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Giorno: 6 Ottobre 2015

Nessuno tocchi Caino: secondo minorenne condannato a morte per proteste in Arabia Saudita

Da: Ufficio Stampa Nessuno tocchi Caino

Un secondo minorenne rischia la decapitazione in Arabia Saudita dopo che una corte ha confermato la sua condanna per aver preso parte a delle proteste, ad alcuni giorni di distanza dalle proteste internazionali sollevate dal caso di un altro minore, Ali al-Nimr. Lo rende noto l’associazione radicale Nessuno tocchi Caino che lo ha appreso da Reprieve (ong inglese).
Dawoud al-Marhoon aveva 17 anni quando è stato arrestato senza un mandato dalle forze di sicurezza saudite nel maggio 2012, al culmine delle proteste nella Provincia Orientale del Paese.
È stato torturato e costretto a firmare una ‘confessione’ che è stata usata per condannarlo. E’ stato tenuto in isolamento e gli è stato impedito di incontrare il suo avvocato.
La scorsa settimana, la Corte Penale Specializzata – lo stesso organo che di recente ha confermato la condanna alla ‘crocifissione’ per Ali al-Nimr – ha ribadito la condanna a morte mediante decapitazione di Dawoud.
Avendo esaurito le vie legali, i due minorenni potrebbero ora essere messi a morte in qualsiasi momento, senza alcun preavviso alle loro famiglie. Le esecuzioni potrebbero essere praticate nonostante i dubbi circa l’equità di entrambi i procedimenti giudiziari; Dawoud è stato condannato al termine di un certo numero di udienze segrete svoltesi senza la presenza del suo avvocato, cui è stato anche impedito di ricevere informazioni relative alle udienze d’appello.
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Argenta: strada di transito verso l’Adriatico piena di insidie

da: Domenico Cilenti

Più volte ho contestato telefonicamente alla vostra segreteria il verbale in oggetto (pagata immediatamente) con la richiesta di esprimere il mio disappunto direttamente con Lei, sig. Sindaco, peraltro senza risposta. Nulle sono valse telefonate per la disapprovazione della vostra mancanza di sicurezza stradale e la mia contestazione del verbale in oggetto. Sul come poi il vostro corpo di polizia opera è solo da biasimare: invece di agire in forma preventiva i vostri agenti agiscono come esattori di multe a distanza alcuni chilometri collegati direttamente alle telecamere dove sono scattate le foto in una strada pericolosissima percorsa da camion a rimorchi, furgoni macchine e moto che compiono un determinato tragitto che porta all’Adriatico.
La strada è stretta e a malapena ci passano due camion in senso contrari l’uno all’altro con dei limiti che partano ad altalena da Ferrara 90 km ora, poi diventa immediatamente 70 km ora per giungere subito dopo nel comune di Argenta con cartello segnaletico 50 km ora all’ingresso del paese posto per terra verticalmente non visibile immediatamente a occhio nudo.
A volte per motivi di sicurezza, senza un agente che aiuti a dirigere il traffico in una strada così combinata, è ovvio sia per se stessi e per gli altri ai fini di evitare incidenti tutti gli automobilisti si trovano in difficoltà nel seguire la segnaletica presegnalata posta all’improvviso e nel contempo stare attenti al traffico caotico dei mezzi pesanti. A volte, la difesa dell’automobilista è superare il limite permesso quando il pericolo è costantemente alle spalle del guidatore. Ogni volta che sopraggiunge un camion che con la sua mole e la sua velocità apparente si incolla quasi al paraurti posteriore del veicolo rappresenta sempre un pericolo e, una sua frenata repentina, uno slittamento potrebbe causare seri problemi sia al mezzo anteriore e sia all’intera circolazione con il rischio di incidenti mortali. Si rimane stupefatti osservare che i vostri agenti registrano regolarmente tutto e osservano tutto solo a distanza e continuano solamente a fare multe.
Gli stessi verbalizzanti manifestano il disagio nel fare simili multe con una telecamera a trappola ma sono obbligati dal loro servizio e perché il comune ha bisogno di denari! La beffa in tutto questo non solo il sottoscritto ha pagato una multa ingiusta ma mi saranno anche decurtati tre punti sulla patente. Mai mi fermerò a prendere un caffè ad Argenta.
Con la presente, Vi chiediamo gentilmente di voler disporre l’annullamento del suddetto verbale, e tenere conto di migliorare il servizio stradale in una strada assai pericolosa per tutti gli automobilisti. Se poi per la vostra cassa comunale avete necessità di eseguire e far osservare scrupolosamente il regolamento dovete predisporre come contropartita altro personale a dirigere il traffico per evirare possibili incidenti.
In attesa di una risoluzione consona al nostro caso in oggetto e per tutti i guidatori che passano obbligatoriamente per raggiungere l’Adriatico, occorre che prendiate seri provvedimenti prima che dovesse succedere il peggio. Nel frattempo, porgiamo distinti saluti.

Agromeccanici per un mercato integrato

da: Ufficio Stampa Uncai

I Contoterzisti Uncai raccolgono le grandi sfide dell’innovazione agroalimentare protagoniste nel 2016 dei principali eventi fieristici parigini e anticipate alla Triennale di Milano

Oggi, presso Triennale di Milano, si è svolto l’evento “A Parigi le innovazioni agroalimentari tra salute e piacere”, patrocinato da Promosalons Paris e Paris Region Entreprises. Presente all’incontro, al quale sono intervenuti i rappresentanti delle principali fiere del settore agroalimentari francesi, anche Uncai con il direttore Francesco Torrisi.
“In un contesto d’integrazione crescente di tutta la catena produttiva – ha illustrato Torrisi – gli Agromeccanici hanno il compito di rispondere positivamente alle sollecitazioni delle grandi sfide di domani come l’etichettatura attiva tramite QR code, l’imballaggio intelligente, gli “indicatori tempo temperatura” e la certificazione in campo dei prodotti agricoli, per garantire alle aziende agricole e ai consumatori soluzioni tecnologiche performanti e sostenibili”.
L’appuntamento ha visto confrontarsi fra loro, tra gli atri, il Direttore Generale Promosalons Paris Corinne Moureau, il Direttore Sima Martine Degremont, Véronique Sestrieres per All4pack, Frédérique De Bast di Paris Region Entreprises, Valérie Lobry per Sial, il direttore di Uncai Francesco Torrisi e Giorgio Calabrese, Dietologo e Docente universitario di Alimentazione e Nutrizione Umana.
“In Francia la valorizzazione dell’innovazione passa attraverso sia importanti appuntamenti fieristici sia eventi inediti – ha proseguito il direttore di Uncai – che da anni vedono i Contoterzisti italiani tra i buyer con le più alte aspettative. Gli agromeccanici sanno perfettamente che il mercato non può più essere pensato in termini di categorie ma come una catena produttiva globale che va dalla materia prima fino all’intralogistica e alla spedizione degli ordini. E in questa ricerca di nuove opportunità commerciali, sanno che occorre più che mai mettere sugli scudi l’innovazione come priorità del loro fare impresa al servizio dell’ambiente, della sicurezza alimentare e dell’agricoltura”.

Cali di pressione alla rete idrica del comune di Poggio Renatico e in alcune località del comune di Ferrara

da: ufficio stampa Hera

Hera informa che a seguito di lavori di manutenzione idrica, nella giornata di giovedì 8 ottobre, si potranno verificare cali di pressione della rete idrica nel comune di Poggio Renatico e nelle località di San Martino, Montalbano e San Bartolomeo in Bosco in comune di Ferrara.
Durante i lavori e nelle ore successive saranno possibili lievi intorbidimenti dell’acqua, che si risolveranno dopo qualche istante di scorrimento.
In caso di maltempo l’intervento sarà eseguito nei giorni successivi

Delegazione dell’Assia incontra presidente Bonaccini e la nuova Giunta regionale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il Sottosegretario della regione tedesca Mark Weinmeister per quattro giorni in Emilia-Romagna. A novembre la Regione sarà in Assia per una tre giorni di incontri istituzionali ed economici. Bonaccini: “Rafforzeremo i rapporti con l’Assia, una regione molto simile all’Emilia-Romagna e con una chiara vocazione europeista”

Inizia oggi, con un incontro con il presidente della Regione Stefano Bonaccini, la visita di quattro giorni in Emilia-Romagna di una delegazione della regione tedesca dell’Assia, guidata dal sottosegretario all’Europa del Land, Mark Weinmeister accompagnato dal responsabile del servizio Affari europei e internazionali del Land Assia, Ingo Schon. Scopo della visita definire un piano attività da realizzare congiuntamente nei prossimi anni con il nuovo esecutivo regionale.
«Rafforzeremo i rapporti con l’Assia, una regione molto simile all’Emilia-Romagna e con una chiara vocazione europeista. Stiamo strutturando rapporti con le realtà europee che consentiranno al nostro territorio di dare un contributo al Paese per superare la crisi e per essere la locomotiva di una stagione di crescita» ha evidenziato il presidente Bonaccini annunciando anche che nella metà di novembre sarà in Assia per una tre giorni di incontri istituzionali ed economici.
Con il presidente Bonaccini – che aveva già incontrato il sottosegretario di Stato dell’Assia a Bruxelles nell’aprile scorso nell’ambito di una serie di incontri bilaterali – anche l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi che ha toccato i temi della ricerca, dell’innovazione, dei rapporti tra Università ma anche le opportunità offerte dalle imprese emiliano romagnole, soprattutto nell’ambito della sub fornitura e dalla legge regionale 14 per attrarre investimenti esteri.
Il sottosegretario tedesco ha incontrato nella mattinata la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, che ha anche la delega sulla Cooperazione internazionale, Elisabetta Gualmini e l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli.
Il colloquio con la vicepresidente Elisabetta Gualmini ha riguardato per lo più i rapporti con le istituzioni europee e la gestione dei profughi. «Un confronto alto e sincero sui rapporti con l’Unione europea – così ha definito l’incontro Elisabetta Gualmini – l’esponente dell’Assia si è dichiarato preoccupato per i contrasti in seno all’Unione europea sulle politiche per i rifugiati e in particolare sul conflitto tra paesi dell’Est e paesi dell’Ovest, segno di un ritorno ai nazionalismi e agli egoismi dei vari paesi». «Weinmeister – ha aggiunto la vicepresidente – ha anche sottolineato la mancanza in Europa di una politica comune di difesa e di sicurezza. Molte, quindi, le opinioni e le preoccupazioni che ci accomunano. O l’Europa si fa sentire sull’immigrazione o torniamo indietro di vent’anni. In Assia, su 6 milioni di abitanti ci sono circa 70 mila profughi, in Emilia-Romagna sono 6.000 circa su 4,4milioni di abitanti. Numeri molto più piccoli. Possiamo dunque smetter di drammatizzare».
La Regione dell’Assia ha un rapporto di collaborazione con la Regione Emilia-Romagna da 22 anni, e due province e 16 comuni emiliano-romagnoli si sono gemellati con analoghi enti della regione tedesca. Per quanto riguarda la collaborazioni della Regione Emilia-Romagna con la Regione Assia il primo accordo è stato firmato il 29 luglio 1992 a Wiesbaden dall’allora Presidente della Regione Emilia-Romagna Enrico Boselli e dal Presidente della Regione dell’Assia Hans Eichel. Il 29 giugno 2014 è stata firmata a Bologna una dichiarazione congiunta per ribadire la volontà comune di continuare a rafforzare i rapporti tra le due regioni, avviando anche la collaborazione in campo termale e nella formazione professionale.
Gli altri appuntamenti della delegazione:
La visita in Emilia-Romagna proseguirà anche nei prossimi giorni con un programma altrettanto intenso. Mercoledì 7 ottobre Mark Weinmeister si recherà a Casina, Comune gemellato con Fritzlar, dove visiterà la Latteria Sociale San Giorgio di Cortogno e, nel pomeriggio, la cittadina di Dozza con appuntamento all’Enoteca regionale. Giovedì 8, dopo l’incontro con l’assessore alla Cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità Massimo Mezzetti, sarà la volta dei comuni diModigliana, gemellato con Immenhausen e Hofbieber, Brisighella, gemellato con Zwingenberg, e Bertinoro per visitare la Cooperativa Sociale Onlus Kara Bobowski , il Centro diurno e residenziale La Libellula e per incontrare alcuni Sindaci della Romagna. Venerdì, ultimo giorno in Emilia-Romagna , in programma una visita allo stabilimento della Ducati di Bologna. Ad accompagnare la delegazione tedesca sarà l’assessore regionale al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, formazione professionale, università e ricerca e lavoro Patrizio Bianchi.

Giovedì 8 ottobre: penultimo appuntamento con Comacchio Jazz

da: Associazione Culturale Jazzlife

In programma giovedì 8 ottobre al ristorante “Al Cantinon” l’organ quartet Manuzzi-Barbieri-Mantovani-Poltronieri. Per la serata, dal titolo “Jazz & Wine”, in tavola una selezione della cucina comacchiese con assaggi della “Regina delle Valli”

Volge al termine Comacchio Jazz, la rassegna musicale all’interno del cartellone eventi della Sagra dell’Anguilla. Fino al 10 ottobre 2015 ancora tanta musica promossa dall’Associazione Culturale Jazz Life. Penultimo appuntamento quello di giovedì 8 ottobre alle ore 21.30 presso il ristorante “Al Cantinon” di Comacchio con il quartetto costituito da Roberto Manuzzi (sax), Lele Barbieri (batteria), Massimo Mantovani (piano elettrico) e Roberto Poltronieri (chitarra).
Quattro musicisti di consolidata fama si ritrovano nel soul dei sassofonisti “graffianti” degli anni ‘50 e ’60, come Stanley Turrentine, Eddie “lockjaw” Davis e King Curtis, ispirandosi agli “organ quartet”.
In tavola per l’occasione, una selezione della cucina comacchiese con assaggi della “Regina delle Valli”: antipasto con assaggio di crostino con carpaccio di anguilla, crema di zucca con croccante di calamari e gocce di aceto balsamico tradizionale di Modena. Primo piatto con paglia e fieno al ragù bianco di pesce, sorbetto, secondo con frittino senza lische e assaggio di bracioline di anguilla e zucchine a julienne. Disponibile anche il menu alla carta con ampia scelta secondo la tradizione del Cantinon.
La serata è una gustosa anteprima della rassegna jazz invernale 2015/2016 del Cantinon, locale d’eccellenza che da anni unisce il piacere della buona cucina alla musica. Il calendario invernale ospiterà come di consueto grandi protagonisti del panorama jazz italiano e internazionale.
Costo della serata 38,00 € vini inclusi.
Prenotazione consigliata al num. 0533 314252.
Prossimo e ultimo appuntamento: Sabato 10 ottobre 2015 con il Maurizio Rolli Quintet.

Cso al Wop di Dubai con il Progetto Freshness from Europe

Da: Ufficio Stampa Cso

E’ in corso in questi giorni il Wop di Dubai l’unica fiera del Middle East dedicata all’ortofrutta.

Il Cso è presente quest’anno con il Progetto Freshness From Europe cofinanziato dalla Commissione Europea, Ministro delle Politiche Agricole e soci Cso. Si tratta di un progetto triennale che vuole promuovere i prodotti ortofrutticoli freschi e trasformati sui Paesi terzi USA, Canada, Cina, Giappone ed Emirati Arabi. Proprio a Dubai, con Cso sono presenti 4 delle aziende che aderiscono al progetto: Alegra, Apofruit, Oranfrizer e Origine Group.
Nonostante le dimensioni ancora ridotte della fiera che si sviluppa infatti in soli due padiglioni – il Wop si conferma in continua crescita. Lo dimostra il fatto che rispetto allo scorso anno, per questa settima edizione si registra il 25 % di spazio venduto in più rispetto all’anni scorso, con un totale di 200 espositori. La qualità degli operatori presenti in fiera è più che soddisfacente, secondo i responsabili commerciali delle quattro aziende citate e c’è molto interesse da parte di buyer e importatori per i prodotti italiani. Dubai è la principale piattaforma commerciale dei paesi del Golfo: un mercato in rapido sviluppo con un’alta richiesta di prodotti ortofrutticoli che offre una grande opportunità per le aziende italiane.

Luiss: test di ingresso anticipato a Bologna il 24 ottobre

da: organizzatori

Crescono del 38,5% le domande dall’Emilia Romagna.

La prova si svolgerà il 24 ottobre 2015 a Bologna presso il Liceo Classico L. Galvani in Via Castiglione 38.
Sono aperte le iscrizioni per partecipare al nuovo appuntamento del test d’ingresso LUISS, che da quest’anno consentirà di affrontare la maturità senza pensieri: gli studenti del V anno delle scuole superiori campane potranno, infatti, svolgere la prova di ammissione per i Corsi di Laurea Triennale in Economia e Scienze Politiche e Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza dell’a.a. 2016/17, già in autunno, il 24 ottobre 2015.
Sarà così possibile anticipare l’ammissione all’università, risparmiando tempo ed energie preziose per i mesi di studio in vista della maturità. Ma, oltre alla serenità, c’è anche l’opportunità, grazie al progetto 9000, di poter accedere gratuitamente alla LUISS: sono già 15 gli studenti che, prendendo parte ai test anticipati della Summer School di quest’anno, hanno conseguito un punteggio tale da consentire, in funzione del loro voto di maturità, di usufruire dell’esonero totale della retta universitaria.
Il progetto 9000 consente infatti l’esonero totale dalla retta universitaria, indipendentemente dal reddito, a tutti gli studenti meritevoli che conseguono 9.000 punti moltiplicando il voto di Maturità per il risultato della prova di ammissione alla LUISS.
Il test di ingresso si svolgerà il 24 ottobre 2015 alle ore 15:00 anche a Bologna presso il Liceo Classico L. Galvani in via Castiglione 38, e sarà possibile iscriversi online sul sito dell’ateneo fino al 20 ottobre.
“Abbiamo deciso di introdurre questa nuova prova – dichiara il Direttore Generale della LUISS Giovanni Lo Storto – proprio per permettere ai ragazzi di affrontare con più serenità e concentrazione l’intero anno scolastico e ai loro genitori di organizzare con largo anticipo il futuro dei propri figli, soprattutto se fuori sede, un’occasione ulteriore per puntare al merito con il nostro progetto 9000!”.
Le domande di ammissione per l’a.a. 2015/2016 provenienti dall’ Emilia Romagna hanno rappresentato il 27,4% del totale del Nord Italia (1,7% del totale nazionale), posizionando la Regione in seconda posizione per provenienza geografica degli studenti del Nord Italia. In particolare, la provincia di Bologna ha espresso il 43,1% delle domande a livello regionale, più del doppio rispetto all’anno precedente. A seguire, sempre a livello regionale, Ravenna con il 12,5%, Reggio Emilia con l’11,1%, Forlì-Cesena con il 9,7% e Modena con circa il 7%. Le province di Parma e Rimini si attestano al 5,5% seguite da Ferrara con il 4,2% e Piacenza (1,4%).
A livello nazionale, il ciclo di prove di ammissione 2015/2016 si è chiuso con un forte aumento dei partecipanti ai test d’ingresso per le Lauree triennali e a ciclo unico (+23% nelle prove autunnali e +43% di prove provenienti dalla Summer School) e con un incremento delle domande per le Lauree Magistrali (oltre il 40% di studenti esterni).
Anche per il prossimo anno, l’offerta formativa sarà composta da nuovi indirizzi di specializzazione e da una costante attenzione alle nuove figure professionali legate ai mestieri digitali e all’inserimento dei suoi laureati nel mercato del lavoro (l’80% sono occupati ad un anno dal conseguimento del titolo).

Nelle sale dell’Emilia Romagna solo il 14 e 15 ottobre arriva “Arcade Fire: The Reflektor Tapes”

da: organizzatori

Un’esperienza cinematografica unica, un paesaggio sonoro e visivo caleidoscopico, un incrocio tra documentario, arte, musica e storia personale per narrare la creazione dell’ultimo album della band. Con la presentazione in anteprima assoluta per il cinema di un nuovo brano inedito.
Dopo l’anteprima al Toronto Film Festival, Arcade Fire: The Reflektor Tapes arriva nelle sale italiane solo mercoledì 14 e giovedì 15 ottobre.

In Emilia Romagna aderiscono i cinema:

EMILIA ROMAGNA Bologna Odeon www.circuitocinemabologna.it
EMILIA ROMAGNA Bologna The Space www.thespacecinema.it
EMILIA ROMAGNA Carpi Space city www.spacecity.it
EMILIA ROMAGNA Casalecchio di Reno Uci www.ucicinemas.it
EMILIA ROMAGNA Cesena Eliseo www.cinemaeliseo.it
EMILIA ROMAGNA Ferrara Uci www.ucicinemas.it
EMILIA ROMAGNA Parma The Space www.thespacecinema.it
EMILIA ROMAGNA Parma The Space Cinecity www.thespacecinema.it
EMILIA ROMAGNA Piacenza Uci www.ucicinemas.it
EMILIA ROMAGNA Ravenna Astoria www.cinemateatroastoria.com
EMILIA ROMAGNA Reggio Emilia Uci www.ucicinemas.it
EMILIA ROMAGNA Rimini Giometti le Befane www.giometticinema.com
EMILIA ROMAGNA Rimini Savignano Uci Romagna www.ucicinemas.it

Arcade Fire: The Reflektor Tapes, il primo lungometraggio dei pluripremiati Arcade Fire, sarà distribuito in Italia il 14 e 15 ottobre, dopo l’anteprima del Toronto International Film Festival.
Diretto da Kahlil Joseph (vincitore nel 2013 del premio Grand Jury al Sundance Film Festival per il miglior cortometraggio), co-prodotto dalla pluri-premiata Pulse Films (‘20.000 Days on Earth’ e ‘Shut Up and Play the Hits’) e da What Matters Most, Arcade Fire: The Reflektor Tapes è un film del tutto diverso dagli altri e propone un’esperienza cinematografica autentica nella quale si incontrano documentario, musica, arte e storie personali. Un evento accolto dai fan del mondo con enorme entusiasmo e che arriverà nelle sale italiane solo per due giorni, mercoledì 14 e giovedì 15 ottobre (l’elenco dei cinema è disponibile su www.nexodigital.it). Oltre a presentare i brani estratti da “Reflektor” e da altri album del loro storico catalogo, Arcade Fire: The Reflektor Tapes offrirà agli spettatori la possibilità di ascoltare per la prima volta un nuovo brano inedito, e gustarsi un esclusivo filmato di 20 minuti mai mostrato prima, girato appositamente per il pubblico delle sale cinematografiche. In occasione dell’evento, gli Arcade Fire hanno deciso di rendere disponibili per tutti i loro fan 6 nuovi brani inediti. I 6 brani saranno disponibili in versione digitale dal 25 settembre, contenuti in una speciale edizione Deluxe Digital, mentre il 16 ottobre sarà in vendita una musicassetta contenente i soli inediti (TRACKLIST: 1. Apocrypha, 2. Women of a Certain Age, 3. Flashbulb Eyes; 4. Soft Power; 5. Get Right; 6. Crucified Again).

Arcade Fire: The Reflektor Tapes
Come nasce l’album di una band amata in tutto il mondo? Come passa dalla testa degli artisti alla sala incisioni e ai palchi di tutto il pianeta? Con quali passaggi creativi e in che modo? Arcade Fire: The Reflektor Tapes racconta tutto questo ed è l’affascinante spaccato della realizzazione di “Reflektor”, l’ultimo album degli Arcade Fire che ha conquistato un enorme consenso di critica e di pubblico raggiungendo i vertici delle classifiche dei dischi più venduti. Il film racconta l’esperienza dell’album trasportando lo spettatore in un paesaggio sonoro e visivo caleidoscopico e tracciando passo dopo passo il percorso creativo della realizzazione del disco, dalle prime fasi della scrittura in Giamaica alle sessioni di registrazione a Montreal, dal concerto improvvisato in un hotel haitiano la prima notte di Carnevale, fino al loro show mozzafiato nelle arene “imballate” di Los Angeles e Londra.
Il pubblico avrà dunque l’opportunità di rivivere sul grande schermo i concerti sbalorditivi del Reflektor tour, concepiti per garantire la migliore definizione cinematografica e un potente audio surround. Il film offrirà inoltre a tutti i fan la rara opportunità di esplorare sotto la superficie della musica per avvicinarsi ancora di più alla band. Gli Arcade Fire hanno infatti concesso al regista un accesso totale e senza precedenti alle proprie giornate con lo stupefacente risultato di unire in modo fluido filmati personali inediti, interviste, testimonianze del processo di registrazione e momenti catturati dalla band stessa.
Arcade Fire: The Reflektor Tapes è distribuito in Italia da Nexo Digital in collaborazione col media partner Radio DEEJAY.

Kahlil Joseph
Pluri-premiato regista di Los Angeles, il suo cortometraggio suggestivo e magistralmente realizzato “Until the Quiet Comes”, distribuito da Flying Lotus, ha ricevuto un grande apprezzamento dalla critica e ha vinto il Grand Jury al Sundance Film Festival del 2013 per la categoria cortometraggi, oltre al premio Video dell’Anno ai Music Video Award britannici (edizione 2013). Kahlil ha lavorato con alcuni tra i più influenti artisti tra cui Kendrick Lamar and FKA Twigs. Il risultato di una successiva collaborazione con Kendrick Lamar è l’installazione a due schermi dal titolo “Double Conscious”, opera esposta al Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles durante tutto il 2015.

Arcade Fire
Il loro album di debutto “Funeral”, pubblicato nel 2004 e osannato dalla critica, è stato tra i più votati nelle classifiche dei “Migliori Album del Decennio” dalle testate più autorevoli, quali NME, Pitchfork, Guardian, Mojo e molte altre. Il secondo album “Neon Bible”, pubblicato nel 2007 ha debuttato al n. 2 in Gran Bretagna e nella Billboard Hot 100 americana. Nel 2011 sono stati premiati con il Grammy Award per il loro terzo album di studio “Suburbs” (pubblicato nel 2010) e con due Brit Award nelle categorie Miglior Gruppo Internazionale e Miglior Album. Il quarto album “Reflektor” pubblicato nell’ottobre 2013, ha raggiunto i vertici delle classifiche internazionali, debuttando direttamente al n. 1 negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Canada e in vari altri paesi. L’album è stato supportato dall’ambizioso tour mondiale che ha ricevuto enormi consensi dal pubblico in estasi.

movimento5stelle

M5S: a Ferrara l’appropriatezza prescrittiva si traduce in tagli lineari, altro che valutazione clinica

Da: Ufficio Stampa m5s Emilia-Romagna

Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S, ha presentato una interrogazione sul caso della diminuzione di spesa per farmaci (risparmio del 6,16%) messo a punto dall’Asl di Ferrara e portato alla luce dal sindacato F.I.M.M.G.: “Smascherato il piano del ministro Lorenzin e dell’assessore Venturi. Decisioni che vengono prese per ragioni economiche e non in base alle esigenze dei pazienti”.

“A Ferrara l’Asl ha predisposto un taglio lineare di farmaci arrivando anche a mettere in discussione anche l’assistenza ai malati cronici di diabete. Altro che appropriatezza di analisi ed esami”. È questa la denuncia di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, che ha presentato una interrogazione alla Giunta per chiedere chiarimenti dopo le rivelazioni del sindacato F.I.M.M.G. che hanno portato alla luce il piano che l’azienda sanitaria di Ferrara avrebbe presentato alle organizzazioni sindacali sui risparmi da effettuare. “Secondo quanto denuncia il segretario regionale dello F.I.M.M.G l’obiettivo dell’Asl e del direttore generale Carradori è quello di diminuire del 6,16% la spesa per farmaci – spiega Raffaella Sensoli – obiettivo che deve essere perseguito tagliando del 20% le prescrizioni di Vitamina D, antibiotici fluorichinoloci e antibiotici intestinali. Una lista che di fatto sconfessa palesemente la teoria dell’appropriatezza portata avanti prima dal ministro Lorenzin e poi dall’assessore regionale Sergio Venturi. Altro che buon senso e responsabilizzazione dei medici: queste sono indicazioni chiare di effettuare un taglio netto e lineare e che prescinde da qualsiasi esigenza dei pazienti. Semplicemente scandaloso”. Ma c’è di più: nel documento presentato ai sindacati l’Asl di Ferrara sottolinea che il mancato raggiungimento dell’obiettivo, ovvero la diminuzione del 6,16% della spesa per farmaci, comporterà una riduzione delle quote previste dal Progetto Assistenziale Diabete. “Il caso di Ferrara è la conferma di quanto sosteniamo da tempo – aggiunge la consigliera regionale del M5S – ovvero che quello della appropriatezza è uno specchio per le allodole, una totale presa in giro del Governo e delle Regioni che l’hanno appoggiata per mascherare una serie di tagli che non si baseranno mai su valutazioni cliniche ma che terranno conto solo ed esclusivamente dei vantaggi economici. E a farne le spese, ovviamente, saranno i cittadini che vedranno così messa ancora di più a rischio la propria salute”. “Visto che nel documento presentato dall’Asl di Ferrara si dice che il piano di tagli è stato stilato in base agli indirizzi della Regione – conclude Raffaella Sensoli – chiediamo alla Giunta di fare assoluta chiarezza sulla vicenda. Se Venturi è ancora convinto della bontà delle sanzioni ai medici che prescrivono esami che appoggi anche quelle ai politici per le opere inutili”.

Anbi: maggiori finanziamenti e chiarezza sulla tempistica degli interventi ad Italiasicura

da: ufficio stampa A.N.B.I.

“Abbiamo salutato con favore la nascita della Struttura di Missione #italiasicura, che ha il merito di avere individuato quasi 2 miliardi di euro non spesi nelle more dei bilanci pubblici. Ma non basta: non è sufficiente investire 600 milioni sulle grandi metropoli urbane, se al più presto non si interviene a monte, adeguando la rete idraulica minore alla violenza dei cambiamenti climatici, che stavolta hanno duramente colpito la Francia, cui va tutta la nostra solidarietà; intervenire in prevenzione costa 10 volte meno che riparare i danni!”
A tornare sulla questione è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI), intervenuto ad Expo Milano in un convegno sulla funzione dei Consorzi di bonifica nella mitigazione del rischio idrogeologico in Liguria.

Prosegue Vincenzi:
“Serve urgentemente un programma di manutenzione complessiva del territorio, cui continuiamo a candidare il nostro Piano Nazionale per la Riduzione del Rischio Idrogeologico che, nel 2015, segnala la necessità di oltre 3.330 interventi per lo più immediatamente cantierabili per un importo complessivo di circa 8.400 milioni di euro finanziabili con mutui quindicennali.
C’è bisogno inoltre della legge contro il consumo indiscriminato del suolo, causa prima della fragilità idrogeologica, ma il dibattito sulla proposta è rallentato nei meandri parlamentari… E’ ora insomma di cambiare l’approccio in un Paese, che per 6 mesi vive in emergenza alluvione e per altrettanti in emergenza siccità! L’acqua deve essere una risorsa, non un problema secondo anche il messaggio, che scaturisce da Expo Milano. La fame nel mondo – conclude il Presidente ANBI – si può combattere solo con un uso razionale dell’acqua che, in agricoltura, si utilizza e non si consuma come testimonia l’uso multifunzionale che se ne fa. Eppure, in Europa, meno di un quinto dei 27 Paesi U.E. è interessato alla irrigazione. Per questo, riteniamo importante la presenza di ANBI ad Expo: il futuro del cibo non può infatti che essere irriguo!”

Roberto Ferrari eletto alla guida del Dipartimento di Scienze Mediche

da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Il Prof. Roberto Ferrari, ordinario di Malattie dell’Apparato cardiovascolare, è stato eletto Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche per il triennio accademico 2015/2018.
Autore di 23 volumi e con oltre 800 lavori con un Impact Factor >2000 e H-index 62, Roberto Ferrari ha sviluppato i suoi interessi di ricerca sui meccanismi molecolari e il trattamento clinico del miocardio ischemico e scompensato. Responsabile di numerosi progetti di ricerca del MIUR, CNR, Regione Emilia-Romagna, Comunità Europa e di vari istituti scientifici e privati, riveste numerose cariche in Società Scientifiche nazionali, europee ed internazionali ed è inoltre editore e membro del Comitato editoriale di prestigiose riviste scientifiche.
“Vorrei – afferma il Prof. Ferrari all’indomani delle votazioni – che il nostro Dipartimento si distinguesse per la chiarezza nella comunicazione e condivisione delle informazioni, apertura ai giovani, innovazione e pragmaticità”

L’ANALISI
Perché la Cina scuote i nostri mercati

Sfogliando i giornali dello scorso mese spesso può essere capitato di imbattersi in frasi del tipo “Nel terzo trimestre del 2015 la crescita economica mondiale ha avuto un calo, questo soprattutto a causa del rallentamento dei mercati emergenti e in particolare alla crisi cinese; tuttavia si registrano buone performances delle economie europea e americana”. Varrebbe la pena domandarsi se si può considerare “emergente” un’economia la cui crisi è in grado non solo di rallentare la crescita globale, ma anche di creare una certa dose di panico sui mercati finanziari planetari. Bisogna fra l’altro dire che le grandi aspettative dei Paesi che si sono affacciati ai mercati internazionali con il titolo di “emergenti” sono state quasi sempre disattese, si pensi al caso del Brasile o dell’India i quali, al fianco del caso particolare della Russia, erano inseriti assieme alla Cina in quelli che venivano chiamati ‘Bric’, che, semplificando, altro non erano che “economie sottosviluppate in forte crescita e dalle quali ci si aspettava molto”. Solo la Cina ha però avuto uno sviluppo vigoroso al tal punto da spostare gli equilibri economici mondiali, appare quindi ovvio che l’economia cinese, che produce il 15% del Pil mondiale, non possa più essere considerata come “emergente”. Molti tuttavia si interrogano sul perché la Cina abbia avuto uno sviluppo così impetuoso e sul perché gli altri Paesi presi in considerazione sembrino avere in qualche modo esaurito la spinta.

Uno dei più grandi contributi proposti in campo economico per quanto riguarda lo studio dello sviluppo dei Paesi economicamente arretrati è quello di Karl Gunnar Myrdal pubblicato nel libro “Economic Theory and Underdeveloped Regions” nel 1957. In tale pubblicazione egli sosteneva, in forte contrasto con la visione consacrata dal filone economico neoclassico all’epoca (e in parte anche tuttora) in auge, che l’economia nel suo insieme non tendesse al cosiddetto equilibrio di lungo periodo, ma che essa fosse intrinsecamente predisposta al disequilibrio, e che fosse proprio questo, una volta usciti da un iniziale “stato stazionario” a far scattare le leve trainanti dello sviluppo.
Spesso si sente parlare, per le persone come per le città o per gli Stati, del fatto che il ricco sia diventato più ricco e il povero più povero, generando quell’insieme di stupore e rabbia che in breve tempo si trasforma in malinconica rassegnazione. Un esempio pratico di questo fenomeno può essere constatato dalla recente crisi economica (quella americana ed europea), che ha avuto, fra i suoi effetti, un grande aumento della polarizzazione sociale. Ma si può constatare anche prendendo ad esempio un Paese avanzato e un Paese in ritardo di sviluppo. Osservati questi Paesi com’erano trent’anni fa e come da allora questi si siano trasformati fino ad oggi apparirà evidente, nella stragrande maggioranza dei casi, il grande progresso del primo e il limitatissimo, alle volte inesistente, progresso del secondo. Probabilmente anche per il Paese in partenza sottosviluppato le condizioni sono migliorate, ma la forbice fra i due si sarà allargata, la polarizzazione aumentata.
“Di solito – scriveva Myrdall – il cambiamento provoca cambiamenti non in senso contrario ma, allʼopposto, continuamente complementari, i quali spingono il sistema nella stessa direzione del cambiamento primario ma vanno molto più in là di esso”, in pratica un circolo del disequilibrio virtuoso.

Lo sviluppo si autosostiene, non solo, come molti sarebbero portati a pensare, grazie agli effetti esponenziali dovuti al progresso della tecnologia (si pensi a riguardo a com’erano i computer di 15 anni fa e a come sono gli smartphone di oggi), ma anche grazie a due evidenze sociali che Myrdall definisce “effetto di riflusso” ed “effetto di diffusione”: dato un Paese sviluppato, il primo effetto è quello che genera cambiamenti negativi nel paese sottosviluppato, il secondo quello che vi genera effetti positivi. Un esempio di effetto di riflusso può essere l’attrattiva che il Paese sviluppato esercita sui lavoratori, soprattutto giovani, di quello sottosviluppato, generando un flusso migratorio che priva il Paese già in ritardo di sviluppo della sua linfa vitale: la forza lavoro giovane. Il secondo può invece essere dovuto ad una maggiore domanda di beni proveniente dal Paese sviluppato con conseguente aumento delle esportazioni da parte del Paese sottosviluppato; e qui Myrdal ci avverte: “in nessun caso gli effetti di diffusione danno luogo ai presupposti per un’analisi in termini di equilibrio” e, parafrasando, l’effetto di riflusso risulta essere in ogni caso maggiore dell’effetto diffusione. La forbice, insomma, continua ad allargarsi.

Le prospettive economiche sembrano essere fosche per quegli stati che si trovassero in ritardo a intraprendere la via dello sviluppo, bloccati in un circolo vizioso che li conduce a guardare i benestanti sempre più da lontano. Tuttavia è lo stesso Myrdal a individuare una via d’uscita da questa situazione: lo Stato. Questo, “rompendo il circolo vizioso e creando le premesse per un processo cumulativo crescente non si sostituirà alla libera iniziativa, ma ne aumenterà lo spazio e le possibilità”. Si tratterebbe quindi di un interventismo attivo volto a stimolare l’iniziativa delle persone, a limitare i danni causati dall’effetto riflusso e alla creazione di investimenti con lo scopo di generare una crescita rapida e dinamica, tutt’altro che equilibrata.
Si tratta esattamente di ciò che è avvenuto in Cina, dove un misto di pianificazione economica e pianificazione sociale con obiettivi di lungo periodo, assecondati da enormi investimenti nazionali ed esteri, questi ultimi incentivati dal governo cinese tramite consistenti sgravi fiscali, hanno portato a risultati eccezionali dal punto di vista del bilancio dello Stato; tanto che non appare più assurdo il parallelo fra la Cina odierna e l’Inghilterra della Rivoluzione Industriale: la Cina è oggi “l’officina del mondo”.
Certo, non tutto è oro quel che luccica: nel Paese asiatico i diritti dei lavoratori sono minimi, l’informazione è tutt’altro che imparziale e la democrazia ha lo stampo più autoritario del mondo. Spesso, proprio al fine di perseguire la crescita economica sono stati trascurati i diritti umani, basti pensare che in Cina a ogni coppia è concesso avere un unico figlio al fine di evitare un’esplosione demografica tale da bloccare il buon andamento economico e che le persone, nella veste di lavoratori, nonché di artefici materiali della crescita, si trovano ad essere le ultime a riceverne i benefici anche in termini economici.
Tuttavia la Cina è riuscita ad interrompere e ad invertire il circolo vizioso della povertà in cui si trovava e ad emergere fra le tutte le consolidate economie fino a prendere le redini della crescita economica globale. Paradossalmente è la crisi stessa in cui essa versa attualmente a dimostrare definitivamente che la Cina odierna non è più un Paese emergente.

Hera: tra tablet e visite virtuali, ecco i nuovi progetti per le scuole

da: ufficio stampa Hera

Al via le iscrizioni on line per la sesta edizione della Grande Macchina del Mondo. Si tratta di un restyling completo dell’offerta didattica che la multiutility mette a disposizione delle scuole del territorio: si parlerà di energia, ambiente e rifiuti anche attraverso le nuove tecnologie. Coinvolti nel ferrarese oltre 19 mila studenti negli ultimi 4 anni

Tablet, telecamere, selfie da farsi con i cellulari. La Grande Macchina del Mondo, il progetto Hera di educazione ambientale nelle scuole, arriva alla sua sesta edizione rinnovandosi completamente. E strizzando gli occhi alle nuove tecnologie. Dalle scuole dell’infanzia alle secondarie di II grado, i ragazzi saranno coinvolti in laboratori interattivi, spettacoli teatrali, giochi di squadra e atelier creativi, per stare al passo con gli emergenti problemi ambientali e coltivare una nuova sensibilità green verso il pianeta e il territorio.
L’iniziativa è svolta avvalendosi delle cooperative locali Atlantide, La Lumaca, Antartide, Anima Mundi e Millepiedi, il Cirea (Centro italiano di ricerca ed educazione ambientale), il dipartimento di Bioscienze dell’Università di Parma e il patrocinio dell’ufficio scolastico regionale. Nel comitato scientifico della Grande Macchina del Mondo, inoltre, siede anche il professor Andrea Canevaro, illustre pedagogista dell’università di Bologna.
Partono le iscrizioni: ci si prenota on line fino al 31 ottobre
Su www.gruppohera.it/scuole gli insegnanti possono prenotare fino al 31 ottobre l’adesione per la propria classe alle diverse proposte didattiche. Dopo aver consultato il catalogo formativo, con pochi clic si può richiedere la partecipazione e scegliere le proposte più adatte ai programmi.

I nuovi progetti dalla A alla Z
I progetti per le scuole di Hera della Grande Macchina del Mondo prevedono percorsi diversi a seconda dell’età dei ragazzi. Per la scuola dell’infanzia, infatti, si attiveranno spettacoli teatrali che spiegano il valore dei rifiuti come risorsa o l’uso consapevole di acqua ed energia, insieme ad atelier creativi in cui si giocherà con materiali di recupero. Alle scuole primarie, invece, oltre a test e giochi educativi ci sarà spazio anche per esperienze di storytelling, in cui ogni alunno dovrà decidere il finale di una storia a carattere ambientale, e sfide a squadre armati di tablet per imparare come si differenziano i rifiuti grazie all’app di Hera del Rifiutologo. Alle scuole secondarie di I grado, infine, ci si improvviserà anche giornalisti scientifici provando a scrivere un giornalino di classe, che sarà poi pubblicato sul sito di Hera, con articoli dedicati a temi green. Per le secondarie di II grado è previsto invece l’evento itinerante di divulgazione scientifica Un Pozzo di Scienza, che inizierà a febbraio 2016.
Per tutti, docenti compresi, ci saranno divertenti concorsi: per infanzia e primarie, per esempio, ci si dovrà cimentare in un selfie di classe con tanto di slogan ambientali. Un altro photo-contest sarà dedicato ai ragazzi delle secondarie di I grado, che dovranno scovare nelle proprie città soluzioni smart che stanno cambiando la vita di tutti.

Nel ferrarese nel 2014 coinvolti 292 classi e 549 insegnanti
La Grande Macchina del Mondo di Hera negli ultimi 4 anni ha coinvolto 200 mila studenti, di cui oltre 19 mila nella provincia di Ferrara. Lo scorso anno, invece, nel ferrarese hanno partecipato 292 classi per un totale di 549 insegnanti. Nel capoluogo estense, in particolare, hanno partecipato 142 classi. Il tema dell’acqua si è confermato in pole position tra quelli più scelti, mentre l’ambiente si è classificato al secondo posto seguito dall’energia, percorso in cui si trattano argomenti di attualità come le fonti rinnovabili e il risparmio energetico.

Sul web le “bacheche virtuali” con idee per tutti i prof
Per tutti i docenti, soprattutto per quelli che non riusciranno ad accedere ai laboratori, Hera ha previsto gli “Educational box” sul sito www.gruppohera.it/scuola: veri e propri contenitori di notizie, dispense, argomenti, link e curiosità che potranno essere utili a creare autonomamente un percorso di approfondimento con i propri alunni. E potranno essere usati anche a casa, grazie a giochi divertenti da fare in famiglia.

Le visite agli impianti: fisiche e anche virtuali
La Grande Macchina del Mondo è un progetto molto articolato, che comprende anche Itinherario Invisibile, cioè le visite delle classi (dai 9 ai 18 anni) ai principali impianti gestiti da Hera dove gli alunni possono vivere da vicino la gestione di servizi importanti per la vita dei cittadini. L’anno scorso le visite dell’Itinherario invisibile hanno coinvolto più di 1.600 studenti, soprattutto alla scoperta del ciclo dell’acqua.
Da quest’anno sarà possibile scegliere di fare anche visite “virtuali” agli impianti Hera: la classe, seduta nei propri banchi, vedrà le strutture attraverso gli occhi di un operatore ambientale che sarà collegato in diretta con i ragazzi grazie a una telecamera manovrata dall’educatore sul posto. In classe ci sarà invece un secondo educatore che illustrerà cosa si sta vedendo. Questo permetterà a tutti gli insegnanti di offrire agli alunni l’opportunità di una gita, anche quando non ci fossero le condizioni per organizzare un’uscita. E non solo: l’uso di tecnologie multimediali per l’apprendimento stimolerà la curiosità e il coinvolgimento degli studenti.

Tommasi: “E’ un dovere educare chi ci seguirà al rispetto per l’ambiente”
“Per Hera la Grande Macchina del Mondo è l’espressione concreta della fiducia e speranza che riponiamo nella scuola, nei singoli insegnanti e nelle famiglie quali primi formatori di una coscienza civile e ambientale nei ragazzi, nelle cui scelte e azioni stanno gli scenari futuri che ci attendono – spiega Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera – È proprio guardando al futuro che abbiamo voluto rinnovare la nostra offerta didattica: stando al passo con i tempi e sfruttando le nuove tecnologie si conquista l’attenzione dei più giovani. Lo facciamo anche nel nostro lavoro di tutti i giorni, investendo in soluzioni all’avanguardia per essere sempre più efficienti: proveremo a farlo anche nel nostro contributo all’educazione ambientale dei cittadini di domani ”.

Copparo: sportello Opportunità Imprese, al via il nuovo servizio del Comune

da: ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Presso il Centro Servizi per il Cittadino sarà attivo Lo Sportello Opportunità-Imprese, promosso dall’Assessorato alle Attività Produttive e dall’Assessorato ai Fondi Europei del Comune di Copparo in collaborazione con Sipro Ferrara.
Lo sportello fornisce consulenza alle imprese in tema di bandi, incentivi e finanziamenti e offre un supporto nella stesura di proposte progettuali.

L’avvio dello sportello è previsto a partire da martedì 13 ottobre, presso il Centro Servizi per il Cittadino (piano terra della Residenza Municipale) e sarà attivo tutti i martedì con orario 10 – 13. Sarà garantita la presenza di un esperto di Sipro Ferrara, a cui rivolgersi direttamente.
Oltre allo sportello è prevista la consulenza via mail all’indirizzo sipromuove@siproferrara.com o telefonica al numero 0532 243583 e gli operatori saranno disponibili anche ad effettuare su richiesta incontri nelle aziende interessate.
“La convenzione stipulata con Sipro è il risultato della volontà dell’amministrazione comunale di strutturarsi per cogliere le opportunità offerte dalla programmazione europea” affermano gli assessori Enrico Bassi e Paola Bertelli. “Accanto allo strumento rivolto alle aziende del territorio, l’Ente si avvarrà della collaborazione dei tecnici di Sipro anche per candidare con maggiore efficacia le proposte progettuali inserite nella programmazione del Comune, a valere su fonti di finanziamento esterne. Si tratta di una scelta strategica viste le risorse sempre meno disponibili in capo ai comuni. Ecco perché avviamo questa collaborazione che vogliamo intendere come un esperimento”.
“In un momento come quello che stiamo attraversando abbiamo sentito l’esigenza di dotarci degli strumenti per affrontare nuove sfide – conclude il Sindaco Nicola Rossi – e noi, in questo senso, vogliamo strutturarci. Lavoreremo perché sia lo sportello dedicato alle imprese, che la collaborazione attivata sui progetti interni, possano rappresentare un ulteriore elemento di crescita per il nostro territorio”.

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La Provincia chiude al traffico il ponte Torniano da mercoledì 7 ottobre

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Da mercoledì 7 ottobre la Provincia provvede alla chiusura al transito sul ponte Torniano, lungo la Sp 25 Poggio Renatico – Santa Maria Codifiume.
La decisione era stata annunciata nel corso di una conferenza stampa lo scorso 23 settembre, a causa delle condizioni strutturali in cui versa la struttura di attraversamento e, quindi, per garantire le condizioni di sicurezza alla circolazione stradale.
Il ponte è di proprietà demaniale e dato in gestione al Consorzio di bonifica, mentre le spese di ricostruzione della nuova struttura sono coperte da un finanziamento di fonte regionale che si aggira sui 400mila euro.
Contemporaneamente alla chiusura, la Provincia provvede anche alla posa della segnaletica di preavviso per indicare le situazioni di pericolo e la viabilità alternativa.
Nonostante il progetto esecutivo per la realizzazione dell’opera sia già stato definito dagli uffici tecnici del Consorzio, i tempi per il ripristino della normalità non saranno inferiori a un anno, visto che occorrerà attendere l’arrivo dei finanziamenti dalla Regione, la conclusione delle procedure di gara e l’avvio del cantiere.
Tempi che provocheranno inevitabilmente disagi alla circolazione, che la Provincia cercherà di limitare segnalando le soluzioni viarie alternative.
Lavori, come ricordato, che si sono resi necessari a causa del deterioramento e dell’abbassamento dell’intero impalcato, col rischio che il corso d’acqua attraversato, lo Scolo Principale Superiore, possa ingrossarsi durante le stagioni piovose e trovare nel ponte un ostacolo al deflusso delle acque.
In proposito uno studio fatto dallo stesso Consorzio parla di un’area interessata di seimila ettari nei comuni di Sant’Agostino, Mirabello e Poggio Renatico.

Sagra dell’Anguilla: mercoledì 7 ottobre cena con l’autore alla Locanda La Comacina

da: organizzatori

Mercoledi’ 7 ottobre, alle 20,30 alla Locanda la Comacina, Vittoria Tomasi presenta il romanzo “Anita e la Setta dei Padroni del Tempo” e l’e-book “Welcome to Chrissi Island”.

Ancora uno scrittore comacchiese in passerella alla Sagra 2015: approda alla Locanda La Comacina di via Fogli il ‘cartellone’ degli appuntamenti conviviali con menu a tema nelle attività ristorative locali promosse nell’ambito della XVII edizione della Sagra dell’Anguilla. Protagonista letterario della serata, coledì 7 ottobre alle 20,30, la giovane autrice Vittoria Tomasi, che presenterà il romanzo fantasy storico “Anita e la Setta dei Padroni del Tempo”, insieme all’e-book “Welcome to Chrissi Island”. In tavola: anguilla marinata con cipolla tropea candita; risotto d’anguilla tradizionale; anguilla ‘a violino’ con polenta grigliata; anguillette dolci con crema di marsala; caffè; acqua; vini doc del Bosco Eliceo Corte Madonnina (costo: € 45,00 a persona. Info&Prenotazioni tel. 0533 311547.

Presentazione al Centro Documentazione Donna di Ferrara: “Le arzille vecchiette dell’autobus 21”

da: Luciana Tufani Editrice

Presso la biblioteca del Centro Documentazione Donna via Terranuova 12/b, giovedì 8 ottobre 2015, ore 17
Barbara Pizzo e Federica Iacobelli discuteranno di “Le arzille vecchiette dell’autobus 21” con l’autrice Cira Santoro.

Giovedì 8 ottobre alle ore 17, presso il Centro Documentazione Donna in via Terranuova 12/b (Ferrara), si terrà la presentazione di “Le arzille vecchiette dell’autobus 21”, di Cira Santoro (Minerva ed.).
L’autrice ha iniziato a scrivere questo libro quasi per caso, annotando sulla propria pagina facebook ciò che vedeva sull’autobus 21. Era rimasta colpita dalle energiche e anziane signore che salivano sulla tratta che attraversava il quartiere di San Donato. Presto, lo sguardo delle “arzille vecchiette” è diventato per lei un nuovo punto di vista sul mondo e, in particolare, su Bologna.
Notando il successo di pubblico riscosso dai suoi post, Santoro ha deciso di aprire un blog, che ha poi portato alla pubblicazione del libro.
Questa raccolta di simpatici aneddoti sarà presentata da Barbara Pizzo e Federica Iacobelli. Barbara Pizzo vive a Ferrara e lavora presso la compagnia La Baracca nel Teatro Testoni Ragazzi di Bologna.
Federica Iacobelli vive a Bologna e ha scritto storie per bambini e ragazzi, drammaturgie e sceneggiature. Il suo ultimo libro, “Storia di Carla”, è uscito nel maggio 2015 (Ed. Pendragon).

Stefano Boeri, un visitatore illustre allo Spazio Grisù

da: organizzatori

Durante Internazionale un ospite illustre è andato in visita allo Spazio Grisù di Ferrara (l’ex Caserma dei Vigili del Fuoco di Via Poledrelli): Stefano Boeri, architetto di grande fama, già direttore di “Domus” e “Abitare” ed ex Assessore alla Cultura del Comune di Milano. Giunto a Ferrara in occasione del Festival di Internazionale, dove era intervistato all’incontro dal titolo “Tra centro e periferia, la scommessa della rigenerazione urbana”, insieme a Chris Younès, filosofa dell’urbanizzazione.
Lo stesso incontro era moderato da Giovanni Campagnoli, autore del libro “Riusiamo l’Italia”, il quale ha, a sua volta, visitato lo Spazio Grisù, essendo una delle “best practice” citate nel suo libro.
Boeri ha visitato l’ex Caserma dei Vigili del Fuoco apprezzando il fatto come la ristrutturazione dell’immobile sia partita da una forte spinta da basso: di proprietà dell’amministrazione Provinciale di Ferrara, l’edificio è rimasto in stato di degrado fino al 2012, quando in alcune parti dell’immobile hanno cominciato a insediarsi delle imprese formate da giovani professionisti, selezionate dall’Associazione Grisù, che hanno ristrutturato a proprie spese gli spazi necessari alle attività, dati loro in comodato d’uso gratuito precario.
Ha portato a paragone spazi come la Fabbrica del Vapore di Milano dove invece la ristrutturazione è partita dall’amministrazione con grande dispendio di forze economiche ma ora non c’è sinergia tra le varie realtà insediate, in affitto nella struttura.
Boeri si è complimentato per il lavoro svolto in soli tre anni (ora allo Spazio Grisù lavorano una quarantina di persone, per un totale di una decina di imprese), e per l’energia e gli scambi di competenze tra le imprese culturali e creative insediate, dal design alle nuove tecnologie, dal 3D ai droni.
La sua visita è stata anche un grande incoraggiamento per i giovani designers che si stavano preparando per ‘Grisu’ incontra il design’ una serata che ha riscosso grande successo (ci si può prenotare per l’8 novembre al 3467953757) con il tutto esaurito in un’atmosfera frizzante molto apprezzata. Dai cappelli anni Venti a ecologiche lampade di design, dai monili in legno a nuove idee per accessori in fibre di carbonio, imprenditori e designer ferraresi (e non) hanno scambiato opinioni e creato sinergie per collaborazioni future.

Aperte le iscrizioni all’incontro per ripensare assieme la darsena

da: organizzatori

Sabato 10 ottobre a Wunderkammer il world caffè per cittadini, associazioni, enti e istituzioni

Dopo il successo del festival Risonanze – che ha animato la darsena di Ferrara dal 18 al 22 settembre – sabato 10 ottobre il programma di Smart Dock prosegue con un laboratorio partecipato sulla valorizzazione del fronte fluviale. L’appuntamento per tutti gli interessati – cittadini ma anche rapprsentati del terzo settore, di enti e istituzioni locali – è dalle 15 alle 18 negli spazi gestiti da consorzio Wunderkammer al piano terra di Palazzo Savonuzzi, in via Darsena 57. La partecipazione è libera ma è necessaria l’iscrizione, da segnalare entro venerdì 9 ottobre all’indirizzo info@rigenerazioneurbana.org.
La metodologia utilizzata durante il labotorio sarà quella del world caffè: un approccio informale riproporrà le atmosfere conviviali di un caffè e permetterà a ciascun partecipante di mettersi in gioco e contribuire in maniera operativa al ripensamento della darsena.
Il laboratorio si articolerà in due fasi. La prima sessione servirà a definire gli elementi positivi e negativi dell’attuale fruizione pubblica dello spazio, della conservazione e della qualità ambientale di vari luoghi connessi alla presenza del fiume in città: la darsena di San Paolo e la parte di città compresa tra il Po di Volano e le mura estensi, il complesso Darsena City, la conca di Pontelagoscuro, il canale Boicelli, il tratto urbano del Po di Primaro. La seconda sessione individuerà i possibili scenari positivi o negativi del riverfront.
«Ci auguriamo che siano in tanti a voler contribuire a questa riflessione – commentano Leonardo Delmonte e Maria Giovanna Govoni, che condurranno il laboratorio per l’associazione Basso Profilo -. Soprattutto sarebbe importante in un momento come questo poter sentire la voce dei residenti che abitano nelle vicinanze, le associazioni attive localmente, i commercianti che lavorano nella zona. Anche dai tecnici e dai rappresentanti dei vari servizi del Comune ci piacerebbe arrivassero spunti di programmazione e di intervento. Ferrara è nata e si è sviluppata attorno all’acqua ma vicende storiche e mutamenti sociali hanno fatto sì che volgesse le spalle al fiume. Smart Dock, in sinergia con il progetto Idrovia Ferrarese, vuole coinvolgere gli abitanti affinché questo splendido ambiente possa essere riscoperto e riutilizzato, favorire la crescita di una comunità consapevole della propria storia e della propria identità, proiettata verso il futuro».
I promotori e finanziatori di Smart Dock, oltre a Basso Profilo, sono: le associazioni Fiumana, Encanto e AMF – Scuola di Musica Moderna, Consorzio Wunderkammer, Canoa Club Ferrara, Unife attraverso il Citer. Collaboreranno alla realizzazione dei vari eventi: il Centro per le famiglie, la motonave Nena, lo studio creativo Altrosguardo Design, Andos Ferrara. Il progetto è co-finanziato dalla Provincia e patrocinato dal Comune di Ferrara.

Comacchio: esito incontro di lunedì 5 ottobre sul turismo

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

A conclusione di un proficuo incontro con i rappresentanti delle Associazioni di categoria, il Sindaco Marco Fabbri ed il Dirigente alla Cultura e Turismo Roberto Cantagalli, hanno colto i suggerimenti pervenuti, manifestando piena disponibilità a rielaborare le sei proiezioni formulate, circa l’ipotesi di introduzione della tassa di soggiorno dalla prossima stagione turistica.
“Intorno alla tassa di soggiorno si è già detto tanto -ha sottolineato il Sindaco Marco Fabbri- e più volte ho ribadito come sarebbe stato preferibile incrementare l’aliquota Imu sulle seconde case, ma ormai siamo arrivati con l’acqua alla gola. Va da subito evidenziato – ha aggiunto- che tutti gli introiti della tassa di soggiorno, già applicata nella gran parte delle località rivierasche, compresa Ravenna, mentre Cervia la introdurrà dal 2016, andranno tutti destinati al turismo e quindi a creare nuova occupazione.” Il Sindaco ha poi elencato i numeri dei tagli alle risorse che hanno interessato proprio il Comune di Comacchio. Nel corso del 2015 il taglio complessivo alle risorse è pari a 563mila euro a cui si somma 1milione200mila euro ulteriore, come previsto dalla manovra di stabilità del governo Renzi. Sta facendosi strada inoltre l’ipotesi dell’abolizione della Tasi sulle prime case e dell’Imu sui terreni agricoli. Relativamente a questi dati, il gettito comunale complessivo è pari a poco più di un milione di euro (Tasi sulle prime case) e di quasi 900mila euro per quanto riguarda l’Imu sui terreni agricoli. Già si prospettano ipotesi di compensazione rispetto ai suddetti prelievi, attraverso alcuni strumenti, quali nuovi tagli alle risorse o sulle aliquote delle seconde case o sul tetto della tassa di soggiorno, fissata a livello nazionale al tetto massimo pari a 5 euro a notte. Nella sua esposizione, il Sindaco ha evidenziato che il bilancio complessivo del Turismo comunale è pari ad 1milione e 200mila euro e alla luce dei nuovi tagli che il Governo ha in previsione di attuare, sarebbe improponibile incidere su settori quali quello sociale o quello della Publbica istruzione in un territorio ad alto tasso di disoccupazione, sul quale grava pesantemente anche il fenomeno dell’alto tasso di abbandono scolastico e di bassa scolarizzazione. Il Dirigente Cantagalli si è poi soffermato sulle 6 prennunciate proiezioni di applicazione della tassa di soggiorno con diverse graduazioni (senza esenzioni, con esenzioni per famiglie con bimbi sino a sei anni o con bimbi sino a 12 anni).
Tra le ipotesi oggetto di esame durante l’incotro e di ulteriori future valutazioni, quella di introdurre l’aliquota della tassa di soggiorno variabile da 0,90 centesimi per gli alberghi a 4 stelle, a 0,60 centesimi per alberghi a 3 stelle, sino agli affittacamere con aliquota a 0,30 centesimi. Il gettito ipotizzato, a seconda delle propiezioni effettuate e delle esenzioni applicate varierebbe da poco più di 900mila euro sino 745mila euro (per esenzione ai bimbi sino a 12 anni). “L’Amministrazione Comunale vuole proseguire il percorso di promo-commercializzazione del territorio – ha sottolineato il primo Cittadino -, avviato con buoni risultati in collaborazione con i privati. Teniamo conto che i nostri competitor più vicini continueranno ad investire.” A questo proposito è intervenuto l’Assessore al Turismo e alle Politiche Sociali, Sergio Provasi, evidenziando che “il buon equilibrio che ora garantisce il Comune di Comacchio sul sociale, con l’assistenza a circa 700 famiglie, senza l’applicazione della tassa di soggiorno, diventerebbe di difficile gestione.” A seguire, hanno preso la parola i rappresentanti delle associazioni di categoria, i quali, pur esprimendo le loro perplessità, hanno rinnovato la volontà di mantenere aperto il confronto istituzionale, proponendo specifiche graduazioni alle aliquote della tassa di soggiorno e una temporalità nell’applicazione della stessa. Gianfranco Vitali (Ascom di Comacchio), ha sottolineato come “la nostra posizione è nota. Vedo che in Italia sono orami 700 i Comuni che hanno introdotto la tassa di soggiorno ed il nostro cliente vuole sapere per quale motivo deve pagare una tassa. Dobbiamo quindi far capire ai turisti – ha aggiunto Vitali – che c’è qualcosa di nuovo. Propongo quindi un piano per ogni lido, che metta in luce un’opera pubblica da realizzare. Se dobbiamo mandare giù il rospo della tassa di soggiorno – ha concluso Vitali -, pensiamo al gettito più basso, accostandola ad un incentivo.” Roberto Bellotti (Confesercenti del Delta), manifestando anch’egli obiezioni sull’opportunità di introdurre la tassa, ha aggiunto che “con i problemi cronici che vive il territorio, almeno si valuti di risolverne una parte con l’indroduzione di questa imposta. Non mi vedo propenso a fare nessun tipo di barricata – ha proseguito Bellotti -, ma ritengo soprattutto che i 10 euro a forfait previsti per l’affitto settimanale di un appartamento siano eccessivi e possano essere ridotti almeno ad 8 euro, considerata anche la presenza di numerosi monolocali, occupati da soggetti singoli. Come Confesercenti ritengo che le aliquote vadano ritoccate al ribasso.” Ted Tomasi (Comacchio è turismo), rimarcando l’iportanza di non interrompere il percorso strategico di promo/commercializzazione condiviso tra gli imprenditori e l’Amministrazione Comunale, ha specificato che “il nostro è un territorio con un target di riferimento per famiglie con bambini da tenere in massima considerazione. L’obiettivo deve essere quello di mettere in sicurezza il progetto di promo-commercializzazione avviato, alla luce dei risultati conseguiti. Il nostro territorio quest’anno è quello che è cresciuto più degli altri. Va rafforzato il progetto strategico – ha concluso Tomasi – e se poi restano risorse, non dico no alla realizzazione di opere.” Una ulteriore graduazione delle aliquote sull’applicazione della tassa di soggiorno è stata auspicata da Dario Guidi (CNA-Turismo), il quale ha ipotizzato “l’opportuna esenzione sino a 12 anni , visto che il territorio è inclusivo per famiglie e anche dal punto di vista temporale, escludendone l’applicazione dal 15 settembre al 15 maggio, per incentivare i pernottamenti al di fuori della stagionalità.” Guidi ha evidenziato la necessità di potenziare il processo di decoro ed arredo urbano, peraltro già in corso dalla scorsa primavera, grazie alle opere realizzate dall’associazione temporanea di impresa che gestisce i parcheggi a pagamento. Tra le opere di maggior rilievo, l’illuminazione pubblica nel retrospiaggia nel Lido di Spina, ma altri interventi, tra i quali la piantumazione di essenze arboree e realizzazione di ciclabili, come ha sottolineato il Sindaco, proseguiranno durante l’autunno. Davide Bellotti (Presidente di “Navi del Delta”) ha messo in luce che “da una parte si riscontrano i tagli alle risorse che arrivano dall’alto e dall’altra occorre dare continuità ad un percorso di promozione del territorio. Occorre dare un senso compiuto a questo progetto pubblico/privato che sta già riverberando risultati significativi – ha aggiunto Bellotti – e di conseguenza la tassa di soggiorno deve diventare un volano per far cogliere tutto il processo che sta dietro.” Sono infine intervenuti Giorgio Zavatti (FederAlberghi) e Roberto Mazzoli (Ascom), riservandosi di valutare nel dettaglio le proposte emerse sulla base delle nuove proiezioni che l’Amministrazione Comunale elaborerà nei prossimi giorni, dopo aver colto gli spunti odierni, tra i quali la necessità di prevedere una stagionalità nell’applicazione della tassa di soggiorno. L’incontro è poi stato aggiornato a martedì 20 ottobre, alle ore 14.30.

Coldiretti: sequestri record di pane

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

La contraffazione tocca anche gli alimenti base della nostra tavola

Coldiretti plaude alle attività delle forze dell’ordine che hanno consentito di eseguire ispezioni ed accertamenti che hanno portato al sequestro di farine e pani fuori legge per un valore di oltre 65 milioni di euro.
I sequestri di farina pane e pasta adulterati o contraffatti hanno raggiunto il valore record di 65,6 milioni di euro nel 2014. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dell’attività svolta dai carabinieri dei Nas in riferimento all’operazione Autunno 2015 dei carabinieri dei Nas e delle stazioni dell’Arma che hanno eseguito, in ambito nazionale, ispezioni presso panifici e laboratori di panificazione per verificare il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie per la preparazione, somministrazione e vendita del pane e prodotti affini. Con la crisi – sottolinea la Coldiretti – aumentano i rischi di frodi che riguardano anche i prodotti piu’ comuni della tavola con il pane che alimenta un fiorente business molto pericoloso per la salute. ll consiglio della Coldiretti è quello di rivolgersi a rivenditori autorizzati, meglio ancora se in grado di garantire l’origine della farina. L’Italia si colloca tra i maggiori consumatori di pane nel mondo anche se gli acquisti si sono ridotti in misura rilevante nel corso degli ultimi decenni. Il consumo di pane degli italiani – rileva Coldiretti – è sceso nel 2014 al record negativo di circa 90 grammi, pari a meno di due fettine di pane al giorno (o due rosette piccole) a persona. Nel 1861, annodell’Unità d’Italia, si mangiavano ben 1,1 chili di pane a persona al giorno. Da allora si è verificato un profondo cambiamento degli equilibri nutrizionali della dieta con un progressivo contenimento dei consumi di pane che nei tempi recenti sono scesi – sottolinea la Coldiretti – nel 1980 intorno agli 230 grammi a testa al giorno, nel 1990 a 197 grammi, nel 2000 a 180 grammi, nel2010 a 120 grammi e nel 2012 a 106 grammi per arrivare a meno di 100 grammi già nel 2013. Numeri ben differenti – conclude la Coldiretti – da quelli dei Paesi che guidano la top ten mondiale dei consumi di pane, che vede al primo posto la Turchia, con 105 chili di pane pro capite consumato, il triplo degli italiani, seguita dal Cile, con 96 chili a testa. Al terzo posto gli argentini (76 chili pro capite annui), seguiti a pari merito da svizzeri, polacchi e greci, tutti con 70 kg annui. Poco sotto gli irlandesi (68 chili) che precedono ungheresi e olandesi, appaiati a quota 60 chili. Chiudono la classifica i tedeschi, con 55 chili di pane pro capite.

Sabato 10 ottobre, Bondeno: primo incontro di elicicoltura

da: organizzatori

Esperienze a confronto in sala 2000 di Viale Matteotti 10

Il comune di Bondeno organizza per sabato il primo incontro di elicicoltura presentando esperienze dirette di elicicolturi ed alcune realtà imprenditoriali.
Racconto dell’esperienza da elicoltore:
Celati di Argenta
Fantoni di Sant’Agostino
Rossetti di Casumaro
Mantovani di Contrapò
Ardizzoni di Renazzo
Serafini di Portomaggiore.

Realtà imprenditoriali.
La Lumaca Polesana “Le trasformazioni del prodotto” ovvero realizzazione di sughi con le lumache;
Alessandro Colognesi “Produzione della bava di lumaca” che serve in cosmesi e farmaceutica;
Loris Cattabriga “Lumache e Sagre”
Alessandra Mariotti Coldiretti di Ferrara che parlerà di “Aiuti alle imprese ai nuovi insediamenti”;
Claudio Benatti direttore dello Innovazione Apprendimento Lavoro (IAL) della sede di Ferrara che organizzerà un corso per gli agriturismi su come proporre le lumache in cucina.

Modera Simone Saletti, vice sindaco di Bondeno
In Italia ci sono 90 milioni di metri quadrati adibiti ad elicicoltura. La resa media della produzione è di un chilo per metro quadrato, il ricavo medio annuale per un ettaro investito ad elicicoltura è di quasi 40.000 € annui. Lo scopo del convegno è anche quello di mettere operatori a confronto al fine di far conoscere nuove opportunità di impresa agricola.
Ore 14,30 – visita guidata, gratuita,all’allevamento di lumache a Casumaro presso l’azienda Pincelli di Vilelma.

Presentato al Mise il programma per Mercatone Uno

da: organizzatori

I Commissari Straordinari dell’Amministrazione Straordinaria di Mercatone Uno hanno depositato, entro i termini di legge, il Programma per la dismissione del Gruppo in continuità.

Imola, 5 ottobre 2015 – I Commissari Straordinari di Mercatone Uno (avv. Stefano Coen, dott. Ermanno Sgaravato, prof. Vincenzo Tassinari), hanno depositato oggi, nel rispetto dei tempi previsti dalla legge, al Ministero dello Sviluppo Economico che dovrà approvarlo, il Programma contenente il piano industriale per le aziende in Amministrazione Straordinaria.
L’indicazione principale contenuta nel Programma, è la previsione di recupero della continuità aziendale del Gruppo, che si colloca fra i leader nella distribuzione del mobile in Italia, in vista della sua dismissione.
Di ciò si parlerà il 14 ottobre, in occasione di un incontro fissato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, al quale parteciperanno Istituzioni e Sindacati.
Il lavoro svolto dai Commissari in questi sei mesi è stato orientato al recupero della fiducia di clienti e fornitori che ha consentito il riavvio della piena operatività di 50 punti vendita e la prospettiva, non scontata al momento di avvio della Procedura, di intravedere il salvataggio di Mercatone Uno.
Il lavoro che attende ora i Commissari Straordinari e la direzione aziendale, sarà finalizzato alla esecuzione delle azioni indicate nel Programma, che dovrebbe concludersi, considerate le manifestazioni d’interesse ricevute da potenziali investitori, con la cessione del Gruppo in continuità, entro la fine del 2016.
Resta confermato il piano delle riaperture dei punti vendita già comunicato in precedenza, che vedrà 55 punti operativi entro il 2015, e 60 entro la prima metà del 2016.

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
La scuola di Brancaleone smarrisce territorio e innovazione

La crociata della “Buona Scuola” è partita. Un’armata Brancaleone di ben 212 commi, quanti sono quelli che compongono l’unico e solo articolo, vangelo o manifesto, della legge. L’armata dovrebbe convertire alla sacra causa della ‘buona scuola’ tutti gli infedeli, quanti nella sua ‘buona novella’ non credono o addirittura la contestano e quanti agnosticamente stanno a guardare.
I chierici della buona scuola, predicatori del nuovo verbo, dal pulpito invitano ad adottare almeno un crociato, vale a dire un comma tra i più di duecento della legge, nella speranza che l’adozione lo sostenga, gli fornisca il nutrimento per crescere, gli conferisca la robustezza necessaria per condurre a segno la sua missione. Ma già i primi passi, al momento, sembrano confermarci nella nostra convinzione di miscredenti che tra ‘la buona scuola’ e ‘una scuola ben fatta’ intercorra una notevole distanza.
Devono averlo sospettato anche gli organizzatori del Festival Internazionale, che hanno ospitato a Ferrara la voce di Lizanne Foster, insegnante che dal suo blog sull’edizione canadese dell’Huffington Post ha pensato bene di scrivere una lettera per chiedere scusa agli studenti per il vecchiume della scuola che sono costretti a frequentare e per il disinteresse dei governi ad investire in istruzione. Eppure i Canadesi è un po’ che si danno da fare, si veda il nostro articolo “Obiettivo 2030, la scuola del futuro nasce ora”, cosa dovremmo dire noi?
Da noi di rottamare il vecchiume scolastico-educativo non se ne parla. Si pensa di risolvere con la politica del restyling, con l’immissione in ruolo di precari sessantenni, con una concezione assistenziale della formazione permanente dei docenti, si veda la card da 500 euro, e con una precipitosa, quanto sospetta, oltre che inedita, apertura al mondo del lavoro, investendo ben 45 milioni di euro per la realizzazione di ‘laboratori territoriali per l’occupabilità’, a poco più di un mese dall’entrata in vigore della legge.

Gli istituti scolastici di secondo grado dovrebbero mettersi in rete e fare sistema, aprirsi al territorio oltre i normali orari scolastici “per il coinvolgimento sia degli studenti inseriti nei percorsi formali di formazione, sia dei cosiddetti Neet (Not engaged in Education, Employment or Training), per favorire la conoscenza, l’inserimento e il reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro mediante la valorizzazione delle specificità e delle vocazioni territoriali”, recita la circolare del ministero.
‘Laboratorio’, ‘territorio’, ‘occupazione’, tutte parole forti, tutte parole calde, che sarebbero cariche di innovazione, se volessero significare che la scuola è sempre laboratorio, territorio, dialogo e collaborazione con il mondo del lavoro, dell’impresa, della ricerca, dell’innovazione, della creatività. Ma i laboratori saranno sì e no sessanta su tutto il territorio nazionale, considerato che ogni progetto potrà contare su un finanziamento di 750 mila euro, e molto probabilmente i laboratori da sostenere sono già operanti da qualche parte nel paese, perché un mese di tempo dall’uscita dell’avviso ministeriale per candidarsi è davvero poco per riflettere sulle vocazioni del territorio, sulle sue opportunità occupazionali e soprattutto per mettere insieme tutti i soggetti interessati: istituzioni scolastiche ed educative statali secondarie di secondo grado, istituti comprensivi, enti locali ed enti pubblici territoriali, università, camere di commercio, associazioni, imprese, Cpia (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti), poli di istruzione tecnica superiore, garantendo la compartecipazione al finanziamento, che più elevata è, più fa guadagnare i punti necessari all’accoglienza del progetto.

La prima domanda che viene da porsi è: perché solo alcune scuole e non tutte? E se la finalità dichiarata dal ministero è quella “di favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale” perché concepirne la pratica solo nell’ottica del mercato del lavoro? Perché non investire sulla filiera dell’istruzione e della formazione professionale? Tanto più che si dichiara: “I laboratori territoriali per l’occupabilità sono luoghi di incontro, di sperimentazione tra vecchie e nuove professioni e di pratica dell’innovazione in tutte le sue espressioni (tecnologica, sociale e individuale)”.
L’armata Brancaleone, in questo caso il comma 60 della legge n. 107, ha perso una buona occasione, per non essere raffazzonato, pasticciato e approssimativo. L’occasione di riflettere seriamente sulla didattica laboratoriale, che non è tutto digitale e neppure tutto mercato del lavoro. Riflettere sull’apertura delle scuole al territorio e del territorio alle scuole, anche questo non tutto e solo mercato del lavoro, soprattutto in epoca di knowledge economy, per dirlo con gli inglesi, che fa più fino e più knowledge management. Riflettere soprattutto sul tema educazione permanente, quel ‘life wide learning’ a cui ci richiama l’Europa e a cui continuiamo a non prestare non solo l’orecchio, ma neppure la mente.

Al di là di quanto si riuscirà a realizzare in materia di ‘laboratori territoriali per l’occupabilità’ per merito e buona volontà degli istituti di istruzione scolastica di secondo grado e dei loro dirigenti, una riflessione deve comunque essere avanzata.
Ormai non c’è progetto, non c’è idea, non c’è innovazione che non richieda agli attori della città dall’amministrazione locale, alle istituzioni scolastiche e formative, alle associazioni, alle imprese di lavorare insieme, di lavorare in rete, di fare sistema. A questi appuntamenti non ci si può fare trovare impreparati. È necessario creare per tempo le condizioni, perché quando si presentano le opportunità la rete ci sia già o per lo meno si componga velocemente, dialoghi e si muova in sintonia. La città della conoscenza, la città che apprende passa di qui.

IMMAGINARIO
E’ stagione, si danza.
La foto di oggi…

Danziamo, come d’autunno in aria le foglie…

Ricca di debutti e presenze internazionali, la stagione di danza del Teatro Comunale di Ferrara si presenta come uno degli appuntamenti più stimolanti della programmazione italiana 2015/2016 in questo ambito. Apre la stagione la compagnia brasiliana Grupo Corpo che sarà per la prima volta a Ferrara domani mercoledì 7 ottobre (ore 21) e porterà in scena “Triz” e “Parabelo”, coreografie di Rodrigo Pederneiras.

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GERMOGLI
Un giorno che non c’è.
L’aforisma di oggi…

6 ottobre 1582: un giorno che non c’è. È una storia curiosa che di solito raccontano a scuola durante l’ora di storia: successe che a un certo punto le stagioni non coincidevano più con i mesi del calendario. Per risolvere il problema nel 1582 il papa Gregorio XIII introdusse un nuovo calendario, il calendario gregoriano appunto, tuttora in uso nella maggior parte del mondo, in cui si saltava dal 4 al 15 ottobre.

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Marilyn Monroe

Mi è capitato spesso di finire su un calendario. Ma mai per una data precisa. (Marilyn Monroe)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

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