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Giorno: 28 Ottobre 2015

Domenica 8 novembre alla Sala della Musica del Comune di Ferrara convegno sull’ufologia

da: Associazione Lauretana

Tre ufologi di caratura nazionale, Carlo di Litta, Umberto Baudo e Pier Giorgio Caria si incontreranno al convegno “Extraterrestri” interamente dedicato alla divulgazione di nuove ed inedite informazioni sul tema. Attraverso video, foto e testimonianze provenienti da tutto il mondo potremo avere un quadro della situazione attuale che ci viene sapientemente nascosta dai media e dalle istituzioni.
L’incontro con gli esperti si terrà Domenica 8 novembre all’interno della prestigiosa e capiente Sala della Musica del Comune di Ferrara, in via Boccaleone,19.
L’iniziativa, pensata per il pubblico degli appassionati, numerosissimo a Ferrara, si rivolge anche a tutti coloro che desiderano conoscere più da vicino questo argomento, trattato in modo serio senza i soliti sensazionalismi.
Per partecipare è sufficiente iscriversi collegandosi al sito dell’Associazione Lauretana, ente organizzatore.
www.associazionelauretana.it

Sabato e domenica prossimi alla Porta degli Angeli di Ferrara nuove iniziative per il weekend di Halloween

da: Associazione Evart

Nuovi appuntamenti nella programmazione di Gate|Porta, il progetto di gestione della Porta degli Angeli di Ferrara a cura dell’associazione no profit Evart.

Nel corso della mostra antologica di Giuliano Poltronieri “L’evoluzione dell’uomo, Opere 1960-2014” dal 17 ottobre al 1 novembre 2015 presso Porta degli Angeli si svolgeranno le seguenti iniziative:
Sabato 31 ottobre, il monumento cinquecentesco riscoprirà la sua anima ‘nera’ in occasione della serata di Halloween, la notte più misteriosa dell’anno con intrattenimento per bambini.
Dalle ore 19.00, i bambini potranno sbizzarrirsi a realizzare piccole creazioni di terrificanti mostri con carta, adesi- vi e altri materiali (età consigliata 4-10 anni, non è necessaria la prenotazione).
A seguire, i piccoli ospiti potranno effettuare una visita guidata al monumento, dove li aspettano sorprese e animazioni.
La serata proseguirà con una improvvisazione di Le Scat Noir (ore 20.30).
Domenica 1 novembre, dalle ore 19.00, si terrà il finissage della mostra di Giuliano Poltronieri che vedrà la partecipazione straordinaria di Andrea Poltronieri.
Le inziative sono ad offerta libera.

Lunedì 2 novembre alla Biblioteca Ariostea di Ferrara presentazione del libro di poesie di Alda Pellegrinelli “Di parole e d’amore”

da: Alda Pellegrinelli

Lunedì 2 novembre 2015, alle ore 17, presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, via delle Scienze 17, Ferrara, la Prof.ssa Annarita Magri, docente di Lettere del Liceo Scientifico “A. Roiti”, presenterà il volume di poesie di Alda Pellegrinelli
Di parole e d’amore (L’Orto della Cultura ed.)

Dal 7 novembre al 23 dicembre la Galleria Fondantico di Bologna espone dipinti e disegni dal XVI al XIX secolo

da: Galleria Fondantico

È con la consueta passione e consolidata esperienza di trent’anni di attività che la Galleria d’Arte Fondantico di Tiziana Sassoli organizza nella prestigiosa sede di Casa Pepoli Bentivoglio (Via de’ Pepoli 6/E, Bologna) il ventitreesimo “Incontro con la pittura”, intitolato Antichi maestri italiani. Dipinti e disegni dal XVI al XIX secolo. In questa tradizionale mostra autunnale saranno esposti circa quaranta quadri realizzati da importanti maestri italiani e in particolare emiliani, attivi dal Cinquecento all’Ottocento.
Fra i dipinti più antichi si segnala una Madonna col Bambino di uno dei più importanti esponenti della scuola ferrarese del XVI secolo Benvenuto Tisi detto il Garofalo e una rarissima pala con un San Girolamo dipinta intorno al 1515 da Filippo da Verona, un artista girovago rilanciato dagli studi recenti; si procede nella seconda metà del ‘500 con un olio su lavagna (supporto destinato a quadri per devozione privata) di Felice Brusasorzi, figura di spicco della pittura veronese e con un’Adorazione dei Magi del ferrarese Giuseppe Mazzuoli detto il Bastarolo.
Risalgono alla fine del XVI secolo le opere su rame del bolognese Francesco Cavazzoni e del fiammingo Denjs Calvaert (Giove e Semele), mentre il sommo esponente della cultura pittorica felsinea, Annibale Carracci, è rappresentato da una tela con la Madonna con Santa Maria Maddalena e una santa monaca, in cui egli affronta con discrezione il tema della Madonna incinta. Da ricordare anche l’estroso Pietro Faccini, con una Sacra famiglia e santi risalente al 1590 circa.
Tra i dipinti del XVII secolo spicca una delle prime tele (Orfeo e Euridice) eseguite dal maggiore interprete del classicismo locale: Guido Reni. Fra i pittori della stessa generazione sono presenti Giovanni Maria Tamburini, Andrea Donducci detto il Mastelletta e a seguire Lorenzo Pasinelli.
Costituisce un evento del tutto straordinario la presentazione di ben due splendidi dipinti del raro Giovanni Antonio Burrini, uno degli artisti più originali della generazione attiva tra la fine del XVII secolo e il primo quarto del Settecento: un rame di grandi dimensioni raffigurante Cristo fa i dottori, (1680) eseguito in età giovanile e appartenuto alla collezione del Principe Carlo Teodoro di Baviera, e una tela con l’episodio biblico di Lot e le figlie (1686), proveniente dalla collezione bolognese del Conte Francesco Ranuzzi.
La scelta antologica prosegue nel XVIII secolo con un’intensa Testa di giovane donna di Donato Creti, un Cristo coronato di spine di Ercole Graziani, due tele di Nicola Bertuzzi detto l’Anconitano, raffiguranti Il sacrificio della figlia di Jefte e Salomone che incensa gli idoli e una Volumnia davanti a Coriolano di Giuseppe Varotti, entrambi esponenti di rilievo del gusto barocchetto locale.
L’ultima stagione del Settecento bolognese è rappresentata da due strepitosi ovali con Giochi di putti del virtuoso e celebre Gaetano Gandolfi.
Il tema vedutistico è raccontato da un paesaggio datato e firmato da Vincenzo Martinelli, il più apprezzato temperista bolognese della seconda metà del XVIII secolo, la natura morta invece, un genere assai apprezzato in ambito collezionistico, è presente con due raffinate Composizioni floreali della rodigina Elisabetta Marchioni e da una serie di sei dipinti con Sporte, fiaschi, funghi e pesci del cosiddetto “Sportarolo”, oggi meglio noto come “Pittore di Rodolfo Lodi”.
La mostra prosegue con tre opere di Antonio Basoli, protagonista della scena artistica bolognese tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento, due delle quali, databili intorno al 1830, raffigurano una Porzione della Basilica di Santa Maria dei Servi e Porzione della Basilica di San Giacomo Maggiore, e con due tempere riproducenti anch’esse scorci di Bologna del decoratore faentino Romolo Liverani.
Tra i disegni si propongono un San Giuseppe a matita rossa di Giuseppe Maria Crespi (relativo all’ovale di medesimo soggetto conservato presso l’Opera Pia dei Poveri Vergognosi a Bologna), quattro studi su carta di Felice Giani, importante esponente della corrente neoclassica e una Scena di vita popolare del faentino Tommaso Minardi.
Questo ventitreesimo “Incontro con la pittura” si rivelerà come sempre un’importante occasione per far conoscere al pubblico dipinti di notevole interesse scientifico, capaci di affascinare non solo gli studiosi e i collezionisti, ma anche quello dei tanti appassionati di pittura antica. Come nelle edizioni precedenti, anche in quest’esposizione saranno presenti capolavori inediti e di grande interesse, accanto ad altri già pubblicati da autorevoli studiosi e talvolta esposti in mostre italiane e internazionali. La presentazione delle opere nel catalogo è curata con il consueto rigore scientifico dal professor Daniele Benati dell’Università di Bologna, che coordina il lavoro di un nutrito gruppo di specialisti.
Inaugurazione: sabato 7 novembre 2015 ore 17.00
Orari mostra: 10.00-13.00/16.00-19.00
chiuso la domenica
Fondantico di Tiziana Sassoli, Via de’ Pepoli 6/E 40125 Bologna
Tel./fax 051.265980
www.fondantico.it
info@fondantico.it

Venerdì 30 ottobre alla Biblioteca del Centro Documentazione Donna presentazione di una tesi su Antonella Anedda

da: Luciana Tufani Editrice

Nella Biblioteca del Centro Donna, via Terranuova 12/b, Ferrara venerdì 30 ottobre dalle ore 17, riprendono gli incontri dedicati alla presentazione di tesi per la cui stesura è stato consultato il ricco materiale librario presente al Centro.
Il primo incontro di questa seconda stagione di discussioni su “tesi di genere” inizierà con la tesi di Antonella Bontae sulla poeta Antonella Anedda.
La poeta romana Fiorenza Mormile presenta il lavoro della veneziana Antonella Bontae su “ANTONELLA ANEDDA: un percorso di lettura”, Università Ca’ Foscari. Una tesi scritta da una donna su una donna, per valorizzare i saperi femminili. La tesi rivolge uno sguardo attento sull’opera di una tra le maggiori poete italiane, rivelata dal poemetto Residenze invernali, divenuto titolo della raccolta pubblicata nel 1992, seguita da Notti di pace occidentale (1999), scritta in seguito alla guerra della ex-Jugoslavia. Tra le altre numerose raccolte di poesie la più recente è Salva con nome, uscita nel 2012.
Autrice prolifica, Anedda si è dedicata sia alla traduzione che alla prosa, ma anche all’arte; si ricorda, tra gli altri saggi, La vita dei dettagli. Scomporre quadri, immaginare mondi del 2009. Oltre a collaborare con riviste e giornali, si dedica all’insegnamento e attualmente svolge un dottorato di ricerca presso l’Università di Oxford.

Tenuto oggi all’Ordine degli Ingegneri di Ferrara un seminario su sicurezza e tecnologia

da: organizzatori

Sicurezza e tecnologia sono state al centro del seminario tenutosi mercoledì 28 ottobre a Ferrara, presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia in collaborazione con Immergas, il Centro Assistenza Autorizzato Spidergas e con l’Agenzia Bertocchi Davide. Circa 70 persone, fra ingegneri e tecnici, hanno partecipato a questa iniziativa per usufruire di un’opportunità di aggiornamento importante.
L’incontro, con gli interventi di Massimo Petroselli e Cavatorta Francesca (Marketing Tecnico Immergas), è stato infatti dedicato all’applicazione della normativa Uni 11528:2014. Dietro questa sigla si trovano gli impianti a gas di portata termica ad alta potenza, per i quali è stata creata da qualche mese una nuova norma tecnica in merito a progettazione, installazione e messa in servizio. “Si tratta solitamente di impianti civili extradomestici alimentati a gas, per la climatizzazione di edifici e ambienti, nonché per la produzione di acqua calda sanitaria in strutture ricettive, mense, case di accoglienza, asili, uffici, che ospitano molte persone e che hanno quindi un profilo di servizio al pubblico.” ha spiegato l’Ing. Cavatorta.
“La UNI 11528:2014 della quale abbiamo parlato oggi pomeriggio è una norma importante che mancava: da febbraio questo vuoto normativo è stato colmato. – ha continuato il dott. Petroselli di Immergas – Nella progettazione di un impianto di grande potenza in gioco ci sono portate di gas importanti, potenzialmente pericolose, da manovrare con attenzione. Per questo esistono già diverse leggi da rispettare ma mancavano le norme tecniche adeguate: quella principale precedente risaliva al 1972 e si citava nei capitolati per renderli a norma, ma i tecnici non potevano più seguirla perché ormai vetusta. Questa è invece al passo coi temi, la definiamo innovativa perché porta delle novità che potranno avere sviluppi futuri interessanti, come l’utilizzo di materiali mai considerati prima per lo scopo. A latere ci sono ancora poi delle leggi sulla gestione di questi impianti speciali di 18 anni fa: ci aspettiamo che anche queste vengano presto riviste ed aggiornate.”
Fra un impianto di riscaldamento a gas residenziale, per intenderci quello che abbiamo nelle case, e un impianto a grande potenza quello che varia è la portata di gas, che implica un’attenzione particolare alla fase di progettazione. “Certo, parliamo di una normativa e non di una legge, quindi curiamo l’aspetto tecnico: diciamo che si tratta di una norma di buona tecnica che dovrebbe essere utilizzata, senza di essa in realtà non avevamo i canoni aggiornati per la progettazione di questo tipo di impianti.” In particolare la UNI 11528:2014 indica i criteri e le metodologie per il dimensionamento e l’installazione dell’impianto interno gas, l’installazione degli apparecchi, l’evacuazione dei prodotti della combustione, lo scarico delle condense per quegli apparecchi e/o sistemi fumari funzionanti ad umido. Inoltre indica le modalità di applicazione della legislazione vigente in materia di Prevenzione Incendi, inclusa la scelta dei materiali di realizzazione, le verifiche periodiche della tenuta.

Borse e accessori sportivi del brand giapponese Stream Trail disponibili in Italia sulla piattaforma Vulp.it

da: organizzatori

Gli articoli di moda sportiva del brand giapponese Stream Trail disponibili on line sul sito Vulp.it

C’è una nuovo brand, proveniente direttamente dal Giappone, disponibile sulla piattaforma web vulp.it, il primo “armadio virtuale” italiano dedicato esclusivamente al fashion, on line da alcune settimane. Si tratta dei prodotti di Stream Trail, un innovativo brand di borse e zaini, articoli sportivi e per la vita quotidiana, nato in estremo oriente e giunto sul mercato italiano nel 2015. Stream Trail produce una vasta gamma di prodotti realizzati con materiali di qualità e all’avanguardia che si rivolgono soprattutto agli amanti dello sport e a chi, in generale, conduce una vita attiva. Stream Trail non produce infatti solo borse, zaini e accessori per lo sport ma ha anche una linea pensata per la vita quotidiana di coloro che, magari anche per lavoro, sono sempre in movimento.
In Italia, il marchio è stato recentemente importato dalla Sea Dweller srl di Rimini: ora l’obiettivo è quello di valorizzarne le peculiarità, visto che si tratta di prodotti che non hanno nessun tipo di concorrenza sul territorio.
I prodotti di Stream Trail in Italia – disponibili direttamente nel negozio Dive Planet a Rimini, in viale Ortigara 59 – sono oggi presenti anche in una “boutique virtuale” sulla piattaforma Vulp.it.
Realizzato da un gruppo giovane e creativo di operatori della moda (FM Commerce di Gatteo Mare, sulla costa romagnola) Vulp.it è un portale con caratteristiche davvero innovative: un “armadio virtuale” dedicato al fashion, a cui ognuno può “appendere” i propri abiti – liberamente, gratuitamente e con estrema facilità – con la speranza di trovare, dall’altra parte del web, qualcuno interessato proprio a quel capo di abbigliamento.
Un sito pensato con l’idea di far incontrare direttamente venditore e acquirente: una delle principali caratteristiche del portale è infatti quella di geolocalizzare chi vende i propri abiti, che si tratti di boutiques o di privati. Sicché il compratore, una volta visualizzato il capo che gli interessa acquistare, può scegliere ovviamente di comprarlo on line, ma può anche decidere di mettersi in contatto con il compratore per un incontro diretto, o per visitare il negozio, se le coordinate geografiche lo permettono…

“Nati per leggere” iniziativa dell’amministrazione comunale comacchiese per promuovere la lettura tra i bambini

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

“Nati per leggere” e tante altre iniziative per incentivare la lettura a voce alta sin dalla più tenera età

L’abitudine alla lettura a voce alta sin dai primi mesi di vita produce nel bimbo tanti benefici a livello cognitivo, emozionale ed emotivo ed è proprio questo l’obiettivo che si prefiggono di raggiungere l’Amministrazione Comunale e la rete di istituzioni scolastiche, con la collaborazione delle cooperative “Le Pagine” e “Girogirotondo”, unitamente a quelle dell’Associazione Culturale Pediatri e dell’Associazione Italiana Biblioteche. Questa mattina infatti, nell’accogliente, variopinta sala di “Nati per Leggere” al piano terra di Palazzo Bellini, nel corso di una conferenza stampa sono stati illustrati alcuni importanti progetti rivolti all’infanzia, che assegnano un ruolo centrale al libro e alla narrazione. “Il progetto, rivolto a bimbi da zero a sei anni – ha sottolineato Giorgia Mezzogori del Servizio Pubblica Istruzione Comunale -, è attivo da diversi anni e nel tempo ha preso diverse strade, per svilupparsi anche al nido comunale e nel centro per l’infanzia. La grossa novità di quest’anno riguarda le tante attività didattiche rivolte alle scuole per l’infanzia e alle primarie che prenderanno avvio dalla biblioteca comunale, grazie alla cooperativa Le pagine e alla collaborazione con le lettrici e le educatrici della Cooperativa Girogirotondo.” Anastasia Rizzoni (cooperativa Le pagine) ha illustrato in sintesi il ricco programma di letture mensili (1 martedì pomeriggio al mese nella biblioteca civica “L.A. Muratori” e 1 sabato mattina al Centro Infanzia sino a marzo), oltre al corso per letture ad alta voce, riservato a nonni, genitori ed insegnanti, grazie al valido supporto di Silvia Straforini ( educatrice e lettrice di “Nati per leggere” della cooperativa sociale Girogirotondo). L’Amministrazione Comunale dunque, in rete con gli enti sopramenzionati punta ad incentivare non solo le letture ad alta voce, ma anche a frequentare gli spazi ad essa dedicati e le attività in biblioteca. Il ricco programma di iniziative è consultabile nella sezione Pubblica Istruzione del sito comunale, all’indirizzo www.comune.comacchio.fe.it e nei pieghevoli già in distribuzione. L’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Carli, manifestando il
proprio entusiasmo per un progetto di grande valenza culturale, al quale si affianca il dono di libri, appositamente acquistati dalla biblioteca comunale per le scuole d’infanzia del territorio, ha riconosciuto che “queste bellissime iniziative nascono dall’impegno di una rete di collaborazione significativa. Vogliamo recuperare le buone prassi – ha aggiunto l’Assessore Carli -, per far sì che la biblioteca sia frequentata, vissuta come una piazza coperta, un luogo di conoscenza, scrigno dell’identità storica, simbolo di appartenenza. La lettura a voce alta è fondamentale, c’è il coinvolgimento tra bimbi e lettori. La cultura parte da lì. E’ bello vedere la biblioteca rinnovata – ha concluso l’Assessore alla Pubblica Istruzione -, che si apre ad iniziative per tutte le età. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del progetto.” Alla conferenza stampa erano presenti anche Ester Trasforini, Debora Guidi e Anna Curati del Servizio Civile Nazionale, incaricate di fornire un supporto ai servizi educativi comunali. In rappresentanza della cooperativa sociale Girogirotondo hanno partecipato la referente Agnese Malpeli e l’educatrice-lettrice Silvia Trasforini, mentre Paola Tosi è l’insegnante che ha rappresentato la scuola d’infanzia statale “Carducci” ed Elisa Straforini ha partecipato infine per conto della scuola d’infanzia paritaria “Nostra Signora di Lourdes”. Agnese Malpeli, dopo aver evidenziato che le letture a voce alta ed il corso per le famiglie sono gratuiti, ha ricordato che sabato 31 ottobre alle ore 10.30, al Centro Infanzia “L’albero delle meraviglie” (Via Natale Cavalieri, 38) avrà luogo la prima lettura a voce alta per bimbi da 3 a 6 anni, dal tema “aspettando Halloween”. Seguirà laboratorio di magia. Silvia Straforini ha aggiunto che per il corso di lettura a voce alta, riservato agli adulti si svolgeranno in biblioteca, a partire dal mese di gennaio prossimo, 3 incontri. “Non ci si deve abituare a leggere a voce alta solo al centro infanzia, a scuola o in biblioteca – ha rimarcato Silvia -, ma anche a casa. L’obiettivo è quello di creare gruppi di lettura RACCONTA-STORIE con genitori. Cercherò di sensibilizzare le famiglie in questa direzione, fornendo dispense, per rendere accattivante ed avvincente la lettura con i propri bimbi.” Per informazioni ed iscrizioni: Biblioteca Civica “L.A. Muratori, Via Agatopisto, 5 – tel: 0533-315808, e-mail:animazionedidattica@comune.comacchio.fe.it e www.comune.comacchio.fe.it

Campagna di Conad per la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C

da: ufficio stampa Conad

Conad lancia una raccolta di firme finalizzata a sollecitare il Parlamento ad estendere la vendita di farmaci di fascia C alle parafarmacie. Sul sito www.liberalizziamoci.it la petizione da firmare.

In un mercato quale quello dei farmaci, ancora parzialmente liberalizzato a distanza di nove anni dal primo decreto Bersani, Conad lancia una raccolta di firme perché la liberalizzazione sia estesa ai farmaci di fascia C. Vale a dire quei 3.800 farmaci – utilizzati per patologie di lieve entità, non considerati essenziali o salvavita, quali, ad esempio, antidolorifici, antinfiammatori, ansiolitici, antidepressivi, anticoncezionali… – che si acquistano solo con la prescrizione del medico ma il cui costo è a carico del cittadino. E che valgono, da soli, 2.937 milioni di euro, l’11 per cento della spesa farmaceutica nazionale (fonte: Rapporto Osmed 2014).
A tal fine Conad ha realizzato il sito www.liberalizziamoci.it in cui i cittadini trovano tutte le informazioni necessarie a conoscere più a fondo il tema, un dossier che ripercorre la storia e i benefici della liberalizzazione del mercato dei farmaci, dal primo decreto Bersani ai giorni nostri, e, soprattutto, la petizione da firmare. Oltre che sul sito, la raccolta delle firme avverrà anche nei punti di vendita Conad.
La comunicazione nei punti di vendita della rete, sui principali quotidiani nazionali e sulle pubblicazioni aziendali – Bene Insieme e Comma – è integrata da una sezione online presente sui social Facebook e Twitter.
Conad ha deciso di sensibilizzare e mobilitare i cittadini perché il Parlamento – a costo zero per le casse dello Stato e della Pubblica amministrazione – renda più dinamica la concorrenza nel mercato dei farmaci, allargando alle parafarmacie la vendita di quelli di fascia C. Ciò porterebbe ad una competizione sui prezzi con un beneficio per i cittadini stimato tra i 500 e i 900 milioni di euro all’anno. Così come è avvenuto per la liberalizzazione dei farmaci senza obbligo di prescrizione medica (Sop) e i farmaci da banco (Otc), che ha prodotto un’indubbia convenienza per i cittadini: con la concorrenza, i prezzi dei farmaci sono risultati più contenuti, con un valore medio di 8,1 euro in farmacia, 7,4 euro in parafarmacia e 6 euro della grande distribuzione (fonte: Assosalute, 2015).
La diffusione delle parafarmacie indipendenti e della grande distribuzione organizzata, inoltre, hanno assicurato un presidio più capillare del territorio e orari di apertura estesi, garantendo al contempo l’assistenza di farmacisti abilitati all’esercizio della professione.
“Preoccupa l’orientamento del Parlamento, che sul ddl concorrenza continua a tenere i farmaci di fascia C fuori dalle parafarmacie ignorando le raccomandazioni dell’Antitrust per una più completa liberalizzazione del settore farmaceutico”, sottolinea l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. “In questo modo si nega a tante famiglie la possibilità di risparmiare molte centinaia di milioni di euro all’anno, cifra che sarebbe un’importante boccata di ossigeno. Abbiamo scelto la petizione e la raccolta di firme nell’interesse dei cittadini e dei nostri clienti; per riconoscere la dignità della professione che i farmacisti svolgono nelle parafarmacie; nel nostro stesso interesse, perché sia possibile competere in un mercato aperto e con regole chiare quanto eque per tutti. Dobbiamo sottolineare, purtroppo, come il Paese sia ostaggio di lobby che cercano di assicurare la propria sopravvivenza anziché sostenere lo sviluppo dell’economia, far nascere nuova imprenditorialità, creare nuova occupazione e garantire ai cittadini servizi e convenienza”.
Conad ha in funzione 97 parafarmacie su tutto il territorio nazionale: la prima è stata inaugurata nell’ipermercato di Modena, a ottobre 2006.
Il fatturato 2014 ha superato i 50 milioni di euro e i 3,7 milioni di clienti che le frequentano annualmente hanno risparmiato il 20 per cento rispetto ai prezzi della farmacia tradizionale per un importo complessivo di 10 milioni all’anno.
Nelle parafarmacie Conad i farmaci senza obbligo di prescrizione medica (Sop) e i farmaci da banco (Otc) valgono il 30 per cento del fatturato; seguono gli integratori alimentari, i prodotti per la cura del viso e gli articoli sanitari.

Dal 14 novembre per oltre tre mesi al Palazzo dei Diamanti di Ferrara grande mostra di Giorgio De Chirico

da: ufficio stampa Ella Studio

“De Chirico a Ferrara”: un inverno meta-fisico. Dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio 2016 una grande esposizione al Palazzo dei Diamanti di Ferrara celebra il genio di Giorgio De Chirico. L’apparato culturale urbano fa sistema attorno alla grande mostra di Palazzo dei Diamanti, arricchendosi di suggestioni “metafisiche” – artistiche, di design, editoriali, gourmet – da scoprire con il Consorzio Visit Ferrara. Dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio 2016.

Una grande esposizione celebra il genio della pittura metafisica, ad un secolo dal suo arrivo a Ferrara. Era il 1915 quando Giorgio De Chirico, giunto nella città estense, cambiò il suo modo di fare arte, dipingendo, tra le bellissime architetture rinascimentali, piazze sospese nel tempo, manichini senza volto, particolari prospettive ed oggetti enigmatici. Il rapporto tra De Chirico e Ferrara è indissolubile, e dopo cento anni torna ad esprimersi nella mostra che dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio 2016 impreziosisce Palazzo dei Diamanti e l’intera città. Si intitola “De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie” ed espone non solo le opere dell’artista realizzate nel periodo ferrarese, ma anche i dipinti di Carrà, Morandi e De Pisis ispirati alla pittura metafisica e i capolavori dei più importanti artisti delle avanguardie europee, che furono conquistati dal suo stile: Hausmann, Grosz, Magritte, Dalì, Ernst.
Una mostra delle grandi occasioni da vivere grazie al consorzio Visit Ferrara, che unisce quasi 90 operatori turistici della Provincia, e che propone un’offerta speciale compresa di pernottamento con prima colazione, biglietto d’ingresso e visita guidata della città al prezzo di 60 euro a persona.
Inoltre, gli appassionati d’arte hanno la possibilità di visitare con lo stesso biglietto d’ingresso altre 2 mostre: la prima è “Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica” alla Palazzina Marfisa d’Este – che, per prima in Italia, esporrà una suggestiva galleria di manichini, stilema caro alla Metafisica, provenienti dal XVIII secolo in poi, accanto alla tripla personale degli artisti Milena Altini, Jolanda Spagno e Mustafa Sabbagh. La seconda mostra, “Ens Rationis”, al Museo Civico di Storia Naturale, si svilupperà intorno all’installazione multimediale site-specific realizzata dal noto artista Mustafa Sabbagh, in un percorso espositivo disseminato delle opere fotografiche che lo hanno reso celebre nel mondo, riesumando dai depositi del museo splendidi uccelli in tassidermia (evocativa di quella mezza morte che cantò Alberto Savinio – pittore, scrittore, compositore, fratello di De Chirico – nei suoi lirici Chants de la mi-mort). Le due esposizioni inaugurano il 10 e l’11 e novembre.
Alla Mlb Maria Livia Brunelli, home gallery di Corso Ercole d’Este e socia del consorzio Visit Ferrara, a partire dal 13 novembre apre la mostra di Silvia Camporesi ispirata alle Piazze d’Italia di De Chirico. La home gallery ospita anche una performance culinaria a tema metafisico con lo chef stellato Pier Luigi di Diego (su prenotazione: 346 7953757, www.marialiviabrunelli.com): un’esclusiva esperienza sensoriale da vivere tra le opere d’arte del palazzo rinascimentale.
Il percorso artistico è arricchito da un evocativo itinerario nell’antico ghetto ebraico di Ferrara, alla ricerca delle suggestioni che hanno emozionato De Chirico quando ebbe l’intuizione metafisica. Nelle botteghe si potranno assaporare i biscotti presenti nei suoi quadri, impastati con farina di canapa, e scoprire gli orologi di design ispirati alla metafisica, e poi foulard, abiti di alta sartoria, complementi d’arredo e borse che rievocano particolari di celeberrimi quadri, cofanetti fotografici con le immagini dei luoghi riconosciuti come specificamente “metafisici” del territorio ferrarese, ceramiche d’artista con le lunghe ombre o gli interni delle opere dechirichiane. Per l’occasione è stato anche edito “Alceste. Una storia d’amore ferrarese”, libro che racconta, attraverso lettere d’amore originali e inedite, la storia tra De Chirico e Antonia Bolognesi, che lui definì la sua “musa inquietante”.
Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (Fe)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu
Ufficio stampa -> http://www.ellastudio.it

Il 5 marzo 2016 al Teatro Auditorium Manzoni di Bologna Joe Jackson in concerto

da: Caos Organizzazione Spettacoli

Joe Jackson, vero e proprio genio anticonformista e raffinato della musica internazionale, annuncia il “Fast Forward Tour”, che lo porterà in Italia la prossima primavera per quattro concerti da non perdere: la prima data sarà a Mestre il 4 marzo (Teatro Corso); poi Bologna, il 5 (Teatro Auditorium Manzoni); Roma, il 7 (Teatro Brancaccio) e Milano, l’8 marzo (Teatro del Verme).
Apprezzato e seguito in tutto il mondo, poliedrico come pochi suoi colleghi, l’artista britannico presenterà il nuovo album, dal titolo appunto “Fast Forward”, appena pubblicato in Italia da Edel, e che segna il ritorno alla scrittura “pop” dopo anni di esperimenti, live e contaminazioni.
Joe Jackson ha viaggiato molto per il mondo e ha scritto, registrato, prodotto e arrangiato il disco in quattro diverse città (New York, New Orleans, Berlino e Amsterdam) tutte con un set diverso di musicisti (da Bill Frisell a Greg Cohen): il risultato è un album raffinato ma accessibile, da scoprire ascolto dopo ascolto.
Eternamente controcorrente, refrattario a tutte le mode e i cliché, Joe Jackson nella sua quarantennale carriera è riuscito sempre a penetrare a fondo lo spirito autentico di ogni stile, spaziando dal punk al reggae, dal rock al blues, dal pop al jazz, dal soul alle colonne sonore, fino alla Classica, senza mai scivolare nella superficialità. Non c’è praticamente ambito musicale che il suo genio onnivoro non abbia toccato e approfondito, mantenendo sempre standard di qualità elevatissimi. Quasi senza precedenti nel pop-rock, la sua poliedricità di musicista, cantante, paroliere, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra.
A Marzo ci saranno Graham Maby (basso), Teddy Krumpel (chitarre) e Doug Yowell (batteria) sul palco con Joe Jackson, che manca dall’Italia dal 2012: quattro concerti nel nostro Paese per gli amanti della musica di qualità, un’oasi a cui potranno attingere per poi rigenerarsi di leggerezza, classe e intelligenza.
I biglietti per lo spettacolo al Teatro Auditorium Manzoni di Bologna sono in vendita sul sito dell’artista: http://joejackson.com/home e a partire da venerdì 30 ottobre:
– tramite il circuito www.ticketone.it
– presso la Biglietteria dell’Auditorium Manzoni
(Via de’ Monari 1/2 – Bologna – orari dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.30)
– Online www.auditoriumanzoni.it
Per informazioni: Auditorium Manzoni tel 051-6569672 – biglietteria@auditoriumanzoni.it
Caos Organizzazione Spettacoli tel 0521-706214

Venerdì 30 ottobre a Lugo la rassegna musicale “Hammond Night” ospita il trio di Ricky Burattini

da: organizzatori

Terzo appuntamento, venerdì 30 ottobre, per la rassegna “Hammond Night” al Sax Pub Cafè di Lugo, in largo Repubblica 4 (di fronte al Pavaglione).

A partire dalle 22, la rassegna del venerdì – curata da Vince Vallicelli, notissimo batterista forlivese con molteplici esperienze musicali – vedrà impegnato il gruppo guidato dal poliedrico tastierista Ricky Burattini, e composto anche dal batterista Giorgio Bartoloni (un veterano, collaboratore anche di Jovanotti) e da Stefano Catani a sax e flauto.
Burattini, anconetano di origine, pianista, organista, compositore ed arrangiatore, ha collaborato con grandi nomi del jazz e del pop italiano e internazionale (da Mario Biondi ad Alex Baroni, dai Jestofunk a Joe Galullo, da Orietta Berti a Rossana Casale, tanto per fare alcuni esempi), partecipando, fra l’altro, a diverse trasmissioni televisive.

logo-comune-ferrara

Comune di Ferrara: tutti i comunicati del 28 ottobre

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Il natale solidale di Oxfam Italia

28-10-2015

Oxfam Italia ricerca anche a Ferrara volontari per il progetto “Incarta il presente, regala il futuro”

 

Torna, anche quest’anno, il Natale solidale di Oxfam Italia con l’iniziativa “Incarta il presente, regala il futuro”. Fino al 24 dicembre, l’associazione umanitaria internazionale offrirà l’opportunità a tutti di contribuire con un gesto concreto ai progetti portati avanti da questa Organizzazione Non Governativa.

Per tutto il periodo natalizio, infatti, 2500 volontari di Oxfam saranno presenti sul territorio nazionale in 250 punti vendita delle catene Coin ed Euronics e in molti altri esercizi commerciali, per impacchettare i regali dei clienti e informarli delle attività portate avanti dall’associazione in cambio di un’offerta a sostegno dei progetti realizzati.

Oxfam Italia è una ONG che si occupa di cooperazione internazionale e progetti di aiuto/educazione per il miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi in via di sviluppo, riservando particolare attenzione alla promozione di percorsi imprenditoriali femminili.

A Ferrara i volontari di Oxfam saranno presenti presso il punto Coin di Ferrara nelle giornate del 5, 8, 12, 13 dicembre e nella settimana dal 17 al 24 dicembre.

E’ ancora possibile candidarsi come volontario di Oxfam compiendo così un gesto concreto che può fare la differenza per tanti.

Per informazioni e per proporsi è possibile scrivere una mail alla Referente Oxfam di Ferrara all’indirizzo “cinzia.gallerani78@libero.it. Per tutte le notizie sull’iniziativa consultare le pagine internet al link “http://www.sfidolafame.it/volontariato/“.

 

 

Comunicato a cura di Oxfam Italia – Sezione di Ferrara

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Giovedì 29 ottobre alle 17 nella sala Agnelli

Al via il nuovo anno sociale della Società Dante Alighieri

28-10-2015

Si terrà nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea, giovedì 29 ottobre alle 17, l’incontro d’apertura dell’anno sociale 2015-2016 del Comitato ferrarese della Società Dante Alighieri.
Dopo il saluto della presidente Luisa Carrà, Lina Scolozzi illustrerà il libro ‘Premio Dante 2015. XXX edizione’, che contiene lavori di giovani e adulti presentati all’omonimo premio.
Parteciperanno all’incontro alcuni studenti delle scuole medie, coordinati dalla docente Raffaela Padricelli.

 

SERVIZI ALLA PERSONA – Venerdì 6 novembre alle 10 nella Sala dell’Arengo (Piazza Municipio 2)

“Occhio alle truffe”, un incontro di formazione e informazione dedicato ai cittadini

28-10-2015

Venerdì 6 novembre alle 10 la Sala dell’Arengo (Residenza Municipale di Ferrara), ospiterà “Occhio alle truffe”, un incontro di formazione e informazione dedicato ai cittadini sul tema delle truffe. Organizzata da UniCredit, in stretta collaborazione con la Polizia di Stato della Questura di Ferrara e il Comune di Ferrara, l’iniziativa è a ingresso libero.

Interverranno Andrea Crucianelli, dirigente Squadra Mobile della Questura di Ferrara, Chiara Sapigni, assessore Sanità, Servizi alla Persona, Politiche Familiari del Comune di Ferrara, Luciano Resciniti, responsabile Area Manager Ferrara UniCredit e Pietro Blengino, responsabile rapporti con le Forze dell’Ordine e le Istituzioni di Sicurezza per UniCredit.

INTERROGAZIONE – Presentata dal gruppo consiliare M5S

Richiesta in merito al pagamento della COSAP nella zona di via Prinella

28-10-2015

Questa l’Interrogazione pervenuta:
– il consigliere Bazzocchi (gruppo M5S in Consiglio comunale) ha interrogato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore al Commercio Roberto Serra in merito al pagamento della COSAP nella zona di via Prinella.

CONVEGNO SUL TURISMO – Giovedì 12 novembre alle 15, nella Sala Imbarcadero 1 del Castello Estense

Unicredit 4 Tourism, per approfondire idee e progetti sul turismo

28-10-2015

Giovedì 12 novembre alle 15, nella Sala Imbarcadero 1 del Castello Estense a Ferrara avrà luogo un incontro dal titolo “Unicredit 4 Tourism”. L’iniziativa è organizzata da UniCredit con il patrocinio della Camera di Commercio e del Comune di Ferrara.

 

Questo il programma dettagliato
ore 14.30 Registrazione dei partecipanti
15.00 Saluti di apertura
Paolo Govoni – Presidente Camera di Commercio di Ferrara
Massimo Maisto – Vice Sindaco Comune di Ferrara
Luciano Resciniti – Area Manager Ferrara

15.50 UniCredit For Tourism
Stefano Giorgini -Regional Manager Centro Nord UniCredit
Paola Garibotti – Responsabile Country Development Plans UniCredit

16.10 Idee e progetti per vincere la sfida del turismo. Conversazione tra:
Andrea Corsini – Assessore Regionale Emilia Romagna Turismo e Commercio
Stefano Giorgini -Regional Manager Centro Nord UniCredit
Matteo Ludergnani – Titolare Hotel Carlton – Ferrara -Vice Pres. Cons. Visit Ferrara
Nicola Scolamacchia – Titolare Hotel Astra – Ferrara -Pres. AssoHotel Confesercenti Ferrara
Gianfranco Vitali – Presidente Camping Florenz – Lido degli Scacchi (Fe)

Modera: Paola Garibotti – Responsabile Country Development Plans UniCredit

17.10 Conclusioni
Stefano Giorgini – Regional Manager Region Centro Nord UniCredit

 

 

CITTADINANZE ITALIANE – Giovedì 29 ottobre alle 9 in sala Arazzi

In Municipio le cerimonie di giuramento di otto nuovi cittadini

28-10-2015

 

L’assessore comunale al Decentramento Simone Merli, affiancato da un rappresentante della Prefettura e dall’Ufficiale di Stato civile del Comune di Ferrara, conferirà ufficialmente giovedì 29 ottobre a partire dalle 9 nella sala degli Arazzi della residenza municipale otto cittadinanze italiane. Nel corso di una breve cerimonia, che culminerà nel giuramento, i nuovi cittadini riceveranno una copia della Costituzione italiana accompagnata da una lettera di benvenuto del Sindaco.
Si tratta di J. C. Nato a Zhejiang (Cina) il 28/06/1989, H. Kl. Nato a Durazzo (Albania) il 17/08/1983, C. A. Nato a Scutari (Albania) il 20/08/1940, V. C. M. Nata a Felnac (Romania) il 07/12/1956, M. O. Nata a Lviv (Ucraina) il 05/01/1968, D. A. Nato a Valona (Albania) il 11/07/1974, R. F.Nato a Q. Perrenjas – Librazhd (Albania) il 11/10/1974 che acquistano la cittadinanza italiana per residenza; e di B. T. Nata a Soldanesti (Moldavia) il 19/08/1978 che acquista la cittadinanza italiana per matrimonio.

COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ – Convocata giovedì 29 ottobre alle 15.30 in sala Zanotti

Organizzazione dei lavori della Commissione per l’anno 2015/2016

28-10-2015

Sarà dedicata all’organizzazione dei lavori della Commissione per l’anno 2015/2016 la riunione della Commissione consiliare Pari Opportunità – presieduta dalla consigliera Deanna Marescotti – che si terrà govedì 29 ottobre alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale.

BIBLIOTECA TEBALDI – Giovedì 29 ottobre dalle 17 in via Ferrariola 12. Iniziative per grandi e piccoli

Ultimo appuntamento di ottobre con le letture animate

28-10-2015

E’ fissato per giovedì 29 ottobre l’ultimo appuntamento di ottobre con i pomeriggi di letture per grandi e piccoli alla biblioteca Tebaldi (via Ferrariola 12). Questa settimana l’iniziativa dal titolo ‘Io leggo a te … e tu leggi a me’ si articolerà in due momenti: dalle 17 alle 17,30 si terrà un incontro con Marco Mari, editore di Festina Lente Edizioni. A seguire il gruppo dei ‘Piccoli lettori della Stanza di San Giorgio’, coordinati da Silvia Dambrosio, leggerà ad altri bambini testi tratti da fiabe classiche.

ASSESSORATO ALLO SPORT – Venerdì 30 ottobre alle 12 nella sala dell’Arengo del Municipio

Meeting di boxe sabato al Palasport: sfilano i pugili protagonisti

28-10-2015

Venerdì 30 ottobre alle 12 nella sala dell’Arengo della residenza municipale si terrà la presentazione degli atleti di pugilato Marcello Matano/Italia e Nick Klappert/Germania, che si sfideranno nell’incontro di campionato valevole per il Titolo Intercontinentale IBF pesi Super Welter in programma nella serata di sabato 31 ottobre al Palasport di Ferrara. Interverranno inoltre Alessandro Caccia e l’avversario Michele Esposito, che nella stessa occasione combatteranno per il Titolo Italiano Pesi Welter, e altri professionisti che disputeranno gli incontri in calendario.

Alla presentazione alla stampa parteciperanno l’assessore allo Sport del Comune di Ferrara Simone Merli ed i tecnici Roberto Croce e Paolo Buttini (Ferrara Boxe), Massimiliano Duran e Alessandro Duran (Pugilistica Padana) e Mario Loreni (manager di Marcello Matano).

 

Giornalisti, fotografi e vedeo operatori sono invitati. 

 

MOBILITA’ – Numerose le istituzioni e le associazioni coinvolte in ambito nazionale

‘Siamo tutti pedoni’: anche il Comune di Ferrara aderisce alla campagna per una maggiore sicurezza sulle strade

28-10-2015

Anche il Comune di Ferrara aderisce alla nuova campagna nazionale ‘Siamo tutti pedoni’ al via in questi giorni. La campagna, al suo settimo anno, mira ad accrescere la sensibilità sociale nei confronti di chi si muove a piedi e richiamare tutti ad un maggiore senso di responsabilità sulla strada. A promuoverla è una vasta rete di istituzioni, associazioni e aziende, coordinate dal Centro Antartide di Bologna con il patrocinio, tra gli altri, dell’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza dell’Emilia Romagna e la collaborazione dei sindacati pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil.
LA SCHEDA – A cura del Centro Antartide
‘Siamo tutti pedoni 2015′: sulla strada dell’educazione permanente

Ogni anno perdono la vita quasi 600 pedoni, e sono quasi 20.000 quelli che restano feriti sulle strade italiane. La maggior parte degli incidenti coinvolgono gli anziani e avvengono nei mesi da novembre a marzo, a causa della ridotta visibilità. Per questo in questi primi giorni di autunno ritorna per il settimo anno consecutivo Siamo Tutti Pedoni, la campagna nazionale per la sicurezza degli utenti deboli della strada, promossa dal Centro Antartide di Bologna e dai sindacati pensionati grazie a una rete di centinaia di aderenti in tutta Italia. Al centro di questa edizione il tema dell’educazione permanente, con l’idea che accanto alle misure normative e urbanistiche, per costruire città più a misura di persona siano fondamentali attività di formazione ripetute e continue, che mettano in condizione pedoni e automobilisti di affrontare le strade con consapevolezza, rispetto e prudenza.

Tanti passi sono già stati fatti sulla strada della sicurezza dei pedoni: negli ultimi 10 anni i decessi tra chi si muove a piedi sono diminuiti di quasi la metà, ma la flessione è decisamente inferiore a quella riportata dal totale degli incidenti stradali. Tanto resta ancora da fare e Siamo Tutti Pedoni arriva nelle principali città italiane, da Trento a Catania, da Bologna a Sassari, con un insieme di eventi, attività formative e materiali di comunicazione che si rivolgono a tutta la cittadinanza: il taglio, come sempre, è leggero, e alterna testi informativi a messaggi di testimonial del mondo della cultura e vignette delle principali matite italiane, con l’idea di far riflettere autisti e pedoni con il sorriso. La campagna raccoglie i messaggi di Piero Angela, storico padre della campagna, Carlo Verdone e Vito, accanto alle vignette di Vauro, BDA, Alessandro Baronciani, Gomboli, i fumetti di Adam Wild e Diabolik, e i contributi di Sergio Dondolini (Direttore Generale Sicurezza Stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), Carla Cantone (segretario Spi-Cgil), Gigi Bonfanti (segretario Fnp-Cisl), Romano Bellissima (segretario Uilp-Uil), Marco Giustini (Istituto Superiore di Sanità), Angelo Sticchi Damiani (Presidente ACI), Anna Donati (CoMoDo) e le infografiche estratte dai dati ISTAT sulla sicurezza stradale.

Siamo Tutti Pedoni 2015 insiste in particolare, ai fini del miglioramento delle condizioni di sicurezza del camminare, sul tema dell’educazione permanente degli utenti della strada: sul sito www.siamotuttipedoni.it per questa edizione è stata creata una speciale sezione di moduli formativi che sono rivolti principalmente agli anziani, che troppe volte, sia da automobilisti che da pedoni, percepiscono la strada come aggressiva e pericolosa. Un parte specifica della campagna interessa invece i bambini, tra le fasce più a rischio, anche in adesione alla campagna ONU per la sicurezza dei più piccoli “Save Kids Lives”.

La campagna vive anche sui social con l’hashtag #SiamoTuttiPedoni e sulla pagina Facebook www.facebook.com/SiamoTuttiPedoni.it, sulla quale è stato anche lanciato il contest “Che città pesti?”, che invita a raccontare la propria città attraverso un selfie ai piedi, per ricordare che Siamo Tutti Pedoni.

Siamo Tutti Pedoni è promossa da una vasta rete di istituzioni, associazioni e aziende con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, Ministeri della Salute, Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, ANCI, ACI e Osservatorio per l’Educazione alla Sicurezza Stradale della Regione Emilia-Romagna. La campagna è curata dal Centro Antartide di Bologna con la collaborazione dei sindacati pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil.

 

ASSESSORATO URBANISTICA – Giovedì 29 ottobre (sala della Musica) e venerdì 30 ottobre (sala dei Comuni). A cura di Comune, Ente Parco, Università

Seminario per parlare di pianificazione strategica, vulnerabilità urbana e analisi degli edifici strategici

28-10-2015

Il Comune di Ferrara attraverso il Settore Pianificazione Territoriale, in collaborazione con l’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po (ER) giovedì 29 e venerdì 30 ottobre organizza un Seminario sui temi della pianificazione strategica, vulnerabilità urbana e analisi degli edifici strategici nell’ambito del Progetto Europeo Holistic IPA Adriatic, EU Policy. Il Seminario si terrà giovedì 29 ottobre alle 17.30 alla sala della Musica (Chiostro di San Paolo, in via Boccaleone 19) venerdì 30 ottobre dalle 9 alle 16.30 alla sala dei Comuni – Castello Estense.

Il Comune di Ferrara, in concertazione con i principali soggetti istituzionali del territorio, (Provincia e Regione Emilia-Romagna) ha partecipato ai tavoli preparatori con i partner italiani (Regione Veneto, Regione Marche, Regione Molise, Regione Friuli Venezia Giulia) ed europei (Croazia, Serbia, Grecia) interessati a consolidare il partenariato relativamente alla prevenzione dei rischi sismici. Il Comune di Ferrara sta, inoltre, elaborando un “progetto pilota”, con la collaborazione scientifica delle Università di Ferrara (Proff. Maurizio Biolcati Rinaldi e Antonio Tralli del Dipartimento di Ingegneria) e di Pescara (Prof. Alberto Clementi), al fine di migliorare l’organizzazione e la sicurezza della città e del territorio.

 

(Testo a cura del Settore Pianificazione Territoriale del Comune di Ferrara)

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Xylella, nessun caso in Emilia-Romagna. Caselli: il Ministero definisca un’area “Xylella free” sul territorio italiano

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Oltre mille i siti monitorati dal Servizio fitosanitario regionale al 30 settembre 2015. I risultati contenuti in una lettera inviata a tutti i vivaisti dell’Emilia-Romagna

Nessun caso di Xylella in Emilia-Romagna, la batteriosi che nel 2013 ha colpito gli oliveti pugliesi. La conferma arriva dal Servizio fitosanitario regionale che ha in corso dal 2014 uno specifico piano di monitoraggio regionale. Le analisi relative a oltre mille siti sensibili costituiti da vigneti, frutteti, oliveti e vivai, ma anche verde pubblico e ambienti boschivi hanno infatti dato tutte esito negativo. I dati, aggiornati al 30 settembre, sono stati resi noti oggi in un lettera inviata a tutti i vivaisti dell’Emilia-Romagna. Per l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli “si tratta di un risultato importante che ci spinge a rinnovare la richiesta, già avanzata insieme ad altre Regioni, al Ministero delle politiche agricole di definire ufficialmente un’area ‘Xylella free’ sul territorio italiano, a vantaggio dei nostri produttori che oggi sono troppo spesso vittime di barriere commerciali non fondate sui fatti”. Risale al 2013 il ritrovamento di Xylella fastidiosa in provincia di Lecce su piante di olivo colpite da gravi disseccamenti. Questa è stata la prima segnalazione dell’organismo in Europa dove Xylella è inserita nell’elenco degli organismi nocivi da quarantena. Nel giugno 2015 è entrato in vigore il Decreto ministeriale che, in applicazione di quanto previsto dalla Commissione europea, stabilisce le misure di contrasto alla batteriosi nelle aree colpite; rafforza i controlli alle frontiere per scongiurare il rischio di introduzione del batterio; vieta l’importazione di vegetali di caffè destinati alla piantagione (ad eccezione delle sementi di caffè) originari di Costa Rica e Honduras; dispone l’attuazione in tutte le regioni di piani di monitoraggio. L’ampio spettro di potenziali insetti vettori e di piante ospiti fa di Xylella un patogeno particolarmente nocivo. Tra le piante ospiti sono comprese vite, olivo, pesco e agrumi, e diverse specie forestali e ornamentali.

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CoopSette, la Regione si impegnerà per la liquidazione coatta

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Accordo con amministratori e sindacati. Iniziativa per l’accesso agli ammortizzatori sociali. L’assessore Costi ha incontrato una delegazione dei lavoratori

CoopSette: la Regione si impegnerà attivamente presso il Ministero dello Sviluppo Economico per il riconoscimento di liquidazione coatta amministrativa, per salvaguardare la continuità aziendale e occupazionale, nonché per promuovere un’iniziativa nei confronti del Ministero del Lavoro al fine di sostenere l’accesso agli ammortizzatori sociali consoni allo stato di crisi attuale dell’azienda.
E’ quanto stabilito oggi, nel corso di un incontro tenutosi nella sede della Regione Emilia-Romagna, a Bologna, dove l’assessore alle Attività produttive Palma Costi ha convocato il tavolo di salvaguardia occupazionale per CoopSette cui hanno partecipato amministratori dei Comuni di Castelnovo di Sotto, Cadelbosco di Sopra, Campegine, Sant’Ilario d’Enza, Provincia di Reggio Emilia, sindacati Fillea-Cgil (Emilia-Romagna e Reggio Emilia), Fiom-Cgil (Emilia-Romagna e Reggio Emilia), Cgil Emilia-Romagna, oltre a Lega Coop Emilia Ovest e Lega Coop Emilia-Romagna.
Al termine dell’incontro l’assessore regionale Palma Costi ha incontrato una folta delegazione dei lavoratori e dei prestatori sociali CoopSette, ai quali “raccogliendone le comprensibili preoccupazioni” ha comunicato in prima persona l’accordo condiviso dal tavolo e gli impegni assunti dalla Regione, affinché sia quanto prima emesso il decreto di liquidazione coatta e amministrativa a oggi ritenuta la migliore soluzione possibile per salvaguardare la continuità occupazionale e imprenditoriale della cooperativa.

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Bertuzzi: “Stop ad allarmismi, diffondiamo nuova cultura del cibo a partire da dieta mediterranea”

da: ufficio stampa Pd Ferrara

La senatrice Pd e capogruppo in commissione agricoltura al senato sul recente documento dell’Oms

“Il documento dell’Oms non ha rivelato altro che quello che da anni moltissimi scienziati affermano sulla correlazione tra il consumo di carne e il riscontro di patologie cancerogene. E’ bene diffondere in maniera chiara e completa quanto riportato all’interno del documento dell’Agenzia dell’OMS: infatti, nello stesso si asserisce che è la quantità a fare la differenza. Questo è un concetto chiave che lancia un messaggio ben preciso: ai consumatori si suggerisce di differenziare la propria dieta, alle istituzioni di avviare o proseguire sulla strada di politiche di tutela animale, ambientale nonché di sicurezza ed educazione alimentare”.
Così in una nota la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in commissione Agricoltura al Senato.
“Il documento dell’Oms rafforza quindi quanto da tempo affermiamo da più parti, ossia l’importanza dell’educazione alimentare a partire dalle scuole e dai più piccoli, la tracciabilità dei prodotti agroalimentari e la massima trasparenza in materia di etichettatura. In Commissione Agricoltura – spiega – proprio oggi si è conclusa la discussione sul ddl sulla dieta mediterranea, che vuole contribuire a tutelare e promuovere la dieta mediterranea come modello culturale e sociale fondato su un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni legate all’alimentazione e al vivere insieme a stretto contatto con l’ambiente naturale. Dobbiamo ripartire da questi concetti e il nostro paese sicuramente su questo ha una marcia in più: la diffusione di una dieta come quella mediterranea è, infatti, in grado già da oggi di promuovere sani stili di vita, basati su modelli di corretta ed equilibrata alimentazione, in chiave di prevenzione delle malattie legate alla nutrizione. Oggi, più che mai, è nostro dovere favorire la diffusione dell’impiego dei prodotti e delle specialità della alimentazione italiana, caratterizzata da varietà che garantiscono sani equilibri nei sistemi di ristorazione collettiva, a partire dalle mense scolastiche, fino a contribuire sempre più a diffondere una nuova cultura del cibo.
L’Expo di Milano – conclude Bertuzzi – dà una straordinaria accelerazione a questo processo di cambiamento e in quella direzione continuerà il nostro lavoro”.

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Post-sisma, duecento stabilizzazioni per consolidare la ricostruzione

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Annuncio della società Manpower ai sindacati: i tempi indeterminati attivi in Comuni, Prefetture e Regione saranno assorbiti entro il 2016

Oltre duecento assunzioni a tempo indeterminato, per dare continuità al processo di ricostruzione post sisma e stabilità ai lavoratori impiegati fin dal 2013 in questo impegnativo compito, consolidandone le professionalità acquisite.
La società Manpower, che gestisce gli assunti per tali mansioni dopo il terremoto del 2012, ha comunicato oggi ai sindacati, riuniti in Regione al tavolo per il monitoraggio sulla gestione del personale, di aver accolto la richiesta del Commissario delegato per la Ricostruzione e presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini per la stabilizzazione del processo di ricostruzione.
Attualmente, sono impegnate nella ricostruzione circa 600 persone, 270 delle quali già a tempo indeterminato, alle quali se ne aggiungeranno circa 200 interessate dal provvedimento annunciato che hanno contratti in scadenza entro il 31 dicembre 2016. Si tratta di personale tecnico e amministrativo operante nei Comuni colpiti, in Regione e nelle Prefetture.
“La decisione costituisce un passaggio significativo – ha commentato l’assessore regionale con delega alla Ricostruzione, Palma Costi -, che legittima l’importanza del lavoro svolto da queste persone e ne garantisce la competenza, consolidando incarichi indispensabili per la completa rinascita dei centri colpiti dal sisma.

Venerdì 30 ottobre alla Casa della Cultura di Tresigallo “La cucina dei nostri vecchi: come viveva la povera gente” di Floriana Giudetti

da: Biblioteca Comune di Tresigallo

Proseguono gli incontri di “Autunno da sfogliare” alla Casa della Cultura di Tresigallo. Quest’anno la rassegna “ruota” intorno al nostro territorio, dopo il libro di Muroni sulla storia di Tresigallo, venerdì 30 ottobre alle ore 21,00 Floriana Giudetti presenta “La cucina dei nostri vecchi : come viveva la povera gente” Cartografica 2010, un libro non solo di ricette ma una testimonianza della civiltà contadina della campagna ferrarese della prima metà del novecento.
Al termine il buffet sarà a base di ricette tratte dal libro per una riscoperta di antichi sapori.
Si allega l’invito

Le cooperative ferraresi aumentano gli occupati

da: Ufficio Stampa Legacoop Ferrara

L’86% dei lavoratori dipendenti, di cui il 57% donne, è a tempo indeterminato; gli occupati e i soci, dal 2013 al 2014, sono aumentati di circa il 2%. Il valore della produzione supera il miliardo e mezzo di euro. Crescono i settori della pesca, del sociale e dei servizi (ristorazione, ambiente, pulizie). Vulnerabili rimangono le costruzioni. È la fotografia scattata dall’Aci di Ferrara (Alleanza delle Cooperative Italiane, che riunisce Legacoop, Confcooperative e Agci), che conta sul nostro territorio 233 cooperative associate. Numeri che paiono confermati anche nel 2015. Il Presidente Andrea Benini evidenzia come le cooperative «funzionano, resistono e rilanciano anche durante la recessione. Le persone sono riuscite a tutelare il bene oggi più raro, ossia il lavoro, scegliendo la forma di impresa cooperativa per affrontare insieme le difficoltà». Benini pone l’accento anche sui dati certificati da Euricse (Istituto Europeo di Ricerca sull’Impresa Cooperativa e Sociale) nel cui ultimo Rapporto (dati 2013) si evidenzia come le cooperative contribuiscano alle casse dello Stato in misura maggiore rispetto alle società per azioni, con un 7,7% contro un 6,8%, a seguito del maggior peso degli oneri sociali e delle imposte sui redditi da lavoro. L’Aci, pur a fronte dei dati confortanti, vuole tuttavia tenere alta l’attenzione sulle criticità esistenti, a partire dall’edilizia, «per cui è indispensabile un piano di rilancio del settore». Ancora, ritiene che sia necessario «superare la logica degli appalti al massimo ribasso che favoriscono il proliferare di false cooperative che sfruttano i lavoratori». Infine, auspica che «il dibattito in corso sull’aumento dell’Iva per le cooperative sociali giunga ad una soluzione sostenibile, che garantisca la tenuta economica di queste imprese e consenta il mantenimento dei servizi di welfare erogati».

Programmazione dell’Apollo Cinepark per la prossima settimana

da: Ufficio Stampa Apollo Cinepark

Una settimana interessante quella proposta da Apollo Cinepark.

Da giovedì 29 arrivano sul grande schermo di via del Carbone “Tutti pazzi in casa mia” di Patrice Leconte, versione cinematografica della pièce teatrale “Une heure de tranquillité”, scritta dall’autore francese Florian Zeller. Sul set Christian Clavier, Carole Bouquet, Valèrie Bonneton e l’attrice spagnola Rossy de Palma che hanno reso unica una commedia che ha sbancato i botteghini in Francia; “Tutto può accadere a Broadway” di Peter Bogdanovich con Imogen Poots, Jennifer Aniston, Kathryn Hahn, Owen Wilson.
Il cinema italiano risponde con “Belli di Papà”, un film di Guido Chiesa con Diego Abatantuono mattatore di un cast giovane e brillante; “Io che amo solo te” di Marco Ponti con Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Michele Placido – che ha vinto la sfida al botteghino nella scorsa settimana; “Suburra” di Stefano Sollima, tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo.
Per gli eventi speciali dell’Apollo Cinepark si parte lunedì 2 novembre con un po’ di atmosfera di Halloween : alle 21.00 il film in lingua originale “Hotel Transylvania 2”, cartoon prodotto dalla Sony Pictures Animation per la Columbia Pictures, che racconta delle divertenti avventure familiari del Conte Dracula.
Per gli amanti de cinema d’autore, sempre lunedì 2 novembre alle ore 21.00, un film della rassegna “Il cinema Ritrovato” in collaborazione con la Cineteca di Bologna: “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, in versione integrale e restaurata. Si tratta dell’ultimo film scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini nel 1975 e viene proiettato in occasione del 40° anniversario della sua morte.
Martedì 3, mercoledì 4 novembre alle 21.00 torna la serie “La Grande Arte al Cinema” con una prima visione assolutamente speciale: “Firenze e gli Uffizi”, distribuito dalla Nexo .

Venerdì 30 ottobre intenso al Jazz Club Ferrara: Santimone Duo, Tower Jazz Workshop Orchestra e Jam Session

da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Al via – venerdì 30 ottobre – The Tower Jazz Workshop Orchestra, nuovo capitolo didattico attraverso il quale il Jazz Club, grazie al coordinamento di Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon, porterà in scena la prima resident band del Torrione. A precedere la performance della TJWO sarà il duo formato dai fratelli Santimone, Daniele e Alfonso, rispettivamente alla chitarra e al pianoforte. Seguono il concerto imprevedibili jam session.

Dopo la fortunata esperienza firmata The Unreal Book con cui il Torrione si è rivelato un luogo ideale anche per la didattica e la formazione, prende il via – venerdì 30 ottobre (ore 21.30) – The Tower Jazz Workshop Orchestra, nuovo capitolo didattico attraverso il quale il Jazz Club intende costruire, passo dopo passo, una resident band “elastica”, che permetta ai singoli musicisti di sperimentare collettivamente la propria vena compositiva e le proprie idee musicali.
L’organico, coordinato da Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, eseguirà il materiale preparato nel corso del pomeriggio e sarà preceduto da un opening act dal taglio concertistico che vede protagonista il Santimone Duo formato, rispettivamente, da Daniele Santimone alla chitarra e dal succitato Alfonso Santimone al pianoforte.
I fratelli Santimone rappresentano per Ferrara una sorta di istituzione nell’ambito del jazz e della musica improvvisata. I molti impegni professionali, che portano entrambi a calcare i più importanti palcoscenici della penisola e oltre, fanno si che sia piuttosto raro ascoltarli in duo. Si tratta pertanto di un’occasione unica per poter godere della loro straordinaria empatia musicale.
In coda alle performance, energia permettendo, irromperanno virtuose jam session. Ad impreziosire la serata di venerdì, con ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas, sarà infine il luculliano aperitivo a buffet del wine-bar del Torrione (a partire dalle ore 20.00).
Il secondo appuntamento con la TJWO è in programma per venerdì 6 novembre, preceduto dal duo formato da Giorgio Pacorig (pianoforte) e Zeno De Rossi (batteria).
INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.
COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15
Non si accettano pagamenti POS
Apertura biglietteria ore 19.30
Aperitivo a buffet a partire dalle ore 20.00
Opening act ore 21.30
TJWO set ore 22.30
Jam session a partire dalle 23.30
DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

movimento5stelle

Pesca alla vongola, M5S: “Da Pd e Lega proposte datate e demagogiche”

da: Ufficio Stampa M5S Emilia-Romagna

Il consigliere regionale Andrea Bertani e l’europarlamentare Marco Affronte commentano il voto ieri in Assemblea Legislativa di una serie di risoluzioni sulla pesca alla vongola. “Il nodo è a Roma: scienza e sostenibilità guidino le scelte politiche”.

Ieri in Assemblea Legislativa si sono votate alcune risoluzioni che avevano lo scopo di affrontare la crisi del settore della pesca alla vongola. Il PD s’è votato la propria, indifferente al fatto che fosse vecchia e totalmente inutile per i vongolari. La Lega ha sentito il bisogno di piantare la bandierina in un terreno di cui sembra ignorare persino i confini fondamentali, in ossequio alle uscite del suo leader. Il Movimento 5 Stelle aveva presentato una risoluzione aggiornata, puntuale e utile, ma le logiche di partito l’hanno bloccata. “Potremmo discutere giornate intere di come il sistema di calendarizzazione delle risoluzioni in Assemblea comporti tanti e tali ritardi da rendere alcune discussioni quasi surreali” – dice Andrea Bertani, Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle – “e questo è uno di quei casi. Le risoluzioni presentate da Partito Democratico e Lega Nord risultavano ormai ampiamente superate dalla realtà dei fatti, oltre a contenere errori, una buona dose di demagogia e criticità da non sottovalutare. Nella prima categoria” – spiega Bertani – “rientra l’idea della Lega che le vongole si peschino con le “reti”. Non è così, mi dispiace per loro, ma forse farebbero meglio ad evitare figuracce in futuro occpandosi di cose di cui ignorano le basi. La demagogia è quella di pensare di risolvere qualcosa con risoluzioni di questa portata, quando – come spiegherà Marco Affronte – dalla Regione non passa niente. Eppure a Roma il Governo è dello stesso colore che qua… Le criticità sono varie: prima fra tutte il concetto che voleva un’accettazione totale delle richieste dei pescatori, fra diminuzione della taglia minima, annullamento della distanza dalla costa, flessibilità e riduzione delle sanzioni. Secondo noi” – conclude Bertani – “è invece fondamentale procedere coi piedi di piombo. Nella nostra risoluzione avevamo anche prospettato l’idea di un marchio di qualità per le vongole nostrane: lo riteniamo una possibilità di valorizzare un prodotto locale di eccellenza. Un plus per i nostri pescatori e rivenditori. Evidentemente per PD e Lega non è così importante tutelare i nostri prodotti”. “La nostra Stella Polare dev’essere la scienza” – spiega Marco Affronte, Europarlamentare M5S e naturalista scientifico – “e in questo caso è stato giusto aspettare un primo parere scientifico, quello che è scaturito dallo studio del MIPAAF presentato il 16 ottobre a Chioggia. Secondo lo studio è possibile scendere ad una taglia minima pescabile di 22 mm, contro i 25 mm precedentemente indicati, senza intaccare lo stock ittico e consentendo un aumento della pesca del 25-30%. Bene, vale la pena di avviare il percorso per la revisione della norma almeno in fase sperimentale. Ma ricordiamo che ciò va fatto a Roma: aspettiamo da mesi che il Ministero presenti il proprio Piano di Rigetto del quale, ad oggi, non abbiamo notizie. Come ricordava Andrea, a Roma e a Bologna c’è sempre lo stesso partito al comando… Chi vogliono prendere in giro con queste risoluzioni di aria fritta? A Bruxelles” – ricorda ancora Affronte, che siede in Commissione Pesca in Europa – “sono pronti ad ascoltare le nostre ragioni, e intanto non stanno fermi. Su mia richiesta stanno preparando un altro studio scientifico sulle ragioni della moria delle vongole e sulle possibili uscite dalla crisi. Sono curioso di vederne i risultati. Certamente è solo con il supporto della scienza che vanno prese le decisioni politiche. Perché le vongole non sono una merce, ma sono una risorsa limitata e vivente: dobbiamo averne cura per preservarne la continuità. Nell’interesse degli operatori e dell’ambiente.”

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La Provincia approva i progetti per i lavori post-sisma delle scuole “Taddia” di Cento e “Bachelet” di Ferrara

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Approvati progetti per miglioramento sismico nelle scuole superiori Taddia di Cento e Bachelet di Ferrara

Approvati i progetti definitivi ed esecutivi per i lavori di miglioramento sismico nelle scuole superiori Taddia di Cento e Bachelet a Ferrara.
È la risposta della Provincia per prevenire i rischi dopo il terremoto del maggio 2012. Con i decreti firmati dal presidente Tiziano Tagliani, infatti, si dà il via a interventi che valgono 124mila euro per l’istituto centese e 456mila per le sedi in via Azzo Novello e in Ruggero Bovelli di quello ferrarese.
L’investimento trova la copertura finanziaria nei fondi per la ricostruzione (programma delle opere pubbliche e beni culturali) della Regione Emilia-Romagna.
I cantieri nei due istituti superiori sono destinati a migliorare la risposta sismica degli edifici, per garantire in via preventiva maggiori condizioni di sicurezza alla popolazione scolastica.
In particolare, nell’istituto centese i lavori interesseranno la palazzina dei laboratori, con opere per eliminare i punti di potenziale vulnerabilità dell’edificio, in parte costruito con moduli prefabbricati.
Per il caso Taddia è da segnalare, inoltre, che la Regione ha recentemente approvato un ulteriore finanziamento di 100mila euro per analoghi lavori che, da progetto in fase di elaborazione negli uffici provinciali, riguarderanno la palazzina che ospita uffici e aule scolastiche.
Due i tipi di lavori al Bachelet. Nell’edificio di via Bovelli si provvederà al ripristino delle lesioni causate alle murature specie nel porticato del chiostro dell’ex convento Santa Monica. Nella sede di via Azzo Novello, invece, saranno rinforzati i pilastri dell’edificio e si provvederà al rifacimento parziale del tetto sopra l’aula magna, oltre alla riparazione di piccole lesioni diffuse nell’edificio.
In entrambi i casi, i cantieri saranno ultimati entro il 2016. Mentre però, in accordo con i dirigenti scolastici di Bachelet e Liceo Roiti (parte delle cui aule sono nella sede di Azzo Novello), i lavori potranno svolgersi senza procurare interferenze con le attività didattiche, nel caso centese sarà tecnicamente possibile iniziarli solo in estate.
I progetti degli istituti Taddia e Bachelet sono i primi degli undici che la Provincia ha candidato in Regione, per i quali è atteso il via libera della Regione.
Le altre scuole sono: liceo Ariosto, istituto Riccioli-Modigliani di Bondeno, l’alberghiero Orio Vergani (sede e succursale Varano), il liceo Carducci, l’istituto d’arte Dosso Dossi, e l’Einaudi, con un investimento complessivo previsto di oltre 2,3 milioni di euro.
Nell’ambito del programma opere pubbliche e beni culturali figurano anche i lavori che per identici motivi riguarderanno il terzo lotto del cantiere in Castello Estense (7,1 milioni), il palazzo della Questura (due milioni) e della Prefettura (due milioni) di Ferrara.

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Cresce il turismo in Emilia Romagna: 43 milioni e mezzo di presenze da gennaio ad oggi

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

In aumento tutti i dati di Riviera, città d’arte, montagna e località termali. Bonaccini: “Un milione e mezzo di presenze in più sono un dato molto rilevante. Il turismo è un settore strategico in cui aumentare investimenti e posti di lavoro”. Corsini: “Investimenti per cogliere e rilanciare la ripresa che c’è stata”. Torreggiani: “La sfida è rinnovare l’offerta e trovare le formule migliori per attrarre nuovi turisti”. +3,6% di presenze, arrivi +5,8%. L’analisi dell’Osservatorio turistico regionale

Cresce il turismo in Emilia-Romagna. Tutti positivi i dati in Riviera, nelle città d’arte, in montagna e nelle località termali. Dopo anni di flessione e stagnazione, il 2015 vede in aumento il movimento turistico registrato nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere dell’Emilia-Romagna, come rilevato dall’Osservatorio turistico regionale, frutto della collaborazione tra la Regione e Unioncamere.
Complessivamente, l’industria turistica dell’Emilia-Romagna chiude i primi nove mesi dell’anno con circa 43 milioni e mezzo di presenze turistiche, aumentate del 3,6% rispetto ai circa 42 milioni registrati lo scorso anno. Maggiore è poi la percentuale di incremento degli arrivi, pari al 5,8% in più rispetto allo scorso anno (dai 7,3 milioni del 2014 si è passati ai 7,7 dell’anno in corso).
“Un milione e mezzo di presenze in più sono un dato molto rilevante”, ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dati, insieme all’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini e al presidente di Unioncamere Emilia-Romagna Maurizio Torreggiani. “Avevamo scommesso sul turismo come settore strategico in cui aumentare investimenti e posti di lavoro, siamo sulla strada giusta”, ha detto il presidente. “Abbiamo investito tanto su Expo, portando il meglio che possiamo offrire da Piacenza a Rimini, e siamo stati la regione più apprezzata per qualità e quantità. Ora faremo nuovi investimenti, per promuovere tutta la straordinaria gamma di opportunità che l’Emilia-Romagna può offrire, e una nuova legge regionale in materia per adeguarci al cambiamento e spingere ancor di più sul turismo come elemento di aiuto alla crescita. Insieme a questo serve anche un impegno del Paese perché l’Italia si promuova nel mondo”.
“Il 2015 rappresenta l’anno della ripartenza dell’economia turistica regionale – ha spiegato Corsini – ora il nostro obiettivo è farne un asset di sviluppo strategico fondamentale. Investiremo 10 milioni per la promocommercializzazione (attraverso Apt e le Unioni di prodotto) sui mercati internazionali e nazionali, con un focus sui mercati tedeschi per cogliere e rilanciare la ripresa che c’è stata. Dopo la costa e i grandi parchi tematici, ora lanceremo una nuova campagna sul distretto dell’Appennino bianco e verde, e punteremo sulla promozione delle nostre tre eccellenze: Food Valley, Motor Valley e Wellness Valley”. L’assessore Corsini ha poi ricordato anche i 20 milioni che la Regione investirà per la riqualificazione degli alberghi. “I primi bandi saranno presentati fra un mese”, ha detto.
“I segnali di crescita che arrivano dal turismo vanno a sommarsi a quelli dell’industria manifatturiera sospinta dall’export”, ha affermato Torreggiani. “Per l’Emilia-Romagna la sfida è saper rinnovare l’offerta e trovare le formule migliori per attrarre nuovi turisti stranieri. La rinnovata collaborazione tra Regione e Unioncamere, in materia di turismo, mira a mettere a sistema tutti i dati a disposizione per costruire una fotografia completa, aggiornata e tempestiva e per affrontare le sfide competitive di un comparto in continua evoluzione”.
I dati comparto per comparto
Tra gli elementi generali, stabile e rassicurante la crescita del movimento autostradale, dato considerato emblematico di una “ripresa economica” e in grado di avvalorare gli altri indicatori positivi. Nel dettaglio, è aumentato il numero degli autoveicoli in uscita ai caselli autostradali della Riviera dell’Emilia-Romagna: +3,3% nel periodo gennaio-settembre 2015 rispetto allo scorso anno, con i picchi di Cattolica (+6,0%) e Riccione (+5,7%). In aumento anche il numero dei turisti arrivati in regione in aereo: da gennaio a settembre 2015 l’Aeroporto Marconi di Bologna ha registrato 5.238.299 passeggeri complessivi, con una crescita del +3,3% rispetto al 2014.
La Riviera dell’Emilia-Romagna
Riparte il turismo balneare, sia italiano che internazionale, grazie ad una stagione meteo favorevole, al mare in ottime condizioni, a servizi collaudati e a una serie di grandi eventi e iniziative ad hoc.
Nel periodo gennaio-settembre nella Riviera dell’Emilia-Romagna la domanda italiana ha registrato un incremento del +9,6% degli arrivi e del +5,4% delle presenze.
La componente internazionale della domanda, nello stesso periodo, ha registrato una crescita sia per gli arrivi (+1,6%) sia per le presenze (+0,3%), nonostante il crollo del mercato russo (-45,8%) che nel recente passato ha rappresentato una delle fonti principali di internazionalizzazione regionale. Al netto del movimento dalla Russia, i mercati internazionali hanno prodotto alla fine di settembre un aumento del 10% degli arrivi e del 6,1% delle presenze. Sono cresciuti in particolare i turisti “tradizionali” dell’Europa continentale: Germania (+1,8%), Francia (+8,9%), Svizzera (+2,1%) e Olanda (+3,7%).
Nel complesso, le cifre della stagione estiva 2015 indicano per la Riviera un inalterato livello di attrattività (confermato dall’incremento del +6,7% degli arrivi complessivi) e una ripresa del movimento totale (+3,6% delle presenze). Quanto ai ricavi, la combinazione tra l’aumento delle presenze italiane e internazionali e la crescita dei prezzi durante l’alta stagione, ha prodotto un giro d’affari dell’industria dell’ospitalità della Riviera superiore di almeno il 5-7% rispetto allo scorso anno.
Le città d’arte e d’affari
In uno scenario nazionale caratterizzato da una ripresa del movimento nelle maggiori città d’arte e d’affari italiane, i segnali di crescita del mercato alberghiero evidenziano un sostanziale e diffuso aumento dell’occupazione di camere, a fronte anche di una ripresa del prezzo medio di vendita.
Complessivamente il bilancio del periodo gennaio-settembre 2015 nelle maggiori città d’arte e d’affari dell’Emilia-Romagna presenta un incremento del +2,1% degli arrivi e del +2,7% delle presenze. Per quanto riguarda l’internazionalizzazione, la clientela in arrivo dall’estero cresce del 3,8%, le presenze salgono del 4,3%, grazie agli ottimi risultati ottenuti a Parma, Modena, Bologna e Ferrara. Nel 2015 la quota di internazionalizzazione delle città d’arte e cultura è del 39,9% sul totale delle presenze.
Nel caso di Bologna e Modena, anche nel 2015 gli operatori hanno beneficiato delle crescenti opportunità generate dai voli in arrivo sullo scalo bolognese, mentre negli altri capoluoghi lungo la via Emilia l’incremento dell’occupazione delle camere è stato favorito dal movimento verso Expo.
L’Appennino
Il turismo sportivo, estivo, tipico delle località appenniniche dell’Emilia-Romagna, che presentava da alcune stagioni segnali di rallentamento, ha registrato un’inversione di tendenza soprattutto grazie alla favorevole situazione climatica dell’estate 2015.
Trend positivo per tutto il sistema appenninico, che nei primi nove mesi dell’anno ha fatto registrare un significativo +13,4% di arrivi e +5,7% di presenze. Sono in particolare i turisti stranieri a produrre gli incrementi più interessanti conun +31% di arrivi e +21,3% di presenze. In crescita, in particolare, tedeschi, francesi, inglesi e belgi.
Le località termali
In un anno che ha ridato slancio e ossigeno al sistema turistico regionale, anche l’offerta termale dell’Emilia-Romagna ha evidenziato segnali di ripresa.
Grazie al recente sviluppo dei centri benessere d’albergo e alle proposte di alcuni stabilimenti termali, che hanno arricchito l’offerta con cure più dolci e trattamenti legati al wellness, cresce il numero di turisti che frequenta le località termali per fini esclusivamente terapeutici.
Alla fine di settembre, il comparto termale dell’Emilia Romagna ha registrato un +6,9% di arrivi e un +1,9% di presenze. A trainare la crescita sono stati soprattutto i flussi internazionali (+21,3% di presenze).
Il metodo e i dati dell’indagine dell’Osservatorio turistico regionale
Il metodo di indagine e analisi dei dati sul turismo in regione prevede: la rivalutazione periodica delle statistiche ufficiali provenienti dagli uffici delle province dell’Emilia Romagna; l’elaborazione delle indicazioni fornite da un panel di oltre 1.300 operatori di tutti i comparti dell’offerta turistica regionale e i riscontri indiretti, come le uscite ai caselli autostradali, gli arrivi aeroportuali, le vendite di prodotti alimentari e bevande per l’industria dell’ospitalità, i dati sui consumi di energia elettrica e acqua, la raccolta di rifiuti solidi urbani ed altri.
Per disporre di dati quantitativi e qualitativi omogenei ancor più puntuali, la Giunta regionale ha deciso nei giorni scorsi di istituire un unico Osservatorio turistico regionale al servizio di questo settore strategico per l’Emilia-Romagna.

Dal 27 al 29 ottobre a Palazzo della Racchetta di Ferrara la ricerca sull’epilessia nell’Unione Europea

da: Ufficio Stampa Sec Relazioni Pubbliche e Istituzionali

In Italia non ci sono soggetti finanziatori focalizzati sull’epilessia e ciò comporta che la ricerca sia guidata unicamente dall’interesse dei singoli ricercatori.
Attualmente i pochi progetti in corso presso università e istituti di ricerca pubblici o privati sono finanziati prevalentemente dalla Commissione Europea o da Telethon, ma non sono inclusi in un programma specifico di gestione e sviluppo che ne assicuri un futuro mettendo a frutto gli eventuali risultati.
Alcune circoscritte iniziative di finanziamento della ricerca, per esempio attraverso l’erogazione di borse di studio, sono state promosse dalla fondazione associata alla società scientifica per le epilessie e da piccole organizzazioni di pazienti.
Anche a livello internazionale si registrano difficoltà analoghe legate alla scarsità di risorse e alla difficoltà di comunicare l’urgenza di un problema gravato da un pesante e amaro stigma sociale. Tuttavia, sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito, esistono organizzazioni nate sulla spinta di genitori e pazienti che sono riuscite a promuovere iniziative di ricerca e di assistenza promettenti.
La ricerca farmacologica
Nonostante l’elevato numero di persone colpite dall’epilessia, i progetti di ricerca e di studio di nuovi trattamenti per questa patologia sono poco numerosi. Infatti, se nel 1996 erano 24 i farmaci antiepilettici in fase di sviluppo clinico, nel 2013 questi si sono ridotti a 10.
Ciò a seguito di un forte e preoccupante calo degli investimenti pubblici e non-profit, registrato nell’ultimo decennio, che si è accompagnato anche a un progressivo disinvestimento da parte delle principali aziende farmaceutiche.
Se confrontati con gli investimenti in ricerca per altre importanti patologie, i fondi per lo studio di nuove terapie contro l’epilessia risultano molto ridotti. Per esempio, negli Stati Uniti il National Institutes of Health e le agenzie private investono 400 dollari per paziente nella ricerca contro la malattia di Parkinson, 450 contro la sindrome di Alzheimer, 464 contro l’autismo mentre solo 74 dollari contro l’epilessia.
I progetti di ricerca dell’Unione Europea
In Europa l’attenzione alla patologia sta aumentando come dimostra il finanziamento da parte della Commissione Europea di sei grandi progetti collaborativi nell’ambito del 7° Programma quadro: EpiTarget, EpiStop, EpimiRNA, Epixchange, Desire e EpiPGX. L’investimento totale supera i 70 milioni di euro e sono coinvolti numerosi istituti e laboratori in tutta Europa.
EpiTarget
Il progetto si occupa di identificare e validare, anche nell’uomo, nuovi biomarcatori della malattia e di studiare i meccanismi di base di come si generano le crisi epilettiche.
E’ coordinatore del progetto Merab Kokaia, attualmente direttore del Laboratorio di epilessia sperimentale all’interno del Centro per l’epilessia dell’Università di Lund (Svezia). Si occupa di mettere a punto nuove strategie terapeutiche nell’epilessia ed è esperto di optogenetica, un innovativo trattamento per trattare con la luce le aree del cervello ove originano le crisi epilettiche, bloccandole quando insorgono.
Titolo del progetto: Targets and biomarkers for epileptogenesis, avviato nel novembre 2013, durata 5 anni.
EpiStop
Obiettivo del progetto è capire i meccanismi biologici dell’epilessia, sviluppare strategie preventive, identificare biomarcatori e sviluppare nuove terapie per interferire con i processi che portano allo scatenarsi delle crisi nell’uomo.
Il coordinatore è Sergiusz Jozwiak, direttore del Dipartimento di neurologia ed epilettologia presso l’Istituto pediatrico sanitario di Varsavia. Il prof. Jozwiak si occupa di sclerosi tuberosa ed epilessia ed è stato insignito di numerosi premi per la sua attività scientifica sia a livello nazionale sia internazionale.
Titolo del progetto: Long-term, prospective study evaluating clinical and molecular biomarkers of epileptogenesis in a genetic model of epilepsy-tuberous sclerosis complex, avviato nell’ottobre 2013, durata 5 anni.
EpimiRNA
Il progetto studia il ruolo dei microRNA, molecole dell’organismo che come interruttori “accendono” o “spengono” i geni, nello sviluppo, nel trattamento e nella diagnosi dell’epilessia del lobo temporale.
E’ coordinato da David Henshall, professore di Fisiologia all’Università di Dublino e ricercatore specializzato nello studio della morte cellulare nell’epilessia. Ha pubblicato oltre 100 lavori in riviste scientifiche internazionali ed è autore di molti contributi inclusi in libri di settore.
MicroRNA in the pathogenesis, treatment and prevention of epilepsy, avviato nel settembre 2013, durata 5 anni.
Epixchange
Obiettivo del progetto è esplorare e sviluppare nuovi, avanzati e non convenzionali sistemi per la terapia delle epilessie parziali. E’ diretto da Michele Simonato, professore associato presso il Dipartimento di medicina clinica e sperimentale dell’Università di Ferrara.
Titolo del progetto: Innovative gene therapies for epilepsy treatment, avviato nel dicembre 2011, durata 4 anni.
Desire
Il progetto intende identificare le cause genetiche e i meccanismi secondo cui si sviluppano e lavorano diverse patologie che hanno tra le loro manifestazioni l’epilessia. In particolare, lo studio punta la sua attenzione sui bambini. E’ coordinato da Renzo Guerrini, direttore del Dipartimento di neuroscienze dell’Azienda ospedaliero universitaria Meyer e professore ordinario di neuropsichiatria infantile all’Università di Firenze. E’ stato uno dei primi ricercatori a lavorare sulla genetica dell’epilessia e delle malformazioni della corteccia cerebrale. La prestigiosa rivista scientifica internazionale Lancet Neurology nel giugno 2014 ha dedicato a Guerrini e alla sua carriere scientifica un ritratto nel cui titolo è definito colui “che vede le cose che altri non vedono”.
Titolo del progetto: Strategies for Innovative Research to Improve Diagnosis, Prevention and Treatment in Children with Difficult to Treat Epilepsy, avviato nell’ottobre 2013, durata 5 anni.
EpiPGX
Obiettivo del progetto è migliorare i trattamenti e le terapie in modo da personalizzare le cure per l’epilessia grazie a nuovi biomarcatori genetici, stratificare i pazienti per gli studi clinici con lo scopo di evitare la cronicità della malattia, prevenire le ricadute e ridurre gli eventi avversi derivanti dai farmaci. Lo studio è coordinato da Sanjay Sisodiya, professore di neurologia dello University College Londra, la cui attività di ricerca si concentra sull’azione degli anti-epilettici e sulle diverse risposte ai farmaci. Si occupa anche di malformazioni della corteccia cerebrale e di genetica dell’epilessia.
Titolo del progetto: Epilepsy Pharmacogenomics: delivering biomarkers for clinical use, avviato nel gennaio 2011, durata 5 anni

Ricerca sull’epilessia: a Ferrara novità da tutta Europa

da: Ufficio Stampa Sec Relazioni Pubbliche e Istituzionali

A Ferrara la ricerca europea sull’epilessia, sostenuta dall’Ue con oltre 70 milioni di euro, si riunisce per la prima volta per condividere i risultati raggiunti. Tra le sperimentazioni più avanzate, farmaci “su misura” per ogni paziente, uso di fasci luminosi per bloccare le crisi e nuovi strumenti per la diagnosi precoce

Nel mondo 65 milioni di persone sono affette dall’epilessia eppure per questa patologia non esistono né forme di prevenzione né strumenti di diagnosi precoce né terapie efficaci, rendendola così una malattia nella grande maggioranza dei casi del tutto incurabile.
A questo problema sociale e sanitario di grande rilievo è dedicato il convegno La ricerca sull’epilessia nell’Unione Europea, in corso a Ferrara sino al 29 ottobre e organizzato dalla Federazione Italiana Epilessie (Fie) e dal team dei ricercatori del progetto Epixchange.
L’evento è il primo appuntamento scientifico in Europa che fa il punto sui progressi raggiunti e riunisce tutti i ricercatori impegnati nei sei grandi progetti di ricerca sull’epilessia che l’Unione Europea sta sostenendo con oltre 70 milioni di euro.
Tra le novità di maggiore rilievo presentate nel convegno, l’optogenetica, un’innovativa tecnologia che utilizzando la terapia genica, le fibre ottiche e la luce ha come obiettivo sviluppare un trattamento per “bloccare” le crisi epilettiche prima che si manifestino; la diagnosi precoce della malattia grazie a nuovi biomarcatori dell’epilessia e la mappatura dei codice genetico dei pazienti per produrre terapie personalizzate per ogni paziente.
Il convegno nasce dall’impegno della Federazione Italiana Epilessie (Fie), che riunisce le associazioni dei pazienti in Italia, per sostenere la ricerca contro l’epilessia e ha come obiettivo costruire una visione unica e coordinata dello studio di questa patologia, identificando le aree di indagine più promettenti, mettendo a sistema le scoperte raggiunte sinora dai diversi gruppi e ottimizzando la resa degli sforzi e degli investimenti sostenuti.
L’optogenetica
Bloccare una crisi epilettica grazie a un fascio luminoso: è quanto si punta a fare con l’optogenetica, uno tra i trattamenti più avanzati per l’epilessia oggi in fase di sviluppo.
La tecnica prevede di inserire nelle membrane dei neuroni proteine sensibili alla luce, attraverso la terapia genica. Queste proteine hanno la capacità di cambiare lo stato elettrico delle membrane stesse quando sono irradiate con raggi luminosi, fermando ogni attività. In questo modo è possibile interrompere una crisi epilettica, bloccando lo stato di ipereccitazione elettrica che ne è tipico. Per fare questo i ricercatori stanno sperimentando microscopiche fibre ottiche impiantate nel cervello.
Farmaci personalizzati contro l’epilessia
Per una quota dei pazienti con epilessia compresa tra il 30 e il 40% i farmaci oggi disponibili sono del tutto inefficienti e molti di loro sono esposti a importanti effetti indesiderati. L’origine di questo fenomeno oggi non è conosciuta e si suppone che abbia cause genetiche. Per avere conferma di questa ipotesi e individuare quali varianti genetiche ne siano responsabili un gruppo di ricercatori dello University College London, coordinati da Sanjay Sisodia, sta seguendo un grande progetto finanziato dall’Unione Europea per comparare il genoma e la storia clinica di oltre 12.000 pazienti affetti da epilessia in tutta Europa.
Uno strumento per la diagnosi precoce dell’epilessia
I microRNA, frammenti di materiale genetico che si trovano nel sangue, possono costituire un “campanello d’allarme” che consenta la diagnosi precoce dell’epilessia. Lo hanno dimostrato i ricercatori dell’Università di Ferrara, coordinati da Michele Simonato, analizzando campioni di sangue in modelli sperimentali di epilessia: infatti, chi è colpito dalla malattia ha livelli di queste molecole diversi e “disequilibrati” rispetto a quelli misurati in soggetti sani.
Oltre ad essere uno strumento per capire chi si ammalerà, i microRNA potrebbero essere il bersaglio di nuove terapie per l’epilessia, che intercettandole ne eviti le azioni dannose.
Epidemiologia dell’epilessia
Oggi sono affetti da epilessia 65 milioni di persone nel mondo, 6 milioni in Europa e 500mila solo in Italia, con circa 32.000 nuovi casi all’anno. Rappresenta un problema sociale e sanitario di grande rilievo poiché nel mondo colpisce un numero di persone superiore alla somma di quante sono affette da sclerosi multipla, malattia di Parkinson e distrofia muscolare e le stime più recenti calcolano che almeno una persona su dieci svilupperà una qualche forma di epilessia durante il corso della propria vita.
Uno specifico approfondimento va fatto per l’età pediatrica poiché l’epilessia rappresenta la principale malattia neurologica nei bambini e ogni anno circa cinque bambini su 1000 sono colpiti da una forma di questa patologia.
Inoltre, costituisce la causa principale di ricorso alla terapia intensiva neonatale tra i bambini prematuri e tra quelli nati a termine. Si tratta di un evento grave poiché l’insorgenza precoce della malattia causa in molti casi deficit neurologici a lungo termine.
Va sottolineato, inoltre, che un’ampia quota di persone malate, compresa tra il 30 e il 40%, non risponde a nessun trattamento terapeutico e anche i farmaci sviluppati negli ultimi trenta anni non hanno modificato questa percentuale di insuccesso.
Federazione Italiana Epilessie
La Federazione Italiana Epilessie (Fie) è un’associazione di promozione sociale (iscritta nel Registro della Lombardia) che riunisce 24 associazioni di pazienti e famigliari che si occupano di epilessia in Italia. Fie ha lo scopo di coordinare le attività delle proprie federate e agisce a livello istituzionale per la tutela dei diritti delle persone con epilessia e per la loro inclusione in ogni ambito sociale.
Fie si occupa di co municare correttamente la malattia e stimolare le persone con epilessia a portare allo scoperto il proprio vissuto e i propri bisogni allo scopo di restituire dignità ad un problema sul quale pende tutt’oggi un profondo stigma sociale.

LA STORIA
Diario di un cassintegrato/1 – La crisi: “Mi sentivo già fuori, rassegnato, stranamente sereno…”

La cosa interessante dell’aver fatto tanti mestieri è che arrivi a conoscere tantissima gente. Gente varia, persone provenienti da realtà diverse, magari opposte, vite che scorrono parallele, spesso assai vicine ma destinate a restare separate, vite che ho avuto la sorte di incrociare.
Una sera, chiacchierando al pub con un paio di amici, rivelo la mia “strana voglia” di riscrivermi all’Università. Paolo, che sta seduto al mio fianco, mi dà una pacca sulla spalla ed esclama: «Evviva! Lo sapevo che non saresti morto ragioniere!»
Paolo è quello entusiasta e da lui non mi aspetterei una reazione diversa. Andrea, prima di dire la sua, mi guarda negli occhi: «Ma è vero?» chiede «E Cri cos’ha detto?»
«Ha detto che se può servire a farmi star meglio, per lei va benissimo!»
Certo, stare meglio… A cinquant’anni e dopo aver perso il lavoro l’unica cosa che ti può fare stare meglio è trovarne subito un altro! Ma, se non hai santi in paradiso e soprattutto se non hai qualche buona raccomandazione in terra, l’ipotesi di ricominciare a lavorare in tempi brevi, e soprattutto a quest’età, è quanto mai improbabile.
Ho iniziato l’ennesima “cassa”, che con buona probabilità sarà anche l’ultima, i primi di aprile, adesso era già metà settembre e se non mi sbrigavo a decidere scadevano i termini dell’immatricolazione. Così ho deciso e mi sono iscritto.
Strana cosa tornare a fare lo studente alla mia età, passare rapidamente dal divertimento all’imbarazzo come se fossi di nuovo ventenne, sentirmi ogni volta fuori posto e fuori tempo, e poi accorgermi, mentre cammino per i corridoi della facoltà con la borsa dei libri sottobraccio, che i ragazzi che incrocio mi scambiano per un professore. In effetti, finora ho visto un buon numero di professori assai più giovani del sottoscritto, e anche di questo dovrò farmene una ragione.
«Sì… ma come farai quando ricomincerai coi turni?» riattacca Andrea.
«Tra un po’ avrò un sacco di tempo libero!» gli rispondo.
Così, fatalmente, l’argomento della serata si fa serio, e dal divertente dibattito su chi avesse il culo migliore tra la Belen e la Hunziker si passa di colpo all’avvilente rendiconto dei problemi del sottoscritto, ovvero alla chiusura ormai certa e definitiva dello stabilimento in cui ho lavorato negli ultimi tredici anni, alla mia imminente perdita del lavoro, nonché a quella particolare condizione esistenziale propria del cassintegrato: una sorta di limbo in cui ti inducono a non fare niente e aspettare, in attesa che qualcuno decida quale sarà il tuo destino.
Ebbene, io non avevo nessuna intenzione di aspettare e, con l’argomento lavoro messo nel congelatore, ho pensato che poteva essere l’occasione giusta per riprendere un vecchio discorso rimasto in sospeso: la mia laurea mancata!
Vabbè non era proprio di questo che volevo parlare, casomai dell’altra cosa. Cioè del lavoro che ho perso e di come sia potuto succedere, dei miei vecchi colleghi, e dell’incredibile e imprevisto passaggio dalla rassicurante e noiosa routine di un lavoro a tempo indeterminato all’inquietudine e all’incertezza di un domani tutto da reinventare.
Torniamo indietro di qualche mese.
Le assemblee di fabbrica erano ormai un appuntamento fisso. Sarebbe stato utile forse sentire la voce degli operai, ma questo non era quasi mai all’ordine del giorno, si trattava per lo più di assemblee tecniche con tanto di resoconti della situazione aziendale e con annesse istruzioni per i dipendenti in tema di ammortizzatori sociali e simili. In quelle assemblee c’ero anch’io e lì ho avuto modo di parlare per la prima volta con molti colleghi che prima ignoravo o mi limitavo a salutare frettolosamente nei consueti incroci dentro i vari uffici, come nelle corsie e nei reparti dello stabilimento.
Iniziai non so come a interessarmi a loro, ad ascoltare le loro storie, le loro opinioni, i loro sfoghi, a cercare di interpretare gesti, atteggiamenti, di intuirne gli stati d’animo, gli umori. Scoprii di non conoscerli affatto, di aver lavorato tanti anni circondato non da persone ma da maschere, probabilmente identiche alla mia. Ho pensato che sarebbe stato utile scoprire cosa c’era dietro quelle maschere, in fondo stavamo condividendo lo stesso problema.
Sapevo che si era alla fine, che restava soltanto da capire come sarebbe finita, con buona pace di tutti quelli che ancora speravano in un miracolo, ed erano ancora tanti. Io invece mi sentivo già fuori, già rassegnato, stranamente sereno e disponibile ad ascoltare tutti, e forse è proprio per questo che mi parve d’intuire che molti dei miei colleghi, da quelli amici a quelli che nemmeno avevo mai salutato prima, con me si aprivano volentieri. Ne ho approfittato annotando le parole di alcuni di loro, a volte testimoni passivi e a volte protagonisti attivi dei fatti e dei misfatti legati al declino di una fabbrica dal passato glorioso.
Quindi racconterò sommariamente la parabola dell’azienda in cui ho lavorato, che è stata a lungo uno dei tanti fiori all’occhiello della bassa bolognese e che ora è ridotta ad un enorme guscio vuoto. Descriverò alcuni momenti di vita dentro e fuori la fabbrica, vissuta e raccontata dai suoi protagonisti. Uomini e donne, italiani e stranieri, che prima hanno condiviso insieme gli spazi e l’esperienza del lavoro in fabbrica, e che ora devono, ognuno nel proprio mondo separato, condividere quella del non lavoro, in attesa di un futuro indefinito.

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Sabato 31 ottobre a Palazzo Bonacossi convegno teologico sull’immigrazione

da: Piero Stefani

XXII Convegno di Teologia della Pace “Le vie per vivere assieme”. Sabato 31 ottobre ore 15-18,30, Palazzo Bonacossi via Cisterna del Follo 5 Ferrara

I convegni di Teologia della pace organizzati a Ferrara da Pax Christi, dalla Chiesa Evangelica Battista e da altri enti ed istituzioni sono giunti alla XXII edizione: un cammino di riflessione lungo e coerente, anche se inevitabilmente al di sotto delle richieste dei tempi. Quest’anno l’argomento è di grande attualità: l’immigrazione.
Il tema degli immigrati è legato a quello della pace per più aspetti, basti dire, da un lato, che le ondate migratorie sono spesso suscitate da eventi bellici (un nome su tutti, la Siria) e dall’altro che l’imparare a convivere è esigenza imprescindibile perché ci sia la pace sociale.
Altra rilevante novità di quest’anno è il coinvolgimento diretto della città sia sul versante cattolico – è previsto una relazione dell’arcivescovo Mons. Luigi Negri – sia su quello dell’amministrazione comunale: assessore Chiara Sapigni.
Ci sono dunque tutte le condizioni per dare concretezza al discorso e al confronto.

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