concessione di una licenza di sfruttamento nel territorio messicano della varietà Murano, che si è dimostrata decisamente interessante per quell’areale.

“Confidiamo molto in questa partnership con SunBelle che suggella il nostro trentennale programma di breeding nella fragola”, commenta Marica Soattin, direttore generale CIV. “La collaborazione con SunBelle può essere determinante per la valorizzazione della genetica CIV sviluppata nel corso dei tanti anni di attività non solo in Europa ma anche nelle lontane Americhe. Inoltre sarà un ottimo test in particolare per le varietà a basso fabbisogno di freddo già rilasciate e per quelle che usciranno da questa partnership nella quale confidiamo molto.”

Nicole Hewstone, breeder di Black Venture Farm, a sua volta commenta: “Il mercato sudamericano è molto grande ma fortemente dipendente da pochi programmi genetici. Per SunBelle e in particolare per la divisione di genetica Blank Venture Farm è un’eccellente opportunità quella di poter sviluppare la fragola nel Messico e nel mondo con il supporto del programma genetico del CIV. Da tempo i produttori ci chiedono di sviluppare varietà con materiale genetico differente e nuovo. La partnership con CIV è per noi una grande sfida per crescere nella produzione di fragole”.

SCHEDA
Il Consorzio Italiano Vivaisti – CIV è leader in Italia nell’innovazione varietale e nella produzione di materiali di propagazione certificati. Attivo dal 1983, con sede a San Giuseppe di Comacchio, in provincia di Ferrara, il CIV è composto dai tre vivai italiani leader nel settore: Vivai Mazzoni, Salvi Vivai, Tagliani Vivai. Attraverso la sinergia, l’esperienza e gli investimenti importanti nella ricerca, CIV è in grado di offrire prodotti all’avanguardia e più rispondenti alle esigenze del mercato. Nel complesso i tre vivai producono ogni anno circa 5 milioni di portinnesti, 3,5 milioni di piante di mele, pere e drupacee, 150 milioni di piante di fragola e 2 milioni di zampe di asparago. Producono inoltre, su richiesta dei clienti, altre specie minori di frutta. Il CIV, con grande lungimiranza, è impegnato da anni a selezionare varietà che possono fornire produzioni di alta qualità con ridotto fabbisogno energetico e basso impatto ambientale. CIV è un membro fondatore dell’International New-varieties Network (INN), un’associazione mondiale di vivai che promuove lo scambio, la valutazione e la commercializzazione di nuove varietà nelle principali aree di produzione nel mondo.

LA STORIA
“Gentiluomo offresi in aiuto alla Persona”

Un bigliettino bianco, piccolo piccolo, trovato in buchetta. E’ scritto a mano, due parole in tutto, oneste e dignitose: “Affittasi gentiluomo in aiuto quotidiano alla Persona”. Sì, si tratta di una semplice richiesta di lavoro, come ce ne sono in giro tante al giorno d’oggi, troppe. Ma questa ci incuriosisce perché non è stampata, non ci arriva tramite mail, non ce la troviamo infilata nello sportello dell’auto o attaccata alle vetrine dei bar. E perché chi scrive si definisce “gentiluomo” che si offre come aiuto alla “Persona” con la P maiuscola. In questo biglietto c’è un senso di rispetto non usuale.

gentiluomo
Il biglietto con l’offerta di lavoro

“Gentiluomo perché sono una persona seria, virtuosa, di fiducia”, dice Ernesto al telefono, “Purtroppo di questi tempi la piccola pensione che ricevo non basta e quindi mi offro in aiuto a persone che hanno bisogno di essere affiancate, anziani per esempio, o persone che hanno necessità di spostarsi e non hanno la patente, per mansioni occasionali di fiducia.” Ernesto è ferrarese, della provincia, ha sessantanni, dice che scrive i suoi biglietti a mano perché ha del tempo e sarebbe uno spreco stamparli; dice anche che scrive Persona con la P maiuscola “perché la persona è importante, e io garantisco l’ausilio e il supporto che necessita, mi metto a servizio della persona”.

Ha fatto tante cose nella vita, Ernesto. Fotografo dei bambini ai lidi, con il celebre Mondo Bragaglia, prima che questi diventasse l’uomo di Telemondo, pioniere della tv locale nella seconda metà degli anni Settanta (“mi ha lasciato la sua moto”). E, sempre ai lidi, fotografo di fiducia del pittore Remo Brindisi. “Vivevo in campeggio, gratis, in una struttura venduta ma mai affittata nella quale mi ero trasferito”, ricorda.Poi a Bologna, collaboratore di varie agenzie pubblicitarie e in contatto con i colosso milanese “Armando Testa”.
Negli anni Ottanta, con la moglie decide di aprire un proprio negozio: al centro Diamante inaugura Harmony color e, già che c’è, compra anche l’edicola di fronte. Ben presto però vende l’edicola e in seguito trasferisce Harmony a Ferrara in viale Po. Ma gli acidi per lo sviluppo delle pellicole fotografiche gli creano problemi alla salute. E qui comincia la sua seconda vita: benzinaio della Esso a Occhiobello e anni dopo della Shell in via Modena: “L’ho lasciata dopo avere subito una rapina, non è bello trovarsi un forchettone da grill puntato al fianco”, commenta, descrivendo un’immagine degna di una pellicola di Quentin Tarantino. Ma non è finita. Il nostro Ernesto nel tempo lavora per CoopSer, fa consegne latte a Rovigo e pesce a Bologna.

Moglie, due figli, tanto entusiasmo e voglia di fare. Una quindicina d’anni fa però la salute gli gioca un brutto scherzo: aneurisma all’aorta, un anno di ospedale. Ma Ernesto ha sette vite come i gatti, si rimette in piedi e apre un bar a Occhiobello e poi un altro a Salara (“mi hanno dato una mano i preti”), infine entra all’ospedale di Santa Maria Maddalena, ma stavolta non in veste di paziente. Fa le pulizie e poi dà assistenza ai malati.

Ed è allora che gli viene l’idea: “Ci sono tante persone sole… Io non faccio mica il badante. Ma mi presto per accompagnamento: a fare la spesa, alle visite mediche, anche semplicemente per compagnia o per passeggiate: ci sono tanti anziani che da soli non si sentono tranquilli, per via del traffico o per timore di fare brutti incontri”. E allora arriva Ernesto. E la moglie è contenta? “Mica tanto. Teme che mi affatichi. Mio fratello se n’è andato l’anno scorso all’improvviso per un guaio simile al mio, aveva 58 anni, due meno di me. E’ preoccupata”. Ma lui no, ha voglia di fare. Clienti per la nuova professione? “Non ancora, ho appena iniziato a farmi pubblicità. Mi hanno cercato, ma per tinteggiare la casa o sistemare il frigorifero… Io quelle cose lì non le faccio”. Per ora… Perché il poliedrico Ernesto è capace di tutto. Intanto, però, il nostro gentiluomo si offre “in aiuto alla Persona”.

Nel mondo delle dame del Rinascimento

da: organizzatori

Venerdì 13 febbraio 2015 entra nel vivo il Carnevale Rinascimentale di Ferrara. Tanti eventi prima del gran finale del weekend. Alle 21.00 il concerto con danze d’epoca.

Si entra nel vivo del Carnevale Rinascimentale di Ferrara, che fino a domenica 15 febbraio trasformerà il centro storico estense nel mondo degli eleganti fasti e delle feste del periodo del ‘400-‘500. Venerdì 13 febbraio 2015, gli eventi della grande manifestazione dedicata quest’anno ad Anna Sforza, cominciano alle 11.00 nella sala espositiva (via Bersaglieri del Po 25b) con l’inaugurazione della mostra di maschere e costumi di ispirazione rinascimentale fantastica curata dal liceo artistico Dosso Dossi e dall’istituto Ipsia settore moda. L’esposizione resterà aperta fino a domenica. Nel pomeriggio, a partire dalle 15.00 i visitatori potranno partire per un viaggio tra le storie delle dame della Corte Estense fino alle moderne protagoniste della Bella Epoque (ingresso Castello Estense 6 euro), degustando poi dolci tipici carnevaleschi. Alle 16.30 sarà possibile scoprire qualcosa di più sulla madrina del Carnevale Rinascimentale, infatti nel salone d’onore di Palazzo Bonacossi la ricercatrice Gina Nalini Montanari presenterà il volume “Il Coraggio dell’Attesa. Anna Sforza tra le dame di casa d’Este”. È previsto l’accompagnamento musicale del Conservatorio G. Frescobaldi. Alle 18.00 al Cinema Boldini (via Previati 18), invece, sarà proiettato il film girato a Ferrara “Le Grandi Dame di Casa d’Este”( regia di Diego Ronsisvalle), dove le vite di Eleonora d’Aragona e delle sue figlie Isabella e Beatrice sono rappresentate nei loro momenti più significativi. Il gran finale di venerdì è alle 21.00 nel Ridotto del Teatro comunale “Claudio Abbado”, dove si esibirà l’ensemble da camera “Gino Neri” in un coinvolgente concerto rinascimentale con l’accompagnamento di danze dell’epoca.
La manifestazione è promossa dal Comune di Ferrara e organizzata in collaborazione con l’Ente Palio di Ferrara. Per scoprire il Carnevale Rinascimentale:www.carnevalerinascimentale.eu Per avere maggiori informazioni sulla manifestazione: info@carnevalerinascimentale.eu
Con il consorzio Visit Ferrara, si può scegliere tra tour con soggiorno, visite guidate, proposte enogastronomiche, esclusive esperienze di Carnevale nelle atmosfere dei palazzi rinascimentali, e tantissime altre attività, prenotando su www.visitferrara.eu

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Camera di commercio: approvate le lineee guida per le sagre e le feste popolari che rispettano le regole

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Sarà istituito inoltre, dal 2016, il premio annuale “Sagra eccellente della provincia di Ferrara”

Approvate, martedì scorso (10 febbraio), dalla Giunta della Camera di commercio le linee guida sulla base delle quali l’Ente di Largo Castello deciderà se concedere o meno a sagre e feste popolari il proprio patrocinio ed, eventualmente, un contributo finanziario.“Sagre e Feste – ha ribadito Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio – rappresentano una ricchezza del nostro territorio, un apprezzato modo di celebrare e vivere le tradizioni della cultura ferrarese. Al contempo, è però necessario che si rispettino le normative sulla salute e la sicurezza, nonché i parametri previsti per le attività che si occupano di somministrare alimenti e bevande. Le sagre – ha proseguito il numero uno della Camera di commercio – devono essere un’occasione di aggregazione e di socialità e non un modo surrettizio per realizzare un’attività commerciale, che, in tal caso, non rispetterebbe le normative vigenti danneggiando, di fatto, la ristorazione ed il commercio locali”.

Le linee guida della Camera di commercio:
gli spazi destinati ad attività di somministrazione temporanea di alimenti e bevande non potranno essere superiori al cinquanta per cento della superficie complessiva a disposizione dell’area interessata, escluse le aree destinate a parcheggio;
l’esercizio dell’attività di somministrazione temporanea di alimenti e bevande non potrà avere una durata superiore a dieci giorni, che dovranno essere consecutivi, ed i prodotti somministrati e indicati nel menù proposto dovranno provenire, per almeno il sessanta per cento, da prodotti ferraresi inseriti nell’elenco regionale delle produzioni agroalimentari tradizionali di cui all’articolo 8 del decreto legislativo n. 173/1898 o, comunque, prodotti classificati e riconosciuti come DOP, IGP, STG della provincia di Ferrara;
almeno il sessanta per cento dei piatti e delle bevande proposti nel menù dovrà essere riferito ai prodotti e alle lavorazioni caratterizzanti la manifestazione, e nel menù dovranno essere indicati, per ciascuna pietanza e bevanda, il luogo di provenienza dei prodotti utilizzati;
la valorizzazione delle peculiarità e delle risorse del territorio, delle produzioni tipiche agricole e agroalimentari, nonché di quelle tradizionali dell’artigianato e dell’enogastronomia, in modo integrato con il turismo sostenibile e favorendo la fruizione consapevole dei patrimoni locali;
la promozione della socialità;
l’attenzione per l’accessibilità alle persone con disabilità;
l’attenzione all’impatto ambientale (strutture, piatti bicchieri e posate biodegradabili o riutilizzabili, smaltimento rifiuti tramite raccolta differenziata, uso di detersivi biologici, oltre ad un adeguato smaltimento degli oli esausti);
lo sviluppo delle relazioni e delle opportunità di collaborazione fra le associazioni, le Pro Loco e i produttori locali ed operatori di altri settori (ad esempio, commercio e ristorazione);
una più definita calendarizzazione degli eventi, anche attraverso il costante coinvolgimento delle associazioni di rappresentanza delle imprese.

Istituito, inoltre, dal 2016, il premio annuale “Sagra eccellente della provincia di Ferrara”. Il premio sarà riconosciuto dalla Camera di commercio a quelle sagre che si contraddistinguano in particolar modo per:
il totale utilizzo di prodotti tipici e di qualità;
la mancata produzione di rifiuti indifferenziati.

Riferimento per i Media: Camera di Commercio di Ferrara Ufficio Stampa E-mail: stampa@fe.camcom.it Tel: 0532 783802 – 903 – 911

Navigando nello spazio rurale: i risultati di un progetto di valorizzazione turistica del Delta del Po

da: ufficio stampa GAL Delta 2000

Presentati, all’Oasi Cannevìè, i risultati del progetto di valorizzazione turistica e rurale che ha l’obiettivo di promuovere il territorio del Delta e migliorare il sistema di accoglienza

Nuovi percorsi fluviali mappe e materiale informativo, una segnaletica turistica accattivante ed anche una App per dispositivi mobili. Il territorio del Delta – in particolare le aree di Volano, Goro e Mesola – si trasformano in un prodotto turistico appetibile e sono pronte ad accogliere un pubblico di turisti appassionato di natura, enogastronomia e arte. Obiettivi raggiunti, dunque, per il progetto “Navigando nello spazio rurale” – promosso da GAL DELTA 2000 in sinergia con la Provincia di Ferrara e l’Ente per la gestione dei Parchi e della Biodiversità del Delta del Po – che, in un anno, ha lavorato per mettere a sistema, attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, una modalità di fruizione del territorio più funzionale ed attrattiva per i turisti. All’Oasi Cannaeviè, un contesto naturalistico perfetto, i diversi partner del progetto hanno presentato tutti i risultati raggiunti e quelli che saranno attuati a breve, anche grazie alla collaborazione degli operatori turistici. In apertura, Angela Nazzaruolo, coordinatrice di Delta 2000, ha fatto il punto sugli obiettivi del progetto, suddiviso in due filoni principali: Navigando A, gestito direttamente dal GAL, che ha lavorato per migliorare ed implementare l’offerta di fruizione e i prodotti turistici, attraverso le azioni promozionali e la produzione di materiale informativo; Navigando B, gestito dall’Ente Parco, che ha già attuato e attuerà in futuro, interventi strutturali e manutenzione delle infrastrutture all’interno del Parco del Delta, per rendere maggiormente accessibili le diverse aree, con particolare attenzione a quelle fluviali. Nel corso del workshop sono stati spiegati nel dettaglio al pubblico di operatori turistici e cittadini, gli interventi effettuati e quelli che fanno parte del programma operativo messo a punto dal progetto e finalizzato, appunto, ad organizzare e promuovere l’offerta turistica. Dario Guidi di Antea ha spiegato il nuovo Progetto di Rete per l’asse Volano-Mesola-Goro, una mappa che definisce alcuni nodi principali che collegano tutti i servizi all’interno dell’area. Questo metterebbe nelle condizioni il turista che arriva in queste zone di avere dei punti di riferimento precisi e presidiati (delle vere e proprie “botteghe” e “vetrine”) dove ricevere informazioni, ed altresì di usufruire di materiale informativo, cartaceo e interattivo, per scoprire e conoscere il territorio attraverso le sue vie d’acqua e non solo. Importante, in questa rete di servizi, anche la segnaletica turistica che ora presenta delle contraddizioni – ha spiegato Massimiliano Stevanin di Noema Studio – e che va ripensata e resa più coerente, al fine di consentire al turista di muoversi all’interno del Parco e di avere già un’idea delle diverse attrazioni che vi troverà. Interessanti e soprattutto ottimo strumento di promozione turistica anche i nuovi percorsi di fruizione turistica “Bike and Boat”, presentati da Davide Bellotti del Consorzio Navi del Delta. Questi percorsi che coniugano navigazione fluviale e percorsi cicloturistici – alcuni già attivi ed alcuni completamente nuovi – sono stati presentati lo scorso novembre, nel corso di una serie di educational tour aperti ai tour operators e alla stampa, con risultati davvero ottimi. Obiettivo primario dell’azione, completamente riuscita, è quella di trasformare i percorsi in prodotti ad alto valore turistico da proporre non ad un pubblico di escursionisti, ma di turisti che desiderano trascorrere un periodo più lungo sul territorio e fruirlo al meglio.
Nel corso del workshop sono poi stati presentati i nuovi materiali promo-commerciali, tra i quali una nuova mappa cartacea, roll-up informativi da collocare nei principali punti di interesse e già disponibili ed anche una nuova app, “Itinerari nel Parco del Delta del Po: navigando in un sito Unesco” ideata da Luca Beretta dall’agenzia di comunicazione Sole di Vetro. Un’applicazione – sia per Android che per IOS e già scaricabile su Google Play ed App store – che guida il turista alla scoperta del Parco del Delta attraverso immagini, percorsi, focus specifici mappe e tracciati GPS disponibili anche off line e quindi fruibili anche in assenza di connessione.
Coinvolti in Navigando nello spazio rurale anche i sindaci dei territori interessati – presenti Diego Viviani di Goro, Gianni Padovani di Mesola e Rita Cinti Luciani di Codigoro – che hanno ribadito la necessità di lavorare insieme per favorire al massimo la fruizione delle molte aree dall’altro valore naturalistico e storico. Le conclusioni del Presidente di DELTA 2000 Lorenzo Marchesini stimolano gli operatori privati a concretizzare una gestione unitaria del sistema Volano-Mesola-Goro con strumenti attualmente in essere come i contratti di rete e con accordi di programma pubblico-privati.
Il workshop e tutte le attività di Navigando nello Spazio Rurale rientrano nel Progetto “Navigando A”, Asse 4 Leader, Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna 2007/2013.

AAA cercasi consulenti per imprenditori in difficoltà

da: Movimento 5 Stelle Ferrara

AAA CERCASI

consulenti finanziari/tributari, che offrano 1 ora di patrocinio gratuito alla settimana per aprire uno sportello di assistenza agli imprenditori in difficolta’ per contestare cartelle, tassi di usura bancari, conguagli, controllo contatori e utenze.
Lo sportello avra’ sede in Municipio presso i locali del M5S.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di fornire un servizio e supporto concreto alle piccole-medie imprese dei vari settori e contrastare l’incremento del fenomeno dei suicidi di Stato che ha raggiunto numeri da emergenza umanitaria tanto da richiedere la creazione di una task force di cittadini animati da forte spirito umanitario.
Dalla crisi si esce non soltanto con strumenti economici, ma anche e soprattutto ricostruendo una comunità solidale

M5S Ferrara

Tagliani incontra i dipendenti provinciali in assemblea

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Il presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, ha incontrato i dipendenti in assemblea nella sala Estense, per fare il punto della situazione su compiti, funzioni e scadenze che attendono l’ente e sulle conseguenze per quanto riguarda la dotazione organica.
Adempimenti a seguito della legge che ha riformato le Province (la Delrio), quella di stabilità e la circolare del ministro Madia (la numero uno del 2015).
Occhi puntati principalmente alla definizione della lista dei soprannumerari, che l’ente dovrà formalizzare entro la fine di marzo, come conseguenza del calo pari al 50 per cento delle spese per il personale voluto dalla legge di stabilità e del riordino delle funzioni, alla luce della distinzione tra quelle fondamentali (strade, edilizia scolastica, territorio e ambiente), stabilite dalla legge Delrio, e quelle delegate dalla Regione.
Su quest’ultimo punto l’orientamento di Viale Aldo Moro sembra essere la conferma di quelle finora delegate, con l’impegno annunciato per il 2015 di coprire il cento per cento dei costi pari a 28 milioni di euro per le nove Province emiliano romagnole.
Al netto di questa manovra, per una parte degli esuberi di personale potrebbero aprirsi le porte di alcune aziende pubbliche regionali come Ergo (per il diritto allo studio) e Arpa.
Riguardo alle mobilità verso amministrazioni statali (esempio il Ministero di Grazia e Giustizia) la circolare Madia, in coerenza con la legge di stabilità, apre alla possibilità di trasferimenti senza oneri per le Province, anche se restano da definire modalità e procedure del percorso.
Tuttora, invece, si è in attesa d’indicazioni precise per le mobilità di personale verso i Comuni.
In ogni caso, e in un quadro regolamentare che ancora attende maggiore chiarezza, il 50 per cento del ruolo soprannumerario sarà il risultato dell’operazione di sottrazione dall’attuale dotazione organica del Castello Estense (circa 420 dipendenti) di pensionamenti e prepensionamenti, degli sbocchi nelle amministrazioni dello Stato dei dipendenti in forza ai Centri per l’impiego e alla Polizia provinciale (stabilito dalla legge), della rimodulazione delle funzioni delegate dalla Regione (le decisioni della Giunta regionale e il lavoro in corso degli Osservatori regionali) e dei chiarimenti attesi su alcune funzioni peculiari che la Provincia estense svolge pur non essendo fondamentali, come la gestione del Castello Estense, l’Idrovia e la Sacca di Goro.
Entro fine marzo, quindi, si saprà chi rimane nella dotazione organica del Castello Estense, tenendo però presente che trovarsi nella lista dei soprannumerari non significa il rischio di perdere il posto di lavoro, ma essere inserito nei processi di mobilità verso altre amministrazioni, una volta stabilito l’assetto finale delle funzioni che devono continuare a svolgere le Province.
Nel frattempo si susseguono incontri tecnici a Bologna con la Direzione del personale e delle finanze della Regione, mentre il 17 febbraio in Prefettura è in programma un tavolo con Anci Emilia Romagna sulla questione servizi associati.
Tutti appuntamenti dai quali sono attese altre indicazioni utili per gestire il processo di ricollocamento del personale.

orna Art & Ciocc la festa del cioccolato – dal 13 al 15 febbraio in piazza Castello a Ferrara

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Golosi ed innamorati possono già segnare il week end dal 13 al 15 febbraio (piazza Castello a Ferrara) come un appuntamento da non perdere: torna per il secondo anno consecutivo all’ombra del Castello estense “Art & Ciocc. La festa del cioccolato” che vedrà 27 stands di maestri cioccolatieri da tutta Italia deliziare i palati dei ferraresi e non solo con le varietà più ghiotte sfiziose e inusuali. “Continua il nostro lavoro di valorizzare il centro storico della Città con eventi di qualità – sia livello di immagine che di contenuti – che coinvolgono anche le nostre attività locali in un’ offerta che unisce enogastronomia, cultura in un mix unico adatto a tutti” spiega Davide Urban, direttore generale di Ascom Confcommercio che promuove la manifestazione. Infatti tra gli stands presenti due saranno di Ferrara – La Cibo di San Martino e Dolce Ferrara di via F.Boario – mentre dieci attività promuoveranno menù a tema che sposano il cioccolato e l’amore in coincidenza con la festa degli Innamorati a San Valentino. “Voglio ringraziare Ascom ed il Comune di Ferrara – commenta Roberto Donolato amministratore delegato di Mark.co & co che organizza in tutta la penisola il format di successo – per il sostegno che hanno dato a questa idea che si presenta quest’anno con alcuni inserimenti di gusti nuovi del cioccolato in particolare dall’Umbria e con alcune novità sulla pralineria”. E poi con una sorpresa da guinness dei primati: la realizzazione domenica 15 a partire dalle ore 11 di un mega cuore di cioccolato di tre per tre metri.“Esprimo tutto il mio plauso per questa iniziativa che non è solo affascinante ma soprattutto squisita e che ormai è un appuntamento atteso dalla città che viene coinvolta. A questo punto mi posso solo augurare che siano sempre più le attività che mettano al centro il cioccolato e la sua lavorazione” commenta con soddisfazione Annarosa Fava portavoce del Sindaco e Mauro Giannattasio, segretario generale dell’Ente Camerale, aggiunge “ Il cioccolato, da sempre, lega insieme territorio, economia e cultura, racchiudendo i tratti caratteristici e distintivi dei luoghi ove esso viene prodotto. Il cioccolato è depositario di tradizioni che ancora oggi si tramandano in molti casi di padre in figlio, consolidando esperienze di intelligenza creativa che costituiscono uno dei vanti del nostro Paese. ”
Una manifestazione tutta da gustare ma non solo: fitto il programma delle attività collaterali con una decina di bar e ristoranti che proporranno menù a tema
1. Bar Caffetteria Tre Corone (Via Garibaldi)
2. Big Night da Giovanni (Largo Castello)
3. Birreria Giori (Piazza Savonarola)
4. Cafè Noir (Largo Castello)
5. Caffè Divino (Corso Martiri della Libertà)
6. Cusina e Butega (Corso Porta Reno)
7. Di Cibo (Via Carlo Mayr)
8. Leon D’Oro (Piazza Cattedrale)
9. Osteria i Quattro Angeli (Piazza Castello)
10. Qb Cafè (Corso Martiri della Libertà)
11. Sant’Etienne Cafè Bar (Via Boccacanale di Santo Stefano)
Dai menù alla cultura con la presentazione della pubblicazione (venerdì 13 alle ore 17,30) negli spazi della Libreria La Feltrinelli (Via Garibaldi) dal titolo invitante “Cioccolatoterapia” (di Langham Murray – edizioni Salani): ne discuteranno con il pubblico Annarosa Fava e Matteo Musacci moderati dal direttore Urban. Ed ancora laboratori didattici- promossi dalla cooperativa sociale Acli Le Coccinelle – che in piazza Castello il giorno di San Valentino e la domenica 15 proporranno (dalle 16 alle 18) la possibilità di creare (con materiali plastici modellabili e stoffe) simpatiche realizzazioni a forma di torta. E non è finita: infatti è previsto il tour a piedi (il 14 febbraio alle ore 11) al cuore medievale di Ferrara con l’Associazione Guide Turistiche di Ferrara e Provincia per scoprire il volto magico e nascosto con itinerario da piazza Castello alle celebre via delle Volte (per informazioni e costi contattare il 333.6735373).
Ed ancora i commercianti di via Bersaglieri del Po, Canonica ed Adelardi parteceiperanno all’evento ornando le loro vetrine con palloncini di colore rosso a forma di cuore nei giorni 13 e 14 febbraio (San Valentino), per arricchire con una simpatica coreografia, il centro città

Grande successo per il Forum dell’Orientamento 2015 di Unife Quasi 2000 visitatori hanno compiuto il tour tra i corsi di studio e i servizi offerti

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Tanti gli studenti delle scuole superiori di tutta Italia che martedì 3 e mercoledì 4 febbraio hanno affollato i corridoi del Polo Chimico Bio Medico, (via Luigi Borsari, 46), per visitare il Forum dell’Orientamento dell’Università di Ferrara, tradizionale, importante “vetrina” dei corsi di studio a cui i futuri studenti possono iscriversi per il prossimo anno accademico.
Con 1989 visitatori, contro i 1534 del 2014, il Forum dell’Orientamento 2015 ha visto il primo giorno 1001 persone tra studenti ed accompagnatori, visitare i numerosi stand e parlare con docenti, Manager Didattici e studenti già iscritti, per avere informazioni dettagliate sui corsi di studio e sulle opportunità professionali. Grande successo anche per il secondo giorno dell’iniziativa con 988 visitatori interessati all’offerta didattica di Unife e ad i tanti servizi offerti dall’Ateneo estense.
Un particolare ringraziamento va agli studenti della classe 3B dell’Istituto Einaudi di Ferrara, coordinati dalla Prof.ssa Alessandra Pezzilli, ​per la preziosa e professionale ​collaborazione nell’accogliere​ i​ visitatori al Forum.

Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali: i video dei pazienti raccontano la “nuova” qualità di vita

da: ufficio stampa Pro Format Comunicazione

Migliora la qualità di vita per i pazienti affetti da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI) che in Italia colpiscono oltre 200.000 persone; grazie ai progressi delle terapie
queste malattie non sono più un ostacolo a una vita piena e indipendente.

Parte il progetto Ora che mi ci fai pensare promosso da AMICI onlus
in collaborazione con IG-IBD ed EFCCA e con il sostegno di MSD:
pazienti e familiari diventano attori e registi e fino al 30 aprile potranno caricare i video
con le loro storie sul sito www.orachemicifaipensare.it, dove è visibile lo spot della campagna.

Qualità di vita sempre più garantita grazie alle nuove opzioni terapeutiche:
arriva in Italia golimumab, anticorpo monoclonale di ultima generazione
indicato per il trattamento della colite ulcerosa di grado moderato-severo.

Lo spot di Ora che mi ci fai pensare è visibile sul sito www.orachemicifaipensare.it e su http://youtu.be/bl3oiqwt5x8

Agrinsieme: preoccupazione per l’aumento del rischio idraulico nella nostra provincia

da: ufficio Stampa Confagricoltura Ferrara

Le intense piogge degli scorsi giorni, che in poche ore hanno allagato gran parte delle campagne della nostra provincia sommergendo interi appezzamenti coltivati, nonché portato alla tracimazione di diversi canali e scoli, ha riacceso i riflettori sul problema del rischio idraulico. “Il rischio idraulico è una caratteristica del territorio ferrarese, in gran parte soggiacente rispetto al livello del mare e privo di pendenze naturali. L’opera compiuta dai Consorzi di bonifica è stata poderosa, ma è più che mai evidente la necessità di interventi di potenziamento delle strutture atte a proteggere il nostro territorio da disastri simili a quelli che sono accaduti recentemente in Liguria e Toscana – Ad affermarlo è Pier Carlo Scaramagli, alla guida di Agrinsieme Ferrara, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Fedagri-Confcooperative, Lega coop Agroalimentare e Agci-Agrital, che aggiunge – il tema degli anomali andamenti climatici oggi non può più essere definito come straordinarietà, in quanto la loro frequenza in questi ultimi anni lo impone di fatto come ordinarietà. Occorrono interventi di manutenzione straordinaria ed il potenziamento di canali, impianti idrovori, fognature, nonché la creazione di nuove opere per ridurre il livello di rischio che attualmente si è oggettivamente elevato. Occorre porre rimedio al naturale invecchiamento dell’enorme patrimonio rappresentato dall’insieme delle opere di bonifica, ma per fare questo – prosegue Scaramagli – occorrerebbe una maggiore attenzione pubblica che si concretizzasse in erogazioni finanziarie”. Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ha recentemente stimato che per effettuare i più urgenti interventi di bonifica occorrerebbero circa 40 milioni di euro; ma non solo l’impegno pubblico ha ridotto progressivamente i propri finanziamenti, ora a rendere ancor più difficile la situazione economica dell’Ente si aggiunge Il versamento dell’ICI sugli impianti idrovori e manufatti di regolazione, che sottrae risorse alla sicurezza idraulica e nel contempo obbliga il Consorzio ad operare come un anomalo sostituto d’imposta a carico dei proprietari di case e terreni. Una recente sentenza della Cassazione obbliga infatti il Consorzio di Bonifica a pagare centinaia di migliaia di ero di ICI ai Comuni della provincia di Ferrara che hanno intrapreso tale iniziativa. Una vicenda iniziata anni fa, quando ancora i Consorzi della nostra provincia erano tre. “E’ auspicabile che i Comuni che riceveranno tali somme le investano nella sicurezza idraulica – conclude il Coordinatore provinciale di Agrinsieme – a tutela del nostro territorio e degli stessi cittadini”.

Il filo della mediocrità

Intervenire su qualsiasi argomento in questi giorni convulsi sembrerebbe una perdita di tempo o un’assurdità. Cosa può legare ad esempio la crisi greca, quella ucraina, il cambio politico di casacca, la colossale evasione fiscale e il Festival di San Remo? Eppure un filo c’è: e si chiama mediocrità o meglio ancora, per citare la grande Arendt, la banalità del comportamento che percorre come un filo rosso questo tempo infelice.
Il “nazionale popolare” che si era trasferito dalle pagine gramsciane ai suoi nipotini che osservavano con un misto di compiacimento e di riprovazione il Festival di San Remo, tessuto aggregante delle aspirazioni medie dei cittadini medi; ma soprattutto degli intellettuali di sinistra che negavano di ascoltare il rito collettivo degli “itagliani”, poi facendosi la barba canticchiavano a voce sommessa “Vola colomba”: parola d’onore di chi si è comportato in questo modo. Da ragazzetto e da giovinetto impegnato. E gli smoking e gli abiti da sera che facevano sognare le ‘sciorette’ mentre, che so, il Vietnam, la Corea, il governo Tambroni creavano il sottofondo a “.. e la barca tornò sola”, terzo posto al festival nel 1954 cantata da Carosone. Tutti giuravamo di non ascoltarlo il Festival ma poi ci si trascinava stancamente dagli amici che, fortunati!, possedevano la televisione per parlare della traduzione dell’”Ulysses” di Joyce, mentre l’occhio avidamente fuggiva nella stanza accanto ad ascoltare gli idoli del nostro tempo.
Dal barbiere la mano distratta andava ai giornaletti dei fotoromanzi e alle avventure dei divi della canzone. Tanto poi a casa leggevi Proust e ti lavavi la coscienza. Il Barthes delle “Mythologies” insegnava. Magnifico questo paese di ipocriti! Sentire l’urlo della Santanchè da Giannini, travestita nell’acconciatura da Madia con tocco prerafaellita mentre la Madia ripudia la pettinatura che l’ha resa la più bella del reame per scegliere il “niente boccoli!” mi sembra straordinario.

Così apprendere che una biblioteca privata è stata scaricata nei cassonetti della spazzatura dagli eredi e che, corsa la voce, tanti hanno frugato nei contenitori per portarsi a casa un libro, ben ti dice della dissociazione di cui siamo complici e vittime. Ora tutte le biblioteche pubbliche rifiutano le donazioni dei libri, anche importanti. Il “non c’è posto!” scandisce inesorabilmente l’ultimativo rifiuto a prendersi cura dei libri. Un tempo Hitler andava per le spicce e ci faceva dei bei roghi. S’organizzano mostre e s’ignorano le realtà presenti in loco per stupire il malinformato fruitore nell’ansia di ricercare l’esotico, lo strano, il “mirabile visu”.

Per rendere più efficaci le banalità che escono dalla bocca dei parlamentari ecco la mimica della mano, l’occhio strabuzzato, la voce soffocata dall’indignazione mentre le signore parlamentari orgogliosamente portano quell’immenso strumento di fascinazione che è la borsa in posa manico d’ombrello con palmo rivoltato all’insù.
Quando si leggeva o s’ascoltava musica o s’andava a teatro tutte attività semi-obsolete questa attitudine italiana si chiamava melodramma o per i più fighi “melò”. E l’immortale Arbasino potrebbe commentare “signora mia!”.

Quale soluzione a tanta ipocrita italianità? Non lo saprei né dirlo né suggerirne il rimedio. Resta forse una via di salvezza che consiste (forse) nel riconoscere che la politica si evolve col tempo ma resta indietro rispetto alla rapidità dell’evoluzione della Storia. Se il principio della democrazia è accogliere i cambiamenti adeguandosi ad essi, là in fondo, in fondo nelle più inconfessabili profondità della mente, resta semisepolta una spaventata presenza che al di là di tutto resiste e ti fa vergognare (ma non troppo): l’aristocrazia del pensiero.
Brrrr…

Per ascoltare “Vola colomba vola” clicca qui

Siamo nati per camminare”, 68 Comuni aderiscono alla campagna regionale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Al via “Siamo nati per camminare”: salgono a 68 i Comuni che aderiscono alla campagna regionale per educare alla mobilità sostenibile. Sono coinvolti bambini, genitori, scuole, Enti locali, Asl e Centri di educazione alla sostenibilità. Petitti e Donini: “Puntiamo sulle giovani generazioni per una società capace di futuro”

Salgono a 68 i Comuni che hanno aderito quest’anno a “Siamo nati per camminare”, la campagna regionale che promuove la mobilità sostenibile a partire dalle bambine e dai bambini e che lo scorso anno aveva coinvolto oltre 1700 classi in tutta la regione, con 43mila famiglie raggiunte e, allora, 50 Comuni.

Il progetto, giunto alla sua quinta edizione, è rivolto agli alunni e ai genitori delle scuole primarie di tutte le città dell’Emilia-Romagna e vuole contribuire a diffondere la cultura della mobilità pedonale e sostenibile, soprattutto sui percorsi casa-scuola. Concentrandosi sui temi della salute, “Siamo nati per camminare” sostiene la progettazione partecipata di pedibus e bicibus, valorizzando le esperienze locali già attive, e promuove iniziative dedicate alla mobilità sostenibile.

“C’è un interesse crescente da parte degli Enti locali e dei cittadini a temi concreti come i percorsi casa-scuola che sono trattati dalla campagna con un approccio multidisciplinare e trasversale”, affermano gli assessori regionali Emma Petitti e Raffaele Donini. “Da un lato, è strategico coltivare l’aspetto educativo per le giovani generazioni, che rappresentano il nostro capitale sociale più prezioso e che possono essere tra i principali attori di un cambiamento verso cui tendere, per stili di vita più sani e responsabili. Dall’altro, emerge e funziona un modello di cooperazione interistituzionale fra Enti, mondo della scuola, strutture sanitarie e Centri di educazione alla sostenibilità per contribuire a rendere più vivibili le nostre città e creare una prospettiva concreta di futuro sostenibile”.

I promotori principali sono i 68 Comuni che hanno aderito alla campagna 2015 e i Centri di educazione alla sostenibilità (Ceas) che in queste settimane stanno coinvolgendo direttamente le scuole primarie dei territori proponendo percorsi didattici sui temi della mobilità pedonale e collaborando nell’organizzazione di appuntamenti nelle città. I Comuni e Ceas potranno avvalersi della collaborazione delle Aziende sanitarie e di altri operatori locali.
Il Centro Antartide di Bologna svolge l’attività di coordinamento e supporto organizzativo. Come tutti gli anni, la Regione ospiterà poi i bambini delle scuole in un incontro conclusivo nella sede di viale Aldo Moro, in cui saranno coinvolti anche i componenti delle Commissioni regionali Mobilità, ambiente e salute.

La campagna
“Siamo nati per camminare” prevede la distribuzione nelle scuole aderenti di 2 cartoline, una per i bambini e una per i genitori: la prima ha uno spazio per scrivere un messaggio al sindaco e per disegnare con la propria fantasia il tragitto verso la scuola. La seconda cartolina, che tramite i bambini giungerà alle famiglie, è una “lettera aperta” firmata da ogni sindaco, che sottolinea i valori del camminare e approfondisce il tema della salute e gli effetti benefici del movimento fisico per la crescita dei bambini.

La campagna mantiene la struttura organizzativa delle edizioni precedenti e, in ottica di ottimizzare la spesa e coinvolgere attivamente Ceas e Enti locali, si presenta come una campagna aperta anche per allargare le adesioni a livello locale. In particolare, la Regione mette a disposizione di tutti i Comuni e dei Ceas i materiali sul sito Educazione alla sostenibilità, per permettere la condivisione e la personalizzazione di cartoline e manifesti. Oltre ai banner per i siti web delle scuole a degli altri soggetti che partecipano all’iniziativa, sono online materiali di approfondimento come il quaderno per insegnanti e genitori “Movimento è salute”, con spunti di lavoro e riferimenti bibliografici e di siti per la promozione di forme di mobilità scolastica sostenibile, o come il volume “Sicuri in città” curato da Valter Baruzzi del Ceas Camina.

“Siamo nati per camminare” è una campagna promossa dalla Regione Emilia-Romagna ed è frutto della sinergia fra le strutture dell’Ente che si occupano di educazione alla sostenibilità, sicurezza stradale, comunicazione, mobilità sostenibile, ambiente e salute. Il progetto si integra con altre iniziative regionali tra cui “Liberiamo l’aria” e gli altri progetti di promozione del movimento fisico per una vita in salute.

La campagna supera i confini emiliano-romagnoli: si svolge infatti anche a Milano su iniziativa dell’associazione Genitori antismog.

Venerdì 13 Somethin’Else esplora il ricco patrimonio delle Valli di Comacchio e del Delta con Pietro Cavalieri D’Oro e i Gipsy Strike

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Somethin’Else tralascia esotici itinerari e conduce alla scoperta dei sapori regionali con un focus sul territorio ferrarese. Venerdì 13 febbraio si esplorerà il ricco patrimonio culturale delle Valli di Comacchio insieme a Pietro Cavalieri D’Oro, contrabbassista jazz e impeccabile guida del Parco del Delta che, oltre a declamarne la storia e le rinomate prelibatezze, si esibirà con il quartetto manouche “Gipsy Strike”.

Somethin’Else tralascia esotici itinerari e conduce alla scoperta dei sapori regionali con un focus sul territorio ferrarese: si parte venerdì 13 febbraio (dalle ore 20.00) con l’esplorazione del ricco patrimonio culturale delle Valli di Comacchio e delle sue rinomate prelibatezze.
Colonia etrusca, terra di pescatori e briganti, protagonista di pagine intense della letteratura contemporanea (si pensi a Bassani e Ungaretti) e in tempi più recenti culla del cinema realista, questo e molto altro, è il Parco del Delta: vasto specchio d’acqua da cui emergono irregolari lingue di terra su cui si riflette, impavido, il cielo.
Sarà Pietro Cavalieri D’Oro, contrabbassista jazz e impeccabile guida turistico-ambientale, a raccontarci l’affascinante storia di questi luoghi – oggi patrimonio dell’Umanità – e a condurci alla scoperta dei colori e dei sapori delle Valli di Comacchio.
Amico di lunga data del Jazz Club e assiduo frequentatore delle scatenate jam session del lunedì, Pietro contribuirà altresì all’accompagnamento musicale della serata esibendosi in compagnia del quartetto manouche “Gipsy Strike” formato da Michele Uliana al clarinetto, Diego Rossato, Carlo Stupiggia e M.S. alle chitarre.
E così, tra l’immancabile risotto di anguilla, saporose seppioline in umido con polenta e buona musica si potranno gustare i vini delle sabbie prodotti dall’Azienda Agricola Corte Madonnina di Pomposa.
Il prossimo appuntamento con i sapori del territorio ferrarese da appuntare in agenda è fissato per venerdì 6 marzo con piatti tipici della cucina estense e le note del duo formato da Roberto Manuzzi e Paola Tagliani.

Nitrati: Coldiretti E-R, bene road map per revisione zone vulnerabili

da: ufficio stampa Coldiretti

Tonello: confermata nostra posizione, salvo 50% Plv agricola regionale

Dopo le tante battaglie condotte da Coldiretti Emilia Romagna per dimostrare che la zootecnia non è la fonte di inquinamento dei nitrati nelle falde acquifere, accogliamo positivamente la Road Map per arrivare in tempi brevi alla revisione delle zone vulnerabili ai nitrati. E’ quanto afferma il presidente di Coldiretti Emilia Romagna nel commentare positivamente la proposta congiunta dei ministri dell’Agricoltura, Maurizio Martina e dell’Ambiente, Gianluca Galletti di accelerare i tempi e prevedere la presentazione il 17 marzo prossimo da parte delle Regioni interessate delle proposte per la revisione delle zone vulnerabili, a seguito del confronto tecnico anche con gli assessori all’ambiente delle Regioni.
“La metà dei 4.000 milioni di Euro della Plv agricola dell’Emilia Romagna – commenta Tonello – è costituito dagli allevamenti il cui futuro dipende in larga parte dalla Road Map, in particolare per quanto riguarda i prodotti di eccellenza, dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, dal prosciutto di Parma al culatello di Zibello. Già tre anni fa uno studio dell’Università di Ferrara, svolto nell’ambito del progetto europeo Eu.Water, dimostrava che lo spandimento dei concimi organici non aumenta l’inquinamento da nitrati, ma anzi lo diminuisce, confermando le posizioni di Coldiretti. Ben venga, quindi, lo studio super-partes dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) che scagiona definitivamente l’allevamento e accerta finalmente la responsabilità nell’inquinamento delle acque sotterranee di settori diversi dalla zootecnia”.
Coldiretti Emilia Romagna – ha proseguito Tonello – prende atto della volontà di rispettare l’accordo “salva stalle” promosso da Coldiretti con i due Ministri interessati e di chiudere entro due mesi l’istruttoria regionale per portare a termine l’operazione verità nella perimetrazione delle aree vulnerabili. “Ci auguriamo – ha concluso Tonello – è che entro il 17 marzo tutte le regioni interessate, Emilia Romagna in testa, possano portare al tavolo di lavoro convocato in sede congiunta dai ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente una propria proposta supportata da idonei dati tecnici così da consentire immediatamente la discussione a livello europeo della nuova delimitazione”.

Nuove frontiere per i trapianti di organi e nella lotta alla sepsi con Aferetica, società di Mirandola fondata da due manager bolognesi

da: ufficio stampa e comunicazione MEC&Partners

Aferetica firma un accordo esclusivo con CytoSorbents (società USA ai vertici nel mondo per la depurazione extra-corporea) e apre il 2015 con nuove e importanti prospettive per sepsi, trapianto e dialisi

Aferetica è una start up innovativa specializzata nell’aferesi terapeutica fondata da due bolognesi doc, l’amministratore delegato Mauro Atti e Stefano Rimondi, business angel e presidente di Assobiomedica. A meno di un anno dalla sua fondazione, che l’ha vista nascere all’interno dell’incubatore del Parco Scientifico e Tecnologico di Mirandola, Aferetica ha aperto il 2015 con importanti riconoscimenti e partnership eccellenti con realtà ai vertici in Italia e nel mondo.
La società mirandolese ha infatti siglato a inizio 2015 un accordo esclusivo con la società americana CytoSorbents per l’introduzione in Italia di CytoSorb® “(…) un sistema capace di fare la differenza, nella lotta alla sepsi e in situazioni critiche come il trapianto di organi”- dichiara Atti.
CytoSorb® è un sistema terapeutico ‘extracorporeo’ riconosciuto dall’Unione Europea come innovativo, sicuro ed efficace nel fronteggiare patologie letali in terapia intensiva, quali Sepsi e SIRS (sindrome da risposta infiammatoria sistemica).
In Italia, secondo i dati del Giviti (Gruppo Italiano Valutazione Interventi in Terapia Intensiva), sono stati quasi 22.000 i pazienti che, solo nel 2012, hanno sviluppato sepsi severa (tasso di mortalità 40%) e oltre 7.000 quelli che hanno avuto uno shock settico (tasso di mortalità 60%): CytoSorb® ha già dimostrato nel mondo la sua efficacia su migliaia di casi, rivelandosi una strategia vincente per prevenire l’insufficienza multiorgano causata dalla sepsi, con grandi potenzialità nel salvare vite, ottimizzando al contempo i costi di trattamento in Terapia Intensiva.

“Siamo entusiasti di collaborare con Aferetica, per introdurre CytoSorb® in Italia, un paese con un sistema sanitario d’eccellenza e dove la comunità medica ha ben presente il valore aggiunto che può dare la depurazione del sangue” – commenta Phillip Chan, CEO di CytoSorbents – “Mauro Atti e i colleghi di Aferetica sono stati al fianco dei pionieri delle terapie extracorporee, in Italia e nel mondo, accompagnandoli nello sviluppare sistemi per fronteggiare patologie a grave rischio vita, come la sepsi. La loro competenza fa di loro un partner ideale per sviluppare nuovi campi di applicazione per le nostre comuni tecnologie.”

Aferetica è stata inoltre scelta dalla Struttura Complessa di Cardiochirurgia dell’Ospedale Città della Salute e della Scienza di Torino – primo centro in Italia per i trapianti di polmone – per l’adozione di ‘PerLungs’, sistema altamente innovativo per il trapianto di polmone, che ha avuto già due importanti riconoscimenti: il Bando per le ‘Start Up Innovative’ e il Bando ‘Progetti Ricerca e Sviluppo delle PMI’ della Regione Emilia-Romagna.
Questo sistema consiste nell’integrare la procedura di perfusione dell’organo espiantato (EVLP, ovvero Ex Vivo Lung Perfusion System) con l’esclusivo sistema di ‘rimozione dei mediatori dell’infiammazione’, capace di depurare l’organo combattendone i processi infiammatori.
Secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti, sono circa 400 i pazienti in lista di attesa per il trapianto di polmone in Italia e oltre 2.000 in Europa. Gli obiettivi clinici del sistema terapeutico brevettato da Aferetica puntano ad incrementare il numero dei trapianti (di circa il 20%-30%) e migliorare l’esito del trapianto di polmone, uno degli organi più fragili e difficilmente trapiantabili.

“L’urgenza di rendere disponibile un maggior numero di organi effettivamente idonei al trapianto è fra gli obiettivi prioritari di Aferetica – commenta Mauro Atti, Amministratore Delegato di Aferetica – Partiamo dai polmoni, ma siamo già attivi per procedere con sistemi dedicati ad altri organi, quali il rene. Il sistema introdotto a Torino è solo uno dei molteplici ambiti clinici avanzati di applicazione dell’aferesi terapeutica – prosegue Atti – vale a dire i sistemi terapeutici finalizzati a rimuovere dall’organismo tossine, batteri, virus e ‘mediatori dell’infiammazione’. Nei trapianti e in caso di sepsi, una delle complicanze più comuni nel trapianto, questo si rivela vitale”.

Oltre al progetto di Torino (PerLungs) e alla collaborazione con la statunitense CytoSorbents, Aferetica si è appena classificata al primo posto – insieme all’Università di Bari e agli altri partner di progetto – nel Bando ‘Cluster Tecnologici Regionali’ promosso dalla Regione Puglia con il progetto Nature, che intende rivoluzionare il concetto di dialisi, prevenendo la formazione di tossine uremiche e intervenendo sulla loro depurazione.

“A solo un anno dalla nascita, Aferetica vede un inizio 2015 eccezionale, ricco di collaborazioni e riconoscimenti – commenta Stefano Rimondi, socio fondatore e business angel di Aferetica, e attuale presidente di Assobiomedica – Anche il progetto Nature conferma le potenzialità dell’aferesi terapeutica. Siamo già in partnership su altri progetti internazionali con Centri di eccellenza quali Istituto Mario Negri, Università di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Bicocca-Milano, Torino, Goettingen (Germania), Hopital Tenon (Parigi). Siamo orgogliosi – conclude Rimondi – di portare nel mondo ‘il saper fare di Mirandola’, contribuendo allo slancio innovativo del Parco scientifico e tecnologico, all’interno del cui incubatore siamo nati, e nel dare nuove possibilità a tutto il distretto, con almeno 6 aziende del territorio coinvolte nella realizzazione e produzione dei nostri sistemi.”

Copparo – I viaggi di Beppe Severgnini al De Micheli

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

Venerdì 13 febbraio alle ore 21, Beppe Severgnini con Marta Isabella Rizi portano in scena “La vita è un viaggio”, spettacolo liberamente tratto da “Italiani di domani” e “ La vita è un viaggio” di Beppe Severgnini. La regia teatrale è di Francesco Brandi.
Per partire non servono troppe parole: ne bastano venti, come i chilogrammi consentiti per il bagaglio in aereo (classe economica).
Due viaggiatori, un uomo maturo e una giovane donna, si incontrano in un non-luogo: un piccolo aeroporto, dove restano bloccati la notte, in seguito alla cancellazione di un volo. Non si conoscono.

All’inizio si studiano, forse diffidano uno dell’altro. Lui teme di essere paternalista; lei, ingenua. Lui spiega, lei ascolta. Lei chiede, lui risponde. Poi l’intimità forzata cambia i rapporti: i due scoprono di aver molto viaggiato, discutono di arrivi, partenze e bagagli.
Poi ragionano di talento e tenacia, tempismo e tenerezza. Scoprono che aver paura – nella vita, nel lavoro – è inevitabile: e forse è giusto. Parlano di brevità e precisione, qualità indispensabili in questi tempi affollati. Dell’importanza di trovare guide e punti di riferimento. Della saggezza di trovare soddisfazione nelle cose semplici.

Parlano di atteggiamenti, comportamenti, insidie da evitare e consolazioni a portata di mano. Di ciò che ci si porta dietro e di quello che si potrebbe abbandonare. Di quello che si abbandona e invece ci si dovrebbe portare dietro.
Il tempo scorre, la notte passa.

Finché arriva il momento di partire: ognuno per la propria destinazione, che forse diventa la stessa.

Il Sindaco M. Fabbri interviene sulla visita del Governatore della Regione, S. Bonaccini.

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Domani, giovedì 12 febbraio 2015 il governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini effettuerà una visita istituzionale ai Comuni rivieraschi gravemente colpiti dalle mareggiate della scorsa settimana. Per l’occasione, oltre al Sindaco Marco Fabbri ed al Sindaco del Comune di Goro, Diego Viviani, in qualità di Presidente dell’Unione dei Comuni del Delta del Po, sarà presente anche il Presidente della Provincia di Ferrara, Tiziano Tagliani. La citata visita istituzionale sarà di breve durata (non più di mezz’ora), dovendo il Presidente della Regione raggiungere anche gli altri Comuni della Riviera Adriatica colpiti dal maltempo. “Al Governatore Bonaccini – sottolinea il Sindaco Marco Fabbri – saranno esposte le prime parziali quantificazioni dei danni, sulla base delle stime effettuate dagli enti pubblici e da quelli privati coinvolti. Non sono previsti incontri con associazioni di categoria o portatori di interesse. E’ tuttavia intenzione dell’Amministrazione Comunale richiedere l’apertura di un tavolo con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, Regione, Provincia, associazioni di categoria, cooperative degli stabilimenti balneari ed operatori del mondo della pesca, per analizzare proposte risolutive al grave problema dell’erosione costiera, ma anche per approfondire le criticità legate al porto e alla difesa della costa – conclude il Sindaco-.”

Copparo – Corsi di formazione e-commerce e comunicazione

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

L’assessorato alle Attività produttive del Comune di Copparo organizza una serie di tre seminari su e-commerce e comunicazione, rivolti ai commercianti e artigiani. Sono ancora disponibili alcuni posti, i corsi sono finanziati dal Comune di Copparo con fondi LR. ER 41/97 e completamente gratuiti per i partecipanti. Le lezioni sono tenute da ISCOM GROUP (società di consulenza Confcommercio www.iscomgroup.it) e sono rivolti a titolari di esercizi commerciali, pubblici esercizi, agenzie, attività artigianali e di servizio con sede nel Comune di Copparo. Numero massimo di partecipanti: 20 persone.
I seminari si svolgeranno Giovedì 19 e 26 febbraio, 5 Marzo dalle ore 21 alle ore 23 Sala Torre Estense.
Questi gli argomenti trattati:

1° seminario – 19 febbraio: Breve presentazione di risultati di indagine sulle abitudini di acquisto a Copparo.
La gestione del punto vendita; metodi per le scelte strategiche di posizionamento e immagine dell’esercizio;
Le scelte di marketing in tema di comunicazione: canali e modalità di comunicazione; eventi e iniziative

2° seminario – 26 febbraio: Social network:
La gestione dei social network per un impresa commerciale.
Motivazioni, strategie e obiettivi;
Elementi introduttivi ai social e case history

3° seminario 5 marzo: L’e-commerce:
L’e-commerce per un impresa commerciale.
Motivazioni, strategie e obiettivi;
Elementi introduttivi e case history

Le iscrizioni gratuite vanno fatte al settore Attività Produttive, Giulia Minichiello: con e-mail a gminichiello@comune.copparo.fe.it o telefonando al numero 0532864679

Gene Gnocchi a Comacchio con il suo nuovo spettacolo

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Gene Gnocchi sbarcherà a Comacchio venerdì 13 febbraio per presentare il nuovo spettacolo “Sconcerto Rock”.

Prosegue la stagione teatrale invernale con uno degli ospiti più attesi della rassegna “Comacchio a teatro”, Gene Gnocchi, che venerdì 13
febbraio alle ore 21 presenterà nella sala polivalente “San Pietro” di Palazzo Bellini il suo nuovo spettacolo. Volto noto del palcoscenico e del piccolo schermo, dopo l’esordio come comico emergente al “Maurizio Costanzo Show” dalla fine degli anni ’80 è tra i protagonisti di programmi cult della televisione di quegli anni, quali “Emilio” e “Mai dire Gol”. Da lì prosegue la carriera inanellando successi e partecipazioni a programmi comici su tutte le reti nazionali. Non disdegnando apparizioni sul grande schermo, anche con ruoli da protagonista, in tempi più recenti, Gene indirizza la sua esperienza televisiva più spiccatamente verso i programmi sportivi, pur senza perdere mai la sua vena comica e dissacrante. Come ha scritto di lui il critico Ugo Volli ‘Di tutti i comici televisivi”, Gnocchi è il più intellettuale e surreale, quello che ha la capacità più spiccata di sovvertire il senso o di indicare l’insensatezza del mondo. Non è un satirico, non fa imitazioni, non naviga nella rete fitta di citazioni reciproche di cui si nutre la televisione contemporanea. Non descrive tipi sociali più o meno buffi, non gioca con le parole. E’ un artista che racconta un mondo che all’inizio appare dimesso, quotidiano, privo di ogni interesse, vagamente autobiografico, e progressivamente ne approfondisce le miserie e le sciocchezze trasformando la piccola stupidità di ogni giorno in un monumento all’assurdo, in un abbagliante poema dell’incongruenza. A Comacchio presenterà la sua ultima creazione, SCONCERTO ROCK; un esilarante spettacolo che vede il poliedrico artista nelle vesti di ‘The Legend’, un’anziana rockstar tornata sul palco dopo anni di silenzio, nella speranza di risolvere i suoi problemi economici. Il ritorno sulle scene però si trasforma ben presto in un calvario: problemi audio, insubordinazione dei musicisti, giornalisti della stampa estera che lo mettono alla berlina, il traduttore che lo ridicolizza e il pubblico che gli contesta le scelte artistiche. Un caleidoscopio di risate e situazioni comiche ed imprevedibili, vedrà avvicendarsi sulla scena interventi di altri attori e di travestimenti in personaggi improbabili, impersonati dallo stesso Gene.
L’atteso appuntamento è fissato per venerdì 13 febbraio alle ore 21:00 a Palazzo Bellini, (via Agatopisto 7 a Comacchio.) La biglietteria è aperta dalle ore 20:00. Info e prenotazioni al numero 349 0807587. Prevendita on-line e programma completo sono consultabili sul sito www.comacchioateatro.it.
Il prossimo appuntamento della rassegna, sotto la direzione artistica di Massimiliano Venturi, avrà luogo venerdì 20 febbraio sempre alle ore 21. Il comico Marco Della Noce, porterà in scena “Le Cronache di Ernia”.

Copparo – M’illumino di meno 2015

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

Venerdì 13 febbraio, Copparo partecipa a M’illumino di meno, l’iniziativa della trasmissione di Radio 2 Caterpillar, giunta quest’anno all’undicesima edizione.
M’illumino di meno è la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sulla razionalizzazione dei consumi energetici, ideata da Caterpillar, storico programma in onda da diciotto anni su Radio 2 RAI dalle 18 alle 19,30.
La partecipazione del Comune di Copparo a questa iniziativa rientra nello spirito di sensibilizzazione verso le politiche di risparmio energetico che ha portato l’amministrazione a realizzare il Progetto Energia Locale e la sua adesione al Patto dei Sindaci.

Per l’occasione sarà effettuato lo spegnimento di alcune zone del centro cittadino dalle ore 18 alle ore 19.30.

Le zone interessate saranno:
 piazza del Popolo
, portici della piazza
, piazza della Libertà
, giardini pubblici di fronte alla Residenza Municipale
, via Roma
, via S. Giuseppe
, via Alighieri.
L’amministrazione comunale invita tutti i cittadini e le attività commerciali ad aderire all’iniziativa e a spegnere simbolicamente le luci delle loro case e negozi dalle 18 alle 18.05.
L’obiettivo della campagna è raccontare “buone pratiche” in ambito di risparmio energetico da parte di istituzioni, comuni, associazioni, scuole, aziende e singoli cittadini, promuovendo la riflessione sul tema dello spreco di energia, che si può evitare con interventi strutturali ma anche con semplici accorgimenti che ogni singolo individuo può mettere in pratica. La coibentazione, l’uso di fonti rinnovabili, il ricorso a mezzi di trasporto meno impattanti sull’ambiente, l’attenzione a disattivare gli apparecchi elettronici che non si stanno utilizzano, sono un patrimonio a disposizione di tutti.
L’edizione 2015 di M’illumino di meno si rivolge in modo particolare alle scuole cui viene richiesto di manifestare simbolicamente il proprio amore per il Pianeta con iniziative speciali in tutti i plessi, per mostrare come l’attenzione all’ambiente debba costituire un fulcro del discorso educativo anche nella riqualificazione degli edifici scolastici.
Al Nido d’Infanzia Gramsci, al Nido e Scuola dell’Infanzia Cadore i bambini e le bambine insegnano il risparmio energetico.
Il Nido d’Infanzia Gramsci e la Scuola dell’Infanzia Cadore, aderiscono alla campagna radiofonica di sensibilizzazione alla razionalizzazione dei consumi energetici “M’illumino di meno”, sostenendo da sempre nelle progettualità educative riferimenti a una educazione del riciclo, al risparmio energetico e alla tutela dell’ambiente, per sensibilizzare fin dalla primissima infanzia gli adulti di domani al rispetto per le risorse del pianeta.
All’ingresso della scuola sarà messo in mostra un manifesto con una sorta di “pentalogo” del giorno per tutti i grandi e i piccoli che entreranno e vivranno la giornata nella scuola.
Comuni, associazioni, scuole, aziende, negozi e singoli cittadini sono invitati a inviare la propria adesione scrivendo a millumino@rai.it o sul blog di Caterpillar, illustrando sinteticamente le buone pratiche che vengono utilizzate durante tutto l’anno ed esplicitando come si intende partecipare alla grande festa del Risparmio Energetico il 13 febbraio 2015.

LA SEGNALAZIONE
‘Ghetto’ e ‘Stadio’ alle spalle, per Radius e Portera “Una sera con (i due) Lucio”

Alberto Radius e Ricky Portera si sono uniti per realizzare “…una sera con Lucio”, un album tributo ai due grandi Lucio della canzone italiana: Battisti e Dalla. Da oltre vent’anni i due musicisti si affiancano al gruppo “Custodie cautelari”, per partecipare all’evento “Notte delle chitarre”, ma ora la loro collaborazione ha compiuto un salto di qualità, rivisitando dieci famose canzoni, senza risparmio di assoli e virtuosismi.

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La copertina del cd di Alberto Radius e Ricky Portera

Radius rappresenta la storia musicale degli ultimi 50 anni, il suo modo di suonare la chitarra è immediatamente riconoscibile ed è un punto di riferimento per chi si cimenta con lo strumento. Portera ha alle spalle anni di carriera con il gruppo degli Stadio, Dalla e tanti altri big, è dotato di una tecnica sopraffina e di un’imponente presenza scenica, i suoi virtuosismi marchiano “a sangue” le canzoni.
Presentando il disco, Radius e Portera hanno dichiarato: “L’album nasce per il piacere, dopo una collaborazione durata una vita, di poter ricordare questi meravigliosi artisti con il nostro cuore, riproponendoli come se avessimo registrato oggi queste canzoni… quindi con qualche anno in più di esperienza e voglia di suonare in modo diverso da allora. Battisti e Dalla hanno lasciato un’eredità artistica, paragonabile alla grandezza di musicisti e poeti che nei secoli hanno fatto grande la cultura e difficilmente non saranno citati negli anni a venire. A noi rimane il grande orgoglio di averci messo una nostra nota, una nostra idea… forse per questo, anche se minimamente, saremo ricordati anche noi”.

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Ricky Portera dal video Ayrton

Il videoclip “Ayrton”, realizzato da Franco Bertan, è la sintesi di questo progetto: due leggende che cantano due miti. Nel brano scritto da Paolo Montevecchi e portato al successo da Dalla nel 1996, le voci di Radius e Portera s’incrociano sino a dissolversi tra assoli di chitarra e rombo di motori. Nella versione originale del 1993 il solo di chitarra fu suonato sempre da Ricky Portera, in un’unica memorabile registrazione.

Uno dei brani più belli e intensi è “Tu non mi basti mai”, dove Ricky riesce a combinare al meglio la lenta melodia con l’irruenza del ritmo scandito dalle chitarre elettriche.Radius interpreta splendidamente “Il tempo di morire”, esaltandone l’anima rock, la sensazione è quella di sentirsi trasportati negli anni ’70. Lo stesso dicasi con “10 ragazze” e “Non è Francesca”, quest’ultima “rinfrescata” con una nuova introduzione. “La sera dei miracoli” è eseguita da Portera insieme a… Lucio Dalla. Si tratta di un prezioso cameo con la voce originale registrata del cantante bolognese che entra nel brano in punta di piedi e lascia una traccia indelebile. E’ uno dei momenti magici del disco, una perla che impreziosisce questa originale e particolare canzone d’amore.

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Alberto Radius dal video Ayrton

“Insieme a te io sto bene”, con la voce e la chitarra di Alberto Radius, interrompe l’atmosfera del brano precedente, enfatizzando il testo scritto da Mogol: “Che cosa vuoi da me? Cosa pretendi da me? Se è giusto non lo so, elementari si e no, la donna è donna e tu una donna sei, che importa cosa fai, resta con me finché vuoi, che da mangiare c’è…”.
Portera e Roberta Coppone duettano in “Vita”, difficile il paragone con la coppia Dalla-Morandi, ma la cover è credibile e si ritaglia un suo spazio nel microcosmo del musicista bolognese.

Nell’album ci sono anche due brani che non appartengono al repertorio di Battisti e Dalla, si tratta de il “Tango di Dedalo”, scritta da Radius e inserita nell’album “Banca d’Italia” del 2013. La canzone ci riporta ai tempi di “Leggende”, grazie all’ottimo accompagnamento al pianoforte, a un tango incalzante e alle metafore di Andrea Secci: “… se avessi volato basso, se io fossi Torquato Tasso… non andare verso il sole, le tue ali non potranno sopportare, rischi di cadere in mare, ti dovrei vedere annegare… “.
Ricky Portera propone la sua struggente “I vicoli di Modena”, scritta nel 1992 per Vasco Rossi, e rimasta inedita sino alla pubblicazione dell’album “Fottili” del 2014. Il brano racconta di com’è Modena oggi, senza i punti di riferimento e di aggregazione del passato; il rimpianto e la delusione, da parte del suo autore, di non trovare più la città di allora.
In “Nessun dolore” Radius ci offre una raffinata versione del famoso lato B del 45 giri di “Una donna per amico”, già inciso anche da Mina e Giorgia. Cori, batteria, percussioni e la voce di Alberto creano un irresistibile crescendo musicale, degno del perfetto incastro ritmico basso-batteria della versione battistiana.
L’inquietante, ironica e surreale “L’ultima luna” offre a Portera l’occasione per trasportare il brano in una dimensione più cupa, vicina ai difficili tempi che stiamo vivendo, sintesi e dimostrazione di come, pur senza cambiare il testo, si possa stravolgere l’idea di una canzone.

Alla registrazione ha collaborato Clara Moroni (corista di Vasco Rossi), Salvatore Bazzarelli (tastiere), l’album, uscito per l’etichetta Videoradio di Beppe Aleo, è stato prodotto e registrato da Ugo Poddighe agli UP Studios di Milano.
Alberto e Ricky hanno voluto rendere omaggio a due amici e maestri, forti della storia comune con loro, riuscendo nel difficile compito di cucire nuovi vestiti a canzoni pressoché perfette. Il disco ha più chiavi di lettura, com’è giusto che sia, dividendosi tra le performance tipicamente rock e le melodie di matrice italiana. I due artisti si sono trovati a loro agio in questo non facile compito, riuscendo a creare ampie personalizzazioni e a proporre apprezzabili innovazioni.

Radius, Portera, Tu non mi basti mai (ascolta)

Video “Ayrton” realizzato da Brixia Channel per la regia di Franco Bertan [vedi]

LA RIFLESSIONE
Grandi imprese, recuperare il senso della responsabilità sociale

Nel contesto attuale lo statuto e il ruolo delle imprese all’interno della società diventa sempre più frequentemente oggetto di riflessione, discussione e polemica. L’importanza delle imprese ci viene ricordata ogni giorno da un discorso economico invasivo e dalla frequenza con cui nel linguaggio comune e massmediatico ricorrono termini come consumatore, imprenditore, manager, investitore, cliente.
Il capitalismo neoliberista che ha imperato negli ultimi decenni ha imposto una nuova antropologia nella quale proprio la funzione di ‘consumatore’ ha sostituito quella di ‘cittadino’.
Accanto a questa rivoluzione concettuale, la globalizzazione ha aumentato, in misura mai conosciuta prima, la distanza tra azione e conseguenze ultime dell’azione stessa: in tale contesto, l’impresa (in particolare la grande impresa multinazionale), rischia seriamente di diventare (e in molti casi è diventata) uno strumento per la cancellazione della responsabilità.
Questa insidiosa deriva si fonda su una certa filosofia che ha promosso come unico scopo dell’impresa la massimizzazione del valore per la proprietà nel breve periodo. L’idea che l’impresa sia una macchina per produrre utili per gli azionisti si regge, secondo i suoi sostenitori, su almeno tre considerazioni:
– esiste una netta distinzione tra mercato (luogo della produzione e dello scambio efficiente) e Stato, agente della redistribuzione della ricchezza generata;
– c’è una netta separazione temporale tra produzione e redistribuzione che rappresentano momenti diversi e indipendenti tra loro (prima si produce, poi si distribuisce);
– il mercato è una istituzione che, contrariamente allo Stato, si autolegittima: l’impresa che di questa istituzione è l’asse portante si autolegittima anche essa in quanto produttrice di quella ricchezza che sarà in parte incassata e ridistribuita dallo Stato.
Per i fautori di questa dottrina l’agire economico dell’impresa risulterebbe di per sé orientato al bene in quanto finalizzato a produrre direttamente e indirettamente valore: esso si collocherebbe cioè in una sfera di neutralità protetta rispetto alle istanze critiche emergenti dalla società.

Questa posizione viene messa in discussione da molti, in particolare da quanti sostengono l’importanza della responsabilità sociale (e non solo economica) dell’impresa. Ad oggi non esiste una definizione unica e condivisa di tale nozione: vi sono piuttosto diversi livelli concettuali che rimandando a qualche tipo differente di legittimazione etica:
– ad un primo livello l’impresa ha l’obbligo ovvio di agire nel rispetto di leggi, norme e regolamenti vigenti: un fatto tutt’altro che scontato come illustra ampiamente la cronaca;
– ad un secondo livello l’impresa ha la necessità di agire tenendo conto del contesto in cui opera, ovvero del settore e del mercato di riferimento; è innanzitutto in quest’ambito che essa gioca le proprie strategie per convincere i consumatori, persuadere i finanziatori e conquistare la propria fetta di mercato;
– la responsabilità sociale dell’impresa inizia però a manifestarsi pienamente solo quando esiste la disponibilità a tener conto e a rispondere degli esiti prevedibili delle scelte e delle azioni, degli effetti che l’agire economico produce per tutti coloro che hanno una posta in gioco, ovvero qualcosa da guadagnare o da perdere rispetto all’esistenza stessa dell’impresa. Vi è responsabilità sociale quando il management non chiude gli occhi davanti agli effetti perversi, alle esternalità negative, che troppo spesso sono socializzate e ricadono sui gruppi meno tutelati, sull’ambiente, sulle generazioni future,
– infine, un’impresa genuinamente responsabile dovrebbe garantire e promuovere lo sviluppo di quelle virtù civiche che sono indispensabili al buon funzionamento del mercato e, più in generale, della società entro cui opera; dovrebbe generare fiducia, promuovere la coesione delle comunità e contribuire alla tutela dell’ambiente, alimentare il sapere e la cultura, rafforzare il principio di reciprocità.

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Adriano Olivetti

A molti tutto questo apparirà come un’utopia: ma proprio in Italia abbiamo un precedente illustre che ha dimostrato in tempi più difficili dei nostri la praticabilità di questo percorso: si tratta dell’esperienza straordinaria dell’imprenditore Adriano Olivetti. Oggi, diversamente da allora, siamo noi, ovvero è proprio il consumatore, che attraverso le proprie scelte di acquisto può contribuire a premiare le imprese responsabili, orientando nel lungo periodo l’intero sistema produttivo verso la sostenibilità economica, sociale ed ambientale: ma per far questo servono cittadini preparati ed attivi, persone dotate di un robusto senso civico; servono esseri umani consapevoli e non consumatori passivi manipolati dal marketing.

Il mio ultimo giorno di guerra

Matteo Tondini è un regista ventiseienne, nativo di Faenza (RA), attivo da anni nella produzione di film, video aziendali e spot commerciali. Nonostante la giovane età ha già realizzato alcuni importanti cortometraggi selezionati in festival internazionali, apprezzati da pubblico e critica, autore de “La bella Giulia” in concorso ai David di Donatello 2008 e del recente “Seguimi”.

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La locandina

Il cortometraggio “Il mio ultimo giorno di guerra” (My last day of war), vincitore di numerosi premi, è stato distribuito in tredici nazioni ed è diventato tema d’esame presso la Stony Brook University di New York. Il film, interpretato da Ivano Marescotti e Andrea Vasumi, ha vinto  nel 2010 l’International family film festival di Los Angeles (Best foreign drama) ed è stato premiato quale Miglior cortometraggio sezione elemets +10 al Giffoni Film Festival del 2009 e all’Amarcort Film Festival 2009 di Rimini.

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Il film è stato girato nei pressi di Riolo Terme

“Il mio ultimo giorno di guerra”, ambientato ai tempi della seconda guerra mondiale, racconta di un singolare incontro tra un giovane contadino e due compagini rivali: una tedesca e una americana. Da questo scontro si snoda la trama, incentrata sul tentativo da parte del ragazzo di mettere pace tra i contendenti, con l’obiettivo di salvarsi la vita. Il coraggio e la genuinità del giovane porteranno a situazioni paradossali che mostrano il tragico mondo della guerra in una prospettiva originale e per nulla convenzionale. Si susseguono colpi di scena, tentativi di fuga, scambi di cibo e un fatale incontro risolutore con una giovane ragazza.

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Ivano Marescotti

Un anziano contadino sta raccontando tutto questo al piccolo nipote che, rapito dalle sue parole, ascolta il racconto del suo “primo e ultimo giorno di guerra”. Il film non finisce qui, il nonno ha nascosto al bambino una dolorosa verità, non perdete il finale struggente e drammatico.
La fotografia è firmata da Fabio Cianchetti, uno dei massimi autori del cinema italiano, vincitore di un nastro d’argento per “The dreamers” di Bernardo Bertolucci e un David di Donatello per “Canone Inverso” di Ricky Tognazzi. Le riprese sono state effettuate sulle colline romagnole nei pressi di Riolo Terme.

Figura 3: Ivano Marescotti interpreta il nonno che racconta la storia al nipote
Proponiamo questo film, del 2009, per l’impatto emozionale, la drammatica attualità e per la sua disponibilità su YouTube [vedi].

“Il mio ultimo giorno di guerra” di Matteo Tondini, con Ivano Marescotti, Andrea Vasumi, Luigi Bettoli, Michael Zengerling, Matteo Fiori, Enzo Cocomero, Nicola Alpi, Anna Baldini, 2009, Italia, durata 19’
Il mio ultimo giorno di guerra

IMMAGINARIO
Cinema dietro le sbarre.
La foto di oggi…

Oggi alle 21 per la prima volta a Ferrara il nuovo docufilm di Filippo Vendemmiati (David di Donatello per E’ stato morto un ragazzo sul caso Aldrovandi) , interamente girato nel carcere della Dozza a BOLOGNA. Il lavoro come libertà, storia di viti e di vite.
Una produzione TOMATO Doc&Film.
Al termine della proiezione incontro/dibattito con il regista e con Gaetano Sateriale ex sindaco di Ferrara e oggi coordinatore della Segreteria Generale della Cgil. Saranno presenti alcuni protagonisti del film.
L’incasso sarà devoluto al progetto di sostegno alimentare per detenuti indigenti promosso dall’associazione VialeK carcere.
Per informazioni: info@tomatodocfilm.it
Alle 9,30 ci sarà una proiezione speciale nel carcere di Ferrara.

OGGI – IMMAGINARIO EVENTI

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

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una proiezione del docufilm di Filippo Vendemmiati
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