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Giorno: 14 Aprile 2015

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Sisma: Sì dalla Regione a esenzione IMU e Zone Franche Urbane

da: ufficio stampa – Gruppo Assembleare PD Emilia-Romagna

Approvata dall’Assemblea legislativa la risoluzione presentata da Zappaterra e Calvano

 

Sì alle Zone Franche Urbane per l’area del sisma e all’esenzione dell’Imu. Approvata in Assemblea legislativa la risoluzione presentata dai Consiglieri ferraresi del PD Paolo Calvano e Marcella Zappaterra ‘Dopo la richiesta da parte del presidente Bonaccini, sulla fiscalità di vantaggio, chiediamo che vengano adottati i provvedimenti attuativi per l’istituzione delle Zone Franche Urbane e diverse norme primarie per risolvere alcuni problemi ancora aperti. Attendiamo una risposta positiva dal Governo sull’esenzione sull’Imu sulle case inagibili, quali la proroga dello stato di emergenza, il personale dei Comuni e il sostegno alle imprese’. Oltre a queste due misure, attese dalle popolazioni delle aree interessate, la risoluzione approvata prende in carico diversi provvedimenti: si va dalla proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato dei tecnici nei Comuni del cratere, alla possibilità di erogare sovvenzioni a favore delle imprese ubicate nei centri abitati che abbiano registrato cali di fatturato direttamente riconducibili agli eventi sismici, alle agevolazioni per i prodotti DOP.

 

Seguiremo passo passo il percorso di ricostruzione facendoci carico di tutte le esigenze del territorio, dei Sindaci, dei cittadini, delle imprese. Non bisogna perdere nessuna opportunità per chiedere anche le risorse che mancano‘ dichiarano Calvano Zappaterra.

 

 

 

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Zappaterra e Calvano: “Alleggerimento del Patto di Stabilità per i Comuni colpiti dal sisma 2012”

da: ufficio stampa – Gruppo Assembleare PD Emilia-Romagna

Approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa la risoluzione presentata da Zappaterra e Calvano

E’ stata approvata all’unanimità la risoluzione a firma di Marcella ZappaterraPaolo Calvano e degli altri consiglieri regionali (Serri, Fabbri, Taruffi, Sabattini, Boschini, Bargi e Foti) dei territori colpiti dal sisma 2012 che chiede un alleggerimento del Patto di Stabilità per i Comuni colpiti dal terremoto.
Riconosciamo il buon lavoro che è stato fatto già dal 2012 dalla Regione e dai Commissari per la ricostruzione che hanno operato sino ad oggi -è intervenuta la consigliera PD Marcella Zappaterra presentando il documento in aula- ora dobbiamo intervenire sulle procedure che consentiranno di portare a termine il lavoro iniziato per la ricostruzione“. “Il Patto di Stabilità è un problema per tutti gli enti locali, a maggior ragione va quindi alleggerito per i Comuni colpiti dal sisma – spiegano Zappaterra Calvano – in particolare abbiamo proposto di escludere dal patto i pagamenti di opere pubbliche finanziati con i rimborsi assicurativi sugli immobili danneggiati dal sisma, così come quelli finanziati da donazioni“. “Abbiamo bisogno di ricostruire i nostri centri, monumenti e immobili, anche migliorandoli rispetto a prima in termini di sicurezza -concludono Zappaterra Calvano– dobbiamo farlo in fretta e il Patto di Stabilità, così com’è, è un freno“.

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La newsletter del 14 aprile 2015

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

ASSESSORATO PUBBLICA ISTRUZIONE – Dal 16 al 18 aprile a Portomaggiore e Ferrara a cura di Cies e ‘Cittadini del mondo’

Al “14° Convegno nazionale Franco Argento” associazionismo e scuola incontrano culture e letteratura dei migranti

 

 

14-04-2015

Si è svolta questa mattina (14 aprile) in residenza municipale la presentazione delle tre giornate dedicate alla 14.a edizione del Convegno nazionale Franco Argento – Culture e letteratura dei mondi dal titolo “Confini di luce (lichtgrenze)/il molteplice abitare dell’immaginario” in programma dal 16 al 18 aprile prossimi al teatro Smeraldo di Portomaggiore (16 aprile alle 9), al Centro di promozione sociale Il Quadrifoglio a Pontelagoscuro (17 e 18 aprile alle 9) e all’aula  Magna della Facoltà di Economia (venerdì 17 aprile alle 17, reading finale tra conversazioni, letture e riflessioni).

Organizzato da CIES/Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo e Associazione Cittadini del mondo, il percorso si avvale del patrocinio e del sostegno dell’Amministrazione comunale di Ferrara e della collaborazione del Comune di Portomaggiore, della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Ferrara, dell’Università degli Studi di Ferrara, del centro Il Quadrifoglio e dell’IIS di Argenta Portomaggiore. Nel corso delle tre sessioni interverranno gli scrittori, migranti di prima o seconda generazione, Tahar Lamri, Girolamo De Michele, Ribka Sibhatu, Igiaba Scego e Mohamad Malih, i ragazzi di “Occhioaimedia” e il gruppo bolognese del progetto ‘multiVERSI’.

Prevista la partecipazione di circa 350-400 studenti delle scuole superiori del territorio con i loro insegnanti provenienti dai Licei Ariosto, Carducci e Roiti, dall’IPSIA – Ferrara, dagli istituti Navarra, Einaudi, IPSSAR Vergani, Dosso Dossi e dagli IIS di Portomaggiore ed Argenta.

All’incontro con i giornalisti erano presenti l’assessora comunale alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti, il coordinatore CIES Ferrara Alberto Melandri con Maria Calabrese, Carola Peverati dell’Associazione Cittadini del mondo e Ines Abroud di ‘Occhioaimedia’.

“Gli immigrati non portano solo problemi ma anche cultura. – ha affermato l’assessora alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti – Siamo pertanto lieti di sostenere e promuovere questo convegno dal rilievo nazionale e oltremodo radicato nella nostra realtà scolastica. E’ un’iniziativa importante, di buona cittadinanza e che ben si armonizza con il lavoro che vede impegnata da anni l’Amministrazione comunale di Ferrara a mettere in campo gli strumenti adatti ad affrontare il tema della convivenza fra culture diverse, per una crescita concreta del principio dell’integrazione nel nostro territorio”.

 

(Comunicato a cura degli organizzatori)

 

14° Convegno nazionale Franco Argento culture e letteratura dei mondi “Confini di luce (lichtgrenze)” il molteplice abitare dell’immaginario

CONFINI DI LUCE (lichtgrenze)

Il 9 novembre 2014, in occasione dei 25 anni dalla caduta del muro di Berlino, è stata inaugurata l’opera creata dagli artisti Christopher e Marc Brauder: un’installazione luminosa lunga più di 15 chilometri che evoca il tracciato del muro, realizzata da 8000 palloncini luminosi gonfiati a elio sospesi a 2 metri dal suolo.

A questa lichtgrenze ci siamo ispirati per intitolare questa edizione del convegno; quei confini di luce ci sono parsi una efficace metafora dell’invito all’attraversamento di spazi, luoghi, culture, come alternativa “illuminata” alla chiusura, divisione, separazione che le frontiere propongono. Questo invito all’attraversamento sembra essere raccolto in modo crescente oggi: da un lato, in modo macroscopico, dai milioni di individui che abbandonano il loro paese per ragioni di povertà o per sfuggire a guerre e persecuzioni, dall’altro, in maniera sempre più significativa, anche se non sempre statisticamente rilevante, dalle tante persone che per ragioni di lavoro o per scelte personali vivono vite all’incrocio di luoghi, culture, istituzioni diversi, e per le quali sembrano assumere un significato inedito questioni come nazionalità e integrazione. Queste esperienze di uomini e donne sempre in transito, «fuori posto», (Edward Said) contribuiscono a rendere “ogni luogo e ogni linguaggio problematico, continuamente esposto alle interrogazioni che arrivano dall’altrove” (Iain Chambers). Multilocalismo è l’espressione che la sociologia ha coniato per descrivere questi fenomeni.

MULTILOCALISMO: “il mantello di Arlecchino”
Carlo Bordoni, sulla “Lettura”, supplemento del Corsera del 29 settembre 2013, parte da una definizione di multilocalismo visto nel suo aspetto sociale: viene definito come la coesistenza, nello stesso luogo, di identità e culture diverse, che non entrano in conflitto, perché rinunciano alla pretesa di legarsi, in maniera esclusiva, a quel territorio.
Come esempio Zygmunt Bauman cita una strada di Kiev, in cui ha assistito alla “contemporanea celebrazione di più matrimoni, tutti con riti diversi. Accanto a una chiesa cattolica c’erano una moschea, una sinagoga, una chiesa ortodossa e una evangelica. Tutte accomunate dallo stesso clima festoso.” In questo senso il Multilocalismo riguarda “diversi con la stessa patria” .
Questa coesistenza è una dei possibili esiti di una “crescente complessità in ambito locale”, come la definisce il sociologo francese Alain Touraine, per il quale, in situazioni del genere, si attenua pertanto anche il concetto di “integrazione”, visto che non c’è (o sembra non esserci) una comunità / cultura prevalente. A questo significato sociale se ne può aggiungere anche uno individuale, riguardante l’identità personale: alle identità costruite nel luogo in cui viviamo, si aggiungono quelle dei luoghi che amiamo, magari non avendoli mai visti, una specie di ‘salgarizzazione’, di luoghi in cui siamo nati, o che altri ci hanno fatto conoscere.
“Tutti noi siamo alla ricerca di radici. Ho capito, però, che in molti casi sono qualcosa di delicato e di sottile. In un paese nuovo, radice può essere anche il bar in cui vai a fare colazione ogni mattina. Può trattarsi di una finestra, dei resti di una parete in una città devastata dalla guerra, di un albero, di un divano” dice Adriana Lisboa, autrice brasiliana del romanzo “Hanoi”. Questo pluralismo non è, però, garanzia di apertura verso altre identità: può portare ad un’accettazione passiva dell’altro, senza avere rapporti con lui. Leggendo le parole di Bauman e notando il nome della città, Kiev, da lui scelta come esempio, viene da chiedersi come sia possibile, da una parte una convivenza festosa fra matrimoni di diversi culti, e dall’altra il cannoneggiamento fra ucraini e russi, portatori di valori culturali comuni, al di là delle diversità, finché è stata in piedi l’URSS.
Tornando ad esaminare l’origine di‘multilocalismo’, si sente in questo termine un ossimoro, come in ‘glocale’ (globale + locale); ma l’ossimoro, con la sua contaminazione, il suo meticciamento di parole diverse, contiene in sé la speranza e la prospettiva di un superamento delle contrapposizioni fra elementi che in genere si escludono irrimediabilmente, forzando i recinti (il povero ricco, il giovane vecchio) che li limitano. Ossimoro, in greco, vuol dire ‘acuta follia’: una bella prospettiva per inventarsi il cambiamento.
Informazioni: tel: 3356542434 info.vocidalsilenzio@tiscali.it
Riconosciuto dal Miur- Ufficio Scolastico Regionale- Csa Ferrara come attività dia ggiornamento per L’A.S. 2013\14

 

Presentazione sintetica

L’iniziativa (per la quale è richiesto il riconoscimento da parte dell’Ufficio Scolastico provinciale di Ferrara quale attività di aggiornamento per insegnanti) sarà dedicata in modo particolare agli studenti delle scuole superiori di Ferrara, Portomaggiore e Argenta, presso le quali saranno avviate attività sulla letteratura della migrazione e sulle tematiche dell’intercultura.
Il progetto si pone in continuità con le attività svolte dal Cies di Ferrara (anche attraverso il sito “Vocidalsilenzio”:www.comune.fe.it/vocidalsilenzio) e dall’Associazione Cittadini del Mondo, che realizzano interventi sull’educazione interculturale, offrendo alle scuole un servizio di mediazione e promuovendo iniziative finalizzate alla conoscenza delle culture altre e all’incontro tra linguaggi e esperienze culturali diversi.
Il tema del convegno:
In sintonia con i temi proposti nell’ambito del Piano Pace 2014-15, il convegno intende proseguire sulle piste di ricerca già battute nelle edizioni precedenti, continuando a cercare nell’arte e nella letteratura uno strumento di indagine per comprendere il nostro tempo e gli inquieti “paesaggi migratori” che ci stanno intorno e dei quali facciamo parte. In particolare quest’anno si è scelto il tema del ‘MULTILOCALISMO’ cioè della coesistenza nello stesso luogo di realtà appartenenti a matrici culturali diverse che convivono e della coesistenza nel paesaggio identitario interiore di molte persone di identità plurime .
Nella fase preliminare e durante il convegno si troveranno insieme scrittori, poeti e artisti i quali saranno chiamati a confrontarsi, da un lato su riflessioni intorno ad esperienze tipiche di luoghi attraversati da più frontiere e caratterizzati da convivenze multilinguistiche e multiculturali, dall’altro, sul piano simbolico, in merito alle loro rappresentazioni culturali e letterarie.

– beneficiari diretti e indiretti
– Nelle fasi preparatorie del convegno si prevede di promuovere incontri tra studenti delle scuole superiori di Ferrara (circa 400)
– Per le tre sessioni del Convegno si prevede, complessivamente, la partecipazione di circa 350-400 persone, in stragrande maggioranza studenti delle scuole superiori, con i loro insegnanti, provenienti dai Licei “Ariosto”, “Carducci” e “Roiti”, dall’ IPSIA – Ferrara, dall’Istituto “Navarra” , dall’ Istituto “Einaudi”, dall’ IPSSAR “Vergani, dall’Istituto “Dosso Dossi”., dagli IIS di Portomaggiore ed Argenta

– enti e associazione coinvolti
Cies-Ferrara, Associazione Cittadini del Mondo; SonArte, SoniKa, Centro di promozione sociale “Il quadrifoglio”; Scuole superiori della Provincia di Ferrara, Associazione Portoamico

 

 

Per info : comune.fe.it/vocidalsilenzio

URBAN CENTER – Sabato 18 aprile alle 10, nella sala della Musica (via Boccaleone 19 – Ferrara)

“Ferrara mia”: nuovo appuntamento del percorso partecipato

 

 

14-04-2015

A circa tre mesi dall’incontro pubblico di avvio, avvenuto lo scorso 22 gennaio in Sala di Consiglio, sabato 18 aprile dalle 10 alle 13 nella Sala della Musica (via Boccaleone, 19) si terrà il prossimo appuntamento di “Ferrara mia, insieme per la cura della città”, un percorso partecipato a cura dell’Urban Center del Comune di Ferrara per porre le basi di un patto di collaborazione attiva tra cittadini e pubblica amministrazione sulla cura condivisa dei beni comuni e per favorire le iniziative spontanee di riappropriazione degli spazi pubblici.

L’incontro dal titolo “Essere cittadini attivi a Ferrara – Cosa intendiamo quando parliamo di beni comuni?” vuole essere un’opportunità per i cittadini attivi della nostra città di condividere le motivazioni e lo spirito che anima le iniziative e di far emergere le complessità che incontrano nel realizzarle.

Quando si parla di cittadinanza attiva la prima parola non può che essere del cittadino attivo, di chi si mette in gioco in prima persona, investendo il proprio tempo in attività di interesse collettivo.

L’incontro è libero e gratuito. Per ragioni organizzative si chiede a chiunque intenda partecipare di iscriversi compilando il modulo on-line presente nel sito http://www.urbancenterferrara.it/ferrara-mia o di contattare l’Urban center e-mail nfo@urbancenterferrara.it telefono 0532-419297.

 

(Comunicato a cura di “èFerrara” Urban Center)

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate martedì 14 aprile 2015

Lavori urgenti ai campi sportivi di via Canapa, rinnovi adesioni ad associazioni su ambiente e sicurezza, asta locazione immobili comunali

 

 

14-04-2015

 

Assessore ai Lavori Pubblici e Mobilità Aldo Modonesi

LAVORI URGENTI AI 3 CAMPI DI VIA CANAPA – E’ stata approvata la spesa relativa ai lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza delle torri faro dell’impianto sportivo denominato “3 campi” in via Canapa a Ferrara, con la spesa di 15.189 euro. A seguito dell’ondata di maltempo, che ha colpito il territorio cittadino nel marzo scorso, si era evidenziata la necessità di intervenire su una delle torri faro dell’impianto sportivo comunale gestito dalla Società New Team Ferrara. L’intervento urgente è stato affidato e realizzato dalla ditta Bocchimpani di Malborghetto di Boara, in quanto ditta adeguatamente attrezzata e disponibile ad intervenire tempestivamente.

 

Assessora alla Sanità e Servizi alla Persona Chiara Sapigni

FORUM EUROPEO PER LA SICUREZZA URBANA – La Giunta ha approvato di rinnovare l’adesione al Forum Europeo per la Sicurezza Urbana per l’anno 2015, impegnando la somma di euro 3.625 quale quota associativa. L’Amministrazione comunale di Ferrara aderisce dal 2000 a questo organismo che ha sede a Parigi e ha come obiettivo l’incentivare lo scambio delle informazioni fra le varie Amministrazioni, non solo in Italia ma anche in Europa. Lo stimolo per partecipare al Forum è giunto dalla Regione che in ambito di politiche per la sicurezza, promuove nel territorio attività di ricerca, documentazione, informazione e comunicazione.

 

Assessore al Commercio e Patrimonio Roberto Serra

ASTA PER CONCESSIONE E LOCAZIONE IMMOBILI COMUNALI – Approvando gli schemi di concessione e locazione, la Giunta ha dato il via libera all’asta pubblica relativa all’assegnazione di cinque immobili di proprietà comunale. Si tratta di locali ad uso commerciale di varie metrature, siti in città, nelle seguenti vie e piazze: Corso Giovecca 28-30 (superficie netta totale 102 mq), Corso Martiri della Libertà 21 (115 mq), Piazza Travaglio 22 (29 mq), Piazza Travaglio 26/28 (20 mq), Via Antolini 13 (35 mq). Completate le procedure burocratiche, gli immobili verranno messi all’asta per la concessione e locazione attraverso avviso pubblico dettagliato, in uscita nei prossimi giorni.

 

Assessora alla Pubblica Istruzione, Pari Opportunità, Politiche per la Pace Annalisa Felletti

COORDINAMENTO ENTI LOCALI PER LA PACE – La Giunta ha deciso di rinnovare l’adesione al Coordinamento Enti Locali per la Pace e alle attività che verranno organizzate nel corso del 2015 a livello locale e nazionale, autorizzando il versamento della quota annuale di euro 1.900 a favore del coordinamento che ha sede a Perugia (http://www.cittaperlapace.it/).

 

Assessora all’Ambiente Caterina Ferri

COORDINAMENTO AGENDE 21 LOCALI – Rinnovata l’adesione del Comune di Ferrara all’Associazione Coordinamento Italiano Agende 21 Locali per un importo pari a 1.100 euro per l’anno 2015. Il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane è nato spontaneamente e informalmente nell’aprile del 1999 e si è trasformato nel settembre 2000 in Associazione Nazionale, con l’obiettivo di mettere in condivisione le azioni delle pubbliche amministrazioni in campo ambientale. Il Comune di Ferrara fa parte del Coordinamento nazionale sin dalla sua costituzione, avvenuta nella nostra città nel 2001.

 

ALLEANZA PER IL CLIMA – Approvato anche il rinnovo dell’adesione dell’Amministrazione comunale all’Alleanza per il Clima, organizzazione che risale al 1990 e riunisce rappresentanti di Comuni Europei e di popoli Indigeni dell’Amazzonia. L’impegno dei Comuni per la salvaguardia del clima si attua nelle misure concrete sul territorio per la riduzione delle emissioni di gas serra, l’eliminazione dell’uso del cfc (cluoroflorocarburi), il boicottaggio dei legni tropicali e un sostegno concreto ai popoli indigeni delle foreste pluviali. I comuni dell’Alleanza per il Clima in Italia si radunano annualmente nell’assemblea dell’associazione “Klima-Bundnis/Alianza del Clima e.V.” scegliendo ogni anno una diversa città europea; in Italia l’organizzazione viene coordinata dal Comune di Città di Castello e dalla Provincia Autonoma di Bolzano. La quota annuale di adesione per il Comune di Ferrara, sulla base della consistenza demografica, è di 975,88 euro, e consente di continuare a partecipare attivamente alla rete che coinvolge attualmente oltre 1200 città e comuni europei.

 

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Mercoledì 15 aprile alle 17 nella sala Agnelli

La Compagnia del libro presenta “Tutto è meglio con i pirati”

 

 

14-04-2015

Mercoledì 15 aprile alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17) ‘La Compagnia del libro’ in collaborazione con Associazione culturale Il Gruppo del Tasso presenta “Tutto è meglio con i pirati”, analisi e letture di Matteo Pazzi, Linda Morini, Eleonora Rossi e Alberto Amorelli.
LA SCHEDA  (a cura degli organizzatori) – Una ciurma di cattivissimi pirati assalterà la nave della “Compagnia del Libro”. Attraverso autori del calibro di John Steinbeck, Björn Larsson, Valerio Evangelisti, Emilio Salgari e Robert Louis Stevenson, appartenenti a tradizioni culturali ed epoche molto diverse fra di loro, si cercherà di mettere in luce le differenti caratterizzazioni attribuite alla figura letteraria del pirata.
Andranno in scena mari misteriosi, galeoni possenti, assalti, arrembaggi, isole sperdute, tesori magnifici, persone crudeli assetate di potere, uomini coraggiosi e atti onorevoli anche se a volte illegali.
Leggere storie di pirati serve oggi per condire con un po’ di avventura una vita sempre più incatenata ad appuntamenti inderogabili o a scadenze.

MUSEO RISORGIMENTO E RESISTENZA – Giovedì 16 aprile (16.30) in corso Ercole I° d’Este. Celebrazioni del 70° anniversario della Liberazione

Lo storico Andrea Rossi illustra il suo saggio “Il gladio spezzato”

 

 

14-04-2015

Giovedì 16 aprile alle 16.30 nella sala mostre del Museo del Risorgimento e della Resistenza (corso Ercole I° d’Este 19) verrà presentato il saggio storico di Andrea Rossi “Il gladio spezzato” edito dalla D’Ettoris editori di Crotone nel 2014. Il testo affronta il tema del collasso e della fine dell’esercito della Repubblica Sociale italiana, mettendo a fuoco, attraverso documentazione d’archivio inedita, gli eventi dell’ultima settimana di guerra (25 aprile-2 maggio 1945). Nel parleranno con l’autore gli storici Roberto Parisini e Antonella Guarnieri. L’incontro apre il ciclo delle iniziative storiche e culturali promosse da aprile a giugno dal Museo del Risorgimento e della Resistenza e inserite nell’ambito del calendario delle celebrazioni cittadine organizzate per il 70° anniversario della Liberazione 1943-1945.

(Vedi in allegato l’elenco completo)

LA SCHEDA  (a cura degli organizzatori) – “Il gladio spezzato” di Andrea Rossi –  Il risultato del lavoro, che mette in luce la totale impreparazione della resa della repubblica di Salò e del suo esercito, mettendo in luce le ingenuità, i voltafaccia, ma anche gli atti coraggiosi, volti alla salvaguardia dell’ordine nazionale, evidenzia come questo frangente di generale confusione risulti fondamentale anche per comprendere le scie di sangue determinate da questi avvenimenti. Senza dimenticare le responsabilità dei tedeschi che, preoccupati esclusivamente della propria salvaguardia, abbandonarono i propri alleati alle inevitabili rappresaglie, caratteristiche di ogni guerra civile.

 

SERATA BENEFICA – Venerdì 17 aprile alle 20,45 al Circolo dei Negozianti in corso Giovecca

La moda ferrarese sfila a favore di ANDOS, Associazione Nazionale Donne operate al seno

 

 

14-04-2015

(Comunicato a cura degli organizzatori)

 

L’ANDOS (Associazione Nazionale Donne operate al seno) Comitato di Ferrara organizza venerdì 17 aprile alle 20,45 al Circolo dei Negozianti di Ferrara (corso Giovecca 47) un evento il cui ricavato contribuirà alla riabilitazione psicofisica delle donne operate. La serata sarà allietata da una sfilata di moda con la collaborazione di alcune attività cittadine: Les Libellules abiti da bambini, Pabla Creation bijoux, Rue de Cocò cappelli by Odette Piola e Scuola di Moda Vitali con gli abiti creati dagli allievi. Il make up sarà curato da Alice Malagò, mentre l’equipe di Antonio Graziati parrucchieri realizzerà le acconciature per le modelle non professioniste, che si mettono in gioco per una nobile causa. L’allestimento floreale sarà affidato agli allievi del Polo Scolastico Vergani Navarra.
I biglietti per la serata sono già da ora disponibili al negozio Preti Calzature in corso Giovecca 6/8.

 

Per info e contatti

 

ASSESSORATO AL BILANCIO – Sindaco Tagliani e assessore Vaccari hanno illustrato gli elementi essenziali

Un Bilancio Consuntivo 2014 con ‘pesanti vincoli governativi’

 

 

14-04-2015

Si è svolta questa mattina, martedì 14 aprile alle 11 nella sala Zanotti della residenza municipale, la presentazione del ‘Bilancio Consuntivo 2014 del Comune di Ferrara’. Per illustrare gli elementi essenziali che verranno approfonditi nella apposita Commissione consiliare (15 aprile) per approdare entro la fine di aprile in Consiglio comunale per la dicussione e votazione, sono intervenuti il sindaco Tiziano Tagliani, l’assessore comunale alla Contabilità e Bilancio Luca Vaccari e la dirigente del Settore Bilancio e Finanze Piera Pellegrini.

 

LA SCHEDA – Il “Bilancio consuntivo 2014” (a cura dell’Assessorato alla Contabilità e Bilancio)

Ancora una volta il bilancio consuntivo del Comune di Ferrara chiude in avanzo; dopo aver portato in avanzo strutturale la parte corrente del bilancio nel 2012 e in avanzo strutturale tutto il bilancio di competenza nel 2013,nel 2014 si è ulteriormente consolidata la situazione di avanzo strutturale del bilancio.

Nel 2014 l’Amministrazione è riuscita a reperire risorse ordinarie per: coprire i tagli del Governo, i minori introiti da sanzioni del CdS e il minore contributo dello sponsor; contemporaneamente è stato aperto il nuovo asilo di via del Salice, è stata ridotta l’addizionale IRPEF e azzerata la TASI per le attività produttive.
Questo perché è proseguita l’opera di contenimento delle spese correnti e la riduzione del debito, senza far mancare gli investimenti.

Quindi il bilancio è strutturalmente in equilibrio, questo ci permette di affrontare con tranquillità le nuove regole contabili (D.lgs. 118/11), perché non ci sono disavanzi di amministrazione da ripianare, né ci emergeranno disavanzi dal riaccertamento straordinario dei residui (la Legge di Stabilità ha concesso di ripianare gli eventuali disavanzi in 30 anni).

Il confronto dei consuntivi degli ultimi tre anni (2012-14) conferma la riduzione di entrate e spese correnti (al netto di circa € 30 milioni in entrata e in uscita a partire dal 2013, per internalizzazione della gestione TARES/TARI), effettuata senza incidere sulla spesa sociale: infatti i contributi e trasferimenti ad ASP e Istituzione Scuola si mantengono sugli stessi livelli. Calano gli investimenti di competenza (appalti completati o in corso che ricadono per competenza nel 2014), mentre le uscite di cassa per pagamenti di opere pubbliche (in gran parte residui) si mantengono su
€ 24 milioni anche nel 2014.
Nel 2014 si esauriscono le entrate per effetto del sisma.

Per effetto delle nuove regole contabili l’avanzo di amministrazione risulta di poco inferiore pari a € 30 milioni (€ 29.197.701,81, con le vecchie regole sarebbe stato di € 18,8 milioni), dovendo effettuare specifici accantonamenti per rischi futuri (in passato sarebbero stati residui), ma, dedotti gli accantonamenti (€ 11,2 milioni) e i vincoli di destinazione (€ 15,9/M per investimenti ed € 2,2/M di parte corrente), la somma effettivamente disponibile si riduce a soli € 774 mila.

 

DOCUMENTAZIONE SCARICABILE IN FONDO ALLA PAGINA (file PDF)

 

 

HERA – Martedì 14 aprile, dalle 8 alle 16 nelle frazioni di San Martino, Montalbano e San Bartolomeo

Ferrara e Poggio Renatico: cali di pressione alla rete idrica

 

 

14-04-2015

Hera informa che a seguito di lavori di manutenzione idrica, martedì 14 aprile, dalle 8 alle 16, si potranno verificare cali di pressione della rete idrica nel comune di Poggio Renatico e nelle località di San Martino, Montalbano e San Bartolomeo in Bosco in comune di Ferrara.

Durante i lavori e nelle ore successive saranno possibili lievi intorbidimenti dell’acqua, che si risolveranno dopo qualche istante di scorrimento.

In caso di maltempo l’intervento sarà eseguito nei giorni successivi

 

Comunicato a cura di Hera Spa

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 16 aprile alle 11.20 alla sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea

Presentazione di “San Giorgio … in Paradiso”, apertura straordinaria della Biblioteca Ariostea

 

 

14-04-2015

Giovedì 16 aprile alle 11.20 alla sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17) si terrà la conferenza stampa di presentazione di “San Giorgio … in Paradiso”, calendario di iniziative che saranno proposte in occasione dell’apertura straordinaria della Biblioteca Ariostea il prossimo 23 aprile (festa del Patrono di Ferrara e insieme ‘Giornata mondiale Unesco del Libro e del Diritto d’autore’).

All’incontro con i giornalisti interverranno il vice sindaco Massimo Maisto, il dirigente del Servizio Biblioteche e Archivi Enrico Spinelli, la presidente dell’associazione Amici della biblioteca Ariostea Paola Zanardi e le bibliotecarie Angela Ammirati, Mirna Bonazza e Angela Poli.

AREA GIOVANI – Al via giovedì 16 aprile alle 18.30 il corso tenuto da Mattkilla

Breakdance e graffiti, laboratorio di cultura hip hop ad Area Giovani

 

 

14-04-2015

Sette incontri per conoscere la storia e il significato della cultura hip hop. Il centro comunale Area Giovani (via Labriola 11) per la primavera 2015 propone ai ragazzi ferraresi un laboratorio dedicato alle varie discipline che compongono uno dei più influenti movimenti giovanili degli ultimi quarant’anni, affermato e diffuso da decenni anche tra gli adolescenti ferraresi.

Curatore del corso sarà Matteo Bertoia, dj, ballerino e insegnante di breakdance, meglio conosciuto nell’ambiente come Mattkilla – già organizzatore presso il centro, assieme alla Kebab Flawa Crew, di numerosi B-party di successo, ai quali hanno partecipato centianaia di ragazzi provenienti dal capoluogo, dalla provincia ma anche da fuori regione.

Il corso tratterà l’hip hop dalle origini – nel Bronx degli anni Ottanta – ai giorni nostri, rispondendo in modo accurato a domande solo apparentemente banali. Cos’è il rap? Cosa vuol dire essere un Mc? Da dove nascono la breakdance e la writing aerosol art? Come mai si sono diffusi i graffiti? Che significato hanno gli strumentali, i beats? La terminologia in questo contesto è molto importante, per questo anche all’uso corretto del gergo verrà dedicato un momento di formazione.

Il primo appuntamento per tutti gli interessati sarà giovedì 16 aprile dalle 18.30 alle 20.30, in via Labriola 11. Per partecipare è necessario iscriversi, scrivendo a areagiovani@edu.comune.fe.it oppure telefonando al numero 0532 900380. Il centro è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 19.

 

(Comunicato a cura di Area Giovani)

FERRARA CITTA’ SOLIDALE E SICURA – Giovedì 16 aprile alle 18 al Centro di promozione sociale “Il Barco” in via indipendenza

Verso la collaborazione reciproca tra cittadini e Forze di Polizia, incontro sulla sicurezza partecipata

 

 

14-04-2015

(Comunicato a cura del Centro di Mediazione sociale)
Giovedì 16 aprile dalle 18 al Centro di promozione sociale “Il Barco” (via Indipendenza 40), si terrà l’incontro dal titolo “La sicurezza partecipata: regole di prevenzione e comportamenti di sicurezza – la collaborazione reciproca tra cittadini e Forze di Polizia”.

All’iniziativa interverranno referenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e soccorso Pubblico della Questura di Ferrara, del NORM dei Carabinieri di Ferrara, dell’Ufficio Vigili di Quartiere del Comune di Ferrara, della Guardia di Finanza di Ferrara. Ognuno di loro tratterà un argomento diverso ma complementare: referente Ufficio Prevenzione Generale e soccorso Pubblico Questura di Ferrara “La collaborazione sulla prevenzione dei reati predatori”; referente NORM Carabinieri di Ferrara “La collaborazione sulla prevenzione alle truffe”; referente Ufficio Vigili di Quartiere Comune di Ferrara “La collaborazione sulla sicurezza urbana e il decoro”; referente GdF Ferrara “La collaborazione sui reati inerenti alle sostanze stupefacenti”.

Un analogo incontro, organizzato secondo lo stesso modulo, si terrà giovedì 30 aprile dalle 18 presso l’IIS Aleotti (via Ravera 11, entrata dai locali dell’ Università Popolare).
(sul quartiere GAD l’incontro si è tenuto giovedì 9 aprile presso la Casa della Protezione Civile in Piazzale Castellina).
L’iniziativa, che fa parte del ciclo di formazioni de “La città si-cura: Idee e strumenti per la vivibilità urbana”, è inserita nel progetto “Area stazione… e oltre”, gode del finanziamento della Regione Emilia Romagna e prevede il coinvolgimento di tutti i cittadini e principalmente dei residenti, dei comitati e delle associazioni delle zone GAD, Barco e Foro Boario.
Gli incontri, organizzati con una modalità “aperta”, informale e dialogica, hanno l’obiettivo di fornire ai residenti e alle associazioni gli strumenti informativi necessari per costruire e alimentare la fiducia e la collaborazione tra cittadini e Forze dell’Ordine, con l’ obiettivo ,quali cittadini, di essere “attori” in prima persona della propria sicurezza e della cura e vivibilità del proprio quartiere.
Si rende fondamentale, infatti, affrontare in maniera integrata il tema della sicurezza urbana, coordinando le competenze dei diversi Servizi e Soggetti del territorio (FF.OO, Servizi Pubblici, Polizia Municipale) con attività di monitoraggio, promozione sociale, prevenzione sociale, mediazione, educazione alla legalità, coinvolgendo i diversi soggetti sul territorio (residenti, comitati, associazioni) e chiedendo loro di essere protagonisti.
Questo modello di sicurezza partecipata è diffusamente riconosciuto attualmente come il più efficace nell’affrontare la tematica della sicurezza e l’approccio – fatto proprio dal Comune di Ferrara – costituisce la mission del Centro di Mediazione Sociale – progetto Ferrara città Solidale e Sicura..

Per info: Centro di Mediazione – Progetto Ferrara Città Solidale e Sicura tel. 0532/770504

http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=2718 centro.mediazione@comune.fe.it

 

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Ambiente: l’assessore Gazzolo sul Corpo Forestale dello Stato

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Ambiente – L’assessore regionale Paola Gazzolo sul progetto di riorganizzazione delle Forze di Polizia: “Le riforme si possono fare, ma valorizzando il patrimonio di esperienze e competenze del Corpo Forestale dello Stato”

Le riforme si possono fare, ma valorizzando il patrimonio di esperienze e competenze del Corpo Forestale dello Stato.
Lo sostiene l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo in merito al progetto di riorganizzazione delle Forze di Polizia, in discussione in questi giorni a Roma.
“La convenzione ventennale tra la Regione Emilia-Romagna e il Corpo Forestale dello Stato, rinnovata nel 2012 attraverso il Ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali, ha portato al dimezzamento degli incendi boschivi e a centinaia di migliaia di controlli realizzati per la tutela dell’ambiente, del territorio e nel settore agroalimentare – afferma Gazzolo -. Questi risultati sono un’evidente testimonianza del prezioso lavoro svolto. Condivido le posizioni espresse dai senatori Stefano Vaccari e Ileana Pignedoli nell’ordine del giorno presentato al Governo: le riforme – conclude Gazzolo – si possono fare, ma valorizzando questo patrimonio, così importante per la nostra regione e il nostro Paese”.

Ferrara torna “Una città a mattoncini – II edizione 18 e 19 aprile 2015 – Castello Estense

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

18 e 19 aprile 2015 – Ferrara torna “Una città a mattoncini”. Per due giorni il Castello Estense diventa la “casa” dei Lego.
Taglio del nastro sabato 18 alle ore 10,30 al Castello Estense

Per l’esordio, nel 2014, sfiorò in appena un fine settimana i 10mila visitatori. Da quel successo riparte rinnovata e ampliata, grazie all’organizzazione di Ascom Confcommercio Ferrara e al sostegno finanziario di Carisbo Intesa Sanpaolo, il seguito di “Una città a mattoncini”, l’esposizione di costruzioni Lego che popolerà i prossimi 18 e 19 aprile gli imbarcaderi del Castello Estense di Ferrara (sabato 18 dalle 10,30 alle 19.30; domenica 19 dalle 9,30 alle 18). Oltre 45 metri lineari di ambientazioni di ogni tipo, curate dai cultori dell’associazione Aemilia Bricks, attenderanno famiglie e appassionati: dalla fantasia e dall’ingegno applicati alle costruzioni, emergeranno una ricostruzione di un borgo medievale e un diorama cittadino di 13 metri, mentre si annuncia pure il ritorno della riproduzione di piazza Erbe di Verona da 35mila mattoncini. Tra l’epico e il fantascientifico appariranno poi una base spaziale con monorotaia, la torre di Orthanc dalla saga del Signore degli Anelli, e addirittura un esemplare di montagne russe. Aree vendita specializzate affidate a Giocheria e Brick Custom, e una piccola ludoteca fra il porticato del cortile e le volte degli antichi imbarcaderi animeranno l’atmosfera. Dai piani bassi degli imbarcaderi si sale poi al piano nobile del castello, allestito per la mostra “L’arte per l’arte” dedicata a Boldini e De Pisis, con una visita giocata per i bambini a cura della cooperativa Coccinelle (sabato 18, ore 15.30).

«Non siamo solo la terra del cotto di cui sono fatti tutti i palazzi, compreso il Castello, che esprimono l’immagine affascinante e storica di Ferrara, città medievale e rinascimentale insieme – afferma Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara, organizzatore dell’evento –. Oggi siamo inoltre la terra dei Lego, un gioco sì ma anche una cultura, quella del giocattolo creativo che riguarda grandi e piccoli, e che contagia una città».
“Una manifestazione nella quale abbiamo fermamente creduto – come ha ribadito il direttore generale Ascom Confcommercio Davide Urban –  come espressione di un turismo familiare, per valorizzare ulteriormente il nostro centro storico ed aumentare sempre più le presenze in città, valorizzando insieme il tessuto commerciale e quella museale”.
Un evento che vedrà anche la collaborazione con il Consorzio Visit Ferrara con pacchetti turistici dedicati (a cura dell’agenzia viaggi Link Tours) nel week end in questione.

Effettivamente la forza del marchio Lego, dichiarato l’anno scorso primo al mondo per potenza, tocca tutte le età e si propone di invadere la stessa Ferrara. Fuori dalla cornice del castello, “la città a mattoncini” continua con gli omini Lego in visita fra palazzi e piazze del centro storico. #ferrarapiaceailego è l’hashtag lanciato dal gruppo locale di Instagramers per il concorso fotografico che da oggi al 26 aprile sfida a immortalare in un angolo suggestivo del capoluogo estense le minifigures Lego che chiunque possa avere in tasca. Per avere un’idea di quali siano gli scorci cittadini già preferiti dagli omini Lego in tour per Ferrara, basta prendere in mano l’album di figurine ideate per l’evento e partecipare all’originale raccolta, andando a caccia degli esemplari mancanti nei 20 negozi e nei 4 musei “Attenti ai Lego”. Si potrebbe scoprire una chiromante fra gli affreschi quattrocenteschi di palazzo Schifanoia, uno scienziato “pazzo” che scruta Savonarola, o due giovani esploratori nel verdeggiante parco Massari.

Alla conferenza stampa hanno partecipato Laura Fabbri di Carisbo (sponsor dell’evento), Giovanni Bonfatti (Instagramers Ferrara),  Chiara Vassalli (Visit Ferrara) e Mirco Rubbi (Acli Le Coccinnelle) ed i partner commerciali di Giocheria e Brick Custom.

Attività commerciali “Attenti ai Lego”

Abbigliamento per bambini ‘Du pareil au meme’; Giocheria; Balloon Party; Il Pennello; Bar ‘Aroldo’;La Boutique dei Giocattoli; Biciclette e giocattoli ‘Ghiselli’;  La Terra dell’Orso; Brick Custom ;Macelleria ‘Succi Alberto’; Calzature per bambini ‘Peter Pan’; Matrix; Cartoleria Sociale; Panetteria ‘Da Roberto’; Frutta e Verdura ‘Bolognesi Marco’; Panificio-Pasticceria ‘Perdonati’; Fumetteria ‘Quinta Dimensione’; Salumeria ‘Da Loretta’; Fumetteria ‘Xenia’;Tabaccheria Regaleria ‘Segnalidifumo.

Musei “Attenti ai Lego”

Castello Estense; Palazzo Schifanoia; Museo della Cattedrale; Palazzo Costabili – Museo Archeologico Nazionale

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Poste: incontro oggi in Regione tra gli assessori Petitti e Gazzolo e i vertici dell’Area territoriale Centro Nord

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Poste – Incontro oggi in Regione tra gli assessori Petitti e Gazzolo e i vertici dell’Area territoriale Centro Nord di Poste italiane. Petitti:”Tutelare i servizi e garantire attenzione alle comunità”

Nuovo incontro in Regione degli assessori al Bilancio Emma Petitti e alla Difesa del suolo con delega alla montagna Paola Gazzolo con i vertici dell’Area territoriale Centro Nord di Poste italiane.
“Prosegue il confronto con Poste italiane – spiega Petitti – con l’obiettivo di tutelare i servizi e garantire attenzione alle comunità, in particolare quelle più piccole e della montagna”.
L’incontro di oggi segue quelli svolti nelle scorse settimane anche con i sindacati e gli amministratori locali sul piano di riorganizzazione annunciato da Poste. “La Regione – conclude Petitti – chiede, insieme ad Anci e Uncem, di coinvolgere i sindaci dei Comuni interessati”.

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Chiusa positivamente la partita punti vendita Billa in provincia con il subentro del gruppo Brendolan e la salvaguardia dei 39 dipendenti coinvolti

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Si è conclusa con un accordo che salvaguarda tutti i 39 dipendenti la partita che ha riguardato il gruppo supermercati Billa A.G., presente sul territorio ferrarese con i punti vendita di Portomaggiore, Bondeno e Copparo

I diversi momenti d’incontro hanno visto il confronto fra i sindaci dei tre Comuni interessati (Nicola Minarelli, Cristina Coletti e Nicola Rossi), il consigliere provinciale con delega alle Politiche del lavoro, Fabrizio Toselli, le organizzazioni sindacali provinciali di categoria (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil), Billa AG e Brendolan alimentari srl.

L’accordo siglato tra le due imprese mette nero su bianco il subentro del gruppo veronese proprietario di 16 supermercati, con l’acquisizione, dal primo aprile scorso, di tutti i dipendenti ex Billa.

L’accordo si è reso necessario dopo l’annuncio reso noto da Billa di dismettere tutti i propri punti vendita in Italia, provincia di Ferrara compresa.

I vari momenti di confronto, risolti positivamente con la tutela dei livelli occupazionali coinvolti, sono stati facilitati dall’impegno e dalla disponibilità dimostrati nella complessa vicenda dalle amministrazioni locali interessate: Comuni e Provincia.

Lauree internazionali oggi in Rettorato

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Antonio Martella, studente Unife recentemente rientrato dal Perù, e Malena Anali Alejos Jacinto, studentessa peruviana in formazione presso Unife, hanno oggi coronato il proprio percorso di studi conseguendo il doppio titolo di Dottore in Infermieristica, istituto congiuntamente con l’Università peruviana Cattolica Los Angeles di Chimbote Uladech

I due nuovi dottori,  in virtù di questo  percorso formativo a doppio titolo del Corso, potranno quindi spendere la propria laurea sia in Italia sia in Perù.

“ La nostra Università ritiene molto importante il respiro internazionale delle proprie attività’ di ricerca e di didattica – sottolinea Eleonora Luppi , delegata del Rettore all’area internazionale – e su questa linea, si collocano gli attuali 15 Corsi di Laurea a doppio titolo, attivati da Unife con Atenei europei e extra europei. Questi corsi permettono ai nostri studenti, che ricevono un sostegno finanziarioda Unife, di arricchire in modo straordinario il proprio percorso di studi, effettuando almeno un anno presso l’ateneo partner, per seguire corsi, sostenere esami o preparare la tesi di laurea, inseriti in un contesto accademico e culturale molto diverso da quello italiano. Questa esperienza permette di ottenere non solo due titoli di studio – uno da ognuna delle università – ma anche un arricchimento scientifico e umano che caratterizzerà fortemente il loro curriculum”.

Aggiunge Beatrice Zucchi, Manager didattica dei Corsi di Laurea in Infermieristica e in Ostetricia di Unife: “ Il progetto di doppi titoli con Uladech,  attivo in Ateneo già dall’a.a. 2013/14 e che comprende, oltre alla Laurea in Infermieristica, anche quella in Ostetricia, sta portando ottimi risultati. Ciò vale sia per gli studenti peruviani in formazione presso di noi, sia per i nostri studenti che hanno l’opportunità di trascorrere un periodo di studio a Uladech. Sono ormai cinque i nostri studenti che hanno aderito al progettodue studenti di Infermieristica, fra cui lo stesso Martella, e tre studentesse di Ostetricia, di cui due laureatesi a Ferrara quindici giorni fa”.

 

Il latte materno: una potente protezione naturale per i neonati

da: ufficio stampa Italia Medela

Nell’utero il bambino viene nutrito e protetto. Dal momento della nascita, il latte materno assolve questo importante compito, fornendo al neonato la più potente difesa naturale contro le malattie e le infezioni attraverso il trasferimento delle cellule immunitarie

I neonati costruiscono le proprie difese immunitarie contro le malattie e le infezioni accumulando e creando cellule immunitarie.
Il latte materno contiene più di 130 prebiotici che aiutano a proteggere l’intestino del bambino da diversi tipi di microbi. Oltre a contenere più di 415 proteine, alcune delle quali possono contribuire a uccidere i patogeni, il latte materno contiene diversi livelli di cellule immunitarie. Con caratteristiche simili a quelle di un radar, queste cellule sono in grado di scoprire un’eventuale malattia ancor prima che si manifesti e, di conseguenza, moltiplicarsi per fungere da scudo.
La ricerca condotta dalla dott.ssa Foteini Hassiotou della University of Western Australia ha permesso di comprendere meglio i meccanismi d’azione delle cellule immunitarie. Il suo lavoro ha rivelato la presenza di cellule staminali nel latte materno, che il neonato ingerisce quotidianamente con l’allattamento al seno, insieme a milioni, se non miliardi, di altre cellule. Si ritiene che le cellule staminali possiedano la capacità di agire come una sorta di “sistema di riparazione interno” dell’organismo del bambino. La ricerca, a questo riguardo, è tuttora in corso.
Sempre parlando delle peculiarità del latte materno, è accertato che contiene anche grassi essenziali con azione antimicrobica, che supportano lo sviluppo ottimale del cervello. Il cervello è l’organo con la massima quantità di grasso e la sua massa arriva quasi a raddoppiare nei primi 6 mesi di vita. A 2 anni, raggiunge oltre l’80% della misura presente nell’adulto. Gli studi dimostrano che la composizione degli acidi grassi nel latte materno ha un impatto sullo sviluppo del bambino e che gli acidi grassi, ad es. il DHA, presenti nel latte materno hanno effetti positivi per il resto della vita.
Inoltre, dalle più recenti ricerche, risulta che gli alimenti ingeriti dalla madre durante la gravidanza e l’allattamento al seno danno sapore al liquido amniotico e al latte. Ciò può influire sulle successive preferenze alimentari del bambino. La maggior parte delle diverse migliaia di componenti presenti nel latte materno, come proteine, grassi, lattosio, vitamine, ferro, minerali, ormoni ed enzimi, non può essere riprodotta artificialmente. Inoltre, il latte materno è una sostanza viva, la cui composizione si modifica ogni giorno per adattarsi alle crescenti esigenze e per favorire lo sviluppo ottimale del bambino.
Al 10th International Breastfeeding and Lactation Symposium 2015 di Medela che si svolgerà il 17 e il 18 aprile 2015 a Varsavia, la dott.ssa Foteini Hassiotou presenterà le sue recenti scoperte sulle cellule staminali, che vertono sulla migrazione e integrazione funzionale di tali cellule negli organi. Anna Cannon, PhD Candidate, e Donna Geddes, Associate Professor della University of Western Australia, parleranno dei risultati degli studi condotti sui fattori responsabili del controllo dell’appetito nel latte umano e del potenziale influsso degli ormoni contenuti nel latte materno (ad es. la leptina) sul minor rischio di obesità nel corso della vita.

Comunicato stampa Anbi: “Gargano su coerenza governo”

da: ufficio stampa A.N.B.I.

“Chiediamo coerenza alla politica. L’Expo insegna che il territorio e le sue acque sono il motore del nuovo modello di sviluppo di cui abbisogna l’italia”

“L’imminente Expo dovrà non solo essere vetrina di produzioni agroalimentari per gli auspicati 20 milioni di visitatori, ma soprattutto riuscirne a sensibilizzare le coscienze sulle ricadute in termini di gestione delle risorse naturali.”

Lo afferma Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, a corollario del convegno “Vs. Expo”, organizzato a Roma da “Ital-Icid”.

 

“La presenza dei Consorzi di bonifica alla kermesse universale – prosegue Gargano – sta in questo solco grazie al sistema irriguo esperto Irriframe, capace di garantire un risparmio idrico fino al 25% nel fabbisogno d’acqua. Alle Istituzioni, però, chiediamo che siano coerenti nel mettere, al centro della crescita e dello sviluppo del Paese, l’unico motore possibile: la valorizzazione del territorio e delle acque, che lo vivificano. La vicenda della frana, che mina un viadotto dell’autostrada Palermo-Catania, dimostra altresì la superficialità, con cui si sono finora affrontati questi temi.

In castello Estense corso di aggiornamento per le forze dell’ordine organizzato dalla Polizia provinciale

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Organizzato dalla Polizia provinciale, si è tenuto in Castello Estense il corso di aggiornamento dal titolo: “Tempi di guida e cronotachigrafo: novità legislative”

L’incontro formativo è stato tenuto da Franco Medri, sostituto commissario della Polizia stradale e autore di alcune fra le più importanti pubblicazioni e prontuari sul Codice della strada.

Vi hanno preso parte 125 rappresentanti delle forze dell’ordine fra Polizia stradale, Guardia di finanza, Corpo forestale, Polizia municipali del territorio, Polizia provinciale, oltre alla Polizia municipale di Spinea e alla Polizia provinciale di Ravenna.

I lavori della giornata sono stati introdotti dal comandante della Polstrada di Ferrara, Marco Coralli, il quale ha voluto ringraziare la Polizia provinciale di Ferrara per un impegno tradottosi negli ultimi anni nell’organizzazione di una decina di corsi formativi, con la finalità di mettere a disposizione delle forze dell’ordine momenti di confronto per uniformare le metodologie operative, in modo che l’utente possa ricevere la medesima risposta qualunque sia l’organo di controllo.

 

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Le telecamere di “Sereno Variabile” raccontano Ferrara

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Dagli orti della città alla mostra di Gaudì e Picasso tra gli aspetti che verranno raccontati nel celebre programma di viaggi e turismo

telecamereSta ormai diventando una piacevole consuetudine la presenza delle telecamere di “Sereno Variabile” nella provincia ferrarese, a dimostrazione di una sinergia ormai consolidata con il nostro territorio, che già aveva ospitato la troupe televisiva altre tre volte nei mesi precedenti.

Maria Teresa Giarratano, inviata del celebre programma di viaggi e turismo di raidue condotto da Osvaldo Bevilacqua, è presente in questi giorni in città a Ferrara per girare una puntata che verrà poi trasmessa nel prossimo mese di maggio.

Come sempre saranno diverse le tematiche che verranno trattate, mettendo in luce le numerose peculiarità della città estense, con particolare attenzione agli aspetti naturalistici e culturali. Grande risalto verrà dato al percorso in bicicletta tra gli orti di Ferrara, nella suggestiva e caratteristica area di campagna all’interno delle mura cittadine, un vero e proprio unicum nel panorama italiano.

Non poteva, poi, mancare il richiamo all’imminente mostra di Palazzo dei Diamanti “La rosa di fuoco – La Barcellona di Picasso e Gaudí”, che aprirà i battenti il prossimo 19 aprile, con l’intervista a Maria Luisa Pacelli, direttrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.

L’ennesima vetrina di straordinaria importanza per la città, dunque, che potrà nuovamente mostrarsi in tutte le sue bellezze sul grande schermo nazionale

A Unife un seminario tutto dedicato alla ricerca e al brevetto

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

“La ricerca e il brevetto: dalla creazione al mercato”. E’ questo il tema del seminario che si terrà giovedì 16 aprile alle ore 10 nell’Auditorium del Complesso di Santa Lucia, (via Ariosto, 35), promosso e organizzato dall’Università di Ferrara

Il brevetto sarà analizzato a tutto tondo, partendo da un’ottica specificamente tecnica, approfondendo le possibilità di sfruttamento sul mercato, anche attraverso l’analisi delle problematiche connesse con la valutazione del titolo di proprietà industriale. Saranno poi inquadrati dal punto di vista giuridico, sia il rapporto fra inventore e titolare del brevetto, sia gli strumenti contrattuali più comuni per l’utilizzazione e lo scambio dei brevetti.

Il programma prevede l’intervento dell’Ing. Marco Ponzellini dello studio Ponzellini Gioia e Associati di Milano, del Dott. Emanuele Acconciamessa dell’Università Bocconi di Milano, dell’Avv. Gianluca Morretta dello studio R&P Legal di Milano e della Dott.ssa Daniela Lambertini, responsabile dell’Ufficio Trasferimento Tecnologico di Unife, che illustrerà i servizi offerti dall’Ateneo in materia brevettuale.

Ancora una volta Unife si fa promotrice di innovazione, organizzando un’iniziativa focalizzata sul brevetto, fondamentale strumento con cui le imprese possono acquisire e mantenere competitività in un contesto economico segnato dalla crisi.

“L’Ateneo di Ferrara è da sempre all’avanguardia in questo settore avendo iniziato l’attività brevettuale nel 1998 – afferma ilProf. Francesco Di Virgilio, Delegato del Rettore per la ricerca, il trasferimento tecnologico, spin-off e brevetti – Attualmente il portafoglio brevetti è diventato numericamente importante e alcune invenzioni provenienti dai risultati della ricerca dell’Università sono state concesse in licenza a importanti imprese. La tutela brevettuale rappresenta ormai una strada obbligata: non è possibile competere sul mercato senza prima aver raggiunto un grado di protezione delle invenzioni tale da permettere lo sfruttamento di tale risultato”.

Un riconoscimento scientifico nazionale alla Sezione di Odontoiatria della Scuola di Medicina di Unife

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Uno studio clinico della Sezione di Odontoiatria dell’Università di Ferrara è stato premiato come lavoro scientifico più meritevole per originalità e metodologia dal XXII Collegio dei Docenti Universitari di Discipline Odontostomatologiche che si è svolto sabato 11 aprile presso l’Ospedale San Raffaele di Milano.

Lo studio ha valutato l’efficacia di una nuova tecnica minimamente invasiva elaborata a Ferrara per il trattamento dei difetti parodontali, ovvero dei tessuti di sostegno del dente che sono stati perduti a causa della parodontite, patologia infettivo-infiammatoria tra le più comuni a livello globale, e utilizzata in associazione al fattore di crescita di derivazione piastrinica, un agente biologico ottenibile attraverso procedure di laboratorio e caratterizzato da un potente effetto stimolante a carico delle cellule responsabili del processo rigenerativo.

Con grande soddisfazione di tutto il gruppo di ricerca, costituito da Leonardo Trombelli, Gian Pietro Schincaglia e Roberto Farina, rispettivamente Professore Ordinario, Professore Associato e Ricercatore della Sezione di Odontoiatria di Unife, haritirato il premio Anna Simonelli, dottoranda di ricerca della stessa Sezione.

Questo riconoscimento chiude in bellezza questo lavoro durato ormai 3 anni – commenta Trombelli, Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca per lo Studio delle Malattie Parodontali e Peri-implantari e coordinatore scientifico dello studio –E’ importante rimarcare che lo studio è frutto di una collaborazione con il Connecticut Health Center, Stati Uniti. Presso tale istituto il Prof. Schincaglia ha brillantemente condotto la fase clinica dello studio, al termine della quale si è aggregato stabilmente al nostro gruppo ferrarese di ricerca in assoluta controtendenza rispetto alla temuta fuga dei cervelli dall’Italia. Questo premio testimonia come, con l’arrivo del Prof. Schincaglia, la ricerca universitaria in campo odontoiatrico a Ferrara si sia ulteriormente rafforzata.”.

Vincenzo Militello parla di incriminazione di organizzazione criminale nell’Unione Europea nell’ambito degli incontri del Laboratorio MaCrO

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Nuovo appuntamento giovedì 16 aprile alle ore 11 nella Sala Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, (c.so Ercole I D’Este, 44), del ciclo di incontri organizzati da MaCrO, Laboratorio di studi interdisciplinari sulla mafia e le altre forme di criminalità organizzata di Unife

Relatore della conferenza sarà Vincenzo Militello, Professore ordinario di Diritto penale dell’Università di Palermo, che discuterà sul tema “L’incriminazione di organizzazione criminale nell’Unione Europea fra armonizzazione e discrasie”.

 

Prosegue la rassegna dedicata al Festival dei Diritti con “Doc in Tour 2015 – Documentari in Emilia Romagna”

da: Arci Ferrara

Saranno proiettati due documentari che raccontano la lotta per l’emancipazione di donne in contesti africani, attraverso il loro lavoro

Mulheres, di Elisa Bucchi, Nicola Bogo

Helena e Jenita, sfilano verso i loro campi di riso. Due donne mozambicane che lottano quotidianamente contro una società che le discrimina. Come vivono, cosa pensano e nascondono, cosa sognano e inventano ogni giorno per sopravvivere.

Una rappresentazione cruda ma poetica della situazione della donna in Mozambico, costretta quotidianamente a lottare all’interno di una società marcatamente maschilista (più che patriarcale) che le riserva tutta la responsabilità legata al lavoro, al sostentamento e alla cura della famiglia, senza riconoscerne l’effettiva importanza.

Eco de Femmes, di Carlotta Piccinini

Zina, Cherifa, Halima, Fatima, Mina e Jamila vivono in diverse aree rurali tra Marocco e Tunisia e sono unite da un obiettivo comune: emanciparsi attraverso il lavoro e creare delle cooperative agricole per coniugare antichi saperi artigianali e contadini con lo sviluppo di nuovi prodotti per il mercato.

Quasi tutto il lavoro agricolo nelle aree rurali del Maghreb è infatti frutto della fatica del lavoro delle donne, ma la ricchezza che ne deriva non arriva mai alle donne.

Eco de Femmes vuole promuovere e divulgare i diritti sociali e economici delle donne delle aree rurali del Maghreb.

 

AL TERMINE INCONTRO CON GLI AUTORI.

 

Le proiezioni saranno ad ingresso libero.

 

Per informazioni – www.festivaldeidiritti.it – www.cinemaboldini.it

T. Cinema Boldini – 0532.247050

Il Festival dei diritti è finanziato da Regione Emilia Romagna e promosso e sostenuto dalla Provincia di Ferrara e dal Comune di Ferrara, CGIL e NEXUS. Il Comitato promotore è formato da Nexus Emilia Romagna (capofila), ARCI Ferrara, CGIL, Verso Sud, Cittadini del mondo, IBO Italia, Oltreconfine, Teatro Nucleo, UDI Ferrara, Arci Regione Emilia Romagna.

L’iniziativa è organizzata e promossa da Regione Emilia Romagna, Fice, Fronte del Pubblico.

 

 

Dal 19 aprile al 19 luglio 2015 al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, l’esposizione che racconta il modernismo catalano attraverso le opere di Picasso e Gaudí

da: Consorzio Visit Ferrara

Barcellona è… La Rosa di Fuoco!

A Palazzo dei Diamanti di Ferrara, dal 19 aprile al 19 luglio 2015, l’esposizione che racconta il modernismo catalano attraverso le opere di Picasso e Gaudí. Le proposte del consorzio Visit Ferrara.

L’effervescente Barcellona di fine ‘800 ed inizio ‘900 esplode nei dipinti, gioielli, opere grafiche ed architettoniche, sculture e fotografie simbolo del fuoco del rinnovamento di quegli anni, in un’esposizione allestita nel principale centro artistico di Ferrara: Palazzo dei Diamantidal 19 aprile al 19 luglio 2015. Una grande mostra dedicata al modernismo catalano, un momento cruciale della storia dell’arte moderna. Si intitola “La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí” e racconta la straordinaria fioritura, il fermento e l’inquietudine che hanno cambiato il volto della città diventata fulcro della cultura europea. I capolavori di Antoni Gaudí con le sue architetture visionarie e di Pablo Picasso si affiancano ad artisti come Ramon Casas, Santiago Rusiñol, HermenAnglada-Camarasa o Isidre Nonell. Vengono raffigurate istantanee della vita moderna, atmosfere bohèmienne, scene di ritrovi notturni, fino al blu dell’ultima sala dell’esposizione, emblema della solitudine lasciata dal progresso.

La mostra è curata da Tomàs Llorens e Boye Llorens ed è organizzata dallaFondazione Ferrara Arte.

Per viverla, scoprendo la bellissima città d’arte Patrimonio dell’Umanità UNESCO di Ferrara, ci sono i pacchetti del consorzio Visit Ferrara che unisce più di 80 operatori turistici di tutta la Provincia. Il pacchetto base include la visita alla mostra, un pernottamento e una visita guidata a partire da € 60 a persona. Si può scegliere la proposta “Weekend a Ferrara in compagnia di Picasso e Gaudí” 2 giorni e una notte in hotel con prima colazione, visita della città e della mostra, degustazione di prodotti tipici a partire da 78 euro a persona.  Oppure il pacchetto “Arte & Cucina con La Rosa di Fuoco” a partire da € 80 a persona con l’ingresso alla mostra, un pernottamento, una cena e una “Copia ferrarese” in omaggio. Due giorni tra arte e buona cucina con la proposta “Vivi Ferrara: la Rosa di Fuoco e non solo” a partire da 88 euro a persona.

O il pacchetto di 3 giorni e 2 notti “Ferrara e le sue mostre” da 195 euro a persona con biglietto d’ingresso non solo de “La rosa di fuoco” ma anche dell’esposizione allestita al Castello Estense che vede protagonisti Boldini e De Pisis, oltre al tour nella città, ristorante con menu tipico e giro in bicicletta tra Medioevo e Rinascimento.

Gli orari di apertura della mostra sono dal 19 aprile al 31 maggio dalle 9.00 alle 19.00 e dal 1 giugno al 19 luglio 2015 dalle 10.00 alle 20.00.

Per scaricare immagini in alta definizione.

http://www.ellastudio.it/it/comunicato-stampa/6536/barcellona-e-la-rosa-di-fuoco

Deflagración: un dialogo con Picasso e Gaudi’

da: MLB home gallery

A cura di Maria Livia Brunelli, inaugurazione sabato 18 aprile alle 18

Inaugura in concomitanza con la mostra “La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudì” a Palazzo dei Diamanti, la doppia personale alla MLB home gallery di Elisa Leonini e Ketty Tagliatti, dal titolo “Deflagración”.

Le due artiste hanno interpretato attraverso la loro sensibilità alcuni temi presenti nella mostra dei Diamanti:  dalla spettacolare installazione di una deflagrante rosa rossa che invade le due sale della galleria, alla poesia dell’oggetto quotidiano evocante l’Art Noveau.

Una mostra dai profumi eleganti e forti, che è tutta un’esplosione di suoni e visioni delle forze vitali della natura, dalle rose cucite sul velluto di Ketty Tagliatti ai vibranti lavori di Elisa Leonini, in dialogo il clima vivace e inquieto che animava la Barcellona di inizio Novecento, soprannominata “la rosa di fuoco” per il suo ambiente sociale effervescente. Ma dove emerge anche una ricerca di intimità e silenzio, come reazione alla “deflagrazione” del mondo esterno.

“Anamorfosi di una rosa del mio giardino è una grande installazione anamorfica che ha per protagonista una rosa fiammeggiante che invade le due sale della galleria, un lavoro nato dalla collaborazione tra le due artiste. L’opera è composta da decine di oggetti pazientemente rivestiti da un unico filo di seta rosso, che, accostati, compongono i petali della rosa. Osservando attentamente, si scopre come ogni oggetto appartenga alla sfera dell’intimità femminile: rossetti, tubetti, contenitori di cosmetici anti-età diventano una acuta metafora della paura delle donne di “sfiorire”, come la rosa appunto. La scelta di presentare l’opera attraverso un’illusione, la deformazione anamorfica, grazie alla quale esiste un unico punto di vista per riconoscere inequivocabilmente la forma della rosa, guida lo spettatore in un movimento in bilico tra la formazione e la dissoluzione dell’immagine.

Il felice intreccio delle poetiche delle due artiste, ma soprattutto il sovrapporsi di due diverse prospettive di vita, le ha avvicinate in modo da farle entrare l‘una nel lavoro dell‘altra.

“La rosa del mio giardino” di Ketty Tagliatti è un’opera nata da un rosaio che rifiorisce di continuo nel giardino della casa dell’artista, regalando rose che sembrano di velluto rosso. La Tagliatti ha scelto quindi questo materiale per realizzare la sua opera, che porta su di sé la traccia delle mani che lo hanno percorso mentre l’artista vi ha cucito sopra la forma della rosa. Una traccia che è come un ricordo, una fotografia di ciò che ha portato alla creazione del disegno.

“Amo sovrapporre più disegni dello stesso fiore – afferma l’artista – per cogliere diversi momenti della sua vita e di questa preferisco la sfioritura, l’ultimo momento prima che comincino a cadere i petali, prima della morte definitiva”.

Dopo la rosa, “fil rouge” che ha accompagnato la produzione dell’artista per oltre un decennio, ora Ketty Tagliatti sta iniziando un nuovo ciclo di lavori, che hanno come tema oggetto abbandonati  ricchi di memoria. “Still Life memory 1914- 2014” è il simbolo di questo nuovo ciclo, dove oggetti di uso domestico dal sapore antico e un po’ retrò, come brocche e teiere,  sono stati rivestiti di stoffa in una sorta di camicia di forza cucita addosso, con lo scopo di occultarli e isolarli in uno spazio-dimora quasi teatrale. Un’operazione che fa emergere il “nervo divino” di questi oggetti, la loro “carica spirituale”, come direbbe J. Ortega Y Gasset, filosofo spagnolo che da sempre è stato un importante punto di riferimento per la Tagliatti, tanto da diventare il filo conduttore di tutto il suo lavoro più recente.

Un atto che decreta l’entrata in una dimensione “altra”, in uno spazio dove il tempo cambia direzione e, rivolgendo l’attenzione al passato, crea l’illusione di stare fermi, sospesi, mentre tutt’attorno si assiste alla “deflagración” del proprio mondo.

Ancora una volta, ritroviamo il concetto di traccia nell’opera “Rhodon rheo”  (dal greco “rosa che scorre”) di Elisa Leonini, un’indagine sul suono della rosa realizzata a partire dalla fusione in bronzo del gambo della rosa che, ruotando, innesca la vibrazione di acciaio armonico di sculture-carillon. La rosa diviene suono, immagine del tempo che scorre.  Successivamente, i gambi di rosa inchiostrati lasciano evocative tracce del loro passaggio su pentagrammi disegnati, suggerendo una scrittura musicale.

L’unione tra grafica e suono caratterizza anche la nuova installazione dell’artista. In “Orizzonte vitale” le frequenze di rotazione di terra e sole si basano sulla struttura grafica delle forze vitali della terra, alla riscoperta di terreni e territori che ci nutrono e identificano.

Nasce invece dalla suggestione delle armoniose forme organiche di Gaudì, la scultura “Silenzio”, in cui Elisa Leonini dà forma all’invisibile. Partendo dalla rappresentazione grafica dell’onda sonora della parola ‘silenzio’, pronunciata dall’artista stessa, Leonini ha realizzato una scultura di vetro sintetico e ferro trasformando tridimensionalmente le onde sonore. Il silenzio grida così la sua presenza e fragilità, come risposta al turbinio della vita moderna.

La mostra è aperta dal 18 aprile al 20 settembre presso la MLB home gallery, Corso Ercole I d’Este 3, Ferrara (sabato e domenica 15:00 – 19:00, i restanti giorni su appuntamento).

 

 

La prevenzione delle malattie respiratorie, incontro dei pensionati Cna

da: ufficio stampa Cna Ferrara

“La prevenzione nelle malattie respiratorie”: questo il tema al centro dell’incontro, promosso da Cna Pensionati, per mercoledì 15 aprile, alle ore 15, presso sala convegni della Cna di Ferrara (via Caldirolo, 84)

Relatore, il dott. Urbano Viviani, specialista in pneumologia. In poccasione dell’incontro, saranno, tra l’altro, effettati test di spirometria (prova della capacità polmonare) alle persoine eventualmente interessate.

Solo per domani sera alle 21.00 all’Apollo Cinepark arriva “Todo Modo”, di Elio Petri in versione restaurata

da: ufficio stampa Apollo Cinepark

Il restauro di Todo Modo, realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata e promosso dalla Cineteca di Bologna e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film, si inserisce in un programma di valorizzazione del Fondo Elio Petri, donato nel 2007 al Museo Nazionale del Cinema da Paola Pegoraro Petri.

L’archivio privato fotografico e cartaceo del grande regista è un fondo di grande interesse ed è costituito da numerosi documenti, sceneggiature, oltre 1.000 fotografie, appunti, premi e la ricchissima corrispondenza del regista premio Oscar nel 1971 per “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”. Il restauro del film è stato presentato in prima assoluta alla 71a Mostra del Cinema di Venezia.

Leonardo Sciascia, autore del libro al quale si ispirò la sceneggiature di Elio Petri e Berto,  lo definì “Un film pasoliniano: nel senso che quel processo che Pasolini voleva fare, e non poté fare, alla classe dirigente DC, lo ha fatto oggi Petri. Ed è un processo che suona come un’esecuzione.” E tale voleva essere nelle intenzioni di Petri, che dichiarò in “Scritti di cinema e di vita”, a cura di Jean A. Gili, del 2007: “Io, oggi, rifarei ancora il film contro la Democrazia Cristiana, più che mai convinto che i suoi dirigenti siano i responsabili, ormai pienamente coscienti, dell’attuale stato di degradazione in cui versa la vita politica e sociale italiana. In trent’anni essi hanno garantito la continuità dello stato fascista, la restaurazione dei peggiori modelli capitalisti, il ritorno a metodi politici basati sul parassitismo clientelare prefascista, e sulla corruzione. Nell’opera di americanizzazione del paese, imposta col massimo di irrazionalità, essi hanno gettato il paese in una sorta di miseria culturale ch’è anche fonte di disperazione culturale, di idiozia culturale, di impotenza culturale. Intorno a loro fanno blocco le fasce parassitarie di tutte le classi sociali, le più coinvolte nel naufragio culturale degli anni Sessanta, la parte malata del paese.”.

La realizzazione del film vide l’impegno del direttore della fotografia Luigi Kuveiller,  Ruggero Mastroianni al montaggio, le scenografia di Dante Ferretti e un parterre di interpreti importanti, ricordiamo – fra gli altri – Gian Maria Volonté , Marcello Mastroianni,  Mariangela Melato, Michel Piccoli, Ciccio Ingrassia e Franco Citti. Ciliegina sulla torta: musiche di Ennio Morricone.

 

Graduatoria per assunzione a tempo determinato di Istruttori Direttivi Amministrativi-Contabili

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Da oggi, nella sezione del sito comunale dedicata ai bandi di concorso (http://www.comune.comacchio.fe.it/index.php/I-Servizi/Concorsi-e-avvisi/Concorsi-aperti) è consultabile e scaricabile l’Avviso di selezione per la formazione di una graduatoria per l’assunzione a tempo determinato di Istruttori Direttivi Amministrativi-Contabili (cat D – accesso D 1). Il bando scade il 29 aprile prossimo e  le domande dovranno pervenire nel periodo compreso dal 14.04.2015 al 29.04.2015. Tutte le informazioni sulle modalità di presentazione delle domande e sulla documentazione da allegare sono dettagliatamente riportate nel sito internet comunale, raggiungibile all’indirizzo www.comune.comacchio.fe.it

 

Debito e diseguaglianze sociali. I Mercoledì di Maggio ne parleremo in piazza

da: Gruppo Cittadini Economia Ferrara

Dopo la crisi del 2008 i paesi più ricchi del mondo hanno dovuto ripagare il buco di trilioni bruciati dalla finanza (si calcola siano stati tre trilioni di dollari)

Questi Paesi hanno utilizzato quote variabili da 5 a 15% dei loro PIL per salvare le banche adducendo come giustificazione che salvando le banche si salvavano i soldi dei risparmiatori. Quei trilioni di dollari sono diventati montagne di debito pubblico, quindi andati a carico di, come sempre, persone, famiglie e imprese.

Sulle spalle delle stesse persone che quando le banche trainavano il boom e facevano soldi a palate con la speculazione non avevano visto cambiamenti in positivo nei loro conti correnti.

E quando la speculazione ha subito una battuta d’arresto qualcuno è stato chiamato comunque a rimettere in circolo quei trilioni di dollari attraverso il pagamento delle montagne di debito pubblico, e quindi Austerità! Ovvero pareggi di bilancio, meno spesa per servizi, ospedali, scuole. Quindi drenaggio di denaro privato attraverso aumento di tasse e diminuzione di spesa pubblica.

Insomma le persone, le famiglie e le aziende che prima non avevano goduto dei boom, sono stati costretti a pagare prima i debiti delle banche e poi adesso attraverso la sofferenza dell’austerity sono chiamatì a pagare anche il debito pubblico da altri creato e voluto.

E volendo specificare ancora meglio, questo sistema crea diseguaglianze sociali incredibili perché una moltitudine di gente lavora, “rimette i debiti”, assicura il benessere di una piccola parte della popolazione mondiale. Per quanto tempo ancora un tale sistema sarà possibile?

Ci incontriamo come sempre Mercoledi, 15 aprile 2015 dalle 20,30 alle 22,30 in Via della Resistenza presso il Centro Sociale La resistenza per parlare di:
– come organizzare le “serate in piazza parlando di economia” a Maggio;
– incontro in comune di Ferrara sabato prossimo “cittadini attivi”;
– punto della situazione incontri con consiglieri comunali;
– punto su campagna “Moneta Positiva”
– Quantitative easing for the people
Contatti: gruppoeconomia.fe@gmail.com

IL CASO
Siabataou, alla ricerca dell’acqua perduta

La 39esima Maratona di Parigi 2015, detta anche Schneider eletric marathon de Paris, è una delle più importanti maratone al mondo. Si è tenuta domenica, in un percorso meraviglioso e affascinante di circa 42 km, che attraversa la capitale francese, costeggiando la Senna e sfiorando quartieri e monumenti noti, come gli Champs-Élysées, la Concorde, la Bastiglia, la Torre Eiffel, la Cattedrale di Notre-Dame.

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Siabatou Sanneh, testimonial dell’Ong Water for Africa

All’appuntamento, con oltre 50.000 runner e 100.000 spettatori, si è presentata anche Siabatou Sanneh reggendo una tanica in testa e un cartello “Aiutateci a ridurre la distanza. Questa è la stessa distanza che in Africa le donne fanno per prendere l’acqua”. Viene dal Gambiae lei, molti chilometri li fa, tre volte al giorno, ogni giorno, per procurare acqua a sé e alla sua famiglia. Mentre i corridori si sistemavano scarpe, fasce, orologi e magliette, lei sfilava, in tenuta tradizionale, con quel cartello, parlando solo la sua lingua d’origine, ma senza bisogno di parole e conversazioni di alcun tipo. Testimonial della Ong Water for Africa, un’associazione che raccoglie fondi per rendere l’acqua accessibile a tutti, stava con i sandali e la gonna lunga colorata, non ha avuto bisogno di completare il percorso. Lei che, comunque, si allena sulla distanza tre volte al giorno con le figlie di 10 e 4 anni entrambe incaricate di portare recipienti sulla testa. Secondo l’associazione mancano 300 pompe d’acqua in Gambia. E non solo lì. In Africa, l’approvvigionamento dell’acqua è compito delle donne, madri e figlie che ogni giorno percorrono chilometri, con taniche sulla testa, per arrivare ai pozzi, spesso lontani dai villaggi dove vivono. Possono servire anche sei ore al giorno per una ventina di litri d’acqua. Tutti raccolti e trasportati rigorosamente a piedi. L’Africa è piena di taniche rosse, blu e gialle, ricordo le lunghe file di donne sule strade maliane o congolesi, che, chiacchierando e sudando, sotto il sole cocente, trasportavano l’acqua solo sulle loro teste appesantite. Camminavano per ore, dall’alba al tramonto, con pazienza e rassegnazione. Imperterrite, senza alternativa, senza speranza. Io passavo la mattina e ritornando, il tardo pomeriggio, loro percorrevano il cammino a ritroso. Quando poi si arriva a una fontana pubblica, spesso vi è una lunga coda, quindi ancora attese, sempre sotto il sole caldo che brucia la pelle già scura e indurita. Se poi i rubinetti sono solo due o tre, come spesso accade, a volte è meglio spostarsi un poco più in là per avere la certezza di trovarne. Meglio non rischiare, se il pozzo è ad alimentazioni solare, come spesso è il caso, il serbatoio di stoccaggio può finire. E allora ancora chilometri saranno da percorrere, comunque, tanto vale prevenire.
Ogni giorno la stessa storia e Siabatou vuole ricordarlo proprio a tutti.
Il Corno d’Africa, ad esempio, è tra le aree del mondo più toccate dal cambiamento climatico. Nel 2011-2012, le piogge sono mancate per un anno e mezzo e 11 milioni di persone ne hanno subito le conseguenze. Le organizzazioni internazionali spesso costruiscono pozzi per evitare l’emungimento lontano e faticoso per molte donne, per garantire una vicinanza alla risorsa che permetta ai ragazzi a scuola di poter bere anche a lezione e alle donne di poter dedicare il loro tempo ad altri compiti, sempre legati alla casa. Per evitare, anche, di dover attingere a fiumi carichi di batteri.
L’Africa ha il volto delle donne: sono loro che, in silenzio, senza far rumore, senza accampare diritti, con solamente doveri, riproducono ogni giorno il miracolo della vita e della sopravvivenza. In un continente dove è davvero difficile vivere. Per molti aspetti.
Siabatou, che ha una quarantina d’anni, è una di quelle donne, arrivata per far comprendere quella distanza percorsa ogni giorno, giunta per sensibilizzare un popolo vociante da maratona, e non certo per correre. Ha percorso tutta quella strada, per aiutare sé stessa, la sua famiglia e il suo villaggio, per dire con l’aiuto di una traduttrice che “gli africani sono stanchi”. L’Ong Water for Africa ha lanciato con lei una campagna di raccolta fondi per finanziare pompe d’acqua nel villaggio di Siabatou, Bullenghat, e in altri villaggi vicini [vedi].
Un’iniziativa altamente simbolica visto che a Daegu, in Corea del Sud, dal 12 al 17 aprile si tiene il 7° Forum mondiale dell’acqua. Un’occasione da non perdere.

Foto AFP

L’APPUNTAMENTO
Finanza, economia e bisogni reali: lunedì in biblioteca dibattito di Ferraraitalia sul mondo che va a rovescio

“Non c’è stata nessuna iniziativa concreta da parte dei governi per porre fine alle attività delle banche che hanno causato la crisi; anzi, ci sono le premesse perché la crisi finanziaria possa ritornare. Oggi, e malgrado il monito di quel che è successo, l’ammontare dei derivati è dell’ordine dei quadrilioni di dollari, cifre talmente grandi da essere inconcepibili. Comunque enormemente superiori alla somma dei Pil di tutti i Paesi. Nulla è stato fatto per rivedere le teorie economiche neoliberali. Nulla per riportare la finanza al servizio dell’economia”. E’ l’amara constatazione che il sociologo Luciano Gallino ha consegnato a Bruno Vigilio Turra nell’intervista recentemente pubblicata da Ferraraitalia [leggi].

Idealmente si può dire che partirà da qua la riflessione sulla finanza etica in programma lunedì prossimo, 20 aprile, alle 17 alla sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea, nell’ambito del ciclo di incontri “Chiavi di lettura, opinioni a confronto sull’attualità” organizzato dal nostro quotidiano e giunto al suo quarto appuntamento.
Di etica c’è davvero bisogno se la situazione è quella descritta da Gallino. E l’esperienza di ciascuno conferma la distanza siderale fra le logiche affaristiche degli operatori di mercato e i bisogni dei cittadini, ai quali in teoria la finanza e l’economia dovrebbero fornire soccorso. Fulcro della discussione che si svilupperà in biblioteca sarà la logica di sistema, mettendone a fuoco le degenerazioni. Il confronto sarà coordinato da Andrea Cirelli di Ferraraitalia e arricchito dal contributo del professor Lucio Poma del dipartimento di Economia dell’Università di Ferrara. Parteciperanno anche Demetrio Pedace in rappresentanza di Cassa padana [leggi la sua intervista], Simone Grillo di Banca etica e Valter Dondi direttore di Fondazione Unipolis.
E’ previsto uno spazio di dibattito con il pubblico presente in sala.

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Dentro alle classi, fuori dalla rete

Solo il 9% delle classi delle nostre scuole ha una connessione internet. È il dato fornito dall’Ocse e recentemente rilanciato da Il Sole 24 ore. Nei Paesi con i migliori risultati nei test Ocse-Pisa, questa percentuale supera l’80%.
Il dato però merita di essere letto non solo dal punto di vista del gap tecnologico in quanto tale, ma piuttosto avendo l’occhio alla qualità e alla natura degli apprendimenti che il nostro sistema scolastico fornisce.
Innanzi tutto, i nostri ambienti di apprendimento non si dilatano, non superano i confini delle aule scolastiche e il grande mondo globale dell’informazione tecnologica ne resta escluso. Ciò che ha cambiato la mappa mondiale dell’istruzione, consentendo anche alle scuole più piccole e sperdute del mondo di accedere attraverso internet a numerose opportunità didattiche, nel nostro Paese è sacrificato alle lezioni frontali, al libro di testo, sorta di personal text, o al personal computer per usi che poco hanno a che vedere con l’istruzione.
Sorge il sospetto che il ritardo sia intenzionale, perché l’uso prevalente di internet a scuola potrebbe far scoprire a insegnanti ed alunni l’enorme quantità di materiale offerto loro da organizzazioni non governative, in particolare quelle per i diritti umani e a tutela dell’ambiente, curricoli che hanno come obiettivo la salute, la longevità e il benessere individuale, materiale che spesso entra in rotta di collisione con l’influenza esercitata dallo stato sulle sue scuole. Basterebbe consultare, solo a titolo di esempio tra i tanti, il sito web del programma ambientale delle Nazioni unite (United nations environment program), che offre agli studenti materiale per lavorare su temi come l’atmosfera, le risorse di acqua dolce, oceani, coste, terra, cibo, urbanizzazione, biodiversità, foreste e energia, oltre all’economia e allo studio delle popolazioni.
Queste organizzazioni mondiali offrono innovativi programmi scolastici secondo un approccio olistico, materiali didattici e libri elettronici da scaricare, ma se manca internet è difficile poter accedere alle loro risorse multimediali, per di più libere. L’idea di una scuola mondiale non è quella che tutte le scuole del mondo funzionino alla stessa maniera, ma che le scuole tra loro, da diverse parti del pianeta, possano comunicare, dialogare, essere i luoghi vivi di ricerche, sperimentazioni e rinnovamento pensati, condivisi, valutati su scala planetaria, creare coesione mondiale, perché questa è la carica rivoluzionaria di internet nella scuola, perciò non avere l’accesso a internet è come essere relegati nell’angustia del proprio mondo cattedra-centrico.
Si potrà forse obiettare che nell’uso delle tecnologie informatiche anche nel nostro Paese esistono esempi di buone pratiche. È il caso della “Classe capovolta. Innovare la didattica con la flipped classroom”, pubblicato da Erickson, in cui Maurizio Maglioni e Fabio Biscaro, insegnanti nelle scuole secondarie, raccontano quanto hanno direttamente sperimentato nel quotidiano delle loro classi.
Le opportunità offerte dall’uso delle nuove tecnologie vengono qui utilizzate, soprattutto attraverso la predisposizione di video, per ‘capovolgere l’insegnamento’ in modo che ogni studente a casa propria, collegandosi alla piattaforma della scuola, possa disporre del materiale per prepararsi ad affrontare la lezione del giorno dopo in classe. In questo modo ognuno apprende secondo i propri tempi e ritmi e può andare a scuola sapendo già quali domande porre all’insegnante in merito a quanto non ha compreso o che vorrebbe approfondire.
Non più lezioni ex cathedra, un modo per razionalizzare il tempo d’aula e utilizzarlo invece per rispondere alle domande degli alunni, per organizzare lavori di gruppo e per tante altre attività.
Trovo la cosa geniale dal punto di vista delle strategie didattiche, di come le Tic possano essere utilizzate per restituire centralità all’insegnamento, l’interesse ad apprendere, la mobilitazione della classe, ma mi sembra che l’obiettivo rimanga sostanzialmente angusto. La sostanza della scuola, dei suoi curricoli, del suo modo d’essere non cambia. È certamente lodevole questo tentativo di rendere più gradevole lo studio e le aule ai nostri giovani nativi digitali, ma, a mio avviso, molto distante dal cogliere le grandi opportunità dal punto di vista culturale, dal punto di vista della comprensione del mondo offerte dalla rete per quanti a scuola sanno usare internet per proiettarsi all’esterno, per aprire finestre verso nuove esperienze culturali, verso nuove sfide, per comunicare con gli altri. Perché soprattutto di tecnologie della ‘comunicazione’ si tratta, non per comunicare tra di noi, ma con il mondo intero, conoscerne i messaggi, le occasioni, le sfide, i drammi e le contraddizioni.
Nel secolo della comunicazione, nel pianeta attraversato da reti, fax, telefoni cellulari, modem e internet, l’incomprensione permane generale. È davvero paradossale. Il problema della comprensione è la grande sfida che può essere giocata attraverso tecnologie e reti della comunicazione, comunicare per comprendere, comprendere per comunicare. Questa è la prima finalità d’ogni istruzione. Non disporre degli accessi ad internet nelle nostre scuole significa forse sapere tutto il programma e il libro di testo per ogni disciplina, ma comporta il dover rinunciare ad apprendere come conoscere e comprendere il mondo.
Allora ciò che c’è da capovolgere non è solo la classe, va proprio ribaltato il sistema d’istruzione. E la rete è senz’altro lo strumento indispensabile affinché l’esterno divenga l’interno delle nostre classi e il dentro si faccia sempre più fuori.

IL RICORDO
Günther Grass, il tamburino della società civile tedesca

L’Ultima volta in cui ho visto Günther Grass di persona è stato alcuni mesi fa, in occasione del compleanno di un amico. Era già stanco e parlava poco. Sedeva silenzioso al nostro tavolo festoso, ma anche in quell’occasione aveva dimostrato di essere un gran intenditore di vino. Non ne beveva molto, ma sempre di qualità. Questo era un tratto molto tipico di Grass. Amava vivere come un cattolico barocco, in tutti i sensi, ma predicava come un prete protestante, talvolta anche molto rigido. Ha preso sempre posizioni politiche molto chiare e decise. Un socialdemocratico convinto al cento per cento, ma con una posizione autonoma anche verso i vertici del partito, soprattutto dopo l’era di Willy Brandt, il suo grande (quasi santo) idolo. Con l’Italia non ha avuto rapporti particolari, tranne che con Inge Feltrinelli, l’amica di una vita. Come tutta la sinistra della sua generazione, ha stimato moltissimo Enrico Berlinguer per la sua sobrietà, moralità e il modo di fare politica sia nelle istituzioni che nelle piazze. Ha sempre difeso, senza se e senza ma, lo stato repubblicano della Germania Ovest, poi, dopo la riunificazione, di tutta la Germania. Il suo impegno per i rifugiati è stato esemplare e senza nessuna concessione ai populismi di destra, oggi in forte crescita anche in Germania. Quando si parla di Grass come uomo politico e rappresentante della società civile della Germania postbellica, non si deve però dimenticare il suo strano e vergognoso silenzio sulla breve permanenza come volontario nelle Waffen-ss naziste. Atteggiamento comune per i giovani della sua generazione, ma ingiustificabile non averne parlato. Anche cercando di non emettere giudizi, resta incomprensibile il suo silenzio rispetto a quel periodo della giovinezza, lui, così risoluto nell’opporsi a ogni tipo di fascismo e stalinismo.

Negli ultimi anni, soprattutto dopo aver ammesso di essere stato membro della Waffen-ss, Grass ha perso molto il ruolo di ‘portavoce letterario’ della Germania civile. Ma come scrittore, Grass è stato sempre molto ammirato e amato, in particolare per il famosissimo romanzo “Il tamburo di latta”, nessuno degli altri suoi libri ha avuto un tale successo. Io, ad essere sincero, amo di più altri scrittori di lingua tedesca, ma come intellettuale che combatte per le sue idee e le sue speranze, Grass resta un modello. Da lui si poteva imparare cosa significa essere una persona civile, il rigore ferreo nella difesa dei valori democratici, soprattutto quando si trattava di proteggere i più poveri. Allo stesso tempo, affascinava quell’essere un gran amante della vita, un uomo che sapeva scrivere, dipingere, danzare ed anche cucinare da premio Nobel. Una grande perdita, non solo per la Germania ma anche per la cultura europea, nonostante le sue contraddizioni.

IMMAGINARIO
Città in posa.
La foto di oggi…

Il listone in un drammatico bianco e nero che racconta la bellezza dei lavori di rifacimento, un anno fa a Ferrara, di piazza Trento Trieste. Uno scorcio di scala a chiocciola che sembra farti entrare in una gigantesca conchiglia. Poi le volte di un’antica via, pioggia, acqua, vento. Sono le immagini scattate dal fotografo Roberto Mascellani. Le presenta stasera, ore 21.15, con ingresso libero nella sala multimediale del Comune, piazza della Repubblica 10, a Vigarano Mainarda.

OGGI – IMMAGINARIO FOTOGRAFIA

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Piazza Trento Trieste, a Ferrara, durante i lavori di rifacimento 2014 (foto di Roberto Mascellani)
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Scala a chiocciola (foto di Roberto Mascellani)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

GERMOGLI
Gli errori.
L’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

gianni-rodari
Gianni Rodari, la grammatica della fantasia al potere

Il 14 aprile del 1980 moriva Gianni Rodari. Lo ricordiamo con una sua osservazione importante.

“Gli errori sono necessari, utili come il pane e anche belli: per esempio la torre di Pisa”. (Gianni Rodari)

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