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Giorno: 7 Luglio 2015

Qualità è Sicurezza: la convenzione Ascom e Rete Biolab

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Qualità è sicurezza in ambito alimentare: si riassume in due parole il senso della partnership che è stata presentata oggi (6 luglio) alla stampa tra Ascom Confcommercio e Rete Biolab nella sede dell’Accademia del Gusto in via Giuseppe Fabbri a Ferrara.

“Con questa convenzione – ricorda Romano Perdonati, presidente dei Panificatori ferraresi e e titolare dell’omonimo e storico forno di via San Romano – dimostriamo concretamente che Qualità significa Sicurezza sopratutto in ambito alimentare. Tutto ciò rappresenta un elemento di forte salvaguardia della salute del consumatore che apprezzerà ancora maggiormente la qualità e la bontà dei nostri alimenti confezionati” monitorati, controllati, etichettati in modo trasparente e dettagliato da rete Biolab “specialisti nel settore della sicurezza alimentare presenti con una ventina di sedi in tutta la penisola” come ha ricordato il direttore generale di Ascom Ferrara Davide Urban che ha moderato il pomeriggio “questo modo intercetteremo i bisogni non solo delle aziende di distribuzione ma anche della produzione alimentare che potranno trovare a partire da oggi in Ascom un ulteriore riferimento e supporto concreto”.
Aldo Ferretti responsabile tecnico commerciale di Rete Biolab nel Nord Est spiega: “Come rete di professionisti e strutture certificate siamo in grado di fornire un servizio di analisi, ricerca di potenziali allergeni, etichettatura e tabelle nutrizionali per gli associati Ascom di Ferrara e provincia L’erogazione di tali servizi secondo un accordo specifico con sconti dedicati permetterà di vedere questi nostri interventi come uno stimolo per certificare ulteriormente il livello qualitativo di una tradizione alimentare ferrarese che già oggi vanta pochi rivali. In questo modo il recepimento da parte dello Stato Italiano della Normativa Europea vigente sarà solo una concreta opportunità”.
A conclusione dell’incontro con gli organi di informazione l’assemblea tecnica rivolta agli operatori di settore e le relative federazioni: Associazione Panificatori, Fida (Dettaglianti alimentari) e Fipe (Pubblici Esercizi), tutti ovviamente del sistema Confcommercio in definitiva rivolto a tutti coloro che operano o che comunque sono coinvolti nel settore della realizzazione di alimenti confezionati (panettoni, pasticceria, pampapati…)

Per qualsiasi informazioni in merito in Ascom sarà presente un referente per un primo contatto telefonico al 0532.234206 oppure scrivendo una mail a ambiente@ascomfe.it

Rete Biolab (www.retebiolab.it) nasce nel 1999 dalla sinergia di di verse società e professionisti che attualmente operano sull’intero territorio nazionale: lavorano in un team secondo gli stessi standard operativi e di processo certificati e accreditati (ISO 9001 e ISO 17025 per i laboratori) erogando servizi di analisi di laboratorio e consulenza tecnica scientifica, in questo caso specifico nel comparto della sicurezza agroalimentare. Tra i settori di applicazione: allergeni, etichettatura, tracciabilità, autocontrollo alimentare (HACCP), produzione primaria nonché aziende di trasformazione e distribuzione nel settore agroalimentare solo per citarne alcuni.

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Approvato dall’Assemblea legislativa il Programma regionale che sostiene la partecipazione dei cittadini alle scelte di politica pubblica

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore Petitti: “Per noi la partecipazione è un diritto di cittadinanza”

Sono 53 i processi partecipativi finanziati dalla Regione nell’ultimo triennio e molti altri sono stati avviati sul territorio pur non essendo sostenuti dai contributi regionali ma stimolati dalla legge regionale 3 del 2010, per un totale di 178 nel periodo 2012-2014. Se ne è parlato nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa, dove si è discusso e approvato il Programma di iniziative a sostegno della partecipazione dei cittadini alle scelte di politica pubblica.
Il documento approvato, che costituisce la base per la formulazione delle iniziative regionali per il 2015, è presentato annualmente dalla Giunta regionale all’Assemblea legislativa e contiene l’esito del monitoraggio sulle esperienze partecipative svoltesi nell’ultimo anno in Emilia-Romagna e una analisi in serie storica del fenomeno.
“Per noi la partecipazione è un diritto di cittadinanza e rappresenta la dimensione più matura della cittadinanza attiva – ha spiegato in aula l’assessore regionale al Riordino territoriale e Pari opportunità Emma Petitti – Proprio a partire da questa consapevolezza la Regione nel 2010 ha approvato la legge regionale 3/2010, che consente non soltanto alle amministrazioni pubbliche titolari delle decisioni, ma anche a gruppi di cittadini organizzati, di promuovere e stimolare un dialogo strutturato e aperto.
E’ importante sottolineare questa specificità della nostra legge. Non è una legge vetrina e lo dimostrano i numeri”.
Gli ambiti di politica pubblica rispetto ai quali si registra un più intenso approccio partecipativo sono quelli riferiti allo sviluppo del territorio e al welfare, ma non mancano quelli dedicati alle politiche ambientali e istituzionali. Anche la Giunta regionale ha avviato processi di partecipazione: sono in totale 18 quelli avviati dal 2012 ad oggi e per il 2015 ne ha in programma altri 4.
“Continueremo a sostenere queste esperienze attraverso la predisposizione di bandi annuali per l’erogazione di contributi – ha concluso l’assessore Petitti – La Giunta approverà entro luglio il bando 2015”

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Regione, taglio del 10% alla retribuzione di risultato dei Direttori. E nelle valutazioni premiata sempre più la qualità

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La Giunta chiude le procedure di valutazione dei propri Direttori generali per il 2013/2014, entro l’anno rivisto l’impianto organizzativo dell’Ente.

Produttività ridotta del 10% per i direttori generali della Regione per il biennio 2013/2014 e, sullo sfondo, l’avvio di un importante progetto di riorganizzazione della dirigenza e dell’intero modello organizzativo della Regione, che vedrà la luce entro quest’anno.
Lo ha deciso la Giunta regionale, proseguendo il lavoro già impostato nei mesi scorsi teso a razionalizzare i costi di funzionamento dell’Ente, senza far venire meno la qualità dei servizi.“Vogliamo dare qualità e valore a chi, ogni giorno, è impegnato a garantire il funzionamento di una struttura complessa quale è la Regione – spiega Emma Petitti, Assessore con delega al Personale – ma vogliamo farlo in un contesto organizzativo moderno e di qualità, nel quale possono essere tenuti sotto controllo i costi”.La definizione delle indennità a direttori generali e di Agenzie per il biennio 2013/2014, previsto dalle norme nazionali sulla dirigenza, era rimasto in sospeso a causa dell’interruzione della legislatura avvenuta l’anno scorso con le dimissioni del Presidente Errani. Con la decisione assunta dalla Giunta le indennità di risultato, assegnate sulla base di valutazioni rigorose del lavoro svolto, sono state ridotte del 10%.
“La valutazione del lavoro svolto dai direttori è stata naturalmente individuale, verificata da un Organismo indipendente di valutazione, terzo rispetto alla struttura – aggiunge l’assessore – Per ogni Direttore sono stati analizzati i parametri di performance, valutando le singole prestazioni in relazione agli obiettivi assegnati”.
Le valutazioni si attestano, considerato 100 il punteggio per la valutazione massima, in un range compreso fra 89 e 81 nel 2013 e fra 92 e 80 nel 2014. Conseguentemente, le retribuzioni di risultato – considerato 30mila euro il massimo – si attesta in un range compreso tra 23.760 e 14.483 euro nel 2013, e tra 22.410 e 15.770 euro nel 2014.
“La riduzione percentuale che abbiamo applicato – spiega ancora Petitti – è ulteriore rispetto agli esiti della valutazione individuale, e ricalca ciò che abbiamo già fatto per i direttori della Sanità. Nel corso di quest’anno potremo ancora apportare modifiche al sistema di valutazione della dirigenza che, voglio ricordarlo, è ancora sperimentale.
Tabelle alla mano, la retribuzione dei direttori della Regione Emilia-Romagna, nel rapporto PIL/popolazione, è – assieme alla Toscana – la più bassa in Italia.

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Mancanza di climatizzazione sui treni, l’assessore Donini scrive a Trenitalia e Tper

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Molte le segnalazioni ricevute dalla Regione. Donini: “Attivare i necessari interventi di manutenzione e monitorare puntualmente la situazione”

Attivare i necessari interventi di manutenzione degli impianti di climatizzazione sui treni e monitorare puntualmente la situazione, per evitare disagi ai passeggeri nel momento di massima allerta meteo per le temperature elevate.
Lo ha chiesto l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini in una lettera inviata alla divisione regionale di Trenitalia e a Tper per informarli delle molte segnalazioni ricevute sulla mancanza di climatizzazione sui treni.
“Gli utenti passeggeri – ha scritto Donini – lamentano l’assenza di aria condizionata con conseguente temperature eccessive a bordo treno e la mancanza di personale che possa intervenire tempestivamente per diminuire tali disagi procedendo, per esempio, all’apertura dei finestrini laddove tecnicamente possibile”.
In base alle segnalazioni degli utenti pervenute alla Regione, situazioni particolarmente gravi si sono determinate domenica 5 luglio sul R3008 e lunedì 6 luglio sul R2286 e sul R6252.
“Ciò che in normali condizioni climatiche può essere considerato un disagio – ha continuato l’assessore – nei giorni di massima allerta meteo per le temperature elevate e la forte umidità può costituire un serio pericolo per la salute dei cittadini. Vi chiedo al di là delle segnalazioni ricevute in merito a treni specifici – ha concluso – di attivare i necessari interventi di manutenzione degli impianti di climatizzazione e di monitorare puntualmente la situazione”

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Polizia Provinciale: interrogazione del PD in Regione per salvaguardarne le funzionalità

da: ufficio stampa – Gruppo Assembleare PD Emilia-Romagna

Calvano, Zappaterra e Bessi: competenze e professionalità da non disperdere con l’accorpamento con le polizie locali

Il DL ‘enti locali’ contiene quello che, secondo il PD dell’Emilia-Romagna, è un errore a cui porre rimedio: l’accorpamento della polizia provinciale con quelle locali a seguito della riforma che supera l’assetto delle Province.

“La polizia provinciale svolge funzioni di tutela e controllo ambientale importantissime – sottolineano i Consiglieri regionali PD Paolo Calvano, Marcella Zappaterra e Gianni Bessi – inoltre ha al proprio interno competenze e professionalità specifiche che vanno salvaguardate nell’interesse delle comunità in cui operano”.

In base ad accordi della conferenza unificata Stato-Regioni-Autonomie sul riordino delle funzioni degli enti di area vasta, ogni provvedimento in materia di polizia provinciale è sospeso, sino all’esito della riforma collegata al disegno di legge delega Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. “Con un’interrogazione chiediamo quindi alla Regione se intende attivarsi, e come, per evitare l’accorpamento di polizia provinciale con la polizia municipale, promuovendo un riordino più confacente alle caratteristiche della polizia provinciale – spiegano Calvano, Zappaterra e Bessi – e in particolare alle attività di controllo ambientale”.

Stasera, 8 luglio, il Racket Festival propone “Storie…”

da: organizzatori

Spettacolo teatrale per la regia di Catia ianisella e Licia Rota

Nasce da un laboratorio di teatro e coaching lo spettacolo “Storie…”, al centro di una nuova serata del Racket Festival e in programma stasera, mercoledì 8 luglio alle 21.30 al Palazzo della Racchetta di Ferrara (Via Vaspergolo 6). Ingresso con tessera.
Sul palcoscenico allestito nel cortile dello storico palazzo nel centro storico di Ferrara saliranno Marco Bignardi, Denis Folli, Marisa Caniato, Ilaria Borraccetti, Emanuela Trazzi, Licia Rota, Gabriella Zambelli e Franca Bersanetti guidati da Catia Gianisella e dalla stessa Licia Rota.
Nato dalla collaborazione tra Teatro Cdd e l’associazione di promozione sociale NoiCoach, “Storie…” unisce le tecniche teatrali col supporto del coaching ed è il frutto di soli quattro mesi di lavoro durante i quali le autrici hanno concretizzato, con un piccolo gruppo di persone, quella
che è la loro idea di teatro&coaching.
Scopo del laboratorio è stato quello di trasmettere alle persone nuovi strumenti per la gestione delle
proprie emozioni. “Ogni giorno e in ogni momento – affermano le autrici – proviamo delle emozioni; se non decidiamo noi che emozione provare, sarà qualcun altro a decidere per noi, dal collega scontroso, al partner arrabbiato, al messaggio che inaspettato ci sorprende. Se non siamo noi a gestire le emozioni, lo farà qualcun altro dall’esterno, nel bene o nel male”.
Il laboratorio teatro&coaching è stato suddiviso tra tecniche teatrali gestite da Catia Gianisella,
attrice, regista e sceneggiatrice già affermata sul territorio ferrarese ed il coaching, con Licia Rota
coach certificata Nlp, coach con diploma del dottor Richard Bandler.
Le scene che verranno proposte nello spettacolo sono tratte da storie vere scritte dai partecipanti e poi rivoluzionate sotto diversi punti di vista. L’attenta regia di Catia Gianisella e la coach Licia Rota hanno permesso quel passaggio molto delicato che le singole persone hanno affrontato mettendosi in gioco; le storie sono state modificate ed hanno preso una piega decisamente più leggera e a tratti divertente e ironica.
Uno spettacolo da non perdere nella splendida cornice di Palazzo della Racchetta. Prima e dopo lo spettacolo sarà, inoltre, possibile visitare le sei mostre personali del terzo ciclo del Ferrara Art Festival allestite nei saloni del palazzo e inaugurate sabato scorso.

Comacchio: grande partenza della seconda edizione della rassegna “Jazz in Rosa”

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Anche quest’anno l’Assessorato alla Cultura e al Turismo ha promosso ed organizzato la rassegna musicale “Jazz in Rosa, le donne del jazz”, per vivere al meglio le serate estive sui lidi. Sabato sera (11 luglio 2015), Piazzale Ballardini al Lido di Pomposa ospiterà Serena Z “Jazz’n’Italy”, artista capace di sorprendere, come un libro animato, con le sue mille sfumature, dando voce, in veste contemporanea, alla poetica degli autori italiani dagli anni ’60 ad oggi, accomunati tutti dalla forza comunicativa e dalla passione che emerge con vigore dai loro brani.
Una fuga dalla realtà invadente dei giorni nostri, tutta in chiave jazz, che ci riporta alla dimensione sognante e idealista di qualche tempo fa.
Un omaggio al “Bel Paese” e alle sue meravigliose città attraverso emozionanti melodie cantate con passione da Serena Z (al secolo Serena Zaniboni), affiancata dal pianista&produttore Gianni Partner. Serena è un’artista poliedrica, cantante, illustratrice & performer.
Si esibisce da alcuni anni nel progetto “The creative body”, spettacolo che trova impiego in diversi ambiti, da quello teatrale a quello musicale, da quello culturale a quello didattico-pubblicitario. La performance di Serena dispiega tutta la sua originalità nello spettacolo “Musica per i tuoi occhi”, Dove Musica, Arti Visive, Body Art e Danza si sposano per mostrare al pubblico “Una musica mai vista.”

Una nota per un Nuovo Circolo Cittadino di scopo di Sinistra Ecologia Libertà

da: organizzatori

Alla vigilia della fondamentale Assemblea Nazionale del prossimo 11 luglio vogliamo dare il nostro contributo alla discussione.
In seguito alle scorse elezioni regionali ed amministrative, anche nella nostra Regione, autorevoli dirigenti del nostro partito hanno affermato che immaginare Sl fuori dal centro-sinistra sia un “suicidio” politico. Nella nostra provincia, poi, altrettanto autorevoli dirigenti, nonché amministratori, hanno scelto da tempo la via del silenzio.
Ebbene, non condividiamo né la prospettiva evocata e tantomeno l’assordante silenzio. Vogliamo essere chiari: non è tanto l’idea della ricostruzione del centro-sinistra a non convincerci, quanto il modo in cui tale prospettiva viene evocata.
Sono infatti sistematicamente rimosse dal dibattito le ragioni che hanno prodotto una netta ed evidente divaricazione fra la sinistra di questo paese e il Pd. Non si può ragionare astrattamente, senza tenere in considerazione le concrete politiche del governo Renzi. La pena, altrimenti, è l’assoluta incomprensibilità del nostro agire politico.
Non si può tacere sullo Sblocca Italia, che toglie voce alle comunità locali ed impone uno schema di sviluppo economico superato oramai da decenni; non si può tacere sul Jobs Act, che stabilizza la precarietà e che rende tutti uguali, certo, ma al ribasso, senza diritti, senza tutele; non si può tacere dello scempio che si sta compiendo sulla scuola pubblica, né si può tacere sulla torsione presidenzialista e antidemocratica che il combinato dell’Italicum e della riforma costituzionale imprimono al sistema rappresentativo del nostro Paese. Gli esempi potrebbero proseguire.
Scelte politiche di questo tipo dovrebbero essere giudicate alla luce di una precisa domanda: qual è l’idea che questo governo, Matteo Renzi e il PD hanno della società italiana? Viceversa: quale è l’idea che abbiamo noi?
Noi riteniamo, molto chiaramente, che il segno delle scelte politiche di questo governo, e dunque anche del PD, sia totalmente inconciliabile non solo con l’idea che la Sinistra ha della società e del futuro, ma anche con le necessità dei cittadini.
Alla luce di ciò, il tempo per rompere gli indugi, a partire da Sel, è adesso. Il rinvio, l’eterno temporeggiare, ci consegnerebbero ad una lunga subalternità e poi all’oblio. L’esperienza che SEL ha compiuto, seppur estremamente generosa e a tratti vincente, è in sé ormai esaurita; è arrivato il momento di rompere davvero lo schema di gioco che ci paralizza.
È necessario offrire in tempi rapidi un credibile progetto di alternativa e costruire finalmente, con un percorso ed una leadership realmente collettiva, il nuovo soggetto della sinistra di cui il nostro Paese tanto avrebbe bisogno.
Con chiarezza diciamo però no alle rifondazioni, no al restyling della “sinistra radicale”, no al sempiterno riciclarsi di ceto politico e all’eterno ritorno dell’uguale.
Saremmo davvero credibili e comprensibili, infatti, se invece di aggiungere, sommare, sottrarre e ridefinire vecchie e nuove rendite di posizione di piccoli generali senza esercito, se invece di fare tavoli e tavolini tra generali senza esercito, sciogliessimo tutto e inaugurassimo fino in fondo una nuova storia, senza rete di sicurezza per nessuno. Una storia nuova, che tenga le radici ben piantante nei valori del passato, ma che allo stesso tempo sfoghi passione e entusiasmo, che dia la possibilità a chi ha a cuore il Paese e la sinistra di discutere, contare e decidere, liberi quei noiosissimi e autoreferenziali schemi e rituali a cui siamo da troppo tempo stancamente abituati.
La capacità di dare gambe a questo progetto, fondato su democrazia diffusa e innovazione politica, si gioca adesso in un campo più vasto e abita tutti i luoghi in cui il confronto è sul cambiamento, sull’alternativa ai populismi, ai trasformismi, ai posizionamenti di potere, ai consociativismi delle unità nazionali.
Cogliamo l’urgenza e mettiamoci dunque al lavoro per costruire qualcosa di nuovo a sinistra, anche con tutte quelle soggettività politiche che proprio perché distanti da un’autosufficienza minoritaristica avvertono, come noi, che il tempo sta per scadere.
Un nuovo soggetto, alternativo al PD, che si ponga l’obiettivo di governare da sinistra il nostro Paese. Questo deve essere l’obiettivo e in questa direzione vogliamo orientare i nostri sforzi.
Per questa ragione, per uscire dallo stallo e dai politicismi in cui siamo intrappolati oramai da mesi, intendiamo inaugurare un nuovo circolo a Ferrara, un circolo di scopo, a tempo e con una scadenza speriamo più breve possibile, che abbia come unico obiettivo quello di aprire un confronto alla luce del sole con tutti quei soggetti, politici e non, già in movimento anche nella nostra città e che condividono, come noi, il progetto non più rinviabile della costruzione di un nuovo soggetto politico della sinistra.
Siamo intenzionati a metterci a totale disposizione di questo progetto, altre prospettive non ci interessano; auspichiamo che sia dunque questa la strada che verrà tracciata finalmente con chiarezza nell’assemblea nazionale del prossimo 11 luglio.

“Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, è perché non osiamo che sono difficili” (SENECA)

Questo è dunque il momento di osare.
Ilaria Bigoni
Cavalieri Rita
De Felice Virginia
Ferrarese Paola
Francia Milva
Gargallo Felicia
Gavioli Morena
Lodi Daniela
Valeria Vasi
Zanella Patrizia
Ascanelli Marco
Canella Alex
Cavallini Stefano
D’Andria Luca
Gandini Michelangelo
Langella Antonio
Langella Vincenzo
Lodi Giuliano
Mascellani Oriano
Melagrani Stefano
Sasso Scalabrino Giorgio
Ughi Gianluca

Il camper di Hera a Poggio Renatico

da: ufficio stampa Hera

In luglio il Servizio Clienti di Hera arriva sotto casa il mercoledì a Poggio Renatico

Il camper di Hera sarà presente nel mese di luglio nel comune di Poggio Renatico dove farà tappa nelle aree di mercato dalle ore 8.00 alle ore 13.00. A Poggio Renatico sarà a disposizione mercoledì 8, 22 e 29 luglio.

Un’ulteriore opportunità di dialogo e vicinanza offerta da Hera ai suoi clienti che rende più facile sbrigare le pratiche relative ai servizi offerti.

Sarà infatti possibile effettuare tutte le operazioni contrattuali e commerciali tipiche di un normale sportello, stipulare contratti, modificare quelli già esistenti, richiedere informazioni sulle bollette e ricevere informazioni sui servizi gestiti nel territorio, ottenere consulenza ed assistenza, conoscere e sottoscrivere le offerte a mercato libero per la fornitura di energia elettrica e gas.

Prosegue il corso per nuovi consiglieri d’amministrazione promosso da Legacoop Ferrara

da: Legacoop Emilia-Romagna

Nel prossimo incontro, tenuto da Andrea Benini e Chiara Bertelli, verranno
illustrate la storia e le specificità del cooperativismo e di Legacoop.
Proseguono gli incontri del corso per nuovi consiglieri di amministrazione eletti
dalle assemblee dei soci, organizzato da Legacoop Ferrara a supporto delle
cooperative associate.
Nel percorso di formazione, strutturato in un ciclo di 3 incontri, coloro che si apprestano
per la prima volta a ricoprire il ruolo di amministratore possono approfondire gli aspetti
fondamentali della governance della cooperativa e trovare momenti di confronto e di
scambio.
Il corso si è avviato lo scorso giovedì 2 luglio con l’incontro Diritti e doveri
dell’Amministratore, a cura di Manuela Graziani dell’Ufficio Legislazione del Lavoro e
Diritto Societario di Legacoop Ferrara.
Il prossimo incontro – dal titolo La cooperativa: storia, principi e valori. Legacoop:
struttura, servizi e persone – avrà luogo giovedì 9 luglio dalle 14.30 alle 17.30 e sarà
condotto da Andrea Benini e Chiara Bertelli, rispettivamente Presidente e
Responsabile Ufficio Promozione Legacoop Ferrara. Verrà ripercorsa la storia della
cooperazione, mettendo in luce principi e valori che ne sono alla base, e verranno
illustrate le specificità del modello cooperativo e delle associazioni che lo rappresentano e
lo promuovono.
Il ciclo di formazione si concluderà giovedì 16 luglio dalle 14.30 alle 17.30 con l’incontro
Gestione della cooperativa. Come leggere il bilancio. Stefania Droghetti e Chiara
Boldrini, di Legacoop Servizi, illustreranno le voci che compongono il bilancio di una
cooperativa, cercando di fornire agli amministratori elementi utili per poter leggere e
comprendere il contenuto del principale strumento di rendicontazione economica
predisposto obbligatoriamente dalle imprese.
“Anche quest’anno il corso ha riscosso interesse tra i soci delle cooperative” – dichiara
Chiara Bertelli. “Al primo incontro hanno partecipato più di trenta soci. Tra di essi, oltre ai
consiglieri neo eletti, figurano anche consiglieri al secondo o terzo mandato, che hanno
espresso il desiderio di aggiornarsi per svolgere in maniera più consapevole un ruolo di
grande responsabilità”.
Il Secondo Principio di Identità Cooperativa definisce infatti le cooperative organizzazioni
democratiche controllate dai propri soci, i quali partecipano attivamente agli organi di
governo dell’impresa, ovvero Assemblea dei soci e Consiglio di Amministrazione. Ad ogni
socio spetta un voto, indipendentemente dal capitale versato.
È inoltre in risposta al Quinto Principio (Educazione, Formazione ed Informazione) che
Legacoop e le cooperative si impegnano a favorire la formazione dei propri soci,
rappresentanti eletti e dipendenti, affinché essi possano contribuire con competenza ed
efficienza allo sviluppo dell’impresa.

Premio Internazionale Architettura Sostenibile: a UniFe la Cerimonia di Premiazione

Giovedì 9 luglio alle ore 16,30, nella prestigiosa cornice di Palazzo Tassoni Estense, sede del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, (via Ghiara, 36), si terrà la Cerimonia di consegna del Premio Internazionale Architettura Sostenibile, evento promosso dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Ferrara, dalla Fondazione degli Architetti di Ferrara, con il patrocinio del Comune di Ferrara.
Il Premio, ideato dal Dipartimento di Architettura di Unife e promosso dall’Azienda Fassa Bortolo, è giunto alla sua undicesima edizione dedicata al tema “Sostenibilità” verso il 2020. Da sempre promuove progetti di architettura che sappiano rispettare e coesistere con l’ambiente circostante, per una visione del costruire sostenibile nel mondo. Nuove keyword si inseriscono oggi nello scenario della sostenibilità, come “low-tech”, “low-budget”, ma anche “vernacolare” e “localizzato”.
Il Premio “Architettura Sostenibile” è stato suddiviso in due momenti temporali che si alternano con cadenza biennale: una Sezione che riguarda “Tesi di Laurea, Master e Dottorato” sviluppate nel territorio italiano, che ha avuto la sua prima edizione nel 2014 e che si ripeterà nel 2016, e una Sezione delle “Opere realizzate”, come quella di quest’anno, che vede la partecipazione di Studi di Architettura e Ingegneria di tutto il mondo, che si ripeterà nel 2017.
Sono più di 130 gli Studi di Architettura iscritti quest’anno al Premio e provenienti da diversi paesi (Stati Uniti, Brasile, Cile, Corea del Sud, Singapore, Scozia, Repubblica Ceca e molti altri). L’internazionalizzazione del premio coinvolge da sempre anche i membri della Giuria, presieduta quest’anno da Thomas Herzog e composta da Muck Petzet (Mendrisio, Svizzera), Philippe Samyn (Bruxelles, Belgio), Luca Emanueli e Gianluca Frediani (Università di Ferrara).
I progetti vincitori di questa undicesima edizione, proprio nell’ambito dell’evoluzione del termine “Sostenibilità”, sono stati capaci di “integrarsi in maniera adeguata alle condizioni del contesto, fornendo risposte ottimali alle necessità di vita dei fruitori”, scrive Thomas Herzog.
Tra i premiati sono emersi tre progetti rappresentativi della “nuova evoluzione” del pensiero sostenibile.

Medaglia d’Oro : Studio “Suppose Design Office Co.” (Giappone), Progettisti Makoto Tanijiri e Ai Yoshida, Progetto ONOMICHI U2 (Hiroshima), con la rigenerazione di un capannone industriale, re-interpretazione di una tipologia di spazio molto comune nel territorio, declinato su bisogni del tessuto circostante che vengono soddisfatti in uno spazio innovativo che li accomuna e non li mette in contrasto, con un utilizzo del suolo molto circoscritto in un’area che necessariamente deve conservare la quantità preziosa di spazi verdi circostanti.
Medaglie d’Argento ex-aequo: ASF – Architetti Senza Frontiere, Italia ONLUS, con il progetto di una nuova scuola secondaria nel villaggio di Roong in Cambogia, realizzata nel rispetto delle tecnologie e dei materiali tradizionali locali, cercando però una chiave di lettura compositiva che si avvalga dei saperi dell’architettura sostenibile, con il calcolo dei flussi e dei movimenti d’aria, insieme allo studio solare, che permette il corretto soleggiamento/ombreggiamento delle aule nelle ore diurne più calde.
Arch. Giuseppe Gurrieri e Arch. Valentina Giampiccolo con il progetto “Casa DCS”, riutilizzo e riqualificazione di un antico edificio in Sicilia, dove in una situazione congestionata come quella della città di Ragusa, viene trovata una soluzione per una palazzina a scopo residenziale ottimale nel rapporto con l’esistente che però riesce, in una zona soggetta a tutela ambientale, ad essere pienamente auto-sufficiente ed eco-sostenibile, sfruttando know how vernacolari dell’architettura locale.

Sono state inoltre assegnate sei Menzioni d’Onore a progetti di elevato livello, provenienti dal Kenia, Cile, Repubblica Ceca, Sudan, Belgio e Italia.

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.premioarchitettura.it

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Nota del Sindaco Tagliani seguito delle dichiarazioni dell’ex assessore al Bilancio sulle decisioni prese dall’attuale giunta

da: ufficio Portavoce del Sindaco di Ferrara

Leggo che il Pd ferrarese è annichilito ed imbarazzato per le dichiarazioni dell’ex Assessore al Bilancio: e se invece si trattasse di mero, autentico ed autarchico “me ne frego” ?

Capisco che le sparate di Gigi Marattin, frequenti qualche mese fa e al limite dell’inflazione, oggi facciano notizia.

Capisco anche che una giunta impegnata a svolgere la propria attività amministrative continuando a tagliare i costi e che non interviene a sostegno di tizio o caio, nel momento in cui una commissione di elezione sta lavorando, e’ meno fashion del nostro varoufakis in salsa liberal: ma così è’ se vi pare ma anche se non vi pare !

Gigi e’ un amico ed è’ stato un ottimo collaboratore e non pretendo che condivida scelte alle quali non partecipa più’; come del resto io ho una montagna di riserve ad esempio sul ” decreto enti locali”, ma ciò’ non toglie che il sottoscritto sia restio ad insegnare agli altri il proprio mestiere mentre cerco di fare bene il mio.

Vedrete che alla fine di tutta questa panna montata ad arte per vecchi rancori e nuovi interessi, risulterà’ confermata la linea di questa amministrazione:ridurre i costi,tagliare società inutili, rafforzare il governo delle nostre società’ con persone competenti e tagliare le tasse, sempre se il governo smette di tagliare trasferimenti e di elargire centinaia di milioni di euro a copertura dell’imu a quei comuni “furbetti” che l’aumentarono confidando sul soccorso governativo.

Chissà se l’Alta Corte di Londra sarà’ più utile di questa polemicuccia con la p minuscola.

Mercoledì 8 luglio la Notte dei colori protagonista

da: organizzatori

A Groove Aperitherapy l’aperitivo più lungo dell’estate!

“A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni”
Alessandro Baricco

Esplodono i colori, domani, mercoledì 8 luglio, al nuovo appuntamento di Groove Aperitherapy, l’aperitivo lunghissimo a cielo aperto a cura di Michele Mazzanti del Messisbugo e di Elda Filia di Villa Horti della Fasanara, che vi aspetta a partire dalle 19.30 e fino a mezzanotte nello splendido Parco di Villa Horti, in via Vigne 34 a Ferrara.

Sotto il soffitto di stelle di una calda notte estiva ferarrese, i colori saranno i protagonisti della serata all’insegna dei cocktails, della musica e del divertimento! Dress code sarà il vostro colore preferito!

Come sempre ad accompagnarvi dal tramonto alla notte stellata, saranno i drinks preparati dalle mani esperte della famiglia del Messisbugo, il piatto-aperitivo di Enrico Colombani e le specialità del ristorantino Quel Fantastico Giovedì, tra le note della musica travolgente del dj Lorenzo De Blanck.

Una formula vincente in un’atmosfera unica e ricercata, dal tramonto alla notte stellata! Vivi la tua estate in città con Groove Aperitherapy!

L’ingresso è gratuito, ma riservato solo a pedoni e biciclette. Il parcheggio è possibile nei dintorni di Piazza Ariostea. Infoline: 389/1658855.

8 luglio: rassegna Autori a Corte

da: Autori a Corte

Sarà il maestro italiano del thriller storico MARCELLO SIMONI l’autore da un milione di copie vendute nato a Comacchio, l’ospite d’onore alla Rassegna Autori a Corte 2015, alle 21,45 di mercoledì 8 luglio a Ferrara presso il Giardino delle Duchesse, per la “prima” del suo ultimo libro: “L’abbazia dei cento delitti” (Newton Compton). Simoni ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con “Il mercante di libri maledetti”, romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella.
I diritti di traduzione sono stati acquistati in diciotto Paesi. Sempre con la Newton Compton ha pubblicato in seguito “La biblioteca perduta dell’alchimista”, “Il labirinto ai confini del mondo”, secondo e terzo capitolo della trilogia del famoso mercante; “L’isola dei monaci senza nome”, con il quale ha vinto il Premio Lizza d’Oro 2013, “L’abbazia dei cento peccati” e “L’abbazia dei cento delitti”, primi capitoli della trilogia Codice Millenarius Saga.
“L’ABBAZIA DEI CENTO DELITTI” (Newton Compton) è il nuovo e imperdibile romanzo dall’autore italiano di thriller storici più amato dai lettori e dalla critica, che da anni domina le classifiche di vendita. La storia è ambientata a Ferrara nel 1347. Il cavaliere Maynard de Rocheblanche sta indagando sulla truce morte del monaco Facio, collegata alla ricerca di una misteriosa reliquia, nota come Lapis Exilii. Per fare luce sul delitto dovrà accedere alla corte Estense e guadagnarsi la fiducia del marchese Obizzo, Signore di Ferrara. Cosa si nasconde dietro una reliquia di cui solo un monaco conosce il segreto? Un segreto che deve rimanere nascosto e un cavaliere disposto a tutto per difenderlo.
L’autore sarà intervistato da MARCO ZAVAGLI (giornalista e direttore di Estense.com).
La serata che avrà inizio alle 19,45 con una degustazione gratuita a cura di alcune aziende del territorio vedrà la performance-presentazione del poeta futurista ROBERTO GUERRA con “FUTURISMO PER LA NUOVA UMANITÀ” (Armando Editore) che verrà accompagnato dalla performance dell’attore GIANANTONIO MARTINONI, a seguire due sillogi poetiche con la presenza delle autrici: RITA MARCONI membro del Gruppo Scrittori Ferraresi, con “LE ALI DI SETA” (Este Edition) e CETTY MUSCOLINO storico dell’arte e del restauro per il Ministero per i Beni e le Attività Culturali a Firenze, Matera, Ravenna, Ferrara, Rimini, Forlì con “TI CERCO” (Edizioni La Carmelina). Modera e conduce il giornalista SERGIO GNUDI.
Prima dell’ospite d’onore, alle ore 21 per SPAZIO OUTSIDER, ospite: FRANCESCO ELEUTERI attore, autore e regista teatrale marchigiano, che attualmente si occupa prevalentemente di scrittura, con il suo ultimo libro “IL SANGUE DEI SIBILLINI” (Capponi Editore) una storia fatta di delitti, di corruzione, di follia e ambizione, una lucida descrizione delle dinamiche perverse e contraddittorie che abitano l’essere umano, che guidano il suo agire. Modera e conduce la giornalista FEDERICA PEZZOLI.

(in foto: Sergio Gnudi)

L’OPINIONE
Perché la Grecia fa paura

Ma esistono ancora i “socialisti europei”? Man mano che i nodi vengono al pettine l’insipienza e la marginalità di quella che ancora si chiama pomposamente Internazionale Socialista ha del clamoroso. Emigrazione, terrorismo, economia, vedono i vari Renzi, Hollande, Schulze divisi (vedi questione immigrati) o subalterni alla tetragona Merkel e alla finanza internazionale. Si invoca pateticamente “un’altra Europa” dello sviluppo e della crescita ma il panzer tedesco e la famigerata troika hanno a cuore riforme che ancora una volta comprimano salari, pensioni, diritti dei ceti più deboli.
L’Europa che comanda non conosce parole come solidarietà, eguaglianza sociale, protezione dei ceti più deboli. Si programma “una disoccupazione fisiologica”, una crescita – questa sì – di nuove povertà, un indebolimento della democrazia. E’ quello che sta succedendo anche in Italia con il governo Renzi da cui ormai il silente e sofferente popolo della sinistra – ma non solo – ha preso le distanze.
Sono lontani i tempi dei veri socialisti riformatori. I Brandt, gli Olaf Palme, i Bruno Kreiski, i Mitterand avevano dato un senso alto e nobile alla parola socialdemocratico. Fu un periodo felice che vide Berlinguer e il Pci stabilire ampi e proficui rapporti con le idee e programmi che affondavano in un comune terreno di valori ed idealità. Purtroppo quella stagione si chiuse presto e ai creatori della nuova Internazionale socialista succedettero i vari Craxi, Blair, Schroeder (questi ultimi due felicemente accasatisi presso quel capitalismo rampante che dovevano contrastare).
La crisi viene da lontano e i leader (!) degli attuali schieramenti di “sinistra” la stanno accentuando sbiadendo prima e contraddicendo poi ruoli e funzioni che la storia e la politica vorrebbero alternativi ai conservatori lanciati alla rincorsa di un liberismo ottocentesco. Il caso greco è emblematico. Un nuovo gruppo dirigente che non porta nessuna responsabilità dei disastri combinati quasi sempre da governi conservatori politicamente e ideologicamente vicini a ‘frau’ Merkel viene lasciato vergognosamente solo nella speranza che l’accentuazione della crisi di quel paese lo travolga. Un obiettivo politico che va bene a tutta la consorteria politica europea che vede come il fumo negli occhi il nascere – e crescere – di movimenti come Syriza, Podemos, 5 Stelle, e perché no? qualcosa di nuovo anche in Italia che sgombri il campo dall’equivoco Renzi, ridando valore e senso alle parole riforme -che non sono solo quelle volute dalla Confindustria e Marchionne – democrazia, diritti, partecipazione oggi sviliti da leggi su cui la destra italiana ha battuto la testa ma che ora sono fatte proprie da un sedicente uomo della sinistra.
Il popolo greco con la nuova ‘governance’ ha segnato una svolta storica: gli uomini e le donne con i loro bisogni, necessità, propositi vengono prima delle banche, della troika, dello spread eccetera. La politica viene prima della economia. Il voto greco ci trasmette un po’ più di fiducia che rinnovamento – vero – e cambiamento possano trovare anche in chi era sfiduciato perché deluso dalla politica italiana ed europea, nuove ragioni di impegno e di lotta sapendo che gli avversari sono agguerriti e disposti sino in fondo a difendere il loro mondo ed i loro interessi.

L’APPELLO
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LA SEGNALAZIONE
Invisibile in mostra. Profumi tra storia e chimica

Mostrare l’invisibile: profumi, essenze, sensazioni. E’ quello che vuole fare “Stazioni olfattive”. Ma cos’è che si va a vedere, sentire, annusare? Lo spiega il sottotitolo dell’esposizione, a Ferrara nel palazzo Turchi di Bagno, proprio di fronte a palazzo dei Diamanti, sede della facoltà universitaria di Biologia. L’esposizione è descritta con un elenco che sembra la formula di un alchimista, fatta di “benzoino, cannella, zibetto e ambracane”. In mostra – oltre a resina, spezie e frutti – ci sono bei vasi da farmacia decorati con la tecnica del graffito estense: sono gli albarelli, ovvero i recipienti usati per contenere spezie e preparazioni erboristiche e medicinali. Altri scaffali mostrano antiche scatole per cosmetici, cipria e sapone; poi bottiglie; e pannelli con la storia del profumo.

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I vasi delle “stazioni olfattive” (foto Giorgia Mazzotti)
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Contenitori per essenze in mostra (foto Giorgia Mazzotti)
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Scatole per cosmetici d’epoca (foto Giorgia Mazzotti)
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Il famoso “naso” Pierre Bourdon alla mostra

Nei musei, di solito, ti dicono di non toccare. Qui, invece, devi farlo. Sollevi i coperchi dei vasi in ceramica, ti avvicini, odori. E da quei recipienti, come per incanto, si materializzano boschi di cedro e sandalo, mazzi di rose e gelsomini, vaniglia d’Oriente e benzoino. “Sono le varie famiglie olfattive“, spiega Chiara Beatrice Vicentini, docente di Storia del farmaco al dipartimento di Unife. Ecco allora le famiglie degli agrumati; dei floreali; delle fougère, che in francese indica le felci, e che mette insieme tutti quegli odori freschi e amarognoli, tipici delle profumazioni maschili (lavanda, bergamotto, cumarina). Vai avanti e trovi il gruppo di Chypre, con gli effluvi cipriati; dopo ci sono i legnosi; l’Oriente degli ambrati e, infine, i Cuirs che riproducono l’odore di cuoio, tabacco, muschio.

Via dalla sala, si può uscire in giardino con ancora nel naso le essenze emanate da quei recipienti e, negli occhi, le immagini di ampolle e alambicchi che raccontano la storia del profumo. All’aperto, la mostra riprende negli spazi verdi dell’Orto botanico dell’Università, quello in cui normalmente si entra da corso Porta Mare 2. Lì c’è da seguire un itinerario di vasi, sentieri, aiuole e alberi: sono le tappe delle grandi “famiglie olfattive” vegetali. Si costeggiano alberi, arbusti, frutti e fiori da cui i profumi nascono. Si parte dai vasi di agrumi, si attraversa la distesa delle erbe odorose e si arriva fino a gelsomino, rosa, geranio. In mezzo ci sono i tunnel di rampicanti, la vasca delle ninfee pattugliata dalle tartarughe e le serre con le piante grasse. Perché, tra i meriti di questa iniziativa, va messo anche quello di rendere eccezionalmente accessibile l’Orto botanico sia in orario pomeridiano che nei giorni festivi.

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Percorso all’Orto botanico legato alla mostra (foto Unife)
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Arancio amaro che apre il percorso tra le essenze del giardino (foto Giorgia Mazzotti)
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Il gelsomino tra le essenze dell’Orto botanico universitario (foto Giorgia Mazzotti)
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Laboratorio del profumo da Venezia a Ferrara

Come i sentori aromatici delle preziose bottigliette, “Stazioni olfattive” è una manifestazione avvolgente che si diffonde come una scia negli antichi palazzi e musei cittadini.

Chi ha voglia, e magari scarpe comode, può approfondire l’argomento con una visita al Museo archeologico nazionale, in via XX Settembre 122. Qui sono stati tirati fuori gli antichi balsamari, contenitori in alabastro e pasta di vetro, con dentro unguenti ed essenze profumate per il viso e il corpo delle signore dell’antica civiltà etrusca di Spina. E se ci si allunga fino alla Biblioteca Ariostea, in via Scienze 17, nella sezione dei manoscritti e degli incunaboli si possono sbirciare dal vero i volumi riprodotti in un grande schermo della mostra, che scorre le pagine di preparati medicamentosi e abbellenti, ricette e testi che portano all’origine storica della ricerca cosmetica.

La mostra, allestita per celebrare i 35 anni del master in Scienze e tecnologie cosmetiche (Cosmast) dell’Università di Ferrara, è a cura di Sistema museale d’ateneo e Museo del profumo e del costume di Palazzo Mocenigo di Venezia in collaborazione con Farmacia Navarra, Orto botanico e Collezione di scienze fisiche, Fondazione musei civici di Venezia, Museo archeologico nazionale di Ferrara, Musei civici di arte antica di Ferrara, Biblioteca comunale Ariostea, Accademia italiana di storia della farmacia, Master MuSeC e Cosmast.

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Taglio del nastro con Mirna Bonazza, Angelo Beccarelli, Chiara Beatrice Vicentini, Caterina Cornelio, Francesco Bernardi
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Chiara Beatrice Vicentini, Caterina Cornelio, Francesco Bernardi, Stefano Manfredini, Ursula Thun Hohenstein alla mostra
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L’esposizione a Palazzo Turchi di Bagno (foto Unife)
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Ampolle e fragranze in mostra (foto Unife)

“Stazioni olfattive” è visitabile da lunedì a domenica ore 10-18, venerdì solo 10-17, a Palazzo Turchi Di Bagno, corso Ercole I d’Este 32, Ferrara. Fino a domenica 19 luglio 2015. L’ingresso è libero.

Arena la Romana: mercoledì 8 luglio in programmazione il film di Theodore Melfi “St. Vincent”

da: organizzatori

Chris Kyle, Maggie (Melissa McCarthy), una madre single, si trasferisce a Brooklyn insieme al figlio dodicenne Oliver (Jaeden Lieberher). Obbligata a lavorare fino a tardi, non ha altra scelta che affidare Oliver alle cure del loro nuovo vicino di casa, Vincent (Bill Murray), un pensionato scorbutico con un debole per l’alcool e le scommesse.
Tra i due si sviluppa presto una singolare amicizia e, insieme a una spogliarellista incinta di nome Daka (Naomi Watts), frequentano tutti i luoghi amati dall’improbabile babysitter: l’ippodromo, uno strip club, il bar del quartiere. Vincent aiuta, così, Oliver a diventare uomo, mentre Oliver comincia a vedere in Vincent qualcosa che nessun altro è in grado di riconoscere: un uomo sottovalutato e con un grande cuore.

L’arena è organizzata dall’Associazione Ferrara sotto le stelle con Arci Ferrara, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Università di Ferrara.
Quest’anno al Parco sarà possibile acquistare abbonamenti da 10 ingressi che avranno validità per tutta la durata della manifestazione.
ABBONAMENTO 10 INGRESSI – 50 €
ABBONAMENTO 10 INGRESSI, SOCI ARCI – 35 €
INGRESSO: INTERO 6 €; RIDOTTO 4,50 € (Soci Arci, studenti Università di Ferrara e possessori della fidelity card – Gelateria La Romana).
Inizio proiezioni ore 21.30. Apertura Parco Pareschi (c.so Giovecca, 148) ore 21.00
In caso di maltempo le proiezioni si svolgeranno presso la Sala Boldini, via Previati 18. Per informazioni: Arci: 0532.241419, Arena Estiva: 320.3570689, Sala Boldini: 0532.247050.
Per il programma completo della manifestazione: www.cinemaboldini.it

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Daniel, l’ipocrisia e l’istruzione negata

Come non parlare di Daniel, il bambino filippino della foto postata su facebook e poi rilanciata dalla stampa con il titolo “Il bambino che studia alla luce del lampione”. “Lampione”, capite, nel 21° secolo, lampione come la piccola fiammiferaia, come il piccolo scrivano fiorentino, un acido rigurgito deamicisiano. Il piccolo Daniel fa i compiti in un parcheggio non alla luce di un lampione, ma rischiarato dall’opulente insegna del MacDonald e dalle auto che stazionano nella piazza, nel viscido cono d’ombra della ricchezza cresciuta sul sacrificio della sua povertà, della sua vita negata, come tante altre.
Ma la patologia del nostro tempo malato, dei nostri sguardi alterati, dei nostri cervelli deviati fa assurgere la disgraziata condizione di Daniel, costretto a fare i compiti su uno sgabello per strada, a simbolo della forza dei sogni: “fulgido esempio” di come sconfiggere attraverso la volontà, fin da bambini, le difficoltà di un’esistenza ingrata. Ah, che commozione! Nessuno che dica quanto è indegno, aberrante e crudele tutto questo. Quanta falsità e ipocrisia nel rimbalzo di questo scatto dai social network alla carta stampata. È giusto tutto questo, a cosa serve? Alla nostra stupidità, alla nostra superficialità, alle nostre coscienze anestetizzate da un clic “mi piace”. Nessuno che denunci lo scandalo, l’insopportabilità di vivere in un mondo simile.
Daniel è uno, con lui ci sono 58 milioni di bambini che ancora non hanno accesso alla scuola primaria e 63 milioni tra ragazze e ragazzi che non possono frequentare la scuola secondaria. Circa la metà dei bambini in età di scuola elementare vive in paesi colpiti da guerre e crisi. Non ci sono mai stati tanti profughi bambini dai tempi della Seconda guerra mondiale. Sono in particolare le bambine a pagare più di tutti, perché vittime dei matrimoni precoci, dello sfruttamento minorile, del traffico di donne e bambini.
In queste ore si tiene a Oslo, in collaborazione con l’Onu, la conferenza mondiale sull’istruzione e su come finanziarla per raggiungere l’obiettivo di garantire a tutti i bambini l’istruzione prescolare, primaria e secondaria entro il 2030, impegno che per il 2015 è stato fallito.
Garantire un’istruzione a tutti i bambini del mondo, il cui diritto universale è sancito dalla Carta dei diritti del fanciullo del 1989, costa, almeno 210 miliardi di dollari entro il 2020.
Dalla lettura dei documenti preparatori della Conferenza di Oslo pare che l’unica strada percorribile per recuperare risorse sia la sola filantropia, incentivare la carità, la diffusione dei numeri di cellulare da digitare per versare il nostro obolo. Siamo all’elemosina del cibo e dell’istruzione. Per favore risparmiatemi la retorica su Daniel! Gli equilibri e i privilegi dell’economia di mercato, dell’economia del capitale umano non si toccano. I fortunati forse continueranno ad essere fortunati, per gli altri il buon cuore, forse MacDonald parteciperà alla campagna per gli aiuti all’istruzione nel mondo, vendendo patate fritte e hamburger. Prepariamo i bonifici per la banca Etica, quella di “Cosa c’è di più ‘intelligente’ del fare in modo che un bambino possa studiare ed un domani contribuire allo sviluppo del suo Paese?”. Che cosa c’è di più ignobile di lasciare che il mondo vada avanti così?
L’ipocrisia non ha limiti, perché la Conferenza di Oslo intenderebbe spacciare come “approccio nuovo” lo sfruttamento di nuove fonti di finanziamento come il settore privato e le organizzazioni filantropiche, il che, tutti sono in grado di comprenderlo, è molto incerto e aleatorio. Un’altra proposta, che viene considerata come importante, sarebbe quella di istituire una piattaforma umanitaria globale. Si parla di Social impact bond, sempre per spronare la filantropia e la Banca Mondiale, occhiuto guardiano dello statu quo, sarebbe orientata ad un cospicuo investimento sociale, concedendo prestiti per 150 miliardi di dollari nei prossimi 15 anni.
Ecco il nostro mondo, ecco il mondo in cui vivono milioni di bambine e di bambine la cui certezza del diritto è affidata al buon cuore delle persone.
C’è da chiedersi che fine hanno fatto gli impegni assunti solo un paio di mesi fa alla conferenza mondiale sull’istruzione di Incheon, Repubblica di Corea. L’impegno è di quelli che si dicono altisonanti: “Per un’educazione di qualità equa e inclusiva e per l’educazione permanente per tutti entro il 2030. Trasformare la vita attraverso l’istruzione.”
In quel documento si fa riferimento a politiche, a finanziamenti, ad “azioni coraggiose e innovative, per raggiungere il nostro ambizioso obiettivo entro il 2030”.
In questo tempo che ci fa male, pare che la politica sia stata sequestrata dalla finanza e che i diritti siano questione di filantropia. Per il resto c’è sempre facebook per essere partecipi con un clic delle ingiustizie del mondo.

Lo scenario europeo dopo il no della Grecia

da: Mauro Milanesi (ufficio stampa dipartimento relazioni esterne Altroconsumo Finanza)

I Greci han voltato le spalle all’Europa. Tsipras si rafforza e ora tenterà di trattare nuovamente. È quasi certo che l’Europa gli chiuderà le porte in faccia per non ridisegnare le regole europee sotto ricatto. Forti dell’arsenale della Bce gli Stati del Sud Europa dovrebbero essere protetti dalla speculazione. Attenzione, dicono gli analisti di Altroconsumo Finanza, stiamo parlando dei titoli di Stato, le Borse sono un’altra cosa. In più è probabile che chi ha dovuto attuare politiche di austerità come il Portogallo e l’Irlanda siano i primi a non essere indulgenti con Atene (altrimenti ogni sforzo compiuto verrebbe sbugiardato dal “liberi tutti” greco e chi ha imposto lacrime e sangue ora inutili rischia nelle prossime elezioni).

L’ANTICAMERA DI UNA NUOVA DRACMA
Vincenzo Somma, direttore di Altroconsumo Finanza: “Le conseguenze per la Grecia sono che il 20 luglio non paga i debiti. Va in default. La Bce non può più (le è vietato) sostenere le banche greche. Mancherà il denaro anche allo Stato per fare i suoi pagamenti. Il blocco degli sportelli continua. Il governo potrebbe pagare i dipendenti e i fornitori con delle sorte di “pagherò” o miniassegni che potrebbero divenire una anticamera della nuova Dracma. Siamo in un terreno inesplorato. C’è chi parla di uscita dall’Unione europea (non è prevista l’uscita dal solo euro), ma le vicende di questi giorni insegnano che le sorprese sono sempre possibili. Una di queste potrebbero essere che il presidente greco (non è del Partito di Tsipras) si dimetta così che il Parlamento sia chiamato a eleggerne un altro; visto che non c’è la maggioranza necessaria si andrebbe di nuovo alle urne”. Scenario molto incerto secondo Somma.

ANCORA INCERTEZZA
In questo momento i mercati sono già crollati per tener conto della sorpresa. Una volta subito il colpo, però, le loro dinamiche potrebbero sganciarsi dalla Grecia. I tassi non subiranno grossi sbalzi grazie alla Bce. Le Borse si riprenderanno piano piano, a meno che non si dimetta il presidente, in tal caso il rinnovo della prospettiva di incertezza potrebbe generare una serie di alti e bassi. Il cambio dell’euro col dollaro paradossalmente potrebbe venir rafforzato dal venir meno della zavorra greca. Una Europa senza la Grecia, risulta, infatti più compatta.
Se non si dimette il presidente, si potrebbe aspettare che la bufera passi e investire secondo i consigli di Altroconsumo Finanza senza farsi problemi per Atene. Ovviamente in questa fase ogni titolo imparentato con la Grecia va in ogni modo evitato e, appena possibile, venduto, consigliano da Altroconsumo Finanza anche se hanno perso molto. Che le cose siano andate male non significa che non possano andare peggio. Sconsigliato farsi trovare col cerino in mano.
Se il presidente si dimette si riaprono scenari incerti e alti e bassi man mano che l’elezione di un nuovo Parlamento terrà banco. In questa situazione si dovrà tenere sotto mano i certificate long (42,75 euro, codice Isin DE000SG409M1 scommette su un rialzo di Borsa) e short (0,81 euro, codice Isin DE000SG409N9 scommette su un ribasso) di Société Générale per seguire giorno dopo giorno ogni evento e specularci (o proteggere il tuo portafoglio, gli strumenti sono gli stessi).

IMMAGINARIO
Valzer d’autori.
La foto di oggi…

Si chiama “Valzer per un amore” il videoclip curato dal FotoClub Ferrara che viene presentato oggi, 7 luglio, a Faenza per omaggiare Fabrizio De André. Il video è girato all’interno del palazzo dell’ex Borsa di Ferrara, tra corso Ercole I d’Este e corso Giovecca. In scena, sulle note della canzone di De Andrè, i danzatori del circolo ferrarese della Società di danza ottocentesca. (gio.m)

Per vedere il videoclip, ascoltare la musica, seguire le danze clicca qui.

OGGI – IMMAGINARIO ARTI

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Videoclip del FotoClub Ferrara a Faenza per ricordare Fabrizio De Andr

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

ACCORDI
#peaceandlove: buon compleanno Ringo.
Il brano di oggi…

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

[per ascoltarlo cliccare sul titolo]

Tomorrow Never Knows di The Beatles.

Purtroppo nella mia vita ho avuto qualche problema coi batteristi.
Oggi quindi non posso proprio fare a meno di inchinarmi davanti ai 75 anni di un Genio: Ringo Starr.
Sento già le pernacchie ma sono pronto a ribattere.
Di solito il ventaglio di giudizi su Ringo come impugnatore di bacchette spazia da: “L’uomo più fortunato del mondo”, “batterista mediocre” “lo sfigato in mezzo ai geni” alle più “gentili” variazioni sulle parole “senza infamia e senza lode”.
Lo ripeto: per me resta un genio se non il miglior batterista di sempre e/o uno dei batteristi più avanti di sempre.
E’ vero, non era un virtuoso (grazie a Dio, se posso permettermi…).
Ma a favore mio e di ‘sto nasone ci sono parecchie prove che provvederò a scaricare qui con il bilico (clic qui per ascoltare).
Io direi che questa è testa e di nuovo, genio.
E qui siamo ancora in quel settore, se non al free jazz (clic qui per ascoltare).
Per poi arrivare a questo (clic qui per ascoltare) che secondo me è un vero enigma oltre a una delle cose più personali mai sentite su una batteria.
Ogni volta che lo sento picchiare mi meraviglio di quanto sia al tempo stesso classico ma lontano dai cliché.
Se poi qualcuno volesse partire con la lagna il mio consiglio è: questi sono pezzi pop, non è Mingus e non è Coltrane.
E occhio perchè nei dischi di Mingus o di Coltrane non troviamo virtuosismi da discount.
Per i virtuosismi da discount ci sono aree apposite.
Ci sono sforzi atletici, clinic di batteria e li lascio volentieri a chi li cerca perché a me piacciono tre cose: le canzoni, la roba tripposissima (come M&C lì sopra) e il rumore puro.
E Ringo queste tre cose le ha spesso unite anche all’interno della stessa canzone.
Questa notte mi sono perso in chiacchere sui Beatles con un mio amico.
Lui mi ha suggerito una possibile lettura di questa scarsa considerazione di cui è vittima il nostro nasone: in mezzo a quelle melodie così belle la batteria te la perdi un po’ per strada.
Forse è vero. Ma cosa dire del pezzo che ho scelto per oggi?

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album: Revolver (1966)

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3 Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

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