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Giorno: 28 Giugno 2015

Lunedì 29 giugno in programmazione il film di Christian Petzold “Il segreto del suo volto”

da: organizzatori

Giugno 1945. Ferita, con il volto sfigurato, sopravvissuta ad Auschwitz, Nelly torna a Berlino. Guarita a malapena dall’intervento chirurgico al volto, la donna cerca il marito Johnny, l’amore della sua vita. Quando casualmente Nelly ritrova Johnny, lui non la riconosce.
L’intervento l’ha resa quasi irriconoscibile. Eppure notando in lei una vaga somiglianza con la moglie, le chiede di assumerne l’identità, sperando così di mettere le mani sull’eredità della famiglia di lei. Nelly accetta.
Vuole capire se Johnny l’ama ancora o se l’ha tradita, come sostiene la sua amica. Nelly rivuole la sua vita.

L’arena è organizzata dall’Associazione Ferrara sotto le stelle con Arci Ferrara, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Università di Ferrara.
Quest’anno al Parco sarà possibile acquistare abbonamenti da 10 ingressi che avranno validità per tutta la durata della manifestazione.
ABBONAMENTO 10 INGRESSI – 50 €
ABBONAMENTO 10 INGRESSI, SOCI ARCI – 35 €
INGRESSO: INTERO 6 €; RIDOTTO 4,50 € (Soci Arci, studenti Università di Ferrara e possessori della fidelity card – Gelateria La Romana).
Inizio proiezioni ore 21.30. Apertura Parco Pareschi (c.so Giovecca, 148) ore 21.00
In caso di maltempo le proiezioni si svolgeranno presso la Sala Boldini, via Previati 18. Per informazioni: Arci: 0532.241419, Arena Estiva: 320.3570689, Sala Boldini: 0532.247050.
Per il programma completo della manifestazione: www.cinemaboldini.it

L’APPUNTAMENTO
Emergency chiama Ferrara risponde

Ci sono cose da non fare mai, / né di giorno né di notte / né per mare né per terra / per esempio, la guerra / (Gianni Rodari)

Cinque giorni per parlare di nuove resistenze, legalità, cittadinanza consapevole, solidarietà e accoglienza: sono gli Emergency Days, che si terranno da mercoledì 1 a domenica 5 luglio in Viale Alfonso I d’Este (zona Bagni Ducali), organizzati dal Gruppo di Emergency di Ferrara con il patrocinio del Comune di Ferrara e della Regione Emilia Romagna.

logo emergency days
La locandina degli Emergency Days

L’associazione di Gino Strada e della figlia Cecilia non ha bisogno di presentazioni, sono i fatti a parlare per Emergency: dal 1994 al 2014 ha fornito cure e assistenza sanitaria gratuite a oltre sei milioni di persone in 16 paesi nel mondo. La prima missione è stata a Kigali in Ruanda, proprio in quel terribile 1994, l’anno del genocidio. Da allora Emergency ha costruito ospedali, centri di riabilitazione fisica e sociale, posti di primo soccorso, ha iniziato a gestire centri sanitari e pediatrici, poliambulatori e ambulatori mobili, e soprattutto ha fornito e continua a fornire formazione al personale locale. Opera in Afghanistan, Iraq, Repubblica Centrafricana, Sudan, Sierra Leone e dal 2006 anche in Italia, con l’apertura del poliambulatorio di Palermo, cui sono seguiti nel 2010 quello di Marghera e nel 2013 quello di Polistena.

A Ferrara il gruppo di Emergency si è formato nel 2001 e conta attualmente circa 30 volontari. Nella loro sede di via Ravenna, incontro Serena che a ogni mia domanda risponde con la prima persona plurale, un “noi” che rivela tutta la passione e la partecipazione con cui i volontari seguono le attività dell’associazione. Parliamo del Programma Italia: “si sta ampliando sempre più. Oltre alla necessità di accogliere il numero sempre maggiore di migranti che sbarcano sulle nostre coste, ci siamo resi conto, perché all’inizio non lo immaginavamo nemmeno noi, che anche molti italiani hanno bisogno di noi perché non hanno accesso alle cure per vari motivi. Solo per farti un esempio, al Poliambulatorio di Marghera il 20-30% dei pazienti sono italiani, spesso sono poveri perché hanno perso il lavoro e non possono permettersi le cure specialistiche che il servizio sanitario non fornisce: le protesi dentarie, le visite oculistiche o molte malattie croniche. Un altro servizio fondamentale è la mediazione culturale che offriamo negli sportelli di orientamento socio-sanitario per aiutare i malati, migranti e non solo, a far rispettare i propri diritti presso le strutture pubbliche”. Nell’estate del 2012, dopo il sisma, i loro ambulatori mobili sono arrivati anche nel modenese e nel ferrarese: “la problematica principale che abbiamo affrontato all’inizio era il disorientamento delle persone, inoltre abbiamo offerto il nostro aiuto ai medici che volevano continuare a lavorare pur avendo il proprio ambulatorio inagibile”. Parliamo anche di Ventimiglia, della stazione centrale di Milano, e della (inesistente) politica europea sull’immigrazione: “quello che penso io è che le persone dovrebbero potersi spostare liberamente. Siamo tutti esseri umani, tutti sotto lo stesso cielo, tanto più quando sono persone in fuga da guerre”.

Parliamo soprattutto della sesta edizione degli Emergency Days, che dall’1 al 5 luglio tornano in città dopo una pausa di tre anni: l’ultima edizione è stata quella del 2011, quando il gruppo ferrarese ha festeggiato anche il proprio decennale. Quest’anno i fondi raccolti contribuiranno a sostenere il Centro Pediatrico di Goderich in Sierra Leone, uno dei paesi più poveri del mondo. “Emergency è in Sierra Leone dal 2001, quando è finita la guerra civile che è durata dieci anni e ha devastato il paese, lasciandolo completamente senza infrastrutture come sempre accade. Abbiamo costruito prima un centro chirurgico e poi l’anno successivo un centro pediatrico, dove ogni giorno vengono visitati più di 70 bambini”. Da allora le visite sono state 204.735 e i ricoveri 14.969, solo nel 2014 a Goderich sono state visitate 27.443 persone e ricoverate 1.604. “Nel 2014 la situazione si è aggravata a causa dell’epidemia di ebola: entrambi gli operatori che si sono ammalati lavoravano in Sierra Leone”. A fine anno erano 1.600 i bambini colpiti dal virus, che purtroppo ha fatto anche vittime indirette: molti bambini non hanno avuto accesso alle cure perché alcuni ospedali sono rimasti chiusi per mesi dato che il personale non si recava al lavoro per paura di contrarre la malattia. “Abbiamo dovuto aprire più centri per la diagnosi e poi per la cura dell’ebola”.

Per sostenere il Programma Sierra Leone i volontari hanno organizzato questi cinque giorni di dibattiti, musica e buon cibo, “un programma a cui lavoriamo ormai da tanti mesi e del quale siamo molto orgogliosi” sottolinea Serena. Tutti i giorni dalle 16:30 inizieranno le attività per i più piccoli con Francesca Venturoli, la Bottega di Copparo, Teresa Fregola della Piccola Compagnia dell’Airone e con gli Ambulaclaun e MusicTogether Associazione Carpemira. Sarà anche aperta la libreria Libri Liberi con titoli per grandi e piccini, in collaborazione con LibrieLetture.com, e si potrà visitare la mostra fotografica “La nostra Africa” con immagini realizzate presso i Centri sanitari di Emergency in Repubblica Centrafricana, Sierra Leone e Sudan da tre fotografi del collettivo congolese “Génération Elili”, Khelly Manou de Mahoungou, Arnaud Makalou e Baudouin Mouanda. Al Barzebone gestito dai volontari dell’associazione si potranno degustare menù speciali preparati il mercoledì dal ristorante Scaccianuvole, il giovedì dalla Trattoria il Cucco, il venerdì dall’agriturismo Sapori Semplici e il sabato dalla gastronomia La Vegana, mentre domenica ci sarà un aperitivo con i prodotti di Libera.

conferenza stampa emergency
La conferenza stampa di presentazione degli Emergency Days

Ogni giorno dalle 18.30 si terranno incontri e presentazioni di libri: il primo giorno si parlerà di Resistenza e resistenze; il 2 luglio di mafia e antimafia; il 3 luglio sarà dedicato a Emergency con “Ruanda-Sierra, 21 anni di attività sociosanitarie”, mentre il 4 si tenterà di rispondere alla domanda “Italia terra di accoglienza?”. Infine dalle 21: musica dal vivo con due gruppi ad alternarsi sul palco ogni sera. Il gran finale sarà domenica 5 luglio: dalle 10:30 partiranno i “Giochi senza frontiere” organizzati in collaborazione con l’Ente Palio di Ferrara, le contrade e la Corte Ducale si sfideranno in alcuni divertentissimi giochi medioevali, dalla corsa nei sacchi al tiro alla fune, dal lancio dell’Orco alla Torre, alla palla ferrarina, fino agli scacchi giganti.

 

Link correalati:

Gli Emergency Days giorno per giorno

Pagina Facebook degli Emergency Days

ACCORDI
Over the rainbow.
Il brano di oggi…

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

[per ascoltarlo cliccare sul titolo]

Over The Rainbow di Keith Richards.

Neanche una settimana dopo quella schifezza del Family Day qui in Italia abbiamo un motivo in più per vergognarci. Personalmente ho anche un motivo per essere davvero contento.
Ma resta questa cosa vergognosa: ci facciamo mangiare gli spaghetti in testa da un paese in cui si può sparare così a random, si frigge ancora la gente su sedie apposite, i neri continuano a morire “da neri” e via, continuate voi con quello che preferite.
Un paese in cui praticamente “la sinistra” è più annacquata del loro caffè è riuscito a fare ‘sta cosa.
Noi nel frattempo stiamo a rimirare la nostra storia di grandi leader radicalqualcosa, socialqualcosa, demoqualcosa, di sinistra, un po’ più di sinistra, di estrema sinistra, di rottura, di ancora più estrema rottura. Ma rottura veramente.
In tutto questo come se non bastasse c’è gente che blatera sulla famiglia composta da uomo e donna.
Mentre scrivo poi scopro che in Texas c’è un pastore che si vuole dare fuoco perché gli girano dopo la sentenza della Corte Suprema. Speriamo si becchi coi burattinai del Family Day e vediamo se magari si danno fuoco tutti.
Complimenti agli yankee comunque.
Vergogna eterna per Scalia e gli altri 3 contrari.
Vergogna eterna anche per noi se non ci diamo una mossa.
Quindi un vecchio pezzo sul pezzo nella mia versione preferita.

Antonin Scalia sotto l’arcobaleno dell’orgoglio omosessuale
Sure The One You Need (Vol. 2)

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3 Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

radio@radiostrike.info
www.radiostrike.org

IMMAGINARIO
Cibo che unisce.
La foto di oggi…

Expo tutto in una tazzina di caffè. L’interpretazione è di Vittorio Colamussi, fotografo ferrarese, che racconta così – in maniera sintetica e sobria – l’evento dell’Esposizione universale. Il caffè, del resto, è qualcosa che tiene insieme il binomio di locale e globale che Expo vuole promuovere. I chicchi nascono e crescono in altri latitudini del mondo, ma è l’Italia il Paese-simbolo della torrefazione di qualità. E Ferrara tra le città che possono vantare torrefazioni d’eccellenza [vedi Portale turistico Terra e acqua e articolo su Ferraraitalia]. Guardiamo e assaporiamo.

OGGI – IMMAGINARIO FOTOGRAFIA

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Expo 2015 in una fotografia di Vittorio Colamussi

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…
[clic sulla foto per ingrandirla]

GERMOGLI
Rischia: sogna!
L’aforisma di oggi

Sognare e rischiare. Vale la pena.

Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni. (Paulo Coelho)

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Un edificio che rappresenta il sogno architettonico realizzato a Tresigallo, in provincia di Ferrara (foto di Anna Maria Mantovani, FotoClub Ferrara)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…