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Giorno: 19 Agosto 2015

Questa sera, all’Arena La Romana di Parco Pareschi, in programmazione il film di Alejandro G. Iñárritu “Birdman (o l’imprevedibile virtù dell’ignoranza)”

da: organizzatori

Birdman è una black comedy che segue la storia dell’attore Riggan Thomson (Michael Keaton), alle prese con l’allestimento di una nuova, ambiziosa commedia a Broadway, che dovrebbe rilanciarne la carriera ormai prossima al capolinea. Si tratta di un passo molto azzardato sotto diversi aspetti, ma l’uomo, che in passato ha raggiunto il successo nei panni di un supereroe, spera fortemente di ottenere un riconoscimento artistico, per dimostrare a tutti, e in primo luogo a se stesso, di non essere solo una ex stella di Hollywood. Manca poco alla serata della prima quando il protagonista della commedia si ferisce accidentalmente durante le prove e deve quindi essere sostituito in tempi rapidissimi. Dietro suggerimento dell’attrice co-protagonista Lesley (Naomi Watts) e con l’incoraggiamento del suo miglior amico e produttore Jake (Zach Galifianakis), Riggan sceglie con una certa riluttanza Mike Shiner (Edward Norton), una mina vagante che però piace al pubblico e può garantire una buona recensione della commedia.
Presentato alla 71° Mostra del Cinema di Venezia, ha ricevuto nove nomination all’Oscar2015 vincendone quattro per miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia. Ha inoltre ricevuto sette nomination ai Golden Globe 2015, aggiudicandosene due.

L’arena è organizzata dall’Associazione Ferrara sotto le stelle con Arci Ferrara, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Università di Ferrara.
Quest’anno al Parco sarà possibile acquistare abbonamenti da 10 ingressi che avranno validità per tutta la durata della manifestazione.
ABBONAMENTO 10 INGRESSI – 50 €
ABBONAMENTO 10 INGRESSI, SOCI ARCI – 35 €
INGRESSO: INTERO 6 €; RIDOTTO 4,50 € (Soci Arci, studenti Università di Ferrara e possessori della fidelity card – Gelateria La Romana).
Inizio proiezioni ore 21.30. Apertura Parco ore 21.00
In caso di maltempo le proiezioni si svolgeranno presso la Sala Boldini, via Previati 18. Per informazioni: Arci: 0532.241419, Arena Estiva: 320.3570689, Sala Boldini: 0532.247050.
Per il programma completo della manifestazione: www.cinemaboldini.it.

Giovedì 21 agosto a Puedes gli Strike con il loro ultimo album

da: Associazione Culturale Puedes

Concerto (ore 22 circa) Strike
Dal palco di Puedes Summer Night, gli Strike, recuperando il concerto cancellato dal maltempo domenica 16, proporranno il loro ultimo lavoro, l’doppio album “L’Havana-Kingston-Ferrara-New York” uscito ad aprile di quest’anno.

Un viaggio immaginario appunto tra l’Havana, Kingston, Ferrara e New York, portando a spasso una musica che mescola la canzone d’autore italiana, le ritmiche e le sonorità caraibiche e latine , il funky, il jazz e la grande tradizione dub che attraverso le sapienti mani di Dennis Bovell trasforma i dieci brani in sognanti live dub session.

Un disco che è una vera e propria miscela di generi, tradizioni e culture: quella che i Mano Negra di Manu Chao definirono patchanka e che l’Italia ha imparato a conoscere grazie soprattutto agli Strike, dal 1986 sulla scena ed ora di nuovo in pista con quest’ultimo lavoro, ennesima svolta creativa ma, allo stesso tempo, la sintesi perfetta di un percorso musicale lungo quasi tre decenni.

Havana-Kingston-Ferrara-NewYork il titolo scelto per l’album doppio – uscito il 7 aprile 2015 sulle piattaforme digitali – proprio a voler sottolineare la natura eclettica e multiforme di un lavoro che svela e riassume, traccia dopo traccia, le esperienze vissute dalla band emiliana nel corso di una vita on the road. “E’ un disco nato in studio di registrazione – spiega la band – e scritto con la massima libertà compositiva: volevamo fare tabula rasa del passato, tracciare una nuova rotta su un foglio bianco. Ne è derivata una miscela di suoni e di linguaggi che abbiamo assorbito nel nostro girovagare per il mondo e per i palchi. E probabilmente, mai come questa volta, ne hanno guadagnato le canzoni: Havana-Kingston-Ferrara-NewYork ha il sapore tutto italiano della melodia ‘pop’, intrecciata con il gusto per il reggae, il funky e la musica latina che da sempre ci contraddistingue”.

Nel preserata:

Aperitivo “Dammi spazio” (ore 19 circa)
La Carmelina in Libri da bere presenta: “Vegano più g(i)usto più sano” di Elio Facchini. Raccolta di ricette facile e vegane e gustose, corredate da tabelle nutrizionali, che hanno cambiato in meglio la loro vita e quella di molti altri.

PS: i concerti e gli eventi di Puedes Summer Night sono completamente gratuiti

Stregati dalla musica e dall’arte di Ferrara

da: Associazione Ferrara Buskers Festival


La storia di Marie e Gérard Baffert-Forges, due coniugi parigini che dal 2002 non si perdono un’edizione del Ferrara Buskers Festival


Un vero e proprio “coup de foudre” (un colpo di fulmine in francese). Così i coniugi francesi Marie e Gérard Baffert-Forges hanno descritto l’incanto che da anni li lega a Ferrara e, in particolare, al Ferrara Buskers Festival.
A raccontare la loro particolare storia è stato Stefano Bottoni, direttore artistico del Festival, a margine della conferenza stampa ufficiale di presentazione dell’evento, in programma dal 20 al 30 agosto 2015.
Gérard, ex ingegnere aerospaziale, e Marie vivono a Parigi e dal 2002 non si perdono un’edizione del Ferrara Buskers Festival. E si sono innamorati così tanto di Ferrara da decidere di acquistare un appartamento in pieno centro storico. Una casa del Trecento. I due coniugi vi si trasferiscono tutti gli anni da maggio a ottobre, poi tornano a nella capitale francese. Affascinati dalla musica degli artisti di strada, amano moltissimo, durante il Festival andare a scoprire i gruppi francesi che suonano; a volte sono gruppi che poi ritrovano a Parigi. “Ferrara ci ha stregati per la musica e per l’arte. E’ una città piccola, a misura d’uomo; possiamo muoverci a piedi o in bici. Amiamo molto anche passeggiare sulle mura”, hanno detto.

Per scaricare immagini in alta definizione:
http://ellastudio.it/it/comunicato-stampa/6793/stregati-dalla-musica-e-dallarte-di-ferrara

Tutte le strade della musica del pianeta portano alla 28esima edizione del Ferrara Buskers Festival 2015

da: Associazione Ferrara Buskers Festival

Ogni cultura ha il suo universo di musica. Da sempre, fin dalle origini del mondo, gli uomini hanno prodotto ritmi, battiti, suoni, fino ad inventare strumenti, organizzare le voci, creare armonie e poi le note, guidati dall’emozione e dall’immaginazione. In tutto il pianeta, i più disparati popoli portano con sé un bagaglio di cultura musicale ricco ed eclettico: tradizioni antiche che si mescolano con invenzioni moderne, idee e contaminazioni. A raccoglierlo e a condividerlo, da ogni parte del globo, ci sono i musicisti di strada, veri e propri esploratori dei suoni, da quelli più ancestrali a quelli ancora da inventare, viaggiatori dell’anima, perché come ha scritto Bruce Chatwin “la vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi”. I viandanti musicali più talentuosi si incontrano dal 20 al 30 agosto 2015 al Ferrara Buskers Festival® – la 28esima Rassegna Internazionale del Musicista di Strada – che ogni anno conta oltre 800mila spettatori, che possono in questa edizione girovagare tra più di 100 shows al giorno gratuiti e le esibizioni di oltre 1.200 artisti.

L’anteprima è a Milano.
Si comincia, per la prima volta della storia del festival, da Milano giovedì 20 agosto con la tappa inaugurale del Ferrara Buskers Festival On Tour®, che vedrà dalle 18.00 alle 20.00, i gruppi di musicisti invitati alla manifestazione esibirsi open air tra piazza Duomo e il Castello Sforzesco. Tra questi, 3 arrivano dal Belgio, la nazione ospite del festival di quest’anno, mentre gli altri 17 giungono da diversi Paesi d’Europa e poi dal Sud America, dalla Russia, dal Canada, dall’Australia e davvero da ogni più impensabile parte del globo. La straordinaria anteprima milanese rientra tra gli eventi di Expo di Città, d’altronde il Ferrara Buskers Festival® è un vero e proprio Expo della musica universale. L’anno scorso location di apertura della manifestazione è stata il centro storico ferito dell’Aquila, mentre nel 2013 i buskers si sono esibiti tra le calli e i campi di Venezia. In occasione dell’apertura di Milano, prima delle performance nel cuore della città, nello spazio della Regione Emilia Romagna all’interno di EXPO, ci sarà il suonatore di hang Paolo Borghi, giovane musicista emiliano ospite abituale del festival. L’artista farà diversi interventi, dalle 11.00 alle 15.00, cercando, con il suo ammaliante strumento metallico a forma di scudo di catturare i visitatori dell’esposizione universale, ai quali sarà presentato il grande evento anche attraverso l’uso di dispositivi multimediali.

Venerdì 21 agosto la carovana magica dei musicisti di strada si sposta invece tra i ponti e i canali di Comacchio (FE), il 22 e il 23 approda a Ferrara, il 24 a Lugo (RA) e poi si ferma, per inondare di note con la partecipazione di più di mille artisti, il centro storico ferrarese dal 25 fino al 30 agosto.

Omaggio al Belgio, nel cuore dell’Europa.
Oltre all’anteprima di Milano, nella 28esima edizione c’è un altro primato: quello del Belgio, nazione ospite della rassegna. I 3 gruppi belgi si differenziano per stili musicali. Les Busiciens portano in giro a ritmo di sonorità balcaniche, ska, musica latina, reggae e intimi valzer, i profumi delle vacanze tra le strade e le piazze europee e del mondo. Le loro vivaci canzoni sono infatti ispirate ai viaggi che hanno fatto proprio dappertutto. Nel 2013, il governo belga li ha riconosciuti come “Nuovi talenti”. Il duo Tram33 riesce a maneggiare più strumenti contemporaneamente e a suonare marchingegni musicali originali, di cui alcuni costruiti da loro. I due artisti hanno intrapreso il progetto Tram33 sulle strade di Bruxelles, esprimendosi a suon di blues con influenze internazionali e caraibiche, indonesiane e celtiche, dando vita ad un sound esclusivo che si completa facendo scivolare le dita su una chitarra lap steel elettrica, lasciando vibrare il washbass, le percussioni, le armoniche e il tanpura (tradizionale strumento a corde pizzicate della musica indiana).

The Belgian Bluebirds riportano in auge i ruggenti anni ’20 e ’30 del grande jazz, con una varietà di repertorio dove improvvisazione e tecnica convivono in armonia. Gli artisti provengono da Gent, importante centro delle Fiandre, dove frequentano il conservatorio e i cui studi vengono seguiti da assi del jazz belga. L’omaggio del festival al Belgio si ricollega culturalmente all’edizione del 2012, quando in occasione delle nozze d’argento della rassegna con il suo pubblico (25 anni), la manifestazione fu dedicata a tutti i Paesi dell’Unione Europea, di cui Bruxelles è il centro. Brussels Airlines sarà il vettore ufficiale del Ferrara Buskers Festival® 2015.

È il 5° EcoFestival.
Per il quinto anno consecutivo il Ferrara Buskers Festival® sposa il Progetto EcoFestival – che quest’anno ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare – mettendo in campo tantissime iniziative per vivere la rassegna in modo green e sostenibile, anche grazie al main sponsor Gruppo Hera. Particolare attenzione sarà rivolta, anche in sintonia con le tematiche di EXPO, alla riduzione dello spreco alimentare con attività che impegneranno i punti di ristoro direttamente legati alla manifestazione. Dal 2011, il Ferrara Buskers Festival® si è distinto per le attività ecologiche, ricevendo il Premio EcoFeste2012, la certificazione Iso 20121 e il riconoscimento CulturaInVerde. Solo nella scorsa edizione, per fare qualche esempio, sono stati risparmiati 17 quintali di carta, grazie ad esempio alla digitalizzazione delle attività di promozione e organizzazione, inclusa la rinuncia alle affissioni su larga scala. Fondamentale la collaborazione degli ecoassistants dell’ Associazione CleaNap e dell’Associazione Viale K, che hanno presidiato i punti di raccolta differenziata disseminati in città, aiutando agli spettatori a separare i materiali di scarto. Per viaggiare in modo sostenibile si può raggiungere Ferrara e i luoghi del festival con il ride sharing di BlaBlaCar o con il nuovo servizio di social bus sharing GoGoBus, per condividere viaggi in autobus. Il servizio navette del Festival, usufruibile nelle due giornate di Sabato, quest’ anno sarà gratuito. Inoltre, dopo il successo dello scorso anno, non mancherà il punto ristoro vegano, con la sua cucina a ridotto impatto ambientale.

Il Grande Cappello.
Torna il progetto di solidarietà attiva del Grande Cappello, realizzato in collaborazione con Ibo Italia, e dedicato ai ragazzi dai 14 ai 17 anni, i quali avranno la possibilità di essere coinvolti in importanti iniziative di volontariato in Italia e in Europa. Le attività realizzate con i fondi raccolti nel 2014 hanno visto il coinvolgimento di 600 ragazzi delle scuole di Ferrara e la partecipazione di 40 adolescenti provenienti da Italia, Spagna, Francia, Russia e Turchia a campi di volontariato in Italia. Alle porte ideali del Ferrara Buskers Festival® giovani di tutto il mondo con i volontari ferraresi accoglieranno il pubblico, che potrà donare spontaneamente un contributo per progetti di solidarietà.

I musicisti invitati.
Poetici e scanzonati i Musik For The Kitchen arrivano dalla Germania con un tocco di humor nero e di anarchia, interpretando brani ben noti, pezzi dimenticati e nuove canzoni. Nel mezzo di una performance un brano pop può diventare swing, una composizione rock può trasformarsi in reggae.
Victor L. C. Young arriva invece dal Regno Unito ed è tra i buskers più anziani d’Europa. Gli 80 anni già compiuti, però, non gli pesano affatto. Victor è un ingegnere delle radiocomunicazioni e sperimenta le frequenze audio con strumenti musicali che ha costruito lui stesso: seghe da falegname, pompe per la bicicletta, ukulele di latta, tromberacchetta, martelli-chitarre e chi più ne ha più ne metta.
Sfrenato indi-pop, pop-rock e rock retro e lo stile autentico delle band anni ’60 sono la formula magica che anima gli Itchy Teeth. Il gruppo proveniente da Londra ha stregato il pubblico del Ferrara Buskers Festival® dello scorso anno, che ha voluto, votandolo come primo classificato nel contest “Vota il tuo busker preferito”, che i musicisti tornassero da protagonisti di questa 28esima edizione.
È multietnico il gruppo degli Azuleo, formato da 5 musicisti spagnoli, francesi e tedeschi che mettono insieme stili personali all’insegna di un flamenco che non ha frontiere, tra sonorità del folklore spagnolo, jazz e melodie arabe.
Italiani e pirateschi i Cinque uomini sulla cassa del morto cantano di storie di viaggi, di sirene e di marinai, di vento e di libertà. Propongono pezzi folk composti ed interpretati con chitarre acustiche, violino, basso, cajon e percussioni. Lo scorso anno sono stati il gruppo più votato tra gli accreditati nel contest “Vota il tuo busker preferito”: tornano quindi per la 28esima edizione tra i musicisti invitati.
The Cosmic Sausages hanno già 25 anni di esperienza tra le strade d’Europa e del pianeta dove hanno arricchito e perfezionato gli stratosferici spettacoli che portano on the road con contagiosa simpatia. Il repertorio dei 6 musicisti provenienti dal Regno Unito e dall’Italia spazia tra centinaia di canzoni che guidano gli spettatori in un viaggio intorno al mondo, dove potranno incontrare James Bond, cowboys squilibrati e celebri pop star. Antiche canzoni polacche ed arrangiamenti originali danno ritmo ai Warsaw Collective, che si esprimono in un concentrato di jazz e jazz folk. Tutti i componenti della band hanno studiato jazz alla Warsaw School, e sono intenzionati a catturare gli spettatori con uno show nel quale la loro cultura musicale si fonde con toni funky. Stupisce il musicista di strada italo-argentino Sergio Paternò che esprime un rapporto molto intimo e personale con la sua chitarra, sulla quale entrambe le mani danzano, e saltano, in un’armonia sognante di suoni e immagini, grazie alla tecnica del tapping. Alla musica, dove si mescolano canzoni note e meno conosciute, si unisce la voce di Sara Lagonigro, per uno spettacolo unico nel suo genere. Sembrano essere appena sbarcati da una stazione aerospaziale russa, invece, i Cosmonautix, che dal 2006 sconvolgono con la loro carica di energia gran parte dei Paesi europei, a ritmo di Rocket Balalaika Speedfolk , lo speciale groove fatto di selvaggio folklore dell’Est Europa con influenze di polka, rock, ska e klezmer.
Riscaldano il cuore con un mash-up sonoro fatto di suoni gipsy e balcanici, musica romantica russa e vecchi tango finlandesi, mescolato a sua volta con la humppa – un tipo di musica della Finlandia suonata in modo velocissimo – i cinque lapponi del gruppo finlandese Jaakko Laitinen & Väärä Raha. Per un viaggio nelle allegre atmosfere jazz anni ’20 e ’30 di New Orleans o Chicago, o nei fumosi locali notturni swing bisogna ascoltare i Madrid Hot Jazz Band, che conducono gli spettatori nelle musicalità degli albori del jazz, dove i protagonisti sono gli strumenti a fiato e la strada maestra è l’improvvisazione. Un tenore russo e una violinista inglese formano i Mazaika, un’avventura musicale nel cuore della Russia, le strade di Parigi, le atmosfere gitane, il mondo delle orchestre da camera. Con uno stile super originale portano in scena la gioia e il dolore del folk russo, il tango argentino, le canzoni francesi e napoletane, la passione ardente del violino gitano e composizioni autentiche.
Intensa e trascinante è anche la voce straordinaria di Marianne Aya Omac, cantante francese che fa vibrare le corde della sua chitarra e le note della voce, accompagnata in duetto da Marius Welker, in un concerto di cajon, beat box, sax, flauto e cori. Marianne è una vera anima folk che conduce il pubblico in un turbine emotivo di musica latina condita di reggae, performance gospel, canzoni francesi e spagnole. Chi vuole conoscere un One-man Band fuori dal comune deve incontrare il canadese Pete O’Connell. Ciò che più sorprende di lui sono i bizzarri strumenti personalizzati che Pete, in arte Rhysonic, ha costruito per ipnotizzare gli spettatori. Sorprendente la sua Spinning Wheel of Song, nata osservando i suoni dei raggi della bicicletta: una ruota che gira, colpendo a ritmo le corde della chitarra sulla quale l’artista inventa la melodia. Dalla Bulgaria, terra di tradizioni e musica dalle influenze orientali ed occidentali, i Folkreactor riscoprono invece la cultura antica del proprio Paese e la trasformano con contaminazioni più moderne, per dar vita ad uno spettacolo sospeso nel tempo. Tra gli strumenti che usano c’è la ribeca, un antico strumento ad arco di provenienza araba usato già nel tardo medioevo e dalle forme simili ad un moderno mandolino. I Balcony Players conducono gli spettatori in un percorso klezmer e gipsy, attraverso un mix di brani tradizionali e composizioni originali ispirati alle esperienze vissute tra i Balcani, il Brasile e gli USA. I musicisti, che provengono da Europa e America, portano avanti progetti ecologici e di solidarietà.
Arriva infine dall’Australia il trio Kallidad. Fan della musica messicana, gli artisti danno vita allo stile tutto personale definito “Mexican Mariachi Metal”. Veloci ed abili, le mani scorrono sulle chitarre che, grazie all’accompagnamento del cajon, producono melodie dove il flamenco incontra lo stile gypsy, i ritmi tribali e l’impetuosità del metal.

Le dichiarazioni

Per Massimo Maisto, vicesindaco e assessore alla cultura e turismo del Comune di Ferrara, “il Ferrara Buskers Festival è pronto e anche la città è pronta. Nessuno ha lo stesso successo di pubblico, di qualità e di stampa, nonostante gli innumerevoli tentativi di imitazioni. Questo successo è dovuto al grande lavoro svolto dall’Associazione insieme alle istituzioni e ad una città davvero molto accogliente”.

“Sempre più sponsor credono nel nostro Festival”, ha confermato Stefano Bottoni, direttore artistico del Festival citando Hera, Citroen, Nastro Azzurro, Brussel Airlines, Mondo Birra. Bottoni ha anche mostrato la lettera dei Reali del Belgio che augurano uno strepitoso successo all’iniziativa. Quest’anno, infatti, il Festival è dedicato al loro Paese.

Ad illustrare iniziative e programma del Ferrara Buskers Festival 2015 ci ha pensato Luigi Russo, direttore organizzativo. “Per il quinto anno consecutivo – ha spiegato – il Ferrara Buskers Festival® sposa il Progetto EcoFestival e mette in campo tantissime iniziative per vivere la rassegna in modo green e sostenibile. Particolare attenzione sarà rivolta, in sintonia con le tematiche di EXPO, alla riduzione dello spreco alimentare con attività che impegneranno i punti di ristoro direttamente legati alla manifestazione”.

Nel dettaglio è stato Alberto Santini, responsabile servizi ambientali Gruppo Hera per Modena e Ferrara, a presentare le iniziative per promuovere la raccolta differenziata, l’acqua di rete e la lotta allo spreco alimentare.
“Anche quest’anno poi – ha sottolineato Russo – si rinnova GogoBus, il servizio di Social Bus Sharing, per organizzare o condividere le trasferte e raggiungere facilmente il Ferrara Buskers Festival con comodi collegamenti a prezzi più che accessibili”.

Per l’onorevole Alessandro Bratti, del Ministero dell’Ambiente, “il Festival è uno degli eventi più importanti che avvengono a Ferrara. Merito di chi ci ha creduto sin dall’inizio e che ogni anno cerca di farlo di crescere. Da quest’anno il Festival ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente”.

Tra gli intervenuti alla conferenza stampa anche il sindaco di Lugo, Davide Ranalli; Dino Montanari, direttore di Ibo Italia che è partner nel progetto di solidarietà attiva del Grande Cappello; il responsabile di CNA Turismo Mauro Balestra per l’iniziativa “Mostra mercato degli artigiani” che si terrà al Giardino delle Duchesse e Mirka Perseghetti, la grafica trentina che ha realizzato il manifesto ufficiale dell’edizione 2015 del Ferrara Buskers Festival.

Per favorire il soggiorno a Ferrara durante l’evento, sono state stipulate convenzioni con le strutture ricettive e sono stati creati pacchetti turistici ad hoc con vantaggi per i visitatori. Per informazioni, si può cliccare su www.ferrarabuskers.com nella sezione “Info Turistiche”.

Il Ferrara Buskers Festival® 2015 è patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare. Il gruppo di lavoro dell’Associazione Ferrara Buskers Festival® è composto dall’Ideatore e Direttore artistico Stefano Bottoni, dal Direttore organizzativo Luigi Russo, la Responsabile artisti invitati Roberta Galeotti, la Responsabile artisti accreditati Rebecca Bottoni e la Responsabile di amministrazione Enrichetta Ticchiati.

Paola, Mohamed, Zakaria, Arcanfgelo. Combattere il caporalato si può: serve un patto tra produttori e consumatori

da: Stefano Calderoni, Presidente Provinciale C.I.A. Ferrara

“I care” letteralmente mi sta a cuore era la frase scritta da Don Milani su un cartello all’ingresso della scuola di Barbiana per evidenziare l’orientamento educativo alla presa di coscienza civile e sociale. Quindi dobbiamo gridare “I care” anche nel caso di Paola, Mohamed e Zakaria e Arcangelo quest’ultimo in coma dopo essere stato colpito da infarto nelle campagne del nord-barese mentre lavorava in una vigna, sotto un tendone, durante le operazioni di acinellatura.
Quattro storie diverse accomunate da un unico tragico destino.
Certo la vita nei campi è da sempre associata ad una narrazione di fatiche, sacrifici e sofferenze ma non è umano il bollettino di vite spezzate delle ultime tre settimane.
Quelle che vengono dal sud sono storie di caporalato, di sfruttamento, di condizioni di lavoro assolutamente inaccettabili che da un po’ di tempo non riguardo più solo migranti ma ormai è una piaga che coinvolge a pieno titolo anche donne italiane.
Negli ultimi mesi è emerso anche da una inchiesta di Repubblica che i caporali preferiscono le donne italiane agli uomini stranieri, poichè i secondi, dopo i fatti di Nardò del 2011, hanno imparato a ribellarsi quando le condizioni di lavoro diventano molto pesanti.
Dopo la denuncia delle tre morti, i ministeri del Lavoro e delle Politiche Agricole promettono una stretta sui controlli contro il caporalato.
Il Ministero delle politiche agricole ha inoltre chiesto la convocazione urgente della Cabina di regia della “Rete del Lavoro agricolo di qualità”. Con la Rete, introdotta con il provvedimento Campolibero e operativa da febbraio, per la prima volta in Italia si è creato un coordinamento per il contrasto dello sfruttamento nel lavoro agricolo, avviato un percorso di semplificazione e istituita una certificazione delle aziende agricole in regola, aumentando i controlli su quelle non iscritte alla Rete stessa.
Purtroppo iniziative meritorie ma che rischiano di essere meramente formali se non sono accompagnate da un profondo cambio culturale nel paese.
Voglio essere esplicito i primi a pagare il prezzo dell’illegalità siamo proprio noi agricoltori che operiamo rispettando le norme: subiamo la concorrenza sleale dei malfattori che sfruttando la forza lavoro si possono permettere di immettere sul mercato beni a prezzi più bassi dei costi di produzione.
Serve pertanto un cambio di rotta a partire da un sistema di tracciabilità e certificazione che aiuti il consumatore a distinguere tra produttori “buoni e cattivi”, una certificazione etica seria ed oggettiva.
I cittadini non possono pretendere di aver sul banco del supermercato generi alimentari a prezzi stracciati e allo stesso tempo credere che siano sinonimo di qualità e legalità.
La sfida verso un nuovo modello di produzione sostenibile riguarda anche Ferrara ed è una scommessa su cui dovremmo investire tutti, istituzioni, sindacati, cooperative, singole imprese e cittadini con l’obbiettivo di costruire modelli virtuosi che siano anticorpi alla piaga dello sfruttamento e delle morti sul lavoro.

Tre nuove presentazioni chiuderanno il ciclo “Libri da Bere, Autori a Corte Outside” presso il Guedes Summer Nights

Dopo il successo della presentazione di Note appuntate di Andrea Poltronieri di martedì 18, tre nuove presentazioni chiuderanno il ciclo LIBRI DA BERE AUTORI A CORTE OUTSIDE presso il Puedes Summer night.
Poltronieri, moderato da Stefano Bottoni e con la simpatica presenza di Gianni Drudi come guest star ha snocciolato pillole di allegria e riflessioni profonde sulla sua carriera ormai ventennale di musicista e showman. Intrattenendo un pubblico curioso e ben disposto dalla bella location.
Gli appuntamenti proseguiranno giovedì 20 agosto dalle ore20,15 con Cristiano Cavina autore di La pizza per autodidatti (marcosymarcos edizioni); Cristiano uno dei più importanti giovani autori italiani, svelerà i segreti della buona pizza unitamente a immagini e ricordi della sua vita da “pizzaiolo” prestato alla scrittura.
Venerdì 21 sempre allo stesso orario sarà la volta di Vegano più g(i)usto più sano dello chef Elio Facchini con Marcella Trivella e la naturopata Elisa Pampolini, introdotti da Vincenzo Iannuzzo: ricettario, ma non solo, di cucina vegana. Un libro che spiega semplici ricette vegane e l’apporto nutrizionale delel stesse nella vita di ognuno.
Gran finale il giorno 25 agosto con Giuseppe Peveri, in arte Dente, cantautore di culto che qui si esibisce nelle vesti di crittore con Favole per bambini molto stanchi (Bompiani editore) piccolo capolavoro in miniatura di favole per bambini o adulti rimasti tali. Dente, per la prima volta a Ferrara non come cantante, inizierà la sua presentazione-spettacolo, moderato da Giorgia Pizzirani dalle 20,15.
Per info www.autoriacorte.onweb.it

La controclassifica dove Ferrara è la seconda Università al mondo

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Ogni anno, a metà agosto esce la Classifica ARWU, nota anche come classifica di Shanghai, e, inesorabilmente, sui mezzi di informazione fioccano gli articoli che prendono tristemente atto dell’incolmabile ritardo degli atenei italiani. Anche quest’anno, per trovare la prima università italiana, Roma Sapienza, bisogna scendere oltre il 150-mo posto. Una classifica le cui basi scientifiche sono labili se non inesistenti basandosi infatti su quanti ex studenti hanno vinto il premio Nobel, il numero di vincitori del Nobel presenti nel corpo docente, la quantità di ricercatori che si è guadagnata una citazione su pubblicazioni scientifiche e studi pubblicati nelle riviste specializzate.

Ma se si confrontano i risultati con i fondi a disposizione, cosa succede? L’esperimento lo ha compiuto, stilando una sorta di controclassifica delle Università mondiali, un docente di ingegneria di Pavia, Giuseppe Nicolao, pubblicata sulla rivista online Roars.it. e ripresa da tutti i media nazionali.

La controclassifica a sorpresa – mettendo a confronto i primi venti atenei della classifica Arwu e i venti atenei italiani che vi sono classificati – vede in cima quattro università italiane: la Scuola Normale di Pisa, l’Università di Ferrara, Trieste e Milano Bicocca.

Un risultato davvero sorprendente e che dimostra quanto siano scarsi i fondi per le università italiane e quanto gli atenei italiani siano efficienti in rapporto ai finanziamenti ottenuti.

“La soddisfazione per questa classifica corretta è solo morale – afferma il Prorettore Francesco Bernardi – : dimostra quanto bene vengano usate in UniFe le poche risorse disponibili a livello nazionale. C’è grande rammarico per il molto di più che si potrebbe fare anche con piccoli aumenti di finanziamento nazionale, o almeno con una distribuzione più meritocratica tra gli atenei italiani dei finanziamenti esistenti.”

provincia-ferrara

Ferrara Buskers Festival e Bundan Celtic Festival protagonisti a Expo 2015

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Giovedì 20 agosto seconda giornata di Ferrara in vetrina a Expo 2015 in Piazzetta Emilia-Romagna, lo spazio promozionale messo a disposizione dalla Regione.
A dividersi la scena sono, alle 11, il Ferrara Buskers Festival, a cura dell’organizzazione della manifestazione dei musicisti di strada la cui prima edizione risale al 1988, e il Bundan Celtic Festival, alle 15,30, a cura del Comune di Bondeno.
In serata, a partire dalle 19,45, parata sui trampoli in omaggio alle 17 perle enogastronomiche ferraresi, con canti popolari e della tradizione, curata da Prestige Eventi.
A unire le presentazioni degli eventi che richiamano ogni anno decine di migliaia di visitatori a Ferrara e ai piedi della Rocca possente di Stellata, la proiezione del video realizzato da Dinamica Media con l’utilizzo delle più moderne tecniche di ripresa audiovisiva. Nel filmato un turista ideale percorre in bicicletta il territorio ferrarese Unesco, alla scoperta delle sue bellezze artistiche e paesaggistiche: Castello Estense, Corso Ercole I d’Este, le mura rinascimentali della città, le valli nel Delta fra bilancioni e fenicotteri e lungo l’argine del Po.
Durante la tre giorni dedicata a Ferrara in Piazzetta Emilia-Romagna anche le performances artistiche a penna biro di Marcello Carrà, l’istallazione sulla salama da sugo di Giulia Bonora e la mostra fotografica sulla “coppia di pane ferrarese” di Maria Chiara Bonora. Tutte iniziative sotto la regia di Maria Livia Brunelli di Mlb Home Gallery.

Il 21 agosto al via il Ferrara Art Festival Extra Time con la grande antologica di Virgilio Patarini “Ex Po(st)”, visitabile fino al 30 agosto

da: ufficio stampa Ferrara Art Festival

Dal 22 al 30 agosto torna anche il Racket Festival con concerti, teatro e presentazioni di libri.

Saranno veri e propri “tempi supplementari” quelli che il Ferrara Art Festival proporrà per nove giorni, dal 22 al 30 agosto prossimi (vernissage il 21 agosto alle 19), a Palazzo della Racchetta di Ferrara. A venti giorni di distanza dalla chiusura “ufficiale” del festival che ha visto, tra giugno e luglio sempre a Palazzo della Racchetta, mostre, presentazioni di libri, spettacoli teatrali e musicali, il Ferrara Art Festival ed il suo correlato Racket Festival tornano a grande richiesta con un Extra Time di grande impatto, grazie ad una grande mostra antologica, dieci concerti, due presentazioni di libri e quattro eventi teatrali in solo nove giorni, tra alcune novità e una selezione del meglio già visto (e sentito) tra giugno e luglio.
Si inizia con il vernissage (21 Agosto 2015, ore 19) della mostra antologica del direttore artistico del Ferrara Art Festival Virgilio Patarini, “EX-PO(ST) 2015: Una singolare pluralità”.
Si tratta di una mostra personale antologica di oltre cento opere, di cui circa la metà di grande formato, dipinti dal 1995 al 2015, delle serie “Navigli Corsari”, “Novecento-Le nebbie della memoria”, “Rapsodia Camuna”, “Orizzonti di attesa”, “I Codici di Leonardo”, “Terza Dimensione”, “Ex-Libris” e altre ancora. Inoltre saranno ri-allestite alcune installazioni “storiche”.
Dopo aver a lungo sperimentato forme, tecniche e materiali, passando attraverso l’astrazione, le installazioni, la performance, Virgilio Patarini è approdato negli ultimi anni ad un recupero dell’immagine e di una forma d’arte definibile “figurativa”, a tratti in una declinazione “citazionista”, pescando spesso dal bagaglio della memoria collettiva immagini in bianco e nero che l’artista decontestualizza e inserisce in nuovi spazi, donando a queste “figure” nuovo senso. Patarini lavora su fotogrammi di vecchi films del Neo-Realismo o su foto in bianco e nero della Seconda Guerra Mondiale oppure ancora su scorci dimenticati della vecchia Milano, collocando queste citazioni in contesti spiazzanti come superfici abrase che fanno pensare a vecchi muri calcinati solcati da scritte o grondanti ruggine e macchie di umidità, e giocando così in maniera sottile, ambigua e post-moderna tra recupero della memoria e oblìo. Con un gesto che è al tempo stesso restauro e cancellazione.
In questa mostra antologica a Palazzo Racchetta saranno inoltre presentate opere di cicli precedenti che spaziano dall’Informale ad un recupero post-moderno a tratti concettuale e sempre comunque critico di esperienze come l’Arte Povera, Le Nouveau Realisme, la Poesia Visiva, anche in questo caso comunque costantemente in bilico tra memoria e oblìo, tra colta citazione e gesto puro, emotivo.
Una mostra da non perdere che si svilupperà attraverso tutti gli spazi dello storico palazzo ferrarese di Via Vaspergolo 4 – 6a.
La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile tutti i giorni, fino al 30 agosto prossimo, dalle 18 alle 21.

VIRGILIO PATARINI – BIOGRAFIA E CURRICULUM

Virgilio Patarini (Breno, 1967) dopo il diploma al Liceo Classico Montini di Milano, frequenta per due anni Lettere Antiche alla Statale di Milano, seguendo tra l’altro le lezioni di Dario Del Corno. In quegli anni frequenta anche i corsi di teatro di Kuniaki Ida (mimo) e Marina Spreafico (recitazione) al Teatro Arsenale. Passa poi al D.A.M.S di Bologna con un cursus studiorum in equilibrio tra Teatro e Arti Visive, allievo da una parte di Arnaldo Picchi (Regia) e dall’altra di Renato Barilli (Fenomenologia degli stili).
Nel frattempo nel 1986, non ancora ventenne, aveva firmato la sua prima regia teatrale con un gruppo di studenti universitari (“Antigone” di Sofocle al Teatro Ringhiera di Milano) e da allora, dal 1986 al 2005 svolge con continuità l’attività di regista e drammaturgo. Tra le molte regie ricordiamo: “Il diario di un pazzo”, da Gogol, Milano, Teatro Libero, 2000 e Teatro della Memoria, 2001; “Variazioni su Antigone”, Milano, Umanitaria, 2003; “Il fantasma dell’opera buffa”, Pavia, Teatro Volta, 2003; “Hamlet alone”, Milano, Teatro Asteria, 2004 e 2005).
Nel 1991 e nel 1992 viene premiato e segnalato al Premio Ugo Betti per la drammaturgia per il testo “Ivan e il maestro”, al Premio IDI Autori Nuovi per “Vuoti di scena” e al Premio Vallecorsi per “Tutta colpa di Ponzio Pilato”.
Nel 1998 fonda l’associazione culturale “Apollo e Dioniso” (antesignana dell’odierna Zamenhof Art) e inizia ad alternare l’attività di organizzazione di eventi culturali e la curatela di mostre e cataloghi d’arte, all’attività teatrale. Ha ideato, organizzato e diretto vari festivals (Russkij Festival I, II e III, a Milano, luoghi vari, 2000, 2001 e 2003) e rassegne teatrali e/o multidisciplinari (“Le donne, i cavallier…”, Milano, Basilica di S. Celso, 1999; “Primavera a S. Celso”, idem, 2000; “La musica delle parole”, Pavia, Teatro Volta, 2003; “Soggetti smarriti”, Como, studio E.S.P., 2005; “Prospettiva Post-Avanguardia”, Venezia, Palazzo Zenobio, agosto-ottobre 2012).
Nel 2000 la sua prima mostra personale come pittore (“Frammenti di una passione”, Basilica di S. Celso, Milano).
Nel 2003 con Valentina Carrera fonda la casa editrice “Apollo e Dioniso Edizioni – I libri delle Muse”, pubblicando e distribuendo (soprattutto a Milano) oltre 40 titoli in due anni, tra poesia e narrativa, tra giovani scrittori e autori classici e parallelamente “Le barchette di carta”, con 15 titoli di libri per l’infanzia.
Dal 2005 l’attività artistica e curatoriale prende progressivamente il sopravvento. Su questo fronte dal 1998 ad oggi ha all’attivo la curatela di oltre trecento mostre d’arte contemporanea (per lo più artisti giovani e emergenti), di oltre cinquanta cataloghi d’arte contemporanea (idem) oltre che, come autore, la pubblicazione di alcune opere letterarie di poesia, narrativa e teatro.
Come curatore tra i suoi ultimi impegni più significativi ricordiamo la curatela di “Sélection Comparaisons. 44 artisti dal Grand Palais di Parigi” a cavallo tra il 2013 e il 2014, al Palazzo della Racchetta di Ferrara e alla Galleria 20 di Torino e l’anno prima “Sélection Comparaisons. 88 artisti dal Grand Palais di Parigi” , nell’estate del 2012, alla Galleria Zamenhof, al Castello di Carlo V di Lecce e a Palazzo Zenobio a Venezia; inoltre “Riccardo Licata: opere recentissime”, sempre a Palazzo Zenobio e sempre nel 2012.
Ha diretto, insieme a Valentina Carrera, due gallerie milanesi: l’Atelier Chagall (dal 2003 al 2013) e la Galleria Zamenhof (dal 2008 al 2013). E la Galleria 20 di Torino nella stagione 2013/2014.
Dal 2011 è consulente del C.A.M., catalogo d’arte moderna dell’Editoriale Giorgio Mondadori.
Per questo editore ha curato dal maggio 2010 ben sette volumi: i cataloghi tematici “Post-Avanguardia”, “La materia è il colore” e “Terza Dimensione”, tutti e tre con Paolo Levi, e i volumi monografici dedicati a Valentina Carrera, Paolo Facchinetti e Drago Cerchiari. Inoltre nel 2012 l’Editoriale Giorgio Mondadori ha pubblicato il Catalogo della 5ª. Biennale Internazionale d’Arte di Ferrara, di cui Patarini è stato uno dei 4 curatori. Nel gennaio 2013 esce il volume “La via italiana all’Informale. Da Afro, Vedova, Burri alle ultime tendenze”, interamente curato da Patarini.
Dal maggio 2013 dirige la Collana “Nuovi orizzonti – Artisti in Prospettiva”, sempre dell’Editoriale Giorgio Mondadori. Il primo volume della collana è “Dramatis Personae: il volto e la figura nell’arte italiana contemporanea”
Tra i luoghi dove ha esposto come artista ricordiamo: la Basilica di S.Celso a Milano (personale “Frammenti di una Passione” nel 2000) e la libreria Rizzoli in Corso Vittorio Emanuele a Milano (progetto “Voci del nostro tempo”); il Museo di Arte Moderna di Mombercelli (CN); gli Archivi del ‘900 di Milano (doppia personale con V. Carrera “In principio era la Parola” nel 2007 e personale del ciclo “Arcaico contemporaneo” nel 2008); la Rocca Viscontea di Lacchiarella (MI), la Galleria Leonart di Conegliano (TV), il Palazzo Beato Jacopo di Varazze (SV), la Sala del ‘400 di Pontremoli (MS, mostra “Scripta manent” nel 2007, in concomitanza col Premio Bancarella, catalogo Apollo e Dioniso Edizioni), la Villa Marrazzi di Cesano Boscone, la Galleria Ariele di Torino (collettiva “Memorie con vista” nel 2008 e personale “Fiori di cemento” nel 2009), lo Studio E.S.P. di Como (personale “Verba volant” nel 2005, catalogo Apollo e Dioniso Edizioni); la galleria Mirò (personale “’A rebours” nel 2005, catalogo Apollo e Dioniso Edizioni), la Galleria Zamenhof, la Galleria del Barcon e l’Atelier Chagall di Milano (personali nel 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008 e 2009); il Castello Estense di Ferrara, mostra ‘Post-Avanguardia’, a cura di Paolo Levi e Patarini stesso, catalogo Editoriale Mondadori.
Nell’ambito del Progetto Post-Avanguardia ha presentato otto installazioni “site specific” (e due quadri) al Castello Malaspina di Massa nel settembre 2010 e una installazione al Castello di Carlo V a Lecce (30 ottobre-4 dicembre 2010). Sempre nel 2010 una sua installazione dedicata a Ofelia è stata esposta a maggio al Castello Estense di Ferrara, a luglio alla Pinacoteca Civica di Imperia, a settembre al Castello Malaspina di Massa e a novembre al Grand Palais di Parigi nell’ambito del Salon Comparaisons 2010, nella sezione “Installazioni libere” curata da Ewa Nowak, Catalogo Ed. Casta Diva.
Nell’ottobre 2010 ha presentato quadri, sculture e installazioni al Chiostro di S.Anna a Ferrara, nella sezione “Arcaico Contemporaneo” della Biennale di Ferrara, biennale di cui è stato uno dei quattro curatori.
Nel gennaio 2011 ha allestito una sua grande personale antologica, curata da Rosamaria Desiderio e Cristina Stashkevich e intitolata “Ex-po(st) 2011”, con oltre cento opere alla Galleria Zamenhof di Milano.
Nel settembre 2011 la sua nuova mostra personale denominata “Nuovi orizzonti”, curata da Valentina Carrera, alla Galleria Zamenhof di Milano. Nell’agosto 2012 una sua mostra personale a cura di I. Lubiniecka, a Venezia, Palazzo Zenobio, nel prestigioso Padiglione Islanda, sede abituale della Biennale. Nel marzo 2013 una doppia personale con Andrea Boldrini intitolata “Orizzonti” alla Galleria Vista di Roma. Nel maggio una tripla personale con Andrea Boldrini e Paolo Facchinetti intitolata “Orizzonti di luce” all’Atelier Chagall di Milano. Dal 30 novembre al 12 dicembre 2013 la sua personale “la ruggine e la luce” alla Rocca Viscontea di Lacchiarella (MI). Ha esposto per quattro anni consecutivi a Parigi, al Grand Palais, al Salon Comparaisons, nella sezione “Installazioni libere” (2010, 2011, 2012, 2013), i primi due anni sotto la curatela dell’artista polacca Ewa Novak, negli ultimi due con l’artista e curatrice coreana Kim Sang Lan.
E’ presente sul C.A.M. Catalogo d’Arte Moderna della Mondadori dal 2010 e sui volumi, sempre Mondadori, “Le allusioni del colore” (2009), “Post-Avanguardia” (2010) e “Terza dimensione” (2011)

PROGRAMMA RACKET FESTIVAL EXTRA TIME 22-30 AGOSTO 2015

sabato 22 / 08, ore 22
manica + vuoto pneumatico

domenica 23 / 08, ore 20
loboloto + venturi: deliri mantrici

mercoledì 26 / 08, ore 19
alessandro chiarelli, Che io bruci 
ore 21 enrico cipollini

giovedì 27 / 08, ore 19
andrea manica, La Rêverie Del Male
ore 21 macròlle

venerdì 28 / 08, ore 21,30
variazioni su saffo + diario di viaggio di un bisessuale contento + femmine dannate + jean foutre la bite

sabato 29 / 08, ore 22
the dice

domenica 30 / 08, ore 20
quantum leap + laik-oh + del movimento dei cieli

L’astrofisico Fabio Peri al Museo Brindisi del Lido di Spina

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Continua a Comacchio la rassegna “Sogni d’arte 2015 – Concerti di luce”. Anche questa settimana, la Casa Museo Remo Brindisi ospiterà il pianoforte e la voce di Luigi Signori. Venerdì 21 agosto l’artista accompagnerà nella sua conversazione con il pubblico sul tema “Alla velocità della luce”, Fabio Peri, anche lui pianista, ma soprattutto astrofisico di fama internazionale. In occasione dell’anno internazionale della luce, Lido di Spina torna ad essere la location privilegiata di incontri e concerti suggestivi. L’iniziativa “Concerti di luce” è organizzata dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Comacchio in collaborazione con il Gruppo Caronte. L’evento è ad ingresso gratuito e avrà inizio alle ore 21.
Per tutte le info: Ufficio Informazioni Turistiche del Lido di Spina – Lido di Spina, Viale Leonardo Da Vinci, 112 – tel. 0533 333656 – iatlidospina@comune.comacchio.fe.it – http://www.turismocomacchio.it

La stella di Comacchio: Sophia Loren e il Delta del Po sessant’anni dopo La donna del fiume

da: organizzatori

Immagini e foto dal set per raccontare un territorio, un film e la sua diva

Dal 28 agosto al 31 ottobre a Palazzo Bellini, Comacchio, una mostra con manifesti, locandine originali mai esposte prima e fotografie dell’epoca. A sessant’anni dall’uscita de La donna del fiume, l’omaggio alla sua stella, Sophia Loren.
La conferenza stampa di presentazione si terrà venerdì 21 agosto alle 12 alla Manifattura dei Marinati, a seguire la proiezione in anteprima del documentario con le testimonianze di chi nel ’54 partecipò al film.

Comacchio, 19 agosto 2015 – Tutto è pronto: a sessant’anni dall’uscita del film di Mario Soldati La donna del fiume, Comacchio rende omaggio a Sophia Loren con una mostra che coglie l’occasione dell’anniversario per fare un viaggio nel tempo e nel territorio.
La mostra, allestita nelle sale di Palazzo Bellini, riunisce una selezione di immagini – tra fotografie di scena e di backstage, scatti delle location per come appaiono oggi, manifesti e locandine originali mai esposti prima – che unite alle voci e alle testimonianze di coloro che nel 1954 hanno assistito alle riprese, raccontano questo territorio, il film e la sua diva.
La conferenza stampa di presentazione si terrà venerdì 21 agosto alle 12 alla Manifattura dei Marinati, a Comacchio, a seguire la proiezione in anteprima del documentario La Stella di Comacchio, immagini e voci dal set de La donna del fiume (regia di Andrea Samaritani, riprese e montaggio di Damiana Aguiari-Open Group). Nel video le interviste ai testimoni di allora. Interverranno:
Alice Carli, Assessore alla Cultura del Comune di Comacchio
Massimo Medri, Presidente Parco Delta del Po
Stefania Marconi (Articolture), curatrice della mostra
Andrea Samaritani, curatore della mostra

L’inaugurazione a Palazzo Bellini avverrà venerdì 28 agosto alle 18.00, poi alle 21 nell’Arena di Palazzo Bellini sarà proiettato il film La donna del fiume.

La mostra, curata da Stefania Marconi e Andrea Samaritani è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Comacchio, in collaborazione con l’Ente di gestione per i Parchi e le Biodiversità – Delta del Po. Ad organizzarla Open Group e Articolture, società bolognese di progettazione culturale, in collaborazione con Ferrara Film Commission, l’associazione A Spasso nel tempo e con il contributo di CARIFE.
Fondamentale è stata la collaborazione di Paolo Micalizzi, profondo conoscitore del cinema girato nel Delta del Po e consulente scientifico del progetto, che ha concesso l’utilizzo delle preziose fotografie di scena e di backstage che fanno parte del suo Archivio, e quella di Giampaolo Guidi, a cui appartengono le locandine, i manifesti e i cimeli d’epoca che ci restituiscono intatta l’atmosfera del tempo e ci dimostrano come La donna del fiume abbia goduto di un’ampia risonanza nazionale e internazionale.
Il film fu interamente girato tra Comacchio e le sue Valli, a Lido di Volano, Taglio della Falce e nei canneti di Pila a Porto Tolle, coinvolgendo, come attori secondari, numerosi abitanti del territorio. A questi luoghi la mostra fa un continuo rimando incentivando lo spettatore a continuare la visita, seguendo l’itinerario cineturistico “La nascita di una nuova stella del cinema: Sophia Loren” promosso dal Centro di Documentazione Cinematografica del Delta del Po. L’itinerario tocca le principali location del film: la Manifattura dei Marinati, dove Nives, la protagonista della pellicola, interpretata da Sophia Loren, era addetta alla lavorazione delle anguille; Lido di Volano, dove furono girate le scene della festa da ballo e della rissa; Taglio della Falce, dove tuttora è esistente e visibile la casa dove abitava Nives.
In allegato: locandina della mostra e foto Collezione Paolo Micalizzi, per gentile concessione

LA STELLA DI COMACCHIO
Sophia Loren e il Delta del Po, sessant’anni dopo La donna del fiume

Palazzo Bellini, Via Agatopisto 5, Comacchio (FE)
La mostra sarà aperta da lunedì a sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
Durante i week end della Sagra dell’Anguilla (26-27 settembre, 3-4 e 10-11 ottobre) la mostra rimarrà aperta al pubblico con orario continuato.
Per informazioni:
IAT Comacchio: tel 0533/314154, comacchio.iat@comune.comacchio.fe.it, www.turismocomacchio.it
Katia Romagnoli, Ufficio stampa del Comune di Comacchio, tel. 346.0170198, kromagnoli@comune.comacchio.fe.it
Lucia Manassi, Open Group, tel. 335.6190230, servizicomunicazione@opengroup.eu

“Note al Bistrò”, la musica da gustare

da: ufficio comunicazione Comune di Comacchio

Quattro appuntamenti di mezza estate a Copparo, nelle serate del venerdì da fine agosto a settembre, nei locali del centro cittadino: sono le “Note al Bistrò”, quattro serate all’insegna della musica, da gustare con buon cibo e vini speciali.
Il primo evento è in programma venerdì 28 agosto presso l’Enoteca Da Mares (piazza del Popolo 10), con Daniella Firpo & Gianni Partner che si esibiscono nell’intrattenimento musicale dedicato alla bossa nova “Brasil 66”.
L’Enoteca Da Mares festeggia per l’occasione il 50° anniversario di attività dello storico locale, aperto nel 1965 dal padre degli attuali gestori, Enrico Fabbri, conosciuto da tutti come “Mares”, e propone l’esclusivo brindisi Bollicine della Cantina Antinori, metodo Nature.
La piazza di Copparo ci offre molte possibilità di svago, degustando un buon calice di vino e assaggiando cibi della nostra tradizione gastronomica e non solo. Se poi lo facciamo ascoltando buona musica dal vivo, la magia dell’estate è completa.
Prossimi appuntamenti: venerdì 4 settembre all’Enoteca Già via Garibaldi 11; venerdì 11 settembre Al Ristorantino; venerdì 18 settembre alla Trattoria La Supa (programma allegato).

Sing&Sound, ultima selezione a Lido delle Nazioni

da: organizzatori

Giovedì 20 agosto si concludono le qualificazioni del contest canoro. E lunedì 24 a Lido Spina il gran finale con Lauren Bush Italian Quartet.

Ultima chiamata per le selezioni di Sing&Sound: giovedì 20 agosto a Lido delle Nazioni si chiude il tour estivo di qualificazione del contest canoro itinerante organizzato nell’ambito di “Aspettando la Sagra dell’Anguilla”. Dalle 21,30 in piazza Italia saliranno sul palco, accompagnati dall’animazione di Radio Sound 98.1 Fm, gli ultimi sette aspiranti cantanti a caccia di un posto per la finalissima del concorso in programma domenica 4 ottobre all’Arena di Palazzo Bellini in occasione della Sagra dell’Anguilla. A valutarli – coordinati come sempre dall’ideatrice del concorso, la cantante comacchiese Arianna Carli – una giuria di qualità composta da musicisti, discografici e giornalisti locali il cui verdetto verrà proclamato dopo l’esibizione dello zumba team di Mad Dany. Venerdì 21 agosto, sempre nell’ambito di “Aspettando la Sagra dell’Anguilla”, ultimo appuntamento – a Lido Estensi nei pressi di Porta Venezia – anche per “La Via dell’Arte”, esposizione ‘en plein air’ di pittura, scultura ed arte in genere. In attesa del gran finale del ‘cartellone-contenitore’ di appuntamenti estivi sulla costa comacchiese organizzati da Delta Input con il supporto, fra gli altri, di Comune di Comacchio, Provincia e Camera di Commercio di Ferrara che, lunedì 24 agosto sul palco del Giardino della Casa Museo Remo Brindisi a Lido di Spina, la cantante di origini canadesi Lauren Bush accompagnata da una sezione ritmica tutta made in Italy con nomi di spicco del panorama jazz italiano e internazionale: Luca di Luzio (chitarra), Dino Mondello (contrabbasso) e Massimo Manzi (batteria).

L’EVENTO
Note di strada: tornano gli artisti del Ferrara Buskers Festival

Nuovi punti musica ufficiali – piazzetta Carbone e Bersaglieri del Po – arricchiranno l’edizione 2015 del festival della musica di strada più antico d’Europa, “quello che conta il maggior numero di imitazioni, come la settimana enigmistica”; omaggiato pure dai… reali: ultimo il sovrano belga, che dà seguito alla precedenti lodi espresse dalla regina di Inghilterra e dal re di Spagna.
A Ferrara l’attesa è terminata: e anche quest’anno, sulla strada che porta alla città estense sono in arrivo gli artisti ospiti del Buskers Festival. Vera protagonista, la musica. Venti i gruppi che partecipano come invitati ufficiali, provenienti da tutto il mondo: tre dal Belgio – Les Busiciens, Tram33 e The Belgian Bluebirds – la nazione ospite di questo anno, ma come di consueto gli artisti attesi saranno nel complesso circa duecento. Previste novità e graditi ritorni, tra cui Victor L. C. Young, felice di festeggiare al festival gli 80 anni già compiuti, e i cinematografici Cosmic Sausages. Tenori e violinisti, melodie arabe e jazz folk, humppa finlandese e klezmer, one-man-band e gruppi multietnici avranno casa tra Lombardia ed Emilia Romagna nelle prossime due settimane, proseguendo la tradizione dell’on tour: questo anno si parte da Milano: a Palazzo Marino avrà luogo, giovedì 20 agosto, l’anteprima del festival con il suonatore di hang Paolo Borghi, per poi proseguire a Comacchio (venerdì 21), a Ferrara (sabato 22 e domenica 23, poi da martedì 25 sino a domenica 30 agosto) e Lugo (lunedì 24), per un evento che calamita ferraresi, italiani e non solo: in conferenza stampa sono presentati due coniugi francesi assidui frequentatori del festival, tanto da acquistare casa in città per poter seguire ogni anno l’attesa kermesse.

Una particolare attenzione è rivolta anche al sociale, in modo particolare ai malati di Alzheimer e ai detenuti in casa circondariale dove si esibiranno alcuni degli artisti coinvolti.
Per il quinto anno consecutivo poi il progetto EcoFestival accompagna il festival della musica: le associazioni CleaNap e Viale K, il ride sharing di BlaBlaCar e il bus sharing GoGoBus sono alcune delle iniziative eco che andranno ad arricchire questa edizione, insieme al punto di ristoro vegano curato dallo chef Marco Jannotta.
Confermate le iniziative dell’anno scorso che uniscono poesia e tango, storie dei buskers che popolano Ferrara e artigianato, che animeranno punti strategici della città estense. Per turisti e appassionati, gli allievi dell’Istituto d’arte “Dosso Dossi” di Ferrara saranno a disposizione per illustrare le bellezze artistiche della città in un originale percorso di trekking urbano.
Sempre seguendo la strada.

La 28esima edizione del Ferrara Buskers Festival, è patrocinata dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e dal ministero dell’Ambiente. Presentata dal suo ideatore e direttore artistico Stefano Bottoni, dal direttore organizzativo Luigi Russo, dal vicesindaco Massimo Maisto, dal responsabile servizi ambientali Hera per Modena e Ferrara Alberto Santini e dal presidente della commissione parlamentare sugli illeciti ambientali Alessandro Bratti, con gli interventi dell’assessore Simonetta Zalambani e del sindaco di Lugo Davide Ranalli,

Importanti sono i nomi di sponsor e sostenitori. A partire da Citroën – un marchio francese che onora gli ospiti belgi – a Darsena Office Park passando per Birra Peroni.
Gruppo Hera collaborerà a questa edizione con una serie di iniziative mirate a valorizzare il territorio tutelandone l’ambiente e promuovere le occasioni di socialità. In primis avendo un occhio di riguardo alla pulizia della città attraverso la raccolta differenziata in contenitori stradali, astucci portacicche e distribuzione gratuita di acqua nel punto Hera nella sorgente urbana.
A questo si aggiungono il progetto CiboAmico, nato da dicembre 2009, che redistribuisce pasti non consumati a persone in situazione di difficoltà, con il supporto di Last Minute Market (Università di Bologna) e la collaborazione della società Elior; e la promozione del compostaggio il 28 e il 29 agosto con laboratori creativi di opere florovivaistiche dedicati ai più piccoli.
Perché il festival è anche collaborazione e iniziative: uno su tutti Ibo Italia, il cui presidente racconta la filosofia dell’associazione finalizzata al Buskers festival. Priorità è creare una cultura della “mondialità”, grazie ai volontari che da ogni parte del globo arrivano a prestare servizio alle porte di ingresso del festival con il Grande Cappello: le offerte qui raccolte andranno in parte all’organizzazione dello stesso festival e ad altre attività mondiali.

IMMAGINARIO
Buskers da incanto.
La foto di oggi…

L’incanto. Cinque bambini seduti in terra, incantati ad ascoltare la musica eseguita da cinque strumentisti. Questa foto di Roberto Del Vecchio racconta il piacere della musica e la capacità di coinvolgere e far sentire una cosa sola chi suona e chi ascolta. E’ una delle immagini della mostra “Dieci anni di Buskers”, fatte dai soci del Fotoclub Ferrara e appese alle pareti ora della biblioteca Bassani e, da domani, al ristorante equosolidale del centro. I ciottoli sono quelli davanti al campanile del Duomo di Ferrara, in piazza Trento Trieste, dove sabato 22 agosto torneranno musicisti, musica e pubblico del Ferrara Buskers festival 2015. (gio.m)

“Dieci anni di Buskers” dall’1 al 20 agosto 2015, biblioteca comunale Bassani, via Grosoli 42, quartiere Barco di Ferrara. Aperto martedì-sabato 9-13; martedì e giovedì anche 15-18.30. Ingresso gratuito.

Dal 20 al 30 agosto in mostra al ristorante “381-Storie da gustare”, piazzetta Corelli 24, Ferrara. Aperto a pranzo (ore 11-15.30) da lunedì a domenica, da mercoledì a sabato anche 18.30-22.30. Ingresso gratuito.

OGGI – IMMAGINARIO MUSICA

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Buskers a Ferrara (foto Roberto Del Vecchio, FotoClub Ferrara)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

 

GERMOGLI
Giornata mondiale umanitaria.
L’aforisma di oggi

 

Nella Giornata Mondiale Umanitaria che si festeggia oggi, si ricorda il sacrificio di chi ha perso la vita durante operazioni umanitarie; si rende omaggio a chi continua a portare assistenza e soccorso mettendo a rischio la propria vita.

“L’uomo ha inventato la bomba atomica, ma nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi”. (Albert Einstein)Albert_Einstein_Head

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

ACCORDI
All you need is love.
Il brano di oggi…

l'album Magical Mystery Tour dei Beatles
l’album Magical Mystery Tour dei Beatles

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

The Beatles – All you need is love

Raggiungeva la vetta delle classifiche oggi, nel 1967, All you need is love, singolo dei Beatles contenuto nell’album Magical Mystery Tour. Il quartetto di Liverpool cercava un brano semplice, meno impegnato e caratterizzato da un testo altrettanto semplice con lo scopo di arrivare in modo immediato all’ascoltatore: All you need is love fu tutto questo e divenne ben presto un vero e proprio inno di amore, pace e speranza.