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Giorno: 18 Ottobre 2015

Tutti i mercoledì dal 28 ottobre al 25 novembre, presso il Centro Acquedotto a Ferrara, ciclo di seminari “Universo famiglia: tra sfide e trasformazioni”

da: Andrea Strocchi

Conferenze sulla promozione della salute e del benessere psicologico

Anche quest’anno l’Associazione “Società Ferrarese di Psicologia” propone il ciclo di seminari “Universo Famiglia: tra sfide e trasformazioni”. Si tratta di un progetto divulgativo sui grandi temi che la famiglia contemporanea deve affrontare: il lavoro, l’adolescenza, il rapporto tra fratelli, la gestione delle emozioni e la vita di coppia.
Relatrice del secondo incontro “E’ arrivata l’adolescenza! Genitori di fronte alla sfida evolutiva”, in calendario mercoledì 4 novembre 2015, la collaboratrice di Promeco Marta Zola, psicologa.
Tutti gli incontri avranno luogo nella giornate di mercoledì, dal 28 ottobre al 25 novembre 2015 alle ore 21:00, presso il Centro di Promozione Sociale Acquedotto, Corso Isonzo 42-42/A a Ferrara.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Per informazioni visitate il nostro sito www.psicologiaferrarese.it

Domani all’Expo di Milano dibattito sul mais promosso da Anbi Veneto nel padiglione Agri Expo

da: ufficio stampa A.N.B.I.

La coltura del mais è, per il Veneto, un simbolo che da sempre ne caratterizza l’identità culturale, legata alle sue tradizioni. Negli ultimi anni però, il granoturco è diventato protagonista del dibattito sul consumo della risorsa idrica, venendo additato come la coltura più idroesigente; inoltre, nell’ultimo decennio, è stato sotto i riflettori per le battaglie sugli organismi geneticamente modificati.
Anbi Veneto (Unione Regionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue) ha deciso di discutere le contraddizioni di una coltura che alimenta le più importanti filiere del nostro Paese nel corso di un dibattito dal titolo “Mais, coltura idroesigente o simbolo di identità e sicurezza alimentare” che si terrà domani, lunedì 19 ottobre 2015 alle ore 11:00, nel roof garden del padiglione Agri Expo ad Expo Milano, nel corso della “Giornata della bonifica veneta”.
Expo è la cornice ideale per dimostrare come il razionale uso dell’acqua in agricoltura rappresenti un tema di primaria importanza. All’incontro parteciperanno, oltre ai Consorzi di bonifica del Veneto, Francesco Vincenzi presidente Anbi, Paolo De Castro europarlamentare, Martino Cerantola presidente Coldiretti Veneto, Tiziano Pinato direttore Difesa del Suolo Regione Veneto, Giuseppe Cacopardi direttore generale Mipaaf, Giampiero Rorato giornalista enogastronomo.

Il 19 e 20 ottobre all’Apollo due serate dedicate all’attrice Ingrid Bergman

da: organizzatori

Evento speciale dedicato ad Ingrid Bergman questa settimana all’Apollo.
“Io sono Ingrid” verrà proiettato solo lunedì 19 e martedì 20 ottobre alle ore 21:00.
Per tutta la vita l’attrice svedese ha fotografato e filmato la sua vita conservando quelle fotografie e quegli home movie che il regista Stig Bjorkman ha saputo intelligentemente ricomporre dando vita ad un ritratto coerente di una delle attrici più anticonformiste degli ultimi tempi.
I posti sono limitati e ne consigliamo la prenotazione.

Mercoledì 21 ottobre al Centro Teatro Universitario lettura teatrale “Ca’ Foscari dei dolori”

da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Mercoledì 21 ottobre alle 20,45, presso la sala di via Savonarola 19, va in scena con ingresso libero la lettura teatrale “Ca’ Foscari dei dolori” di e con Paolo Puppa con introduzione di Daniele Seragnoli.
Ricavata dall’omonimo romanzo edito da Titivillus, la narrazione si sviluppa in maniera intrigante partendo dalla storia di un matrimonio sterile e senza amore, cui si cerca di reagire coll’adozione di una fanciulla dall’est, attraverso un iniziale affidamento. Ma l’iniziativa, fortemente voluta dalla donna, e osteggiata dall’uomo, egoista e disincantato, si rovescia nel tragico innamoramento del maschio verso l’adolescente, con conseguente allontanamento dell’elemento perturbatore. Questo nel passato, perché nel presente, l’uomo crede di riconoscere la fanciulla in una prostituta russa che l’irretisce e lo domina eroticamente fin quasi alla follia. La storia si svolge a Venezia e si intreccia col mondo accademico, coi suoi vizi e le sue cortigianerie, entro la crisi generale del Paese. L’uomo infatti è un professore di storia della Repubblica Veneta, ma disperato perché mai giunto alla cattedra sospirata. Questo ritratto di docente, mediocre e patetico, si iscrive nell’incrocio tra una campus story e una ossessione incestuosa.
Paolo Puppa è ordinario di Storia del teatro e dello spettacolo alla Facoltà di Lingue e di Letterature dell’Università di Venezia. Ha insegnato e diretto laboratori teatrali in università straniere, come a Londra, Los Angeles, New York, Princeton, Toronto, Middlebury, Budapest, Parigi, Lilles. Oltre a numerosi volumi accademici ha all’attivo molti copioni, pubblicati, tradotti e rappresentati anche all’estero. Tra gli altri, La collina di Euridice (premio Pirandello ’96) e Zio mio (premio Bignami-Riccione ’99). Nel 2006 ha ottenuto il premio come autore dall’Associazione critici di teatro per Parole di Giuda da lui stesso recitato. Nel 2008 ha vinto il premio teatrale Campiglia marittima con Tim e Tom. Nel 2009 sono uscite Lettere impossibili e nel 2012 Le commedie del professore, tra cui l’oratorio Selvaggia, la notte su Emily Dickinson.

Venerdì 23 ottobre alla Biblioteca Ariostea conferenza sul tema “L’idea di democrazia nella Costituzione italiana”

da: Istituto Gramsci Ferrara

Venerdì prossimo alle ore 17, presso la Biblioteca Ariostea nella Sala Agnelli in Via Scienze 17 a Ferrara, per il ciclo “La democrazia come problema”, Paolo Veronesi parlerà sul tema “L’idea di democrazia nella Costituzione italiana”, presenta Ilaria Baraldi
Quale concetto di democrazia emerge dalla trama della Costituzione italiana? L’essenza minima della democrazia (compresa quella italiana) può risolversi solo e soltanto sul versante “procedurale”? O non vi sono invece anche degli indispensabili contenuti “sostanziali” della stessa? E quali possono essere tali contenuti, se si vuole evitare (come si deve) che la democrazia si trasformi in una sua caricatura deformata, finendo cioè per imporre a tutti concezioni politiche, religiose ed esistenziali proprie solo di qualcuno (senza tuttavia perdere, con ciò, il suo carattere cogente)? Questi alcuni degli interrogativi che saranno esaminati durante la conferenza. Si analizzerà (nello specifico) il caso italiano: esso costituisce del resto il paradigmatico effetto dell’elaborazione giuridico-costituzionale europea successiva all’esperienza del nazifascismo e del dramma della seconda Guerra mondiale.
Paolo Veronesi è Professore di Diritto costituzionale all’Università di Ferrara. Autore di due monografie (“I poteri davanti alla Corte”, Giuffrè, Milano 1999 e “Il corpo e la Costituzione”, Giuffrè, Milano 2007). Ha curato numerosi volumi e pubblicato decine di articoli sulle principali riviste di Diritto pubblico e Costituzionale, tenendo numerose conferenze presso diverse Università italiane. Dal 2000 cura, con altri colleghi ferraresi, la collana “Amicus Curiae”, edita dalla casa editrice Giappichelli. Dal 1995 è il Responsabile della redazione di “Studium Iuris”, rivista mensile dedicata alla formazione permanente del giurista. Ha collaborato con la redazione della rivista “Quaderni costituzionali”, edita da Il Mulino. Fa parte del Comitato scientifico del Forum sul BioDiritto dell’Università di Trento e delle redazioni delle riviste on-line “BioLaw Journal – Rivista di biodiritto” e “Genius – Rivista di studi giuridici sull’orientamento sessuale e la parità di genere”. Ha collaborato alla stesura del “Trattato di Biodiritto”, curato da Stefano Rodotà e Paolo Zatti. (da pierostefani.myblog.it)

Alla Biblioteca Comunale Ariostea la presentazione del volume di Alberto Castelli “Il discorso sulla pace in Europa 1900-1945”

da: Ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Martedì 20 ottobre alle ore 17 nella Sala Agnelli della Biblioteca Comunale Ariostea, (via Scienze, 17), si terrà la presentazione del volume “Il discorso sulla pace in Europa 1900-1945”, (Franco Angeli, Milano, 2015), di Alberto Castelli, Ricercatore della Sezione di Filosofia del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara.
Ad intervenire insieme all’autore saranno Andrea Baravelli, Ricercatore della Sezione di Storia e scienze dell’antichità di Unife, Marco Geuna dell’Università di Milano e Daniele Lugli di Movimento Nonviolento. A coordinare il dibattito Paola Zanardi, Delegata del Rettore per le Biblioteche.
Ed è lo stesso Castelli ad anticiparci qualche segreto del suo volume: “Nel periodo più violento della storia europea, tra il 1900 e il 1945, si sviluppa un ampio discorso che pone la pace come obiettivo politico fondamentale. Si tratta di un discorso che coinvolge molte voci, spesso diverse tra loro e a volte perfino opposte, ma accomunate dal desiderio di rimettere in sesto un ‘mondo fuor dai cardini’, in preda alla brutalità e all’oppressione. I protagonisti di questo discorso sono, per ricordare solo i nomi più illustri, Norman Angell, Lev Tolstoj, Rosa Luxemburg, Bertrand Russell, Romain Rolland, Max Scheler, Altiero Spinelli, Simone Weil e Aldo Capitini: personalità spesso isolate nel loro tempo e che, qualche volta, hanno pagato a caro prezzo la propria coerenza, ma il cui pensiero offre suggerimenti su cui ancora oggi (o soprattutto oggi) può valere la pena di riflettere attentamente”.
Per informazioni: Carlotta Cocchi – 0532/293554 – 338/6195391

LA STORIA
Cittadini, ele-attori, consum-attori, nuovi partigiani

“Lo Stato siamo noi, perciò lo Stato c’è se noi decidiamo di usare gli strumenti a nostra disposizione e diventiamo consum-attori, decidendo cosa acquistare con i nostri soldi, ed ele-attori, decidendo chi votare e non lasciando fare agli altri. Dobbiamo essere partigiani, cioè decidere di stare da una parte”. “Se decidiamo che un altro mondo è possibile lo possiamo realizzare: adesso non domani”. A parlare è Antonio Picascia, ospite a Copparo dell’incontro “Partigiani oggi! Percorsi di legalità e resistenza alla malavita organizzata”, organizzato dal Coordinamento di Ferrara di Libera e da Altra Qualità nell’ambito di “La notte rossa 2015. Popoli e diritti”, promossa nelle case del popolo della provincia di Ferrara. Antonio è amministratore delegato di Cleprin Srl, industria chimica casertana specializzata nella produzione e vendita di detersivi industriali e nella produzione di eco-dosi idrosolubili ed eco-compatibili, che il 17 gennaio 2007 ha detto no alla camorra non solo rifiutando di dare un lavoro al fratello del boss di Sessa Aurunca e di pagare il pizzo, ma denunciando alle forze dell’ordine i tentativi di infiltrazione e di estorsione di questi “scarafaggi”, come li chiama lui.

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Antonio Picascia e David Cambioli di AltraQualità

Picascia non si sente un’anomalia; nella sua terra, non la terra dei fuochi ma la terra di don Peppe Diana, “ci sono sempre stati partigiani, persone che tutti i giorni fanno il proprio dovere”: “io ero solo un imprenditore come tanti – ci dice – che cercava di realizzare un sogno, creare un’attività in proprio senza necessariamente uscire dal proprio territorio”.
Il destino ha voluto che queste persone, lui e il suo socio Franco Beneduce, Simmaco Perillo di Nco-Nuova cooperazione organizzata e i Comitati di don Peppe Diana, i volontari di Libera, si incontrassero e cominciassero a lavorare insieme, dimostrando che “un’altra storia è possibile”: “più si fa rete e più dà fastidio, più si dà fastidio più aumentano gli attacchi”, dalle denunce anonime agli atti vandalici. Come l’incendio dei dieci ettari di terreno vicino Teano gestiti da Nco, che si è misteriosamente fermato al confine con le proprietà limitrofe, o come quello che ha distrutto quasi due terzi dell’azienda di Antonio, divampato nella notte fra il 23 e il 24 luglio. Antonio non ha dubbi “questi atti di vigliaccheria” sono “il prezzo da pagare” per una “evoluzione positiva”, che in questi anni c’è stata. Nel 2007 la sua denuncia, l’arresto degli esponenti del clan e persino di un funzionario del comune implicato nella vicenda non avevano causato reazioni nei quasi 7.000 abitanti di Sessa Aurunca, né astio né plauso, solo indifferenza, “tutti si comportavano come se non fosse successo niente”. L’incendio di quest’estate, invece, “ha scatenato una risposta collettiva fortissima: sono venuti don Ciotti, i ragazzi dei campi estivi di Libera e il viceministro delle politiche agricole Olivero, che ha presentato proprio alla Cleprin una nuova legge sull’agricoltura solidale. La Protezione Civile dell’Emilia Romagna ci ha dato una tensostruttura utilizzata per il sisma del 2012 e i fornitori ci hanno fornito macchinari e materie prime”. E, nonostante il rogo, “siamo riusciti a consegnare tutti gli ordini che avevamo ricevuto”.

Gli chiediamo se lui, Beneduce e i loro 35 dipendenti non si sono mai chiesti se ne valeva la pena: “le persone non sono tutte uguali, alcune si interrogano e altre no, quelle che si interrogano non si possono dare una risposta diversa da quella che abbiamo dato noi. Oggi comunque tutti i ragazzi si sono schierati, hanno dato una grande mano quest’estate, se siamo riusciti a non fermarci è anche perché tutti loro sono venuti a lavorare il sabato e la domenica. Come dice don Luigi Ciotti: “basta chiacchierare, sporchiamoci le mani!” Loro lo hanno fatto e quindi tutti insieme siamo riusciti a dare questa risposta forte, che altrimenti non sarebbe stata possibile”.

antonio picascia-copparo
Un momento dell’incontro

Il 28 ottobre ci sarà la prima udienza dell’inchiesta Aemilia, ad Antonio domandiamo: “cosa possiamo fare noi, oltre a informarci, per essere i cittadini attivi che tu descrivevi prima?” La sua risposta è che non possiamo permetterci di essere distratti: “non ci dobbiamo voltare da un’altra parte, ci dovremmo interrogare di più” e farlo a partire dal nostro vissuto quotidiano. “Conduciamo una battaglia impari, nella quale i partigiani del bene sono molto di più di quelli del male. Il vero problema sono le tante persone che compongono la zona grigia: i buoni si devono scontrare anche con questa indifferenza”. Ecco perché, per scalfire questo disinteresse, ciascuno deve metterci un po’ del proprio impegno e tutti dobbiamo tentare di lavorare insieme agli altri.

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Certe notti

Ascolta il brano intonato: Bandabardò, Manifesto

IMMAGINARIO
In particolare. Palazzo Schifanoia.
La foto di oggi…

Due gioielli intagliati in cangiante pietra d’Istria: l’unicorno, simbolo arcano di totale purezza.

L’unicorno è un elemento che ricorre spesso nell’iconografia ferrarese della corte estense. Borso d’Este, duca di Ferrara, legò infatti la raffigurazione dell’unicorno alla bonifica del territorio: il leggendario animale purificava le acque dal veleno, nello stesso modo in cui «Borso, casto e prudente, portava la pace fra i suoi sudditi e ne consolava gli affanni». Il magico unicorno appare ritratto in varie opere ferraresi, tra le più celebri la famosa miniatura della Bibbia di Borso d’Este e due decorazioni nel portale maggiore del Palazzo Schifanoia: la prima nella sommità e la seconda nello stipite anteriore sinistro del portale.

In foto: i due unicorni di Palazzo Schifanoia, a Ferrara in via Scandiana 23.

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

GERMOGLI
Bell’Italia.
L’aforisma di oggi…

Faimarathon, la giornata FAI d’autunno giunge oggi alla sua quarta edizione.
Per la prima volta è curata dal Gruppo FAI Giovani e quest’anno vedrà la collaborazione di oltre 3500 volontari in 130 città e 500 luoghi. Una speciale selezione di bellezze nascoste del nostro Paese: itinerari da percorrere liberamente con l’apertura, talvolta straordinaria, di luoghi che perdiamo di vista durante la vita quotidiana.
A Ferrara dalle 10 alle 18 gli “Apprendisti Ciceroni” dell’Istituto tecnico commerciale “Riccardo Bachelet” guideranno i visitatori alla scoperta dell’antica ‘coffee house’ di Parco Massari e della Palazzina degli angeli in corso Ercole I d’Este.
Per maggiori informazioni clicca qui

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Riccardo Muti

In Italia abbiamo perso la capacità di sentire il bello, quel bello che per secoli abbiamo dato al mondo e che adesso non sentiamo più. (Riccardo Muti)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…