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Giorno: 19 Marzo 2015

Giovedì 26 marzo, Manomanouche in concerto per festival Crossroads

da: Ufficio Stampa Crossroads

Modena, La Tenda, ore 21:30, Massimo Pitzianti – fisarmonica, bandoneon; Nunzio Barbieri – chitarra acustica;
Luca Enipeo – chitarra acustica; Pierre Steeve Jino Touche – contrabbasso

Giovedì 26 marzo, la seconda tappa a Modena della sedicesima edizione del festival itinerante Crossroads, organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, porterà alla Tenda il brioso swing gitano del quartetto Manomanouche, con Massimo Pitzianti (fisarmonica, bandoneon), Nunzio Barbieri, Luca Enipeo (chitarre acustiche) e Pierre Steeve Jino Touche (contrabbasso). A partire dalle ore 21:30 ci si immergerà nel sound e le melodie di Django Reinhardt. Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Modena, La Tenda di Modena, l’Associazione Culturale Muse. Biglietti: intero euro 12, ridotto/A 10, ridotto/B 8 (per carnet 3 concerti).

A partire dal 2001 i Manomanouche si dedicano alla celebrazione della musica zigana dall’inconfondibile scorrevolezza melodica e i ritmi sincopati e ‘rubati’: lo stile manouche, appunto. Con il nume del jazz gitano, Django Reinhardt, a fare da inesauribile fonte di ispirazione, i Manomanouche si sono ormai da tempo imposti come una delle formazioni di riferimento per questo affascinante repertorio che profuma di musica francese anni Trenta, con i suoi valzer, i motivi di musette, i passi di danza gitani e una spruzzata di jazz. L’autorevolezza dimostrata dai Manomanouche fa sì che i loro concerti siano tutt’altro che un’operazione nostalgica in omaggio a Reinhardt: la vivacità dei nuovi arrangiamenti preparati sulla base dei temi di Django, la capacità di inserirvi un tocco di cantabilità italiana, la selezione di altri autori per arricchire il repertorio, l’aggiunta di composizioni originali della band creano un emozionante rinnovamento della tradizione swing-zigana. Nelle scelte timbriche e strumentali del quartetto si apprezzano al contempo la fedeltà ai modelli storici e un sapiente adattamento ai tempi moderni.
Nei Manomanouche sono confluiti musicisti di varia formazione; Massimo Pitzianti e Pierre Steeve Jino Touche sono particolarmente noti in quanto collaboratori di lunga data di Paolo Conte. Nel corso degli anni il gruppo si è aperto alla collaborazione con artisti anche di diversa estrazione stilistica.

Il presidente Bonaccini ricorda il giuslavorista Marco Biagi: “Indegna e inaccettabile la scritta contro di lui”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Indegna e inaccettabile la scritta contro Marco Biagi trovata a Modena, non sottovalutiamo alcun segnale di violenza”. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini alla cerimonia per ricordare il giuslavorista ucciso dai terroristi nel 2002: “Uno studioso, una persona perbene che non va dimenticata”

“Trovo indegna e inaccettabile la scritta contro Marco Biagi che è stata trovata stamattina a Modena. Mi auguro che si possa far subito luce sugli autori, perchè quelli che potrebbero apparire come segnali di non estrema gravità sono invece da non far passare sotto silenzio o in secondo piano, anche alla luce delle scritte che sono apparse contro il procuratore Giovannini a Bologna in questi giorni”.
Lo ha affermato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervenuto oggi a Bologna, alla deposizione di una corona di fiori durante una cerimonia nella piazzetta intitolata al giuslavorista ucciso nel 2002.

“Va tenuta alta la guardia democratica – ha continuato Bonaccini – perché l’uso della violenza e l’incitamento ad essa hanno fatto conoscere a questo Paese pagine tragiche: abbiamo sconfitto il terrorismo ma ogni fiammella che possa mettere a repentaglio la nostra democrazia va assolutamente condannata con forza dal sistema e dalla sue istituzioni”.

Il presidente della Regione ha ricordato la figura di Marco Biagi, “uno studioso, una persona perbene che non va dimenticata, per cui è un dovere essere qua

IL FATTO
La bellezza che fa male. Sul Museo del Bardo a Tunisi

Quando il rifiuto dell’umano si esprime nella volonta’/possibilità di cancellazione della storia, ecco allora che nascono le forme più estreme di un rifiuto del pensiero umano.
La profanazione e l’attentato al museo del Bardo a Tunisi con il costo di vite umane considerate come in ogni guerra più atroce “pezzi” insignificanti di una escalation dell’odio, ripropone il quesito secolare dell’uomo che non vuole identificarsi, come suggeriva Platone, nel rapporto Bello uguale Buono.

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Museo del Bardo, sala con mosaici romani di valore inestimabile

La bellezza è pericolosa proprio perché rappresenta, come testimonia Dante, la possibilità più facile di congiungersi con l’aspetto più alto dell’individuo dotato di intelligenza e sentimento: l’armonia universale che noi chiamiamo Dio. Certo, non si intende il Dio mal inteso da questi subumani che non sono da identificarsi col popolo musulmano ma con le frange estreme di un pensiero dettato dall’odio, che vede nella bellezza il senso di una propria sconfitta. Purtroppo questo è stato sempre il modo di distruggere ciò che ti solleva dal banale, dal “fatto” escludendone il pensiero: “Delenda Cartago”, Attila, le Crociate, specie la quarta con Costantinopoli messa al sacco e derubata dai suoi tesori, fino alle cannonate turche contro l’Acropoli. Si pensava che con la modernità questa pericolosa deriva fosse stata sconfitta. I Musei nascono come le case della bellezza e della storia. E per ogni forma di terrorismo essi rappresentano le roccaforti e le testimonianze del potere, quindi occorre, necessita, distruggerli. I terroristi fanno un errore di fondo che mai nessun tentativo di convincerli riuscirà a eliminare. Una rocciosa convinzione che nasce dall’identificazione dell’opera con chi l’ha commissionata, quasi che i vincitori, dai Romani agli Estensi, agli imperatori, ai califfi, ai sultani, ai papi, ai re quasi sempre responsabili delle violenze e dei soprusi, si esprimessero attraverso l’opera d’arte e la bellezza. Questo significa non capire l’innocenza e la libertà dell’artista e della sua opera. Questa è la vera crudele convinzione nata da una falsa identificazione. Questo è il risultato di una ignoranza di cui i terroristi sono colpevoli esecutori ma di cui noi nella nostra storia secolare siamo o siamo stati gli ideatori.
Solo la violenza della guerra è superiore alla distruzione dell’arte: dai roghi nazisti dei libri alle purghe staliniane e alla conculcazione del pensiero. Ma la distruzione dell’opera d’arte, così fragile e innocente nella sua bellezza, è un gravissimo colpo inferto all’umanità, al suo pensiero e pertanto ancor più esecrabile perché indifesa.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 19 marzo

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 19 marzo 2015

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Al Museo di Storia Naturale dal 24 marzo al 3 maggio 2015
“Anthropos”: mostra, laboratori e incontri per riscoprire le origini dell’uomo
19-03-2015

E’ stata presentata questa mattina, giovedì 19 marzo nella sede di via De Pisis 24 la terza edizione della mostra multisensoriale “Anthropos. Alle origini dell’uomo”, che sarà allestita dal 24 marzo al 3 maggio al Museo di Storia Naturale di Ferrara. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, il direttore del Museo Civico di Storia Naturale Stefano Mazzotti, i docenti dell’Università di Ferrara Carlo Peretto (Antropologia, coordinatore Dottorato Internazionale in Quaternario e Preistoria) e Ursula Thun Hohenstein (Archeozoologia, presidente Sistema Museale di Ateneo Unife).

Nella foto un momento della conferenza stampa svoltasi giovedì 19 marzo 2015: da sinistra Stefano Mazzotti, Ursula Thun Hohenstein, Massimo Maisto e Carlo Peretto

LA SCHEDA “Anthropos. Alle origini dell’uomo” (a cura degli organizzatori)

Il riallestimento della mostra multisensoriale “ANTHROPOS. Alle origini dell’uomo” organizzata dal Museo Civico di Storia Naturale in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici Sezione di Scienze Preistoriche e Antropologiche e il Museo di Paleontologia e Preistoria del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Ferrara, e le iniziative collegate

Nel corso della conferenza stampa è stato illustrato il percorso “hands-on” della terza edizione della mostra “ANTHROPOS. Alle origini dell’uomo” che Il Museo Civico di Storia Naturale riallestirà nella propria sede dal 24 marzo al 3 maggio 2015.

Particolarmente efficace sul piano percettivo, l’impianto espositivo della mostra permetterà di ripercorrere in modo scientifico accessibile a tutti le tappe fondamentali del cammino evolutivo dell’uomo, dagli Australopiteci all’Homo sapiens del Neolitico, secondo i principi alla base della teoria evoluzionistica: toccando con le proprie mani conformazione e capacità cranica dei diversi ominidi, per cogliere i segni eloquenti dell’evoluzione fisica dell’uomo; manipolando i corredi strumentali litici propri delle diverse età dell’uomo, seguendone con le dita la precisione della lavorazione, la levigatezza conquistata con paziente lavoro, sperimentandone la funzionalità, per meglio comprendere le molte informazioni connesse.

Il percorso multisensoriale permetterà anche di rivivere l’emozione di quella che è stata una fondamentale conquista dell’uomo ” il fuoco “, mettendosi alla prova con pietra focaia e archetto. E di confrontarsi fisicamente con la progenitrice del genere Homo, Lucy, il cui modello a dimensioni reali, ricostruito in base allo scheletro fossile di Australopiteco afarensis rinvenuto nel 1973 nella Rift Valley (Etiopia) da Donald Johanson, è stato prestato dal Museo di Paleontologia e Preistoria “P.Leonardi” del Sistema Museale della nostra Università.

Filo narrativo della mostra sarà il dettagliato apparato grafico scientifico che, oltre a svelare i volti dei progenitori dell’uomo tratteggiati secondo le più recenti ricostruzioni, focalizzerà, alla luce dei più accreditati studi, le tappe e le conquiste che caratterizzano i passaggi evolutivi dell’uomo, soffermandosi sia sul lato anatomico che su quello culturale, approfondendo nel mentre i temi dello sviluppo del cervello e della nascita del linguaggio.

Per interagire con i prototipi ordinati lungo il percorso aperto, approfondire le tematiche connesse e soddisfare mille curiosità, l”esperienza del percorso tattile sarà necessariamente guidata dagli operatori specializzati dell’Associazione Didò.

L’esperienza del percorso tattile guidato è fruibile e apprezzabile anche dalle persone ipo e non vedenti.

In collegamento con la mostra, sono previsti pacchetti didattici per le scuole e laboratori per le famiglie.

Per tutto il pubblico si terranno interessanti conferenze di noti studiosi che aggiorneranno sugli studi e le ricerche in materia

Il 9 aprile alle ore 21 alla Sala Estense sono previsti due incontri: il primo con Telmo Pievani, dell’Università di Padova, che affronterà il tema ” L’EVOLUZIONE DELL’INTELLIGENZA UMANA: UNA O MOLTEPLICI? ” – Scoperte recenti relative all’intelligenza simbolica (arte rupestre sapiens a Sulawesi; possibili oggetti simbolici già in Homo erectus a Giava; comportamenti simbolici in Neandertal) nel contesto della pluralità di specie recenti nel genere Homo;

il secondo con Guido Barbujani, dell’Università di Ferrara, che parlerà del ” PERCHE’ NON POSSIAMO NON DIRCI AFRICANI” – Siamo tutti diversi, ma secoli di tentativi (più o meno seri) di classificazione razziale umana si sono conclusi con un fiasco. I moderni studi sul genoma ci hanno permesso di capire perché: nell’uomo non si trovano le nette differenze geografiche comuni in altre specie (per esempio, nello scimpanzè). Ogni popolazione è in qualche modo diversa da ogni altra popolazione, ma ciascuna contiene, in media, quasi il 90% della diversità dell’intera specie, cosicché le differenze sono in realtà sfumature in una variabilità continua, al cui interno è arbitrario tracciare linee di separazione. Comprendere la diversità umana è fondamentale, non solo per la ricerca clinica e farmacologica, ma per ricostruire la nostra storia remota, dall’uscita dall’Africa di un piccolo gruppo di cacciatori ai processi di espansione, isolamento e contatto che hanno dato forma alle nostre differenze.

Il 14 aprile alle ore 21 al Museo di Storia Naturale sarà Marco Peresani, dell’Università di Ferrara ad esporre ciò che sta ” ALLE ORIGINI DELLA COMUNICAZIONE SIMBOLICA IN EUROPA. UNA CAPACITA’ ESCLUSIVA DI HOMO SAPIENS?”

A rafforzare l’opinione di quanti pensano che gli ominini precedenti ad Homo sapiens avessero comportamenti astratti e utilizzassero elementi simbolici per comunicare, sono varie scoperte archeologiche, talora di unicità straordinaria, emerse in seguito a scavi o al riesame di varie classi di reperti. Largamente attestata è la sepoltura dei propri defunti, ma l’utilizzo di terre coloranti, di artigli di aquila, l’estrazione di lunghe piume remiganti dalle ali di avvoltoi e di altri uccelli, l’impiego di conchiglie, di pietre incise e di ossa lavorate rivestono ancora un carattere di eccezionalità. Sulla spinta di un forte impulso, questo scenario ora si sta rapidamente arricchendo di nuovi tasselli che contribuiscono a modificare l’immagine di “bruti” che per oltre cento anni ha ingiustamente accompagnato, nella letteratura scientifica e non solo, questo nostri stretti parenti e in particolare l’Uomo di Neandertal.

SCHEDE RELATORI (a cura degli organizzatori)

Telmo Pievani – è professore associato presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova, dove ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche. Presso lo stesso Dipartimento è anche titolare dell’insegnamento di Antropologia. Dal 2001 al 2012 è stato in servizio presso l’Università degli studi di Milano Bicocca. Filosofo della biologia ed esperto di teoria dell’evoluzione, è autore di 152 pubblicazioni nazionali e internazionali nel campo della filosofia della scienza fra le quali: Homo sapiens e altre catastrofi (Meltemi, 2002); Introduzione alla filosofia della biologia (Laterza, 2005; edizione portoghese 2010); La teoria dell’evoluzione (Il Mulino, 2006 e 2010); Creazione senza Dio (Einaudi, 2006, finalista Premio Galileo e Premio Fermi; edizione spagnola 2009); In difesa di Darwin (Bompiani, 2007); Nati per credere (Codice Edizioni, 2008, con V. Girotto e G. Vallortigara); La vita inaspettata (Raffaello Cortina Editore, 2011; finalista Premio Galileo; Premio Serono Menzione Speciale 2012); Homo sapiens. La grande storia della diversità umana (Codice Edizioni, 2011, con L.L. Cavalli Sforza; edizione inglese 2012); Introduzione a Darwin (Laterza, 2012); La fine del mondo. Guida per apocalittici perplessi (Il Mulino, 2012); Anatomia di una rivoluzione. La logica della scoperta scientifica di Darwin (Mimesis, 2013).

Fa parte del Comitato Etico e del Comitato Scientifico della Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze, per la quale collabora ai comitati di programma delle conferenze mondiali “The Future of Science” e “Science for Peace”. E’componente del Direttivo dell’Istituto Italiano di Antropologia, fa parte dell’Editorial Board di riviste scientifiche internazionali come Evolutionary Biology e Evolution: Education and Outreach. E’ referee per case editrici e riviste internazionali nel campo della filosofia della biologia. E’ direttore di Pikaia, il portale italiano dell’evoluzione.
Insieme a Niles Eldredge, è stato direttore scientifico del progetto enciclopedico “Ecosphera – Il futuro del pianeta” di UTET Grandi Opere (2010). Ha curato il volume ottavo (“Le scienze e le tecnologie”) dell’enciclopedia “La Cultura Italiana” di UTET Grandi Opere (2010), diretta da Luigi Luca Cavalli Sforza. Insieme a Niles Eldredge e Ian Tattersall ha curato l’edizione italiana rinnovata della mostra internazionale “Darwin. 1809-2009” (Roma-Milano-Bari 2009-2010). Insieme a Luigi Luca Cavalli Sforza è curatore del progetto espositivo internazionale “Homo sapiens: la grande storia della diversità umana” (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 2011-2012; Trento, 2012-2013; Novara, 2013).
Collabora con Il Corriere della Sera e con le riviste Le Scienze, Micromega e L’Indice dei Libri.

Guido Barbujani – Ha lavorato alla State University of New York a Stony Brook ( New York)), alle Università di Padova e Bologna, e dal 1996 è professore di genetica all’ Università di Ferrara.

Si è formato in genetica delle popolazioni, ha lavorato su diversi aspetti della diversità genetica umana e della biologia evoluzionistica. In collaborazione con Robert R. Sokal, è stato fra i primi a sviluppare i metodi statistici per confrontare dati genetici e linguistici, e così ricostruire la storia evolutiva delle popolazioni umane. Le sue analisi della variabilità genetica in Europa sono fra i principali elementi a favore del modello di diffusione demica neolitica proposto per primo da Luca Cavalli Sforza, secondo cui l’agricoltura si è diffusa in Europa soprattutto grazie all’immigrazione di agricoltori neolitici provenienti dal sudest. Attraverso lo studio del DNA e di come le differenze genetiche sono distribuite fra popolazioni umane, è arrivato a dimostrare come il concetto tradizionale di razza non rappresenti una descrizione soddisfacente della diversità umana. Al contrario, sembra che ogni gene o gruppo di geni presenti una diversa distribuzione, il che spiega come mai non si sia mai raggiunto un accordo fra i diversi cataloghi razziali proposti a partire dal Settecento.

Nei suoi studi recenti si è occupato di DNA antico, nell’uomo di Cro-Magnon, negli Etruschi e nei nuragici.

E’ autore di quattro romanzi e tre saggi scientifici.

Nel 2007 con il saggio L’invenzione delle razze vince il quinto Premio letterario Merck Serono, premio dedicato a saggi e romanzi, pubblicati in italiano, che sviluppino un confronto ed un intreccio tra scienza e letteratura, con l’obiettivo di stimolare un interesse per la cultura scientifica rendendo accessibile anche ai meno esperti.

Nel 2014 vince il Premio Napoli con la motivazione: Genetista di fama internazionale, Guido Barbujani si è segnalato per la sua opera di divulgazione scientifica, che ha avuto come oggetti privilegiati l’evoluzione umana e il tema delle ‘razze’; nonché per la sua produzione narrativa, tra fiction, autobiografia e documento. Per entrambe le vie, ha fornito al dibattito culturale utili antidoti a pericolose tendenze ideologizzanti e pseudo-scientifiche. La sua prosa, limpida ed efficace, e il senso innato della narrazione, ne fanno una figura singolare nello scenario italiano dove, a dispetto di Galilei, la qualità media della divulgazione scientifica appare oggi modesta

Marco Peresani – E’ ricercatore del Dipartimento di Scienze Umanistiche – Sezione di Scienze Preistoriche e Antropologiche dell’Università di Ferrara. Il suo curriculum lo pone fra i più illustri antropologi ricercatori, non solo italiani, grazie alle molte scoperte e ai tanti Cantieri attivi, da lui diretti e coordinati.

Since 1993 Marco Peresani coordinates research projects focused on human peopling in central Italy and the Alps during the Palaeolithic and the Mesolithic. Main goals are Homo Neanderthalensis – Homo Sapiens bio-cultural substitution and Late-glacial and early Holocene hunter-gatherer settlement dynamics.

As a geoarcheologist and lithic technologist, he studies the study of depositional and post-depositional processes at several sites, sheltered and at the open, for which he is the director or a member of the research team. Using lithic technology as the most informative tool, he has revealed the existence of behavioral variability in the Mousterian and specifically during its final period, in the Epigravettian and in the Early Mesolithic.

As concerns the Mousterian, the main research involves numerous sites in the italian Alps and the Marche Appennine, among which the most relevant are Grotta di Fumane, Grotta di San Bernardino, Riparo del Broion (Veneto), Grotta del Rio Secco (Friuli), Caverna Generosa (Lombardia). Studies on the Middle Paleolithic – Upper Paleolithic transition are mostly focused on Grotta di Fumane, an important site in the North of Italy, well known for its high-resolution sedimentary succession and the extensively excavated final Mousterian, Uluzzian and Aurignacian levels. Other significant sites in course of investigation are Grotta del Rio Secco (Friuli), Caverna Generosa (Lombardia), Riparo del Broion (Veneto), Fonte delle Mattinate (Marche).

Human colonization of the Italian Alps in the Late-glacial and the evolution of this phenomenon during the post-glacial period has been approached by surveying some high-plateaux in the Venetian Pre-Alps (Asiago, Cansiglio, Pradis), field-work and investigations carried out on sites bearing distinct chronology and function (Val Lastari, Bus de La Lum, Palughetto, Grotta del Clusantin, Fosso Mergaoni, Cava Romita, sites at the open in Veneto and Trentino). Significant results have been gathered from the study of lithic industries dated to the Early (Fosso Mergaoni, Baracche, Madonna dell’Ospedale), Recent (Bus de La Lum, Val Lastari, Grotta del Clusantin) and final Epigravettian (Palughetto) through which different techno-economic and socio-economic aspects have been inferred and embedded in the evolutionary process the lithic production systems have undertaken.

PUBBLICA ISTRUZIONE – Dal 23 al 28 marzo a cura dell’Istituto comprensivo statale Cosmé Tura
Per una settimana Ferrara accoglie gli ospiti europei del ‘Progetto Comenius’
19-03-2015

Si è svolta questa mattina (giovedì 19 marzo) nella residenza municipale la conferenza stampa di presentazione del Progetto Europeo Comenius di Partenariato multilaterale dal titolo “Children’s eyes, Children’s heart”. Finanziata dalla UE, l’iniziativa vede il coinvolgimento, insieme ad altre sei scuole di diversi Paesi europei, dell’Istituto Comprensivo Statale Cosmé Tura di Ferrara. Dal 23 al 28 marzo l’istituto ferrarese sarà sede del sesto incontro di progetto e accoglierà 23 insegnanti e 20 studenti delle diverse scuole provenienti da Portogallo, Turchia, Spagna, Romania, Polonia e Grecia che saranno ospiti di famiglie degli allievi.

Il momento italiano del Progetto, che ha visto la collaborazione sia dell’Amministrazione comunale sia di Tper, si propone come una concreta opportunità d’integrazione fra le diverse culture europee. Durante la settimana la delegazione sarà infatti intensamente coinvolta in momenti ludici, laboratoriali e di scambi di esperienze e in visite alla città e al territorio. Martedì 24 marzo alle 11.15 il gruppo sarà inoltre ricevuto in residenza municipale dal sindaco Tiziano Tagliani.
All’incontro con i giornalisti erano presenti l’assessora alle Pubblica Istruzione Annalisa Felletti, la dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale 6 Cosmè Tura Lia Bazzanini insieme ai referenti del ‘Progetto Comenius’ Marcello Brondi, Simona Gallerani e Annik Perin.

(Comunicato a cura degli organizzatori)

“Children’s Eyes – Children’s Hearts” – Temi e contenuti del progetto

L’UE finanzia i progetti Comenius con l’obiettivo di favorire lo sviluppo e la formazione scolastica, per aiutare i giovani e il personale docente a comprendere meglio le culture europee, le diverse lingue e valori, attraverso la realizzazione di attività educative congiunte e il confronto tra docenti e studenti di vari Stati membri dell’Unione Europea.

Il progetto sviluppa un percorso di cittadinanza attiva, che aiuta gli alunni a comprendere i loro diritti e le loro responsabilità, a partire dall’osservazione del contesto in cui vivono ed identificando gli aspetti positivi e negativi del mondo che li circonda.

Il percorso si articola in tre fasi:

1) Io e la mia scuola – attenzione agli aspetti relazionali, oltre che a quelli disciplinari. Importanza della cooperazione e del lavoro comune. Responsabilità individuale per far funzionare il gruppo.

2) Io e la mia città – dai problemi della scuola a quelli della città. Pensare ad un progetto da discutere con i decisori politici nella città. Eventualmente collaborare con il consiglio comunale dell’infanzia, dove presente, o con esponenti del governo locale che possano spiegare ai bambini come si assumono decisioni e cosa comporta l’attuazione di un progetto.

3) Io e il mondo – riflettere con i bambini sui diritti dell’infanzia e su come vivono i bambini in altre parti del mondo, affinché imparino ad esprimere il proprio punto di vista in un’atmosfera di tolleranza, cooperazione, solidarietà e responsabilità. La possibilità di farlo con gli alunni delle scuole partner potrà favorire la loro consapevolezza di agire in un contesto europeo, come cittadini europei.

Attraverso la cooperazione con gli allievi delle scuole partner sarà possibile prendere consapevolezza dei problemi esistenti negli altri paesi europei, anche attraverso la collaborazione con le autorità locali e ONG. La nostra scuola ha individuato Emergency come ONG di riferimento per questa fase.
L’interazione tra gli alunni è stata realizzata anche attraverso alcuni strumenti web2.0, tra cui l’incontro tra classi via skype in web-conference. Sono inoltre stati realizzati cartelloni, relazioni, commenti, presentazioni.

Le scuole che partecipano al progetto hanno approcci ed esperienze diverse, ma attraverso attività artistiche, musicali, ludiche, teatrali di vario tipo è stato possibile trovare uno spazio di espressione per tutti gli allievi. La lingua di comunicazione scelta è l’inglese.

Dal 23 al 28 marzo si svolgerà a Ferrara il sesto incontro di progetto, con 23 insegnanti e 20 studenti delle diverse scuole.
L’incontro conclusivo è previsto in Polonia alla fine del mese di maggio.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Dalle 17 di venerdì 20 marzo alle 18 di sabato 21 marzo (notte inclusa) in via Scienze
“La 24 ore della Poesia”, la maratona letteraria dell’Ariostea alla seconda edizione
19-03-2015

Dalle 17 di venerdì 20 marzo alle 18 di sabato 21 marzo (notte inclusa) in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, la Biblioteca Comunale Ariostea (via Scienze 17) ospita la seconda edizione de “La 24 ore della Poesia – ovvero la poesia è morta! viva la poesia!”.

Nel corso della maratona letteraria sono previsti interventi musicali e collegamenti skype con lettori sparsi in altri Paesi, nonchè un piccolo ristoro per i partecipanti alla fase notturna dedicata al MasterPoet, gara di improvvisazione poetica a partire dalle 2, fino all’alba.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Il primo giorno di primavera ci celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della Poesia, istituita dall’Unesco nel 1999 per evidenziare l’importante ruolo dell’espressione poetica nella promozione del dialogo e della comprensione interculturale, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione fra i popoli e della pace.
La “24 ore della Poesia”, organizzata dal Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara in collaborazione con numerose associazioni culturali cittadine, vuole contribuire alla diffusione di quest’arte universale, espressione profonda dello spirito umano, strumento di partecipazione e riconciliazione.
Dalle 17 di venerdì 20 marzo, e per 24 ore filate, una lunga sequenza di letture, incontri, interviste, filmati, performance, laboratori didattici e interventi musicali per approfondire la conoscenza della “più discreta delle arti”.
Tutti coloro che desiderano intervenire ad una delle due giornate della manifestazione, leggendo poesie proprie o altrui, come associazioni, enti o singoli, possono contattarci allo 0532 418212/207 (mail a archibiblio@comune.fe.it) per concordare tempi e modi della propria partecipazione. Sarà riproposta la stessa formula che tanto successo ha riscosso nella precedente edizione.
MasterPoet 2014
Per animare la nottata si svolgerà, a partire dalle 2, anche la II edizione di MasterPoet, una gara/gioco di improvvisazione poetica nella quale gli aspiranti maestri della poesia si confronteranno a colpi di versi composti al momento su temi scelti da tre giudici.
Le iscrizioni alla prima edizione di MasterPoet devono pervenire all’indirizzo mail archibiblio@edu.comune.fe.it (0532 418212/207) entro il 19 marzo.
A cura del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara

Per info visita CronacaComune

BIBLIOTECA BASSANI – Incontro pubblico sabato 21 marzo alle 10 a Barco
Con la Fondazione ANT un approfondimento su ‘Lasciti e donazioni, tra soluzioni e vantaggi fiscali
19-03-2015

“Lasciti e donazioni, tra soluzioni e vantaggi fiscali” è il tema dell’incontro gratuito aperto al pubblico promosso dalla Fondazione ANT Italia Onlus – delegazione di Ferrara sabato 21 marzo alle 10 alla biblioteca comunale Bassani (via Grosoli 42 a Barco). Per illustrare il tema e rispondere alle domande dei presenti interverranno il notaio Alberto Magnani e il commercialista Gianni Soriani.

L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Ferrara.

VIABILITA’ – I provvedimenti in vigore venerdì 20 marzo dalle 17 alle 18
Modifiche al traffico in occasione dell’iniziativa “Cammino di speranza”
19-03-2015

Venerdì 20 marzo dalle 17 alle 18, in occasione dell’iniziativa “Cammino di speranza” promossa dal Comitato ferrarese contro la fame nel mondo, in via Montebello, corso Giovecca, corso Martiri della Libertà e piazza Cattedrale sarà sospesa la circolazione a tutti i veicoli per il tempo necessario allo svolgimento della manifestazione.

Saranno ammessi al transito i veicoli di emergenza e soccorso e, compatibilmente con le esigenze della circolazione, i veicoli dei residenti e dei fornitori.

SALA NEMESIO ORSATTI – Cerimonia inaugurale sabato 21 marzo alle 17 a Pontelagoscuro
Al via la mostra “Sebastiano tra sacro e profano. 26 Artisti per il mito del Santo con le frecce”
19-03-2015

Si intitola “Sebastiano tra sacro e profano. 26 Artisti per il mito del Santo con le frecce” la rassegna che sarà inaugurata sabato 21 marzo alle 17 alla alla sala Nemesio Orsatti a Pontelagoscuro (via Risorgimento 4) dove resterà fino al 12 aprile. La mostra, a cura di Lucio Scardino, è organizzata dalla Pro Loco di Pontelagoscuro con il patrocinio del Comune di Ferrara e in collaborazione con il Comitato Vivere Insieme di Pontelagoscuro, al quale aderisce la stessa Pro Loco, l’associazione Le Botteghe del Tuo Paese di Pontelagoscuro, le ditte Edil Quattro SRL di Finale Emilia ed Energy Pie SRL di Ferrara.

(Comunicato a cura degli organizzatori)

L’evento nasce dalla confluenza di due prospettive: – valorizzazione della SALA NEMESIO ORSATTI, luogo pubblico, di proprietà comunale, che da 25 anni riveste il ruolo di centro di divulgazione dell’arte e della cultura in un territorio purtroppo spogliato, a causa degli eventi bellici della seconda guerra mondiale, di ogni testimonianza storica, architettonica ed artistica del proprio passato. San Sebastiano era l’oggetto di una pala di grande valore attribuita al Bononi custodita nell’antica chiesa parrocchiale di Pontelagoscuro, a ricordo di un evento storico che colpì l’antico borgo rivierasco; – diffusione della cultura e dell’arte tra la popolazione, missione tra le più importanti ed impegnative contenute nello Statuto della Pro Loco, mediante eventi che avvicinino tutti ad una espressione fondamentale della vita sociale dei valori di un territorio.

In questa progettualità si è inserito, con sincero apprezzamento della Pro Loco, Lucio Scardino, eclettico esperto di storia e d’arte ferrarese, il quale ha proposto l’allestimento di una mostra di notevole spessore artistico e caratterizzata dalla partecipazione di ben 26 artisti contemporanei, tra i quali merita una citazione di particolare emozione il compianto Giglio Zarattini, personalità indimenticata espressione della comunità comacchiese, prematuramente scomparso nel 2004.

Elenco espositori

Sonia Andreani
Gianni Bellini
Carlo Bertocci
Sara Bolzani
Maurizio Bonora
Alessandro Borghi
Aurelio Bulzatti
Paolo Camporese
Giorgio Cattani
Daniele Cestari
Gianni Cestari
Lino Costa
Nestor Donato
Flavia Franceschini
Renzo Gentili
Denis Guerrato
Mirella Guidetti Giacomelli
Pietro Lenzini
Lorenzo Montanari
Pietro Moretti
Enrico Pambianchi
Gloria Pasquesi
Oscar Solinas
Gianfranco Vanni
Vittorio Zanella
Giglio Zarattini

(Nota di Lucio Scardino) – Un tempo assai venerato contro la peste, San Sebastiano fu assai pregato a Pontelagoscuro durante l’epidemia manzoniana del 1630 che colpì il paese rivierasco, lasciando però intatta la città di Ferrara: la devozione al santo con le frecce (simbolo dei bubboni della peste) era evidenziata da un pala esistente nell’antica parrocchiale, attribuita a Carlo Bononi. Per questi motivi e per la fortuna costante del santo, oggi vista dagli artisti soprattutto come autoreferenziale (la figura colpita dalle frecce dell’incomprensione e dell’indifferenza del pubblico) o come icona fortemente sensuale, la Pro Loco di Pontelagoscuro ha deciso di organizzare questa mostra chiamando, per la curatela del critico Lucio Scardino, 25 artisti ed esponendo un quadro degli anni Ottanta del comacchiese Giglio Zarattini, tragicamente scomparso. un decennio fa.

La rassegna è approntata presso la luminosa “Sala Orsatti” del Centro Civico di Pontelagoscuro e si riallaccia nel contempo ad una mostra che il ferrarese Vittorio Sgarbi ha da poco dedicato a S. Sebastiano in un castello piemontese, con opere databili dal ‘400 al ‘600: un mito eterno che gli artisti raffigurando oggi usando gli stilemi più diversi.

PER INFO – Pro loco di Pontelagoscuro – tel 333 8341101 – www.prolocopontelagoscuro.it

HERA – Iniziati i lavori per il rinnovo e il potenziamento dell’illuminazione pubblica
Piazza Fausto Beretta più vivibile e sicura grazie aI nuovo impianto luce
19-03-2015

Piazza Fausto Beretta più vivibile e sicura grazie alla sua nuova luce. Iniziati i lavori per il rinnovo e il potenziamento dell’illuminazione pubblica. La nuova soluzione, realizzata da Hera Luce, permette maggiori risparmi

Circa 200 metri di nuovo impianto di illuminazione pubblica permetteranno di risparmiare garantendo maggiori vivibilità e sicurezza; sarà questo il risultato dei lavori di rinnovo e potenziamento svolti da Hera Luce nella centrale piazza Fausto Beretta di Ferrara.
L’intervento, appena iniziato, riguarderà 7 lampioni che illuminano la piazza e 15 corpi illuminanti collocati sotto il portico che circonda la piazzetta posta dietro il palazzo delle Poste, in centro a Ferrara. La fine lavori è prevista per fine aprile.

Complessivamente sono stati rifatti 22 punti luminosi: riverniciati 7 sbracci di sostegno e installati 7 nuovi corpi illuminanti, che hanno maggiore resa estetica ed elevata efficienza.

Le nuove sorgenti luminose sono a LED per il porticato e hanno una resa luminosa migliore rispetto alle sorgenti sostituite. L’intervento ha comportato la rimozione degli apparecchi finora utilizzati e la realizzazione di nuove linee di alimentazione.

Per realizzare il nuovo impianto, Amministrazione comunale ed Hera Luce hanno scelto una soluzione tecnica che garantisse contemporaneamente la riduzione dei consumi e una qualità superiore degli standard di luce.

(COMUNICATO A CURA DI HERA)

MUSEO DI STORIA NATURALE – Laboratori sabato 21 e domenica 22 marzo alle 15.30 in via De Pisis
‘Caccia al tesoro’ per Apprendisti Scienziati dagli 8 ai 12 anni
19-03-2015

Nuove avventure attendono i ragazzi dagli 8 ai 12 anni che sabato 21 e domenica 22 marzo alle 15.30 prenderanno parte ai laboratori per ‘Apprendisti scienziati’ organizzati dal Museo civico di Storia Naturale (via De Pisis 24) dal tema “Caccia al tesoro”.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Pirati della filibusta, siete pronti a salpare sull’Olandese Volante, il vascello fantasma che solca perennemente i mari, alla ricerca del misterioso forziere del Museo? Andremo alla ricerca degli indizi nascosti tra animali, fossili, minerali… Attenti a schivare le insidie di mostri marini e spiriti maligni delle antiche leggende corsare… Avrete abbastanza coraggio e competenza scientifica per scoprire il tesoro?
Per partecipare è necessaria la prenotazione da effettuare contattando la sezione didattica del Museo di Storia naturale: tel. 0532 203381 – 206297, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale) (partecipazione al costo di 4 euro a persona).

CITTA’ DIGITALE – Sabato 21 marzo alle 9.30, nella Sala della Musica, incontro pubblico sul tema
Una Agenda Digitale Locale per fornire servizi fruibili e utili alla collettività
19-03-2015

Gli argomenti dell’Agenda Digitale di Ferrara sono centrali per la vita di cittadini e delle imprese che sempre più spesso si troveranno a fruire di servizi online; per questo l’Amministrazione ha organizzato una giornata di confronto pubblico aperta alle cittadine e ai cittadini nella mattinata di sabato 21 marzo 2015 dalle 9.30 nella Sala della Musica in via Boccaleone 19 a Ferrara, per condividere le azioni in fase di realizzazione dando la possibilità ai partecipanti di arricchire il Piano con proposte e suggerimenti.

Per partecipare all’incontro è necessario registrarsi compilando il modulo online al linkagendadigitale.comune.fe.it/registrati

>> Programma dettagliato di sabato 21 marzo 2015:

ore 9.30 Accoglienza dei partecipanti

ore 9.40

Saluto degli Assessori Roberto Serra, Roberta Fusari, Aldo Modonesi

L’Agenda Digitale del Comune di Ferrara, il piano strategico

Fabio De Luigi, Dirigente del Servizio Sistemi Informativi del Comune di Ferrara

Anteprima di due azioni dell’Agenda Digitale di Ferrara:

Il portale Fedro Segnalazioni, a cura di Anna Rosa Fava, Portavoce del Sindaco

Il progetto social #MyFerrara, a cura dell’Assessore Aldo Modonesi, Ilenia Mantoan del Servizio Sistemi Informativi, Community Instagramers Ferrara

L’Agenda Digitale e le città intelligenti a cura di Michele Vianello, Digital Evangelist di Ars et Inventio

ore 10.30
Introduzione al workshop: la metodologia di lavoro
a cura di Franco Coen Sacerdotti, Consulente per l’Agenda Digitale del Comune di Ferrara

ore 10.40 Inizio lavori

ore 12.40 Sintesi dei lavori e chiusura del workshop.

[Da Cronacacomune del 6 marzo 2015]

Si è svolta questa mattina, venerdì 6 marzo nella residenza municipale, la presentazione dei contenuti dell’Agenda Digitale Locale del Comune di Ferrara e dell’incontro con i cittadini in programma sabato 21 marzo 2015 su queste tematiche. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti gli assessori Roberto Serra, Roberta Fusari e Aldo Modonesi, il dirigente Servizio Sistemi Informativi Territoriali Fabio De Luigi, insieme agli operatori Cristina Fiorentini e Marco Zucchini, e il direttore operativo del Comune di Ferrara Moreno Tommasini.

“Mettendo in campo le azioni dell’Agenda Digitale Locale – hanno sottolineato gli assessori comunali – intendiamo raggiungere come Amministrazione insieme ai cittadini degli obiettivi che ci consentano di avere maggiore consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti digitali a disposizione e di sviluppare servizi on line facilmente fruibili e utili alla collettività”.

LA SCHEDA (a cura dei Servizi Informativi Territoriali e Urban Center)

(Nella foto un momento della conferenza stampa del 6 marzo 2015)

L’Agenda Digitale è una delle sette iniziative principali individuate nella più ampia Strategia Europa 2020, che punta alla crescita inclusiva, intelligente e sostenibile dell’Unione.

Lo scopo dell’Agenda Digitale è sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire l’innovazione, la crescita economica e la competitività.

In un contesto europeo che si avvale di tecnologie sempre più all’avanguardia anche il Comune di Ferrara, con delibera di giunta approvata il 18 Novembre 2014, ha deciso di adottare l’Agenda e di elaborare un proprio Piano Strategico per affrontare l’innovazione tecnologica e colmare il divario digitale attraverso sette azioni specifiche:

1. Formazione interna, per i componenti della Giunta e per i Dirigenti

2. Workshop #ADFerrara, per progettare insieme ai cittadini l’Agenda Digitale locale

3. Divario digitale, un piano di alfabetizzazione e inclusione informatica

4. Fedro Segnalazioni, una piattaforma online per raccogliere le segnalazioni dei cittadini

5. #MyFerrara, l’utilizzo dei social network per raccontare insieme la vita cittadina

6. OpenFerrara, un’indagine sugli open data

7. Informalacittà, un servizio di newsletter personalizzato

>> Le azioni dell’Agenda Digitale del Comune di Ferrara (in dettaglio)

1 – Formazione interna, per i componenti della Giunta e per i Dirigenti – Nel mese di gennaio 2015 sono state effettuate due sessioni formative alla consapevolezza digitale e ai social media rivolte ai dirigenti e alle posizioni organizzative dell’Associazione Intercomunale Terre Estensi. Un incontro specifico è stato invece organizzato per i componenti della Giunta comunale.

2 – Workshop #ADFerrara, per progettare insieme ai cittadini l’Agenda Digitale locale – L’Agenda Digitale locale verrà presentata ai cittadini durante un workshop (sabato 21 marzo 2015 ore 9.30 – Sala della Musica) a cui sarà possibile iscriversi attraverso il modulo di registrazione presente sul sito agendadigitale.comune.fe.it

Durante la giornata saranno raccolti spunti e integrazioni alle iniziative già presenti nel piano strategico e verrà valutata la possibilità di costituire un gruppo di cittadinanza attiva che collabori con l’amministrazione.

3- Divario digitale, un piano di alfabetizzazione e inclusione informatica – Il Comune di Ferrara vuole costituirsi soggetto attivo nella lotta contro il divario digitale potenziando e differenziando le proprie iniziative di alfabetizzazione e formazione digitale rivolte principalmente alle fasce “digitalmente deboli” della popolazione. L’azione principale consisterà nella partecipazione alla nuova fase del progetto regionale “Punti Pane e Internet: 2014 – 2017”.

Con il supporto della Regione Emilia-Romagna, e insieme ai comuni di Voghiera e Masi Torello (Associazione Intercomunale Terre Estensi), si stenderà un progetto triennale che vedrà il coinvolgimento di diversi soggetti attivi del territorio (biblioteche civiche, delegazioni comunali, centri sociali, scuole, associazioni di volontariato) e porterà alla realizzazione di:

corsi di alfabetizzazione digitale di base e avanzati,

eventi di cultura digitale,

punti permanenti di facilitazione digitale.

Altre modalità di inclusione digitale potranno essere realizzate attraverso corsi/laboratori a tema come “Nonni su Facebook”, progetto che avvicinerà i #nonni (persone sopra i 60 anni) all’uso di Facebook grazie all’affiancamento ai #nipoti (tutor) che li aiuteranno a sviluppare autonomamente il proprio percorso di consapevolezza digitale.

4 – Fedro Segnalazioni, una piattaforma online per raccogliere le segnalazioni dei cittadini – Fedro Segnalazioni è una piattaforma web per la raccolta, lo smistamento, la gestione e il monitoraggio delle segnalazioni che i cittadini inviano all’Amministrazione comunale.

Si tratta di un nuovo servizio online che consente di inviare la propria segnalazione in modo semplice e rapido, da pc o da mobile. La piattaforma verrà presentata durante il workshop del 21 marzo 2015.

5 – #MyFerrara, l’utilizzo dei social network per raccontare insieme la vita cittadina

I cittadini residenti e i turisti testimoni del territorio per il progetto #MyFerrara. Un progetto di narrazione cittadina che prenderà vita attraverso l’uso degli account sociali del Comune di Ferrara e in particolar modo attraverso Instagram. La pubblicazione sull’account @comunediferrara sarà concessa agli utenti di Instagram che si candideranno, mentre per tutti gli altri verrà comunque mantenuta la possibilità di utilizzare un hashtag, #MyFerrara appunto, tra cui verranno scelte foto da condividere sugli altri profili social. Questo progetto sarà realizzato in collaborazione con la community degli Instagramers di Ferrara e si concluderà con la realizzazione di un ebook in collaborazione con il Liceo A. Roiti di Ferrara.

6 – OpenFerrara, un’indagine sugli open data – Individuiamo insieme gli open data utili e interessanti, tra quelli di proprietà del Comune di Ferrara, per favorire la creazione di applicazioni o aggregazioni da parte di cittadini, aziende, associazioni. Le proposte verranno raccolte attraverso la distribuzione online di un questionario e successivamente valutate dall’Amministrazione comunale.

7 – Informalacittà, un servizio di newsletter personalizzato – Servizio di newsletter personalizzato per temi di interesse di categorie di cittadini. Il servizio si avvarrà di un collegamento diretto con l’anagrafe della popolazione in modo da recuperare informazioni caratterizzanti come ad esempio la zona di residenza, la presenza di bambini o altre categorie, permettendo di inviare esclusivamente informazioni di interesse attraverso la composizione di liste e filtri. Esisterà la possibilità di iscriversi anche se non residenti a Ferrara indicando in sede di registrazione quali informazioni si desiderano ricevere.

>> DOCUMENTAZIONE DETTAGLIATA nel file scaricabile in fondo alla pagina

Per ulteriori informazioni e per consultare il Piano Strategico visita il sito dedicato agendadigitale.comune.fe.it o scrivi a agendadigitale@comune.fe.it

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Poste, Petitti: “Sospendere l’attuazione del riassetto dei servizi, serve confronto e dialogo con i rappresentanti delle istituzioni”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Una situazione “confusa, sia sul piano nazionale che regionale”, conseguente a una “decisione calata dall’alto, non partecipata e non condivisa”. Per cui “è necessario sospendere i tempi di attuazione del riassetto dei servizi” e avviare tavoli di confronto e dialogo con i rappresentanti delle istituzioni. L’assessore regionale al Bilancio Emma Petitti scrive a Gino Frastalli, responsabile Area Territoriale Centro Nord di Poste Italiane, incontrato una prima volta in Regione a inizio marzo. “Sarebbe stato auspicabile – dice Petitti – , da parte di Poste Italiane Area Centro Nord, mettere a punto un piano di incontri a livello territoriale per avviare il confronto con i soggetti coinvolti dalle chiusure e dalla razionalizzazione dei servizi. Ad oggi, invece, la situazione è confusa, sia sul piano nazionale che regionale”. Dai territori emergono molte preoccupazioni relative a segnalazioni di uffici in chiusura già da metà aprile; nella lettera l’assessore richiama il “ruolo sociale” di Poste Italiane, “dal quale non può prescindere, soprattutto in fasi di cambiamento e riassetto che vanno a toccare da vicino la vita dei cittadini”. E, chi svolge un ruolo anche sociale, “non può e non deve ignorare il confronto con l’utenza, pena un ulteriore scollamento e distanza tra chi decide e chi subisce senza avere neppure avuto la facoltà di domandare e capire”.
Prosegue Petitti: “Siamo convinti che portare avanti un dialogo tra Poste Italiane e le comunità locali sia indispensabile al fine di rispettare le esigenze di tutti e non solo aziendali. Pertanto – conclude l’assessore – è necessario sospendere i tempi di attuazione del riassetto dei vostri servizi e predisporre al più presto un calendario per consentire tavoli di confronto e dialogo con i rappresentanti delle istituzioni locali e regionali”.

Coldiretti: in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, la libertà di vietarli

da: ufficio stampa Coldiretti

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale europea la direttiva che consente agli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati nei loro territori. In calo le superfici OGM in Europa, diffidenti i consumatori e pericoli di omologazione e danno per il nostro Made in Italy.

L’Italia è libera di non coltivare Ogm come ha fatto fino ad ora e come chiedono quasi 8 cittadini su 10 (76 per cento) che si oppongono al biotech nei campi. E’ quanto afferma ila Coldiretti nel segnalare che sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 13 marzo è stato pubblicato il testo della direttiva 2015/412 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 marzo 2015 che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (Ogm) sul proprio territorio. Ora tocca al Parlamento italiano mettere a punto una normativa nazionale che – rileva la Coldiretti – possa dare continuità alla lungimirante scelta fatta dall’Italia di vietare gli Ogm dato che la nuova normativa che dovrebbe entrare in vigore gia’ a marzo, dopo 20 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea.
Siamo di fronte – afferma Coldiretti – ad un importante e atteso riconoscimento della sovranità degli Stati nonostante il pressing e alle ripetute provocazioni delle multinazionali del biotech. L’Europa da un lato, le Alpi e il mare dall’altro, renderanno l’Italia finalmente sicura da ogni contaminazione da Ogm a tutela della straordinaria biodiversità e del patrimonio di distintività del Made in Italy.
Per l’Italia gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico del Made in Italy. Secondo l’analisi della Coldiretti sono calati del 3 per cento i terreni seminati con organismi geneticamente modificati (ogm) in Europa nel 2014 a conferma della crescente diffidenza nei confronti di una tecnologia che non rispetta le promesse, secondo l’analisi del rapporto annuale 2014 dell’“International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications” (ISAAA).
La superficie ogm in Europa nel 2014 si è ridotta ad appena 143.016 ettari di mais Bt coltivati insoli 5 Paesi sui 28 che fanno parte dell’Unione. Peraltro ben il 92 per cento di mais biotech europeo è coltivato in Spagna dove sono stati seminati 131.538 ettari mentre le superfici coltivate sono residuali in Portogallo, Romania,Slovacchia e Repubblica Ceca.

Coldiretti: il 31 marzo finiscono “le quote latte”: in vista nuove multe per l’Italia?

da: ufficio stampa Coldiretti

Si profila un termine “salato” per la chiusura del regime delle quote latte in Italia a fine marzo. E mentre si registra un silenzio assordante sui comportamenti scorretti nel pagamento del latte agli allevatori, l’aumento della produzione nazionale rischia di farci sforare e venire sanzionati sommando nuove multe a quelle vecchie che ancora ci condizionano.

Nell’ultimo anno di attuazione del regime delle quote latte che terminerà il 31 marzo 2015 c’è il rischio concreto dell’arrivo di nuove multe per il superamento da parte dell’Italia del proprio livello quantitativo di produzione assegnato dall’Unione Europea, dopo quattro anni in cui nessuna multa è stata dovuta dagli allevatori italiani.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento al Consiglio dei Ministri agricoli dell’Unione Europea che ha all’ordine del giorno anche l’andamento del mercato del latte dopo che nel mese di marzo comportamenti scorretti nel pagamento del latte agli allevatori hanno portato prima in Spagna e poi in Francia alla condanna da parte dell’Antitrust delle principali industrie lattiero casearie, molte delle quali, peraltro, operano anche sul territorio nazionale dove invece c’è un “silenzio assordante” da parte dell’Autorità Garante delle Concorrenza e del mercato.
In Francia l’Antitrust il 12 marzo ha multato per un importo di 193 milioni di euro 11 industrie lattiero casearie tra le quali Lactalis, Laita, Senagral e Andros’s Novandie per pratiche anticoncorrenziali dopo che il 5 marzo scorso era intervenuto anche l’Antitrust iberico che aveva annunciato multe per un totale di 88 milioni di euro a gruppi come Danone (23,2 milioni), Corporation Alimentaria (21,8 milioni), Grupo Lactalis Iberica (11,6 milioni).
Anche in Italia esiste – sostiene la Coldiretti – un evidente squilibrio contrattuale tra le parti che determina un abuso, da parte dei trasformatori, della loro posizione economica sul mercato, dalla quale gli allevatori dipendono. I prezzi praticati dagliintermediari della filiera del latte fresco sono iniqui e gli allevatori manifestano ormai evidenti segni di difficoltà perché non riescono a coprire neanche i costi di produzione. Per questo la Coldiretti e il Codacons hanno chiesto con un esposto di fare luce sugli abusi di dipendenza economica a danno dei produttori di latte fresco all’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM).
Alle difficoltà determinate dai bassi prezzi corrisposti agli allevatori si aggiunge il rischio concreto dell’arrivo di nuove multe sulla base dell’ultimo aggiornamento dei dati Agea dai quali si evidenzia un aumento della produzione del 3,24 per cento rispetto allo scorso anno, con un incremento in valori assoluti di 2,561 milioni di quintali, sulla base dei primi nove mesi della campagna relativa al periodo che va dal 1 aprile 2014 al 31 marzo 2015.
Quello che si preannuncia è quindi il primo splafonamento dopo l’introduzione della legge 33 del 2009 la quale prevede la possibilità di compensazione solo agli allevamenti di montagna e delle zone svantaggiate, a quegli che non hanno superato il livello produttivo 2007-2008 e ultimi, in ordine prioritario, a quegli allevamenti che producono entro e non oltre il 6 per cento della quota loroassegnata. Dopo la mobilitazione degli allevatori della Coldiretti è stato arrivato un provvedimento per permettere di rateizzare le multe di quest’anno a carico dei loro allevatori per un massimo di tre anni e senza interessi ma occorre individuare soluzioni a livello nazionale che permettano un atterraggio morbido nell’uscita da un regime che ha condizionato il settore per decenni.
La questione quote latte è iniziata 30 anni fa nel 1984 con l’assegnazione ad ogni Stato membro dell’Unione di una quota nazionale che poi doveva essere divisa tra i propri produttori. All’Italia fu assegnata una quota molto inferiore al consumo interno di latte. Il 1992, con la legge 468, poi il 2003, con la legge 119, e infine il 2009, con la legge 33, sono state le tappe principali del difficile iter legislativo per l’applicazione delle quote latte che ha consentito alla stragrande maggioranza dei 36mila allevatori di mettersi in regola acquistando o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi dieuro mentre solo una sparuta minoranza è responsabile delle pesanti pendenze con l’Unione Europea.

Una visione d’insieme che sappia integrare artigianato e commercio: lo sviluppo del turismo non può essere imperniato sul solo centro storico

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Le proposte della CNA per la città di Ferrara. E sul mercato ambulante del venerdì: “Non vogliamo un centro bello, ma privo di vita”

Un migliaio di imprese associate entro le mura cittadine, delle quali 400 commerciali, operanti nel centro storico. E’ anche a partire da questi numeri che Cna pretende di dire la propria ai tavoli in cui si discute di turismo e di rivitalizzazione delle commercio a Ferrara, sollecitando per contro una visione meno riduttiva di quella che, “di volta in volta, si sofferma su singoli aspetti e problemi”.
Così, il presidente di Cna Turismo e Commercio, Riccardo Cavicchi, alla conferenza stampa che si è tenuta in via Caldirolo, alla quale hanno partecipato anche il presidente e il responsabile dell’Area Cna di Ferrara, Emanuele Borasio e Alessandro Fortini, il direttore provinciale Corradino merli e il responsabile di Cna Turismo e Commercio, Mauro Balestra.
“La mancanza di una visione complessiva – a giudizio di Cavicchi – ha contribuito ad aumentare i problemi, piuttosto che risolverli. Artigianato e commercio debbono essere, insieme, parte integrante di un progetto di rilancio del turismo e di rivitalizzazione più complessiva della città in grado di puntare alla valorizzazione di parti pregevoli della città, ingiustamente messe in ombra da un’ottica che guarda al solo centro storico o, addirittura, a una esigua porzione del centro costituita dal Listone”.
Si parla, dunque, di San Romano, Carlo Mayr, XX Settembre e della stessa Corso Giovecca, che hanno registrato, soprattutto negli ultimi anni di crisi economica, un innegabile depauperamento di attività commerciali e artigianali. Di qui la proposta a Comune e Camera di Commercio di un insieme di misure tese a favorire l’insediamento ed il mantenimento di una più ampia e diversificata gamma di imprese all’interno delle mura. Per guadagnare numeri ben più importanti degli attuali nelle presenze turistiche – hanno sostenuto i dirigenti della Cna – bisogna innanzitutto operare per estendere l’area di interesse turistico, facendo leva sullo sviluppo anche quantitativo e la riqualificazione del commercio e dell’artigianato.
Diversificazione dell’offerta, promozione di un prodotto turistico made in Fe oggi assente, una visione più dinamica e aperta dello stesso centro. “Non condividiamo l’idea di un centro bello, curato, ma privo di vita”, ha commentato il direttore Cna Merli, riferendosi alle recenti diatribe sulla presenza del mercato ambulante del venerdì in piazza Trento Trieste.
Secondo l’Associazione, esiste certamente un problema di regole, di rispetto degli interventi di riqualificazione urbanistica dell’area, di sensibilità nei confronti di un contesto particolarmente delicato. Ma, al netto di tutto questo, Cna non ritiene “ né ragionevole, né opportuno imbalsamare il centro”.
“Anzi, poniamo piuttosto l’accento – ha insistito Cavicchi – su come sostenere la riqualificazione delle attività commerciali in sede fissa, contenere il diffondersi di un franchising, spesso di bassa qualità, che impoverisce l’offerta commerciale complessiva e di come dare ordine, omogeneità e qualità alle attività ambulanti”.
Numerose e interessanti le diverse proposte presentate alla conferenza stampa, ad esempio sulla valorizzazione della Darsena, il ruolo e l’incentivazione dell’artigianato artistico di tradizione e di quella nuova realtà di imprese “creative” culturali, che si sono affacciate a Ferrara negli ultimi anni, promosse spesso da giovani con tecnologie e produzioni di grande interesse. “Bisogna aiutare queste attività a stare e a produrre nella nostra città – ha sollecitato il presidente dell’Area di Ferrara, Borasio – mettendo loro a disposizione spazi adeguati ed economicamente accessibili”. Una riflessione, a questo proposito, è stata sollecitata sull’adeguamento di Spazio Grisù e la sistemazione del Mercato coperto di via Santo Stefano.

Sabato 21 marzo, al Torrione, Mark Turner in concerto

da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 21 marzo al Jazz Club Ferrara è la sofisticata raffinatezza del Mark Turner 4et ad inaugurare tre imperdibili appuntamenti realizzati in collaborazione con Crossroads – Jazz e altro in Emilia-Romagna. Il sassofonista statunitense presenta “Lathe of Heaven”, album di debutto come leader per la prestigiosa etichetta discografica ECM. Completano la formazione Ambrose Akinmusire alla tromba, Joe Martin al contrabbasso e Justin Brown alla batteria.

Sabato 21 marzo (ore 21.30) al Jazz Club Ferrara è la sofisticata raffinatezza del Mark Turner 4et ad inaugurare tre imperdibili appuntamenti realizzati in collaborazione con Crossroads – Jazz e altro in Emilia-Romagna. Ad accompagnare il talentuoso sassofonista statunitense nel percorrere la trama sonora di “Lathe of Heaven” –album che presenterà al pubblico del Torrione – troviamo Ambrose Akinmusire alla tromba, Joe Martin al contrabbasso e Justin Brown alla batteria.
Presenza costante delle più recenti pubblicazioni di casa ECM degli ultimi sei anni, tra cui “One is the Other” di Billy Hart e “Joy in Spite of Everything” di Stefano Bollani (entrambi del 2014), con “Lathe of Heaven” Mark Turner debutta come leader per la prestigiosa etichetta discografica tedesca dopo tredici anni dall’ultimo “Dharma Days” (Warner Bros, 2001).
Costituito esclusivamente da nuove composizioni di Turner, incluse alcune rivisitazioni, “Lathe of Heaven” sintetizza magistralmente la poetica del bandleader in cui jazz di matrice cameristica, sound della tradizione bop e libera improvvisazione convivono in ariose melodie, talvolta eteree, talvolta avvolte da un alone di mistero.
L’assenza del pianoforte inoltre contribuisce da un lato ad un’ampia libertà espressiva dei componenti del gruppo, dall’altro ad un maggiore senso di responsabilità nell’operare scelte stilistiche.
Nato in Ohio nel 1965, Mark Turner cresce vicino a Los Angeles dove si trasferisce con la famiglia all’età di quattro anni; non stupisce quindi se tra i suoi modelli sassofonistici, oltre all’immancabile Coltrane, emerga la figura di Warne Marsh, con quel senso altamente esplorativo dell’improvvisazione sulle armonie.
Dopo aver compiuto gli studi presso il Berklee College of Music di Boston, Turner si trasferisce nella Grande Mela dove innesca nuove collaborazioni con artisti quali James Moody, Jimmy Smith e Joshua Redman, mentre è nel 2004 con Fly, trio completato dal contrabbassista Larry Grenadier e dal batterista Jeff Ballard, che Turner si impone sulla scena internazionale.
I prossimi appuntamenti firmati Crossroads & Ferrara in Jazz da appuntare assolutamente in agenda sono con il Peter Bernstein Quartet (28 marzo) ed il trio del pluripremiato sassofonista Steve Lehman (18 aprile).

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena: 333 5077059 (dalle 15:30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card e My Fe, se si accede al solo secondo set, prenotando la cena al wine bar)

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

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Giornate della trasparenza in Provincia il 24 e 26 marzo

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Si svolgeranno martedì 24 e giovedì 26 marzo le Giornate della trasparenza in Provincia e consisteranno in incontri diretti, su richiesta, fra i portatori d’interesse e i responsabili della prevenzione e corruzione e della trasparenza dell’amministrazione che ha sede in Castello Estense.
L’iniziativa si svolge nel rispetto delle indicazioni stabilite dal decreto legislativo 33 del 14 marzo 2013 e costituisce un’opportunità per avere informazioni utili sul programma triennale per la trasparenza e l’integrità, sul Piano e la Relazione della performance, nonché sul Piano anticorruzione dell’ente.
Gli interessati possono presentare richiesta inviando una mail a trasparenza@provincia.fe.it e l’incontro potrà avvenire direttamente con i responsabili della Provincia secondo gli ambiti di competenza interpellati.

E’ di Ferara uno dei più grandi colleziinisti italiani di materiale sugli Avengers: parte della collezione in mostra al Museo del Fumetto di Milano

da: Ufficio stampa Wow Spazio Fumetto

Dal 28 marzo al 31 maggio 2015 WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano (Viale Campania 12), presenta “Avengers: il mito”, una mostra davvero unica nel suo genere pensata per festeggiare l’uscita nelle sale il prossimo 22 aprile dell’attesissimo film “Avengers: Age of Ultron”. Un ricco percorso espositivo che parte dalle origini per arrivare ai giorni nostri illustrando la storia degli Eroi più potenti della Terra, dalle loro origini sulle pagine degli albi a fumetti negli anni Sessanta fino alla loro attuale veste cinematografica.

Tra i collezionisti che prestano materiale per questa mostra davvero unica c’è Simone Scopa, ragazzo di Ferrara fans sfegatato dell’universo Marvel e non solo. Così racconta la sua passione: “La mia passione per i supereroi Marvel vede la sua genesi nella mia infanzia quando da bambino mi fu regalato un personaggio flessibile di Spiderman. Mi piace pensare che proprio come l’illustrazione sulla copertina di Amazing Fantasy 15, dove l’uomo ragno trasportava un “malcapitato” sorvolando la città con le sue ragnatele, così sia accaduto a me condotto a sorvolare l’universo Marvel. Attratto dai supereroi iniziai a leggere i primi albi a fumetti molti dei quali si trovavano ancora come vecchie raccolte dell’editoriale Corno. Col trascorrere degli anni, così come per il giovane Peter Parker nei panni dell’uomo ragno che crescendo ebbe modo di incontrare ed affiancare i Vendicatori sino addirittura ad entrare a far parte del gruppo, col maturare della mia passione fumettistica iniziai a leggere ed apprezzare le avventure degli eroi che componevano il nutrito team degli Avengers dalle più classiche storie a quelle più moderne delle nuove testate editoriali con universi alternativi. Contestualmente alla mia passione per i fumetti si é sviluppata anche quella legata al mondo del cinema e del collezionismo e fu inevitabile che questi tre aspetti si incontrassero quando Marvel Studios diede vita al suo imponente progetto Marvel Cinematic Universe a partire dal 2008 con l’uscita del primo film dedicato al supereroe Iron Man. Nasce così la mia collezione di materiale e repliche ispirate ai film Marvel dallo scudo di Captain America al mitico Mjolnir il martello di Thor sino a parti della tecnologica armatura di Tony Stark alias Iron Man e molto altro ancora. Tra i pezzi più particolari nella mia collezione troviamo il Tesseract custodito nel cilindro Asgardiano visto nel film Avengers e vari pezzi auto prodotti come lo scettro di Loki. Non mancano inoltre repliche autografate dagli attori e pezzi unici come il superbo casco “crossover” che fonde i personaggi avengers disegnato e realizzato in tiratura limitata da Pannaus Props come omaggio al creatore Marvel Stan Lee. Alcuni di questi pezzi saranno visibili nella mostra Avengers: il mito allestita al WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano visitabile dal 28 marzo al 31 maggio”.

Grazie a una raccolta davvero unica di tavole originali dei più importanti autori stranieri e italiani e albi rari provenienti da importanti collezioni private e dall’archivio della Fondazione Franco Fossati, il visitatore potrà rivivere la storia degli Avengers raccontata dalle grandi matite Marvel. Non solo: gadget, statue a grandezza naturale, memorabilia e action figures renderanno emozionante un percorso davvero unico testimoniando tappa per tappa come siano cambiati, non solo graficamente ma anche caratterialmente, gli Avengers dagli anni Sessanta ad oggi. Un viaggio nel mito per scoprire come sono nati autentici miti moderni come Capitan America, Thor, Iron Man, Vedova Nera, Hulk o Occhio di Falco e i loro nemici di sempre, compreso il terribile Ultron. Per scoprire che in più di cinquant’anni di storia nel fantastico gruppo sono entrati e usciti più di 50 supereroi, compresi Ercole e la Valchiria, protagonisti di centinaia di avventure che hanno tenuto tre generazioni incollate alle pagine e ora al grande schermo!
Ovviamente molto spazio sarà dedicato al grandissimo successo cinematografico degli ultimi anni partendo da “Avengers”, che con un box office globale di oltre 1.5 miliardi di dollari detiene ancora oggi il record come terzo migliore incasso di sempre, fino all’attesissimo sequel Avengers: Age of Ultron che arriverà nelle sale italiane il prossimo 22 aprile. Per tutta la durata della mostra saranno organizzati incontri a tema, incontri con disegnatori e laboratori dedicati ai mitici Supereroi.

La mostra Avengers: il mito propone un ricco percorso dedicato al fantastico mondo dei fumetti Marvel e al gruppo di eroi che più di tutti ha saputo imprimersi nell’immaginario collettivo, ospitando tutti gli eroi più famosi della casa statunitense e diventando il centro nevralgico dei film ispirati da questi fumetti, che hanno conquistato gli spettatori di tutto il mondo con straordinario successo.
Tutto inizia nel 1963. Nel giro di pochi mesi la casa editrice Marvel lancia alcuni eroi di grandissimo successo: i Fantastici Quattro, Spider-Man, ma anche Iron Man, Hulk e Thor. L’idea di Stan Lee e Jack Kirby, che assieme avevano dato vita a buona parte di questi straordinari personaggi, è molto semplice: riunire gli eroi più potenti, “per combattere quei nemici che nessun eroe, da solo, potrebbe fronteggiare!”. Creare un gruppo con i supereroi più famosi di una casa editrice non era una novità assoluta, ma la differenza qui era nell’approccio adottato, riassunto nella celebre formula “supereroi con superproblemi”. Gli Avengers avrebbero dovuto affrontare minacce esterne, ma anche risolvere rivalità, litigi e inimicizie tra loro. All’interno del gruppo, proprio per i caratteri focosi di tanti eroi, si verificano spessissimo cambi di formazione: il solitario e irascibile Hulk se ne va quasi subito, poi arriva Captain America, ripescato nei ghiacci dell’Artico, e con lui gli Avengers trovano il proprio leader, nientemeno che la Leggenda vivente della Seconda Guerra Mondiale.
La mostra, partendo da quel fatidico 1963, arriva a oggi passando in rassegna tutti i momenti salienti del gruppo: l’arrivo della Visione e di Ultron, la guerra intergalattica con Kree e Skrull, i Vendicatori della Costa Ovest e Onslaught, fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui gli Avengers sono stati al centro di tutte le più importanti saghe della casa editrice, come “Civil War”, “Assedio” e il recentissimo “Original Sin”, raccontate attraverso riproduzioni, ingrandimenti e albi rari, grazie anche alla collaborazione di Panini Comics, che pubblica in Italia, Europa e America Latina i fumetti Marvel da più di venti anni. Ad arricchire il percorso una ricca sezione di tavole originali dei più famosi autori che si sono cimentati su questo super-gruppo, da John Buscema ad Alex Ross, da John Perez ad Arthur Adams fino a Steve McNiven, oltre agli italiani Giuseppe Camuncoli, Gabriele Dell’Otto e Matteo Scalera, provenienti da importanti collezioni private.

All’interno del percorso sono presenti delle “isole” tematiche dedicate agli “Eroi più potenti della Terra”, ossia Iron Man, Thor, Hulk e Captain America: personaggi tra i più importanti della casa editrice che hanno avuto una ricchissima “carriera” anche in solitaria e che per questo motivo meritano uno spazio dedicato. Per scoprire che gli Avengers non sono solo Cap, Thor, Hulk, vedova Nera e Iron Man ma che in 50 anni sono stati più di 100! Per scoprire che tra loro non regna sempre pace e armonia. Per scoprire quali sono i loro nemici più acerrimi. Per scoprire tutto quello che non si sa sugli Eroi più Potenti della Terra divertendosi e godendo della magia del disegno dei grandi fumettisti!

L’ultima parte della mostra racconta come il mondo dei supereroi Marvel sia riuscito a diventare un fenomeno cinematografico, anche grazie alla lungimirante scelta di coinvolgere attori di primo piano come Robert Downey Jr. e di portare anche al cinema il concetto di un universo narrativo in cui i personaggi di fumetti (o di film) differenti si conoscono e possono interagire tra loro, o formare addirittura un gruppo. L’idea si è rivelata vincente: il primo film “The Avengers” ha frantumato record su record, diventando uno dei più visti della storia. Con simili premesse è facile prevedere che anche il nuovissimo “Avengers: Age of Ultron” (nelle sale italiane il prossimo 22 aprile) sarà un grande successo, introducendo nel mondo dei film uno dei più grandi nemici degli Avengers a fumetti: Ultron, un robot che si ribella ai propri creatori diventando una minaccia per l’intera umanità.

Per immergersi ancora di più nel mondo degli Avengers, il visitatore potrà interagire con le installazioni multimediali realizzate in collaborazione con GlobalMedia e Epson. Grazie a un pannello touchscreen sarà possibile scoprire il database segreto di Tony Stark che racchiude i segreti di tutti i supereroi – quasi 100! – che sono entrati a far parte degli Avengers in tutti questi anni. Anche la gabbia dove è stato racchiuso Hulk sarà una sorpresa per i visitatori: qualcuno l’ha sfondata dall’interno con un pugno devastante, mettendo a soqquadro gli appunti degli scienziati che stavano studiando i segreti della forza disumana del Golia Verde. Toccando gli appunti e sbirciando nel buco si potranno vedere le varie vite che Hulk ha avuto diventando cartone animato, protagonista televisivo e divo del cinema.

A completare il percorso sarà presente una ricchissima collezione di oggettistica e memorabilia, soprattutto dagli anni Settanta in poi: poster, giocattoli e oggetti che hanno solleticato le mire degli appassionati di allora e che adesso riescono a conquistarci grazie al loro aspetto vintage (molti dei pezzi esposti provengono dalla collezione privata di Simone Scopa e Federico Piccinini, due dei più agguerriti collezionisti Marvel d’Italia). Oltre a questi avranno ampio spazio i gadget di produzione recente, realizzati con estrema cura per un pubblico di collezionisti attenti e scrupolosi, tra tutte le statue da collezione e le action figures dedicati a Capitan America, Iron Man, Thor e tutti gli altri. Non mancheranno le miniature, vere e proprie “versioni solide” degli Avengers, dipinte con perizia dagli appassionati delle associazioni Amis e La fabbrica delle Miniature, che nel periodo della mostra terranno dimostrazioni di pittura di miniature per avvicinare tutti a questo interessantissimo hobby.

Grazie alla collaborazione di Brianza Lug saranno esposti in mostra fantastici diorami di Lego, alcuni ufficiali e altri realizzati da appassionati che investono la loro creatività per inventare plastici sempre nuovi con i mitici mattoncini. Uno spazio sarà dedicato anche ai ragazzi grazie all’esposizione dei giocattoli che Hasbro ha prodotto in vista dell’uscita del nuovo film, compreso l’esclusivo Monopoly Avengers dedicato ai Nostri eroi!

Sabato 21 marzo, replica del grande successo de “Il Lago dei Cigni” in diretta nei cinema

da: Ufficio stampa Studio Sottocorno

Il lago dei cigni, indubbiamente il più emozionante tra i balletti romantici, narra l’affascinante storia di una bella fanciulla trasformata in cigno e dello straziante tributo alla potenza dell’amore.
L’interpretazione di Natalia Osipova rende questa data un appuntamento da non perdere. La grande ballerina, entrata a far parte del corpo di ballo del Royal Ballet nel 2013, è riconosciuta a livello internazionale come la star assoluta del balletto mondiale.
Attraverso questa produzione, Anthony Dowell si è posto lo scopo di tornare ad un’ autentica versione della coreografia creata dal grande Marius Petipa e da Lev Ivanov nel lontano 1895 per il Teatro Mariinsky. Le scenografie di Yolanda Sonnabend si rifanno alla Corte Imperiale Russa di quel periodo, unendo accuratezza storica e fantasia gotica.
Le scene di corte del I e del III Atto presentano uno stile glamour ispirato a Carl Fabergé, mentre i celebri atti “bianchi” sono ricchi di nebbia, ombra e luce lunare.
Il lago dei cigni rappresenta la perfetta unione di coreografia e musica ed è diventato sinonimo del balletto stesso e fonte d’ispirazione per generazioni e generazioni di ballerini, nonché emblema della cultura popolare. Dai primi giorni del Vic-Wells Ballet, questo il nome della compagnia di ballo degli anni Trenta che diventò poi Royal Ballet, è stato uno dei titoli di punta al Covent Garden. Si tratta di una lunga ed importante storia, testimoniata dalla collezione di costumi e scenografie custodita negli archivi della Royal Opera, dove si trovano i tutù e le corone indossati da Odette/Odile nelle differenti epoche.

Odette/Odile Natalia Osipova Prince Siegried Matthew Golding
Orchestra della Royal Opera House
Direttore d’orchestra Boris Gruzin Produzione Anthony Dowell
Coreografia Marius Petipa e Lev Ivanov Scenografie Yolanda Sonnabend
Coreografie aggiuntive Frederick Ashton e David Bintley

Costo biglietto: 10 -15 euro

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Sport e fair play: riconoscimento al giovane schermidore Stefano Cedrini

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Un riconoscimento a Stefano Cedrini, campione di sportività, sarà consegnato domani al giovane schermidore dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini. La stampa è invitata

Si è distinto per la sua sportività, durante lo scorso campionato italiano Under 14, per un gesto di fair play, restituendo un punto determinante che gli era stato erroneamente assegnato.
A Stefano Cedrini, schermidore ravennate di 13 anni, sarà consegnato un riconoscimento dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, domani venerdì 20 marzo alle ore 15 negli uffici della Presidenza, al 17° piano di viale Aldo Moro 52, a Bologna.

XIX premio “Soroptimist” per la ricerca scientifica

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Il bando è on line – scadenza 27 aprile. Il Soroptimist International d’Italia Club di Ferrara bandisce la diciannovesima edizione del concorso a titoli per il PREMIO Soroptimist Club di Ferrara per la Ricerca Scientifica.

Per l’anno 2015 il premio è rivolto a giovani donne che abbiano conseguito la laurea magistrale o specialistica in Ingegneria presso l’Università di Ferrara.

In particolare il premio è riservato a studiose di nazionalità italiana che:

svolgano attività di ricerca a Ferrara nel campo dell’Ingegneria;
intendano proseguire gli studi nel campo dell’Ingegneria;
documentino di non aver superato i 30 anni di età alla data di scadenza del presente bando;
si siano particolarmente distinte per serietà d’impegno e apprezzabili contributi scientifici nell’area prescelta.

L’ammontare del premio è di Euro 2.500,00 (duemilacinquecento).

La giuria del premio è composta dai seguenti membri:

Prof.ssa Carla Biondi, Presidente del Soroptimist Club di Ferrara
Prof. Pasquale Nappi, Magnifico Rettore dell’Università di Ferrara
Prof. Giorgio Vannini, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara
Prof. Roberto Tovo, Vice Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara
Dr.ssa Raffaella Rizzoni, socia del Soroptimist Club di Ferrara

Le candidate devono depositare entro il 27 aprile 2015 presso l’Amministrazione del Dipartimento di Ingegneria di Unife (via Saragat 1, Ferrara) la domanda, i titoli ed i documenti ritenuti utili e relativo elenco, un “curriculum”, una copia della tesi di Laurea e, eventualmente, di Dottorato di Ricerca, pubblicazioni scientifiche, nonché un programma di ricerca sufficientemente dettagliato del tema in corso di approfondimento, approvato da un docente universitario della materia.
La documentazione va presentata in carta libera.

L’emozione del cinema e a lezione con il meteorologo

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

VI appuntamento di Unijunior Ferrara 2015

Sabato 21 marzo, dalle ore 15 alle ore 17,30, al Polo Chimico Bio Medico, (via L. Borsari, 46), sesto appuntamento con Unijunior Ferrara 2015, il ciclo di lezioni universitarie per bambini e ragazzi dagli 8 ai 14 anni, tenuto da docenti dell’Ateneo estense.

L’iniziativa, giunta con successo alla sua sesta edizione, coinvolge ogni anno oltre 450 giovani allievi ed è organizzata dall’Ufficio Comunicazione ed eventi di Unife, in collaborazione con l’Associazione culturale FunScience.

Il programma di sabato 21 marzo prevede:
– Aula E 1, alle ore 15 (8-11 anni) e alle ore 16,30 (10-14 anni): L’emozione del cinema. Dai fratelli Lumiere al 3D: quando le immagini parlano al cuore e alla mente, di Andrea Maggi e Maria Grazia Campantico, Ufficio Comunicazione ed eventi;

– Aula E 2, alle ore 15 (10-14 anni) e alle ore 16,30 (8-11 anni): Alluvioni, trombe d’aria e abbondanti nevicate.. Ma cosa sta succedendo? Lezione di meteorologia per comprendere come sta cambiando il clima e come ciò influisce sulle nostre attività, di Massimiliano Fazzini , Dipartimento di Fisica e Scienze della terra.

Per gli accompagnatori dei giovani studenti, parcheggio gratuito presso la struttura, con sala studio e servizio bar aperti per tutta la durata delle lezioni. E a fine corso, in occasione della cerimonia conclusiva, diploma di partecipazione per tutti gli iscritti

Venerdì 20 marzo, all’Ibs, Marco Bresadola presenta il libro “Luigi Galvani Devozione, scienza e rivoluzione”

da: Responsabile Eventi Libreria IBS.it Ferrara

Dialoga con l’autore Maria Grazia Campantico

Non solo rane. È questa la prima biografia di Luigi Galvani che gli rende onore come uomo e come scienziato, aldilà di luoghi comuni e radicati stereotipi. Galvani fu uomo del suo tempo, visse appieno il fermento culturale del Settecento europeo e con le sue ricerche sperimentali rivoluzionò le scienze della vita, contribuendo alla nascita delle moderne neuroscienze. L’autore ci porta alla scoperta di un ritratto nuovo e affascinante, di un Galvani accademico ambizioso, medico di successo e scienziato coraggioso, di grande creatività e passione per la conoscenza, che seppe coniugare la sua profonda fede religiosa con l’altrettanto profonda devozione per l’indagine scientifica della natura. Un uomo la cui opera influenzò scoperte scientifiche come la pila di Volta, teorie filosofiche come la Naturphilosophie tedesca e invenzioni letterarie come il Frankenstein di Mary Shelley.

Marco Bresadola è professore associato di storia della scienza presso il dipartimento di studi umanistici dell’Università di Ferrara. Direttore del Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza dell’Università di Ferrara e membro del consiglio di gestione del Sistema Museale di Ateneo.

I “Tre allegri ragazzi morti”, concerto live al De Micheli

da: ufficio stampa Comune di Copparo

Chiudono la rassegna di concerti De Micheli Live al Teatro Comunale De Micheli i “Tre allegri ragazzi morti” che, con la Abbey Town Jazz Orchestra, propongono nella serata di venerdì 20 marzo il loro “Quando eravamo swing… Special Tour”.
I “Tre allegri ragazzi morti” incontrano la Abbey Town Jazz Orchestra in un evento speciale ed esclusivo per rileggere in chiave swing le canzoni più conosciute del trio di Pordenone: Occhi bassi, La faccia della luna, Il mondo prima, Signorina Primavolta, Prova a star con me un altro inverno a Pordenone, Volo sulla mia città e tante altre. Negli arrangiamenti del pianista Bruno Cesselli, del trombettista Mirko Cisilino e del saxofonista Igor Checchini ritroviamo tutta la forza della scrittura semplice e originale di “Tre allegri ragazzi morti”. Il sapore di classici in un imperdibile incontro per tutti. Inizio spettacolo ore 21.

Piazza Fausto Beretta più vivibile e sicura grazie alla sua nuova luce

da: ufficio stampa Hera

Iniziati i lavori per il rinnovo e il potenziamento dell’illuminazione pubblica. La nuova soluzione, realizzata da Hera Luce, permette maggiori risparmi

Circa 200 metri di nuovo impianto di illuminazione pubblica permetteranno di risparmiare garantendo maggiori vivibilità e sicurezza; sarà questo il risultato dei lavori di rinnovo e potenziamento svolti da Hera Luce nella centrale piazza Fausto Beretta di Ferrara.
L’intervento, appena iniziato, riguarderà 7 lampioni che illuminano la piazza e 15 corpi illuminanti collocati sotto il portico che circonda la piazzetta posta dietro il palazzo delle Poste, in centro a Ferrara. La fine lavori è prevista per fine aprile.

Complessivamente sono stati rifatti 22 punti luminosi: riverniciati 7 sbracci di sostegno e installati 7 nuovi corpi illuminanti, che hanno maggiore resa estetica ed elevata efficienza.

Le nuove sorgenti luminose sono a LED per il porticato e hanno una resa luminosa migliore rispetto alle sorgenti sostituite. L’intervento ha comportato la rimozione degli apparecchi finora utilizzati e la realizzazione di nuove linee di alimentazione.

Per realizzare il nuovo impianto, Amministrazione comunale ed Hera Luce hanno scelto una soluzione tecnica che garantisse contemporaneamente la riduzione dei consumi e una qualità superiore degli standard di luce.

Domenica 22 marzo, nuova edizione per “Il Fè in Fiera”

da: Ufficio Stampa Edit Romagna

Nuova edizione per “Il Fè in Fiera”, la tradizionale mostra-mercato organizzata dal settimanale di annunci “Il Fè” in collaborazione con Ferrara Fiere Congressi e con il Patrocinio del Comune di Ferrara. L’appuntamento è al Quartiere fieristico di Ferrara (Via della Fiera, 11), domenica 22 marzo 2015, dalle 8 alle 19. L’ingresso alla mostra-mercato è gratuito.

La filosofia de “Il Fe in Fiera” è quella di dare nuova vita alle cose e trasmettere, nello stesso tempo, un messaggio forte, legato alla cultura del riuso, all’arte del fare. Non disperdere antiche consuetudini, ricreare una “piazza” non più virtuale ma reale, dove le persone si incontrano, si scambiano esperienze, magari storie che ruotano attorno agli oggetti della loro vita. A “Il Fe Fiera” l’antiquariato, la rigatteria, il modernariato, l’hobbistica e, più in generale, qualsiasi oggetto usato e d’occasione assumono nuovo valore e nuovi significati.

La finalità principale è quella del riciclo, tema quanto mai attuale nella società odierna: ridurre i rifiuti, conservare l’esistente, rigenerare, limitare gli sprechi. Allora, anche far rivivere un oggetto – “consegnandolo” a un’altra persona – diventa un gesto carico di senso.

Dietro a tutto questo c’è anche la valorizzazione della cultura e della conoscenza delle arti applicate, attraverso il modernariato e la rigatteria: una sapienza antica che passa di mano in mano in una grande piazza.

E in un luogo di incontro non può mancare l’occasione di aiutare concretamente gli altri. Per questo motivo, la Fiera ospita numerose associazioni di volontariato che, attraverso la vendita dei propri oggetti, sostengono iniziative importanti e danno voce a chi non ce l’ha.

Per tutti questi motivi, “Il Fe in Fiera” è molto di più di una mostra-mercato: è un modo per ritrovarsi, per stare insieme, per condividere un sentire comune: uno spazio di socialità oggi sempre più raro.

A partire da quest’edizione, la mostra-mercato è aperta non solo a privati e associazioni no profit, ma anche agli operatori professionali. Le merceologie presenti saranno: antiquariato, rigatteria, collezionismo, modernariato, hobbistica, arte e qualsiasi tipologia di oggetto usato e/o d’occasione per finalità di recupero, riciclo e riuso.

Il “Fè in Fiera”, forte del significativo afflusso di pubblico (diverse migliaia di persone a ogni edizione), del consenso dei visitatori e della soddisfazione degli espositori, rappresenta ormai una tradizione consolidata della città di Ferrara.

A Unife il convegno “Tumori Neuroendocrini: Post-ENETS 2015”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Sabato 21 marzo specialisti del settore presenteranno lo stato dell’arte su questa importante patologia

I Tumori Neuroendocrini saranno al centro del Convegno che si terrà sabato 21 marzo a partire dalle ore 9 nell’Aula 6 del Polo didattico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Anna a Cona (via Aldo Moro, 8), organizzato dalla Sezione di Endocrinologia e Medicina Interna del Dipartimento di Scienze mediche dell’Università di Ferrara.
Il Convegno è rivolto agli Specialisti di Oncologia, Endocrinologia, Gastroenterologia, Medicina Interna, Chirurgia Generale, Medicina Generale, Medicina Nucleare, Radiodiagnostica ed a tutti coloro che si interessano del problema.
Obiettivo dell’iniziativa è presentare lo stato dell’arte su questa patologia in termini di diagnosi clinica, strumentale (radiologia e medicina nucleare), ed istologico-patologica e di terapia (chirurgica, chemioterapia, bioterapia e radiometabolica), grazie al contributo di esperti di riconosciuta competenza, per favorire un aggiornato approfondimento di questa difficile materia. Verranno infatti discusse le recenti innovazioni, presentate nel corso del congresso europeo della società scientifica che si occupa dei tumori neuroendocrini (ENETS, European Neuro Endocrine Tumor Society).
“I tumori neuroendocrini (NET) – ci spiega il Prof. Ettore degli Uberti, Direttore della Endocrinologia e Responsabile scientifico del convegno – sono neoplasie rare che si manifestano con quadri clinici molto diversificati, tanto da rendere talora difficile la loro identificazione. Negli ultimi anni l’interesse dei diversi specialisti (endocrinologi, oncologi, patologi, radiologi, medici nucleari, chirurghi,…) verso queste patologie è notevolmente cresciuto grazie alle recenti acquisizioni in termini di biologia molecolare, genetica, diagnostica e terapia. Il conseguimento dei migliori risultati nella gestione dei pazienti affetti da tumori neuroendocrini richiede, infatti, un approccio multidisciplinare”.
In questo ambito l’Unità Operativa di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara opera da anni, fornendo assistenza ai pazienti, interfacciandosi con i Professionisti dell’Azienda, garantendo la presa in carico del paziente a 360 gradi e la gestione completa della patologia.

Venerdì 20 marzo, gran finale di Comacchio a teatro con “Briciole di teatro”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Sarà la compagnia comacchiese “Briciole di teatro” a chiudere domani sera, venerdì 20 marzo 2015, la terza straordinaria edizione della rassegna invernale “Comacchio a teatro”, portando in scena nella sala polivalente “San Pietro” “I mitici anni ’60.” Lo spettacolo ripercorre la storia ed il costume italiani degli anni ’60, con un flusso ininterrotto di immagini televisive, canzoni e notizie giornalistiche. La compagnia comacchiese ci farà rivivere, a ritmo di twist e rock’n roll uno spaccato di vita quotidiana legato agli anni del grande “boom economico”, evocando avvenimenti di cronaca internazionale e locale del periodo in cui la tv era in bianco e nero, mentre gli attori e gli spettacoli erano a colori! Dopo il successo dello scorso anno, la compagnia conferma la sua presenza nella stagione teatrale, con uno spettacolo musicale brillante e di grande impatto, per il quale si preannuncia il tutto esaurito. L’inizio dello spettacolo è fissato alle ore 21:00, mentre la biglietteria aprirà alle ore 20:00. Nonostante la stagione sia giunta al termine, la prossima settimana a Palazzo Bellini avrà luogo un evento speciale fuori programma: il cantautore Paolo Simoni farà tappa a Comacchio, esibendosi sul palco della Sala Polivalente. Sabato 28 marzo alle ore 21 Simoni proporrà al pubblico di casa una serata del suo “Piano e Voce Tour 2015”. Per il concerto continua la prevendita martedì 24 nella biblioteca comunale, secondo i consueti orari, dalle 15 alle 18. Per informazioni e prenotazioni: 349/0807587. La prevendita è anche on-line sul sito www.comacchioateatro.it.

Alla “Dante” si parla di legalità e giustizia

da: Istituto Comprensivo “Dante Alighieri”

Sono stati i grandi temi protagonisti dei due pomeriggi organizzati dalla Scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Ferrara presso il Teatro Boldini. Progettato dalla referente per la Legalità, professoressa Daniela Lucianetti con la collaborazione di Valeria Ferraresi e Magda Iazzetta, l’evento ha inteso dare risalto ad un percorso educativo affrontato durante l’anno scolastico, finalizzato sia alla creazione di una forte sensibilità sul tema dei valori di democrazia, giustizia, legalità, etica che alla riflessione sulla pericolosità di certi comportamenti, sulla minaccia di tutte le criminalità e sull’importanza di rispettare la legge, come tutela della libertà di ciascuno.
Tutti gli alunni hanno assistito alla proiezione del film di Pierfrancesco Diliberto “La mafia uccide solo d’estate”, preceduta e seguita dagli interventi del Magistrato Carlo Negri, nel primo dei due pomeriggi conclusosi con l’intervento di tre ragazzi del Liceo “Ariosto” (in rappresentanza del presidio studentesco ferrarese di “Libera”, due dei quali iscritti al Liceo “Ariosto” e una al Liceo “Roiti”) che hanno parlato con grande passione e coinvolgimento dell’importanza dell’impegno dei giovani nella lotta a tutte le mafie. Gli ospiti del secondo pomeriggio sono stati il Magistrato Nicola Proto, che i ragazzi di alcune classi avevano già incontrato presso la sede della scuola a conclusione del percorso formativo – didattico “Valore legale” e l’Avvocato De Nunzio, impegnato anch’egli nella lotta alla criminalità organizzata, che ha fornito un ulteriore significativo contributo.
I ragazzi sono stati accompagnati alla comprensione del film e delle problematiche ad esso connesse attraverso la presentazione di alcune rilevanti chiavi di lettura. Di grande impatto educativo sono state le ricostruzioni storiche e le analisi sociopolitiche che i due magistrati hanno illustrato. Ai ragazzi sono stati spiegati con un linguaggio semplice, alla portata della loro fascia d’età, fenomeni complessi, stimolando domande che hanno dimostrato l’interesse suscitato.
Il film , celebra figure importanti come: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Alberto Dalla Chiesa Boris Giuliano e tanti altri uomini di legge che, nel sacrificio della propria vita hanno dimostrato amore e dedizione totale alla legge e alla salvaguardia dei valori costituzionali e che sono stati esempio per tutti.
Il Dirigente scolastico Massimiliano Urbinati, visibilmente soddisfatto per la riuscita dell’evento, ha concluso i due pomeriggi ringraziando gli ospiti intervenuti, coloro che hanno reso possibile la realizzazione delle proiezioni: la dott.ssa Alice Bolognesi dell’ARCI di Ferrara, Giordano Ferraresi e Daniele Donà del Comune di Ferrara e in particolar modo tutti i docenti per aver voluto offrire ai ragazzi una straordinaria esperienza di scuola finalizzata alla crescita umana e civile e alla cultura della legalità.

Ferraraitalia raddoppia e diventa quotidiano più settimanale

Ferraraitalia si sdoppia e aggiunge alla propria vetrina il settimanale, che sarà online ogni giovedì pochi minuti dopo la mezzanotte. Confidiamo sia una gradita novità per i nostri lettori, in particolare per i tanti che ci hanno segnalato l’esigenza di fruire di un tempo maggiore per la lettura.

Il nuovo impianto mantiene la cadenza quotidiana di aggiornamento nella sezione superiore del giornale (quella caratterizzata dal mosaico fotografico) che continuerà ad ospitare Accordi, Germogli e Immaginario. Nel medesimo spazio, inoltre, troveranno collocazione le rubriche. Nel corso della giornata pubblicheremo note, commenti, interviste, segnalazioni d’attualità.

Rimane attiva – con aggiornamenti orari – anche la seguitissima sezione “comunicati stampa” nella quale trovano spazio tutti i dispacci a carattere informativo (non commerciale) che gli uffici stampa inviano alla redazione. La nostra regola di pubblicazione è ferrea: nessuna alterazione a testi, titoli e immagini. Garantiamo così un libero luogo di espressione ai comunicatori, mentre il lettore ha la possibilità di conoscere i dispacci integralmente, nella loro versione originale, esattamente come sono stati concepiti ed elaborati dagli estensori, senza modifiche, tagli e interpretazioni proprie del lavoro di rielaborazione tipicamente giornalistica. Abbiamo scelto di fare un passo indietro, per non inficiare il pieno diritto di intervento. Riservandoci ovviamente la possibilità, in altro spazio, di formulare, nel merito dei contenuti trattati, le nostre valutazioni e interpretazioni.

Il settimanale, la grande novità online da stanotte, sarà invece composto da una ventina di articoli, disponibili con evidenza nella sezione primo piano sino al mercoledì successivo, organicamente concepiti per illustrare i vari ambiti di vita comunitaria: società, costume, lavoro, economia, politica, cultura, spettacoli, sport… Racconteremo secondo il nostro uso i personaggi, le vicende, le storie emblematiche. Il taglio informativo non muta: interviste, inchieste, opinioni formulate in prospettiva glocal e seguendo la logica “dell’informazione verticale”, cioè dell’approfondimento.

L’obiettivo di Ferraraitalia è immutato e rafforzato da questo nuovo tassello che arricchisce il mosaico: favorire la conoscenza, stimolare la riflessione, ampliare lo spazio pubblico di intervento mettendo a confronto differenti punti di vista per favorire la formazione di giudizi autonomi basati sulla comprensione dei fatti e il rispetto delle differenti convinzioni.

XXIII “Giornate FAI di Primavera”

da: Fai Ferrara

Sabato 21 e domenica 22 marzo 2015 avrà luogo la ventitreesima edizione delle Giornate FAI di Primavera, una grande festa popolare che dalla sua prima edizione nel lontano 1992 è cresciuta ogni anno di più arrivando a coinvolgere un totale di oltre 7.000.000 visitatori.

– FAI, non solo una sigla, ma anche voce del verbo fare.
– Il FAI ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano, gestendo e mantenendo vivi, per sempre e per tutti, castelli, ville, parchi storici, aree naturali e paesaggi di incontaminata bellezza.
– Questa è la missione del FAI: promuovere in concreto una cultura ed una educazione di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare il patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità.

Le Giornate di Primavera un grande spettacolo di arte e bellezza dedicato a tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio artistico e naturalistico italiano. E’ ambientato in centinaia di siti particolari, spesso inaccessibili ed eccezionalmente a disposizione del pubblico: per festeggiare le ventitreesime Giornate FAI verranno aperti 780 beni in tutte le Regioni italiane.

Le Giornate di Primavera sono un momento molto importante perché sono finalizzate alla raccolta fondi per consentire di coprire le infinite spese di restauro dei beni FAI che vengono poi aperti al pubblico provocando conseguentemente un valore aggiunto al nostro turismo culturale con positive ricadute sull’economia del nostro Paese.
E’ già operativa la possibilità di lanciare un SMS al numero 45507 per un contributo di 2 Euro o chiamando da rete fissa per donare 5 o 10 Euro.
La ventitreesima edizione delle Giornate FAI di Primavera è realizzata con il prezioso contributo di Banca Generali, Ferrarelle SpA, DHL Express, che e in qualità di principali sponsor sostengono il FAI in queste straordinarie aperture. Abbiamo pure il sostegno come Media Partner il Gruppo Editoriale L’Espresso e il patrocinio della RAI Segretariato Sociale.

La Delegazione di Ferrara quest’anno aprirà due beni:
Il primo il “Palazzo dei Diamanti e la sua Pinacoteca” in Corso Ercole I d’Este (angolo Via Biagio Rossetti) concesso dalla Sovrintendenza di Bologna.

Sarà aperto dalle ore 10,00 alle 17,30 a tutta la cittadinanza con ingresso a offerta libera e possibilità di iscriversi al FAI o rinnovare la tessera scaduta, (quota singola ordinaria annua € 39,00 quota “giovani” fino a 25 anni € 20,00, quota coppia € 60,00 e quota famiglia € 66,00). Corsie preferenziali per gli iscritti FAI e nuovi iscritti.
Le visite a gruppi saranno guidate da studenti “Apprendisti Ciceroni” del Liceo Scientifico Statale “A. Roiti” di Ferrara appositamente preparati dal Prof. Giorgio Rizzoni docente del Corso Beni Culturali e dalla Prof.ssa Brigida Balboni docente di Disegno e Storia dell’Arte che ringraziamo per questa costruttiva collaborazione col FAI.

Il secondo sarà il Palazzo Fabiani-Genta (Ex Collgio Polo) concesso dal Provveditore agli Studi Dott. Antimo Ponticiello in via Madama 35/37. Anche per questo bene ingresso a offerta libera, venerdì 20 dalle ore 14 alle 16,30, e solo sabato 21 dalle 10 alle 17,30 con visite guidate da Apprendisti Ciceroni studenti dell’Istituto Superiore “Giovan Battista Aleotti” di Ferrara preparati dalle docenti di italiano e storia Prof.sse Paola Di Stasio e Adriana Giacci che pure ringraziamo per la loro attiva collaborazione.

Un ringraziamento alla Regione Emilia-Romagna e Comune di Ferrara per il loro patrocinio, agli sponsor locali Distillerie Moccia, Felloni Confezioni, Tipografia Sociale, La Lente Ottica, Panetteria Amati e a tutti i volontari che incondizionatamente lavorano per la migliore riuscita della manifestazione.

La ragazza con la Valigia Rossa

“Prodotti per il benessere sessuale femminile e della coppia”. Così “La Valigia Rossa”, qualifica i propri articoli. Donatella è la consulente per Ferrara. Ha 48 anni, una laurea in Lingue e letterature straniere. E’ felicemente sposata e mamma di due bellissimi bambini. Quando per la prima volta ha distribuito biglietti con scritto ‘Se vuoi trasformare la tua vita sessuale chiama…’, ha lasciato incredule le amiche. Ma lei aveva un lavoro part-time ma non si sentiva realizzata. Così all’inizio del 2013 un’amica psicologa le racconta di aver partecipato ad un incontro molto interessante della Valigia rossa e le consiglia di provare. Legge, si appassiona, manda il curriculum e viene selezionata a maggio dello stesso anno. Da allora si dedica anima e cuore al progetto, che dal 21 marzo prossimo diventerà la sua unica attività professionale. La sua è una storia originale di riscatto personale e professionale che merita di essere raccontata.

valigia-rossaLa Valigia rossa è un progetto concepito da donne per le donne. E’ la prima azienda italiana a dedicarsi alla consulenza e alla vendita di prodotti per il benessere sessuale femminile e della coppia e a introdurre la vendita di cosmetica sensuale, sex toys e prodotti per la salute della donna direttamente a domicilio. E’ nata come filiale de La Maleta Roja, nata nel 2005 in Spagna. Arriva in Italia nel 2010, e dal 2014 diventa un’azienda italiana a tutti gli effetti di cui Cristina Luzzi è la direttrice. Ad oggi 110 le consulenti attive sul territorio italiano, circa 15.000 donne all’anno coinvolte nelle consulenze, l’incremento di fatturato dal 2012 al 2013 è stato del 33%, le regioni in cui si vende di più sono il Veneto e l’Emilia Romagna. Collabora con il più importante Istituto di sessuologia in Italia l’Isc (Istituto sessuologia clinica) e con la Federazione italiana di sessuologia scientifica (Fiss). La Valigia Rossa è molto attiva sul piano socio-pedagogico, in questi anni di lavoro sul campo ha attuato collaborazioni con Aism (Associazione italiana sclerosi multipla), con Lila (Lega italiana per la lotta contro l’Aids), Aidos (Associazione italiana donne per lo sviluppo).

Donatella si è avvicinata alla Valigia Rossa perché era in un momento di crisi, in una fase della propria vita che richiedeva un cambiamento. Ha cominciato a guardarsi intorno e la sua amica psicologa, che conosceva già il progetto, le ha detto: “Prova a diventare consulente della Valigia rossa, perché tu saresti la persona giusta”. Donatella, Tella per gli amici, ha visitato il sito: “Più leggevo più mi piaceva. Ho mandato il curriculum nel marzo del 2013 e il giorno del mio compleanno, il 13 maggio, mi arriva l’ok per un colloquio di selezione da parte dalla direttrice nazionale de La Valigia rossa Italia Cristina Luzzi e dalla sessuologa Natalia Guerrero. Vengo scelta e chiamata a partecipare al corso di formazione che si tiene nella sede di Casale Monferrato, purtroppo però per problemi di salute non posso iniziare subito”. Ad ottobre 2013 supera il corso e comincia a fare le sue prime consulenze già a novembre.

Due amiche di Donatella, che sono state di fatto le sue prime cavie, ne parlano così: “La Tella è ammirevole perché ha saputo andare oltre i pregiudizi, ha saputo reinventarsi e rischiare tutto in un progetto che avrebbe potuto metterle contro amici e parenti. Perché la Tella è la tipica mamma che accompagna i bambini a scuola, alle feste di compleanno, che fa le torte. Mi ricorderò sempre quando distribuì per la prima volta all’uscita di scuola biglietti con scritto ‘Se vuoi trasformare la tua vita sessuale chiama…’, non ci potevamo credere!”. “Io ho partecipato a diverse riunioni e sono stati tutti momenti piacevoli e interessanti di dialogo e confronto tra donne, sempre accompagnati da un buon bicchiere di vino. Le riunioni affrontano naturalmente l’aspetto ludico, ma senza mai trascurare i temi della salute femminile e del benessere di coppia. Insomma la Valigia rossa non è solo sex toys e la Tella non è solo una venditrice, ma anche una consulente di benessere”.

Queste tue amiche sono entusiaste. Gli altri, tuo marito e i tuoi come hanno reagito all’idea di avere una consulente e venditrice di prodotti dedicati al sesso?
Gli amici ci sono rimasti, li ho stupiti con effetti speciali perché non avrebbero mai pensato che una come me, tranquilla, semplice e, diciamolo, neanche quotidianamente sexy e chic, potesse fare un lavoro del genere. Mio marito è un uomo illuminato, mi ha sempre sostenuta in tutto quello che ho fatto nella vita. E anche in questo caso, ha capito che si tratta di un progetto serio, di un’azienda sana e, soprattutto, che la cosa mi piace e mi fa bene. Il suo contributo è importantissimo perché mi tiene i bambini quando ho le consulenze; a volte, se si tratta di eventi serali fuori città, mi accompagna e mi torna a prendere. Mia sorella è stata la mia organizzatrice di eventi per un periodo e mio padre, 89 anni, mi ha piacevolmente stupito perché ha apprezzato la mia scelta e quando può mi fa anche pubblicità.

Ma cosa fanno nello specifico e come devono essere le consulenti della Valigia rossa?
Sono donne provenienti dalle più disparate realtà, preparate, educate e discrete, che non giudicano e sanno trattare argomenti seri in modo ludico. Ci tengo a precisare che noi non siamo un sexy shop ambulante, siamo delle consulenti della salute e del benessere sessuale delle donne. Ci rivolgiamo principalmente alle donne, in seconda battuta alle coppie. Non ci rivolgiamo a gruppi di uomini perché purtroppo, in Italia, una donna che parla di sesso e di sessualità viene confusa con un certo genere di donna, che noi non siamo.

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Presentazione dei prodotti per un incontro tra donne

Come avviene una consulenza?
Le consulenze sono rivolte a piccoli gruppi, da 6 a massimo 12/15 donne. La consulenza ha un costo di 70 euro, da dividere tra le partecipanti, ma l’acquisto dei prodotti non è obbligatorio. Si tratta di 2/3 ore di consulenza informativa supportata dalla presentazione dei prodotti diversi a seconda dell’argomento trattato. Con quel costo manteniamo tutti i nostri progetti psicopedagogici, ci ripaghiamo i costi della valigia e dei prodotti campione che acquistiamo personalmente e l’investimento in termini di tempo e studio approfondito e aggiornamento. Siamo delle professioniste. Ma non ci sono solo le consulenze, veniamo contattate per eventi, come cene a tema, aperitivi, adii al nubilato, sempre con eleganza e mai scadendo nella volgarità, in modo leggero ma approfondito. La sessualità è un argomento serio ed importante.

Dai presentaceli, che tipo di prodotti vendete e quali vanno per la maggiore?

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Alcuni dei prodotti proposti durante le consulente

Abbiamo un catalogo con oltre 600 prodotti che vanno dalla papera per i massaggi al corpo (la mascotte della Valigia Rossa) alla lingerie, dalla coppetta mestruale ai lubrificanti, dai vibratori da borsetta ai sex toys di design della Lelo (azienda svedese), dai prodotti specifici per le donne in menopausa (Moresense) al P-Mate un imbuto usa e getta che permette alle donne la minzione stando in piedi (adatto quando si è in auto-grill, in bagni pubblici o per chi pratica sport all’aria aperta) di cui siamo distributori in esclusiva per l’Italia. Il prodotto più venduto in assoluto sono le palline per la tonificazione del pavimento pelvico.

Sei appassionata, si sente. Cosa ti piace di più di questo lavoro?
Informare le donne e spiegare come siamo fatte (cosa affatto scontata), aiutarle se arrivano con problemi legati alla sfera sessuale, perché comunque il benessere sessuale è condizione imprescindibile per la vita di tutti i giorni ed è un diritto sancito dall’Organizzazione mondiale della sanità di cui ancora troppe donne sono all’oscuro. La nostra attività è mirata a fare da ponte tra queste persone e gli specialisti. Io poi mi sono proprio specializzata sugli aspetti legati alla salute, come la prevenzione perineale, il mantenimento della tonicità del pavimento pelvico, aspetti su cui le donne di tutte le età devono cominciare a pensare per evitare perdite e prolassi quando si avanza con l’età.

Quali sono le clienti tipo che arrivano agli incontri?
Di solito gli incontri sono organizzati tra amiche e si svolgono in un clima intimo e complice che va dalla curiosità al tabù, dal divertimento alla scoperta. Ma ce ne sono anche che si rivolgono a noi perché da anni hanno una vita sessuale abbastanza triste e deludente e il nostro compito è indirizzarle a psicologi, sessuologi, andrologi, perché se la coppia ha una buona intesa sessuale allora funzionano bene anche tutti gli altri ambiti.

Hai una rete di esperti a cui ti rivolgi?
Ogni consulente fornisce contatti e nominativi di professionisti alla sede che li valuta e li approva tramite il comitato scientifico, io mi sto costruendo la mia e potendo ora dedicarmici full time ho in previsione di prendere contatto anche con il consultorio e servizi come il Centro salute donna di Ferrara.

Come sta andando la tua attività?
Ho iniziato molto bene rientrando nella media delle consulenze, ossia 4/5 al mese. Poi c’è stata una battuta d’arresto perché Ferrara è una piazza difficile, molti ancora non sanno che esiste la Valigia rossa. C’è da dire che fino a ieri avevo un lavoro part-time, ma dal 21 marzo mi dedicherò esclusivamente alla Valigia e comincerò a fare pubblicità a tamburo battente sui social network, sulla stampa locale e potenzierò la mia rete di contatti.

Per maggiori informazioni sul mondo de La Valigia Rossa visita il sito [vedi] e la pagine Facebook della Valigia Rossa di Donatella [vedi].

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