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Giorno: 11 Novembre 2015

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Sanità, l’assessore Venturi sulla riorganizzazione ospedaliera

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

“Avviato il percorso di consultazione, il 17 novembre presenteremo il documento in Commissione. Nessuna chiusura di ospedali, i servizi saranno ulteriormente qualificati”

“Abbiamo avviato in questi giorni il percorso di consultazione sul documento di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale con le Autonomie locali, le Università e le Organizzazioni sindacali. Il prossimo 17 novembre il documento sarà presentato alla Commissione assembleare competente, come previsto da tempo”.
Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute Sergio Venturi sottolinea il percorso di confronto avviato sul Piano di riordino ospedaliero.
“Nessun ospedale chiuderà – chiarisce l’assessore – i servizi verranno ulteriormente qualificati e sarà potenziata l’integrazione tra ospedale e territorio. Il Piano prevede inoltre una forte partecipazione all’elaborazione da parte delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie”.
Venturi ricorda come importanti studi nazionali resi noti nei giorni scorsi indichino l’Emilia-Romagna come la Regione capofila per la capacità di risposta ai bisogni di salute dei cittadini e per l’efficienza e l’appropriatezza dell’offerta sanitaria, in un orizzonte di piena sostenibilità economica.
“Questo siamo – conclude l’assessore – e questo vogliamo continuare a garantire ai cittadini emiliano-romagnoli”.

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Comune di Ferrara: tutti i comunicati del 11 novembre

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Palazzo Dei Diamanti – Giovedì 12 novembre alle 17 nel Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale

Conferenza di presentazione della mostra “De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie”

11-11-2015

Giovedì 12 novembre alle 17 nel Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara (palazzo dei Diamanti, corso Ercole I° d’Este 21) si terrà una conferenza di presentazione della mostra “De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie”, in calendario al palazzo dei Diamanti dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio 2016.

 

Per info www.palazzodiamanti.it/1442, www.studioesseci.net

 

(comunicazione a cura degli organizzatori)

 

 

 

BIBLIOTECA BASSANI – Giovedì 12 novembre alle 16 incontro a cura del Garden Club di Ferrara

Conversando di ‘Scrittrici e pittrici nei giardini inglesi’

11-11-2015

Si parlerà di ‘Scrittrici e pittrici nei giardini inglesi: Vita, Virginia e Vanessa’ nel corso dell’incontro organizzato dal Garden Club di Ferrara per giovedì 12 novembre alle 16 alla biblioteca comunale Bassani di Barco (via Grosoli 42). Interverranno Monica Farnetti, Paola Roncarati e Francesca Mellone.

 

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 12 novembre alle 17 in viale Krasnodar

‘Belle storie di fantastiche creature’ per bambini dai 3 ai 7 anni

11-11-2015

Saranno raccontate da Barbara Dall’Olio le ‘Belle storie di fantastiche creature’ per bambini dai 3 ai 7 anni, in programma giovedì 12 novembre alle 17 alla biblioteca Rodari di viale Krasnodar 102. Ad animare il pomeriggio saranno i racconti: ‘Piccolapollicina’ (di E. Montanari), ‘Il drago Aidar’ (di M. Satrapi) e ‘Pizzicamì, Pizzicamé e la strega’ (di H. Bichonnier, Pef).
Gli appuntamenti con le letture per bambini alla biblioteca Rodari sono in calendario ogni giovedì alle 17.

MUSEO DI STORIA NATURALE – Due laboratori per bambini il 14 e 15 novembre alle 15,30

‘Meteorologi per caso’ alle prese con i capricci del tempo

11-11-2015

Potranno scoprire come i meteorologi eseguono le loro previsioni gli ‘apprendisti scienziati’ dagli 8 ai 12 anni d’età che, sabato 14 e domenica 15 novembre, parteciperanno ai due nuovi laboratori organizzati dal Museo civico di Storia naturale in collaborazione con l’associazione Didò. Con materiali di recupero, i giovani partecipanti potranno costruire una piccola stazione meteorologica e imparare a scoprire la direzione del vento e a misurare la pressione atmosferica.
I laboratori avranno inizio alle 15,30, per una durata di circa due ore.
Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la sezione didattica del Museo (via de Pisis 24, Ferrara) al numero 0532 203381, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale).

 

COMUNE DI FERRARA – Venerdì 13 novembre 2015 – IL PROGRAMMA

Visita a Ferrara del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

11-11-2015

Sono ormai quasi completamente definiti i dettagli della visita a Ferrara del Capo dello Stato Sergio Mattarella, prevista per venerdì prossimo, 13 novembre. Il Presidente della Repubblica, accompagnato dalla figlia Sig.ra Laura, dal Segretario Generale del Quirinale e dal Prefetto di Ferrara Michele Tortora, giungerà a Palazzo dei Diamanti poco prima delle ore 16, salutato da un folto gruppo di alunni delle scuole elementari cittadine. Ad accogliere il Capo dello Stato saranno il Ministro dei beni ed attività culturali e del turismo Dario Franceschini, il Presidente della Regione Emilia.Romagna Stefano Bonaccini, il Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani.

Alle Direttrici delle Gallerie d’Arte Moderna del Comune di Ferrara, Maria Luisa Pacelli, della Staatsgellerie Stuttgart, Christiane Lange e ai curatori Paolo Baldacci e Gerd Roos spetterà l’onore di guidare la visita in anteprima del Presidente della Repubblica alla mostra De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie. La splendida cornice di Palazzo dei Diamanti ospiterà infatti, fino al 28 febbraio 2016, circa ottanta opere che testimoniano non solo della produzione artistica di De Chirico nella città estense, ma anche di come questa abbia ispirato e influenzato importanti artisti quali Giorgio Morandi, Salvador Dalì e René Magritte.
Dopo un breve saluto scambiato con i rappresentati delle istituzioni museali pubbliche e private di tutto il mondo che, con i prestiti di opere concesse, hanno reso possibile la realizzazione dell’esposizione, il Presidente Mattarella si recherà al Castello Estense, presumibilmente poco prima delle ore 17.00.
Qui sarà accolto dal Vice Sindaco di Ferrara Massimo Maisto e dalla responsabile del percorso museale del Castello Ethel Guidi. Dopo aver ricevuto un saluto da parte delle autorità civili, religiose e militari, oltre che dai Sindaci della Provincia e dai parlamentari e consiglieri regionali ferraresi, il Presidente visiterà il monumento simbolo della dinastia estense della città di Ferrara. Quali ciceroni d’eccezione saranno quattro ragazzi della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri. Non mancherà nemmeno il tempo di visitare la Loggia degli Aranci, dove saranno presenti per un saluto anche alcuni studenti dell’Istituto Navarra, che – come da tradizione ormai consolidata – curano la manutenzione degli agrumi monumentali ospitati nel loggiato del Castello.
La visita avrà presumibilmente termine poco prima delle ore 18.00.

 

Nota dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco del Comune di Ferrara

 

MUSEO DEL RISORGIMENTO E RESISTENZA – Giovedì 12 novembre alle 16.30, sala mostre di corso Ercole I° d’Este

Presentazione del volume di Dante Leoni “2251…Ricordi di mare e di guerra”

11-11-2015

Giovedì 12 novembre alle 16.30 nella sala mostre del Museo Risorgimento e Resistenza (corso Ercole I° d’Este 19) si terrà la presentazione del volume di Dante Leoni dal titolo “2251…Ricordi di mare e di guerra” a cura di Sergio Feletti (Ferrara, CDS Edizioni, 2015).

Ne parleranno con l’autore Enrico Trevisani dell’Archivio Storico Comunale e Sergio Feletti del Centro di Documentazione Storica di Longastrino. Introdurrà Antonella Guarnieri.

L’incontro, inserito nell’ambito del calendario predisposto dal “Comitato per le celebrazioni degli eccidi del 15 novembre 1943 e del 17 novembre 1944”, è promosso dal Museo del Risorgimento e della Resistenza in collaborazione con ANPI Ferrara, Archivio Storico Comunale Ferrara e Centro di Documentazione Storica di Longastrino (Ra).

COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ – Convocata giovedì 12 novembre alle 15.30 in sala Zanotti

Le iniziative della “Giornata Internazionale contro la violenza alle donne”

11-11-2015

La Commissione Pari Opportunità – presieduta dalla consigliera Marescotti – si riunirà giovedì 12 novembre alle 15.30 nella sala Zanotti della Residenza Municipale. Tema al centro dei lavori, alla presenza dell’assessora alle Pari opportunità Annalisa Felletti, le iniziative in calendario mercoledì 25 novembre “Giornata Internazionale contro la violenza alle donne”.

SERVIZI ALLA PERSONA – Venerdì 13 novembre alle 16, in via Medini 34 a Ferrara

Festa tra le case: nuovo spazio, letture, immagini e incontro conviviale

11-11-2015

Nell’ambito iniziativa del percorso di Community lab “Porte A.per.te. Percorsi di comunità tra partecipazione e abitare solidale” venerdì 13 novembre alle 16, in via Medini 34 a Ferrara, avrà luogo la “Festa tra le case”. Questo il programma della giornata:

– alle 16 inaugurazione del nuovo spazio di comunità in via Medini 34 e firma del patto di vicinato attivo. Interventi di Chiara Sapigni, Daniele Guzzinati, Paola Castagnotto, abitanti di Coop Castello
– alle 16,30 Teatro tra le Case: le letture degli abitanti di via Medini;
– alle 17 proiezione delle video-interviste alla comunità del Doro “Abitare al Doro, il quartiere raccontato dai vicini”
– alle 17,30 aperitivo comunitario
Contestualmente in via Medini 34, sarà visitabile la mostra fotografica “Memoria Condivisa e Identità” a cura di Giacomo Stefani e verrà allestito il Mercatino della scuola di infanzia Guido Rossa.

 

Pagina facebook: www.facebook.com/porte.a.per.te.ferrara

ASSESSORATO LAVORI PUBBLICI – Illustrati i lavori dagli assessori Maisto e Modonesi

Nuovi spazi per il patrimonio librario cittadino a Casa Niccolini e nell’ex palestra Garibaldi

11-11-2015

Si è svolta questa mattina, mercoledì 11 novembre nella sede dell’Archivio Storico comunale (via Giuoco del Pallone 8), una conferenza stampa di presentazione del progetto di riqualificazione post-sisma di “Casa Niccolini” e del progetto per il deposito d’archivio presso l’ex Palestra della scuola Garibaldi.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il vice sindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto e l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi insieme ai dirigenti comunali Luca Capozzi (ingegnere Capo), Natascia Frasson, Rafaela Vitale e Francesca Barbuto (Beni Monumentali), Ferruccio Lanzoni (Edilizia), Enrico Spinelli(Biblioteche ed Archivi) e ai referenti del Comitato ferrarese associazione culturale ‘Dante Alighieri’ Luisa Carrà Borgatti e della ‘Fondazione Niccolini’ Guido Reggio.

“Questi progetti, insieme ad altri già avviati, ci consentono di mettere in campo recuperi edilizi di edifici importanti che diventano nuovi spazi culturali per la città. In questo caso andiamo a potenziare e completare il Polo delle Carte” ha affrmato l’assessore Modonesi.

“Contiamo di aprire la nuova sezione dedicata ai ragazzi della Biblioteca Ariostea nella Casa Niccolini Nel 2017 – ha aggiunto l’assessore Maisto – il miglior investimento culturale che si possa fare per il futuro”.

Una sala dell’ampia struttura, frutto del lascito Niccolini, verra adibita anche a sede dell’associazione culturale ‘Dante Alighieri’, mentre l’ex palestra della scuola Garibaldi (nel complesso dell’attuale Archivio Storico), dopo una adeguata ristrutturazione, ospiterà il patrimonio di documenti custoditi nella ex chiesa Santi Cosma e Damiano in via Carlo Mayr.

 

LE SCHEDE DEGLI INTERVENTI (a cura dell’Assessorato Lavori Pubblici)

MATERIALE SCARICABILE IN FONDO ALLA PAGINA (immagini simulazioni progetto, schede interventi, foto conferenza stampa)

 

>> Progetto esecutivo relativo all’esecuzione dei lavori di riparazione e miglioramento strutturale post-sisma di Casa Niccolini. CIA 86-2014 (Arch. Natascia Frasson)

Importo complessivo E. 1.200.000,00 (di cui 350mila fondi regionali e circa 850mila fondi Assicurativi post sisma)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO – La funzione di edificio di supporto alle attività della Biblioteca Ariostea fanno di Casa Niccolini un elemento indispensabile ai fini della efficienza gestionale dell’unità libraria. A seguito degli eventi sismici del maggio 2012, alcuni elementi strutturali del fabbricato in oggetto hanno subito gravi danni con conseguenti rotture di alcune parti, parziali crolli ed un consistente quadro fessurativo che, vista la vetustà della casa, ne hanno inficiato la possibilità all’utilizzo fino ad allora svolto.

Si riportano di seguito gli interventi sulle strutture ai fini del miglioramento sismico:

consolidamento e ricostruzione dei solai lignei di piano crollati, con nuovi profili lignei e soletta di calcestruzzo collaborante opportunamente connessa alle pareti in muratura.

Intervento di stabilizzazione nel piano delle coperture con formazione di reticolari in acciaio lungo il perimetro per l’irrigidimento della falda ed il presidio delle pareti di facciata al ribaltamento;

Interventi locali di riqualificazione delle murature portanti con sostituzione e rinforzo degli architravi mancanti o danneggiate sopra le finestre e porte, Interventi di riqualificazione della tessitura della muratura con scuci-cuci, iniezioni di malta a ricostituire la continuità dell’elemento portante ove oggi gravemente lesionato;

Cerchiature metalliche in corrispondenza delle nuove aperture, aventi rigidezza pari alla porzione di muratura da rimuovere.

rifacimento della scala esistente che dal piano terra conduce al piano primo, mantenendo la posizione e il rivestimento originale con il recupero delle pedate in marmo rosa.

Realizzazione, nel cortile interno, di un vano tecnico per il posizionamento di macchinari impiantistici, caratterizzata da una struttura portante in muratura.

Interventi impiantistici – sono state esaminate le soluzioni tecnologiche che utilizzano fonti rinnovabili e assicurano il corretto uso dell’energia, così come prescritto dalla legge in vigore.

Dall’esame delle diverse opzioni, si è optato per la soluzione a pompa di calore, con l’istallazione di una macchina a ciclo termodinamico inverso che nel periodo estivo ha la funzione di gruppo frigorifero e nel periodo invernale quella di generatore di calore

Inoltre, si è pensato di realizzare la copertura del fabbricato ricostruito, in qualità di supporto del sistema di riscaldamento a pompa di calore geotermica, a pannelli fotovoltaici in grado di recuperare l’energia rinnovabile del sole attraverso un film sottile al silicio amorfo, da integrare ai pannelli in lamiera verniciata del tetto.

Sarà prevista, oltre alla parte impiantistica elettrica, una sistematizzazione e riorganizzazione, nell’ambito dei rifacimenti consentiti, delle localizzazioni idrico-sanitarie, identificando in due blocchi distinti e sovrapposti, al piano terra e al piano primo, i bagni ed il vano ascensore in ottemperanza alle normative vigenti in materia di sicurezza ed eliminazione delle barriere architettoniche.

 

>> Lavori nella palestra dell’ex scuola Garibaldi (sede Archivio Storico): trasformazione a deposito librario

Importo complessivo: totale lavori euro 131.367,95 (fondi comunali; somme a disposizione, totale generale 200mila euro)

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA – Il fabbricato oggetto di intervento, fa parte del complesso della ex scuola Garibaldi ubicata tra le vie Giuoco del Pallone e via Buonporto, nel centro storico della città di Ferrara.

Il corpo di fabbrica prospiciente la via Giuoco del Pallone, quello che una volta ospitava le aule didattiche, è stato oggetto di lavori ristrutturazione per adeguarlo a sede dell’Archivio Storico Comunale nel 2005.
Il corpo di fabbrica della ex palestra, si affaccia sulla via Buonporto, è un volume semplice, con una pianta di forma rettangolare delle misure di 8 m x16 m, ad un piano fuori terra, con copertura inclinata verso il cortile interno, con altezze variabili da 4 m a 6 m.

Il progetto prevede il recupero dell’intero fabbricato per adeguarlo a deposito librario attrezzato con armadi/librerie compattabili per meglio sfruttare lo spazio a disposizione. Tutta la zona centrale dell’ambiente più grande, pari a circa 110 mq, sarà occupata dagli armadi compattabili: in totale sono previste 15 file.

I lavori interesseranno l’intero fabbricato e saranno sia edili che impiantistici e non interesseranno parti strutturali, ma serviranno anche ad un miglioramento energetico.
I lavori edili riguarderanno sia l’interno che l’esterno dell’immobile. Le finestre alte su via Buonporto saranno sostituite con nuove in alluminio preverniciato ed a taglio termico, dotate di vetrocamera e saranno rese apribili. Le porte di uscita saranno tutte sostituite, di quste tre diventeranno uscite di emergenza, inoltre verranno montate le nuove porte sui vani esistenti.
Con gli interventi di coibentazione, parte in interno e parte in esterno (mediante cappotto di stiferite), si riuscirà ad ottenere una migliore prestazione energetica del fabbricato, cosi da ridurre i costi di climatizzazione, quindi di gestione.
Tutte le strutture portanti e separanti, oggi non resistenti al fuoco, saranno rese tali mediante idonei interventi di protezione al fuoco con materiali certificati. Le murature portanti in laterizio pieno realizzano una resistenza al fuoco REI 180, la copertura, in laterocemento, sarà resa resistente al fuoco R 180 mediante controsoffitto certificato.
Sono inoltre previste le messe a norma degli impianti elettrico, di emergenza ed antincendio. L’impianto fisso di estinzione incendi ad idranti, già a servizio dell’Archivio Storico Comunale, con bocche d’incendio UNI 45 ed attacco per l’autopompa dei Vigili del Fuoco, è idoneo e funzionale anche alla protezione attiva del nuovo archivio. L’installazione di due nuovi idranti all’interno dell’archivio consentirà di raggiungere col getto d’acqua di almeno uno di essi ogni punto dell’area protetta.

L’intervento di cui al presente progetto è stato previsto per accogliere il materiale di archivio proveniente dalla sede della ex chiesa dei SS. Cosma e Damiano, non più idonea allo scopo.
Il presente progetto, è conforme alle norme urbanistiche ed edilizie, nonché alle norme di sicurezza, sanitarie e di tutela ambientale e paesaggistica, ad oggi in vigore.

 

 RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA

A) ANALISI DELLO STATO DI FATTO

Il fabbricato oggetto di intervento, fa parte del complesso della ex scuola Garibaldi ubicata tra le vie Giuoco del Pallone e via Buonporto, nel centro storico della città di Ferrara.
Il corpo di fabbrica prospiciente la via Giuoco del Pallone, quello che una volta ospitava le aule didattiche, è stato oggetto di lavori ristrutturazione per adeguarlo a sede dell’Archivio Storico Comunale nel 2005.
Il corpo di fabbrica della ex palestra, si affaccia sulla via Buonporto, è un volume semplice, con una pianta di forma rettangolare delle misure di 8×16, ad un piano fuori terra, con copertura inclinata verso il cortile interno, con altezze pari a 6 m sulla via pubblica e 4 m sul lato interno.
Strutturalmente è costituito da murature di mattoni, a faccia vista su via Buonporto, e intonacate sugli altri due lati, il terzo lato confina con un altro fabbricato di civile abitazione.
La copertura è costituita da travetti in cemento e pignatte, con orditura trasversale, e trave rompi tratta in ferro all’intradosso, nel coperto molto inclinato, non è presente nessun manto impermeabile e i coppi sono posati direttamente sulla struttura del coperto.
Le vecchie pavimentazioni sono in gres rosso, nella zona dei bagni, e in gomma nella zona dell’ex palestra, e sono posati su un massetto in calcestruzzo armato con barre lisce e con maglia irregolare circa 30×45.
I serramenti attuali sono in ferro le finestre alte con avvolgibile e cassonetto, mentre le porte sulla corte interna non in legno.
L’impianto di riscaldamento era ad aerotermi, posti agli angoli, e l’acqua calda era prodotta attraverso una caldaia murale a gas.

B) SOLUZIONI D’INTERVENTO

Il progetto prevede il recupero dell’intero fabbricato per adeguarlo a deposito librario attrezzato con armadi/librerie compattabili per meglio sfruttare lo spazio a disposizione.
Tutta la zona centrale dell’ambiente piu grande, pari a circa 110 mq, sarà occupata da compattabili, in totale sono previsti 15 file, ed ogni fila è costituita da 3 moduli da 120 cm di larghezza ed uno da 90 cm.
I lavori interesseranno l’intero fabbricato e saranno sia edili che impiantistici, saranno di manutenzione straordinaria, e non interesseranno parti strutturali, ma verteranno anche ad un miglioramento energetico.

(continua – vedi documentazione scaricabile in fondo alla pagina)

 

TAVOLA ROTONDA – Sabato 14 novembre dalle 9 alle 13 all’Hotel Ferrara (largo Castello 36).

Federmanager Ferrara, dialogo con le Istituzioni, formazione e certificazione delle competenze, welfare

11-11-2015

(Comunicato a cura degli organizzatori)

 

Una recente analisi dell’ALDAI, Associazione lombarda dirigenti aziende industriali, aderente a Federmanager, conferma la crescita delle assunzioni di manager in Italia. Andamento che indica come le aziende italiane stiano  cominciando a vedere i primi segnali di ripresa sul fronte della domanda. Nel primo semestre del 2015 i dirigenti in servizio nei vari settori sono aumentati di 5mila unità, toccando quota 405.401, con un progresso dell’1,2% rispetto a un anno fa.

La lunga crisi ha spinto infatti molte aziende a ridurre il personale soprattutto nelle posizioni apicali; a ciò siaggiunge la decisione di alcune multinazionali di ridurre la presenza in Italia.

La ripresa delle assunzioni di profili dirigenziali è quindi un segnale positivo, ma va detto che non è omogenea: l’area che comprende Lombardia, Piemonte e Veneto ha fatto registrare un progresso del 4,5% a dodici mesi, mentre le altre macro-aree hanno continuato a perdere terreno.

Federmanager Ferrara, associazione dei dirigenti aziendali di Ferrara e Provincia, a fronte della crisi del territorio che ha colpito anche la categoria dei manager, ha da tempo iniziato un percorso rivolto a queste figure con lo scopo di fornire strumenti formativi per potersi ricollocare nel mondo del lavoro e allo stesso tempo dare la possibilità alle aziende del territorio di usufruire di queste figure per affrontare al meglio le nuove sfide del mercato, quali l’innovazione e l’internazionalizzazione.

Il percorso ha visto, di pari passo, l’apertura del dialogo con le Istituzioni locali, quali  Comune, Sipro e Unindustria. Obiettivo,  porre la problematica al centro di un tavolo di confronto e promuovere congiuntamente azioni comuni.

Questo il tema della Tavola rotonda promossa da Federmanager “Managerialità e imprenditorialità sul territorio ferrarese”, che si svolge sabato 14 novembre dalle 9 alle 13 presso l’Hotel Ferrara in largo Castello 36.

Moderati da Luca Scanavini, Presidente Ordine dei Chimici di Ferrara, intervengono Caterina Ferri, Assessore all’Ambiente, Lavoro, Attività produttive e Sviluppo territoriale del Comune di Ferrara, Stefano Lucci, Direttore Generale Holding Ferrara Servizi, Luca Zaghi, Responsabile Risorse Umane ZF TRW Automotive Italia – Ostellato,Giacomo Pirazzoli, Unindustria Ferrara e Giorgio Merlante, Presidente Federmanager Ferrara.

All’incontro, inoltre, partecipa Marco Rossetti, Direttore di Assidai, il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa di emanazione Federmanager, che propone piani sanitari rivolti a dirigenti, quadri e professionisti, che illustrerà la propria proposta di welfare aziendale con un intervento su “Il mondo dei Fondi sanitari. Dove siamo e dove vogliamo andare”.

Infine, si parlerà di certificazione delle competenze. Federmanager ha lanciato, ed è operativo, il programma di certificazione delle competenze manageriali – quali Manager di Rete, Export Manager, Temporary Manager e Manager per l’Internazionalizzazione – che unitamente all’ente RINA, e dopo un percorso specifico di valutazione, rilascia la certificazione del manager. Questa prassi sta avendo molta attenzione soprattutto per l’attribuzione di finanziamenti istituzionali alle imprese da destinare all’utilizzo di Temporary Manager. Un esempio recente è quello del voucher proposto dal Ministero dello Sviluppo Economico per l’introduzione del Temporary Export Manager nelle aziende con lo scopo di sviluppare programmi di internazionalizzazione.

L’ingresso è libero e la partecipazione aperta a tutti gli interessati.

 

FEDERMANAGER Ferrara, fondata nel 1946 e con all’attivo circa 300 iscritti, tutela e promuove l’immagine e il ruolo della categoria dirigenti di Ferrara e Provincia e fa capo a FEDERMANAGER nazionale. Si propone quale punto di riferimento per manager in attività, temporaneamente inoccupati, in pensione o dirigenti che svolgono attività professionale. Info: http://www.ferrara.federmanager.it .

 

 

Informazioni stampa:

Monica Dall’Olio – 335 470916 – monica.dallolio1@gmail.com

 

TARI: confronti e paragoni

di Caterina Ferri e Luca Vaccari

11-11-2015

Abbiamo scritto alla redazione de Il Sole 24 Ore per avere un riscontro sui dati che hanno portato a stilare la classifica pubblicata il 9 novembre sul confronto della TARI nelle città capoluogo. Non capiamo infatti come possa risultare un aumento della tariffa del 2% tra il 2015 e il 2014, quando sappiamo bene che non c’è stato alcun aumento. La TARI nel Comune di Ferrara è ferma da due anni, nonostante siano stati nel frattempo introdotti nuovi servizi in accordo col gestore: abbiamo raddoppiato le risorse dedicate alla pulizia delle caditoie, sostituito tutti i cassonetti cubo, inserito nuovi cestini in centro storico, iniziato la raccolta porta a porta nelle case sparse delle frazioni. Tutto questo senza chiedere un euro in più ai cittadini di Ferrara.
Nel confronto con le città emiliane poi va tenuto conto di due aspetti: il primo relativo alla tipologia di servizio che viene erogato, che a Ferrara comprende molte attività che altrove sono a pagamento, un esempio su tutti è la raccolta illimitata delle potature e degli sfalci, che in altri territori è a carico degli utenti. Un secondo aspetto è relativo alla vastità del territorio comunale, che a differenza di altre città si sviluppa in 404 km quadrati e in decine di centri abitati, il che rende difficile abbassare i costi dei servizi.
Un’ultima considerazione, più politica: il Comune di Ferrara a differenza di altri ambiti della regione riesce da anni a coprire l’intero costo del servizio di raccolta rifiuti, evitando così di accumulare debiti che consentono nell’immediato di applicare una tariffa più bassa, ma che nel medio termine porteranno le altre città a imporre un notevole salasso ai propri cittadini, per supplire a quelle che, allo stato attuale, sono inadempienze contrattuali.

 

Luca Vaccari – Assessore alla Contabilità e Bilancio, Partecipazioni, Economia solidale
Caterina Ferri – Assessora Ambiente, Lavoro, Sviluppo Territoriale, Attività Produttive

 

 

 

Lettera a Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione – link a VIDEO AUDIZIONE

di Tiziano Tagliani

11-11-2015

A cura della Portavoce del Sindaco

Dopo una intervista realizzata l’11 settembre 2015 da un quotidiano locale e dopo le dichiarazioni del Dott. Raffaele Cantone in commissione parlamentare riferite anche all’appalto vinto dalla Cooperativa CAMELOT, il Sindaco di Ferrara ha scritto una lettera al Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione per chiarire la posizione dell’amministrazione.Vi riporto il testo:

 

LINK AL VIDEO DELL’AUDIZIONE DEL 10-11-2015 IN FONDO ALLA PAGINA
Egregio Dr. Cantone,

Dopo la Sua intervista dell’11 settembre a un quotidiano locale e ancor più dopo le Sue dichiarazioni in commissione parlamentare riferite anche all’appalto vinto dalla Cooperativa CAMELOT – sostanzialmente travisate dal dibattito politico riportato sulla stampa-, sento il dovere di chiarire la posizione dell’amministrazione, posto che non tutti i cittadini hanno la possibilità di ascoltare la versione integrale del Suo intervento.  Per questo motivo, ho ritenuto opportuno “linkarlo” sul sito dell’Ufficio Stampa del Comune di Ferrara (www.cronacacomune.it).

In primo luogo tengo a precisare, ad evitare equivoci sul punto, che la gestione dell’emergenza immigrazione – così come delle problematiche di accoglienza dei soggetti richiedenti asilo – non rappresenta SOTTO NESSUN PROFILO un “business” per le amministrazioni locali.

E’ certamente un’attività economica per i gestori, come Lei correttamente segnala, ma non un “affare” per noi.  Infatti, come Lei sa perfettamente, dopo il primo periodo di copertura delle spese, queste persone rimangono in larga percentuale sul territorio, assistite dai servizi sociali senza alcun contributo dello Stato: in altri termini, vanno a gravare sui bilanci degli Enti locali e delle aziende di servizio alla persona, aumentando una competitività fra soggetti deboli che non di rado è associata a fenomeni di degenerazione sociale e violenza. L’accoglienza, per chi Le scrive, è un dovere morale e civile, che quest’amministrazione, tuttavia, attiva nei casi che ho sopra citato per una precisa richiesta del Governo e segnatamente del Ministero degli Interni, di concerto con la Prefettura, in un regime – pur nella difficoltà quotidiana della gestione – di serena collaborazione istituzionale.

Orbene, poiché le Sue dichiarazioni alla commissione sono state interpretate nel senso che le nostre amministrazioni “fanno affari” sull’accoglienza, interpretazione che è legittimata da un silenzio dell’ANAC su questo preciso elemento interpretativo, Le dico chiaramente che se il Governo fosse in grado di reperire altri disponibili ad “approfittare” di questo “affare” noi cederemmo la mano volentieri; ma così non sarà, Dott. Cantone, poiché sia io che Lei sappiamo perfettamente che molti comuni non vogliono neppure sentir parlare di accoglienza.

In secondo luogo, voglio precisare – a tutela dell’immagine della nostra amministrazione – che nessun appalto FINO AD OGGI è mai stato oggetto di revoca da parte dell’ANAC, che le selezioni attivate in passato erano rispettose della normativa (ovvero delle regole vigenti in quel momento) e che la revoca dell’iniziale affidamento a Camelot – disposta autonomamente dal Comune e da Lei giudicata positivamente – proprio in quanto non obbligata, rispondeva esattamente ad una volontà di aderire a più precise “indicazioni” dell’ANAC, non aventi valenza normativa, finalizzate a quella trasparenza amministrativa che è obiettivo anche nostro da sempre.

Per quanto riguarda il secondo appalto – che si è dovuto bandire in assenza delle linee guida ancora non pubblicate da ANAC – la struttura amministrativa dell’Ente lo ha giudicato corretto, ma Le anticipo comunque l’invio di copia dell’intero procedimento affinché chi di dovere esprima le valutazioni di merito. Certo, lo riconoscerà, è difficile operare in un contesto come l’attuale ed il rischio è che la leale collaborazione istituzionale – di cui siamo sempre stati fautori – naufraghi nella congerie di un dibattito politico che media malamente fra affermazioni pubbliche del Presidente ANAC ed organi amministrativi locali, mentre da parte nostra vi è ampia disponibilità a confrontarci su soluzioni che in Italia ad oggi, come Lei stesso riconosce, non sono ancora state codificate. E’ per questa ragione che auspico un incontro con Lei e con i Suoi tecnici, per un’espressione di giudizio oggettivo ed amministrativamente corretto che restituisca all’agire pubblico quella cornice di certezza in mancanza della quale è concreto il rischio di paralisi dell’attività.

In attesa di incontrarLa, magari anche a Ferrara con gran piacere, Le invio

i più cordiali saluti

                                                                   Il Sindaco Tiziano Tagliani

 

LINK AL VIDEO DELL’AUDIZIONE DEL 10-11-2015 (al minuto 21.10″)

https://youtu.be/xzfQPxOTPvI?t=21m08s

Venerdì 20 novembre Il maestro Donato De Bartolomeo sarà ospite a Ferrara per una masterclass di pilates

da: organizzatori

Venerdì 20 novembre alle ore 18.30 presso SPace a.s.d.
Docente delle Federazione Italiana Fitness, specializzato in Pilates, Yoga e Fitness olistico, ha studiato negli Usa, in India e in Italia. Ha ideato alcuni protocolli di lavoro, tra cui Piloga, Total body yoga e Pilates per la schiena. Svolge la sua attività di formatore in Italia e all’estero, tenendo seminari di Pilates e Yoga nel mondo del fitness e della danza. In costante aggiornamento personale per approfondire le tematiche riguardanti la postura e il movimento.
Lezione a numero chiuso, su prenotazione al 370 3151027

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Lettera del Sindaco Tagliani al Dottor Cantone in seguito alle sue dichiarazioni sul caso della Cooperativa Camelot

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Dopo una intervista realizzata l’11 settembre da un quotidiano locale e dopo le dichiarazioni del Dott. Raffaele Cantone in commissione parlamentare riferite anche all’appalto vinto dalla Cooperativa Camelot, il Sindaco di Ferrara ha scritto una lettera al Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione per chiarire la posizione dell’amministrazione. Di seguito il testo:

“Egregio Dr. Cantone, dopo la Sua intervista dell’11 settembre a un quotidiano locale e ancor più dopo le Sue dichiarazioni in commissione parlamentare riferite anche all’appalto vinto dalla Cooperativa Camelot – sostanzialmente travisate dal dibattito politico riportato sulla stampa-, sento il dovere di chiarire la posizione dell’amministrazione, posto che non tutti i cittadini hanno la possibilità di ascoltare la versione integrale del Suo intervento. Per questo motivo, ho ritenuto opportuno “linkarlo” sul sito dell’Ufficio Stampa del Comune di Ferrara (www.cronacacomune.it).
In primo luogo tengo a precisare, ad evitare equivoci sul punto, che la gestione dell’emergenza immigrazione – così come delle problematiche di accoglienza dei soggetti richiedenti asilo – non rappresenta sotto nessun profilo un “business” per le amministrazioni locali.
E’ certamente un’attività economica per i gestori, come Lei correttamente segnala, ma non un “affare” per noi. Infatti, come Lei sa perfettamente, dopo il primo periodo di copertura delle spese, queste persone rimangono in larga percentuale sul territorio, assistite dai servizi sociali senza alcun contributo dello Stato: in altri termini, vanno a gravare sui bilanci degli Enti locali e delle aziende di servizio alla persona, aumentando una competitività fra soggetti deboli che non di rado è associata a fenomeni di degenerazione sociale e violenza. L’accoglienza, per chi Le scrive, è un dovere morale e civile, che quest’amministrazione, tuttavia, attiva nei casi che ho sopra citato per una precisa richiesta del Governo e segnatamente del Ministero degli Interni, di concerto con la Prefettura, in un regime – pur nella difficoltà quotidiana della gestione – di serena collaborazione istituzionale.
Orbene, poiché le Sue dichiarazioni alla commissione sono state interpretate nel senso che le nostre amministrazioni “fanno affari” sull’accoglienza, interpretazione che è legittimata da un silenzio dell’Anac su questo preciso elemento interpretativo, Le dico chiaramente che se il Governo fosse in grado di reperire altri disponibili ad “approfittare” di questo ”affare” noi cederemmo la mano volentieri; ma così non sarà, Dott. Cantone, poiché sia io che Lei sappiamo perfettamente che molti comuni non vogliono neppure sentir parlare di accoglienza.
In secondo luogo, voglio precisare – a tutela dell’immagine della nostra amministrazione – che nessun appalto fino ad oggi è mai stato oggetto di revoca da parte dell’Anac, che le selezioni attivate in passato erano rispettose della normativa (ovvero delle regole vigenti in quel momento) e che la revoca dell’iniziale affidamento a Camelot – disposta autonomamente dal Comune e da Lei giudicata positivamente – proprio in quanto non obbligata, rispondeva esattamente ad una volontà di aderire a più precise “indicazioni” dell’Anac, non aventi valenza normativa, finalizzate a quella trasparenza amministrativa che è obiettivo anche nostro da sempre.
Per quanto riguarda il secondo appalto – che si è dovuto bandire in assenza delle linee guida ancora non pubblicate da Anac – la struttura amministrativa dell’Ente lo ha giudicato corretto, ma Le anticipo comunque l’invio di copia dell’intero procedimento affinché chi di dovere esprima le valutazioni di merito. Certo, lo riconoscerà, è difficile operare in un contesto come l’attuale ed il rischio è che la leale collaborazione istituzionale – di cui siamo sempre stati fautori – naufraghi nella congerie di un dibattito politico che media malamente fra affermazioni pubbliche del Presidente Anac ed organi amministrativi locali, mentre da parte nostra vi è ampia disponibilità a confrontarci su soluzioni che in Italia ad oggi, come Lei stesso riconosce, non sono ancora state codificate. E’ per questa ragione che auspico un incontro con Lei e con i Suoi tecnici, per un’espressione di giudizio oggettivo ed amministrativamente corretto che restituisca all’agire pubblico quella cornice di certezza in mancanza della quale è concreto il rischio di paralisi dell’attività.
In attesa di incontrarLa, magari anche a Ferrara con gran piacere, Le invio i più cordiali saluti.”
Il Sindaco Tiziano Avv. Tagliani

Venerdì il Prefetto Michele Tortora in Legacoop per l’apertura del seminario sulla legalità

da: Ufficio Stampa Legacoop Ferrara

Sarà il Prefetto, Michele Tortora, ad aprire venerdì mattina, alla sala conferenze di Legacoop, il seminario “I confini mobili dell’illegalità. Fattori di vulnerabilità, aree grigie, processi di diffusione del crimine organizzato”, che vedrà la partecipazione di una ventina di cooperatori dei territori di Ferrara e Modena. Tra gli obiettivi del corso, analizzare i meccanismi delle pratiche criminali che falsano le regole della concorrenza, anche attraverso l’utilizzo di casi emblematici, al fine di contrastare le dinamiche di espansione dell’illegalità che alterano settori di interesse per la cooperazione. Andrea Benini, Presidente di Legacoop Ferrara, nel ringraziare il Prefetto per aver scelto di presenziare all’iniziativa, rimarca come «garantire la legalità sia fondamentale per operare in mercati funzionanti. Un obiettivo comune che va perseguito attraverso l’impegno quotidiano di imprese, istituzioni e organi di controllo, all’interno di un contesto normativo chiaro». Il corso è promosso da Legacoop Emilia-Romagna – come conclusione del lavoro dei Gruppi regionali sulla Legalità – in collaborazione con Larco (Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino) con il coordinamento organizzativo di Qua.Dir, scuola di Alta Formazione di Legacoop.
La giornata ferrarese segue a quella di Modena (giovedì). Il seminario verrà via via proposto nelle 4 macro-aree della regione (suddivisa in: Modena-Ferrara, Emilia Ovest, Romagna, Bologna-Imola).

Venerdì 13 novembre a Cento incontro pubblico sui servizi per i cittadini organizzato da Spi, Fnp, Uilp

da: ufficio comunicazione Spi-Cgil Ferrara

“Il welfare che vorremmo. Quali servizi per i cittadini chiediamo al Comune”: di questo si parlerà nell’incontro pubblico organizzato dai tre sindacati provinciali dei pensionati che si svolgerà a Cento dopodomani, venerdì 13 novembre, nel Cinema-teatro Don Zucchini (via Guercino,19) con inizio alle 14.30. Parteciperanno Sandro Arnofi (Spi-Cgil), Nando Balboni (Fnp-Cisl) e Ilario Zamariolo (Uilp – Uil).

Martedì 17 novembre al Bologna Jazz Festival Terence Blanchard in concerto

da: Ufficio Stampa Bologna Jazz Festival

Un eccitante incontro tra suoni tecnologici e le radici della black music: è l’E-Collective del trombettista Terence Blanchard, già campione del più solido jazz mainstream e celebrato autore di colonne sonore (se avete visto un film di Spike Lee le sue melodie vi sono certamente entrate nelle orecchie). Lo si ascolterà martedì 17 novembre all’Unipol Auditorium (inizio alle ore 21:15), come nuova tappa della decima edizione del Bologna Jazz Festival. Affiancato da Charles Altura (chitarra), Fabian Almazan (pianoforte e tastiere), Donald Ramsey (basso elettrico e contrabbasso) e Oscar Seaton (batteria), Blanchard fa quello che solo i grandi maestri riescono a fare: dà una fenomenale sterzata alla sua musica, lasciando la pista che lo ha reso famoso in tutto il mondo per imboccare nuove sonorità, funk ed elettriche.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica in convenzione con Comune di Bologna e con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera.
Terence Blanchard (New Orleans, 1962) durante gli anni Ottanta è stato uno dei principali protagonisti dell’aurea stagione dei Young Lions. Fu un decennio che vide un incredibile fiorire di nuovi astri della tromba: Blanchard, appunto, e poi Wynton Marsalis e Roy Hargrove. Blanchard fu sin da subito identificato come uno dei musicisti più rappresentativi di quel decennio, simbolo del rifiorire del jazz mainstream dopo la grande ondata del jazz-rock: i suoi modelli di riferimento sono infatti quelli dell’hard bop, soprattutto Freddie Hubbard.
Le prime, non trascurabili, esperienze musicali di Blanchard furono con Lionel Hampton e i Jazz Messengers di Art Blakey (nei quali sostituì proprio Marsalis, assumendo il ruolo di direttore musicale della band). La notorietà, in un simile contesto e con le sue evidenti virtù solistiche, giunse comprensibilmente presto.
Nei primi anni Novanta Blanchard inizia a cimentarsi anche con le colonne sonore per il cinema, attività che prosegue a tutt’oggi parallelamente a quella di jazzista. Nella sua fitta serie di realizzazioni musicali per il cinema, spiccano le soundtracks per i film del regista Spike Lee, al quale Blanchard è legato indissolubilmente dal 1991, anno di Jungle Fever. Da allora il trombettista ha firmato la colonna sonora di numerose altre celebri pellicole del regista afro-americano: Do the Right Thing, Mo’ Better Blues, Malcolm X, Summer of Sam, La 25° ora, Miracolo a Sant’Anna.
Vincitore di svariati referendum della rivista DownBeat e ripetutamente nominato per i Grammy Awards, Blanchard è inoltre uno dei più apprezzati insegnanti di jazz in attività. Come leader Blanchard ha inizialmente inciso numerosi dischi per la Columbia, prima di passare alla Blue Note. E proprio con questa etichetta nel maggio di quest’anno ha pubblicato l’album Breathless (2015), sul quale figura l’E-Collective: una band elettrica che si pone al crocevia tra jazz, funk, R&B, fusion. Ci troviamo ora di fronte a un solista di grande maturità, capace di muoversi con disinvoltura tra linguaggi anche distanti dall’hard bop, e che continua a scoprire e coltivare nuovi talenti musicali.
Unipol Auditorium: via Stalingrado 37, Bologna
Informazioni:
Associazione Bologna in Musica
tel.: 334 7560434
e-mail: info@bolognajazzfestival.com
www.bolognajazzfestival.com
Presidente: Federico Mutti
Direttore artistico: Francesco Bettini
Biglietti:
Terence Blanchard & The E-Collective: posto unico 30 euro
I biglietti sono soggetti a diritto di prevendita
Riduzioni:
Gli studenti del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna possono accedere agli spettacoli al prezzo speciale di € 10.
Sconto* del 10% riservato a soci Touring Club, dipendenti Gruppo HERA**, possessori abbonamento annuale Tper Bologna 2015, giovani fino a 26 anni
Tutti i biglietti soggetti a riduzione sono acquistabili esclusivamente presso le biglietterie dei teatri presentando il titolo che dà diritto alla riduzione*.
* Le scontistiche non sono cumulabili / Info: ticket@bolognajazzfestival.com
** I dipendenti del Gruppo Hera che vogliono avvalersi della riduzione del 10% sul prezzo dei biglietti dovranno esibire alla biglietteria del teatro il proprio badge aziendale.
Bologna Jazz Card:
Socio Giovane (fino a 26 anni) – 10 euro
Socio Ordinario – 25 euro
Socio Sostenitore – 50 euro
acquistabile o rinnovabile sul sito www.bolognajazzfestival.com
Vantaggi esclusivi per i Soci possessori della Bologna Jazz Card:
– sconto del 20% sull’acquisto di singoli biglietti presso le biglietteria dei teatri
– speciali convenzioni con i jazz club affiliati al Festival.
Prevendite:
– sul sito www.vivaticket.it e su tutto il circuito Viva Ticket (accessibile anche con link dal sito del festival)
– nelle biglietterie dei teatri Arena del Sole e Duse

Nuovi spazi per il patrimonio librario cittadino a Casa Niccolini e nell’ex palestra Garibaldi

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Si è svolta questa mattina, mercoledì 11 novembre nella sede dell’Archivio Storico comunale (via Giuoco del Pallone 8), una conferenza stampa di presentazione del progetto di riqualificazione post-sisma di “Casa Niccolini” e del progetto per il deposito d’archivio presso l’ex Palestra della scuola Garibaldi.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il vice sindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto e l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi insieme ai dirigenti comunali Luca Capozzi (ingegnere Capo), Natascia Frasson, Rafaela Vitale e Francesca Barbuto (Beni Monumentali), Ferruccio Lanzoni (Edilizia), Enrico Spinelli (Biblioteche ed Archivi) e ai referenti del Comitato ferrarese associazione culturale ‘Dante Alighieri’ Luisa Carrà Borgatti e della ‘Fondazione Niccolini’ Guido Reggio.
“Questi progetti, insieme ad altri già avviati, ci consentono di mettere in campo recuperi edilizi di edifici importanti che diventano nuovi spazi culturali per la città. In questo caso andiamo a potenziare e completare il Polo delle Carte” ha affrmato l’assessore Modonesi.
“Contiamo di aprire la nuova sezione dedicata ai ragazzi della Biblioteca Ariostea nella Casa Niccolini Nel 2017 – ha aggiunto l’assessore Maisto – il miglior investimento culturale che si possa fare per il futuro”.
Una sala dell’ampia struttura, frutto del lascito Niccolini, verra adibita anche a sede dell’associazione culturale ‘Dante Alighieri’, mentre l’ex palestra della scuola Garibaldi (nel complesso dell’attuale Archivio Storico), dopo una adeguata ristrutturazione, ospiterà il patrimonio di documenti custoditi nella ex chiesa Santi Cosma e Damiano in via Carlo Mayr.
LE SCHEDE DEGLI INTERVENTI (a cura dell’Assessorato Lavori Pubblici):
Progetto esecutivo relativo all’esecuzione dei lavori di riparazione e miglioramento strutturale post-sisma di Casa Niccolini. CIA 86-2014 (Arch. Natascia Frasson):
Importo complessivo E. 1.200.000,00 (di cui 350mila fondi regionali e circa 850mila fondi Assicurativi post sisma)
DESCRIZIONE DEL PROGETTO – La funzione di edificio di supporto alle attività della Biblioteca Ariostea fanno di Casa Niccolini un elemento indispensabile ai fini della efficienza gestionale dell’unità libraria. A seguito degli eventi sismici del maggio 2012, alcuni elementi strutturali del fabbricato in oggetto hanno subito gravi danni con conseguenti rotture di alcune parti, parziali crolli ed un consistente quadro fessurativo che, vista la vetustà della casa, ne hanno inficiato la possibilità all’utilizzo fino ad allora svolto.
Si riportano di seguito gli interventi sulle strutture ai fini del miglioramento sismico:
Consolidamento e ricostruzione dei solai lignei di piano crollati, con nuovi profili lignei e soletta di calcestruzzo collaborante opportunamente connessa alle pareti in muratura.
Intervento di stabilizzazione nel piano delle coperture con formazione di reticolari in acciaio lungo il perimetro per l’irrigidimento della falda ed il presidio delle pareti di facciata al ribaltamento;
Interventi locali di riqualificazione delle murature portanti con sostituzione e rinforzo degli architravi mancanti o danneggiate sopra le finestre e porte, Interventi di riqualificazione della tessitura della muratura con scuci-cuci, iniezioni di malta a ricostituire la continuità dell’elemento portante ove oggi gravemente lesionato;
Cerchiature metalliche in corrispondenza delle nuove aperture, aventi rigidezza pari alla porzione di muratura da rimuovere.
rifacimento della scala esistente che dal piano terra conduce al piano primo, mantenendo la posizione e il rivestimento originale con il recupero delle pedate in marmo rosa.
Realizzazione, nel cortile interno, di un vano tecnico per il posizionamento di macchinari impiantistici, caratterizzata da una struttura portante in muratura.
Interventi impiantistici – sono state esaminate le soluzioni tecnologiche che utilizzano fonti rinnovabili e assicurano il corretto uso dell’energia, così come prescritto dalla legge in vigore.
Dall’esame delle diverse opzioni, si è optato per la soluzione a pompa di calore, con l’istallazione di una macchina a ciclo termodinamico inverso che nel periodo estivo ha la funzione di gruppo frigorifero e nel periodo invernale quella di generatore di calore
Inoltre, si è pensato di realizzare la copertura del fabbricato ricostruito, in qualità di supporto del sistema di riscaldamento a pompa di calore geotermica, a pannelli fotovoltaici in grado di recuperare l’energia rinnovabile del sole attraverso un film sottile al silicio amorfo, da integrare ai pannelli in lamiera verniciata del tetto.
Sarà prevista, oltre alla parte impiantistica elettrica, una sistematizzazione e riorganizzazione, nell’ambito dei rifacimenti consentiti, delle localizzazioni idrico-sanitarie, identificando in due blocchi distinti e sovrapposti, al piano terra e al piano primo, i bagni ed il vano ascensore in ottemperanza alle normative vigenti in materia di sicurezza ed eliminazione delle barriere architettoniche.
Lavori nella palestra dell’ex scuola Garibaldi (sede Archivio Storico): trasformazione a deposito librario:
Importo complessivo: totale lavori euro 131.367,95 (fondi comunali; somme a disposizione, totale generale 200mila euro).
RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA – Il fabbricato oggetto di intervento, fa parte del complesso della ex scuola Garibaldi ubicata tra le vie Giuoco del Pallone e via Buonporto, nel centro storico della città di Ferrara.
Il corpo di fabbrica prospiciente la via Giuoco del Pallone, quello che una volta ospitava le aule didattiche, è stato oggetto di lavori ristrutturazione per adeguarlo a sede dell’Archivio Storico Comunale nel 2005.
Il corpo di fabbrica della ex palestra, si affaccia sulla via Buonporto, è un volume semplice, con una pianta di forma rettangolare delle misure di 8 m x16 m, ad un piano fuori terra, con copertura inclinata verso il cortile interno, con altezze variabili da 4 m a 6 m.
Il progetto prevede il recupero dell’intero fabbricato per adeguarlo a deposito librario attrezzato con armadi/librerie compattabili per meglio sfruttare lo spazio a disposizione. Tutta la zona centrale dell’ambiente più grande, pari a circa 110 mq, sarà occupata dagli armadi compattabili: in totale sono previste 15 file.
I lavori interesseranno l’intero fabbricato e saranno sia edili che impiantistici e non interesseranno parti strutturali, ma serviranno anche ad un miglioramento energetico.
I lavori edili riguarderanno sia l’interno che l’esterno dell’immobile. Le finestre alte su via Buonporto saranno sostituite con nuove in alluminio preverniciato ed a taglio termico, dotate di vetrocamera e saranno rese apribili. Le porte di uscita saranno tutte sostituite, di quste tre diventeranno uscite di emergenza, inoltre verranno montate le nuove porte sui vani esistenti.
Con gli interventi di coibentazione, parte in interno e parte in esterno (mediante cappotto di stiferite), si riuscirà ad ottenere una migliore prestazione energetica del fabbricato, cosi da ridurre i costi di climatizzazione, quindi di gestione.
Tutte le strutture portanti e separanti, oggi non resistenti al fuoco, saranno rese tali mediante idonei interventi di protezione al fuoco con materiali certificati. Le murature portanti in laterizio pieno realizzano una resistenza al fuoco REI 180, la copertura, in laterocemento, sarà resa resistente al fuoco R 180 mediante controsoffitto certificato.
Sono inoltre previste le messe a norma degli impianti elettrico, di emergenza ed antincendio. L’impianto fisso di estinzione incendi ad idranti, già a servizio dell’Archivio Storico Comunale, con bocche d’incendio UNI 45 ed attacco per l’autopompa dei Vigili del Fuoco, è idoneo e funzionale anche alla protezione attiva del nuovo archivio. L’installazione di due nuovi idranti all’interno dell’archivio consentirà di raggiungere col getto d’acqua di almeno uno di essi ogni punto dell’area protetta.
L’intervento di cui al presente progetto è stato previsto per accogliere il materiale di archivio proveniente dalla sede della ex chiesa dei SS. Cosma e Damiano, non più idonea allo scopo.
Il presente progetto, è conforme alle norme urbanistiche ed edilizie, nonché alle norme di sicurezza, sanitarie e di tutela ambientale e paesaggistica, ad oggi in vigore.
RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA:
A) ANALISI DELLO STATO DI FATTO
Il fabbricato oggetto di intervento, fa parte del complesso della ex scuola Garibaldi ubicata tra le vie Giuoco del Pallone e via Buonporto, nel centro storico della città di Ferrara.
Il corpo di fabbrica prospiciente la via Giuoco del Pallone, quello che una volta ospitava le aule didattiche, è stato oggetto di lavori ristrutturazione per adeguarlo a sede dell’Archivio Storico Comunale nel 2005.
Il corpo di fabbrica della ex palestra, si affaccia sulla via Buonporto, è un volume semplice, con una pianta di forma rettangolare delle misure di 8×16, ad un piano fuori terra, con copertura inclinata verso il cortile interno, con altezze pari a 6 m sulla via pubblica e 4 m sul lato interno.
Strutturalmente è costituito da murature di mattoni, a faccia vista su via Buonporto, e intonacate sugli altri due lati, il terzo lato confina con un altro fabbricato di civile abitazione.
La copertura è costituita da travetti in cemento e pignatte, con orditura trasversale, e trave rompi tratta in ferro all’intradosso, nel coperto molto inclinato, non è presente nessun manto impermeabile e i coppi sono posati direttamente sulla struttura del coperto.
Le vecchie pavimentazioni sono in gres rosso, nella zona dei bagni, e in gomma nella zona dell’ex palestra, e sono posati su un massetto in calcestruzzo armato con barre lisce e con maglia irregolare circa 30×45.
I serramenti attuali sono in ferro le finestre alte con avvolgibile e cassonetto, mentre le porte sulla corte interna non in legno.
L’impianto di riscaldamento era ad aerotermi, posti agli angoli, e l’acqua calda era prodotta attraverso una caldaia murale a gas.
B) SOLUZIONI D’INTERVENTO
Il progetto prevede il recupero dell’intero fabbricato per adeguarlo a deposito librario attrezzato con armadi/librerie compattabili per meglio sfruttare lo spazio a disposizione.
Tutta la zona centrale dell’ambiente piu grande, pari a circa 110 mq, sarà occupata da compattabili, in totale sono previsti 15 file, ed ogni fila è costituita da 3 moduli da 120 cm di larghezza ed uno da 90 cm.
I lavori interesseranno l’intero fabbricato e saranno sia edili che impiantistici, saranno di manutenzione straordinaria, e non interesseranno parti strutturali, ma verteranno anche ad un miglioramento energetico.
Tutto il materiale (rendering, schede, altre immagini) è scaricabile in fondo alla pagina internet:
http://www.cronacacomune.it/notizie/27031/nuovi-spazi-per-il-patrimonio-librario-cittadino-a-casa-niccolini-e-nellex-palestra-garibaldi.html

Venerdì 13 novembre al Jazz Club Ferrara Ray Anderson e Organic Quartet in concerto

da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Venerdì 13 novembre, per un nuovo appuntamento in collaborazione con Bologna Jazz Festival, al Jazz Club Ferrara è di scena il vorticoso groove feeling del trombonista chicagoano Ray Anderson che si esibirà con il suo “Organic” Quartet completato da Gary Versace all’organo, Steve Salerno alla chitarra e Tommy Campbell alla batteria.

Originalità a briglia sciolta, maestria e brillante sense of humour sono le caratteristiche che da sempre contraddistinguono gli infuocati live del trombonista chicagoano Ray Anderson, che calcherà il palcoscenico del Jazz Club Ferrara coadiuvato dal suo “Organic” Quartet, venerdì 13 novembre (ore 21.30), per un nuovo appuntamento in collaborazione con Bologna Jazz Festival.
Musicista sopraffino, leader di gruppi estremamente eterogenei (Slickaphonics, Alligatory Band, Pocket Brass Band, Slideride…) e collaboratore di artisti del calibro di John Zorn, Charlie Haden, Carla Bley e John Scofield, solo per citarne alcuni, Ray Anderson è l’ecletticità fatta a persona. Da Lawrence Brown a Roswell Rudd, Anderson è esperto conoscitore e manipolatore della storia del trombone e del jazz in generale, tanto da essere considerato uno dei massimi innovatori del linguaggio dello strumento negli anni ’80, oltre ad essere apprezzato compositore e didatta.
Racconta egli stesso, in pillole, il suo fare musica: “Sono estremamente consapevole di essere ‘un nano sulle spalle di giganti’ e della responsabilità che mi compete in qualità di musicista, ma credo anche che lo humor sia divino. Quando gli esseri umani ridono di cuore si trovano in uno stato di grazia, è per questo che voglio divertirmi insieme alla band mentre suono, poiché quando accade il pubblico fa altrettanto. La musica è un immane contenitore di sentimenti ed emozioni. Credo – come sosteneva Albert Ayler – che essa sia una forza guaritrice proveniente dall’universo”.
In quella di Anderson convivono e si compenetrano stili musicali che vanno dal bop al rhythm and blues, al funky, alla musica di New Orleans e con questa sua recente formazione, completata da Gary Versace all’organo, Steve Salerno alla chitarra e Tommy Campbell alla batteria, il vulcanico leader esplorerà le cangianti sfaccettature del groove feeling quale personale omaggio alle origini del jazz.
INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena 333 5077059 (dalle 15:30)
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.
COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al wine bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera Akkademica, per i possessori di un abbonamento annuale Tper)
Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro
NB Non si accettano pagamenti POS
Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00
DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

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Note di Luigi Vitellio sulla morte della signora di Renazzo

da: ufficio stampa Pd Ferrara

La signora Cloe è deceduta a seguito dell’aggressione animalesca subita venerdì scorso dai rapinatori che erano entrati in casa sua a Renazzo. Cloe è una persona che per pura cattiveria, tutta umana, muore uccisa e ci lascia con doloroso sgomento.
Nel silenzio di rispetto e cordoglio con cui ci stringiamo ai famigliari per una situazione di questa portata smisurata chiediamo risposta di umana pietà a chi crede nel valore dell’umana esistenza, e di istituzionale difesa allo Stato. Ci uniamo al dolore di chi ha voluto bene a Cloe, chiediamo che il riserbo sia condiviso da tutti, nell’idea che chi non rispetta un evento così grande colpisce a sua volta.

Federmanager Ferrara, sabato 14 novembre tavola rotonda su territorio, managerialità e imprenditorialità

da: organizzatori

Al centro dell’incontro, dialogo con le Istituzioni, formazione e certificazione delle competenze, welfare

Ferrara, 11 novembre 2015 – Una recente analisi dell’Aldai, Associazione lombarda dirigenti aziende industriali, aderente a Federmanager, conferma la crescita delle assunzioni di manager in Italia. Andamento che indica come le aziende italiane stiano cominciando a vedere i primi segnali di ripresa sul fronte della domanda. Nel primo semestre del 2015 i dirigenti in servizio nei vari settori sono aumentati di 5mila unità, toccando quota 405.401, con un progresso dell’1,2% rispetto a un anno fa.
La lunga crisi ha spinto infatti molte aziende a ridurre il personale soprattutto nelle posizioni apicali; a ciò si aggiunge la decisione di alcune multinazionali di ridurre la presenza in Italia.
La ripresa delle assunzioni di profili dirigenziali è quindi un segnale positivo, ma va detto che non è omogenea: l’area che comprende Lombardia, Piemonte e Veneto ha fatto registrare un progresso del 4,5% a dodici mesi, mentre le altre macro-aree hanno continuato a perdere terreno.
Federmanager Ferrara, associazione dei dirigenti aziendali di Ferrara e Provincia, a fronte della crisi del territorio che ha colpito anche la categoria dei manager, ha da tempo iniziato un percorso rivolto a queste figure con lo scopo di fornire strumenti formativi per potersi ricollocare nel mondo del lavoro e allo stesso tempo dare la possibilità alle aziende del territorio di usufruire di queste figure per affrontare al meglio le nuove sfide del mercato, quali l’innovazione e l’internazionalizzazione.
Il percorso ha visto, di pari passo, l’apertura del dialogo con le Istituzioni locali, quali Comune, Sipro e Unindustria. Obiettivo, porre la problematica al centro di un tavolo di confronto e promuovere congiuntamente azioni comuni.
Questo il tema della Tavola rotonda promossa da Federmanager “Managerialità e imprenditorialità sul territorio ferrarese”, che si svolge sabato 14 novembre dalle 9 alle 13 presso l’Hotel Ferrara in largo Castello 36.
Moderati da Luca Scanavini, Presidente Ordine dei Chimici di Ferrara, intervengono Caterina Ferri, Assessore all’Ambiente, Lavoro, Attività produttive e Sviluppo territoriale del Comune di Ferrara, Stefano Lucci, Direttore Generale Holding Ferrara Servizi, Luca Zaghi, Responsabile Risorse Umane ZF TRW Automotive Italia – Ostellato, Giacomo Pirazzoli, Unindustria Ferrara e Giorgio Merlante, Presidente Federmanager Ferrara.
All’incontro, inoltre, partecipa Marco Rossetti, Direttore di Assidai, il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa di emanazione Federmanager, che propone piani sanitari rivolti a dirigenti, quadri e professionisti, che illustrerà la propria proposta di welfare aziendale con un intervento su “Il mondo dei Fondi sanitari. Dove siamo e dove vogliamo andare”.
Infine, si parlerà di certificazione delle competenze. Federmanager ha lanciato, ed è operativo, il programma di certificazione delle competenze manageriali – quali Manager di Rete, Export Manager, Temporary Manager e Manager per l’Internazionalizzazione – che unitamente all’ente RINA, e dopo un percorso specifico di valutazione, rilascia la certificazione del manager. Questa prassi sta avendo molta attenzione soprattutto per l’attribuzione di finanziamenti istituzionali alle imprese da destinare all’utilizzo di Temporary Manager. Un esempio recente è quello del voucher proposto dal Ministero dello Sviluppo Economico per l’introduzione del Temporary Export Manager nelle aziende con lo scopo di sviluppare programmi di internazionalizzazione.
L’ingresso è libero e la partecipazione aperta a tutti gli interessati.
Federmanager Ferrara, fondata nel 1946 e con all’attivo circa 300 iscritti, tutela e promuove l’immagine e il ruolo della categoria dirigenti di Ferrara e Provincia e fa capo a Federmanager nazionale. Si propone quale punto di riferimento per manager in attività, temporaneamente inoccupati, in pensione o dirigenti che svolgono attività professionale. Info: http://www.ferrara.federmanager.it .

Cofiter, erogati 112 mila euro in ambito operazione micro credito Fei

da: Ufficio Stampa Cofiter.

Cento dodici mila euro a Ferrara. E’ quanto ha erogato Cofiter (Confidi Terziario Emilia Romagna, oltre 30mila soci e una consolidata collaborazione con le reti Confcommercio e Confesercenti) nell’ambito dell’operazione microcredito realizzata col Fei (Fondo Europeo per gli investimenti) per dare impulso alla nascita e alla ristrutturazione di piccole attività con finanziamenti in 60 mesi fino a 25 mila euro. Dei 3 milioni complessivi messi a disposizione, nei primi dieci mesi – dati al 30 settembre – , 1 milione è già stato erogato a 64 realtà (di cui 51 start up) dell’Emilia Romagna. E 9 sono appunto sul territorio ferrarese. Un risultato importante, secondo il Presidente, Marco Amelio, perché «conferma che abbiamo intercettato un bisogno di realizzazione personale che va di pari passo con l’economia reale». Detto più esplicitamente, in linea con un mercato che sta riscoprendo i piccoli esercizi come motore, anche, della riqualificare del tessuto urbano. Nessuna tipologia è esclusa dalla candidatura: da una piadineria a una merceria passando per un centro estetico. Il requisito fondamentale, come rimarca il presidente, «è avere un’idea imprenditoriale sviluppabile, con prospettive di longevità». E non manca un aspetto squisitamente sociale. Destinatari sono quanti, pur a fronte di un progetto fattibile, hanno difficoltà ad accedere a tradizionali finanziamenti, quindi giovani, donne, stranieri ed espulsi dal mondo del lavoro desiderosi di trasformarsi da ex dipendenti a imprenditori. «Che Cofiter aiuta fornendo una consulenza mirata». Dal momento della presentazione della pratica all’emissione della garanzia non passano più di 30 giorni. «Un aspetto fondamentale – chiude Amelio – in tempi in cui le lungaggini burocratiche vengono considerate tra i fattori che frenano e disincentivano la produttività e alimentano la sfiducia». A livello regionale, la prevalenza delle pratiche, pari al 40 per cento, riguarda il commercio. Seguono il turismo, i servizi, l’artigianato. Ancora, a mettersi in gioco sono soprattutto le donne, che superano il 50 per cento. Info, commerciale@cofiter.it.

Da lunedì a Copparo e Ro sportelli aperti per il saldo di Imu e Tasi

da: Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

L’ufficio Tributi in gestione associata informa i contribuenti dei Comuni di Copparo e Ro che a partire da lunedì 16 novembre è possibile rivolgersi agli sportelli per la compilazione e la consulenza per il versamento della seconda rata saldo IMU/TASI, avente scadenza 16 dicembre 2015.
Gli sportelli osserveranno i seguenti orari apertura: Copparo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; mercoledì anche dalle 15 alle 18; Ro lunedì dalle 9 alle 12.
Per informazioni: Ufficio Tributi tel. 0532 864610, ematteucci@comune.copparo.fe.it

Domani alla Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea luoghi e personaggi significativi della Grande Guerra: l’assistenza sanitaria e la pittura metafisica a Ferrara

da: organizzatori

Giovedì 12 novembre ore 17 alla Biblioteca Ariostea (Sala Agnelli) in via delle Scienze 17 a Ferrara

Nell’ambito di un progetto rientrante nel programma ufficiale delle commemorazioni del centenario della Prima guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Associazione De Humanitate Sanctae Annae – in collaborazione con l’Associazione Culturale di Ricerche Storiche “Pico Cavalieri” e con la Casa Editrice Faust Edizioni di Fausto Bassini – racconterà per bocca di storici valenti e ricercatori locali il grande cuore di Ferrara nel quadriennio 1915-18.
La nostra città non si limitò alla pur consistente attività ospedaliera del nuovo Sant’Anna: ben presto sorsero Associazioni, Comitati e iniziative di solidarietà e assistenza ai profughi, agli orfani dei caduti per la Patria e alle famiglie in difficoltà. Dal Posto di Conforto presso la stazione ferroviaria all’Ufficio del Lavoro, dai Giovani Esploratori alla Casa del Soldato, con un particolare focus sull’ospedale militare di Aguscello diretto dal Professor Gaetano Boschi, che ospitò soldati-artisti del calibro di De Chirico, De Pisis, Carrà e Soffici, inventori della grande Pittura Metafisica.
Con proiezione di immagini rare o inedite.
Relatori (in ordine alfabetico):
Guido Antonioli: Insegnante; Associazione culturale di ricerche storiche “Pico Cavalieri” di Ferrara
Vittoria Benetti: Insegnante; Vice Presidente Fidapa di Ferrara
Donato Bragatto: Storico; Presidente dell’Associazione Culturale di Ricerche Storiche “Pico Cavalieri” di Ferrara
Gianluca Lodi: Dirigente Medico, Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’Anna di Ferrara
Paolo Sturla Avogadri: Documentarista; saggista; Presidente Istituto del Nastro Azzurro di Ferrara

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Il futuro della mobilità ferrarese

da: ufficio stampa Pd Ferrara

L’appuntamento a Codigoro con l’assessore Donini.

Importante appuntamento, per approfondire le tematiche della mobilità in provincia di Ferrara, quello previsto per sabato 14 novembre, alle ore 10, presso l’agriturismo “Oasi Bianca” di Via Pomposa Nord 38 di Codigoro (adiacenze Abbazia di Pomposa)
All’incontro, promosso dai Circoli Pd del Delta, parteciperà l’Assessore Regionale ai Trasporti e Infrastrutture Raffaele Donini, il Presidente della Provincia di Ferrara Tiziano Tagliani, il Sindaco di Goro Diego Viviani e il Sindaco di Argenta Antonio Fiorentini.
Inoltre, hanno garantito la loro presenza i Consiglieri Regionali Paolo Calvano e Marcella Zappaterra ed il Segretario del Pd di Ferrara Luigi Vitellio.
Modera Alice Zanardi, vicesindaco di Codigoro.

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Servizi educativi 0-6 anni, al via il dibattito sulla riforma

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

I primi incontri si svolgeranno venerdì 13 novembre a Reggio Emilia e Piacenza. La vicepresidente Gualmini: “C’è bisogno di più coraggio e innovazione”

Rivedere la legge sui servizi educativi per la prima infanzia, ragionare su una maggiore flessibilità organizzativa dei nidi, dare indicazioni ai Comuni per uniformare le tariffe, adeguare il rapporto educatori-bambini agli standard nazionali. Sono alcuni temi che saranno affrontati in una serie di incontri promossi dalla vicepresidente e assessore alle Politiche di welfare della Regione, Elisabetta Gualmini, con gli amministratori locali delegati alle politiche per l’infanzia. L’obiettivo è quello di raccogliere contributi utili per definire il nuovo programma di sviluppo delle politiche regionali rivolte al sistema educativo.
La prima tappa degli incontri, che proseguiranno fino a dicembre, è prevista venerdì 13 novembre a Reggio Emilia alle ore 10,30 nella sede della Provincia (corso Garibaldi 59, sala del Consiglio provinciale) e a Piacenza alle 14,30 nell’aula consiliare del Comune (piazza Cavalli 2).
“Un confronto politico a tutto tondo con tutti i decisori locali coinvolti nella rete dei servizi educativi da 0 a 6 anni – anticipa la vicepresidente Gualmini -. Solo partendo dall’ascolto si possono capire meglio le cose, per poi eventualmente modificarle. L’obiettivo è quello di andare incontro alle esigenze profondamente cambiate dei nuclei familiari presenti in regione e non di chiudersi in se stessi e di proporre costantemente le medesime soluzioni ai problemi che cambiano, senza scordarsi di creare modelli organizzativi sostenibili. Non sarà il solito e stancante dibattito basato sulla contrapposizione tra flessibilità da un lato e qualità dei servizi dall’altro – conclude Gualmini -. C’è bisogno di più coraggio e maggiore innovazione dentro al mondo dei servizi educativi, per evitare il rischio di autocelebrazione, che molto spesso avvertiamo”.
La Regione Emilia-Romagna è intervenuta sul sistema educativo per la fascia di età 0-6 nel 2012 con tre provvedimenti coordinati: la legge 6/2012 (che ha aggiornato quella del 2000), una direttiva in materia di requisiti strutturali e organizzativi e le linee guida per la valutazione della qualità di tutti i servizi.

Considerare l’alienazione parentale significa fare danno a tutte le donne che hanno figli e vogliono separarsi da un uomo violento

da: Centro Donna Giustizia

L’Alienazione parentale (ap) nuova definizione della ex pas (sindrome di alienazione parentale) è uno strumento di pura invenzione di chi vuole paralizzare le scelte di vita delle donne che desiderano separarsi da un uomo violento.

Spiace quindi vedere che da due giorni sui canali privati nazionali va in onda uno spot che chiede di donare con un sms due euro per combattere la pas o ap, questa sindrome falsa, inesistente, e immancabilmente utilizzata per criminalizzare le madri e difendere padri abusanti o mariti violenti, a dispetto della salute e della sicurezza dei bambini che hanno visto il padre maltrattare la madre.
Lo spot di cui parliamo è firmato da Doppia Difesa, associazione fondata dall’avvocata Giulia Bongiorno (che sta portando avanti una proposta di legge) e dalla showgirl Michelle Hunziker e che fin dai suoi albori ha dichiarato di voler lottare contro la violenza esercitata dagli uomini nei confronti delle donne. Doppia difesa avrà assistito donne che vogliono separarsi dal violento e non riescono a tenerlo lontano dalla loro vita perché ci sono i figli?
Noi abbiamo esperienza di questo grazie alle migliaia di donne assistite in percorsi di separazione e i cui compagni, padri dei figli avuti in comune, non accettano la scelta della donna di allontanarsi da un uomo violento, controllante e limitante la loro libertà. E’ proprio in questo momento che viene messo in atto il ricatto sui figli, l’utilizzo strumentale dei bambini per continuare a dare disturbo alla madre, per controllarla e renderle la vita ancora un volta più penosa, colpendola negli affetti profondi, così cercando di ottenere da lei la sottomissione su aspetti personali ed economici della nuova organizzazione di vita da separata.
Doppia difesa ha presente che l’articolo 31 della Convenzione di Istanbul, ratificata dallo Stato italiano con la Legge 77 del 2013, afferma che nella scelta in ordine alla custodia dei figli il giudice deve tener conto degli episodi di violenza accaduti in famiglia e della sicurezza di chi tale violenza l’ha subita?
Lanciare una campagna contro una sindrome inesistente al fine di sostenere un progetto di legge che vorrebbe introdurre il reato di alienazione parentale significa fare danno a tutte le donne che hanno figli e vogliono separarsi da un uomo violento. Lo scorso 30 ottobre gli spot e l’iniziativa di raccolta fondi sono stati presentati addirittura alla Scuola di perfezionamento per le Forze di Polizia.
Come è possibile che il Ministero degli Interni avvalli e sostenga l’iniziativa di Doppia Difesa che non ha fondamento giuridico né scientifico? Che cosa ha da dire il Garante per l’Infanzia su questi spot in cui a turno uno dei due genitori viene demonizzato? Perché tace il Ministero della Giustizia che, rispondendo ad interrogazioni e interpellanze, ha affermato che la Pas non può essere utilizzata nei Tribunali? Il Ministero degli Interni ha dunque il potere e l’arbitrio di contraddire e mettere in ridicolo gli altri dicasteri, la magistratura, la comunità scientifica tutta?
Qualche dato di realtà:
Il Ministero della Sanità, a seguito dell’interpellanza parlamentare n. 2-01706 del 16 ottobre 2012, seduta n.704, ha chiarito che “Sebbene la Pas sia stata denominata arbitrariamente dai suoi proponenti con il termine disturbo, l’Istituto superiore di sanità non ritiene che tale costrutto abbia né sufficiente sostegno empirico da dati di ricerca, né rilevanza clinica tali da poter essere considerata una patologia e, dunque, essere inclusa tra i disturbi mentali nei manuali diagnostici”? La Corte di Cassazione stessa nel 2013 è ritornata sulla questione precisando che la PAS non gode di nessuna validità scientifica e pertanto “nei giudizi in cui sia stata esperita c.t.u. medico-psichiatrica […] il giudice di merito è tenuto a verificare il fondamento, sul piano scientifico, di una consulenza che presenti devianze dalla scienza medica ufficiale e che risulti, sullo stesso piano della validità scientifica, oggetto di plurime critiche e perplessità da parte del mondo accademico internazionale, dovendosi escludere la possibilità, in ambito giudiziario, di adottare soluzioni prive del necessario conforto scientifico e potenzialmente produttive di danni ancor più gravi di quelli che intendono scongiurare.” (Cass. Pen. n. 7041 del 20/03/2013). Anche il Comitato CEDAW (Onu) nel 2011 ha invitato le autorità italiane ad arginare l’utilizzo nei tribunali di riferimenti alla “discutibile teoria della PAS” per limitare la genitorialità materna (Comitato CEDAW, 2011, paragrafo 51).

Perché il Ministero degli Interni non sostiene con altrettanto vigore l’azione dei Centri Antiviolenza, gli unici che giorno dopo giorno da trent’anni difendono le madri maltrattate e i figli che assistono alla violenza domestica? Aspettiamo una risposta.

Giovane ballerina: il tribunale ordina l’uso della forza

da: Ccdu – Tutela minori

A dispetto della Convenzione di New York il tribunale ha deciso di costringere la ragazza ad andare a Roma. CCDU: basta a psichiatria e psicologia nelle aule di giustizia

Ferrara. Il tribunale autorizza il servizio Socio Assistenziale […] ad eseguire coattivamente il presente decreto avvalendosi del personale specializzato della Questura di Roma, Servizio Minori. Questa la decisione della Presidente del Tribunale di Roma dott.ssa Franca Mangano riunita in sede collegiale con il dott. Vittorio Contento e la dott.ssa Monica Velletti.
Si è deciso quindi di ricorrere alla forza e di rifiutare la richiesta della ragazza di restare a vivere con la madre e di frequentare la scuola a Milano o eventualmente a Ferrara come richiesto dalla ragazza alla tutrice. Secondo il decreto l’allontanamento dalla famiglia e la collocazione a Roma è stato deciso in considerazione delle due CTU, in particolare dell’ultima, nella quale la “relazione tra madre e figlia è stata ritenuta disfunzionale”. Sempre in merito alla richiesta della ragazza, il tribunale non scrive esplicitamente che le sue parole non sono affidabili ma parla della “presenza di un legame madre figlia fonte di un potenziale rischio per la ragazza e frutto di condizionamenti materni”. Ricordiamo che la minore ha chiesto di essere sentita direttamente dal giudice e che tale richiesta non è stata accolta.
«È inammissibile che la volontà di una minore venga ritenuta inaffidabile sulla base di valutazioni soggettive psicologiche/psichiatriche. Nel recente convegno “Effetti del coinvolgimento strumentale dei figli nella separazione dei genitori” tenutosi a Trento il 9 ottobre 2015, un avvocato ha sostenuto che “spesso si sa in anticipo quale sarà la conclusione del CTU, certi professionisti danno sempre ragione una parte e altri danno sempre ragione all’altra”, sollevando l’approvazione di molti degli avvocati e dei professionisti in sala. I relatori hanno ammesso che spesso questo succede criticando la professionalità di certi consulenti, ma in realtà il problema risiede nella discrezionalità e “facile strumentalizzazione” di discipline come la psicologia e la psichiatria. Nonostante la scarsa affidabilità delle perizie, i giudici sono purtroppo appiattiti su tali valutazioni. Queste discipline non dovrebbero essere ammesse nelle aule di giustizia per evitare i drammi e gli “errori” commessi sui minori che abbiamo riscontrato e continuiamo a riscontrare in questi anni. Nel caso di specie la ragazza, fino a poco tempo fa ballerina di livello internazionale e ottima studentessa, viene ora implicitamente ritenuta mentalmente instabile, tanto da richiederne il collocamento in una struttura specializzata. Lanciamo un appello a tutta la società civile perché si mobiliti contro questa decisione, in particolare agli artisti che, come denunciamo nella nostra mostra sulla psichiatria, sono le prime vittime della psichiatria. Ricordiamo ad esempio, Ernest Hemingway, Marylin Monroe, Whitney Houston e molti altri. Sabato 21 novembre alle ore 11, in Piazza del Municipio a Ferrara, terremo una manifestazione a favore di questa piccola ballerina e contro le perizie psichiatriche nei tribunali. Invitiamo tutta la popolazione e in particolare il Sindaco di Ferrara.»
Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus
Per informazioni 338 7185032

Progetto “Diamo spazio alla cultura”, dalla Regione un finanziamento di 14.000 euro

da: ufficio Comunicazione Comune di Copparo

La ristrutturazione della Torre Estense rientra tra gli obiettivi dell’Amministrazione comunale, il “ torrione” è sede della biblioteca civica e un progetto realizzato dall’Area Tecnica e dal settore Cultura dell’Ente, in collaborazione con Patrimonio Copparo srl, ne prevede la sua completa riqualificazione. All’interno del progetto complessivo della Torre, l’Amministrazione comunale si è candidata, nei mesi scorsi, a un bando regionale emesso sulla legge 14/2008 che riguarda le norme in materia di politiche per le giovani generazioni. Il progetto comunale denominato “Diamo spazio alla cultura”, ha ricevuto un finanziamento regionale di 14.000 euro a cui andranno aggiunti 10.000 euro a carico del Comune di Copparo.
Martina Berneschi, vicesindaco e assessore alla Cultura nel sottolineare le potenzialità della capacità progettuale interna, dichiara che «il progetto “Diamo spazio alla Cultura” si inserisce nella riqualificazione della Torre Estense e ha il preciso intento di rendere più attrattiva la nostra biblioteca nei confronti dei giovani, riqualificando il piano terra della Torre e prevedendo, nel periodo estivo, l’utilizzo dello spazio cortilivo recentemente riqualificato».
«Continuare a investire sui beni della comunità dedicati alla cultura e all’aggregazione – continua Berneschi – rimane per noi una priorità importante. Questo finanziamento ricevuto dalla Regione Emilia-Romagna darà avvio nei prossimi mesi al primo intervento riguardante il piano terra del Torrione”. Questo stralcio del progetto si concentrerà sull’acquisto di materiale informatico e su una prima riqualificazione dei locali interni».

Contributi per l’affitto 2015: il 28 novembre scadono i termini per presentare le richieste

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

C’è tempo fino al 28 di novembre per presentare richiesta per il contributo per l’affitto 2015. Anche il Comune di Comacchio ha attivato i propri uffici al fine di consentire, a chi vorrà farne richiesta, di accedere alla documentazione sia attraverso l’Urp che attraverso il Settore Servizi Sociali.
Secondo quanto disposto dalla Regione Emilia Romagna, quest’anno il Fondo per l’Affitto 2015 verrà ripartito su base Distrettuale e ciò per la Provincia di Ferrara significa la suddivisione in tre ambiti territoriali con altrettanti Comuni Capofila: Ferrara, Cento e Codigoro. Il bando, che sarà unico per tutto il territorio provinciale, è già stato approvato e tutte le domande pervenute saranno gestite dagli uffici dell’Acer di Ferrara.
Per il Distretto Sud-Est con capofila Codigoro, quello di cui fa parte il Comune di Comacchio, sono state attribuite risorse per 61.943,72 euro. A queste andrà aggiunto un ulteriore 15% di competenza di tutti i Comuni del Distretto, che porterà il totale di risorse disponibili a circa 70 mila euro.
Potranno presentare domanda tutti i residenti nel Comune di Comacchio con i seguenti requisiti: cittadinanza italiana, cittadinanza UE o permesso di soggiorno; titolarità di un contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato e residenza nell’alloggio cui si riferisce tale contratto; valore ISEE ordinario per le prestazioni sociali (con scadenza al 15/01/2016) non superiore a 17.154,30.
Restano, invece, esclusi: gli inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblica; i titolari di una quota superiore al 50% del diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione sul medesimo alloggio, ubicato in ambito nazionale; i titolari di contratti di Agenzia per la Casa modulo Emergenza Abitativa; i beneficiari nell’anno 2015 di contributo per lo sfratto per finita locazione o di contributo per la morosità incolpevole.
Per ogni richiedente ritenuto idoneo, il contributo potrà coprire fino a tre mensilità per un massimo di 3.000 euro.
“E’ un’occasione importante per quei nuclei che hanno bisogno di assistenza per questo tipo di difficoltà – spiega Mario Ferioli, responsabile Ufficio Casa presso il Comune di Comacchio – invitiamo, quindi, chi desidera avere più informazioni a riguardo a rivolgersi presso i nostri uffici”.
La domanda di partecipazione e il bando, nel quale è specificata la documentazione da allegare, sono disponibili sul sito internet di ACER Ferrara (www.acerferrara.it) o in formato cartaceo presso l’Urp del Comune di Comacchio. (Piazza Folegatti, 26 – 44022 Comacchio – Tel.: 0533 310271- 272 – Fax.: 0533 310269 – PEC: comune.comacchio@cert.comune.comacchio.fe.it – Orario di ricevimento del pubblico: dal LUNEDI’ al SABATO dalle ore 8:30 alle ore 12:30). Sempre presso l’Urp andranno consegnate a mano o inviate con raccomandata A/R (farà fede la data del timbro postale) le richieste di contributo. Per tutte le informazioni è possibile, invece, contattare il Settore Servizi Sociali: Piazza Folegatti, 15 – Comacchio – 0533/310143.

Hera apre i cancelli della Centrale di depurazione acqua agli studenti dell’Università di Ferrara

da: ufficio stampa Hera

Nei giorni scorsi gli studenti universitari del 1° anno della Laurea Magistrale in “Biotecnologie per l’ambiente e la salute” e della Laurea Magistrale in “Scienze chimiche”, rispettivamente accompagnati dai docenti dell’Università di Ferrara Elena Sarti e Luisa Pasti, hanno svolto una visita all’impianto di Hera di depurazione delle acque reflue di Ferrara in via Gramicia.
Ai ragazzi i tecnici di Hera hanno spiegato il funzionamento delle varie fasi di depurazione delle acque, dalle vasche di decantazione fino alla fase finale di stoccaggio dei fanghi in enormi silos della capacità pari a 9.000 tonnellate di prodotto.
L’impianto di Ferrara è per molti aspetti una eccellenza. Grazie all’avanzata tecnologia impiegata, l’acqua trattata e immessa nell’ambiente ha registrato nel 2014 il più basso valore di elementi inquinanti del gruppo Hera e ben al di sotto dei limiti di legge (-82%).
Tutto ciò anche a vantaggio delle acque superficiali e di protezione delle falde.

Venerdì 13 novembre presso la Mlb Home Gallery a Ferrara inaugurazione della mostra fotografica di Silvia Camporesi

da: organizzatori

Inaugura venerdì 13 novembre alle ore 17 la nuova mostra di Silvia Camporesi ideata per la MLB home gallery di Ferrara, una delle città che sono state culla della metafisica, in concomitanza con la mostra al Palazzo dei Diamanti “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie” (14 novembre 2015 – 28 febbraio 2016).
Un progetto espositivo site specific ispirato alle famose piazze d’Italia di Giorgio De Chirico: l’idea è di ripensare quei luoghi, provando a immaginarli oggi dopo cento anni di non-vita, desolati, disabitati e abbandonati, ma intatti, non contaminati da interferenze e rimaneggiamenti moderni. I soggetti fotografati sono modellini di edifici che riprendono le architetture metafisiche ideate da De Chirico, dai borghi di fondazione d’epoca fascista a luoghi reali come l’incredibile paese di Tresigallo (Ferrara), che molto ha in comune con le atmosfere create dal pittore. Le fotografie scattate ai modellini sono poi state lavorate in post produzione con un intervento di colorazione manuale che accentua il parallelismo con le pitture di riferimento.
Fotografie di grande fascino attraverso cui l’artista continua la sua esplorazione del paesaggio, reale o immaginario, e delle tematiche dell’abbandono. L’uso di modellini prosegue una pratica iniziata con la serie di immagini dedicate a Venezia (La Terza Venezia, 2011) e con la fotografia dell’immaginario “Bosco bianco” dedicata al regista Michelangelo Antonioni (Qualche volta, di notte, la mostra realizzata nel 2012 alla MLB home gallery in occasione del centenario della nascita del regista).
“La luce e il punto di vista fotografico – spiega l’artista – sono determinanti in queste ricostruzioni. Un lavoro che mi ha entusiasmato e in cui ho trovato molti punti di contatto con la mia ricerca degli ultimi anni”.
Silvia Camporesi, nata a Forlì nel 1973, laureata in filosofia, vive e lavora a Forlì. Attraverso i linguaggi della fotografia e del video costruisce racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale. Dal 2003 tiene personali in Italia – Dance dance dance al MAR di Ravenna nel 2007; La Terza Venezia alla Galleria Photographica fine art di Lugano nel 2011; Souvenir Universo alla Galleria Z2O di Roma nel 2013 e all’estero – Terrestrial clues all’Istituto italiano di cultura di Pechino nel 2006; À perte de vue alla Chambre Blanche in Quebec (CAN) nel 2011; 2112, al Saint James Cavalier di Valletta (Malta) nel 2013. Fra le collettive ha partecipato a: Italian camera, Isola di San Servolo, Venezia nel 2005; Immagini a contatto al Fotomuseo G. Panini di Modena nel 2006; Confini al PAC di Ferrara nel 2007; Con gli occhi, con la testa, col cuore al Mart di Rovereto nel 2012. Nel 2007 ha vinto il Premio Celeste per la fotografia; e è fra i finalisti del Talent prize nel 2008 e del Premio Terna nel 2010; ha vinto il premio Francesco Fabbri per la fotografia nel 2013.
La mostra resterà aperta dal 14 novembre 2015 al 13 marzo 2016.
MLB Maria Livia Brunelli home gallery, Corso Ercole I d’Este 3, Ferrara
www.mlbgallery.com

Borse di studio per viaggi all’estero: Wep aderisce al “Programma Itaca”

da: organizzatori

Contributi fino a € 15.000 per i figli di dipendenti e pensionati Inps che vogliono frequentare una scuola in un paese straniero

C’è tempo fino al 13 dicembre per partecipare al “Programma Itaca”, bando che assegna una borsa di studio a figli di dipendenti e pensionati Inps che vogliono frequentare un periodo scolastico all’estero. Il contributo si rivolge ai ragazzi del 2° e 3° anno delle superiori e, consentendo di coprire quasi totalmente il costo del viaggio, è un concreto incentivo alla mobilitazione e alla crescita culturale degli studenti.
Entro il 15 febbraio verranno comunicati i vincitori delle 860 borse di studio, pensate per coprire tre, sei o dodici mesi in un Paese europeo o extraeuropeo. Il contributo va da un minimo di € 6.000 (per un trimestre in Europa), a un massimo di € 15.000 (per un anno in un Paese fuori dall’Europa) ed è calcolato, in percentuale, sull’ISEE della famiglia, non scendendo mai al di sotto del 70% del valore totale della borsa di studio.
Per poter partecipare è necessario non essere in ritardo nella carriera scolastica più di un anno e non aver contratto debiti formativi nell’anno 2014/2015. I vincitori verranno selezionati tenendo conto della media scolastica e della situazione economica della famiglia.
Wep, organizzazione internazionale che promuove scambi linguistici e educativi per ragazzi, è tra le realtà individuate dal programma Itaca come idonee per l’organizzazione del soggiorno all’estero. Wep promuove infatti un programma, l’High School, che può beneficiare di tale contributo poiché è pensato proprio per i ragazzi delle superiori che vogliono frequentare una scuola straniera per un periodo da tre a dodici mesi. Per questo programma, che ha destinazioni in Paesi di tutto il mondo, WEP prevede inoltre tre formule di viaggio (Exchange, Plus e Area Option): a seconda della scelta sarà possibile o meno esprimere preferenze sulla scuola frequentata, sulle materie da seguire o sulla destinazione.
La Wep, inoltre, ogni anno offre agli studenti più brillanti e meritevoli una borsa di studio per l’High School Program, cumulabile con quella INPS, del valore di € 1.000, per premiare i ragazzi del lavoro svolto durante l’anno e per agevolarli nell’accesso ai programmi scolastici.
La domanda, da presentare direttamente sul sito inps.it, può essere inoltrata a partire dalle ore 12,00 del giorno 16 novembre 2015 fino alle ore 12,00 del giorno 13 dicembre 2015.
E’ possibile scaricare il testo completo del bando al seguente link.
Wep, World Education Program, è un’organizzazione internazionale al servizio dei giovani, che segue ogni anno oltre 3500 ragazzi in partenza dall’Italia verso 65 Paesi e in arrivo nella nostra penisola da tutto il mondo. I suoi programmi comprendono: soggiorni di gruppi scolastici durante l’anno (stage linguistici) o durante l’estate (vacanze-studio); corsi di lingua all’estero; programmi di lavoro, stage e volontariato all’estero; i programmi “High School” per i ragazzi delle superiori per trascorrere un trimestre, un semestre o un anno scolastico all’estero.
Per informazioni:
tel.011/6680902
mail: informazioni@wep.org
www.wep-italia.org

Comunicato di Famiglie Arcobaleno, Arcigay, Arcilesbica e Agedo Ferrara in merito all’odg sulle trascrizioni dei matrimoni omosessuali contratti all’estero

da: Roberta Zagoli

L’odg annacquato piace tanto al Sindaco Tagliani: caro Sindaco, non le abbiamo mai chiesto atti “illegittimi”.
Ieri il Consiglio Comunale ha emendato l’odg iniziale trasformandolo in una sommessa richiesta al Parlamento e al Governo sia in materia di trascrizioni sia di sostegno al DDL Cirinnà. Si è persa completamente la finalità politica dell’odg iniziale, che poteva essere portata avanti con coerenza anche dopo la sentenza del Cds, per trasformarlo un esercizio di pura retorica, utile soltanto a tenere il PD più unito possibile.
Durante la discussione, il Sindaco Tagliani, dopo avere equiparato le posizioni omofobe delle “sentinelle in piedi” a quelle dei firmatari dell’appello “PER LA PIENA UGUAGLIANZA DEI NOSTRI CONCITTADINI LESBICHE E GAY E PER IL RICONOSCIMENTO E LA TUTELA DELLE FAMIGLIE FORMATE DA PERSONE DELLO STESSO SESSO E DAI LORO FIGLI” apparso lunedì sui giornali, bollandoli come opposti estremismi, si è espresso in maniera netta contro “le trascrizioni: sono atti amministrativi, non dimostrativi come lo ius soli, e sarebbero illegittime. Sul piano politico c’è responsabilità da parte del governo nel dare risposta su questi temi. È invece venuto il momento di adottare un regolamento per il registro delle unioni civili”, approvato dal Comune di Ferrara nel 2006.
Caro Sindaco, nessuno l’ha mai invitata a compiere atti illegittimi, tanto meno le associazioni lgbt. Le abbiamo sempre detto che l’obiettivo della trascrizione era limitato a dare pubblicità e a certificare un atto giuridico, esistente e valido, come anche da lei ammesso, ma attualmente in Italia inefficace a produrre effetti giuridici. In questo senso la richiesta di trascrizione era già la richiesta di un atto simbolico, o “dimostrativo” come Lei dice.
E’ disponibile a fare attivi simbolici, libero da pastoie giuridiche (che peraltro non hanno fermato altri suoi colleghi, come l’Avv. Pisapia, sindaco di Milano, che ha trascritto matrimoni, o di Bologna, Roma etc…)? Vuole adottare (finalmente!) un regolamento per il Registro delle unioni civili”? Sono mesi che glielo chiediamo , E’ uno strumento che, nell’inserizi del legislatore nazionale, potrebbe essere utile non solo alle coppie formate da persone dello stesso sesso.
Le chiediamo poi, anche attraverso il Regolamento del Registro delle Unioni civili, questi atti simbolici:
– eliminare, nei limiti delle competenze comunali, gli ostacoli oggi esistenti nell’esercizio dei diritti e doveri che le famiglie formate da persone dello stesso sesso, in particolare quelle omogenitoriali, incontrano nella loro vita quotidiana, in mancanza di un intervento legislativo nazionale.
– disporre che l’ufficiale di anagrafe rilasci, su richiesta degli interessati, un attestato di “famiglia anagrafica” che riporti espressamente l’indicazione che è fondata su vincoli affettivi, ai sensi dell’articolo 4 e 33 comma 2 del Regolamento anagrafico recato dal D.P.R. 223/1989.
– rendere possibile l'”annotazione” nel registro delle unioni civili, dei matrimoni same-sex contratti all’estero.
Qui non ci sono prefetti o ministri di mezzo. C’è solo la volontà politica di fare un gesto di inclusività e vicinanza verso famiglie lo Stato trascura da decenni. Chiediamo che dalle parole di impegno sentite ieri, almeno su questo punto, si passi finalmente ai fatti.
Famiglie Arcobaleno
Arcigay e Arcilesbica Ferrara
Agedo Ferrara

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Camera di Commercio: startup innovative raddoppiate in meno di due anni

da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Sono 31 quelle già costituite, ma pronti ad infoltirne le fila ci sono già oltre 200 laureati in materie scientifiche e tecnologiche che aspirano a mettersi in proprio. Anche per loro sarà presto operativo il piano a sostegno dell’innovazione voluto dalla Camera di commercio

Sono in crescita a Ferrara le idee hi-tech che si trasformano in nuove realtà imprenditoriali. In meno di due anni, il gruppo delle startup innovative è più che raddoppiato e oggi si attesta a quota 31. Ma è destinato a crescere ulteriormente. Pronti ad infoltirne le fila ci sono già, infatti, oltre 200 laureati in materie scientifiche e tecnologiche che aspirano a mettersi in proprio. Anche per loro sarà presto operativo il piano a sostegno dell’innovazione voluto dalla Camera di commercio per favorire sempre più l’incontro tra la domanda di innovazione espressa dalle imprese ferraresi e le risposte messe in campo dal mondo della ricerca.
Si tratta per lo più di aziende di piccole dimensioni, ma con un grande valore strategico. E questo non solo per il loro potenziale in termini di sviluppo economico e di impiego del personale qualificato, ma anche quale indicatore del potenziale innovativo di un territorio e come veicolo di innovazione anche per le imprese più tradizionali ivi insediate. Le idee innovative – fa sapere l’Ente di Largo Castello – viaggiano soprattutto sulle gambe dei giovani: basti pensare che 3 startup innovative su 5 hanno una compagine societaria a prevalenza o con presenza giovanile. In 7 casi su 10 le nuove imprese hi-tech forniscono servizi alle imprese e di queste 3 su 10 sono attive soprattutto nella produzione di software e consulenza informatica.
“Sei startup innovative su dieci – spiega Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – sono nate con un finanziamento iniziale di massimo 50mila euro. Non senza difficoltà. Numeri alla mano, per realizzare la propria impresa gli startupper innovativi devono, infatti, confrontarsi con numerosi ostacoli tra questi la mancanza di capitale necessario (36%), la difficoltà di ottenere credito dalle banche (30%), l’eccessiva lentezza e complessità delle procedure amministrative (45%). E chi riesce a superare gli scogli della fase di avvio punta principalmente sulle proprie forze economiche per rafforzarsi e rispondere alle esigenze del mercato”.
Ed è sul futuro che scommettono le nuove imprese innovative ferraresi. Il 70% di esse, infatti, prevede di aumentare, nel corso del 2016, la propria forza lavoro e l’81% pensa che metterà in campo nuovi investimenti per lo più per sviluppare nuovi prodotti.

Giovedì 12 novembre all’Apollo Cinepark proiezione della “Carmen”, il grande evento teatrale della Royal Opera House di Londra

da: ufficio stampa Apollo Cinepark

La settimana di programmazione si apre all’Apollo con “Il Segreto dei suoi occhi”, thriller di Billy Ray con Nicole Kidman e Julia Roberts; “Gli ultimi saranno gli ultimi”, commedia di Massimiliano Bruno con Paola Cortellesi e Alessandro Gassmann, “By the sea”, film drammatico che vede il ritorno sul grande schermo di Angelina Jolie, regista e protagonista femminile, e Brad Pitt (in lingua originale con sottotitoli lunedì 16 alle ore 21.00). Imperdibile poi “Snoopy and friends” , l’attesissimo film dei Peanuts realizzato con la regia di Steve Martino.
Giovedì 12 per Apollo Arte e Cultura, alle ore 20.15 dalla Royal Opera House verrà proiettato “Carmen”, il nuovo spettacolo del Royal Ballet: energico, entusiasmante, spavaldo, passionale, permetterà di vivere la magia di quattro balletti in una sola serata. Carmen di Carlos Acosta, che ne è coreografo e protagonista, si concentra sull’essenza drammatica dell’amore, della gelosia e della vendetta. Liam Scarlett si ispira all’emozionante Concerto per Piano n.1 di Lowell Liebermann per la sua audace coreografia di Viscera. L’evocativa partitura di Debussy è la fonte d’ispirazione per Pomeriggio di un Fauno di Jerome Robbins, che rappresenta le riflessioni di due ballerini sull’attrazione reciproca che li coinvolge. Il Passo a due di Tchaikovsky di George Balanchine utilizza un frammento della musica composta per la produzione del 1877 de Il lago dei cigni, per un’esibizione di 8 minuti di tecnica e bravura.

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Passante nord, per Donini “si deve risolvere il nodo Bologna una volta per tutte, valutiamo alternative entro Natale”

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

L’assessore regionale ai Trasporti: “La città non affogherà nel traffico, sbloccheremo le infrastrutture strategiche per la regione e per la Città Metropolitana che sono ferme da vent’anni”

“Sul Passante nord occorre decidere una volta per tutte, valutando attentamente anche la proposta alternativa di ampliamento in sede della tangenziale e dell’A14 in modo da decongestionare il traffico del nodo bolognese senza perdere il finanziamento previsto. Non lasceremo affogare Bologna nel traffico e sbloccheremo le infrastrutture strategiche per la regione e per la Città Metropolitana che sono ferme da vent’anni. Questa sarà la legislatura del fare”. L’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, interviene così sul tema del Passante nord e specifica: “Abbiamo concluso la Gara del Ferro, per dotare la regione dei treni nuovi entro la fine della legislatura e aperto il cantiere del People Mover, che collegherà in sette minuti e mezzo la Stazione centrale di Bologna con l’Aeroporto Marconi e ancora sbloccato il cantiere Rfi di Rastignano, per il cui secondo lotto la Regione è pronta a finanziare il progetto. Entro l’anno attendiamo l’ultimo pronunciamento del Cipe per il finanziamento dei 363 milioni di euro per il Servizio Ferroviario Metropolitano e l’aggiudicazione della gara per oltre 150 milioni di euro per i lavori della nuova Porrettana”.
“Abbiamo studiato il progetto preliminare consegnato da Società Autostrade che pur contenendo importanti passi in avanti, mantiene grandi criticità ed un impatto ambientale significativo – aggiunge l’assessore Donini -. Per questo abbiamo concordato con i sindaci dei territori interessati le modifiche definitive al tracciato. A mio avviso serve anche un significativo miglioramento del progetto di banalizzazione del tratto urbano dell’A14 in corrispondenza dell’Aeroporto. Poi c’è il tema delle opere di adduzione e compensazione per il territorio, che ancora non sono state definite e che noi stimiamo in 100 milioni di euro per adeguare la viabilità esistente alla nuova infrastruttura”.
“Ma quello che non si può fare – afferma l’assessore – è pensare a soluzioni provvisorie o palliative che non risolvano strutturalmente il problema del nodo della mobilità bolognese. In particolare non è pensabile che si possa allargare la tangenziale con i soldi del Passante senza realizzare anche un intervento autostradale”.
“A questo punto – conclude Donini – ritengo opportuno chiedere a Società Autostrade di valutare attentamente l’alternativa di ampliamento in sede di entrambe le arterie di traffico, sia dell’A14 che della Tangenziale. Se si rivelasse efficace, più sostenibile e meno costosa, sarei pronto a sostenere tale progetto. Potremmo comunque raggiungere in quel modo l’obiettivo prioritario del decongestionamento del traffico del nodo bolognese. La Città Metropolitana dovrebbe in questo caso ridiscutere il suo sviluppo a nord ma mi pare che sia pronta a farlo. I tempi sono maturi e possiamo prendere una decisione a breve termine. Se avessi fatto questa richiesta un anno fa sarebbe stata l’ennesima dimostrazione di un atteggiamento istituzionale inconcludente o semplicemente dilatorio. Invece abbiamo sostenuto la necessità che si redigesse il progetto preliminare, lo abbiamo valutato ed ora siamo nelle condizioni di comprenderne potenzialità e criticità e valutare alternative ad esso, non sulla base di una suggestione, ma studiando l’efficacia del progetto, studi di traffico, impatto ambientale”.

INCHIESTA
Le identità contese. Affettività o sessualità: cosa ci preoccupa davvero

3. SEGUE. “L’Aip ritiene opportuno intervenire per rasserenare il dibattito nazionale sui temi della diffusione degli studi di genere e orientamento sessuale nelle scuole italiane e per chiarire l’inconsistenza scientifica del concetto di ‘ideologia del gender’. Esistono, al contrario, studi scientifici di genere, meglio noti come Gender Studies che, insieme ai Gay and Lesbian Studies, hanno contribuito in modo significativo alla conoscenza di tematiche di grande rilievo per molti campi disciplinari (dalla medicina alla psicologia, all’economia, alla giurisprudenza, alle scienze sociali) e alla riduzione, a livello individuale e sociale, dei pregiudizi e delle discriminazioni basati sul genere e l’orientamento sessuale”. Con questo documento ufficiale “Sulla rilevanza scientifica degli studi di genere e orientamento sessuale e sulla loro diffusione nei contesti scolastici italiani” nel marzo scorso l’Associazione Italiana degli Psicologi ha preso posizione di fronte alle iniziative e alle mobilitazioni su scala locale e nazionale che tendono a etichettare gli interventi di educazione alle differenze di genere e di orientamento sessuale nelle scuole italiane, come pretesti per la divulgazione di una cosiddetta “teoria del gender”. Il documento continua affermando che i risultati empirici di questi studi “mostrano che il sessismo, l’omofobia, il pregiudizio e gli stereotipi di genere sono appresi sin dai primi anni di vita e sono trasmessi attraverso la socializzazione, le pratiche educative”; per questo inserire programmi di educazione sessuale e progetti riguardanti il genere e l’orientamento sessuale “non significa promuovere un’inesistente “ideologia del gender”, ma fare chiarezza sulle dimensioni costitutive della sessualità e dell’affettività, favorendo una cultura delle differenze e del rispetto della persona umana in tutte le sue dimensioni e mettendo in atto strategie preventive adeguate ed efficaci capaci di contrastare fenomeni come il bullismo omofobico, la discriminazione di genere, il cyberbullismo”.
Il nostro secondo incontro è con il dottor Nicola Corazzari, psicologo e psicoterapeuta che lavora negli ambiti della psicologia dello sviluppo, dell’educazione e scolastica e della psicologia della violenza, collaborando con Promeco e con il Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti.

Partiamo dai concetti di identità sessuale biologica e identità di genere. Esiste una teoria o, ancora peggio, un’ideologia del gender che considera la persona umana “un’entità astratta, modellabile nel tempo in base al desiderio e alla libera scelta dell’orientamento sessuale”, come scritto nella mozione approvata dal Consiglio Regionale della Basilicata?
Credo che nella nostra cultura nascere maschio e nascere femmina comporti inizialmente un dato di fatto biologico: maschio e femmina sono diversi, come è diverso avere occhi azzurri o marroni, capelli biondi o castani, essere alti o bassi. Noi nasciamo che differiamo dagli altri. Su questa differenza c’è un carico culturale. Il fatto che si nasca maschio o femmina ha delle attribuzioni socio-culturali diverse, perciò sul sesso biologico c’è un elemento educativo, sociale e di cura e attenzione specifico. Lo vediamo per esempio quando una donna rimane incinta per la seconda volta: dopo aver avuto un maschio si può pensare “speriamo che sia femmina così è più tranquilla”, viceversa dopo aver avuto una femmina il padre può pensare “speriamo che sia maschio così porterà avanti il mio nome”. Essere maschi ed essere femmine non comporta solo una differenza oggettiva, ma su questa c’è una potentissima lettura socio-culturale che nel suo aspetto ‘sbagliato’ attribuisce alla mascolinità e alla femminilità caratteristiche statiche. Se femmina, ci si aspetta che giochi con le bambole e a una certa età si sposi con uomo e abbia dei figli, smettendo di lavorare per occuparsene: quindi in quanto ‘donna’ avrà delle caratteristiche specifiche che hanno a che fare con la cura, con ‘l’occuparsi di’. Se non è così, perché per esempio sceglie di non fare figli o le piacciono le donne, continuamente dovrà rinegoziare la propria identità rispetto all’identità sociale.
Il nostro mondo respira quest’aria secondo la quale essere maschio significa avere certe caratteristiche, essere femmina significa averne altre. Le donne hanno riflettuto su questo grazie al femminismo, mentre non c’è stato un maschilismo nel senso di riflessione del maschio sul sé sociale; perciò soprattutto nell’adolescenza, quando i ragazzi cominciano a scoprire e vivere cose di sé che non rientrano in quei binari di genere che hanno respirato, possono incontrare una società contro cui sbattono e in realtà hanno già loro internamente una società che li respinge.

E riguardo la teoria del gender?
La teoria gender non esiste, cioè non c’è nessuna ragione scientifica per cui essere maschi o essere femmine comporti per forza un movimento in una direzione. E, se vogliamo parlare dal punto di vista educativo, non ci sono teorie che ci dicano che se si educa un bambino alla parità di genere, non sottolineando l’appartenenza di genere, questo bambino crescerà peggio o meglio degli altri. Se di fronte a un gruppo di giocattoli un maschio prende una bambola, non c’è nessuna evidenza che se noi la sostituiamo con un carrarmato crescerà ‘maschio’, come non c’è nessuna dimostrazione che avendo scelto la bambola poi scopra di essere gay piuttosto che eterosessuale.
Secondo me c’è una fissazione sulla sessualità: è come se fossero tutti preoccupati del garantirsi che il rapporto sessuale avvenga in modo diciamo ‘tradizionale’. Ma il tema della sessualità arriva molto dopo in termini connessi al piacere e alla procreazione. Il bambino ha piacere di giocare sperimentando tanti ruoli diversi, perché da qui passa la costruzione dell’identità. C’è tutta una visione fobica dietro per cui è meglio che il maschio cresca giocando con i carrarmati, come se questo proteggesse dal fatto che un giorno quel bambino potesse scoprirsi omosessuale.

A questo proposito, si può dire che ci sia un punto del percorso evolutivo in cui avviene questa ‘scoperta’, o forse sarebbe meglio dire ‘presa di coscienza’? Lo chiedo perché le critiche ai progetti di educazione sessuale e riguardanti il genere e l’orientamento sessuale riguardano anche l’età degli studenti cui sono rivolti.
È una cosa che non capisco: perché bisogna andare a capire quando una persona comincia a pensare che è omosessuale o eterosessuale? Mi chiedo perché interessa? Interessa perché la sessualità preoccupa. Forse sarebbe più interessante capire quando il bambino scopre il piacere delle cose e tra i vari piaceri relazionali ci può essere anche il sentirsi attratto da una situazione piuttosto che da un’altra: io non credo che le persone siano per forza solo eterosessuali e che si possa definire una persona, uomo o donna, solo in base al suo orientamento sessuale. Andare a cercare un momento in cui ci si scopre omosessuali o eterosessuali penso sia un’esigenza un po’ fobica.

Prospettare la libertà di scegliere la propria identità e di cambiarla a seconda dei propri sentimenti significa abbandonare le persone “all’angoscia dell’indefinitezza”?
È esattamente il contrario: un bambino che cresce in un contesto che non ascolta e non legge le sue specificità, cresce come un bambino conforme e quindi irriconosciuto a sé stesso e al mondo in cui vive.

È possibile che le famiglie non vengano informate sui contenuti dei progetti di educazione sessuale e riguardanti il genere e l’orientamento sessuale?
No, tutte le famiglie che portano i propri figli in qualsiasi scuola di ogni ordine e grado vengono informate attraverso il Piano dell’offerta formativa di tutte le attività che vengono svolte.
La questione interessante, secondo me, è capire quali progetti vengano scelti, perché ci sono progetti più connotati politicamente, per me sempre pericolosi, e progetti più connotati dal punto di vista educativo: rispondenti a una società che cambia, con valori non ideologici, ma di riconoscimento e rispetto della diversità.

A suo parere come si costruisce una scuola inclusiva, in cui non ci sia più posto per il bullismo omofobico?
Abbiamo ancora molto da fare, ma nello stesso tempo le cose sono molto semplici: se c’è la volontà di aprirsi alle libertà si fa. L’educazione è tutto perché ci si contagia positivamente. Pensi al fatto che ancora pochi anni fa nessuno faceva la raccolta differenziata dei rifiuti e nessuno sapeva come fare, si è lavorato con i bambini nelle scuole e ora le cose sono molto cambiate, c’è un altro tipo di sensibilità.

3. CONTINUA [leggi la quarta parte]

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