Skip to main content

Giorno: 22 Settembre 2015

Mercoledì 23 settembre, via de’ Romei in festa di fine estate

da: organizzatori

VIA DE’ ROMEI IN FESTA: L’ESTATE STA FINENDO
MERCOLEDÌ 23 SETTEMBRE 2015
DALLE ORE 18.00 ALLE 24.00, VIA DE’ ROMEI, FERRARA

Ormai considerata come una delle strade più creative e alternative di Ferrara, VIA DE’ ROMEI tornerà a far parlare di sé MERCOLEDÌ 23 SETTEMBRE dalle ore 18.00 alle 24.00 per una mirabolante FESTA DI FINE ESTATE!
Saranno molte le iniziative che i commercianti hanno messo in campo: aperitivi con dj set, installazioni luminose, dimostrazioni d’arte e spettacoli di danza…
Per l’occasione POP DESIGN STORE ha chiamato rinforzi: dalle ore 19.00 alle 21.00 saranno ospiti di VIA DE’ ROMEI IN FESTA le SWAPPITE, un gruppo di amiche che dal 2012 ha intrapreso un’attività di volontariato per ridurre lo spreco, favorire l’incontro e lo scambio, e rinnovare il guardaroba a costo zero.
Dalle ore 19.00 alle 21.00 in corrispondenza del civico 19A si terrà il PRIMO STREET SWAP PARTY cittadino, tutto dedicato agli accessori moda (borse, scarpe, cinture, foulard, collane, bracciali, anelli…). Una vera e propria festa del baratto a cui tutti possono partecipare portando fino a un massimo di tre oggetti, a cui sarà assegnato un buono valore da scambiare con altri accessori.
In corrispondenza del numero civico 28 potrete invece rilassarvi nel nostro salotto lounge, godervi gli “SCENARI DI LUCE A BASE DI SUGGESTIONI LUMINOSE” progettati da VM4
PROJECTS in collaborazione con TARGETTI, AREA srl e ABM Technology, gustarvi le birre artigianali e i vini naturali di CASA CAMILLA, e approfittare delle novità moda di POP DESIGN STORE e LASCIATE ENTRARE IL SOLE per un insolito shopping serale.
Alle 21.09 la via si riempirà poi di personaggi reali e di fantasia, marionette, mimi, cartomanti, ballerine di carillon, creature affascinanti che si mescoleranno con i passanti nello spettacolo “QUADRI DI STRADA”, proposto dal JAZZ STUDIO DANCE diretto da Silvia Bottoni.
MICHELANGELO ARTE E GRAFICA e l’artista TINA GUERRISI proporranno una dimostrazione di Pan Pastel, la nuova frontiera del colore, mentre VOLTA LA CARTA presenterà con AUGUSTA CALZOLARI i nuovi corsi di tecniche decorative Shabby School, per imparare a trasformare casa e rendere un mobile d’antan un pezzo d’arredo dal sapore shabby.

Cronacacomune: la newsletter del 22 settembre 2015

da: Ufficio Stampa del Comune di Ferrara

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Mercoledì 23 settembre alle 17 incontro con l’autrice Rita Marconi
Con ‘Le ali di seta’ tra poesia, musica e fiaba

Nasce da un intreccio tra poesia, musica e fiaba la raccolta dal titolo ‘Le ali di seta’, firmata da Rita Marconi, che mercoledì 23 settembre alle 17 sarà presentata nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, organizzato in collaborazione con il Gruppo Scrittori Ferraresi, dialogherà con l’autrice l’editore Riccardo Roversi.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori:
Una silloge che nasce mescolando in poesia i temi della vita reale ai motivi della fiaba. Il libro, con allegato un CD musicale, è articolato in tre parti: la silloge poetica dal titolo ‘Fili di fiaba’, le ‘Poesie musicali’, tredici brani adattati per pianoforte e soprano dal compositore Leonello Capodaglio e ‘Nel giardino delle magnolie’, sei quadri per un balletto.
Il volume è illustrato dalla pittrice e scultrice Alberta Silvana Grilanda, con dodici incisioni in bianco e nero, oltre all’immagine di copertina a colori.
Rita Marconi, laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne, è nata ad Argenta e vive a Ferrara. Membro del Gruppo Scrittori Ferraresi, collabora con il compositore Leonello Capodaglio, che ha musicato sue poesie, e con l’artista Alberta Silvana Grilanda, che ha illustrato la silloge I fiori dell’acqua con tavole di chine acquerellate. Scrive poesie e racconti brevi. Ha pubblicato le sillogi poetiche: Viottoli Azzurri (2002), Nel cortile delle magnolie (2005). Ha inoltre pubblicato racconti brevi su varie Antologie. Ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti letterari nazionali e internazionali.

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 24 settembre alle 11 nella sala degli Arazzi della residenza municipale
Il Centro Commerciale il Castello dona 21 defibrillatori ad impianti sportivi della città

Giovedì 24 settembre alle 11, nella sala degli Arazzi della residenza municipale, si terrà la conferenza stampa per ufficializzare la donazione, da parte del Centro Commerciale il Castello di Ferrara, di ventuno defibrillatori ad altrettanti impianti sportivi della città. Gli impianti sportivi riceveranno questi dispositivi, fondamentali per salvare la vita in caso di arresto cardiaco, unitamente ad un corso per il loro corretto utilizzo.
Seguirà venerdì 25 settembre alle 15.30 al Centro Commerciale il Castello (via Richard Wagner) una presentazione pubblica dell’iniziativa, in occasione della celebrazione del secondo anniversario de “Il Giardino di Giovanna”, lo spazio giochi esterno dedicato ai bambini.
All’incontro in Municipio saranno presenti l’assessore allo Sport del Comune di Ferrara Simone Merli, il responsabile Servizio Sport comunale Fausto Molinari, il responsabile dell’Agenzia NetworkPropaganda di Ferrara Mauro Rossetti, la delegata Coni Point Ferrara Luciana Pareschi e il direttore del Centro commerciale Il Castello Nicola Lodi.

APPUNTAMENTI – Venerdì 25 e sabato 26 settembre in piazza Municipio a Ferrara
Musica, parole e immagini per Federico Aldrovandi

Venerdì 25 settembre 2015 ricorre il decimo anniversario della morte di Federico Aldrovandi avvenuta durante un fermo di Polizia. L’associazione Federico Aldrovandi ha organizzato una due giorni di musica, parole e immagini. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Ferrara.
– Venerdì 25 settembre 2015
ore 21 Sala Estense (piazza Municipio)
Tra cittadino e Stato: la violenza è inevitabile?
Ne discutono Luigi Manconi, Presidente Commissione Diritti Umani del Senato, Patrizia Moretti, presidente dell’Associazione Federico Aldrovandi, Lorena La Spina, segretario nazionale dell’Associazione funzionari di Polizia e Daniele Tissone, Segretario Generale del SILP.
Incontro organizzato dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato della Repubblica.
– Sabato 26 settembre
ore 11 Sala Estense (piazza Municipio)
Reato di Tortura, numeri identificativi forze dell’ordine, democratizzazione. Cosa [non] ha ottenuto il movimento?
Incontro con le associazioni e i movimenti impegnati in queste battaglie: Amnesty International, Antigone, A Buon Diritto, Acad, Associazione Federico Aldrovandi
ore 18 piazza Municipio
“Concerto per Federico” (ingresso ad offerta libera):
– Thomas Cheval (pianoforte) –
– Costa!
– Gasparazzo –
– Giorgio Canali e Rossofuoco –
– Strike –
– 99 Posse –
– Punkreas –
– Trinacria Express –
Con la partecipazione speciale di Valerio Mastandrea
Per informazioni: www.federicoaldrovandi.it

CASTELLO ESTENSE – Sabato 26 e domenica 27 settembre
Boldini e le donne: visita guidata teatrale

Sabato 26 settembre 2015, ore 15,30 – Domenica 27 settembre 2015, ore 11,30
Itinerando e teatrOrtaet presentano in ANTEPRIMA “Boldini e le donne”
Visita guidata teatrale alla Mostra L’Arte per l’Arte: il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis
Sabato 26 settembre alle ore 15,30 e domenica 27 settembre, alle ore 11,30, viene presentato in ANTEPRIMA: BOLDINI E LE DONNE, Visita guidata teatrale alla mostra “L’Arte per l’Arte: il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis”.
La compagnia teatrOrtaet collabora per la prima volta con le guide turistiche specializzate di Itinerando, per offrire un nuovo “format” dedicato all’esposizione di Boldini che declina una nuova modalità di visita, coniugando il teatro con la pittura.
Dopo la riuscita “Visita animata®” intitolata “Ritratto di Lucrezia Borgia”, gli attori Alessandra Brocadello e Carlo Bertinelli propongono l’esperienza di un nuovo “ritratto” che, anziché materializzarsi dalla storia, esce dalle tele del grande maestro ferrarese Giovanni Boldini.
Il Castello Estense ospita infatti nelle sue preziose sale le opere d’arte e gli oggetti del Museo Giovanni Boldini, avviato nel 1934 grazie alla donazione di Emilia Cardona, la vedova del maestro ferrarese.
Questa speciale iniziativa è davvero un’occasione da non perdere per introdurre i visitatori non solo alla bellezza delle opere d’arte, ma anche al clima artistico-culturale che le ha generate.
Le guide di Itinerando davanti alle bellissime tele intrecciano con gli attori un dialogo vivace ed accattivante, approfondendo aspetti artistici e biografici, aneddoti e racconti sulla vita parigina fin de siècle, mentre le affascinanti donne evocate prendono corpo con i loro raffinati abiti alla moda e i loro ricordi, sotto gli occhi del loro carismatico creatore.
La visita guidata teatrale si sofferma su una selezione di quadri ed oggetti in mostra, fornendo un suggestivo affresco della vita tra Otto e Novecento e focalizzando alcuni aspetti dell’intensa vita di Boldini: il “fidanzamento lungo sessant’anni” con Alaide Banti, le notti insonni della “Belle époque”, l’amicizia con Giuseppe Verdi…
Appuntamenti 2015/16:
Sabato 26 settembre 2015, ore 15,30
Domenica 27 settembre 2015, ore 11,30
Sabato 24 ottobre 2015, ore 15,30
Domenica 25 ottobre 2015, ore 11,30
Sabato 28 novembre 2015, ore 15,30
Domenica 29 novembre 2015, ore 11,30
Sabato 19 dicembre 2015, ore 15,30
Domenica 20 dicembre 2015, ore 11,30
Sabato 30 gennaio 2016, ore 15,30
Domenica 31 gennaio 2016, ore 11,30
Sabato 19 marzo 2016, ore 15,30
Domenica 20 marzo 2016, ore 11,30
Sabato 23 aprile 2016, ore 15,30
Domenica 24 aprile 2016, ore 11,30
Sabato 28 maggio 2016, ore 15,30
Domenica 29 maggio 2016, ore 11,30

TARIFFE VISITA GUIDATA TEATRALE
Biglietto unico adulti: € 17,00
Biglietto ridotto bambini e ragazzi (dai 6 ai 18 anni): € 12,00
(comprensivo di ingresso al Castello e alla mostra)
Informazioni e prenotazioni:
Biglietteria Castello Estense
Largo Castello – Ferrara
tel. 0532 299233 – castelloestense@comune.fe.it www.castelloestense.it

1.A COMMISSIONE CONSILIARE – Convocata mercoledì 23 settembre alle 15 nella sala Zanotti
Informativa ed esame di delibera in materia di Bilancio

La 1.a Commissione Consiliare – presieduta dal consigliere Fornasini – si riunirà mercoledì 23 settembre alle 15 nella sala Zanotti della Residenza Municipale. All’esame del gruppo di lavoro, con assessore relatore Luca Vaccari, un'”Informativa sulla proposta di introdurre il Bilancio Partecipativo nel Comune di Ferrara” (alla presenza di Stefano Stortone, esperto in materia) e una “Ratifica della deliberazione di G.C. del 8/9/2015 n. 97087/15 avente per oggetto l’approvazione, salvo ratifica consiliare, di Variazione al Bilancio 2015 per l’applicazione di parte dell’avanzo di amministrazione 2014 rideterminato all’1/1/2015 a seguito del riaccertamento straordinario dei residui”.

In morte di un giovane cronista, Giancarlo Siani di Redazione Cronacacomune
A 30 anni dalla morte di Giancarlo Siani, giovane cronista precario
A Giancarlo Siani il Comune di Ferrara, su iniziativa dell’Ufficio Stampa, ha intitolato il 19 marzo 2010 la sala stampa nella sede di palazzo municipale.

Giovanissimo, Giancarlo Siani cominciò a collaborare con alcuni periodici napoletani interessandosi ai problemi dell’emarginazione, principale serbatoio di manovalanza della camorra. Poi iniziò a lavorare come corrispondente da Torre Annunziata per il quotidiano Il Mattino: dipendeva dalla redazione distaccata di Castellammare di Stabia. Siani svolse importanti inchieste sui boss locali, un ottimo lavoro che lo portò a diventare corrispondente del quotidiano nell’arco di un anno e ad avere la promessa di essere assunto. In un suo articolo Giancarlo scrisse che l’arresto del boss Valentino Gionta fu possibile per una “soffiata” del clan Nuvoletta ai carabinieri. Ciò provocò le ire dei fratelli Nuvoletta che, agli occhi degli altri boss partenopei, facevano la figura degli “infami”.
Il 23 settembre 1985, poco dopo avere compiuto 26 anni, Giancarlo Siani venne ucciso alle 20,50: aveva appena lasciato la redazione centrale de Il Mattino, all’epoca diretto da Pasquale Nonno. (da Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafie e terrorismo)
Pagina pubblicata da “Ossigeno per l’Informazione”
http://notiziario.ossigeno.info/memoria-giancarlo-siani/
Pagina Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Giancarlo_Siani
Sito ufficiale http://www.giancarlosiani.it/

CONFERENZA STAMPA – Giovedì 24 settembre alle 10.30 nella sala dell’Arengo del Municipio
Presentazione della manifestazione ‘Puliamo il Mondo’

Giovedì 24 settembre alle 10.30, nella sala dell’Arengo della residenza municipale, si terrà una conferenza stampa per illustrare il calendario ferrarese della manifestazione ‘Puliamo il Mondo’, iniziativa di volontariato ambientale in programma il 25, 26, 27 settembre in tutta Italia.
All’incontro con la stampa interverranno l’assessora all’Ambiente del Comune di Ferrara Caterina Ferri, i presidenti dell’associazione Legambiente Arianna Forlani e dell’associazione UPE-Unione Pescatori Estensi Marco Falciano.

BANDO DI GARA – Il termine scadrà venerdì 6 novembre alle 13
Pubblicato il bando per l’affidamento dei servizi assicurativi del Comune di Ferrara

Scadrà venerdì 6 novembre alle 13 il termine per presentare offerte e partecipare al bando di gara per affidamento dei servizi assicurativi del Comune di Ferrara per il periodo di tre anni (31/12/201-31/12/2018) suddivisi in quattro lotti: lotto 1 RCA veicoli e natanti, lotto 2 Tutela legale, lotto 3 Kasko in missione, lotto 4 Infortuni.
L’apertura dei plichi avverrà lunedì 9 novembre alle 10.
>> Bando di gara integrale (scaricabile) http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=222
A cura del Servizio Appalti, Provveditorato e Contratti del Comune di Ferrara

CASA ARIOSTO – Giovedì 24 settembre alle 16 in via Ariosto. A cura del Conservatorio in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica
Con un omaggio a Telemann prosegue la rassegna di concerti e conferenze dedicati al flauto

Giovedì 24 settembre alle 16, nelle sale di Casa dell’Ariosto (via Ludovico Ariosto 67) secondo appuntamento con “Le giornate del flauto antico e moderno”, rassegna di conferenze e concerti dedicati al flauto, alla sua evoluzione e al suo ruolo nella storia della musica occidentale a cura del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.
Il pomeriggio di giovedì 24 settembre sarà dedicato al compositore tedesco Georg Philipp Telemann (1681-1767), autore di numerose pagine cameristiche dedicate al flauto, considerato dai suoi contemporanei tra i migliori compositori dell’epoca.
Alle 16 il flautista Gregorio Carraro, laureato con lode in filologia musicale all’Università di Padova, terrà la conferenza dal titolo “Telemann e il flauto”; a seguire, alle 17, Stefano Sopranzi, Gregorio Carraro, Kiung Sook Lee, Gianni Lazzari, Francesco Galuppi, Giovanni Fergnani, Fabio Valente e Giovanni Loche saranno impegnati nell’esecuzione delle Triosonate per flauto, oboe e basso continuo di Telemann.
“Le giornate del flauto antico e moderno” è un’iniziativa del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, realizzata in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica di Ferrara e il patrocinio del Comune di Ferrara.
La rassegna prosegue sabato 26 settembre a Palazzo Bonacossi con un pomeriggio dedicato al flauto di inizio Novecento.
Gli incontri e i concerti sono a ingresso libero.
Per informazioni: www.conservatorioferrara.it.

ASSESSORATO ALLO SPORT – Giovedì 24 settembre alle 20.30 al teatro Nuovo. Iniziativa a cura del Coni di Ferrara
Al ‘Galà dello sport 2015’ benemerenze e premi per i migliori atleti e tanto spettacolo

Si è svolta oggi in mattinata (martedì 22 settembre) nella sala dell’Arengo della residenza municipale, la conferenza stampa a cura del Coni di Ferrara di presentazione del ‘Galà dello sport 2015’. La decima edizione della serata di benemerenze e premi per lo sport con intrattenimenti e spettacolo è in programma giovedì 24 settembre alle 20.30 al teatro Nuovo di Ferrara.
Ad illustrare le modalità dell’iniziativa erano presenti l’assessore allo Sport del Comune di Ferrara Simone Merli, la delegata Coni Point Luciana Pareschi, il colonnello Ciro Fiore e il tenente colonnello Ettore Grimani dell’Aeronautica Militare C.O.A. e Francesco Alberti del Comitato italiano Paraolimpico di Ferrara.
10.a edizione del ‘Galà dello sport’ – Giovedì 24 settembre alle 20.30 al Teatro Nuovo
Il Galà dello Sport del Coni di Ferrara raggiunge quest’anno l’importante traguardo
delle 10 edizioni. Si tratta di un risultato notevole rispetto a manifestazioni che sempre più
sovente nascono senza un progetto di continuità, a testimonianza della fondatezza delle
motivazioni iniziali: il rendere l’assegnazione delle benemerenze sportive a livello locale
qualcosa di nuovo rispetto alla fredda cerimonia riservata a pochi intimi, lontana dal conferire il giusto lustro ai migliori interpreti delle verie discipline, che spesso viene proposta.
Per questo motivo nel 2006 si è pensato di realizzare una serata di spettacolo ed
intrattenimento che potesse rappresentare al meglio il momento ufficiale di consegna delle
prestigiose Benemerenze CONI Nazionali e Regionali al Merito Sportivo, Merito Tecnico e
al Valore Atletico, riuscendo così a trasmetterne agli addetti ai lavori, ai media, alle autorità ed alla cittadinanza, il giusto valore, mettendo sullo stesso piano sport che spesso godono di una diversa visibilità.
Lo Sport Ferrarese trova in questa occasione anche il giusto palcoscenico per premiare le
“Stelle di Casa Nostra”, scelte tra i migliori atleti, dirigenti, tecnici e personalità del mondo
sportivo locale, nonché il prestigioso “Premio Diamante”, conferito a chi ha dedicato la sua
vita all’associazionismo sportivo.
In pieno accordo con lo spirito inclusivo che in questi anni caratterizza l’attività sportiva
in Italia vengono premiate anche le eccellenze legate al mondo paralimpico, in accordo con il
CIP territoriale; inoltre in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale vengono premiati
i migliori atleti partecipanti ai Campionati Sportivi Studenteschi.
Organizzato con professionalità e nel rispetto delle regole che il cerimoniale prevede,
specie quando si coinvolgono le massime autorità, bisogna ricordare che il Galà viene realizzato dai volontari che collaborano con il CONI, che sacrificano il loro tempo per ottenere una manifestazione di massimo livello. Tra questi vale sicuramente la pena ricordare il contributo del Testimonial Group del Coni di Ferrara, progetto voluto dall’Olimpionico Massimo Magnani e che raccoglie quegli sportivi ferraresi che si sono contraddistinti nella loro disciplina per risultati, impegno e serietà della promozione della pratica sportiva. Al momento i membri di questo gruppo sono 20. Meritevole di nota anche la disponibilità di atleti ed associazioni sportive che si prestano per realizzare i momenti di spettacolo con i quali viene completata la serata.
Ogni anno la manifestazione è impreziosita dalla partecipazione di ospiti d’onore di alta caratura, eccellenti rappresentanti del Mondo Sportivo Italiano. Primo tra tutti ci piace ricordare l’indimenticato Pietro Mennea: la “freccia del sud” è stato ospite del Galà 2011 e nelle giornate trascorse a Ferrara è stato protagonista di numerosi incontri con gli studenti e la cittadinanza nei quali ha potuto raccontare la sua straordinaria storia, sicuro spot per promuovere i valori olimpici.

Negli anni passati sul palco del Galà si sono alternati anche i giornalisti Cucci e
Mattioli, i calciatori Tomasi e Pessotto, gli allenatori Del Neri, Bucci e Recalcati… che durante
la giornata hanno avuto anche modo di incontrare le scuole in momenti appositamente
predisposti.
Il Galà è anche l’occasione per ricordare carriere sportive memorabili, con storie
strettamente legate alla Città di personaggi che purtroppo non sono più tra noi. Lo scorso anno è stato dedicato al ricordo di Orlando Polmonari, medaglia olimpica a Roma 1960 nella
ginnastica a squadre mentre quest’anno sarà alla memoria dell’allenatore Gibì Fabbri,
legatissimo alla Città di Ferrara dove ha allenato la S.P.A.L. negli anni del presidente Paolo
Mazza con giocatori come Fabio Capello ed Eddy Reja, ma ricordato soprattutto per aver
lanciato il campionissimo Paolo Rossi.
Quest’anno tra i premiati con le benemerenze nazionali troviamo l’Olimpionico Mirco di
Tora (nuoto), la Campionessa Mondiale Marcella Tonioli (tiro con l’arco) e la “farfalla”
azzurra di ginnastica ritimica Alessia Maurelli.
Tra le “Stelle di Casa Nostra” ci sarà spazio per atleti, dirigenti e tecnici di indiscusso
rilievo tra i quali vale la pena segnalare il premio alla memoria di Giampaolo Lenzi (tra le
innumerevoli cariche ricordiamo dal ’95 al 2001 commissario tecnico della nazionale maschile
di Atletica Leggera) che verrà ricordato dai suoi Olimpionici Laura Fogli e Massimo
Magnani. Come Atleta dell’Anno verrà premiato il neocampione italiano dei pesi welter
Alessandro Caccia. Riconoscimento anche per il settore paralimpico del Canoa Club Ferrara,
associazione che tramite il centro CASP svolge un incredibile attività, tali da rendere la società prima in Italia per risultati conseguiti. Altra premiazione speciale dedicata alla solidarietà sarà conferita all’Aeronautica Militare di Ferrara per l’organizzazione della “Spring Run”, partecipata corsa arrivata ormai alla sua 8^ edizione che ogni anno devolve il proprio ricavato in beneficenza.
Per questi motivi consideriamo la manifestazione un fiore all’occhiello nell’attività di
promozione del nostro ente territoriale, con importanza ormai ampiamente riconosciuta a livello provinciale, testimoniata dall’altissima risposta delle massime autorità sempre presenti in gran numero sul palco del Galà. Gli alti risultati ottenuti dai premiati, l’importanza degli ospiti e la caratura dello spettacolo ci permettono di ambire anche alla partecipazione di rappresentanti illustri delle istituzioni sportive nazionali.

WUNDERKAMMER – Dal 25 al 27 settembre in via Darsena filmati rari e inediti, ospiti e incontri
‘Iperurbs’, il festival video che racconta la trasformazione di Ferrara

Tre giornate per raccontare attraverso filmati rari e inediti la trasformazione urbana e sociale di Ferrara e del suo territorio: il festival Iperurbs inaugura venerdì 25 settembre a Wunderkammer (palazzo Savonuzzi – via Darsena 57). Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’audiovisivo, ma non solo per loro: la rassegna permetterà a tutti di affacciarsi in modo originale sulle tante anime e identità del capoluogo estense. Film, videoclip, cortometraggi, documentari, produzioni indipendenti, lavori poco conosciuti da scoprire o riscoprire: durante le tre giornate del festival verranno proiettati montaggi inediti raccolti in sezioni tematiche, blob che condensano prospettive e storie diverse, raccolte grazie ad un lungo lavoro di ricerca e selezione. Seguiranno incontri di approfondimento, gustosi aperitivi con buffet e ulteriori “chicche” recuperate dagli archivi cittadini.
La prima edizione di Iperurbs svilupperà tre argomenti, uno per ogni giornata di festival.
Il tema di venerdì 25 settembre sarà Paura e Atarassia. Riguarderà le inquietudini dei ferraresi, dalle recenti apprensioni causate dal sisma del 2012 al rischio chimico, al timore atavico della piena del Po e dell’alluvione. Si comincerà alle 18.30 con il montaggio inedito curato da Stefania Andreotti, intitolato “Depressioni: vivere sotto il livello del mare”, introdotto da Giuseppe Scandurra, co-direttore del Laboratorio di studi urbani di Unife, Anna Quarzi, direttrice dell’Istituto di storia contemporanea di Ferrara.
L’approfondimento sarà poi moderato da Michele Fabbri, giornalista e direttore del Master in giornalismo scientifico di Unife. Interverranno l’artista Andrea Amaducci e il presidente dell’associazione Fiumana, Georg Sobbe.
Dopo l’aperitivo, alle 21.30, si potranno vedere alcuni lavori di Alberto Gigante: “La terribile alluvione d’ottobre” (del 2010) e “Die Krise” (2014). Si chiuderà con l’anteprima di “Sabrina”, cortometraggio che il regista ha realizzato nel 2015 assieme agli studenti dell’istituto Città del Ragazzo, vincitore del prestigioso premio Giffoni Experience.
La giornata di sabato 26 settembre sarà dedicata alla coppia Fossi e Fossati, tratterà il rapporto che lega la campagna al capoluogo, la relazione stretta e fitta di nodi che fa dipendere le sorti del Castello dalle sorti della società agricola e viceversa. Si comincerà alle 18.30 con l’introduzione di Roberta Fusari, assessore comunale all’urbanistica, e con il montaggio inedito curato da Giuseppe Di Bernardo: “Into the wild: nella basse selvaggia”. A seguire l’incontro moderato da Romeo Farinella, direttore del Citer, cui parteciperanno Carmen Capatti, il geologo Marco Stefani, l’antropologo francese Thierry Roche. L’aperitivo a base di salama da sugo e purè di patate, preparato dalla Pro Loco di Madonna Boschi, servirà ad anticipare i filmati scelti per la proiezione serale, sempre dalle 21.30: i documentari di Massimo Sani – “Un sublime mappamondo” (1954) e “Incontro sul fiume” (1977) – e “L’isola bianca” di Evelina Dezza e Daniele Donà (2009).
Domenica 27 settembre sarà dedicata al tema Diamanti e Travaglio, doppia metonimia che raccoglie le due anime della proposta culturale ferrarese, che comprende grandi eventi come le mostre organizzate a Palazzo Diamanti ma anche produzioni decisamente più underground, legate a singoli e collettivi che non disdegnano di ambientare le proprie narrazione nella decisamente più popolare piazza Travaglio. Alle 18.30 Alfredo Alietti, co-direttore del Laboratorio di studi urbani di Unife, introdurrà il montaggio inedito di Francesco Mancin: “Culture in piano: istituzioni e indipendenti”. Seguirà il confronto moderato dall’architetto Sergio Fortini, al quale parteciperanno Lola Bonora – critica e curatrice d’arte, che ha saputo portare a Ferrara artisti del calibro di Andy Warhol – e il noto musicista jazz Alfonso Santimone. Dopo l’aperitivo, grazie alla collaborazione avviata con la con la mostra “Video arte a Palazzo Diamanti”, verranno proiettati alcuni filmati realizzati negli Settanta dal Centro Video Arte. Chiuderà la prima edizione di Iperurbs un omaggio alle sale cinematografiche estensi: il documentario “Super cinema Apollo memorial (1920 – 1961)”, svolto da Renzo Ragazzi nel 1995.
Iperurbs è organizzato dal Laboratorio di Studi Urbani di Unife in collaborazione con l’Urban Center del Comune, UniFestival, l’associazione Farmacia delle Immagini e la redazione di Listone Mag. Hanno contribuito alla sua realizzazione tantissimi soggetti, istituzioni e privati che hanno aperto le porte dei loro archivi, cercato negli scatoloni vecchie riprese dimenticate, segnalato piccole e grandi perle dimenticate. Tra questi: l’Istituto di Storia Contemporanea, il Centro Etnografico Ferrarese, il Centro Audiovisivi del Comune, l’Archivio Carlo Magri, il Citer – Laboratorio di progettazione urbana e territoriale.
Per restare aggiornato su Iperurbs segui la pagina Facebook del festival.
Per maggiori info e scaricare il programma completo: iperurbsferrara.org

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 22 settembre 2015
Nel Palazzo Municipale un impianto per l’allertamento in caso di incendio; in via di rinnovo l’affidamento della sorveglianza museale ad associazioni di volontariato

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 22 settembre:
Assessorato ai Lavori Pubblici e Mobilità, Sicurezza Urbana, Protezione civile, assessore Aldo Modonesi:
Nel Palazzo Municipale un impianto per l’allertamento acustico in caso di incendio
Permetterà di garantire la rapida segnalazione di eventuali incendi all’interno del Palazzo Municipale l’impianto di allertamento acustico che sarà installato all’interno dell’edificio sulla base del progetto illustrato stamani, con una informativa alla Giunta, dall’assessore Aldo Modonesi.
L’impianto, che in futuro sarà parte integrante di un più complesso sistema di rilevazione automatica d’incendio, sarà costituito da pulsanti di allarme e targhe ottico-acustiche per consentire un’adeguata organizzazione delle procedure di emergenza.
Il progetto esecutivo, in via di approvazione con determina dirigenziale, prevede una spesa complessiva di 55mila euro ed è stato elaborato dai tecnici comunali in conformità con le norme per la prevenzione degli incendi.
Prosegue la collaborazione con il Coordinamento delle Associazioni di Volontariato di protezione Civile
Sarà confermata anche per i prossimi anni la collaborazione fra i tre Comuni di Ferrara, Masi Torello e Voghiera e il Coordinamento delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Ferrara. Con una nuova convenzione, sarà infatti rinnovato fino alla fine del 2017 l’accordo per lo svolgimento, nei tre territori comunali, delle attività gestite dal Coordinamento in materia di informazione, prevenzione e previsione di protezione civile, oltre che per gli eventuali interventi in caso di emergenza. Tra questi figurano anche la fornitura di soccorso, alloggio e assistenza a persone evacuate o colpite da eventi calamitosi.
A supporto delle proprie attività il Coordinamento riceverà complessivamente dai tre Comuni un contributo di 8mila euro per il 2015 e di 10mila euro annui per il 2016 e il 2017.
Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:
In via di rinnovo gli affidamenti delle attività di sorveglianza museale ad associazioni di volontariato
Saranno individuate tramite selezione le associazioni di volontariato cui affidare, per i prossimi tre anni, le attività di sorveglianza e assistenza al pubblico nei musei, spazi espositivi, biblioteche, archivi e centri di documentazione del Comune di Ferrara, in supporto alle funzioni svolte dal Settore comunale Attività Culturali. Con i nuovi affidamenti, che saranno formalizzati tramite convenzioni, l’Amministrazione comunale intende continuare ad avvalersi, come già fatto negli ultimi anni, della collaborazione di associazioni di volontariato per le attività dei propri spazi espositivi e culturali.
In particolare, tra le attività di supporto figurano la sorveglianza delle sale museali, la distribuzione di materiale informativo e il servizio di guardaroba.
Le nuove convenzioni avranno durata dall’1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2018, con possibilità di rinnovo.
Temporanea trasferta al Conservatorio per l”harmonium’ di palazzo Massari
Sarà temporaneamente messo a disposizione di studenti e insegnanti del Conservatorio di Ferrara l”harmonium’ (strumento musicale simile all’organo) finora conservato nella cappella di Palazzo Massari. Considerata, infatti, la necessità di spostare in altri spazi tutti gli arredi dei Musei di Palazzo Massari per consentire la predisposizione dei cantieri per la messa in sicurezza post sisma, l’Amministrazione comunale ha deciso di trasferire e cedere in uso temporaneo al Conservatorio cittadino lo strumento, ancora regolarmente funzionante.
Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra
Locali comunali a disposizione del Comitato WWF di Ferrara
Resteranno a disposizione del Comitato Wwf di Ferrara per altri due anni i locali comunali di viale Alfonso I d’Este già utilizzati da alcuni anni dall’associazione come propria sede. La concessione prevede un canone annuo di 192 euro.
Assessorato al Decentramento e Sport, assessore Simone Merli:
Sostegno a manifestazioni sportive
E’ di 2.300 euro il contributo comunale destinato all’Uisp provinciale di Ferrara a supporto delle spese sostenute per la realizzazione della manifestazione sportiva “Vivicittà 2015” che si è svolta il 12 aprile scorso nelle vie del centro storico.
Altri mille euro saranno invece erogati alla cooperativa sociale Girogirotondo, a sostegno delle spese per la realizzazione della manifestazione sportiva ‘Leggermente Atletici 2015’ che ha visto lo svolgimento di una prima manche di orienteering il 12 giugno scorso e proseguirà con una seconda manche di nuoto il prossimo 27 settembre.
Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818

ISTITUZIONE SERVIZI EDUCATIVI – Delegazione giapponese in visita alle strutture per l’infanzia
Dal Giappone per conoscere i servizi per bambini e famiglie della nostra città

Una delegazione composta da tredici operatori, tra professori e insegnanti, provenienti da diverse località del Giappone, hanno visitato oggi, martedì 22 settembre, alcuni Servizi dedicati ai bambini e alle famiglie della nostra città. Nella sede del Centro per le famiglie “L’isola del tesoro”, all’interno dell’Acquedotto monumentale, la delegazione è stata accolta da dirigenti, funzionari e educatori dell’Istituzione dei Servizi educativi e per le famiglie e dall’assessora comunale Annalisa Felletti, che hanno illustrato le specificità dei servizi offerti e in particolare dei “Centri Bambini e Genitori”.
Nel pomeriggio il gruppo si è recato nella sede del Centro per le Famiglie di via Darsena per approfondire l’attività di sostegno alle competenze genitoriali nel corso della crescita dei figli, la condivisione delle esperienze tra le famiglie e la corresponsabilizzazione dei genitori nell’educazione e la cura dei bambini, a partire dal periodo della gestazione.
“Siamo venuti a conoscenza dei vostri servizi di alta qualità a livello internazionale e desideravamo da tempo visitarli e incontrarvi per approfondire le modalità operative” ha affermato Rie Yamamoto, professoressa dell’Aichi Prefectural University.
La visita della delegazione giapponese è una conferma di quanto il lavoro più che ventennale di ricerca e di pratiche in ambito educativo sviluppato nella nostra città, abbia varcato i confini nazionali per proporsi a nuovi confronti e contaminazioni positive.

Macfrut forum: grande anteprima internazionale per parlare di innovazione

da: Ufficio Stampa CSO

Si e’ tenuto a Cesena nella rinnovata Sala dei Tre Papi il primo Forum dell’era Macfrut 3.2. Un grande evento internazionale organizzato da Agroter e CSO.
Una occasione unica per affrontare temi di estrema attualita’ volti ad approfondire il ruolo della distribuzione nella ortofrutticoltura del futuro, il ruolo delle tecnologie e della logistica per crescere nel mondo.
Sul palco del Forum si sono avvicendati 26 relatori di cui appena 4 di provenienza italiana, tutti gli altri provenienti da 11 paesi del mondo.
Nel corso della mattinata si e’ affrontato il tema affascinante della riconquista del cliente tra emozione e ragione.
Il Prof. Roberto Della Casa e Daniele Tirelli Presidente di Popai si sono confrontati, incrociando pareri e affermazioni e cercando di trovare come conciliare emozione e ragione nel reparto ortofrutta del futuro per fare aumentare i consumi.
Gli esperti internazionali della vecchia Europa e d’oltreoceano hanno evidenziato che il negozio del futuro si caratterizzerà per il passaggio dal focus sui prodotti a quello sulle categorie, ovvero da un approccio che considera le singole individualità offerte a uno che prende in considerazione la gamma della proposta, che si amplia e si segmenta su elementi più facilmente percepibili dai clienti.
Si passa così dalle fragole ai frutti rossi, per fare un esempio, dalle insalate in busta ai più ampi freschi pronti, dalle noci sgusciate agli snack a base frutta.
Il tutto si articolerà in una ambientazione più chiara, emozionale ma allo stesso tempo razionale, come hanno ricordato i relatori anglosassoni, dove il processo è già in atto, per dare tutte le informazioni che possano far crescere la cultura sui prodotti e quindi i consumi. Le confezioni saranno più mirate, ridotte dove possibile, ma sviluppate ove necessario per garantire qualità e serbevolezza.
Il reparto ortofrutta sarà sempre più strategico nei negozi a libero servizio e ne rappresenterà ancora il biglietto da visita ma ci sarà maggiore attenzione a cercare percorsi razionali che esaltino gli utilizzi e le possibili occasioni di consumo di frutta e verdura. Addirittura, si arriverà a formati distributivi incentrati sull’ortofrutta e sui freschi, come il precursore francese Gran Frais, che sulla superficie di un supermercato medio dedica quasi il 50% dello spazio a frutta e verdura. Insomma, ci attendono tante novità che riportano dal futuribile al possibile lo spazio dell’ortofrutta che Coop ha declinato nel suo negozio del futuro a EXPO e che è stato illustrato nel corso del Forum.
In continuità con quanto discusso nel corso della mattinata, la sessione dedicata alle promozioni sui punti vendita mette a confronto le opinioni e le esperienze di retailers leader in Europa. Tesco, Sainsbury’s e Coop che raccontano di una esigenza generalizzata di far conoscere meglio i prodotti ai consumatori analizzando anche con quali strumenti e modalità l’Italia puo’ diventare protagonista nei reparti ortofrutta.
Ad affiancare le presentazioni della GDO europea si collocano due esempi di successo commerciale come è il caso delle banane fair trade dalla Repubblica Dominicana e il caso del Perù, un paese che si sta affacciando prepotentemente con le sue produzioni sui mercati di tutto il mondo.
A chiudere questa sessione un intervento dedicato all’estetica dei punti vendita con la presentazione di idee innovative per raccontare i prodotti da parte di due architetti e designer del Politecnico di Milano Mario Trimarchi e Frida Doveil.
La terza sessione del Forum ha concentrato l’attenzione sulla grande importanza della filiera ortofrutta per il successo del settore.
L’Italia vanta una posizione di primo piano.
Per l’indotto industriale dell’ortofrutta si parla di tecnologie in grado di cambiare radicalmente le sorti di un comparto frutticolo adeguando offerta con fasce diverse di consumatori come ha evidenziato Angelo Benedetti presidente di Unitec.
Il giornalista Greg Johnson coordinatore della sessione dedicata alla filiera e redattore di “The Packer” dagli USA evidenzia una crescita costante del settore packaging con un forte incremento dell’imballaggio che lascia vedere il prodotto.
Grande rilevanza e’ evidenziata dal Prof. Amar Ramudin sull’importanza della organizzazione logistica, non solo a parole ma con fatti concreti.
Lo stesso concetto rimarcato anche dal Prof. Riccardo Manzini dell’Università di Bologna che ha presentato un innovativo software per calcolare il risparmio ambientale ed economico.
A sottolineare l’importanza ed il ruolo della filiera per il successo produttivo sono intervenuti Filipp Lowette di BFV (Benelux) e Francisco Borras dalla Spagna.
Due esempi virtuosi di aggregazione e organizzazione logistica in grado di determinare il successo globale di un prodotto o di una azienda.
Il primo Forum del nuovo Macfrut ha offerto tanti importanti spunti di crescita centrando senz’ altro due obiettivi prioritari: innovazione e internazionalizzazione.

Presentato lo Sportello anti violenza IRIS

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

“C’è una rete di istituzioni ed associazioni forte e convinta. In tre anni sono stati compiuti tanti passi in avanti a sostegno della cultura di genere, grazie alle iniziative promosse e condivise con le associazioni femminili. Il progetto è ambizioso, ma può produrre ottimi risultati e per il grande supporto ringrazio l’Arma dei Carabinieri. Un ringraziamento va alle associazioni femminili, alla Regione, alla Cooperativa Girogirotondo, al Centro Donna e Giustizia, al 118, al consultorio e all’Informagiovani per la straordinaria collaborazione.” Convinta che il progetto “Penelope: donne che tessono reti” sia partito sotto i migliori auspici, questa mattina l’Assessore alle Pari Opportunità Alice Carli con queste parole ha espresso riconoscenza a tutti gli enti e le associazioni che si sono impegnati per l’apertura di un nuovo sportello sul territorio, denominato “Iris”. La struttura, in collegamento con il “Centro Donna Giustizia” di Ferrara, finalizzata all’ascolto e all’accoglienza di donne che vivono condizioni di grave disagio, perchè vittime della violenza di genere, sarà operativa a Comacchio in Via Spina 34 al mercoledì dalle 14 alle 18.30 e a Codigoro, in Piazza Matteotti, 60 il giovedì dalle 8.30 alle 13. Per appuntamento o informazioni sarà operativo un numero telefonico di riferimento (con trasferimento di chiamata, durante i giorni di chiusura): 345-9689898 e 0532-247440.
Ad introdurre la conferenza stampa di presentazione del progetto è stata questa mattina Patrizia Buzzi, Responsabile del Servizio Pubblica Istruzione e Pari Opportunità, la quale ha specificato che “la Conferenza Territoriale Socio-sanitaria ha individuato tre territori nei quali avviare lo sportello antiviolenza Iris, l’uno a Ferrara, l’altro a Cento ed il terzo che unisce i Comuni di Comacchio e Codigoro. E’ un progetto che prevede azioni di prima accoglienza e di ascolto per le donne vittima di violenza – ha aggiunto Buzzi -, con possibilità di assegnare una dimora protetta e segreta al di fuori del contesto familiare per i casi più difficili.”
Nato da un protocollo di intesa tra Regione Emilia Romagna, Comune di Comacchio, Comune di Codigoro, Centro Donna Giustizia, Cooperativa Sociale Girogirotondo ed Associazioni femminili, che già da qualche anno conducono iniziative volte ad una maggiore diffusione della cultura di genere, il progetto “Penelope” con l’attivazione dello sportello “Iris” è stato ben accolto anche da Carla Carli, Direttore della Cooperativa sociale Girogirotondo. “Ci fa piacere entrare in questo circuto – ha aggiunto Carla Carli -, perchè la nostra è una cooperativa di donne, che da sempre si occupa dei bisogni delle donne. Faremo formazione ed informazione adeguata, con il supporto della nostra consulente, la psicologa Angela Gamberini.” Ines Cavicchioli, dirigente scolastica reggente dell’Istituto comprensivo di Porto Garibaldi ha accolto con favore l’avvio del progetto, sottolineando che “sono previsti la formazione per i docenti ed il coinvolgimento delle famiglie, per una più capillare diffusione della cultura di genere basata sulla prevenzione.” Sono intervenute anche Ornella Farinelli (Udi Spazio Donna di Comacchio), Monica Borghi ed Elisabetta Pavani del Centro Donna Giustizia di Ferrara e l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Codigoro, Graziella Ferretti. Quest’ultima ha rimarcato come “l’Amministrazione Comunale ha colto con grande apertura e concretezza tutti i percorsi di sensibilizzazione dei cittadini. Questo è un progetto importante e lo si vuole portare avanti con l’aiuto della Regione Emilia Romagna. Faremo di tutto per farlo funzionare.” Lo sportello anti-violenza “Iris” assicura massima riservatezza alle donne che ad esso si rivolgeranno per segnalare abusi o soprusi di natura psicologica, fisica, sessuale, economica, inclusi stalking, mobbing o violenza assistita. Il servizio è naturalmente GRATUITO ed è articolato in accoglienza, ascolto telefonico, colloqui individuali, sostegno, sino alla predisposizione di un piano di sicurezza per casi di pericolo grave.

Prima uscita del Ferrara United che domenica 20 Settembre ha preso parte al 32° torneo “Città di Faenza-Memorial Guido Leotta”

da: ferraraunited

Prima uscita del Ferrara United che domenica 20 Settembre ha preso parte al 32° torneo “Città di Faenza-Memorial Guido Leotta”, che si è svolto senza il Romagna che ha dato forfait all’ultimo momento.
Il triangolare, patrocinato dal Comune di Faenza, ha visto protagonista e vincitore il Bologna Handball (squadra di serie di serie A2 inserita nel girone C) che ha battuto sia il Faenza (22-20) che, successivamente, il Ferrara United (26-20). Al secondo posto lo United FERRARA , che si è imposto sull’Handball Faenza con il punteggio di 24-19, squadra questa inserita nello stesso girone dei Ferraresi neoretrocessa dalla A2 e accreditata per la promozione.
Un esordio più che positivo quello dello UNITED, che si è reso subito protagonista con la vittoria contro il Faenza, per poi perdere di misura contro il Bologna Handball; Il commento di Coach Ribaudo: “il nostro scopo era quello di dare continuità al lavoro svolto fino ad ora, abbiamo dato spazio a tutti i giocatori e nella seconda partita siamo riusciti a tenere testa al Bologna (squadra di categoria superiore e con una preparazione iniziata molto prima della nostra) partita tirata, che in diversi frangenti ci ha visti domare i felsinei, anche se poi la freschezza dei bolognesi ha giocato a loro vantaggio; Forse se li avessimo incontrati nella prima partita il risultato sarebbe stato diverso, ma quello visto oggi è un segnale importante delle potenzialità che il gruppo sarà in grado di esprimere durante questo campionato.
Hanno partecipato alle premiazioni l’assessore allo sport del Comune di Faenza Claudia Zivieri, Davide Baldassarri della BCC e Claudio Sintoni, rappresentante cittadino C.O.N.I. Sono stati premiati il portiere Francesco Maranini (Ferrara United ), Dario Chiarini (Handball Faenza) e Giacomo Savini (Bologna Handball),
Venerdì 25 Settembre lo United sarà di nuovo in campo dove farà visita alla Pallamano POVEGLIANO, formazione veronese di serie A2, inserita nel girone B.

Giuseppe Paganelli è il nuovo segretario della Lega Spi-Cgil di Bondeno-Vigarano Mainarda

da: Area Comunicazione Spi-Cgil Ferrara

La Lega Spi-Cgil di Bondeno-Vigarano Mainarda ha un nuovo segretario: è Giuseppe Paganelli,
59 anni, già operaio metalmeccanico dell’azienda Cimi di Casumaro.
Paganelli, eletto all’unanimità dal Comitato direttivo della Lega, prende il posto di Lorena Evangelisti, scomparsa prematuramente nel giugno scorso.

Coldiretti: tutelare il vero made in italy agroalimentare, arriva riforma legislativa contro falso cibo e italian sounding

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

Il fatturato del crimine alimentare a quota 15,4 miliardi. Per Coldiretti l’Italia ha il dovere da fare apripista in Europa e nel mondo con una legislazione più adatta a contrastare le tante forme di malaffare legate all’alimentare.

Il crimine alimentare fattura 15,4 miliardi e investe ambiti complessi e articolati nelle attività di produzione e distribuzione dei cibi con un impatto rilevante sull’economia, sull’ambiente e sulla salute. È quanto emerso al convegno “Essere italiani o sembrare italiani: italian sounding e tutela del made in Italy”, che si è svolto ad Expo nel padiglione Coldiretti e al quale hanno partecipato MauroTonello, presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Gian Carlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio sulla Criminalità nell’Agricoltura e sul Sistema Agroalimentare, nonché presidente della Commissione per l’elaborazione di proposte di intervento sulla riforma dei reati in materia agroalimentare, Marcello Fracanzani docente di Diritto Amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Udine, Pierluigi Di Stefano, giudice di Cassazione. Il dibattito, moderato da Alessandro Ghetti, responsabile ufficio legislativo di Coldiretti Emilia Romagna, ha messo in evidenza che “il settore agroalimentare richiede un sistema di tutele specifico, non limitato ai casi di contraffazione dei marchi o dei segni esteriori che individuano e distinguono il prodotto sul mercato, ma esteso al valore in sé dell’alimento, con il fine di tutelare non solo la lealtà degli scambi commerciali quanto, piuttosto, la libertà di scelta delconsumatore”.
“L’Italia – è stato detto al convegno – deve tutelare i primati internazionali conquistati nella qualità alimentare, dal maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario con 273 prodotti Dop/Igp, di cui 41 nella sola Emilia Romagna, ma anche il primato nella sicurezza alimentare mondiale con la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma pari allo 0,2%, quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%)”. In questo settore – ricorda Coldiretti – l’Italia ha il dovere di svolgere il ruolo di battistrada in Europa per colpire in modo esemplare gli scandali che si ripetono nel tempo, dai polli alla diossina alla carne di cavallo spacciatacome manzo, che possano far crollare la fiducia del pubblico dei consumatori e bloccare il regolare funzionamento del commercio.
Caselli al convegno Coldiretti ha annunciato che la Commissione per la riforma dei reati agroalimentari presenterà proprio ad Expo, il 10 ottobre prossimo, alla presenza del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, una articolata proposta di riforma dei reati nel settore agroalimentare. “Una importante novità – ha detto Caselli – è che si vorrebbe inserire la nuova normativa nel codice penale, un nuovo titolo contro le irregolarità nell’agroalimentare contro la salute e la sicurezza dei cittadini”.
Al convegno – afferma Coldiretti – è stata sottolineata la volontà di procedere ad un aggiornamento delle norme attuali, risalenti agli inizi del 1900, attraverso un’articolata operazione di riordino degli strumenti esistenti e di adeguamento degli stessi ad un contesto caratterizzato da forme diffuse di criminalità organizzata che alterano la leale concorrenza tra le imprese ed espongono a continui pericoli la salute delle persone.

Expo: street food, più di 10mila porzioni di patata di Bologna

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

I BAMBINI SCOPRONO PRODUZIONE DI MIELE ITALIANO CON IL GIOCO DELL’ALVEARE

Più di diecimila porzioni di patate street food di Bologna distribuiti nei primi due giorni di Coldiretti Emilia Romagna ad Expo. Lo comunica la stessa organizzazione che ha portato a Milano un apecar da street food realizzata da Eurochef, ultimo partner acquisito dalla rete no food di Campagna Amica.
Protagonista dello street food – ricorda Coldiretti regionale – è stata la patata di Bologna che nell’arco delle due giornate ha rifocillato i visitatori che hanno gradito lo spuntino facile da consumare anche mentre si fa la fila per l’accesso ai vari padiglioni. La patata di Bologna sarà la protagonista di domani, mercoledì 23 settembre con un apposito convegno moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli, interverranno il presidente di Coldiretti Bologna, Antonio Ferro, l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, il presidente del Consorzio Patata Dop di Bologna, Alberto Zambon, il presidente dell’Associazione Produttori Patate (Assopa, la più grande associazione di patate dell’Emilia Romagna), Piero Emiliani, il rappresentante di U-Series, Massimo Esposito, il Comandante del Corpo forestale dello Stato, regione Emilia Romagna, Giuseppe Giove.
Nei primi due giorni di Expo, gettonatissimo anche il “gioco dell’alveare”, organizzato da Coldiretti Donne Impresa Emilia Romagna, in cui i bambini delle scuole primarie hanno avuto modo di scoprire e recitare la vita delle api e dell’apicoltore in un divertente gioco di ruolo. Sono stati più di 500 i bambini che hanno imitato il lavoro delle api operaie, della regina, dei fuchi e dell’apicoltore. “Quella della didattica – ha detto la delegata regionale e nazionale di Coldiretti Donne Impresa, Lorella Ansaloni – rientra sempre più nel ruolo multifunzionale dell’impresa agricola. In Emilia Romagna sono già in centinaio le fattorie didattiche di Coldiretti e sono in costante crescita, con un ruolo centrale delle donne imprenditrici”.

Expo: in Emilia Romagna tornate le api, nel 2015 cresce produzione miele

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Mentre i bambini giocano a fare le api, i produttori di Coldiretti spiegano come si degusta il miele e insegnano a leggere l’etichetta per non farsi ingannare da falso miele italiano

Nel 2015 sono tornate a volare le api. Dopo biennio nero il nero del miele, 2013 e soprattutto 2014, nel 2015 è tornata ad una produzione sui livelli medi pre-2013-14, attestandosi in Emilia Romagna sulle 2.700 tonnellate. E’ quanto emerso ad Expo, all’incontro promosso da Coldiretti Emilia Romagna su “La grande dolcezza del miele, l’oro di Einstein” dove, nel padiglione Coldiretti, esperti apicoltori hanno illustrato l’importanza delle api e la qualità del miele, mentre all’esterno del padiglione, i bambini delle scuole primarie in visita all’Expo, si divertivano con “il gioco dell’alveare” immedesimandosi nelle vesti dell’apicoltore.
La frase attribuita ad Einstein sulla fine della vita sulla terra nel giro di quattro anni dalla sparizione delle api, ha fatto le prove generali nel 2014 quando le eccessive piogge estive e i venti primaverili ha ostacolato il volo delle api, dimezzata la produzione di miele e messo a repentaglio la stessa sopravvivenza del settore e dell’intera produzione ortofrutticola, legata ovviamente, all’opera dei preziosi insetti. Basti pensare che il ‘servizio’ di impollinazione reso all’agricoltura, fondamentale per la salvaguardia e tutela della biodiversità, è valutato, su base nazionale, da 3,5 a 3 miliardi di euro.
Considerate, a ragione, le vere sentinelle stato di salute del territorio, le api devono fare i conti sempre più frequentemente con i violenti mutamenti climatici che ne frenano l’opera mettendone a rischio la stessa sopravvivenza e con essa quella di un settore che nella sola Emilia-Romagna conta circa 6000 apicoltori, per un totale di più di 108 mila alveari e una produzione media annuale di 2700 tonnellate di miele.
La stagione 2015, grazie ad una primavera favorevole, è tornata sui livelli medi di produzione, soprattutto per il miele Millefiori, anche se la perdurante siccità ha però inciso sulla produzione delle varietà più ricercate.
L’andamento ‘a singhiozzo’ della produzione italiana negli ultimi anni – rileva Coldiretti Emilia Romagna – ha favorito le importazioni di miele, che a livello nazionale, nel 2014, hanno toccato il livello record di 21,2 milioni di chili (+15% sul 2013), con la conseguenza che due vasi di miele su tre sono d’importazione. Il miele viene importato soprattutto da Ungheria (7,6 milioni di chili), Cina (2,6 milioni) Romania (1,8 mln) e Spagna (1,6 mln).
Con la contrazione della produzione nazionale – denuncia Coldiretti Emilia Romagna – “aumenta il rischio di portare in tavola falsi prodotti ‘made in Italy’”. ad Expo, gli apicoltori di Coldiretti, oltre ad illustrare le particolarità produttive e le specificità delle diverse varietà, hanno posto l’accento sull’aspetto della sicurezza alimentare. Gli stessi produttori hanno ‘insegnato’ ai consumatori come ‘leggere’ l’etichetta d’origine al fine di scegliere un vero miele made in Italy e a km zero.
Per acquistare miele italiano è bene verificare sempre l’etichettatura. La parola Italia deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’Unione Europea, l’etichetta – conclude la Coldiretti – deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della CE”; se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della CE”, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della CE”.

Expo: l’agroalimentare dell’Emilia-Romagna si presenta alle delegazioni estere

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Prima regione in Europa per prodotti Dop e Igp, seconda per numero di aziende e quinta per addetti, 20 miliardi il valore complessivo. Caselli: stiamo avviando molte relazioni internazionali

Da un’agricoltura altamente vocata e specializzata un’industria alimentare che vanta grandi marchi di rilevanza mondiale, una forte propensione all’export e prodotti campioni del made in Italy. Il sistema agroalimentare dell’Emilia-Romagna si presenta con le sue eccellenze e i suoi punti di forza a Expo Milano. L’occasione è stata data dal seminario odierno “Agri-food system in Emilia-Romagna region ” cui hanno partecipato i rappresentati di delegazioni di Paesi esteri presenti all’Esposizione universale.
“Al di là della sua rilevanza economica, della sua complessità e ricchezza di articolazioni, l’agroalimentare dell’Emilia-Romagna ha per noi anche una valenza profondamente culturale e identitaria – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli – così come noi pensiamo che la lettura combinata della nostra agricoltura, del paesaggio e del turismo sia una lettura di noi e delle nostre comunità, ma anche una chiave di sviluppo. In questi giorni stiamo avviando molte relazioni internazionali. Vogliamo farlo proponendo un nostro modello che è fatto di cooperazione, qualità dei prodotti e dei modi di produrre. Mettendo a disposizione la nostra attitudine a lavorare insieme e la nostra esperienza”.
I numeri dell’agroalimentare emiliano-romagnolo
Secondo i dati illustrati dal Roberto Fanfani dell’Università di Bologna, l’Emilia-Romagna è una delle regioni leader dell’agroalimentare, con una produzione che vale 20 miliardi di euro, prima in Europa per numero di prodotti Dop e Igp (ben 41), seconda per numero di aziende alimentari (7.676) e quinta per numero di addetti (circa 70 mila persone). Elevata la propensione all’export con valore di 5,5 miliardi di euro, dato questo che rende l’Emilia-Romagna la prima regione italiana per esportazioni agroalimentari con una quota del 16% circa del totale nazionale (media triennio 2012-2014). Nel primo semestre del 2015 l’export agroalimentare e cresciuto del 4,5%, L’apertura verso il resto del mondo dell’agroalimentare regionale è confermata anche dal valore delle importazioni, pari a circa 6,4 miliardi di euro.
L’alimentare emiliano-romagnolo vale il 15% del fatturato totale nazionale e rappresenta il secondo settore manifatturiero regionale. I 70 mila addetti dell’industria alimentare valgono il 18% del totale nazionale.
Considerando anche gli importanti settori collegati, quali quelli della ristorazione, della distribuzione e della produzione di macchinari e attrezzature il totale dei lavoratori impegnati direttamente e indirettamente nel comparto agroalimentare emiliano-romagnolo arriva a oltre 300 mila unità.
Nel 2014 l’export agroalimentare emiliano-romagnolo è cresciuto del 2,6% e gli ordinativi esteri del 2,8%. Per quanto riguarda le esportazioni i principali paesi di sbocco restano quelli europei (Germania con il 28,7% dei prodotti agricoli) e Germania ( 18,5% di quelli alimentari), ma cresce il peso degli Usa, verso i quali esportiamo il 7,2% dei prodotti trasformati.
Rilevante il peso del comparto cooperativo: le 778 cooperative presenti in Emilia-Romagna producono, infatti, il 60% del fatturato complessivo e rappresentano un terzo delle aziende cooperative dell’agroalimentare italiano. L’organizzazione è d’altra parte un altro degli aspetti che più caratterizzano il comparto agroalimentare in Emilia-Romagna, che può contare su 52 Organizzazioni di produttori con migliaia di associati.
L’agricoltura emiliano-romagnola è fortemente identitaria e legata al territorio, con prodotti sia continentali che mediterranei, aperta all’innovazione e alla ricerca. Nel 2014 il valore della produzione agricola dell’Emilia-Romagna è stato di 6,8 miliardi di euro con un valore aggiunto di 3,4 miliardi di euro.
I 41 prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna (record sul totale europeo di 259 ) rappresentano oltre il 40% del valore complessivo nazionale. Sul podio il Parmigiano Reggiano Dop (19% del fatturato complessivo delle Dop e Igp emiliano-romagnole), seguito dal Prosciutto di Parma Dop (11%), dall’Aceto balsamico di Modena Igp (6%) e dalla Mortadella Bologna Igp (4%).
Significativo l’impatto occupazionale che per l’agricoltura significa 65 mila addetti nel 2014 (con un aumento dell’occupazione femminile dell’1,9%).
Il valore della produzione agricola è dovuto per il 53% alle produzioni animali, per il 33% a frutta e ortaggi, per il 13% ai cereali e alle colture industriali.
Tra i “primati” dell’agroalimentare emiliano-romagnolo anche il biologico, che colloca l’Emilia-Romagna al quinto posto in Italia e al primo nel Nord Italia per numero complessivo di imprese: pari a 3.876, un dato in crescita del 2,8%. L’Emilia-Romagna è, invece, prima in Italia se si considerano solo le imprese di trasformazione e vendita di prodotti bio: 867 con un aumento dell’8,6%.
In crescita il settore dell’agriturismo (+2,7 % nel 2014) con oltre 1.100 agriturismi.

logo-regione-emilia-romagna

Piacenza e Parma, il presidente Bonaccini richiede lo stato di emergenza nazionale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Inviata al presidente del Consiglio e alla Protezione civile una prima stima delle spese urgenti che ammonta a 88,7 milioni di euro

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha inviato al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi e al capo dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio una richiesta di dichiarazione di stato di emergenza nazionale per il territorio delle province di Piacenza e Parma, colpite il 13 e 14 settembre scorsi da eccezionali avversità atmosferiche.
La richiesta, formulata d’intesa con i presidenti delle Province e sentiti i Prefetti, riguarda l’assegnazione di adeguati mezzi e poteri straordinari per effettuare con urgenza i necessari interventi e ripristinare le normali condizioni di vita nelle province interessate.
Il presidente Bonaccini ha presentato una prima stima delle spese urgenti – sulla base della ricognizione fatta dall’Agenzia regionale di Protezione civile col supporto degli Enti locali – che ammonta a 88.736.000 euro per la prima assistenza alla popolazione, il ripristino dei servizi essenziali e per interventi di somma urgenza (sulla viabilità e strutture strategiche), nonché per interventi urgenti per il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei fiumi, in particolare in corrispondenza dei centri abitati, dei ponti e delle strade danneggiati.
Riguardo al concorso finanziario urgente della Regione, vanno segnalati inoltre un milione e 500 mila euro per interventi già avviati dai servizi tecnici di bacino e circa un milione di euro di assegnazioni urgenti agli enti locali (nell’ambito dei 5 milioni di euro che la Giunta regionale ha già messo a disposizione dei territori colpiti dall’evento).
Nella lettera di richiesta, Bonaccini ha ripercorso le principali criticità verificatesi durante i giorni più difficili dell’emergenza per la popolazione e le infrastrutture pubbliche e private. Il bilancio accertato è di due vittime e di un disperso. Sono rimaste isolate oltre 80 frazioni a causa dell’interruzione viaria e sono state sfollate oltre 100 persone. Si sono inoltre verificati allagamenti diffusi nei centri urbani dei fondovalle e nella città di Piacenza e, in alcuni casi fra cui i comuni di Farini e Ferriere, alcune abitazioni sono state interamente distrutte mentre risultano fortemente danneggiate la sede del Comune di Farini e la caserma dei Carabinieri. Si è registrata anche una diffusa interruzione dei servizi essenziali (elettricità, gas, acqua: oltre 4000 utenze disalimentate) e ancora in parte in fase di ripristino. Inoltre sono state interrotte strade comunali per oltre 200 km e strade provinciali per circa 340 km.

logo-regione-emilia-romagna

Expo, la giornata finale del “World Food Research and Innovation Forum”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Domani, mercoledì 23 settembre, si conclude la piattaforma internazionale di confronto su alimentazione, ricerca e sicurezza alimentare organizzata dalla Regione Emilia-Romagna nella settimana di protagonismo. Partecipano il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, la presidente di Expo Milano 2015 Spa Diana Bracco e il presidente della Regione Stefano Bonaccini. In scena anche la cultura e il turismo, con la sfilata e le animazioni dei Borghi storici d’eccellenza. Nel pomeriggio la consegna del premio “Bologna Award 2015 – International Sustainability & Food Award”

Si chiude domani mattina il “World Food Research and Innovation Forum”, la piattaforma di confronto su alimentazione, innovazione e sicurezza in campo alimentare voluta dalla Regione Emilia-Romagna per favorire il dialogo internazionale mettendo in rete le esperienze innovative esistenti.
La seconda sessione del Forum, iniziato ieri, prenderà il via alle 10,30 nell’auditorium di Palazzo Italia con gli interventi di Diana Bracco, presidente di Expo 2015 Spa e commissario generale di sezione di Padiglione Italia, e di Luigi Nicolais, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche. Ricerca e politiche per la sostenibilità, sicurezza e qualità in campo agroalimentare sono alcuni temi su cui proseguirà la discussione. L’obiettivo è quello di definire un’agenda comune di azioni e strategie che vadano oltre Expo, visto che il “World Food Research and Innovation Forum” diventerà un appuntamento mondiale biennale.
Saranno il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina a concludere i lavori, ai quali parteciperà anche l’assessore regionale al Coordinamento politiche europee Patrizio Bianchi.
Sarà possibile seguire il Forum in diretta streaming sul sito della Regione Emilia-Romagna e sul sito E-R Expo 2015.
Domani saranno anche premiati i vincitori della prima edizione di “Bologna Award 2015- International Sustainability and Food Award”, il premio per la sostenibilità agroalimentare ideato e promosso da Caab (Centro agroalimentare di Bologna) in sinergia con il Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna. Due i vincitori ex aequo: lo scienziato italiano Salvatore Ceccarelli, che da anni dedica la sua ricerca allo sviluppo delle aree agricole più disagiate nel mondo e ai piccoli agricoltori di Paesi spesso dilaniati dalla guerra; l’organizzazione no profit Northwest Atlantic Marine Alliance, fondata da pescatori della costa del Maine, nel nord est degli Stati Uniti, per promuovere il patrimonio marino come bene comune del pianeta.
A consegnare il premio, nella cerimonia in programma tra le 17 e le 19 nello Spazio Emilia-Romagna, sarà l’assessore regionale al Piano energetico ed Economia verde Palma Costi.
Borghi storici dell’Emilia-Romagna in festa all’Expo
Domani, penultimo giorno di protagonismo dell’Emilia-Romagna ad Expo, torna in scena anche un’altra eccellenza della regione, il turismo. Dalle 10 alle 22, in Piazzetta e sul Cardo nord ovest, si alterneranno quattordici dei più suggestivi borghi storici emiliano-romagnoli, che apriranno le porte ai visitatori con animazioni, spettacoli, enogastronomia, musica dal vivo, mercatini e artigianato. Alle 12 e alle 17 tutti i Borghi sfileranno in parata lungo il Cardo e Decumano.
Il pubblico di Expo potrà così gustarsi un’anteprima di quello che avverrà sabato 3 e domenica 4 ottobre con la manifestazione “Borghi Aperti”, che coinvolgerà 23 Borghi della regione. A presentarla alla stampa sarà alle ore 12 l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini nello Spazio Emilia-Romagna.
Questi i Borghi, con i rispettivi programmi, che animeranno la giornata, organizzata in collaborazione con Anci Emilia-Romagna.
Bagno di Romagna (Fc) racconterà la sua storia con figuranti in costume d’epoca, sbandieratori e musici; Berceto (Pr) porterà ad Expo l’esibizione ed esposizione dell’artista artigiano Pino Carcelli; Bobbio (Pr) terrà un laboratorio di scrittura con tecniche medievali e ricette della tradizione; Brisighella (Fc) rievocherà duelli medievali con armigeri e tamburi di guerra; per Busseto (Pr) si esibiranno gli allievi della Scuola “Do Re Miusic” su arie di Giuseppe Verdi; Castell’Arquato (Pc) offrirà al pubblico dimostrazioni di scherma medievale e saggi di danze d’epoca. E ancora, Castelvetro di Modena metterà in scena un corteo in costume e un banchetto rinascimentali; Fiumalbo (Bo) rievocherà le vicende dei Bianchi e dei Rossi, le due storiche confraternite locali; Gualtieri (Re) ricorderà con performance teatrali il suo celebre concittadino, il pittore Antonio Ligabue. Il borgo di Longiano (Fc) esporrà riproduzioni d’opere d’arte del ‘900 legate al tema di Expo; Sala Baganza (Pr) racconterà le storie di personaggi femminili della Rocca San Vitale e curiosi esperimenti legati alla produzione del vino. Un’esibizione di scherma storica per San Leo (Rn), mentre Verucchio (Rn) ricostruirà, attraverso laboratori archeologici didattici, un banchetto etrusco-villanoviano e Vigarano Mainarda (Fe)metterà in scena balli popolari e di ginnastica ritmica con campionesse nazionali.
Alimentazione e agricoltura, tutti gli appuntamenti
Per chi soffre di allergie e intolleranze alimentari i dubbi e le domande sono all’ordine del giorno e non sempre si trovano risposte semplici e chiare. Consigli utili potranno arrivare dal seminario organizzato dalla Regione “Intolleranze e allergie alimentari: informazioni per i consumatori”, che si svolgerà dalle 11 alle 13,30 nella saletta meeting di Palazzo Italia.
Si parlerà ancora di cibo, ma di cibo che viene dal mare, il 23 settembre alle ore 15,30 (sala convegni Mipaaf) con l’incontro “Distretto della pesca del Nord Adriatico: proposte di sviluppo sostenibile”. Cresce nel mondo la domanda di pesce, ma esiste anche un problema di salvaguardia dell’ecosistema marino e degli stock ittici. L’iniziativa farà il punto sulla pesca nel mare Adriatico tra sostenibilità ambientale, economica e sociale, con un focus sulle prospettive dell’acquacoltura. Interventi di Giulio Malorgio, (Economia agroalimentare, Unibo) e Giuseppe Prioli (biologo marino, Istituto M.a.r.e). Parteciperà l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli.
La giornata di domani propone altri due incontri di interesse agricolo: un seminario sulla “Sicurezza delle trattrici e delle macchine agricole” (ore 15 in saletta meeting di Palazzo Italia, con l’assessore Caselli) e, alle 17 nella stessa sede, uno sul “Risparmio idrico in agricoltura: il progetto Irrinet”. Il primo illustrerà le iniziative realizzate dalla Regione per la protezione degli operatori agricoli nell’uso dei mezzi meccanici, tra cui la definizione di linee guida per l’adeguamento delle trattrici non in regola con le norme di sicurezza antiribaltamento, ma ancora ampliamente utilizzate nelle aziende. Il secondo è incentrato sul progetto che permette agli agricoltori di razionalizzare l’uso dell’acqua a scopo irriguo, con importanti risparmi idrici ed energetici: il modello dell’Emilia-Romagna si candida a fare da guida a livello nazionale.
La malnutrizione è il tema centrale di “Feeding Fair Hacking Malnutrition”, innovativo food hackathon in programma dalle 10 alle 22 presso lo Spazio Cibus è Italia e il Padiglione della biodiversità di BolognaFiere. È organizzato nell’ambito del Food Innovation Program, master di secondo livello promosso dall’Università di Modena e Reggio Emilia, Future Food Institute di Bologna e Institute for the future di Palo Alto.
Il concerto della banda giovanile John Lennon
Anche la giornata di domani si concluderà con un appuntamento musicale. Questa volta il concerto sarà della banda giovanile “John Lennon”, fondata e diretta dal maestro Mirco Besutti. Nata nel 1998 nell’ambito territoriale oggi rappresentato dall’Unione dei Comuni modenesi dell’Area nord, ha all’attivo più di cento concerti tenuti anche all’estero grazie alle esperienze di scambio internazionali. L’esibizione, organizzata in collaborazione con Assonanza-Associazione scuole di musica dell’Emilia-Romagna, si svolgerà dalle 19 alle 20 nel portico di Palazzo Italia.

Per l’Emilia Romagna Expo non finisce e prosegue con il World Food

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Al via oggi a Expo 2015 la prima giornata del World Food Research and Innovation Forum i cui lavori sono stati aperti dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Per due giorni a confronto una trentina di studiosi ed esperti internazionali provenienti da diversi paesi (Italia, Germania, Paesi Bassi, Austria, Canada, Stati Uniti, Nigeria, Caraibi) per proseguire il percorso con cui la Regione Emilia-Romagna si prende carico dell’eredità scientifica dell’Expo sulle sfide mondiali del futuro dell’alimentazione. Una prosecuzione ideale e concreta dell’Esposizione Universale milanese e dei principi sanciti dalla Carta di Milano, un’iniziativa di lunga durata in grado di promuovere il dialogo e la condivisione di ricerche, risultati e saperi sulla sicurezza alimentare e la nutrizione, intesa in termini di safety e security, per favorire l’attuazione di politiche integrate per lo sviluppo e la cooperazione globali e regionali.
Il World Food Innovation and Research Forum riunisce un’ampia gamma di istituzioni, rappresentanti del mondo della ricerca, dell’industria e della società civile con l’intento specifico di collaborare al raggiungimento degli obiettivi comuni di sicurezza alimentare e nutrizionale sostenibile per nutrire il pianeta e al contempo preservare e ripristinare la biodiversità, prestando particolare attenzione al connubio cibo, acqua, energia. L’obiettivo è ritrovarsi per un forum biennale, inframmezzato da un evento strategico negli anni dispari e tutto sarà condiviso attraverso una piattaforma web.
«Qualcuno – afferma Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna – si sarà chiesto perché proprio la nostra regione. In questi anni l’Unione Europea ha finanziato ben 88 progetti per un totale di 26 milioni di euro in ambito agricoltura, pesca, prodotti alimentari e biotecnologie che da soli rappresentano il 17% del totale nazionale. Un contributo fondamentale all’innovazione in questi ambiti è fornito dalla nostra piattaforma agroalimentare della Rete Alta Tecnologia, un insieme di centri di ricerca pubblici e accademici coordinati da Aster, il consorzio della Regione Emilia Romagna per l’innovazione e la ricerca industriale. La piattaforma offre un supporto qualificato per lo sviluppo di nuovi prodotti e processi, la caratterizzazione e la selezione delle materie prime, la progettazione e la validazione di macchine e impianti per la produzione e il confezionamento degli alimenti».
Rendere più sicuri i cibi su larga scala e allungarne la vita allo scaffale, creare varietà colturali più resistenti alle malattie, controllare in tempo e in maniera meno invasiva possibile la qualità degli alimenti, riutilizzare gli scarti dell’industria agroalimentare, puntare a un’agricoltura di precisione e più sostenibile riducendo l’utilizzo delle risorse idriche e dei fertilizzanti. Sono solo alcuni dei progetti concreti e innovativi che riguardano i temi della sicurezza alimentare e ai quali ha partecipato attivamente la Regione Emilia-Romagna.

“L’EuropAFerrara” dal 25 al 27 settembre in zona Acquedotto/Stadio a Ferrara, promosso da Ascom e Fiva

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Oltre 130 banchi di ambulanti dal Vecchio continente e non solo: si ripete l’esperienza di colori, sapori ed opportunità de “L’EuropAFerrara – Mercato Europeo del Commercio Ambulante (dal 25 al 27 settembre dalle ore 9,30 alle 01,30) promossa da Ascom Confcommercio in sinergia con la Federazione Italiana Venditori Ambulanti (Fiva): la manifestazione, un format nazionale nato nel 2001, è itinerante fra le più belle location nazionali ed approda a Ferrara per la sua V edizione nella nuova collocazione della zona Acquedotto/Stadio (via Poledrelli, piazza XXIV Maggio, piazzale G.Bruno e corso Vittorio Veneto) lasciando dopo quattro edizioni la piazza Ariostea. “La scelta – ricorda Davide Urban, direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara – di spostarci nella zona Acquedotto è frutto di una nostra logica che valorizza un’ampia porzione del centro della città con una politica di eventi in grado di coniugare turismo, enogastronomia cultura. Così come fatto recentemente per Piazza della Repubblica con il progetto piazza del Gusto o come presto faremo anche su altre vie sostenendo le idee e le proposte degli operatori. Senza contare che questa nuova collocazione ci permette di lavorare in un contesto cittadino più ampio che permette alla manifestazione di crescere in sicurezza di realizzazione. Ricordo peraltro che l’EuropAFerrara è come tutti gli eventi Ascom certificata come evento sostenibile (ISO 20121)”.
Soddisfatto Alessandro Ceragioli presidente provinciale di Fiva: “Siamo orgogliosi di promuovere come Fiva e ospitare una manifestazione di caratura nazionale qui in città che anno dopo anno si è affermata come uno degli appuntamenti assolutamente da non perdere a Ferrara e che vede crescere le presenze di operatori locali”
Evento dal respiro internazionale ma con un tocco ferrarese sono infatti otto i banchi ferraresi presenti
Ceragioli Alessandro (specialità del mare), la piadina romagnola di Celli Anna, il Clandestino (pub & birreria ), Bal Fatt (specialità gastronomiche), Balloon Art – Hakuna Matata (palloncini ed articoli per bambini), Da Ronche Eva (zucchero filato) e La Cibo (panzerotti e specialità gastronomiche), a cui si unisce lo stand gastronomico della contrada San Giacomo rappresentato in conferenza dal presidente Stefano di Brindisi, il cui personale volontario darà anche un contributo logistico ed organizzativo alla manifestazione, entrata stabilmente nel carnet degli eventi più caratteristici di Ferrara. L’EuropAFerrara permetterà nuovamente di assaporare, gustare, ritrovare le specialità enogastronomiche e trovare l’oggettistica qualificata e più speciale dal Vecchio al Nuovo Continente: dall’Austria al Brasile passando per Argentina, Messico, India, Egitto e poi ancora Francia, Inghilterra, Germania, Olanda, Ungheria, Finlandia….per la gioia di grandi e piccini, in una vera e propria festa che piace alle famiglie in particolare: dunque dalle golosità delle regioni italiane, ai salumi ed alle birre austriache, dai biscotti bretoni, dalla paella valenciana e catalana all’ universo di birre bavaresi, tedesche, ceche alle mitiche guinness. E ci sarà spazio all’oggettistica con la porcellana inglese, l’artigianato in legno, le composizioni floreali, l’alta bigiotteria, la lavanda e tanto altro ancora.
L’evento ha come sponsor il prestigioso gruppo bancario Unicredit rappresentato in conferenza da Luciano Resciniti e Giovanni Bottega ed avrà un suo stand in funzione nei giorni dell’evento: “Vogliamo essere sempre più banca del territorio e nel territorio” ha detto Resciniti.
Doppio il patrocinio: sia della Camera di Commercio – presente con Andrea Migliari – e sia del Comune di Ferrara che sostiene con convinzione la manifestazione: “Il mercato Europeo anche nel 2015 – commenta il vicesindaco Massimo Maisto a nome dell’intera Giunta Comunale- fa tappa nella nostra città, una tappa fortemente voluta anche dagli stessi operatori viste le affluenze eccezionali di pubblico registrate durante le precedenti edizioni. Pressoché in ogni weekend, Ferrara presenta alla propria cittadinanza, ai turisti ed escursionisti, attività di richiamo, per tutti i gusti e per tutte l’eta’, dimostrando che la creatività e l’intraprendenza non ci fa difetto . L’ Amministrazione collabora e stimola l’iniziativa dei privati, fattore sempre più determinante nel futuro degli eventi cittadini. Un grazie ad Ascom per aver creduto al progetto Mercato Europeo fin dal primo anno. Un ringraziamento anche per aver accolto benevolmente l’invito del Comune stabilendo come nuova location il quartiere Giardino, una parte della città che si vuole rivitalizzare cogliendo ogni opportunità: sarà questo un bel momento di spettacolo e socialità.
A rinforzare sempre più l’alleanza tra il mondo del commercio e del sport era presente il presidente della SPAL Walter Mattioli: “In città si respira un’aria positiva e di fiducia verso la nostra squadra di calcio. Non potevamo non essere presenti a questa bella manifestazione di Ascom con una nostra postazione con la quale intendiamo promozionare i valori della nostra società sportiva – e conclude con un – Forza SPAL”.

Expo: italian sounding arriva riforma legge per tutela del made in italy

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

15,4 MILIARDI IL FATTURATO DEL CRIMINE ALIMENTARE DEL FALSO CIBO

Il crimine alimentare fattura 15,4 miliardi e investe ambiti complessi e articolati nelle attività di produzione e distribuzione dei cibi con un impatto rilevante sull’economia, sull’ambiente e sulla salute. È quanto emerso al convegno “Essere italiani o sembrare italiani: italian sounding e tutela del made in Italy”, che si è svolto ad Expo nel padiglione Coldiretti e al quale hanno partecipato Mauro Tonello, presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Gian Carlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio sulla Criminalità nell’Agricoltura e sul Sistema Agroalimentare, nonché presidente della Commissione per l’elaborazione di proposte di intervento sulla riforma dei reati in materia agroalimentare, Marcello Fracanzani docente di Diritto Amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Udine, Pierluigi Di Stefano, giudice di Cassazione. Il dibattito, moderato da Alessandro Ghetti, responsabile ufficio legislativo di Coldiretti Emilia Romagna, ha messo in evidenza che “il settore agroalimentare richiede un sistema di tutele specifico, non limitato ai casi di contraffazione dei marchi o dei segni esteriori che individuano e distinguono il prodotto sul mercato, ma esteso al valore in sé dell’alimento, con il fine di tutelare non solo la lealtà degli scambi commerciali quanto, piuttosto, la libertà di scelta del consumatore”.
“L’Italia – è stato detto al convegno – deve tutelare i primati internazionali conquistati nella qualità alimentare, dal maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario con 273 prodotti Dop/Igp, di cui 41 nella sola Emilia Romagna, ma anche il primato nella sicurezza alimentare mondiale con la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma pari allo 0,2%, quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%)”. In questo settore – ricorda Coldiretti – l’Italia ha il dovere di svolgere il ruolo di battistrada in Europa per colpire in modo esemplare gli scandali che si ripetono nel tempo, dai polli alla diossina alla carne di cavallo spacciata come manzo, che possano far crollare la fiducia del pubblico dei consumatori e bloccare il regolare funzionamento del commercio.
Caselli al convegno Coldiretti ha annunciato che la Commissione per la riforma dei reati agroalimentari presenterà proprio ad Expo, il 10 ottobre prossimo, alla presenza del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, una articolata proposta di riforma dei reati nel settore agroalimentare. “Una importante novità – ha detto Caselli – è che si vorrebbe inserire la nuova normativa nel codice penale, un nuovo titolo contro le irregolarità nell’agroalimentare contro la salute e la sicurezza dei cittadini”.
Al convegno – afferma Coldiretti – è stata sottolineata la volontà di procedere ad un aggiornamento delle norme attuali, risalenti agli inizi del 1900, attraverso un’articolata operazione di riordino degli strumenti esistenti e di adeguamento degli stessi ad un contesto caratterizzato da forme diffuse di criminalità organizzata che alterano la leale concorrenza tra le imprese ed espongono a continui pericoli la salute delle persone.

Iperurbs: il festival video che racconta la trasformazione di Ferrara

da: organizzatori

– Dal 25 al 27 settembre a Wunderkammer filmati rari e inediti, ospiti e incontri –

Tre giornate per raccontare attraverso filmati rari e inediti la trasformazione urbana e sociale di Ferrara e del suo territorio: il festival Iperurbs inaugura venerdì 25 settembre a Wunderkammer. Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’audiovisivo, ma non solo per loro: la rassegna permetterà a tutti di affacciarsi in modo originale sulle tante anime e identità del capoluogo estense. Film, videoclip, cortometraggi, documentari, produzioni indipendenti, lavori poco conosciuti da scoprire o riscoprire: durante le tre giornate del festival verranno proiettati montaggi inediti raccolti in sezioni tematiche, blob che condensano prospettive e storie diverse, raccolte grazie ad un lungo lavoro di ricerca e selezione. Seguiranno incontri di approfondimento, gustosi aperitivi con buffet e ulteriori “chicche” recuperate dagli archivi cittadini.
La prima edizione di Iperurbs svilupperà tre argomenti, uno per ogni giornata di festival.
Il tema di venerdì 25 settembre sarà Paura e Atarassia. Riguarderà le inquietudini dei ferraresi, dalle recenti apprensioni causate dal sisma del 2012 al rischio chimico, al timore atavico della piena del Po e dell’alluvione. Si comincerà alle 18.30 con il montaggio inedito curato da Stefania Andreotti, intitolato “Depressioni: vivere sotto il livello del mare”, introdotto da Giuseppe Scandurra, co-direttore del Laboratorio di studi urbani di Unife, Anna Quarzi, direttrice dell’Istituto di storia contemporanea di Ferrara.
L’approfondimento sarà poi moderato da Michele Fabbri, giornalista e direttore del Master in giornalismo scientifico di Unife. Interverranno l’artista Andrea Amaducci e il presidente dell’associazione Fiumana, Georg Sobbe.
Dopo l’aperitivo, alle 21.30, si potranno vedere alcuni lavori di Alberto Gigante: “La terribile alluvione d’ottobre” (del 2010) e “Die Krise” (2014). Si chiuderà con l’anteprima di “Sabrina”, cortometraggio che il regista ha realizzato nel 2015 assieme agli studenti dell’istituto Città del Ragazzo, vincitore del prestigioso premio Giffoni Experience.
La giornata di sabato 26 sarà dedicata alla coppia Fossi e Fossati, tratterà il rapporto che lega la campagna al capoluogo, la relazione stretta e fitta di nodi che fa dipendere le sorti del Castello dalle sorti della società agricola e viceversa. Si comincerà alle 18.30 con l’introduzione di Roberta Fusari, assessore comunale all’urbanistica, e con il montaggio inedito curato da Giuseppe Di Bernardo: “Into the wild: nella basse selvaggia”. A seguire l’incontro moderato da Romeo Farinella, direttore del Citer, cui parteciperanno Carmen Capatti, il geologo Marco Stefani, l’antropologo francese Thierry Roche. L’aperitivo a base di salama da sugo e purè di patate, preparato dalla Pro Loco di Madonna Boschi, servirà ad anticipare i filmati scelti per la proiezione serale, sempre dalle 21.30: i documentari di Massimo Sani – “Un sublime mappamondo” (1954) e “Incontro sul fiume” (1977) – e “L’isola bianca” di Evelina Dezza e Daniele Donà (2009).
Domenica 27 sarà dedicata al tema Diamanti e Travaglio, doppia metonimia che raccoglie le due anime della proposta culturale ferrarese, che comprende grandi eventi come le mostre organizzate a Palazzo Diamanti ma anche produzioni decisamente più underground, legate a singoli e collettivi che non disdegnano di ambientare le proprie narrazione nella decisamente più popolare piazza Travaglio. Alle 18.30 Alfredo Alietti, co-direttore del Laboratorio di studi urbani di Unife, introdurrà il montaggio inedito di Francesco Mancin: “Culture in piano: istituzioni e indipendenti”. Seguirà il confronto moderato dall’architetto Sergio Fortini, al quale parteciperanno Lola Bonora – critica e curatrice d’arte, che ha saputo portare a Ferrara artisti del calibro di Andy Warhol – e il noto musicista jazz Alfonso Santimone. Dopo l’aperitivo, grazie alla collaborazione avviata con la con la mostra “Video arte a Palazzo Diamanti”, verranno proiettati alcuni filmati realizzati negli Settanta dal Centro Video Arte. Chiuderà la prima edizione di Iperurbs un omaggio alle sale cinematografiche estensi: il documentario “Super cinema Apollo memorial (1920 – 1961)”, svolto da Renzo Ragazzi nel 1995.
Iperurbs è organizzato dal Laboratorio di Studi Urbani di Unife in collaborazione con l’Urban Center del Comune, UniFestival, l’associazione Farmacia delle Immagini e la redazione di Listone Mag. Hanno contribuito alla sua realizzazione tantissimi soggetti, istituzioni e privati che hanno aperto le porte dei loro archivi, cercato negli scatoloni vecchie riprese dimenticate, segnalato piccole e grandi perle dimenticate. Tra questi: l’Istituto di Storia Contemporanea, il Centro Etnografico Ferrarese, il Centro Audiovisivi del Comune, l’Archivio Carlo Magri, il Citer – Laboratorio di progettazione urbana e territoriale.
Per restare aggiornato su Iperurbs segui la pagina Facebook del festival.
Per maggiori info e scaricare il programma completo: iperurbsferrara.org

Incontro mentori Cna con aspiranti imprenditori

da: ufficio stampa Cna Ferrara

Interessante incontro di CNA Iniziativa Impresa ed Ecipar tra imprenditori mentori e una ventina di giovani che stanno pensando di avviare una propria attività.
L’impresa raccontata dagli imprenditori ai giovani che vogliono mettersi alla prova.

Non si diventa imprenditori tanto per provare. Il primo requisito è crederci, di lì parte tutto. Lo hanno raccontato, con semplicità e immediatezza, a 22 aspiranti imprenditori, per la gran parte giovani diplomati e laureati, tre “mentori” della scuola degli imprenditori Cna, Iniziativa Impresa all’incontro che si è tenuto presso la sede di Ecipar Cna dal titolo “Ma chi me lo fa fare?”. Alla domanda hanno cercato di dare le loro personali risposte Riccardo Roccati, titolare di una impresa ferrarese di costruzioni, Emanuele Borasio imprenditore del settore hi tech che opera nell’ambito delle tecnologie riferite alla “realtà aumentata” e Giulia Bratti, una impresa di grafica e comunicazione. Tre storie diverse, ma con molti aspetti comuni, a conferma che la cultura imprenditoriale è un fattore non irrilevante per il successo di un’azienda, che non solo si può maturare attraverso l’esperienza “sul campo”, ma è trasmissibile e anzi, come ha osservato un giovane studente in giurisprudenza nel proprio intervento, è utile e importante per chi vuole avviare una propria attività oggi.
Spunti di riflessione ne sono venuti in abbondanza dai mentori, soprattutto evidenziando che fare impresa non è certo una passeggiata, ma vale comunque la pena di tanti sforzi. La prima molla è credere nella propria idea – ha spiegato Roccati, che ha iniziato la propria esperienza in un’azienda fondata dal padre –rimboccandosi le maniche e puntando alla qualità del proprio lavoro: “perché il lavoro fatto bene è la prima condizione per conquistare la fiducia dei clienti”. Un percorso di piccoli passi, fatto anche di confronto all’interno dell’impresa, nella quale i conflitti generazionali possono essere un fattore positivo per la sua crescita. Ma anche di relazioni strategiche, di riferimenti, perché ogni imprenditore non sia solo, ma possa contare su una rete essenziale per affermare l’impresa sul mercato.
Altra l’esperienza di Borasio che, dal mondo della ricerca universitaria, ha creato una attività, nella quale il cambiamento e le forti antenne sui fabbisogni del mercato costituiscono una costante imprescindibile, con l’obiettivo di far incontrare le tecnologie più innovative con interessi presenti in diversi segmenti di consumatori e del mondo produttivo. E, infine, l’importanza di farsi conoscere e dare visibilità alla propria impresa, fattore decisivo per emergere in un mercato complesso, ma nel quale non mancano certo gli strumenti di comunicazione, come ad esempio o social network che, tuttavia, bisogna saper utilizzare in modo appropriato, mettendo a fuoco obiettivi e strategie precise, come ha ricordato Giulia Bratti.
Non tanto di finanziamenti, business plan e documenti di avvio attività si è parlato nell’incontro, ma piuttosto di motivazioni e requisiti alla base del fare impresa, ha sottolineato Diego Benatti, responsabile di Cna Iniziativa Impresa: Ma anche della possibilità di poter contare sul sostegno di una rete di imprenditori di grande esperienza e capacità competitiva, in grado di fare da mentori in un mercato di grande complessità, nel quale tuttavia esistono spazi, per chi li sa vedere e vuole seriamente mettersi alla prova.

Mercoledì 23 settembre 2015, ad Expo arrivano la tecnologia salva patate italiane e i trattori satellitari

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

INNOVAZIONE AD EXPO: DUE CONVEGNI SULLE TECNOLOGIE IN DIFESA DELL’ORIGINE E DELL’AMBIENTE
Expo 2015 – padiglione Coldiretti, inizio cardo sud

Un pieno di innovazioni al padiglione Coldiretti (inizio cardo sud) di Expo. Domani, 23 settembre, alle ore 9,45, Coldiretti Emilia Romagna e Associazione produttori patate, al convegno sulla Patata Dop di Bologna presenteranno una innovativa tecnologia; che ha origine negli ambienti degli agenti segreti, in grado di riconoscere l’esatto luogo di produzione delle patate. Mai più quindi vicende come il patatagate dell’anno scorso quando patate francesi venivano spacciate per italiane. Al convegno, moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli, interverranno il presidente di Coldiretti Bologna, Antonio Ferro, l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, il presidente del Consorzio Patata Dop di Bologna, Alberto Zambon, il presidente dell’Associazione Produttori Patate (Assopa, la più grande associazione di patate dell’Emilia Romagna), Piero Emiliani, il rappresentante di U-Series, Massimo Esposito, il Comandante del Corpo forestale dello Stato, regione Emilia Romagna, Giuseppe Giove.
L’innovazione tecnologica proseguirà alle 18.00 con “Orizzonte Terra: economia, produttività e sostenibilità in agricoltura”, un convegno organizzato da Coldiretti in collaborazione con il Consorzio Agrario Terrepadane, in cui “scenderanno in campo” i satelliti per coltivare la terra.
Nell’arco della giornata si svolgeranno laboratori di “mani in pasta” per fare la sfoglia bolognese e i pisarei e fasò piacentini, la pigiatura dell’uva come si faceva una volta (con i piedi), la mostra di disegni con colori a base di pomodoro e “Il gioco dell’alveare” dedicato ai bambini delle scuole primarie che potranno scoprire e recitare la vita delle api e dell’apicoltore. Colonna sonora sarà il gruppo musicale Ocarina Ensemble di Budrio (Bologna).da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Ferrara baseball, terzo posto (con rimpianto) alle finali lab

da: Ferrara Baseball

La squadra estense crolla con Badia Polesine, poi si arrende a Padova . Il podio resta un risultato storico, ma la finale era ad un passo… Squarzanti : « Il nostro progetto va avanti »

La Lega Amatoriale Baseball 2015 si è conclusa domenica 20 settembre, nell’ospitale cornice dello stadio di Conegliano, confermando campione il Padova 88 e incoronando al secondo posto i sorprendenti Drunkballs di Badia Polesine. Arriva dunque il bis della corazzata patavina, in testa ai pronostici dall’inizio di un campionato vissuto da protagonisti indiscussi (battuti appena tre volte tra regular season, playoff ed esibizioni amichevoli); ricco di implicazioni – sportive ed emotive – il successo dei polesani, così fortemente legati al proprio sogno da renderlo possibile passando in pochi mesi dagli ultimi posti in classifica alla finale contro i primi della classe : un argento, quello dei Drunkballs, che viste le differenze di pesi e misure vale l’oro e, anche dopo una finale a senso unico, un meritato applauso.
Si iscrive all’albo d’oro della competizione anche il Ferrara Baseball, che a queste finali era entrato da testa di serie eliminando Mirano e Venezia ; ma che all’ultimo ballo, dopo tante aspettative si azzoppa malamente, finendo a fare tappezzeria mentre gli altri giganteggiano. Sembrava pronta, l’armata del Duca, ad un giorno di festa senza precedenti : e la festa sembrava iniziata, alla fine del secondo inning di semifinale contro Badia, quando i ragazzi del Castello veleggiavano tranquilli sui 6-1. La difesa mostrava i denti, l’attacco sembrava lucido e convinto, e la finale – obiettivo nuovo, inconfessato, ma tanto vicino che si poteva accarezzarlo – sembrava ad un passo. Poi l’inesorabile tracollo, ancora una volta, in una riedizione dei peggiori incubi di un passato mai sepolto nè esorcizzato: in una giornata caratterizzata anche dalla scarsa incisività sul monte dei propri pitchers titolari (troppe altre volte eroi di giornata, non è mica sempre Natale) gli estensi finiscono per impiccarsi lentamente ai propri stessi, soliti errori: in due inning arriva il parziale avversario di 6-0, mortifero, e brava Badia a crederci e cercarlo, ma di là si spremono vaccate degne dei film di Ridolini ; lanci da un metro sparacchiati in aria, assurde assistenze casa-seconda con l’uomo in terza, controlli rivedibili balbettati in diamante, corridori lenti o distratti piccionati sulle basi. L’effimero pareggio estense (su bella corsa di Rotondo) regala l’illusione dell’extra-inning, ma Ferrara non segna più, lasciando al piatto i suoi uomini statisticamente più tosti, mentre di là fanno il pieno : finisce12-7 per Badia, e un Duca ridotto in miseria si trova costretto a sperare nel ripescaggio, ovvero un’improbabile vittoria proprio su Padova. Impresa ostica da subito, perché la banda del Motovelodromo ritorna in campo ormai stravolta, prosciugata, completamente priva di energie fisiche e mentali, praticamente cedendo le armi dall’inizio ai temuti avversari, troppo stanca per proseguire il proprio cammino. Date le premesse non finisce neanche troppo male : 13-2 per i biancoblu, contenuti come si può dalle poche riserve di ossigeno e idee estensi, su tutti le prestazioni dei generosi Gentili e P. Tura, quest’ultimo curiosamente all’esordio stagionale proprio come closer del match.
La misura di un bicchiere, si sa, sta nell’interpretazione del bevitore, e lo stesso dicasi per la qualità del suo contenuto. Per alcuni, mentre gli altri alzano calici di prosecco, il risultato di ieri resta una brocca d’acqua di pompa. Di diverso avviso il Presidente Bibi Squarzanti , secondo cui « Il progetto Baseball Ferrara va avanti. Oggi abbiamo colto comunque un bel risultato : nel primo anno di attività, la nostra associazione ha raccolto piazzamenti sia tra le giovanili che con la squadra adulti» ; dello stesso avviso il tesoriere Tura, secondo cui « Se l’obiettivo iniziale era migliorare il piazzamento dello scorso campionato, allora missione compiuta ». Un finale che deve per lo meno rappresentare un punto di partenza per il prossimo futuro, per una Società che quest’anno ha vissuto importanti cambiamenti ed ha cercato di progredire come struttura e progetti, e che confida nel prosieguo del buon rapporto con le Istituzioni perchè questi prendano corpo. In un futuro, comunque, da costruire con attenzione.

Differenziare serve: sale al 94,3% il recupero dei rifiuti raccolti da Hera

da: ufficio stampa Hera

On line la sesta edizione del report “Sulle tracce dei rifiuti”: dati e mappe per scoprire dove va a finire la raccolta differenziata, già arrivata a quota 55,5% a Ferrara, che alimenta l’economia circolare del recupero e dà lavoro a 17.000 dipendenti in 188 impianti

La sfida dell’economia circolare: così si controlla la filiera del riciclo
Tracciare la filiera del riciclo, dare garanzie sull’effettivo recupero della raccolta differenziata, rendere chiaro il processo che si attiva grazie allo sforzo dei cittadini e il contributo dell’azienda.
Sono questi gli obiettivi di “Sulle tracce dei rifiuti”, il report, giunto alla sesta edizione, con cui il Gruppo Hera illustra ogni anno i dati sull’effettivo avvio a recupero dei rifiuti raccolti in modo differenziato.
Uno sforzo di trasparenza per mettere in luce il forte impegno dell’azienda sul fronte della sostenibilità, che si snoda durante tutto il processo di gestione dei rifiuti, dalla raccolta fino al recupero finale: una filiera chiave della cosiddetta economia circolare e della green economy.
Il recupero della raccolta differenziata sale a quota 94,3%
I dati contenuti in “Sulle tracce dei rifiuti”, anche quest’anno verificati dall’ente di certificazione indipendente DNV-GL, danno conto dei risultati raggiunti in Emilia-Romagna, Marche e nel Nord Est, che parlano chiaro: nel 2014 è stato recuperato il 94,3% di verde, organico, carta, plastica, vetro, legno, metallo e ferro, in crescita rispetto al 93,8% dell’anno precedente.
In media, dunque, la quantità di rifiuti scartata dagli impianti nel processo di recupero (perché, ad esempio, non idonea a essere riciclata o inquinata da corpi estranei) è complessivamente di appena il 5,7%.
Quasi 200 le aziende della green economy coinvolte, che danno lavoro a 17.000 persone
Nel report sono riportate 8 mappe, una per ciascun materiale raccolto, che permettono di scoprire quali e dove sono i principali impianti che si occupano del recupero finale dei rifiuti. In totale gli impianti coinvolti sono ben 188, di cui 6 in provincia di Ferrara, gestiti da 167 aziende, 46 delle quali con sede nel territorio servito dal Gruppo Hera.
I 188 impianti, con un fatturato totale di circa 10 miliardi di euro, occupano complessivamente 17.000 persone. Dati che evidenziano un elevato grado di avanzamento nella transizione da una economia lineare, in cui i prodotti sono destinati a diventare rifiuti e a finire in discarica, a un’economia con più recupero, per questo detta “circolare”.
Queste attività si accompagnano alle altre iniziative del Gruppo che promuovono il riuso di prodotti, quali “FarmacoAmico” e “CiboAmico”, che nel 2014 hanno interessato beni per un valore complessivo di circa 380.000 euro, e “Cambia il finale”, che ha consentito di recuperare e riutilizzare oltre 450 tonnellate di ingombranti.
Del ferro non si butta via niente, del verde e del legno quasi nulla
Dall’analisi dei dati, al primo posto per percentuale di recupero si colloca il ferro: se ne raccolgono 2,5 kg per abitante e il 99,1% viene reimmesso sul mercato o trasformato per il riuso nelle industrie metallurgiche o nelle acciaierie. Anche del verde si recupera tantissimo: nel 2014 nel territorio gestito da Hera il 99% di sfalci e potature (69,2 i kg procapite raccolti) hanno trovato nuova vita negli impianti di compostaggio producendo fertilizzanti e terricci o, in misura minore, negli impianti a biomasse ricavandone energia rinnovabile. Dei 18,5 kg di legno per abitante raccolti, ne è stato recuperato il 98,1% per la produzione di pannelli, cippato o pellet. La plastica, in particolare, viene recuperata all’80,7% (24,8 kg per abitante raccolti) mentre la carta al 96,4% (60 kg raccolti per abitante). L’organico si attesta al 91,1% (con 53,4 kg annuali per abitante raccolti), il vetro al 93,7% (31,7 i kg procapite raccolti). Infine, i metalli contenuti negli imballaggi in alluminio, acciaio e banda stagnata, al 92,9%.
Raccolta differenziata del Gruppo al 56% nei primi 8 mesi del 2015, a quota 55,5% a Ferrara
Il miglioramento della percentuale di rifiuti recuperati è legata anche ai buoni progressi della raccolta differenziata: nelle province dell’Emilia-Romagna servite da Hera il dato ha già raggiunto nei primi 8 mesi del 2015 il 56% (14 punti percentuali sopra la media nazionale del 42,3%), grazie ai molteplici progetti attivati nei diversi territori. A Ferrara ad agosto 2015 la raccolta differenziata è arrivata al 55,5%.
Più qualità, meno costi: grazie alla differenziata si risparmiano fino a 25 euro all’anno
Lo scorso anno nel territorio servito da Hera la spesa media per il servizio di igiene urbana di una famiglia media di 3 persone in una casa di 80 mq è stata di 238 euro. Grazie a una raccolta differenziata di qualità è stato stimato per il 2014 un risparmio di circa 25 euro per famiglia, pari al 10,5% della bolletta. La legge prevede, infatti, che dai costi del servizio di raccolta differenziata, che vanno a comporre le tariffe, vengano detratti sia i contributi che gestori e Comuni ricevono dal Conai (Consorzio nazionale imballaggi) sia i ricavi derivanti dalla vendita del materiale. Il Conai, che non ha fini di lucro e si occupa di avviare a effettivo recupero i rifiuti di imballaggio, si finanzia tramite i contributi delle aziende che producono imballaggi e la vendita dei materiali raccolti. In questo modo può riconoscere dei contributi economici a Comuni e gestori, utili a sostenere la raccolta differenziata. Nel 2014 i ricavi ottenuti dal Conai e dalla vendita dei materiali sono stati pari 27,8 milioni di euro, che hanno coperto il 27% dei costi dei servizi per la raccolta differenziata. Separare bene i rifiuti, quindi, fa bene all’ambiente e anche al portafoglio.
Tutti i dati sono disponibili on line nella sezione interattiva e navigabile all’indirizzo www.gruppohera.it/sulletraccedeirifiuti.
Il report cartaceo sarà in distribuzione nei prossimi giorni anche presso le stazioni ecologiche, gli urp dei comuni più grandi e i principali sportelli clienti del Gruppo.
Venier: “Ancora un passo nella crescita del recupero, che vede protagonisti i cittadini e il Gruppo”
“Siamo l’unico gestore a pubblicare un report di questo tipo in Italia, uno strumento di trasparenza verso i cittadini che si aggiunge alla rendicontazione che il Gruppo porta avanti da anni con il Bilancio di Sostenibilità – commenta Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera. “I risultati positivi sui quantitativi recuperati e sulla differenziata dimostrano l’impegno sempre maggiore del nostro Gruppo nel migliorare l’efficienza di tutta la filiera del riciclo, settore chiave della green economy. Questi risultati sono stati possibili grazie alla realizzazione sul territorio di una decina di impianti esclusivamente dedicati a queste filiere, come ad esempio i biodigestori, che recuperano la frazione organica e producono energia elettrica, e di impianti di selezione a lettura ottica per i rifiuti secchi. La volontà è di ridurre sempre di più i conferimenti in discarica: siamo partiti 12 anni fa dal 49% e oggi siamo già scesi al 12,9% (la media nazionale è il 38%) ma non vogliamo fermarci e al 2019 l’obiettivo è di arrivare al 6,8%”.

Convegno trasporto pubblico 21 settembre

da: organizzatori

Lunedì 21 settembre si è tenuto nella sala dell’ex caffetteria del Castello estense il Convegno dal titolo”Parliamo di trasporto pubblico dal presidio locale ai temi nazionali” organizzata da AMI FERRARA, Provincia, Comune di Ferrara, in collaborazione con Regione Emilia Romagna, ASSTRA, Tper, ALMA (agenzie locali per la mobilità associate)
Massiccia l’affluenza di pubblico: più di cento partecipanti
Il convegno ha visto l’intervento di relatori illustri come Riccardo Nencini, Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Guido del Mese, Direttore di ASSTRA, Tiziano Tagliani, Sindaco di Ferrara. Raffaele Donini, Assessore ai trasporti reti e infrastrutture della Regione Emilia Romagna,
Assente Virginio Merola, Sindaco di Bologna, per un impegno improrogabile dell’ultimo minuto
Sul sito di AMI Ferrara www.ami.fe.it è disponibile la relazione di Giuseppe Ruzziconi, Amministratore Unico di AMI.

Expo: Parmigiano 14 anni, il piu’ antico formaggio sino aperto alla rassegna di Milano

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Un pezzo di storia dell’agroalimentare italiano è approdato ad Expo, al Padiglione Coldiretti dove esperti di enogastronomia, sindaci della provincia di Parma e visitatori Hanno potuto degustare un Parmigiano Reggiano di 14 anni che ha dimostrato di saper affrontare il “peso” degli anni, soprattutto se accompagnato da un bicchiere di malvasia dolce.
Prodotto dall’azienda agricola Giorgio Bonati di Parma, il Parmigiano prodotto con latte munto nel gennaio del 2002 è stato il formaggio a più lunga stagionatura aperto ad Expo. La degustazione è stata voluta da Coldiretti Emilia Romagna presente questa settimana (dal 21 al 27 settembre) con i suoi produttori alla kermesse mondiale di Milano, vera e propria vetrina mondiale dell’agroalimentare in cui viene offerta ai visitatori di tutto il mondo di conoscere le eccellenze del made in Italy e nello stesso tempo entrare in contatto con le realtà agricole ed agroalimentari di tutto il mondo.

L’INTERVISTA
Sateriale su beni culturali e diritto di sciopero: “Se il lavoratore perde il consenso forse sbaglia le forme della lotta…”

Una vita nel sindacato, quattro anni alla presidenza dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco, ora coordinatore nazionale del Piano del lavoro Cgil: il suo percorso pone l’ex sindaco di Ferrara, Gaetano Sateriale, nella condizione ideale per valutare la controversa decisione del governo di includere il settore culturale fra i servizi essenziali per il Paese, condizionando e limitando in tal modo l’uso dello strumento dello sciopero nel comparto. Schietto per temperamento, espone fuor di diplomazia il suo punto di vista sulla complessa questione. A margine commenta anche l’episodio della contestazione al ministro Giannini a Ferrara (che pure ha visto contrapposti Cgil e Pd) e lancia qualche frecciata…

sateriale-colori-zucchero

Sono ancora vive le polemiche dopo l’assemblea dei lavoratori del Colosseo, le proteste dei turisti per la serrata non annunciata e le conseguenti decisioni del governo. Qual è il tuo giudizio?
Molti siti culturali e turistici italiani sono sotto organico e i dipendenti sono costretti a fare straordinari che non vengono pagati da diversi mesi, malgrado gli accordi. I lavoratori del Colosseo hanno tutte le ragioni per protestare e pretendere il dovuto. Hanno tutti i diritti di convocare le assemblee previste dal contratto e dichiarare gli scioperi che ritengono necessari per avere risposte serie alle loro esigenze. Come i lavoratori di altri settori pubblici o privati, secondo le norme di legge e contrattuali.
Nel far valere le proprie ragioni bisognerebbe sempre cercare di far crescere il consenso dell’opinione pubblica sulle proprie rivendicazioni: spiegarne e diffonderne le ragioni. Forse quell’assemblea non ha corrisposto a questa regola di base del “mestiere” sindacale. Ancor più importante se si ha a che fare con una “controparte” politico-istituzionale.
Poi, si sono dette tante cose: che qualcuno doveva informare i tour operator e non l’ha fatto, che il provvedimento del Governo forse era già pronto e si aspettava solo il pretesto per vararlo… Non so se sia vero: quel che so è che siamo finiti negativamente sui giornali di tutto il mondo e non mi pare che la solidarietà nei confronti dei lavoratori del Colosseo sia cresciuta. Se è cresciuta, ritiro le mie perplessità sulla chiusura a metà mattina per assemblea. Altrimenti forse si poteva stare più attenti. In gergo sindacale si direbbe che sto discutendo le “forme” della mobilitazione, della propaganda e della lotta. Non certo le sue ragioni. Ma per vincere non bisogna commettere nemmeno errori di forma. Questo ho imparato dai vecchi sindacalisti e non ho intenzione di dimenticarmelo ora che sono diventato anche io un sindacalista vecchio.

Per tutelare i cittadini-utenti il governo ha predisposto un decreto che include i Beni culturali fra i servizi essenziali. I sindacati fanno muro. Tu da che parte stai?
Si è detto: “Servizi pubblici essenziali come le scuole, gli ospedali, i trasporti”. Mi pare ci siano differenze da non dimenticare. Le scuole sono essenziali all’educazione e alla cura dei bambini e dei giovani, gli ospedali sono essenziali per la salute delle persone (che non possono adire a strutture a pagamento), i trasporti servono a far funzionare economia e società. I Musei e i siti archeologici e culturali pubblici sono importanti per la crescita di un turismo di qualità, certo, ma si tratta di un’attività economica seppure di ordine strategico per il Paese. Sono anche luoghi dove si diffonde l’immagine e la cultura del Paese, certo. Ma come è stato detto, non è vero che quell’immagine dell’Italia sia offuscata da uno sciopero o un’assemblea. Come non è offuscata l’immagine del Louvre quando capita da loro.
Io rovescerei il ragionamento. E ne farei un manifesto programmatico da parte sindacale.
È davvero d’accordo il Governo di fare del patrimonio storico, culturale, archeologico italiano un settore in grado di diffondere cultura e produrre ricchezza? Allora investa su questo! Ci sono molti siti italiani che attendono di essere recuperati e valorizzati; che devono essere messi in rete fra loro in modo da fornire un pacchetto nuovo che vada oltre il circuito abusato Venezia, Firenze, Roma. Ci sono musei chiusi o a orario ridotto per carenza di personale… O musei che vanno restaurati e modernizzati. Si faccia un piano preciso che parta dalle strutture pubbliche e coinvolga quelle private. Avviamo anche in Italia le esperienze di finanziamento munifico, di sottoscrizione volontaria, di beneficenza privata e riconosciuta che esiste in altri Paesi. Qualifichiamo il lavoro del personale impiegato. È uno dei capitoli del “Piano del Lavoro della Cgil”, quello del turismo culturale.
Queste sono le priorità su cui il governo non si esprime, preferendo le polemiche spicciole. Io non avrei difficoltà di fronte a un piano “industriale” serio sul turismo culturale ad accettare che i sindacati di settore concordino delle regole che contemperino meglio i diritti sindacali con quelli degli utenti.

Dalla vicenda in si evince una sostanziale indifferenza per il cittadino-utente: la leggerezza del cartello in inglese con la comunicazione dell’orario sbagliato ne è una palese dimostrazione…
Non darei un valore troppo emblematico all’episodio del Colosseo. Piuttosto farei un ragionamento più vasto (e forse più autocritico). A parte la sanità e la scuola, negli altri comparti dell’Impiego Pubblico non siamo riusciti a far passare l’idea che quel lavoro sia al servizio appunto del cittadino-utente e non delle burocrazie o del potere. Essere al servizio significa risolvere i problemi (esattamente come accade in un settore dei servizi privati), non spiegare le norme regolamentari che ne impediscono la soluzione. La frase più usata – e più odiata – che si sente a uno sportello pubblico è: “non è competenza di questo ufficio”. Invece un ufficio pubblico ha il dovere di assumere i problemi del cittadino e aiutare a risolverli semplificando (non descrivendo) le complesse procedure necessarie.
Per continuare a usare il gergo sindacale industriale, si dovrebbe dire che c’è un problema di indirizzare meglio il servizio e finalizzare meglio il lavoro impiegato. Che c’è un’organizzazione del lavoro che va cambiata se si vuole che cambi la cultura del pubblico dipendente. Ma di questo nessuno si occupa. Anzi, si continua a tagliare costi e organici e a negare il rinnovo contrattuale a quei settori dove si vorrebbe introdurre innovazione…

Giusto. Ma tornando al punto, tu che hai sempre mostrato particolare sensibilità per il patrimonio culturale e attenzione per i diritti dei cittadini, quale concreta soluzione proporresti?
Ripeto: il patrimonio culturale è davvero un settore strategico sia per accrescere turismo e ricchezza, sia per diffondere cultura, sia per creare posti di lavoro di qualità. Ma come per ogni “patrimonio”, se si vuole produrre ricchezza bisogna farci sopra investimenti, altrimenti sono solo parole. Basti pensare ai Siti Unesco. Siamo il Paese che ne ha di più al mondo. Però non agiscono in rete fra loro e il Governo non fa nulla per valorizzare questa filiera strategica. La verità è che Renzi quando parla di patrimonio si ferma a Piazza San Marco, al Ponte Vecchio e al Colosseo. Mentre l’operazione da fare sarebbe di attrezzare una rete di offerta culturale diffusa, nel Paese delle 100 città d’arte. Possiamo permettercelo! Anzi, è uno spreco assurdo non farlo.

In Cgil queste tue posizioni sono condivise o sei isolato?
Ribadisco che nel Piano del Lavoro della Cgil c’è un intero capitolo dedicato alla valorizzazione del patrimonio storico italiano per creare lavoro di qualità indirizzato soprattutto ai giovani, organizzato in rapporto con scuole, università, musei. E che questa è una richiesta che la Cgil fa al Governo da tempo. Il sindacato del commercio (Filcams) da un anno sta portando questi temi in giro per l’Italia con un progetto che si chiama “Job Art”. Sulle singole iniziative di mobilitazione si può sempre discutere. A dicembre dell’anno scorso, su segnalazione del ministro, la Cgil Lazio ha rinviato uno sciopero indetto all’Opera di Roma la sera della prima, alla presenza del presidente Napolitano. Avevano ragioni per farlo quei lavoratori? Certamente sì. Ha fatto bene o fatto male la Cgil a rinviarlo? Secondo me ha fatto bene.

A proposito di diritti dei lavoratori e di democrazia, a Ferrara nei giorni scorsi c’è stata la vicenda relativa al ministro Giannini tacitato dalle proteste degli insegnanti. I sindacati si sono schierati compatti a loro tutela, molti altri invece – e non solo nel Pd – hanno protestato sostenendo che ascolto e interlocuzione sono doveri civili: tu da che parte stai?
Non conosco l’episodio. Debbo dire che da sempre sono per l’ascolto e la discussione pacifica. Poi si decide il da farsi. Ma il presidente del Consiglio (non solo lui, per la verità) ha fatto del non dialogo coi sindacati un leitmotiv di orgogliosa propaganda del suo governo. Per non dire del dileggio continuo e delle battute sprezzanti. Io non sono per rispondere nello stesso modo, anche perché il disprezzo contro il sindacato lo considero un segno di debolezza del governo, non un suo segno di forza. Però poi non ci si meravigli se negli incontri pubblici i sindacalisti non mantengono sempre il bon ton.
Mi è capitato di recente che un consigliere di Renzi dicesse alla festa dell’Unità che la Cgil ha svolto in questo Paese un ruolo di conservazione corporativa. Gli ho risposto male e me ne scuso. Ma certi livelli di capovolgimento della realtà non sono davvero accettabili. Il ruolo della Cgil nella difesa anche recente della democrazia di questo Paese, appartiene alla storia, per fortuna…
Sono arrivato a una conclusione sui cambiamenti di forma del linguaggio politico. Non so se sia fondata, ma la espongo comunque. Renzi (e gli altri leader populisti) hanno portato in politica un linguaggio da stadio. Quello per cui alla squadra rivale si può dire qualsiasi volgarità perché tanto è solo un gioco. A me non piace quel linguaggio. Ma non ci si lamenti se poi scoppiano incidenti fra le tifoserie…

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Conoscenza e apprendimento: buoni amici da festeggiare

Città come Trieste e Udine da qualche tempo hanno deciso di presentarsi al mondo come città della conoscenza. Per Trieste, al primo posto in Europa tra le città della conoscenza, pare quasi scontato: da sempre crocevia della Mitteleuropa, con una forte vocazione scientifica che alimenta flussi di studenti, docenti, ricercatori, un’intensa mobilità legata, appunto, alla conoscenza.
Udine, invece, costituisce una novità in positivo. Dal 3 al 5 luglio nel capoluogo friulano ha avuto luogo “Conoscenza in Festa”. L’iniziativa è dell’Università di Udine, in particolare del suo rettore, con il patrocinio del MIUR e la collaborazione di numerosi partner.
Forse da noi si è ancora convinti che si fa festa con cappelletti, salama e Buskers, non certo con la “conoscenza” che oltre tutto può essere indigesta. Perché far festa con la conoscenza? Per chi facesse fatica a comprenderlo è sufficiente aprire la pagina web dedicata all’iniziativa. Si scoprirà che la conoscenza oggi è al centro dell’agenda del paese, che merita di essere festeggiata come un buon amico al quale si deve tutto, che festeggiare la conoscenza rinnova il desiderio sia di apprendere sia di insegnare, in chi l’avesse perduto per strada, e soprattutto che rende tutti migliori a vantaggio della vita comune. Dietro c’è l’idea rivoluzionaria dell’apprendimento che lascia i luoghi istituzionalmente deputati per divenire apprendimento ovunque e sempre: apprendimento di strada, potremmo dire, come i musicisti e i maestri, un apprendimento che non è una condanna, ma un piacere. Un messaggio, dunque, chiaro per tutti, studenti, insegnanti, educatori, cittadini e amministratori.

Se il bel paese è pieno di fiere dove si mangia, a partire dall’Expo, Udine ha scelto di invitare ogni anno tutti gli Italiani a far festa per le sue piazze e strade, cibandosi di conoscenza con conferenze interattive, dibattiti, installazioni artistiche, esperienze sensoriali e case history di nuove metodologie, con il banco dei saperi e il loro riciclo. Tra le vie di Udine si va a perdere ogni confine tra imparare e insegnare. Del resto è nella storia di questa città abbattere i confini.
Ma non solo Udine dimostra come si possa nei fatti essere città smart, a partire dalla conoscenza e da chi la produce. Anche Todi si propone come città della conoscenza, con un’idea vincente di alleanza tra scuole e amministrazione comunale. “Le Scuole di Todi per una Città della conoscenza: proposte e prospettive”: questo è il piano strategico, nato da un documento elaborato dalla rete delle istituzioni scolastiche della cittadina umbra, in collaborazione con l’amministrazione comunale, per migliorare il sistema scolastico e renderlo più aderente alle necessità della società della conoscenza e alle sfide del futuro. Un “patto per la scuola”, che impegna tutti i soggetti istituzionali, scuole, enti, associazioni e servizi della città ad affrontare insieme le sfide del presente e del futuro. Non tanto e solo per gestire trasporti, mense e edilizia scolastica, ma soprattutto con l’obiettivo di restituire centralità alla questione formativa, come investire e valorizzare il capitale umano costituito dagli studenti, piccoli o grandi che siano. Come rendere efficiente il sistema formativo dal punto di vista della conoscenza. Come dare vita a una rete per la qualità dell’apprendimento, a un coordinamento didattico e organizzativo per migliorare il servizio scolastico offerto a tutti i cittadini. Fare rete, mettere a sistema le risorse del territorio è la cifra che caratterizza questo “patto per la scuola”, un patto che assume come metodo strategico quello della partecipazione e del coinvolgimento attivo delle istituzioni scolastiche e culturali, degli attori sociali della città per il raggiungimento di obiettivi condivisi.

C’è da chiedersi perché a Ferrara nulla si muova. Perché ci si culli nel solito tran tran. Perché non si riesca a organizzare un festival dell’apprendimento, quasi che lo sforzo di quanti sono impegnati nello studio e nella conoscenza, a partire dalle nostre ragazze e dai nostri ragazzi, non meritasse la gratitudine di tutta la città, non meritasse il riconoscimento e la gioia di essere festeggiato insieme.
Avevamo riposto fiducia nelle parole dell’assessore alla pubblica istruzione (si veda qui l’intervista che ci rilasciò l’anno scorso), ma evidentemente non solo quelle dell’Inferno, anche le strade degli assessori sono lastricate di buone intenzioni. C’è da dire che neppure l’Ufficio scolastico territoriale e le Istituzioni scolastiche con i loro dirigenti, qui da noi, pare che brillino per idee, per spirito di iniziativa, per capacità propositiva. Pare che non sentano, di fronte ai grandi cambiamenti che ci stanno attorno, la necessità, oltre che l’urgenza, di avviare una stagione nuova di dialogo, di collaborazione, di alleanza tra le scuole, i loro studenti e la città intera. Una stagione del fare insieme, che restituisca centralità alle ragazze e ai ragazzi impegnati a studiare, a quello che fanno a scuola e perché e per chi lo fanno, che faccia sentire la città partecipe della scuola dei suoi ragazzi e i suoi ragazzi partecipi della città. È impossibile?
Tra le righe della “Buona scuola”, ora per tutti legge n.107, a noi pare che ci sia questa volontà di aprire la scuola alla città e la città alla scuola, almeno nelle intenzioni. Ci sarà qualcuno in grado di raccoglierla?

IMMAGINARIO
Teatrali auguri.
La foto di oggi…

Buon compleanno a Marco Sgarbi. Direttore artistico del Teatro comunale di Occhiobello, in provincia di Rovigo, dal 2002, Marco è nato il 22 settembre 1978. Inizia a lavorare in teatro come attore, diretto da Marco Felloni, passando dal teatro classico a quello contemporaneo e comico. E’ socio fondatore e segretario di Ferrara Teatro off, lo spazio in fondo al vialetto ghiaioso di viale Alfonso I d’Este, dove è responsabile della programmazione che alterna messe in scena e conversazioni, incontri, iniziative sempre attente a tenere insieme il dentro e il fuori. Nella foto è seduto su una delle seggiole – tutte diverse una dall’altra – del Teatro Off, tra le belle luci e ombre che penetrano dai finestroni di questa sala alternativa, curiosa e accogliente.

OGGI – IMMAGINARIO RICORRENZE

marco-sgarbi-teatro-ferrara-off-giorgia-mazzotti
Marco Sgarbi nello spazio di Teatro Off (foto Giorgia Mazzotti)
foto di Giorgia Mazzotti
teatro-ferrara-off-giorgia-mazzotti
Ferrara Teatro Off (foto Giorgia Mazzotti)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic su una foto per ingrandirla]

GERMOGLI
In cucina
L’aforisma di oggi…

Una cucina ben usata è come lo studio di un’artista, disordine compreso.

daniel-pennac
Lo scrittore Daniel Pennac

In cucina funziona come nelle più belle opere d’arte: non si sa niente di un piatto fintanto che si ignora l’intenzione di chi lo ha fatto nascere. (Daniel Pennac)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

ACCORDI
Il tenore “commerciale”.
Il brano di oggi…

Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta…

(per ascoltarlo cliccare sul titolo)

Andrea Bocelli – Con te partirò

Auguri al grande tenore Andrea Bocelli, nato oggi 57 anni fa. Costretto alla cecità dall’età di dodici anni a causa di un glaucoma congenito dalla nascita, entrò nella scena musicale grazie all’incontro con Caterina Caselli dando inizio così ad una carriera che lo ha portato alla fama internazionale e ad essere uno degli artisti italiani più amati nel mondo. Nonostante la sua impostazione vocale impostata alla lirica, la maggior parte delle sue opere (e dei suoi successi) sono di impostazione commerciale e di musica leggera.