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Giorno: 29 Settembre 2015

Evento Domenica 4 Ottobre, Circolo Arci Zone K: “Americana Tracks, sui sentieri del folk americano, parole e musica”

da: organizzatori

Un evento ROOTS MUSIC CLUB in collaborazione con CIRCOLO ARCI ZONE K.
Domenica 4 Ottobre, il Circolo Arci Zone K – Via Santa Margherita 331 Malborghetto di Boara (FE) – ospiterà FABIO CERBONE, direttore del web magazine musicale www.rootshighway.it, collaboratore di svariate fanzine e riviste, autore dedicato principalmente alla cultura rock americana e alle sue radici, presenta il suo quinto libro “America 2.0 – Canzoni e racconti di una grande illusione”, accompagnato dai musicisti Cesare Carugi e Enrico Cipollini (Underground Railroad), impegnati a rileggere i classici da cui il libro ha preso spunto e a proporre estratti dal proprio repertorio, e da GIANFRANCO CALLIERI (Buscadero).
«America 2.0 – Canzoni e racconti di una grande illusione» è l’ennesima incursione di Fabio Cerbone nell’immaginario a stelle e strisce, per l’occasione percorso e illustrato ricorrendo alla lente delle canzoni d’autore, delle quali il nostro, in tutte le sue molteplici attività, non ha mai mancato di sottolineare radici artistiche e sociali. Ognuno degli 11 racconti che compongono il volume è infatti ispirato a altrettanti brani di Bruce Springsteen, Tom Petty, Tom Waits, Townes Van Zandt, John Prine, James McMurtry etc., in un continuo rincorrersi di suggestioni geografiche, musicali e letterarie: in pratica un album narrativo fatto di parole e ricordi, storie e territori, con due facciate e una bonus-track (un racconto inedito è infatti disponibile gratuitamente dal sito di RootsHighway). Storie brevi per raccontare un’idea di America marginale e lontana dalla grandi metropoli, rovesciando per una volta il mestiere del critico e provando quindi, anziché a raccontare i dischi dal punto di vista della narrazione, a raccontare una parte della società americana come in un disco.
Un appuntamento per assistere, dal vivo, allo stesso intrecciarsi di parole e musica alla base di «America 2.0» e ragionare insieme, tra dialoghi e canzoni, su personaggi, suoni e ambienti della cultura americana più autentica e meno omologata.
Apertura prevista per le 18,00 con aperitivo a tema mentre la presentazione avrà inizio a partire dalle ore 18.30. Ingresso gratuito e riservato ai soli soci ARCI. Per informazioni e prenotazione tavoli: 346.0876998 – prenotazionizonek@gmai.com

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La scomparsa di Pavarini, il cordoglio del presidente Bonaccini

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

“Il suo contributo alla cultura della sicurezza è risorsa preziosa per le politiche pubbliche in questo campo”

“Credo che, al di là del ruolo accademico in seno all’Università, il contributo che ha dato Massimo Pavarini – direi – alla cultura della sicurezza, rimane un patrimonio di assoluta rilevanza, risorsa preziosa per le politiche pubbliche in questo campo”.
E’ quanto afferma Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, raggiunto dalla notizia della scomparsa di Massimo Pavarini, professore ordinario di diritto penale e diritto penitenziario dell’Alma Mater di Bologna.
Anche per la Regione Emilia-Romagna, proprio sul tema delle politiche per la sicurezza, “Pavarini fu un riferimento importante – ha detto Bonaccini – e il suo contributo fu davvero notevole”.
“Ai familiari – conclude il presidente della Regione – porgo le condoglianze mie personali e della Giunta regionale”

Coldiretti: venerdi’ 2 ottobre si chiude il bando regionale per l’accesso ai prestiti di conduzione con contributo regionale de minimis

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

Entro le ore 12 del 2 ottobre devono essere protocollate presso gli Agrifidi le domande di prestito di conduzione per le anticipazioni dell’annata agraria 2015/2016. I nostri uffici sono a disposizione.
Coldiretti ricorda che entro il prossimo 2 ottobre, ore 12,00 devono essere protocollate presso la sezione territoriale di Agrifidi le domande di prestito di conduzione per l’annata agraria 2015/2016 con contributo della Regione Emilia-Romagna in regime “de minimis”, della durata massima di 12 mesi.
L’importo ammissibile (con minimo 6.000 e massimo 150.000 euro) è determinato dalle tabelle ettaro coltura predisposte dalla Regione sulla base del piano colturale e delle superfici aziendali riscontrabili all’anagrafe regionale delle imprese agricole.
Il contributo regionale, che sarà erogato a comprova dell’avvenuta erogazione del prestito e della regolare posizione contributiva INPS dell’azienda agricola nel corso del 2016, in ragione del riparto regionale unico tra i diversi Confidi del settore agricolo, equivale all’abbattimento tassi di 1,25 punti percentuali sulla somma ottenuta.
Gli uffici di Coldiretti sono a disposizione per la predisposizione delle domande in oggetto.

Esito conferenza stampa congiunta Comune di Comacchio/Asl

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

L’emergenza sanitaria sui lidi di Comacchio è il tema della conferenza stampa congiunta che oggi pomeriggio il Sindaco Marco Fabbri ha tenuto in Sala Consiglio con il Direttore Sanitario dell’Azienda Usl di Ferrara e con Adelina Ricciardelli e Gianni Serra, rispettivamente responsabile del Pronto Soccorso dell’Azienda USL e Direttore del Distretto Sud-Est. “Quello di oggi è un primo consuntivo di stagione – ha commentato il Sindaco Marco Fabbri -, non solo in termini di presenze, con dati tra i più alti di tutta la costa, ma anche per le attività di emergenza sanitaria. Questa vuole anche essere un’occasione per tributare un doveroso riconoscimento ai bagnini di salvataggio, che si sono prodigati nel corso della stagione a salvare decine di vite umane, con impegno e professionalità.” Il Direttore sanitario dell’Azienda ASL, Mauro Marabini, esprimendo sentita riconoscenza, ha sottolineato come “l’ordinanza regionale prevede la dotazione di un defibrillatore ogni due postazioni di salvataggio e i bagnini hanno mostrato di saperne fare buon uso. Quest’anno infatti si sono visti risultati importanti sulle spiagge.” Il Direttore del Distretto Sud-Est Gianni Serra, rilevando che “siamo abituati a cattive notizie, ma quando le cose vanno bene, nessuno le sottolinea. Questi giovani bagnini hanno fatto al meglio il loro lavoro e questo va sottolineato con entusiasmo, lo stesso mostrato dal sindaco nell’organizzare questo evento. C’è gente che ha lavorato bene sia al punto di primo intervento, sia sulle spiagge.” Alle parole di profonda gratitudine espresse da Serra per l’operato dei bagnini è poi seguita una emozionante cerimonia di riconoscimento, con il conferimento di una targa al Cus Salvataggio, rappresentato dal suo responsabile, Alex Bellotti e ad Alto Adriatiko srl, rappresentato dal coordinatore di zona, Francesco Corradi. Presenti numerosi bagnini di entrambe le realtà, che da anni operano con dedizione ed impegno sui sette lidi di Comacchio. “Un sincero grazie va a ciascuno di voi – ha aggiunto il Sindaco Marco Fabbri, ma anche alle Forze dell’Ordine per il loro operato e ai singoli cittadini che, tuffandosi con coraggio, hanno collaborato alla buona riuscita delle operazioni di soccorso in mare.” Adelina Ricciardelli, Responsabile del Pronto Soccorso dell’Azienda Asl ha elencato i dati più significativi dell’emergenza sanitaria durante la stagione estiva. “Dal primo giugno al 15 settembre il Punto di Primo Intervento Temporaneo nella struttura sanitaria di Comacchio ha visitato 2906 pazienti, ma vi è stata anche l’implementazione del numero di personale nel Pronto Soccorso del Delta. L’82% dei pazienti visitati a Comacchio è stato dimesso e rinviato al medico curante – ha dichiarato Ricciardelli -, il 15,5% è stato trasferito in altro ospedale per consulenze specialistiche ed il 2,5% è stato fatto rientrare per controllo. Al Pronto Soccorso del Delta sono stati visitati 10352 pazienti con un incremento di utenza di circa mille pazienti al mese.” Ricciardelli ha infine rimarcato un aspetto ribadito con forza da tutti i relatori intervenuti nella conferenza stampa, spiegando che “su dieci casi di arresto cardiaco sette si sono verificati in spiaggia e che in tutti è stato fondamentale l’impiego del defibrillatore e del massaggio cardiaco, da parte dei bagnini. Il massaggio è sempre importante, anche in caso di decesso del paziente – ha commentato Ricciardelli – perchè fa guadagnare tempo al cervello a mantenersi ossigenato, sin quando non interverranno i soccorritori per far ripartire il cuore.” Ai bagnini che in gran numero hanno partecipato alla cerimonia di conferimento di una targa di riconoscimento è infine, stato riservato un applauso fragoroso.

Buon compromesso la proposta sul Mercato del Venerdì a Ferrara; il commento della Fiva Confcommercio

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

“Accogliamo come un buon compromesso – commenta il presidente provinciale della Fiva, Alessandro Ceragioli – la proposta che ha trovato il parere favorevole della Giunta comunale per lasciare libero lo spiazzo del Duomo, e che prevede una sensibile diminuzione della presenza di banchi sul Listone nel mercato settimanale del Venerdì ed una nuova immagine delle postazioni di vendita, stoppando l’uso dei furgoni ed introducendo l’uso di gazebo.
Si tratta di un provvedimento che va nella direzione auspicata da tempo da Fiva Confcommercio (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) e da Ascom Confcommercio e cioè di realizzare una collocazione del mercato che potesse dare adeguata visibilità ed evidenza alle tante bellezze architettoniche e monumentali del centro storico di Ferrara e nel contempo permettesse di salvaguardare le attività di vendita ambulante e che rimarranno assolutamente nel cuore della nostra città” conclude Ceragioli.

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Vitellio e Finco (PD): “Bene impegno della regione per rivedere art.38 dello Sblocca Italia”

da: organizzatori

Oltre la demagogia si risponde con i fatti

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione, proposta dal PD, che sollecita il Governatore Stefano Bonaccini a mantenere un confronto con il Governo affinché sia rivisto l’art. 38 dello “Sblocca Italia”.
Tale azione è finalizzata a rivedere la normativa nazionale in materia di estrazione degli idrocarburi, che con l’art 38 del decreto riporta in capo ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico il potere decisorio sulle autorizzazioni ambientali e vincola le concessioni in terra a generiche intese con le regioni interessate esautorando di fatto la pianificazione locale e regionale, riducendo i tempi di consultazione e di decisione sui territori.
Con l’approvazione di questo atto di indirizzo regionale, si dimostra come l’impegno congiunto delle forze di maggioranza nei consigli comunali di diversi comuni della provincia di Ferrara di odg che hanno sollecitato la Regione a prendere posizione in merito all’attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi sul territorio, cominci a produrre i risultati previsti.
“Il Partito Democratico risponde con i fatti e va oltre la mera demagogia del no – commentano Renato Finco e Luigi Vitellio, segretari PD comunale e provinciale di Ferrara – bisogna dare risposte alle richieste dei cittadini non con la semplice protesta, ma con l’ascolto e l’elaborazione politica”.
“Ai Consiglieri PD –concludono Vitellio e Finco- diamo il merito di aver reso efficace l’azione politica di un territorio, portando avanti un dialogo congiunto su più livelli istituzionali”.

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Regione Emilia-Romagna e PD per modificare l’art. 38 dello Sblocca Italia

da: organizzatori

Paolo Calvano (PD): ‘Il partito compatto per raggiungere un obiettivo. Ci si confronta, si discute poi si prendono le decisioni’

Come Segretario del Partito Democratico dell’Emilia-Romagna voglio esprimere grande soddisfazione per la decisione, comunicata oggi dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, di chiedere al Governo la modifica dell’art. 38 del decreto-legge Sblocca Italia.
La Regione Emilia-Romagna e il PD hanno infatti posto da subito grande attenzione ai contenuti dell’articolo che riguarda la sovranità degli Enti Locali rispetto ad attività di prospezione, ricerca e coltivazione e stoccaggio di idrocarburi.
Per noi quell’articolo va modificato e quindi l’impegno preso oggi dal presidente Bonaccini, ribadito nella risoluzione approvata oggi grazie al voto del gruppo PD, di voler portare il tema in discussione all’interno della Conferenza Stato-Regioni è la conferma di un percorso che ha visto il nostro partito compatto e impegnato per raggiungere un obiettivo.
Il referendum abrogativo dell’art. 38, pur nella sua legittimità, non sarebbe stato la soluzione, avremmo corso il rischio di dover ripartire da zero. Così invece chiediamo formalmente una modifica per cambiare profondamente il testo e migliorare l’impianto complessivo della legge. Questo è il compito della politica: confrontarsi, discutere e lavorare e poi prendere delle decisioni che possano cambiare in meglio la vita delle persone. Questo è il compito del PD.

Coldiretti: mercoledi’ appuntamento con i nostri prodotti di stagione all’agrimercato di Grisu’ a Ferrara nella ex caserma dei vigili del fuoco

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

Dalle 8 alle 13,30 ogni settimana le aziende agricole di Coldiretti animano il Mercato di Grisù con i loro prodotti direttamente dal campo al banco di vendita.

Verdure e frutta di stagione, confetture, miele, zucche, ma anche passata di pomodoro “made in Fe”, salumi e carni, formaggi, yogurt, cosmetici: direttamente dalle aziende agricole ai banchi di vendita, i prodotti di stagione, freschi o trasformati li trovate presso l’Agrimercato di Grisù, nella ex caserma dei vigili del fuoco, tra le vie Poledrelli e via Ortigara, con ingresso da questa via al numero 10.
E’ il primo mercato coperto di Campagna Amica, realizzato grazie alla collaborazione con l’Associazione Spazio Grisù, che dal mese di luglio sta raccogliendo con soddisfazione le necessità del quartiere rendendo possibile l’acquisto di prodotti a filiera corta, con un buon rapporto tra prezzo e qualità, provenienti direttamente dai campi e dagli allevamenti delle aziende presenti.
La gamma delle produzioni in vendita tocca l’ortofrutta fresca di stagione (mele, pere, susine, zucche, insalata, radicchi, zucchine, patate, cetrioli, ecc.), i trasformati (confetture, succhi di frutta, passate di pomodoro), il miele, i salumi ferraresi, la carne fresca già porzionata, i formaggi ovini, lo yogurt, il pane, la ricotta, e altre sfiziosità che le aziende mettono a disposizione dei clienti e di quanti vorranno, tra le 8 e le 13,30, ogni mercoledì, conoscere la realtà del Mercato ed assaggiare il vero “made in Ferrara” della nostra filiera agricola, che nelle prossime settimane si arricchirà di ulteriori prodotti, con il ritorno delle vongole veraci, con i vini e con il pesce fresco.

Ordine Medici, incontro pubblico su obesità

da: Camilla Ghedini

Di obesità in età evolutiva e degli annessi pericoli per l’autostima e il rapporto con gli altri, si parlerà domani, giovedì 1 ottobre, alle 20.40, alla Sala Conferenza dell’Ordine dei Medici (Piazza Sacrati 11), che ospita l’iniziativa Obesità e sovrappeso. Il peso dello stigma, organizzata da Rita Tanas, pediatra endocrinologo. L’argomento – tra cause, manifestazioni, conseguenze e necessità di promuovere una cultura della prevenzione – sarà sviscerato attraverso la presentazione del libro del pedagogista Francesco Baggiani, P(r)eso di mira. Pregiudizio e discriminazione dell’obesità (Clichy Editore). «L’Osm – recita l’invito – continua a chiederci di curarli con una nuova consapevolezza su pregiudizi, colpevolizzazione, derisione. Atteggiamenti che spesso, talvolta inconsapevolmente, tutti assumono, provocando purtroppo perdita di fiducia e rifiuto delle cure». L’evento è aperto al pubblico, fino a un massimo di 50 persone.

Incontro pubblico “Contro il tabù della libera circolazione delle persone” venerdì 2 ottobre Ferrara

da: organizzatori

Venerdì 2 ottobre 2015 alle 20.30, sala incontri Parrocchia S.Francesca Romana (via XX Settembre, 47 – Ferrara)
La Comunità Emmaus nell’ambito del programma collaterale di “Internazionale a Ferrara” invita all’incontro di venerdì 2 ottobre 2015 alle 20.30, nella sala incontri Parrocchia S.Francesca Romana (via XX Settembre, 47 Ferrara), dal titolo “Contro il tabù della libera circolazione delle persone”.
Interverranno rappresentanti della Comunità Emmaus e Carlo Melegari del Centro Studi Immigrazione di Verona (www.cestim.it). L’ingresso è libero e gratuito.
“La libera circolazione delle persone – affermano gli organizzatori – è la risposta più ragionevole per affrontare con saggezza le migrazioni in un mondo ‘globalizzato’ e per cercare di contrastare la tratta degli esseri umani”.
Per info e comunicazioni: tel. 0532/803239
email: ferrara@emmaus.it

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Sisma, oggi in Regione trovata intesa su scadenze e rinnovi contrattuali del personale straordinario

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore regionale Palma Costi: “Abbiamo raggiunto un accordo che garantisce la piena continuità all’operatività delle strutture e alla ricostruzione consolidando le professionalità finora formate ed i relativi contratti di lavoro”

Trovato oggi in Regione un a intesa sulle scadenze e rinnovi contrattuali del personale straordinario assunto a seguito del terremoto del 20 e 29 maggio 2012.
A siglare l’intesa l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi in rappresentanza del Commissario delegato per la ricostruzione, le organizzazioni sindacali Nidil Cgil, Cgil Modena, Felsa Cisl e Uiltemp, con la partecipazione di rappresentanti della società Manpower srl e dell’Anci.
«Abbiamo dato una chiara risposta alla piena continuità all’operatività delle strutture e alla ricostruzione, consolidando le professionalità finora formate ed i relativi contratti di lavoro» sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive e delega alla ricostruzione Palma Costi.
Per quanto riguarda i lavoratori somministrati con rapporto di lavoro a tempo indeterminato con l’Agenzia Manpower srl le missioni verranno prorogate fino al 31 dicembre 2016. Mentre per i lavoratori somministrati con rapporto di lavoro a tempo determinato – per i quali sarà prevista una scadenza anticipata rispetto al 31 dicembre 2016 – è stato concordato di attivare un Tavolo di monitoraggio costituito dai soggetti presenti all’incontro. L’obiettivo è quello di verificare congiuntamente la situazione dei contratti dei lavoratori, la consistenza dei fabbisogni quantitativi e professionali espressi dai Comuni per valutare l’eventuale ulteriore prorogabilità dei contratti ovvero le condizioni per eventuali processi di ricollocazione nell’ambito della commessa del Commissario delegato alla ricostruzione.
Con la Società Manpower srl si verificherà la possibilità di creare percorsi per un reimpiego del personale eventualmente in esubero rispetto alle esigenze della missione legata alla commessa del Commissario.

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Alluvione Piacenza e Parma, sbloccato il Patto di stabilità

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La soddisfazione di Bonaccini e Gazzolo per la decisione assunta dal Consiglio dei Ministri. “Un altro risultato importante ottenuto in tempi record. Continuiamo a lavorare per i prossimi obiettivi: indennizzi e sospensione dei tributi fiscali”

“Un altro risultato importante per il nostro territorio e le nostre comunità, ottenuto in tempi rapidissimi, a soli quindici giorni dall’alluvione. Il Governo è al nostro fianco per dare risposte concrete ai cittadini”.
Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche ambientali Paola Gazzolo commentano la decisione del Consiglio dei Ministri di sbloccare il Patto di stabilità per le Province di Piacenza e Parma e per tutti i Comuni colpiti il 13 e 14 settembre da un’ondata di maltempo eccezionale.
“Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza, anche questa richiesta è stata accolta in tempi record – affermano Bonaccini e Gazzolo -. Siamo molto soddisfatti, perché questo è un provvedimento che consentirà di velocizzare gli interventi e permetterà alle Province di utilizzare anche risorse proprie per la ricostruzione”.
“Continuiamo a lavorare assieme agli Enti locali e al Governo – concludono presidente e assessore – perché il prossimo obiettivo è quello di ottenere la sospensione dei tributi fiscali e gli indennizzi per i danni ad imprese, abitazioni e beni pubblici. Giovedì saremo di nuovo sul posto per insediare il Comitato istituzionale e incontrare i sindaci”.

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Cooperante ucciso in Bangladesh, il cordoglio ai famigliari RPT

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Bonaccini: “Sconcerto e commozione, sul piano internazionale auspico risposte rapide alla sfida del terrorismo”

“Ho appreso con sconcerto e commozione del barbaro assassinio di Cesare Tavella da parte di sicari dell’Is. L’indignazione – che è mia, degli emiliano-romagnoli e di tutte le persone che credono nei valori della cooperazione e della civiltà – si unisce a quanti auspicano che si possano rapidamente trovare le risposte più adeguate, sul piano internazionale, alla sfida terrorista”.
E’ il commento di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, alla notizia della morte del cooperante di Casola Valsenio (Ra), assassinato ieri in Bangladesh da sicari – secondo la rivendicazione che è stata resa nota – appartenenti all’Is.
“Voglio esprimere sentimenti di vicinanza alla famiglia di Cesare Tavella – conclude Bonaccini – una persona che aveva deciso di prestare la propria opera in favore di chi, nelle diverse parti del mondo, vive situazioni di difficoltà”

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Scomparsa di Manzoli, il ricordo di Bonaccini e Venturi

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il presidente e l’assessore: “Una perdita enorme per la comunità dell’Emilia-Romagna”

“Scienziato, accademico, manager: il professor Manzoli, che ci ha lasciato, è stata una figura fondamentale non solo per le istituzioni nazionali, ma anche per lo sviluppo del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna; un protagonista dell’eccellenza, un interprete della migliore integrazione tra la ricerca e l’assistenza, un innovatore dei modelli e delle attività delle Istituzioni sanitarie”. Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute Sergio Venturi ricordano congiuntamente Francesco Antonio Manzoli. “In particolare, nel suo percorso di vita e professionale, ha lasciato un grande beneficio per l’Istituto Ortopedico Rizzoli, che ha guidato e sviluppato, dapprima negli anni Ottanta, poi come direttore scientifico negli ultimi otto anni. Sotto il suo impulso, sono nati i progetti di ricerca più significativi, l’Istituto si è ampliato, sono stati attratti finanziamenti, è nata la grande sfida della ricerca tecnologica e della collaborazione con le industrie della regione. In quest’ottica, recentemente, ha contribuito in maniera decisiva alla creazione del Dipartimento di ricerca RIT dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, tassello fondamentale del sistema dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna”.

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Ambiente, scattano il 1° ottobre le nuove limitazioni alla circolazione

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Da giovedì e fino al 31 marzo 2016 in vigore le misure previste dal Piano aria integrato regionale. Stop dal lunedì al venerdì ai mezzi più inquinanti. L’assessore Gazzolo: “Fuori dalla logica emergenziale per ottenere risultati migliori. Interessato il 23% dei veicoli, quelli che inquinano di più. Norme in linea con l’Europa, a tutela della salute e dell’ambiente”

Entrano in vigore giovedì 1 ottobre e saranno applicate fino al 31 marzo 2016 le misure di limitazione alla circolazione previste dal primo “Piano aria integrato regionale”. Il via libera è arrivato dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna dopo un lungo confronto con i Comuni per definire le modalità di prima applicazione delle norme, considerato che il precedente Accordo di Programma per la Qualità dell’Aria 2012-2015 aveva validità sino al 26 luglio scorso.
“Le nuove misure sono state pensate per tutelare l’ambiente e la salute: sarà interessato circa il 23% dei veicoli, quelli che inquinano di più – afferma l’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo -. Si tratta di provvedimenti in linea con l’Europa, frutto di un intenso confronto con enti locali e categorie economiche. In questa linea va ad esempio la sospensione delle domeniche ecologiche per tutto il mese di dicembre. Lo sforzo comune è stato quello di conciliare le esigenze di vita e di lavoro dei cittadini con gli obiettivi imprescindibili di tutela della salute e dell’ambiente”.
“Abbiamo voluto superare – prosegue l’assessore – la logica emergenziale dei blocchi del giovedì, per giungere a un approccio strutturale che dia risultati ancora più efficaci”. L’obiettivo del “Piano aria integrato regionale”, che copre un orizzonte temporale fino al 2020, è infatti quello di rientrare il prima possibile su tutto il territorio regionale nei valori limite fissati dall’Unione europea. “Nel frattempo il confronto prosegue – conclude l’assessore – perché entro fine anno l’Assemblea approverà il Piano, a cui daremo un assetto definitivo fino al 2020”.

Cosa prevede il Piano
Il Piano prevede l’eliminazione dei “giovedì di blocco” attraverso la limitazione strutturata delle sole tipologie di mezzi più inquinanti. Le nuove limitazioni alla circolazione troveranno applicazione per il periodo dal 1 ottobre al 31 marzo, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30, nel territorio dei Comuni capoluogo e dei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e riguarderanno i mezzi diesel fino all’Euro 3, benzina fino all’Euro 1 e ciclomotori fino all’Euro 0. Per i veicoli commerciali leggeri diesel Euro 3 il divieto di circolazione scatterà dal 1 ottobre 2016, a fronte dell’anticipazione al 2018 delle limitazioni per i veicoli Euro 4 diesel per mantenere invariato il bilancio delle emissioni del Piano.
Nello stesso periodo, dal 1 ottobre al 31 marzo, in occasione della prima domenica di ogni mese si svolgeranno le “domeniche ecologiche”, con sospensione dall’ 1 dicembre al 6 gennaio.
Sono inoltre state individuate deroghe specifiche per l’accesso ai parcheggi scambiatori, alle strutture ospedaliere e ad alcune tipologie di veicoli e di utenti, come le famiglie con una fascia Isee bassa e i veicoli per l’accompagnamento degli alunni a scuola. Inoltre sono esclusi dai provvedimenti i mezzi che effettuano il car pooling.
Viene poi prevista la possibilità di estendere progressivamente l’area oggetto di limitazione alla circolazione, che attualmente deve coprire almeno il 30% del centro abitato, escludendo comunque le zone non adeguatamente servite dal trasporto pubblico.
Continuano le misure emergenziali già adottate negli anni precedenti dai Comuni in base all’Accordo di programma, in caso di superamento prolungato del valore limite giornaliero di Pm10 rilevato dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio dell’aria. In caso di sforamento per 7 giorni consecutivi dei valori limite di Pm10, è previsto un giorno aggiuntivo di limitazione della circolazione nel territorio interessato, con estensione all’intero territorio regionale nel caso di prolungamento degli sforamenti per ulteriori 7 giorni. Le stesse limitazioni diventeranno obbligatorie anche per i Comuni con più di 30.000 abitanti e per quelli dell’agglomerato di Bologna a partire da ottobre 2016.

Azioni su tutti i settori
Oltre alle limitazioni alla circolazione, il Piano regionale mette in campo azioni su tutti i settori emissivi, individuando circa 90 misure articolate in sei ambiti di intervento prioritari e selezionate attraverso l’analisi costi-benefici. I settori di intervento interessati sono la città, la pianificazione e l’utilizzo del territorio; l’energia (risparmio energetico e riqualificazione energetica edilizia, regolamentazione degli impianti per il riscaldamento domestico alimentati a biomassa); i trasporti e la mobilità sostenibile di persone e merci; l’agricoltura (riduzione delle emissioni di ammoniaca dagli allevamenti e del contenuto di azoto nei fertilizzanti, rinnovo parco mezzi agricolo); le attività produttive (applicazione di accordi di settore per la riduzione delle emissioni, contenimento delle emissioni diffuse e di composti organici volatili); green public procurement (acquisti verdi nelle amministrazioni pubbliche).

“Liberiamo l’aria”
Le limitazioni sono accompagnate dalla campagna di comunicazione regionale “Liberiamo l’aria”. Tutte le informazioni sulle misure adottate sono disponibili sul sito della Regione Emilia-Romagna, all’indirizzo www.liberiamolaria.it e sulla pagina facebook https://www.facebook.com/liberiamolaria.er.

NOTA A MARGINE
Musei e inclusione: buone pratiche (anche ludiche) a confronto

Museo: spero di sbagliarmi, ma temo che nell’immaginario comune questa parola evochi ancora una serie di sale nelle quali vengono conservati ed esposti oggetti, opere, documenti, dove si può guardare ma è rigorosamente vietato toccare e dove bisogna entrare con un atteggiamento quasi reverenziale, guai a parlare con chi ci fa compagnia di ciò che stiamo vedendo, figuriamoci sorridere e ridere; un luogo dove imparare passivamente una lezione, non certo uno spazio di confronto e ri-costruzione continua dell’identità di una comunità.
Falso! O quantomeno: superato… Icom (International council of museums) definisce il museo come “un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che fa ricerca sulle testimonianze materiali e immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le raccoglie, le conserva, le comunica e soprattutto le espone a fini di studio, educazione e diletto”.

Si moltiplicano anche in Italia le iniziative che, pur partendo dalla nostra grande tradizione di tutela, rendono il museo un luogo sempre più aperto e dinamico. Una valorizzazione dunque che non è solo sfruttamento del nostro enorme patrimonio, con conseguente maggiore affluenza di visitatori, ma che rende il museo e le sue collezioni parte viva e vivace della comunità, spazio aperto al dialogo e al confronto, un luogo dove passare del tempo e… divertirsi.
Insomma un’istituzione che possa essere un interlocutore autorevole, ma non distante dai cittadini dei quali è al servizio, in grado di favorire inclusione sociale e culturale e partecipazione attiva: un luogo ‘senza barriere’, sempre più accessibile per tutti, sia per quanto riguarda i suoi spazi fisici sia per quanto riguarda le conoscenze prodotte e trasmesse.
Da qui la sempre maggiore attenzione verso strumenti e percorsi che aumentino l’accessibilità delle collezioni dei musei: abbattimento delle barriere architettoniche e linguistiche, didascalie con QRcode o in Braille, ricostruzioni di alcuni oggetti in 3d e percorsi tattili o sensoriali, visite guidate in lingua Lis. Ma non solo. Interessanti esperienze sono state raccontate domenica al workshop “Musei e pari opportunità”, nell’ambito di Unifestival.

Il museo come presidio culturale con relazioni con le altre presenze qualificanti del territorio, come le associazioni, le scuole e l’università. È l’esperienza del Museo di Casal de’ Pazzi, inaugurato nel marzo 2015 nel quartiere di Rebibbia a Roma, che “conserva l’unico sito del Pleistocene sopravvissuto di una serie lungo l’Aniene, affluente del Tevere”, spiega la direttrice Patrizia Gioia. In aree suburbane come queste, formalmente senza storia, il museo può svolgere una funzione fondamentale nell’innescare un processo di riconoscimento dell’identità di una collettività e di riqualificazione del territorio e può magari avviare progetti per il reinserimento dei detenuti con cooperative sociali, come è nel caso in questione.
L’elefante preistorico del museo è diventato la “mascotte” del quartiere e persino Zerocalcare, che abita proprio a Rebibbia, si è fatto coinvolgere più di una volta nelle iniziative e firmando il registro delle presenze ha sintetizzato la strada fatta: “Siete l’orgoglio del quartiere!”.

Il museo non solo come specchio della società passata e presente, ma come strumento di innovazione e democratizzazione, come nel caso dei musei delle donne, che si occupano di femminile a tutti i livelli: culturale, artistico, economico. Sono ottanta nel mondo, venti solo in Europa e l’Italia è al terzo posto nel nostro continente. Dal 2012 i musei delle donne si sono messi in rete per conoscersi l’un l’altro e condividere esperienze, progetti e, a volte, combattere insieme la battaglia a favore dei diritti delle donne, come in Iran o in Senegal: così è nata la International Association of Women’s Museums, racconta la sua coordinatrice Astrid Schönweger del Museo delle donne di Merano.
Proprio grazie alla rete di contatti della Iawm e a Eccom (European Centre for Cultural organization and Manangement) è nato il progetto “She-culture”, finanziato con il programma europeo Cultura 2007-2013 e al quale hanno partecipato quattro musei delle donne (italiano, norvegese, danese e albanese), un centro culturale di donne e un’agenzia privata di progetti internazionali, entrambi spagnoli. Partendo dal fatto che, nonostante le donne siano la maggioranza dei fruitori e dei lavoratori del settore culturale, spesso le rappresentazioni che vi si trovano sono al maschile, il progetto aveva come obiettivo l’analisi e la valutazione delle politiche di genere nel settore culturale a livello europeo e nazionale. Tuttavia, oltre all’analisi dell’esistente, il progetto comprendeva anche azioni per il futuro, in particolare la realizzazione di una campagna sulle tematiche di genere: il risultato è stata la produzione di un video sui giocattoli come mezzi del perpetuarsi degli stereotipi di genere, al quale hanno giovani artiste dei paesi coinvolti (clicca qua per vedere il video della campagna).

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Il Concorso musicale regionale estende le iscrizioni al 4 ottobre

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Al MIC di Faenza l’anteprima MEI il 2 ottobre alle ore 21 con i gruppi del Concorso La Musica Libera. Libera la musica. Chiude la serata l’esibizione de Gli Scontati.

Il concorso regionale “La Musica libera. Libera la musica” estende le iscrizioni al 4 ottobre, in occasione del #nuovoMEI2015, il nuovo Meeting delle Etichette Indipendenti, che si svolgerà a Faenza dall’uno al 4 ottobre. Il MEI è la più importante manifestazione rivolta alla scena musicale indipendente, con 300 band dal vivo, 200 espositori, 100 tra incontri e convegni ed è partner del Concorso fin dalla sua prima edizione. Anche quest’anno il MEI riunirà artisti emergenti, realtà discografiche, festival ed operatori del settore musicale italiano, trasformando Faenza, dall’1 al 4 ottobre, in una vera e propria città della musica. Live, esposizioni, workshop didattici, convegni animeranno l’evento, unitamente alla premiazione delle migliori realtà indie italiane,con la presenza, unico caso in Italia, dei vincitori di oltre 100 festival e contest per emergenti di tutta la penisola, selezionati dalla Rete dei Festival.
“Il mondo delle etichette indipendenti riunito a Faenza in questi giorni – ha riferito l’assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti – è una realtà viva e in crescita nel panorama musicale dell’Emilia-Romagna “. “La Regione – ha aggiunto – sostiene da anni il Mei, partner anche del Concorso regionale La musica libera. Libera la musica, quale fucina e anticipazione anche di nuove tendenze musicali. Una realtà da valorizzare anche all’interno della prossima legge sulla musica, prevista dal programma di legislatura”.
La serata del 2 ottobre al Mic di Faenza , all’interno della programmazione MEI, è dedicata al contest La musica libera. Libera la musica, con il live dei Musicanti di Grema, Gianluca Rebuzzi, Enrico Farnedi e Bevano Est, tra i vincitori del concorso della Regione Emilia-Romagna nelle passate edizioni. Chiuderanno la serata Gli Scontati, duo formato da Lorenzo Kruger e Giacomo Toni. La serata avrà inizio alle ore 20, con la presentazione delle Etichette indipendenti emiliano- romagnole, del Format Mei Web Radio, realizzato in collaborazione con radio Bruno e RadioEmiliaRomagna, e del contest “La musica libera. Libera la musica”. Saranno presenti l’assessore alla cultura di Faenza Massimo Isola e il patron del Mei Giordano Sangiorgi.
Le nuove tappe del Concorso “La musica libera. Libera la musica”
Fino al 4 ottobre sono ancora aperte le iscrizioni (on line su www.magazzini-sonori.it) ) al Concorso regionale La musica libera. Libera la musica, con la possibilità di caricare i brani ( in file mp3) fino all’11 ottobre.
Dal 12 al 21 ottobre si terrà sul sito Magazzini Sonori la votazione on line per consentite a tutti di sostenere le canzoni preferite. Il voto on line sarà infatti parte integrante del voto della Giuria, diretta da Roberto Franchini direttore dell’Agenzia informazione e Comunicazione della Giunta regionale e composta da direttori di Festival, giornalisti, musicologi e partner dell’iniziativa, che si riunirà nella prima settimana di novembre, mentre a fine novembre è prevista la conferenza stampa per annunciare i vincitori. Finora i brani iscritti al Concorso sono 168.
Il concorso regionale, alla VI edizione, con la nuova sezione Free music. No mafia! offre l’opportunità ai musicisti dell’Emilia-Romagna di concorrere due volte: sia alle singole sezioni di genere, come da tradizione, sia iscrivendosi nella nuova sezione, e cimentandosi con testi dedicati alla legalità. Il concorso offre premi in denaro per i primi classificati di ogni sezione, la realizzazione di un cd con le canzoni vincitrici e dei finalisti, la realizzazione di un calendario di concerti, legati ai festival dei partner aderenti, in cui si esibiranno i vincitori (9 i palchi a disposizione dei vincitori). Le serate verranno riprese da Lepida Tv e riproposte sulla tv digitale terrestre (canale 118). Per la sezione Musica Libera, dedicata alla legalità, verrà inoltre realizzata una serata ad hoc, in cui si esibiranno i vincitori assieme ad altri gruppi musicali della regione, con interventi di personaggi e artisti impegnati in questo tema.
Il concorso è realizzato dall’Assessorato regionale alla Cultura, Politiche giovanili e Politiche per la legalità e dall’Agenzia Comunicazione e Informazione della Giunta regionale in collaborazione con Mei, Meeting delle Etichette Indipendenti, Porretta Soul Festival, Scuola di musica popolare di Forlimpopoli, Festival La musica nelle Aie (Castel Raniero), Centro Musica di Modena, Estragon, Jazz Network (Crossroads: musica e altro in Emilia-Romagna), Radio Bruno e i nuovi partner : Arci regionale, Libera Emilia-Romagna, Politicamente scorretto (progetto dell’istituzione Casalecchio delle culture) e Lepida Tv.

Arriva Dynamo, la Velostazione di Bologna

da: organizzatori

Un progetto innovativo sembra aver trovato la sua naturale collocazione, riportando a nuova vita locali che sono parte della storia di Bologna: in pieno centro città, a pochi passi dalla Stazione Centrale e di fianco all’Autostazione arriva Dynamo, parcheggio bici custodito e molto di più.

Dynamo è un progetto di rigenerazione, assegnato dal Comune di Bologna all’Associazione Salvaiciclisti Bologna grazie al bando Incredibol: un luogo di intrattenimento, formazione e servizi, dedicati alla mobilità nuova e alla cultura urbana. L’associazione si è già messa all’opera con le proprie forze per avviare le attività, nell’attesa della realizzazione del progetto di adeguamento dei locali che, grazie a un cofinanziamento di Comune di Bologna e Regione Emilia Romagna, nei prossimi 3 anni porterà alla realizzazione di 1200 posti bici, bike sharing integrato Mi muovo e piattaforma di servizi per il mobility management.
Sul modello di esperimenti di successo già diffusi in nordeuropa, la Velostazione permette a lavoratori pendolari e studenti fuorisede di prendere il treno con la tranquillità di lasciare la bici in un luogo sicuro, così come agli utenti del centro di godersi una passeggiata o ancora a chi non ha spazi adeguati per custodire una bici speciale di usufruire di un parcheggio dotato di antifurto e videosorveglianza.
Il tratto distintivo di Dynamo è l’ambizione di diventare un centro servizi e una casa per la comunità dei ciclisti urbani e dei cicloturisti, ma anche un polo culturale, un luogo eterogeneo e partecipato per costruire l’identità di una Bologna in movimento.
Oltre al servizio parcheggio, gli utenti avranno a disposizione una ciclofficina, per riparazioni più o meno urgenti, tour in bici alla scoperta della città e il servizio noleggio con le bici di Cicli Cinzia. A tutto questo si aggiungono servizi di comunicazione e consulenza sul mobility management, ma anche corsi, laboratori ed eventi culturali a tutto tondo, e infine la possibilità di godersi una bevanda nell’incantevole cortile vista Pincio, grazie alla collaborazione con il bar de Lortica e le colazioni offerte da Alce Nero.
Inoltre, la Velostazione ospiterà i servizi di UBM, Urban Bike Messengers, i corrieri in bicicletta che dal 2010 effettuano consegne fino a 50 kg.
La Velostazione è aperta tutti i giorni dalle 06:00 alle 22:00 durante la settimana e dalle 08:00 alle 24:00 il sabato e la domenica.
Oltre che la partenza di tutti i servizi, è iniziata anche Dynamatic, la rassegna di iniziative che accompagnerà le prime 6 settimane di vita di Dynamo: eventi musicali, mostre, laboratori e seminari si articoleranno lungo i suoi 1000 mq di superficie per 8-12 mt di altezza.
Per maggiori informazioni, www.dynamo.bo.it

Partito Repubblicano Italiano, Riccardo Saporetti eletto segretario provinciale

da: organizzatori

Con l’elezione del Segretario provinciale del PRI ferrarese, si conclude la fase dei congressi repubblicani che ha visto Ferrara particolarmente attiva; si è infatti tenuto nella nostra città oltre al 22° congresso provinciale, anche il 24° congresso regionale.
Importanti anche le designazioni ferraresi che vedono l’avv. Marcella Pacchioli nominata consigliere nazionale e membro della segreteria regionale, mentre il dott. Federico Messina è stato nominato membro del consiglio regionale.
Il nuovo segretario provinciale, Riccardo Saporetti, 55 anni, imprenditore di origine ravennate, è da oltre trenta anni residente a Ferrara, eredita un partito al minimo storico; per lui e per l’esecutivo provinciale di prossima nomina, il compito di riportare i valori di riferimento repubblicani, nella coscienza degli elettori, ritrovando per il PRI un ruolo da protagonista.
In un panorama politico composto da partiti e movimenti senza radici e senza storia, di personaggi che parlano solo “alla pancia” e che non hanno una visione generale del bene del paese, c’è quanto mai bisogno di un Partito Repubblicano forte e capace di comprendere e risolvere i bisogni dei cittadini.

Tper

Scioperi del personale ferroviario Tper indetti dalle OO.SS. per lunedì 5 ottobre: modalità per i servizi di treni Tper. Regolari i servizi di bus di linea Tper

da: ufficio stampa Tper

Per lunedì 5 ottobre, le Organizzazioni Sindacali FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – UGL TRASPORTI e FAISA CISAL hanno proclamato uno sciopero di 24 ore del personale ferroviario (macchinisti e capitreno) di TPER.
Queste le modalità per i servizi di treni TPER, nel rispetto delle fasce di garanzia previste dalla legge di regolamentazione degli scioperi:
– Per il personale viaggiante dei servizi ferroviari TPER, lo sciopero di 24 ore si svolgerà dalle ore 00.01 alle ore 24 di lunedì 5 ottobre, con fasce di servizio garantite dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 21 sulle linee della rete di competenza FER Bologna-Portomaggiore, Bologna-Vignola, Ferrara-Suzzara, Ferrara-Codigoro, Reggio Emilia-Guastalla, Reggio Emilia-Sassuolo, Reggio Emilia-Ciano d’Enza, Modena-Sassuolo e Parma-Suzzara.
Negli orari di sciopero, ad eccezione delle predette fasce orarie, il servizio ferroviario non sarà garantito.
Per informazioni telefoniche sul servizio dei treni TPER il call center 840.151.152 è attivo tutti giorni feriali dalle ore 7 alle 14 e dalle ore 15 alle 18.
Disagi conseguenti allo sciopero potrebbero verificarsi anche in relazione alla possibile soppressione di treni TPER che circolano sul servizio regionale delle linee della rete RFI Ferrara-Ravenna-Rimini-Pesaro, Ferrara-Bologna-Imola-Rimini, Bologna-Parma-Milano, Bologna-Poggio Rusco, Bologna-Porretta Terme e Modena-Mantova.
Sempre per lunedì 5 ottobre, l’Organizzazione Sindacale USB LAVORO PRIVATO ha proclamato uno sciopero di 4 ore del personale ferroviario TPER che si svolgerà dalle ore 10 alle ore 14. L’astensione è, quindi, in orari concomitanti con quelli, più ampi, previsti per lo sciopero regionale descritto in precedenza.
L’Azienda adotterà ogni misura tecnico-organizzativa utile ad agevolare, al termine dello sciopero, un più celere ed integrale ripristino del servizio.
L’iniziativa di sciopero non coinvolge il personale viaggiante del settore automobilistico: pertanto, lunedì 5 ottobre i servizi di linea di bus e corriere Tper nei bacini di Bologna e Ferrara saranno effettuati regolarmente.

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Expo, Caselli: da qui al 2020 vogliamo raddoppiare le superfici bio in Emilia-Romagna

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna ha partecipato oggi a Milano all’iniziativa sul biologico promossa dal ministero delle Politiche agricole

“Per una Regione come la nostra che vuole competere puntando soprattutto su qualità e distintività della propria agricoltura, il biologico è un settore strategico. Per questo da qui al 2020 vogliamo raddoppiare le superfici bio in Emilia-Romagna”. Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia-Romagna Simona Caselli che ha partecipato oggi a Expo Milano alla “Festa del Bio” organizzata dal ministero delle Politiche agricole presso il Parco della biodiversità.
“L’agricoltura biologica fa bene all’ambiente e alla salute di tutti noi – ha spiegato Caselli – ma può svolgere anche un importante ruolo economico, come ha dimostrato la crescita del consumo di prodotti bio anche in questi anni di crisi. Già oggi in Emilia-Romagna destiniamo al settore circa il 30% delle risorse dello sviluppo rurale. Con la nuova programmazione vogliamo continuare in questa direzione, riconoscendo a chi fa agricoltura bio una priorità in tutte le misure. Si tratta di agricoltori giovani, motivati, che investono e scommettono sul futuro: una risorsa dunque da valorizzare per il bene della nostra agricoltura.”
Nel 2014 l’Emilia-Romagna è stata la prima regione in Italia per imprese che fanno trasformazione e/o vendita di prodotti bio, con una crescita dell’8,6%. L’Emilia-Romagna è invece al quinto posto per numero di imprese agricole bio, con una superficie agricola totale di 85 mila ettari (l’8% del totale).

Open Data Monuments, il primo foto-archivio digitale regionale libero e gratuito

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Oltre 7 mila immagini ad alta definizione delle bellezze artistiche e paesaggistiche dell’Emilia-Romagna, disponibili gratuitamente on line. Frutto della partecipazione a Wiki Loves Monuments, l’archivio raccoglie gli scatti realizzati in tre anni da 542 fotografi

Si chiama Open Data Monuments il database fotografico – promosso da Regione Emilia-Romagna e Apt Servizi Emilia Romagna, in collaborazione con il Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) – aperto a tutti gli utenti del web che cataloga il capitale naturale, storico e architettonico dell’Emilia Romagna. Per la prima volta una regione italiana rende disponibile, liberamente e gratuitamente on line, il proprio patrimonio territoriale per immagini, in un’ottica di condivisione e diffusione a fini di promozione turistica.
Open Data Monuments si appoggia ad un semplice motore di ricerca dedicato, accessibile dal sito http://www.cittadarte.emilia-romagna.it/, che fornisce agli utenti risultati da parole chiave multiple. La ricerca dell’immagine può essere effettuata innanzitutto per categoria (ad esempio inserendo nella stringa le keywords monumenti, piazze, palazzi, statue, musei, teatri, manufatti industriali, riserve naturali), ma anche per nome specifico, per posizione geografica, e per autore.
Tutte le 7031 immagini sono disponibili in rete per il free download (senza limiti di quantità) e il libero riuso, trattandosi di foto rilasciate con licenza di “Creative Commons”, ovvero che ne consente, citandone l’autore, l’utilizzo legale sia da parte di chiunque, privati e operatori economici, enti pubblici e mezzi d’informazione. Con questa iniziativa Apt e la Regione Emilia-Romagna confermano l’importanza delle potenzialità offerte dal web, vera e propria risorsa collettiva per la diffusione massiva di capitali locali, capace di rendere libera la conoscenza e promuovere la cultura.
Fondamentale in questa iniziativa il ruolo di cittadini e turisti, amatori e professionisti dell’obiettivo, oltre che degli enti locali che, attraverso la partecipazione a Wiki Loves Monuments, il contest digitale promosso da Wikipedia, dal 2012 hanno effettuato un’attività spontanea di documentazione fotografica producendo così un archivio digitale d’alta qualità e di grande valore estetico relativamente alle numerose e diverse bellezze regionali.
L’iniziativa è stata presentata oggi a Bologna nella sede di Unioncamere, presenti oltre i rappresentanti dell’amministrazione regionale la presidente di Apt Servizi Emilia-Romagna Liviana Zanetti, il presidente dell’Unione Città d’arte Graziano Prantoni, quello di Wikimedia Italia Andrea Zanni e la segretaria regionale del Mibact, Sabina Magrini.
“Il risultato che si è creato con questa sinergia – ha commentato l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti – indica la direzione che dobbiamo perseguire: il patrimonio culturale deve camminare insieme a quello turistico e insieme devono far crescere il nostro territorio”. “Con questo progetto – ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini – si consolida una collaborazione strategica per integrare sempre più il patrimonio culturale nel circuito turistico, inoltre si afferma il ruolo leader della Regione e di Apt nel marketing del turismo e infine si agisce in un ambito, quello della narrazione, che ci permette di recuperare un po’ di quel fascino che forse si è nel tempo perduto”.

Open Data Monuments: Ferrara e Bologna le regine dell’obiettivo
Dei 453 soggetti fotografati nel complesso, per un totale di 7031 immagini, di cui oltre 6mila ad alta definizione, il Museo della Cattedrale e il Castello Estense risultano quelli maggiormente fotografati in regione. Sono rispettivamente 436 e 381 scatti raccolti in Open Data Monuments relativi a questi gioielli ferraresi.
E proprio la città di Ferrara guida la classifica delle località maggiormente fotografate sull’intero territorio regionale, con 1955 immagini presenti in archivio; segue Bologna con 1208 foto. Le fotografie già catalogate e presenti nel database illustrano ampiamente l’intero patrimonio regionale, dai beni culturali del territorio come Palazzo dei Diamanti, il Museo della Cattedrale (Fe), la Rocca di Fontanellato (Pr) e i Portici di San Giacomo (Bo), alle bellezze più grandiose e monumentali come la statua equestre di Alessandro Farnese (Pc) e il Cimitero di San Cataldo (Mo), fino ai simboli delle sue grandi vocazioni ed eccellenze, tra cui quella motoristica rappresentata dal Museo Casa Enzo Ferrari (Mo) e quella marinara. In seguito alla conclusione della IV edizione di Wiki Loves Monuments, anche le immagini in concorso quest’anno entreranno a far parte del catalogo digitale regionale, che si arricchirà così ulteriormente di circa altre 6 mila immagini. Destinati dunque a crescere ulteriormente in rete il valore e la rilevanza del patrimonio turistico architettonico e paesaggistico dell’Emilia Romagna che, attraverso Open Data Monuments, si riappropria del suo originario significato di bene collettivo a valenza intellettuale e culturale.

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“Se chiedo aiuto mi porteranno via i bambini?”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Un opuscolo e una locandina rivolti alle mamme che subiscono violenza in famiglia. Realizzato dall’assessorato regionale alle Pari opportunità e dal Tribunale per i minorenni di Bologna. L’assessore Petitti: “Aiutiamo le donne a trovare il coraggio della denuncia”. Il Presidente Spadaro: “Orgoglioso di questa iniziativa che riguarda un fenomeno allarmante. Le donne non devono avere paura”

“Se chiedo aiuto mi porteranno via i bambini?”. Inizia così l’opuscolo realizzato dall’assessorato Pari opportunità della Regione Emilia-Romagna e dal Tribunale per i minorenni di Bologna per far conoscere quale tutela è assicurata alle donne con bambini nei casi in cui siano vittime di violenza da parte del partner.
La pubblicazione, stampata per ora in 3000 copie e presto disponibile anche online sul nuovo sito regionale sulle pari opportunità, è una sorta di dialogo, con domande dirette e risposte, con le mamme che subiscono violenza in famiglia, per far conoscere loro l’intervento della giustizia minorile e le possibilità di tutela e aiuto che le istituzioni mettono a disposizione, a partire dal Numero verde della Rete Antiviolenza: il 1522.
“L’opuscolo vuole aiutare le donne a trovare il coraggio della denuncia della violenza che subiscono”, sottolinea l’assessore regionale alle Pari opportunità Emma Petitti che oggi ha presentato l’iniziativa insieme al presidente del Tribunale dei minorenni di Bologna Giuseppe Spadaro. “Il nostro messaggio è che è possibile tornare a vivere, aiutando se stesse e i propri figli – aggiunge Petitti – e le istituzioni, le forze dell’ordine, i servizi sociali ci sono e lavorano insieme per lo stesso obiettivo”.
“Sono orgoglioso di questa iniziativa che riguarda un fenomeno allarmante”, sottolinea il presidente Spadaro. “La violenza di genere è, infatti, tuttora un mondo sommerso e lo è ancora di più nelle relazioni di intimità. Lo scopo è allora sollevare il tappeto dell’omertà per inchiodare ognuno alle proprie responsabilità prima di tutto umane e poi anche penali. L’opuscolo con parole semplici, lineari e dirette spiega alle donne che possono tranquillamente rivolgersi alla giustizia, che non devono avere paura”.
Il progetto nasce dalla consapevolezza che i percorsi giudiziari non sempre sono di facile comprensione quando si è in difficoltà e che il timore che sporgere denuncia, o rivolgersi ai servizi sociali, comporti un allontanamento dei figli può essere così alto da indurre una donna a non cercare protezione. Per questo è importante spiegare che no, una mamma vittima di violenza non rischia di perdere i propri bambini, che i piccoli vengono protetti così come il rapporto con la madre che li accudisce. In che modo può, quindi, intervenire il Tribunale per i Minorenni? Lo può fare a più livelli e, se necessario, fare in modo che madre e figli siano trasferiti in un luogo a indirizzo nascosto e protetto o obbligare il maltrattante ad uscire di casa e incontrare i piccoli solo con il tramite del servizio sociale.
L’opuscolo, accompagnato da una locandina, sarà disponibile nei luoghi e tra gli operatori che possono essere maggiormente a contatto con le donne: centri per le famiglie, centri antiviolenza, studi medici o pediatrici, forze dell’ordine e servizi sociosanitari. Ad accompagnarlo anche una locandina “Aiuta te stessa e i tuoi bambini”.
Opuscolo e locandina sono pubblicati e scaricabili anche dal nuovo portale per le pari opportunità, che conterrà tutte le informazioni pratiche, utili e aggiornate di interesse sulle iniziative in programma nelle diverse città e organizzate dalle istituzioni e dalle associazioni e realtà del volontariato. Il portale conterrà anche link a siti tematici (dedicati al contrasto alla violenza o alla discriminazione, alle politiche sociali e di conciliazione, alla salute), così come notizie sulle norme in vigore, su pubblicazioni e video, sui bandi europei dedicati al tema della parità di genere o contro la violenza.

Dati sull’accoglienza e sui centri antiviolenza in Emilia-Romagna:
I numeri dell’accoglienza in Regione
Sono 15 i Centri Antiviolenza per le donne in Emilia-Romagna, con 22 sedi totali in tutte le 9 province. Sono 13 quelli che fanno parte del Coordinamento dei centri della Regione. A questi si vanno a sommare le altre strutture di accoglienza gestiti da enti o associazioni.
Nel corso del 2014, 3298 donne si sono rivolte ai 13 centri che compongono oggi il Coordinamento dei centri antiviolenza della regione Emilia-Romagna. Si tratta in larga maggioranza di donne vittime di violenza: in totale 2799, pari al 90%. Una parte di esse – il 17% (505) – continua un percorso iniziato in anni precedenti. Le donne che nel 2014 hanno preso contatto per la prima volta con uno dei centri antiviolenza indicati, a motivo delle violenze subite, sono in totale 2474. Rispetto al 2013, anno in cui 11 centri hanno accolto 2399 donne nuove che subiscono violenza, l’aumento è di lieve entità, pari al 3,1% (74 donne).
Le donne ospitate nelle case rifugio e nelle altre strutture dei centri antiviolenza del coordinamento regionale, nel corso del 2014, sono state 188; i figli/e 203. Rispetto al 2013 si registra un aumento tanto delle donne ospitate che dei figli/e: sono aumentate infatti di 25 unità le prime (pari al 15%), di 16 unità i secondi (pari al 9%).
Rispetto al 2013 si registra un aumento tanto delle donne ospitate che dei figli/e: sono aumentate infatti di 25 unità le prime (pari al 15%), di 16 unità i secondi (pari al 9%). In media, le notti di ospitalità sono 105 per donna o figlio/a.

I 4 centri di trattamento di uomini che usano comportamenti violenti
A Modena e Parma sono attivi due centri “Liberiamoci dalla violenza” (Ldv). Sono i primi esempi in Italia di strutture pubbliche dedicate al trattamento di uomini autori di maltrattamenti. Gestiti dall’Azienda Usl e cofinanziati dalla Regione Emilia-Romagna, sono ad accesso completamente gratuito. Al loro interno lavorano psicologi e sociologi, con l’obiettivo di riuscire a intervenire sui comportamenti degli autori dei maltrattamenti, affiancando i servizi già esistenti per la primaria protezione delle vittime delle violenze domestiche.
A Modena, dal dicembre 2011, è attivo un centro che dalla sua apertura ad oggi ha avuto 505 contatti di cui: 182 da parte di uomini per ricevere informazioni o un appuntamento, 64 da parte di donne per acquisire informazioni per possibili invii di compagni o mariti e 259 da persone a diverso titolo interessate (avvocati, assistenti sociali, giornalisti, studenti universitari, ecc…). Ad oggi, ha in trattamento 45 uomini (38 individualmente e 7 in gruppo) di età compresa tra i 20 e i 70 anni. Sono stati conclusi 45 percorsi di trattamento della durata media di circa 9-12 mesi.
Il Centro di Parma è aperto dal 1° gennaio 2015 e ad oggi sono stai presi in carico 5 casi e 8 uomini hanno effettuato il primo colloquio in accoglienza.
A Forlì è presente il Centro Trattamento Maltrattanti con un servizio svolto dell’Associazione Culturale Delfi che dal 28 maggio scorso è affidataria del progetto del Comune “Gestione di attività di sensibilizzazione e prevenzione sul tema della violenza di genere e in particolare per l’accoglienza e il trattamento di soggetti maltrattanti”. La convenzione, della durata di quattro anni, avviene in collaborazione con il “Servizio politiche di welfare”del Comune.
A Ferrara dal marzo 2013 è presente il Centro di ascolto per uomini maltrattanti che opera in stretta collaborazione con il Comune e che ha già trattato 50 casi.

L’intervento della Regione Emilia-Romagna
Nel 2015, la Regione ha stanziato oltre 346 mila euro per nuovi centri antiviolenza e case rifugio o per ampliare i servizi già offerti alle donne vittime di violenza. I fondi nazionali sono stati assegnati dalla Regione a 14 Comuni (in provincia di Ferrara, Piacenza, Forlì-Cesena, Rimini e Modena) per metterli in condizione di garantire aiuti e opportunità in linea con quelli offerti negli altri territori dell’Emilia-Romagna, destinatari nel 2014 di 850mila euro a sostegno delle attività svolte.

Dal 4 all’ 8 ottobre, Cesenatico e Cervia ospitano le finali nazionali del Campionati Studenteschi di pallavolo

da: Alberto Mazzotti

Dal 5 al 9 ottobre, Cesenatico e Cervia ospitano i Campionati Nazionali Studenteschi di pallavolo
Previsti circa 1200 partecipanti, fra atleti e accompagnatori
La cerimonia di apertura a Cesenatico nel pomeriggio di martedì 6; la chiusura a Cervia giovedì 8

Dopo essere state, ad aprile, capitali italiane della corsa campestre a livello studentesco, Cesenatico e Cervia si appresta ad esserlo anche della pallavolo.
Il Ministero dell’Istruzione ha infatti affidato alla Polisportiva Cesenatico 2000 l’organizzazione delle finali nazionali dei campionati studenteschi di pallavolo, che si svolgeranno dal 4 all’ 8 ottobre e coinvolgeranno 72 squadre (fra maschili e femminili) provenienti da 18 regioni.
L”evento, insomma, porterà nelle cittadine adriatiche per quattro giorni circa 1200 persone fra atleti, allenatori, accompagnatori. I partecipanti alloggeranno nelle strutture di Eurocamp, mentre per le partite si utilizzeranno vari impianti sportivi sia di Cesenatico che di Cervia, grazie alla radicata collaborazione fra Polisportiva Cesenatico 2000, Volleyball Cesenatico e Pallavolo Cervia.
Anche i momenti clou della manifestazione si divideranno fra le due cittadine. Lo spettacolare avvio ufficiale dei Campionati si svolgerà infatti sul porto canale di Cesenatico, martedì 6 alle 18; sarà invece il palasport di Cervia ad ospitare le premiazioni e la cerimonia di chiusura, alle 18 di giovedì 8.

2, 3, 4 ottobre 2015 Ferrara: Alce Nero al Festival dell’Internazionale

da: Alce Nero

2, 3, 4 ottobre 2015 Ferrara, L’AGRICOLTURA (BIOLOGICA) CHE CAMBIA IL MONDO
Alce Nero al Festival dell’Internazionale

2, 3, 4 ottobre 2015 – Alce Nero torna per il secondo anno consecutivo al Festival dell’Internazionale a Ferrara, lo fa con il suo Diritti alla Terra e la narrazione di un’agricoltura (biologica) che cambia il mondo. Ma lo fa anche con il suo cibo, che grazie al format di ristorazione Alce Nero Berberè nutrirà la sala stampa del Festival.
Il marchio di oltre mille agricoltori e apicoltori biologici, impegnati, dagli anni ’70, in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni, sani e che nutrono bene, porterà a Ferrara ospiti nazionali ed internazionali per una giornata in cui il racconto non sarà solo storytelling, ma azioni concrete orientate ad un futuro di cambiamento. Nella sala conferenze della Camera di Commercio della città (via Largo Castello 10) sabato 3 ottobre si alterneranno i primi due momenti di confronto.
“Terra è libertà”, che ospiterà al tavolo dei relatori Günther Wallnöfer, consigliere del Comune di Malles, primo comune che ha bandito l’uso di pesticidi, e Evelyne Maria Piergentili, esperta di progetti ambientali, Santiago Paz, Cooperativa Sin Fronteras/Norandino (Perù), Giovanni Dinelli, Professore Ordinario alla Facoltà di Agraria presso l’Università degli Studi di Bologna ed Alice Waters, pioniera del biologico in California, che dialogheranno grazie all’introduzione e mediazione del giornalista Antonio Cianciullo.
Günther Wallnöfer racconterà ad esempio di come il suo comune sia riuscito, dopo aver scoperto che i pascoli nell’Alta Val Venosta erano inquinati dai pesticidi provenienti dalle decine di trattamenti aerei sui meleti, a vietarne (con anni di battaglie e l’appoggio di un referendum popolare) l’utilizzo su tutto il suo territorio.
Seguirà “Terra è vita”, con la partecipazione di Michele Buonomo, Legambiente Campania, Enrico Fontana, vicepresidente del Consorzio Libera Terra Mediterraneo, Nicola Cecere, allevatore bufalino biologico a Caserta e Nino Pascale, presidente di Slow Food Italia, condotti dal giornalista Peppe Ruggero.
Nicola Cecere sarà testimonianza di come molti allevatori nel casertano, per reagire alla terra dei fuochi, allevino in pascoli stupendi e puliti centinaia di bufale, biologicamente, diventando così segnale e simbolo di un percorso diverso e praticabile. O sarà possibile sentire dalla voce diretta di Enrico Fontana che arriveranno a 2000 gli ettari di terra affidata alle cooperative di Libera; ettari che saranno lavorati con metodo biologico, e di cui verranno curate anche le cantine, i laboratori e gli agriturismi.
Una giornata che terminerà con l’appuntamento più atteso, nella cornice ferrarese del Teatro Nuovo: “Terra è casa”. La vice presidente del Perù Marisol Espinoza Cruz racconterà a Stefano Liberti di come il mantenimento di una ricca biodiversità, lo sviluppo di produzioni biologiche e tradizionali peruviane insieme a quelle Fair Trade, rappresentino una grande opportunità di vita, economia e presidio montano (andino) per centinaia di migliaia di agricoltori peruviani, ma anche colombiani, che a favore di queste coltivazioni abbandonano la produzione di coca.
Ne discuteranno con lei, guardando ad un futuro di azioni concrete, Don Luigi Ciotti Fondatore di Libera, Hugo Valdes, direttore di Cooperativa Sin Fronteras (Perù) e Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero per un momento che terminerà con la proiezione del cortometraggio girato lo scorso inverno in Perù, a testimonianza reale di una società che, grazie all’agricoltura biologica, sta ripulendo la sua economia dalla coltivazione illegale di coca.
Ma Alce Nero non nutrirà solo di protagonisti e visioni la tre giorni ferrarese, lo farà anche portando il suo cibo e la cucina di Alce Nero Berberè che, con la speciale collaborazione dello Chef Simone Salvini, preparerà piatti a base di pasta, cereali, verdure e legumi biologici, o addolcirà con frollini, composte, mieli, succhi e nettari, le colazioni e i break degli ospiti del festival.
“C’è una agricoltura (biologica) che pervade e coinvolge territori ed i suoi abitanti. Mette in relazione chi coltiva i prodotti e chi ne fruisce. È onesta perché vicina e reciproca. Fa bene: alle persone, all’ambiente, alla economia che è ecologia. Punta all’equilibrio che è equità. Nutre bene e non consuma. Unisce e non divide. Obiettivo nostro è diffondere questa agricoltura, parte e partecipe del cambiamento che vogliamo”.
Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero

PROGRAMMA SABATO 3 OTTOBRE 2015

Ore 11:00
Terra è libertà
Camera di Commercio di Ferrara, via Largo Castello, 10.
Ore 15:00
Terra è vita
Camera di Commercio di Ferrara, via Largo Castello, 10.
Ore 19:00
Terra è casa
Teatro Nuovo, Piazza Trento Trieste

Alce Nero
Alce Nero è il marchio di oltre mille agricoltori e apicoltori biologici, impegnati, dagli anni ’70, in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni, sani e che nutrono bene.
I prodotti biologici Alce Nero nascono da un’agricoltura che si fa custode della terra, rispettandone ogni componente, che sia vegetale, animale o umana.
Nessun utilizzo di sostanze chimiche di sintesi come pesticidi ed erbicidi, scelta di terreni vocati, lavorazioni che esaltano le caratteristiche organolettiche e nutrizionali delle materie prime: questi i criteri che contraddistinguono il marchio Alce Nero.
Al centro il sapere degli agricoltori, un patrimonio prezioso che si riflette in ogni ingrediente, dal pomodoro naturalmente ricco di licopene, al grano Senatore Cappelli con il suo stelo lungo, fino all’olio extravergine di oliva.
Le oltre 250 referenze Alce Nero si possono acquistare in circa 30 paesi del mondo, in Europa, Asia, America e nel nuovo negozio online: www.alceneroshop.com

Bologna, 2 ottobre: Donne di Terra, il legame fertile tra il sentire e il fare

da: Alce Nero

2 ottobre 2015 ore 17.30 ,Aula Absidale (complesso di Santa Lucia), Bologna:
“Donne di Terra”, il legame fertile tra il sentire e il fare

Alce Nero, con il Patrocinio dell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum, porta a Bologna la Vicepresidente del Perù Marisol Espinoza Cruz per l’evento Donne di Terra, inscritto nel più ampio progetto Diritti alla Terra.
Il marchio di oltre mille agricoltori e biologici impegnati, dagli anni ’70, in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni, sani e che nutrono bene, darà corpo ad un momento dialogo che sia testimonianza di come il lavoro, l’impegno e la progettualità, specie se femminili, stiano cambiando in modo anche radicale i tessuti socio culturali ed economici di Paesi, luoghi, imprese e istituzioni.
Un evento a cui prenderanno parte, oltre alla Vicepresidente del Perù Marisol Espinoza Cruz, la Direttrice della Cooperativa Agricola “Insieme” Rada Zarkovic (regione di Bratunac e Srebrenica), la Prof.ssa Stefania Pellegrini del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, la Prof.ssa Donatella Campus del Dipartimento di Scienze Politiche e sociali, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna e Chiara Marzaduri, Responsabile Comunicazione Alce Nero.
Dall’esempio di riscatto dalla guerra serbo-bosniaca di Rada Zarkovic e la sua cooperativa agricola e di produzione, fino al passaggio dalla coltivazione di cocaina a quella di zucchero di canna nelle terre peruviane di cui è vicepresidente Marisol Espinoza Cruz, il racconto conoscerà luoghi e tessuti sociali diversi, mostrando come un legame fertile tra il sentire e il fare diventi seme di un cambiamento realizzato o ancora da realizzare.
Ad aprire il momento istituzionale, i saluti di Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna e di Ivano Dionigi, Magnifico Rettore dell’Università di Bologna.

Alce Nero:
Alce Nero è il marchio di oltre mille agricoltori e apicoltori biologici, impegnati, dagli anni ’70, in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni, sani e che nutrono bene.
I prodotti biologici Alce Nero nascono da un’agricoltura che si fa custode della terra, rispettandone ogni componente, che sia vegetale, animale o umana.
Nessun utilizzo di sostanze chimiche di sintesi come pesticidi ed erbicidi, scelta di terreni vocati, lavorazioni che esaltano le caratteristiche organolettiche e nutrizionali delle materie prime: questi i criteri che contraddistinguono il marchio Alce Nero.
Al centro il sapere degli agricoltori, un patrimonio prezioso che si riflette in ogni ingrediente, dal pomodoro naturalmente ricco di licopene, al grano Senatore Cappelli con il suo stelo lungo, fino all’olio extravergine di oliva.
Le oltre 250 referenze Alce Nero si possono acquistare in circa 30 paesi del mondo, in Europa, Asia, America e nel nuovo negozio online: www.alceneroshop.com

Sagra dell’Anguilla: mercoledì 30 settembre cena con l’autore Maurizio Paiola a “La Barcaccia”

da: organizzatori

MERCOLEDI’ 30 SETTEMBRE ALLA TRATTORIA LA BARCACCIA
A cena con la ‘regina’ e l’autore Maurizio Paiola

Passerella gastronomico-letteraria tutta ‘”made in Comacchio” all’Antica Trattoria ‘La Barcaccia’: il secondo appuntamento con le cena a tema promosse nell’ambito della Sagra dell’Anguilla 2015, propone per mercoledì 30 settembre alle 20,30, sotto il titolo “a cena con l’autore” nello storico locale di fronte al Duomo di San Cassiano, l’incontro con Maurizio Paiola. Che presenterà il libro “La Delizia Estense Casette di Magnavacca (il Palazzo; le Valli; il Bosco e la Marina)”. Ad accompagnare la serata, in tavola: Anguilla affumicata in zuppetta di cipolla e croccante di mais; straccetti di grano tenero in salsa di Anguilla; Anguilla in brodetto ‘a bac d’easen’; sformatino di zucca con salsa all’uva fragola e zucca caramellata; caffè, vini doc del Bosco Eliceo Corte Madonnina: costo: € 42,00 a persona. Info&Prenotazioni (consigliata): tel. 0533 311081.

Tutto pronto per la Sagra dei Sapori d’Autunno di Campotto

da: organizzatori

Quasi ottobre, quasi… Sagra Sapori d’Autunno di Campotto!
Qualcosa in più di un evento. E’ una tradizione, un luogo
di ritrovo – Parco Due Ponti a due passi dalla
Valle Santa – per gustare i migliori piatti stagionali che
questo evento propone. La Sagra si svolge al coperto.
Il cuore, è il ristorante con i suoi volontari ed un piccolo mercatino
vi accoglierà per i tre week-end di questo bel mese.
La 16a Edizione della Sagra dei Sapori d’Autunno di Campotto
è organizzata dal PD Circolo di Argenta e Campotto (Fe).
Il menù su www.argentaweb.it

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