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Giorno: 12 Maggio 2015

Il Baseball è Solidarietà

da: Ferrara baseball

Qualche mese fa decido di riprendere a giocare a baseball dopo tantissimi anni, altri miei coetanei l’hanno già fatto qualche tempo prima cercando di far resuscitare il baseball a Ferrara. Nuova squadra, nuova società e nuova esperienza.
Bambini e adulti, un bel connubio. Ma i problemi sono tanti e chiaramente tra questi non manca la parte economica. Autogestione e tanta tanta abnegazione di atleti e genitori.
Io arrivo a fine gennaio ma altre persone sì stanno prodigando da quasi due anni. Mi viene l’idea di sperare nel buon cuore delle società importanti cercando materiale tecnico usato per gli allenamenti e così inizio a scrivere a tante squadre del campionato IBL e serie A italiane e a tante Federazioni internazionali di baseball spaziando dall’Europa, al Sudamerica dai Caraibi all’ Asia.
La prima e al momento unica squadra che mi risponde è il Rimini Baseball IBL nella persona di Pier Paolo Illuminati dello staff tecnico di prima squadra oltretutto ex giocatore di IBL. Persona squisita e umana.
Mi dice che hanno del materiale usato e che se interessa sono disponibili a fornircelo. Per noi anche qualche pallina è importante e quindi nella giornata di martedì 5 maggio prendo e vado a Rimini allo Stadio dei Pirati ospite del Team riminese.
Illuminati insieme al mitico Sig. Pellegrini mi accolgono con tanta disponibilità e mi consegnano due borsoni tra palline, caschi, maschere, spikes e protezioni da ricevitore che per il Ferrara Baseball è oro.
Ma non solo mi fanno incontrare tutta la squadra a partire dal manager Sig. Munoz, mi fanno visitare tutto l’impianto compresi gli spogliatoi.
Bellissima ed emozionante giornata dove l’umiltà e la cortesia di tutto il team riminese è stata palpabile.
Il Ferrara Baseball ringrazia infinitamente tutto il Rimini Baseball IBL per il bel gesto nei nostri confronti e in particolare modo Pier Paolo Illuminati.

provincia-ferrara

Provincia: i dati dei contratti di lavoro a Ferrara

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

In relazione ai dati forniti dall’Inps lunedì 11 maggio scorso sui rapporti di lavoro a tempo indeterminato attivati nei primi tre mesi del 2015 per tutto il territorio nazionale in confronto all’analogo periodo dell’anno precedente, si comunica che in base ai dati presenti nel Sistema Informativo Lavoro comunicati dai datori di lavoro ferraresi per la Provincia di Ferrara i numeri sono i seguenti:

• Nuove assunzioni a tempo indeterminato (escluso il lavoro domestico che non beneficia degli sgravi contributivi previsti dalla Legge di stabilità) nei primi tre mesi del 2015 sono state 1.900 rispetto alle 1.248 dei primi tre mesi del 2014, per una variazione positiva pari 652 unità (+ 52,2%);

• Trasformazioni di contratti a termine, di contratti di apprendistato e di contratti di inserimento (tre tipologie) in contratti a tempo indeterminato sono state 637 nei primi tre mesi del 2015 rispetto alle 535 dei primi tre mesi dell’anno precedente, per una variazione positiva pari a 102 unità (+ 19%).

A Comacchio la natura conquista nuovi turisti

da: ufficio stampa Primavera Slow

Bilancio positivo e tante presenze per le iniziative della Primavera Slow legate alla fotografia e al wellness

E’ assolutamente positivo il bilancio dei primi due week-end di maggio, che hanno visto alternarsi nel territorio comacchiese due interessanti iniziative che fanno parte del programma di Primavera Slow, organizzata dal Gal Delta 2000, legate al mondo della fotografia e dello sport ed inserite nel contesto della natura.
Dopo il grande successo del Photo Festival infatti, svoltosi nelle giornate del 1, 2 e 3 maggio, Comacchio e le sue Valli sono tornate a riproporsi al turismo slow con l’iniziativa Comacchio Welness Walk, che ha totalizzato numerosissime presenze durante tutto l’ultimo fine settimana.
“Queste sono iniziative davvero interessanti – commenta Dario Guidi del Ristorante Bettolino di Foce – che danno la possibilità ai turisti, ma anche a persone dei territori limitrofi, di scoprire un nuovo volto di Comacchio.
Ho sentito tra i turisti e i visitatori tantissimi commenti positivi e in molti sono intenzionati a ritornare”.
“Per la tre giorni del Photo Festival – continua Antonio Romagnoli di Delta Adventure –, grazie alla grande visibilità offertaci dal sito Primavera Slow, abbiamo avuto tantissimi partecipanti alle escursioni con gruppi provenienti non solo dall’Emilia-Romagna, ma anche da Lombardia, Piemonte e dalla Svizzera.
Tutti gli ospiti sono stati contentissimi dell’esperienza e i nostri mezzi lavoravano no stop dalle 8.30 di mattina fino alle 21.30 di sera”.
Grande interesse dei turisti anche nei confronti dei laboratori didattici per i più piccoli: “Il bilancio è senz’altro positivo – spiega Stefano Casellato dell’Ecomuseo della Manifattura dei Marinati – ai nostri laboratori didattici hanno partecipato oltre 100 bambini ed inoltre, nel week-end del 1 maggio le biciclette erano esaurite in ogni punto di noleggio”.
Anche l’iniziativa di questo week-end Comacchio Wellness Walk è riuscita ad attirare molti amanti dello sport all’aria aperta, con un successo strepitoso soprattutto per quel che riguarda l’iniziativa di domenica: Comacchio Valley Tour, che ha visto oltre 80 partecipanti praticare nordic walking per le valli di Comacchio e all’interno della vecchia salina, per poi fermarsi a gustare un pranzo tipico al ristorante Bettolino di Foce: “Tutti i clienti sono rimasti soddisfatti per la bella giornata trascorsa e questo è un ottimo sentore per il nostro turismo perché va ad alimentare un passaparola positivo” commenta ancora Guidi.
Propositivo anche l’imprenditore Ted Tomasi, presidente dell’Associazione Comacchio è turismo, che vede in queste iniziative un importante segnale di coesione tra pubblico e privato: “Mi sembra che il territorio ora stia viaggiando nella stessa direzione – dice – Le strutture private oggi vanno a braccetto con quelle pubbliche e sta crescendo anche la consapevolezza della cittadinanza sulle potenzialità del territorio, che non è più rappresentato solo dal mare e che può vantare una ricca offerta diversificata ed esperienziale.
I dati, rispetto agli anni precedenti, sono in crescita e questo fa ben sperare per il futuro, anche se c’è ancora tanto da lavorare”.

A Ferrara la festa del Palio più antico del mondo!

da: Consorzio Visit Ferrara

La città estense si riempie di spettacoli ed eventi rinascimentali, fino al 31 maggio 2015 quando in Piazza Ariostea vanno in scena le corse del Palio. Le proposte del consorzio Visit Ferrara.

Vessilli al vento, cavalieri al galoppo… ecco il Palio di Ferrara! La città estense torna alle atmosfere rinascimentali, vive grazie ai palazzi e alle architetture che ne decorano il centro storico, per una grande festa che trasforma il cuore cittadino per tutto il mese di maggio 2015, fino al 31, quando si disputa come da tradizione la gara finale.
Le 8 contrade protagoniste del Palio più antico del mondo (risale al 1259) sono già pronte a sfoderare destrezza ed abilità per conquistare i preziosi palii.
Ogni fine settimana, i visitatori possono assistere a giochi, spettacoli, magie e prove al canapo, fino a domenica 31 maggio, quando in Piazza Ariostea vanno in scena la corsa delle putte, la corsa dei putti, la corsa delle asine e la corsa dei cavalli.
Una sfida che è in realtà una festa e un omaggio agli splendori del Rinascimento ferrarese. Per vivere gli eventi del Palio di Ferrara, ci sono le proposte del consorzio Visit Ferrara, che unisce più di 80 operatori turistici di tutta la Provincia.

Tra gli splendori del Rinascimento.
Da venerdì 15 maggio si apre il mercato rinascimentale nel Giardino delle Duchesse, con una miriade di prodotti d’artigianato e prelibatezze, inoltre il 16 tra esibizioni di teatro e magie sfila il Magnifico Corteo composto da circa 1.500 figuranti vestiti di abiti del ‘400 e del ‘500, mentre le contrade e la Corte Ducale si sfidano in piazza Castello con gli “Spettacoli a Corte”.
Con Visit Ferrara e la sua agenzia Gulliver’s Island, 2 giorni e una notte in mezza pensione, pranzo o cena tipica, omaggio dell’agenzia da 81 euro a testa con il pacchetto “Città palcoscenico”.

Alla conquista del Palio.
Giovedì 28 maggio si comincia con la presentazione dei Campioni, il 29 iniziano le entusiasmanti prove dei cavalli che si tengono tutti i giorni fino al 30, quando di sera si festeggia nelle cene di contrada.
Con la proposta “Il mondo del Palio: cena in contrada e corse dell’antico Palio” 2 giorni e 1 notte in hotel 3 stelle centrale, con prima colazione, partecipazione alla cena del 30 della contrada San Benedetto e 2 biglietti per le corse del Palio, da 80 euro a persona.

Il 31 è appunto la data del grande Palio di Ferrara per la conquista degli ambiti drappi. La proposta di Gulliver’s Island “Ferrara: corse dell’antico Palio e cultura” di 3 giorni e 2 notti comprende oltre al trattamento in mezza pensione e pranzo o cena tipico, una visita guidata in città, bicicletta e MyFe Card, a partire da 199 euro.
L’offerta “Palio cori e corse” dell’Agenzia Link Tours prevede invece 2 giorni a Ferrara ed una serata di festa in una delle contrade della città, in cui si potrà partecipare al rituale della cena “propiziatoria”, che precede la gara delle corse con spettacoli, buon cibo e musica. Il secondo giorno è prevista la visita guidata alla città, mentre nel pomeriggio si potrà assistere al corteo storico che dal Castello Estense giunge fino a piazza Ariostea dove si tengono la corsa delle putte, la corsa dei putti, la corsa delle asine e la corsa dei cavalli.
Prezzo da 105 euro a persona. Infine, la proposta “Il sogno esclusivo” di Link Tours di 2 giorni permette ai visitatori di visitare le stalle dei cavalli durante le prove in piazza Ariostea e di incontrare i fantini, oltre a partecipare alla cena “propiziatoria” con tavolo riservato. Il secondo giorno, dopo la colazione, si trascorre una mattinata per provare i costumi per poi prender parte da protagonisti al corteo storico dal Castello Estense a Piazza Ariostea in cui si terrà il Palio, da vivere nell’esclusiva area Vip.
Prezzo da 295 euro a persona con notte in hotel 4 stelle e colazione, cena, visita al castello estense, kit di benvenuto e le esperienze del Palio.
Chi vuole approfittare per un tour nel cuore medievale e rinascimentale di Ferrara, ci sono le visite guidate nel centro storico a 8 euro a persona o a 10 euro con l’Aperitivo con gli Estensi.
Sono inoltre in vendita online per gli Spettacoli a corte di sabato 16 maggio e per le gare in piazza Ariostea del 31 maggio i biglietti delle manifestazioni del Palio di Ferrara sul sito www.ticketland1000.com, alla Bottega Fiorita di Via Gaetano Previati (0532 210137) e nelle rivendite autorizzate.

Per informazioni e prenotazioni:

Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu

LA NOTA
Sostieni Ferraraitalia, partecipa al crowdfunding

Un anno fa alcuni amici, incontrandosi, si sono chiesti: perché Ferraraitalia? Quel giorno ci siamo risposti cosi:
“Il giornalismo online in questi ultimi anni ha innescato una profonda trasformazione del nostro modo di informarci. Le notizie sono immediatamente disponibili attraverso la rete, continuamente aggiornate, facilmente reperibili. L’informazione è abbondante, la cronaca è ampiamente garantita. Quel che risulta carente è una chiave di interpretazione dei fatti, uno strumento di analisi capace di fornire una lettura che si spinga oltre la superficie degli avvenimenti. FerraraItalia ha questa ambizione: offrire commenti, analisi, punti di vista che contribuiscano alla formazione di una più consapevole coscienza del reale da parte di ciascuno e a vantaggio di tutti, come imprescindibile condizione per l’esercizio di una cittadinanza attiva e partecipe. Ferraraitalia è un quotidiano indipendente globale-locale che sviluppa un’informazione verticale tesa all’approfondimento, perseguito con gli strumenti giornalistici dell’inchiesta, dell’opinione, dell’intervista e del racconto di vicende emblematiche e in quanto tali rappresentative di realtà più ampie, di tendenze, di fenomeni diffusi”.

Alcuni, anziani come me ma giovani dentro, e tanti giovani veri avevano il sorriso di chi ci voleva provare.
In verità già da alcuni mesi si stavano ottenendo importanti risultati (oltre 80.000 prime visite) e attenzione diffusa. Già molte rubriche e importanti adesioni a scrivere, a partecipare, a contribuire. Ci presentavamo con queste slide.

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Ora quei numeri si sono triplicati. FerraraItalia è un quotidiano letto e riconosciuto da molti. La cosa che mi piace di più quando ne parlo è il sorriso di simpatia e l’apprezzamento ad uno stile condiviso. Cosa chiedere di più? in basso a destra compariva la criticità: risorse economiche.

Oggi si chiama crowdfunding ma si legge: aiutate questi ragazzi a crescere, a fare nascere una cooperativa, a realizzare un sogno. Ora frullano in testa tante belle idee che nei prossimi mesi si possono attuare.
Con l’aiuto di tutti. Grazie

Ravenna Jazz: Concerti di martedì 19 maggio

da: organizzatori

Per due sere consecutive, raddoppiano i concerti al Teatro Asioli di Correggio per il festival itinerante Crossroads, organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.

Doppio spettacolo dunque, a partire da martedì 19 maggio (ore 21), quando saliranno in scena due gruppi che stanno definendo la nouvelle vague del jazz italiano.
Prima parte della serata con gli Hobby Horse, ovvero Dan Kinzelman (sax tenore, clarinetti, flauti, tastiere, percussioni, voce), Joe Rehmer (contrabbasso, tastiere, voce) e Stefano Tamborrino (batteria, percussioni, voce). Si prosegue poi con il Fresh Fish Quintet: Daniele Tittarelli al sax alto, Francesco Lento alla tromba, Domenico Sanna al pianoforte, Luca Fattorini al contrabbasso e Marco Valeri alla batteria.
Il concerto è realizzato in collaborazione con il Comune di Correggio nell’ambito di Correggio Jazz.

Biglietti: prezzo unico euro 8.

Formatisi nel 2008, gli Hobby Horse hanno già alle spalle tre dischi autoprodotti e un centinaio di concerti in Italia, Europa e Stati Uniti quando approdano alla Parco della Musica Records: è il 2012 e realizzano il disco Eponymous, perfetta sintesi della loro musica. Questo trio, che affianca in maniera paritetica tre dei più significativi rappresentanti della ‘new wave’ jazzistica italiana (Kinzelman e Rehmer risiedono stabilmente da anni nel nostro paese), interseca slanci dinamici e improvvisazioni dall’incedere ipnotico, assorbendo e metabolizzando spunti dal free jazz, l’ambient, il rock e rifacendosi, nel repertorio, anche a Tom Waits, Robert Wyatt, Thelonious Monk.

Anche i Fresh Fish sono un’unità collettiva, pur se al suo interno il nome di Daniele Tittarelli spicca per la sempre più evidente posizione che sta assumendo nel panorama del jazz italiano (al fianco di Roberto Gatto, Enrico Rava, PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra…).
Anche il recente Cd Prestazione (Parco della Musica Records, 2014) conferma il ruolo centrale dei due fiati, in un repertorio che privilegia le composizioni originali, che si muovono come una fresca e contemporanea evoluzione dei modelli post-bop.
Ma il gruppo sa lavorare anche sugli standard, sottoponendoli a una continua sperimentazione, con modalità da vero e proprio ‘jazz lab’.

Informazioni:
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656, e-mail: ejn@ejn.it
website: www.crossroads-it.orgwww.erjn.it

(foto: gli Hobby Horse)

“A tavola con gli Etruschi di Marzabotto”, dal 17 maggio una mostra dedicata agli aspetti reali e simbolici del cibo

da: ufficio stampa SBArcheo Emilia-Romagna

L’alimentazione secondo gli Etruschi: le risorse dell’ambiente, il consumo dei cibi e gli aspetti simbolici dei banchetti in onore dei defunti in una mostra inserita nel progetto Semi, Musei in Emilia-Romagna per Expo 2015.

“Quando Fufluns vegliava sui banchetti”. Dal prezioso vasellame d’importazione greca usato nei simposi alle stoviglie d’ogni giorno, dalle risorse alimentari alla lavorazione delle materie prime, un viaggio tra usi, costumi e rituali degli abitanti di Marzabotto di 2500 anni fa

Inaugurazione domenica 17 maggio 2015, ore 11

Su tutto vegliava Fufluns, divinità degli alberi e della fecondità, signore del vino e del delirio mistico. Il suo regno, il simposio; la sua icona, una coppa da vino (kantharos).

Dionysos per i Greci, Bacco per i Romani, il più gaudente degli Dei testimonia quanto da sempre il cibo, al di là della sua funzione nutritiva, abbia espresso altri valori, simbolici e sociali.

Collegata al tema di Expo Milano, la mostra “A tavola con gli Etruschi di Marzabotto” illustra con reperti corredati da pannelli, didascalie e schede di sala, alcuni aspetti specifici dell’alimentazione degli etruschi: le risorse dell’ambiente, le modalità del consumo del cibo e i suoi aspetti simbolici collegati ai banchetti in onore dei defunti.

Lo straordinario bronzetto raffigurante Fufluns è il testimonial di un viaggio alla scoperta di un popolo raffinato descritto dagli antichi come godereccio e mondano, perennemente a tavola mentre stuoli di schiavi servono cibi succulenti versando vino in grandi coppe.

Il viaggio parte dalla terra, non a caso generosa come attesta la sezione dedicata alle risorse alimentari integrata da recenti studi paleobotanici. A Marzabotto si coltivavano orzo, farro e grano in quantità, si producevano fichi e legumi, si allevavano maiali e ovini, si cacciavano cervi e selvaggina, si importavano olio e vino.

Sulle tavole dei ricchi regnava l’abbondanza. I cuochi preparavano carne arrostita o bollita condita con salse a base di cereali, verdure e spezie. La carne, cibo di lusso il cui consumo era legato e precisi rituali, si mangiava con focacce, uova e verdure e il pasto era chiuso da frutta e dolciumi. Il vino era miscelato con acqua e insaporito con spezie, miele o formaggio grattugiato.

Il tutto servito in raffinato vasellame da mensa, piatti, vassoi e stoviglie addobbavano la tavola, il vino era attinto da grandi crateri e versato nei calici e nelle tazze dei singoli commensali.

Accanto ai vasi etruschi, la mostra concentra l’attenzione sui preziosi vasi attici decorati e sui servizi in bronzo poi deposti nelle tombe per consentire al defunto di banchettare nella sua nuova vita nell’aldilà. Vengono dalle necropoli di Kainua le ceramiche attiche e a vernice nera di VI-IV sec. a. C. tra cui spiccano crateri, kylikes (coppe) e uno straordinario kantharos bifronte con teste di menade e satiro.

Cuore della sezione dedicata al simposio sono le due sepolture di V secolo a.C. rinvenute nel 1969 a Sasso Marconi. Arricchite per l’occasione di pannelli che illustrano gli aspetti simbolici della complessa ideologia del banchetto dell’aldilà, le due tombe presentano corredi dotati di tutti gli elementi più significativi del servizio da vino, dalla ceramica attica ai grandi recipienti e utensili in bronzo.

Mutuato integralmente dalla pratica greca -salvo che per la presenza delle donne- l’adesione all’ideologia del banchetto è ampiamente attestata a Marzabotto nel suo valore simbolico, legato in particolare al culto di Dioniso, che si esprimeva nella ritualità della preparazione e del consumo del vino, e in intermezzi di musica, danza, poesia e giochi.

Oltre alle testimonianze della fine ceramica d’importazione, restano i contenitori come tazze e brocche in ceramica comune prodotte in abbondanza nei laboratori della città, usati nel quotidiano specie per il consumo del più tipico dei loro piatti a base di fava, piselli o ghiande.

Il percorso tra le varie sale del museo evidenzia l’uso dei diversi recipienti fittili di produzione locale, di forma chiusa o aperta, utilizzati per contenere o consumare alimenti liquidi e solidi. Alcune anfore commerciali venute da oltremare e una macina per il grano consentono di approfondire i temi dei prodotti d’importazione e della lavorazione delle materie prime mentre la presenza di pozzi e bacili (louteria) introducono alle modalità di sfruttamento domestico delle risorse idriche.

Al vino e alla sua divinità emblematica, Dionysos, è dedicata la vetrina della sala III contenente la statuetta in bronzo raffigurante Fufluns (il Dionysos etrusco) nudo e con il kantharos in mano, rinvenuta nell’Ottocento a Sasso Marconi, e alcuni vasi attici dalle necropoli della città etrusca di argomento dionisiaco

La mostra è inserita nel progetto Semi che l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna dedica ai temi di Expo Milano 2015 mettendo in rete più di 100 musei e luoghi d’arte per dare vita a un racconto collettivo fatto di itinerari ed eventi speciali distribuiti su tutto il territorio regionale

Museo Nazionale Etrusco «Pompeo Aria»
Via Porrettana sud n. 13
Marzabotto (BO)

dal 17 maggio 2015 al 10 gennaio 2016

negli orari di apertura del museo:
Dal 1 aprile al 31 ottobre da Martedì a Domenica dalle 9 alle 18.30
Dal 1 novembre al 31 marzo da Martedì a Domenica dalle 9 alle 17.30

Chiuso il lunedì, Natale e Capodanno
Ingresso € 3,00 – gratuito per under 18 e la prima domenica di ogni mese

Info 051.932353
sar-ero.museonazionaletrusco@beniculturali.it
www.archeobologna.beniculturali.it

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Sabato 16 maggio in Castello Estense per “La notte dei musei”

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Apertura straordinaria del Castello Estense sabato 16 maggio in occasione de “La notte dei musei”, con orario di visita dalle 19 alle 24 (ultimo ingresso alle 23).
L’iniziativa, promossa da Provincia, Comune e Ferrara Arte e curata da Itinerando, prevede l’ingresso al percorso museale in Piazza Savonarola, 10 (sotto il portico).
Per i visitatori è previsto un biglietto di accesso scontato a sei euro, ridotto a un euro per i minori di 12 anni di età e per ogni adulto pagante un minore potrà entrare gratuitamente.
Per chi desidera avvalersi di quest’opportunità, il programma prevede, inoltre, alcune visite guidate organizzate per l’occasione.
Alle 19 “Dalle dame della Corte Estense alle protagoniste della Belle Époque, percorso guidato alle sale del Castello e all’esposizione in corso “L’arte per l’arte”, dedicata ai capolavori di Giovanni Boldini e Filippo De Pisis.
Al termine aperitivo alle 20,30, nello spazio esclusivo della loggia del Giardino degli aranci.
Alle 19,30 si ripete lo stesso percorso con aperitivo alle 21.
L’intero pacchetto è offerto al costo di 18 euro a persona (ridotto a 11 euro dai 6 ai 18 anni d’età), comprensivo di ingresso, visita guidata e aperitivo.
Alle 21 e 21,30, inoltre, Itinerando propone “Il Castello di Giovanni Boldini e di Filippo De Pisis nel fascino di una notte di maggio”, visita guidata a tema dal costo di dieci euro per gli adulti e tre euro per i minori di 18 anni.
Tutte le iniziative sono su prenotazione (chiamare lo 0532.299233 oppure 0532.299338, tutti i giorni dalle 9,30 alle 17,30).
“La notte dei musei” è un’iniziativa promossa dal ministero della cultura francese nel 2005 per far conoscere a un numero sempre più vasto di cittadini i tesori d’arte e cultura.
Nella sola edizione dell’anno scorso, la numero dieci, sono stati coinvolti oltre tremila musei in 33 paesi europei.

Ferrara partecipa all’edizione 2015 con l’adesione di Provincia, Comune e Ferrara Arte e la collaborazione di Itinerando.

Il 5×1000 per la valorizzazione di via Saraceno e della chiesa di Sant’Antonio Abate – a cura di Ascom Confcommercio Ferrara

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“Con questa iniziativa si inaugura una collaborazione tra Ascom e la sua Società di servizi con il centro culturale L’Umana Avventura allo scopo di valorizzare via Saraceno e la chiesa di Sant’Antonio Abate, chiusa al pubblico ormai da anni”.

Con queste parole il direttore generale Ascom Ferrara Davide Urban ha spiegato il senso dell’iniziativa che caratterizza la “campagna” delle dichiarazione dei redditi.
“In pratica chiunque si recherà presso i nostri uffici per la verifica del proprio 730 precompilato oppure per la compilazione in toto della propria Dichiarazione (730 – Unico Persone Fisiche) potrà – se lo vorrà – destinare il 5×1000 delle imposte Irpef per la valorizzazione del comparto urbano di via Saraceno e della chiesa di Sant’Antonio Abate (fondata nel XIV secolo, rimaneggiata nel XIX e dotata di un’ottima acustica) attraverso il centro culturale L’Umana Avventura” – spiega il direttore Urban ed aggiunge – in pratica dunque da un lato si potrà usufruire di un servizio efficace e pronto per la propria dichiarazione dei redditi dall’altro svolgere una meritoria azione di recupero culturale e sociale di un bene monumentale importante danneggiato peraltro dal sisma del maggio 2012.
Un’azione a più livelli che vedrà poi un’intensa promozione commerciale di quella porzione del centro storico di Ferrara coinvolgendo gli operatori che lì risiedono e lavorano, secondo una modalità d’intervento che Ascom sta sviluppando ed incrementando”.
Dal canto suo Marco Romeo, architetto e componente della giunta Ascom e che opera all’interno del centro culturale “L’Umana Avventura” aggiunge: “Il progetto che il Centro Culturale intende promuovere consiste in un percorso che metterà a sistema sia il recupero di una parte del bene in oggetto (in fattispecie il prezioso coro ligneo presente nell’abside della chiesa) che la sua valorizzazione in funzione di una promozione “popolare” ed educativa in ambito scolastico e turistico proponendo percorsi di approfondimento multimediale a carattere storico, artistico e musicale in loco sui “Libri Corali” esposti nel Museo della Cattedrale di Ferrara, attualmente in fase di digitalizzazione.
In questo modo la chiesa di Sant’Antonio Abate potrà inserirsi in un percorso accessibile ai visitatori quale luogo originale e unico a Ferrara in cui poter scoprire e immergersi nella tradizione musicale nata e sviluppata in città” conclude Romeo.

Il codice fiscale dell’associazione “L’Umana Avventura” per destinare il 5×1000 alla valorizzazione di Sant’Antonio Abate è 01367750385.

Coldiretti: un progetto di crescita per le imprese sulla responsabilità sociale in collaborazione con la CCIAA

da: ufficio stampa Coldiretti

Lunedì 25 maggio presso la sala conferenza Coldiretti/Unione Agricoltori di Ferrara a Chiesuol del Fosso, alle 21.00 il primo incontro per sensibilizzare le imprese del settore ai temi della responsabilità sociale e delle buone pratiche.

Il progetto, organizzato dalla Camera di Commercio di Ferrara, inizierà con il settore agricolo il prossimo 25 maggio nella sala conferenze di Coldiretti/Confagricoltura a Chiesuol del Fosso.
Il percorso, totalmente gratuito per le imprese, si svilupperà con un ciclo di incontri di approfondimento in azienda e di formazione che coinvolgerà il maggior numero di imprenditori ferraresi: primo incontro 25 maggio.
La Camera di Commercio di Ferrara è capofila del progetto “Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) per gli imprenditori della provincia di Ferrara”, realizzato in partnership con la Provincia di Ferrara, e finalizzato alla promozione ed alla diffusione della cultura e delle pratiche di RSI nel territorio provinciale.
Il progetto formativo e di assistenza alle imprese verrà presentato in una serie di incontri suddivisi per settori: Agricoltura, Turismo, Pesca, Terziario e Manufatturiero.

Si tratta di 6 incontri che si svolgeranno non solo a Ferrara, ma anche a Comacchio ed a Goro al fine di facilitare la partecipazione delle imprese:
SETTORE AGRICOLTURA: 25 Maggio alle 21,00 – Ferrara
SETTORE TURISMO: 26 Maggio alle 11,00 – Comacchio
SETTORE TURISMO: 28 Maggio ore 11,00 – Ferrara
SETTORE PESCA: 10 giugno ore 16,30 – Goro
SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA-VERDE-PULIZIE-RISTORAZIONE: 16 giugno alle 17.30 – Ferrara
SETTORE MANUFATTURIERO: 18 giugno alle 17.30 – Ferrara
Per iscrizioni e maggiori informazioni consultare la pagina del sito della Camera di Commercio di Ferrara:
http://www.fe.camcom.it/…/un-progetto-di-crescita-per-le-im…

“How I met Science!” A UniFe

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Sabato 30 maggio, con gli Scienziati Irriducibili di Unife

Appuntamento con gli Scienziati Irriducibili, Associazione studentesca dell’Università di Ferrara, sabato 30 maggio, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20, presso il Polo degli Adelardi (via degli Adelardi, 33), per l’evento conclusivo del progetto How I met Science!, realizzato con il sostegno del Bando delle Attività Culturali e Sociali degli Studenti a.a.2014/2015 dell’Ateneo.
L’iniziativa, aperta agli studenti di tutte le età e alla cittadinanza, sarà un’occasione per partecipare gratuitamente ai laboratori didattici realizzati durante il progetto, con l’aggiunta di altri stand dove sperimentare nuovi giochi matematici, esperimenti scientifici, laboratori di fisica e sfide di intelligenza. Previste anche presentazioni divulgative da parte di dottorandi del Dipartimento di Matematica e Informatica, in merito al loro lavoro di ricerca.
Spiega Alessandro Spagnuolo, dottorando del Dipartimento di Matematica e Informatica di Unife, responsabile dell’Associazione Scienziati Irriducibili: ” Il progetto How I met Science! nasce dall’idea di un gruppo di studenti dell’Ateneo, denominatisi ironicamente Scienziati Irriducibili, interessati alla divulgazione della matematica e delle scienze”.
Prosegue Spagnuolo: “Grazie al contributo del Fondo culturale di Unife, che sostiene iniziative e attività culturali e sociali promosse da studenti iscritti all’Ateneo ferrarese, è stato possibile progettare e realizzare, in collaborazione con la società di formazione ForMATH, alcuni laboratori didattici divulgativi, perseguendo in questo modo molteplici finalità: formare studenti universitari iscritti a corsi di laurea scientifici riguardo tecniche di divulgazione scientifica e mostrare loro svariati materiali didattici innovativi in tale campo; a partire dai risultati delle ultime ricerche in campo scientifico-educativo, mostrare alcuni strumenti utili all’elaborazione e progettazione di attività rivolte agli allievi delle scuole primarie e secondarie, al fine di interessare e motivare gli studenti all’apprendimento della matematica e delle scienze; avvicinare la cittadinanza ferrarese alle bellezze e stravaganze di queste materie scientifiche”.
Gli interessati a portare classi di alunni in visita (anche guidata) ai laboratori, possono rivolgersi a spglsn@unife.it .
L’iniziativa è realizzata con la collaborazione di: Fisici Senza Frontiere, Dipartimento di Matematica e Informatica di Unife, Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra di Unife, La Terra dell’Orso, INFN.

Tutti i laboratori in programma sabato 30 maggio:

Ore 10.00, ore 12.00, ore 16.00 e ore 17.00 (under 10). E luce fu. Perché vediamo? Che cosa è e di che colore è la luce?

Ore 10.00, ore 11.00 e ore 12.00 (under 10). Probabilità o azzardo? Testa o croce? Su quale scommetteresti?

Ogni ora, con partenza dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 (under 10). Matematica in bolle. Maggior risultato con il minimo sforzo: il fascino delle bolle di sapone.

Ogni ora, con partenza dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 17.00 (per tutti). Probabilità o azzardo? Se giocassi a dadi con Fermat e Pascal, chi avrebbe più probabilità di vincere?

Ore 11.00, ore 17.00, ore 18.00 e ore 19.00 (under 10). Che caldo che fa. Perché sentiamo il caldo e il freddo? Che cosa misura il termometro?

Ogni ora, con partenza dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 (under 10). Le Sfere di Lenàrt. Girovagando sulla sfera: alla scoperta della sua sorprendente geometria”!

Ore 16.00, ore 18.00 e ore 19.00 (under 10). Com’è fatto il vuoto? Che cosa è il vuoto? Cosa succede in sua presenza?

Ore 18 e ore 19 (per tutti). Stiamo forse dando i numeri? I numeri ci circondano: esploriamo la matematica nella vita di tutti i giorni.
Le carte geografiche. Viaggio attraverso i secoli: l’evoluzione della Cartografia.

Ogni ora, con partenza dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 (per tutti). Il Gioco e la Scienza. Scopri la magia della scienza attraverso i giochi.

Ogni ora, con partenza dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00 (under 10). I giochi giganti. Intuito o abilità? Inizia la sfida.

Durata dei laboratori: 50 minuti

Assemblea Sindacato Pensionati di Confagricoltura Ferrara

da: ufficio stampa Confagricoltura Ferrara

“Per i prossimi 3 anni sarò alla guida del sindacato pensionati di Confagricoltura a livello regionale: chiedo il supporto di voi tutti per essere all’altezza del compito che sto svolgendo. La vostra presenza così numerosa quest’oggi dimostra l’importanza di questo sindacato per la tutela dei diritti dei pensionati, in un momento in cui il peso del fisco sta portando ad un progressivo e inesorabile impoverimento di tutte le categorie, la nostra compresa” così Carlo Sivieri, Presidente del Sindacato Provinciale (Ferrara) e Regionale (Emilia Romagna) di Confagricoltura, durante l’Assemblea che si è tenuta sabato 9 maggio scorso, presso l’agriturismo “Corte Scanarola” di Ro Ferrarese.
All’appuntamento erano presenti circa 120 associati, a cui il Presidente Sivieri si è rivolto con la sua relazione e l’esposizione del bilancio 2014, approvato all’unanimità.
Il Presidente ha ricordato i prossimi appuntamenti, primo fra tutti la visita all’EXPO di Milano per i primi di giugno. Ha inoltre annunciato, in veste di Presidente del Sindacato Regionale, che in settembre si terrà l’Assemblea regionale a Ravenna, presso il ristorante La Campaza.
Il Presidente Sivieri non ha mancato di ringraziare tutti i presenti, il personale di Confagricoltura Ferrara che collabora con il Sindacato ed in particolare i componenti del Consiglio Direttivo per il supporto e l’impegno profuso nella realizzazione delle numerose iniziative promosse durante l’anno.
Al termine del suo discorso, Sivieri ha ceduto la parola al Direttore di Confagricoltura Paolo Cavalcoli, che ha fatto il punto della situazione agricola attuale soffermandosi sui problemi principali di questo periodo.
Durante il suo intervento, in Direttore ha parlato di pensioni, spiegando le conseguenze della bocciatura da parte della Consulta alla manovra varata dal Governo Monti, che bloccò la rivalutazione delle pensioni oltre i 1.450 euro lordi mensili; ha proseguito poi sulla questione Imu e Tasi comunicando agli associati l’intenzione del Comune di Ferrara ad aumentare l’Imu sui terreni agricoli.
Spazio anche agli aggiornamenti sul tema relativo a Condifesa di Ferrara sottolineando l’incisiva azione svolta dal Consorzio e da Agrinsieme Ferrara, oltre che ad altri temi di cui si sta occupando in questi giorni l’associazione.
Alla fine della mattinata si è tenuto il consueto pranzo e la successiva lotteria, il cui intero ricavato è andato alla Fondazione ADO di Ferrara.

Il concorso “Mai più trincee” parla argentano

da: organizzatori

L’IISAP DI Argenta e Portomaggiore ha realizzato quello che in gergo calcistico si definisce “doppietta”.
Il Liceo scientifico “Don Giovanni Minzoni” di Argenta ha vinto, piazzandosi al primo posto, il Concorso nazionale “La storia della Grande Guerra riletta dai giovani di oggi: mai più trincee”, indetto congiuntamente dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Difesa in occasione delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale.

Gli alunni Linda Farinelli, Nirvana Pecorari e Jacopo Tellarini della classe IV A – Indirizzo tradizionale, guidati nella realizzazione dell’elaborato dalla prof. ssa Nicoletta Guerzoni, docente di Filosofia e Storia, hanno raggiunto il piazzamento d’eccellenza vincendo un concorso nazionale.
Non si tratta di un risultato inedito per l’Istituto. La stessa docente con alcuni studenti delle classi V A-B, infatti, pochi mesi fa si sono recati a Roma dove hanno ricevuto dalle mani del presidente della Repubblica Mattarella il premio per aver ottenuto il secondo posto nel Concorso nazionale “10 Febbraio”.
La Commissione esaminatrice ha premiato il lavoro degli studenti di Argenta tenendo conto di criteri quali: l’originalità dell’elaborato, l’efficacia del messaggio rappresentato, la pertinenza al tema e la gestione delle fasi organizzative ed operative, il lavoro di preparazione svolto e la qualità del prodotto stesso.
La traccia proposta dall’ultimo bando del Concorso, essendo quest’ultimo aperto a tutti gli studenti delle classi di ogni ordine e grado, differiva a seconda del grado d’istruzione.
All’art. 4 del bando di concorso si legge “Attraverso le tracce proposte, gli studenti dovranno elaborare una composizione scritta in relazione al rispettivo ambito scolastico di riferimento. In tale contesto, potranno essere trattati, attraverso un’analisi dell’esperienza della Prima Guerra Mondiale, argomenti legati al significato storico della ricorrenza, avviando rispetto ad essa significativi approfondimenti in ordine all’importanza dell’integrazione europea per preservare e garantire la stabilità dell’Europa e il contributo fornito dalle Forze Armate italiane alla stabilità internazionale nelle missioni di pace”.
Alle Scuole Secondarie di Secondo grado è stato proposto dunque di riflettere su come l’Europa rappresenti oggi non più un “continente in guerra”, macchiato e martoriato dagli atroci avvenimenti che lo hanno colpito nel XX secolo, ma un “continente di pace”.
Tale espressione non è però da intendersi “come assenza completa di conflitti”, ma come “tendenza all’integrazione e all’amicizia” fra i popoli dell’Unione. Sempre nel bando si legge “Il concetto di sicurezza non esprime, oggi, una condizione statica di “assenza di conflitti”, bensì una tensione dinamica verso sempre nuove e più efficaci forme di integrazione, comunanza di sforzi, solidarietà e amicizia fra i popoli. Nel 2012 l’Unione Europea ha ricevuto il premio Nobel per la pace, grazie al suo contributo nella trasformazione “di un Continente in guerra in un Continente di pace”.
Quale pensi possa essere il contributo che l’Europa potrà ancora fornire alla pace e alla sicurezza internazionale affinché non si ripetano i terribili conflitti del Novecento. Quale potrà essere l’apporto dell’Italia per la pacifica convivenza tra i popoli, considerando anche l’impegno delle Forze Armate italiane a favore della stabilizzazione delle aree di crisi”.
Il lavoro della delegazione argentana ha inteso mettere in luce come quel che si vede realizzato nell’età contemporanea è il frutto di un progetto e di un percorso che ha radici storici ben lontane nel tempo. “La questione di una unificazione europea, più o meno utopisticamente realizzata, si individua” spiega la prof.ssa Guerzoni, “con una certa forza e ricorrenza in modo particolare nella cultura settecentesca: illustri filosofi e politici a partire dal Settecento riconobbero i vantaggi economici, politici, sociali e militari che la costituzione di un’Europa sovranazionale avrebbe apportato agli Stati membri.
Nell’Ottocento poi il genovese Giuseppe Mazzini, nel programma della “Giovine Europa”, da lui fondata, unì il tema della autodeterminazione dei popoli con quello della nascita di repubbliche democratiche in Europa”.
“L’adesione di una classe quarta ad un bando il cui oggetto di approfondimento sono tematiche del Novecento e quindi non argomento di studio per l’anno di corso”, continua la docente, “è stata una vera scommessa. Ciò che ha spinto gli studenti a partecipare al concorso è stata la volontà di confrontarsi con contenuti inediti, parzialmente toccati grazie alla lettura di un volume scritto dallo storico Emilio Gentile in relazione alla Grande Guerra”.
“Fondamentale per la trattazione”, chiariscono i tre studenti, “ è stata la moltitudine di fonti storiografiche a cui si è attinto per lo studio, l’approfondimento e lo sviluppo delle tematiche in questione. Il lavoro di ricerca monografica e specialistica è stato alquanto impegnativo poiché si è voluto dare una certa impostazione alle informazioni”.
L’elaborato testuale prodotto pone al centro la trattazione di quel mosaico odiernamente unificato che è l’Europa: si sofferma a delineare, da una parte, quelle che furono le sue fasi evolutive – dall’inizio del XX secolo ai giorni nostri – e, dall’altra, le modalità attraverso le quali, negli ultimi decenni, l’Europa preserva la pace con lo scopo di sviluppare un sentimento comunitario unico e di potenziare l’economia e la sicurezza, oltre che dei Paesi che la compongono, dell’intero mondo.
Il fondamentale tema della globalizzazione, cruciale per comprendere l’evoluzione tecnologica che ha investito l’ambito militare, è stato posto come scenario della trattazione dell’importanza degli interventi militari dello Stato Italiano nelle aree di crisi per la salvaguardia della sicurezza europea nonché internazionale. Il fenomeno della globalizzazione in campo militare, inteso come evoluzione tecnologica, è rinvenibile già negli anni Settanta, ma ancor prima durante la Grande Guerra, nella quale si rivelò determinante l’utilizzo di sistemi satellitari di sorveglianza e dello spionaggio aereo. La vera conquista dell’evoluzione tecnologica degli ultimi decenni è il rispetto del cosiddetto principio “perdite umane zero”: la new war affida l’azione militare prevalentemente all’intervento aereo, limitando quindi la presenza umana nel conflitto.
Proseguendo, tramite la lettura di opere riferite alle analisi degli psichiatri sui disturbi mentali dei soldati della Grande Guerra, si è desiderato porre un parallelismo con il tema della metamorfosi del “paesaggio mentale”: lo storico italiano Gibelli afferma che in guerra vi sia una “nuova radicale espropriazione del tempo e della vita e un’inedita combinazione tra principio di efficienza-razionalità e principio di distruzione-annientamento”. La guerra veniva presentata come qualcosa di familiare cosicché i futuri soldati fossero entusiasti a parteciparvi; le scene eroiche rappresentate sulle cartoline finemente decorate erano parte di quella grande messa in scena volta a mitizzare l’esperienza della guerra.
Si è voluto infine sottolineare che non si vive di soli diritti: il nostro Paese, l’Europa, il mondo intero hanno bisogno di una nuova pedagogia civile e di un’etica dell’integrazione per una valorizzazione generalizzata e condivisa, che riesca a superare ogni forma di particolarismo”.
La premiazione avverrà a Torino il 15 maggio a partire dalle ore 10, in occasione del Salone Internazionale del Libro, ad opera del Ministro della Difesa. Per il nostro Istituto, per la cittadinanza tutta, è sicuramente una grande soddisfazione avere una nostra delegazione sul podio d’onore a rappresentare il Paese.

“Gimme Shelter!” L’urlo di Ferrara sotto le Stelle

da: Ferrara sotto le Stelle 2015

Una produzione esclusiva del festival per un concerto speciale
che vedrà alternarsi sul palco di Piazza Castello:

POST-CSI
BSBE – BUD SPENCER BLUES EXPLOSION
FAST ANIMALS AND SLOW KIDS

Sabato 20 giugno, ore 20:30
Piazza Castello – Ferrara – Ingresso libero

Un’occasione preziosa per vagliare lo stato dell’arte della scena indipendente italiana, che riunisce sullo stesso palco tre realtà musicali lontane tra loro sia per anagrafe che per scelte stilistiche e ciononostante significative, per non dire emblematiche, della rinascita del movimento rock nazionale degli ultimi anni.

Proprio nell’eterogeneità del background, nelle diverse radici e suggestioni che stanno alla base del lavoro delle band, è riposto l’elemento cardine che dimostra quanto sia stato proficuo e fecondo il percorso di tanti musicisti che si sono affrancati dai classici modelli anglosassoni per approdare ad una sintesi originale, che soprattutto non si adegua agli standard del cantato in inglese, ma che ha nei testi in italiano uno dei suoi punti di forza quanto a comunicazione ed empatia con il pubblico.

I POST-CSI sono gli eredi del glorioso Consorzio Suonatori Indipendenti, la più importante band italiana degli ultimi 20 anni. Formatisi nel reggiano, per iniziativa di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, dalle ceneri dell’esperienza CCCP – Fedeli alla Linea, i CSI hanno segnato una tappa fondamentale nella storia del rock nazionale, non solo dal punto di vista prettamente musicale.
L’attitudine irriverente, i testi venati di misticismo, la capacità di elevare la provincia emiliana a scenario universale hanno aperto la strada a una lunga schiera di epigoni che, in misura maggiore o minore, hanno un debito culturale nei confronti di questa esperienza.
Dopo il ritiro di Giovanni Lindo Ferretti, la band si è ricompattata attorno al suo nucleo originario, con una sorprendente Angela Baraldi alla voce, Massimo Zamboni e Giorgio Canali alle chitarre, Francesco Magnelli alle tastiere e Gianni Maroccolo al basso.
Il 25 aprile la band ha dato alle stampe “Breviario Partigiano”, un cofanetto contenente un CD con il primo materiale inedito del gruppo dopo 18 anni, un DVD del film “Il nemico” di Federico Spinetti e un libro che raccoglie pensieri, riflessioni, citazioni e aforismi di intellettuali e musicisti.

BSBE (BUD SPENCER BLUES EXPLOSION) Il duo formato da Adriano Viterbini (chitarra e voce) e Cesare Petulicchio (batteria e voce) si è imposto velocemente come una delle novità più elettrizzanti del circuito indipendente italiano degli anni Zero.
Nello spazio di tre album e un Ep dal vivo, i due hanno consolidato la propria fama grazie a un’intensa attività live, riuscendo ad attualizzare nel nuovo millennio certi suoni seventies, abilmente miscelati con il blues delle radici e un innato gusto melodico.
I due musicisti romani, dotati di capacità tecniche decisamente fuori dal comune, hanno un background comune, che spazia dai classici del Delta (Robert Johnson su tutti) ai giganti del rock (Led Zeppelin, Jimi Hendrix) al rock-blues a tinte psichedeliche che ha caratterizzato la fine degli anni ’60: ma il tutto è riveduto e corretto secondo la sensibilità dei nostri giorni, tradizione e contemporaneità perfettamente fuse assieme.
I riconoscimenti non si sono fatti attendere (finalisti all’Heineken Jammin’ Festival Contest nel 2007, Premio SIAE al Concerto del 1° Maggio a Piazza San Giovanni, inviti a Festival di grande rilievo in Italia e all’estero), fino a diventare un solido punto di riferimento per le nuove leve della scena nazionale. I BSBE non sono più una potenziale grande promessa, ma stelle di prima grandezza, fra le poche in Italia a poter vantare velleità esterofile.

I FAST ANIMALS AND SLOW KIDS vengono da Perugia e dal 2011 ad oggi, con soli tre album all’attivo, sono diventati un punto di riferimento importante nel panorama alternative rock.
Il quartetto, formato da Aimone Romizi (chitarra, voce, percussioni), Alessandro Guercini (chitarra), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessio Mingoli (batteria e voce) ha unito le forze nel 2008, dopo una breve militanza in band parallele del capoluogo umbro.
E’ proprio la volontà di potere sfogare le proprie pulsioni musicali non totalmente espresse nei rispettivi gruppi precedenti la scintilla che porta la band a suonare per semplice divertimento un rock sanguigno ed energico.
Dopo la classica trafila live nei piccoli club, che culmina comunque con l’affermazione come miglior band emergente ad Italia Wave nel 2010, è con il secondo lavoro, “Hybris”, che il gruppo raggiunge la notorietà: il disco riceve il riconoscimento come miglior album italiano per i lettori di XL – La Repubblica, mentre il singolo “A cosa ci serve” viene votato come miglior canzone italiana dell’anno sia dalla redazione che dai lettori di Rockit, la più importante risorsa dedicata al rock nazionale sul web.
Il recente “Alaska” (2014), opera ancora più spigolosa e tagliente, consacra definitivamente la band, che esce dall’abusata etichetta di “next big thing” per approdare alla piena maturità compositiva e creativa.

L’evento speciale è promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo nell’ambito del progetto “Expo e territori”, in occasione di due importanti manifestazioni:

la prima è la Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno 2015), da cui il nome della serata, una ricorrenza istituita nel 2001 dall’Assemblea Generale dell’ONU per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alle tante persone che tutti i giorni fuggono dai propri paesi a causa di guerre e persecuzioni per cercare altrove asilo e protezione.
La Cooperativa sociale Camelot, partner e sostenitore della serata, dal 2005 opera sul territorio ferrarese per accogliere i richiedenti asilo e restituire loro diritti e dignità;
la seconda è l’evento enogastronomico The Exelland, che si terrà a Ferrara dal 19 al 21 giugno 2015, in linea con le tematiche di Expo 2015.
Una tre giorni dedicata alle eccellenze del territorio ferrarese ed emiliano. Ferrara the Excelland, evento dedicato alla valorizzazione di quanto di meglio offre il territorio emiliano, ed italiano, nel settore agroalimentare, mettendo alla ribalta l’intera filiera, dal campo all’industria fino al prodotto finito.
La rassegna è organizzata da Unindustria Ferrara.

Ulteriori informazioni sono reperibili presso il sito web della rassegna: www.ferrarasottolestelle.it

(nella foto: i Post-CSI )

Il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti a Unife per parlare del ruolo nelle indagini sulla criminalità organizzata

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Ultimo appuntamento giovedì 14 maggio alle ore 17 nella Sala Consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza, (c.so Ercole I D’Este, 44), con il ciclo di seminari del Laboratorio interdisciplinare di studi sulla mafia e le altre forme di criminalità organizzata (MaCrO) dell’Università di Ferrara.
Relatore d’eccezione sarà il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti, che terrà la conferenza “Il ruolo del Procuratore nazionale antimafia nelle indagini sulla criminalità organizzata”.
Anche prima di rivestire il ruolo di vertice della Direzione nazionale antimafia, il Procuratore nazionale Roberti, ne aveva fatto parte in qualità di sostituto procuratore, oltre ad essersi occupato a lungo, anche in precedenza, di rilevanti indagini in materia di terrorismo e criminalità di stampo mafioso.
La legge ha recentemente ampliato le sfere di competenza del Procuratore nazionale, attribuendo all’organo compiti aggiuntivi di coordinamento del contrasto alle organizzazioni di matrice terroristica.
Nel corso dell’incontro ci si interrogherà anche sulle differenze fra associazionismo criminale di stampo mafioso e terroristico e sull’efficacia dei relativi strumenti di contrasto.

Moslebon: Primo Festival delle buone pratiche

da: organizzatori

Dal 17 al 24 maggio a San Giovanni in Persiceto (BO)

Spettacoli dal vivo, laboratori per bambini, concerti, sport, incontri d’impegno civico. Sotto il tendone il teatro delle scuole, le associazioni di volontariato e la cultura del cibo. E’ il circo sociale di Wanda Circus sponsorizzato dall’azienda agricola Caretti, produttrice di parmigiano reggiano, patrocinato dalla regione Emilia Romagna, e dal Comune di San Giovanni in Persiceto.

Uno Chapiteau fucsia, due famiglie di artisti, un caseificio, una radio, otto giorni di spettacoli, incontri, esibizioni, laboratori, teatro sociale, cori e tanta tanta voglia di stare insieme: laboratori per bambini, spettacoli dal vivo di artisti di strada, cori, concerti, piéce teatrali di scuole di ogni ordine e grado, conferenze, esibizioni sportive e degustazioni di parmigiano reggiano.
E’ questa l’essenza di Moslebon, il primo festival di buone pratiche in programma dal 17 al 24 maggio, a San Giovanni in Persiceto in via Zenerigolo 4/b.

La manifestazione nasce da un’idea della dott. C.M.Wanda e Valerio Caretti, lei direttore di Wanda Circus, associazione Teatrale e di Promozione Sociale attiva su tutto il territorio italiano con progetti ludico, didattici, teatro educazione, sociale, gioco in strada; lui direttore dello spaccio dell’Azienda Agricola Caretti produttori di Parmigiano Reggiano fin dal 1929.
Dice Wanda: “Ci siamo conosciuti nel 2012 in occasione del terremoto che ha sconvolto il territorio emiliano mettendo in forte difficoltà molte realtà fra cui l’ Azienda Agricola Caretti, produttrice di Parmigiano Reggiano. La nostra compagnia teatrale, come tantissimi altri, si è adoperata per promuovere il costituirsi di gruppi d’acquisto, consapevoli che cultura, economia, solidarietà viaggiano sullo stesso piano.
E’ stato il guardare negli occhi chi produce questo formaggio, l’osservare i gesti attenti e precisi dalla semina alla cura dei campi, alla dedizione per gli animali, fino alla trasformazione del latte e alla stagionatura, che abbiamo capito quanto ci accomunassero la passione, il sentimento, la dedizione per il lavoro così come il trasmettere e insegnare alle nuove generazioni le buone pratiche”.

Tanti progetti per grandi e piccini. Si parte con il teatro comico di Donati e Olesen

Lo chapietau è un contenitore di progetti per bambini, famiglie, associazioni e studenti. Ad inaugurarlo, il 17 maggio, alle ore 16, è la compagnia Donati Olesen, una delle più apprezzate sulla scena internazionale per l’originalità delle sue piéce di teatro comico. Gli artisti propongono “Comedy show”, mentre il giorno successivo si tiene l’anteprima di “Sbrodway”, show comico musicale di Pepino Sasofone e Fedele Ukulele, veterani del palco quanto della strada, ma soprattutto paladini della risata, filo conduttore del festival di cui a più riprese sono protagonisti gli stessi organizzatori, i Fratelli Maraviglia, Wanda, Zio Mortimer del Circo Carciofo. Al teatro di strada si uniscono i cori Primo Levi di Bologna, Al Tursein di Nonantola e dell’Istituto superiore Archimede di San Giovanni in Persiceto.

Il teatro delle scuole, sport, volontariato e musica.

Sono davvero molti gli spettacoli teatrali di associazioni di volontariato e scuole primarie, medie e superiore presenti al festival con differenti proposte. Particolarmente interessante la proiezione del poetico e pluripremiato cortometraggio muto “La panchina” realizzato dai ragazzi diversamente abili di “Quelli del sabato” (Associazione volontariato Bellinzago).
“L’idea del cortometraggio è nata dai ragazzi desiderosi di creare uno spettacolo teatrale che stentava a decollare, difficilmente riuscivano a ricordare le battute, così facendo è stato aggirato un ostacolo con ottimi risultati e soddisfazione per tutti”, dice la coordinatrice del gruppo Chiara Gavinelli. Si presenta invece con “Tu sei speciale”, tratto dal libro di Max Lucado, la cooperativa sociale l’Arcobaleno coordinata da Alessia Ingrami.
E’ entusiasta anche l’insegnante, esperta di teatro di figura e burattinaia Claudia De Benedettis, a Moslebon con tre produzioni “Il Viaggiatempo”, “Io non ho paura del Buio” e “La scarpa sul tetto” di bimbi e adolescenti delle Scuole Donini e Pelegalli di Castel Maggiore.
E’ dedicato al viaggio, quello dei migranti di ogni epoca, lo spettacolo “Le Vojage”, tema scelto e tradotto in copione dai ragazzi dell’istituto Mandela di San Giuliano Terme. Durante la otto giorni non poteva mancare la musica rock di Eikos, Tree-Oh e il sound ballabile dei Funky Monks.

Sotto il tendone si alternano inoltre esibizioni sportive dedicate a diverse pratiche tra cui lo judo e la box, protagonista di un vero e proprio incontro, ciascuna attività è curata da palestre e centri specializzati che hanno aderito al progetto Moslebon.

Il circo sociale

Moslebon unisce sotto lo chapiteau ci sono il mondo del volontariato e la cultura dei sapori, testimoniata da un’azienda storica, promotrice del progetto nella consapevolezza di fare parte di una comunità, che seppur ancora provata dal sisma, si mostra dinamica nell’affrontare il proprio futuro.
Ma c’è di più, sotto il tendone sono in programma incontri con ospiti il cui impegno civico è noto in tutto il Paese.
A portare il proprio contributo sono Daria Bonfietti, fondatrice dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica; Giuseppe Costanza, unico sopravissuto della Strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie e la scorta; Maurizio Pascucci e Filippo Palmieri vicini a Libera nella lotta alla mafia.

Programma e orari sul sito www.moslebon.com

Copparo: i biglietti vincenti della Festa di Primavera

da: ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Pubblichiamo di seguito i numeri relativi ai biglietti vincenti della Festa di Primavera 2015, consistenti in buoni acquisto:

– 1° premio: n. 3954 – € 1.000

– 2° premio: n. 2849 – € 500

– 3° premio: n. 2281 – € 300

– 4° premio: n. 4918 – € 100

– 5° premio: n. 4437 – € 100

scuola-inclusiva

NOTA A MARGINE
Laboratori, ascolto e interdisciplinarietà: prove pratiche della buona scuola che già c’è

di Daniela Cappagli*

Vivace, allegra interessante, portatrice di grande comunicazione culturale e di forte professionalità docente, è stata l’iniziativa che si è svolta venerdì scorso alla sala Agnelli della Biblioteca Ariostea di Ferrara: ‘Gli studenti raccontano. La buona scuola si presenta alla città’.
L’iniziativa ha concluso felicemente il secondo ciclo di incontri organizzati dall’istituto Gramsci e dall’istituto di Storia Contemporanea, dal titolo ‘Viaggio nella Comunità dei saperi. Istruzione Democrazia’ . I cicli, molto seguiti da docenti e cittadini, hanno avuto l’obiettivo di ripensare all’istruzione, attraverso una rilettura del pensiero di intellettuali, che hanno elaborato un progetto educativo collegato ad un progetto di società: da Dewey a Maria Montessori, da Gramsci a Rodari, a Chomsky, a Mario Lodi ed altri grandi autori italiani e non. Interessanti inoltre le conferenze sulle nuove tecnologie e sull’impatto straordinario che hanno sulle ultime generazioni.
Quest’anno il lavoro è stato allargato alle scuole proponendo attività laboratoriali fatte in collaborazione con i relatori di Mario Lodi e Gianni Rodari (Mauro Presini e Daniela Cappagli). E’ nata così l’iniziativa dell’8 maggio.
Ragazze e ragazzi della quinta classe della scuola primaria “Bruno Ciari” di Cocomaro di Cona e delle classi prima A, C e D dell’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di S. Agostino, accompagnati e coordinati dal maestro Mauro Presini e dai professori Davide Pizzotti, Anna Maria Cristiano e Michela Cis, hanno presentato i loro elaborati, secondo diversi linguaggi, realizzati durante i laboratori. Abbiamo ascoltato parole, voci, pensieri e riflessioni. Abbiamo visto sorrisi, collaborazione, accoglienza, serenità, rispetto.
I docenti hanno sapientemente guidato le classi attraverso l’indagine sociale, la cronaca, l’intervista e la scrittura creativa della favola e della poesia, portando gli studenti a produrre elaborati di grande pregio non solo per le abilità creative espresse ma per la lettura della realtà e per la capacità comunicativa.
E’ stato realizzato un interessante giornale di classe fatto dagli studenti della prima D di Sant’Agostino, ‘La prima voce della scuola’ dove compare in prima pagina una intervista al loro giovane sindaco Fabrizio Toselli, che sicuramente ha meritato l’ interesse dei ragazzi e lo ha dimostrato partecipando a tutta l’iniziativa con molta attenzione. Così come ha espresso interesse la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo, Anna Tassinari, con una significativa presenza nel giornale e nell’iniziativa.
Abbiamo ascoltato una meravigliosa favola scritta dai ragazzi di quinta elementare, Il bambino blu, che racconta i sentimenti, le relazioni, il lavoro di introspezione, di riflessione fatto dai ragazzi in relazione ai rapporti con la diversità: una favola che finisce bene, nella ritrovata accoglienza e nell’amicizia dopo tanta difficoltà… Poi sono stati letti ancora limerick, le fiabe nel mondo, le interviste per conoscere più da vicino gli scrittori del territorio e molto altro.
E’ stata una concreta testimonianza della presenza nel nostro territorio della buona scuola, quella che c’è già nonostante la carenza di risorse, quella fatta da un ambiente scolastico culturalmente preparato, accogliente nei confronti della diversità, capace di lavorare per classi aperte in attività laboratoriali dove le discipline non sono ognuna a sé stante, chiuse nei loro ambiti ma aperte alla trasversalità, alla interdisciplinarietà.
Le due scuole, che hanno partecipato, si sono presentate come crocevia di relazioni e luogo di progettualità dove, sono stai attivati i modi e le forme attraverso le quali accompagnare i bambini in percorsi di crescita che hanno consentito loro di maturare la comprensione del mondo e di imparare ad abitarlo da cittadini.
Fondamentale è stato il lavoro educativo che ha tenuto presenti e vive le relazioni tra soggetti e contesti che fanno parte della vita dei bambini: la famiglia, il territorio e le istituzioni, visti come luogo dove vi sono risorse di apprendimento vissuto.
La scuola infatti da sola non può infatti fare tutto, non può educare a tutto tondo.
Insomma la scuola è parte importante della nostra società ed è una buona scuola se questa società se ne occupa e la sostiene considerandola il fattore principale di crescita democratica, e di cittadinanza attiva.

* Daniela Cappagli è componente del direttivo dell’istituto Gramsci

Interpellanza del consigliere Rendine sul Progetto Polizia Municipale

da: Gruppo Consiliare G.O.L. – Giustizia Onore Libertà

Il sottoscritto Consigliere Comunale Francesco Rendine INTERPELLA il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato:

PREMESSO

Che nel 2012 l’Amministrazione Comunale, appellandosi ad un parere dell’ARAN, ha disposto di sopprimere al personale operante di Polizia Municipale l’indennità di disagio, ritenendola illegittima in quanto già riconosciuta con l’indennità di vigilanza (percepita anche da chi opera in ufficio) e sostituirla con i “progetti”.

VISTO

Che gli interessati hanno presentato ricorso Corte d’Appello avverso la sentenza del giudice del lavoro di Ferrara e le organizzazioni sindacali, in attesa della sentenza relativa alla causa in corso, hanno ritenuto di non firmare accordi col comune, l’amministrazione ha predisposto un atto unilaterale per il periodo agosto 2012 – dicembre 2014 che prevede un acconto bimestrale di 326,00 euro (prima erano 227,00 euro mensili), pagamento di un gettone di presenza ai servizi 19/03 con un gettone di presenza di 38 euro (pari a 2 ore di straordinario, ma non rientranti nel capitolato “straordinari”) conguagliando, previa valutazione positiva di ispettori e comandante il Febbraio dell’anno successivo.

EVIDENTE

Che in questo contesto il lavoratore subisce una riduzione di stipendio e si trova “costretto” ad aderire a progetti che non solo lo impegnano oltre l’orario di lavoro contrattuale, senza il pagamento delle ore straordinarie, ma rendono impossibile recuperare le ore eccedenti le 36 contrattuali, Infatti il comune, anche per gli anni 2014/16, si è “inventato” per il corpo di Polizia Municipale i ” gettoni di presenza”, in tal modo l’amministrazione riuscirebbe ad impegnare il personale 4 sere la settimana fino alle 2 con soli 19 euro aggiuntivi. In sostanza dal 2012 gli appartenenti al Corpo di PM di Ferrara percepiscono una diminuzione di stipendio a fronte di maggior disagio e maggior lavoro.

PITTORESCO

Come la diminuzione degli introiti comunali per le infrazioni accertate dal personale di Polizia Municipale, forse a causa dell’impiego dei vigili più per la sicurezza e meno per rimpinguare le casse dell’amministrazione, possa apparire come una sorta di “punizione” perché il personale ha fatto meno multe a chi circola sulle strade comunali.

ACCERTATO

Che questo agire imperioso appare in contrasto con il CCNL enti locali laddove prevede che le prestazioni lavorative del dipendente siano esclusivamente di due tipi: ordinario e straordinario, anche per i progetti imposti unilateralmente.
In sostanza escludendo l’Istituto del lavoro straordinario, nel panorama legislativo nazionale non sono previsti progetti che vadano oltre il normale orario di lavoro che, ai sensi dell’art.22 del CCNL del 01.04.1999 prevede per i lavoratori turnisti la possibilità di ridurre l’orario di lavoro settimanale dalle 36 alle 35 ore.

CIO’ PREMESSO

il sottoscritto INTERPELLA il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato per sapere:

Se intenda disporre l’immediata cessazione di questi progetti che appaiono valutati e retribuiti ad accondiscendenza e simpatia.
Se intenda disporre la restituzione delle ore lavorate oltre l’ordinario negli anni 2012-2014, nonché quelle che si accumuleranno nei Progetti-Obiettivo futuri, considerato che, al fine di garantire una maggiore sicurezza alla città, è necessario estendere i turni di servizio almeno fino alle 2 di notte.
Se ritiene corretto pagare le ore prestate oltre quelle contrattualmente previste come “straordinario” e non con i “gettoni” che non trovano riscontro nei contratti collettivi nazionali.

Francesco Rendine
Gruppo consiliare
Giustizia, Onore, Libertà

L’OPINIONE
Renzi e il fascismo

di Edoardo Nannetti

Renzi, pur di seguire la sua verve comunicativa in pillole, produce affermazioni estremamente pericolose.
In un comizio elettorale, per difendere il suo Italicum e criticare Brunetta che aveva evocato una somiglianza col fascismo, Renzi ha affermato: “voglio dire che quando si scomoda il fascismo bisogna dire che si uccidevano le persone per le loro idee; parlando di fascismo si profana la memoria di chi è morto; non si deve scherzare su queste cose!”. Sarebbe utile trasmettere per iscritto la violenza con cui sono state pronunciate queste parole (Tg1 ore 20 del 8-5-15), che a qualcuno possono apparire ovvie ma che, come si vedrà, sono estremamente pericolose.
A prescindere dalla natura fascista o meno dell’italicum (è però incontestabile la sua somiglianza con il premio di maggioranza voluto da Mussolini nel 1924 con la legge Acerbo), è evidente che il fascismo non è tale solo per l’uccisione di dissidenti, ma è un processo verso un sistema progressivamente dittatoriale, di eliminazione graduale ma inesorabile delle libertà democratiche, di assegnazione del potere a chi non rappresenta la maggioranza dei cittadini, di compressione delle libertà sindacali fino alla loro eliminazione e, corollario di questa volontà di potenza, anche il carcere il confino o l’uccisione per i dissidenti. E’ anche evidente che fascismo, in Italia, è sinonimo di dittatura.

E’ evidente che una legge elettorale che assegna arbitrariamente il 53% dei seggi ad un partito che abbia anche solo il 25% dei votanti (può accadere nel ballottaggio e si parla di votanti, neppure degli elettori, che ormai si astengono in massa sentendosi traditi da questa pseudo-democrazia), viola il principio costituzionale di uguaglianza del voto fra i cittadini, regalando la maggioranza assoluta a chi non ce l’ha; inoltre consente a quel partito, da solo, di eleggere il Presidente della Repubblica, votare riforme costituzionali, nominare membri della Corte Costituzionale eccetera (cioè di scegliersi i controllori istituzionali del suo operato). Questa legge prepara la dittatura. Il fascismo preparò così la propria. Il fascismo controllò anche gradualmente l’informazione: Renzi vuole sottomettere la Rai al potere diretto del governo (vedi la ‘riforma’della Rai da lui proposta).

La frase di Renzi però è grave perché sottende un principio grave: finché non si ammazzano i dissidenti non c’è dittatura, non si può evocare il fascismo; la democrazia è solo questa assenza di morti o , al massimo, la possibilità di parola (col tuo vicino di casa?). Dobbiamo essere contenti che non ci ammazza; prima di denunciare il rischio di dittatura dobbiamo aspettare almeno il carcere o il confino (ma anche questo non è ancora uccidere i dissidenti, quindi c’è ancora del margine).

Quella di Renzi è una di quelle frasi che, proposte con una falsa autoevidenza, si affermano acriticamente nel senso comune come vere e che svuotano, proprio loro, il senso delle parole e della democrazia che è qualcosa di più del diritto di non essere ammazzati per le proprie idee. Sono frasi pericolose perché preparano la dittatura anche cercando di plasmare il senso comune in modo distorto.
Renzi su un punto ha ragione: non si scherza su queste cose! Lui per primo dovrebbe smettere di scherzare e dovrebbe chiedere scusa per questa frase vergognosa.
Così scriveva già nel 1945 Don Primo Mazzolari: “Il ‘virus’ fascista , che può far degenerare di nuovo la democrazia, è purtroppo latente in molti animi e ci può far riportare alla dittatura, ‘curia et populo plaudente’”

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Educazione permanente, un capitolo che non sappiamo scrivere

Il forte impatto che i cambiamenti economici hanno prodotto sulla struttura del tessuto occupazionale di settori come l’industria e l’agricoltura avrebbe dovuto collocare il tema dell’educazione permanente al centro dell’agenda politica ed economica del nostro Paese con l’obiettivo di riconnettere tra loro istruzione, formazione, occupazione e lavoro. Di fronte a un tasso di disoccupazione del 12,7% in Italia contro il 4,8% della Germania è urgente riappropriarsi di un tema così gravemente trascurato come quello dell’educazione degli adulti, perché pare che questo sia ampiamente sconosciuto al mondo politico e sindacale.

Eppure gli strumenti legislativi per avviare politiche innovative in questo campo non mancano, a partire dalla tanto vituperata riforma del lavoro Fornero. Mi riferisco all’articolo 4 e ai commi dal 51 al 58 di questa legge, che come minimo dovrebbero indurre il Parlamento a rimettere mano all’istituzione dei Cpia, cioè i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti di mero impianto scolastico.
Educazione degli adulti e formazione permanente significano disporre di una forza lavoro qualificata come condizione indispensabile per sbloccare la paludosa stasi economica e occupazionale in cui versa il Paese. Più i livelli di istruzione sono alti, più crescono i redditi e l’occupazione. Lo dicono i dati dell’Ocse, in media il tasso di occupazione delle persone con alti livelli di qualificazione è di circa l’80%, contro meno del 50% per le persone con livelli bassi. I benefici derivanti da un’elevata qualificazione sono incrementali: al crescere di conoscenze e competenze aumenta la capacità di acquisirne nuove, di partecipare ad ulteriori attività formative. Inoltre l’istruzione permanente ha ripercussioni importantissime sulla vita sociale delle persone; gli individui istruiti sanno gestire meglio le proprie condizioni di salute, sono attivi nella vita sociale, politica e culturale.
Le cause della crisi del nostro Paese sono prodotte anche dall’incapacità dei governi di misurarsi con queste questioni. I nuovi fabbisogni professionali, le nuove e le future competenze richieste dal mercato del lavoro e dal mondo delle imprese, le veloci innovazioni tecnologiche dovrebbero indurre ad archiviare vecchi profili professionali senza mercato e un sistema di istruzione e formazione professionale ormai inadeguato non solo per i tempi, ma pure rispetto al dettato legislativo.

Con la legge Fornero del 2012 per la prima volta l’Italia si pone in linea con le indicazioni dell’Unione europea in materia di ‘lifelong learning’. Ciò che nel nostro Paese è sempre stato considerato come recupero scolastico, qualcosa di meramente accessorio e secondario, diviene la chiave per ripensare radicalmente il nostro sistema di istruzione, non solo nell’interesse del diritto allo studio di ogni singola persona, ma per le istituzioni pubbliche e per il mondo delle imprese che ne trarrebbe notevoli vantaggi in termini di competitività, innovazione, produttività.
Secondo la legge, per apprendimento permanente si intende qualsiasi attività intrapresa dalle persone in modo formale, non formale e informale, nelle varie fasi della vita, al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze, in una prospettiva personale, civica, sociale e occupazionale. Finalmente anche il nostro Paese riconosce ufficialmente, ciò che da decenni numerosi Paesi dell’Europa e del mondo hanno già fatto, il ‘life wide learning’, l’apprendimento per l’intero arco della vita. Ma allora se non c’è più un tempo per lo studio, uno per il lavoro, uno per la pensione, se questa scansione così rigida non ha più ragione d’essere, è possibile che tutto continui come prima? È possibile che il nostro sistema di istruzione resti identico a se stesso? Credo che nessuno in questo Paese si sia accorto di proposte avanzate dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, come pure la legge prevede. Neppure le parti sociali, a partire dai sindacati, mi sembra che abbiano battuto un colpo.

Tutto continua come prima. Invece di provvedere, come prescrive la legge, alla individuazione e al riconoscimento del patrimonio culturale e professionale comunque accumulato dai cittadini e dai lavoratori nella loro storia personale e professionale, nel nostro Paese si persiste a ritenere che l’apprendimento si faccia solo a scuola. Così si istituiscono i Cpia per l’alfabetizzazione e il recupero scolastico degli adulti, niente più che una versione aggiornata delle scuole popolari di un tempo.
Centri, invece, che dovrebbero essere radicalmente ripensati alla luce di quanto la legge Fornero prescrive, a partire dal riconoscimento dei crediti formativi, dalla certificazione degli apprendimenti comunque acquisiti, da documentare attraverso la realizzazione di una dorsale informatica unica. Ma su questo terreno neppure gli enti locali sono attivi, così non si realizzano le reti territoriali indispensabili per tenere insieme istruzione, formazione e lavoro, per collegarli organicamente alle strategie per la crescita economica, per l’accesso dei giovani al lavoro, per l’invecchiamento attivo, per l’esercizio della cittadinanza attiva, anche da parte degli immigrati.

Un’intenzione legislativa, di ispirazione europea, che colloca l’apprendimento permanente come strumento ‘princeps’ per una vera crescita personale, civica, sociale e occupazionale, finisce ancora una volta per essere sacrificata dall’insipienza di chi ci governa. Stiamo in Europa come ci pare evidentemente, o in Europa non ci sappiamo stare. Dovremmo chiedere ragione del ‘Life Learning Programme’, strategico per l’Europa 2020, che punta a creare un’economia con un più alto tasso di occupazione attraverso una crescita intelligente, solidale, sostenibile: intelligente innanzitutto con investimenti più efficaci nell’istruzione, la ricerca e l’innovazione. L’iniziativa lanciata dall’Unione europea si propone di migliorare la cooperazione tra il mondo del lavoro e quello dell’istruzione con l’obiettivo di “ritagliare su misura” le competenze necessarie alle persone e al mondo professionale, ma passa per le politiche dell’educazione permanente, dell’educazione degli adulti: un capitolo che il nostro Paese non ha ancora imparato a scrivere.

IMMAGINARIO
Un parco di ricordi.
La foto di oggi…

Il recinto con le capre, le palle di neve quando d’inverno nevicava eccome, le prime mattine di caldo in cui si “faceva fuoco” da scuola e si andava a tirarsi i gavettoni…il parco Massari è uno scrigno di ricordi. Silvia Nagliati oggi ce li fa rivivere con la sua foto, sul profilo Instagram del Comune che per una settimana gestisce nell’ambito del progetto #MyFerrara che vuole avvicinare cittadini e pubblica amministrazione.

Questo il suo commento.

“Buongiorno Ferrara!
È in una splendida giornata di sole che vi lascio in un parco splendido fra le mura cittadine.
Per molti ferraresi il ricordo dei primi passi, dell’approccio alla bicicletta, dei primi baci.
Parco Massari”.

OGGI – IMMAGINARIO MYFERRARA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

parco-massari-ferrara-myferrara-instagram
foto di Silvia Nagliati
mia-martini

ACCORDI
Mimì.
Il brano di oggi…

mia_martini_-_il_giorno_dopo_-_frontOgni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Mia Martini – Minuetto

Una delle cantautrici più amate di sempre e tra le regine della musica leggera, oggi è storia della musica italiana: scompariva il 12 maggio 1995 Domenica Bertè, in arte Mia Martini. Una carriera di successi e brani indimenticabili che le valsero nel 1982 l’istituzione ad-hoc del “Premio della critica” al Festival di Sanremo, oggi divenuto, appunto, “Premio Mia Martini”. Tra i punti più alti della carriera di Mia Martini troviamo l’album Il giorno dopo del 1973 e contenente la bellissima Minuetto.

GERMOGLI
Visionari.
L’aforisma di oggi

Il genio è colui che rompe gli schemi, che sovverte le consuetudini.

albert-einsteinLa logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto
(Albert Einstein)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…