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Giorno: 8 Novembre 2015

Mercoledì 11 novembre al Circolo Arci Zone K “Hugo Race And The True Spirit” in concerto

da: Circolo Arci Zone K

Il Circolo Arci Zone K, in collaborazione con Roots Music Club ed Arci Ferrara, con il patrocinio del Comune di Ferrara, sono onorati di presentare l’imperdibile concerto di Hugo Race And The True Spirit al Circolo di Malborghetto di Boara, mercoledì 11 novembre 2015.
Una data assolutamente prestigiosa per uno degli artisti più interessanti della scena internazionale.
Hugo Race è un songwriter, musicista e produttore prolifico e visionario.
Ha fatto tesoro dei suoi lunghi viaggi e permanenze in Inghilterra, Francia, USA, Germania e Italia per affinare il suo sound che attinge dalle radici del blues e del punk rock per poi attraversare mood desertici e psichedelici, giocando anche col rock n’ roll e con atmosfere elettroniche.
Dopo aver fondato i Bad Seeds con Nick Cave, Hugo fonda, nel 1985, The Wreckery, band che si contraddistingue nella scena art-punk australiana al punto da diventare una cult band; nell’ 89 ha inizio la sua avventura con i True Spirit, gruppo che annovera tra i fondatori anche John Molyneaux, Chris Hughes e Bryan Colechin e con cui pubblica ben 14 album; dopo un’assenza di qualche anno è ucito proprio il 29 maggio 2015 il quindicesimo album dal titolo “The Spirit”, con cui tornerà in Italia con i True Spirit per un tour elettrico.
Altri progetti collaborativi di Hugo sono quelli con i romagnoli Sacri Cuori (Hugo Race Fatalists), con due album ed un EP pubblicati con loro, il progetto Dirtmusic con Chris Eckman e Chris Brokaw, nato e sviluppato in Mali, la collaborazione con la violinista belga Catherine Graindorge (progetto chiamato “LDO”), i Sepiatone (con gli italiani Davide Mahony e Marta Collica), e la partecipazione al progetto “Song with Other Strangers” che lo vede in line-up con Cesare Basile, Manuel Agnelli e John Parish tra gli altri.
Le sonorità proposte da Hugo insieme alla poetica visionaria dei suoi testi, accompagnano il suo pubblico in un viaggio mai prevedibile, sempre assolutamente estasiante.
Un appuntamento davvero immancabile.
Il concerto di Hugo Race sarà preceduto dall’opening act della brava musicista australiana Julitha Ryan, cantante, autrice, pianista e violinista, in tour in Italia a promuovere il suo ultimo disco “The Lucky Girl”.
Julitha è la pianista dei Silver Ray, adorati dalla critica musicale e che suonarono in apertura nel tour Europeo del 2005 di Nick Cave and the Bad Seeds.
L’apertura del Circolo è prevista per le ore 20 e 30, l’inizio del concerto sarà alle 21 precise.
L’ingresso previsto a 12 Euro sarà riservato ai soli Soci Arci.
Vista la limitata disponibilità di posti sarà possibile prenotare anticipatamente il biglietto scrivendo all’ indirizzo prenotazionizonek@gmail.com o chiamando il 346.0876998.

Progetto 22, nel 2015 il secondo giro d’Italia formativo: come aiutare i ragazzi ad esprimersi al meglio

da: Andrea Devicenzi

Il 2° Giro d’Italia Formativo di Progetto 22 è partito lo scorso lunedì da Crema ed ha già incontrato circa 1.000 studenti in 4 Istituti, Crema, Mantova, Ferrara e Pesaro

Incontri che variavano come numero di presenti, da 80 a 250 ragazzi/e, ma dove l’attenzione di ognuno di loro evidenziava i forti messaggi che comunichiamo ma soprattutto quanto siano straordinari ed intelligenti i nostri giovani.
Rimango convinto che ci sia una quantità enorme di potenzialità inespresse nel nostro paese tra i nostri giovani, incredibile e sta a noi, noi adulti, metterli in condizione di scoprire dentro di se le proprie risorse, permettendogli di scoprirle, svilupparle e trasformandole nel loro personale talento.
Noi con questo progetto ci proviamo e visto il feedback dei ragazzi e dei professori a fine incontro, evidenzia che la strada intrapresa sia quella giusta.
Questa la testimonianza di un ragazzo (è voluto rimanere anonimo e noi rispettiamo la sua scelta), che inizialmente non voleva essere presente all’incontro, ma poi evidentemente siamo riusciti a toccargli alcune sue corde.
La puoi trovare anche a questo link: http://www.progetto22.it/dicono-di-noi/
“Lunedì 2 novembre abbiamo fatto un incontro che fin dall’inizio ci ha fatti sentire importanti per il nostro interlocutore e questo ci ha interessati alla sua storia.
Fin dalle prime parole ci ha fatti immedesimare nel ragazzo che ha incontrato un “muro” altissimo. Grazie anche alla forza della sua famiglia, degli amici che gli sono stati vicini è riuscito a superare questa grande difficoltà.
Il suo racconto era così vero da diventare coinvolgente e ci ha trasmesso forza, determinazione, ottimismo, ci ha insegnato a credere in noi stessi nelle occasioni che ci riserverà la vita, ma anche a scuola nell’attività sportiva e in futuro, lavorativa.
I video ci hanno impressionato e resi partecipi della fatica e della gioia del traguardo raggiunto. Se non l’avessimo incontrato e ascoltato, le sue imprese ci sarebbero sembrate irrealizzabili.
Se non fossi stato a scuola mi sarebbe mancata una bellissima esperienza di vita. Sono convinto che dovrebbe essere rivolta anche agli adulti.”
Qui sotto trovi alcuni link di brevi interviste registrate lungo il tragitto.
1° Tappa: https://www.youtube.com/watch?v=ZL5lSXnp1g8
2° Tappa: https://www.youtube.com/watch?v=sBq1vnw4GHM
4° Tappa: https://www.youtube.com/watch?v=ukZphx1t2Ok
Un ringraziamento particolare va a tutti i sostenitori che a livello economico e tecnico, supportano in modo decisivo questo progetto, che sono:
Parmovo: http://www.parmovo.com/#&panel1-1
GP Global: http://www.globalpowerservice.it/word2/
MB Costruzioni: http://www.mircobadalottimpresaedile.it/index.html
Pinarello: http://www.pinarello.com/it
Castelli: http://www.castelli-cycling.com/
Zero Rh+: http://www.zerorh.com/it/
Per qualsiasi informazione sugli incontri nelle varie scuole che stiamo incontrando, se sei un genitore, un insegnante e vuoi proporre un incontro nella tua scuola, scrivici a:
info@progetto22.it oppure visita il sito www.progetto22.it
Andrea Devicenzi (Staff Progetto 22)

Domenica 15 novembre alla Sala Estense concerto di beneficienza della Banda Filarmonica Comunale “Ludovico Ariosto” promosso da Ama

da: Paola Rossi vice presidente Ama

“Aiutare chi ne ha bisogno arricchisce la vita”, con la speranza che la musica possa diventare anche veicolo di solidarietà e tradursi in un aiuto concreto per i progetti che i volontari dell’Ama stanno realizzando

Domenica 15 novembre 2015 dalle ore 21, presso la Sala Estense Ama, Associazione Malattia di Alzheimer presenta un Concerto di Beneficienza della Banda Filarmonica Comunale Ludovico Ariosto – Città di Ferrara.
Protagonista della serata è la Banda Ludovico Ariosto composta da 40 musicisti, tra professionisti e dilettanti, di tutte le età. Trae le sue origini dalle bande dei corpi militari che alla fine del settecento presidiavano la città. Tra i periodi di maggior fulgore va ricordato quello del secondo dopoguerra sotto la direzione del Maestro Francesco Musi, da cui ne prenderà il nome dopo la morte. Nell’ultimo ventennio la Banda diventa associazione e dal 2006 è diretta dal Maestro Stefano Caleffi. Dal dicembre 2014, richiamando i ricorsi storici, decide di cambiare il nome e tornare a Ludovico Ariosto. Il repertorio musicale spazia tra i più differenti generi musicali, dal classico al moderno, dallo swing al jazz.
Costo biglietto € 10
Prevendita il lunedì e venerdì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 18 presso la sede dell’Associazione AMA in via Ripagrande n.5 – Ferrara.
Info prevendita tel. 349 1620567
Il ricavato verrà impiegato per proseguire i progetti che i volontari dell’AMA stanno realizzando a sostegno dei malati e delle famiglie colpite da questa terribile malattia: “Abc” corsi di formazione per preparare la famiglia ad affrontare il carico dell’assistenza al malato; “AUTO – AIUTO” corsi mensili per aiutare tutti coloro che seguono il malato in ambito familiare, sanitario e residenziale; “Per non perdersi” corsi di stimolazione cognitiva rivolto al malato; “Ridere insieme si può”: yoga della risata percorso per familiari e persone affette da patologie cognitiva; “Cafè della memoria” incontri settimanali rivolto agli ammalati e rispettivi familiari in cui si alternano spazi si formazione – informazione e spazi di riflessione – confronto in gruppo; “Consulenza legale” e “Sostegno psicologico” rivolto alle famiglie dei pazienti; “Centro di ascolto” a Ferrara e a San Giuseppe di Comacchio dove i volontari svolgono attività di informazione sui servizi disponibili; “ Vivere la memoria” periodico informativo con uscita quadrimestrale sia in versione online che cartacea.
Come aiutare Ama: iscrivendosi all’associazione (€ 15,00), con donazioni, con la devoluzione del 5xmille, partecipando agli eventi per la raccolti dei fondi.
C/C postale: iban – IT32 H076 0113 0000 0005 4278 379
C/C Cassa di Risparmio di Ferrara: iban – IT31 T061 5513 0010 0000 0010 958
I volontari durante la manifestazione sono a disposizione di chi desideri avere informazioni sull’operato dell’associazione che ha sede a Ferrara via Ripagrande, n 5 tel 0532/792097.
Email info@amaferrara.it – sito Internet http://www.amaferrara.it

Appello a sostegno della trascrizione dei matrimoni gay contratti all’estero

da: organizzatori

Chiediamo un impegno per la piena uguaglianza dei nostri concittadini lesbiche e gay e per il riconoscimento e la tutela delle famiglie formate da persone dello stesso sesso e dai loro figli

Numerosi Comuni italiani, già dagli anni ’90, hanno dato vita a Registri delle Unioni civili o rilasciano Attestati di costituzione di famiglia basata sui vincoli affettivi come risposta alla crescente richiesta di tutela da parte delle famiglie di fatto, anche sulla spinta di quelle gay e lesbiche. Nella società italiana la realtà delle coppie omosessuali stabili, spesso con figli, è assai diffusa e reclama tutela giuridica e uguaglianza dei diritti.
Sono inoltre in numero crescente le coppie omosessuali che si recano all’estero per contrarre matrimonio, un diritto fondamentale negato in patria. Molti Sindaci italiani (in Emilia-Romagna quelli di Bologna e Reggio-Emilia) hanno già trascritto tali matrimoni. Nonostante la recente sentenza del Consiglio di Stato 4547/2015 abbia ritenuto che non siano trascrivibili in Italia, questi matrimoni rimangono validi ed esistenti anche nel nostro Paese, come insegna la Cassazione (sentenza 4184/2012, par. 4.2).
Come anche richiamato dalla sentenza del Consiglio di Stato sopra citata, la Corte Costituzionale e la Corte Europea dei Diritti Umani hanno da tempo riconosciuto che le coppie formate da persone dello stesso sesso hanno diritto a vedersi tutelato il diritto fondamentale alla vita familiare (art. 2 Costituzione, art. 8 Convenzione europea dei Diritti dell’uomo).
L’art. 2 della nostra Costituzione stabilisce che i diritti inviolabili sono “riconosciuti e garantiti” dalla Repubblica in tutte le sue articolazioni. Pertanto, pur in assenza di una legge dello Stato, essendoci stato il riconoscimento di un diritto fondamentale, la garanzia di esso deve essere assicurata immediatamente entro i limiti e le competenze di ciascuno.
Il Comune ed il Sindaco, nell’ambito delle loro competenze, sono pertanto chiamati ad attivarsi immediatamente perchè vengano rimosse le discriminazioni nei confronti delle coppie non sposate o di quelle dello stesso sesso sposate all’estero e venga riconosciuta in concreto la piena parità di queste famiglie.
Pertanto si chiede al Sindaco ed al Consiglio Comunale di impegnarsi a:
eliminare, nei limiti delle competenze comunali, gli ostacoli oggi esistenti nell’esercizio dei diritti e doveri che le famiglie formate da persone dello stesso sesso, in particolare quelle omogenitoriali, incontrano nella loro vita quotidiana, in mancanza di un intervento legislativo nazionale;
approvare in tempi brevi il regolamento del Registro delle Unioni Civili, istituito nel 2006; disporre che l’ufficiale di anagrafe rilasci, su richiesta degli interessati, un attestato di “famiglia anagrafica” che riporti espressamente l’indicazione che è fondata su vincoli affettivi, ai sensi dell’articolo 4 e 33 comma 2 del Regolamento anagrafico recato dal D.P.R. 223/1989. Ferrara, 06-11-2015.
Promotori:
Famiglie Arcobaleno – Ferrara
Circomassimo (Arcigay e Arcilesbica Ferrara)
Agedo Ferrara
Firmatari:
ARCI Ferrara
Stefania Andreotti Giornalista e video-maker
Dott.ssa Chiara Baiamonte Psicoterapeuta
Enrico Balestra Presidente Uisp Ferrara
Dott.ssa Chiara Baratelli Psicologa e Psicoterapeuta
Dott. Fiorenzo Baratelli Direttore Istituto Gramsci Ferrara
Prof. Guido Barbujani Dip. di Scienze della Vita e Biotecnologie – Università di Ferrara
Prof.ssa Paola Bastianoni Dip. di Studi Umanistici – Università di Ferrara
Prof. Francesco Bernardi Dip.o di Scienze della Vita e Biotecnologie – Università di Ferrara
Irene Berti Insegnante
Prof. Giorgio Bertorelle Dip. di Scienze della Vita e Biotecnologie – Università di Ferrara
Francesco Bettini Direttore Artistico Jazz Club di Ferrara
Roberta Bonini Insegnante
Prof.ssa Giuditta Brunelli Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico, Università di Ferrara
Dott. Roberto Cassoli Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara
Manuela Claysset Presidente Consiglio Nazionale Uisp
Prof. Augusto Foà Dip. di Scienze della Vita e Biotecnologie – Università di Ferrara
Prof.ssa Maura Franchi Sociologa – Dipartimento di Economia – Università di Parma
Prof. Roberto Gambari Dip. di Scienze della Vita e Biotecnologie – Università di Ferrara
Luisa Ghezzo Insegnante
Sergio Golinelli Insegnante
Dott.ssa Stefania Guglielmi Avvocata
Dott. Daniele Lugli Avvocato
Dott. Sergio Maldotti Ingegnere
Katia Martelli Insegnante
Mariangela Marzola Insegnante
Anna Molossi Insegnante
Giancarlo Moretti Consulente
Maura Prati Infermiera
Prof. Andrea Pugiotto Ordinario di Diritto costituzionale, Università di Ferrara
Dott.ssa Silvia Pulvirenti Consulente
Prof. Giorgio Rispoli Dip. di Scienze della Vita e Biotecnologie – Università di Ferrara
Prof. Remigio Rossi Dip. di Scienze della Vita e Biotecnologie – Università di Ferrara
Dott.ssa Elisabetta Scavo Disoccupata
Marco Sgarbi Attore, Direttore Artistico Ferrara Off
Dott.ssa Luciana Tufani Editrice
Mario Zamorani Pluralismo e Dissenso
Marcella Zappaterra Consigliera Regionale Emilia-Romagna
Lucia Zecchi Insegnante

Latte italiano ostaggio di una multinazionale straniera, serve intervento dell’Antitrust

da: ufficio stampa Coldiretti Emilia Romagna

Multinazionale Lactalis multata anche dall’Antitrust francese e spagnolo per comportamenti scorretti. E in Italia?

“Il Made in Italy alimentare nel settore lattiero caseario è dominato da una multinazionale straniera che impone unilateralmente agli allevatori le proprie condizioni e beffa le Istituzioni nazionali”. E’ quanto denunciano gli allevatori di Coldiretti provenienti da diverse regioni, centinaia dei quali dall’Emilia Romagna, che continuano l’assedio, con trattori e mucche al seguito, della multinazionale francese Lactalis che dopo aver conquistato i grandi marchi nazionali Parmalat, Galbani, Invernizzi e Locatelli, ed essere diventata il primo gruppo del settore, ora sottopaga il latte italiano al di sotto dei costi di produzione, con le importazioni dall’estero che provocano la chiusura delle stalle, con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia, sull’ambiente e sulla qualità dei prodotti.
Dall’acquisizione del gruppo Parmalat da parte della multinazionale francese nel 2011 nella sola Emilia Romagna – denuncia Coldiretti regionale – hanno chiuso 550 stalle, mentre in Italia le stalle chiuse sono state 4.000, oltre il 10 per cento del totale. Una situazione che si è aggravata nell’ultimo anno con la decisione unilaterale di ridurre del 20 per cento i compensi riconosciuti agli allevatori che sono scesi a 34 centesimi al litro, al di sotto dei costi di produzione stimati pari ad un valore medio compreso tra i 38 ed i 41 centesimi al litro in Lombardia dallo studio ufficiale dal Ministero delle Politiche Agricole in riferimento alla legge 91 del luglio che, in esecuzione dei principi comunitari, impone che il prezzo del latte alla stalla debba essere commisurato ai costi medi di produzione
Anche in Italia – denuncia ancora Coldiretti regionale – si registrano comportamenti scorretti nel pagamento del latte agli allevatori che hanno portato prima in Spagna e ora anche in Francia alla condanna delle principali industrie lattiero-casearie, molte delle quali, peraltro, operano anche sul territorio nazionale. In Francia l’Antitrust – ricorda la Coldiretti – ha multato per un importo di 193 milioni di euro 11 industrie lattiero-casearie tra le quali Lactalis, Laita, Senagral e Andros’s Novandie per pratiche anticoncorrenziali dopo che il 5 marzo scorso – sottolinea Coldiretti – era intervenuto anche l’Antitrust iberico che aveva annunciato multe per un totale di 88 milioni di euro a gruppi come Danone (23,2 milioni), Corporation Alimentaria (21,8 milioni), Grupo Lactalis Iberica (11,6 milioni).
“Esiste un evidente squilibrio contrattuale tra le parti che determina un abuso, ad opera dei trasformatori, della loro posizione economica sul mercato, dalla quale gli allevatori dipendono”, ha affermato il presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello, mentre il direttore Marco Allaria Olivieri chiede “un intervento dell’Antitrust a livello nazionale poiché i prezzi praticati dagli intermediari della filiera del latte fresco sono iniqui e gli allevatori manifestano ormai evidenti segni di difficoltà perché non riescono a coprire neanche i costi di produzione”.
La presenza della multinazionale francese Lactalis in Italia inizia nel 2003 con l’acquisizione dell’Invernizzi, continua con quella della Galbani e della Locatelli e poi nel 2011 con la Parmalat ed infine all’inizio del 2015 con l’acquisto del Consorzio Cooperativo Latterie Friulane. A ciò si aggiunge – denuncia la Coldiretti – la strana storia della Centrale del Latte di Roma, che vede coinvolto sempre il colosso transalpino. Nel marzo del 2010 una Sentenza del Consiglio di Stato ha dichiarato la nullità della vendita della Centrale del Latte di Roma a Cirio da parte del Comune di Roma e tutti gli atti conseguenti, compresa la successiva vendita a Parmalat; pertanto le azioni della Centrale del Latte sono ritornate al Comune di Roma, il quale però, dopo cinque anni, non ha ancora avviato le procedure di recupero delle proprie azioni. Secondo la Coldiretti il progetto per il recupero della Centrale deve prevede un ruolo di partecipazione diretto degli allevatori nelle scelte che riguardano l’azienda.

DIARIO IN PUBBLICO
Novembre di ordinaria adulazione

Ancora semi addormentato, mi arrivano i giornali e l’umore improvvisamente sbalza dalla piacevole convinzione che ancora un bel giorno mi aspetta in questo novembre solatìo, che ricorda il bel film di Mauro Bolognini e l’omonimo romanzo di Ercole Patti titolato “Un bellissimo novembre”, alla cupa convinzione che ormai, signora la marchesa, tutto va male.
In ordine:
1) Venezia allo sfascio e il tremendo sindaco Brugnaro che minaccia di vendere le opere d’arte della città;
2) Roma e la mafia capitale;
3) Messina senz’acqua;
4) Firenze e i clan dei pellai che hanno invaso il centro storico e l’uso improprio, gastronomico-modaiolo dei monumenti più celebri a cominciare dal David e dal Ponte Vecchio;
5) Napoli e Palermo al solito. Non parliamo di Reggio Calabria e dello sfascio del territorio, ma naturalmente si pensa come panacea al ponte sullo stretto.
Arrivano le cronache locali:
1) Palazzo degli Specchi e questione migranti;
2) Incendio del Castello e spostamento mostra Boldini e de Pisis;
3) Ossessioni turistiche a cui si deve piegare qualsiasi ‘evento’: dalle sagre alle mostre;
4) Ronde e politici pistoleri;
5) Tristezza assicurata nel leggere le lettere di congedo delle due ormai ex direttrici della Pinacoteca Nazionale Anna Stanzani e del Museo greco-etrusco di Spina Caterina Cornelio.
Convinzione, mentre metto i piedi giù dal letto:
“No, cari ITAGLIANI, smettetela di dare la colpa ai politici. Noi/ Voi siamo fatti della stessa pasta e… dunque!”
Così scrivevo due giorni fa in un post sulla mia pagina Facebook, ma oggi l’interesse per queste notizie e per il comportamento degli ‘Itagliani’ viene sollecitato dalla presentazione di un libro scritto dal sottosegretario di Stato americano Richard Stengel il cui titolo niente lascia all’immaginazione: “Il manuale del leccaculo”, opera che ha già ricevuto innumerevoli consensi dovunque sia stato pubblicato. E in primis dagli stessi attori di così nobile arte che con termine più raffinato viene nominata piaggeria. Ma come al solito chi ha detto una parola definitiva sull’arte della cortigianeria è sempre lui, l’amatissimo Dante, sceso sulla groppa di Gerione nell’ottavo cerchio che, come tutti ricorderanno è diviso in bolge (sacche o borse). Nella seconda di queste i due pellegrini, Dante e Virgilio, incontrano i ruffiani e gli adulatori immersi nello sterco: “Le ripe eran grommate d’una muffa,/per l’alito di giù che vi s’appasta,/ che con li occhi e col naso facean zuffa”. Dante vien sgridato da un peccatore che non sopporta di essere così insistentemente riguardato: è Alessio Interminelli di Lucca, lì punito perché “ Qua giù m’hanno somerso le lusinghe/ond’io non ebbi mai la lingua stucca”.
Non male come punizione, a cui dovrebbero pensare coloro che non si stancano di adulare, specie in politica quando, con una metafora ormai banale per il troppo uso, saltano sul carro del vincitore. C’è un modo assai interessante di scoprirli costoro, come ricorda Alberto Statera nell’articolo dal titolo “Ahi serva Italia di ruffiani ostello…” sul “Venerdì di Repubblica”, Ennio Flaiano così lo definiva: “A furia di leccare qualcosa sulla lingua rimane sempre”.
Per capire questa tendenza, questa propensione, questo carattere degli ‘Itagliani’ tuttavia c’è un altro metodo se l’adulazione viene fotografata o filmata. Osservare l’occhio di chi adula, specchio verosimile e infallibile del suo comportamento. Occhio vacuo, servile, duro, spaventato, vergognoso. Insomma una cartina di tornasole.

Allora si potrebbe pensare che qualsiasi forma di lode verso un potente sia sempre e solo adulazione. Non credo. Può essere anche segno di una vera convinzione. Si prenda il caso del vescovo di Ferrara Negri e del suo ormai celebre commento all’azione di Putin. E’ adulazione o convincimento? In questo caso l’esplorazione degli occhi del vescovo nulla rivela e quindi ci domandiamo dove stia la verità, se un termine così impegnativo può essere usato per questo caso.
Un’altra forma di piaggeria consiste paradossalmente nel far finta che la persona adulata non susciti interesse. Molto usata, l’ho notato, specie nella nostra città. Ostentare indifferenza in modo da risvegliare l’interesse di chi è oggetto di questa raffinata strategia. Perfetto il commento di Renzi riportato dall’articolo di Statera: “I giornalisti che vengono a intervistarmi prima di cominciare mi sussurrano all’orecchio: oh Matteo io sono sempre stato dalla tua parte eh. Il bello è che io non li avevo mai visti prima.”
La strategia dell’indifferenza è dei giornalisti o di Renzi?
Comunque sia, come esprimono il titolo del libro di Stengel e le situazioni descritte da Dante e da Flaiano, l’adulazione ha proprio un saporaccio.
Un peccato leggero, se si pensa alla massima infamia perpetrata in questi giorni nel nostro Paese e che comunque ha avuto così poca eco nella stampa e nell’indignazione pubblica: l’incendio doloso di una scuola materna a Palermo. Questa azione sì che fa proprio schifo e ribrezzo.

Lunedì 9 novembre al Cinema San Benedetto inizio della rassegna cinematografica “Le periferie dei cuori” col film “The Grace card”

da: Oratorio Sambe

“Le periferie dei cuori”, concetto caro a papa Francesco, è lo spunto di una piccola rassegna cinematografica, realizzata col sostegno della Regione Emilia-Romagna e dell’Acec, che inizia il 9 novembre al cinema san Benedetto, aperto in via straordinaria anche di lunedì. “Non ci saranno solo film ma anche spazio per la riflessione, e non secondo il classico schema del cineforum – spiegano da San Benedetto –: la visione di due film, aperti al tema del dolore e della desolazione profonda dell’uomo, che saranno proiettati lunedì prossimo e lunedì 16, precederanno l’incontro del 26 novembre “L’ecologia integrale nelle periferie ferraresi”, pensato per approfondire da vicino il bisogno universale di ecologia, annunciato dal pontefice e da vivere come ‘custodia della casa comune’, la Terra, e dunque innanzitutto dell’umanità, anche negli orizzonti più prossimi a sé. Il film del primo lunedì sarà The Grace Card (ore 21, ingresso libero), storia di un padre straziato dalla perdita del figlio e per cui la vita pare non avere più senso.

IMMAGINARIO
Ferrara di giorno. Quando si dice misteriosa.
La foto di oggi…

Immersa in una nuvola di nebbia e avvolta da lunghe mura, la città si mostra misteriosa al passante e a lui si concede poco alla volta… a tratti.

Foto: Ferrara, un tratto di via coperta.

Immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

GERMOGLI
Il fu Luigi Pirandello
L’aforisma di oggi

8 novembre 1934: Luigi Pirandello riceve il Premio Nobel per la Letteratura.

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Luigi Pirandello

Perché la vita, per tutte le sfacciate assurdità, piccole e grandi, di cui beatamente è piena, ha l’inestimabile privilegio di poter fare a meno di quella stupidissima verosimiglianza, a cui l’arte crede suo dovere obbedire.
Le assurdità della vita non hanno bisogno di parer verosimili, perché sono vere. All’opposto di quelle dell’arte che, per parer vere, hanno bisogno d’esser verosimili. E allora, verosimili, non sono più assurdità.
Un caso della vita può essere assurdo; un’opera d’arte, se è opera d’arte, no. Ne segue che tacciare d’assurdità e d’inverosimiglianza, in nome della vita, un’opera d’arte è balordaggine. In nome dell’arte, sì; in nome della vita, no. (Luigi Pirandello)

ACCORDI
Comprereste un’auto usata da questi due?
Il brano di oggi…

Oggi, 8 novembre, proseguo la mia fuga dalle notizie per ricordare l’anniversario di un evento che secondo me è stato parecchio importante.
L’8 novembre 1960 infatti John Fitzgerald Kennedy schiaccia Richard Milhous Nixon e diventa il più giovane presidente degli Stati Uniti.
Si può dire: chi se ne frega.
E infatti, chi se ne frega anche se sono 55 anni tondi.
Però ho davvero voglia di spappolare tutta quella mitologia.
È stata la prima elezione della storia americana, e quindi volenti o nolenti, del mondo a essere pesantemente condizionata da una cosa che ha più macchie di sangue dell’intera storia americana: la TV.

Album: “Decade” del 1977
Album: “Decade” del 1977

Il bello e buono Kennedy scintillante contro il brutto cattivo e, mi pare pure febbricitante Nixon, faccia a faccia davanti a milioni di americani sul divano o a tavola.
Ovviamente Kennedy l’ha massacrato.
E Nixon si è sempre massacrato da solo, non ci voleva tanto.
Vista ora questa cosa mi sembra parecchio illuminante su tante cose che fanno andare avanti il mondo e, nello specifico, la politica.
E vista ora la carriera politica di JFK mi sembra un ammasso di miti da due soldi.
Un po’ avevo già mangiato la foglia ma leggendo e rileggendo “The Psychic Soviet” di Ian Svenonius mi ha colpito e continua a colpirmi questa frase: JFK was, after all, a dangerous idiot who nearly blew up the world.
Come dargli torto?
In fondo è tutto vero.
Era uno che le impacchettava bene però.
E infatti, tuttora, se si parla di Kennedy: bla bla bla grandissimo, bello e buono e anche bravo.
La solita solfa e poi magari parte pure Imagine e ti regalano anche un biscottino.
Quell’uomo è stato la più grande pin up fra quelle pin up dei presidenti americani.
Il primo presidente da TV.
Contrapposto a quel fesso di Nixon poi figuriamoci.
Solo per pietà evito di rivangare Baia dei Porci, casini col telefono rosso, amicizie schifosissime e la povera Marilyn.
Direi che basta quel punto così ben centrato dal sempre centralissimo Svenonius.
Quindi per oggi mi pare sensato fare un gran bel medio a JFK, farmi un bel ripasso di storia e trollare il brutto e cattivo Nixon con questo pezzo.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

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