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Giorno: 11 Marzo 2015

Riapre dopo la pausa invernale Palazzo della Racchetta, la Tran-sfigurazione a Ferrara

da: organizzatori

Oltre cento opere per ridefinire il concetto di “Figurazione” nell’Arte Contemporanea dal 13 al 29 marzo 2015

Palazzo della Racchetta riapre, dopo la pausa invernale, con una grande ed ambiziosa mostra d’arte contemporanea, in concomitanza con la Maratona di Ferrara che proprio nello storico e centralissimo palazzo di via Vaspergolo avrà il suo quartier generale.
Si tratta di una mostra organizzata dalla Camel Home Gallery di Ferrara in collaborazione con Zamenhof Art di Milano e curata da Virgilio Patarini che radunerà nel suo allestimento definitivo 100 opere di 11 artisti emergenti provenienti da tutta Italia, con lo scopo dichiarato di ridefinire un concetto contemporaneo e post-moderno di “figurazione” , tra pittura, fotografia, scultura e installazioni.
Dice lo stesso Patarini nel testo introduttivo della mostra, a proposito di questa nuova “Figurazione” contemporanea, che si tratta di “una figurazione attraversata, trafitta, tradita, ritrovata e sfigurata, tramandata e al tempo stesso rimandata, abbozzata, non finita, inquieta, in dissolvenza, in ambigua ambivalenza tra memoria e oblìo, in crisi di identità o forse, meglio: in piena presa di coscienza della propria identità multipla, schizofrenica, mutevole e post-moderna, incline al declino e proprio per questo forte della sua fragilità, consapevole della propria consistenza effimera, fantasmatica, famelica e cannibale e al tempo stesso anoressica”.
Insomma una figurazione post-moderna che cerca di andare “oltre il principio di non contraddizione, uguale a se stessa e sempre diversa, coerentemente incoerente, nostalgica di un passato mai davvero vissuto e forse nemmeno compiutamente immaginato, che risorge dalle sue ceneri e di cenere è fatta, e di fumo che il vento disperde e di fiamme sull’acqua. Una figurazione sincopata, ondivaga…” Per usare una metafora si potrebbe dire che questa “figurazione” è come una “bussola impazzita che si rifiuta di decidere una volta per tutte da che parte sta il nord, un’amante fedele solo nell’ora del tradimento, presenza assente, assenza sempre presente, segno di contraddizione, disegno senza contorni, sconfinato confine, modo smodato, snodo riannodato, grumo di sangue e sospiri, carezza che ferisce, problema sempre aperto, insoluto…”
Una figurazione in cui “il come e il che cosa si scambiano di ruoli, in un gioco di specchi in frantumi in cui è difficile dire se sia l’immagine che è a pezzi o il mezzo che la riflette. O l’anima che in quell’immagine si riflette e riflette su quell’immagine. Forma che si traveste da materia e viceversa, nudo travestimento”.
Un gioco di specchi in cui lo spettatore contemporaneo potrebbe riconoscersi e riconoscere le proprie inquietudini, poiché “niente è ciò che sembra e tutto sembra nulla”
La mostra sarà aperta in anteprima e visitabile da tutto il pubblico e i partecipanti della Maratona, in un allestimento ridotto di circa 40 opere, da venerdì 13 a domenica 15 marzo 2015. Sarà poi visitabile nel suo allestimento definitivo a partire da martedì 17 marzo, tutti i giorni dalle 15 alle 18, ad ingresso libero, fino a domenica 29 marzo.
Proprio l’ultimo giorno, domenica 29 marzo alle ore 17 si svolgerà una festa di “finissage” della mostra con la presenza di numerosi artisti, rinfresco, e presentazione critica della mostra e oltre che del correlato volume “Trans-Figurazione” pubblicato per l’occasione da Zamenhof Art Edizioni.
In esposizione si potranno ammirare le opere di Simone Boscolo, Valentina Carrera, Amos Crivellari, Dennis Fazio, Ezio Mazzella, Diego Palasgo, Virgilio Patarini, Andrea Pirani, Simona Ragazzi, Ivo Stazio, Edoardo Stramacchia.

Ferrara sotto le stelle 2015. I Verdena in concerto in piazza Castello

da: Ferrara sotto le Stelle 2015

Un grande ritorno, quello dei Verdena: dopo quasi tre anni dall’ultimo tour, il pubblico ha partecipato con entusiasmo al ritorno alle scene del trio bergamasco e ha fatto sì che si registrassero SOLD OUT pressoché ovunque.

I Verdena sono uno dei pochi gruppi del circuito alternativo italiano per i quali l’annuncio di un nuovo disco provoca spasmodica attesa e tangibile curiosità, una band che è cresciuta nel tempo e che nei cinque album fin qui pubblicati ha portato avanti un discorso artistico tanto imprevedibile quanto coerente.

“Endkadenz Vol.1”, il nuovo disco del trio formato da Alberto e Luca Ferrari e Roberta Sammarelli, è una ricerca, una via di fuga dalla prevedibilità.
Se “WOW” era un’esclamazione quasi categorica, anche se piena di rifrazioni, qui sono i sussurri e le grida a fare da miccia agli incendi di ogni brano. I Verdena non abbandonano il loro modo di fare e intendere la musica: lo testimoniano ancora una volta le parole, che non sono mai state così amalgamate ai suoni, al punto da rendere la voce, a tutti gli effetti, uno strumento completo, che resta spesso al centro della scena sonora.
E’ un disco che apre la porta ad un intreccio in cui l’elettrico, l’acustico, la sovrapposizione e la rarefazione si affiancano, con effetti incandescenti. Non ci sono preminenze, fra la batteria, il basso, la chitarra: tutti gli strumenti vengono utilizzati perché una canzone suoni bene; conta, decisamente, la coralità.
Nessuna rivoluzione – e perché mai si dovrebbe rivoluzionare un percorso già di per sé così ostinatamente ricco e vasto? –, ma un deciso affinamento verso un orizzonte sempre più ipnotico, malinconico e corrosivo.

La pubblicazione dell’atteso secondo volume dell’album è previsto per la tarda primavera.

Prevendite disponibili da lunedì 6 marzo:
13 euro + d.p. sul circuito www.ticketone

Comune di Ferrara, tutti i comunicati dell’11 marzo

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter dell’11 marzo 2015

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Una conferenza giovedì 12 marzo alle 17 nella sala Agnelli
“Antroposofia come arte di vita” secondo Silvio Vignali
11-03-2015

Giovedì 12 marzo alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea (via Scienze 17), per il ciclo ‘Incontri sulla Spiritualità’, Silvio Vignali interverrà su “Antroposofia come arte di vita”.
La conferenza sarà introdotta e coordinata da Marcello Girone Daloli.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – L’Antroposofia, o Scienza dello Spirito, promossa da Rudolf Steiner, come espressione artistica e spirituale che penetra nei rapporti umani. “L’arte antroposofica – scrive Silvio Vignali – è il mezzo più efficace per osservare i propri limiti e creare lo spazio necessario all’incontro umano”.
Silvio Vignali, da una formazione economica negli Stati Uniti all’insegnamento nel ferrarese, ha deciso di dedicare la sua vita all’Antroposofia e di condividerla con i suoi concittadini. Nel 1985 fonda l’Associazione Terraviva che ha portato l’agricoltura biodinamica e la cultura antroposofica nel centro di Ferrara. Nel 1999 si reca all’Emerson College dove approfondisce l’aspetto antroposofico delle arti figurative. Attualmente tiene corsi di Arte e di Antroposofia generale a Ferrara. Collabora con “Il Giardino di Alice” con il sogno di realizzare una scuola Steineriana.

COMMERCIO E ATTIVITA’ PRODUTTIVE – Nota del Servizio comunale
Passi carrai: gli adempimenti necessari
11-03-2015

Per quanto riguarda gli adempimenti relativi ai passi carrai è utile ricordare che – oltre al pagamento del canone annuale – occorre affiggere la tabella regolamentare di divieto di sosta con indicazione del numero della concessione.

La tabella è obbligatoria ai sensi del Codice della Strada e del Regolamento comunale COSAP, la mancata esposizione della tabella comporta una sanzione amministrativa di euro 41,00.

Si sottolinea altresì che In caso di mancata presentazione della necessaria scia (Segnalazione Certificata Inizio Attività) riguardante non solo la tabella ma anche il passo carraio la sanzione e di euro 168,00

Si evidenzia che il Regolamento COSAP esclude dall’obbligo di pagamento e affissione tutti gli accessi di larghezza inferiore a m 1,80, gli accessi a negozi, studi professionali etc., oltre, naturalmente, ai passi carrai su strade vicinali private. Pertanto è sempre possibile rinunciare al passo carraio, dopo aver ridotto – con paletto o altro – la larghezza dell’accesso al di sotto di m 1,80, facendo venir meno gli obblighi di pagamento del canone e di affissione della tabella.

Per informazioni sul pagamento del Cosap ICA s.r.l.: sede:Corso Ercole I° d’Este n. 1, int. 6 – Piano terra. Orario di apertura al pubblico: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle 8,30 alle 13; martedì dalle 8,30 alle 17; tel. 0532/206927 – 209952 – fax 0532/246226 E-mail: ica.ferrara@icatributi.it

Per informazioni sul regolamento COSAP: Ufficio Insegne – Targhe e Tende – Regolamento COSAP – Rapporti con ICA via Boccaleone, 19 – Ferrara
tel. 0532/419981 – fax 0532/761331 PEC: commercio@cert.comune .fe.it
Orari di apertura al pubblico: lunedì, martedì e venerdì dalle 9 alle 13; martedì pomeriggio dalle 15 alle 17.

Nota a cura Servizio Commercio Attività Produttive e Sviluppo Economico

BIBLIOTECA TEBALDI – Giovedì 12 marzo alle 17 in via Ferrariola
Per bambini dai 4 ai 10 anni tante ‘letture animate’ a cura di Silvia D’Ambrosio
11-03-2015

Giovedì 12 marzo alle 17 alla biblioteca comunale D. Tebaldi (in via Ferrariola 12) nuovo appuntamento con le ‘letture animate’ a cura di Silvia D’Ambrosio dal titolo “Fiori, frutta e..”. L’iniziativa, inserita nel ciclo ‘Primavera di storie’, è rivolta a bambini dai 4 ai 10 anni.

UFFICIO VERDE – L’Ufficio comunale di via Marconi 37 coordina le attività locali
Censimento degli alberi monumentali: segnalazioni entro il 15 maggio 2015
11-03-2015

In applicazione della Legge n. 10 del 2013, è iniziato in questi giorni il censimento degli alberi d’importanza monumentale su tutto il territorio italiano e a Ferrara è l’Ufficio Verde del Comune di Ferrara (in via Marconi 37) ad occuparsi di queste procedure a livello locale. Il Decreto attuativo emanato dal governo lo scorso ottobre, riassunto nella circolare allegata, ha delineato i ruoli per lo svolgimento della iniziativa che mira alla individuazione degli esemplari più rappresentativi del patrimonio arboreo nazionale, a formare un elenco che verrà gestito centralmente dal Corpo Forestale dello Stato.

Il decreto prevede un importante ruolo di supporto agli enti istituzionali da parte di cittadini, associazioni, istituti scolastici, enti territoriali, strutture periferiche del Corpo Forestale dello Stato, Soprintendenze, per la segnalazione al Comune di esemplari arborei da sottoporre a tutela.

L’Ufficio Verde del Comune chiede, a chiunque fosse interessato, di indicare, facendo uso delle schede reperibili sul sito internet della Regione Emilia Romagna (vedi link e allegati in fondo alla pagina), esemplari arborei che, a proprio parere, abbiano le caratteristiche di monumentalità indicate nella Circolare stessa. Potranno essere indicate sia piante presenti su proprietà privata, che piante presenti su proprietà pubblica. Le segnalazioni che riguardano il nostro territorio dovranno essere sottoposte al Comune di Ferrara entro il venerdì 15 maggio 2015.

Per ulteriori informazioni e chiarimenti rivolgersi all’Ufficio Verde del Comune di Ferrara, via Marconi 37, telefono 0532-418878.

DOCUMENTAZIONE SCARICABILE in fondo alla pagina

– Circolare della Regione Emilia Romagna relativa al censimento e alla istituzione dell’elenco degli alberi monumentali d’Italia

– Scheda di segnalazione albero monumentale / formazione vegetale monumentale

– Criteri dimensionali proposti dal Corpo Forestale dello Stato

>> Link pagina Censimento Alberi Regione Emilia Romagna (tutta la documentazione, scheda censimento): http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000http://www.cronacacomune.it/notizie/primo-piano/Censimento-degli-alberi-monumentali-Italia

ASSESSORATO ALLA CULTURA – In programma da venerdì 20 a sabato 21 marzo nella sede di via delle Scienze 17 a Ferrara
Presentata la “24 ore della poesia” alla biblioteca Ariostea
11-03-2015

E’ stata presentata questa mattina, mercoledì 11 marzo nel Teatro Anatomico della biblioteca civica Ariostea a Ferrara, la seconda edizione della “24 ore della poesia”. L’iniziativa, in programma dalle 17 di venerdì 20 alle 17 di sabato 21 marzo (notte compresa, con appendice fino alle ore 19) sempre alla biblioteca Ariostea, è stata illustrata dal vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, dal dirigente del Servizio comunale Biblioteche e Archivi Enrico Spinelli, dal responsabile delle Attività culturali del Servizio Biblioteche e Archivi Fausto Natali e dai rappresentanti delle associazioni coinvolte. Sono intervenute all’incontro con i giornalisti anche Paola Mambriani e Lucetta Capra (Amici della Biblioteca Ariostea), Gianna Vancini (Gruppo Scrittori Ferraresi), Luisa Carrà (Società Dante Alighieri), Alberto Amorelli (Gruppo del Tasso) e Marcello Girone (Nuova Terraviva). Nel corso della maratona letteraria sono previsti interventi musicali e collegamenti skype con lettori sparsi in altri Paesi, nonchè un piccolo ristoro per i partecipanti alla fase notturna dedicata al MasterPoet, gara di improvvisazione poetica a partire dalle 2, fino all’alba.

LA SCHEDA (a cura del Servizio Biblioteche e Archivi Comunali)

“La poesia è morta. Viva la poesia” – Con la primavera ritorna anche “La 24 ore della poesia”

Per celebrare anche a Ferrara la Giornata mondiale della Poesia la Biblioteca Ariostea propone la seconda edizione de ‘La 24 ore della poesia’, una lunga maratona letteraria dedicata alla “più discreta delle arti”. Per esplorare il meraviglioso mondo della poesia, dalle 17 di venerdì 20 alle 17 di sabato 21 marzo – notte inclusa e con probabile appendice fino alle ore 19 – si alterneranno a Palazzo Paradiso letture, incontri, interviste, filmati, performance e interventi musicali.

La Giornata mondiale della Poesia è stata istituita dall’Unesco nel 1999 per sottolineare il ruolo imprescindibile dell’espressione poetica nella promozione del dialogo e della comprensione interculturale, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.

L’iniziativa ferrarese, organizzata dal Servizio Biblioteche e Archivi del Comune in collaborazione con numerose associazioni culturali cittadine, vuole condividere un breve itinerario di emozioni poetiche con tutti coloro che guardano alla poesia come arte della parola e manifestazione irrinunciabile dell’animo umano.

Il programma, ancora in via di definizione, prevede moltissimi interventi di cittadini, associazioni, scrittori ed editori. A rompere il ghiaccio della prima lettura venerdì 20 marzo sarà Massimo Maisto, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Ferrara.

Come se non bastasse, per animare la nottata, a partire dalle 2, si svolgerà la seconda edizione di MasterPoet, una gara/gioco di improvvisazione poetica. Gli aspiranti maestri di poesia si confronteranno a colpi di versi, liberi o in rima, su temi scelti dai tre giudici, due poeti e un editore.

Chi desiderasse partecipare leggendo e condividendo alcune poesie (o le proprie) può concordare l’orario chiamando lo 0532 418212/207 o inviando una E-mail a archibiblio@edu.comune.fe.it.

BIBLIOTECA RODARI – Pomeriggio di letture giovedì 12 marzo alle 17
“Belle storie, all’aria aperta” per bambini dai 3 ai 7 anni
11-03-2015

Sarà la storia ‘Il compleanno del signor Guglielmo’ ad aprire, giovedì 12 marzo alle 17 alla biblioteca comunale Rodari (viale Krasnodar 102), il pomeriggio di narrazioni per bambini dai 3 ai 7 anni. L’appuntamento proseguirà poi con altre avventure raccontate da Mirko Baroni. L’incontro rientra nel ciclo di narrazioni “Belle storie” in programma ogni giovedì pomeriggio nella sala Piccoli che questo mese ha come tema ‘All’aria aperta’.

CONFERENZA STAMPA – Convocata venerdì 13 marzo alle 11.30 in sala Zanotti
Le iniziative della “Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie”
11-03-2015

Venerdì 13 marzo alle 11,30 nella sala Zanotti della residenza municipale si terrà la presentazione delle iniziative della “Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie – 21 marzo 2015”. All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessora alla Sanità/Servizi alla Persona Chiara Sapigni, il referente del Coordinamento di Ferrara di Libera Donato Muscatella, la vice sindaco del Comune di Voghiera Isabella Masina e il presidente Arci Ferrara Paolo Marcolini.
CONFERENZA STAMPA – Venerdì 13 marzo alle 10.30, sala Arazzi della residenza municipale
Presentazione della 10.a edizione della serata di beneficenza “Un angelo di nome Giulia”
11-03-2015

Venerdì 13 marzo alle 10.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale si terrà la conferenza stampa di presentazione della decima edizione della serata di beneficenza “Un angelo di nome Giulia”, iniziativa a cura dell’associazione di volontariato Giulia onlus in programma il prossimo 20 marzo al Pala Hilton Pharma.

All’incontro con la stampa interverranno l’assessora comunale alla Sanità Chiara Sapigni, i rappresentanti dell’associazione promotrice Roberta Girotto e Michele Grassi, il conduttore della manifestazione Nicola Franceschini e il musicista Andrea Poltronieri.

INTERPELLANZE – Presentate dai gruppi M5S e FI in Consiglio comunale
Ricerca e sfruttamento di giacimenti di idrocarburi e accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati
11-03-2015

Queste le interpellanze pervenute:

– la consigliera Morghen (gruppo M5S in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora all’Ambiente Caterina Ferri in merito alla ricerca e allo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi;

– il consigliere Fornasini (gruppo FI in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora alla Sanità/Servizi alla persona Chiara Sapigni in merito al Progetto ministeriale relativo all’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati.

Vini delle Sabbie del Bosco Eliceo, regina di Comacchio e oro d’Argenta

da: organizzatori

Il Fortana e le Dop enologiche del Delta Padano incontrano l’anguilla e la filiera del grano

Nel corso della quale saranno presentati gli eventi di settore calendarizzati in occasione dell’edizione 2015 di due fra le principali manifestazioni di valorizzazione del ‘made in Fe’ agroalimentare: la 58° Fiera di Argenta (11/14 settembre) e la XVII Sagra dell’Anguilla a Comacchio (25 settembre/11 ottobre).

L’appuntamento – organizzato in collaborazione con Camera di Commercio di Ferrara, Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna e delegazione provinciale Ais-Associazione Italiana Sommelier – si terrà, accompagnato da un lunch-degustazione di specialità enogastronomiche tipiche e territoriali realizzato con il supporto di SimaBio, Tenuta Garusola, Agriturismo Vallesanta di Campotto e Trattoria Il Borgo di Comacchio,

MARTEDI’ 24 MARZO P.V. DALLE ORE 13 ALLE 14,30 A VERONAFIERE

Area Eventi Padiglione 1 – Regione Emilia Romagna

Interverranno il Sindaco di Comacchio, Marco Fabbri; il Vicesindaco di Argenta, Andrea Baldini; il Presidente di Consorzio Tutela Vini Doc Bosco Eliceo e Strada dei Vini e dei Sapori della provincia di Ferrara, Sante Baldini e il Presidente regionale dell’Ais – Associazione Italiana Sommelier, Annalisa Barison.

Nel corso dell’iniziativa Giovanni Bonfatti – rappresentante di Instagramers Ferrara – presenterà il challenge fotografico sui ‘vini delle sabbie del territorio ferrarese’ che si svolgerà nell’ambito ed in concomitanza con i due eventi.

Confidando in un positivo riscontro, mentre per motivazioni organizzative (i posti a sedere in sala sono limitati) ti chiedo cortesemente di voler confermare la tua presenza rispondendo a questa mail oppure con un cenno di riscontro alla segreteria organizzativa dell’evento c/o Strada dei Vini e dei Sapori della provincia di Ferrara (tel. 0532 205869 – segreteria@stradavinisaporiferrara.it), colgo l’occasione per salutarti cordialmente.

Art & Ciocc: l’arte del cioccolato arriva in piazza Garibaldi

da: ufficio stampa Finale Emilia

Torna a Finale, per il secondo anno consecutivo, “ART & CIOCC Il tour dei Cioccolatieri” che farà tappa in Piazza Garibaldi dal 13 al 15 marzo. L’evento è stato presentato questa mattina con una conferenza stampa dall’organizzatore Roberto Donolato di Mark.Co. & Co., dal sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli e dall’assessore alla Cultura, Massimiliano Righini. Assente giustificato, per motivi di lavoro, Massimo Magni, presidente del Comitato Attività Produttive.
La manifestazione verrà inaugurata ufficialmente alle 17 di venerdì 13 marzo in piazza Garibaldi, ma già dalle ore 16 gli undici maestri cioccolatieri provenienti da tutta Italia saranno al lavoro e gli stand potranno offrire ai visitatori le loro delizie per un dolce viaggio lungo l’Italia del cioccolato.
Sarà un vero e proprio itinerario del gusto lungo tutta l’Italia del cioccolato. Si potrà così trovare la “Cioccolateria Veneziana” e “Il Mondo delle Golosità” dalla provincia di Venezia con praline e dragees, “Chocolandia” di Brugherio con il cremino e le cioccolate calde, la “Croccanteria Bergamasca” di Martinego che propone delle tavolette croccanti davvero particolari e i macarons, “Tuttafrutta Stringhetto” con creme spalmabili al cioccolato e frutta disidratata e ricoperta di cioccolato. E poi soggettistica di ogni genere, dall’i-phone in cioccolato alle scarpe da tennis, alle borse alle attrezzi da lavoro negli stand di “ChocoPassion” di Merate, “Preziose Delizie” e “La Bottega del Dolce” dalla provincia di Treviso, “L’Artigiano Perugino” di Deruta, “Tipici sapori” dalla Provincia di Agrigento.
“ART & CIOCC – spiega l’organizzatore Roberto Donolato – è una manifestazione che riesce ad amalgamare e valorizzare, come nelle migliori ricette di cioccolatini e praline, diversi ingredienti: dall’artigianalità di produzioni di qualità, alla promozione di tipicità regionali, fino alla cultura di un consumo consapevole”.
Tante anche le attività collaterali – spettacoli ed esibizioni, giochi per bambini e adulti, mercatino dell’hobbistica e del riuso, apertura domenicale dei negozi eccetera – che verranno proposte nei tre giorni di ART & CIOCC. La manifestazione è organizzata dalla ditta di promozione eventi Mark. Co. & Co. srl di Padova e dal Comune di Finale Emilia, con la collaborazione del Comitato Attività Produttive di Finale Emilia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola.
“Si tratta di un gradito ritorno – dice l’assessore alla Cultura e alla Promozione del territorio, Massimiliano Righini – fortemente voluto da noi, così come dal Comitato Attività Produttive, ma anche dalla società organizzatrice che volentieri ha scelto di essere nuovamente presente nella nostra piazza Garibaldi, con maestri cioccolatieri provenienti da tutta Italia. Il Centro Storico di Finale Emilia costituisce un vero e proprio centro commerciale naturale, capace di soddisfare ogni esigenza d’acquisto, che merita di essere valorizzato in modo adeguato. Riteniamo che Art & Ciocc sia una manifestazione che contribuisce in modo concreto a questa valorizzazione, almeno quanto le altre manifestazioni cittadine di più lunga e consolidata tradizione, come la Fiera d’Aprile e Finalestense che ci attendono nei prossimi mesi”.
“Art & Ciocc” fa tappa a Finale per la seconda volta, dopo il successo del passato anno e la città della Bassa è l’unica non capoluogo di provincia che viene toccata dalla manifestazione. “Siamo orgogliosi di ciò – ha detto il sindaco di Finale, Fernando Ferioli – e ci auguriamo davvero che Art & Ciocc possa diventare un appuntamento fisso nel calendario delle manifestazioni finalesi”.

IL PROGRAMMA

VENERDÌ 13 MARZO
Nella mattinata
A lezione di cioccolato con i maestri cioccolatieri di Art & Ciocc.
Laboratori ed iniziative presso le scuole del territorio

Dalle ore 16 alle 21
Apertura degli stand dei cioccolatieri

Ore 17
Inaugurazione ufficiale alla presenza delle Autorità

SABATO 14 MARZO
Dall’alba al tramonto in Piazza Verdi
Mercatino dell’hobbismo e delle opere dell’ingegno

Dalle ore 9 alle ore 19
Apertura degli stand dei cioccolatieri

Dalle ore 15 alle ore 18.30
Musica e animazione per grandi e piccini
La bottega di Geppetto: laboratori di costruzione di giocattoli in legno

DOMENICA 15 MARZO
Dall’alba al tramonto in Piazza Verdi
Mercatino dell’hobbismo e delle opere dell’ingegno

Dalle ore 9 alle ore 19
Apertura degli stand dei cioccolatieri

Dalle ore 15 alle ore 18.30
I giochi del ludobus LEGNOGIOCANDO

Martedì 17 marzo, “Il Lago dei cigni” interpretato da Natalia Osipova

da: Ufficio stampa Studio Sottocorno

In diretta dalla Royal Opera House di Londra in 80 sale in tutta Italia

L’interpretazione di Natalia Osipova rende questa data un appuntamento da non perdere. La grande ballerina, entrata a far parte del corpo di ballo del Royal Ballet nel 2013, è riconosciuta a livello internazionale come la star assoluta del balletto mondiale.

Attraverso questa produzione, Anthony Dowell si è posto lo scopo di tornare ad un’ autentica versione della coreografia creata dal grande Marius Petipa e da Lev Ivanov nel lontano 1895 per il Teatro Mariinsky. Le scenografie di Yolanda Sonnabend si rifanno alla Corte Imperiale Russa di quel periodo, unendo accuratezza storica e fantasia gotica.

Le scene di corte del I e del III Atto presentano uno stile glamour ispirato a Carl Fabergé, mentre i celebri atti “bianchi” sono ricchi di nebbia, ombra e luce lunare.

Il lago dei cigni rappresenta la perfetta unione di coreografia e musica ed è diventato sinonimo del balletto stesso e fonte d’ispirazione per generazioni e generazioni di ballerini, nonché emblema della cultura popolare. Dai primi giorni del Vic-Wells Ballet, questo il nome della compagnia di ballo degli anni Trenta che diventò poi Royal Ballet, è stato uno dei titoli di punta al Covent Garden. Si tratta di una lunga ed importante storia, testimoniata dalla collezione di costumi e scenografie custodita negli archivi della Royal Opera, dove si trovano i tutù e le corone indossati da Odette/Odile nelle differenti epoche.

Odette/Odile Natalia Osipova Prince Siegried Matthew Golding

Orchestra della Royal Opera House

Direttore d’orchestra Boris Gruzin Produzione Anthony Dowell

Coreografia Marius Petipa e Lev Ivanov Scenografie Yolanda Sonnabend

Coreografie aggiuntive Frederick Ashton e David Bintley

Costo biglietto: 10 -15 euro

Venerdì 13 marzo, presso Torrione San Giovanni, il trio Siroko in concerto

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Venerdì 13 marzo, veleggiando sul repertorio del trio Siroko – che fonde armonia e improvvisazione jazzistica a suadenti sonorità della musica mediorientale – Somethin’Else incontra i suoni e i sapori del Mediterraneo più profondo lungo una rotta che conduce alla scoperta dell’Anatolia. La formazione, guidata dal chitarrista e compositore turco-olandese Tolga During, è completata da Achille Succi al sax alto e clarinetto basso e Marco Zanotti alle percussioni.

Venerdì 13 marzo (a partire dalle ore 20.00), veleggiando sul repertorio del trio Siroko, Somethin’Else incontra i suoni e i sapori del Mediterraneo più profondo lungo una rotta che conduce alla scoperta dell’Anatolia.
La formazione guidata dal chitarrista e compositore turco-olandese Tolga During, completata da Achille Succi agli ottoni e Marco Zanotti alle percussioni, affronta un affascinante repertorio costituito da composizioni originali che fonde sapientemente armonia e improvvisazione jazzistica a suadenti sonorità della musica mediorientale.
Nato ad Istanbul nel 1977, Tolga è cresciuto in una piccola isola nel nord dell’Olanda. Ha cominciato a studiare chitarra classica all’età di otto anni per passare poi a quella elettrica. Il trasferimento ad Amsterdam, appena maggiorenne, lo conduce alla scoperta del jazz e delle sonorità Manouche da cui viene letteralmente rapito, mentre alla fine degli anni ’90 forma il suo primo gruppo, il Tolga Trio, con cui registra “Bohemia”. Da allora gli album a suo nome sono divenuti otto, corollati da numerose esibizioni in prestigiosi festival e manifestazioni europee. La ricerca di sempre nuove sonorità è una costante in Tolga, come testimonia il recente utilizzo di una chitarra a due manici – uno dei quali è senza tasti – realizzata appositamente per il leader le cui composizioni sono state altresì utilizzate dal grande schermo, per programmi televisivi e documentari. Dal 2005 Tolga vive ed opera in Italia.
Così, tra portate dai nomi vagamente onomatopeici come iman bayildi o armut tatlisi, pazientemente elaborati dagli chef del Torrione e composizioni ariose e ben strutturate, sarà un piacere lasciarsi trasportare nelle sognanti atmosfere di luoghi lontani.
È consigliata la prenotazione della cena al 333 5077059 (dalle 15:30). L’ingresso a offerta libera è riservato ai soci Endas.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena: 333 5077059 (dalle 15:30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso a offerta libera è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

ORARI
Cena: a partire dalle ore 20.00
Intrattenimento musicale a partire dalle ore 21.30

Sabato 14 marzo, presso l’Ibs, Matteo Bianchi presenta il libro “La metà del letto”

da: Responsabile Eventi Libreria IBS.it Ferrara

Dialoga con l’autore Roberto Pazzi

Per te, che cos’è la metà del letto? Questa volta ci si mette la poesia a tradurre i desideri del lettore. Poesia e basta, è la premura di Matteo Bianchi per la libreria Ibs + Libraccio dove, insieme a Roberto Pazzi, sabato 14 marzo, alle 18, presenterà la sua ultima raccolta, La metà del letto (Barbera Editore, 2015, pp. 128). Palazzo San Crispino ospiterà la sua quarta pubblicazione, data alle stampe con gli interventi critici di una madrina e un padrino d’eccezione: Anna Maria Carpi, traduttrice del Nietzsche poeta per Einaudi, e lo stesso Pazzi, che ha aperto la sua intensa introduzione passando il testimone al giovane Bianchi, come il grande Vittorio Sereni fece con lui, nel 1970. «Un giovane di Ferrara – esordisce la Carpi a suo modo – per tradizione la “città del silenzio”, che il terremoto ha da ultimo avvolto in un un’aura di dramma e precarietà, parlava al suo esordio (Fischi di merlo, Venezia, 2011) delle nebbie padane come di polvere da abbandono e mancanza di fuoco, di sangue nuovo. Ora, in queste quasi cento nuove poesie, fra esplosioni di energia e appelli al sogno di essere compreso e condiviso, tira coraggiosamente le somme della sua condizione esistenziale: Più cerco una destinazione / razionale, un cassetto, / più mi sento annegare».

Qui c’è Bianchi totale. Il poeta che fissa gli scorci, annota i discorsi, rapina le occhiate. Il suo è un andare sicuro nell’incerto dell’amore, dei cimiteri, delle sigarette mezze fumate, della neve, del piacere corrisposto e insoddisfatto con il clamore dei suoi anni e di questo tempo. L’autore consegna al lettore anche la parola d’ordine del suo cosmo poetico e del proprio randagismo letterario, oltreché di cellule e sensi: Solo contemplo un altrove, / ma vero, almeno nella finzione. / Non si può correggere / la crescita di un’edera. Tradotto in inglese, francese e olandese, nonché selezionato di recente da Alberto Bertoni per l’atlante di poesia contemporanea dell’Università di Bologna, Matteo Bianchi è approdato a un editore che sa il fatto suo, dal respiro nazionale e oltre. E grazie a qualche manciata di versi che sabato leggerà alla sua città con gli amici Roberto Dall’Olio e Alessandro Tagliati. Versi scritti per avvicinarsi agli altri e non smarrirsi, alla ricerca della propria ombra.

Giovedì 12 marzo, Dante a Casa Cini

da: organizzatori

Continua il viaggio a casa Cini con la guida di Dante. Viaggio che coinvolge mente e cuore e invita, guardando la vita dei personaggi danteschi, a guardare l’umanità e se stessi.
Giovedì 12 marzo alle ore 17 nel salone di Casa Cini secondo incontro sulla Divina Commedia con la guida preziosa attraverso il Purgatorio cercando anche noi di uscire in alto. Un cammino di purificazione che ognuno è chiamato a fare.

Coldiretti: tanti coloranti e poca frutta, il parlamento europeo interroga la commissione

da: ufficio stampa Coldiretti

I sedicenti succhi di frutta all’arancia rossa contengono anche meno del 12% di succo d’arancia e molti coloranti, ingannando di fatto i consumatori.

Lo scandalo dei sedicenti succhi di frutta “arancia rossa” con coloranti e poca frutta arriva alle porte della Commissione Europea. “Può succo di frutta dalla denominazione ‘arancia rossa’ essere venduto con quantità irrisorie di frutta inferiori al 12 per cento? E possono essere legittimamente usati coloranti (come l’E120) che ingannano il consumatore, suggerendo una presenza ben più elevata di succo di arancia rossa?”.

Questi gli interrogativiposti dal Parlamento europeo alla Commissione. Non solo. Nell’interrogazione parlamentare, il deputato Giovanni La Via ha chiesto come possa la Commissione assicurare che i controlli svolti dalle autorità nazionali riescano a garantire la presenza effettiva di arancia rossa e non di coloranti. E se ritenga in essere una vera e propria frode alimentare in caso l’arancia non sia presente, o sia presente in quantità molto basse. Il consumatore infatti risulta immediatamente ingannato dalla vista a prescindere da ogni altra considerazione su ingredienti effettivamente dichiarati.

Ma un ulteriore aspetto rilevato da La Via riguarda la presenza del colorante “cocciniglia”, senza che i consumatori siano informati. Tra i succhi di frutta che fanno supporre une presenza di frutta più elevata di quella realmente presente, oltre a quelli che nella denominazione riportano “arancia rossa” in modo fuorviante, vi sono gli Ace (addizionati di grandi quantità di zucchero e coloranti, ma con bassissima presenza di arancia, carota e limone).

Molte bibite giocano sulfraintendimento del consumatore, che anziché intendere la bevanda come “di fantasia”, o a base di frutta, sono ingannati da nomi come “arancia rossa”, e presuppongono una presenza ben più sostanziale di succo di arancia, che invece è decisamente scarsa per dei veri e propri succhi di frutta.

Sabato 14 marzo presentazione del libro “Iris & Lilly” di Angela Scipioni

da: Autori a Corte

introduce lo scrittore Andrea De Carlo
Bompiani editore
modera Sergio Gnudi

Angela Scipioni è una scrittrice. Nata e cresciuta a Rochester, nello stato di New York, attualmente vive in Italia, sulla costa ligure, dove ha lavorato come direttrice e consulente alberghiera.
Nel 2014 pubblica per Bompiani Iris & Lily, scritto a quattro mani con la sorella Julie.
Iris Capotosti vive sulla costa ligure, sua sorella Lily nello stato di New York.
Nel corso di uno scambio di e-mail, un giorno, cominciano a rievocare episodi del loro passato. Cresciute negli Stati uniti degli anni ’60 e ’70 in una numerosa famiglia italo-irlandese, le due sorelle ripercorrono così le loro storie, prima di bambine, poi di giovani donne, in un ambiente maschilista, dove sperimentano povertà, abbandono, maltrattamenti e favoritismi.
Sposate entrambe in giovane età, si ritrovano così presto intrappolate in un matrimonio soffocante, dal quale saranno costrette ad uscire per poter riaffermare la propria identità.
Attraverso i racconti le due sorelle si confrontano così con dubbi, malintesi e risentimenti del loro passato, evidenziando le diverse reazioni e percezioni.

Giovedì 12 marzo riapre il nido comunale “Il Giglio”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Riapre domani, giovedì 12 marzo 2015, il nido comunale d’infanzia “Il Giglio” (Via Fattibello, 8). Dopo il guasto riscontrato sabato scorso, l’Amministrazione Comunale ha individuato una soluzione provvisoria, ma efficace per ripristinare il riscaldamento della struttura e garantire così una temperatura di comfort adeguata per la ripresa delle attività. L’intervento dei tecnici è stato tempestivo, ma è precisa volontà dell’Amministrazione Comunale realizzare quanto prima un nuovo impianto di riscaldamento, per porre definitivamente rimedio alla problematica rilevata. I genitori potranno riaccompagnare i bimbi al nido già da domani mattina (12/03/2015).

Si apre il sipario sul Trofeo delle Regioni, 235 gli atleti in gara

da: ufficio stampa Trofeo delle Regioni

Al Palaghiaccio di Fanano dal 13 al 15 marzo.
Si tratta della competizione di maggior rilievo in ambito giovanile per il pattinaggio artistico, danza e sincronizzato su ghiaccio. In passato ha incoronato atleti del calibro di Carolina Kostner. A impreziosire l’evento anche la prima edizione del Gala Appennino che avrà tra i protagonisti gli olimpionici Nicole Della Monica e Matteo Guarise e la campionessa italiana Giada Russo. Il sindaco Stefano Muzzarelli: “Un’occasione straordinaria anche di marketing territoriale. Ospiteremo oltre 500 persone tra atleti, accompagnatori e giudici”

Sono 235, in maggioranza ragazze, di età compresa tra gli 8 e i 15 anni: questi i dati principali sui partecipanti all’edizione 2015 del Trofeo delle Regioni, la manifestazione del circuito federale FISG di maggior rilievo in ambito giovanile per il pattinaggio artistico, danza e sincronizzato su ghiaccio, che per la prima volta si terrà in Emilia Romagna, al Palaghiaccio di Fanano. Gli iscritti arrivano da tutte le delegazioni italiane: 174 sono gli atleti che gareggiano individualmente, 34 maschi e 140 femmine; a loro si aggiungono altri 61 pattinatori che gareggeranno in gruppo rappresentando 18 squadre.

Si tratta dei migliori atleti usciti dai campionati regionali; oltre a premiare i rappresentanti di ciascuna categoria, il Trofeo sancirà la migliore regione della stagione sulla base dei risultati ottenuti dai suoi atleti. L’atleta più giovane ha 8 anni, è un maschio, e proviene dalla Valle d’Aosta, le più grandi compiranno 16 anni dopo l’estate, sono ragazze, e provengono da Torino e Roma.

Le città del nord Italia sono le più rappresentate (Trento, Bolzano, Belluno e Feltre, Aosta, Torino, Milano, Monza, Varese, Bergamo, Cortina, Verona, Padova, Parma, Modena), ma non mancano società sportive da Roma e Napoli.

Questa competizione, fra le più importanti del settore a livello nazionale e di lunga tradizione, ha permesso di scoprire atleti del calibro di Carolina Kostner, la coppia di danza Luca Lanotte e Anna Cappellini, Valentina Marchei, Nicole Della Monica.

Nella tre giorni di gara sarà possibile assistere a tutte le specialità del pattinaggio di figura su ghiaccio: dall’artistico individuale – maschile, femminile, a coppie – alla danza fino al sincronizzato, specialità in grande crescita che piace per armonia e sincronismo dei movimenti.

Perla della manifestazione sarà la prima edizione del Gala Appennino che sabato 14 marzo dalle 21 vedrà scendere in pista pattinatori di livello internazionale. Tra gli atleti di punta, la coppia olimpionica Nicole Della Monica e Matteo Guarise – padrini dei ragazzi del Trofeo –, la campionessa italiana senior Giada Russo e Chiara Calderone, tra le migliori pattinatrici italiane junior.

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L’evento inizierà venerdì 13 marzo alle 8.30 con le prove delle atlete Principianti “B” e le iscritte al gruppo “A” (dalle 11.30 alle 14.30 circa), e si concluderà domenica 15 marzo con gli appuntamenti di Danza e Sincronizzato.

Un aiuto a sostegno di Aseop:
Un occhio particolare è riservato alla beneficienza: in occasione del Trofeo 2015 sarà allestito uno spazio dell’ASEOP per far conoscere La Casa di Fausta di cui Nicole e Matteo sono testimonial: l’edificio, che presto sorgerà nei pressi del Policlinico di Modena, accoglierà i bambini ricoverati in Oncoematologia pediatrica e i loro familiari.

Grazie a:
Risport, Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Eidos. Panathlon Modena, Croccante tradizionale di Fiumalbo, Acetaia Bazzani, Syncronet, Parmigiano Reggiano, Mokà, Karisma, Latteria Cimone, AGC Grafiche, VTRACK.

L’evento è possibile grazie al sostegno di
Risport, Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Eidos, Panathlon Modena, Nevent Comunicazione, Croccante tradizionale di Fiumalbo, Acetaia Bazzani, Syncronet, Parmigiano Reggiano, Mokà, Karisma, Latteria Cimone, AGC Grafiche, VTRACK.

Falcone e Borsellino, 20 anni dopo

da:ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Ingressi agevolati per Unife al De Micheli

Proseguono le iniziative agevolate di invito a teatro dedicate a tutta la comunità dell’Università di Ferrara, offerte dall’Ateneo e dal Teatro Comunale De Micheli di Copparo (FE) e organizzate dall’Ufficio Comunicazione ed eventi di Unife.
E’ ora la volta di “Novantadue. Falcone e Borsellino, 20 anni dopo”, lo spettacolo di Claudio Fava, con Filippo Dini e Giovanni Moschella, allestimento e regia di Marcello Cotugno, produzione BAM teatro, in collaborazione con XXXVII Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano e Festival L’opera Galleggiante, che si terrà giovedì 12 marzo alle ore 21 al De Micheli.

Tariffe agevolate per Unife: 1 euro per gli studenti, 2 euro per i dipendenti e 5 euro per i familiari.

Per consentire la maggiore partecipazione, il Teatro De Micheli ha approntato un servizio di trasporto gratuito, mettendo a disposizione due navette da Ferrara andata/ritorno.

(Ex)change your life! Come fare un’esperienza all’estero con i progetti di mobilita’ dell’Unione Europea

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

L’incontro con Sophia Salmaso e Rita Vita Finzi all’ISIT Bassi-Burgatti.
Quarto appuntamento domani, giovedì 12 marzo, dalle ore 11.15 alle ore 13 nell’Aula Magna dell’ISIT Bassi-Burgatti di Cento (Ferrara), per il ciclo di conferenze riservato agli studenti dell’Istituto, organizzato dalle Professoresse Poppi e De Laurentiis dell’ISIT Bassi-Burgatti in collaborazione con il Centro di Documentazione e Studi sulle Comunità europee dell’Università di Ferrara.

La conferenza dal titolo “(Ex)change your life! Come fare un’esperienza all’estero con i progetti di mobilita’ dell’Unione Europea”, sarà introdotta da Sophia Salmaso, Responsabile del Centro di Documentazione Europea di Unife e vedrà protagonista Rita Vita Finzi, Responsabile dell’Agenzia locale Eurodesk per la Mobilità Educativa Transnazionale dei Giovani del Comune di Ferrara, che ci anticipano l’argomento dell’incontro… “All’interno del programma Erasmus+ esistono, oltre al più conosciuto Erasmus per gli studenti universitari, molte altre azioni di mobilità internazionale, come ad esempio gli Scambi Culturali e il Servizio Volontario Europeo (SVE), che consente di rendersi utili agli altri e contemporaneamente di viaggiare, conoscere altre culture e vivere momenti indimenticabili grazie al contributo della Commissione Europea. Il Servizio Volontario Europeo è un’esperienza di volontariato internazionale di lungo periodo in un altro Paese dell’Unione europea e consente ai giovani dai 17 ai 30 anni di vivere fino a 12 mesi all’estero prestando la propria opera in un’organizzazione no-profit. L’obiettivo del programma, che è interamente finanziato dalla Commissione Europea, è quello di migliorare le competenze dei giovani. Lo SVE ha rappresentato per molti ragazzi un’opportunità di crescita e di arricchimento personale insostituibile, ed è per questo che è necessario farlo conoscere a quanti più giovani possibile”.

Sabato 14 marzo con Luigi Vitellio

da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara

Sabato 14 marzo dalle ore 9:30, presso il Wunderkammer di Via Darsena, 57 – Ferrara, presenteremo il nostro programma per la guida del partito provinciale.
Non sarà un punto di partenza, né ancor meno un punto di arrivo, ma il proseguimento dei confronti avviati, in questi mesi, nei circoli del PD e nella società.
Non sarà solamente una presentazione, ma anche un momento di ascolto ed approfondimento delle tematiche che toccano la vita economica, sociale e politica della nostra zona.

Educare alla Legalità: gli alunni delle Elementari a lezione dal sindaco

da: ufficio stampa Comune di Copparo

Nei giorni 24 Febbraio e 3 Marzo le classi VªA e VªB della scuola primaria Oreste Marchesi si sono recate in visita alla Sala Consigliare del Comune di Copparo. La lezione fa parte del progetto educativo “Educare alla legalità”. Gli alunni sono stati accolti in un’atmosfera suggestiva, calda e accogliente dal sindaco Nicola Rossi, dall’assessore Martina Berneschi, dal responsabile dell’ufficio Comunicazione Giuliano Giubelli e da Raffaella Furiani segreteria del Sindaco.
I bambini, visibilmente emozionati, si sono seduti sui “banchi” del Consiglio comunale dove il sindaco ha spiegato loro, con un linguaggio semplice e comprensibile, i meccanismi dell’Amministrazione comunale. In seguito gli alunni hanno rivolto alcune domande al sindaco Rossi, ponendo l’accento su diversi aspetti quali: l’impegno che richiede un ruolo così importante, il senso di responsabilità, il peso dei momenti difficili. È intervenuta anche la vicesindaco Berneschi che al quesito di una bambina sui centri ricreativi per i ragazzi ha risposto dicendo che anche la piazza o i giardini possono esserlo se si sviluppa il senso di appartenenza a un territorio come bene comune.
Questo concetto del Bene Comune è l’obiettivo che le insegnanti hanno voluto dare alla giornata: la consapevolezza della “Res Publica”. Concetto che è stato trasmesso in modo esemplare agli alunni dal sindaco Nicola Rossi.

Se trattassimo la città come casa nostra

Perché quando andiamo all’estero non sporchiamo? Perché in casa nostra è tutto pulito e in piazza no? La città è prima sporcata dai cittadini e poi, forse, non pulita dai gestori del servizio. Parliamone.
Il servizio di spazzamento e più in generale di pulizia del suolo è parte integrante del ciclo dei rifiuti sia nell’affidamento (e dunque concessione) sia negli aspetti economici (tassa-tariffa). Il tema della pulizia del suolo è di grande rilevanza e talvolta di evidente criticità rispetto alla qualità dei servizi erogati ai cittadini. Spesso viene trascurato e il livello di attenzione è minore rispetto alla raccolta e dallo smaltimento, mentre invece è spesso al centro di criticità. Spesso si riscontra che il servizio di spazzamento non presenta confini ben definiti né criteri chiari, come avviene ad esempio per i servizi di raccolta, in quanto varia da servizi propri della pulizia del suolo ad altri non propri (come ad esempio la raccolta ingombranti o il diserbo stradale).
L’efficacia dell’azione del servizio di pulizia del suolo è rappresentata dalla qualità che esso raggiunge. Una peculiarità del servizio di spazzamento dunque è relativa alla difficoltà di utilizzo di parametri diretti e oggettivi per la misura dell’efficacia del servizio. E’ però anche vero che raramente riceviamo informazioni in merito alla organizzazione di questo servizio. L’obiettivo complessivo dei servizi di spazzamento e pulizia principalmente è quello di rendere sicuri e liberi da materiale estraneo i luoghi aperti ai cittadini; deve dunque essere raggiunto tramite chiare, trasparenti e condivise regole di effettuazione dei servizi da parte dei gestori e il loro monitoraggio e controllo ma anche tramite la responsabilizzazione sull’utilizzo del territorio da parte delle utenze. I principi di base del sistema devono basarsi su:
– chiara individuazione esigenze del territorio;
– scelte condivise al fine di assicurare che la comunità riceva il miglior servizio in accordo con le proprie esigenze (comprensione e disponibilità da parte della comunità a pagare per l’incremento dei servizi);
– garanzia dell’effettuazione del controllo tramite strumenti e parametri misurabili e confrontabili sia tecnicamente sia economicamente
– garanzia della divulgazione delle informazioni sui servizi erogati, sull’accesso agli stessi e sui risultati del monitoraggio e controllo;
-garanzia che sia perseguito il miglioramento continuo del servizio (innovazione tecnologica e efficientamento);
Le scelte specifiche territoriali devono allora partire da alcuni principi fondamentali tra cui gli standard di spazzamento e pulizia, la scelta del numero di cestini stradali devono essere basati sul tipo di utilizzo delle aree. Nella organizzazione del servizio si devono imporre livelli differenti di “pulizia” e il territorio deve essere suddiviso in zone connesse all’utilizzo e al volume di traffico, ma soprattutto la zonizzazione e i livelli devono essere condivisi e concertati. Se un livello di pulizia non è mantenuto in una certa zona, il programma operativo deve definire un tempo entro il quale il gestore dei servizi deve garantire l’intervento per riportarlo al suo livello. Questo chiedono i cittadini.
E’ importante che i piani industriali aziendali e soprattutto i criteri di regolazione di questo servizio si basino su questi semplici indicazioni. Un approccio strutturato sul coinvolgimento del sistema nella sua intera filiera deve essere allora attivato partendo da un lungo e complesso percorso di consultazione e coinvolgimento dei diversi soggetti coinvolti (dalla definizione dei livelli, alla suddivisione delle zone, al tipo di monitoraggio).
I comportamenti e i giudizi degli cittadini verso i servizi di spazzamento e pulizia variano da atteggiamenti proattivi e di priorità sul servizio ad atteggiamenti di disinteresse e poco attivi; questo spesso è un problema, ma da questa considerazione di fondo si deve partire: un territorio è sporco prima di tutto perché viene sporcato e poi (solo dopo) dal mancato servizio di pulizia. Un programma di informazione-consultazione continua deve permettere allora di definire il quadro delle criticità per poi dare risposta e informazione sulle reali esigenze.
Il servizio di spazzamento e pulizia individua le modalità di rimozione dei rifiuti per strada e quindi diventa fondamentale correlarlo al servizio di raccolta dei rifiuti (indifferenziato e differenziato). Elemento fondamentale per una corretta esecuzione è la programmazione degli interventi specifici (sia standardizzati sia a necessità) delle postazioni di conferimento dei rifiuti. Il livello (frequenze), il numero di risorse impiegate il tipo di mezzi legati al servizio sopraccitato è quindi connesso alle metodologie di raccolta dei rifiuti (stradali, isole ecologiche di base, sistemi di prossimità, sistemi a sacco, etc.) implicando una differente organizzazione e livello di risorse impiegate. Un obiettivo di standard qualitativo può essere raggiunto in maniera efficiente e economica utilizzando un corretto “mix organizzativo” differenziando le quantità di risorse impiegate per area omogenea ed individuando la corretta frequenza di erogazione. La qualità del servizio di pulizia del suolo si esprime mediante parametri di efficacia: la misura di tali parametri risulta oggettivamente di non facile applicabilità. Quindi è importante stabilire opportuni standard di servizio e la verifica del rispetto di tali standard. Una proposta metodologica innovativa, anche se di facile attuazione, potrebbe essere quella di avviare un vero e proprio “patto territoriale” che coinvolga tutti gli attori individuando diritti e doveri (regolatore, ente locale, gestore, utente/cittadino).
Obiettivo di sintesi è che tutti i servizi debbano essere di qualità e a costi standard, rispondere alle reali esigenze della comunità, essere accessibili agli utenti per cui è previsto e responsabilizzare gli utenti nel mantenimento degli standard qualitativi. I responsabili delle regolazione del servizio devono prevedere continui miglioramenti quantitativi e qualitativi, prevedere consultazioni della comunità in relazione ai servizi forniti, produrre regolarmente report e informazioni per la comunità sulle azioni fatte in relazione ai principi annunciati e programmati. I cittadini che amano la loro città lo richiedono.

Sabato 14 e domenica 15 marzo, musical “Dio, che meraviglia!”

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Si intitola “Dio, che meraviglia!” il musical che va in scena per la prima volta a Ferrara , sabato 14 marzo alle ore 20,30 (ed in replica domenica 15 a partire dalle ore 16,00) alla Sala San Francesco (in via Savonarola, 3)
Lo spettacolo mette in scena il tema della “famiglia” ed è tratto dal testo teatrale originale di Carlo Tedeschi, scrittore, pittore, autore e regista teatrale, che da oltre 30 anni ha messo al servizio dell’educazione dei giovani tutta la sua capacità e produzione artistica, per diffondere i valori di pace, amore e fratellanza. Introdotto dal giovane tenore ferrarese Ludovico Creti, il musical terrà a battesimo cittadino i giovani artisti dell’Accademia “Arte Luce” di Baura, attiva da tre anni a Ferrara come organo di formazione professionale dell’Associazione Progetto d’Amore onlus: lo spettacolo è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, Coordinamento Provinciale di Ferrara e con il Patrocinio dell’Arcidiocesi Ferrara-Comacchio. Decisivo anche il contributo della Associazione Dare e della Fondazione Leo Amici. Alla serata interverrà Sua Eccellenza Mons. Luigi Negri, Arcivescovo della Diocesi . Ospite d’onore sarà il regista Carlo Tedeschi.
“Dio che meraviglia!” ha come protagonisti sei personaggi tra loro sconosciuti alla ricerca di una risposta intensa al loro bisogno d’amore in una notte magica, nella quale l’apparizione di una stella dà il via ai loro desideri più profondi.
“Danza, recitazione, canto, musica sono gli ingredienti di uno spettacolo vissuto come esperienza personale prima ancora che teatrale” dichiarano Mario Goldoni e Silvia Vertuani, presidente e vicepresidente dell’associazione Progetto d’Amore onlus: “Le arti, hanno sempre un valore pedagogico, aggiungono, favoriscono la comunicazione, l’apertura, la relazione interpersonale quotidiana, l’autostima ed avviano alla scoperta della bellezza, in questo caso all’interno di un’ esperienza condivisa di fede cristiana!”.
Lo spettacolo, preceduto in questi giorni da uno stage che ha coinvolto la classe IV del Liceo “G. Carducci” di Ferrara , ad indirizzo musica e spettacolo, sotto la guida di Annamaria Bianchini, direttore artistico delle compagnie teatrali di Carlo Tedeschi, è sostenuto da Ascom Confcommercio Ferrara:” Abbiamo accolto volentieri l’opportunità di stare al fianco di questo progetto di grande valore educativo – commentano Giulio Felloni e Davide Urban – rispettivamente presidente provinciale e direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara – perchè coinvolge i giovani in modo attivo, facendoli lavorare assieme, spingendoli a maturare esperienze comuni. L’Associazione si muove, infatti, nella direzione di supportare i progetti che abbiano a cuore lo sviluppo dell’intera città di tutte le sue componenti con particolare riferimento ai giovani ed alle famiglie”.

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Mobilità pendolare: giovedì 12 marzo, conferenza stampa di Donini

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Treni, l’assessore Donini presenta un’iniziativa sulla mobilità pendolare: conferenza stampa in Regione domani, giovedì 12 marzo alle 12

Una presa di contatto diretta con i problemi legati al trasporto pubblico locale, con particolare attenzione alla mobilità pendolare. E’ questa l’intenzione dell’assessore ai Trasporti della Regione Raffaele Donini, che avvierà un’iniziativa utile a mettere a fuoco le principali difficoltà incontrate da chi, ogni giorno, utilizza per lavoro o per studio il trasporto ferroviario. L’assessore ne parlerà con i giornalisti durante la conferenza stampa in programma domani, giovedì 12 marzo alle ore 12; l’appuntamento è nella sala stampa della giunta regionale (viale Aldo Moro 52, 12° piano). Sarà presente Renato Golini, presidente del Crufer (Comitato regionale degli utenti ferroviari dell’Emilia-Romagna).

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Expo: forum il 12 marzo a Bologna a 50 giorni dall’evento

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Expo Milano 2015 – Il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini incontra i protagonisti del territorio a 50 giorni dall’apertura dell’Esposizione Universale. Appuntamento organizzato a Bologna giovedì 12 marzo assieme a QN Quotidiano Nazionale e Il Resto del Carlino: tra i protagonisti Diana Bracco Presidente di Expo 2015 e Commissario generale di Sezione di Padiglione Italia

La regione Emilia-Romagna è pronta a Expo Milano 2015 e fa il punto a 50 giorni dall’apertura. Il forum, organizzato con il Gruppo Editoriale QN Quotidiano Nazionale e Il Resto del Carlino nell’ambito delle celebrazioni per i 130 anni dalla nascita del quotidiano bolognese, si svolgerà a Bologna giovedì 12 marzo – a partire dalle ore 16 nella sede della Regione di viale della Fiera 8 – e segue quello che si è tenuto lo scorso anno “400 giorni a Expo” nell’ottica di un ampio coinvolgimento del territorio per dare maggiore forza alla presenza dell’Emilia-Romagna sullo scenario globale di Expo Milano 2015.
All’appuntamento di Bologna interverranno il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il direttore di QN Quotidiano Nazionale e Il Resto del Carlino Andrea Cangini e Diana Bracco, presidente di Expo 2015 e Commissario generale di Sezione di Padiglione Italia.
Previsti anche gli interventi degli assessori regionali Simona Caselli (Agricoltura) e Raffaele Donini (Trasporti e Infrastrutture), e del sindaco di Bologna, Virginio Merola. Special guest Miriam Lueck Avery, Direttore Programma Healt Horizon Global Food Outlook Institute For The Future di Palo Alto, California – Partner of Food innovation Program.
Diversi anche gli ospiti rappresentanti di Enti, Associazioni, Imprese e Cooperative che saranno protagoniste ad Expo. Tra loro Giovanni Beccari di Cefa Onlus (la ong bolognese il cui progetto ‘Africa Milk Project’, realizzato con Granarolo, è stato scelto come best practice mondiale sul tema “nutrire il pianeta” e insieme a soli altri quattro progetti analoghi nel mondo saranno rappresentati nel Padiglione Zero di Expo); Duccio Campagnoli, Presidente Bologna Fiere (Padiglione della Biodiversità); Chiara Nasi Presidente Cir Food (la cooperativa reggiana gestirà i servizi di ristorazione di Expo); Marco Prandi (Presidente Consorzio Vacche Rosse – Parmigiano Reggiano); Annalisa Sassi (Delegata al progetto Expo Milano 2015 Confindustria Emilia-Romagna) e Maurizio Torreggiani (Presidente Unioncamere Emilia-Romagna).

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Rossi e Corsini, mai parlato di spostamento del Moto Gp da Misano a Imola

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Regione, Moto Gp. Il Sottosegretario Rossi e l’Assessore Corsini: “La Regione lavora per allargare l’offerta sportiva sul territorio, senza spostare eventi da una sede all’altra. Non esiste una nostra apertura per portare il Moto Gp da Misano a Imola”

“Il nostro obiettivo è quello di quello di promuovere, nel loro complesso, gli eventi sportivi sul territorio regionale. Quindi non pensiamo certo di favorire o sostenere il trasloco della Moto Gp dal circuito di Misano Adriatico, dove tradizionalmente si svolge la gara, all’autodromo di Imola. Il nostro impegno è quello di favorire il moltiplicarsi degli eventi, non quello di spostarli da una sede all’altra”.
Lo hanno sottolineato Andrea Rossi, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna e l’Assessore al Turismo Andrea Corsini, commentando le dichiarazioni del consigliere regionale della Lega Nord Daniele Marchetti, secondo il quale la Regione avrebbe fatto una sorta di apertura al trasloco della Moto Gp da Misano ad Imola.
“Abbiamo risposto ad una interrogazione di Marchetti – spiegano Rossi e Corsini – dicendo che siamo naturalmente interessati ad iniziative che possano rilanciare l’Autodromo di Imola, sia da un punto di vista sportivo che turistico. Ma è fuori questione che la Regione intenda farlo a scapito di un circuito prestigioso quale è il “Marco Simoncelli” di Misano Adriatico, che rappresenta un motivo di orgoglio e di vanto per l’Emilia-Romagna”.
“Noi – concludono il Sottosegretario e l’Assessore regionale al Turismo – siamo per far crescere le opportunità del sistema Emilia-Romagna, e quindi siamo impegnati affinchè la Motor Valley regionale sia potenziata come sistema, con il contributo e la valorizzazione delle eccellenze dei territori circostanti”.

IL CASO
Il preside dell’Ipsia: “Diamo dignità ai ragazzi che seguono la vocazione al lavoro”

2. SEGUE – L’Ipsia, “Ercole I d’Este”, Istituto professionale per l’industria e l’artigianato di Ferrara, è nel pieno di un processo di grande rinnovamento che coinvolge tutta la scuola. Dopo aver attraversato qualche periodo di difficoltà, che abbiamo raccontato nella prima parte dell’intervista [vedi], un gruppo molto motivato di docenti, il preside Roberto Giovannetti e il vicepreside Gianluca Rossi, stanno trasformando l’istituto attraverso una progettazione innovativa. In particolare, quest’anno hanno avviato un Progetto Sperimentale triennale che mira a coinvolgere i ragazzi con strategie e con attività motivanti come la realizzazione di laboratori espressivo-creativi rivolti alle classi prime (teatro, musica rap e videomaker), attività di tutoraggio degli studenti del triennio, l’attivazione di un gruppo studentesco che si occupa della cura degli ambienti e delle relazioni. Il progetto rientra nell’ambito del Protocollo d’intesa per la prevenzione del bullismo e delle devianze giovanili che vede coinvolti, tra gli altri Promeco, Provincia, Prefettura, ufficio minori della Questura e l’Università di Bologna.

Abbiamo incontrato il dirigente scolastico Roberto Giovannetti e il vicepreside Gianluca Rossi, coinvolto nel gruppo tecnico del progetto sperimentale insieme alle professoresse Guglielmetti e Santoro, tra gli artefici del rinnovamento dell’Istituto, per farci illustrare il progetto e capirne la portata.

Come nasce il progetto sperimentale che avete avviato con la Prefettura e in cosa consiste?

Il preside Roberto Giovannetti e il vicepreside Gianluca Rossi
Il preside Roberto Giovannetti e il vicepreside Gianluca Rossi

Abbiamo attivato tre laboratori: uno di teatro, uno di musica, uno di video-interviste. Questo progetto nasce da una rinnovata sensibilità alle esigenze degli studenti che ho trovato in un gruppo di insegnanti particolarmente attenti e motivati, quando sono arrivato all’Ipsia tre anni fa. Pieni di idee, avevano messo in campo energie incredibili che faticavano però a concretizzarsi, ciò che mancava loro era soltanto quel supporto che solo un dirigente può garantire. A volte hai la fortuna di incrociare lo sguardo di chi la pensa come te. Questo incontro ha generato un effetto volano che ha poi messo in moto tutte le risorse umane e professionali presenti nella scuola. Non abbiamo inventato nulla di nuovo, abbiamo solo messo a sistema e coordinato tutta una serie di attività, processi e iniziative che esistevano già (l’attenzione alle regole civili, i progetti con Promeco, con operatori esperti, etc.), ma con uno spirito di fiducia reciproca. Questo saldatura interna delle componenti della scuola ha trovato all’esterno, presso Prefettura, Questura e Promeco, una grande attenzione e capacità di ascolto rispetto alle nostre problematiche. Dopodiché, questo insieme di adulti motivati hanno formulato un progetto nato per avere i caratteri della sistematicità e un respiro a lungo termine, il progetto infatti è triennale.

Qual è l’obiettivo del progetto?

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I ragazzi della 1a MC e due dei ragazzi tutor

L’obiettivo principale è cercare di rivalutare le risorse umane presenti all’Ipsia, in particolare far sentire ai ragazzi di non essere arrivati nella scuola peggiore della provincia, ma in un luogo dove si fanno esattamente le stesse attività che si fanno nelle altre scuole, dove gli adulti credono in loro e che in ognuno c’è qualcosa di estremamente positivo da far emergere. Vogliamo che sia chiaro che iscriversi a questo istituto non rappresenta l’ultima chance per ottenere il diploma, ma che la scelta scolastica dei nostri ragazzi nasce da una vocazione al lavoro e ha la sua dignità. In sostanza, l’obiettivo è far sentire agli studenti un senso di appartenenza a questa gloriosa istituzione scolastica, una delle scuole più antiche di Ferrara, che ha formato persone che ricoprono nelle varie attività produttive ferraresi ruoli di prestigio, che ha pari dignità delle altre. Quando il ragazzo capisce che si trova in una scuola che non è diversa dalle altre, se non nell’offerta formativa, e che questa non è un luogo dequalificante dal punto di vista umano, ecco che avviene un riallineamento quasi naturale a tutti i livelli.

Ci illustra il progetto?

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Laboratorio teatrale, attività dello specchio

Noi cerchiamo di coinvolgere i ragazzi con strategie diverse e con attività motivanti, in modo che riescano ad esprimersi, a comunicare il proprio disagio, a manifestare le proprie emozioni ed interagire tra loro, non per niente per questo progetto abbiamo scelto di puntare a linguaggi come il teatro, la musica rap e i video. Naturalmente si spera che questo si traduca anche in atteggiamenti più corretti in classe e in una maggiore dedizione allo studio.
Il progetto sperimentale coinvolge tre prime complete (80 ragazzi circa) che a gennaio hanno iniziato tre differenti percorsi espressivo/creativi: una prima segue il laboratorio di teatro guidato da Massimiliano Piva con il Metodo Cosquillas; una il laboratorio di musica rap/hip hop guidato dal rapper Simone Salvi e dai docenti Toscano e Santoro, gli studenti scriveranno il testo di una canzone in stile rap, in italiano e in inglese; l’ultima classe prima sta seguendo un laboratorio per realizzare interviste video con la guida di operatori dell’Area giovani del Comune: i ragazzi impareranno l’utilizzo di semplici applicazioni per smartphone per girare video; poi prepareranno delle video-interviste a studenti e personale dell’Ipsia per un sondaggio su come stanno a scuola; parte dei video saranno inoltre dedicati al backstage dei laboratori delle altre classi. A fine anno scolastico, il tutto si dovrebbe tradurre in uno spettacolo rivolto agli altri studenti dell’istituto e alle famiglie, ma stiamo pensando anche a qualche cosa di più… ma non anticipiamo troppo.

I laboratori creativi sono destinati solo alle classi prime, perché?

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Energia, divertimento e senso del gruppo
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Dopo la corsa, ci si riunisce in piccoli gruppi

Abbiamo puntato sulle prime per motivare i ragazzi più giovani, per farli sentire bene e per portarli avanti con un’altra idea di scuola, in modo che si facciano in prima persona testimoni del rinnovamento dell’istituto e che possano trasmettere agli amici un’opinione positiva della propria scuola, con un semplice “passaparola”. Ed è anche un modo per far capire loro, fin dall’inizio, che noi insegnanti desideriamo che stiano bene a scuola. Puntare sulle prime ci può garantire di continuare il lavoro con una certa continuità, contribuendo con noi a cambiare il clima della scuola nei prossimi tre anni; i ragazzi di prima sono il capitale umano su cui stiamo investendo. Ma nei laboratori sono coinvolti anche alcuni ragazzi più grandi, gli studenti tutor del progetto accoglienza, che fanno da supporto ai più piccoli e gli operatori.

I ragazzi lo sanno di essere così importanti per il futuro della scuola?
I ragazzi la vivono con spontaneità com’è giusto che sia, sono del tutto inconsapevoli di essere le ‘cavie’ del progetto e non ne conoscono le finalità nel lungo periodo. Loro si sono iscritti senza sapere che avrebbero partecipato al progetto, non sanno di essere i primi a testarlo e la vivono come una normale attività scolastica perché è cominciata a inizio anno come tutte le altre.

Come stanno andando i laboratori?
ipsia-seconda-parteipsia-seconda-parteI ragazzi sono molto coinvolti nei vari laboratori e rispondono bene, cominciano a pensare di valere qualcosa. Si tratta di ragazzi che in diversi casi hanno situazioni difficili alle spalle, problemi familiari, personali e fallimenti scolastici e che finalmente si ritrovano coinvolti in attività stimolanti ritagliate su di loro.

Il caso del coltello trovato nello zaino di uno dei vostri ragazzi a gennaio vi ha proiettato al centro delle cronache…
Quando un ragazzo porta a scuola un coltello non è un fatto da nascondere, non si può tacere, non si può far finta di niente, occorre prendere atto del problema e riflettere insieme agli studenti, spiegando che è un problema di incolumità, di sicurezza, di legalità, di fiducia, e creare occasioni di confronto con le forze dell’ordine per far capire ai ragazzi che scuola e forze dell’ordine sono due realtà che si integrano. Davanti a problematiche come la tossicodipendenza, la violenza, il bullismo, il mio approccio in generale è molto chiaro: occorre coinvolgere tutti gli attori che si occupano di educazione e formazione dei ragazzi, perché questi aspetti vanno letti considerandoli all’interno di un territorio, di una società nel suo complesso. Direi molto serenamente che dobbiamo parlarne, confrontarci, non nasconderlo, non vergognarci e cominciare a pensare che se alcuni diaframmi formali vengono abbattuti qui, probabilmente verranno abbattuti poi in altre scuole e di nuovo bisognerà cominciare a ragionare a sistema.
Molti progetti simili al nostro si attivano nel momento parossistico, ossia quando si verifica un evento clamoroso e si interviene sull’urgenza. Noi invece lo abbiamo messo a sistema senza attendere fatti di cronaca, e il caso del gennaio scorso non ci ha trovato impreparati: con il nostro progetto abbiamo avviato una collaborazione con le forze dell’ordine fin da settembre, molto prima del caso del coltello.

A quando un primo bilancio dei risultati?
Da qui a un anno, capiremo l’effetto di quest’attività quando confronteremo il loro comportamento con quello di chi li ha preceduti e ne vedremo la differenza, in termini di motivazione, rendimento, comportamento, profitto e abbandono scolastico. Insegnanti e operatori dicono che il bilancio dei primi mesi è molto positivo e che il miglioramento sta già emergendo. E’ chiaro che il percorso è lungo, per riposizionarci a livello territoriale ci vorrà un po’, ma grandi passi si stanno già facendo. Gli elementi ci sono tutti, è solo questione di tempo.

2. CONTINUA

LA NOVITA’
Un’inedita Malika

Il premio della critica “Mia Martini” del Festival di Sanremo è una consacrazione per qualsiasi artista, nel caso di Malika Ayane e la sua “Adesso e qui (nostalgico presente)” è il giusto riconoscimento al lavoro degli ultimi anni, da quel lontano 2010 in cui la cover di “La prima cosa bella” fu inserita nella colonna sonora dell’omonimo film di Paolo Virzì e in “Grovigli”, il suo secondo album.

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La copertina del cd di inediti

Il successo di Sanremo, classificatosi al 3° posto, è il pezzo forte di “Naif”, il nuovo disco di inediti, registrato tra Parigi e Berlino, in cui Malika ha scritto tutti i testi in collaborazione con Pacifico, mentre le musiche sono di Giovanni Caccamo (1° tra le nuove proposte del Festival di Sanremo 2015), Alessandro Flora, Shridhar Solanki, Simon Wilcox e Francoise Villevieille.

Oltre ad “Adesso e qui”, canzone degli amanti intenti a vivere il presente, nata sulle parole “Se lo vuoi rimani”, la tracklist propone “Senza fare sul serio”, dal ritmo leggero e orecchiabile, in sintonia con il testo dove l’apparente distacco dalle cose lascia spazio alla praticità delle soluzioni più semplici “… tu non lo sai come vorrei ridurre tutto a un giorno di sole, tu non lo sai come vorrei saper guardare indietro, senza fare sul serio… come vorrei distrarmi e ridere”.
“Blu” è come quel pirata che si è messo una stella in volto, come recita il testo di quest’allegra canzone, mentre in “Vivere”, cover del celebre brano di Vasco Rossi del 1993 (bonus della sola versione digitale su iTunes), la cantante italo-marocchina mette mano a una canzone perfetta, riuscendo a farla sua.
Scarpe strette, drink, film e scherzi danno vita a “Chiedimi se”, il brano che si muove sull’orlo del vestito asciugato con il phon, in una leggerezza festaiola e coinvolgente. “Libertà è un concetto semplice se non ne sai il significato”, canta Malika in “Tempesta”, mentre, accompagnata dalla batteria e dalla chitarra di “Che cosa ho capito di me (?)”, si rifiuta di prestare a chiunque l’ultimo sbaglio disponibile. “Lentissimo” è il brano di apertura del Cd, ci piace citarlo alla fine perché romantico e poetico, come si intuisce dalle belle parole scritte da Malika: “… promettimi l’immenso, giura che sarà perfetto che non importerà se poco a poco si consuma, l’attimo che conta è quello che promette di sognare ora”.

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‘Adesso e qui’ si è classificata al 3° posto al Festival di Sanremo

Rispetto ai tre precedenti album, “Naif” ha una marcia in più, ingranata dai testi che evocano immagini cinematografiche e spinto dal ritmo con sonorità Funk, NuJazz e Pop. La produzione è stata affidata ad Axel Reinemer e Stefan Leisering dei Jazznova, già collaboratori di Lenny Kravitz e Jamie Cullum. Sia la canzone sia il video di “Adesso e qui” si ispirano al film “La ragazza sul ponte” di Patrice Leconte, in cui la protagonista, salvata dal suicidio da un lanciatore di coltelli, accetta di fargli da bersaglio nei suoi spettacoli. La canzone di Sanremo non sarà l’unico singolo del disco, altri brani ne hanno la potenzialità, sintomo di un lavoro di qualità, come giustamente ci si aspetta da un progetto firmato Caterina Caselli Sugar.

Video di “Adesso e qui” su YouTube [vedi]

PAGINE DI GIORNALISMO
Dalle cinque w alle cinque s, come è cambiato il giornalismo

3. SEGUE – Quando cominciai questo mestiere di manovale del pensiero il mondo era fermo a secoli fa, forse millenni, a parte alcuni particolari, importanti sì – elettricità, radio, automobile, telefono, aeroplani a elica e poi la biro, la televisione era un ridicolo mobile – in pochi anni è avvenuto ciò che era successo prima in secoli e secoli di vita, in cui le piccole scoperte di sconosciuti inventori non avevano mutato più di tanto la società umana: quando un ingegno ignoto aveva introdotto nei cessi lo sciacquone nessuno gridò oooohhhh il miracolo, no, tutti si limitarono a tirare la catena e l’oscuro scienziato finì anch’egli travolto dalla burrasca che si era sprigionata nella tazza e lì dimenticato. Lo sviluppo della tecnica prima e della tecnologia informatica poi ha sospinto l’uomo verso un futuro sconosciuto, pieno di incognite e, perché no?, di rischi, ai miei tempi di ragazzo (che tristezza parlare come hanno sempre fatto i vecchi!) s’imparava un qualsiasi rudimento, che era immutabile nel suo settore e che nella nostra mente sarebbe rimasto inalterato per tutta la vita: adesso?, per carità, due giorni e via!, la verità è cambiata e bisogna leggere le cose a rovescio per riuscire a capirle. Per spiegarle ci vuole il giornalista, cioè quella persona che illustra agli altri ciò che lui non sa o non ha capito.

Il giornalismo non è un lavoro senza regole, anzi le norme ci sono, eccome. C’è, per esempio, la regola inglese delle cinque “W”, who-what-when-where-why, affinché la notizia sia completa, regola soppiantata negli ultimi anni dalla norma ferrea delle cinque “S”, soldi-sesso-sangue-salute-successo, che rappresenta la miscela informativa capace di penetrare profondamente nella testa e nelle tasche del pubblico, oggi non interessa più che la notizia sia completa, l’importante è che faccia orrore, o, peggio, com’è venuto in uso di recente, crei polemica, se, per caso, l’avvenimento non comporta discussioni, allora bisogna creare scontro o controversia: come si fa? Semplice: si chiama una persona che abbia un qualsiasi interesse nell’avvenimento, o, più semplicemente, sia un esperto del settore e, tra rigorose virgolette, gli si fanno dire cose che possano urtare un eventuale nemico, il quale risponderà e così nasce la polemica, di una semplicità esemplare. Importante è non dimenticare le virgolette, hai messo le virgolette?, chiede il capo, tutto virgolettato, risponde il cronista, entrambi pensando erroneamente che le virgolette rappresentino uno scudo sicuro contro le querele. Ma ignoranza e stupidità sono gli strumenti di maggiore importanza per fare di un giornalista un grande, per aiutarlo a diventare un capo o un famoso inviato speciale. C’era un mio collega che proprio non sapeva (o non voleva) essere usato come uomo-macchina, cioè uno di quelli che costruiscono il giornale, i famosi culi di pietra, ma non sapeva nemmeno scrivere, quando arrivava alla frase relativa perdeva il controllo e i verbi si accatastavano a casaccio, gli dissi di lasciar perdere con le relative, che abbisognano della consecutio temporum e di impegnarsi in una scrittura neorealista, all’americana degli anni Quaranta, soggetto, verbo e complemento oggetto. Stop. Era un ragazzo intelligente, comprese e divenne un maestro di quella narrativa mozza, sincopata che il giovane Steinbeck ed Erskine Caldwell insegnarono a tanti aspiranti scrittori. Fu così che il collega, gettandosi dietro le spalle le frasi subordinate e i “che”, divenne un notissimo inviato speciale. Naturalmente molto attento, ma dignitosamente, al pensiero padronale, altrimenti non avrebbe fatto carriera: e questa, ripeto, è la prima regola del giornalismo. E’ un principio che la Chiesa inaugurò solennemente con l’introduzione dell’indice, l’elenco dei libri proibiti (Index librorum proibitorum), nel 1557 per ordine del papa Paolo IV, idea geniale che piacque moltissimo ai potenti di allora, piacque tanto che al cardinale di Francia Richelieu venne un’idea straordinaria: il furbissimo e spietato ecclesiastico aveva compreso che quel foglio, la “gazzetta”, a cui l’invenzione della stampa da parte di Gutenberg aveva regalato velocità, sarebbe diventato uno strumento insostituibile del potere per conformare e controllare l’opinione pubblica. La famosa canaglia ecclesiastica, Richelieu, conferì l’incarico di giornalista del re a Théophraste Renaudot, il quale aveva una strana idea della cronaca e della storia. Scrisse: “La storia è la relazione delle cose avvenute, la gazzetta soltanto dei rumori che corrono. La prima è tenuta a dire sempre la verità, la seconda fa già molto se impedisce di mentire. E non mente nemmeno quando riferisce notizie false che le sono comunicate come vere”. Poi aggiunse, forse per una tarda presa di coscienza, o per salvare la faccia: “Solo la menzogna diffusa coscientemente come tale può renderla degna di biasimo”. Era la benedizione definitiva alla pubblicazione di notizie taroccate, prassi diffusissima (sempre più praticata) da allora fino ai tempi nostri. Nessuno ha poi mai tentato di spiegare come da notizie false sia possibile costruire una storia veridica, sempre che sia possibile scrivere la storia senza l’intrusione definitiva dei vincitori.

3. CONTINUA [leggi la quarta puntata]
leggi la prima e la seconda puntata

LA RICORRENZA
Buon compleanno Candy Candy

Auguri, cara, i tuoi primi 40 anni. Li porti davvero bene. Sei sempre la dolce ragazza, dagli occhi grandi spalancati sul mondo, tutta lentiggini e simpatia che eri. Sei stata allegra, con amori difficili e tante delusioni ma sempre sorridente. Allora come ora. Non sei cambiata affatto e, per festeggiare il tuo compleanno, ti hanno dedicato un libro, è stata lei, Lidia Bechis, con il suo “Candy Candy – Amori e battaglie della prima grande eroina dell’animazione”.

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La copertina del libro

I tuoi allegri codini, ribelli e dispettosi, con i grandi fiocchi rossi sono stati imitati da tante bambine. Sei stata e sei un modello, tante ragazzine si sono identificate con il tuo personaggio e le tue traversie, soprattutto amorose. Candy Candy, sei stata la prima eroina giapponese d’animazione, un manga del genere ‘shojo’ (i fumetti dedicati al genere femminile), nata dai disegni di Yumiko Igarashi nel 1975, tratti dal romanzo di Kyoko Mizuki. Sei passata dai cartoon televisivi, prodotti da Toci Animation e trasmessi dal 1980 in Italia, al cinema, con ben due film. Cristina d’Avena cantava la sigla delle tue avventure, l’italiana Fabbri Editori, negli anni ’80 aveva pubblicato su di te cinque libri, dal titolo “Il romanzo di Candy Candy” (i primi due – ‘Il mistero del principe’ e ‘Arrivederci Terence’ – riprendevano la trama della serie tv, mentre gli ultimi tre – ‘Gli anni di Parigi’, ‘Bentornata a Chicago’ e ‘Un’avventura ad Hollywood’ – narravano avventure inedite, scritte dagli autori italiani). Ora un nuovo libro su di te, quello di Lidia, pittrice appassionata delle tue storie, che ti ritiene tappa fondamentale della sua formazione e di quella di molte generazioni di donne.

compleanno-candy-candyIl volume è illustrato con 100 immagini a colori, la tua storia inizia nei primi anni del Novecento, con l’abbandono di due orfanelle, tu e Annie, in un orfanotrofio religioso, Casa di Pony, retto da Miss Pony e da Suor Maria. A farti compagnia, un improbabile e simpatico animale domestico, il procione Klin. Quando Annie verrà adottata dalla ricca famiglia Brighton, resterai all’orfanotrofio sentendoti sola, abbandonata e ferita, fino al giorno in cui, sulla collina dove ti ritiravi momenti di tristezza, incontrerai un giovane dai capelli biondi, vestito con un kilt scozzese, che ti consolerà, suonando la cornamusa. Una spilla a forma di aquila con sopra una lettera “A”, che il giovane, da te soprannominato il Principe della Collina, perderà danzando, resterà sempre con te. Presto sarai adottata dalla potente famiglia aristocratica dei Legan. Qui, ti scontrerai con i loro viziati figli, Iriza e Neal, e sarai costretta a fare la cameriera e a dormire nelle stalle. Conoscerai, però, la famiglia Andrew, dove ritroverai lo stesso stemma della spilla caduta al tuo bel Principe della Collina. Qui a comandare sarà l’arcigna e anziana zia Elroy e tu farai amicizia con i suoi nipoti Archie e Stear e il loro cugino Anthony, somigliante al Principe della Collina. Tra te e Anthony nascerà un sentimento tanto forte che quando i Legan decideranno di mandarti in Messico il ragazzo e i suoi cugini faranno di tutto per impedirlo, fino a convincere la famiglia ad adottarti e farti diventare una Andrew. Anthony ti regalerà la rosa ‘dolce Candy’ ma morirà cadendo da cavallo durante una caccia alla volpe e per te sarà un’enorme tristezza. Tra un amore e l’altro, partirai per andare a studiare in Inghilterra alla Saint Paul School, dove m’incontrerai, scoprendo che suono l’armonica e sono il figlio di una nota attrice teatrale, e diventerai infermiera in un ospedale di Chicago durante la Grande Guerra. Vivrai tante altre avventure e delusioni e, infine, tornerai nel tuo paese, dove conoscerai Albert, un giovane vagabondo che vive in un rifugio nella foresta circondato dagli animali. In realtà scoprirai che Albert, William Albert Andrew, altri non è che il buon amico che ti ha sempre aiutata, il tuo benefattore, lo zio William Albert. Sarai felice, infine, anche senza di me. Gli intrecci saranno tanti, ci siamo cercati e persi, ma in tutto questo, io non mi sono mai arreso. Anche se le cose sono andate diversamente. Auguri comunque, piccola, travagliata, curiosa, splendida, coraggiosa e ottimista Candy. Il tuo Terence.

“La caffetteria di Schifanoia non è morosa: pagamenti sospesi per il sisma”

da: Simone Bavia

Questa lettera che vi scrivo serve per fare chiarezza su alcune dichiarazioni del sindaco Tagliani rese pubbliche, mi riservo in ogni caso di completare a breve tale opera di chiarimento.
La motivazione di questa morosità è dovuta al fatto che ho cercato diverse volte incontri per chiedere l’esonero del canone durante la chiusura del Museo nel periodo del terremoto e contestuale riduzione del canone, essendo inoltre l’unica attività in tutta la città danneggiata dal terremoto.
Questi incontri sono sfociati nella mail della segreteria del vicesindaco nota del 8 Gennaio 2013, nella quale specificava la volontà dell’Amministrazione di porre in essere l’esenzione del canone.
Vorrei precisare inoltre che le mensilità antecedenti al terremoto, fino all’aprile 2012, sono state tutte regolarmente e nessuna esclusa pagate.

IMMAGINARIO
Il fiume dimenticato.
La foto di oggi

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

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Il Volano, fiume dimenticato

C’è un fiume a Ferrara e non si direbbe. Nessuno se ne cura, della darsena del Po di Volano. Scorre lento, striscia la sua acqua sporca fatta di poca corrente. Che bello sarebbe un fiume a Ferrara, gli argini curati, le passeggiate.

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