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Giorno: 29 Aprile 2015

“I lunghi giorni dell’ Arctic Sea” del giornalista-scrittor​e Michael Sfaradi: un fatto di cronaca realmente accaduto diventa un romanzo

da: organizzatori

Come trasformare un fatto di cronaca realmente accaduto in uno splendido romanzo, che verrà presentato lunedì 4 maggio alle ore 17,30 alla Collezione del maestro Mario Piva, in via Cisterna del Follo, 39 a Ferrara.
Relatori: lo storico Andrea Rossi, che ne ha curato la prefazione, e il giornalista Sergio Gessi. Illustrazioni di Rosj Domini.

In quei giorni, il giornalista Michael Sfaradi, seguì tutte le fasi di questa vicenda, dalla scomparsa della nave al suo ritrovamento al largo delle isole di Capo Verde, nell’Oceano Atlantico, e scrisse su questa storia lunghi articoli anche sulla stampa italiana.

Fra luglio e agosto del 2009 il cargo Arctic Sea, battente bandiera maltese in direzione Algeria, scompare nel nulla. Perchè? Che cosa c’era veramente nelle stive? Un carico di assi di abete o qualcosa di diverso?
Basandosi su informazioni in suo possesso, l’autore, che come giornalista seguì il caso e continua ancora a seguirlo, capì subito che questa vicenda era legata alla guerra di spie che si stava combattendo in quei giorni. Difatti, nei mesi precedenti, vi erano stati troppi contatti, a tutti i livelli, fra il governo di Mosca e quello di Gerusalemme.
Il forte sospetto giornalistico è che il cargo trasportasse sistemi missilistici di fabbricazione russa destinati all’Iran. Sono molti, ancora oggi, pronti a giurare che dietro la sparizione della Arctic Sea ci sia stata la lunga mano del Mossad (servizi segreti israeliani), per fermare la minaccia che si nasconde dietro il nucleare iraniano.
Quando poi da Mosca, dopo la sparizione del cargo, qualcuno provò a sdoganare la storia dichiarando che il cargo fosse stato rapito da una banda di pirati che volevano un riscatto per la restituzione, i pesanti sospetti divennero certezze. Si trattava di frottole e anche frettolose, bugie tipiche di quei politici che presi con le mani nel sacco inventano qualsiasi cosa pur di non ammettere l’evidenza.
Quella del legname ben ancorato sul ponte era una mezza verità, l’altra mezza, quella che non si voleva venisse alla luce, era ben stivata nella “pancia” della nave.
La Arctic Sea, come si diceva negli ambienti giornalistici, sarebbe stata come la balena delle favole, dove nella pancia si poteva trovare di tutto.
Il giornalista decide allora di raccontare in questo libro cosa potrebbe essere accaduto e perché proprio in quei giorni a cavallo fra luglio e agosto 2009.

Chi fossero i vari Presidenti, Primi Ministri, Ministri in carica e Ambasciatori, in quel periodo, ha deciso di indicarli con i loro incarichi e non con le loro generalità.

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Comunicato sull’esito dell’incontro del Sindaco con i Commissari CariFe

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Il Sindaco Tagliani ha incontrato nel pomeriggio di oggi, presso la Residenza municipale, I commissari Carife i quali hanno hanno illustrato l’operazione in corso da parte del Fondo interbancario.
L’ intervento del Fondo Interbancario prevede l’investimento – come già preannunciato dal Sole 24 ore – di una somma cospicua che si aggira attorno ai trecento milioni: notizia ritenuta dal primo cittadino positiva sia per garantire l’attività della banca che per la tutela dei clienti.

Non sono, come é ovvio, a rischio né i depositi né i titoli; non sono state però ancora determinate le modalità di intervento.

Il Sindaco ha rimarcato, durante l’incontro, la necessità di preservare le quote di valore in capo agli azionisti: attenzione dovuta non solo per ridurre l’impatto su coloro che in passato hanno dato fiducia alla banca, ma soprattutto necessaria a garantire le migliori condizioni per la ripresa della operatività dell’ Istituto, il quale pare essere l’ obiettivo che il Fondo interbancario sta intraprendendo.

Maggiori particolari si avranno su questo ultimo aspetto a metà della prossima settimana.

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Cronacacomune: la newsletter del 29 aprile 2015

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

URP INFORMACITTA’ – Chiusure di sabato 2 maggio 2015

Chiusura straordinaria dell’URP, dello Sportello Informastranieri e dello SCA sabato 2 maggio

L’Amministrazione comunale informa che sabato 2 maggio, l’URP Informacittà e lo Sportello Informastranieri di via Spadari 2/2, e lo SCA – Sportello Centrale di Anagrafe di via F. Beretta 1, rimarranno chiusi al pubblico.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Giovedì 30 aprile alle 17.30, alla sala Agnelli in via Scienze

Di scena Andrea Pagani con il suo ultimo romanzo “La tana del coniglio”

Giovedì 30 aprile alle 17.30, alla sala Agnelli della biblioteca Ariostea (via Scienze 17), per il ciclo ‘Vetrina Letteraria’ verrà presentato l’ultimo romanzo di Andrea Pagani “La tana del coniglio” (La Mandragora, 2014). Nel corso dell’incontro parlerà con l’autore Leonardo Punginelli. Il romanzo, che vede un commento di Wu Ming 2, ruota attorno alla misteriosa identità del protagonista che si trova intrappolato in una vicenda criminale per un bizzarro incomprensibile malinteso.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Una sera di primavera. L’ora del tramonto. Un momento come tanti, quasi banale. Un uomo rientra a casa dal lavoro. Parcheggia, tira fuori un mazzo di chiavi, cerca di aprire la porta. E comincia un incubo. Non solo non riesce a trovare la chiave per aprire casa, ma d’improvviso si trova catapultato in una diversa identità, in un altrove che non riconosce, ma dove, paradossalmente, tutti lo riconoscono. Ha un nome, un lavoro, una famiglia. Peccato che non ricordi nulla…
Inizia così un’avventura parallela: da un lato la storia realistica, dall’altro una ricerca dentro se stessi, nera e misteriosa, al limite del grottesco. Con La Tana del Coniglio, Andrea Pagani costruisce una trama dove l’impossibile accade, e srotola conseguenze, con tutta la precisione di quella che siamo soliti chiamare “realtà”.
Può suonare strano, per un autore che ha sempre trovato ispirazione negli archivi e nei fatti di cronaca più inquietanti. Ma è proprio l’abitudine a fare i conti con storie vere che permette a Pagani di farci sentire ineluttabile, e quindi coinvolgente, questa irresistibile avventura.

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 30 aprile alle 11 in sala Arazzi del Municipio. Interverrà l’assessore Aldo Modonesi

Presentazione dei ‘Palii 2015’ per le gare di piazza Ariostea

Giovedì 30 aprile alle 11 nella sala degli Arazzi di palazzo municipale l’assessore al Palio del Comune di Ferrara Aldo Modonesi interverrà alla conferenza stampa di presentazione dei Palii.

Parteciperanno all’incontro il Presidente dell’Ente Palio Alessandro Fortini, Giannantonio Braghiroli, presidente della Commissione Scuola – il gruppo di lavoro dell’Ente Palio che da più di 20 anni collabora con le istituzioni scolastiche cittadine, la professoressa Simona Rondina coordinatrice del Progetto Palio del Liceo Artistico Dosso Dossi, i quattro giovani artisti che hanno realizzato i Palii e il presidente della Cassa di Risparmio di Cento C.A. Roncarati.

INTERPELLANZE – Presentate dai gruppi consiliari SEL e PD

Centrale di potabilizzazione dell’acqua di Pontelagoscuro e situazione CARIFE spa

Queste le interpellanze presentate:
– il consigliere Fiorentini (gruppo SEL) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora Caterina Ferri in merito alla centrale di potabilizzazione dell’acqua di Pontelagoscuro;

– la consigliera Soriani (gruppo PD) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani in merito alla situazione CARIFE spa.

PPI Comacchio, apertura estiva a rischio: “la Giunta prenda una posizione ufficiale”

da: oragnizzatori

Interrogazione del M5S sulla riduzione, prevista in un documento ufficiale dell’Asl di Ferrarra, del periodo di apertura del Punto di Primo Intervento. La consigliera Sensoli: “Bonaccini dice che nessun ospedale verrà chiuso e poi si tagliano i servizi fondamentali. Se c’è stato un errore nella stesura dell’atto da parte dei dirigenti sarebbe opportuno prendere dei provvedimenti”.

“La Regione prenda una posizione ufficiale sul pasticcio fatto sul Punto di Primo Intervento di Comacchio. È inaccettabile che, in un documento ufficiale dell’Asl, si paventi il taglio addirittura di un mese di apertura della struttura”. Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S, ha presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere che venga fatta chiarezza sul caso del PPI di Comacchio, per il quale l’Asl di Ferrara avrebbe chiesto l’attuazione di un piano di rimodulazione dell’attività ospedaliera dei prossimi mesi estivi, riducendo così il periodo di apertura dal 15 giugno al 1 settembre 2015, mentre lo scorso anno era stato superiore di 30 giorni (ovvero dal 1 giugno al 15 settembre 2014).
“Se questo taglio fosse confermato sarebbe una beffa clamorosa per tutti quei cittadini e turisti che ogni anno affollano quella zona e che vedono nel PPI di Comacchio un punto di riferimento importante – spiega Raffaella Sensoli – E pensare che appena ieri, davanti a tutta l’Assemblea Legislativa, il presidente Bonaccini assicurava che non avrebbe chiuso nessun ospedale, che i servizi non sarebbero diminuiti e che il diritto alla salute sarebbe stato garantito a tutti. Noi lo sosteniamo da tempo: sull’ospedale di Comacchio è in atto un clamoroso piano di depotenziamento che va avanti ormai da tempo.
A questo punto vorremmo sapere come catalogare la riduzione di un terzo del periodo di apertura del PPI di Comacchio. Come possiamo fidarci di questi amministratori se le loro promesse vengono puntualmente smentite dai fatti?”
Nell’interrogazione depositata dalla consigliera del M5S si fa rilevare che l’inserimento nel piano di rimodulazione del PPI di Comacchio è una palese contraddizione in termini, oltre che un goffo tentativo di definire quella struttura come attività ospedaliera.
“Anche se quello di Comacchio è a tutti gli effetti un servizio di emergenza-urgenza – aggiunge la consigliera Sensoli – resta il fatto che non può essere definito un PPI ospedaliero. Quindi, o i dirigenti che hanno firmato l’atto dell’Asl hanno preso un clamoroso abbaglio, oppure c’è qualcosa che non quadra del tutto.
Per questo abbiamo chiesto alla Giunta di prendere una posizione netta, confermando o smentendo quanto affermato dall’Asl. Se, come ci auguriamo, il taglio di un mese di apertura è il risultato di un errore o di un refuso allora la Giunta deve spiegarci come sia stato possibile e quali provvedimenti ha intenzione di prendere nei confronti di quei dirigenti che l’abbiano sottoscritta.
Visto che la Bonaccini e l’assessore Venturi sono abituati solo a premiarli con bonus a pioggia, magari è arrivato anche il momento di contestare loro gli errori commessi”.

A Comacchio il primo Festival internazionale di fotografia naturalistica

da: organizzatori

Nel fine settimana dall’1 al 3 maggio un evento unico, aperto ad esperti e appassionati di
fotografia e ai birdwatcher provenienti da tutto il mondo.
Nella tre giorni workshop, mostre,concorsi e soprattutto un’occasione per vivere e scoprire la natura del Parco del Delta.

Tre giorni per guardare la natura del Parco del Delta con l’occhio unicodell’obiettivo fotografico. Tre giorni per imparare i segreti della fotografia e fissare per sempre ilvolo di un uccello o un panorama mozzafiato. Tre giorni dedicati al Festival Internazionaledella Fotografia Naturalistica, un evento straordinario ed unico in Italia, che si terrà aComacchio e in tutto il Parco del Delta Emilia-Romagna dall’1 al 3 maggio.
La manifestazione è stata presentata oggi (29 aprile) nel corso di una conferenza stampa alla Manifattura dei Marinaticon i rappresentanti degli enti organizzatori e promotori: Lorenzo Marchesini e Mauro Conficoni
rispettivamente presidente e Consigliere Delegato di Delta 2000; Marco Fabbri, sindaco di
Comacchio, Armando Maniciati, vice presidente Associazione Fotografi Naturalisti Italiani e Maurizio
Tentarelli, responsabile relazioni esterne di Oasis.
Durante la conferenza è stato presentato il ricchissimo il calendario di workshop fotografici, mostre
di fotografia naturalistica internazionali, laboratori didattici, escursioni, proiezioni di documentari e
audiovisivi ed appuntamenti enogastronomici.
Tra gli appuntamenti da non mancare il Fotofestival Asferico 2015 – ANFI, giunto alla sua nona edizione, con l’apertura della straordinaria mostra fotografica del Concorso Internazionale a Palazzo Bellini di Comacchio.
Oltre ad ammirare gli scatti dei migliori fotografi naturalistici il pubblico potrà partecipare alle
diverse proiezioni di immagini ed iniziative che mostreranno flora e fauna di luoghi lontani.
Potrà così scoprire le storie di rane ed anfibi sempre più minacciate dai predatori che vivono nella foresta
Amazzonica; vivere l’inverno con i lupi dell’Appennino o gli orsi polari del Canada, ma anche volare
con la fantasia osservando le immagini delle Terre Australi al Giappone, dal deserto del Thar
all’isola di Komodo. Nel corso del Festival ci saranno due prestigiose premiazioni ai vincitori dei
concorsi fotografici indetti nei mesi scorsi: del 9° Concorso Internazionale ASFERICO 2015 e
del concorso di fotografia internazionale “Riso… e Sorriso!”. Questo concorso – ideato, organizzato e promosso da DELTA 2000 – è stato indetto per valorizzare i patrimoni culturali e naturali delle aree dove la produzione di riso è parte integrante dell’economia locale ed è fondamentale per il sostentamento giornaliero delle popolazioni. Davvero da non mancare, durante il Festival, le escursioni fotografiche e i workshop – una vera e propria scuola di fotografia a cielo aperto – con i migliori fotografi naturalistici del territorio, aperti a ragazzi e adulti, per fotografare i luoghi più interessanti del Delta: da Punte Alberete con la sua antica foresta sommersa, alle Valli di Comacchio in barca fino alla suggestiva penisola di Boscoforte.
Escursioni quotidiane anche in bicicletta, con la pedalata storico-naturalistica nelle Saline di Comacchio; in
motonave nelle Valli e fino al Delta ma anche a piedi tra le vie d’acqua di Comacchio e a Valle
Campo. Davvero un programma aperto a tutti gli appassionati di natura. Da non perdere anche le
Mostre fotografiche che inaugureranno nelle giornate del Festival e che si potranno visitare, in
alcuni casi, anche nelle settimane successive. Oltre alla Mostra fotografica del Concorso Internazionale di fotografia naturalistica “Asferico -AFNI 2015” a Palazzo Bellini ci sarà, dall’1 al 17
maggio la mostra “OASIS PHOTOCONTEST 2014” alla Manifattura dei Marinati. L’Antica
pescheria ospiterà, invece, dall’1 al 3 maggio “Dietro un click” – uno speciale con le opere
realizzate dai fotografi DELTAINFOCUS e, sempre nei giorni del Festival alla Manifattura dei
Marinati la mostra “Scatta il tuo Delta” con le 16 opere premiate del Concorso omonimo. Da
Palazzo Patringnani, infine, sarà possibile partire per ammirare, lungo le vie del centro storico della
cittadina, 120 opere fotografiche premiate del Concorso internazionale di fotografia naturalistica
“Deltainfocus” promosso dalla Fiera Internazionale del Birdwatching e del turismo naturalistico nel
corso delle edizioni 2004-2012.
Le famiglie con bambini potranno partecipare ai laboratori didattici allestiti nel Cortile di Palazzo
Bellini, ed inoltre, da non perdere le degustazioni e i laboratori enogastronomici che vedranno il
“riso” abbinato alle 17 perle ferraresi.
Anche le serate del Festival di Fotografie saranno piene di atmosfere suggestive, grazie alle
“Serate Natura” con proiezioni di Fotografia Naturalistica a cura dei più importanti fotografi del
Delta presso la Piazzetta dell’Antica Pescheria.
Il programma completo del Festival è consultabile sul sito internet www.primaveraslow.it

Simonetta Renga confermata alla guida di Economia e Management

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Si sono svolte ieri martedì 28 aprile le elezioni per la nomina del Direttore del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara, con il seguente risultato: votanti 40 su 45 aventi diritto al voto; schede bianche 2; schede nulle 0.
Risulta confermata, con 38 voti, Simonetta Renga, Ordinario di Diritto del lavoro e attuale Direttore dello stesso Dipartimento.
“Il bel risultato elettorale di ieri – commenta a caldo la Prof.ssa Renga – consegna all’Ateneo la fotografia di un dipartimento solido, unito da obiettivi nei quali si riconosce. Fra essi: l’istituzione di una rete con le imprese, il consolidamento del legame creato negli ultimi anni con gli altri dipartimenti di economia della regione, la valorizzazione del rapporto con gli enti pubblici del territorio, le associazioni e gli ordini professionali; un incremento ulteriore del livello di internazionalizzazione della didattica, della ricerca e del dottorato; l’attenzione forte ai parametri di qualità delle nostre attività e nel reclutamento del personale docente”.
“Il primo impegno importante che ci attende – sottolinea Renga – nei prossimi giorni è il lancio della nuova laurea magistrale. Quello che abbiamo cercato di fare è una delicata quadratura del cerchio nella quale convergano, in un panorama di sostenibilità ed innovazione tecnologica, le eccellenze del dipartimento, la realtà del mondo produttivo del nostro territorio e l’apertura al mercato internazionale. La laurea comprende due percorsi in italiano, Professioni e Amministrazione d’impresa e Management e Politiche Pubbliche e due percorsi interamente in inglese, Small and medium enterprises in international markets e Green economy and sustainability.
Il 5 Maggio ci sarà una giornata di presentazione in aula magna dei nuovi percorsi formativi, con il coinvolgimento delle imprese. Il commitment del Dipartimento di Economia e Management è quello di proseguire nella fase di sviluppo che stiamo attraversando, sia in termini di offerta formativa che nella ricerca: ci sono margini di miglioramento importanti, opportunità nuove che siamo determinati a cogliere. Il commitment personale del direttore: mettersi a disposizione dell’istituzione, rendere un servizio, ritenersi e sentirsi responsabile.”

Per informazioni: Maria Grazia Campantico, tel. 3351409739

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Agricoltura: dalla Regione 1 milione 765 mila di euro alle organizzazioni di produttori

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Entro il 29 maggio la presentazione delle domande. Caselli: gioco di squadra con il Psr per aumentare la competitività

Le risorse serviranno a sostenere l’attività di assistenza tecnica , di formazione e informazione svolta dalle Op nei confronti dei produttori agricoli per migliorare la competitività, l’integrazione di filiera, la qualità e la sostenibilità ambientale delle produzioni. L’intervento regionale ha avuto il via libera della Commissione europea in quanto aiuto di stato conforme a quanto stabilito dal regolamento europeo n. 702 del 2014 ed è rivolto a tutte le organizzazioni di produttori presenti in Emilia-Romagna escluse quelle del comparto ortofrutticolo (che possono usufruire di specifici interventi): dal lattiero-caseario, al settore cerealicolo, a quello apistico.

“In concomitanza con il nuovo Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020, un altro intervento molto importante per la nostra agricoltura – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli – gli aiuti verranno assegnati a interventi che siano in linea con gli obiettivi del Psr, proprio per rafforzare il gioco di squadra di tutto il sistema verso un unico obiettivo: maggiore competitività, maggiore organizzazione, più reddittività per i produttori.”

Come verranno erogati i contributi

Le risorse sono destinate a finanziare azioni di informazione e formazione, oltre che di consulenza tecnica delle Op nei confronti delle aziende agricole, socie o non. Potranno essere assegnate dal 2015 al 2020 e potranno finanziare il 50% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 130 mila euro all’anno per le organizzazioni con un numero di soci superiore a 5mila. Le domande per l’anno in corso vanno presentate entro il 29 maggio 2015.

Per informazioni sul provvedimento (determinazione n. 5261 del 28 aprile 2015) e sulle modalità di presentazione delle domande:
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/produzioni-agroalimentari/temi/miglioramento-della-filiera/costituire-una-organizzazione-di-produttori-per-tutti-i-settori-escluso-lortofrutta

Copparo: progetto Gruppi Cammino

da: ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Presentato in conferenza stampa il progetto dei Gruppi Cammino, nati all’interno della Casa della Salute di Copparo. A illustrare l’iniziativa l’assessore alla sanità Franco Miola e il dirigente Igiene Pubblica dell’AUSL di Ferrara Aldo De Togni; presenti Salvatore Pece di Auser, Saverio Menna di Avis e Gianfranco Gnani di Anteas.
Nella sua introduzione l’assessore Miola ha parlato dell’importanza della camminata, non solo come prevenzione (rischio cardiovascolare) ma come cura di alcune patologie croniche.
Il progetto si rivolge a tutti i cittadini che per diverse ragioni non hanno nella pratica quotidiana il movimento fisico.
Aldo De Togni ha illustrato il progetto definendolo uno strumento che aiuta a “guadagnare salute”. Un Gruppo Cammino sono persone che si mettono insieme e effettuano un percorso di circa 4-6 chilometri, coadiuvati da un tecnico laureato in Scienze motorie, che insegna loro le tecniche per una buona ed efficace camminata veloce, cioè con un ritmo che va dai 4 ai 6 chilometri orari.
I primi gruppi saranno pronti a partire nei prossimi giorni e sono previste due uscite a settimana. Le iscrizioni e informazioni presso la Casa della Salute di Copparo, all’ambulatorio H12, dove il personale infermieristico darà le opportune istruzioni. L’obiettivo è quello di far avvicinare le persone che non fanno attività fisica, insegnando le tecniche corrette per poi poter proseguire autonomamente e con costanza nella pratica della camminata veloce.

Con Expo arriva la app “Farmersforyou” per portare i turisti nelle aziende agricole

da: ufficio stampa Coldiretti

Con l’apertura di EXPO arriva anche la nuova applicazione targata Coldiretti per “catturare” i turisti che oltre alla sosta alla esposizione universale vorranno conoscere meglio il territorio italiano, i suoi prodotti e chi li fa.
Per l’inaugurazione dell’Expo arriva “Farmersforyou” la prima App per indicare ai visitatori italiani e stranieri dove dormire, mangiare o acquistare prodotti direttamente dagli agricoltori con oltre 10mila riferimenti. L’obiettivo è “catturare” quell’esercito di turisti che, secondo un’analisi Coldiretti su dati Jfc, dedicheranno il 67 per cento del loro tempo per visitare “altro”, oltre alla grande manifestazione milanese. L’App è il nuovo servizio di Coldiretti per mettere in connessione gli imprenditori agricoli italiani con i nostri connazionali e con i cittadini di tutto il mondo che si recheranno in Italia. Infatti l’App, in versione italiana e inglese a seconda della lingua impostata sullo smartphone o sul tablet, permette di accedere a tutta la rete di Campagna Amica, il più grande circuito europeo di vendita diretta degli agricoltori.
“L’Expo avrà veramente successo solo se sapremo create le condizioni per prolungare il soggiorno dei visitatori stranieri al di fuori dell’area espositiva di Milano con nuove attrazioni lungo tutta la Penisola nelle città e nelle campagne”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “l’Italia può contare su un patrimonio alimentare e ambientale unico per lasciare della permanenza in Italia un ricordo indimenticabile”.
Sarà possibile scegliere gli agriturismi dove poter soggiornare nei più bei paesaggi della campagna italiana, i mercati di Campagna Amica, le fattorie, e le botteghe dove poter acquistare il vero made in Italy agroalimentare, ma anche i ristoranti che offrono menù con prodotti acquistati direttamente dagli agricoltori di Coldiretti. L’App ha un sistema di ricerca per settore, su base regionale o anche provinciale. In ogni scheda l’utente troverà informazioni riguardanti, i prodotti che si possono acquistare, una selezione delle eccellenze, la mappa per raggiungere il luogo, gli orari di apertura e chiusura, immagini e molto altro.
Previsto anche il servizio “around me” che geolocalizzando l’utente gli permette di visualizzare in un raggio di 30 km tutto ciò che è presente intorno alla sua persona. L’App sarà scaricabile a partire dal primo maggio, in occasione dell’inaugurazione di Expo 2015 sia su Apple store che Google play.
Inoltre – conclude Coldiretti – “Farmersforyou” sarà tra le App disponibili con Tim2go (http://www.tim2go.tim.it/), il nuovo servizio di tablet sharing realizzato da Tim in collaborazione con Samsung per rendere indimenticabile l’esperienza della visita a Expo 2015 grazie alla possibilità di noleggio di un tablet Samsung Galaxy Tab S 8.4”, dotato di connettività ultraveloce illimitata 4G Lte di Tim utilizzabile sia all’interno che all’esterno dell’area espositiva, che permetterà loro di lasciare a casa mappe, guide turistiche, macchine fotografiche e videocamere.

“Ambiente, Sagre e Territorio” : siglato accordo quadro Ascom/Fipe Confcommercio e UNPLI

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Una concreta collaborazione per la valorizzazione del territorio attraverso le sagre autentiche e di qualità: un impegno comune siglato nel corso di un accordo quadro che ha visto firmatari oggi (29/04) da un lato Ascom Confcommercio Ferrara, la Fipe e dall’altro la UNPLI (Unione delle Pro Loco ferraresi che sul territorio raccolgono oltre trenta sodalizi).
“Questo accordo che oggi firmiamo – spiega Matteo Musacci presidente provinciale della Fipe Confcommercio – è la prova provata che intendiamo lavorare fianco a fianco del territorio per la sua valorizzazione e promozione enogastronomia seguendo i canoni della cultura dell’ autenticità ed originalità.
Con UNPLI abbiamo stabilito un percorso comune e condiviso che ci permetterà di presentare anche all’interno delle sagre gestite dalle Pro Loco firmatarie eventi – ad esempio le Disfide del Gusto – come ulteriore veicolo di conoscenza delle professionalità dei nostri operatori del territorio”.

“Con questo accordo di collaborazione – commenta dal canto suo il presidente provinciale delle UNPLI Enzo Barboni – si apre un interessante dialogo con l’Ascom di Ferrara e i suoi commercianti in un nuovo contesto degli Eventi, in particolare sulle Sagre, l’enogastronomia, i prodotti e i piatti tipici, interpretando le nuove direttive presentate recentemente dalla Camera di Commercio.
Il nuovo quadro normativo sul Terzo settore, la legge sulle Pro Loco che andranno in discussione, a breve, nell’assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, saranno riferimenti utili per gli operatori del settore e per la funzione di promozione ed accoglienza sul Turismo, una primaria missione per la valorizzazione e l’animazione dei tanti localismi.Metteremo insieme ad Ascom in rete le nostre 32 Pro Loco ferraresi con i commercianti del territorio, un accordo utile per fare, insieme, futuro”.
La conclusione è nelle parole di Davide Urban, direttore generale di Ascom Confcommercio che spiega: “La sinergia con con UNPLI si allarga anche ai settori dei notri servizi in tema di contabilità, paghe, sicurezza sul lavoro ed ambiente, formazione professionale e come detto di valorizzazione.
E’ possibile anzi consigliabile lavorare insieme quando si condivide un sistema comune di regole che certiificano legalità, rispetto dell’ambiente e tutela nel contempo sia gli operatori, le Pro Loco ed il consumatore finale. In questa direzione abbiamo sempre lavorato ed ora abbiamo con UNPLI un partner prezioso in più”.
Ha infine salutato con soddisfazione l’accordo il presidente regionale di UNPLI Stefano Ferrari che ha sottolineato: “Questo è il primo esempio positivo di accordo siglato a livello regionale e che utilizzeremo come apripista per altre realtà”.

L’iniziativa odierna è inserita nell’ambito degli Ascom Days (il programma completo sul sito associativo www.ascomfe.it) che si svilupperanno da oggi (29 aprile) al 14 maggio tra le sedi di Ferrara e Comacchio con iniziative, eventi, seminari sul tema dell’Innovazione, Internazionalizzazione (e non solo) che coinvolgeranno operatori, istituzioni in un percorso culturale completo. Continua così l’impegno concreto di Ascom per la promo valorizzazione del territorio, degli imprenditori e delle loro imprese.

Pubblicate due nuove guide per le imprese per capire meglio la nuova PAC e la condizionalità

da: ufficio stampa Coldiretti

Con l’intento di offrire alle imprese agricole italiane una chiave di lettura da applicare nella propria azienda, Coldiretti ha predisposto due guide dedicate alla nuova PAC ed alle misure della condizionalità che dovranno essere rispettate per accedere ai contributi comunitari. Tutte le informazioni su http://riformapac.coldiretti.it/

Fornire agli imprenditori agricoli uno strumento aggiornato sulle ultime scelte fatte a livello nazionale ed europeo in materia di Politica Agricola Comune, come ad esempio l’approvazione a Bruxelles, il 23 aprile scorso, della modifica del regolamento comunitario che permetterà all’Italia di richiedere la proroga al 15 giugno per la domanda Pac 2015.
È questo l’obiettivo che si intende raggiungere con la pubblicazione de “La Pac 2014-2020. L’evoluzione normativa”, che integra e completa l’opuscolo già realizzato con le ultime novità introdotte dai decreti ministeriali e le circolari Agea approvati tra gennaio e marzo 2015.
Calcolo del valore unitario nazionale, trasferimento dei titoli, premi per il sostegno accoppiato, il greening, i confini dell’attività agricola sono alcuni dei temi che tali atti normativi hanno disciplinato e che questa brochure affronta per fornire, come sempre cerca di fare Coldiretti, un servizio utile e tempestivo ai propri associati.

L’attività informativa è, inoltre, arricchita con la pubblicazione “La condizionalità: le regole nazionali”. Una guida di facile consultazione per conoscere gli impegni e i divieti, definiti dal Decreto Mipaaf n.180 del 23 gennaio 2015, che le aziende agricole devono rispettare. L’ambito di applicazione della condizionalità spazia, infatti, in diversi settori e, vista la varietà della discipline trattate, la guida consente di individuare gli impegni in relazione alla tipologia di azienda condotta.
La pubblicazione, che propone una panoramica su cosa è la condizionalità, chi è tenuto a rispettare gli impegni, la durata di questi ultimi, l’integrazione con il greening e lo Sviluppo Rurale, il quadro normativo, gli adempimenti relativi al mantenimento dei pascoli permanenti, le modalità di svolgimento dei controlli, illustra le regole definite a livello nazionale.
Le Regioni e le Province Autonome devono recepire con propri provvedimenti gli impegni applicabili a livello territoriale, con la possibilità di definire eventuali deroghe nei limiti previsti dal decreto.
Entrambe le brochures sono state realizzate nell’ambito del progetto di informazione sulla Politica Agricola Comune “La nuova Pac. Tra sostenibilità e innovazione”, realizzato da Coldiretti con il contributo dell’Unione Europea. I due prodotti sono gratuitamente scaricabili anche sul sito http://riformapac.coldiretti.it/.

Agricoltori protagonisti ad Expo

da: ufficio stampa Coldiretti

I ruoli degli agricoltori italiani ed i primati dei nostri prodotti in mostra al padiglione di Coldiretti ad EXPO Milano 2015. Emilia-Romagna e Ferrara presenti a giugno e settembre.
La presenza di Coldiretti a Expo Milano 2015 ha l’obiettivo di raccontare il legame tra l’economia e la società italiana e i suoi agricoltori, soffermandosi sul molteplice ruolo che essi svolgono: di produttori di beni, di custodi della bellezza della campagna italiana, di innovatori di prodotto, di propulsori delle comunità locali.
Un racconto che, all’interno di un allestimento che illustra la bellezza del contesto e della ricchezza produttiva italiana, punta tutto su elementi esperienziali facendo entrare fisicamente il visitatore nel mondo vero dell’agricoltore, preferendo la chiave della relazione materiale.

Nel Padiglione della Coldiretti lungo il Cardo saranno presenti i nostri agricoltori per costruire un contatto diretto, vivo e concreto con i visitatori in un ambiente segnato dagli odori, i colori, le luci, le asprezze e le armonie della campagna italiana.
Contemporaneamente metteremo in campo, anche in questo caso, un principio per noi basilare di democrazia economica, offrendo l’opportunità a una molteplicità di aziende di far conoscere i propri prodotti ed il lavoro necessario per ottenerli.
Nel Padiglione racconteremo “i primati” della nostra agricoltura, valorizzandone le “radici”, le premesse, le storie, le scelte che li hanno generati, il legame con il territorio, le persone che li curano, i giovani che li rinnovano i territori e le biodiversità che li nutrono, le tecniche, le innovazioni, le comunità che alimentano.
All’autentica ristorazione contadina, accompagnata da dimostrazioni e laboratori, sarà dedicato uno spazio nel Roof garden con gli agricoltori di Campagna Amica che a rotazione regionale presenteranno i piatti dell’autentica tradizione nazionale.
Il roof garden sarà anche ambientazione di incontri e molteplici iniziative che comporranno, assieme agli eventi di Coldiretti negli altri spazi di Expo, un ricco palinsesto di eventi sui temi legati all’agroalimentare e all’alimentazione.
In questo contesto ci sarà una turnazione delle presenze per le diverse regioni italiane e Ferrara sarà presente insieme alle altre province della regione Emilia-Romagna a giugno (dal 8 al 14) ed a settembre (dal 21 al 27), rappresentando anche con la presenza diretta di produttori agricoli le eccellenze dei nostri territori e le peculiarità della nostra agricoltura.
Un’Italia, quella che Coldiretti schiera a Expo, fatta da oltre un milione e mezzo di agricoltori che ogni giorno producono il meglio del Made in Italy e che sono le radici, il tronco e i rami dell’Albero della Vita, l’icona dell’Esposizione universale che debutterà il primo maggio prossimo e di cui Coldiretti ha voluto essere promotore.
Dall’ “Albero della vita” nascono i primati del Made in Italy alimentare che può vantare il maggior numero di certificazioni a livello comunitario, la leadership per numero di imprese che coltivano biologico, ma anche il primato nella creazione di valore aggiunto per ettaro e quello nella sicurezza alimentare mondiale con la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma, senza dimenticare la ‘sostenibilità` dal punto di vista ambientale data la ridotta emissione di gas ad effetto serra.
In sintesi Coldiretti ad Expo proporrà la rappresentazione plastica del modello di sviluppo che ha caratterizzato l’agricoltura italiana in questi anni, partendo dal suo rapporto con i consumatori, per arrivare alla distintività dei suoi prodotti, nella certezza di offrire al pianeta un modello sostenibile e replicabile.

Gargano “Finalmente un libro che ricolloca l’irrigazione come fattore produttivo determinante per il futuro del paese”

da: ufficio stampa A.N.B.I.

Massimo Gargano (Direttore Generale Anbi): “Finalmente un libro, un libro che ricolloca l’irrigazione come fattore produttivo determinante per il futuro del paese”

“E’ un volume importante, che ricolloca l’irrigazione come fattore determinante per lo sviluppo economico, oltre che ambientale del territorio”: è questo il commento di Massimo Gargano, Direttore Generale ANBI (l’associazione cui fanno riferimento i circa 120 consorzi irrigui e di bonifica operanti in Italia), intervenuto alla presentazione del volume “L’acqua in agricoltura”,avvenuta a Roma, al Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali (Mi.P.A.A.F.).

“E’ un libro utile soprattutto per coloro, come la classe politica, che devono farsi carico di scelte determinanti per il futuro modello di Paese, il cui perno deve essere il territorio, per il quale acqua ed irrigazione sono elementi indispensabili. In questo quadro – prosegue Gargano – operano, a pieno titolo, i Consorzi di bonifica fautori, attraverso l’ANBI e grazie al sostegno di Mi.P.A.A.F. e I.N.E.A. (Istituto Nazionale Economia Agraria), del sistema irriguo esperto Irriframe, capace di ridurre fino al 25% il fabbisogno idrico colturale.”

“Irriframe” , oggi attivo in 11 Regioni su una superfice pari a 1,6 milioni di ettari, permette già un risparmio idrico annuo pari a circa 500 milioni di metri cubi d’acqua e sarà una delle eccellenze made in Italy, che saranno presenti all’Expo 2015 a Milano.

Terremoto in Nepal, Bassi: “Solidarietà alla popolazione, sconforto anche per la distruzione del patrimonio monumentale Unesco”

“Accanto all’immane tragedia che ha causato migliaia di vittime, c’è da considerare anche il dramma della distruzione del patrimonio Unesco fra le conseguenza del drammatico terremoto che ha colpito il Nepal”. Lo sottolinea Giacomo Bassi, presidente dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco, esprimendo solidarietà alla popolazione colpita e preoccupazione per la perdita di preziose testimonianze di inestimabile valore storico. “Dalle dichiarazioni del rappresentante Unesco in Nepal apprendiamo che, in alcune aree del Paese, il danno è immane: risulta siano crollati fra gli altri anche edifici storici della Valle di Kathmandu così come completamente distrutta appare la maggior parte dei templi della antica piazza Durbar. Significative al riguardo considero le parole del direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova, la quale rassicura che l’Unesco è pronta ad aiutare il Nepal nella ricostruzione, consapevole dell’importanza che la cultura riveste in un percorso di recupero dell’identità e della fiducia nel futuro”.

ELZEVIRO
La ballata di Mackie Messer

Sempre più convinto proustianamente del valore dei “nomi”.
Possibile che ci siano due Matteo? L’uno che indossa la felpetta nera e l’altro che s’incorona signore indiscusso dell’Italia delle meraviglie?
Possibile che il B. nazionale affidi ogni decisione alla Maria Rosaria: busto robusto, labbra a canotto gonfiato, capelli da tredicenne scossi da scatti improvvisi mentre fa strada guardandosi addietro e precedendo il Signore della Terra di Mezzo.
E le due Deboreh (h finale of course)? L’una a difender con contenuto furore friulano l’operato del Matteo Uno; l’altra più in ombra ma pur ugualmente “incattivita”.

S’allontana nell’epurazione il rumor di ferraglia del drighignìo dei denti della Daniela leggermente appannato mentre l’urlo del Genovese si fa fioca eco di un tempo trionfale. Ma imperterrito nel “doppio” creato da Crozza e da lui ormai indivisibile, il Brunetta (qui vale il cognome e non il nome) avvolto in sciarpette di seta minaccia sfracelli dopo aver guardato con occhio furbetto l’intervistatore. Con il viso che esprime eterno stupore il prode Orlando scende dall’Ippogrifo/Presidenza per controllare il luogo degli amori di Angelica e Medoro ma nulla gli vale ascoltar le gesta della regina e dell’umile fante raccontate dai pastori/parlamentari.
E dai profondi meandri di memorie recenti s’alza e si diffonde nell’emiciclo una canzonetta ai suoi tempi assai celebre il cui ritornello ossessivamente recita: “E Pippo, Pippo non lo sa” mentre Speranza, ultima spes, cerca di salvare l’unità.
Se sapessi scrivere, che bel romanzo mi piacerebbe imbastire! Un racconto che si svolge nell’Itaglia terra di navigatori della politica e degli intoccabili.

A nulla valgono le dure prese di posizione del pastor delle greggi Pd che dichiara asseverativamente (avverbio fuori moda ma meglio dell’impronunciabile “assolutamente”) che con la fiducia o la va o la spacca e la tragicommedia volge al peggio con i forbiti e vibrati discorsi dei pentastellati mentre il dio Saturno/Bersani mangiator dei figli confabula con la Rosy e pensa a quale metafora affiderà il suo messaggio fatto di vangeli apocrifi.

Poi bruscamente sei riportato in terra. Dalla violenza della natura leopardianamente indomabile. E e pensi alla retorica politica sulla tragedia del Nepal e ti accorgi come direbbe lui, Giacomino, della “vanità” del tutto e ti domandi: “Ma a che gioco giochiamo?”

Li vogliamo bombardare o accogliere i rifiuti della terra? Il pastore d’anime a ‘Ferara’ dichiara che ogni turbamento e scivolamento dall’ortodossia è colpa, e unica colpa, dell’Illuminismo e reprime con severa dittatura ecclesiale l’opera dei don Bedin di turno. Un biondo invasato mostra in tv la sua fabbrica protetta da cartelli simil-veri che impediscono l’accesso ai Rom. Dentro, una sbalorditiva serie di armi con bersagli per esercitazioni e, secondo l’elegante idioma delle valli lombarde, dichiara che i rom vadano “fori dalle balle”. Per avvalorare la sua tesi chiama uno spaurito operaio dell’Est che non risponde e ti guarda come se fosse nel cerchio degli ignavi.

Si pensa ancora che il nostro paese possa recuperare il senso di una dignità che è soprattutto chiarezza. Alte s’alzan le strida dei gabbati possessori delle azioni Carife. E come in un cerchio dantesco si rincorrono le parodie il cui significato suona: “Riproduzione scadente e ridicola di ciò che una cosa, una persona o un’istituzione dovrebbe essere in realtà”. Mai spiegazione suona più veritiera: le parole-le cose. Ma qual è la ragione per cui una banca diventa una parodia? Le spiegazioni sono molteplici e tutte valide. Ormai siamo rassegnati al fatto che almeno non si tocchi il personale e il lavoro. Chiedere una banca del territorio fa parte di quella parodia che da troppo tempo coinvolge tutta la città intera con un misto di maldestra e pericolosa fiducia nelle magnifiche sorti e progressive.

Troppo severo il giudizio? Troppo figlio di una visione “intellettuale”?
Può darsi.
Eppure da lontano l’eco rimanda una parola, ripetuta ossessivamente che si perde tra le valli in fior, dall’Alpi allo Stretto. Eticaaaaaa.
Siamo ancora in tempo a trasformare l’eco non in un nome vano senza soggetto ma più umilmente in una direzione di vita e di comportamento.

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Accordo Regione-Inail: percorsi riabilitativi più veloci per i lavoratori e riduzione dei tempi di attesa

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Accordo Regione-Inail: percorsi riabilitativi più veloci per i lavoratori infortunati, o con malattia professionale, e riduzione dei tempi di attesa

Ricetta medica del Servizio sanitario anche per i medici Inail, integrazione e condivisione dei sistemi di prenotazione Cup, percorsi specifici per favorire l’erogazione tempestiva delle prestazioni ai lavoratori. Regione Emilia-Romagna e Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) hanno firmato un accordo triennale che introduce alcune novità tecnico-operative nei percorsi di riabilitazione dei lavoratori che hanno subito infortuni sul lavoro o con malattie professionali.
Si tratta del primo accordo di questo tipo in Italia tra una Regione e l’Inail. L’obiettivo è particolarmente ambizioso: l’insieme degli interventi previsti consentirà, da un lato, di velocizzare le procedure e l’erogazione delle prestazioni, incidendo direttamente sui tempi di attesa dei lavoratori e assicurando un rapido reinserimento socio-lavorativo. Dall’altro, l’integrazione dei processi tra Inail e Servizio sanitario permetterà un’analisi più esaustiva e agevole della domanda di prestazioni riabilitative legate agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali, e favorirà un più puntuale controllo della spesa.
Cosa cambierà in concreto per il lavoratore o la lavoratrice? Oggi per le prestazioni a carico del Servizio sanitario nazionale (per esempio, la visita fisiatrica o la visita ortopedica) i lavoratori, dopo essere stati visitati dal medico dell’Inail, devono rivolgersi al proprio medico di famiglia per la prescrizione della visita e, successivamente, prenotare la terapia riabilitativa. Grazie alle novità introdotte dall’accordo, lo stesso medico Inail prescriverà la visita al lavoratore indicando la classe di priorità nella ricetta. La visita sarà prenotata direttamente dall’Inail rendendo più tempestivo il percorso. Per quanto riguarda  l’integrazione e la condivisione dei sistemi di prenotazione Cup, la Regione Emilia-Romagna si impegna attraverso le Aziende sanitarie a stipulare appositi accordi con le Direzioni territoriali Inail.
Questo è il terzo accordo siglato da Regione Emilia-Romagna e Inail, dal 2013 a oggi, e rappresenta un ulteriore passo avanti in tema di tutela dei lavoratori. Le prestazioni riabilitative per un infortunio sul lavoro o per una malattia professionale inserite nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e prescritte sul ricettario regionale sono a carico del Servizio sanitario, mentre quelle integrative (Lia, Livelli integrativi di assistenza, per esempio idromassoterapia, ginnastica vascolare in acqua, linfodrenaggio manuale) sono a totale carico dell’Inail.

Samantha Cristoforetti, conclusi con successo gli esperimenti in orbita di Drain Brain

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

La sperimentazione Drain Brain è uno degli obiettivi scientifici più impegnativi della Missione FUTURA dell’ASI che vede impegnata l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti sulla Stazione Spaziale Internazionale

Ferrara, 29 aprile 2015 – Con l’ultima delle tre sessioni previste dal programma sperimentale, si è conclusa con successo la raccolta dei dati in orbita di Drain Brain, uno degli esperimenti della missione FUTURA dell’Agenzia Spaziale Italiana. Samantha Cristoforetti, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea e capitano pilota dell’Aeronautica Militare, ha indossato i sensori pletismografici che hanno misurato il flusso del sangue verso il cuore ed eseguito gli esercizi muscolari e di respirazione previsti dal protocollo scientifico. Successivamente AstroSamantha ha eseguito una ecografia vascolare su se stessa, con la guida remota del PI dell’esperimento, il Prof. Paolo Zamboni dell’Università di Ferrara, tele-collegato con la Stazione dal centro di controllo ASI presso Kayser Italia.

I dati raccolti seguono l’analoga sessione di raccolta combinata di dati pletismografici ed ecodoppler effettuata il 23 febbraio e le sessioni di ecodoppler del 28 novembre e pletismografica del 19 gennaio. Le prime due sessioni erano state effettuate separatamente a causa del ritardato arrivo a bordo dello strumento realizzato dell’Università di Ferrara. Il primo dei modelli costruiti per l’utilizzo a bordo era andato distrutto nell’incidente del veicolo Orbital 3 di ottobre 2014. Prontamente rimpiazzato da un secondo modello, lo strumento utilizzato per l’esperimento è arrivato a bordo della ISS a gennaio 2015 con il veicolo SpX-5.

Il Prof. Zamboni ha espresso grande soddisfazione al termine della sessione odierna: “Il complesso di questi esperimenti permette di fotografare con strumentazioni innovative progettate in Italia, la funzione circolatoria di cuore e cervello, fornendo dati fino ad ora mai registrati sugli astronauti in orbita. Fino ad oggi le informazioni ricevute dai nuovi strumenti si potevano ottenere solo con metodiche invasive o esponendo i soggetti a radiazioni. Questa sperimentazione ha delle potenziali ricadute diagnostiche nel settore della telemedicina poiché dimostra che strumentazioni non invasive sono in grado, senza controllo medico in loco, di inviare informazioni molto preziose ad un centro medico qualificato che si trova a distanza”.

“Va sottolineata la complessità dell’esperimento Drain Brain che ha richiesto un elevatissimo livello di coordinamento tra il team scientifico, quello di supporto ingegneristico, e i team di supporto degli strumenti di bordo utilizzati per l’esperimento”, prosegue Salvatore Pignataro di ASI, Direttore della Missione Futura e Responsabile del Programma Drain Brain. Il protocollo scientifico prevedeva l’utilizzo simultaneo della strumentazione sviluppata dall’Università di Ferrara e di tre altri strumenti diagnostici presenti a bordo, un elettrocardiografo, un ecografo e lo spirometro. Durante le operazioni a dare supporto a Samantha erano collegati i centri responsabili degli strumenti, dislocati in Danimarca e negli Stati Uniti, tutti sincronizzati sulle istruzioni del centro di controllo ASI della Missione Futura. Presso l’USOC (User Support and Operation Control) di Livorno, hanno coordinato le attività e risposto alle chiamate del controllo delle operazioni del Marshall Space Flight Service gli operatori di Kayser Italia.

LA SEGNALAZIONE
Fumetti, mostra-mercato e un mondo di sapori per l’International week di Smiling

E’ dedicata al cibo, in perfetta linea con l’Expo di Milano, la sesta edizione dell’ International week organizzata dallo Smiling, liceo internazionale privato. Materne, primarie, medie e superiori sono impegnate fino a giovedì nel produrre, esporre e vendere i lavori realizzati nelle classi. Trecento studenti di tutte le età hanno partecipato all’iniziativa, che giovedì pomeriggio si chiude con una grande festa delle famiglie degli allievi nell’istituto di via Roversella, dove ogni classe allestisce un proprio stand. “Con gli incassi acquisteremo materiale didattico come è successo negli anni passati”, spiega la preside Caterina Azzini. Le abitudini alimentari da una parte all’altra del mondo sono state il cuore dell’International week, durante la quale i bimbi hanno realizzato diversi loghi per dare un’immagine a Food Stock, l’appuntamento con il cibo, le sue tradizioni e l’inevitabile ventaglio di temi che implica a seconda della latitudine.

“Durante la settimana il menù della scuola ha proposto prodotti a Km 0, abbiamo usato pasta di casa nostra, la Ricci, e proposto piatti a base di spezie, come patate alla curcuma, una ricetta creola e altre a base di legumi”. Un mondo di sapori, ma anche un modo per conoscere abitudini diverse dalle nostre, perché il cibo è cultura, ci rappresenta, ci descrive, ci racconta. E bimbi e adolescenti lo hanno raccontato scrivendo storie e fiabe racchiuse in libri scritti e disegnati per l’occasione, preparando mattonelle di burro alle erbe, candele di cera d’api, cioccolatini avvolti in fantasiose confezioni di carta e coltivando piante aromatiche. “Sono stati toccati moltissimi temi legati all’alimentazione e ai consumi, compreso quello della carne, che in questa parte del mondo mangiamo in quantità eccessive”, dice la preside. Tra loghi, libri e torte, sfornate dalla cucina dello Smiling, c’è anche l’esposizione delle tavole della parodia dell’Inferno di Dante, realizzate da terza e quarta delle primarie.

Quel gran coniglio di Dante

L’inferno visto dai bambini è un ospedale, il gran poeta un coniglio bianco, vestito di rosso con tratti manga e un’incurabile svenevolezza, la sua guida Virgilio è una tigre avvolta in un camice da medico, con sé ha una valigetta dentro la quale conserva diverse cose, tra cui un formaggio puzzolente da passare sotto il naso del sommo malato per farlo rinvenire, nonché la metà di un prezioso antidoto che va combinato con la parte mancante. “L’idea della parodia è nata da esigenze di programma, si dovevano spiegare il discorso diretto e il genere umoristico”, raccontano Paola Cirelli e Angela Barioni le insegnanti delle due classi coinvolte. Così, una volta la settimana, il progetto ha preso forma, si è trasformato in coloratissime vignette con i dialoghi tra i due protagonisti e i ricoverati.
Sono stati i bambini a scegliere e votare il luogo in cui collocare l’Inferno al centro del quale è posto un gran frigorifero, guardato a vista da un supercattivo, che di tanto in tanto afferra un dannato di passaggio e lo trasforma in un cubetto di ghiaccio.

Dante4 dante3La fantasia è tanta, è parte di un gioco ed è l’antidoto alla serietà con cui in futuro si dovrà affrontare il padre della lingua italiana. Nel frattempo il viaggio di Dante, alla ricerca di una cura per guarire dalla svenevolezza, si snoda tra un reparto e l’altro, dove i “maldannati” soffrono di codite, di contrariosi, di avvocatosi, di giraffite e così via. Sulle tavole, formate da quattro disegni ciascuna, spiccano ometti e animali dal collo lunghissimo sdraiti sui letti, alcuni si mordono ininterrottamente la coda, altri dicono il contrario di quello che pensano e altri ancora difendono posizioni indifendibili. Ad ogni incontro tra il poeta e un maldannato corrisponde un indizio per scoprire dove si trova parte della medicina di cui ha bisogno per rimettersi dal suo problema. Il fumetto procede via via fino al megafrigorifero nel quale è conservata l’altra metà dell’antidoto alla svenevolezza.

“Ci aspettavamo che i bambini identificassero l’inferno con la scuola, la loro scelta ci ha sorprese”, dicono le maestre. I tempi cambiano. Una cosa però resta sempre uguale: all’inferno finiscono i parenti più stretti, sorelle, fratelli e nonne. Con gran sollievo delle maestre, che pensavano di essersi guadagnate l’eterna ibernazione.

Giovedì 30 aprile 2015 l’ultima cena della rassegna gastronomica “Visit Ferrara a tavola” all’Osteria della Campana

da: Consorzio Visit Ferrara

Giovedì 30 aprile 2015 l’ultima cena della rassegna gastronomica “Visit Ferrara a tavola” all’Osteria della Campana

È il carciofo il protagonista dell’ultimo appuntamento con “Visit Ferrara a tavola: i giovedì dei sapori ferraresi”, la rassegna gastronomica ideata dalconsorzio Visit Ferrara – che mette insieme più di 80 operatori turistici di tutta la Provincia – per deliziare gli ospiti con cene a tema, incentrate sui prodotti e le ricette tipici del territorio, in 5 ristoranti della cittàGiovedì 30 aprile 2015 sarà servita all’Osteria della Campana l’ultima cena della rassegna con un menu dedicato al “Carciofo in veste locale”. L’antipasto sarà a base di tortino di carciofi in salsa di panna e parmigiano, il primo consentirà ai commensali di assaporare lavagnette ai carciofi e cotto di Praga, il secondo porterà in tavola arrotolato di coniglio ai carciofi con contorno di patate. Le pietanze saranno accompagnate da vini bianco e rosso. Il prezzo è di 20 euro a persona. Il 30 si conclude dunque il goloso ciclo di incontri gastronomici dedicati alla cucina locale, che hanno visto il 19 marzo un menu sul vino delle sabbie, il 26 marzo sui sapori del ferrarese riscoperti in veste vegana al Ristorante Scaccianuvole, tra cui la canapa, il 2 aprile una serata dedicata ad un ideale percorso culinario “dalla valle al mare” al Ristorante Orsatti 1860, il 9 aprile alla zucca alla Trattoria da Noemi e il 16 al couscous presso il ristorante 381 Storie da Gustare.

Tutte le serate sono state raccontate attraverso le immagini diffuse con maestria dagli Instagramers Ferrara, i quali hanno anche lanciato unchallenge fotografico intitolato #saporitipicife2015 che ha permesso all’autore che ha ricevuto più like nelle foto pubblicate di essere premiato con un voucher per prender parte all’appuntamento gastronomico del 30 aprile. Si tratta di @fabio33, vincitore sul filo di lana della sfida con @cheru65. A partecipare attivamente sono stati 25 instagramers, che hanno pubblicato circa 170 foto. E a proposito di fotografia,  la cena di giovedì sarà anche occasione per osservare le immagini selezionate dalla rubrica #magnafe esposte nell’Osteria della Campana in una interessante mostra davvero per tutti i gusti.

Si può prenotare contattando telefonicamente il ristorante oppure online sul sito del consorzio www.visitferrara.eu

Alfredo Pini presenta “Panta Rei”

da: Bottega d’arte Lacerba

Alfredo Pini presenta, nelle sale del Camerone del rinascimentale palazzo Scroffa a Ferrara, una mostra personale composta da più di venti opere relativa alla sua ultima produzione

Il titolo della mostra, “Panta Rei”, celebre aforisma attribuito al filosofo greco Eraclito, racchiude il concetto del divenire, del cambiamento, del movimento continuo, è il tema attorno al quale gravita la sua ultima ricerca artistica e tutte le opere presentate sintetizzano questo pensiero.

La mostra sarà presentata il 9 maggio dal critico d’arte Paolo Orsatti, che ha curato anche la realizzazione del catalogo relativo all’evento.

 

In provincia di Ferrara uffici postali regolarmente aperti nella mattinata di sabato 2 maggio

da: Poste Italiane, ufficio Comunicazione Territoriale Emilia-Romagna e Marche

Uffici postali aperti nel ponte del 1° maggio. Sabato 2 saranno regolarmente in pagamento le pensioni presso i 101 uffici postali della provincia di Ferrara.Poste Italiane garantisce la piena operatività degli sportelli, al fine di ottimizzare al meglio i tempi di attesa

I pensionati che hanno scelto l’accredito del rateo sul conto Bancoposta (con la Postamat Maestro) o sul libretto postale (grazie alla Libretto Card) possono prelevare fino a un massimo di 600 euro a partire dal 2 maggio e anche nelle giornate festive seguenti presso i 53 sportelli automatici di Poste Italiane presenti nel Ferrarese. I prelievi sono garantiti dai sistemi di sicurezza passiva, come l’antiskimming che impedisce la clonazione delle carte di credito, di cui sono dotati gli Atm Postamat.

Sono oltre 51mila i pensionati che mensilmente riscuotono il rateo presso gli uffici postali della provincia di Ferrara, la maggior parte dei quali ha già scelto di accreditare la pensione sul libretto postale o sul conto Bancoposta. Grazie al servizio “pensionati e accreditati”, totalmente gratuito, si usufruisce inoltre di un’assicurazione, anch’essa gratuita, che copre fino a 700 euro l’anno contro il furto di contante subìto entro le due ore successive al prelievo.

 

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: Carpi in Serie A, le congratulazioni del presidente Bonaccini: “Motivo di orgoglio per l’Emilia-Romagna”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Carpi in Serie A, le congratulazioni del presidente della Regione Bonaccini: “Motivo di orgoglio per tutta l’Emilia-Romagna”

“La promozione del Carpi in Serie A, voluta e ampiamente meritata, è motivo di orgoglio per tutta l’Emilia-Romagna”. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha così commentato lo storico risultato raggiunto dal Carpi Football Club.

“Dopo il Sassuolo – dice il presidente Bonaccini -, un’altra realtà del modenese tocca per la prima volta la vetta dello sport più seguito, mettendo in evidenza la vitalità e le risorse di una provincia che sa stare ai vertici anche sul piano sportivo”.
“Mi complimento con la proprietà e con l’allenatore Fabrizio Castori, la dirigenza e tutti gli atleti che hanno saputo compiere questa impresa sportiva. Sincere congratulazioni e auguri perché i colori del Carpi possano regalarci molte altre soddisfazioni”.

IMU e TASI 2015 a Copparo

da: ufficio Comunicazione Comune di Copparo

L’ufficio Tributi in gestione associata, informa i contribuenti dei Comuni di Copparo e Ro che è possibile rivolgersi, a partire da lunedì 4 maggio, agli sportelli per la compilazione e la consulenza per i versamenti IMU/TASI.

Si informa che sul sito del Comune di Copparo è attivo un link per il calcolo dell’imposta (http://www.riscotel.it/calcoloiuc2015/?comune=C980). Questo per facilitare il contribuente, che può autonomamente calcolarsi l’importo senza fare la fila.

Gli sportelli osserveranno i seguenti orari di apertura: a Copparo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13, il mercoledì anche al pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18; a Ro il lunedì dalle ore 09 alle ore 12.

Per informazioni: Ufficio Tributi tel. 0532 864610, e-mail: ematteucci@comune.copparo.fe.it

“Bimbi & bimbe in ufficio” a Unife si riparte con grandi novità il 22 maggio

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Venerdì 22 maggio, l’Università di Ferrara riaprirà le porte ai figli e alle figlie di tutta la comunità universitaria per aderire a “Bimbi & Bimbe in ufficio con mamma e papà”, l’iniziativa nazionale promossa per il 21esimo anno consecutivo dal Corriere della Sera/Corriere Economia, in collaborazione con La Stampa, e patrocinata dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia – Presidenza Consiglio dei Ministri, per mostrare ai bambini e alle bambine il posto dove lavorano i genitori.

 

A riproporre e ad organizzare l’evento in Ateneo un team, coordinato da Cristiana Fioravanti, Delegata alle Pari Opportunità, composto da Silvia Borelli, Presidente del Consiglio di Parità, Cinzia Mancini, Presidente del Comitato Unico di Garanzia, Federica Danesi, Manager didattica, Claudia Palandri, Dipartimento di Giurisprudenza, Maria Grazia Campantico, Ufficio Comunicazione ed eventi,Marisa Agnoletto, Marcella Barigozzi, Paola Rossi, Ufficio Sviluppo e Benessere Organizzativo, in collaborazione con Carla Parolini, Direttrice CUS Ferrara.

 

Il nuovo appuntamento sarà carico di novità, a partire dal titolo, rinnovato in ottica di parità di genere, che quest’anno a Unife comprende anche le bimbe (l’iniziativa nazionale continua infatti a chiamarsi  “Bimbi in ufficio”), decisione fortemente voluta dalle stesse organizzatrici.

 

Così spiega Fioravanti: “ Gli studi di genere provano l’importanza di un linguaggio adeguato a sottolineare la differenza. Nondimeno, la normativa sovranazionale e le più recenti leggi regionali – fra cui la l.r. dell’Emilia-Romagna – assegnano anche alle Università un ruolo d’impulso nel contrasto degli stereotipi. La Presidente Boldrini, in occasione della Giornata internazionale della donna, ha sottolineato con forza l’importanza del linguaggio e del rispetto della sua declinazione. E’ stato dunque per noi importante procedere ad una consapevole integrazione del titolo dell’evento: un piccolo, ma significativo, cambiamento culturale in un’ottica di sensibile promozione della vera uguaglianza. Perché perpetrare l’uso del maschile neutro quando, con un piccolo sforzo, si può fare di più e meglio?”

 

“Siamo stati il primo Ateneo in Italia ad aderire, già tre anni fa, a questa iniziativa – prosegueFioravanti  – che si configura come una vera e propria giornata di condivisione e attenzione al sociale, importante non solo per gli adulti, ma anche per i più piccoli, che per un giorno hanno l’opportunità di vedere da vicino cosa fanno i genitori durante i momenti in cui non sono con loro”.

 

Una festa dunque dedicata all’infanzia e alle famiglie, con invito a partecipare non solo ai genitori ma anche ai parenti, dove gli ingredienti necessari sono semplici, ma carichi di significato. Per stare assieme, imparare e divertirsi.

 

Il tema di riflessione e intrattenimento scelto dall’Ateneo per questa nuova edizione saranno l’alimentazione, lo sport e il benessere, che deriva da un corretto stile di vita ed esercizio fisico, importanti sin dai primi anni di vita.

 

 Il programma del 22 maggio prevede:

 

– ore 8.30: arrivo nelle strutture universitarie dei bimbi e delle bimbe con i genitori e parenti,  conoscenza dei colleghi, del luogo e dell’organizzazione del lavoro di mamma e/o papà;

 

– ore 10.30: ritrovo al CUS – Centro Universitario Sportivo (via Gramicia, 41), per assistere alla lezione dal titolo “E’ l’ora di mangiare tutto: l’ A B C  dell’alimentazione”, a cura di  Cristina Saletti, Dirigente Medico U.O. Igiene degli Alimenti e Nutrizione, Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL di Ferrara;  premiazione degli elaborati dei bimbi e delle bimbe svolti a casa sul tema “Vi illustro la mia ricetta preferita” e consegna dei diplomi di partecipazione;

 

–    Ore 11: giochi sportivi animazione, a cura dello Staff CUS Ferrara;

 

–   Ore 12: merenda presso il “Ristorante Le Querce” (via Gramicia,41).

“ Un messaggio culturale – concludono le organizzatrici – che ci auguriamo possa servire da esempio ad altre strutture ed enti, per sottolineare il contributo che una giornata come questa può apportare all’ambiente professionale e alla conciliazione con il quotidiano. Un’esperienza e un utile momento di crescita, quindi, per grandi e piccoli/e, per dare più spazio a valori forti su cui deve basarsi la vita”.

 

L’evento rientra nel Piano di Azioni Positive d’Ateneo 2014-2016, volto a garantire le pari opportunità, a promuovere attività in merito al benessere organizzativo e a rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione della parità.

 

 

Conferenza Stampa Presentazione dei Palii

da: ufficio stampa Ente Palio Città di Ferrara

Domani, martedì 30 aprile 2015, alle ore 11.0 0 nella Sala Arazzi di Palazzo Municipale, si terrà la conferenza stampa di presentazione dei Palii che andranno in premio alle Contrade vincitrici delle gare di piazza Ariostea il prossimo 31 maggio

Parteciperanno all’incontro  il Presidente dell’Ente Palio Alessandro Fortini, l’assessore al Palio del Comune di Ferrara Aldo Modonesi, Giannantonio Braghiroli, presidente della Commissione Scuola – il gruppo di lavoro dell’Ente Palio che da più di 20 anni collabora con le istituzioni scolastiche cittadine, la professoressa Simona Rondina coordinatrice del Progetto Palio del Liceo Artistico Dosso Dossi, i quattro giovani artisti che hanno realizzato i Palii e il presidente della Cassa di Risparmio di Cento C.A. Roncarati.

L’OPINIONE
Fuori dal coro: a proposito di “Mia madre”

Mi dispiace perché il film di Nanni Moretti non mi è piaciuto. O non mi è piaciuto rispetto alle aspettative che coltivavo. Dovremmo avere la dignità di smetterla con il celebrare i nostri sentimenti. Siamo un Paese che celebra i propri intimismi e intanto se ne va alla deriva. Cerchiamo di appigliarci ad una qualche boccata di ossigeno, mai poi ci avvediamo che anche queste non sono sufficienti per farci riprendere a respirare. Continuiamo a muoverci nell’angusto cerchio dei nostri spazi di vita senza che ne scaturiscano prospettive nuove. Su un altro piano, con altri contenuti, ho provato lo stesso disagio con “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, anche quello un viaggio dalla vita alla morte. La bellezza del passato, che tanto più risalta rispetto allo squallore del presente. È questo sguardo sempre rivolto in noi stessi e al passato tanto caro ai nostri narcisismi aggrappati a quello che eravamo, una didattica della memoria che nulla ci fornisce per vivere e procedere nel presente verso il futuro. I luoghi comuni del racconto di Moretti, sono appunto comuni perché a tutti appartengono, più o meno scevri dal perbenismo borghese, ma non per questo ci mettiamo a girarci un film. La realtà vera, quella cruda è che la stragrande maggioranza delle persone non se lo può permettere, deve stringere i denti e metabolizzare come può i propri dolori, i propri egoismi, le proprie contraddizioni, le proprie sfortune. “Mia madre” non è un film vero, è un film di caricature, con la pretesa di non esserlo, dalla figura materna a quella della giovane adolescente Livia, fino ad una Margherita Buy, regista dagli occhi sempre arrossati, sempre pronta al pianto. Liceo classico, latino e fabbrica occupata, una umanità sconfitta dal presente che non ha futuro.
Quando accendiamo i fari per raccogliere i nostri stracci e capire con questi come camminare in questo tempo così difficile, come far rifiorire le nostre intelligenze per costruire un domani che non sia solo di rimpianti? Non è che siamo un Paese ormai privo di intelletto, di creatività, di inventiva, capace di osare, di sfidare se stesso? Sono giorni questi di celebrazione della Resistenza, della lotta partigiana, della libertà conquistata, tutto importantissimo, ma sembra che tutto si arresti al non dimenticare, a trasmettere la memoria, perché i giovani la conservino. E poi? Basta. Perché dovremmo essere contenti della democrazia e della libertà che abbiamo. Non è così. C’è ancora tanto da lavorare, da pensare, da ideare, da rilanciare con la forza dell’utopia se vogliamo crescere e avanzare, se vogliamo migliorare, perché ogni giorno ci dimostra che i traguardi della libertà, della dignità umana, di un mondo migliore sono ancora tutti da conquistare. È la spinta a vivere la vita, a sfidarla che ci manca, ci manca l’entusiasmo, l’inventiva, la forza di metterci in discussione, di metterci in gioco, siamo arresi sui nostri cimeli, a ripercorrere la galleria di quello che eravamo.
Il film di Nanni Moretti è il massimo che ci può dare il cinema italiano? Sarebbe davvero deludente. Ma temo che sia il segno di una cultura che non c’è, di un Paese che non c’è, distrutto da una politica che ha assassinato la politica stessa per togliere ogni anima alla cittadinanza delle persone, ogni speranza, ogni passione. Un paese sbandato, quanto distratto, quanto ripiegato sui fatti propri, un Paese che nell’uomo solo al comando, se non si risveglia in fretta, se non smette di continuare a leccarsi le ferite, sta nutrendo tutti i prodomi di un nuovo fascismo, altroché Resistenza. Forse il carattere del tutto particolare assunto quest’anno dalle celebrazioni della Liberazione, vuole esorcizzare proprio questo pericolo, sempre più vicino.
Ma non è più sufficiente, occorre un altro impegno, è necessario capire che ognuno con coraggio deve fare la sua parte, c’è da lavorare tanto, non ci si deve chiamare fuori, dobbiamo cercare di contribuire senza arrenderci. Non ci serve il film di Nanni Moretti, ci serve il film di un’Italia che si rialza in piedi con il realismo di Roberto Rossellini e l’intelligenza trasognata di Fellini.

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Camera di Commercio: il Ministro Franceschini alla 13ª giornata dell’economia

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Il turista culturale che soggiorna in Italia è più propenso a spendere 52 euro al giorno per l’alloggio, in media, e 85 euro per spese extra, contro i 47 euro per alloggio e 75 per gli extra di chi viene per ragioni non culturali

Muove il 10% del valore aggiunto provinciale, equivalente a più di 800 milioni di euro. Tanto vale nel 2014 la filiera culturale ferrarese, un dato comprensivo del valore prodotto dalle industrie culturali e creative, ma anche da quella parte dell’economia locale che viene attivata dalla cultura, il turismo innanzitutto. Queste le cifre più significative che emergeranno dallo specifico focus realizzato dalla Camera di commercio di Ferrara e che sarà presentato, il 12 giugno prossimo, alla presenza, in qualità di relatore, del ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in occasione della 13ª Giornata dell’economia. Con risultati eloquenti: le industrie culturali e creative si confermano un pilastro del made in Ferrara. Tanto che durante la crisi l’export legato a cultura e creatività è cresciuto di oltre il 15%. E così mentre la crisi imperversa e un pezzo consistente dell’economia provinciale fatica, il valore aggiunto prodotto dalle industrie culturali e creative tiene, fa da volano al resto dell’economia e cresce anche la capacità attrattiva del settore rispetto alle donazioni dei privati.

“Il 12 giugno prossimo – spiega Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – metteremo sotto i riflettori ciò che di nuovo e di positivo si sta muovendo, pur nella crisi: le tante imprese (più di 8.000) che rinnovano il nostro made in Ferrara attraverso una sintesi unica fra cultura, creatività e tecnologia dove, non a caso, sono spesso protagonisti i giovani e le donne. Il sistema produttivo culturale – prosegue il numero uno dell’Ente di Largo Castello – rappresenta una vera ‘filiera territoriale’: quella che produce all’interno del territorio e moltiplica benessere per il territorio, secondo una logica di rete che coinvolge tanti piccoli e medi imprenditori, anche del mondo del non-profit. La sua capacità anticiclica deve far capire dove occorre oggi concentrare gli sforzi di politica economica e dove – a livello nazionale e locale – è necessario incentivare investimenti che ottengano effetti moltiplicativi certi sull’occupazione, sui consumi, sul turismo e a vantaggio delle  esportazioni di beni e servizi“.

Ma la forza della cultura va ben oltre, grazie ad un effetto moltiplicatore pari a 1,67 sul resto dell’economia: così per ogni euro prodotto dalla cultura – evidenzia un recente Rapporto Unioncamere-Fondazione Symbola – se ne attivano 1,67 in altri settori. Una ricchezza che ha effetti positivi anche sul fronte occupazione: le sole imprese del sistema produttivo culturale – ovvero industrie culturali, industrie creative, patrimonio storico artistico e architettonico, performing arts e arti visive – danno lavoro in Italia a 1,4 milioni di persone, il 5,8% del totale degli occupati. Che diventano 1,5 milioni, il 6,2% del totale, se includiamo anche le realtà del pubblico e del non profit. Per non parlare, infine, dell’effetto traino che la cultura ha sull’intera economia: il turista culturale che soggiorna in Italia, ad esempio, è più propenso a spendere 52 euro al giorno per l’alloggio, in media, e 85 euro per spese extra, contro i 47 euro per alloggio e 75 per gli extra di chi viene per ragioni non culturali. Del totale della spesa dei turisti in Italia, 73 miliardi di euro nel 2013, il 36,5% (26,7 miliardi ) è legato proprio alle industrie culturali.

 

Veglia notturna per chiedere nuovamente la liberazione dei macachi

da: Animal Defenders, Difesa e Liberazione Animale

Martedì 28 Aprile, in occasione del terzo anniversario dal giorno in cui una decina di attivisti fece irruzione all’interno di Green Hill liberando 61 dei 2700 beagle prigionieri dell’allevamento, Animal Defenders ha organizzato a Ferrara presso il Polo Chimico Biomedico dell’Università, una veglia notturna per chiedere nuovamente la liberazione dei macachi e degli altri animali stabulati al suo interno. Hanno aderito all’iniziativa diverse associazioni del territorio (Lav Ferrara, Enpa Ferrara, Oipa Ferrara, Animal Liberation, Lega del Cane di Ferrara, A Mici del Delta, Associazione Zoe, Avedev, A Coda Alta, Animal Amnesty, Aee Onlus), nonché numerosi volontari e cittadini.

Nonostante quasi due anni di campagna, la cui ultima azione ha visto gli attivisti di Animal Defenders compiere lo scorso 24 Aprile un triplo flash mob (presso il Polo Chimico Biomedico dell’Università, la sede del Rettore e il Palazzo Municipale), l’Università di Ferrara ha recentemente dichiarato alla stampa locale che l’impiego dei macachi nei laboratori dell’Ateneo continuerà e che gli animali non verranno liberati. Viene affermato inoltre che gli animali godono di uno stato di benessere che non dovrebbe destare preoccupazioni.

A seguito di queste dichiarazioni viene spontaneo rendere noto in che cosa consista la tipologia di ricerca che viene effettuata sui macachi all’interno dello stabulario Unife.

La fase sperimentale vera e propria della ricerca è preceduta da interventi chirurgici che consistono nell’apertura del cranio con perforazione delle meningi e della corteccia cerebrale, per impiantare elettrodi nonché una camera di registrazione e un sistema di fissaggio della testa al fine di tenerla immobile.

A seguito dell’intervento chirurgico, il macaco viene messo in isolamento, tenuto in osservazione e  gli vengono somministrati antibiotici e analgesici per evitare infezioni derivanti dalla presenza di corpi estranei e dall’esposizione del tessuto cerebrale.
Quando l’animale dimostra di avere superato l’operazione , comincia l’esperimento vero e proprio che è frutto di una fase preliminare della ricerca che prende il nome di condizionamento.
Il  condizionamento consiste in un vero e proprio addestramento in cui i macachi vengono progressivamente abituati alla presenza umana per essere resi docili e collaborativi. Il ricercatore conquista la fiducia dell’animale nutrendolo e giocando con lui ma solo per creare quel clima familiare che non consente all’animale di ribellarsi a ciò a cui viene sottoposto.
Al termine delle procedure sperimentali gli animali vengono sempre e comunque soppressi, o come si dice in ambito scientifico “sacrificati”, con dose letale di barbiturici o di Tanax, perché irrecuperabili.

Alla luce di questi fatti, sono numerose le domande che ci poniamo.
In primo luogo, ci chiediamo come sia possibile sostenere che questi animali vivano in  una condizione di benessere che non comporti né dolore fisico, né angoscia. Se si trattasse di esperimenti non dolorosi non sarebbe necessario il ricorso ad anestesia generale e ad analgesia protratta per vari giorni dopo l’operazione chirurgica.
Già a partire dalla stabulazione stessa, i livelli di ansia e stress non possono che essere notevoli ed evidenti. I macachi sono primati non umani, animali altamente gregari che necessitano della vita in comunità e in gruppi familiari, condizione che in laboratorio viene loro negata poiché ogni individuo viene segregato all’interno di gabbie singole di dimensioni inferiori a 1 m3.

Inoltre, perché ricorrere a metodi così invasivi e cruenti quando è possibile lo studio diretto del cervello umano con metodi totalmente precisi e indolori quali la risonanza magnetica che è in grado di fornire immagini neuroanatomiche altamente definite?
Non si può ignorare che il cervello di una scimmia NON è il cervello di un uomo, diversa è l’estensione della corteccia cerebrale nonché la localizzazione delle aree sensitive e motorie.
Urge pertanto che la ricerca basata sul modello animale venga messa da parte in favore di una ricerca a RILEVANZA UMANA.

Con la veglia di Martedì 28 Aprile, si vuole fare luce su quello che avviene all’interno dei laboratori dell’Università di Ferrara, ma anche fare luce sulle coscienze di chi ha l’autorità per porre fine a tutto questo.
Questo comunicato si presenta come una rinnovata richiesta rivolta al Magnifico Rettore dell’Università di Ferrara e all’ Egregio Signor Sindaco di compiere un atto di civiltà, analogamente a quanto è successo a Modena ove lo scorso 15 Aprile 2015 l’Ateneo e il Comune hanno firmato un protocollo che stabilisce la fine degli esperimenti sui sedici macachi stabulati all’interno di Unimore e l’imminente liberazione degli stessi.
Si richiede pertanto la liberazione dei macachi detenuti presso il Polo Chimico Biomedico Unife e il loro affidamento ad associazioni no-profit che si occuperanno a loro spese della loro riabilitazione e del recupero dai traumi derivanti dalla segregazione e dalla sperimentazione.

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