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Giorno: 10 Aprile 2015

Tour operators tedeschi ed olandesi in visita nel Delta del Po

da: ufficio stampa Primavera Slow

Domani, sabato 11 aprile, le delegazioni saranno a Comacchio e poi a Mesola per un workshop nel corso del quale incontreranno gli operatori turistici locali

Un gruppo di tour operators olandesi e tedeschi è da giovedì in visita nel Delta del Po nelle province di Ferrara e Ravenna. Si tratta di un progetto di cooperazione interterritoriale “Birdwildestination” realizzato dai Gruppi di Azione Locale Delta 2000 e Altra Romagna, finanziato attraverso il programma comunitario Leader piano di Sviluppo Regionale della regione Emilia Romagna.

Il progetto è finalizzato alla valorizzazione delle due principali aree protette regionali, il Parco del Delta del Po ed il Parco delle Foreste Casentinesi da un punto di vista del turismo slow e della scoperta degli straordinari ambienti naturali che contraddistinguono i due parchi.

Una delle azioni di promozione e marketing, prevede la realizzazione di un educational tour per tour operators tedeschi ed olandesi, specializzati in prodotti turistici fortemente in linea con l’offerta slow delle due aree-parco.

I mercati tedesco ed olandese rappresentano due bacini di utenza di grandissimo interesse non solo per il Delta del Po e le Foreste Casentinesi, ma per l’intera offerta turistica emiliano romagnola.

L’educational tour è partito giovedì 9 aprile con l’arrivo dei tour operators e la visita a Bagno di Romagna dove hanno pernottato. Venerdì c’è stata la visita alla diga di Ridracoli e il successivo trasferimento a Cervia con visita alle antichissime saline, dove si produce il famoso sale dolce cervese. Venerdì sera gli ospiti stranieri hanno potuto testare l’ospitalità e la cucina romagnola con una cena tipica alla quale hanno fatto gli onori di casa, Mauro Conficoni, Consigliere Delegato di Delta 2000 e l’assessore al Turismo del Comune di Cervia Roberta Penso.

Domani (sabato 11 aprile) la rappresentanza dei tour operator visiterà la città di Comacchio, recentemente proclamata Città del Birdwatching, con il suo centro storico, i suoi canali e le sue valli salmastre. Un riconoscimento che ne fa una meta ambita dagli amanti della natura e che costituirà certamente un ulteriore valore aggiunto nei confronti del turismo europeo.

Nel pomeriggio, dopo una sosta alla millenaria Abbazia di Pomposa, presso il castello Estense della Mesola si terrà un workshop operativo con gli operatori turistici dei territori coinvolti nel progetto. A dare il benvenuto ai tour operators sarà presente Lorenzo Marchesini Presidente di Delta 2000 e i rappresentanti delle istituzioni locali. Anche in questa occasione è previsto un momento di animazione enogastronomica a base dei prodotti tipici locali del territorio. Un’occasione importante per imporre il territorio del Delta del Po all’attenzione del turismo tedesco ed olandese.

LA SEGNALAZIONE
Le Sagre in Fiera: non solo gastronomia, ma sopravvivenza del territorio

Sabato e domenica la Fiera di Ferrara si trasformerà in una enorme cucina per ospitare il Salone nazionale delle sagre – Misen, che raccoglie le migliori sagre italiane.
In attesa di questo mega evento gastronomico, organizzato da Ferrara Fiere Congressi e dall’Associazione turistica sagre e dintorni, e che abbiamo già presentato sul nostro quotidiano [vedi], siamo andati a scovare la più antica sagra della nostra provincia e quella più recente, e abbiamo scoperto che sono nello stesso comune.
Di quali si tratta ve lo sveliamo tra un attimo, prima ci facciamo raccontare come si sono diffuse le sagre nel nostro territorio dalle parole di Loris Cattabriga, presidente dell’Associazione sagre e dintorni. “Le sagre si sviluppano soprattutto nelle piccole frazioni, per accogliere gli emigrati che ritornano a casa in occasione delle feste patronali, ma anche per tenere unita la comunità, e rafforzarla evitando proprio che si spopoli. Inoltre le sagre hanno preso vigore con la progressiva estinzione delle feste dell’Unità: venendo meno questo collante di tipo politico, sono rimasti gruppi di volontariato desiderosi di impegnarsi”.

La naturale confluenza di questi cittadini volonterosi di adoperarsi per il proprio paese è stata nella tante associazioni e proloco che animano la sessantina di sagre che si contano nella provincia di Ferrara. Quella che vanta le origini più antiche, come si diceva, è la Sagra dell’Anitra di Stellata. “Attraverso delle ricerche presso la canonica di Stellata – ci racconta Loris Calori dell’Arc Stellata ’97 che organizza la sagra – abbiamo visto che nel ‘500, quando è stata costruita la chiesa, si è iniziato a festeggiare la Madonna in piazza l’8 settembre. I signori locali assieme al clero, offrivano un pranzo ai poveri per sollevarli dalla miseria in quel giorno di festa. Questa tradizione è arrivata fino a noi trasformandosi in sagra, questa è la 556° edizione”.

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Perché l’anatra?
“Stellata un tempo era una zona paludosa e c’era pieno di anatre, la cui carne era abbondantemente consumata assieme a quella di maiale. La Sagra dell’Anitra quest’anno si tiene dal 3 al 13 settembre con un’anteprima il 2 per il Gran Galà dell’Anitra dove studenti e cuochi dell’istituto alberghiero Vergani reinterpreteranno le nostre ricette”.

In che modo la sagra interagisce con la comunità?
“Tutti quelli che lavorano alla sagra sono volontari, e con il ricavato da sei anni stiamo riuscendo a tenere in piedi la scuola materna. Offriamo il servizio di trasporto da Bondeno e il pasto del mezzogiorno, così abbiamo invogliato i genitori a mandare i bimbi a Stellata, ora sono una sessantina. In questo modo la nostra frazione, che si era ridotta a 500 abitanti, sta riprendendo vita”.

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Le sagre dunque non sono solo cibo e convivialità, ma anche un modo concreto per garantire la sopravvivenza delle comunità. Anche da un punto di vista economico, come dimostra l’ultima arrivata delle sagre ferraresi: la Sagra del tartufo di Bondeno, curiosamente confinante con quella dell’Anitra. “Rilanciando il tartufo delle nostre zone – ci spiega Mattia Bagnolati dell’Associazione Tartufai Bondeno Al Ramiol (che è il vanghetto usato per dissotterralo) – abbiamo rilanciato l’intero mercato che ci sta attorno”.

“Chi non conosce i tartufi delle anse del Panaro, detti tartufi della sabbiella, e chi non ne ha mai tartufato le taglietelle?” si chiedeva il Longhi nel secolo scorso.

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“Negli anni – spiegano i volontari dell’associazione – il tartufo si è sempre più radicato nella tradizione culinaria bondesana trovando in Enzo Tassi, proprietario dell’omonimo ristorante, un profondo conoscitore del tartufo di Bondeno. Purtroppo dal dopoguerra ai giorni nostri, le nostre campagne e golene hanno visto via via perdere quegli ambienti favorevoli alla crescita del tartufo perché l’agricoltura intensiva ha comportato il progressivo sradicamento degli alberi. Quindi quei cercatori che prendevano il treno a Bondeno, insieme ai loro cani, facendosi portare a Sermide per poi tornare a piedi per le campagne a cercar tartufi, hanno abbandonato l’attività di ricerca. Si è perso così un patrimonio storico culturale e anche economico che ha caratterizzato la storia di Bondeno per tanto tempo. Negli ultimi anni però, i racconti degli anziani e il rinvenimento di tartufi nei giardini di Bondeno hanno incuriosito e appassionato un gruppo di persone di varie età, riportando l’entusiasmo e l’interesse verso il tartufo”.

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foto di Lauro Casoni
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foto di Lauro Casoni
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foto di Lauro Casoni
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foto di Lauro Casoni

La Sagra del Tartufo quest’anno si terrà il 9, 10, 11, 16, 17 e 18 ottobre. In quei giorni verranno serviti piatti a base delle tipologie di tartufo rinvenibili da noi, che sono il tartufo bianco pregiato (Tuber Magnatum), il tartufo nero liscio (Tuber Macrosporum), il tartufo nero detto “invernale” (Tuber Brumale), il tartufo bianchetto (Tuber Albidum) e il tartufo nero “scorzone” (Tuber Aestivum).

Grazie ai proventi del ristorante, i volontari hanno piantato cinque ettari di alberi in area golenale, dedicando il bosco al loro socio scomparso Melara, detto Mel. “Un parte sono essenze autoctone per la produzione spontanea, mentre altre sono piante micorizzate. E’ un regalo al territorio che servirà a tenere viva la produzione di tartufo”.

La Sagra dell’anitra di Stellata e la Sagra del tartufo di Bondeno saranno entrambe presenti al Salone nazionale delle sagre, sarà bello gustare i loro assaggi facendosi raccontare le loro storie.

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SmoKings di Michele Fornasero al Cinema Boldini

da: Arci Ferrara

I fratelli Messina sono stati arrestati il 27 novembre 2014 con l’accusa di contrabbando di tabacchi lavorati ed evasione fiscale per 90 milioni di euro. Loro sono i proprietari di Yesmoke, una piccola fabbrica di sigarette con sede a Settimo Torinese, in Piemonte, Italia

Tutto ebbe inizio con il sito Yesmoke.com, creato dai fratelli Messina per la vendita di sigarette online con sede a Balerna in Svizzera e gestito da Mosca, dove risiedevano nel 1999. Attraverso tale sito ogni giorno decine di migliaia di persone acquistavano stecche di Marlboro, Camel e Lucky Strike ad un prezzo stracciato. Ben presto i due fratelli arrivarono a fatturare 100 milioni di dollari l’anno. Quando ormai erano convinti di aver creato un sistema di business innovativo e legale, Philip Morris fece loro causa per concorrenza sleale, chiedendo un risarcimento di 550 milioni di dollari. I Messina inizialmente ignorarono il fatto e continuarono a soddisfare le richieste dei loro clienti, fino a quando, nel 2004, grazie all’appoggio del governo americano, Philip Morris riuscì a fermare il loro business. Una volta chiuso il sito, i due fratelli decisero di mettersi in proprio con l’obiettivo di “farla pagare” al gigante del tabacco. Nel 2007 fondarono in Italia Yesmoke, ma il loro modo di fare affari non piacque allo Stato italiano e i due si ritrovarono nuovamente contro il sistema. Decisero così di “fare la guerra” anche allo Stato italiano, citandolo in giudizio. Nel 2010 iniziò così una guerra senza esclusione di colpi contro le multinazionali del tabacco e contro lo Stato italiano e, tra cause vinte e regole infrante, il 27 novembre 2014 i fratelli Messina vengono arrestati con l’accusa di contrabbando di tabacchi lavorati ed evasione per 90 milioni di Euro. I fratelli Messina sono tutt’ora in carcere, in attesa di processo. In uno stile da gangster movie, il film racconta la storia vera dei fratelli Messina attraverso la loro quotidianità, il loro sguardo sulle lobby del tabacco, le cause e il loro modo di fare business.

La rassegna proseguirà martedì 21 aprile alle ore 21.00 con il film di Paolo Mitton THE REPAIRMAN.

Ingresso 5 euro.

 

Limbo di Matteo Calore e Gustav Hofer al Cinema Boldini

da: Arci Ferrara

Nell’ambito del convegno La “galera” amministrativa degli stranieri in Italia e nel Regno Unito – Due Seminari e un Film sul tema, lunedì 13 aprile alle ore 18.00 verrà proiettato il film documentario

Immaginatevi che una delle persone più care con cui vivete – vostro padre, il vostro compagno, vostra madre, un figlio o un fratello – venga improvvisamente prelavata dalla polizia e imprigionata lontano da casa, con il rischio di essere per sempre espulsa dall’Italia, questo non per aver commesso un reato o un atto violento, ma solo per la mancanza di documenti in regola. Un pericolo tanto angosciante quanto reale per le famiglie di molti immigrati inseriti nella nostra società ma in conflitto con la burocrazia. Questa è la realtà vissuta da Alejandro, Bouchaib, Karim, e Peter, rinchiusi nei C.I.E. (Centri di Identificazione ed Espulsione) di Torino, Trapani e Roma, e delle loro famiglie, che attendono in un limbo di sapere se i propri cari torneranno a casa o saranno mandati via dall’Italia. Limbo racconta le loro storie di attesa, rabbia e paura, di affetti in bilico tra famiglie e culture diverse. Storie in cui i figli sembrano solo poter subire i destini di sofferenza e assenza dei padri e le donne devono reggere il peso di una legge ingiusta e senza cuore.

Introduzione alla proiezione Prof. Paolo Veronesi, Università di Ferrara. Al termine incontro con i registi.

Proiezione ad ingresso libero.

 

L’EVENTO
Nice 2015, defilé del cinema italiano a Mosca

Anche quest’anno, Nice (New italian cinema events) riparte con la promozione del cinema italiano emergente e apre con la 15° edizione del festival Nice Russia 2015, diretto da Viviana del Bianco e Grazia Santini. Le due tappe si svolgeranno quasi in contemporanea, a Moscafino al 13 aprile, al Cinema Illusion, e a San Pietroburgo, dall’11 al 17 aprile, nella storica sala del Centro cinematografico Rodina.

Ad aprire il festival con “Sei mai stata sulla luna?”, in anteprima nazionale per la Russia, saranno l’attrice Sabrina Impacciatore, madrina del Festival, e il regista Antonio Morabito del film” Il venditore di Medicine”. La selezione si presenta particolarmente varia con opere di genere e registro stilistico diverso. Il programma, infatti, offre una visione completa della complessa realtà italiana contemporanea, una proposta di film d’autore, spesso opere d’esordio, portatori di uno sguardo nuovo e d’idee originali e convincenti. Nice è uno degli eventi di primaria importanza nell’ambito del Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione generale per il cinema, Ministero affari esteri (Ambasciata di Mosca, consolati e Istituti italiani di cultura di Mosca e San Pietroburgo), Comune di Firenze-Assessorato alla cultura, Regione Toscana, Fondazione sistema toscana mediateca regionale-toscana, Film commission.

Di seguito una breve anteprima dei film in programma.

nice-festival-cinema-italianoSei mai stata sulla luna?” – Guia, madre spagnola e padre italiano, è una snob trentenne in carriera che ha deciso di dedicarsi solo al lavoro. Impegnata nella gestione di un’importante rivista di moda, viaggia spesso tra Milano e Parigi. La morte del padre, però, la porterà a Nardò, paesino dell’entroterra pugliese, dove il papà era proprietario e gestore di una masseria. Qui si scontrerà con una vita rurale molto distante da quella cui è abituata a Milano e s’imbatterà in Renzo, un affascinante contadino del posto. Capisce che l’unica cosa che le manca è l’amore, ma, quando la felicità è a un passo, non saprà come raggiungerla. Purtroppo, l’incombente settimana della moda milanese porterà Guia a dover trovare il prima possibile un acquirente e tornare nella capitale italiana della moda.

Sei mai stata sulla luna?”,di Paolo Genovese, con Raoul Bova, Liz Solari, Dino Abbrescia, Nino Frassica, Sabrina Impacciatore, Neri Marcorè, Giulia Michelini, Sergio Rubini, Pietro Sermonti, Italia, 2015, 90 mn.

nice-festival-cinema-italianoTutta colpa di Freud” – Figli particolari e un analista cinquantenne separato (Francesco) alle prese con tre casi disperati: una libraia, Marta, che gestisce la libreria della nonna e s’innamora di un ladro di libri; una lesbica, Sara, che, di rientro dagli Stati uniti, decide di diventare etero, dopo l’ennesima delusione d’amore; e una diciottenne, Emma, che perde la testa per l’architetto cinquantenne Alessandro, sposato con Claudia (;a donna di cui Francesco si è innamorato, senza avere il coraggio dichiararsi). Ma il vero caso disperato sarà proprio quello del povero analista, poiché le tre pazienti sono le sue tre adorate figlie.

Tutta colpa di Freud“, di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Anna Foglietta, Vittoria Puccini, Claudia Gerini, Vinicio Marchioni, Laura Adriani, Daniele Liotti, Alessandro Gassmann, Edoardo Leo, Giulia Bevilacqua, Paolo Calabresi, Gian Marco Tognazzi, Lucia Ocone, Italia, 2014, 120 mn.

nice-festival-cinema-italianoTi ricordi di me?” – Bea fa la maestra elementare, apparentemente svagata, veste in modo vintage e soffre di narcolessia. Roberto lavora come commesso in un supermercato, è cleptomane e scrive favole surreali (come “La foresta dei barboni assiderati” o ” Alice nel paese dei terremotati”), che mescolano fantasia e cruda realtà. I due s’incontrano davanti allo studio della psicologa che li ha in cura. Dopo la timidezza iniziale, s’innamorano, ma a ostacolare la loro storia d’amore c’è il disturbo di Bea: la donna, infatti, oltre ad essere narcolettica, è spesso vittima di gravi amnesie che si scatenano ogni volta che subisce uno stress emotivo e che cancellano dalla sua memoria tutto ciò che è avvenuto fino a quel momento. Tra piccoli furti e svenimenti, rincorse e amnesie, la storia d’amore dei due protagonisti darà loro la possibilità di guarire e di imparare a vivere le loro emozioni.

Ti ricordi di me?“, di Rolando Ravello, con Ambra Angiolini, Edoardo Leo, Paolo Calabresi, Susy Laude, Pia Engleberth, Ennio Fantastichini, Italia, 2014, 91 mn.

nice-festival-cinema-italianoIl venditore di medicine” – Informatore medico per un’importante azienda farmaceutica, Bruno, da anni, coltiva un gruppo di medici che, in cambio di viaggi, regali o soldi, sono disposti a prescrivere i suoi farmaci ai propri pazienti. In un difficile momento di tagli al personale, cerca di allargare il suo giro anche a un celebre oncologo, inizialmente restio. Intanto i suoi nervi sembrano cedere e le insistenze della moglie per avere un figlio hanno bisogno di una soluzione. Pur di tenersi stretto il lavoro, si dimostrerà capace di tutto. Un film sul reato del comparaggio, cioè su quella pratica per cui il medico accetta regalie, di ogni tipo, in cambio della prescrizione di uno specifico farmaco, anche non necessario al paziente.

Il venditore di medicine“, di Antonio Morabito, con Claudio Santamaria, Isabella Ferrari, Evita Ciri, Marco Travaglio, Roberto De Francesco, Italia, 2013, 103 mn.

nice-festival-cinema-italianoL’arte della felicità” – In questo bel film d’animazione, realizzato a Napoli da 40 autori, Sergio è un tassista napoletano che, sotto una pioggia incessante e un cielo plumbeo, porta i suoi clienti per la città, sempre più degradata. Allo stesso tempo, cerca di superare la morte del fratello, partito per il Tibet dieci anni prima e mai tornato. Sui sedili del suo taxi si avvicendano un cantante, uno speaker della radio, un vecchio zio e altri personaggi che recano una traccia del fratello scomparso. Sergio si fa trascinare dal taxi, dai ricordi e dalla musica prodotta col fratello. Si siede al pianoforte e realizza i suoi sentimenti nelle note che credeva perdute. Due continenti, due vite, una sola anima. Prima o poi la pioggia smetterà di cadere e il cielo si aprirà. E, allora, verrà la fine. O tornerà la musica.

L’arte della felicità“, di Alessandro Rak, con Lucio Allocca, Leandro Amato, Silvia Baritka, Antonio Brachi, Riccardo Polizzy Carbonelli, Renato Carpentieri, Jun Ichikawa, Gennaro Matino, Luigi Meola, Iolanda Semez, Robert Thurman, Paola Tortora, Italia, 2013, 77 mn.

nice-festival-cinema-italianoControra – Megan, artista irlandese di successo che vive a Dublino insieme al marito Leo, architetto italiano, riceve la notizia della morte dello zio di lui, Monsignor Domenico. I due decidono di tornare in Puglia per occuparsi dell’eredità. Leo, intenzionato a vendere al fratello prete Nicola l’antico palazzo di famiglia ereditato, rientra in contatto con i vecchi amici, riscoprendo un mondo che aveva quasi dimenticato; Megan, dal canto suo, si lascia affascinare dalla vecchia dimora, decidendo di rimanervi per l’estate e di restaurare la casa. Senza immaginare, però, che, proprio durante le ore più calde del giorno (con il termine dialettale “controra” s’intendono le ore del pomeriggio destinate al riposo), all’interno dell’abitazione è disturbata da misteriose apparizioni ed eventi. Cercando di dare una spiegazione a quanto sta succedendo, inizia a scoprire indizi riguardanti un mistero irrisolto nella storia della famiglia di Leo e del paese stesso.

Controra“, di Rossella De Venuto, con Pietro Ragusa, Fiona Glascott, Federico Castelluccio, Marcello Prayer, Salvatore Lazzaro, Ray Lovelock, Italia-Irlanda, 2014, 85 mn.

nice-festival-cinema-italianoUna piccola impresa meridionale” – Un ex prete, don Costantino, è tenuto confinato dalla madre perché non si sappia che si è spretato. Mamma Stella, infatti, ha già un altro scandalo da gestire, sua figlia Rosa Maria ha lasciato il marito, Arturo, ed è scappata con un misterioso amante. Il vecchio faro in disuso – che appartiene alla famiglia di Costantino e che dovrebbe garantirgli l’isolamento -, attira invece gente come un magnete. Dopo l’ex prete arriva un’ex prostituta, Magnolia, poi il cognato Arturo e, infine una stravagante ditta di ristrutturazioni chiamata per riparare il tetto del faro. In un gioco di rimandi, i protagonisti di questa storia disegneranno il loro futuro. Simpatico e delicato.

Una piccola impresa meridionale“, di Rocco Papaleo, con Riccardo Scamarcio, Rocco Papaleo, Barbora Bobulova, Sarah Felberbaum, Giuliana Lojodice, Giovanni Esposito, Italia, 2013, 103 mn.

nice-festival-cinema-italianoIl mondo fino in fondo” – Figli di un industriale del Nord Italia, Loris e Davide sono due fratelli molto diversi: il primo, trentenne, è integrato nell’azienda di famiglia, sposato e in attesa di un bambino, il secondo, diciottenne, vorrebbe fare tutt’altro e vive in clandestinità la propria omosessualità. Insieme a Barcellona per una partita dell’Inter, Davide s’invaghisce di Andy, un ecologista cileno, che seguirà fino a Santiago, scambiando l’amicizia per amore. Per il fratello solo un biglietto lasciato in albergo. Mentre Davide entra in contatto con il mondo dell’attivismo andando a vivere in una casa-comune gestita da Ana, la ragazza di Andy, Loris si mette sulle sue tracce deciso a riportarlo a casa. Un racconto sulla libertà di chi vuole stare fuori dall’ordinario.

Il mondo fino in fondo“, di Alessandro Lunardelli, con Luca Marinelli, Filippo Scicchitano, Barbora Bobulova, Camilla Filippi, Cesare Serra, Italia, 2013, 95 mn.

nice-festival-cinema-italianoBorder ” – Un film che racconta il conflitto e le ripercussioni della guerra in Siria, partendo da una storia privata, con un cast formato interamente da giovani attori italo-siriani residenti in Italia che, nel film, recitano in arabo. Ambientato nella primavera del 2012, è la storia di un viaggio di due sorelle (Fatima e Aya), che vivono a Baniyas, una cittadina di mare della provincia siriana, avvertite da uno sconosciuto che il marito di Fatima ha deciso di disertare dall’esercito lealista e unirsi ai ribelli. Chi disertava doveva mettere in salvo la propria famiglia, che sarebbe stata vittima di terribili ripercussioni. Queste due donne, quindi, si trovano costrette a cercare rifugio in Turchia, clandestinamente, come realmente accaduto a migliaia di siriani. Un viaggio verso la salvezza che diventa un’odissea molto più complessa e travagliata. Realtà.

Border “, di Alessio Cremonini, con Wasim Abo Azan, Sara El Debuch, Dana Keilani, Italia, 2013, 95 mn.

nice-festival-cinema-italianoViva La Libertà” – Enrico Oliveri è uomo di sinistra e segretario del principale partito dell’opposizione. Contestato durante un congresso e sconfitto da un recente sondaggio, decide di concedersi una pausa e di lasciarsi tutto alle spalle, moglie, casa, paese e partito. ‘Esule’ a Parigi, dove lo accoglie Danielle, amante di un’estate a Cannes e segretaria di edizione nel cinema, Enrico è paralizzato e confuso. Intanto, a Roma, il fedele collaboratore Andrea Bottini, prova a riparare al danno, riempiendo il vuoto. Enrico ha un fratello gemello, Giovanni, appena dimesso da una clinica psichiatrica che potrebbe arginare l’eclissamento del segretario. Bottini gli propone di sostituirsi al fratello sul palcoscenico della politica. Giovanni accetta e, divertito, indossa i panni del fratello, sorprendendo giornalisti, opinione pubblica e membri del partito. Giovanni risale la scala del gradimento e incoraggia gli italiani a ricominciare da se stessi. In Francia, intanto, Enrico ritorna a frequentarsi intimamente, recuperando il senso di sé e delle cose.

Viva La Libertà“, di Roberto Andò, con Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi, Michela Cescon, Anna Bonaiuto, Italia, 2013, 94 mn.

SALUTE & BENESSERE
Il corpo non mente mai, o quasi

Ogni sistema vivente utilizza un proprio specifico linguaggio per comunicare. Il nostro corpo comunica continuamente attraverso la gestualità, la postura e il dolore. Anche quando non parliamo, il nostro corpo “spiffera” continuamente quello che pensiamo o proviamo. Non c’è parte di noi che non comunichi qualcosa: perfino la direzione dei piedi o il colorito dell’addome possono dare dei messaggi. Certamente ci sono parti più espressive, prima tra tutte il volto che attraverso la mimica esprime messaggi non verbali: una miriade di muscoli possono animarsi per dare luogo ad un’espressione e segnalare le più’ sottili sfumature di un’emozione. La comunicazione umana è infatti composta solo per il 7% dal linguaggio verbale e per ben il 55% dal linguaggio non verbale. Dopo il viso, le mani sono la seconda parte del nostro corpo più espressiva e vengono utilizzate inconsciamente per comunicare. Coprirsi la bocca è il gesto tipico di chi, inconsciamente, usa un bavaglio per evitare di dire il vero.
Alcuni di noi sono più consapevoli di quello che comunicano con il corpo, altri meno: per esempio, le donne hanno una discreta familiarità con i segnali che esprimono; lo stesso vale per gli attori o per chi, per motivi di lavoro (come i caricaturisti, i pittori in genere, i venditori, ecc.), deve sviluppare un particolare intuito per questa dimensione della comunicazione. La nostra espressività corporea dipende anche dalla personalità e dal proprio stato d’animo: c’è chi è di suo piuttosto freddo, analitico e ‘asettico’, i messaggi non verbali di questo tipo di persona sono piuttosto ridotti, proprio perché dispone di un alto autocontrollo. Sull’altro versante ci sono le persone emotive, che appaiono come ‘libri aperti’ e non riescono a frenarsi, nemmeno volendo. Certamente, incide molto anche lo stato d’animo: se le nostre emozioni sono molto intense, facciamo fatica a trattenerle. Se siamo in ansia, ad esempio, il nostro corpo ‘intona’ una vera e propria e sinfonia: abbiamo tic involontari al volto, la nostra vena giugulare sul collo si ingrossa e sembra un martello pneumatico, le nostre mani artigliano l’aria, cambiamo spesso posizione del corpo e saltelliamo con i piedi.
Possiamo anche mentire senza darlo a vedere. Alcuni individui particolarmente calcolatori o allenati riescono perfino a imbrogliare la cosiddetta “macchina della verità” che registra variazioni corporee veramente sottili.
Le tensioni, le posture, i malesseri del corpo ci indicano con chiarezza ciò che non va dentro di noi. Indipendentemente dalle parole utilizzate, le emozioni e i sentimenti più profondi vengono riflessi dai movimenti del nostro corpo. Ecco perché, proprio iniziando ad ascoltare i messaggi del corpo, possiamo guarire i nostri disagi, anche quelli più profondi. Saper decodificare questi segnali, conoscere le tecniche del linguaggio non verbale è un vantaggio enorme per riuscire a comunicare con efficacia. Il corpo è infatti lo spazio in cui si manifestano i segni più vistosi del nostro inconscio, la memoria di un passato più o meno felice o doloroso, in ogni caso mai sepolto. Eppure, proprio oggi, la civiltà dell’immagine sembra aver perso la capacità di prestare attenzione a quello che il corpo ha da dirci. Ma la comunicazione non verbale non è impossibile da controllare, ci sono una serie di gesti e atteggiamenti, posture e toni che possono trarre in inganno se utilizzati con bravura; in n una certa misura e in rapporto al nostro sesso, al nostro carattere e alle condizioni emotive, siamo in grado di esercitare una vigilanza su quello che esprimiamo.

IMMAGINARIO
Gelosia a nudo.
La foto di oggi…

Inaugura oggi alle 18,30 presso la Porta Degli Angeli la mostra “GELOSIA”, con gli scatti di Giacomo Brini.

​L’esposizione fotografica sviluppa il tema della “Gelosia”, nel doppio significo posseduto dalla parola, ovvero sentimento ed elemento architettonico, attraverso il ritratto fotografico.
Le foto esposte sono i ritratti di tutte le persone che hanno risposto alla “CALL FOR GELOSIA” mettendosi a nudo davanti all’obiettivo fotografico, relazionandosi con il doppio significato della parola che dà il titolo alla mostra.

La mostra resterà visitabile fino al 06 maggio e prevede al suo interno anche due eventi in collaborazione con l’Associazione EVART che gestisce e organizza le attività della Porta Degli Angeli:

_18 aprile 2015_ RITRATTI ALLA PORTA: giornata in cui potersi far ritrarre da Brini all’interno della magnifica struttura
_19 aprile 2015_ WORKSHOP FOTOGRAFICO DI RITRATTO: con modella analizzando il ritratto in relazione allo spazio/ambiente della porta stessa e del contesto circostante

INFO
[t] +39 3200152974
[@] giacomo.brini@gmail.com
​www.giacomobrini.it​

OGGI – IMMAGINARIO FOTOGRAFIA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

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foto di Giacomo Brini

ACCORDI
Il grande Fitzgerald.
Il brano di oggi…

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La copertina dell’album

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta.

[per ascoltarlo cliccare sul titolo]

Florence and the Machine – Over the Love

«Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato». Così, con questa famosa frase entrata nella storia della letteratura, finisce “Il grande Gatsby”, il romanzo di Francis Scott Fitzgerald pubblicato il 10 aprile del 1925. Tratto dal romanzo, nel 2013 è uscito l’omonimo film di Baz Luhrmann con Leonardo di Caprio, la cui colonna sonora ha ottenuto un notevole successo. Da quest’ultima spicca il brano Over the Love del gruppo britannico Florence and the Machine.

GERMOGLI
La paura.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

giovanni-falcone-vetennale-dalla-morteIeri, al Tribunale di Milano, un imputato ha sparato in aula uccidendo 4 persone e ferendone 2. Era accusato di bancarotta.

“L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza”. (Giovanni Falcone)

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