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Giorno: 6 Marzo 2015

Coldiretti: Campagna Amica Ferrara, è arrivata la Pagina Facebook per non perdersi occasioni “gustose”

da: ufficio stampa Coldiretti

E’ già attiva da qualche giorno la pagina CAMPAGNA AMICA FERRARA sul popolare social media, con informazioni e notizie dalla terra alla tavola.

Campagna Amica Ferrara ha aperto un nuovo canale di comunicazione rivolto a tutti i cittadini e consumatori che desiderano essere aggiornati su eventi e manifestazioni proposti dalla Fondazione che accredita e rappresenta la grande realtà delle aziende agricole multifunzionali, della vendita diretta, dei mercati degli agricoltori, delle fiere e delle occasioni di incontro tra i produttori ed i consumatori.

Con lo slogan “notizie dalla terra alla tavola”, saranno anche veicolate informazioni sulla stagionalità dei prodotti, sulle caratteristiche nutrizionali e salutistiche dei prodotti tipici del nostro Made in Italy, sulle attività degli Agriturismi di Terranostra, sulle occasioni per conoscere più da vicino le campagne e le città della nostra provincia o di quelle vicine.

Consigli per acquisti a km zero nei punti vendita accreditati, prodotti di stagione da tenere sott’occhio per gustarli al meglio, piccoli trucchi di cucina, come leggere le etichette e come vivere al meglio le occasioni di incontro in città ed in campagna saranno una costante della pagina che è già visitabile all’indirizzo Facebook Campagna Amica Ferrara e che attende di essere tra le vostre “preferite”.

 

 

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La newsletter del 6 marzo 2015

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

CONSEGNA RICONOSCIMENTO – Oggi, venerdì 6 marzo in sala Arazzi. Inaugurata anche mostra fotografica

Il riconoscimento ‘8 Marzo’ dell’Amministrazione comunale a Tamara Ivanovna Chikunova

06-03-2015

Oggi, venerdì 6 marzo alle 16, nella sala degli Arazzi della residenza municipale, l’assessora alle Pari Opportunità Annalisa Felletti ha consegnato a nome dell’Amministrazione comunale di Ferrara il riconoscimento ‘8 Marzo’ a Tamara Ivanovna Chikunova, per il suo profondo impegno a favore dell’abolizione della pena di morte e della tortura. All’incontro sono intervenute Paola Pirani (referente Amnesty International), Paola Freschini (Comunità S.Egidio) e Girolamo Calò (presidente Consiglio comunale). Erano presenti inoltre altre autorità civili e militari, fra cui il prefetto Michele Tortora e l’assessora comunale Chiara Sapigni.

A seguire, nel salone d’Onore del Municipio, è stata inaugurata la mostra fotografica a cura di Ippolita Franciosi e Letizia Rossi e del Centro Donna Giustizia “Patchworks, the face of freedom is female. Dalla violenza alla creatività, raccontare l’invisibile dell’essere”, realizzata da donne uscite dalla tratta e dalla violenza. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Ferrara.

Nella mattinata di domani (sabato 7 marzo) Tamara Ivanovna Chikunova incontrerà gruppi di studenti del Liceo Ariosto, dell’Istituto Aleotti per Geometri e del Dosso Dossi.

 

 

“E’ un onore per la nostra Città – afferma l’assessora comunale alle Pari Opportunità Annalisa Felletti – poter ospitare la Signora Chikunova, perché testimone esemplare della lotta alla Pena Capitale e alla Tortura. Tamara, grazie al proprio impegno è riuscita a scuotere le coscienze, promuovendo attraverso l’Associazione Madri contro la Pena di Morte, da lei stessa fondata, un avanzamento dalla portata straordinaria sul fronte dei diritti umani, portando all’abrogazione di questa pena in Uzbekistan, Kirghisistan, Kazakistan e più recentemente in Mongolia. Tamara è la testimonianza di come ‘grazie al proprio impegno si possa sempre fare la differenza’, un messaggio di grande speranza, l’esempio di una Donna che con coraggio lotta quotidianamente per garantire futuro ai figli di altre madri, ed è per tutti questi motivi che l’Amministrazione assegna con grande soddisfazione la prima edizione del riconoscimento ‘8 Marzo’ alla signora Tamara Chikunova.”

 

 

LA SCHEDA – A cura degli organizzatori

Sala degli Arazzi (residenza municipale – venerdì 6 marzo 2015 ore 16) 

Consegna del riconoscimento “8 Marzo” a Tamara Ivanovna Chikunova

Tamara Ivanovna Chikunova, 62 anni, di nazionalità russa, è vissuta a Tashkent, in Uzbekistan, fino al 2009, allorché si è trasferita in Europa, prima in Germania poi in Italia .

E’ una coraggiosa e straordinaria attivista per l’affermazione dei diritti dell’uomo nel suo paese e collabora in maniera stretta e continuativa con la Comunità di Sant’Egidio ormai da molti anni.
Per il miglior prosieguo di tale collaborazione, come anche a causa delle sue condizioni di salute, necessiterebbe di un permesso di soggiorno per motivi umanitari.

Suo figlio Dmitrij, condannato a morte nel 1999, venne fucilato il 10 luglio del 2000. Aveva 29 anni. La signora Chikunova non fu avvertita dell’esecuzione, dunque non riuscì neppure a salutarlo un’ultima volta.

In seguito alla sua tragedia familiare decise di fondare l’associazione pubblica Madri Contro la Pena di Morte e la Tortura assieme ad altre donne che come lei hanno perduto i propri figli con una esecuzione capitale e ad altre persone di diverse professioni e ceti sociali semplicemente contrarie alla pena di morte e determinate con coraggio a condividere con lei la stessa battaglia per la sua abolizione.

Grazie all’operato e alla mediazione della sua organizzazione, ingaggiando bravi avvocati, Tamara Chikunova ha contribuito a salvare le vite di 23 condannati alla pena capitale, riuscendo a far commutare la loro sentenza di morte in ergastolo o condanne alla reclusione. Tutto ciò malgrado la sua libertà personale e la sua stessa vita corrano seri rischi -più volte ha ricevuto minacce da agenti di polizia e da ignoti- ed abbia dovuto affrontare enormi sacrifici personali. Nella sua battaglia per l’abolizione della pena di morte in Uzbekistan -avvenuta il 1° gennaio 2008- ha infatti investito tutti i suoi averi.

L’organizzazione da lei fondata, dotata di scarsissimi mezzi finanziari, si regge su basi del tutto volontaristiche, coinvolgendo circa una ventina di persone: madri, padri, sorelle e fratelli di condannati a morte, nonché ragazzi, uomini e donne che sostengono per pura solidarietà la sua causa, oggi volta alla difesa di ex condannati capitali e al miglioramento delle condizioni di vita nelle carceri uzbeke e kyrgyze.
Il governo uzbeko ha sempre manifestato la sua decisa contrarietà all’attività umanitaria di Tamara Chikunova, la quale diverse volte ha dovuto subire perquisizioni nella sua casa da parte della polizia, ed è stata da questa stessa umiliata, venendo pretestuosamente accusata più volte di favoreggiamento della prostituzione. Al di là di tali episodi si deve purtroppo affermare la costante condizione di pericolo di vita in cui ogni giorno la donna si viene a trovare.

Tamara Chikunova nell’autunno 2004 ha intrapreso un lungo viaggio che ha toccato le maggiori città d’Europa e d’Italia, durante il quale ha potuto far conoscere più apertamente la drammatica realtà della pena di morte allora in atto nel suo Paese.
L’attività dell’organizzazione non governativa indipendente “Madri Contro la Pena di Morte e la Tortura” (MCPMT), membro della Coalizione Mondiale Contro la Pena di Morte (WCADP), è diretta al sostegno delle trasformazioni sociali e democratiche nella Repubblica dell’Uzbekistan. 
In questo paese, nell’ambito della difesa dei diritti umani, conduce un monitoraggio costante sull’uso della tortura, sulle sentenze di condanna a morte emesse e sulle esecuzioni. 
Il lavoro di Tamara Chikunova, promuovendo la revisione di taluni casi tra questi, mira alla commutazione della pena dal carcere a vita ad una condanna ordinaria, permettendo al condannato il ripristino dei legami con i propri parenti e la società.
L’organizzazione, con il sostegno della Comunità di Sant’Egidio, sta prendendo attivamente parte al processo di commutazione automatica delle condanne a morte in detenzione a vita nella Repubblica del Kyrgyzstan e si occupa di sollevare le condizioni di vita dei condannati.

Il 26 aprile 2007 è stata emessa la legge che introduce “modifiche e integrazioni al Codice Penale e al Codice di Procedura Penale”. La pena di morte, dal luglio successivo, è stata sostituita dalla detenzione a vita. Nella nuova legge è stabilita anche una revisione dei processi di coloro che erano stati condannati alla pena capitale.
I condannati a morte in Kyrgyzstan e in Uzbekistan sono in maggioranza malati, non ricevono parimenti un’alimentazione commisurata alle necessità. Sono inoltre privi dei più elementari mezzi per l’igiene personale, e non è prevista per loro alcuna assistenza psicologica e legale. Non hanno poi accesso ad alcuna informazione, per cui tutto ciò che avviene al di fuori delle mura della prigione resta loro totalmente sconosciuto. Non viene in ultimo rispettato il diritto a ricevere un trattamento decoroso ed una assistenza degna di un qualsiasi essere umano.

Premi e riconoscimenti a Tamara Ivanovna Chikunova

• Premio Colomba d’Oro, Roma 2004
• Premio Donna dell’Anno, Aosta 2004
• Premio Mimosa d’Oro, Catania 2005
• Premio Città di Norimberga, Norimberga 2005
• Medaglia della Commissione Consultiva di Francia per i Diritti Umani, Tashkent 2006
• Targa del Comune di Reggio Calabria, Reggio Calabria, 2009
• Medaglia Città di Genova, Genova 2009
• Titolo di Cavaliere della Legion d’Onore, Parigi (Francia) 2010

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>> Venerdì 6 marzo (segue la consegna del riconoscimento)

Inaugurazione nel salone d’Onore del Municipio della mostra “Patchworks – The Face of Freedom is Female”

 

LA SCHEDA  (a cura delle organizzatrici)

Con questo progetto, il Centro Donna Giustizia di Ferrara, con la collaborazione delle fotografe professioniste Ippolita Franciosi e Letizia Rossi, intende dare voce per la prima volta alle donne migranti che raramente hanno l’occasione di raccontare la loro visione della realtà o esprimere la propria fantasia nello spazio pubblico della città. Gli stereotipi promossi dai media aumentano la loro invisibilità sociale e alla luce di queste dinamiche, a cui si associano problemi di integrazione, marginalità, povertà, è fondamentale dare alle donne l’occasione di auto-documentare la realtà sociale in cui vivono. Il significato infatti del titolo del progetto – Patchworks – sta a valorizzare quindi ogni tassello di “diversità” che ogni donna è portatrice. Per le donne che l’hanno realizzata è stato uno stimolo potente a credere in sè stesse, nelle loro capacità e nella loro creatività, non a caso viene presentata al pubblico tra le iniziative dell’8 marzo nella “giornata della donna” . L’8 marzo rappresenta tutti i diritti che le donne nel corso degli anni sono riuscite a ottenere e che noi donne moderne diamo per scontati. La mostra rappresenta il coraggio e la determinazione delle donne.Il progetto, nato da un’idea della fotografa Ippolita Franciosi, nella prima fase ha previsto laboratori sulle tecniche di fotografia, mentre in una seconda fase sono state effettuate uscite per la città e ritratti in studio. E’ la prima esposizione non SULLE donne vittime di violenza ma realizzata DALLE donne, le quali diventano attive mettendo in gioco la propria creatività tramite il linguaggio universale della fotografia. Come un grande patchworks le immagini qui si uniscono e ci raccontano pezzi di vita, ci riportano lo sguardo evocato dalle città (come esse si rapportano con gli spazi pubblici) e lo sguardo che le donne hanno di se stesse nei ritratti realizzati in studio, dove esse appaiono senza rivelarsi totalmente.  L’utilizzo dell’inglese nel titolo non è un vezzo ma corrisponde ad una necessità che abbiamo incontrato durante i laboratori, l’inglese è stata la lingua con cui ci siamo rapportate con le partecipanti di varie nazionalità.

 

Sulla chiusura degli OPG

Ilaria Baraldi e Leonardo Fiorentini *

06-03-2015

Si avvicina il 31 marzo 2015, termine ultimo per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), data storica per la civiltà giuridica del nostro paese ma non solo. Perché gli OPG non sono solo un orrore, reso solo recentemente coscienza collettiva dalle visite della commissione d’inchiesta dell’allora senatore Marino e fermamente condannato dal Presidente della Repubblica Napolitano. Sopravissuti alla legge Basaglia gli OPG hanno rappresentato in questi decenni una sorta di enclave, indegna di un paese civile, simbolo della negazione del diritto alla cura delle persone e anzi strumento per l’ulteriore umiliazione delle stesse perché “devianti”.

La campagna StopOPG, che raccoglie chi si è battuto in questi anni per il superamento del modello dei manicomi criminali ha lanciato un appello perché essi non siano sostituiti da altri (solamente più piccoli), ma perché finalmente si attivino progetti di cura e soluzioni di sicurezza adatte ai singoli internati. Stiamo parlando di meno di 800 persone in tutta Italia, la maggior parte di esse senza necessità reali di custodia bensì di percorsi di cura sinora negati.
Un appello, reperibile sul sito www.stopopg.it, sottoscritto fra gli altri da Don Luigi Ciotti, Stefano Cecconi e Franco Corleone a cui aderiamo annunciando anche che oggi, Venerdì 6 marzo, parteciperemo al digiuno a staffetta.
* consiglieri comunali di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Lunedì 9 marzo alle 17 alla sala Agnelli

Rita Montanari presenta le sue poesie e il volume “Custodi della memoria”

06-03-2015

Lunedì 9 marzo alle 17 alla sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17) per il ciclo ‘Invito alla lettura’ verrà presentato il volume “Custodi della memoria” (Al.Ce. Editore, Ferrara, 2015) di Rita Montanari. Dialogheranno con l’autrice Alessandra Chiappini e l’editore Erika Scarpante, con letture di Alessandro Moretti. L’iniziativa si avvale della partecipazione del Gruppo Scrittori Ferraresi, Gruppo del Tasso e Società Dante Alighieri.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Il volume presenta la selezione di poesie scritte nel 2013 per il progetto Scale a Ferrara; l’ultima sezione raccoglie le Scale della mia vita con un corredo di versi inediti. “Se la poesia vera è in grado di produrre in chi legge una traslazione verso le situazioni evocate, pare proprio di incontrarla qui. […] difficile non avvertire una frazione di sé su quei gradini, in quegli angoli di frescura fra un ramo e l’altro della scalinata […]” (dalla prefazione di Alessandra Chiappini).
Rita Montanari, ha insegnato al Liceo Scientifico “Tullio Levi Civita” di Codigoro e al Liceo Scientifico “A. Roiti” di Ferrara. Ha tenuto e tiene corsi di Scrittura Creativa presso diverse istituzioni e insegna greco all’Istituto di Scienze Religiose di Ferrara. Collabora con diverse istituzioni culturali cittadine ed è membro di alcune giurie tecniche di premi di poesia e narrativa nella Regione. Ha collaborato con il Centro di Salute Mentale di Codigoro e Portomaggiore. Ha pubblicato molte raccolte poetiche e vinto il Premio Caput Gauri di Pomposa nel 2006, il Premio Lascito Nicolini per la poesia nel 2010 e il Premio Nazionale “Va’ pensiero”, dedicato a Verdi, nel 2013.

COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ – Convocata lunedì 9 marzo alle 15.30 in sala Zanotti

Informativa in merito al percorso partecipativo ‘Nuove Famiglie – Nuovi Diritti’

 

06-03-2015

Per un’informativa in merito al percorso partecipativo “Nuove Famiglie – Nuovi Diritti”, la Commissione Pari Opportunità – presieduta dalla consigliera Marescotti – si riunirà lunedì 9 marzo alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale. Interverrà l’assessora comunale alle Pari opportunità Annalisa Felletti.

CONFERENZA STAMPA – Lunedì 9 marzo alle 11 nella sala dell’Arengo

Presentazione di ‘Sopra le righe’ ciclo di incontri con autori sulle relazioni genitori/figli

 

06-03-2015

Per la presentazione del progetto ‘Sopra le righe’, ciclo di incontri con autori sui temi e sulle relazioni genitori/ figli nella prima infanzia, si terrà una conferenza stampa lunedì 9 marzo alle 11 nella sala dell’Arengo della residenza municipale. All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessora comunale alla Sanità Chiara Sapigni e il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto insieme a Francesca Venturoli dell’associazione culturale Carpemira.

CENTRO DOCUMENTAZIONE MONDO AGRICOLO – Domenica 8 marzo alle 15.30 a San Bartolomeo in Bosco

Al MAF un incontro poetico-dialettale per celebrare la Festa della Donna

 

06-03-2015

Domenica 8 marzo alle 15.30, il MAF-Centro di Documentazione  del Mondo Agricolo Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco (via Imperiale 263), ospiterà un incontro poetico-dialettale per celebrare la Festa della Donna in maniera inconsueta e, si confida, “speciale”. Altre iniziative faranno da degno corollario per passare un pomeriggio fra tradizioni, storia e poesia in rosa. Si inizierà con la presentazione della mostra fotografica, di Denis Gavina, “‘Particolari'” della tradizione contadina”, in parete fino al 24 marzo. Da decenni, l’artista documenta i più variegati aspetti della campagna bolognese ai confini con l’alto ferrarese. In questa occasione presenta immagini di particolari del paesaggio tradizionale, con una ruralità le cui caratteristiche paesaggistico-ambientali travalicano ampiamente le pure specificità locali e riescono a compararsi con autorevolezza alla parte più suggestiva di quella Pianura Padana tradizionale che si colloca tra terra e acqua. Seguirà, quindi, la presentazione dell’ultimo numero della rivista storica “Quaderni Poggesi”. Gian Paolo Borghi ne parlerà con Pino Malaguti, già presidente dell’associazione che promuove l’interessante periodico. Tra i vari contributi presenti nel “Quaderno”, spicca l’incontro tra Pino Malaguti e Francesco Guccini, nel ricordo dell’episodio storico che ha ispirato al noto cantautore e scrittore la canzone “La locomotiva” che, non tutti sanno, ha attinenze con Poggio Renatico. “Donne in Poesia”, “clou” del pomeriggio culturale, vedrà l’attesa partecipazione di poetesse e fini dicitrici di Bologna e Ferrara, grazie alla collaborazione con il Cenacolo di Cultura Dialettale “Al Tréb dal Tridèl” di Ferrara. Il presidente del sodalizio, Marco Chiarini, introdurrà le liriche e le letture di Floriana Guidetti, Linda Marighella, Luisa Ragagni e Susanna Taddia. Sentimenti, emozioni, ricordi e, perché no, ironia e umorismo saranno i motivi conduttori di “Donne in Poesia”. Concluderà il pomeriggio il tradizionale buffet aperto a tutti i convenuti, in sintonia con l’incontro, promosso dal Comune, dal MAF, dall’Associazione omonima e dal “Tréb dal Tridèl”. La partecipazione, come al solito, è libera.

MAF – Centro di Documentazione  del Mondo Agricolo Ferrarese Via Imperiale, 263  44124 – San Bartolomeo in Bosco (Fe) Tel. 0532 725294 – Fax 0532 729154 e-mail: info@mondoagricoloferrarese.it

CONCERTO BENEFICO – Domenica 8 marzo alle 17 al Ridotto del Comunale. Ingresso ad offerta libera

Pomeriggio di musica e racconti a favore di AMA/Associazione Malattia Alzheimer

06-03-2015

(Comunicato a cura di AMA/Associazione Malattia Alzheimer)

Domenica 8 marzo dalle ore 17, al Ridotto del Teatro comunale “Claudio Abbado”, AMA/Associazione Malattia di Alzheimer presenterà un evento benefico di musiche e racconti intitolato “Piccolo lessico sentimentale – viaggio nelle angosce e nelle tenerezze tra Barocco e Contemporaneità – Le Parole delle Donne”.

Protagonisti del pomeriggio sono il chitarrista Agostino Maiurano (che eseguirà musiche di J.H. Kapsberger – A. Rawsthorne – A. Piazzolla – D. Pellegrini – D. Bogdanovic – G. Sanz – G.P. Foscarini – A. Company – F.M. Torroba – L. Brouwer) e Anna Maria Quarzi che racconterà storie di donne tra il ‘600 e il ‘900.

L’ingresso al concerto è ad offerta libera. Il ricavato verrà impiegato per proseguire i progetti che i volontari dell’AMA stanno realizzando a sostegno dei malati e delle famiglie colpite da questa malattia: “ABC” corsi di formazione per preparare la famiglia ad affrontare il carico dell’assistenza al malato; “AUTO – AIUTO” corsi mensili per aiutare tutti coloro che seguono il malato in ambito familiare, sanitario e residenziale; “PER NON PERDERSI” corsi di stimolazione cognitiva rivolto al malato; “RIDERE INSIEME SI PUO”: yoga della risata percorso per familiari e persone affette da patologie cognitiva; “CaFE’ DELLA MEMORIA” incontri settimanali rivolti ai familiari in cui si alternano spazi si formazione – informazione e spazi di riflessione – confronto in gruppo; “CONSULENZA LEGALE” e “SOSTEGNO PSICOLOGICO rivolto alle famiglie dei pazienti; “CENTRO DI ASCOLTO” a Ferrara, Comacchio e Cento dove i volontari svolgono attività di informazione sui servizi disponibili; ” VIVERE LA MEMORIA” periodico informativo pubblicato ogni quatto mesi in versione cartacea e online.

Un sincero ringraziamento va alla Fondazione del Teatro Comunale che, mettendo a disposizione gratuitamente la sala del Ridotto alle Associazioni di volontariato, testimonia di quanto la musica possa diventare veicolo di solidarietà e tradursi in un aiuto concreto per i progetti che i volontari dell’AMA stanno realizzando. (“Aiutare chi ne ha bisogno arricchisce la vita”)

AIUTARE AMA si può: iscrivendosi all’associazione (€ 15,00), con donazioni, con la devoluzione del 5xmille, partecipando agli eventi per la raccolti dei fondi.
C/C POSTALE: IBAN – IT32 H076 0113 0000 0005 4278 379
C/C CASSA DI RISPARMIO di Ferrara: IBAN – IT31 T061 5513 0010 0000 0010 958

I volontari sono presenti durante la manifestazione, a disposizione di chi desideri avere informazioni sull’operato dell’Associazione che ha sede via Ripagrande, n 5 Ferrara
tel 0532/792097 – cell: 338/7918874 – Codice Fiscale: 93062440388 – ONLUS 45027
Email amaferrara@viverelamemoria.it
sito Internet http://www.amaferrara.it

LAVORI PUBBLICI E VIABILITA’ – I principali cantieri nella settimana dal 9 al 15 marzo 2015

Avvio cantieri delle ciclabili nelle vie Calzolai e Malpasso. Gli aggiornamenti sulle opere in corso

 

06-03-2015

Interventi e cantieri operativi o in fase di attivazione nel territorio comunale nel periodo dal 9 al 15 marzo prossimi, condotti sotto la supervisione dei tecnici e degli operatori del Settore Opere pubbliche e Mobilità del Comune.

Maggiori informazioni sugli interventi più significativi sono disponibili sul sito http://mappaopere.comune.fe.it

>> NUOVI LAVORI – AVVIO CANTIERI 

 Completamento del percorso ciclo pedonale Destra Po, lotto funzionale 2 – via Calzolai – via Malpasso. Consegna cantiere prevista per lunedì 9 marzo 2015.

Obiettivi dell’intervento – Negli ultimi anni è stato pianificato, progettato e in larga parte realizzato, un sistema di percorsi ciclabili in grado di collegare le principali aree periurbane, la città antica e i più significativi luoghi di interesse ambientale e paesaggistico. Uno degli itinerari più significativi che negli anni si è riusciti a comporre è il percorso che si sviluppa nel quadrante est, dalla città fino a raggiungere la sponda destra del fiume Po, che questo intervento contribuirà a completare.

Descrizione dell’intervento

– via Calzolai: l’opera prevede il completamento del percorso ciclo-pedonale protetto di via Calzolai ovvero la realizzazione del tratto compreso tra la via Pannonio e l’ex casello Ferrovia. Il nuovo percorso avrà uno sviluppo di circa 720 m , la larghezza media prevista è di m 2,50 con apposito bauletto di separazione dalla sede stradale.

– via Malpasso: l’opera prevede l’ampliamento dell’attuale sede stradale per consentire la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale in sede propria della larghezza costante di 3,50 m e della lunghezza complessiva di circa 265 m, nonchè una vasta area da adibire a parcheggio. L’intervento comporterà la demolizione dell’intera pavimentazione stradale esistente ed il totale rifacimento dei sottofondi, la revoca del doppio senso di circolazione sulla via e la regolamentazione dell’accesso est, che verrà traslato di circa 30 m in direzione della rotatoria di via Caretti. Il nuovo percorso ciclopedonale, sarà realizzato a ridosso delle proprietà private, parallelamente alla sede stradale e protetto, rispetto a quest’ultima, da un bauletto delle dimensioni trasversali di 0,5 m, mentre sull’area verde a lato della sede stradale saranno realizzati parcheggi inclinati a 45 gradi. Si provvederà, inoltre, alla realizzazione di una nuova rete di smaltimento delle acque meteoriche, alla predisposizione delle opere edili necessarie alla realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione pubblica, alla posa in opera di segnaletica orizzontale e verticale nel rispetto del Codice della Strada e del nuovo assetto della circolazione attribuita a via Malpasso.

Dati contratto: (Rep. n. 4657 del 06/02/2015) – Impresa Appaltatrice: COGEFRI INFRASTRUTTURE S.r.l. Badia Polesine (RO) – Tempo utile per l’esecuzione dei lavori: 150 giorni dalla data di consegna (09/03/2015)

Stato di attuazione: Consegna cantiere prevista il 09/03/2015

Finanziamento Importo dei lavori € 424.771,29 – Importo complessivo dell’opera € 776.315,00

Tipologia di finanziamento Per 416.065,00 euro con Avanzo di Amministrazione comunale, per 363.157,50 euro con Contributo Regionale.

Relazioni, elaborati grafici, foto e/o altri documenti

Sul sito http://mappaopere.comune.fe.it è possibile consultare la Relazione tecnica e il Progetto

Responsabile del Procedimento: Ing. Enrico Pocaterra, Servizio Infrastrutture – Mobilità e traffico, Settore Opere Pubbliche e Mobilità

Contatti (referenti): Ing. Elena Dalpasso Tel.: 0532/418854 Email: e.dalpasso@comune.fe.it

Geom. Nicola Armari Tel.: 0532/418851 Email: n.armari@comune.fe.it

MANUTENZIONE ALLA SEGNALETICA

Sono iniziati in questi giorni e termineranno il prossimo 20 marzo, salvo condizioni meteo avverse, i lavori straordinari per la realizzazione di segnaletica stradale, a seguito della esecuzione di ordinanze sindacali permanenti nelle vie:

Via dei Gladioli, dal 21 al 29 (divieto di sosta 0-24 giorni feriali)

Via Formignana, 15 (area invalido)

Piazzale Petrarca, 4 (variazione area invalido da generica a personalizzata)

Via Lionello d’Este, 15 (area invalido)

Via Trigaboli (area commercio ambulante)

Corso Vittorio Veneto, 7 (variazione area invalido da generica a personalizzata)

La ditta che eseguirà le lavorazioni è “Busana Segnaletica  srl.” e lavorerà sulla strada in esecuzione di una O.S. Temporanea Lavori di questa amministrazione n. 324/13 – P.G. 49772/13 (non è prevista chiusura al traffico delle strade interessate).

RIFACIMENTO-MANUTENZIONE-IMPIANTI-DI-PUBBLICA-ILLUMINAZIONE

Lavori di  straordinaria manutenzione, in esecuzione da parte di Hera, nell’ambito dei lavori straordinari del contratto di servizi

La  prossima settimana inizieranno i  “lavori di rifacimento del’impianto di pubblica illuminazione di Via Fausto Beretta”. I lavori prevedono il totale rifacimento del impianto di pubblica illuminazione esistente con il passaggio da alimentazione di tipo “serie” ad alimentazione di tipo in “derivazione”.

Sotto al portico i proiettori esistenti saranno sostituiti da proiettori a luce indiretta, con lampade a Led. Nella parte esterna è previsto il restauro delle mensole storiche esistenti e l’installazione sulle stesse di nuove lanterne artistiche, dotate di lampade CMHT da 100W. Le sorgenti luminose avranno temperatura di colore bianco-calda , dai 4000°K ai 3000°K, particolarmente adatta a luoghi di aggregazione e strade del centro storico.

Il nuovo impianto comprende il totale rifacimento delle linee di alimentazione che saranno derivate dal nuovo impianti di Viale Cavour. I lavori prevedono anche l’installazione di 14 nuovi proiettori sotto il portico,  e il restauro di 7 mensole storiche esistenti.

 

>> PROSECUZIONE DEI LAVORI ATTUALMENTE IN CORSO E AGGIORNAMENTI DAI CANTIERI

EDILIZIA SOCIALE E SCOLASTICA

Lavori di rifacimento linea idrica nella primaria Francolino – Sono in fase di ultimazione i lavori nella scuola Primaria di Francolino iniziati lunedì 19 gennaio con l’esecuzione dello scavo per la posa della nuova linea all’interno dell’area cortiliva del plesso. Successivamente verranno posate all’interno dell’edificio scolastico le nuove tubazioni di alimentazione ai vari servizi, e non appena pronta l’ordinanza che è in fase di predisposizione negli uffici competenti, verranno eseguiti i lavori di scavo nella ciclabile per l’allacciamento della tubazione alla linea pubblica.

Recupero edifici da destinare a centri socio assistenziali
Centri Sociali di Corlo – La Ruota di Boara – Rivana garden. Proseguono i lavori di recupero dei Centri Sociali, al momento i lavori riguardano i Centri di Corlo e di Boara. Successivamente partiranno quelli relativi al Centro Rivana. Importo complessivo dell’opera € 350.000,00. Tempo di esecuzione 240 giorni. Impresa esecutrice Emiliana Restauri Soc. Coop. – Ozzano Emilia (BO)

CENTRO SOCIALE DI CORLO – Al Centro Sociale di Corlo, i lavori riguardano interventi di recupero e ristrutturazione. In specifico saranno realizzati i seguenti interventi: rifacimento totale dei servizi igienici; ampliamento della cucina; realizzazione di un varco di comunicazione tra una sala al piano terra .e il corridoio; realizzazione di una rampa per l’accesso ai disabili; realizzazione di un’area pavimentata e carrabile di raccordo alla rampa; realizzazione di un’uscita di sicurezza; adeguamento dell’impianto elettrico; sostituzione degli infissi; realizzazione di impianto di climatizzazione; rifacimento del coperto; rifacimento dei pavimenti. Gli interventi (ad esclusione del rifacimento del coperto) riguardano il solo piano terra.

CENTRO SOCIALE DI BOARA – Proseguono gli interventi di recupero e ristrutturazione al piano superiore mentre al piano terra i lavori sono stati ultimati.
In specifico è prevista la realizzazione dei seguenti interventi: fornitura e posa di pavimenti e rivestimenti; realizzazione di intonaci; fornitura e posa di infissi interni; fornitura e posa di controsoffitti; realizzazione di impianto elettrico; realizzazione di impianto idro – sanitario – climatizzazione; tinteggiature.
I pavimenti saranno in ceramica, con caratteristiche antislip per quelli posati nei bagni e nelle cucine. Gli intonaci saranno realizzati in cemento, nei bagni e nelle cucine saranno rivestiti in piastrelle di ceramica sino all’altezza di ml.2,00, mentre negli altri locali con smalto all’acqua.
Le porte saranno costituite da profili imbotte in alluminio telescopico arrotondato, anodizzato e da un pannello in laminato plastico. I sanitari saranno di tipo sospeso.
La scala interna per il superamento del dislivello tra il 1° piano dei due corpi di fabbrica, sarà in marmo, con una ringhiera in ferro battuto e un corrimano il legno.
Sono oggetto del presente progetto tutti gli impianti meccanici al servizio del Piano Primo ed in particolare: – impianto ad espansione diretta con tecnologia a Volume di Refrigerante Variabile (VRV); – impianto di riscaldamento dei servizi igienici.

BENI CULTURALI-MONUMENTALI

INTERVENTI DI RESTAURO E MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDIFICI COMUNALI STORICI E MONUMENTALI
Sono iniziati i lavori di restauro e manutenzione straordinaria di vari edifici comunali Storici e Monumentali. I lavori saranno effettuati nei seguenti fabbricati:
1 BIBLIOTECA ARIOSTEA
2 MUSEO DELLA CATTEDRALE
3 PALAZZINA MARFISA
4 PALAZZO DIAMANTI
5 PARCO PARESCHI
6 CONVENTO CORPUS DOMINI
7 PORTA ROMANA
8 NEGOZIO EX BACCARA’
9 SERVIZI DEMOGRAFICI
Il cantiere è stato avviato lunedì 26 gennaio nel Centro dei Servizi Demografici di via Fausto Beretta, dove i lavori riguardano, oltre al rifacimento del controsoffitto in cartongesso nella sala nati, il perimetro del coperto con parziale rimaneggiamento e la lattoneria (grondaie) per togliere le infiltrazioni di acqua piovana. I lavori avranno una durata di 120 giorni e l’importo complessivo dell’opera è di euro 136.100,00.

PALAZZO DEI DIAMANTI – Opere di miglioria e completamento impianto di climatizzazione Galleria Arte Moderna – I lavori getto sono iniziati lunedì 19 gennaio e riguardano la realizzazione di una nuova centrale frigorifera a servizio della Galleria d’Arte Moderna e degli uffici del Palazzo dei Diamanti, in sostituzione dell’impianto esistente. La fine dei lavori è prevista per metà marzo. L’importo dei lavori è di euro 135.000,00 (iva inclusa).

TORRIONE SAN GIOVANNI – Lavori di adeguamento per l’ottenimento del C.P.I.
Sono stati momentaneamente sospesi al Torrione di S. Giovanni, i lavori di adeguamento per l’ottenimento del CPI. Il cantiere riprenderà l’attività nel periodo primavera/estate 2015. Importo complessivo dell’opera euro 55.000,00.
Descrizione dell’intervento
A)Installazione di rilevatori di fumo a barriera in tutti i locali collegati ad un – sistema di evacuazione di fumo e calore.
B)Installazione di 4 evacuatori di fumo e calore sul coperto del fabbricato ( 4 lucernari con attuatori certificati). I 4 evacuatori sul coperto, di dimensione 1,20×1,20 mt ciascuno, sanno installati a filo coperto e saranno opachi, con pannello cieco di colore il più’ simile ai coppi, per limitare l’impatto estetico per la vista da lontano ( si veda simulazione fotografica nel fascicolo allegato). Tali evacuatori saranno collegati all’impianto rilevazione fumi per il consenso.
C)Spostamento dell’attuale Quadro elettrico e del contatore da locale ove ora si trova in spazio adiacente presidiato e sicuro ( lontano perciò dalla presenza di acqua).
D)Compartimentazione della caldaia murale esistente ubicata al piano primo , mediante installazione di pannello in cartongesso con porta REI 120. L’impatto del pannello verrà’ limitato riapponendo davanti ad esso la tenda rossa ” alla Ferrarese” già esistente.

CASA MINERBI-DAL SALE – Sono in fase di conclusione (prevista per il mese di maggio 2015) i lavori di restauro di Casa Minerbi. L’intervento, coordinato da Carla Di Francesco, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna con la collaborazione dell’arch. Keoma Ambrogio della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Ravenna, è progettato e diretto dagli architetti Costanza Cavicchi e Francesca Pozzi per la parte architettonica, dallo Studio Step per la parte relativa agli impianti.
Aggiornamento – Attualmente sono in corso di completamento gli impianti in tutto il fabbricato e le finiture al primo piano, mentre al piano terra mancano ancora intonaci, finiture e opere fognarie. Con le sospensioni dovute agli scavi e le varianti per consolidamenti aggiuntivi e ripristino lievi danni sisma. L’importo dell’appalto è di euro 995.000,00

RESTAURO CONSERVATIVO E RIQUALIFICAZIONE DI TRATTI DELLE ANTICHE MURA ESTENSI – 2° INTERVENTO
Recupero del Baluardo dell’Amore – Proseguono i lavori di recupero e restauro del Baluardo dell’Amore con le opere necessarie al restauro della porta sul lato verso San Giorgio e dei paramenti murari delle strutture della torre (ossia l’antica Porta d’Amore).

VERDE PUBBLICO
Giardino Aquilone – Sono stati temporaneamente sospesi per le condizioni meteo i lavori di realizzazione del giardino della Scuola Aquilone. I lavori prevedono la realizzazione di aree in erba sintetica per la creazione di aule all’aperto, la posa di siepi e alberi e piante da fiore, e la realizzazione di strutture di arredo e per il gioco dei bambini. Con il contributo dei genitori verranno inoltre realizzate strutture in salice vivo e un muro dell’arte.
LA SCHEDA (dal comunicato di Giunta del 23-12-14)
GIARDINO DELLA SCUOLA MATERNA AQUILONE – E’ stato approvato dalla Giunta (23-12-2014) il progetto esecutivo relativo alla realizzazione del giardino della scuola materna l’aquilone, dell’importo complessivo di 30mila euro (Iva compresa), nell’ambito del progetto partecipato denominato “Ricostruiamo l’Aquilone la sicurezza come bene comune”, finanziato anche con fondi regionali post sisma. Già a fine 2013 il Comune di Ferrara aveva proposto con successo la propria candidatura al bando regionale con il progetto “Ricostruiamo l’Aquilone, la sicurezza come bene comune” a cura dell’Urban Center, a seguito del quale erano state organizzate attività come laboratori partecipati rivolti ad insegnanti e famiglie dei bambini, laboratori didattici gestiti dalle insegnanti per raccogliere il punto di vista dei bambini, tavolo Scuola – Città per coinvolgere anche altri soggetti. A conclusione del percorso, nel giugno 2014, si è arrivati alla definizione di un documento di proposta partecipata, che individua tre aree principali: 1. Aule didattiche all’aperto: in stretta relazione con le aule interne dove i bambini possono muoversi in libertà e completa autonomia; 2. Il giardino grande, l’area nella quale possono svolgersi le attività libere e spontanee e quelle legate alla terra; 3. Area di ingresso e di servizio con il marciapiede perimetrale che diventa l’anello di congiunzione tra i diversi spazi del giardino. Il Settore Opere Pubbliche, sulla base di queste indicazioni, ha infine redatto il progetto esecutivo che prevede la realizzazione di pavimentazioni in erba sintetica, la collocazione di siepe, alberi, strutture e arredi nonché la realizzazione di muri perimetrali.

IMPIANTI SPORTIVI
STADIO COMUNALE Paolo Mazza – Intervento di adeguamento impiantistico – I° stralcio
E’ in corso l’intervento è finalizzato ad un miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’impianto sportivo, anche in relazione alle prescrizioni della Commissione provinciale di vigilanza di pubblico spettacolo. Il cantiere è avviato e sono previsti i seguenti interventi, che avranno durata complessiva di 60 giorni:
> adeguamento area di “servizio annessa interna all’impianto”:
– interventi nel settore ospiti, Curva Est, via Montegrappa con demolizione della attuale recinzione di separazione tra settore ospiti e area “ex curva est”, rillocazione del punto di ristoro nell’area “ex curva est”, realizzazione di nuova recinzione tra le due aree in modo da ottenere un area annessa interna al settore ospiti.
– intervento Curva Ovest, lato via Ortigara con spostamento bar Curva Ovest e nuovo portone via Ortigara.
> sistemazione area “parcheggio ex Curva Est” -via Monte Grappa: realizzazione di idoneo cancello carraio nel muro perimetrale lato Curva Est per accesso pullman delle squadre e dei mezzi di soccorso nel parcheggio riservato (nuovo accesso in via Montegrappa, nuova rampa di accesso piazzale e riorganizzazione parcheggio), adeguamento impianto antincendio a bordo campo con nuovi idranti.
> barriere area esterna: a delimitazione delle aree esterne dell’impianto sono previste nuove barriere con recinzione metallica nella zona via Cassoli angolo Ortigara e zona ospiti via Montegrappa (est) angolo via Cassoli.
> manutenzione pensiline accessi storici dello stadio con il ripristino del calcestruzzo attualmente in cattive condizioni.
Maggiori informazioni sugli interventi più significativi sono disponibili sul sitohttp://mappaopere.comune.fe.it

CITTA’ DIGITALE – Sabato 21 marzo alle 9.30, nella Sala della Musica, incontro pubblico sul tema

Una Agenda Digitale Locale per fornire servizi fruibili e utili alla collettività

 

06-03-2015

Si è svolta questa mattina, venerdì 6 marzo nella residenza municipale, la presentazione dei contenuti dell’Agenda Digitale Locale del Comune di Ferrara e dell’incontro con i cittadini in programma sabato 21 marzo 2015 su queste tematiche. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti gli assessori  Roberto Serra, Roberta Fusari e Aldo Modonesi, il dirigente Servizio Sistemi Informativi TerritorialiFabio De Luigi, insieme agli operatori Cristina Fiorentini e Marco Zucchini, e il direttore operativo del Comune di Ferrara Moreno Tommasini.

“Mettendo in campo le azioni dell’Agenda Digitale Locale – hanno sottolineato gli assessori comunali – intendiamo raggiungere come Amministrazione insieme ai cittadini degli obiettivi che ci consentano di avere maggiore consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti digitali a disposizione e di sviluppare servizi on line facilmente fruibili e utili alla collettività”.  

LA SCHEDA (a cura dei Servizi Informativi Territoriali e Urban Center) 

L’Agenda Digitale è una delle sette iniziative principali individuate nella più ampia Strategia Europa 2020, che punta alla crescita inclusiva, intelligente e sostenibile dell’Unione.

Lo scopo dell’Agenda Digitale è sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire l’innovazione, la crescita economica e la competitività.

In un contesto europeo che si avvale di tecnologie sempre più all’avanguardia anche il Comune di Ferrara, con delibera di giunta approvata il 18 Novembre 2014, ha deciso di adottare l’Agenda e di elaborare un proprio Piano Strategico per affrontare l’innovazione tecnologica e colmare il divario digitale attraverso sette azioni specifiche:

1.  Formazione interna, per i componenti della Giunta e per i Dirigenti

2.  Workshop #ADFerrara, per progettare insieme ai cittadini l’Agenda Digitale locale

3.  Divario digitale, un piano di alfabetizzazione e inclusione informatica

4.  Fedro Segnalazioni,  una piattaforma online per raccogliere le segnalazioni dei cittadini

5.  #MyFerrara, l’utilizzo dei social network per raccontare insieme la vita cittadina

6.  OpenFerrara, un’indagine sugli open data

7.  Informalacittà, un servizio di newsletter personalizzato

>> Le azioni dell’Agenda Digitale del Comune di Ferrara (in dettaglio)

1 – Formazione interna, per i componenti della Giunta e per i Dirigenti – Nel mese di gennaio 2015 sono state effettuate due sessioni formative alla consapevolezza digitale e ai social media rivolte ai dirigenti e alle posizioni organizzative dell’Associazione Intercomunale Terre Estensi. Un incontro specifico è stato invece organizzato per i componenti della Giunta comunale.

2 – Workshop #ADFerrara, per progettare insieme ai cittadini l’Agenda Digitale locale – L’Agenda Digitale locale verrà presentata ai cittadini durante un workshop (sabato 21 marzo 2015 ore 9.30 – Sala della Musica) a cui sarà possibile iscriversi attraverso il modulo di registrazione presente sul sito agendadigitale.comune.fe.it

Durante la giornata saranno raccolti spunti e integrazioni alle iniziative già presenti nel piano strategico e verrà valutata la possibilità di costituire un gruppo di cittadinanza attiva che collabori con l’amministrazione.

3- Divario digitale, un piano di alfabetizzazione e inclusione informatica – Il Comune di Ferrara vuole costituirsi soggetto attivo nella lotta contro il divario digitale potenziando e differenziando le proprie iniziative di alfabetizzazione e formazione digitale rivolte principalmente alle fasce “digitalmente deboli” della popolazione. L’azione principale consisterà nella partecipazione alla nuova fase del progetto regionale “Punti Pane e Internet: 2014 – 2017“.

Con il supporto della Regione Emilia-Romagna, e insieme ai comuni di Voghiera e Masi Torello (Associazione Intercomunale Terre Estensi), si stenderà un progetto triennale che vedrà il coinvolgimento di diversi soggetti attivi del territorio (biblioteche civiche, delegazioni comunali, centri sociali, scuole, associazioni di volontariato) e porterà alla realizzazione di:

  • corsi di alfabetizzazione digitale di base e avanzati,

  • eventi di cultura digitale,

  • punti permanenti di facilitazione digitale.

Altre modalità di inclusione digitale potranno essere realizzate attraverso corsi/laboratori a tema come “Nonni su Facebook”, progetto che avvicinerà i #nonni (persone sopra i 60 anni) all’uso di Facebook grazie all’affiancamento ai #nipoti (tutor) che li aiuteranno a sviluppare autonomamente il proprio percorso di consapevolezza digitale.

 4 – Fedro Segnalazioni, una piattaforma online per raccogliere le segnalazioni dei cittadini – Fedro Segnalazioni è una piattaforma web per la raccolta, lo smistamento, la gestione e il monitoraggio delle segnalazioni che i cittadini inviano all’Amministrazione comunale.

Si tratta di un nuovo servizio online che consente di inviare la propria segnalazione in modo semplice e rapido, da pc o da mobile. La piattaforma verrà presentata durante il workshop del 21 marzo 2015.

 5 – #MyFerrara, l’utilizzo dei social network per raccontare insieme la vita cittadina

I cittadini residenti e i turisti testimoni del territorio per il progetto #MyFerrara. Un progetto di narrazione cittadina che prenderà vita attraverso l’uso degli account sociali del Comune di Ferrara e in particolar modo attraverso Instagram. La pubblicazione sull’account @comunediferrara sarà concessa agli utenti di Instagram che si candideranno, mentre per tutti gli altri verrà comunque mantenuta la possibilità di utilizzare un hashtag, #MyFerrara appunto, tra cui verranno scelte foto da condividere sugli altri profili social. Questo progetto sarà realizzato in collaborazione con la community degli Instagramers di Ferrara e si concluderà con la realizzazione di un ebook in collaborazione con il Liceo A. Roiti di Ferrara.

 6 – OpenFerrara, un’indagine sugli open data – Individuiamo insieme gli open data utili e interessanti, tra quelli di proprietà del Comune di Ferrara, per favorire la creazione di applicazioni o aggregazioni da parte di cittadini, aziende, associazioni. Le proposte verranno raccolte attraverso la distribuzione online di un questionario e successivamente valutate dall’Amministrazione comunale.

 7 – Informalacittà, un servizio di newsletter personalizzato – Servizio di newsletter personalizzato per temi di interesse di categorie di cittadini. Il servizio si avvarrà di un collegamento diretto con l’anagrafe della popolazione in modo da recuperare informazioni caratterizzanti come ad esempio la zona di residenza, la presenza di bambini o altre categorie, permettendo di inviare esclusivamente informazioni di interesse attraverso la composizione di liste e filtri. Esisterà la possibilità di iscriversi anche se non residenti a Ferrara indicando in sede di registrazione quali informazioni si desiderano ricevere.

 

Gli argomenti dell’Agenda Digitale di Ferrara sono centrali per la vita di cittadini e delle imprese che sempre più spesso si troveranno a fruire di servizi online; per questo l’Amministrazione ha organizzato una giornata di confronto pubblico aperta alle cittadine e ai cittadini nella mattinata di sabato 21 marzo 2015 dalle 9.30 nella Sala della Musica in via Boccaleone 19 a Ferrara, per condividere le azioni in fase di realizzazione dando la possibilità ai partecipanti di arricchire il Piano con proposte e suggerimenti.

Per partecipare all’incontro è necessario registrarsi compilando il modulo online al linkagendadigitale.comune.fe.it/registrati

Per ulteriori informazioni e per consultare il Piano Strategico visita il sito dedicato agendadigitale.comune.fe.it o scrivi a agendadigitale@comune.fe.it

URBANISTICA E SISTEMI INFORMATIVI – Nella sede Sit di via Maverna

Sistema Sieder: incontro con dirigenti e funzionari del Comune di Milano

 

06-03-2015

Dirigenti e funzionari del Comune di Milano hanno incontrato questa mattina i loro colleghi dell’area Urbanistica e Sistemi Informativi del Comune di Ferrara per approfondire l’uso del sistema Sieder. Si tratta di un progetto attualmente in fase di sperimentazione da parte del Comune di Ferrara, che consente ai professionisti del settore e agli operatori degli uffici comunali di trattare in modo completamente digitale l’invio delle pratiche edilizie e la loro gestione. All’incontro odierno, svoltosi nella sede dei Servizi Informativi Territoriali del comune in via Maverna, era presente anche l’assessora all’Urbanistica Roberta Fusari.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 10 marzo alle 12 nella sala dell’Arengo della residenza municipale

Presentazione di ‘Ferrara Marathon & Half Marathon 2015’

 

06-03-2015

Martedì 10 marzo alle 12 nella sala dell’Arengo della residenza municipale si terrà la conferenza stampa di presentazione della manifestazione sportiva ‘Ferrara Marathon & Half Marathon 2015’ in programma domenica 15 marzo.
All’incontro con la stampa saranno presenti l’assessore comunale allo Sport Simone Merli insieme a Massimo Corà (presidente Ferrara Marathon), Aniello Sarno (responsabile tecnico staff Ferrara Marathon), Erica Cavalieri (responsabile villagio Maratona), Luciano Mazzanti (direttore tecnico), Alessandro Gulinati (Pro Loco Ferrara) e Michele Marescalchi (speaker ufficiale).

CENTRO DOCUMENTAZIONE DONNA – Doppio appuntamento dell’8 marzo, ore 17 in via Terranuova e alle 21 alla sala Estense

Le esperienze di “Donne e acqua” e le letture de ‘I Monologhi della Vagina’

 

06-03-2015

Domenica 8 marzo alle 17, il Centro documentazione Donna di Ferrara ospiterà nella sua Biblioteca, in via Terranuova 12/b a Ferrara, l’associazione Cefa Onlus, una ONG di Bologna. Durante l’incontro dal titolo “Donne e acqua”, due volontarie dell’associazione, Maria Zangoni e Patrizia Farolini, attuale Presidente dell’organismo, racconteranno la loro esperienza in Kenya nell’ambito del progetto Kathita Kiirua Water Project.
CEFA lavora da oltre 40 anni nei paesi in via di sviluppo per vincere la fame e la povertà, sostenendo le comunità locali, in progetti che permettano e forniscano alle stesse, tutti gli strumenti per uno sviluppo che sia realmente sostenibile. Verrà presentato, attraverso l’utilizzo di immagini e testimonianze, un progetto svolto in una zona rurale del Kenya dove è forte il legame Donna e Acqua.
I temi dell’incontro sono:

La condizione delle donne in un’area rurale del Kenya (vita quotidiana, istruzione, salute, lavoro)

La fatica quotidiana dell’approvvigionamento idrico

Breve descrizione del Kathita Kiirua Water Project

La condizione delle donne dopo il progetto

 

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Secondo appuntamento con il movimento “V Day Ferrara” e “I monologhi della vagina”. Dopo lo spettacolo che si è tenuto, venerdì scorso, al Centro Documentazione Donna (Cdd) di via Terranova, sarà la sala Estense a ospitare i monologhi domenica 8 marzo alle 21.

Un gruppo informale di donne leggerà i testi nati dalle interviste di Eve Ensler a duecento donne che raccontarono violenze subite, sessualità, riscoperta del corpo ed esperienze di vita, a volte mai confessate. Da anni, infatti, I monologhi della vagina sono letti in tutto il mondo per continuare a sensibilizzare sui temi della violenza e del rispetto di genere.
Il ricavato di tutte le serate, che saranno a ingresso libero, sarà destinato per il 90% al territorio ferrarese a favore di progetti a tutela delle donne e per il 10% devoluto al movimento V-Day.
L’edizione 2015 si concluderà domenica 15 marzo, sempre alle 21, all’auditorium di Santa Maria Maddalena, via Amendola, mentre fino all’8 marzo sarà allestita al Cdd la mostra fotografica ‘T’amo da morire’ della modenese Alessandra Monzoni visitabile negli orari di apertura del Centro.
La manifestazione, in collaborazione con il Cdd, ha ricevuto il patrocinio del comune di Ferrara e del comune di Occhiobello, oltre al sostegno degli sponsor: Color Boulevard di Occhiobello e Centro Promozione Sociale Acquedotto Ancescao. Progetto grafico di Valentina Minarelli.

PRO LOCO FERRARA – Dal 10 marzo al 2 maggio. Il calendario degli appuntamenti

Il Mito di Ferrara, letture e passeggiate per scoprire la città

 

06-03-2015

Prenderà il via martedì 10 marzo e si concluderà sabato 2 maggio, la rassegna IL MITO DI FERRARArivolta a tutti gli appassionati di storia locale che desiderano conoscere o approfondire le secolari vicende storiche di Ferrara, dei suoi monumenti, dei personaggi che la hanno resa famosa.

 

L’iniziativa alterna presentazioni di libri, che si terranno all’interno della Sala dell’Arengo di Palazzo Municipale, dove si trova il ciclo di affreschi realizzato da Achille Funi e Felicita Frai dedicato al Mito di Ferrara e nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, a passeggiate culturali nei luoghi più suggestivi della città.

 

Gli eventi, organizzati da Proloco Ferrara con la collaborazione de Il Mercatino del Libro e gli editori Nuovecarte e 2G Editrice sono coordinati da Alessandro Gulinati che dialogherà con autori e curatori dei libri presentati e tutti gli appassionati di storia locale, in quattro successivi sabati pomeriggio accompagnerà turisti e ferraresi in passeggiate culturali alla scoperta dei tesori cittadini.

 

La rassegna si apre il 10 marzo alle ore 17,00 presso la sala dell’Arengo di Palazzo Municipale, con la presentazione del volume Ferrara nascosta di Graziano Gruppioni frutto degli articoli storici apparsi su il Resto del Carlino tra il 2008 e il 2012  e continua con il seguente programma:

 

24 marzo ore 17,00 presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea.

Mogli, madri, sovrane, donne illustri a Ferrara e nell’Italia dal Medioevo all’Unità.

Alessandro Gulinati dialogherà con Enrica Guerra sulla scorta del suo “Donne medievali. Un percorso storico e metodologico”,Nuovecarte, e della riproposizione del testo di Girolamo Melchiorri, “Donne illustri ferraresi dal Medioevo all’Unità”, a cura di G. Gruppioni, 2G Editrice.

 

9 aprile ore 17,00 presso la sala dell’Arengo di Palazzo Municipale.

Il caviale del Po di Michele Marziani. Oltre all’autore interverrà Cristina Maresi titolare dell’agriturismo “Le Occare” di Runco che racconterà la sua avventura per rimettere in commercio il rarissimo caviale cotto secondo l’antichissima ricetta del Messisbugo e che rivisitata all’interno della comunità ebraica è giunta miracolosamente fino ai nostri giorni.

 

21 aprile ore 17,00 presso la sala dell’Arengo di Palazzo Municipale:

Ferrara nascita di una città di Romeo Sgarbanti, 2G editrice.

Alle presentazioni di libri si alterneranno le seguenti passeggiate culturali che partiranno alle ore 15:30 dal Mercatino del Libro, in via saraceno 32 a Ferrara.

 

Il programma delle Passeggiate Culturali, vere e proprie presentazioni di libri itineranti, è invece il seguente:

 

Sabato 21 Marzo (a piedi): I luoghi sacri del Medioevo ferrarese. Dal Castrum all’affermazione del potere estense nella crisi della città comunale.

 

Sabato 28 Marzo (a piedi): Trame di Dame. Storie di donne illustri nei labirinti del potere estense.L’itinerario prevede l’ingresso al Museo di Casa Romei e si conclude alla Palazzina di Marfisa d’Este.

 

Domenica 26 aprile (in bicicletta): Ferrara Ebraica. Una città nella città. Itinerario nella cultura e nella storia dell’ebraismo ferrarese. L’itinerario è ispirato all’omonima pubblicazione di Matteo Provasi, e prevede l’ingresso al Cimitero Ebraico di via delle Vigne per poi concludersi al MEIS – Museo dell’Ebraismo italiano e della Shoah in via Piangipane.

 

Sabato 02 maggio  (in bicicletta): I Santi Giorgio e Maurelio. Dalla Basilica di San Giorgio fuori le mura alla Chiesa e Convento di San Giorgino (oggi Chiesa e Parrocchia di Santa Francesca Romana) e alla Cattedrale di San Giorgio. L’itinerario si conclude all’interno del Museo della Cattedrale di Ferrara.

Per informazioni: 0532 205804 – 3406494998.

Comunicato a cura della Pro Loco Ferrara

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Gruppo Mercatone Uno, giovedì 12 marzo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Crisi Gruppo Mercatone Uno, giovedì 12 marzo incontro al Mise. L’assessore Costi: “Passaggio importante, che abbiamo sollecitato come Regione. Lavoreremo perché il tavolo nazionale consenta di raggiungere soluzioni per salvaguardare l’occupazione e rilanciare la capacità commerciale”

È convocato per giovedì 12 marzo, presso il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), un incontro per affrontare la crisi del Gruppo Mercatone Uno SpA. Oltre alla Regione Emilia-Romagna, sono state invitate la direzione aziendale, le organizzazioni sindacali, nazionali e territoriali, di categoria e altre Regioni. “Si tratta di un passaggio importante, che abbiamo sollecitato come Regione” è il commento dell’assessore alle Attività produttive Palma Costi, che nei giorni scorsi ha convocato un tavolo di confronto in viale Aldo Moro. “Ho appreso – prosegue l’assessore – che sono arrivate alla scadenza prevista dal Tribunale tre manifestazioni di interesse, in seguito alla procedura di ‘concordato preventivo’. Lavoreremo – conclude Costi – perché il tavolo nazionale al Mise permetta di raggiungere soluzioni per salvaguardare l’occupazione e rilanciare la capacità commerciale del Gruppo Mercatone, la cui sede direzionale, oltre a diversi punti vendita, si trova in Emilia-Romagna”.

Riso 2015: partono le semine all’insegna dell’ottimismo

da: ufficio stampa SIS

L’annata si presenta particolarmente favorevole. Novità: la varietà Fenice ad alta produttività e i risi a chicco colorato. Ma ritorna prepotentemente anche la soia, rigorosamente “OGM free”

Le semine del riso sono in arrivo in tutto il territorio italiano e, dopo alcune stagioni dimesse, il 2015 appare proprio l’anno buono per la riscossa del riso di qualità, in particolare per le varietà da risotto. Ne dà notizia la SIS, la Società Italiana Sementi, impresa leader nella produzione e commercializzazione del riso da seme.

“Certamente il 2014 non è stata una buona annata – spiega Carlo Minoia, responsabile del settore riso di SIS – anche se in realtà il consuntivo si presenta meno pesante del previsto. Mentre infatti in alcune zone la produzione è stata decisamente penalizzata, più che altro per i problemi meteorologici, in altre la perdita è stata molto più contenuta”. Anche il numero in crescita degli interventi fitosanitari  ha fatto schizzare verso l’alto i costi di produzione, con il risultato di una contrazione delle produzioni e di un aumento dei costi.

Per l’annata in corso, invece, le previsioni sono ottimistiche: “Crediamo in un forte aumento delle varietà di tipo Lungo A, destinate al mercato interno – puntualizza Minoia – ovvero le varietà da risotto. Previsione che è confermata dalle prenotazioni di seme da parte degli agricoltori”. Risi a granello più grosso in forte ascesa, dunque, con consolidamento per quelli a granello tondo e invece ridimensionamento dei risi Indica, a granello sottile e cristallino, che pagano ancora una volta la concorrenza dei Paesi asiatici.

La SIS si propone, in base a queste considerazioni, di soddisfare comunque le esigenze di tutti, miscelando nicchie di mercato e grandi mercati attraverso le varietà classiche e qualche nuova proposta. Le varietà storiche, come il Volano e Loto, rimangono sempre i cavalli di battaglia di SIS: il primo, il riso da risotto per eccellenza, dai chicchi grandi e bianchissimi; il secondo precoce, ma dai mille usi e sempre ottimo nelle “performance” in campo.. Confermato il grande successo di Yume, la varietà considerata la migliore al mondo per il sushi e commercializzata con la società giapponese JFC: per questo seme cresceranno, nel 2015, le superfici coltivate.

Pure in aumento le quote di mercato delle varietà italiane tonde e cristalline, come l’Eridano e il Ducato, anch’esse ottime per il sushi.

La novità si chiama invece Fenice, un riso molto produttivo, a chicco affusolato e cristallino, su cui SIS sta puntando molto, sicura del suo futuro successo.

Per la fascia a consumo medio-alto SIS ha preparato risi a chicchi colorati,  con cariossidi pigmentate, nere o rosse. Coltivati in via sperimentale da alcuni anni  in qualche azienda e su superfici molto ridotte, sono ormai pronti alla sfida del mercato.

Il ritorno della soia – Il 2015 sarà anche l’anno del ritorno della soia. “Da un lato abbiamo la caduta dei prezzi del mais – informa ancora Minoia – dall’altra le doti che questo seme dimostra nella salute del terreno, in linea con le indicazioni UE. Quindi è presumibile un incremento delle semine di soia per i minori costi di produzione e per i prezzi interessanti”. Da sottolineare come le varietà di SIS siano rigorosamente “OGM free” e possiedano bassi fattori anti nutrizionali, che consentono di entrare nella dieta senza tostatura. La soia SIS è frutto della ricerca italiana, riprodotta in coltivazioni sul suolo nazionale e quindi senza possibilità di ‘contagio’ di coltivazioni OGM.

 

  • SIS-Società Italiana Sementi Spa

SIS è la prima società sementiera tutta italiana, leader nei cereali e nel riso. Ha sede a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna ed è controllata dal sistema dei Consorzi agrari italiani. Negli anni ha concentrato risorse umane e finanziarie nella ricerca, per mettere a disposizione dei produttori i migliori prodotti. A questa attività si è affiancata una  intensa attività di sperimentazione su materiali provenienti dai più importanti costitutori italiani ed esteri, pubblici e privati. Grazie a questo impegno SIS  ha rinnovato ed ampliato il proprio catalogo, che oggi è il più completo esistente sul mercato, con l’introduzione di ibridi e varietà di eccellente livello qualitativo e produttivo, che primeggiano nelle prove ufficiali. L’attività di “breeding” è focalizzata prioritariamente sui frumenti duri e teneri e sul riso e ha le proprie basi operative nelle due Aziende sperimentali di SIS, l’Azienda Idice (42 ha ) e l’Azienda Cantaglia (95 ha ), in cui si concentrano le prime fasi di incrocio e selezione. E’ inoltre attiva una rete sperimentale autonoma che gestisce otto località di prove parcellari di cereali autunno-vernini e quattro di riso, dislocate da nord a sud in otto diverse regioni italiane, in areali estremamente rappresentativi. Il lavoro di miglioramento genetico è supportato dalle tecniche più innovative, quali i marcatori molecolari e i doppi aploidi, e beneficia della possibilità di usufruire, per le specie il cui ciclo lo permette, di una seconda generazione annuale in Sud America, che consente di abbreviare notevolmente il tempo di ottenimento di una nuova varietà.

 

Coldiretti: stop Parmesan a Masterchef

da: ufficio stampa Coldiretti

Nelle ricette proposte dalla trasmissione Masterchef nei diversi continenti, dall’Australia agli Stati Uniti si parla spesso di Parmesan invece che di Parmigiano Reggiano o di Grana Padano.

E’ quanto denuncia Coldiretti Emila Romagna che, dopo aver portato ieri in piazza a Bologna centinaia di allevatori casari e stagionatori di Parmigiano Reggiano e Grana Padano sottolinea l’importanza di rispettare la tradizione produttiva italiana nella popolare trasmissione televisiva che è seguita da milioni di spettatori a livello internazionale. La cucina – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – ha un grande valore culturale ed è chiamata a svolgere un valore un ruolo determinante nel difendere far conoscere le tradizioni alimentari e con esse la vera identità dei prodotti impiegati che sono espressioni e della tradizione del saper fare di precisi territori.

Invece nei siti ufficiali della trasmissione Masterchef dei diversi continenti, dalle Americhe all’Oceania si fa spesso riferimento a piatti che hanno come ingredienti il Parmesan anche quando – precisa Coldiretti – fanno esplicito riferimento a ricette italiane.

Sul sito ufficiale di Masterchef Australia ad esempio si parla infatti di “Pasta con mais, erbe e Parmesan” e di “Risotto al Parmesan con uovo cotto in camicia” o addirittura di “Pomodoro basilico e bruschetta al Parmesan. La situazione non cambia In Usa tra le ricette di Masterchef Usa junior ci sono la “Pasta condita con olio di oliva e Parmesan” o il “Pollo al Pamesan”. Siamo di fronte – sostiene la Coldiretti – ad una situazione che alimenta una grave incertezza sulla reale origine dei prodotti utilizzati poiché il Parmesan è l’imitazione più diffusa del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano nel mondo, con una produzione che solo negli Stati Uniti tra Wisconsin, California e New York arriva a 120 milioni di chili all’’anno ma elevati quantitativi si realizzano anche in Australia dove si commercializza addirittura Parmesan con il marchio Perfect italiano, che non ha nulla a che fare con la realtà produttiva nazionale. Si tratta di imitazioni che fanno concorrenza sleale al vero Parmigiano Reggiano che è realizzato secondo un disciplinare approvato dall’Unione Europea che prevede ad esempio per il Parmigiano Reggiano che il latte provenga da allevamenti nel territorio tra le sinistra Po e la destra del Fiume Reno, il divieto nell’uso di insilati, additivi e conservanti nell’alimentazione del bestiame, una stagionatura che varia da 12 a 36 mesi e oltre, l’impiego di 14 litri di latte per produrre un chilo di formaggio e 550 per produrre una forma dal peso medio di 40 chili.

Come hanno denunciato gli allevatori scesi in piazza ieri a Bologna, confondere il Parmesan con il Parmigiano Reggiano e Grana Padano mette a rischio – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – un sistema produttivo Made in Italy che vale complessivamente quasi 4 miliardi. Il problema è soprattutto culturale e la Coldiretti sottolinea l’importanza che sul tema intervenga anche il pool di cuochi stellati chiamati giustamente a raccolta in vista di Expo 2015 dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina con l’obiettivo di valorizzare il grande potenziale inespresso della cucina italiana dentro e fuori i confini nazionali.

La Giunta regionale a Piacenza. Bonaccini: “Ribadiamo un fermo no al nucleare”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La Giunta regionale riunita a Piacenza. Il presidente Bonaccini: “Ribadiamo un fermo no alla realizzazione di impianti o depositi di scorie e avviamo un percorso per la dismissione della centrale di Caorso”. Incontro con gli amministratori locali. “Rilanciamo il ruolo di questo territorio, fondamentale per il sistema regionale anche in vista dell’Expo”

Conferma della contrarietà della Regione Emilia-Romagna alla realizzazione di impianti nucleari, avvio di un percorso per la dismissione della centrale di Caorso e fermo no a un deposito nazionale di scorie nucleari nel piacentino. E’ la posizione espressa oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, al termine della  Giunta regionale riunitasi oggi a Piacenza, dove è  impegnata  nella presentazione dei programmi e dei progetti in vista di Expo Milano 2015.

“Ribadiamo – ha precisato Bonaccini – una scelta chiara: abbiamo sempre detto no alle centrali nucleari quando il Governo Berlusconi, con l’appoggio della Lega Nord, immaginava di costruirne di nuove anche sul nostro territorio, così come abbiamo sempre detto no ad accogliere un deposito nazionale di scorie radioattive. La popolazione piacentina ha già sopportato in passato la presenza dell’impianto di Caorso e i disagi connessi al prolungato processo di smantellamento”.

Dopo la Giunta, nella sede del Palazzo della Provincia il presidente Bonaccini e il suo esecutivo hanno incontrato gli amministratori locali piacentini tra cui il sindaco di Piacenza Paolo Dosi, il presidente della Provincia Francesco Rolleri e i presidenti delle Unioni comunali. “Piacenza e la sua provincia – ha aggiunto il presidente della Regione – rappresentano una grande potenzialità, la porta d’ingresso dell’Emilia-Romagna: un ruolo strategico che va valorizzato e sostenuto per capitalizzare al meglio le tante eccellenze a partire dall’agroalimentare soprattutto in vista del’Expo. Inoltre la Regione è vicina a Piacenza e ai piacentini, non per assisterla ma perché Piacenza è uno dei cardini di un sistema regionale che deve essere sinergico, per agganciare tutti insieme la ripresa economica che sta facendosi largo”.

“La Regione ha già investito – ha concluso il presidente – quasi 1 milione di euro a Piacenza per potenziare  il trasporto ferroviario. Credo che questa realtà abbia bisogno non di più servizi ma di una maggiore qualità. Stiamo lavorando e dialogando con la Regione Lombardia: noi abbiamo già fatto i primi investimenti, ora speriamo che anche loro li facciano, per il bene dei cittadini e del territorio”.

Un “Celebration day” per il servizio civile in Emilia-Romagna. L’impegno della giunta ad aumentare le risorse

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Un “Celebration day” per il servizio civile in Emilia-Romagna. La vicepresidente Gualmini: “Sarà un momento di festa per i giovani e di vicinanza da parte delle istituzioni per chi sceglie quest’impegno”. Insieme all’attestato di partecipazione verrà consegnata la YoungER Card. In bilancio 100mila euro in più per aumentare i posti disponibili

Un anno speso al servizio del bene comune e delle fasce più deboli. Dell’assistenza alle persone, della tutela dell’ambiente, del patrimonio artistico e culturale. Un’esperienza straordinaria, dunque, che merita un “Celebration day”. E’ la proposta, approvata dalla giunta riunita oggi a Piacenza in vista dell’Expo, della vicepresidente e assessore al WelfareElisabetta Gualmini per valorizzare il servizio civile regionale. “Sarà un momento di festa per i giovani e di vicinanza da parte delle istituzioni per chi sceglie quest’impegno” spiega Gualmini. Un’occasione per premiare un’esperienza importante, degna di una cerimonia ufficiale che verrà ospitata nell’Aula dell’Assemblea legislativa, con la consegna degli attestati di partecipazione al servizio. Non solo: insieme verrà distribuita anche la YoungER Card, la tessera personale ideata dalla Regione che consente di usufruire di agevolazioni, offerte, sconti e opportunità in diversi settori convenzionati ai giovani dai 14 ai 29 anni.

Le risorse: 100mila euro in più dalla Regione per il 2015
“Con l’approvazione del bilancio – prosegue la vicepresidente – vogliamo destinare 100mila euro in più per il servizio civile regionale. Un incremento del 20%, quindi, sulla quota annuale di 500mila euro, in modo da aumentare il numero dei posti disponibili e portarli a più di 200”. Nel 2014 la Regione – con i 500mila euro annuali – è riuscita a “coprire” 168 posti a fronte di ben 1714 domande per il servizio civile regionale. “I giovani rappresentano per noi una priorità – sottolinea la vicepresidente – , ed è il motivo per cui, aumentando le risorse, vogliamo offrire l’opportunità a un numero ancora maggiore di ragazze e ragazzi di poter fare un’esperienza straordinaria, nella sua quotidianità. Un’esperienza che permette di consolidare e incoraggiare lo spirito civico e il capitale sociale già così diffusi nella nostra regione”.

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Vinitaly: i vini dell’Emilia-Romagna a Verona

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Vinitaly: i vini e le cantine dell’Emilia-Romagna a Verona. Conferenza stampa martedì 10 marzo a Bologna con l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli

L’Emilia-Romagna del vino sarà anche quest’anno a Verona  in occasione dell’edizione  2015 di Vinitaly, in programma dal 22 al 25 marzo. Circa 200 le aziende che  saranno ospitate presso il padiglione dell’Enoteca regionale. Le cantine, gli eventi, le iniziative in programma saranno illustrati martedì 10 marzo alle ore 11,30 in Regione a Bologna, presso la sala stampa della Giunta (viale Aldo Moro 52 – 12° piano).
Parteciperanno l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli, il presidente di Enoteca Regionale Emilia RomagnaPierluigi Sciolette, il direttore di Enoteca Regionale Ambrogio Manzi e il segretario generale Unioncamere-Emilia RomagnaClaudio Pasini.

 

Comunicato stampa Anbi: “Bonifica sotto attacco perché disturba poteri forti cementificazione sviluppo distorto”

da: ufficio stampa A.N.B.I.

“I consorzi di bonifica danno fastidio, perché contrastano i poteri forti della cementificazione e di uno sviluppo distorto”  

“Ormai è chiaro: i Consorzi di bonifica subiscono periodici attacchi da parte di ben identificati interessi, perché la loro azione disturba i poteri forti, che sottendono ad un modello di sviluppo basato sulla cementificazione del territorio, non sulla valorizzazione dell’ambiente e dell’agricoltura. Il modello dei Consorzi di bonifica è un esempio di efficienza, imitato nel mondo eladdove esistano situazioni onestamente criticabili sono figlie della società, cui appartengono.”

Lo afferma Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), intervenendo, a Venezia Mestre, alla Conferenza Interregionale dei Consorzi di bonifica del Nordest, organizzata dall’Unione Veneta Bonifiche..

“Il prossimo Expo – prosegue Vincenzi – sarà una grande opportunità per affermare una rivoluzione culturale: l’agricoltura usa e non consuma l’acqua, producendo cibo; basti pensare che, a livello planetario, il 18% di superfici irrigate produce il 45% delle derrate alimentari. Per questo, l’attività dei Consorzi di bonifica deve rientrare nei Piani di Sviluppo Rurale, ma deve anche guardare alle risorse previste dal Fondo Sociale Europeo per l’utilizzo delle cooperative sociali nelle zone svantaggiate del territorio.”

“Confermiamo – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale A.N.B.I. – grande apprezzamento per il lavoro svolto dalla Struttura di Missione contro il Rischio Idrogeologico, alla quale ribadiamo piena collaborazione. Grazie all’impegno di Erasmo D’Angelis e della sua struttura finalmente l’Italia ha voltato concretamente pagina nelle politiche di prevenzione da frane ed alluvioni, emergenze che non solo causano vittime e danni, ma sono freno a qualsiasi ipotesi di rilancio economico del Paese.”

Falcone e Borsellino, 20 anni dopo

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Ingressi agevolati per Unife al De Micheli. Proseguono le iniziative agevolate di invito a teatro dedicate a tutta la comunità  dell’Università di Ferrara, offerte dall’Ateneo e dal Teatro Comunale De Micheli di Copparo (FE) e organizzate dall’Ufficio Comunicazione ed eventi di Unife.

E’ ora la volta di “Novantadue. Falcone e Borsellino, 20 anni dopo”, lo spettacolo di Claudio Fava, con Filippo Dini e Giovanni Moschella, allestimento e regia di Marcello Cotugno, produzione BAM teatro, in collaborazione con XXXVII Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano e Festival L’opera Galleggiante, che si terrà giovedì 12 marzo alle ore 21 al De Micheli.

Tariffe agevolate per Unife: 1 euro per gli studenti, 2 euro per i dipendenti e 5 euro per i familiari.

Per consentire la maggiore partecipazione, il Teatro De Micheli ha approntato un servizio di trasporto gratuito, mettendo a disposizione due navette da Ferrara andata/ritorno.

 

Per informazioni: Maria Grazia Campantico, cmpmgr@unife.it , cell.3351409739

 

È possibile il risarcimento alle vittime delle deportazioni Naziste?

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

“Stati e crimini contro l’umanità. Le azioni civili nei confronti degli Stati per atti iure imperii in violazione dei diritti fondamentali: gli effetti della sentenza costituzionale n. 238/2014”.  E’ questo il titolo del dibattito che si svolgerà martedì 10 marzo, alle ore 15, in Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara (c.so Ercole I d’Este, 37).

L’incontro  affronterà il tema della possibile risarcibilità dei danni subiti dalle vittime delle deportazioni forzate e degli eccidi provocati dall’esercito tedesco o dalle SS naziste durante la Seconda Guerra Mondiale. La materia è diventata ancor più scottante dopo la recente sentenza della Corte costituzionale n. 238/2014, la quale ha affermato l’inapplicabilità, in Italia, della norma internazionale che stabilisce l’immunità assoluta degli Stati con riguardo alle controversie civili che hanno origine da gravi violazione del diritto internazionale e dei diritti fondamentali della persona (i c.d. “crimini di guerra e contro l’umanità”), perché in contrasto con i principi supremi della nostra Costituzione.

Tanti gli interrogativi sul tappeto: posto che è ora possibile, per i cittadini italiani che hanno subito torti di tal tipo, convenire in giudizio lo Stato straniero responsabile, come sarà concretamente possibile liquidare i risarcimenti loro dovuti? Ci saranno, per questo, tangibili conseguenze sul piano dei rapporti diplomatici del nostro Paese con altri Stati europei (Germania in primis)? Cosa accadrà se l’Italia verrà perciò condannata dalla Corte Internazionale di Giustizia per violazione di una norma internazionale generalmente riconosciuta? Potrà l’Italia – per “ritorsione” – essere chiamata a rispondere dei danni provocati in violazione dei diritti umani al tempo del fascismo?

Su questi (e altri) interrogativi sono chiamati a riflettere il Prof. Paolo PAOLO VERONESIVeronesi (Costituzionalista Unife), che è anche l’organizzatore dell’incontro, il Prof. Francesco Salerno (Internazionalista Unife) e gli Avvocati Domenico Carponi Schittar e Joachim Lau (rispettivamente del foro di Venezia e di Firenze) che hanno seguito numerosi processi relativi alla pretesa responsabilità dello Stato tedesco. L’Avv. Lau è, tra l’altro, impegnato proprio nella causa da cui è partita l’ordinanza che ha dato luogo alla sentenza n. 238, ed è particolarmente noto in quanto – da tedesco operante in Italia – ha sin qui seguito diversi processi che chiamano in causa le responsabilità del passato nazista del suo Paese d’origine. L’iniziativa ha ottenuto l’accreditamento dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Ordine degli Avvocati.

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Lavoro. Garanzia giovani, nuove opportunità per il tirocinio e il servizio civile

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Lavoro. Garanzia giovani, nuove opportunità per il tirocinio e il servizio civile. L’assessore Bianchi: “Abbiamo rimodulato le attività a disposizione e ampliato la fascia d’età dei giovani”

Si amplia l’offerta di Garanzia Giovani in Emilia-Romagna. La Regione ha rimodulato le attività a disposizione, in particolare per quanto riguarda il tirocinio e il servizio civile.
Potranno usufruire del tirocinio i giovani fino a 29 anni, mentre fino ad oggi era consentito solo fino ai 24 anni. Un’opportunità nuova che sarà consentita a chi si iscrive a Garanzia Giovani da oggi, ma anche a chi si è iscritto in precedenza e che ancora non ha avviato una delle misure previste dal programma. I centri per l’impiego comunicheranno la novità a tutti i ragazzi iscritti che si trovano in questa condizione per informarli della  ulteriore possibilità che gli viene offerta.
Grazie alla rimodulazione della programmazione, aumentano inoltre i posti di servizio civile nell’ambito di Garanzia Giovani, che diventano così 527. Anche per i nuovi posti disponibili si continuerà ad attingere alla graduatoria già formalizzata. La Regione sta inviando in questi giorni una mail agli interessati.
“Due opportunità in più per i nostri ragazzi – ha detto l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi – In particolare per i tirocini, dove abbiamo ritenuto di dover ampliare la fascia di età dei giovani, tenuto conto che oltre la metà dei ragazzi che hanno aderito al programma nella nostra regione hanno tra i 25 e i 29 anni”.

Garanzia Giovani si rivolge ai giovani tra i 15 e i 29 anni non impegnati in un’attività lavorativa né inseriti in un corso scolastico o formativo. In Emilia-Romagna sono 112 mila i NEET – Not in Education, Employment or Training – in quella fascia d’età.
Ad oggi sono 38.472 i giovani che hanno aderito e si sono registrati al Programma Garanzia Giovani in Emilia-Romagna. Di questi giovani, 26.996 sono anche residenti in Regione, mentre 11.476 provengono da altre regioni.
Sono 17.308 i ragazzi già presi in carico dai servizi competenti e avviati alle attività sulla base del profilo personale, mentre21.164 hanno già un appuntamento fissato per usufruire delle misure previste.
Circa 2.000 ragazzi hanno rinunciato alla partecipazione per mancanza dei requisiti, perché hanno mancato all’appuntamento o perché hanno rifiutato la politica attiva che gli è stata proposta.
Più di 4.000 giovani di età compresa tra i 15 e i 18 anni sono stati avviati ai percorsi formativi. I tirocini avviati sono stati 2.130. Più di 100 giovani hanno ottenuto un voucher per un percorso legato alla costituzione di una nuova impresa, mentre circa 1.500 hanno usufruito di un orientamento specialistico.
In Emilia-Romagna sono stati inoltre erogati 36 bonus occupazionali per assunzioni con contratto a tempo indeterminato e 3 incentivi per conseguire il dottorato di ricerca nell’ambito dell’alto apprendistato.

Emilia Romagna, infermieri protagonisti dei percorsi assistenziali e post-operatori

da: ufficio stampa Federazione Nazionale Ipasvi

l XVII Congresso Nazionale dei Collegi IPASVI punta i riflettori sulle “eccellenze“ infermieristiche italiane come i progetti dell’AUSL di Bologna per la presa in carico territoriale dei pazienti con BPCO e dell’AOU Sant’Anna di Ferrara di un gruppo multidisciplinare per implementare i protocolli ERAS in chirurgia colo-rettale.

Il XVII Congresso Nazionale della Federazione dei Collegi Ipasvi, in corso in questi giorni a Roma, è l’appuntamento più importante nel calendario degli oltre 400.000 infermieri d’Italia. Oggi, agli oltre 3.000 infermieri presenti al Congresso, sono state presentate le più significative “pillole di buona sanità”, le eccellenze infermieristiche che danno lustro alla professione e testimoniano in maniera diretta l’impegno concreto degli infermieri sul territorio.

Il progetto dell’AUSL di Bologna evidenzia i vantaggi della presa in carico territoriale dei pazienti con Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) da parte di un infermiere Case Manager (ICM) con formazione specifica: un professionista in grado di garantire un sistema di interventi sanitari coordinati e di comunicazione con il paziente e i caregiver, favorendo anche la relazione tra i diversi professionisti sanitari. Lo studio presentato ha dimostrato come una presa in carico territoriale del paziente con BPCO da parte di un infermiere Case Manager possa migliorare lo stato di salute del paziente o impattare sul profilo di utilizzo dei servizi: il 74% dei pazienti coinvolti conferma che il programma migliora il loro stato di salute generale; l’88% ritiene che le aspettative del programma sono state soddisfatte e l’82% consiglierebbe la partecipazione al programma ad un familiare e amico con gli stessi problemi.

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Anna di Ferrara ha attuato un protocollo interprofessionale di cure per il miglioramento del recupero post-operatorio dei pazienti sottoposti a resezione colo-rettale per tumore del colon, attraverso l’implementazione dei protocolli ERAS (Enhanced Recovery After Surgey), protocolli perioperatori innovativi che rivestono un ruolo fondamentale in tutte le fasi di cura del paziente, dall’arruolamento fino alla dimissione post operatoria, coinvolgendo diverse figure professionali (chirurghi, anestesisti, infermieri e nutrizionisti). Il gruppo multidisciplinare organizza incontri mensili e seminari per discutere i casi clinici arruolati e da arruolare. L’implementazione del protocollo inoltre ha previsto una revisione dei protocolli assistenziali con la necessità di istituire corsi di aggiornamento per il personale medico-infermieristico non appartenente al gruppo multidisciplinare.

«Abbiamo voluto dare ai professionisti, singoli o in gruppo, l’opportunità di presentare progetti o sperimentazioni al Congresso nazionale. Lo scopo è quello di valorizzare ciò che gli infermieri hanno fatto e fanno ogni giorno nella loro attività, per proporlo ai cittadini, alle Istituzioni, al mondo universitario, alle forze politiche e a tutti coloro che si occupano di salute e sanità – afferma Annalisa Silvestro, Presidente della Federazione dei Collegi IPASVI – si tratta di argomenti che spaziano dall’assistenza all’organizzazione, dalla formazione alla ricerca e così via. E si tratta di evidenze che speriamo possano fare da modello per migliorare il sistema, sia dal punto di vista dell’assistenza che della gestione dei servizi».

Il XVII Congresso della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI apre una nuova fase del cammino degli infermieri: quella di una costante presenza professionale a fianco dei cittadini, basata sulla consapevolezza del proprio valore e sulla volontà di rafforzare un patto strutturato su un impegno ampio e responsabile. In un ‘sistema salute’ dove acquista sempre maggior peso la gestione della cronicità e dei bisogni assistenziali, gli infermieri vogliono delineare e rafforzare la loro risposta sanitaria.

Per dimostrare che questa fase è già avviata, un’intera sessione del Congresso Nazionale dei Collegi IPASVI è dedicata all’illustrazione delle esperienze che coinvolgono gli infermieri in tutto il Paese. I progetti dell’AUSL di Bologna e dell’AOU Sant’Anna di Ferrara fanno parte di una selezione di “eccellenze” sulle centinaia di segnalazioni giunte al gruppo di valutazione IPASVI.

 

 

Segnalazioni sui rifiuti: da oggi anche a Ferrara basta una foto

da: ufficio stampa Hera

Con l’app del Rifiutologo di Hera parte nel capoluogo estense la funzione di foto-segnalazione di rifiuti abbandonati, da oggi possibile per 1,7 milioni di cittadini in 30 comuni. E con l’aggiornamento, via anche alla lettura di 400 mila codici a barre, per sapere sempre dove buttare i prodotti della grande distribuzione

Da oggi non ci sono più scuse per non contribuire in modo corretto alla raccolta differenziata: con l’app del Rifiutologo di Hera (che ha totalizzato ormai quasi 54 mila download) si possono segnalare, in modo semplice e immediato con smartphone o tablet, eventuali rifiuti abbandonati e “leggere” i codici a barre di 400 mila prodotti per sapere subito dove buttarli.

Con l’ultimo aggiornamento dell’app, disponibile da qualche giorno, la funzione di foto-segnalazione è stata estesa atutti i comuni del territorio gestito da Hera con più di 30 mila abitanti tra cui Ferrara, Rimini, Ravenna, e Forlì. IlRifiutologo, dunque, diventa sempre di più uno strumento da “smart city”, a disposizione di ben 1,7 milioni di cittadini.


Segnalazioni anti-degrado: ora disponibili anche a Ferrara

Da oggi anche a Ferrara con l’app del Rifiutologo i cittadini possono contribuire a prendersi cura della città, trasformandosi in 007 del decoro urbano. L’app, infatti, permette di inviare foto anonime ma georeferenziate (quindi con le coordinate geografiche) per  segnalare eventuali  rifiuti abbandonati, cassonetti troppo pieni o danneggiati. Un sistema che permette ai servizi ambientali di Hera di intervenire in modo tempestivo per porre rimedio a situazioni particolarmente critiche, puntando ad offrire sempre un servizio di qualità a salvaguardia del decoro degli spazi urbani.

Questa funzione era già attiva in altre città e ad oggi le foto totali arrivate a Hera sono state quasi 6 mila (3.947 a Bologna, 1.402 a Modena, 158 a Imola e 122 a Cesena, dove il servizio è partito a dicembre 2014). Da oggi la foto-segnalazione è disponibile, oltre che a Ferrara, in tutti i comuni gestiti dalla multiutility in Emilia-Romagna con più di 30 mila abitanti.

La prima app che legge i codici a barre (e dice come riciclare)

Il nuovo Rifiutologo di Hera diventa anche la prima app gratuita in Italia capace di riconoscere i principali prodotti della grande distribuzione tramite il codice a barre, indicando come differenziarli e in che cassonetto metterli al momento di buttarli. Così non si potrà più sbagliare: scansionando il codice a barre di un cartone di latte o di un vasetto di marmellata con la fotocamera del cellulare, tramite il Rifiutologo l’utente avrà subito, in tempo reale, l’informazione relativa alle modalità di smaltimento in base al comune del territorio gestito da Hera in cui risiede.

Un archivio di 400 mila prodotti, migliorabile grazie agli utenti

Ad oggi l’app della multiutility si avvale di un archivio di circa 400 mila codici a barre relativi ai prodotti più diffusi a livello nazionale. Se un codice non viene riconosciuto dal Rifiutologo, il cittadino può segnalarlo tramite l’app: Hera provvederà a inserire il prodotto nel sistema e, con questo meccanismo di “crowdsourcing” (cioè col contributo degli utenti stessi) il servizio verrà migliorato continuamente. Si tratta dello stesso sistema con cui il Rifiutologo si è arricchito dal 2011 fino a contare oltre 1.500 voci (partendo da 140), attraverso il quale si potrà sempre continuare a reperire in modo semplice e immediato informazioni dettagliate su come riciclare ogni scarto che capiterà tra le mani. E sapere, ad esempio, che un cotton fioc va nell’indifferenziato o che la lampadina a risparmio energetico può essere recuperata.
Tutte le info si trovano su www.ilrifiutologo.it.

Aggiornamento continuo e modalità di raccolta per ogni comune

Con la nuova versione del Rifiutologo l’utente può contare su un database in progressivo aggiornamento, che segue l’evolversi dei servizi forniti e si arricchisce anche grazie alle segnalazioni dei cittadini, a beneficio di tutta la comunità. A ogni apertura, infatti, l’app si aggiorna automaticamente con le nuove informazioni in arrivo dal database centrale di Hera.

Il nuovo Rifiutologo, infine, offre informazioni sulle modalità di raccolta specifiche per ogni comune servito dal gruppo Hera, per esempio porta a porta o cassonetti stradali divisi per colore, insieme agli indirizzi delle stazioni ecologiche e i materiali che queste possono ricevere.

 

Poste: WiFi gratuito e facile per tutti in provincia di Ferrara

da: Poste Italiane, ufficio Comunicazione Territoriale Emilia-Romagna e Marche

In provincia di Ferrara il servizio sarà attivo a breve nell’ufficio postale di Viale Cavour nel capoluogo. I cittadini potranno accedere alla rete internet con pc, smartphone o tablet

Un Paese più digitale ma anche più moderno e facile per i cittadini, le imprese e la Pubblica Amministrazione: è l’obiettivo principale del Piano strategico Poste 2020, che prevede il lancio del nuovo servizio WiFi gratuito, facile e sicuro negli uffici postali.

Anche in provincia di Ferrara, a breve sarà attivo il collegamento alla rete internet per tutti i cittadini all’interno dell’ufficio postale di Ferrara Centro in Viale Cavour; un processo che andrà avanti e porterà ad avere entro l’anno anche gli uffici di Comacchio e Cento provvisti di WiFi.

«Il progetto WiFi – dice l’ad di Poste Italiane Francesco Caio – rientra nella missione che ci siamo dati per i prossimi anni nel Piano Strategico Poste 2020: vogliamo essere gli architetti di un’Italia più digitale e stiamo lavorando per rendere migliore la vita delle persone, includendo tutti, e con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione, per aiutare il Paese nel passaggio dall’economia tradizionale a quella digitale».

Accedere alla rete dagli Uffici Postali sarà semplice e a portata di click: basterà infatti registrarsi comunicando il proprio numero di telefono mobile al quale verrà inviato un messaggio con le credenziali per l’accesso al WiFi. A quel punto, attraverso smartphone, tablet o pc sarà possibile navigare in internet, dialogare sui social network o lavorare in attesa del proprio turno allo sportello.

 

Ambiente: esplode la passione degli orti in Emilia Romagna

da: ufficio stampa Coldiretti

È esplosa la passione per l’orto urbano in Emilia Romagna. A testimoniarlo è il record di crescita nelle città capoluogo delle aree verdi destinate a orti pubblici, la cui superficie in soli due anni è più che triplicata, passando dai 200 mila ettari del 2011 ai 612 mila ettari del 2013.

Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna in vista di “Verdi Passioni”, salone dedicato a orti e giardini, ma anche all’agricoltura e all’allevamento amatoriale, in programma al quartiere fieristico di Modena sabato 7 e domenica 8 marzo.

Alla rassegna sarà presente Fondazione Campagna Amica che nel padiglione C, con workshop e attività formative, metterà a disposizione dei visitatori un personal trainer per insegnare a fare l’orto in città, anche per chi non ha terra a disposizione, semplicemente utilizzando una sorta di orto “tascabile”, il ”kit del contadino Giò”, che è possibile assemblare per coltivare erbe aromatiche e ortaggi su balconi e terrazzi. Sempre nel padiglione di Campagna Amica sarà possibile degustare specialità del territorio e acquistare prodotti direttamente dal contadino delle aziende che fanno vendita diretta in Emilia Romagna.

“Verdi Passioni” – commenta Coldiretti Emilia Romagna – è una fiera a misura della città di Modena in quanto, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, è la prima città in Emilia Romagna per il cosiddetto verde attrezzato (piccoli parchi e giardini di quartiere). Con 2.526.000 metri quadrati la città della Ghirlandina precede Bologna, che si ferma a 2.360 mila. Modena tiene alta anche la bandiera della disponibilità di verde urbano per ogni abitante e si colloca al secondo posto, con 49 metri quadrati di verde a testa, subito dopo Reggio Emilia, che per ogni abitante dispone di 58 metri quadrati, e prima di Ferrara, dove ogni abitante ha a disposizione 46 metri quadrati di verde.

La presenza di aree verdi in ambito urbano – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – rappresenta un fattore ambientale che incide positivamente sull’ambiente, contribuendo alla riduzione degli inquinanti gassosi e delle polveri sottili e al miglioramento del microclima. Il verde inoltre è un fattore fondante del valore paesaggistico dei luoghi e, anche in funzione della sua consistenza e fruibilità, ha dirette ricadute sulla qualità della vita della popolazione.

Nicola Rossi e l’assessore al bilancio Enrico Bassi chiedono chiarezza al Governo Renzi sui temi di politica economica e finanza locale

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

Nicola Rossi e l’assessore al bilancio Enrico Bassi chiedono chiarezza al Governo Renzi sui temi di politica economica e finanza locale

Intervengono sullo stato dell’arte della finanza locale il sindaco Nicola Rossi e l’assessore al bilancio Enrico Bassi.

Molte le questioni ancora aperte sui tavoli nazionali e che potrebbero avere ricadute sugli enti territoriali di tutta Italia.

«Si è già a marzo e nonostante l’esercizio finanziario dei Comuni sia già entrato nel vivo, mancano ancora diversi elementi che risultano centrali per programmare la vita economica dell’Ente – dichiara Nicola Rossi – Da diversi mesi ormai è in bilico la questione del fondo Tasi da 625 milioni, ancora non risolta, per la quale non si sa quale dovrà essere lo sforzo di ciascuno nel ripianare questo fondo del bilancio dello Stato».

«Tra le incertezze più grandi rimangono senza dubbio la ripartizione effettiva dei tagli sui singoli Comuni nonché il calcolo dei nuovi obiettivi del patto di stabilità – afferma Enrico Bassi, assessore con delega al bilancio –. È senza dubbio positivo che il Governo Renzi abbia affrontato la questione del patto, che agisce come una morsa sugli investimenti locali, nessuno prima aveva inteso approfondire il problema. Nonostante ciò senza i decreti attuativi circolano voci basate su proiezioni non ufficiali, così come per i tagli. Ma si sa che con le voci di corridoio non si possono di certo impostare eventuali variazioni al bilancio».

Pur riconoscendo gli sforzi importanti fatti dal Governo, soprattutto sul versante della riduzione dell’irpef per i lavoratori dipendenti, a cui anche il Comune di Copparo come gli altri Enti contribuisce, Sindaco e assessore sottolineano l’importanza che gli interventi di politica economica nazionale hanno anche sull’economia del territorio.

«Come amministratori locali siamo consapevoli che ognuno debba fare la propria parte e siamo nelle condizioni di affermare che il Comune di Copparo ha fatto ogni sforzo per programmare l’attività sul 2015. Ma senza una definizione puntuale delle regole del gioco diventa sempre più complicato impostare politiche economiche sia di breve che di lungo periodo. Auspichiamo che dal Governo venga fatta chiarezza al più presto.»

Per affrontare le nuove esigenze del turismo tornano le Lezioni di Territorio

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Cinque lezioni in aula incentrate su SEO, Instagram, Food&Travel e mercati emergenti nella tredicesima edizione dell’iniziativa di Provincia e Camera di Commercio

Nonostante le difficoltà e la contingente crisi del momento, Provincia e Camera di Commercio di Ferrara anche quest’anno hanno voluto confermare il tradizionale appuntamento con le “Lezioni di Territorio”.

L’iniziativa, giunta alla sua tredicesima edizione, è come sempre dedicata agli operatori turistici e agli amministratori del territorio locale. Il settore turistico, infatti, deve sapersi continuamente rinnovare e proporsi in un modo nuovo e sempre attraente ed è per questo che i due enti cittadini hanno voluto rinsaldare un appuntamento sempre atteso, che nel corso degli anni è arrivato a contare oltre 4.000 presenze, ponendosi come punto di riferimento per tutti coloro che sono interessati a migliorare il proprio livello di professionalità ed a condividere idee ed esperienze.

Il calendario prevede cinque lezioni in aula, finalizzate a rispondere alle sempre nuove richieste ed esigenze del comparto turistico nazionale ed internazionale: come districarsi al meglio all’interno del complesso mondo del SEO e, in linea con il tema di Expo 2015, come conoscere i mercati turistici emergenti e come capitalizzare attraverso il mondo dei social il patrimonio enogastronomico del territorio. Gli incontri, alla presenza di esperti e qualificati docenti, si svolgeranno presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara dalle 14.30 alle 17.30.

Il primo in ordine cronologico vedrà in cattedra, giovedì 12 marzo, Armando Travaglini, consulente e formatore per il web marketing turistico, che parlerà di come essere visibili sui motori di ricerca, attraverso una lezione che affronterà le dinamiche di base del SEO. A questo incontro ne seguirà, poi, un altro, il mercoledì successivo, incentrato sulle strategie avanzate per migliorare la propria visibilità online.

Per informazioni ed iscrizioni è possibile contattare il numero 0532/299278 o inviare una mail a elena.occhi@provincia.fe.it.

La Locandina [vedi]

A Unife una conferenza sulla cultura del mare in Sicilia tra ricerca e valorizzazione

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

“La cultura del mare in Sicilia tra ricerca e valorizzazione”. E’ questo il titolo della conferenza che si terrà martedì 10 marzo alle ore 16 nell’Aula Magna di Palazzo Turchi di Bagno, (c.so Ercole I D’Este, 32), organizzata nell’ambito delMaster e Dottorato Erasmus Mundus in Quaternario e Preistoria dell’Università di Ferrara.

Relatore d’eccezione sarà il Prof. Sebastiano Tusa, Soprintendente del mare della Regione Sicilia, che ci anticipa l’argomento della giornata…“La naturale posizione centrale della Sicilia nel Mediterraneo non solo ha prodotto quella vivacità culturale concretizzata nella ricchezza e varietà di espressioni artistiche e monumentali, ma anche una particolare intensità quantitativa e qualitativa delle testimonianze conservate sui fondali circostanti l’isola ed i suoi arcipelaghi. Dagli inizi delle attività di esplorazione subacquea nel dopoguerra, sono stati molteplici i rinvenimenti effettuati grazie all’attività di amatori o in seguito a scoperte fortuite. Tra queste ricordiamo la ‘nave punica di Marsala’ recuperata da Honor Frost, ma anche l’identificazione di relitti ellenistici, romani e bizantini nelle acque eoliane e della Sicilia orientale sotto la saggia guida di Luigi Bernabò Brea e Madeleine Cavalier, con l’aiuto di Gerhard Kapitaen o le scoperte di Ustica e dello scoglio della Formica presso l’antica Solunto, coordinate da Vincenzo Tusa. Tuttavia fu la scoperta fortuita della statua bronzea del Satiro danzante alla fine del secolo scorso, capolavoro della fine del IV secolo a.C., attribuito a Prassitele, a catalizzare l’attenzione delle istituzioni sul patrimonio culturale marino stimolando la creazione in Sicilia, della prima ed unica Soprintendenza del Mare in Italia. Si passò, così, ad una vera e propria strategia di ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo siciliano”.

“Da allora i risultati sono stati molteplici e significativi – prosegue Tusa – ricordiamo l’identificazione del luogo esatto della battaglia delle Egadi con il rinvenimento di  rostri e elmi, ma anche la scoperta di una serie di relitti ellenistici e romani perfettamente conservati nelle acque di Panarea. Non solo. Ricordiamo il completamento delle ricerche dei relitti di Cala Minnola e Marausa con il recupero dello scafo ligneo di rilevante valore per la storia dell’antica cantieristica mediterranea. Particolare attenzione è stata data ai relitti di navi lapidarie con l’approfondimento delle ricerche di Marzamemi, Capo Passero e Granitola, ma anche ai relitti medievali e moderni (Sciacca, Avola, Marettimo etc.). Anche la memoria dell’ultimo conflitto mondiale è stata valorizzata grazie alle ricerche di relitti di navi come il Valfiorita, il Marin Sanudo e di aerei caduti in operazioni di guerra. Per gestire questo patrimonio sono stati creati sistemi di fruizione diretta da parte dei subacquei con itinerari e parchi archeologici e storici sott’acqua regolarmente visitati grazie alla collaborazione dei diving clubs, in linea con quanto stabilito dalla Convenzione UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo alla cui redazione la Sicilia ha dato un contributo rilevante”.    

“Il Museo. Dentro e intorno” Parte il nuovo ciclo di conferenze. Primo appuntamento lunedì 9 marzo

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Al via lunedì 9 marzo alle ore 17 nella Sala dell’Arengo del Palazzo Comunale di Ferrara, (piazza del Municipio, 2), ilnuovo ciclo di conferenze “Il Museo. Dentro e intorno”, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanisticidell’Università di Ferrara, Ferrara Arte, TekneHub, Musei Civici di Arte Antica, e con la collaborazione degli Amici dei Musei, per invitare a scoprire il museo, come un luogo attivo e vitale di conservazione e diffusione del patrimonio culturale.

Il museo, al quale anche l’anno scorso è stata dedicata una serie di lezioni che vertevano sul significato identitario, viene oraanalizzato come contenitore anche di oggetti di più difficile fruizione dei dipinti, come le sculture lignee, gli arredi, i preziosi elementi decorativi per le tavole settecentesche e nel suo rapporto vitale con il contesto della città e del territorio. Ad essere messe a confronto, grazie alla partecipazione di curatori e direttori di istituzioni italiane, europee e americane, le esperienze di musei italiani e stranieri nel campo del restauro e della progettazione di nuovi spazi e attività per i visitatori. Uguale attenzione verrà riservata alle collezioni private e al rapporto di collezioni private e pubbliche con il mercato dell’arte, tentando di coinvolgere in un dialogo e in una riflessione articolata gli studenti e il pubblico della città .

L’incontro del 9 marzo “I Musei e il Grand Tour Moderno”  farà conoscere l’esperienza di uno storico dell’arte, Stefano Aluffi Pentini, che nel 1996 ha fondato la società “A Private View of Italy”, che organizza viaggi ispirati al “Grand Tour” settecentesco, in cui viaggiatori colti e internazionali venivano ricevuti in collezioni private, palazzi e ville italiane.

“I moderni viaggiatori – ci anticipa Aluffi Pentini – sono adesso i grandi benefattori dei musei degli Stati Uniti che vogliono scoprire luoghi  raramente o mai aperti al pubblico, dove l’eccezionale continuità delle dimore storiche italiane, continua ad essere rappresentata. Se non sempre le vere e proprie collezioni, vi sono conservati gli apparati decorativi, il mobilio, i giardini e gli archivi e soprattutto vi è preservato il concetto di una dimora abitata. Degli itinerari tematici possono rilanciare un territorio, collegare architetture e  opere d’arte che di per se sarebbero slegate, ma che unite formano un insieme a volte più interessante di una singola entità museale”.

Copparo – Teatro Ragazzi

da: ufficio comuncazione Comune di Copparo

Prossimo incontro con la rassegna Teatro Ragazzi al De Micheli martedì 10 e mercoledì 11 marzo con “Storie fruttuose”, spettacolo dedicato ai bambini della scuola d’infanzia a cura di Ca’ Luogo d’Arte, regia di Maurizio Bercini, con Alberto Branca e Francesca Grisenti.

Liberamente ispirato al Piccolo Bruco Mai Sazio ed a Zuppa di Sasso, ha una struttura semplice e visionaria. Pochi elementi in scena; un albero, due casine, un baule, una pentola, un tappeto coloratissimo, permettono ai due attori di concentrarsi sulla narrazione. Il libro, oggetto di scena privilegiato, viene di volta in volta, letto, usato come nascondiglio, consultato contro le paure e le incertezze, accarezzato, sporcato.

Il lavoro, pensato per i piccolissimi ed i loro educatori, ha come tema centrale il cibo, o meglio, l’importanza del nutrimento del corpo e dell’anima.

Lunedì 09 marzo, Happy Go Lucky Local ospita The Spreaders

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Lunedì 09 marzo, Happy Go Lucky Local ospita The Spreaders, formazione inedita costituita da Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria, ovvero tre indiscussi talenti del jazz italiano. // Secondo giorno di workshop per gli iscritti a The Unreal Book – la didattica firmata Ferrara in Jazz – a cui è affidato il delicato compito di aprire la jam session che segue il concerto.

Lunedì 09 marzo (ore 21.30), Happy Go Lucky Local ospita The Spreaders, formazione inedita costituita da Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria, ovvero tre indiscussi talenti del jazz italiano.

L’incontro dei tre musicisti risale al 2008 e l’occasione è quella dei seminari senesi InJam. Grazie ad essi, i ragazzi iniziano a suonare in diverse formazioni, prima su tutti il gruppo di studenti che rappresenta Siena Jazz nel mondo che li conduce rispettivamente al Panama Jazz Festival, a Boston e New York.  Successivamente suonano in quartetto con il brillante pianista Alessandro Lanzoni e infine entrano a far parte del New Quartet di Enrico Rava, con il quale hanno recentemente inciso un album di prossima uscita per la prestigiosa etichetta ECM.

Forti di queste esperienze, i tre virtuosi fanno dell’interplay il fulcro attorno al quale ruotano momenti d’improvvisazione, composizioni originali e rivisitazioni di standards. La forza espressiva con la quale Gabriele, Francesco ed Enrico plasmano i loro strumenti è un virus benevolo con il quale i tre si influenzano a vicenda, portando la musica lungo sentieri coinvolgenti ed inaspettati.

Seconda giornata di workshop per gli allievi iscritti a The Unreal Book, ciclo didattico firmato Ferrara in Jazz, coordinato dai musicisti Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, due tra le personalità più creative e preparate del panorama jazzistico italiano. Dopo la full immersion di studio mattutina e pomeridiana, ai ragazzi spetterà il delicato compito di aprire la jam session che segue il concerto.

Ad impreziosire l’appuntamento di lunedì 09 marzo è il ricco aperitivo a buffet (a partire dalle ore 20.00) accompagnato dalla selezione Nu Jazz di Andreino Dj.

Il chitarrista Francesco Diodati prende ispirazione dalla tradizione e guarda alla musica contemporanea, al rock e al folk, per sviluppare un linguaggio personale, combinando un approccio spontaneo alla melodia e al suono acustico con un brillante utilizzo di elettronica ed effetti. Oltre ad essere leader di Neko con cui ha inciso due album per AUAND Records, Francesco è membro dell’ambizioso progetto patrocinato dal Goethe Institute “Myanmar Meets Europe”, guidato dal compositore e contrabbassista tedesco Tim Isfort, che lo ha condotto ad esibirsi in Europa e in Asia. Lo troviamo in pianta stabile con artisti del calibro di Enrico Rava, Erica Mou e Ada Montellanico, mentre sono da segnalare le più recenti collaborazioni a fianco di Jim Black, Dave Binney, Paolo Fresu, Antonello Salis, Fabrizio Bosso, Roberta Gambarini, Greta Panettieri, Ada Montellanico, Gaetano Partipilo, ecc.

Gabriele Evangelista (Poggibonsi, 1988) si è diplomato in contrabbasso nel 2006 con il massimo dei voti presso l’Istituto Musicale “P. Mascagni” di Livorno. Prima di dedicarsi esclusivamente al jazz, fra il 2002 e il 2007, Gabriele ha suonato in orchestre e gruppi cameristici di musica classica, anche in veste di contrabbasso solista, ottenendo prestigiosi riconoscimenti e importanti borse di studio.

Dal 2010 Gabriele è parte integrante, tra gli altri, del quintetto Tribe di Enrico Rava e del nuovo trio di Roberto Gatto insieme ad Alessandro Lanzoni. A dispetto della giovane età, vanta numerosissime collaborazioni con artisti del calibro di Kurt Rosenwinkel, Chris Potter, John Scofield, Dave Douglas, Seamus Blake, Bill Stewart, Dave Kikosky, Gianluca Petrella, Billy Hart, Rita Marcotulli, Chris Speed, David Binney, Giovanni Guidi, Simone Graziano, Fabrizio Sferra, Danilo Rea, Javier Girotto…

Enrico Morello è un batterista dal drumming raffinato, che può contare su una preparazione accademica e una serie di esperienze internazionali rare per tanti suoi coetanei. Romano, classe 1988, si è avvicinato precocemente alla musica ed ha iniziato a dedicarsi allo studio della batteria a nove anni evidenziando da subito una grande predisposizione alla creatività. La sua formazione jazzistica è cominciata alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio a Roma, per proseguire con importanti esperienze didattiche tra cui i seminari estivi di Siena Jazz. Sempre protagonista dei concorsi jazz a cui ha partecipato, ha ottenuto importanti riconoscimenti che gli hanno permesso di esibirsi nei più importanti festival jazz italiani, oltre che a collezionare una serie di prestigiose collaborazioni.

 

 

A Giurisprudenza, “Stati e crimini contro l’umanità”

da: Organizzatori

Si svolgerà martedì 10 marzo, alle ore 15, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara (C.so Ercole d’Este n. 37), un dibattito dal titolo “Stati e crimini contro l’umanità. Le azioni civili nei confronti degli Stati per atti iure imperii in violazione dei diritti fondamentali: gli effetti della sentenza costituzionale n. 238/2014”. L’incontro affronta il tema della possibile risarcibilità dei danni subiti dalle vittime delle deportazioni forzate e degli eccidi provocati dall’esercito tedesco o dalle SS naziste durante la Seconda Guerra Mondiale. La materia è diventata ancor più scottante dopo la recente sentenza della Corte costituzionale n. 238/2014, la quale ha affermato l’inapplicabilità, in Italia, della norma internazionale che stabilisce l’immunità assoluta degli Stati con riguardo alle controversie civili che hanno origine da gravi violazione del diritto internazionale e dei diritti fondamentali della persona (i c.d. “crimini di guerra e contro l’umanità”), perché in contrasto con i principi supremi della nostra Costituzione. Tanti gli interrogativi sul tappeto: posto che è ora possibile, per i cittadini italiani che hanno subito torti di tal tipo, convenire in giudizio lo Stato straniero responsabile, come sarà concretamente possibile liquidare i risarcimenti loro dovuti? Ci saranno, per questo, tangibili conseguenze sul piano dei rapporti diplomatici del nostro Paese con altri Stati europei (Germania in primis)? Cosa accadrà se l’Italia verrà perciò condannata dalla Corte Internazionale di Giustizia per violazione di una norma internazionale generalmente riconosciuta? Potrà l’Italia – per “ritorsione” – essere chiamata a rispondere dei danni provocati in violazione dei diritti umani al tempo del fascismo? Su questi (e altri) interrogativi sono chiamati a riflettere il Prof. Paolo Veronesi (Costituzionalista Unife), che è anche l’organizzatore dell’incontro, il Prof. Francesco Salerno (Internazionalista Unife) e gli Avvocati Domenico Carponi Schittar e Joachim Lau (rispettivamente del foro di Venezia e di Firenze), i quali hanno seguito numerosi processi relativi alla pretesa responsabilità dello Stato tedesco. L’Avv. Lau è, tra l’altro, il professionista impegnato proprio nella causa da cui è partita l’ordinanza che ha dato luogo alla sentenza n. 238, ed è particolarmente noto in quanto – da tedesco operante in Italia – ha sin qui seguito numerosi processi che chiamano in causa le responsabilità del passato nazista del suo Paese d’origine.

Argomenti oggetto di trattazione nel Seminario
Il Seminario affronta un tema che ancora non è stato adeguatamente valorizzato nel dibattito giuridico. E’ peraltro prevedibile che – in tempi più o meno brevi – il portato di questa pronuncia costituzionale (la n. 238/2014) tornerà agli onori della cronaca, con effetti che potrebbero altresì ritorcersi – come meglio si accennerà –anche nei confronti dello Stato italiano.
Con la sentenza n. 238, del 22 ottobre scorso, la Corte costituzionale ha infatti affermato che la norma internazionale la quale stabilisce l’immunità assoluta degli Stati con riguardo alle controversie civili che hanno origine da loro gravi violazione del diritto internazionale e dei diritti fondamentali della persona (i c.d. “crimini di guerra”), non ha mai fatto ingresso nell’ordinamento italiano perché in contrasto con i principi supremi della nostra Costituzione. Il ragionamento giuridico praticato dalla Corte è piuttosto complesso e sarà quindi opportuno analizzarlo nel dettaglio nel corso del Seminario. Anche perchè gli effetti pratici della sentenza n. 238 potrebbero essere addirittura “travolgenti”. L’obiettivo che l’incontro si propone è quindi non solo di passare al setaccio, analizzare e (se necessario) criticare l’iter logico seguito dalla Corte (o alcuni snodi di esso), ma anche – e soprattutto – d’interrogarsi sulle sue possibili ricadute.
In breve – e tralasciando dettagli che saranno adeguatamente approfonditi durante il Seminario – con questa decisione la Corte costituzionale afferma che gli Stati non possono rivendicare la loro immunità – sancita da norme del diritto internazionale – al fine di non farsi carico del risarcimento dei danni da essi provocati a seguito di crimini di guerra o comunque violando i diritti fondamentali della persona. Da qui – in teoria – la risarcibilità (a carico degli Stati stessi) dei danni in tal modo provocati dai loro eserciti o dalle truppe a essi riferibili. Per quanto riguarda l’Italia, ciò significa che – innovando alla consolidata giurisprudenza in materia, oltre che all’abituale interpretazione delle norme internazionali generalmente riconosciute – le vittime o i familiari delle vittime degli eccidi provocati dall’esercito tedesco o dalle SS naziste durante la Seconda Guerra Mondiale, oppure coloro che vennero deportati in Germania e adibiti al lavoro forzato(e i loro discendenti), possono legittimamente chiedere il risarcimento dei danni patiti in conseguenza di simili palesi lesioni dei diritti fondamentali della persona. In effetti, la questione di legittimità costituzionale proveniva – appunto – da un processo che riguardava la fattispecie da ultimo citata.
La decisione sollecita una serie di interrogativi ai quali il Seminario tenterà di dare una prima risposta.
E’ davvero possibile sostenere che la norma internazionale che sancisce l’immunità assoluta degli Stati dalla giurisdizione civile per i danni provocati in violazione dei diritti fondamentali non ha mai fatto ingresso nell’ordinamento italiano? Posto che da oggi in poi sarà possibile, per i cittadini italiani che hanno subito un torto di tal tipo, convenire in giudizio lo Stato straniero responsabile, come sarà concretamente possibile liquidare i risarcimenti a loro favore? Come potranno cioè procedere i giudici per garantire la liquidazione dei risarcimenti dovuti? Su quali beni potranno concentrarsi? Ci saranno, per questo, tangibili conseguenze sul piano dei rapporti diplomatici del nostro Paese con altri Stati europei? Cosa accadrà se l’Italia verrà perciò condannata – come sembra prevedibile – dalla Corte internazionale di giustizia per violazione di una norma internazionale generalmente riconosciuta? La sentenza costituzionale rimarrà dunque “lettera morta”, consentendo generiche e autocompiaciute prese di posizione interne, del tutto prive di tangibili effetti pratici (vista la difficoltà di ottenere i risarcimenti)? O sono invece ipotizzabili degli strumenti per soddisfare le pretese dei danneggiati? La pronuncia costituzionale in discorso costituisce forse il tentativo d’intaccare una consuetudine internazionale sin qui praticamente indiscussa, dando il via a un complesso iter finalizzato al suo superamento? Che margini di successo presenta una simile operazione?
In una diversa prospettiva, la sentenza evoca ulteriori (e possibili) conseguenze. Potrà l’Italia – per “ritorsione” – essere chiamata a rispondere, dalle giurisdizioni straniere, per i danni provocati in violazione dei diritti umani al tempo del fascismo e della Seconda Guerra Mondiale?
Come può ben comprendersi da questa sommaria illustrazione degli interrogativi sul tappeto, la sentenza è dunque destinata a far discutere e a trovare applicazione in contesti anche molto diversi da quello sottoposto all’attenzione del giudice a quo. Da qui la necessità di comprenderne appieno la portata e la forza dirompente. E ciò anche in vista della necessità di raccontare ciò che inevitabilmente accadrà nei numerosi processi in corso in Italia nei confronti dello Stato tedesco, ma – in prospettiva, e come già si è accennato – anche per ciò di cui lo stesso Stato italiano potrebbe essere costretto a rispondere in processi che lo vedono coinvolto all’estero: capitolo spesso dimenticato dalla discussione pubblica.
Per affrontare la questione in tutte le sue sfumature, sono coinvolti nell’iniziativa esperti di Diritto costituzionale (il Prof. Paolo Veronesi) e di Diritto internazionale (il Prof. Francesco Salerno). Assieme a loro, sono coinvolti nei lavori anche l’Avv. Domenico Carponi Schittar (del Foro di Venezia) e l’Avv. Joachim Lau (del Foro di Firenze), i quali hanno seguito numerosi processi relativi alla pretesa responsabilità dello Stato tedesco per gli eccidi o comunque i crimini commessi dalle sue milizie in Italia nel corso della Seconda Guerra Mondiale. L’Avv. Lau è, tra l’altro, il professionista impegnato proprio nella causa da cui è partita l’ordinanza di remissione che ha dato luogo alla sentenza n. 238. Accanto alle ricadute di carattere teorico e sistematico, ci s’interrogherà dunque anche sulle conseguenze pratiche che questa decisione potrà tendenzialmente provocare.

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Comunicato stampa Partito Democratico Ferrara

da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara

La Commissione provinciale per il congresso, riunitasi il giorno 5 marzo 2015, presa visione delle candidature ricevute e controllata la documentazione a corredo (accettazione della candidatura, firme), dopo aver proceduto a sorteggiare l’ordine dei candidati, comunica che risultano essere ufficialmente candidati a Segretario provinciale:

– MINARELLI NICOLA

– VITELLIO LUIGI

Si precisa che l’ordine di estrazione, sopra riportato, sarà anche l’ordine di presentazione sulla scheda; invece, l’ordine di presentazione delle linee politico-programmatiche nelle Assemblee di circolo sarà estratto volta per volta, a norma di regolamento.

Nella stessa seduta, la Commissione ha preso visione dei dati del tesseramento al 31/12/2014, così come comunicati dall’Unione provinciale del Partito Democratico e, sulla base di tali dati, ha proceduto ad assegnare i delegati all’Assemblea provinciale spettanti a ciascun circolo, come da allegato. Il presidente Flavio Tagliani I membri Cristiano Bertelli Diego Cavallina Sergio Maldotti Mariella Michelini Paolo Panizza

L’IDEA
Contro lo spreco

Mamma mi ha sempre insegnato che non si deve sprecare il cibo, soprattutto il pane. Mai gettarlo via, nemmeno se vecchio, nemmeno se avanzato, raffermo o terribilmente duro. Può sempre essere buono e poi, nel mondo, ci sono tante persone che non ne hanno. Un po’ come “chi ha pane non ha denti e chi ha denti non ha pane”. Se poi andate in alcuni paesi, come quelli nordafricani, il regalo più grande che vi può fare un amico o un conoscente è una bella e fresca pagnotta di pane. Spesso fatta nei forni a legna, a volte preparata in casa da madri, sorelle o mogli. Ricordo la meravigliosa, rotonda, sottile e gialla kesra di Algeri, che non arrivava mai intera a casa, la più buona era quella che mi veniva regalata dal mio amico Hassem, che la trovava in un forno meraviglioso, quando non era la madre a prepararmela. Era un onore riceverla, allora mi è stato insegnato che per un arabo regalare il pane è un grande gesto di amicizia, stima e generosità. Si regala la base della vita. Mai rifiutare il regalo che si riceve, quindi: sarebbe una vera e propria offesa. Se, poi, il pane ha un valore simbolico in tutto il mondo, esso rappresenta da sempre l’alimento base di tutti, ricchi e poveri. Non va sprecato, in un mondo dove a tanti manca.

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Cartello del fornaio di Taranto che regala il pane la sera a chi ha bisogno

Per questo abbiamo deciso di lanciare un piccolo appello, partendo dalla scoperta di una lodevole iniziativa di un fornaio di Taranto, in una via che si chiama Emilia, guarda caso come la nostra bella regione. Questo fornaio regala il pane che rimane nel suo negozio a chi ne abbia bisogno, dopo le 19.30. Di sera, specifica lui. Se qualcuno, in rete, ha criticato la parola ‘avanzato’ che compare sul cartello della vetrina, noi non lo notiamo affatto, perché, termini a parte, l’idea ci pare ottima.

Da studenti, a Parigi, andavamo a recuperare gli ‘scarti’ di fine giornata dei mercati rionali di frutta e verdura, che venivano venduti a poco prezzo. Eravamo in quattro o cinque a dividerci chili di patate e pomodori che erano troppi per uno solo e che venivano solo smerciati a basso prezzo a condizione che si prendesse la grande quantità rimasta. Lì ho capito l’importanza del risparmio, di non sprecare. Non che mamma (anche qui lei) non me lo avesse insegnato, ma allora, con sempre meno soldi, da giovane borsista universitaria squattrinata quale ero, faceva davvero comodo. Ecco quindi che questo fornaio tarantino ci piace, e tanto. Magari lo si fa già anche nel nostra bella città. Se così fosse, chiedo venia per non averlo scoperto subito e comunicato a tutti. Se così non fosse, invece, invito a seguire l’esempio.

Acli Roma ha sviluppato il progetto ‘pane a chi serve’ [vedi], volto a recuperare dai panifici convenzionati pane e prodotti da forno ‘del giorno prima’ (meglio del termine’avanzato’?) per metterli a disposizione delle associazioni caritative e creare una rete di sostegno nel territorio (ad oggi il progetto recupera circa 1000 kg di pane a settimana dai 20 forni aderenti e distribuisce a 120 associazioni). Tante associazioni si stanno organizzando in tal senso. Ma il fornaio tarantino ci piace particolarmente, perché è uno, da solo, e nel suo piccolo rappresenta un segno di una grande solidarietà attiva che caratterizza molti italiani normali, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto.
Cogliete l’attimo, allora, cari amici fornai ferraresi. Con quel bel ‘volentieri’.

Pane è la più gentile, la più accogliente delle parole. Scrivetela sempre con la maiuscola, come il vostro nome.
(Insegna di un caffè russo)

Galeotto fu il profumo del pane

L’intellettuale insoddisfatto Martin Joubert (un sempre meraviglioso Fabrice Luchini che avevamo recensito in “Moliere in bicicletta”), lascia Parigi per trasferirsi in Normandia, dove decide di riaprire la panetteria paterna e vivere in solitudine, equilibrio, serenità e tranquillità, in mezzo alla natura (l’elemento del misantropo che caratterizza spesso i personaggi di Luchini torna ancora).

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La locandina

Martin ha una grande passione per la lettura e la letteratura, Gustave Flaubert su tutti. Sereno quasi fino alla noia, Martin impasta, crea nuove forme e tipi di pane, ascolta France Culture che ‘legge’ “Madame Bovary”, il suo romanzo preferito. Tra il pane aromatico sfornato e una pagina sfogliata piano piano, il panettiere ancora non sa che la vita può davvero avere più fantasia della finzione. L’equilibrio raggiunto a fatica non tiene: viene sconvolto dall’arrivo improvviso e del tutto inaspettato della nuova coppia inglese di vicini di casa, Charles (Jason Flemyng) e Gemma Bovery (Gemma Arterton), ma, in particolare, da quello di Gemma, una vera e affascinante chimera. Il nome della coppia è, poi, una strana e sorprendente coincidenza. Flaubert, sempre Flaubert, anche qui. La coppia (lui restauratore, lei sensuale arredatrice d’interni), aprirà nella vita di Martin quell’inatteso e sconvolgente squilibrio che passa attraverso il parallelo della vita della giovane Gemma con il romanzo “Madame Bovary”, tanto adorato dall’uggioso, nevrotico e pieno di tic Martin.

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L’affascinante Gemma

Sarà, infatti, proprio nella bellezza semplice e seducente della ragazza, nella sua capacità di attirare l’attenzione maschile e, soprattutto, nella sua manifesta inadattabilità alla noiosa vita di provincia a indurre nella mente di Martin un confronto tra la vita della sua conturbante vicina e le vicende narrate nel romanzo dello scrittore francese, che scrisse e ambientò “Madame Bovary” proprio in quella splendida Normandia.

Sedotto dalla vicina e follemente incuriosito dall’aderenza della vita della donna al suo amato testo letterario, l’uomo sarà, dunque, spinto a seguire con sempre maggiore interesse le vicende della ragazza, pur di constatare fino a che punto vita e romanzo tenderanno realmente a sovrapporsi. Romanzo e vita che si mescolano, si confondono.

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L’intellettuale-panettiere Martin

Commistione, fusione, persino confusione. Una commedia leggera, ironica e divertente che gioca con la letteratura e la sua primaria fonte d’ispirazione, per riflettere sulla capacità delle passioni/ossessioni di travisare o addirittura di modificare la fisionomia della realtà. Una commedia pudica e semplice che fa riflettere sulle strane casualità della vita, ma ancor di più sul piacere, sulla bramosia dei desideri, sull’impossibilità del sogno e l’ineluttabilità di certe scelte. Film elegante, piccolo ma grande. In un ambiente delizioso, fatto di una profumata panetteria artigianale, un château e un vecchio casale.

Gemma Bovery, di Anne Fontaine, con Fabrice Luchini, Gemma Arterton, Jason Flemyng, Isabelle Candelier, Niels Schneider, Francia, 2014, 99 mn.

IL RICORDO
Paolo Morelli e il tramonto degli Alunni del sole

Paolo Morelli, musicista, pittore, poeta e leader de Gli Alunni del Sole, il gruppo italiano le cui canzoni ci hanno accompagnati nella vita di tutti i giorni dalla fine degli anni Sessanta, si è spento ormai un anno e mezzo fa, il 9 ottobre 2013. Ma la sua scomparsa è passata quasi inosservata, annunciata soltanto da qualche lancio di agenzia e da flash dei telegiornali nostrani. Abbiamo perso un autore che ci ha descritto le sue passioni, per mezzo di canzoni dotate di una musicalità particolare, riconoscibili già dal primo accordo, ricche di parole che descrivevano amori, gesti, oggetti, ricordi e ossessioni.

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Gli Alunni del sole

Paolo era semplice nelle sue espressioni, una semplicità che ne misurava proporzionalmente la grandezza. Le sue parole nascondevano processi di pensiero non convenzionali ma unici e allo stesso tempo recepiti dalla maggiore parte delle persone, come parte del proprio immaginario; da qui il successo, l’amore e la stima per questo artista.
Ci piace ricordare le parole che lui stesso ha scritto nel libretto del suo ultimo album di inediti: “Per molto tempo ho fatto un sogno fantasioso e ricorrente. Una bambina cammina lungo una spiaggia senza fine tra cielo e mare e, con una decisa interpellazione di tipo cinematografico, mi dice: Ciao… io sono la tua storia… tutte le canzoni di questa mia nuova raccolta sono legate a questo tema del sogno a me tanto caro. Ho sempre scritto canzoni d’amore e ho cantato sempre l’amore”.
L’idea del sogno forse è la stessa della bambola di cartone di “Jenny” o di “Dov’era lei a quell’ora”, un originale concept album che racconta la storia di un uomo accusato di omicidio, parlando delle sue riflessioni di uomo, non importa se colpevole o innocente. Per chi non lo sapesse, il nome del gruppo è stato tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Marotta.

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L’ultimo album di inediti

Qualche mese fa è uscito in sordina l’ultimo doppio Cd degli Alunni del sole, intitolato “La storia… il sogno”. Nel primo disco sono rappresentati 45 anni di storia, con quindici tra i maggiori successi del gruppo napoletano. La track list inizia con “L’aquilone” (il primo 45 giri pubblicato nel 1968), per chiudersi con “Liù” (vinse il Festivalbar nel 1978), passando per “Cantilena”, “La stanza dei ricordi”, “’A Canzuncella”, “Concerto” e tanti altri successi. Tutti i brani sono in versione originale, molto gradita la presenza di “Carezze”, che rappresenta la produzione realizzata sotto il marchio Rca, dopo gli anni in Ricordi, raramente proposta in digitale. Un’altra caratteristica degli Alunni è di non avere mai inciso cover straniere, come facevano abitualmente i gruppi della loro epoca. Naturalmente non poteva mancare “Jenny”, brano principale di “Jenny e la bambola”, ermetico concept album del 1974, ristampato soltanto recentemente su Cd (direttamente dal vinile), che racconta l’uscita dall’adolescenza di una ragazza, passando per metafore e figure ricorrenti quali maschere, sguardi, bambole, specchi e fiori.
La perla di questo cofanetto è senza dubbio l’album intitolato “Il sogno che svanisce” (quasi una premonizione), che contiene dieci tracce inedite. Si tratta di canzoni d’amore, come nella sua consuetudine, tra queste “‘Na canzone”, incisa anche da Patty Pravo, nel suo album intitolato “Meravigliosamente Patty”.
Le canzoni sono in lingua italiana e napoletana, tutte scritte da Paolo Morelli, che il fratello Bruno definisce “un cantautore all’interno di un gruppo”. Il disco d’inediti è intrigante, malinconico, allegro, poetico, frutto d’ispirazione e coinvolgimento da parte del suo autore.
Forse la nostalgia può avere influito su questo giudizio, ma ascoltando ” ‘Na Canzone” o “Ci vorrebbe un altro caffè”, i dubbi spariscono: “… ci vorrebbe un altro caffè, sposo così anche te, volo con nostalgia, a un soffio di malinconia, ma son sicuro che tu, ti prendi gioco di me…”. E come non emozionarsi con “La storia infinita”, sound anni ‘70 e un testo quasi sussurrato, tra il gioco e il sogno: “Conoscerai una stella cadente e un amore blu, finché la stella sarà lucente, la seguirai di più… fino alla fine di un dolce sogno, forse t’illuderai”.
Dalla fine degli anni ‘60 sino all’inizio del decennio successivo, le melodie e le parole de Gli Alunni del Sole hanno riempito l’etere radiofonico e televisivo, per poi uscire dalla scena dei grandi network, ma restando sempre a portata di fan e con qualche album uscito in punta di piedi.

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I dieci Cd del repertorio storico pubblicati da Sony nell’ottobre 2014

Lo scorso ottobre l’opera quasi integrale de Gli alunni del sole è stata racchiusa in un boxset di 10 Cd, venduti a un prezzo speciale. Tra gli inediti, in digitale, anche gli album “Jenny e la bambola”, “Dov’era lei a quell’ora” e quelli della Rca Italiana. Le canzoni di Paolo Morelli sono state interpretate, tra gli altri, da Ornella Vanoni, Enrico Ruggeri, Patty Pravo, Franco Simone, Placido Domingo e Joe Dassin, quest’ultimo ha inciso in lingua francese “‘A canzuncella”, con il titolo di “Quand on sera deux”, inserita nell’album “Les femmes de ma vie! del 1978: “Faut mettre des rideaux et des coussins fleuris des rayons pour les livres, un grand canapé-lit où il fera bon vivre, où l’on aura bien chaud, quand il y aura du givre ou de la pluie sur les carreaux… “.

LETTERA APERTA
Sottrazione di Stato, caro Renzi ti scrivo…

…Ma qualcosa ancora qui non va. È una vita che con le tasse, che ogni mese lo Stato mi trattiene abbondantemente alla fonte, contribuisco a pagare quell’oscenità dell’insegnamento confessionale della religione cattolica nelle scuole di uno stato laico.
Ora apprendo che dovrò anche contribuire alle spese delle scuole private e di quanti intendono frequentarle. In questo paese laico, si fa per dire, le uniche scuole private che si conoscano sono quelle confessionali. Quelle così rassicuranti per l’odore di tradizione che emanano, quelle con il grembiulino e la preghiera del mattino, quelle dove i figli delle famiglie che contano imparano a familiarizzare tra loro, anche se figli di evasori fiscali e tangentisti, ma tutto fa molto fino.
Non sto a richiamare l’art. 33 della nostra Costituzione, quello che dice “senza oneri per lo Stato”, perché tanto lo so come viene schivato dagli ossimori del politichese quali il “privato pubblico”.
E non sto neppure a parlare del furto che in questo modo si perpetua ai danni della scuola pubblica da decenni in un vergognoso e criminoso abbandono materiale e culturale, a cui certo la tua strombazzata “buona scuola” non porrà rimedi, perché un‘idea di scuola proprio non ce l’ha, se non l’invito a darsi una mossa contenuto nella famigerata lettera della Bce del 5 agosto 2011.
E qui, caro Renzi Matteo, finisce il tempo di Hamelin e del pifferaio magico.
E secondo te i miei soldi dovrebbero contribuire a finanziare il sistema delle pareggiate e parificate, che l’unica cosa a cui sono parificate è la morale della Conferenza episcopale italiana?
Eh no. Prima voglio una legge per l’obiezione di coscienza dei laici, perché che valga solo per i cattolici è già di per sé una discriminazione.
Io dovrei finanziare chi nel documento “La Chiesa per la Scuola”, usa ancora “vocazione” a proposito della professione docente? Chi pensa che nella scuola pubblica “è in gioco la libertà dei genitori circa l’educazione dei propri figli”? Chi rivendica “un’educazione che non sia solo acquisizione di competenze” ma “percorso verso l’autenticamente umano”. Cos’è l’autenticamente umano? Quello che milioni di poveri nel nostro paese neppure si possono permette di pensare, ai quali ora intendi sottrarre altri soldi per passarli all’hortus conclusus delle scuole private?
Gli autori di “Liberi di educare-Detrazione fiscale scuole paritarie”, nella lettera che ti hanno inviato il 3 febbraio sostengono: “I genitori devono poter scegliere una scuola adeguata per i loro figli, senza che questo risulti troppo oneroso. Devono poter scegliere una scuola adatta come contenuti, come cultura e come trattamento umano.”
Ma questi, se vogliono la loro scuola, perché poi la pretendono pari pari alla statale che tanto li urta? Insomma più che di valori sono a caccia di soldi, non da pagare di tasca propria, ma da fare pagare all’intera comunità.
Strana morale quella di questi cattolici, soprattutto un’opinabile carità cristiana.
La società deve comunque pagare per loro, niente medici abortisti negli ospedali, niente divorzio, niente eutanasia, niente coppie di fatto, niente unioni omosessuali, niente educazione gender, insomma niente di niente. E quando c’è da pagare le loro scuole invece devono pagare tutti.
Vogliono il finanziamento alle scuole parificate? Bene, non prima che in Italia sia passata una legge sull’eutanasia e sul matrimonio omosessuale.
Caro Renzi, io non sto a discettare se il Pd è un partito di sinistra o di centro sinistra, non ho più tempo da perdere. Io so solo una cosa, che nella vita ci devono essere dei principi su cui non si transige se no, non hai identità, non sei né carne né pesce. La destra i suoi per i vent’anni di berlusconismo ce li ha, senza timidezze, anzi con molta arroganza, sbattuti quotidianamente in faccia.
Per me i valori non negoziabili per dirsi di sinistra sono il lavoro, la tutela dei diritti dei lavoratori, essere dalla parte dei più poveri e dei bisognosi, la laicità che è rispetto della libertà dell’altro, che sarebbero i valori anche della nostra Costituzione.
Se si decide che su questi si può negoziare, come hai già fatto tu con il jobs act e ora intendi fare con il finanziamento alle scuole cattoliche, tu non solo non hai neppure la più lontana parentela con la sinistra, ma l’unica parentela che puoi vantare è quella con il pifferaio di Hamelin, che però al tuo confronto altro non era che un dilettante.

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