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Giorno: 6 Settembre 2015

AMA: XXII Giornata Mondiale Alzheimer Concerto di beneficienza del 19 settembre 2015, sala Estense

da: organizzatori

In occasione della XXII Giornata Mondiale Alzheimer, l’Associazione Malattia Alzheimer Ferrara (AMA Ferrara), con il Patrocinio del Comune di Ferrara, organizza sabato 19 settembre 2015, alle ore 21, a Ferrara presso la Sala Estense (piazza del Municipio 14), il concerto delle “ALINERE” Tribute band dei Nomadi.
Ingresso ad offerta libera.
Il ricavato verrà impiegato per proseguire i progetti che i volontari dell’AMA stanno realizzando a sostegno dei malati e delle famiglie colpite da questa terribile malattia che in Italia si stima in circa 700mila persone affette da demenza di Alzheimer.
Il rapporto mondiale Alzheimer precisa “la necessità di una maggiore attenzione per mantenere e migliorare la qualità della vita aiutando chi ne è colpito e le rispettive famiglie a vivere bene con la demenza”.
I volontari di AMA saranno presenti all’iniziativa per dare informazioni a tutti coloro che desiderano conoscere e capire la malattia di Alzheimer, e cosa significa affrontare e gestire la vita a fianco di una persona che ne è affetta.

AMA ha sede a Ferrara via Ripagrande, 5 tel 0532/792097
Email: info@amaferrara.it
Sito Internet http://www.amaferrara.it

Apofruit assegna il premio Superfruitness a Carlton Myers,simbolo del basket italiano, alla presenza del governatore della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini

da: Ufficio Stampa CSO

Nella terza giornata di Fruitness ad Expo, contraddistinta dal record di presenze all’esposizione universale (oltre 150.000 persone), è stata protagonista Apofruit, un grande gruppo cooperativo con il cuore a Cesena e attività in tutto il mondo.
Una folla di pubblico ha assistito con interesse e passione alla cerimonia di premiazione a cui ha preso parte, a sorpresa, il Governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, un grande appassionato di sport che ha dichiarato l’impegno della Regione Emilia Romagna ad incentivare l’export di ortofrutta in tutto il mondo, favorendo anche l’associazione virtuosa tra frutta, salute e conseguente contenimento della spesa pubblica.
Il Gruppo Apofruit fattura 214 milioni di euro e produce anche per mercati lontani con un export di quasi 100 milioni di euro.
“Apofruit è una cooperativa con 3.300 soci produttori presenti su quasi tutto il territorio nazionale – dichiara il Presidente Mirco Zanotti – questo ci permette di valorizzare le produzioni tipiche delle aree più vocate. Poniamo da sempre particolare attenzione all’ambiente e alla salubrità dei prodotti ed infatti siamo leader delle produzioni biologiche.
La forte propensione all’export della nostra azienda ci accomuna a Carlton Myers alle Olimpiadi di Sydney come portabandiera dell’Italia nel mondo.”
Myers è da sempre un simbolo della capacità di emergere con la grinta, la forza delle doti sportive innate e la grande voglia di arrivare.
E’ un romagnolo doc, vive da sempre a Rimini e lavora in tutta Italia.
Non ha dimenticato il basket, oggi è il commentatore degli Europei su Sky Sport ma è anche impegnato su tanti altri progetti per insegnare i valori e la passione per lo sport ai bambini ed ai ragazzi soprattutto a chi non può permettersi di pagare rette mensili per frequentare le palestre.
” Il mio impegno più grande, oggi – dichiara Myers – è quello di creare le opportunità per tutti di praticare sport. Credo che lo sport sia una scuola di vita impareggiabile in grado di far crescere i bambini più forti e sicuri e ritengo inoltre che nelle scuole di sport non possa mancare l’educazione alimentare con una attenzione particolare rivolta a frutta e verdura.

Lunedì 7 Settembre,ore 9,30: gli agricoltori dell’Emilia Romagna al valico del Brennero

da: ufficio stampa Coldiretti

Gli agricoltori dell’Emilia Romagna al valico del Brennero per fermare i traffici di una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca alle schifezze

Ci saranno anche gli agricoltori dell’Emilia Romagna tra le migliaia di agricoltori della Coldiretti provenienti da tutte le regioni, che Lunedi 7 settembre 2015 dalle ore 9,30 presidieranno il valico del Brennero per denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione Europea che favoriscono le speculazioni che stanno provocando l’abbandono delle campagne con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente. Il campo base sarà all’area di parcheggio “Brennero” al km 1 dell’autostrada del Brennero – direzione sud (Austria-Italia).
Sotto accusa è una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca ai traffici di ogni tipo di schifezza alimentare, sulle quali si fanno affari a danno degli agricoltori e dei consumatori. Autobotti, camion frigo, container saranno verificati senza tregua dagli agricoltori per smascherare il “finto Made in Italy”, dai prosciutti ai pomodori, ai prodotti ortofrutticoli, ma anche il commercio di surrogati e sottoprodotti che abbassano la qualità, come le polveri di latte e le cagliate da utilizzare per fare formaggi Made in Italy al posto del latte vero senza indicazioni in etichetta.
In assenza di regole sulla provenienza e sulle caratteristiche dei prodotti, la concorrenza sleale è insostenibile con prezzi riconosciuti agli agricoltori che sono scesi al di sotto dei costi di produzione con la drammatica chiusura delle aziende e senza alcun beneficio per i consumatori, come dimostra il dossier elaborato dalla Coldiretti.
L’iniziativa si svolge contemporaneamente alla mobilitazione dei giovani agricoltori della Coldiretti che a Bruxelles mostreranno le tante schifezze spacciate come Made in Italy per chiedere un impegno più forte dell’Unione Europea. L’appuntamento è a partire dalle ore 9,30 alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea a Rue du Marteau, 7-15, 1000 Bruxelles, in occasione del vertice straordinario dei Ministri Europei dell’Agricoltura.

Coldiretti: maltempo e’ calamita’ anche a Ferrara

da: ufficio stampa Coldiretti

PESANTISSIMI DANNI A PERE E MELE; REDDITI A RISCHIO.

Grandine, forte vento e trombe d’aria hanno devastato gran parte della provincia. Le prime valutazioni hanno rilevato danni tra il 50 ed il 100% di perdita tra frutta, mais e soia. Anche Modena e Reggio colpite pesantemente.
Dove ha colpito, i raccolti sono andati quasi totalmente persi. Il maltempo che ieri pomeriggio ha colpito con grandine, nubifragi e trombe d’aria un’ampia area dell’Emilia Romagna non ha lasciato scampo nelle campagne dove i produttori sono in pieno periodo di raccolta. È quanto afferma Coldiretti che è già impegnata con i suoi tecnici nelle prime valutazioni dei danni provocati all’agricoltura.
Dai primi rilevamenti i danni vanno dal 50 al 100 per cento. Le province colpite sono Ferrara, Modena e Reggi Emilia, con danni alle pere, in pieno periodo di raccolta, ma anche a uva, mele, cocomeri, pomodoro, seminativi (mais e soia). Nell’alto Ferrarese, nei comuni di Cento e Bondeno, oltre alla grandine si è abbattuta anche una tromba d’aria che ha provocato danni a capannoni e fienili. A Ferrara sono stati colpiti, oltre allo stesso capoluogo, anche i comuni di Vigarano, Mirabello, Masi Torello E Voghiera. “il fortunale ha poi proseguito – aggiunge il direttore della Federazione estense, Claudio Bressanutti – con notevole intensità interessando anche i comuni di Tresigallo e Formignana, Fiscaglia, Codigoro e Lagosanto. I nostri referenti territoriali stanno verificando l’entità dei danni, ma purtroppo su pare siano davvero consistenti”.
In provincia di Modena sotto la grandine sono finiti i comuni di Concordia, San Possidonio, Mirandola, Massa Finalese, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Camposanto, Novi, Sorbara. A Reggio Emilia devastate la campagne di Novellara, Luzzara, Boretto, Guastalla, Rolo.
Pere e mele, in piena maturazione in questo periodo, sono i frutteti più colpiti, con danni che superano il 60% e in maggioranza si avvicinerà al 100 per cento. Ne risentirà in modo particolare – commenta Coldiretti Emilia Romagna – la produzione di pere di cui Modena e Ferrara sono i maggiori produttori in Italia. Pesantissima anche la situazione dei vigneti a Modena e Reggio Emilia: dove ha colpito il maltempo i viticoltori vedono svanire il raccolto di quella che si presentava come una grande annata, sia in qualità, sia in quantità. Nel reggiano perso l’ultimo raccolto delle angurie e annullati i raccolti di mais, pomodori, uva.
Anche se è ancora presto fare una prima reale stima dei danni – commenta Coldiretti – siamo di fronte a perdite, tra mancati raccolti e danni alle strutture, di diversi milioni di danni e ci sono tutte le premesse per chiedere lo stato di calamità.
“E’ un disastro – commenta il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli – stamattina in alcune zone del capoluogo, e non solo, mi dicono che ci sono ancora cumuli di grandine nelle reti devastate. Siamo molto preoccupati, in pochi minuti centinaia di aziende hanno visto letteralmente sparire il lavoro di un anno intero e la possibilità di fare reddito. Nelle prossimi ore faremo il possibile per attivare tutte le procedure previste per riscontrare gli effettivi danni e la perdita economica per le aziende, sollecitando gli enti preposti ad una ricognizione attenta e realistica di quanto questo evento abbia provocato, in particolare alle produzioni frutticole in fase di maturazione e raccolta, prima di tutto le pere, ma anche alle coltivazioni estensive ancora in campo, come mais e soia. Purtroppo temiamo che il conto sarà a parecchi zeri, considerati anche i danni a strutture e fabbricati oltre che ai raccolti”.

Maltempo: è calamità in Emilia Romagna, devastati frutteti e vigneti

da: ufficio stampa Coldiretti

GRANDINE E TROMBA D’ARIA, MILIONI DI DANNI TRA MODENA REGGIO E FERRARA

Dove ha colpito, i raccolti sono andati quasi totalmente persi. Il maltempo che ieri pomeriggio ha colpito con grandine, nubifragi e trombe d’aria un’ampia area dell’Emilia Romagna non ha lasciato scampo nelle campagne dove i produttori sono in pieno periodo di raccolta. È quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna che è già impegnata con i suoi tecnici nelle prime valutazioni dei danni provocati all’agricoltura.
Dai primi rilevamenti i danni vanno dal 50 al 100 per cento. Le province colpite sono Ferrara, Modena e Reggi Emilia, con danni alle pere, in pieno periodo di raccolta, ma anche a uva, mele, cocomeri, pomodoro, seminativi (mais e soia). Nell’alto Ferrarese, nei comuni di Cento e Bondeno, oltre alla grandine si è abbattuta anche una tromba d’aria che ha provocato danni a capannoni e fienili. A Ferrara sono stati colpiti, oltre allo stesso capoluogo, anche i comuni di Vigarano, Mirabello, Masi Torello. Nella bassa ferrarese, colpiti Tresigallo e Formignana. In provincia di Modena sotto la grandine sono finiti i comuni di Concordia, San Possidonio, Mirandola, Massa Finalese, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Camposanto, Novi, Sorbara. A Reggio Emilia devastate la campagne di Novellara, Luzzara, Boretto, Guastalla, Rolo.
Pere e mele, in piena maturazione in questo periodo, sono i frutteti più colpiti, con danni che superano il 60% e in maggioranza si avvicinerà al 100 per cento. Ne risentirà in modo particolare – commenta Coldiretti Emilia Romagna – la produzione di pere di cui Modena e Ferrara sono i maggiori produttori in Italia. Pesantissima anche la situazione dei vigneti a Modena e Reggio Emilia: dove ha colpito il maltempo i viticoltori vedono svanire il raccolto di quella che si presentava come una grande annata, sia in qualità, sia in quantità. Nel reggiano perso l’ultimo raccolto delle angurie e annullati i raccolti di mais, pomodori, uva.
Anche se è ancora presto fare una prima reale stima dei danni – commenta Coldiretti regionale – siamo di fronte a perdite, tra mancati raccolti e danni alle strutture, di diversi milioni di danni e ci sono tutte le premesse per chiedere lo stato di calamità.

Nerino Verza: vallo di montagnana a forte rischio per i cavalli

da: organizzatori

Dr. Nerino Verza, responsabile servizio sanità Animale ULSS17: la pioggia caduta a Montagnana in queste ultime ore potrebbe aver danneggiato il terreno del vallo, luogo dove oggi (domenica 6 settembre) è previsto il palio dei dieci comuni con conseguente corsa dei cavalli. Con la presente La informo che alcuni responsabili del movimento che rappresento denominato Centopercentoanimalisti, vigileranno in incognito tra il pubblico. Se dovessero risultare anomalie sul terreno che potrebbero causare problemi fisici ai Cavalli e la gara fosse lo stesso autorizzata, non esiterò a depositare formale querela nei confronti dei responsabili.
Cordialmente

Paolo Mocavero (responsabile movimento Centopercentoanimalisti)

Cooperativa Sociale Camelot e Officine Cooperative: completa disponibilità a fornire ogni elemento possibile alla magistratura

da: Ufficio Stampa Coopcamelot

La Cooperativa Camelot ritenendo di aver sempre agito nella massima correttezza, attenendosi scrupolosamente alle procedure di gara e rispettando le regole previste dai diversi iter amministrativi, dichiara la propria completa disponibilità a fornire ogni elemento possibile alla magistratura nella speranza che si possa giungere nel più breve tempo possibile alla conclusione dell’indagine in corso.

Il gruppo Mazzoni assegna il Superfruitness a Marco Bonitta allenatore della nazionale femminile di pallavolo e campione del gioco di squadra

da: Ufficio Stampa CSO

Un vero e proprio evento dedicato ai valori della frutta e della verdura ha caratterizzato la giornata odierna di Expo, iniziata con una presentazione del Presidente del CSO Paolo Bruni il quale ha illustrato in breve, i valori della produzione italiana (leader mondiale), non mancando di sottolineare l’evidenza di una leggera ripresa dei consumi.

Luigi Mazzoni AD dell’azienda ferrarese leader nel mondo in diverse filiere, vivaismo, ortaggi, frutta fresca e surgelata, ha consegnato il premio Superfruitness a Marco Bonitta che ha festeggiato con questo premio il suo compleanno.
Bonitta ha un carnet di vittorie straordinarie nella sua importante carriera. Per ben due volte ha vinto la medaglia d’argento agli europei e un campionato del mondo.
Ma i traguardi sono ancora tanti. Marco Bonitta lavora per la Federazione Pallavolo e cura il vivaio della nazionale con una attenzione particolare alle giovani promesse .
Un impegno a tutto tondo quello dell’allenatore romagnolo che ricerca la determinazione, il carattere, la capacità di stare in squadra, l’onestà, il rigore e l’umiltà, valori importanti per una squadra e non solo.
Il premio Superfruitness affianca un’azienda storica italiana ad un allenatore vincente, entrambi capaci di un grande gioco di squadra che e’ alla base di ogni successo.
Il nostro impegno – dichiara Luigi Mazzoni è da sempre incentrato al raggiungimento di obiettivi di qualità, per ottenerli il gioco di squadra è sempre fondamentale.
Marco Bonitta è un maestro e per questo motivo siamo onorati di poterlo premiare con Fruitness. Un premio simbolico ma dal significato profondo perché crea un legame importante tra il mondo dell’ ortofrutta e lo sport. ”
Del legame tra frutta e sport ha parlato oggi anche il Prof. Manfredini, docente di Medicina Interna dell’Universita’ di Ferrara.
“Il legame tra frutta, verdura e movimento fisico – dichiara Manfredini – risulta indissolubile e determina benessere e longevità. Ogni frutto ha le sue caratteristiche e funzionalità, la ricerca non ha ancora approfondito appieno le conoscenze in proposito.
Oggi, ad esempio, vorrei parlare di pera, un prodotto che abbiamo studiato in maniera particolare perche’ si tratta di una eccellenza del nostro territorio. Abbiamo indagato su un suo legame importante con una patologia molto diffusa, molto fastidiosa e molto costosa per la sanità pubblica, la calcolosi renale.
Una delle sostanze benefiche, contenuta in ottime quantità nella pera, l’acido malico, esercita una notevole funzione di protezione contro la formazione dei calcoli. Un consumo quotidiano di pere, unito ad una dieta corretta ed a una abbondante assunzione di liquidi – conclude Manfredini – potrebbe avere un importante ruolo di prevenzione nei confronti della formazione dei calcoli stessi.”

L’OPINIONE
Onorevole Stermìni

E ora, dicono, l’Europa si commuove nel vedere il corpicino del piccolo Aylan – così sembra il vero nome – e si spaventa, forse, nel contemplare la marcia silenziosa dei migranti che camminano silenziosi sulle autostrade che uniscono Ungheria e Austria. Scrive Elena Loewenthal, scrittrice e somma traduttrice di numerosi testi ebraici, su La stampa del 5 settembre, commentando l’esodo dei siriani attraverso le autostrade: “ Non avevano altro modo per arrivarci, se non le loro gambe. ” Percorrere cioè un “non luogo” come il deserto “per arrivare a una specie di salvezza”.

E dunque tutte le polemiche sul cosiddetto “infelice” paragone che il Sindaco di Ferrara ha instaurato tra Shoah e Migranti trova una decisa confutazione da chi è voce non secondaria del pensiero ebraico. Exodus dunque come gli Ebrei che condotti da Mosè traversano il mare per giungere a una terra promessa che nel caso dei migranti è solo speranza e forse speranza che andrà delusa.

Così trova un  suo senso anche l’operazione della scritta identificativa con cui i pennarelli della polizia cèca hanno scritto un numero o un nome anche sulle braccine dei bimbi profughi. Di per sé un’operazione non scandalosa. Si pensi che ai giovani universitari americani che non hanno compiuto i ventun anni e quindi non possono comprare alcolici viene scritta sulla mano la data di nascita. Ma per l’Europa e in quella parte d’Europa che ha visto e ospitato la subumanità dei Lager, il simbolo del marchio produce – e giustamente – un brivido di angoscia. Certo. Siamo nel campo del simbolo e non della Storia usata nella sua algida oggettività. Ma i simboli contano e sono valore aggiunto alla cronaca.

E’ stato detto che dopo Auschwitz la nozione del male assoluto era stata raggiunta e confermata; quindi niente sarebbe più paragonabile a quell’orrore. Ma se il male assoluto è imparagonabile, allora sarà giusto proporre un simbolico accostamento per capirne la portata. Ma questo non inficia la sua unicità. Per via di accostamento simbolico è dunque possibile accostare Shoah e tragedia della migrazione: non solo questa, ma le tante che la Storia ci ha consegnato. E quindi condivisibile non solo la conclusione di Loewenthal, ma anche il paragone di Tagliani. Conclude la scrittrice: “Loro sono stranieri, vengono da luoghi lontani che non conosciamo e di cui sappiamo o facciamo finta di sapere molto poco.”

Molto poco come pervicacemente ripete Salvini che cavalca con estremo successo il sospetto degli ‘itagliani’ verso lo straniero fino a compiere imprese grottesche quali la sua visita al centro di raccolta siciliano, il più grande d’Europa, ammesso e voluto anche dal suo collega Maroni. E allora strappa un amaro sorriso la fulminante definizione sarcastica postata sulla “Stampa” dalla Iena: “Il nome Salvini/ è contradditorio, meglio/ chiamarlo Stermini” Ovviamente con l’accentazione sulla “ì”.

LA RICORRENZA
#90 auguri Camilleri!

Per noi del CFC (Camilleri fans club, ndr) è semplicemente il Sommo. Andrea Camilleri oggi compie 90 anni e noi lo festeggiamo dicendogli grazie, oltre che buon compleanno. Saggista, autore di teatro, storico e romanziere da milioni di copie. Le traduzioni montalbaniane hanno fatto approdare il commissario in mezzo mondo, dalla Norvegia al Giappone, come un globetrotter.

La lingua di Vigata non è mai stata un problema per chi, anche il più nordico, si sia avvicinato ai romanzi del commissario Montalbano: quella parlata siciliana che non ti fa inciampare mai, rende il personaggio quanto il suo carattere, ti affezioni, lo cerchi e lo ritrovi. E’ una scrittura che emoziona, ogni volta.

Negli oltre venti i romanzi che hanno avuto come protagonista il commissario, la serialità non ha mai ceduto alla stanchezza, al già letto. Le indagini sono pretesti per una critica sociale lucida e umana. I romanzi montalbaniani si possono leggere a strati: un’ammazzatina, un furto, una pista da seguire in superficie e poi giù sempre più a fondo, sempre più dentro l’uomo, la sua anima o la sua follia. Camilleri è un capocomico che fa incontrare personaggi che sono persone, Salvo Montalbano è il grimaldello che apre la coscienza (anche di chi legge), disvela verità e risolve l’indagine. Tra lo scrittore e il lettore, tra la storia e le pieghe dei suoi significati, c’è il commissario. Lo conosciamo, abbiamo accettato che stia invecchiando, abbiamo capito che il tempo beffardo che passa non lo lascia indifferente. Anche la fidanzata Livia non è più giovane e noi la vediamo con gli occhi di Salvo. Livia continua ad abitare lontano, la distanza li ha mantenuti in equilibrio fin qui, talvolta traballanti, talvolta irrigiditi, ma in fondo legati a filo doppio.

Montalbano è un uomo di questo tempo, ma non è per questo tempo, la sua sintassi non ammette perifrasi nè giri di parole, è sostanza e anomalia in mezzo alla facondia pomposa di certe gerarchie che lo vorrebbero allineato. Ma il commissario batte sempre altre strade e con lui la sua squadra di cui non potrebbe fare a meno per amicizia, stima e rispetto.

Montalbano ha un’umanità mai pelosa, mai ostentata, ma autentica come i suoi gesti.

E al narratore che ha raccontato la storia più profonda della Sicilia, al padre letterario di un grande personaggio di cui attendiamo ancora tanta vita, noi facciamo gli auguri aderendo, con un hashtag, alla proposta della Domenica de Il sole 24 ore: #90,nessuna paura!

LA SEGNALAZIONE
“Mo’” è il momento dei Gasparazzo, gruppo rock emiliano dall’animo popolare

Il sesto album dei Gasparazzo, mitico gruppo emiliano che spopola in Emilia e in Romagna ed è prodotto da una casa ferrarese, si apre con “Rovesciala”, un inno carico di passione e speranza, con il ritmo scandito dalla fisarmonica di Giancarlo Corcilio, dalle percussioni di Generoso Pierascenzi, la batteria di Lorenzo Lusvardi, il basso di Roberto Salario e dai testi e dalla voce di Alessandro Caporossi.

I cinque musicisti sono gli artefici di un rock con animo popolare che li identifica sin dalle prime battute, come nel caso di “Mo’ mo’”, visionaria e ironica ballata mediterranea, dove s’inventano suoni e si sperimentano strade di vita, suonando, trattenendo il respiro e “seminando polline”, come si può facilmente intuire nei versi: “abbiamo ballato sopra i bunker dei Balcani, abbiam mangiato con le mani, coi fratelli africani, abbiam urlato Sahara libre! E adesso siamo qui a giocare con te…”.

Il loro sound spazia liberamente, come in un laboratorio musicale, tra reggae, folk, punk e canzone d’autore, una fusione nata tra le distese della pianura Padana, da Bologna sino a Reggio Emilia, passando da Ferrara (dove sono pubblicati da New Model Label), per poi spaziare nelle tradizioni popolari dell’intera penisola. “Michelazzo”, personaggio universale da leggenda metropolitana, vive fuori dal ghetto mangiando, bevendo e non facendo un “tubo”. Questo brano, scanzonato ma mai volgare, racconta lo stereotipo dello sfaticato che nei tempi moderni non frequenta più le antiche osterie, preferendo i social network, dove decora i concetti, soppesa le emozioni e si spaccia per poeta. “La tromba di Eustacchio sta dentro l’orecchio…”, lo strumento in questione non è quello suonato da Paolo Fresu o dal grande Satchmo ma, in questa simpatica filastrocca, si ha la sintesi dello spirito dei Gasparazzo.

gasparazzo
La copertina del nuovo albulm

Uno squillo di telefono introduce “Agro”, quattro minuti di rock con punk in salsa emiliana, mentre “Centopelle” racconta di un ragazzo di strada, già descritto da Collodi nella raccolta “Occhi e nasi”, con denti equini e il sorriso un po’ balordo, intento a raccattare mozziconi di sigaro appena sputati per terra. Con “Cristo è là” il racconto assume toni drammatici, le parole sono per la gran parte di Lino Aldrovandi, dedicate alla memoria del figlio. A ritmo di reggae il brano descrive lo strazio di un padre che piange la morte del figlio, con Cristo che assiste all’infame azione con le lacrime agli occhi. “Mimi”, “Se i posacenere potessero parlare” (scritta in collaborazione con Gianluca Conte alias Mezzafemmina) e “Impulsi nudi” rappresentano altre tre diverse anime di questo disco, rallegrate dall’energia della musica da strada e sospese nel tempo durante un’estate passata sopra a un palco, con altre migliaia di voci. Chiude l’album “Fondaco”, la storia di una band che menava musica in una vecchia e buia cantina, un ritmo scandito da kazoo, batteria e chitarre, che si pone al confine tra folk e rock (folk ‘n roll).

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La band fotografata da Fabio Grandi

I suoni dei Gasparazzo hanno molteplici colori, con tinte a volte tenui, spesso forti; la loro musica cattura l’attenzione puntando sull’anima popolare della gente, alla ricerca di storie fuori dai soliti cliché. La produzione artistica è stata realizzata con la collaborazione di Massimo Tagliata, pianista, fisarmonicista e arrangiatore, già al lavoro con Biagio Antonacci, Antonella Ruggiero e recentemente in tour con Franco Fasano, compresa la serata di beneficenza a favore dell’Istituto Ramazzini, svoltasi a Ozzano Emilia lo scorso 7 agosto, all’interno della rassegna “Agosto con noi”, diretta da Umberta Conti.

Gli undici brani di quest’album sono altrettanti mondi in cui bisogna entrare in punta di piedi, per potersi guardare attorno e seguire il ritmo e le parole, che inevitabilmente entrano nella testa e nel cuore di chi le sa ascoltare.

I Gasparazzo parteciperanno al concerto per Federico Aldrovandi in programma per sabato 26 settembre in piazza Municipale a Ferrara, insieme a Punkreas, 99 Posse, Gasparazzo Bandabastarda, Strike e Giorgiocanali & Rossofuoco e Thomas Cheval che aprirà la rassegna [vedi].

Per vedere il video ufficiale di “Mimi”, Gasparazzo ft. Massimo Tagliata (nuova versione) clicca qui.

GERMOGLI
Quote di speranza.
L’aforisma di oggi…

Germania e Austria hanno aperto le frontiere ai profughi provenienti dall’Ungheria. Ungheria, Slovacchia, Polonia e Repubblica Ceca (Visegrad Group), si oppongono alla proposta di Francia e Germania di introdurre quote obbligatorie di profughi da accettare per ogni Paese dell’Ue.

Non togliamo la speranza…

Nelson Mandela
Nelson Mandela

Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è arreso.” (Nelson Mandela)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Immagine in evidenza presa da ansa.it

IMMAGINARIO
Bolle di felicità.
La foto di oggi…

I giochi più semplici non smettono di meravigliare i bambini della 22a edizione di Estate Bambini. Le bolle di sapone sono realizzate dagli animatori della BibliotecaBlu, iniziativa dell’Associazione di volontariato Circi, attiva presso il reparto pediatrico dell’ospedale di Cona.

Foto: Le Immagini, agenzia di comunicazione di Ferrara e ufficio stampa di Estate Bambini.

Cliccare qui per consultare il programma di oggi domenica 6 settembre.

OGGI – IMMAGINARIO INFANZIA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

bolle_insta

ACCORDI
Roger Waters.
Il brano di oggi…

1251869-pink-floyd-reunions-617-409Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Pink Floyd – Empty Spaces

Auguri a Roger Waters, che oggi compie 72 anni. Storico bassista e cantante dei Pink Floyd, scrisse una pagina fondamentale nella storia del rock e della musica. Oltre alle sue amatissime doti da musicista, Waters viene celebrato soprattutto come paroliere e padre di testi impegnati soprattutto verso la critica sociale ed il pacifismo.