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Giorno: 20 Giugno 2015

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Risposta del sindaco Tagliani alla interpellanza sul bando di selezione del Direttore della Holding Ferrara Servizi

da: ufficio Portavoce del Sindaco di Ferrara

Gentilissimi Consiglieri,

a seguito della Vostra interpellanza di prot. n. 62205, del 17/06/2015, ho provveduto innanzitutto a verificare se le procedure e i criteri adottati per le selezioni cui fate riferimento corrispondessero o meno a quanto prescritto dalle norme. Nel corso di questa verifica, si è rivelato di particolare utilità un documento elaborato dal Gruppo Parlamentare alla Camera dei Deputati di Forza Italia, che contiene una sintesi, commentata in modo sintetico ma esaustivo, del D.L. 90/2014, evidentemente ad uso delle Amministrazioni Locali rette da maggioranze di centro-destra.

La lettura di questo documento mi ha confortato in ordine al fatto che le norme siano state rispettate.

Per venire ai Vostri quesiti, devo innanzitutto ricordare che ASP e Holding Ferrara Servizi – per quanto entrambe a controllo pubblico – sono soggetti tra loro assolutamente diversi: l’uno un ente di diritto pubblico, l’altro una società di capitali di diritto privato; l’uno con competenze in ordine all’erogazione di servizi sociali, l’altro con finalità di controllo e di indirizzo sulle partecipazioni societarie del Comune. E’ evidente che alla diversità tra i due enti non possa che corrispondere un’analoga diversità nelle caratteristiche che si richiedono a coloro che si candidano a dirigerli, e pertanto non mi provoca alcuna meraviglia constatare che chi ha la responsabilità e la competenza esclusiva di determinare quelle caratteristiche (cioè gli organi amministrativi dei due enti) abbiano proceduto sulla base di autonome valutazioni e siano pervenuti ad autonomi risultati.

Per quanto attiene, in particolare, ad Holding Ferrara Servizi, prendo atto che l’Amministratore ha ritenuto di dover continuare ad avvalersi di un Direttore generale. Sono certo di non compiere alcun indebito atto di ingerenza in quelle che sono le decisioni che gli competono in via esclusiva, se affermo che la scelta mi sembra avveduta e prudente: in considerazione del fatto che Holding Ferrara Servizi, sin da pochi mesi dopo la sua costituzione, ha previsto nella propria pianta organica la figura del Direttore generale, in ragione della mole di lavoro e della delicatezza e complessità dei compiti che alla Società sono stati via via affidati. Aggiungo che tali compiti sono stati sino ad oggi svolti con puntualità e precisione, in coerenza con i disegni strategici dell’Amministrazione, e conseguendo obiettivi di riduzione di spesa, contenimento tariffario per i servizi svolti dalle diverse società controllate, razionalizzazione dei meccanismi di controllo interno e riduzione significativa, grazie anche all’istituzione del Direttore generale, nel numero complessivo dei dirigenti delle società controllate.

A maggior ragione, gli scenari futuri, e gli obiettivi strategici che l’Amministrazione – dopo il doveroso confronto in Consiglio comunale – imporrà alla Società, confortano nella giustezza di questa scelta.

Per quanto riguarda il Rag. Paramucchi, a prescindere da quale sarà l’esito della selezione, credo sia difficile per chiunque contestare i risultati che sino ad oggi sono stati conseguiti con il suo contributo.

Naturalmente, qualora i componenti del gruppo consiliare di Forza Italia fossero a conoscenza di persone in possesso delle caratteristiche richieste e che siano in grado di vantare dimostrabili risultati nell’ambito della gestione di Holding pubbliche, possono sempre invitarli a partecipare alla selezione.

Con i più cordiali saluti.

Tiziano Tagliani

(Sindaco di Ferrara)

Expo: distribuita la prima pizza tutta italiana che salva il Made in Italy

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

È arrivata ad Expo la prima pizza tutta tricolore.
Nella giornata del record della pizza più lunga del mondo, al padiglione Coldiretti sono state distribuite oltre duemilacinquecento tagli della pizza nata dall’alleanza di Italpizza, azienda leader nella produzione di pizze surgelate, e Fai, Filiera Agricola Italiana, costituita da Coldiretti. Si tratta di una alleanza realizzata dopo che Italpizza, passata nel 2008 agli inglesi del gruppo Bakkavor, dal 2014 è tornata italiana.

L’accordo Italpizza/Fai garantisce l’origine italiana degli ingredienti fondamentali per una buona pizza, dalla farina al pomodoro, dall’olio alla mozzarella.
Alla globalizzazione anonima di pomodoro cinese o americano, della mozzarella ottenuta non dal latte, ma fatta con semilavorati industriali, le cosiddette cagliate provenienti dall’Est Europa, dell’olio di oliva tunisino o spagnolo, se non addirittura olio di semi al posto dell’extravergine italiano, della farina ucraina o tedesca, l’accordo ItalPizza e Fai risponde con prodotti tutti provenienti dalle campagne e dalle stalle italiane, lavorati e trasformati da strutture in diretto collegamento con i produttori agricoli locali, secondo la mission di Fai promossa da Coldiretti per organizzare e promuovere sui mercati le produzioni delle filiere agroalimentari italiane, garantendo la tracciabilità, la sostenibilità ambientale e l’equa distribuzione del valore tra i soggetti della filiera agricola e alimentare nazionale.
Oggi in Italia quasi due pizze su tre (63 per cento), secondo una indagine Coldiretti, sono ottenute da un mix di farina, pomodoro, mozzarelle e olio provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori, che hanno rinunciato del tutto ad andare in pizzeria (25 per cento) o hanno ridotto la presenza (40 per cento) rispetto a prima della crisi. Di fatto la pizzeria non è più il principale luogo di consumo perché molti italiani scelgono di prepararla e gustarla tra le mura domestiche.

ReUniOn Bologna: Terza ed ultima giornata del primo raduno mondiale degli ex studenti dell’Alma Mater di Bologna

da: organizzatori

Terzo ed ultimo giorno per ReUniOn, primo raduno mondiale degli ex studenti dell’Alma Mater di Bologna, che domenica 21 giugno si chiuderà in bellezza con un ‘derby’ storico per i bolognesi – quello tra ‘fortitudini’ e ‘virtussini’.
Il Derby ReUniOn rivivrà all’interno dell’evento dedicato nella Basket City dei Giardini Margherita (alle 18.00) con studenti, tifosi, grandi campioni del passato e appassionati che si ritroveranno tutti insieme per giocare (e tifare): tra gli ospiti, Claudio Coldebella, Mario Boni e Corrado Fumagalli.

Archiginnasio

All’interno del Palazzo dell’Archiginnasio (Sala dello Stabat Mater) – prima sede stabile dell’Università di Bologna – si concludono gli incontri “L’eredità dei Maestri” con, alle 10.00, Giorgio Basevi sull’Economia e alle 11.30 Vincenzo Balzani ci parlerà di Chimica.

Sotto i portici, ultimi giorni per osservare la mostra en-plein-air 150 anni di storia dell’Alma Mater organizzata grazie alla collaborazione con l’Archivio Storico dell’Università di Bologna: dai momenti ufficiali dell’Ateneo alle feste degli studenti, dalle cerimonie di laurea alle lotte per la contestazione, una carrellata di volti e situazioni che raccontano le storie di vita che l’Università di Bologna racchiude e accoglie.

Piazza Galvani

Si parte alle 10.00 con un incontro davvero particolare, quello con 10 laureati dell’Alma Mater che hanno partecipato al contest per raccontare la propria esperienza, professionale e di vita, dopo la laurea all’Università di Bologna, tra questi anche la storia di Edward Gyader, medico chirurgo del Ghana, che riporterà la sua coraggiosa scelta di tornare nella sua terra per mettere la propria esperienza al servizio delle persone del suo Paese.

Il secondo ed ultimo incontro in Piazza Galvani (alle 12.00) è un evento ‘dedicato ai bambini dai 6 ai 116 anni’: il “Professore Hacker” Renzo Davoli, tra i principali esponenti del software libero in Italia, guiderà il pubblico in conversazioni, giochi, esperimenti per scoprire che gli informatici non studiano le macchine… ma le persone.

Piazza San Domenico

Alle 10.30 lo scrittore e giornalista Claudio Imprudente insieme agli animatori della cooperativa Accaparlante parlerà di disabilità e rapporto con gli educatori e le persone, nell’incontro La Chitarra dell’Educazione. Alle 12.00 un’indagine sullo stato dell’arte delle professioni nate con il web e quelle che invece si sono dovute ‘reinventare’ alla luce del cambiamento: tra gli ospiti, lo scrittore Danilo Masotti e la responsabile comunicazione web di Palazzo Chigi Roberta Maggio.

Piazza Minghetti

Dalla Coppa America al progetto di recupero della Concordia: due esperienze diverse ma con in comune la passione per il mare e per l’acqua Piazza Minghetti accoglie (alle 11.00) un ospite particolare, l’Ingegnere Giovanni Ceccarelli nel panel L’Architettura dell’Acqua.

Piazza Santo Stefano

I laureati di Giurisprudenza si danno appuntamento alle 10.00 in Diritto e Rovescio, per un confronto tra chi ha scelto le professioni classiche e chi invece ha battuto strade diverse: tra gli ospiti – che saranno intervistati dagli studenti della Scuola di Giurisprudenza – Daria de Pretis, Giudice della Corte Costituzionale, l’attore e regista Paolo Cevoli e la foodblogger Chiara Maci.
Alle 12.00 l’incontro Mappe, reali e virtuali, delle crisi: la geopolitica dei confini europei con, tra gli ospiti, il politologo Filippo Andreatta, l’ex Ambasciatore italiano all’OCSE Guido Lenzi e Giuseppe Cucchi, ex consigliere militare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’UE.

La Messa del Laureato

Alle 12.00 presso la Basilica di San Petronio si terrà ‘La messa del laureato’, che sarà officiata dal Monsignor Tommaso Ghirelli, vescovo di Imola.

Ancora musica…

Al Conservatorio G.B. Martini di Bologna alle 17.00 il concerto Addio Roma, del laboratorio Zerocrediti e curato da Francesco Carluccio e Francesco La Licata, Fabrizio Lupo e Roberta Barreja.

ReUniOn offre anche l’occasione per costituire l’Associazione degli Alumni dell’Alma Mater, nella convinzione che i laureati dell’Università di Bologna siano i migliori testimoni e ambasciatori dell’Ateneo nel mondo e – perché no? – anche i suoi primi e naturali stakeholder.
Nei giorni di manifestazione, sarà possibile iscriversi presso lo spazio all’interno di Palazzo Re Enzo, Sala degli Atti (domenica aperto fino alle 13.00).

Balneazione ok a Porto Garibaldi

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

A seguito della comunicazione del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara pervenuta in data odierna, il breve tratto marino costiero di Porto Garibaldi precedentemente interdetto alla balneazione è tornato nuovamente idoneo alla balneazione stessa.

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Bando ‘giovani coppie’: un aiuto concreto a chi investe sul futuro

da: ufficio stampa – Gruppo Assembleare PD Emilia-Romagna

Calvano: ‘Fino a 25.000 euro per i giovani che vogliono acquistare la prima casa, contributo elevato a 30.000 euro nei Comuni terremotati’

Paolo Calvano, Consigliere PD dell’Emilia-Romagna e Segretario regionale del PD, esprime grande soddisfazione per il bando per le giovani coppie ed altri nuclei famigliari pubblicato dalla Regione. “E’ un aiuto alle giovani coppie e ad altri nuclei famigliari per acquistare la prima casa di proprietà: la Regione Emilia-Romagna, con un bando pubblicato a metà giugno, mette a disposizione 12 milioni di euro per questo progetto – spiega Paolo Calvano, che aggiunge – Si tratta di cifre importanti, messe a disposizione dalla Giunta Bonaccini per difendere il diritto alla casa e allo stesso tempo dare un sostegno concreto alle famiglie, in particolare a quelle che stanno nascendo”.

“E’ una misura, già sperimentata dalla nostra Regione in un recentissimo passato, che si inserisce nel contesto della crisi del mercato immobiliare e in quello, più ampio, della crisi economica. La ripresa – commenta il consigliere ferrarese – passa anche da qui: da aiuti tangibili a chi vuole investire sul futuro”.

Il bando è rivolto a giovani coppie, nuclei monoparentali, nuclei numerosi, nuclei sottoposti a procedure di rilascio dell’alloggio per ragioni diverse alla morosità, nuclei assegnatari di alloggio di edilizia residenziale pubblica per i quali sia stata dichiarata la decadenza per superamento redditi e persone singole.

L’erogazione di contributo per alloggio è di 25.000,00 euro, elevato a 30.000,00 per i residenti nei Comuni interessati dagli eventi sismici del 2012 che intendano acquistare un alloggio nello stesso Comune di residenza o in uno confinante (per la Provincia di Ferrara i Comuni interessati sono Argenta, Bondeno, Cento, Ferrara, Mirabello, Poggio Renatico, Sant’Agostino, Vigarano Mainarda).

Sarà possibile acquistare anche con patto di futura vendita, dopo un periodo di locazione o assegnazione in godimento per un massimo 4 anni. Le parti possono concordare la compravendita dell’alloggio anche prima della scadenza prevista.

Il prezzo degli alloggi messi a disposizione dalle cooperative e dalle imprese non potrà superare i 350.000 euro. Il valore Isee del nucleo, calcolato con i criteri del DPCM 159/2013 non può superare i 40.965,00 euro.

LE FASI DI ATTUAZIONE DEL BANDO:

1.selezione alloggi da ammettere a finanziamento (alle ore 9.00 del 2 luglio 2015 alle ore 16.00 del 16 luglio 2015 le imprese di costruzione o loro consorzi, le cooperative di abitazione o loro consorzi potranno mettere a disposizione i propri alloggi con una procedura online sul portale regionale);
2.selezione dei nuclei familiari che presentano la domanda di contributo (i possibili acquirenti hanno tempo fino al 27 ottobre 2015 per individuare un alloggio e sottoscrivere un pre-contratto esclusivamente per l’acquisto di un alloggio compreso nella lista pubblicata sul portale regionale);
3.Il 24 novembre 2015 sarà pubblicata la graduatoria dei nuclei familiari ammessi al contributo.

Tutti i dettagli sono sul sito web http://territorio.regione.emilia-romagna.it/

Biologico: un’agricoltura non più di nicchia

da: ufficio stampa Confederazione italiana agricoltori di Ferrara

Lorenzo Boldrini, rappresentante di Cia Emilia-Romagna per Anabio, commenta l’accordo tra i ministri europei per dare nuove regole a un settore in continua ascesa

Maggiori garanzie e trasparenza per i prodotti biologici importati da paesi extra- europei e l’introduzione della “Certificazione di gruppo”. Sono queste le due principali novità dell’intesa sulla proposta di regolamento in materia di agricoltura biologica raggiunta nell’ambito del Consiglio di AGRIFISH (Agriculture and Fisheries) – che riunisce i ministri competenti di Agricoltura e Pesca europei – e che sarà poi discussa in sede parlamentare. Nel dettaglio l’accordo prevede che i prodotti biologici potranno essere importati solo se conformi alle norme produttive del paese dove saranno poi commercializzati.
Non sarà dunque possibile immettere sul mercato un biologico proveniente da stati che non rispettano la normativa italiana ed europea. Inoltre, altra importante novità, sarà introdotta la “Certificazione di gruppo” uno strumento operativo che potrà favorire le aziende più piccole, magari situate in aree marginali, che hanno difficoltà nella richiesta della certificazione singola.
«L’accordo europeo – spiega Lorenzo Boldrini, rappresentante di Cia Emilia-Romagna al Consiglio di Anabio Nazionale e produttore biologico di Ferrara – rappresenta un passo avanti per l’agricoltura biologica in termini di sicurezza per i consumatori e possibilità di investimento e innovazione per le imprese. L’agricoltura biologica non è più una scelta di nicchia.
Nel corso del recente convegno di Anabio – Associazione Nazionale Biologico di Cia – a Expo 2015 sono emersi dati davvero interessanti e che parlano chiaro rispetto alla tendenza di crescita e consumo dei prodotti bio. Nel 2014 (dati SINAB) si conferma l’aumento della richiesta con un aumento di valore del 17,3% rispetto al 2013 e una crescita degli operatori del 5,4 % che, come ha sottolineato anche il Ministro Martina, sono oltre 52.000 in tutta Italia.
Il dato più interessante però – continua Boldrini – è quello della superficie investita a biologico che nel nostro paese è di oltre un milione e trecentomila ettari, aumentata rispetto al 2012 di quasi il 13%. Un risultato importante per un tipo di agricoltura che, fino a qualche anno fa, era considerata una scelta quasi controtendenza.
Come produttore biologico non posso che promuovere questa scelta produttiva che non è solo economica e reddituale ma anche culturale ed etica. Oggi è sempre più forte il bisogno di salvaguardare la l’ambiente e il mondo agricolo dovrà andare necessariamente verso scelte più eco-sostenibili.
Le aziende dovranno impegnarsi a garantire un minor impatto ambientale e adeguarsi, inoltre, a modalità di consumo e quindi di mercato in continua evoluzione. Lo sanno bene i produttori di paesi come la Svizzera o il Lussemburgo dove la richiesta e il consumo di prodotti bio è altissimo.
Questo non significa – conclude Boldrini – che il biologico sia la soluzione per il rilancio dell’agricoltura ma è sicuramente una possibilità importante, valorizzata anche dal Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 che punta molto sulla sostenibilità dell’agricoltura e la conservazione dell’ecosistema.»

Benvenuta estate con ‘Aspettando la Sagra dell’Anguilla’

da: organizzatori

Martedì 23 alba del solstizio in musica navigando con la Dalì nelle valli, Mercoledì 24 cibi&vini di produttori locali protagonisti al QuietoVivere

Aspettando la Sagra dell’Anguilla festeggia l’arrivo dell’estate.
Dopo l’anteprima a Lido Spina con Daria Bignardi – che il 6 giugno nel Giardino della Casa Museo Remo Brindisi ha inaugurato l’edizione 2015 di Librandosi – l’alba dopo la notte più corta dell’anno vedrà l’avvio del ‘cartellone-contenitore’ di eventi itineranti – dal jazz all’enogastronomia, dalla letteratura al contest canoro ed all’expo d’arte – che animeranno ed accompagneranno verso la Sagra della “regina delle valli” (la cui XVII edizione è in programma dal 25 settembre all’11 ottobre) le serate di turisti ed ospiti della costa comacchiese. Due le iniziative programmate in questa settimana.
Martedì 23 giugno a Porto Garibaldi – con ritrovo e imbarco alle 5,00 dal PortoCanale – la motonave Dalì salperà per una suggestiva escursione verso le valli al crepuscolo del mattino, accompagnata dalle note del Jazzlife Trio: Luca di Luzio, alla chitarra, insieme a Luca Quadrelli (sax) e Dino Mondello (contrabbasso) proporranno infatti un repertorio dedicato ai ‘grandi’ del jazz, da Ellington a Kern, da Porter fino a Gershwin. Durante la navigazione, inoltre, ai partecipanti all’evento – la partecipazione è gratuita ma riservata ad ospiti di strutture ricettive convenzionate e, fino ad esaurimento posti disponibili, contattando l’associazione Jazzlife: tel. 335 1340537 info@jazzlife.it) – verranno offerti anche caffè, latte e brioche appena sfornati.
Mercoledì 24 giugno alle 20,30 all’Agriturismo QuietoVivere di Lido Spina, invece, spazio alla buona tavola – in collaborazione con la Strada dei Vini e dei Sapori – con “Se Mangi Bene, Vivi Meglio”, cena a base di tipicità territoriali presentate e raccontate dai produttori locali grazie anche ad un gioco a tema dedicato. In tavola: sarda in savour, acciughe marinate, girella di anguilla su letto di verdure di stagione accompagnati da bruschetta all’aglio dop di Voghiera; risotto al brodo di gò (antica ricetta comacchiese); fritto misto di valle con anguilla accompagnato da verdure fresche di stagione; mix di biscotti e macedonia di frutta di stagione, accompagnati a vini dop Bosco Eliceo della Cantina Mattarelli di Vigarano Mainarda (costo € 29,00 a persona bevande incluse: info 0533 333559).
Il programma completo degli appuntamenti di “Aspettando la Sagra dell’Anguilla”, che proseguiranno sino al 24 agosto e sono promossi con il coordinamento di Delta Input da Associazione L’Alba Porto Garibaldi, Unione Sportiva Volania, Jazzlife, Ca Tourism, Querce Project, Anam, Vivispina, Strada dei Vini e dei Sapori e Consorzio Vini Bosco Eliceo grazie al supporto di Comune di Comacchio, Provincia e Camera di Commercio di Ferrara, è consultabile sul sito www.eventicomacchio.it

IL PROGETTO
Narrazione partecipata: Ferrara-Inferno andata e ritorno

Avreste mai pensato che la placida Ferrara potesse essere invasa da creature dell’oltretomba? È successo mercoledì e giovedì sera al quartiere Giardino con “Inferno”, lo spettacolo itinerante rappresentato nell’ambito del progetto “Succede Qui”. La performance è il risultato di un duplice percorso: il laboratorio teatrale site-specific condotto da Davide Della Chiara e Natasha Czertok presso lo spazio Wunderkammer, in collaborazione con la cooperativa Teatro Nucleo, e il percorso di narrazione partecipata, che ha coinvolto tanti cittadini e realtà del quartiere, dalla scuola primaria Poledrelli, al comitato Zona Stadio, al centro sociale Acquedotto.

La finalità del laboratorio “Succede qui” è includere nella formazione dell’attore l’attenzione al territorio circostante e all’ambiente in cui opera. Se in uno spettacolo tradizionale vengono studiati lo spazio e la scenografia, nel nostro caso si è scelto di ambientare l’azione teatrale negli spazi aperti e nei luoghi della città ed è quindi diventato fondamentale esplorare e conoscere il patrimonio e le risorse del quartiere. Ecco allora la narrazione partecipata, per rendere vivi quei luoghi attraverso i ricordi e le esperienze di chi vi abita e di chi lavora per costruirvi una comunità: i racconti e le immagini nate dalle riflessioni condivise con gli abitanti e con i partecipanti al laboratorio teatrale, sono così entrati a far parte della drammaturgia e della costruzione della performance.

locandina inferno
La locandina della performance site-specific

Per due serate “Inferno”, acronimo di “Invasione Notturna Frivola e Ruggente Non Ostile”, ha trasformato le vie e i giardini tra la stazione e via Garibaldi in un teatro a cielo aperto e i cittadini che si avvicinavano incuriositi in un pubblico in corteo, mentre altri seguivano la messa scena dalla finestra o dal balcone della propria casa. Il teatro di strada come modo per riappropriarsi degli spazi pubblici e farli tornare alla loro funzione di spazi di condivisione: cosa ci può essere di meglio da condividere di una pièce teatrale che narra della storia del proprio quartiere? Uno sguardo nuovo e originale per scrutare i marciapiedi e i viali alberati che percorriamo ogni giorno, che può diventare un punto di partenza per pensarli in modo diverso e – perché no – immaginarvi un futuro diverso.

“Inferno” è anche il titolo dell’opera a cui Natasha e Davide, che hanno curato la regia, si sono ispirati. Scritto nel 1964 dal tedesco Peter Weiss, il testo è rimasto inedito fino al 2003 perché l’autore lo aveva inteso quale prima parte di una trilogia dedicata alla Divina Commedia, mai portata a compimento. L’Inferno di cui Weiss scrive in questi trentatré canti è qui sulla terra, manca ogni giustizia divina che premi i giusti, redima i penitenti e danni i peccatori: il nuovo viaggio di Dante si trasforma in un incubo nel quale il narratore diventa oggetto di derisione, sfruttamento e tortura da parte di figure grottesche e inquietanti al tempo stesso.

Sono stati proprio Virgilio, Caronte, Flegias e alcune anime perse di bianco vestite – dietro le quali si celavano gli attori Sara Draghi, Massimo Festi, Elisa Galeati, Daniele Giuliani, Lorenzo Magnani, Isotta Monti, Martina Pagliucoli, Manuela Santini, Alessio Soffritti, Giulia Tiozzo, Carlo Verano, Sabina Zanquoghi – ad accompagnare gli spettatori da un girone all’altro: da piazzale Castellina fino in via Ortigara, di fronte all’ingresso della Curva Ovest, poi i giardini di Piazzale Giordano Bruno, passando dietro alla mutua e dirigendosi verso corso Vittorio Veneto, per avere come sfondo l’acquedotto, fino all’arrivo in via Garibaldi. È qui, nell’ultima tappa, che si è fatta largo l’utopia: “una città in cui non devi guardarti attorno ad ogni passo”, “una città che non è affatto dolente, dove tutto si raggiunge”, “una città che superò la sofferenza”.

Certo la strada da percorrere verso questa città ideale è ancora molto lunga, ma è comunque bello pensare che nella placida Ferrara quotidiana, in cui viviamo e camminiamo ogni giorno distrattamente, uscendo in una sera di giugno per una tranquilla passeggiata dopocena si possa venire improvvisamente catapultati in un mondo altro. Con questo spettacolo siamo entrati all’Inferno con un Dante contemporaneo, non ci resta che dare spazio alla fantasia e aspettare impazienti il prossimo viaggio.

Le foto sono di Daniele Mantovani e Federica Pezzoli.

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Arena La Romana: Lunedì 22 giugno in programmazione il film di Saverio Costanzo “Hungry Hearts”

da: organizzatori

Jude è americano, Mina è italiana. S’incontrano per caso a New York. S’innamorano, si sposano e presto avranno un bambino. Si trovano così in poco tempo dentro una nuova vita. Sin dai primi mesi di gravidanza Mina si convince che il suo sarà un bambino speciale. E’ un infallibile istinto di madre a suggerirglielo. Suo figlio deve essere protetto all’inquinamento del mondo esterno e per rispettarne la natura bisogna preservarne la purezza. Jude, per amore di Mina, la asseconda, fino a trovarsi un giorno di fronte ad una terribile verità: suo figlio non cresce ed è in pericolo di vita, deve fare presto per salvarlo. All’interno della coppia inizia una battaglia sotterranea, che condurrà ad una ricerca disperata di una soluzione nella quale le ragioni di tutti si confondono.

Coppe Volpi – Festival del Cinema di Venezia assegnate agli attori: Alba Rohrwacher e Adam Driver.

L’arena è organizzata dall’Associazione Ferrara sotto le stelle con Arci Ferrara, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Università di Ferrara.
Quest’anno al Parco sarà possibile acquistare abbonamenti da 10 ingressi che avranno validità per tutta la durata della manifestazione.

ABBONAMENTO 10 INGRESSI – 50 €
ABBONAMENTO 10 INGRESSI, SOCI ARCI – 35 €

INGRESSO: INTERO 6 €; RIDOTTO 4,50 € (Soci Arci, studenti Università di Ferrara e possessori della fidelity card – Gelateria La Romana).
Inizio proiezioni ore 21.30. Apertura Parco Pareschi (c.so Giovecca, 148) ore 21.00
In caso di maltempo le proiezioni si svolgeranno presso la Sala Boldini, via Previati 18. Per informazioni: Arci: 0532.241419, Arena Estiva: 320.3570689, Sala Boldini: 0532.247050.
Per il programma completo della manifestazione: www.cinemaboldini.it.

GIARDINI & PAESAGGI
Il giardino e le regole del caos

Il giardino può essere interpretato come un mezzo per regolare il caos, quindi il titolo italiano del secondo film diretto da Alan Rickman, “A Little Chaos” (2014) non è letterale, ma corretta per un film in cui si parla anche di giardini. “Le regole del caos” non è un documentario, storia e invenzione si mescolano in un racconto che vede come protagonisti André le Notre (Matthias Schoenaerts), maestro e creatore dei grandi giardini formali francesi e Sabine de Barra (Kate Winslet), giardiniera, che in questo mestiere, ha trovato un modo per essere indipendente e sopravvivere alle tragedie della sua vita. Sabine partecipa a un colloquio con il maestro per collaborare alla realizzazione di una parte del parco di Versailles e la tensione iniziale fra le nuove idee della giovane donna e la rigidità dell’impostazione del maestro, saranno il punto di partenza della storia. André le Notre (1613-1700) è stato un genio dell’arte dei giardini, l’artefice del grande sogno di Luigi XIV, il Re Sole (1638-1715) di affidare proprio ai giardini la forma concreta dell’idea di potere assoluto. I parchi da lui realizzati sono dei capolavori di ingegneria idraulica, di scenografia, di invenzioni estetiche talmente innovative per i tempi e anche per noi contemporanei che, non capendole, ci limitiamo spesso a considerare il suo immenso lavoro come la realizzazione di enormi aiuole alternate a giganteschi specchi d’acqua, degno contorno di antipatici palazzi dove la corte francese si sollazzava, tra intrighi e pettegolezzi, a scapito del popolo. Giardini di potere e per il potere, in cui doveva essere ribadito il concetto che la sovranità del re superava la dimensione umana, il re era al di sopra della natura e poteva controllare il caos attraverso regole, geometrie, macchine incredibili, per raggiungere un controllo in terra assoluto e totale. Il cinema ci ha già regalato un cospicuo repertorio di film dedicati alla grande stagione del giardino alla francese, da cui quest’ultimo trae più di uno spunto. Il primo che si ricorda è lo spettacolare “Vatel” (2000) di Roland Joffé con cui condivide alcuni personaggi storici e al quale si avvicina anche nella prassi, tutta cinematografica, di ricreare un luogo esistente attraverso un puzzle di altri luoghi, in questo caso, Rickman, ricostruisce la Francia senza spostarsi dall’Inghilterra e sfruttando parecchie locations viste nel “Barry Lindon” di Kubrick. La figura di Sabine ricorda la protagonista femminile di “Ridicule” (1996) Mathilde de Bellegarde, giovane scienziata, figlia di un marchese che ai balli di corte preferiva i suoi esperimenti con le piante e le immersioni con scafandri di sua invenzione. Il bellissimo film di Leconte ci porta avanti di un secolo, mostrandoci la decadenza dello stato assoluto in una Versailles, schiava delle sue regole e prossima al caos della Rivoluzione.
Il sogno di Sabine sembra quello di andare contro le regole, ma nel suo incessante lavoro di giardiniera, nella sua fatica che le rovina le mani rendendole dure e callose, così diverse da quelle della dame di corte, c’è la stessa illusa presunzione del re, di creare una nuova natura migliore di quella spontanea, cambia solo il gusto e la forma. Una sequenza molto bella ci mostra Sabine lottare contro una massa incredibile di rovi che avvolge il tronco di un albero dalla forma scultorea. Alla fine riuscirà a liberarlo mostrandone la bellezza nascosta, ma sappiamo che un po’ di anni di abbandono, riporteranno i rovi a fare il loro mestiere. La natura spontanea diventa giardino solo quando ne accettiamo completamente le regole, è una scelta, la conseguenza di un percorso culturale, non il frutto dell’incuria. Sabine e il re ne sono consapevoli e ne è consapevole anche il regista, che li fa incontrare in uno spazio a parte, un recinto all’interno del grande parco reale, dove un altro dei giardinieri del re, Jean Baptiste de la Quintinie (1626-1688), coltiva il suo vivaio. In questa oasi separata dal mondo, gli opposti naturali e sociali si incontrano: uomo e donna, sovrano e popolo, abbattono le regole per trovarsi uguali, esseri umani uniti dallo stesso sogno.

BORDO PAGINA
Debord e il situazionismo revisited

Per il ventennale di Guy Debord, (1994-2014) è uscito “Debord e il Situazionismo revisited. Punto della Situazione n. 1“, (Massari, 2015) a cura di Antonio Saccoccio, con testi di autori vari*.
Il libro raccoglie gli atti del “non-convegno” situazionista o neosituazionista, svoltosi in Liguria – Sesto Godano (La Spezia), lo scorso autunno 2014, al quale hanno partecipato nomi storici del Situazionismo italiano oltre a nuovi giovani e autori emergenti o già noti nell’avanguardia italiana contemporanea. I promotori, ovvero la casa editrice stessa che coagula diversi di quest’ultimi, parlano oggi, nel 2015, di eredità diretta dalla matrice di Debord e del Situazionismo e spiegano il sottotitolo del volume: “Punto della Situazione n. 1” è l’ouverture dopo il “non-convegno” e il libro in merito foriero di futuri nuovi incontri analoghi, eventualmente anche in medium complementari quali mostre e azioni performative. Il “Punto della Situazione n. 2” L’Antispettacolo nella Società dello Spettacolo, per la cronaca di fatto si è già verificato proprio lo scorso 13 Giugno a Livorno, Galleria Piccolo, con la presentazione di Debord e il Situazionismo revisited, anche in forma appunto performance (Situazioni Musicali e Cinematografiche) con gli stessi Mav (Movimento arte vaporizzata), Noè’, Nef, e No. Hanno partecipato, provenienti da tutta Italia, i vari : Amico, Balice, Bertelli, Biasiotti, Fanna, Marchi, Massari, Moretti, Piccolo, Ricaldone, Saccoccio, Scuro, Stanziale, Taccole, Velena, Venturi.
Più in generale, i nuovi situazionisti italiani, reinventano il grande intellettuale e l’avanguardia situazionista del secondo novecento, tra i principali analisti della/sulla società dello spettacolo e dei mass media, alla luce della rivoluzione post Internet, dell’attuale società turbocapitalistica e informatica (criticamente…), del ritorno delle avanguardie stesse nel panorama (oltre) artistico contemporaneo.

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La copertina

Antonio Saccoccio (a cura di), “Debord e il Situazionismo revisited. Punto della Situazione n. 1, (Per il 20° della morte di Debord: 1994-2014), Massari, 2015, testi di:
Michele Nobile: La società dello spettacolo e la critica rivoluzionaria
Sandro Ricaldone: Debord avant Debord
Pino Bertelli: Rapporto sul cinema sovversivo di Debord
Roberto Massari: Complicanze “spettacolari”
Giorgio Amico: Il marxismo situazionista di Asger Jorn
Alessandro Scuro: Basi lettriste del Situazionismo
Antonio Saccoccio: Crisi e superamento dell’arte. Dal Futurismo a Debord (e oltre)
Stefano Balice: Il punto della situazione nella realtà delle reti
Antonio Marchi: Punto d’arrivo (e situazioni in bici)
Roberto Peccolo: Punto di ripartenza. Una galleria semisituazionista nel cuore di Livorno
Appendici:
Mirella Bandini: Guy Debord dal situazionoìismo all’Internazionale Situazionista
Roberto Massari: Da La società dello spettacolo ai Commentari. Note di lettura.

Foto in evidenza di Pino Bertelli durante il non-convegno di Sesto Godano.

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IMMAGINARIO
Un parco, due mondi.
La foto di oggi…

Un parco, tanti mondi. Ragazza con il velo sopra a un telo di cotone fucsia al giardino pubblico. Ragazza senza il velo sopra a un telo color del cielo. Ragazzo con jeans e smartphone appoggiato a un albero. Per tutti un prato, un posto all’ombra, magari una bottiglietta d’acqua. Buona personale e verde frescura.

OGGI – IMMAGINARIO FOTOGRAFIA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…
[clic sulla foto per ingrandirla]

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Un parco, due mondi (foto Giorgia Mazzotti)

GERMOGLI
Rifugiati
L’aforisma di oggi

Si celebra oggi la Giornata Mondiale del Rifugiato, voluta dalle Nazioni unite, per sensibilizzare sulla condizione di tale categoria di migranti. Un invito a una riflessione sui milioni di rifugiati costretti a scappare da guerre e violenze e a non dimenticare che dietro ognuno di loro c’è una storia che merita di essere ascoltata. Storie di sofferenze, di umiliazioni ma anche di chi vuole ricominciare a ricostruire il proprio futuro.

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Gianni Rodari

Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra.

(Gianni Rodari)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

ACCORDI
Gimme Shelter! Il grande rock italiano sotto le stelle.
I brani di oggi…

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Post-CSI – Breviario Partigiano

Bud Spencer Blues Explosion – Mi Sento Come Se

Fast Animals and Slow Kids – A Cosa Ci Serve

Oggi i brani del giorno saranno tre in vista di Gimme Shelter!, la grandissima serata musicale (gratuita) di questa sera in Piazza Castello. In occasione di due importanti eventi come l’enogastronimico The Exelland e la Giornata Internazionale del Rifugiato, e all’interno della rassegna Ferrara Sotto le Stelle, si alterneranno sul palco tre grandi gruppi come i Post-CSI, i Bud Spencer Blues Explosion e i Fast Animals and Slow Kinds. Una serata all’insegna del rock e della musica italiana di qualità assicurata, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo nell’ambito del progetto “Expo e territori”.