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Giorno: 12 Settembre 2015

IL FATTO
Anche Ferrara accoglie la marcia della solidarietà a piedi scalzi

Questa mattina nel centro di Ferrara non c’erano soltanto gli sbandieratori arrivati da tutta Italia in città per gareggiare. Per le vie c’erano anche diverse persone che camminavano senza scarpe, a piedi nudi o con i calzini, forse vi sarà capitato di vederli lungo via Mazzini o in piazza Trento Trieste. Si trattava dei partecipanti alla “Marcia delle donne e degli uomini scalzi”, nata per iniziativa di intellettuali e artisti che hanno chiesto ai cittadini di sfilare senza scarpe in segno di solidarietà ai migranti in fuga dai loro paesi. Da Trento fino a Napoli passando per il tappeto rosso del Lido di Venezia, per Roma e per il Festival della letteratura di Mantova, sono state 71 le città aderenti, nelle quali ieri si sono tenuti diversi cortei.
“È arrivato il momento di decidere da che parte stare. È vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa. Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte. Noi stiamo dalla parte delle donne e degli uomini scalzi. Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere”. Questo l’incipit dell’appello, da cui sono scaturite le manifestazioni per chiedere “cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali”, perché “la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme”. In particolare, secondo gli organizzatori, le prime azioni da mettere in atto sarebbero: “certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature”, “accoglienza degna e rispettosa per tutti”, “chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti”, “creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino”.
A Ferrara, fra gli altri, hanno aderito il Forum Terzo Settore, Emergency, Cgil, Cisl, Città del Ragazzo Opera Don Calabria, il Movimento Nonviolento, Cittadini del Mondo, Arci, Agire sociale Csv, Libera, Uisp, Associazione Badanti Nadiya Onlus, Associazione Viale K, il Pd, Sel, l’Altra Emilia Romagna, la Caritas Diocesana, Acli, Aci-Alleanza Cooperative Italiane. Passo dopo passo, lungo il percorso da via Saraceno fino in piazza Duomo, alcuni cittadini si sono tolti le scarpe e si sono uniti al corteo. “Oggi è un segno”, hanno affermato “gli scalzi” a fine marcia, “dobbiamo continuare a fare qualcosa ogni giorno per portare la nostra solidarietà non solo ai migranti, ma a tutte le persone in difficoltà nel nostro paese”. “Vogliamo lanciare un segnale, soprattutto a chi la pensa in modo diverso, per dire che non si può continuare a instillare solo paura nelle persone, ma che ci sono alternative, perché la paura porta solamente all’isolamento”. Per questo durante la manifestazione è stata lanciata la proposta di un tavolo per l’accoglienza: “Ferrara che accoglie” dovrebbe essere uno strumento per “rendere l’accoglienza nella nostra e nel nostro territorio la migliore possibile, consapevoli che i problemi sono tanti, ma che prima di tutto viene la vicinanza alle persone e che insieme si possono risolvere meglio le cose”. “Aiutiamoci e aiutiamo gli altri” è l’impegno con cui ci si saluta alla fine. Poi un minuto di silenzio in memoria delle vittime dei viaggi della speranza e “per ricordare le fatiche che compiono tutti i giorni le donne e gli uomini scalzi” in tutto il mondo.

Clicca sulle immagini per ingrandirle.

marcia scalzi
La partenza
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via Saraceno
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via Mazzini
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Lettura
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piazza Trento Trieste
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piedi partecipanti
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piedi partecipanti
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piedi partecipanti
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In marcia
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piazza Duomo

Tenzone Aurea 2015: serata Inaugurazione con Franceschini

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

Ieri si è tenuta una suggestiva cerimonia di apertura che ha ufficialmente aperto la manifestazione, alla quale ha preso parte – nel suo cerimoniale con le autorità- anche il ministro Franceschini. Pochi lo sanno, ma in Ministro alla Cultura è stato uno sbandieratore per la contrada di Santa Maria in Vado negli anni ’70. Nel 78/79 si era persino guadagnato l’accesso ai campionati nazionali ma, a causa di un lutto nella Contrada, il gruppo decise di non parteciparvi…. e a lui sfumò il sogno di una vita!
Il Campionato Nazionale di Sbandieratori e Musici vede impegnati 926 atleti, appartenenti ai 20 migliori gruppi d’Italia. Alla cerimonia di benvenuto ai gruppi in Palazzo Municipale ha partecipato anche il Ministro Dario Franceschini, ex presidente del Palio di Ferrara ex sbandieratore, che ha detto che “di essere sbandieratore non si smette mai!” Nel frattempo, nel discorso di ringraziamento e saluto all’amministrazione comunale di Ferrara, all’Ente Palio di Ferrara e alle Contrade si è impegnato affinché il ministero studi una forma di riconoscimento e sostegno alle manifestazioni storiche, delle quali, ha detto “conosco la forza incredibile, dal punto di vista sociale e turistico”.
Stamattina sono in corso le eliminatorie delle specialità Singolo Tradizionale, Grande Squadra e Gara Musici, le finali si terranno alle 21.00 in piazza Municipale, definita da molti il “Maracanà” delle bandiere.
Domani mattina dalle 9.00 si terranno le fasi eliminatorie della Coppia Tradizionale e della Piccola Squadra, alla 21.00 le finali – al termine la cerimonia di premiazione e chiusura.

Ferrara BallooFestival, programma di Domenica 13/9; Ferrara, Parco urbano G. Bassani

da: ufficio stampa Ferrara Fiere Congressi

Domenica 13 all’insegna delle special shapes, del volo e dello sport, per il Ferrara Balloons Festival, il più importante evento italiano sulle mongolfiere.
Protagoniste della manifestazione del Comune di Ferrara, organizzata da Ferrara Fiere Congressi, saranno innanzitutto Arky, Arséne, Babette e Fox che, con le loro forme suggestive e imponenti, decolleranno dal Parco urbano “G. Bassani” per poi dirigersi sul centro storico di Ferrara, sul Po o sulla campagna, a seconda di dove le porterà il vento. Per queste mongolfiere, così come per le altre più tradizionali a forma di lampadina, la partenza è fissata per le 7.30 (volo libero) e per le 10 (volo vincolato).
Per chi preferisce spostarsi sui pedali o sull’acqua, alle 9.30 (replica alle 14.30) partirà dal Parco urbano l’itinerario di “Bike&Boat”, per scoprire in bici e in barca i tesori di Ferrara e del grande fiume.
Apriranno alle 9.30 gli stand interattivi dell’Arma dei Carabinieri (Legione Carabinieri Emilia-Romagna, Comando Provinciale di Ferrara) e dell’Aeronautica Militare – Comando Operazioni Aeree Poggio Renatico. Nell’allestimento dell’AM, in particolare, la mostra statica dell’elicottero TH-500, dell’Aeromobile a Pilotaggio Remoto Tattico Strix-C, per la ricognizione e la sorveglianza ravvicinata di obiettivi sensibili, del Cockpit del velivolo F104 (“cacciatore di stelle”) e di “Celestino”, il simulatore di volo a misura di bambino.
In contemporanea, prenderanno il via i laboratori didattici per i più piccoli di Maped-Wigo (fino alle 20), mentre attendono anche i più grandi le attrazioni del parco giochi di Winter Wonderland.
Passeggiate con i pony di Acli Coccinelle alle 10 e alle 15.30, affiancate dalle prove di equitazione – sempre su pony – e dagli spettacoli di animazione a cura della scuderia Il Tridente.
Tempo di droni alle 10, alle 12.30 e alle 14.30, con dimostrazioni e prove gratuite di pilotaggio coi doppi comandi, sotto la guida di Marco Robustini, uno dei massimi esperti mondiali del settore.
Alle 10, mini auto elettriche per i bimbi, grazie all’iniziativa “Strada Amica”, per imparare in mezzo al verde l’ABC della sicurezza stradale. E ancora quattro ruote, ma per ‘patentati’, nell’area di Renault Franciosi (main sponsor del Balloons), che presenterà la nuova gamma.
Si rivolge agli adulti amanti dell’azzardo, il programma di “Giochi del Titano”, dove dalle 10 alle 18 il Casinò di San Marino apparecchierà i tavoli per il Black Jack.
Dalle 10 alle 22 la Città Magica aprirà le porte ai visitatori, che potranno passeggiare nel mercato del villaggio rinascimentale dell’Ente Palio di Ferrara e del Rione Santo Spirito, assistere a spettacoli e gustare piatti tradizionali presso l’area gastronomica.
Nuovissima l’area di “Pompieropoli”, allestita dall’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale, dove i bambini potranno essere “pompieri per un giorno”: alle 10.30 e alle 15, operatori qualificati guideranno i piccoli ‘colleghi’ in prove di destrezza e simulazioni delle operazioni normalmente messe in atto in caso di incendio.
Per il pubblico ‘baby’ anche “Mongolfiere Aperte” (15.30): entrando letteralmente nel pallone di una mongolfiera, si potranno apprendere i segreti che la fanno volare.
Dopo le evoluzioni mattutine dei paracadutisti dell’A.S.D. Scuola Paracadutismo Ferrara (11.15) e dei paramotoristi del Team Acrobastard (11.45 e poi 16.15), alle 14.30 cominceranno le esibizioni di agility dog dell’A.S.D. Simply Dog Agility Team.
Alle 10 e alle 15.30, il Balloons Festival riserverà uno spazio alla beneficenza, con “Tra Velluti e Mongolfiere”: questo raduno ‘multiepocale’, con sfilata e premiazione delle migliori maschere, verrà presentato dal musicomico Andrea Poltronieri e sarà a favore dell’Associazione Epilessia Bologna Onlus.
Lo sport punteggerà l’intera giornata con il Ju Jitsu della scuola G.A. Diurno e dell’A.S.D. C.S.R. Ju Jitsu Italia Sezione Ferrara, le prove libere di tiro con l’arco (Compagnia Arcieri e Balestrieri Filippo degli Ariosti), le performance di danza sportiva e musical (A.S.D. AlterArte e Fa’Broadway) e la danza (A.S.D. Gruppo Teatro Danza).
A chiudere il sipario sul primo weekend della manifestazione saranno, come di rigore, le mongolfiere, che si alzeranno in volo libero alle 17 e in volo vincolato alle 17.30.

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Assessora Felletti Annalisa: “Ciò che è accaduto è davvero un fatto inaccettabile per la nostra Città. Ferrara è una città inclusiva, che condanna l’omofobia e la transfobia”

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Ciò che è accaduto è davvero un fatto inaccettabile per la nostra Città.
Ferrara è una città inclusiva, che condanna l’omofobia e la transfobia, lo fa non solo a parole, quelle scritte sullo striscione rosa esposto dalle finestre del Municipio recentemente, lo fa anche con azioni concrete: con l’attuazione di politiche orientate al rispetto delle differenze, con particolare attenzione alle scuole, ed alla condanna ferma delle discriminazioni, alla base delle quali stanno ignoranza e pregiudizi.
I pregiudizi sono purtroppo sempre più spesso alla base delle categorie che vengono usate per descrivere parti della nostra società: sento spesso parlare di “gay” e “lesbiche” o di famiglie omogenitoriali, ma non si tratta molto più essenzialmente di: persone e famiglie?! Punto.
Ognuno deve essere libero di essere se stesso, ognuno deve poter rivendicare liberamente il proprio diritto universale alla felicità e all’autodeterminazione, deve essere libero di amare chi vuole, perché non si decide chi amare, si ama. Semplicemente.
Esprimo a Filippo la vicinanza dell’Amministrazione Comunale della nostra Città, io ed il Sindaco chiederemo presto di poterlo incontrare.
La nostra Amministrazione ha manifestato sin dai primi giorni del suo insediamento grande attenzione per questi temi, ha deciso sin da subito e senza indugio di contrastare ogni forma di discriminazione omofobica, anche quella silenziosa e perciò più insidiosa.
A Circomassimo ed alle altre Associazioni impegnate su questi temi, la nostra Amministrazione ha riconosciuto formalmente poche settimane fa, per la prima volta nella storia cittadina, uno spazio, un locale in cui troverà presto sede il coordinamento di queste realtà associative. Uno degli obiettivi sarà l’attivazione di uno Sportello in cui sarà possibile denunciare le discriminazioni omofobiche subite, questo con l’auspicio e la determinazione che fatti come quello che si è appena consumato, non si verifichino mai più nel futuro della nostra Città.
Ferrara è Città che condanna l’omofobia e la transfobia: ieri, oggi, domani. Sempre!

Annalisa Felletti
Assessora alle Pari Opportunità
Comune di Ferrara

LA BELLEZZA CI SALVERA’
In Anatolia sulle orme di Adriano, l’imperatore letterato

Un buon libro (almeno nelle aspettative) scelto per accompagnare le vacanze estive può rappresentare il compimento ideale del “progetto ferie” lungamente agognato durante il corso dell’anno. Senza esitare ho scelto una rilettura da tempo desiderata, fiducioso di trovare fra le sue pagine una affinità idealizzata al viaggio itinerante programmato mesi or sono.
Il libro in questione è “Le memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar e il percorso incantevole compiuto è quella collana di perle preziose che sono i siti archeologici greci situati sulla costa orientale anatolica del mare Egeo: la Ionia e la Lidia, oggi in terra di Turchia, da Alicarnasso, l’odierna Bodrum, fin sotto le mura di Troia-Truva.
L’imperatore romano Adriano governò l’impero dal 117 al 138 d.C., impegnandosi in diverse campagne militari di stabilizzazione dei confini, ma la sua impronta determinante conduce decisamente alle belle arti. Lui che fu poeta e letterato, ammirava la raffinatezza della cultura greca, e grazie alle sue celebrate competenze in architettura (avversate dal famoso architetto Apollodoro di Damasco, poi probabilmente fatto giustiziare da Adriano stesso) arricchì di monumenti Roma, Villa Adriana di Tivoli inclusa, e la terra greca: “Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo…le città splendide e piene di luce…” soleva dire.

Il dovere di sintesi mi obbliga a poche righe, limitandomi ad abbozzare una rappresentazione di solo un’infinitesima parte delle meraviglie incontrate.
Da Alicarnasso, nel cui centro abitato si può oggi solo immaginare la grandiosità del Mausoleo omonimo eretto per Mausolo e inserito fra le Sette meraviglie del mondo antico, si approda a Didima con i suoi colonnati megalitici del pronao del tempio di Apollo Didimeo alti quasi sedici metri e collegata attraverso la via sacra a Mileto. Mileto, patria di Talete, matematico e filosofo, a sua volta fondatrice nel Mediterraneo di colonie, ricca di storia anche drammatica, che risorse dopo la riconquista da parte di Alessandro Magno e rivitalizzata nell’impero romano. Le mura possenti, le terme e i resti di altre numerose costruzioni ne fanno un sito anche impegnativo da visitare. Incontriamo Priene che la leggenda vuole fondata dalle Amazzoni e poi proseguendo Efeso.
Efeso, oggi Selçuk, era sede di un’altra delle Sette meraviglie del mondo antico, il tempio di Artemide. Offre l’incantevole via di colonnati, resti di fabbricati solo immaginati oggi: partendo dal teatro passa di fronte alla maestosa facciata della Biblioteca di Celso, che Adriano visitò per ben due volte e completò con grande profusione di mezzi insieme al porto commerciale.

biblioteca Celso Efeso
La biblioteca di Efeso

Il libro, pagine che volano veloci, e il viaggio: intreccio di arte, scultura e architettura, ma anche di guerra, che emerge con forza in ogni sosta di questo percorso che ci porta ora ad Aphrodisias, sulla strada di Pamukkale verso l’interno turco. È un gioiello da non perdere, qui Adriano diede probabilmente il meglio del suo impegno in terra greca antica, escludendo Atene: il tempio di Afrodite, lo stadio, i teatri, le terme, la scuola di scultura.
Si prosegue verso Pamukkale dallo stupefacente biancore del deposito calcareo delle cascate con la sovrastante Hierapolis di Frigia, altro vasto sito incantevole posto sull’altopiano, dall’ancora perfetto e grandioso teatro romano, e dove avrebbe trovato la morte San Filippo. Continuando verso nord dalla pianura antistante l’insediamento millenario si arriva con lo sguardo fino alla collina di Pergamo dove sono visibili i resti del colonnato del potente bianco tempio di Traiano, innalzato e completato da Adriano. Sul lato opposto della stessa collina scende ripidissimo un teatro antico, opera di alto ingegno. Il gigantesco e spettacolare Altare di Pergamo, smontato sul posto e rimontato a mille miglia di distanza, si può ammirare oggi al Pergamon museum di Berlino. Da non perdere nella vallata l’Asklepieion, l’antico centro medico con teatri, templi e vie curative, patria di Galeno. Un ultimo impegnativo tratto di strada e siamo sotto le mura di Troia, luogo di estreme emozioni senza tempo dove ci fermiamo.
Ho divorato le pagine delle “Memorie”. Con l’immaginazione entro ed esco dal libro e dal mio percorso sull’asfalto, con il convincimento che la Yourcenar abbia dipinto un ritratto dell’imperatore Adriano attraverso i suoi vent’anni di regno con il cuore, come un grandissimo protagonista della storia, diviso fra lo spietato pragmatismo del comando imperiale, l’umanità, gli amori, la finissima sensibilità verso l’arte e il bello, e con un tocco di fantasia dall’ascesa al trono fino alla malattia che lo ucciderà.

Busto di Adriano
Busto di Adriano dei Musei Capitolini

A un imperatore stanco e di fronte alla fine imminente l’autrice sussurra: “…Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t’appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli, ove non avrai più gli svaghi consueti. Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più…Cerchiamo d’entrare nella morte ad occhi aperti…”
Prigionieri della seduzione della bellezza classica, dove a una meraviglia se ne sovrappone immediatamente un’altra senza respiro, sullo sfondo di un rosso tramonto sull’Egeo potrebbe accadere di intravedere un’ombra fra i colonnati e le divine sculture, fra gli archi e l’agora: l’ombra di un imperatore calato nella sua armatura di soldato dell’impero, assorto nei suoi pensieri, inebriato, rapito da Prassitele, Fidia, Temistocle, Senofonte…

L’INTERVISTA
Rita Pasqualini e il Teatrino dell’ES: burattini e pupe in libertà

Intervista a Rita Pasqualini, tra le autrici (con Vittorio Zanella) del volume collettaneo “The Italian Rose. La nuova parola femminile“, con nota critica di Grazia Scanavini, La Carmelina edizioni, Ferrara-Roma. Rita e Vittorio sono celebri in Italia e Europa con il Teatrino/Teatro dell’ES, sede a Castenaso nel bolognese, dove curano anche il “Il Museo dei burattini permanente” a Budrio. Come Vittorio, Rita Pasqualini è originaria di Ferrara, dove ha vissuto la giovinezza, prima di affermarsi con appunto la compagnia di burattini e marionette. Per la compagnia contribuisce anche con alcuni testi canovaccio per gli spettacoli, uno – la trama segnalata nel libro in questione oltre ad altri scritti focus del Teatrino dell’Es, significativi sull’attività pluridecennale. L’abbiamo intervistata in generale sul fare arte e letteratura nell’era di Internet e in quanto donna nel XXI secolo.

Cosa significa fare poesia-narrativa nell’era del web?
Non ci sono preclusioni nell’era del web che è solo uno strumento al servizio del cervello umano. E’ come l’automobile che ci fa raggiungere un luogo prima e a volte più tardi, quando c’è traffico. Noi abbiamo le gambe per deambulare, i bambini gattonano a quattro zampe, gli anziani con tre, come dicevano i Re Salomone e Marcolfo, discorso poi ripreso da Giulio Cesare Croce nel suo “Bertoldo”. Quello che resta e resterà sempre è la capacità dell’essere umano di stupirsi e far stupire, nella sua intrinseca possibilità di scelta delle parole giuste per comporre prose e poetiche, e se non dovessero esisterne per descrivere ciò che vuole, inventa dei neologismi per essere certo che l’oggetto divenuto soggetto sia illuminato da una nuova luce, che ne faccia comprendere il colore, la forma, i contenuti, i pregi e i difetti, fatti di significati e significanti. Non c’è mai e mai ci sarà un limite all’inventiva degli umani artisti o degli artisti umani.

Il femminismo oggi… mito o ancora lavori in corso?
Non amo le categorie di protezione. Sono prima di tutto un essere vivente, pensante, pulsante, umano, quindi come essere umano desidero la dignità, il rispetto, la comprensione, la condivisione, che io in primis dono al prossimo, ma quando tutto questo non funziona per ignoranza e prevaricazione, allora e solo allora ben vengano le parole associative che impongono l’attenzione sugli accenti ed accadimenti, ma per me potrebbero non esistere le porte, le chiavi, i controlli e i controllori, addirittura le regole scritte, poiché ho sempre applicato quelle della natura, che a volte può essere anche dura, ma sostanzialmente esiste un’equità nell’accadere delle cose.

Femmine e-o donne, dilemma amletico?
Io sono femmina in quanto donna, non c’è scampo a questo binomio, anche quando si vorrebbe essere nati con generi differenti. I cromosomi xx o xy ci danno l’appartenenza al femminile o al maschile, ma poi ognuno nella sua testa è libero di scegliere ciò che si sente d’essere.

Il futuro in due veloci parole secondo le donne
Si costruisce giorno per giorno, con impegno e perseveranza, nessuno ti regala nulla, anzi se può ti ostacola verso il naturale incedere, ma a volte noto arretramenti che denotano paure di perdite di posizione, mentre andando tutti avanti, guardando dove si mettono i piedi per non inciampare, anche con uno sguardo all’indietro, l’Umanità potrà trovare nuovi spunti di sviluppo, soprattutto nelle relazioni fra esseri viventi, nelle comprensioni che appaiono come differenze, ma che poi di fatto non lo sono, poiché il futuro delle donne, ma di ogni essere vivente si potrà raggiungere solo con la Pace dell’intero Pianeta.

Per saperne di più visita il sito del Teatrino dell’ES.

IMMAGINARIO
Guarda in su.
La foto di oggi…

Fino al 20 settembre i ferraresi si sveglieranno con quello strano rumore che ormai hanno imparato a riconoscere: il potente soffio dell’erogazione della fiamma che scalda l’aria all’interno della mongolfiera per farla volare.
Così l’alba è costellata di enormi palloni colorati che, emergendo dal Parco Urbano Bassani, inondano la città e le campagne con il loro lento e morbido buongiorno. Una visione che rallegra l’inizio di ogni giornata, invitando a guardare in alto…e non in basso.

Nato undici anni fa da Provincia e Comune di Ferrara, il Balloons Festival è un evento di intrattenimento che include manifestazioni aerostatiche, sportive, culturali e di spettacolo, incontri e animazioni.

Il Festival è stato inaugurato ieri dal Ministro Dario Franceschini.

“Per me è una grande soddisfazione essere a casa, a Ferrara, a inaugurare un evento come il Balloons Festival”. Ha esordito così, Franceschini, tornato nella sua città natale per tagliare il nastro della manifestazione più importante in Italia sulle mongolfiere.

“In questi undici anni (tante sono le edizioni del Balloons, ndr), il Parco è diventato uno splendido luogo di collegamento tra la città e il fiume Po, e il Festival accende sempre di più i riflettori internazionali su Ferrara. I dati del turismo di quest’estate – ha allargato, poi, il suo ragionamento Franceschini – sono stati molto buoni e finalmente abbiamo osservato una crescita significativa del settore. Ma ora i nostri sforzi devono essere tesi a sostenere sempre di più un turismo sostenibile, intelligente, come quello che il Ferrara Balloons Festival muove, e a moltiplicare l’offerta di iniziative di questo genere. È assurdo – ha rivendicato nettamente il Ministro dei Beni Culturali – che permanga una sproporzione così forte tra l’attrazione turistica esercitata da città come Firenze e Venezia, e tutte le altre. L’Italia ha molte opportunità di attrazione e ora sta a noi saperle valorizzare”.

Cliccando qui potete trovare il programma completo.

OGGI – IMMAGINARIO EVENTI

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

balloons-mongolfiere
Franceschini-balloons-mongolfiere
Franceschini-balloons-mongolfiere

GERMOGLI
Ascoltami.
L’aforisma di oggi…

Forse non vi siete mai chiesti perché abbiamo due orecchie e solo una bocca: la ragione è che dobbiamo ascoltare di più e parlare di meno.

Madre-Teresa-Di-Calcutta
Madre Teresa di Calcutta

Non possiamo parlare finché non ascoltiamo. Quando avremo il cuore colmo, la bocca parlerà, la mente penserà. (Madre Teresa di Calcutta)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

ACCORDI
Barry White.
Il brano di oggi…

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Barry White – You’re the first, the last, my everything

Nasceva il 12 settembre del 1944 Barry White, amatissimo artista alla ribalta soprattutto degli anni ’70. Ad un’eccelsa abilità nell’utilizzo di numerosi strumenti univa una voce unica e divenuta leggendaria, celebrata in tutto il mondo grazie agli oltre 100 milioni di copie vendute dall’artista nativo di Los Angeles. Tra i suoi brani più celebri troviamo You’re the first, the last, my everything del 1974.