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Giorno: 3 Aprile 2015

Tribunali e crocefissi a Ferrara: lasciate a cesare quel che è di cesare

da: Avv. Edoardo Nannetti

Ho letto della lettera di 23 colleghi avvocati del foro di Ferrara che chiedono al Presidente del Tribunale di ripristinare i crocifissi rimossi dalle aule di giustizia. Conosco molti dei firmatari ho un rapporto di antica conoscenza, simpatia, amicizia e stima. A maggior ragione quindi credo di poter esprimere il mio dissenso rispetto a questa iniziativa che oltretutto, al di la delle intenzioni dei promotori, rischia di apparire come espressione degli avvocati ferraresi mentre così ovviamente non è. Dissento sia come ‘laico’ che come cristiano. Non sono un fautore della totale ‘areligiosità’ dei luoghi pubblici, che talora raggiunge estremi preoccupanti e illiberali, tuttavia le aule di giustizia coinvolgono questioni non secondarie sia sul piano della laicità che su quello della fede.

Come laico non credo sia sufficiente sostenere che c’è una circolare ministeriale che dispone l’affissione dei crocifissi nelle aule di giustizia, trattandosi di materia che coinvolge simbolicamente delicati temi di rilevanza costituzionale e di convivenza civile. Una circolare emanata da un ministro del governo fascista nel 1926 è argomento debole: una circolare non è fonte normativa e, ove contrastante con fonti normative, va semplicemente disapplicata. Dopo la circolare fascista del 1926 sono intervenute molte altre norme e, tra esse, la Costituzione della Repubblica la quale caratterizza lo Stato italiano come non confessionale e laico e, segnatamente all’art. 3, riconosce ai cittadini “pari dignità…senza distinzione di razza, di lingua , di religione…”. Ogni cittadino ha diritto di essere giudicato esclusivamente sulla base delle leggi emanate dallo stato e non sotto l’egida di una qualsiasi religione. Il crocifisso appeso dietro il giudice pretende che una religione ispiri il giudicante e le parti senza tenere conto che il giudice, i difensori e le parti possono essere di religioni differenti o di nessuna religione. La dignità delle persone richiede il rispetto anche delle convinzioni religiose di ciascuno. Sostenere che il crocifisso è il simbolo unico di verità e giustizia evidentemente non è vero (tutte le fedi e le filosofie si ispirano a tali valori ma nessuno pretende che i propri simboli siano messi nelle aule di giustizia); affermarlo simbolicamente in un’aula di tribunale contraddice la Costituzione. E’ apprezzabile la frase della lettera dei colleghi che intende relativizzare la giustizia dei tribunali con la più alta misericordia divina, tuttavia non è questo il senso dei crocefissi nei tribunali voluto dal governo fascista. La circolare Rocco, oltre ad affermare la già contestata esclusiva del crocifisso in tema di verità e giustizia, aveva chiaramente ben altri intenti: mettere la religione al servizio del potere, cosa che i poteri fanno da secoli strumentalizzando la fede religiosa, spesso contraddicendone i veri contenuti.

E qui entriamo nei motivi di dissenso che esprimo come cristiano.

Un crocifisso messo sopra la testa di chi presiede un collegio giudicante viene palesemente associato all’esercizio del potere statuale, potere che si basa sull’esercizio potenziale della violenza della forza pubblica. Si tratta di un accostamento che poco ha a che fare col Vangelo. Associare poi la giustizia divina a quella umana è ulteriormente lontano dal cristianesimo: la giustizia umana si basa su regole codificate, quella divina (associata alla misericordia) segue ben altre strade. La giustizia umana, ai tempi della circolare Rocco, era quella che opprimeva il popolo con una feroce dittatura anche se c’erano i crocifissi nella aule di giustizia dove si applicavano leggi oppressive. Quei crocifissi voluti dal governo fascista assumevano pesanti significati in uno stato che adottò tra l’altro leggi razziali e fece deportare gli ebrei a morire in germania. Anche oggi si possono commettere errori giudiziari: associare il crocifisso ai soprusi di allora come alla naturale fallibilità della giustizia umana di oggi non mi sembra sensato.

Non mi sembra neppure fondata l’idea che un crocifisso appeso nell’aula dovrebbe ispirare gli operatori della giustizia. E’ ben strano, dal libro di Geremia in poi, che un credente debba avere bisogno di questo per portare il Signore nel suo cuore a guidarne l’azione: so di alcuni colleghi che ogni mattina assistono alla messa con il lodevole intento di farsi ispirare dal Signore in tutta la loro giornata (non solo in tribunale); chi ne sentisse i bisogno potrebbe ben portare il suo crocifisso al collo e sul suo petto. Perché dunque la necessità di ‘brandirlo’ appeso al muro verso tutti? L’imputato ebreo o musulmano dovrebbe sentirsi rassicurato da chi pensa di essere l’unico depositario di verità e giustizia e magari nutre ostilità verso altre religioni? Non dimentichiamo che anche in nome della religione cristiana sono stati compiuti nei secoli (ed anche in tempi non lontani) atroci misfatti e persecuzioni. Ancora, il giudice ebreo dovrebbe sentirsi ispirato dal simbolo di una religione che non è la sua o non potrebbe invece sentirsi delegittimato nella sua personalità?

L’idea poi che anche i non cristiani vogliano il crocifisso nelle aule in quanto espressione delle tradizioni giudaico-cristiane fondamenta dell’Europa, da un lato è affermazione difficilmente generalizzabile (non ci sono solo gli atei-devoti ma anche i non cristiani e basta); dall’altro lato come cristiano mi pare improprio che un non cristiano intenda usare il crocifisso per imporre scopi estranei alla fede nel Signore fattosi uomo morto e risorto per tutti (non solo gli europei o per i giudaico-cristiani). Poi identificare i valori giudaico-cristiani dell’Europa con il crocifisso, sarebbe come a dire che la tradizione giudaica sia valida solo se evoluta nel cristianesimo (il che alimenta un’aura di intolleranza); in secondo luogo le tradizioni che hanno fatto l’Europa sono molte altre; infine questo tema riduce il cristianesimo a tradizione, circoscritta, eurocentrica mentre la chiesa è per definizione cattolica, cioè universale e non bandiera di una parte del pianeta. Brandire Cristo per affermare supremazia non ha nulla a che fare con Cristo. Il cristianesimo deve poter parlare con tutti con apertura e rispetto reciproco. Non è un caso che il Papa tuoni spesso contro il proselitismo, che anziché avvicinare allontana e non incarna lo spirito evangelico.

Come si vede il discorso va al di là delle intenzioni dei colleghi estensori della lettera, si fa più complesso e richiederebbe altro approfondimento qui impossibile. Voglio però concludere con l’esortazione evangelica “date a cesare quel che è di cesare e a Dio quel che è di Dio”. Lo Spirito Santo non ha bisogno di barriere ma di libertà, anzi, per dirla con Gioacchino da Fiore, esprime l’era della libertà.

Cari colleghi, portiamo lo Spirito Santo nel nostro cuore e vedrete che sarà più efficace di un crocifisso appeso al muro.

 

 

Comunicato stampa Comune di Comacchio – Operativi i parcheggi a pagamento

da: ufficio stampa Comune di Comacchio
L’A.T.I. che ha ottenuto la gestione dei parcheggi a pagamento segnala quanto segue:
da domani saranno operativi i parcheggi a pagamento nei Lidi Nazioni, Scacchi, Pomposa, Estensi e a Porto Garibaldi.
Il servizio dei parcheggi a pagamento entrerà in funzione al Lido di Spina da sabato 11 aprile p.v. I parcometri saranno attivi da domani mattina, sabato 4 aprile 2015, dalle ore 8. Gli ausiliari della sosta saranno a disposizione dei clienti per informazioni e per l’eventuale assistenza.
Negli Uffici Informazioni Turistiche del capoluogo e dei lidi sono disponibili gli abbonamenti per i turisti.

 

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Lavoro: agenzia interinale che propone contratti senza tutele. Dichiarazione assessore Bianchi

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Lavoro, agenzia interinale che propone contratti senza tutele. L’assessore Bianchi: “Chiediamo l’intervento urgente dell’Ispettorato del lavoro”.

“Chiediamo l’immediato intervento dell’Ispettorato del lavoro per verificare la presenza in Emilia-Romagna di situazioni di sfruttamento dei lavoratori”. Lo dichiara l’assessore regionale al Lavoro Patrizio Bianchi, all’indomani della denuncia della Cgil modenese del caso dell’agenzia interinale che offre in Italia la possibilità di assumere personale senza le tutele contrattuali previste dal nostro Paese.
“In Emilia-Romagna le istituzioni non faranno passare sotto silenzio episodi del genere – assicura Bianchi – Ci opporremo con tutte le nostre capacità perché simili fenomeni non avvengano sul nostro territorio. La Regione è da sempre impegnata in questo senso, e anche nel nuovo Patto per il lavoro la legalità del mercato del lavoro, le regole e la sicurezza dei lavoratori saranno punti qualificanti”.
“Non è in alcun modo immaginabile – conclude Bianchi – ipotizzare che per competere in questa regione si possano utilizzare forme di lavoro che assomigliano al caporalato”.

Lunedì 06/04 Happy Go Lucky Local con i Fresh Frozen

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Lunedì 06 aprile al Jazz Club Ferrara si festeggia la Pasquetta con un’edizione speciale di Happy Go Lucky Local. L’intrigante dialogo tra jazz, musica classica e sperimentazione di Fresh Frozen, progetto firmato dal sassofonista Achille Succi, affiancato da Christopher Culpo al pianoforte e Glauco Benedetti alla tuba, sarà anticipato dalla funkeggiante selezione musicale di Willygroove Dj, in trasferta speciale al Torrione dagli studi di Radio Città Fujiko.

Lunedì 06 aprile (ore 21.30) al Jazz Club Ferrara si festeggia la Pasquetta con un’edizione speciale di Happy Go Lucky Local. L’intrigante dialogo tra jazz, musica classica e sperimentazione di Fresh Frozen, progetto firmato dal sassofonista Achille Succi, affiancato da Christopher Culpo al pianoforte e Glauco Benedetti alla tuba, sarà anticipato dalla funkeggiante selezione musicale di Willygroove Dj, in trasferta speciale al Torrione dagli studi di Radio Città Fujiko.

Thawing Mammoth (El Gallo Rojo, 2013), ultimo lavoro firmato da Achille Succi assieme al pianista italo-americano Christopher Culpo, ben documenta le traiettorie musicali di Fresh Frozen, rappresentando altresì una naturale evoluzione rispetto all’album d’esordio dal titolo omonimo.

Dalle composizioni, tutte originali, emerge l’ecletticità degli artisti coinvolti. Essi non lasciano spazio a concessioni melodiche, non scendono a compromessi con gli aspetti formali della musica. Il rigore di pensiero, la scrittura contrappuntistica e le rigide regole di costruzione compositiva di Succi e Culpo contrastano con la necessità di uscire dal sentiero, di sublimare il materiale non con l’aggressione muscolare del ‘ribelle’, ma con leggera irriverenza dettata da intelligenza e ironia, perché Fresh Frozen nasce a tavolino ma poi la “pancia” prende il sopravvento…

L’alto-sassofonista e clarinettista Achille Succi ha registrato, in qualità di sideman, molta della produzione jazz nazionale, vantando importanti collaborazioni che lo hanno spinto oltre confine. Attivo anche in ambito didattico, Succi opera in diversi contesti, da Siena Jazz al Berklee College di Boston, per citarne alcuni.

La musica di Christopher Culpo sfugge alle etichette di genere. In qualità di interprete e compositore, opera sul crinale tra la musica classica e contemporanea, jazz e libera improvvisazione con sorprendente versatilità.

Ad impreziosire l’appuntamento di lunedì 6 aprile è il ricco aperitivo a buffet (a partire dalle ore 20.00) accompagnato dalla selezione musicale di un ospite d’eccezione: William Piana, alias Willygroove Dj.

Speaker, redattore e dj per Radio Città Fujiko dal 2011, William Piana (Bologna, 1969) è collezionista di dischi e appassionato di storia della musica afroamericana. “Motown” dalla nascita, all’età di 18 anni si avvicina al jazz e proprio l’incontro fra quest’ultimo ed il soul gli ha valso fin da subito l’appellativo di Willygroove. Frequenti altresì le fughe nel mondo della bossanova e della cocktail music. Al Jazz Club proporrà una selezione di brani smooth, soul, funky e jazz che hanno sancito il suo personale passaggio dall’adolescenza all’età adulta.

Ferrara chiama l’Emilia Romagna

da: Consorzio Visit Ferrara

Unire conoscenze e competenze degli operatori locali per rendere ancora più semplice visitare l’intera regione: il consorzio Visit Ferrara ha aderito all’iniziativa “Emilia Romagna Welcome”.

 Andare incontro alle esigenze dei visitatori, aiutandoli ad orientarsi nell’ampia offerta di servizi della regione e, al contempo, fare rete con gli operatori del settore turistico emiliano-romagnolo: con questo obiettivo il consorzio Visit Ferrara ha firmato l’accordo per creare, insieme ad altre 15 importanti realtà regionali“Emilia Romagna Welcome”. Attingendo a piene mani da quella saggezza antica e popolare per cui “l’unione fa la forza”, il consorzio ha scelto di aderire a questa importante iniziativa che lega le società di gestione degli uffici di informazione ed accoglienza turistica dell’Emilia Romagna.

«Grazie a questa rete di imprese – spiega il presidente del consorzio Visit Ferrara, Franco Vitali – il turista ha a disposizione l’intera regione ma con il bagaglio di conoscenze e competenze dei numerosi operatori locali, che da anni lavorano sul territorio, dando risalto alle peculiarità di ogni singola area regionale. Welcome Emilia Romagna è molto più di un insieme di uffici per informazioni turistiche: è un’iniziativa che crea importanti sinergie nel settore del turismo della nostra regione».

Al centro del contratto di rete è stato posto lo sviluppo delle società aderenti, attraverso la diffusione dei loro servizi, il miglioramento del livello qualitativo e tecnologico. Così anche gli oltre 80 operatori del territorio ferrarese raggruppati dal consorzio Visit Ferrara avranno strumenti sempre più efficaci per la promozione delle loro attività.

«Abbiamo utilizzato questo nuovo strumento giuridico – dichiara il presidente di “Emilia Romagna Welcome” Gianluca Bagnara – che ci consente, pur nelle rispettive autonomie gestionali, di non appesantirci di ulteriori costi e di cogliere le opportunità di una metodologia di lavoro che condivide e utilizza le diverse esperienze e le buoni prassi  sviluppate nei diverse territori».

L’iniziativa è stata salutata con entusiasmo anche dalla Regione. «Questa iniziativa – commenta l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini – nasce dai singoli territori e coinvolge l’Emilia Romagna intera. La Regione sosterrà questo progetto di rete, esempio unico nel panorama nazionale».

Insieme al consorzio Visit Ferrara, le società che hanno aderito sono in questa prima fase: Ravenna Incoming Convention & Visitors Bureau, Cervia Turismo srl, GesturistCesenatico SpA, Turismhotels soc.coop. Bellaria Igea Marina, Rimini Reservation srl,Promhotels soc.coop. Riccione, Cattolica Hospitality, Società d’area di Terre di Faenza, Consorzio turistico Cesenate, Bologna Welcome srl, soc. consortile CO.GE.TUR Comacchio, Modena tour soc. consortile a r.l., Terre Francigene e Piacentine,  il consorzio Strada dei Vini  dei Sapori dei colli riminesi, e la società di autotrasporti Bonelli BUS.

Nuovi laboratori didattici e creativi alla MLB home gallery

da: MLB home gallery

Ricominciano i nuovi laboratori didattici e creativi alla MLB home gallery di Corso Ercole d’Este 3, la casa-galleria di Maria Livia Brunelli, un ambiente intimo e familiare, di grande fascino, dove ogni bambino sarà accuratamente seguito e guidato alla scoperta e al potenziamento delle sue capacità artistiche.

Questa volta, in occasione dell’Expo, i laboratori avranno come filo conduttore il cibo, per avvicinare i piccoli partecipanti all’arte contemporanea attraverso ciò che di quotidiano si presenta loro in tavola. Un modo originale per conoscere gli artisti che hanno lavorato su questo tema, da Warhol a Wesselmann, da Spoerri alla food artist Giulia Bonora, che collaborerà a uno dei laboratori (dal 10 aprile, con frequenza bisettimanale il venerdì dalle 16.30 alle 18.30, per bambini dai 5 agli 11 anni).

Il costo è di euro 15 la prima lezione (comprensiva di tessera ARCI), euro 10 le lezioni successive (per chi partecipa per la prima volta, la lezione di prova è gratuita).
 Gli incontri sono tenuti da Eva Beccati e Manny Romeo, con il coordinamento di Maria Livia Brunelli.

Per info e prenotazioni: mlb@mlbgallery.com346 7953757www.mlbgallery.com. Ecco il programma completo:

 

10 aprile – Disegniamo come Andy Warhol. Ispirandoci ad Andy Warhol e ai suoi famosi barattoli di zuppa, realizzeremo dei disegni di oggetti e cibi che appartengono alla quotidianità dei bambini, per poi riprodurli in maniera seriale tramite stampini appositamente creati.

24 aprile – Ritagliamo come Tom Wesselmann. Pensiamo alle nostre dispense e frigoriferi, scegliamo tra le tante fotografie e immagini ritagliate dai giornali e creiamo un grande collage tutti insieme dove il cibo diventa il vero protagonista.  Al laboratorio parteciperà anche l’artista Giulia Bonora che porterà per l’occasione una serie di foto dedicate al mondo del cibo e ci aiuterà a ritagliare, incollare e dipingere.

8 maggio – Coltiviamo l’arte. Un laboratorio che ci farà riflettere sull’importanza dell’alimentazione, tema centrale di Expo 2015: ispirandoci all’arte povera e ai Tappeti Natura di Piero Gilardi, che riproduce porzioni di orto dove crescono frutti e ortaggi (in apparenza genuini ma che poi si rivelano essere di plastica e immangiabili), creeremo un piccolo orticello con semi e piccole piantine che continueremo a coltivare in galleria.

 

22 maggio – Daniel Spoerri e il movimento “Eat Art”. Durante il laboratorio andremo a ricreare uno dei famosi tavoli ideati dall’artista del Nouveau Réalisme incollando piatti, bicchieri e cibi su un vassoio,  colorando poi il tutto a proprio piacimento.

 

5 giugno – Mangiamo l’arte. Ispirandoci all’artista Dorothèe Selz e alle sue “sculture commestibili effimere”, opere ricoperte di cibo, i bambini si cimenteranno nella realizzazione di una vera e propria merenda colorata a cui potranno partecipare anche i genitori. L’arte diventa così un gioioso momento di festa e condivisione.

 

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La newsletter del 3 aprile 2015

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Martedì 7 aprile alle 17 nella sala Agnelli

Marcella Ortolan Carrà presenta il suo libro “Ponte crollato. Tuttobene”

 

 

03-04-2015

Martedì 7 aprile alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17) per il ciclo ‘Incontro con l’Autore’ si terrà la presentazione del libro “Ponte crollato. Tuttobene – I diari ritrovati di mia madre: Etiopia, guerra, liberazione” (Faust Edizioni, 2015) di Marcella Ortolan Carrà. L’appuntamento, introdotto da Luisa Carrà Borgatti, ha il patrocinio della Società Dante Alighieri di Ferrara.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Ferrara nelle pagine dei diari ritrovati… L’8 settembre 1943; 15 novembre 1943: la ‘lunga notte’; il terrore delle notti al tempo della guerra; i bombardamenti; il lungo racconto della liberazione; 8 giugno 1945: l’eccidio nel carcere di via Piangipane, in cui morì uno zio dell’autrice.
“Un intenso libro che potremmo definire storico-memorialistico, questo di Marcella Carrà, che ha voluto ricostruire, con profonda partecipazione lirico-affettiva, nella prospettiva di un testamento spirituale e morale per i figli e i nipoti, la storia della sua famiglia, affidata ai diari della madre e alla sua personale esperienza” (Dalla prefazione di Luisa Carrà Borgatti).

BIBLIOTECA A. LUPPI – Martedì 7 aprile alle 17 in via Arginone

Alla biblioteca di Porotto ‘Momenti di lettura e laboratori’ per bimbi e scolari

 

 

03-04-2015

Nel mese di aprile la biblioteca Aldo Luppi di Porotto (via Arginone 320) continuerà a proporsi come spazio accogliente per momenti di lettura con i bimbi e i ragazzi delle scuole materna ed elementare del territorio. Ogni martedì alle 17 le bibliotecarie metteranno a disposizione un’ampia scelta di libri per vivere insieme il piacere di scoprire storie sempre nuove e accattivanti e proporranno laboratori per condividere saperi ed esperienze.
Biblioteca A. Luppi – via Arginone, 320, Porotto -Tel 0532 731957 bibl.porotto@comune.fe.it

CONFERENZA STAMPA – Martedì 7 aprile alle 11.30 in sala Arazzi

Presentazione della manifestazione nazionale “Vivicittà” 2015″

 

 

03-04-2015

Martedì 7 aprile alle 11.30 nella sala degli Arazzi della residenza municipale, si terrà la conferenza stampa di presentazione di “Vivicittà” 2015, manifestazione sportiva nazionale organizzata e promossa da Uisp. All’incontro con i giornalisti saranno presenti l’assessore comunale allo Sport Simone Merli, il presidente Uisp Ferrara Enrico Balestra, il presidente di Lega Atletica Uisp Gianluigi Fregnani e il responsabile attività Uisp Davide Guietti.

MUSEI E FESTIVITA’ PASQUALI – Aperture e orari

Le opportunità per visitare i musei cittadini

 

 

03-04-2015

In occasione delle festività pasquali sono previste alcune modifiche relative alle giornate e orari di apertura dellestrutture museali civiche cittadine. Domenica 5 aprile, giorno di Pasqua, resteranno chiusi al pubblico, mentresaranno aperti lunedì 6 aprile giorno di Pasquetta, Palazzo Schifanoia e Civico Lapidario, Palazzina Marfisa d’Este, il Museo del Risorgimento e della Resistenza, Casa di Ludovico Ariosto, il Museo di Storia Naturale e il Museo della Cattedrale.

Palazzo Bonacossi resterà chiuso in entrambe le giornate (5 e 6 aprile).
La Chiesa di San Cristoforo alla Certosa rimarrà aperta domenica 5 aprile (orario normale della festività dalle 9 alle 14) e lunedì 6 aprile aprirà dalle 9 alle 12.
La mostra “L’Arte per l’Arte. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis”, osserverà questo programma di apertura: sabato 4 aprile dalle 9.30 alle 17.30 (orario continuato, chiusura biglietteria 16.45);domenica 5 e lunedì 6 aprile (Pasqua e Pasquetta) dalle 9.30 alle 19.30 (orario continuato, chiusura biglietteria 18.30).

PARI OPPORTUNITA’ E CONTRASTO AL RAZZISMO – Mercoledì 8 aprile alle 15, Palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo 5 – Ferrara)

Presentazione e approfondimento della nuova “Legge regionale per la parità e contro le discriminazioni”

 

 

03-04-2015

Si terrà mercoledì 8 aprile alle ore 15 nel Salone d’Onore di Palazzo Bonacossi, via Cisterna del Follo 5 a Ferrara, l’evento conclusivo di “Accendi la mente”, il programma di iniziative realizzate in provincia di Ferrara in occasione della XI Settimana d’azione contro il razzismo promossa dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità.
L’appuntamento è dedicato all’approfondimento del tema del contrasto alle discriminazioni di genere attraverso la presentazione da parte della Presidente della Commissione assembleare della Regione Emilia Romagna Roberta Mori della nuova “Legge regionale per la parità e contro le discriminazioni”, approvata nel giugno 2014, e dei dati relativi alla sua attività annuale da parte della Consigliera di parità della Provincia di Ferrara Donatella Orioli.
All’incontro saranno presenti le Assessore comunali alle Pari Opportunità Annalisa Felletti e ai Servizi alla Persona Chiara Sapigni e sono invitate le referenti e i referenti istituzionali di tutti i Comuni della provincia, le Istituzioni, le Associazioni e tutte le persone interessate.

 

 

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo consiliare SEL in Consiglio comunale

‘Piano della luce’ e contratto di servizio per l’illuminazione pubblica

 

 

03-04-2015

Questa l’interpellanza pervenuta:

– il consigliere Fiorentini (gruppo SEL in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore ai Lavori pubblici/Mobilità Aldo Modonesi in merito al ‘Piano della luce’ e al contratto di servizio per l’illuminazione pubblica.

CONFERENZA STAMPA – Martedì 7 aprile alle 11 nella sala dell’Arengo

Presentazione dello spettacolo “La Feltrinelli on stage – Parole note”

 

 

03-04-2015

Martedì 7 aprile alle 11 nella sala dell’Arengo della residenza municipale si terrà la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo “La Feltrinelli on stage – Parole note”, in programma alla sala Estense nella serata del prossimo venerdì.

All’incontro con i giornalisti interverranno l’assessora alla Sanità Chiara Sapigni, il presidente dell’Associazione GIULIA Michele Grassi, Erika Cusinatti direttrice de ‘La Feltrinelli’, Alberto Amorelli per il Gruppo del Tasso, Silvia Bottoni coordinatrice del progetto e alcuni artisti che si esibiranno nel corso dell’iniziativa.

“Del Rio, nuovo ministro alle infrastrutture: gli auguri dell’Anbi”

da: ufficio stampa A.N.B.I.

“Esprimendo apprezzamento per l’operato del suo predecessore, siamo però sicuri che troveremo in Graziano Del Rio un serio interlocutore, di cui ammiriamo la concretezza di approccio fin dall’inizio dei rapporti di collaborazione fra A.N.B.I. ed A.N.C.I. . Augurando buon lavoro al neoMinistro delle Infrastrutture, gli confermiamo la piena disponibilità dei Consorzi di bonifica ad operare in sinergia nell’interesse del Paese come l’esperienza di #italiasicura sta a dimostrare.”

Questo il messaggio, che Francesco Vincenzi, Presidente  e Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.) inviano al nuovo responsabile politico di un dicastero strategico per il rilancio dell’economia italiana.

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Danni da vaccinazioni e trasfusioni: in arrivo gli arretrati degli indennizzi

da: Ufficio stampa  Gruppo Assembleare PD Emilia-Romagna

In arrivo il pagamento degli arretrati per chi ha subito danni permanenti da vaccinazioni, trasfusioni e somministrazione di emoderivati. Il ‘caso’ in Emilia Romagna riguarda più di 1900 persone. Verrà infatti rifinanziata, dopo che dal 2012 era stata bloccata, la quota di competenza dello Stato che consentirà alla Regione di poter provvedere al pagamento degli arretrati sugli importi soggetti a rivalutazione.

Questo è infatti quanto annunciato l’Assessore alla Sanità Sergio Venturi rispondendo all’interrogazione sull’argomento presentata dai consiglieri Marcella Zappaterra (prima firmataria) Paolo Calvano, Giuseppe Paruolo e Paolo Zoffoli che oggi esprimono grande soddisfazione per l’esito della loro richiesta.

La Regione, a partire dal 2012 – commentano  Marcella Zappaterra e Paolo Calvano – ha reperito le risorse per garantire la continuità degli indennizzi, dal momento che era venuta meno la copertura finanziaria da parte dello Stato. E’ importante che si sia chiarito che tale finanziamento sia di competenza statale e che, pertanto, con la legge di Stabilità 2015 venga previsto lo stanziamento dei fondi a favore delle Regioni.

L’interrogazione infatti, faceva riferimento alla legge 210/1992 (Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati) che prevede che lo Stato corrisponda un indennizzo a favore dei soggetti che abbiano riportato danni permanenti a seguito di trasfusioni, vaccinazioni obbligatorie o assunzione di emoderivati.  Dall’inizio del 2012, la Regione Emilia-Romagna aveva adeguato gli indennizzi anticipando le risorse statali con fondi propri nonostante che, la legge di stabilità del 2012, avesse bloccato la rivalutazione, poi dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale.

Da qui il ‘pressing’ dell’Assessorato alla Sanità nell’ambito della Conferenza Stato – Regioni per ottenere la copertura di quei finanziamenti che ora sono stati che ora previsti della legge di stabilità.  ‘Questo contributo consentirà alla Regione – annuncia nella lettera di risposta l’Assessore alla Sanità Sergio Venturi – di continuare a pagare gli aventi diritto. Il decreto dovrebbe arrivare in Conferenza Stato Regioni il 23 aprile prossimo.’ ha anticipato l’Assessore.

Siamo soddisfatti dell’impegno della Regione nel farsi carico dei diritti all’indennizzo – chiosano i consiglieri democratici – Con grande responsabilità e attingendo a risorse proprie la Regione si è sempre fatta carico di assicurare la continuità nel pagamento e oggi porta a casa anche lo sblocco della rivalutazione sugli arretrati. Finalmente si ristabilirà parità di trattamento fra i soggetti indennizzati direttamente dal Ministero del Tesoro e quelli la cui indennità è liquidata da Asl e Regioni. Un meccanismo perverso che rischiava di creare inaccettabili disparità nell’ottenimento di quanto spetta agli aventi diritto’

Buoni Fruttiferi Postali: in Emilia Romagna sono un prodotto finanziario sempre più apprezzato dai risparmiatori

da: Poste Italiane, ufficio Comunicazione Territoriale Emilia-Romagna e Marche

È sempre alto l’apprezzamento dei prodotti del risparmio postale fra gli investitori Emiliano Romagnoli. In tutta la regione lo stock complessivo di Bfp supera attualmente il valore di 11 miliardi di euro, mentre a livello nazionale si va oltre i 211 miliardi.

Si tratta di prodotti emessi da Cassa Depositi e Prestiti e collocati in esclusiva dal 1924 da Poste Italiane attraverso la rete capillare degli uffici postali. Il successo di questo prodotto di risparmio, da sempre considerato un porto sicuro, è dovuto a diversi fattori: sono garantiti dallo Stato Italiano; possono essere rimborsati in qualsiasi momento, non necessariamente alla scadenza; assicurano la restituzione del capitale investito e degli interessi maturati, a prescindere dalle temporanee condizioni di mercato; non ci sono spese di emissione, gestione o rimborso e hanno una tassazione degli interessi al 12,50%.

I Bfp sono inoltre esenti da imposta di successione e assoggettati a imposta di bollo solo in caso di valore di rimborso superiore a 5mila euro. Sono disponibili sia nella classica versione “cartacea” (da 50 euro o multipli) sia in quella “dematerializzata” (da 250 euro o multipli). Nel secondo caso è necessario essere titolari di un Libretto di Risparmio o di un conto corrente postale. Con il Buono “dematerializzato” si evita di incorrere nella prescrizione perché alla scadenza dell’investimento l’importo viene automaticamente accreditato sul conto Bancoposta o sul libretto postale del cliente; si può inoltre chiedere il rimborso anticipato anche solo di una parte dell’importo investito (minimo 250 euro o multipli).

I risparmiatori possono scegliere tra 14 diverse tipologie di Bfp, che variano a seconda della forma e della durata dell’investimento prescelto.

 

Candidatura al Programma MAB UNESCO dell’area del Delta del Po – Preparazione alla conferma di ammissione a Riserva di Biosfera del Delta del Po

da: Parco Delta Po Emilia-Romagna

Il giorno 08 aprile 2015 alle ore 11.00 presso la sede dell’UNESCO a Palazzo Zorzi – Venezia Castello 4930, si svolgerà un incontro rivolto ai soggetti istituzionali e portatori di interesse per programmare gli ultimi impegni in vista della definitiva valutazione della candidatura dell’area del Delta del Po a Riserva della Biosfera del Programma Man and the Biosphere (MAB) dell’UNESCO, che si svolgerà a Parigi dall’8 al 12 giugno 2015.

Durante l’incontro verranno illustrate le motivazioni dell’accettazione da parte dello IACBR (International Advisory Committee for Biosphere Reserves) della candidatura dell’area del Delta del Po, nonché discussi gli impegni e le iniziative da promuovere in vista di una sua gestione adeguata agli standard imposti dal Programma MAB dell’UNESCO. Si condivideranno poi i prossimi passi del processo di nomina ed il percorso di coinvolgimento degli attori locali nello sviluppo del Piano di Azione già approvato.

Altro elemento di discussione sarà la programmazione degli eventi, proposti dai promotori della candidatura in vista di EXPO 2015 in collaborazione con l’Ufficio UNESCO di Venezia.

Finissage della mostra di Federico Zanzi

da: MLB home gallery

Sabato 4 aprile alle 18 presso la MLB Maria Livia Brunelli home gallery di Corso Ercole d’Este 3 avrà luogo un incontro con l’artista Federico Zanzi

Davanti a una tavola apparecchiata a festa, attorniata da ritratti di persone che indossano il “vestito buono” della grandi occasioni, l’artista svelerà il dietro le quinte della sua mostra, “La bellezza della nostalgia”, in dialogo con l’esposizione di De Pisis e Boldini in Castello, a cui l’artista trentacinquenne, dopo il grande successo al MAR di Ravenna, ha dedicato una serie di opere inedite. Un momento di toccante riflessione sul tema del ritratto, che se in Boldini diventa celebrazione della bellezza e in De Pisis nostalgia per la fugacità della vita, in Zanzi diventa celebrazione della bellezza della nostalgia: nostalgia delle nostre radici, degli odori delle case dei nonni e di quelli dolciastri degli abbracci dei parenti lontani.

Se infatti Giovanni Boldini ritrae in maniera dettagliata i volti e sfuma invece le vesti con pennellate che assomigliano a delle sciabolate, piene di elettricità, Zanzi, in un perfetto chiasmo di poetiche stilistiche, sfuma il volto dei personaggi da lui ritratti.

Questo perché il ricordo dei nostri cari perde definizione, ma rimangono intatti nel tempo i loro oggetti personali: ecco allora la camicetta “dei giorni di festa”, ricamata dalla zia, con tutti i suoi particolari in evidenza.

Quel che rimane delle feste con i parenti lontani sono le atmosfere, non i volti di chi era con noi a tavola: nella memoria restano infatti gli ambienti in cui questi riti familiari avvengono, il concetto di quei momenti.

A legare la poetica di Zanzi a quella di Boldini è lo stesso timore per la caducità della vita, il tentativo di fermare sulla tela il tempo che scorre inesorabile.

Il senso di nostalgia per gli ambienti che prima c’erano e ora non ci sono più Zanzi lo ritrova anche nelle nature morte di Filippo De Pisis, dal tratto pittorico quasi sincopato, tanto che Eugenio Montale definì la sua pittura “a zampa di mosca”. Con De Pisis, Zanzi condivide i silenzi pittorici, in un comune humus di malinconia. Le nature morte del pittore ferrarese sono l’equivalente delle camicette a fiori delle “zie” di Zanzi: sono ganci per un “altrove” che prelude a una dimensione metafisica.

Come De Pisis, infatti, anche Zanzi dipinge concetti travestiti da pittura a olio. Ritrae le persone di famiglia come per eternarle in una forma fissa, come in quelle foto da tenere infilate nel vetro della credenza a ricordo dei momenti più significativi della propria vita. I suoi familiari diventano così icone del concetto famiglia, e la sua pittura, apparentemente figurativa, emerge con forza nella sua natura più forte, quella concettuale e simbolica.

Ricordiamo che la mostra è aperta sabato e domenica dalle 15 alle 19 (ingresso e visite guidate gratuiti), fino al 5 aprile (per info: 346 7953757; per vedere tutte le opere in mostra: http://www.marialiviabrunelli.com/mostre/zanziboldinidepisis/).

Copparo – Servizio civile volontario 2015 – incontro informativo

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

Il Comune di Copparo effettua una selezione per n. 4 giovani volontari da inserire nel progetto “Insieme per educare alla libertà”, nel contesto dei servizi educativi e culturali per i minori 0/14 anni

L’attività si svolgerà nel settore educativo-culturale (tutoraggio scolastico, animazione e promozione culturale) nei nidi e scuole dell’infanzia comunali, nella Biblioteca Ragazzi e nell’ambito delle attività ludiche extrascolastiche (Ludobus, Torre dei bambini, ecc.), per un totale di 1.400 ore annuali, per 5 giorni la settimana per 12 mesi consecutivi.

Per illustrare i vari progetti nei dettagli, il Comune di Copparo organizza un incontro informativo mercoledì 8 aprile, alle ore 16, presso la Sala Torre (via Roma 20/b) aperto a tutti.

Ricordiamo che le domande per il Servizio Civile Nazionale Volontario devono essere presentate entro il 16 aprile prossimo. Per informazioni, bando e modulistica: tel. 0532 864648 – 864651; www.comune.copparo.fe.it

L’IDEA
Con #MyFerrara le chiavi della città agli Instagramers

La data di inizio non è casuale: 23 aprile, Festa di san Giorgio patrono di Ferrara. Da questo giorno gli instagramers (gli utilizzatori dell’app Instagram per la condivisione di foto) che lo vorranno, potranno candidarsi a gestire per una settimana il profilo Instagram del Comune di Ferrara (@comunediferrara).
L’iniziativa, presentata ieri durante una conferenza stampa in Comune, prende il titolo dall’hashtag che si chiederà di usare, ovvero #MyFerrara, ed è uno dei sette punti dell’Agenda Digitale, volti ad avvicinare i cittadini al mondo digitale e, attraverso di esso, alla pubblica amministrazione.

Il candidato selezionato da referenti comunali, dovrà mandare, per sette giorni, una foto al giorno che mostri la città in ogni suo aspetto: monumenti, eventi, ma anche problemi. “Vorremmo far crescere quella comunità digitale che finora è stata per l’amministrazione un elemento di stimolo, confronto e condivisione, se consideriamo che metà delle segnalazioni ci arrivano via social network e l’altra metà per mail. Ormai la petizione cartacea è stata decisamente superata e noi ci dobbiamo adeguare”. Ha commentato l’assessore alla Comunicazione Aldo Modonesi.
“Una città che si vuole bene, è una città più bella – ha proseguito il vicesindaco Massimo Maisto – per questo invitiamo a ritrarla prima di tutto i cittadini, ma anche i turisti, e questo può diventare anche un modo per promuoverla. I punti forti di Ferrara sono gli eventi, il grande centro storico, la dimensione slow e l’autenticità, siamo curiosi di vedere come gli instagramers riusciranno a renderli”.
E se i cittadini attraverso le loro foto solleveranno anche delle questioni, l’amministrazione cosa farà?
“Daremo risposte trasparenti, anche quando non saremo in grado di intervenire”. Ha risposto Modonesi. Punti di vista, punti di forza e punti critici, nessun freno alla creatività, dunque…
“Gestire il profilo del Comune, è come ricevere le chiavi della città, una bella responsabilità per i cittadini – ha detto Barbara Lunghi, coordinatrice del gruppo Igers Ferrara, partner dell’iniziativa – bisognerà impegnarsi non solo a fare belle foto, ma anche ad essere originali”.

Il programma dell’Agenda Digitale del Comune di Ferrara, hanno poi spiegato Fabio De Luigi e Ilenia Mantoan del Servizio sistemi informativi, prevede oltre a questo, altri sei punti per affrontare l’innovazione tecnologica, colmare il divario digitale e consolidare i servizi online del Comune di Ferrara. “Abbiamo fatto un workshop in cui abbiamo invitato i cittadini ad esprimersi sulla questione – hanno detto – ed ora stiamo lavorando alla formazione interna per amministratori e politici, all’alfabetizzazione informatica dei cittadini, ad un sistema in line di raccolta di segnalazioni, ad una newsletter personalizzata per ogni cittadino in base a interessi e luogo in cui vive, e infine a migliorare la pubblicazione degli open data del Comune”.

Un bell’impegno che andrà anche oltre il 2015, mentre #MyFerrara dovrebbe concludersi entro l’anno con la realizzazione di un ebook curato dagli studenti del liceo scientifico Roiti di Ferrara e l’allestimento di una mostra con una selezione degli scatti.

Qui il regolamento e le informazioni per candidarsi. [clicca]

Cogliamo l’occasione per annunciare che anche Ferraraitalia è sbarcata su Insagram: cercate @ferraraitalia per seguirci. L’hashtag è #ferraraitalia. Siamo anche su Twitter @FerraraItaliaIt e su Facebook Ferrara Italia.

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foto di @igersferrara

Ente Palio: L’Omaggio al Duca Pasquetta

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

 L’Omaggio al Duca per il lunedì dell’Angelo sarà offerto da Borgo San Giacomo, alle ore 11.30 presso il Cortile di Castello Estense.

Il Borgo Giallo Blu porterà il suo saluto alla Corte Ducale presentando le eccellenze che partecipano alla vita della Contrada, per offrire un momento alla città e ai suoi visitatori che riporti allo splendore della Ferrara Rinascimentale.

Il Borgo di San Giacomo ha ben presente questa ricchezza e continua a coltivarla con la ricerca storica:  all’Omaggio al Duca di Pasquetta scenderanno quindi in campo i bellissimi sbandieratori giallo-blu, i valenti musici che con tamburi e chiarine suonano un antico passato, le danzatrici che con leggiadria e grazia studiano passi che – grazie a questa dedizione – permangono nel presente, preservando l’arte dei maestri degli Este come Domenico da Piacenza, gli armati che con il maestro della casata, Fiore dei Liberi, continuano una tradizione di forza e abilità.

Nel pomeriggio inoltre, a seguito del classico pranzo dell’Omaggio al Duca, si svolgerà presso il giardino ed locali in Via Ortigara 14/a il “Battesimo” di Contrada dove i nuovi Contradaioli riceveranno in dono il foulard con i colori Giallo e Blu, simbolo perenne di appartenenza e fedeltà ai colori ed all’impresa dell’Aquila Bianca.

 

10 aprile: Enrico Rava & Irio De Paula in concerto x festival Crossroads

da: ufficio stampa Crossroads

Per la prima volta inserito nel circuito concertistico di Crossroads, il comune di Coriano (RN) ospiterà due date del festival itinerante organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. Entrambe saranno nel segno della musica brasiliana, a partire dall’appuntamento di venerdì 10 aprile al Teatro CorTe (inizio alle ore 21:30) con il duo che riunisce sullo stesso palco due ‘mostri sacri’ come il trombettista Enrico Rava e il chitarrista Irio De Paula.

Un’occasione rara per ascoltare assieme il nume tutelare del jazz italiano e uno dei più poetici interpreti della musica carioca. Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Coriano, CorTe Coriano Teatro e la Compagnia Teatrale Fratelli di Taglia, nell’ambito di Coriano Inn Jazz. Biglietti: platea intero euro 15, ridotto 13; galleria prezzo unico euro 12.

 

Dopo un primo concerto in duo nel 2007 a Camerino, Enrico Rava e Irio De Paula non hanno più riproposto questo loro squisito e cameristico abbinamento, che rimase come un evento isolato nelle magnifiche carriere dei due musicisti. Almeno sino a tempi recenti: lo scorso novembre i due sono tornati a incrociare gli strumenti, ancora una volta per uno spettacolo ad hoc nelle Marche, e ora eccoli di nuovo assieme per Crossroads. In scaletta ci sono grandi classici del jazz e della bossa nova, riletti con la schiettezza, la trasparenza di linee, le frasi penetranti che possono venire solo da chi ha colto sino in fondo il senso di questa musica.

Enrico Rava, nato a Trieste nel 1939, ha alle spalle una carriera meritevole di un libro più che di qualche riga. La sua più recente attività continua a vederlo molto impegnato coi vari gruppi nei quali si circonda delle migliori giovani leve del jazz italiano, stimolo per un costante aggiornamento della sua musica. E proprio con tre di loro (Francesco Diodati, Gabriele Evangelista ed Enrico Morello) ha da poco registrato un disco di imminente pubblicazione da parte dell’ECM. Un nuovo capitolo che si aggiunge alla sua lunga discografia e alla sua ricca storia di collaborazioni: con Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Joe Henderson, Joe Lovano, Roswell Rudd, Michel Petrucciani, Richard Galliano, Pat Metheny, Paul Motian…

Nel corso della sua straordinaria carriera musicale, iniziata all’età di soli sei anni con delle esibizioni alla radio di Rio de Janeiro, Irio De Paula ha suonato con i più grandi musicisti del suo paese: Baden Powell, Eumir Deodato, Chico Buarque, Astrud Gilberto… Stabilitosi in Italia negli anni Settanta, ha collaborato con Gato Barbieri, Archie Shepp, Tal Farlow, Toots Thielemans, Barnie Kessel, Bobby Durham, Jimmy Cobb… Jazz e musica brasiliana sono dunque per il chitarrista due linguaggi parimenti familiari. Non fu per caso che il grande Vinicius de Moraes, l’anima profonda della poesia brasiliana, lo chiamasse “il mio figlio nero” e De Paula, di rimando, scherzosamente lo indicasse come “il mio padre bianco”. Il grande poeta e musicista avvertiva nello spirito di Irio De Paula le vibrazioni più autentiche del Brasile: le stesse che brillano nella sua musica.

 

Informazioni:

Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656, e-mail: ejn@ejn.it

website: www.crossroads-it.org – www.erjn.it

 

Indirizzi e Prevendite:

Teatro CorTe, Via Garibaldi 127. Biglietteria serale dalle ore 19:30: tel. 0541 658667.

Informazioni e prenotazioni: tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13), ejn@ejn.it.

Biglietteria on-line: www.liveticket.itwww.corianoteatro.itwww.crossroads-it.org.

 

Pubblicato il Bando di Gara per Pontino Tagliapietra

da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

La Giunta comunale ha approvato il Bando di gara per l’assegnazione in concessione dell’area attrezzata Pontino Tagliapietra, che prevede la gestione del punto di ristoro e il servizio di pulizia e manutenzione dell’area. Il contratto avrà una durata di cinque anni, rinnovabili per altri quattro; si potrà svolgere attività commerciale e di vendita di generi alimentari con la possibilità di ampliarla a somministrazione di alimenti e bevande con costi a totale carico del concessionario.

«L’area del Pontino Tagliapietra è un investimento importante per Copparo – ha dichiarato Paola Bertelli, assessore al Commercio e Attività Produttive – il Pontino è collocato in una zona di grande passaggio che interessa sia chi utilizza il percorso ciclabile, sia chi, utilizzando il comodo parcheggio a ridosso dell’area, vuole semplicemente passare un po’ di tempo in relax con amici o famiglia, un polmone verde, attrezzato anche per bambini, a due passi dal centro cittadino.»

Al bando possono partecipare imprese individuali, società di persone, associazioni o organismi collettivi, iscritti alla Camera di Commercio. I criteri di assegnazione prevedono un punteggio complessivo di 100 punti, di cui 85 punti riguardano gli elementi tecnico-qualitativi e 15 punti l’offerta economica; questo per incentivare progetti che sostengono servizi alla comunità, come ad esempio il coinvolgimento di altre forme associative nella gestione.

Le domande devono pervenire entro le ore 12 del giorno 11 aprile 2015 con le modalità prescritte dal bando, scaricabile dal sito del Comune alla voce “Bandi” da giovedì 19 marzo 2015. Per informazioni Giulia Minichiello gminichiello@comune.copparo.fe.it – 0532 864 679.

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Più di 32mila visitatori in Castello Estense nel primo trimestre 2015

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Il numero di visitatori in Castello Estense a chiusura del primo trimestre 2015 va oltre ogni attesa.

Al 31 marzo, infatti, i biglietti venduti per visitare il monumento simbolo di Ferrara sono stati 32.602, con un incremento di ben il 50 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, che al 31 marzo si fermò a 21.702 ingressi.

Un dato il cui merito per almeno metà va diviso con la mostra in corso “L’arte per l’arte”, con l’esposizione dal 31 gennaio scorso delle collezioni ferraresi di Giovanni Boldini e Filippo De Pisis, organizzata dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara e dalla Fondazione Ferrara Arte, promossa da Comune e Provincia e realizzata con il supporto del Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (Por-Fesr) 2007-2013.

Non solo il 2015 segna un netto incremento rispetto all’anno precedente, ma si colloca in striscia positiva anche rispetto al 2013, che nell’identico periodo fece segnare 17.142 ingressi e rispetto al quale il primo trimestre di quest’anno mette a segno un incremento di oltre il 90 per cento.

“Sono dati molto positivi – commenta il presidente della Provincia e sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani –, segno che stiamo andando nella direzione giusta della valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale. È anche il segno che nonostante i danni subiti non siamo stati fermi a dispiacerci per i problemi causati dal sisma 2012 e questo – conclude – è anche il frutto di una collaborazione istituzionale, amministrativa, scientifica e culturale, che ritengo sia un nostro punto di forza”.

 

Comacchio: Borse di studio per l’anno scolastico 2014/2015

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Anche quest’anno la Provincia di Ferrara, in collaborazione con al Regione Emilia Romagna ha emanato il bando per la concessione di borse di studio destinate agli alunni che frequentano le prime due classi delle scuole secondarie di 2° grado,  agli studenti iscritti al 2° anno dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e agli studenti che frequentano le prime due annualità dei progetti personalizzati dell’IeFP, presso un organismo di formazione professionale accreditato, per l’obbligo di istruzione, che opera nel sistema regionale IeFP.

Tutte le informazioni sono consultabili all’interno del bando integrale, pubblicato sul sito comunale, all’interno della sezione “Pubblica istruzione”:http://www.comune.comacchio.fe.it/index.php/I-Servizi/Pubblica-istruzione/Borse-di-studio-anno-scolastico-2014-2015Anche la domanda è scaricabile collegandosi alla suddetta sezione del sito comunale e va presentata ENTRO IL 22 MAGGIO 2015 presso le scuole di appartenenza. Per esercitare il diritto alla borsa di studio, l’ISEE del nucleo familiare del richiedente non potrà essere superiore ad € 10.632,94 calcolata sui redditi dell’anno 2013. Le attestazioni ISEE rilasciate nel 2014 non hanno più validità. Occorrerà pertanto richiedere nuova certificazione presso l’Inps, Associazioni di Categorita, CAAF, ecc. Per ogni ulteriore eventuale informazione si suggerisce di contattare l’Ufficio Pubblica Istruzione Comunale – Simonetta Toschi (tel: 0533-318783).

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Il presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, scrive ai sindaci per tutelare i dipendenti provinciali

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Il presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, ha scritto ai sindaci del territorio per chiedere un accordo sul tema mobilità, con lo scopo di tutelare il personale provinciale soprannumerario.

Il riferimento è al comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi dalle Funzioni pubbliche delle organizzazioni sindacali provinciali.

La questione riguarda l’avvio in alcuni Comuni di procedure di assunzione del personale mediante mobilità da altri enti, senza tenere conto delle priorità da riservare al personale in esubero delle Province, da determinarsi in seguito all’adempimento di riduzione delle rispettive dotazioni organiche del 50 per cento.

Operazione che, secondo quanto stabilito dalla legge di stabilità e della circolare del ministro Madia n. 1 del 2015, avrebbe dovuto concludersi entro il 31 marzo.

Il condizionale è d’obbligo perché le stesse amministrazioni provinciali dell’Emilia-Romagna, Ferrara compresa, non hanno potuto rispettare la scadenza perché nel frattempo non è terminato l’iter legislativo per la definizione delle funzioni delegate alle Province, oltre quelle fondamentali riconosciute dalla legge Delrio (n. 56 del 7 aprile 2014).

In sostanza il problema è: in assenza della norma regionale che stabilisca le funzioni, oltre quelle assegnate dalla legge nazionale, come possono le Province stilare l’elenco dei soprannumerari pari al 50 per cento delle proprie dotazioni organiche, senza correre il rischio di sguarnire servizi che poi potrebbero continuare a garantire?

Nello stesso tempo, i Comuni del territorio premono per conoscere l’esito di quest’adempimento entro il limite fissato, ormai impossibile da rispettare, per risolvere i loro problemi di organico.

Il rischio, appunto, è il mancato rispetto, anch’esso disciplinato, di un diritto di precedenza stabilito in favore del personale soprannumerario delle Province.

L’auspicio del presidente Tagliani è la condivisione di un percorso che tenga insieme le tutele del personale provinciale con le esigenze di funzionalità dei Comuni, sia pure in un quadro la cui mancanza di chiarezza non dipende dagli amministratori locali.

 

sel

Fiorentini (SEL): basta black out in centro, risparmiamo con i LED ed investiamo sull’efficienza degli impianti di Pubblica Illuminazione

Interpellanza del consigliere comunale Leonardo Fiorentini (SEL) sul Piano della Luce e sul rinnovo del contratto di servizio per l’Illuminazione Pubblica del Comune di Ferrara ai fini dell’efficientamento energetico con la realizzazione di nuovi impianti a led ed ad alta efficienza.
 
Con una interpellanza rivolta all’Assessore Modonesi, Leonardo Fiorentini, consigliere comunale eletto come indipendente nelle liste di SEL, chiede al Comune quali siano le intenzioni dell’amministrazione in vista del rinnovo del Contratto di Servizio sulla Pubblica Illuminazione previsto nel 2017. Fiorentini si richiama alle recenti e virtuose iniziative di molti comuni italiani, che proprio in occasione del rinnovo dei loro contratti di servizio hanno avviato azioni volte al completo rinnovo dei sistemi illuminanti verso soluzioni ad alta efficienza energetica (Led ma non solo), il tutto a carico del soggetto affidatario del servizio e con notevoli risparmi sulla “bolletta” energetica finale dell’amministrazione.
“Fra l’altro – dichiara Fiorentini – purtroppo Ferrara sconta problemi di vetustà di molti impianti di Pubblica Illuminazione, ed in particolare in centro sopravvivono, nonostante gli sforzi e gli interventi di questi anni, in interi quartieri impianti in serie le cui problematiche di gestione e manutenzione provocano i frequenti “black out” di intere zone del centro storico come spesso rilevato anche dalla stampa”.
“L’occasione è ghiotta – continua il consigliere – perchè grazie agli enormi risparmi dovuti alle nuove tecnologie, in particolare quella led, ed al continuo abbassamento dei prezzi, gli investimenti sul cambio dei corpi illuminanti si autofinanziano in pochi anni con la diminuzione dei consumi, consentendo ulteriori interventi di sistema, come la sostituzione degli impianti vetusti e l’implementazione di virtuosi sistemi di tele gestione della rete. Il comune di Milano ha programmato la completa sostituzione dei suoi 140.000 punti luce entro agosto 2015, prevedendo a regime un risparmio del 31% sugli oneri del contratto.”
“Credo si debba cogliere l’occasione dell’obbligo regionale della redazione del Piano della Luce – conclude Fiorentini – per fare una ricognizione sullo stato della Pubblica Illuminazione volto a creare le basi per arrivare al rinnovo del contratto di servizio (2017) con un progetto complessivo di efficientamento della Pubblica Illuminazione della città, sostenibile non solo dal punto di vista economico ma anche ambientale, in funzione degli impegni presi dal comune con il Patto dei Sindaci ed il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile”.

Introduzione alla Fotografia – AUXING, Bondeno (FE)

da: Collettivo TM15

Una serie di incontri che offrono una panoramica introduttiva alla fotografia illustrata da Alessandro Passerini, fotografo per Art+Commerce/VOGUE e Art Director del Premio Basilio Cascella.

Dalla camera obscura fino al sensore CMOS verrà illustratrata, commentata e discussa l’evoluzione di una delle forme di comunicazione più importanti degli ultimi secoli, oggi essenziale in ogni aspetto sociale e commerciale. Un’occasione per comprendere più a fondo le motivazioni dietro ad una scrittura con la luce che in poco più di due secoli si è evoluta fino a divenire un vero e proprio fenomeno mediatico.

 

Dal 30 aprile al 21 maggio

Ciclo di 4 incontri, ogni giovedì dalle 21 alle 23

Presso AUXING, via per zerbinate, 31 – 44012 Bondeno (FE)

 

PAGINE DI GIORNALISMO
Il cielo cadde sulla terra. L’omicidio di Mattei

6. SEGUE – A Milano si respirava un’aria diversa, davvero. Era in costruzione la prima linea della metropolitana, c’erano buchi dovunque, i commercianti si arrabbiavano perché perdevano clienti, strade chiuse, escavatori in funzione, operai, geometri e ingegneri che si inseguivano, gli uni con i disegni dei lavori, gli altri con i martelli pneumatici, un frastuono incredibile che infastidiva ma, nel contempo, dava l’idea consolante di una città viva. Soltanto la sera il chiasso si calmava, aprivano i ristoranti e le trattorie toscane, alzavano le saracinesche i bar, non ancora pub, dove si riuniva la Milano che pensa, primo tra tutti il famoso “Giamaica” a Brera, raduno di artisti, scrittori, giornalisti, semplici amanti di un buon aperitivo, potevi incontrare il vincitore di un Pulitzer o di un grande premio di pittura, oppure studenti dell’Accademia che si pavoneggiavano spiegandoti come avrebbero cambiato l’arte e come avrebbero riempito le pareti delle grandi gallerie, l’Annunciata, il Grattacielo, il Naviglio, c’erano giovani e vecchi anarchici, e tutti parlavano con il bicchiere in mano lì davanti alla porta del locale: un brusìo forte e allegro. La vita, insomma, la vita di una città operaia e industriale, in cui pareva che le varie anime sociali potessero sempre convivere. Errore, il marcio covava sotto i piedi dei meneghini indaffarati a far soldi, mentre proseguiva il tentativo di costruire un centro-sinistra laboratorio per tutta la politica italiana. La conferma veniva, appunto, dalla nascita del quotidiano del pomeriggio Stasera, in collaborazione, dicevo, tra il comunista Cossutta, segretario provinciale del Pci, e il mega-imprenditore democristiano Enrico Mattei, uomo di Stato, presidente dell’Eni, ex partigiano, l’uomo che tentava, attraverso nuovi giornali (tra cui Jeune Afrique), di rompere il monopolio delle Sette sorelle e imporre l’Italia come nuovo partner nel mercato del petrolio. Il fatto è che Mattei mirava a costruire nuove politiche in tutto il bacino mediterraneo, operazione che non piaceva molto agli Usa e agli olandesi e, per osmosi, alla politica italiana di destra legata agli americani attraverso la ferrea cerniera dei servizi segreti.
Fu all’improvviso che il cielo cadde sulla testa di un’Italia che voleva uscire da uno stato spesso avvilente di subalternità, stabilita alla fine della guerra dalla politica di un De Gasperi, il quale, in pratica, aveva messo fuorilegge il Pci, che pura faceva parte del governo, un colpo di stato suggellato dall’attentato a Togliatti nel 1948. Era il 27 ottobre 1962, un ottobre freddo, piovoso, tempo da lupi di pianura. Ero di riposo, per me giorno di festa, la sera sarei andato per la prima volta alla Scala e mi ero vestito per la circostanza, abito scuro, quello del matrimonio, scarpe inglesi, coi bucherelli, comprate per una cifra astronomica alla Zenith di Ferrara, mi piacevano quelle scarpe, quando camminavo le suole mi mandavano alle orecchie un simpatico sgnich. Pareva tutto tranquillo, ma verso le 18, mi pare, arrivò una telefonata dal mio capo dell’Agi: “vieni subito – disse Giorgio Triggiani – l’aereo di Mattei è disperso, è scomparso dal radar”. Vestito da teatro, scarpe sgniccanti, volai in redazione, tutti i redattori presenti, Triggiani era al telefono con Pier Bellini delle Stelle, capo dell’ufficio stampa dell’Eni, il partigiano che, con Valerio, mise fine alla vita di Mussolini: la nostra agenzia doveva dare notizie di ciò che era accaduto, o stava accadendo, a tutti i giornali del mondo. Le telefonate si susseguirono fino alle 20, quando l’Eni ci informò che l’aereo del nostro presidente era caduto in una marcita, a Bascapè, tra Milano e Lodi, non lontano dall’aeroporto di Linate. Vai tu, mi disse il caporedattore. Mi infilai il paltoncino scuro, elegante, e, sulla mia 500, presi corso Lodi e mi diressi verso Linate, viaggio non lungo. La pioggia batteva inesorabilmente. Arrivai alla marcita di Bascapè divenuta un lago, lasciai l’auto vicino a un’osteria di campagna, dov’erano parcheggiate le macchine di altri colleghi e mi diressi verso le luci che vedevo brillare sull’acqua, il cammino mi era indicato dai fari a intermittenza dei vigili del fuoco, della polizia, dei carabinieri, delle autoambulanze. Fatti pochi passi mi ritrovai in mezzo al lago, l’acqua mi arrivava alla cintola, quando ero su un terrapieno, altrimenti andavo giù fino al petto, ma non faceva freddo, anzi l’acquitrino mi riparava dalla pioggia ghiacciata, tutto sommato stavo meglio dentro che fuori. La scena che mi si presentò cento metri più avanti sembrava strappata da un film francese anni Quaranta, una decina di macchine galleggiava attorno a uno spiazzo in mezzo ai campi, proprio non m’informai che cosa veniva coltivato, erano le macchine dei colleghi giornalisti, ne ricordo uno, un amico grande e grosso, che stava in piedi sul predellino dell’auto del Corriere per non bagnarsi i piedi, telefono in mano, il quale gridava “voglio la mia firma in prima, hai capito Giulianino?”. Proseguii risalendo dal fossato in cui ero precipitato, acqua fino al collo, e giunsi sul terrapieno dove cominciavano i resti del jet di Mattei, l’aereo aveva lasciato una lunga striscia sul terreno, dovunque pezzi di carlinga bruciacchiati. Sotto i fari i pompieri stavano tentando di recuperare i poveri resti dei tre corpi delle vittime, Mattei, il pilota, un giornalista americano. A un certo punto pestacciai una piccola massa rossastra, guardai, era un cervello. Nessuno osava parlare di cause, c’era stato uno scoppio, ma prima o dopo la caduta? Si seppe soltanto che il pilota aveva tenuto i contatti fino all’ultimo con la torre di controllo di Linate, poi l’aereo era scomparso dal radar. Dopo alcune ore tornai all’osteria, dove trovai il mio capo, mi fece portare un te caldo, riferii quello che avevo visto e poi riuscii a telefonare in redazione e raccontai i particolari del disastro con la maggior precisione possibile. Tornai all’Agenzia verso le quattro, parlai con Pier Bellini delle Stelle, il quale m’informò che Mattei era tornato in tutta fretta da Palermo perché aveva un appuntamento in albergo con il famoso banchiere e petroliere Rockfeller, “ma è un’informazione da tenere per noi, mi raccomando” e la notizia non è mai uscita, nessuno ha mai indagato. L’Italia si era liberata di un uomo scomodo, non sarebbe stato l’ultimo, anzi era la prima di una serie di eliminazioni di personaggi imbarazzanti per la pratica dei politicanti. Io dovetti eliminare paltoncino e scarpe sgniccanti sacrificati sull’altare di una guerra che stava cominciando e che sarebbe continuata tra stragi, omicidi e tentativi di golpe. Il cielo era caduto sul Paese.

6. CONTINUA [leggi la settima puntata]

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SALUTE & BENESSERE
L’incubo lombalgia con l’osteopata vola via

I dolori alla colonna vertebrale sono un disturbo abbastanza frequente. Il più noto dei mal di schiena è il famoso “colpo della strega” che arriva intenso ed improvviso nella parte inferiore mentre si sta spostando un peso. Poiché il peso del corpo si è scaricato soprattutto sulla zona lombare, lo stato di sofferenza e i dolori che ne derivano vengono definiti “lombalgia”, un’entità clinica largamente benigna che migliora spontaneamente in poche settimane, riservando i maggiori problemi (mal di schiena cronico) ad un ristretto numero di soggetti.
In inglese, il dolore è definito in modo più appropriato “low back pain” (dolore alla parte bassa della colonna). Il dolore è “a sbarra“, cioè trasversale nella parte lombare con possibile irradiazione al nervo sciatico (lombosciatalgia). Quando la lombalgia è cronicizzata può essere riacutizzata da determinate posture (ad esempio stare troppo tempo in piedi nella stessa posizione o seduti durante la guida in auto per lunghi percorsi).
Questa patologia interessa l’80% della popolazione almeno una volta nella vita. A soffrirne maggiormente sono le persone con un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, ma non mancano casi di ragazzi che hanno meno di 20 anni. Le condizioni che possono determinarne la causa ed il persistere della lombalgia sono numerose, a volte anche non localizzate nella colonna vertebrale. Le cause che generano questa malattia producono fenomeni di degenerazione discale, cioè l’invecchiamento più o meno precoce dei dischi intervertebrali. La lombalgia è una delle cause più frequenti di inabilità temporanea al lavoro.

La colonna vertebrale
La colonna vertebrale è costituita da 34 vertebre e dai dischi intervertebrali. Le vertebre si suddividono in 7 vertebre cervicali, 12 vertebre toraciche, 5 vertebre lombari, 5 vertebre coccigee. Le vertebre sacrali sono fuse nell’osso sacro, le coccigee nell’osso coccigeo. La colonna vertebrale sostiene tutto il carico del corpo umano, è il centro dell’equilibrio, del collegamento del cervello con i 5 organi di senso, i quattro arti, i legamenti, le ossa e i muscoli. Grazie all’azione dei muscoli, dei legamenti e delle capsule articolari, siamo in grado di stare in piedi e muoverci in tutte le direzioni. L’eleganza e la bellezza del movimento dipendono fondamentalmente dalla cooperazione tra vertebre, articolazioni, legamenti e muscoli. In particolare la colonna vertebrale ha la funzione di contenere il midollo, dare solidità e permettere qualunque movimento, svolgendo anche un’azione di protezione del sistema nervoso e del midollo spinale.
Purtroppo però la colonna è anche il luogo privilegiato dove si imprimono i nostri blocchi, le paure, il rifiuto di evolvere e dove si scaricano tutte le nostre tensioni. La colonna vertebrale infatti non è un asse diritto, ma è composto da una serie di curve che danno notevole solidità e flessibilità al corpo, grazie alla presenza di cerniere di rotazione. Occorre quindi mantenere questa flessibilità per il benessere generale della persona.

Diverse le cause della lombalgia, di seguito le più comuni
1 disturbi legamentosi;
2 disturbi delle articolazioni posteriori;
3 problemi discali-protrusioni;
4 infiammazioni radicolari;
5 disturbi viscerali;
6 alterazioni degenerative;
7 malattie metaboliche;
8 squilibri energetici;
9 contratture muscolari;
10 forme tumorali.

I Disturbi legamentosi sono quei dolori correlati ai piccoli o lunghi legamenti che limitano la mobilità della colonna. Difatti i legamenti situati dietro la colonna quando vengono stirati, si infiammano determinando dolore. Tutto ciò può essere causa di una lombalgia da carico, da stress, da scorretta posizione o da strappo e movimento brusco.
Problemi discali o “protrusioni” sono problemi inerenti il disco che si schiaccia, e sono dovuti a vari motivi, dal sovrappeso a motivi fisici e posturali. Quando succede questo, il disco tende a scivolare in dietro o avanti. In presenza quindi di una protrusione il legamento che è estremamente innervato risulta molto sensibile alla minima pressione. Nella protrusione discale che ha 3 livelli di gravità, il legamento cedendo crea dolore sempre più forte perché il disco spinge il legamento fino al canale vertebrale e quando il disco arriva a toccare la “dura madre” si crea il classico “colpo della strega” [leggi un precedente articolo sul tema].
Le infiammazioni radicolari sono le ernie del disco, l’Herpes Zoster, la neurite e l’artrite reumatoide. Nell’ernia del disco si può determinare una compressione della radice nervosa che può dar luogo a dolore lungo la gamba, al polpaccio con formicolio e perdita della sensibilità.
I disturbi viscerali possono essere dovuti a problemi intestinali, digestivi o ginecologici. Le sciatiche della parte sinistra del corpo spesso sono dovute a problemi legati ad un mal funzionamento dell’intestino, mentre sciatiche nella parte destra sono legati a 9 problemi meccanici discali. Molto spesso nel 90% dei casi i problemi dell’intestino, in particolare la stipsi determina dolori del tratto lombare. Anche un mal funzionamento della valvola ileocecale, può dare sindromi a livello del disco intervertebrale. Il gonfiore del disco può essere causa del dolore alla zona lombare o lungo il nervo sciatico. Anche nel periodo dell’ovulazione e durante la fase mestruale possono comparire dolori nel tratto lombare.

La diagnosi osteopatica
L’obiettivo della diagnosi osteopatica è quello di stabilire con successo le diverse cause (tra cui impianti di risalita) che inducono allo sviluppo e al mantenimento del dolore nel paziente.
Ecco un elenco parziale delle cause più comuni del mal di schiena che emergono dalla diagnosi osteopatica:
1 blocco della mobilità vertebraleblocco del bacino (sacro-iliaco, sinfisi pubica);
2 attaccamento di un nervo (sciatica, femorale);
3 disfunzione articolare dell’anca, ginocchio, caviglia/piede;
4 disfunzioni delle curve vertebrali (iperlordosi e ipercifosi, atteggiamento scoliotico o verticalizzazione della colonna);
5 attaccamento viscerale (spasmi del colon sigmoideo, fissazione del rene, congestione pelvica);
6 aderenze cicatriziali (taglio cesareo, appendicectomia);
7 stile di vita del paziente (lavoro, postura, alimentazione, stress, ecc.).

Il trattamento osteopatico
La scelta del tipo di manipolazioni e del numero di sedute dipendono dalla formazione specifica dell’osteopata e dal tipo di disturbo da trattare, ma soprattutto dalla risposta della persona al trattamento. In linea di massima, un disturbo acuto come un dolore provocato da un trauma richiede da due a quattro sedute (ma se il trauma è serio o molto esteso, per esempio dopo un incidente stradale, bisogna aspettare almeno due settimane prima di intervenire).
Un problema cronico, che dura da tempo, come il mal di schiena costante di chi sta a lungo in piedi, dopo un trattamento di tre-cinque sedute ravvicinate (una alla settimana), spesso dà risultati abbastanza immediati ma che devono essere mantenuti con incorni più distanziati (una volta al mese).
L’osteopata decide quale percorso proporre basandosi sulle proprie qualità palpatorie, di osservazione, di diagnosi osteopatica e posturale, nonché ergonomica; non sottovalutando, comunque, ove necessario, il ricorso a più approfondite valutazioni (Rmn o Tac) o indirizzandovi a colleghi professionisti (neurologi, ortopedici, etc.).
Il trattamento osteopatico è spesso il più efficace intervento per provare a correggere questo genere di problemi. La maggior parte delle persone pensa che il dolore alla schiena sia il risultato di un trauma, in realtà ci sono molte malattie che si manifestano con i sintomi del mal di schiena o con problemi pelvici, tra queste dolori addominali, stati di ansia, artrite, spondilosi cervicale o lombare, dermatiti, patologie renali, reumatismi e tumori.
Il trattamento osteopatico è comunque utile per far diminuire il dolore o lo stress che queste patologie comportano, includendo tecniche manuali con manovre delicatissime per decomprimere il disco e la radice compressi, e tecniche sui tessuti molli. Compito dell’osteopata non è solo quello di somministrare il trattamento, ma anche quello di dare consigli su come mantenere i risultati ottenuti, tramite, ad esempio, la ginnastica osteopatica.

* Nuccio Russo è osteopata, esercita a Trapani e a Ferrara
nucciorusso@hotmail.com

IL CASO
Tper si scusa con i turisti multati sul bus: “Dispiaciuti per il comportamento del controllore”

Dopo la pubblicazione di ieri su Ferraraitalia della lettera di un gruppo di turisti inglesi multati sul bus, nella quale si lamentava il comportamento inurbano del controllore, ecco la risposta di Tper, responsabile del servizio di trasporti pubblici.

In riferimento alla lettera della signora Harvey, pur non potendo che confermare la legittimità della sanzione data l’assenza di una regolare convalida del titolo di viaggio, siamo dispiaciuti e ci scusiamo con il gruppo di turisti inglesi se il verificatore, nella circostanza, ha usato toni scortesi che non appartengono né al codice di comportamento dell’azienda Tper, né allo stile della città di Ferrara, che vede nell’accoglienza un punto forte e universalmente riconosciuto.
Siamo, pertanto, fiduciosi che, nonostante questo spiacevole inconveniente, i componenti del gruppo di studio recedano dall’intento espresso e, tornando a Ferrara, possano godere nuovamente delle bellezze di una città incantevole e davvero unica nel suo genere.
Tper SpA

Leggi la lettera dei turisti multati [clicca qua]

IMMAGINARIO
Giardino alimentare.
La foto di oggi…

Mele, pere, melacotogne, nespoli, pesche e prugne. Ci sono diciassette alberi da frutto, adesso, nel pezzetto di terra davanti a palazzo Savonuzzi, tra via Darsena 57 e l’affaccio sul Po di Volano. L’idea è quella di creare un piccolo giardino alimentare. Lo spiega Leonardo Delmonte, direttore dell’associazione culturale Basso Profilo e presidente del consorzio Wunderkammer, che vorrebbe arrivare a offrire ombra e magari un piccolo spuntino fai-da-te a chi frequenta questo angolo di città.
La piantumazione è stata fatta nella mattinata di mercoledì, 1 aprile, curata e progettata dall’associazione Basso Profilo in collaborazione con Manfredi Patitucci, garden designer e già artefice del “bosco in città”, una ventina di alberi piantati nella periferia vicina al Petrolchimico.

OGGI – IMMAGINARIO NATURA

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Il “giardino alimentare” piantato tra via Darsena e il Po di Volano a Ferrara (foto CronacaComune)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…
[clic sulla foto per ingrandirla]

ACCORDI
La cima della montagna.
Il brano di oggi…

Common-and-John-Legend-OscarsOgni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta.

[per ascoltarlo cliccare sul titolo]

John Legend – Glory

Il 3 aprile del 1968, a Memphis, Martin Luther King tenne il suo ultimo e profetico discorso prima del suo assassinio, avvenuto il giorno seguente. Un intervento passato alla storia come “Discorso di Mountaintop” attraverso il quale King afferma di essere arrivato in cima alla montagna, pur non nascondendo l’incertezza per il proprio futuro. Ricordiamo questo grande uomo con il recente brano di John Legend “Glory”, vincitore del premio Oscar come miglior brano per il film “Selma – La strada per la libertà”.
Di seguito il finale del discorso.

“Bene, non so cosa mi succederà ora; abbiamo qualche giorno difficile d’avanti. Ma è veramente una cosa che non mi appartiene ora perché sono stato sulla cima della montagna. E non mi preoccupo. Come ognuno, voglio vivere una lunga vita – che la longevità abbia il suo corso. Ma non sono preoccupato per questo ora. Voglio solo fare la volontà di Dio. Ed Egli mi ha permesso di andare sulla montagna. E ho visto oltre e ho visto la Terra Promessa. Non posso andarci con voi ora. Ma voglio che voi sappiate stasera, che noi come popolo, avremo la Terra Promessa. E così sono felice stasera; e non c’è niente che mi preoccupi; non ho paura di alcun uomo. I miei occhi hanno visto la gloria che verrà, la gloria del Signore.”

GERMOGLI
Dolce dormire.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Rispolveriamo un detto popolare per ricordarci di una sensazione comune a tutti. Anche i vostri risvegli sono… Pigri?

“Aprile dolce dormire”. (Proverbio)