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Giorno: 16 Settembre 2015

Seminario Cna autoriparatori

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Giovedì 17 settembre, alle ore 20,30, presso la sede provinciale della Cna in via Caldirolo, 84 (Ferrara), si terrà un seminario tecnico sul lavoro dell’autoriparatore, organizzato da Cna Servizi alla Comunità. Infatti, Il mondo dell’auto, in continua evoluzione, richiede un continuo aggiornamento della figura professionale dell’autoriparatore, sempre più obbligato a confrontarsi con le tecnologie internet e l’evoluzione dei sistemi tecnologici. Interverranno Tommaso Caravani, giornalista di “Notiziario Motoristico” e Luigi Minen, responsabile del progetto formazione Texaedu, presiede Devid Fiorini, presidente provinciale di Cna Servizi alla Comunità. Per maggiori informazioni rivolgersi a Lorenzo Folli, tel 0532 749206, lfolli@cnafe.it.

Quasi 2.600 visitatori agli impianti di Herambiente nei primi 6 mesi 2015

da: ufficio stampa Hera

Quasi 2.600 visitatori agli impianti di Herambiente nei primi 6 mesi 2015.
Di questi, oltre 400 si concentrano nel termovalorizzatore di Ferrara. Boom di contatti anche per il sito web: in un anno, circa 42 mila visite per le pagine che danno informazioni su funzionamento ed emissioni.

Un percorso all’interno degli impianti che gestiscono i rifiuti per scoprire da vicino il loro funzionamento e il viaggio che fanno i rifiuti una volta usciti di casa. E’ questo che propone da anni il Gruppo Hera, in particolare nei 6 termovalorizzatori e nei 6 impianti di compostaggio e/o biodigestione di Herambiente, la società del Gruppo che si occupa di trattamento e smaltimento rifiuti, presenti in Emilia-Romagna.
E’ una possibilità che la multiutility mette a disposizione di tutti attraverso un fitto calendario di visite guidate, con cui gli impianti e la loro tecnologia complessa e all’avanguardia si aprono ai cittadini e alle loro curiosità. E quest’anno, da gennaio a giugno, sono già quasi 2.600 i visitatori che hanno approfittato di questa opportunità.

A Ferrara oltre 400 i visitatori al termovalorizzatore
Tra i visitatori che hanno prenotato l’ingresso in questi primi 6 mesi dell’anno, oltre a privati e scolaresche ci sono state anche alcune delegazioni sia italiane che straniere di aziende e rappresentanti governativi.
A Ferrara il termovalorizzatore ha già aperto le porte per 11 giornate, ricevendo oltre 400 visitatori. Nel termovalorizzatore attraverso la combustione dei rifiuti si producono energia elettrica e termica poi immesse nella reti di distribuzione collegate ad aziende e abitazioni.
A questi si aggiungono circa una ventina di visitatori che si sono recati all’impianto di compostaggio di Ostellato (FE), dove i rifiuti organici e provenienti dagli sfalci e potature si trasformano in prezioso compost per fertilizzare campi e giardini.
Per visitare un impianto Hera bastano pochi clic. E a Ferrara c’è il percorso visitatori
Visitare gli impianti di Hera è semplice e a portata di mouse. Per prenotare una visita guidata e saperne di più basta collegarsi su www.gruppohera.it/visite_guidate e con pochi click, una volta individuato l’impianto di interesse, si potrà prenotare l’appuntamento scegliendo tra i giorni di disponibilità evidenziati nell’apposito calendario.
L’iniziativa affianca i “percorsi visitatori” già presenti in alcuni impianti, dove pannelli didattici posizionati lungo un percorso ne mostrano il funzionamento. A Ferrara, ad esempio, è stato messo a punto un apposito percorso visitatori con personale addetto Hera, che spiega le singole fasi del viaggio dei rifiuti. Le diverse tappe, indicate da grandi pannelli, partono dalla fossa di stoccaggio, punto in cui i grandi camion della raccolta lasciano il loro carico, per proseguire nel cuore dell’impianto dove i rifiuti bruciano trasformandosi in energia, fino alla sala controllo.
Tante visite alle pagine web degli impianti
Forte è l’interesse dei cittadini per questa tecnologia anche su Internet: l’indirizzo www.gruppohera.it/termovalorizzatori, insieme alle pagine dedicate agli impianti Herambiente di Bologna, Ferrara, Modena, Forlì, Ravenna e Coriano (RN), ha attirato circa 42 mila visite nel 2014 e 25 mila da gennaio a settembre di quest’anno, un dato quindi in crescita. Si tratta di uno spazio tutto dedicato alla termovalorizzazione, che consente di conoscere il funzionamento di un impianto di rappresentanti governativi.
A Ferrara il termovalorizzatore ha già aperto le porte per 11 giornate, ricevendo oltre 400 visitatori. Nel termovalorizzatore attraverso la combustione dei rifiuti si producono energia elettrica e termica poi immesse nella reti di distribuzione collegate ad aziende e abitazioni.
A questi si aggiungono circa una ventina di visitatori che si sono recati all’impianto di compostaggio di Ostellato (FE), dove i rifiuti organici e provenienti dagli sfalci e potature si trasformano in prezioso compost per fertilizzare campi e giardini.
Per visitare un impianto Hera bastano pochi clic. E a Ferrara c’è il percorso visitatori
Visitare gli impianti di Hera è semplice e a portata di mouse. Per prenotare una visita guidata e saperne di più basta collegarsi su www.gruppohera.it/visite_guidate e con pochi click, una volta individuato l’impianto di interesse, si potrà prenotare l’appuntamento scegliendo tra i giorni di disponibilità evidenziati nell’apposito calendario.
L’iniziativa affianca i “percorsi visitatori” già presenti in alcuni impianti, dove pannelli didattici posizionati lungo un percorso ne mostrano il funzionamento. A Ferrara, ad esempio, è stato messo a punto un apposito percorso visitatori con personale addetto Hera, che spiega le singole fasi del viaggio dei rifiuti. Le diverse tappe, indicate da grandi pannelli, partono dalla fossa di stoccaggio, punto in cui i grandi camion della raccolta lasciano il loro carico, per proseguire nel cuore dell’impianto dove i rifiuti bruciano trasformandosi in energia, fino alla sala controllo.

Antenna contro le Discriminazioni a Ferrara

da: Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara

In questi giorni si è molto parlato di omofobia e dell’aggressione a Filippo Bergamini e altri due amici avvenuta la scorsa settimana in Corso Porta Reno.
Come Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara ci occupiamo da oltre quattordici anni dei diritti delle persone omosessuali nel nostro territorio, e abbiamo letto con piacere i tanti comunicati stampa di solidarietà.
Ma crediamo che le parole non bastino, specialmente se dettate unicamente da sterili polemiche.
La nostra risposta vuole essere nei fatti.
In accordo con l’Assessora Annalisa Felletti, la sede che il Comune di Ferrara ha destinato da poche settimane alla nostra associazione non sarà solo un punto di riferimento aggregativo e motore di diffusione culturale, ma rivestirà il delicato ruolo di “Antenna contro le Discriminazioni in ragione dell’orientamento sessuale”.
Sarà compito dei volontari di Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara offrire un servizio di prima accoglienza, orientamento e presa in carico di chi subisce aggressioni di stampo omofobico.
Queste ultime colpiscono dimensioni profonde dell’identità e spesso mettono la vittima nelle condizioni di aver paura di chiedere aiuto: farlo richiamerebbe inevitabilmente l’attenzione sulla propria sessualità, rinnovando così i sentimenti di ansia e di vergogna nonché il timore di deludere le aspettative sociali.
Ecco perché può rivelarsi utile un primo confronto e sostegno con la nostra associazione, che potrà offrire in un secondo momento anche un servizio di counselling psicologico e legale per chi ne avesse bisogno.
La lotta al bullismo omofobico, oltre alla fondamentale attività di sensibilizzazione e informazione, passerà anche da qui.

Massimiliano De Giovanni e Cristina Zanella
Presidenti Circomassimo Arcigay e Arcilesbica Ferrara

Programma iniziative Villa Bighi 24-27 settembre

da: organizzatori

Pagine da sfogliare, leggere, toccare e interpretare. Il settembre di Villa Bighi è dedicato ai libri-oggetto, con tanti ospiti.
Saranno grandi e piccoli libri d’artista i veri protagonisti delle aperture settembrine di Villa Bighi, che come ogni anno partecipa al ‘Settembre Copparese’ con iniziative culturali.
Da giovedì 24 a domenica 27 settembre diversi ospiti d’eccezione animeranno il salotto della casa museo: performance e presentazioni della propria produzione artistico-letteraria proprio in dialogo con la produzione libraria che, tra le altre cose, portò Dante Bighi, con il suo volume India Prega
al cospetto di Indira Gandhi.

Ma ecco il programma dettagliato degli appuntamenti copparesi.
• giovedì 24/09_ ore 19:00 a Villa Bighi, inaugurazione della stagione culturale 2015/2016 con presentazione del nuovo sito web www.dantebighi.org, del programma delle attività culturali 2015/2016 e anteprima nazionale della presentazione dell’Annullo Filatelico, realizzato da Poste Italiane e dedicato a Dante Bighi. A seguire, dalle ore 20:00, centro studi Dante Bighi e Cavalier Uliva invitano chi vorrà fermarsi al buffet per la raccolta fondi a supporto delle attività del centro studi
• Sabato 26/09_ ore 18:00 a Villa Bighi, Graffiare la vita – performance. 
Due artisti contemporanei dialogano a distanza. L’artista ‘polipoeta’ Enzo Minarelli incontra virtualmente Dante Bighi, le opere dei due autori di poesie visive e libri oggetto saranno messer a confronto. Durante e dopo la performance il regista Andrea Samaritani raccoglierà le interviste che andranno a comporre un docufilm.
 Evento gratuito.

A presentare la performance le parole dello stesso Minarelli: “A Villa Bighi a Copparo, ho trovato grandi affinità elettive a cominciare dal titolo di questo evento Graffiare la vita, che era il motto di Dante Bighi, un vero poliartista ante litteram, che oltre a essere grafico, poi architetto, designer, è stato lungimirante artista e indefesso viaggiatore. In sintonia con la sua produzione artistica si svolgerà l’evento dal vivo partendo dal mio libro&oggetto Nembrot [1983-2008, 100×70] dove ritorna spesso la scritta YHVH, (il nome di Dio in ebraico), quindi nell’ordine eseguo L’emozione delle vocali, Geometria vocalica e appunto YHVH Tetragrammaton il nome impronunciabile.”
• Domenica 27/09_ore 17:30 alla Libreria Gaia Edicolé di via Garibaldi (Spazio Biblioteca) Libri di vetro.
 Presentazione di ‘7’ un libro oggetto, ideato e prodotto a Milano viene presentato, insieme ai libri-oggetto di Dante Bighi. Saranno presenti i 7 autori Paolo Madeddu, Cristian Micheletti, Maurizio Ferraresi, Disma Pestalozza, Mario Pischedda, Fabio Masetti, Luca Albani e il deus ex machina Gabriele Ferraresi.
In collaborazione con Biblioteca di Copparo. 
Evento gratuito.
“7 – spiega l’ideatore Gabriele Ferraresi – è un piccolo grande libro.
Sul finire del 2014 ho avuto l’idea giusta: progettare un libro oggetto sulle virtù cardinali e teologali. Con la copertina in vetro: proprio come un altro, straordinario, libro oggetto degli anni settanta, Milano Vive, di Dante Bighi. 7 brevi testi di 7 autori su ciascuna delle sette virtù. Il libro è stato stampato in 49 copie in formato A6. 7 è tra le altre cose anche un omaggio a Dante Bighi.”

Da venerdì a domenica ore 18:00 – 24:00 Villa Bighi sarà aperta al pubblico con visite guidate gratuite. Tutti gli eventi sono realizzati con la collaborazione del Comune di Copparo, del Teatro De Micheli e grazie al supporto di Cavalier Uliva.
Per saperne di più: www.dantebighi.org // info@dantebighi.org // 0532 861339

Circolo Arci Zone K: 17 settembre 2015 rassegna “Zone Jazz”, Trio Salieri Negrelli Govoni

da: organizzatori

Dopo la splendida serata di giovedì scorso con Jazz Fe Docet che ha visto l’alternarsi di tanti musicisti sul palco del circolo è ancora tempo di “Zone Jazz”. La rassegna a cura dell’inossidabile Roberto Manuzzi al Circolo Arci Zone K di Via Santa Margherita 331 a Malborghetto di Boara, stasera propone l’interessantissimo Trio Salieri Govoni Negrelli.
Il Trio si propone in una celeberrima formazione della storia del jazz che concilia pianoforte, contrabbasso e batteria di cui l’organico, ricorrente nei musicisti afroamericani, si rivela ideale nella valorizzazione della tradizione e contestualmente idoneo alla ricerca ed alla sperimentazione.
Salieri Govoni Negrelli Trio propone composizioni originali dove riecheggiano elementi di musica eurocolta accostati al tradizionale swing. Nella loro scrittura compositiva vengono menzionati, attraverso contrasti persuasivi, tratti stilistici barocchi, romantici, minimalisti e melodico-popolari, creando una sorprendente versatilità espressiva innestata nell’attuale linguaggio jazzistico. I loro microcosmi sonori intraprendono un’esplorazione conoscitiva e una ricognizione etica del mondo che mette a confronto apparenza e verità, ideologia e critica. L’ascoltatore viene calato in un appassionante universo musicale, all’interno di una crepuscolare poetica, esuberante e comunicativa, identificabile in un’autentica esperienza artistica.
Un’altra serata che si preannuncia decisamente interessante e ricca di spunti ma soprattutoo di grande musica.
L’apertura del locale è prevista per le ore 18, l’inizio del concerto invece verso le ore 22. Per via del limitato numero di posti, si consiglia vivamente la prenotazione dei tavoli al 346.0876998. Il locale è climatizzato. L’ingresso è rigorosamente gratuito e riservato.

Ilaria Corli: in bici da Ferrara a Caponord

da: organizzatori

“Trenta giorni pedalando per dieci stati dall’Italia a Caponord. Il viaggio raccontato dalla protagonista, Ilaria Corli”
Venerdì 18 settembre 2015, ore 17.30 – Sala dell’Arengo – Piazza Municipale, 2.
La notte del 20 giugno sono partita con la Bike Night. Non sono abituata ad avere i riflettori addosso. E’ stato bello partire insieme agli amici, essere superati da gente curiosa che mi faceva domande, ma non vedevo l’ora di essere sola, appena dopo Mesola.
E’ stata un’emozione positiva dietro l’altra. E’ come se quel viaggio che sognavo e tante volte mi immaginavo di compiere, avesse avuto modo di trasformarsi nell’attesa nel viaggio perfetto. L’esperienza degli anni precedenti ma anche la preparazione e gli aiuti esterni e mi hanno permesso di godermi questo viaggio come mai mi sarei aspettata.
Al mio ritorno una delle domande più gettonate è stata: Quale paese ti è piaciuto di più? Ciascuno dei dieci stati attraversati mi ha colpito per cose diverse.
Italia: la conosco abbastanza, il nord l’ho girato parecchio in bicicletta, ma non mi sarei mai aspettata di trovare delle persone cosi accoglienti, disponibili, curiose e sensibili. A Gemona sono stata ospitata da una coppia di friulani, che mi hanno continuato a seguire per tutto il viaggio, spesso mandandomi messaggi con il cellulare perché volevano sapere se e dove sarei stata al sicuro.
Sempre a Gemona, la mattina seguente, sotto una pioggia torrenziale, ho incontrato un signore in bicicletta, a cui ho chiesto indicazioni perché avevo sbagliato strada. Nonostante fosse vestito con abiti non antipioggia, mi ha accompagnato fino all’imbocco della ciclabile percorrendo con me 50 km in direzione Tarvisio! più piacere in un viaggio.
Austria: anche l’Austria la conosco abbastanza, con montagne e paesaggi mozzafiato, ciclabili incredibili che fanno venire a tutti la voglia di pedalare.
Repubblica Ceca: è stato il primo confine al di la del quale non ero mai stata. Colline colorate e strade secondarie incredibili che seguono il loro ondeggiare. Mi è piaciuta tantissimo, perché per km pedalavo in tranquillità con il solo rumore delle cicale in sottofondo.
Slovacchia: Nonostante sia confinante con la Repubblica Ceca, l’ho trovata molto più povera, la gente più fredda e distaccata. Ma mi hanno affascinato i paesi con le poche case basse di legno sul ciglio della strada.

Polonia: ho avuto due esperienze stupende con due diverse famiglie. La prima, a Sochaczew, vicino a Varsavia, sono stata ospitata da una famiglia il cui contatto l’avevo avuto da Stefano Bottoni, direttore artistico del Buskers Festival.
Sempre in Polonia, quasi al confine con la Lituania, una sera, in cerca di un albergo in cui passare la notte, ho incontrato una coppia che mi ha offerto una camera della loro casa di vacanza.Sono stata loro ospite senza poter offrire nulla. Con tutte queste persone magnifiche sono sempre rimasta in contatto.

Lituania: Kaunas, città giovane e piena di vita, gemellata con Ferrara, sono stata ospitata dal comune locale in un albergo nel centro storico.

Lettonia ed Estonia: sono gli stati che ricordo meno, sia perché li ho percorsi in un giorno, sia perché in quei giorni ha quasi sempre piovuto.

A Tallinn, come ho preso il traghetto per arrivare ad Helsinki: l’estrema cura che nei paesi scandinavi hanno del verde, la pulizia delle strade, il rispetto che le persone hanno nei confronti dell’altro. Sono arrivata alle 22 al porto, ancora c’era il sole, e da li ho capito che ero a buon punto, ossia in direzione del sole di mezzanotte.

Ma la Finlandia era anche temuta: Le zanzare, il freddo, i pochi paesi, la paura di avere guasti meccanici che non avrei saputo riparare da sola. Ora della Finlandia ricordo le immense foreste, e la E 75 – strada infinita – che congiunge Helsinki a Rovaniemi. Credevo che questa strada mi avrebbe creato difficoltà per la noia dei paesaggi. ma a me è piaciuta per poter entrare in contatto con me stessa, continuare ad ascoltarmi, vivere e gustarmi ogni singolo attimo.

Non sono mancate le numerosissime zanzare ma anche le renne a 1 metro di distanza. Stupendo.

Infine la Norvegia: sono due anni che dico che in Norvegia non ci voglio andare perché è troppo cara, e sono due anni che passo per la Norvegia. La gente è fredda, come è fredda la terra in cui vive, ma offre dei posti incredibili e incredibilmente diversi.

L’arrivo a Caponord è stato spettacolare, una sorta di trapasso dalla civiltà al sogno.

Negli ultimi 30 km ho incontrato pochissime macchine, ricordo che c’era freddo, un po di nevischio, molto nuvoloso e attorno a me solo terra brulla, neanche un albero, solo qualche renna. Trenta km di fatica, di salite dure e discese, che sentivo sempre più impegnative perché avevo voglia di arrivare.

E poi, all’improvviso, quel mappamondo gigante che mi aspettava da anni.

Ovviamente qualche momento difficile l’ho avuto, ne ricordo 3. Il primo è stato il giorno della partenza, che non ricordo con particolare entusiasmo; iniziare con il piede sbagliato è sempre una brutta sensazione. Il secondo è stato in Finlandia, in una giornata di sole, quando sono stata assalita da una ventina di tafani, che hanno continuato a ronzarmi intorno per una decina di km. Il terzo è stato il tunnel per arrivare all’isola di Mageroya a pochi chilometri dalla meta.

Grazie alla pagina FB, agli articoli della stampa, ho avuto la fortuna di essere seguita e incitata da tante persone che non mi sarei aspettata. Ogni sera decine e decine di commenti alla mia pagina mi facevano sempre addormentare felice e fiera di me stessa, e non vedevo l’ora di poter raccontare e documentare il mio viaggio con foto, in modo che anche da casa si potesse assaporare quello che stavo vivendo.

pd-logo

Il Ministro Stefania Giannini a Ferrara

da: organizzatori

Domani, GIOVEDÌ 17 SETTEMBRE, alle ore 21.00, presso gli spazi della Festa “Cultura Musica Cucina” in piazzetta San Nicolò avrà luogo l’iniziativa pubblica: “SCUOLA E UNIVERSITÀ: RIPARTE IL FUTURO”
Interverranno: Stefania Giannini (Ministro all’Istruzione, Università e Ricerca), Francesca Puglisi (Responsabile Scuola, Università e Ricerca del PD nazionale), Paolo Calvano (Segretario Regionale PD Emilia-Romagna).
Modera l’incontro Laura Perelli della segreteria provinciale del PD ferrarese.
Con questa iniziativa si aprirà ufficialmente “Scuola In Festa”, Festival Nazionale de L’Unità dedicato al mondo della scuola, che proseguirà in piazzetta San Nicolò nelle giornate del 18 – 19 – 20 settembre. Tutte le sere, a partire dalle ore 19.00, cucina aperta con piatti tipici della tradizione ferrarese.

Copparo (FE), 26 settembre 2015: Antichi Romani e Romanità nelle terre del Delta del Po. Nuovi studi e prospettive di ricerca

da: ufficio stampa SBArcheo

Una giornata di studi dedicata alle ricerche più recenti sulla presenza dei Romani e sulla diffusione di modi di vita e di cultura romana nell’area deltizia padana, con particolare attenzione all’area a cavallo tra Emilia-Romagna e Veneto dove negli ultimi anni sono affiorati diversi insediamenti di età romana.

Teatro Comunale De Micheli, Piazza del Popolo 11A, Copparo (FE)
In occasione del 50° anniversario della nascita dei Gruppi Archeologici d’Italia e del 68° Settembre Copparese, la Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna e la Soprintendenza Archeologia del Veneto, in collaborazione con il Gruppo Archeologico Ferrarese, e con il patrocinio del Comune di Copparo e dell‘Unione dei Comuni Terre e Fiumi e il contributo del Comune di Copparo e di Area S.p.a. organizzano la Giornata di studi su “Antichi Romani e Romanità nelle terre del Delta del Po. Nuovi studi e prospettive di ricerca”

9:00 Saluti delle autorità e interventi di:
LETIZIA BASSI, Direttore del Gruppo Archeologico Ferrarese
SIMONETTA BONOMI, Soprintendente Archeologia del Veneto
LUIGI MALNATI, Soprintendente Archeologia dell’Emilia Romagna
GIANFRANCO GAZZETTI, Direttore Nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia
Moderatore: MARIO CESARANO
9:30 R. PERETTO, Archeologia e Paleoambiente nelle terre del Polesine attraverso l’analisi della fotografia aerea
9:45 G. DE ZUCCATO, Insediamenti di età romana in Alto Polesine: nuove evidenze archeologiche
10:00 G. GAMBACURTA, P. Marcassa, F. Rinaldi, S. Veronese, La ‘villa dei marmi’ di Polesella (RO): dal rinvenimento di superficie all’indagine preliminare
10:15 M.C. VALLICELLI, M. MELLONI, Nuovi dati archeologici dal territorio di Trecenta
10:30 E. MARAGNO, A. GRIGATO, Survey tra Tartaro e Po. Un aggiornamento
10:45 S. BEDETTI, Trasformazioni e continuità insediative tra Tartaro e Po dall’età romana all’altomedioevo
11:00 V. MANTOVANI, Norditalica decorata. Via Retratto (Adria) e la nave romana di Comacchio: analogie e contrasti
11:15 Pausa Caffè
11:30 S. CIPRIANO, La terra sigillata liscia italica, norditalica e orientale dallo scavo della villa di Chiunsano: tipologia, cronologia e marchi di fabbrica
11:45 U. THUN HOHENSTEIN, Allevamento e oggetti d’uso quotidiano in materia dura animale provenienti dalla villa rustica di Chiunsano, Ficarolo-Gaiba, Rovigo (I-VI sec. d.C.)
12:00 G. FACCHINI, C. LONARDI, Le ricerche archeologiche dell’Università degli Studi di Verona a Villadose (Ro) nell’ambito degli studi sul popolamento rustico del Medio Polesine in età romana
12:15 Dibattito
13:00 Pausa Pranzo
Moderatrice: Maria Cristina Vallicelli
15:00 X.GONZALES, G.FABBRI, Il contributo della cartografia storica alla ricostruzione del paesaggio antropico antico nel territorio del copparese
15:15 M. BRUNI, Per una carta archeologica degli insediamenti romani di Ostellato
15:30 G. BUCCI, Monitoraggio archeologico subacqueo nelle acque interne del territorio ferrarese
15:45 M. MARCHESINI, S. MARVELLI, Paesaggio e Ambiente in età romana nella bassa Pianura Padana
16:00 M. CESARANO, L.ZAMBONI, Ricerca archeologica e tutela per i siti di età romana nelle terre del Delta del Po: metodi, problemi, prospettive. L’insediamento di Ro
– NASSER, J. DI SABATO, Prospezioni geognostiche
– P. COSSENTINO, La ceramica sigillata
– A. GRIGGIO, La ceramica a vernice nera
16:30 C. CORTI, Traffici nel Delta e lungo il corso del Po. Alcune osservazioni sulla circolazione di anfore e ceramiche ad impasto grezzo
16:45 C. VACCARO, C.M. LIE, R. TASSINARI, U. TESSARI, Caratterizzazione sedimentologica e geochimica delle archeosuperfici degli insediamenti romani nel Copparese: ricostruzioni paleoambientali
17:00 G. LODI, Il retaggio degli antichi Romani nelle terre di Ariano ferrarese – Mesola
17:15 P.BOCCUCCIA, M.CATTANI, Nuove prospettive di ricerca per l’età del bronzo nelle terre del Delta padano
17:30 Dibattito e Conclusioni
18:00 Chiusura dei lavori

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
per info: Mario Cesarano, Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
0532 66299 mario.cesarano@beniculturali.it

La prima “Triennale Internazionale di Arti Visive” a Ferrara

da: Galleria Artè Primaluce

La “Galleria Artè Primaluce” diretta da Nadia Celi è felice di presentare la prima “Triennale di Arti Visive” a Ferrara.

IMG_pal_Scroffa_2La rassegna, progettata e curata da Nadia Celi presidente della “Galleria Artè Primaluce” e patrocinata dal Comune di Ferrara, troverà ospitalità presso il prestigioso e suggestivo spazio espositivo del Palazzo Scroffa situato nel cuore del centro storico di Ferrara in via Terranova,25.

La cerimonia di inaugurazione avrà luogo sabato 03 ottobre 2015 alle ore 18 e chiuderà il sipario con la premiazione degli artisti che avrà luogo sabato 17 ottobre 2015 al Palazzo Scroffa alle ore 17.30, con la consegna dei premi assegnati da una giuria esperta nel settore.
La mostra è aperta al pubblico e seguirà il seguente orario:

domenica 4 ottobre dalle ore 11:00 alle 12:30 e dalle ore 17:30 alle 19:00;
lunedì 5 ottobre e martedì 6 ottobre dalle ore 11:00 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00;
sabato 10 ottobre e domenica 11 ottobre dalle 11:00 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00;
sabato 17 ottobre dalle 17:30 alle 19:00.

La mostra concepita da Nadia Celi comprende 80 opere realizzate da fotografi, pittori e scultori italiani e stranieri. Molti di loro hanno risposto all’invito della curatrice presentando progetti originali creati espressamente per questa Triennale. Gli artisti presenti sono 47.

Una manifestazione di tale portata, costituisce un evento in grado di offrire un’ ambita vetrina espositiva ad artisti noti e meno noti ed essere l’indispensabile tramite per instaurare un efficace dialogo con pubblico, collezionisti e specialisti del settore, ponendo a confronto risultati ed esperienze differenti. Grazie alle sue peculiarità la “Triennale di Arti Visive” di Ferrara si propone come un’ opportunità alternativa ed al tempo stesso innovativa nel sistema del mondo dell’ arte per gli autori contemporanei di ogni parte del mondo, in qualsiasi momento della loro carriera o ricerca artistica. Ovviamente, tutto, nella splendida cornice di Ferrara, città dalla consolidata tradizione artistica e culturale.

 

LA NOVITA’
Roadissea, un’opera rock per raccontare un eroe sempre attuale

Ulisse un uomo che non va mai giù di moda. All’eroe di Omero è dedicata Roadissea, opera rock italiana scritta e diretta da Ricky “doc” Scandiani, pianista e insegnante della Scuola di Musica Moderna di Ferrara, produttrice dello spettacolo teatrale a cui è dedicato un doppio cd in presentazione alla Sala Estense il 7 novembre. Si tratta del primo appuntamento ufficiale con musica e canzoni dello spettacolo, una sorta di assaggio dell’opera teatrale in programma il 28 novembre al Teatro De Micheli di Copparo.

Un cast di 52 allievi, tra musicisti e cantanti, a cui si aggiungono 10 ballerini di pole dance, mix di danza e ginnastica acrobatica con pertiche e nastri, che sotto la guida di Ingrid Cassani di A.S.D Attiva Med di Portomaggiore, arricchiscono lo spettacolo. I numerosi cambi scena e i differenti costumi curati da Virna Comini assicurano l’incedere incalzante del viaggio di Ulisse. “Una figura epica di cui ho sempre subito il fascino, in parte per la sua modernità e in parte per quella veste da eroe nella quale si è ritrovato suo malgrado – spiega Scandiani – non era un patito della guerra, ma ha cercato di venirne fuori il più in fretta possibile lavorando d’astuzia. Non dimentichiamo l’invenzione del cavallo di troia, cose da Ulisse, un po’ truffaldino se vogliamo, ma in fondo è proprio il suo modo di essere, di affrontare la vita, di venirci a patti a renderlo interessante”. Cucirgli addosso il panni di un hippy anni ’70 è stato il “gioco” con cui 33 anni fa, alcuni degli attuali docenti della Scuola di Musica Moderna si sono cimentati per poi riprendere in mano il progetto. Da insegnanti.

Il viaggio on the road fa tappa in molti dei mondi attraversati da Ulisse, sono universi liberamente ispirati all’opera di Omero tanto da metterci di fronte a una Circe femminista il cui pensiero estremo, la induce a trasformare il maschio esattamente in quello che lei crede sia: un porco. C’è poi una Calipso depressa, figlia del nostro tempo e un Polifemo ipnotizzatore, antimilitarista. “Abbiamo cercato soluzioni, anche fantasiose, che potessero sposarsi alle esigenze di un palcoscenico, dove i ragazzi cantano dal vivo, senza alcuna base. E’ tutto alive”.

Né trucchi né inganni per l’opera rock, la prima in Italia, che fatta a spizzichi e bocconi in questi anni ha avuto le sue soddisfazioni. Il brano “Aspettando l’alba”, si è aggiudicato il primo posto in classifica grazie ai voti della rete, che hanno mandato in tilt la scaletta di Cielo, promotrice della trasmissione dedicata ai pezzi canori preferiti dagli ascoltatori. Ma non dalla conduttrice, che ha letteralmente ignorato il risultato del sondaggio. Segno che tra tv e rete, c’è una voragine incolmabile da parte di certe professionalità incapaci di valutare e far fronte al lato divertente delle sorprese on line.

DIARIO IN PUBBLICO
Bellezze e tronfi trionfi. Una visita all’Expo

E giunse la giornata dell’Expo. Muniti delle più eroiche determinazioni gli Amici dei Musei di Ferrara sbarcano di venerdì a Milano per affrontare il compito che si erano prefissi: quello di aiutare la Lilt (Lega italiana lotta ai tumori), la cui sezione ferrarese era ospite di Expo alla Cascina Triulzo per una settimana, diffondendo un power point che illustra le bellezze della nostra città. L’appuntamento era di sabato con una generosa intervista di Telestense all’iniziativa.

All’arrivo, di venerdì, non ci siamo fatti mancare nulla. Albergo-caserma in pieno centro dove l’accesso alle camere era previsto per le 15.30. Così iniziamo le visite nella città delle cento meraviglie. Giotto a Palazzo reale. Da rimanere sconvolti e raggianti per la bellezza di quelle tavole e affreschi e per la grandezza di quella mente: semi-vuoto. Poi la nuova sistemazione della Pietà Rondanini al Castello Sforzesco. Strepitosa. Finalmente potevi renderti conto cosa significava per Michelangelo l’’idea’ imprigionata nel marmo osservando il retro della composizione dove lui autore fatica con Maria nello sforzo di reggere il peso immane del corpo del figlio. Pochi turisti assonnati si rendevano conto dov’erano. Infine saliamo su un taxi e chiediamo d’esser portati alla Biblioteca Ambrosiana. Sconcerto e preoccupazione dell’autista che dopo affannose ricerche si perde tra le viuzze del centro. Il meraviglioso complesso a nostra totale disposizione: vuoto. E salendo per le scale che vedono uno dei cenotafi più straordinari di Canova percorriamo le deserte e disertate sale perfettamente allestite dove nessuno fa ressa nel contemplare Il musico di Leonardo o i grandi ferraresi fino a giungere, scortati alle ali dalle pagine del Codice Atlantico di Leonardo, a vedere avvicinandosi lentamente là in fondo, il Canestro di frutta di Caravaggio in un silenzio irreale appena rotto da un lontanissimo canto.

Così muniti dalle benedizioni della bellezza in poche ore possiamo toccare con gli occhi quello che forse non vedremo mai più riunito in luoghi così suggestivi: Giotto, Leonardo, Michelangelo, Caravaggio, Canova; ma la folla correva indaffarata onusta di pacchetti e borse di moda e alla moda. Bastava per essere felici? Non abbastanza. Ecco allora il gran finale alla Scala con Brahms e Čajkovskij diretti in modo struggente.

Così la mattina seguente, ottimisti e ritemprati, muniti di pass per rondelli speciali e di biglietti d’ingresso nella radiosa mattina settembrina sbarchiamo all’Expo ancora non minacciato dalla marea montante. Comincia la nostra visita tra urletti e pigolìi nel vedere le meraviglie delle architetture dei padiglioni. Tutti frementi a pensare che ci sarebbe (forse) consentito vedere almeno l’interno del padiglione giapponese. Ci accoglie una dama in kimono e con un leggero inchino ci avverte che la fila degli over 65 e dei detentori di carrozzini era di tre ore e mezza mentre quella della fila normale stava raggiungendo le sei ore d’attesa. Sgravati dal compito ci rifugiamo nel bellissimo padiglione turco tutto bianco e blu. Facciamo finta di sorbellare un orrido caffè ala turca , mi compro le marmellate e ci dirigiamo lento pede alla Cascina Triulzo fendendo folle ululanti e galoppanti o faticosamente arrancanti. Finalmente giunti, godiamo di uno spettacolo di pace in quanto le folle disdegnano luoghi dove non è possibile abbinare visite e magna magna. Ci riposiamo e chiacchieriamo; poi il gruppo si scinde in cerca delle meraviglie preferite. Il mio, formato da quattro persone, punta alla mostra curata da Vittorio Sgarbi dei Duecento capolavori, generosamente sponsorizzata e ospitata da Eataly. Tra profumi e odori delle cucine regionali italiane prese d’assalto da folle affamate faticosamente arriviamo all’ingresso della mostra tra stridii di bambini che reggevano vassoi di fritti e di spaghetti e mugugni di genitori in cerca vana di un cantuccio dove espletare le bisogna della degustazione del cibo: invano! Entriamo accompagnati non da odori d’incenso e mirra ma da profumi un po’ meno nobili e fittamente appesi sulle pareti minacciosamente s’appresentano i quadri e gli oggetti d’arte dove lo sguardo si smarrisce.Tentiamo di analizzare il filo che dovrebbe renderli comprensibili. Invano.

Così travolti ancor più da corpi sdraiati in uno pseudo coma provocato dalla stanchezza e fila minacciose di intrepidi che davan l’assalto al padiglione dell’Italia raggiungiamo la salvezza dell’uscita. Qui un ulteriore inganno. Abbiamo chiamato un taxi che non ci trovava perché il viale dove eravamo era riservato alle navette. Finalmente si giunge all’albergo-caserma e penso con sollievo che l’unico posto dove avrei potuto riposare sarebbe stata la stazione. M’avvio barcollando ma la stazione è full dovunque. Inebetito aspetto in piedi più di mezz’ora e arriva la salvezza. Il treno che mi porterà in salvo a Castefidardo ospite di Giulio Busi con il quale parlerò al Festival della letteratura di Mantova la mattina seguente. M’addormento nel suo affascinante palazzo con ancora in mente il capolavoro dei tortelli di zucca che ho appena degustato e consolandomi pensando che fra qualche anno come l’esule che additava le sponde della patria lontana avrei potuto dire:”Io c’era” Dove? Ma all’Expo!

IMMAGINARIO
Belli e dannati.
La foto di oggi…

Oggi alle 17 Saranno Francis Scott Fitzgerald e la moglie Zelda, coppia icona dell’America degli anni Venti, i protagonisti, dell’appuntamento d’apertura della nuova stagione di iniziative della Compagnia del libro nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. L’incontro, dal titolo “I ruggenti anni Venti di Francis Scott e Zelda” è a cura di Silvia Lambertini e Alberto Amorelli, ed è aperto alla partecipazione di tutti gli interessati.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

Francis Scott Key Fitzgerald (1896-1940) scrittore e sceneggiatore statunitense, autore di romanzi e racconti. È considerato uno fra i maggiori autori dell’Età del jazz e, per la sua opera complessiva, del XX secolo. Faceva parte della corrente letteraria della cosiddetta Generazione Perduta, un gruppo di scrittori statunitensi nato sul finire del XIX secolo che si stabilì in Francia negli anni Venti. Scrisse quattro romanzi, più un quinto lasciato incompiuto, e decine di racconti brevi sui temi della giovinezza, della disperazione e del disagio generazionale.
Zelda Sayre Fitzgerald (1900-1948), moglie dello scrittore, è stata pubblicista e scrittrice statunitense. Autrice nel 1932 del romanzo autobiografico “Lasciami l’ultimo valzer” (Save me the waltz), morì all’età di quarantasette anni nell’incendio nell’ospedale psichiatrico di Asheville, in cui era ricoverata a causa di una grave forma di schizofrenia. Per i suoi atteggiamenti anticonvenzionali e spregiudicati è stata spesso considerata una sorta di proto-femminista. È stata, insieme a Fitzgerald, un’icona dei ruggenti anni Venti e fu fra le prime flapper (prototipo di maschietta, ovvero di donna con atteggiamenti e attitudini mascoline).
La Compagnia del Libro, attraverso alcuni romanzi come “Il grande Gatsby”, “Belli e dannati”, e la coppia “Tenera è la notte” e “Lasciami l’ultimo valzer”, che rappresentano il fallimento di un’unione come quella tra i due letterati, vi mostra lo specchio di una realtà tramite il rapporto burrascoso e quasi morboso tra Zelda e Francis Scott. I Fitzgerald rappresentarono per tutti gli anni ruggenti la coppia di riferimento di una generazione e di un pensiero. Riscopriamola insieme.
A cura dell’Associazione Culturale Il Gruppo del Tasso di Ferrara.

Clicca qui per leggere il programma 2015-2016 delle iniziative culturali della Compagnia del Libro nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea.

OGGI – IMMAGINARIO LETTERATURA

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

ACCORDI
Alluvioni.
Il brano di oggi…

Fabrizio-De-Andre
Fabrizio De André

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Fabrizio de André – Dolcenera

“Nera che porta via la via, nera che non si vedeva da una vita intera così dolcenera” erano le parole di Fabrizio De Andrè in Dolcenera, brano dedicato all’incredibile alluvione della sua Genova nel 1972, città che suo malgrado si è dovuta trovare altre volte ad affrontare situazioni simili. E l’Italia ancora una volta si è trovata in ginocchio a causa dell’acqua e del maltempo; questa volta la tragica sorte è toccata alla provincia piacentina, martoriata dalla piena del fiume Nure provocata da una terribile alluvione. Due sono le ennesime vittime accertate di queste tragedie, disgraziatamente ancora troppo frequenti.