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Giorno: 14 Novembre 2015

Domani in Piazza Trento Trieste a Ferrara commemorazione dell’attacco terrorista a Parigi

da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara

I gravi fatti terroristici accaduti in Francia e le tante vittime di questo vigliacco attacco, saranno oggetto di un momento di riflessione e commemorazione nel corso della Giornata provinciale del Ringraziamento di Coldiretti Ferrara, domani domenica 15 novembre alle ore 12, in piazza Trento Trieste nell’area di svolgimento del mercato di campagna amica.
“Ci è sembrato doveroso trovare uno spazio nel nostro evento, condiviso con il presidente della provincia e sindaco di Ferrara, Tagliani, per stigmatizzare quanto accaduto in terra francese a spese di tanti innocenti – commenta Sergio Gulinelli, presidente di Coldiretti Ferrara – ed auspichiamo che molti ferraresi, al termine della messa del Ringraziamento, si fermino con noi per una semplice ma sentita cerimonia pubblica, insieme ad istituzioni ed autorità cittadine e provinciali, oltre che dei mezzi di informazione che sono invitati ad essere presenti”.

La gestione del passaggio generazionale nelle Pmi più efficiente grazie alla figura del manager

da: organizzatori

Federmanager Ferrara, Tavola rotonda “Managerialità e imprenditorialità sul territorio ferrarese. “Puntare alle coesione di imprese, istituzioni e associazioni per sviluppo e definizione dell’area vasta”

Managerialità e imprenditorialità sul territorio ferrarese, se ne è parlato oggi a Ferrara durante la tavola rotonda organizzata da Federmanager Ferrara, associazione dei dirigenti aziendali di Ferrara e Provincia, che ha voluto proporre una riflessione alla luce dei primi segnali di ripresa dell’economia italiana, che non sembrano però corrispondere alla situazione locale.
Moderati da Luca Scanavini, Presidente Ordine dei Chimici di Ferrara, sono intervenuti Caterina Ferri, Assessore all’Ambiente, Lavoro, Attività produttive e Sviluppo territoriale del Comune di Ferrara, Stefano Lucci, Direttore Generale Holding Ferrara Servizi, Luca Zaghi, Responsabile Risorse Umane ZF TRW Automotive Italia – Ostellato, Giacomo Pirazzoli, Unindustria Ferrara e Giorgio Merlante, Presidente Federmanager Ferrara.
Lo spunto per aprire la discussione parte da una posizione condivisa da molti. “Servono più manager nelle PMI italiane. Come ha recentemente sottolineato il Presidente nazionale Stefano Cuzzilla – ha dichiarato Giorgio Merlante, presidente Federmanager Ferrara – secondo i dati in possesso di Federmanager le Pmi dotate di manager esterni alla proprietà aziendale sono più competitive sui mercati globali e in termini di fatturato. Tra l’altro si sta diffondendo sempre più la figura del temporary manager, promossa anche a livello nazionale grazie ad esempio al Voucher per l’internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico. “
“Federmanager sta favorendo questo orientamento e l’inserimento di manager qualificati all’interno delle aziende – ha proseguito Merlante – anche con la certificazione delle competenze, grazie a un programma che abbiamo messo a punto con l’ente RINA.”
Luca Scanavini, Presidente Ordine dei Chimici di Ferrara: “C’è bisogno di manager plug in: flessibili, smart, pronti ad un inserimento veloce nel mondo del lavoro, partendo dalla formazione. Bisogna dare maggior spazio ai progetti di alternanza scuola lavoro da un lato e favorire il reinserimento dei manager fuoriusciti dalle aziende dopo il lungo periodo di crisi dall’altro. Il manager esperto può dare alle PMI un supporto fondamentale per lo sviluppo e la conquista di nuovi mercati.”
Per Federmanager il percorso va tracciato insieme alle istituzioni locali, promuovendo congiuntamente azioni comuni.
“E’ importante che negli sportelli per le imprese promossi sul territorio da Sipro ci sia anche la voce dei manager – ha dichiarato Caterina Ferri, Assessore all’Ambiente, Lavoro, Attività produttive e Sviluppo territoriale del Comune di Ferrara – e mi farò portavoce di questo orientamento. Ci rendiamo conto di quanto siano strategiche le competenze manageriali per lo sviluppo del territorio”.
Una riflessione sulla managerialità arriva anche da Stefano Lucci, Direttore Generale Holding Ferrara Servizi: “E’ interessante l’incontro tra managerialità pubblica, che ha bisogno di crescere in quanto troppo ancorata a vecchi schemi e managerialità privata”.
Dalla discussione è emersa anche la questione dell’area vasta, che vede i soggetti coinvolti dirigersi in direzioni differenti.
“Il confronto tra i vari attori, istituzioni, associazioni e impresa – ha sottolineato Giacomo Pirazzoli, Unindustria Ferrara – è molto importante in un momento come questo, nel quale la politica ha di fatto eliminato le Province senza che ci sia stata una pianificazione preventiva.”
Luca Zaghi, Responsabile Risorse Umane ZF TRW Automotive Italia, ha portato la sua esperienza aziendale toccando due punti, le richieste ai manager e quelle al territorio: “Le competenze di un manager non sono solo quelle legate al suo ruolo specifico, ma devono essere soprattutto trasversali, in particolare nel sapere orientare i collaboratori. Sul nostro territorio, devo rilevare che non è coeso, manca una regia politica. La ripresa che tocca altre zone d’Italia qui non si vede”.
All’incontro ha partecipato anche Marco Rossetti, Direttore di Assidai, il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa di emanazione Federmanager, che propone piani sanitari rivolti a dirigenti, quadri e professionisti. “Nel momento in cui i contratti collettivi di primo e secondo livello stanno dedicando le risorse al tema del welfare – ha spiegato Rossetti – Assidai, che è uno strumento di Federmanager, si mette a disposizione di iscritti e aziende sul tema della sanità integrativa. Assidai attualmente ha 52mila iscritti e copre l’assistenza di 120mila persone in Italia. Più di 1.500 aziende ci hanno scelti per dare assistenza ai propri manager e dipendenti. “
“Assidai – ha tenuto poi a sottolineare – è un fondo no profit che gestisce i propri iscritti con criteri di mutualità e solidarietà. Non ha la possibilità di rescindere la copertura di un iscritto, non ha limitazioni di età sia in entrata che di permanenza al fondo e non fa alcuna selezione del rischio”.
FEDERMANAGER Ferrara, fondata nel 1946 e con all’attivo circa 300 iscritti, tutela e promuove l’immagine e il ruolo della categoria dirigenti di Ferrara e Provincia e fa capo a FEDERMANAGER nazionale. Si propone quale punto di riferimento per manager in attività, temporaneamente inoccupati, in pensione o dirigenti che svolgono attività professionale. Info: http://www.ferrara.federmanager.it .

Inaugurata oggi la mostra “Fisica e Metafisica” a palazzo Turchi-Di Bagno a Ferrara

da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Fisica, Metafisica e… Commercio: ha inaugurato stamani (14 novembre ore 11.00 palazzo Turchi-Di Bagno) “Fisica e Metafisica” la mostra scientifica organizzata dal Sistema Museale di Ateneo e dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, presenti l’uno con la presidente Ursula Thun, l’altro con il direttore Roberto Calabrese, che vede che tra i partners Ascom Confcommercio Ferrara rappresentata dal presidente provinciale della Fipe Matteo Musacci.
La mostra vede l’esposizione di strumenti scientifici storici, parte della collezione instrumentaria di scienze fisiche di Unife, che testimoniano lo sviluppo della Fisica tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, nella connessione fra mondo artistico e scientifico: “Osservando alcuni dipinti di Giorgio de Chirico e Carlo Carrà – ha spiegato il prof. Paolo Lenisa del Dipartimento di Fisica e tra gli organizzatori dell’iniziativa – abbiamo notato la presenza di alcuni strumenti scientifici e di alcuni oggetti che, agli occhi di un fisico, possono essere ricondotti a strumenti scientifici. Per questo, abbiamo abbinato una selezione di opere di Giorgio de Chirico e Carlo Carrà a strumenti scientifici della nostra Collezione e, attraverso questi strumenti, cercato di raccontare l’evoluzione della Fisica in quegli anni”. Musacci ha sottolineato la “bella collaborazione tra il mondo del commercio e l’università per dare una visibilità diffusa e sotto diversi punti di vista alla presenza di De Chirico nella nostra città nei primi anni del ‘900; un modo concreto per costruire eventi e metterli in rete a beneficio di tutti in un periodo caratterizzato dalla grande esposizione al Palazzo dei Diamanti di ‘De Chirico a Ferrara. Metafisica ed Avanguardie’ proprio di fronte alla mostra promossa da Unife”.
“Fisica e Metafisica” proseguirà infatti in centro storico con una speciale appendice, grazie alla collaborazione di alcuni commercianti della zona di via Borgo dei Leoni che nel mese di gennaio vestiranno le proprie vetrine con diversi strumenti scientifici antichi, provenienti dal Dipartimento di Fisica dell’Università. Gli oggetti in esposizione, corredati di brevi spiegazioni, si potranno trovare in via Borgo dei Leoni all’ottica Giulianelli, alla pasticceria ‘il Confettiere’, da ‘Benny intimo’, e in via Previati alla ‘Bottega fiorita’.
Già domani, domenica 15 (alle ore 10, 11, 15, 16, 17), sarà possibile, senza necessità di prenotazione, la visita guidata gratuita alla mostra. Così sarà poi anche in alcuni sabati e domeniche. Fisica e Metafisica è visitabile fino al 30 gennaio 2016 negli spazi del Palazzo Turchi – Di Bagno in Ercole I° d’Este a Ferrara ed ulteriori informazioni possono essere acquisite dal sito: http://www.fe.infn.it/fisicaemetafisica/

Giovedì 19 novembre presso la Casa della Cultura di Tresigallo ciclo di cortometraggi “Acortodidonne”

da: biblioteca Comune di Tresigallo

L’iniziativa si svolgerà giovedi 19 novembre alle ore 21,00, presso la biblioteca di Tresigallo – Casa della Cultura, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne. “Acortodidonne”: la violenza sulle donne attraverso alcuni cortometraggi che raccontano brevi storie di donne. La proiezione durerà circa 50 minuti, l’ingresso è gratuito.

I prossimi appuntamenti di novembre dell’Istituto Gramsci di Ferrara

da: Daniela Cappagli

Martedì 17 novembre ore 17
Presso la Sala dell’Arengo la tavola rotonda “Quale scuola per il paese?”, ne parlano: Giancarlo Cerini Dirigente Tecnico MIUR E.R., Giovanni Fioravanti già Dirigente Scolastico, Mauro Presini Insegnante Scuola Primaria, Coordina Daniela Cappagli.
A cura dell’Istituto Gramsci.
Lunedì 23 novembre ore 17
“Ragione, tra logica e significato”, con Maura Franchi, Docente di Sociologia dei Consumi Unipr, introduce Nicola Alessandrini.
A cura dell’Istituto Gramsci e dell’istituto di Storia Contemporanea.
Venerdì 27 novembre ore 17
Conclusione del ciclo: “La democrazia come problema”, “I nemici della democrazia”, conferenza di Carlo Galli, presenta Anna Quarzi.
A cura dell’Istituto Gramsci e dell’istituto di Storia Contemporanea.

Oggi alla Sala Orsatti di Pontelagoscuro apre la mostra fotografica di Leopoldo Baldin “La mia Ferrara – Merletti di Cotto”

da: Pro Loco Pontelagoscuro

Prosegue la programmazione artistica della Sala Nemesio Orsatti di Pontelagoscuro, che consolida il ruolo di centro attrattivo della cultura e delle arti per il territorio: sabato 14 novembre alle ore 16 apre la mostra fotografica personale del fotografo di Pontelagoscuro Leopoldo Baldin “La mia Ferrara – Cap. IV – Merletti di cotto”.
Le terrecotte decorative delle architetture ferraresi sono un tratto caratteristico della città: gli ornati in cotto di argilla erano prodotti a stampo in apposite forme e poi composti, per ottenere cornicioni, ghiere di porte e finestre, marcapiani, angolari, in case, palazzi, chiese. Il maggior fervore edilizio si ebbe nel 1500-1600, sotto il dominio estense ed i temi dei cotti sono geometrie, fiori, foglie, animali, figure umane. “Guidato” dall’amico Gianni Lupi, cui deve l’idea di questo lavoro, Baldin ha immortalato con bellissimi scatti un infinità di dettagli, esprimendo come sia stato sorprendente scoprire tale e tanta meraviglia, che fa di Ferrara “la città dei merletti di cotto”.
La mostra, curata dallo stesso Baldin con la collaborazione della pro Loco di Pontelagoscuro e delle Botteghe del Tuo Paese e patrocinata dal Comune di Ferrara, è aperta fino al 8 dicembre 2015, al sabato e prefestivi dalle ore 16 alle 19 e la domenica e i festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. L’ingresso è libero.

Lunedì 16 novembre al Jazz Club Ferrara Hiper+ e Amir Elsaffar in concerto

da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Lunedì 16 novembre, per un nuovo appuntamento firmato Monday Night Raw, la scena contemporanea nazionale e quella statunitense si fondono in Hyper+ featuring Amir Elsaffar, quartetto formato dall’incontro tra tre dei fondatori dell’etichetta Nusica.org ed il trombettista di origine irachena. Ad arricchire la serata, con ingresso a offerta libera per i soci Endas, sarà la raffinata selezione musicale di Andreino Dj. Segue il concerto l’imprevedibile jam session.
La filosofia dell’associazione ed etichetta Nusica.org è quella di presentare progetti di musica innovativa. Il più recente – che sarà presentato al Jazz Club Ferrara lunedì 16 novembre (ore 21.30) – è il trio HYPER+.
Formato da Nicola Fazzini ai sassofoni, Alessandro Fedrigo al basso e Luca Colussi alla batteria, ovvero tre dei fondatori dell’etichetta open source, Hyper+ si avvale della presenza del trombettista di origine irachena Amir Elsaffar, uno tra i più interessanti musicisti che animano la nuova scena newyorchese, già collaboratore tra gli altri di Vijay Iyer e Rudresh Mahanthappa.
L’approccio inedito al jazz di Elsaffar, ma anche l’interesse dimostrato nei confronti delle direzioni intraprese da Nusica.org, fanno di questo eccellente strumentista un compagno ideale. L’intento, infatti, è quello di raccogliere e moltiplicare la varietà di un linguaggio musicale già rinnovato e contemporaneo, arricchendone il vocabolario oltrejazzistico di partenza. Le idee messe in campo e le possibilità vengono affrontate dal quartetto, che lega Italia e Stati Uniti, con competenza e audacia.
Ad impreziosire la serata di lunedì è il consueto aperitivo a buffet, a partire dalle ore 20.00, accompagnato dalla raffinata selezione musicale di Andreino Dj. Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
AMIR ELSAFFAR
Nato nel 1977 a Chicago, Amir Elsaffar è trombettista e compositore di origine irachena a suo agio anche con il santur ed il canto. Partendo da una formazione classica (con la “Civic Orchestra of Chicago” ha suonato sotto la direzione di Pierre Boulez, Mstislav Rostropovich e Daniel Barenboim) ha proseguito il suo percorso artistico specializzandosi in ambito jazzistico e collaborando, tra gli altri, con Vijay Iyer, Rudresh Mahanthappa, Don Byron, Cecil Taylor, Mark Dresser, Gerry Hemingway, Marc Ribot, Henry Grimes, Oliver Lake, Nasheet Waits.
Il suo ultimo cd “Alchemy” (Pi Recordings, 2013) è divenuto in breve tempo un punto di riferimento della musica innovativa newyorkese contemporanea.
NICOLA FAZZINI
Il sassofonista veneziano Nicola Fazzini (già con Enrico Rava, Peter Erskine, Carla Bley e Mark Murphy) si è dedicato negli ultimi anni allo sviluppo di tecniche compositive che sottendono elementi innovativi con un forte uso di modulazioni metriche e poliritmie, stimolanti per l’improvvisazione e con un sound originale.
Ha avviato e partecipato a molti progetti viaggiando tra Europa, Stati Uniti e Asia. Tra i più recenti citiamo l’XYQuartet, il Try Trio e il CREI Ensemble. Dal 2010 è direttore artistico della rassegna “JAM Jazz A Mira” che dà spazio e attenzione a progetti musicali innovativi di giovani musicisti italiani e stranieri.
INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.
COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15
Non si accettano pagamenti POS
Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo a buffet con dj set a partire dalle ore 20.00
Concerto 21.30
Jam Session 23.00
DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

Sabato 21 novembre inaugurazione della manifestazione eno-gastronomica “Calici d’Autunno” per le vie di Ferrara

da: FEshion Coupon

Sabato 21 e Domenica 22 Novembre torna “Calici D’Autunno” , la degustazione eno-gastronomica itinerante per le principali vie della zona pedonale del Centro Storico di Ferrara, che quest’anno inaugurerà il Villaggio di Natale della grande iniziativa “Natale e Capodanno Ferrara”.
L’evento si svolgerà dalle 18 alle 23 di sabato 21 e dalle 10 alle 20 di Domenica 22 e coinvolgerà tre aziende agricole collocate in apposite casine di legno nel “Villaggio di Natale” e dieci attività (bar e ristoranti) del centro storico.
Per partecipare alla degustazione occorre acquistare il ticket al costo di 10€ presso l’info-point collocato sempre in una casetta di legno del “Villaggio di Natale” che comprende:
– 1 Portacalice
– 1 antipastino a scelta tra: Piada di Zucca con Zia Ferrarese, Trancio di Pizza Autunnale o Arancino di Riso
– 1 piatto caldo a scelta tra Pasticcio di Maccheroni e Vellutata di Zucca e Patate con Bacon Croccanti e Crostini dorati
– 1 dolce a scelta tra: Pampapato, Tris di cioccolate calde (latte, fondente e gianduia) o Crostata alla Confettura di Prugne (Alba s.r.l – confetture dal 1971)
– 3 Calici di Vino a scelta tra: Prosecco Superiore DOCG “Oro della Regina” – Az. Agricola “Dal Bello”, Collio Bianco Just Molamatta – Az. Agricola Marco Felluga; Fortana dell’ Emilia – Az. agricola “Il Verginese”, Bianco dell’Emilia IGP fermo “Vigna delle Sabbie” – Az. Agricola Mariotti, Merlot del Bosco Eliceo D.O.C – Az. Agricola “Corte Madonnina”, Lambrusco “Giano” Frizzante o Lambrusco “Le Mani” Fermo, Azienda- Az. agricola Fondo Bozzole; Collio Bianco Just Molamatta – Marco Felluga o caldo Vin Brulè dell’ Az. Agricola “Mariotti Vini delle Sabbie”
Ogni cliente riceverà una mappa con la quale scegliere le attività e i prodotti da degustare e costruire così il proprio percorso.
Si ringraziano le attività che hanno aderito all’iniziativa:
– Caffè “Royal”
– Pizzeria “Andrea&Lauretta”
– “MasterChips Ferrara”
– “Leon D’Oro”
– “Regina di Cuori”
– “Centro Storico- Orsatti Group”
– Gelateria “Grom”
– “Bar Agorà”
– Eno-birreria “2 Gobbi”
– “Il Clandestino”
E le Aziende Agricole:
– Corte Madonnina
– Il Verginese
– Alba Confetture
– Mariotti – Vini delle Sabbie
Link evento: https://www.facebook.com/events/973006142740881/ http://www.feshioncoupon.it/calici-dautunno/
Per info contattare il 3495878324

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Domani in Piazza Trento Trieste commemorazione per i fatti accaduti a Parigi

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Domenica 15 novembre alle ore 12:00, sul Listone di Piazza Trento Trieste a Ferrara, il Sindaco e presidente della provincia Tiziano Tagliani invita la città ad un momento commemorativo per ricordare le vittime e i feriti negli attentati terroristici di Parigi di ieri. Istituzioni e cittadini, tutti insieme per dire no a tutte le forma di terrorismo e di attacco alla democrazia e alla libertà.
(Si ringrazia la Coldiretti per la gentile concessione degli spazi)

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Interrogazione in Regione sui treni di passaggio tra Foro Boario e Rivana a Ferrara

da: ufficio stampa Pd Ferrara

Calvano e Zappaterra: “Ridurre i disagi per i residenti e per chi percorre via Bologna”

Dal 2011, a seguito della riapertura dei cantieri per l’interramento della tratta ferroviaria Ferrara-Rimini, il traffico ferroviario è notevolmente aumentato lungo il binario che passa dalla stazione di Foro Boario al Bivio Rivana: da lì, oltre ai modesti treni regionali che percorrono la tratta Ferrara-Codigoro, oggi passano fino a 70 treni al giorno e si tratta anche di treni adibiti al trasporto merci e molti veloci.
“Gli abitanti della zona, in particolare quelli di via Gaetano Pesci, lamentano l’insostenibilità dell’inquinamento acustico sia diurno che, soprattutto, notturno – riportano i Consiglieri PD ferraresi Paolo Calvano e Marcella Zappaterra – senza dimenticare l’inquinamento dell’aria a causa della polvere sollevata dal passaggio dei treni e dai gas di scarico delle auto in sosta ai passaggi a livello. Fatte queste considerazioni, abbiamo ritenuto opportuno rivolgere un’interrogazione alla Giunta regionale, firmata anche dalla Presidente della Commissione Territorio e Ambiente dell’Assemblea Legislativa, la collega PD Manuela Rontini”.
Nel documento i consiglieri democratici chiedono alla Regione Emilia-Romagna di chiarire “quali provvedimenti intenda adottare per limitare i disagi della popolazione, e se sono o saranno previsti sopralluoghi agli edifici adiacenti alla linea ferroviaria per sincerarsi della tenuta strutturale degli stessi tenuto conto delle forti vibrazioni causate dal passaggio dei mezzi pesanti”.
“Sicuramente – aggiungono poi Calvano e Zappaterra – il disagio è anche per chi percorre via Bologna, perciò sollecitiamo la Regione a verificare con FER come poter ridurre i tempi di attesa nei momenti di chiusura del passaggio a livello dal momento che la loro frequenza e lunghezza crea notevoli disagi al traffico”.

Martedì 17 novembre alla Sala dell’Arengo la tavola rotonda “Quale Scuola per il Paese?” aperta a tutti

da: Daniela Cappagli

L’Istituto Gramsci di Ferrara invita Istituzioni, docenti, genitori, Associazioni, famiglie e cittadinanza tutta a partecipare alla Tavola Rotonda “Quale Scuola per il Paese?” che si terrà Martedì 17 novembre 2015, ore 17, presso la Sala dell’Arengo, Residenza Municipale, Piazza del Municipio 2 Ferrara.
Saranno presenti:
Giancarlo Cerini Dirigente Tecnico MIUR E.R.
Giovanni Fioravanti già Dirigente Scolastico
Mauro Presini Insegnante Scuola Primaria
Coordina Daniela Cappagli
Desideriamo riflettere e confrontarci sulle problematiche relative al sistema educativo del nostro Paese.
Siamo consapevoli che la scuola da sola non può educare compiutamente. La famiglia, da cui proviene la prima e fondamentale educazione, unitamente
alla società tutta e ai vari governi in carica, devono collaborare ad un progetto educativo con finalità condivise.
Purtroppo valutiamo che la scuola oggi, è ancora considerata ‘un mondo a parte’ che tutti frequentano ma di cui, poi, in genere non si interessano più. Assistiamo all’assenza di una idea di scuola, del ruolo che deve svolgere nella società e della priorità che essa deve avere su altre esigenze e su altre scelte.
La società e la cultura italiana così come i vari governi che si sono succeduti negli ultimi decenni, non sono consapevoli di dovere ricostruire un progetto di scuola. Tendono a dare per scontato la presenza di una scuola che quasi fiorisca “naturalmente” dai valori democratici condivisi. Le scuole, le università sono i luoghi dove si formano i giovani, dove avviene l’integrazione di culture; non sono un progetto astratto, sono una realtà quotidiana. Se non riusciremo a comunicare alle nuove generazioni che la scuola è un valore irrinunciabile e irripetibile, anche loro non ci crederanno. Se non ci occuperemo di più dei problemi formativi sarà difficile costruire un futuro migliore.

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Strage di Parigi, la Regione annulla manifestazione per i bimbi

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

L’iniziativa “A braccia aperte” era organizzata oggi a Bologna per promuovere l’affidamento familiare. La vicepresidente Gualmini: “Un gesto a fronte di una guerra contro civiltà, umanità e democrazia”

In segno di profondo rispetto verso le vittime del tremendo massacro di Parigi e in segno di solidarietà per la Francia colpita da questi lutti la Regione Emilia-Romagna ha deciso stamattina di sospendere la manifestazione organizzata per oggi in piazza Santo Stefano a Bologna, dalle ore10,30, finalizzata a promuovere l’affido familiare dei bambini in difficoltà.
“Di fronte a episodi così violenti e a una vera e propria guerra contro la civiltà, l’ umanità e la democrazia ci è sembrato il primo gesto minimo che si potesse fare”, ha detto la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, motivando la sospensione della manifestazione.

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Agricoltura “verde”, 115 milioni di euro alle aziende: al via i bandi

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Programma di sviluppo rurale 2014-2020: il 17 novembre alle ore 11,45 conferenza stampa con il presidente della Regione Bonaccini e l’assessore regionale Caselli

Al via i bandi del nuovo Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 per un’ agricoltura che tuteli ambiente e risorse naturali. Otre 115 milioni di euro le risorse a disposizione per le aziende agricole. Biologico, lotta integrata, biodiversità alcuni dei settori. Il pacchetto di interventi verrà illustrato alla stampa martedì 17 novembre dal presidente della Regione Stefano Bonaccini e dall’assessore all’Agricoltura Simona Caselli. L’appuntamento è alle ore 11,45 a Bologna presso la sala stampa della Regione (viale Aldo Moro 52,12° piano).

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Il presidente Bonaccini: “Gli emiliano-romagnoli si stringono a tutti i francesi in un abbraccio solidale”

da: ufficio stampa giunta comunale Emilia Romagna

Strage di Parigi, il presidente Bonaccini porge il cordoglio della comunità regionale: “Necessario proteggere con fermezza la nostra democrazia e i princìpi irrinunciabili su cui si fonda”

“I cittadini dell’Emilia-Romagna si stringono a tutti i francesi, ai parenti delle vittime, ai feriti in un abbraccio solidale per quello che è realmente, come è stato definito, un attacco all’umanità”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha commentato gli attentati terroristici di Parigi.
“Sono sgomento – ha aggiunto – ma anche convinto che sia necessario proteggere con fermezza la nostra democrazia e i princìpi irrinunciabili su cui si fonda, gli stessi che sono stati attaccati con ferocia in queste ore”.

Una visita “esplorativa” al “Zuricarneval”, la manifestazione della musica di strada di Zurigo

da: Stefano Bottoni

Stefano Bottoni direttore artistico e ideatore del Ferrara Buskers Festival, in merito alla ricerca dei nuovi gruppi per prossima edizione 2016, ha partecipato su invito degli Organizzatori svizzeri, alla storica manifestazione che da quasi trecento anni si svolge a Zurigo nella sola giornata del 11 di Novembre e che nella Piazza Grande della Città Vecchia parte con la precisa ritualità esattamente allo scoccare delle ore 11,11.sotto il grande orologio della piazza.
Da tutti i quartieri della città e dall’omonimo Cantone arrivano in centro decine di gruppi musicali con variopinti vestiti e copri capi, per festeggiare quello che i zurighesi chiamano Zuricarneval , ovvero il Carnevale di San Martino.

LA CITTÀ DELLA CONOSCENZA
Avviso ai lettori

Care amiche, cari amici,
sono ormai quasi due anni che seguite la rubrica “Città della conoscenza”. Oggi, però, voglio rivolgervi un ringraziamento particolare, perché la vostra attenzione e il vostro interesse hanno permesso di arrivare, con il contributo dell’associazione “Sistemi Umani”, alla stesura del Manifesto per “Ferrara Città della Conoscenza”, quell’idea che insieme abbiamo condiviso e sognato.
Da lunedì troverete sulla homepage di Ferraraitalia il banner per aderire e far aderire al manifesto.
Dopo tanti articoli, vogliamo dimostrare che le buone idee possono trovare buone gambe disposte a contribuire in modo concreto e disinteressato al futuro della nostra città.
Potremo poi, se vorrete, incontrarci il 19 dicembre presso la Città del Ragazzo di Ferrara, per conoscerci, per approfondire ed arricchire insieme l’idea di fare anche della nostra città una “Città della Conoscenza”
Grazie ancora a tutti voi e arrivederci a presto.

EVENTUALMENTE
Nel limbo magico della pittura metafisica

di Maria Paola Forlani

Come non rievocare quel ‘tempio di luce’, dopo l’insuperabile mostra a Palazzo dei Diamanti dedicata a “I de Chirico dei de Chirico” (1970) – con l’insigne maestro presente all’evento – che Franco Farina aveva creato a Palazzo Massari sulla storia della Metafisica per immagini luminose… Giulio Carlo Argan la definì, in un’intervista sull’Espresso, una delle più originali e geniali esposizioni-didattiche di quegli anni e così Calvesi ed Andrea Emiliani la citarono più volte, come straordinario esempio, in molte loro lezioni su la museologia.
Quell’esperienza originale ed unica è diventata nel tempo solo un ricordo e frutto di molte tesi di laurea.

Ora a cento anni dalla loro creazione tornano a Ferrara i rari capolavori metafisici che Giorgio de Chirico dipinse nella città estense tra il 1915 e il 1918. La mostra, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalla Staatsgalerie di Stoccarda in collaborazione con l’Archivio dell’Arte Metafisica e curata da Paolo Baldacci e Gerd Roos celebra questa importante stagione dell’arte italiana e documenta la profonda influenza che queste opere ebbero su Carlo Carrà e Giorgio Morandi, e poco dopo sulle avanguardie europee del dadaismo, del surrealismo e della Nuova oggettività.
Giorgio de Chirico, nato a Volo in Tessaglia dove suo padre si era trasferito per incarichi inerenti alla sua professione di ingegnere, aveva frequentato il Politecnico di Atene, studiandovi ingegneria e belle arti. Deciso a consacrarsi definitivamente alla pittura, nel 1906 de Chirico si reca a Monaco, richiamato dall’opera dei romantici tedeschi, e soprattutto di Arnold Böcklin. Tre anni dopo raggiunge l’Italia, soffermandosi a Milano e a Torino e trasferendosi a Firenze.

Torino, che già aveva eccitato la fantasia di Nietzsche, turbò profondamente anche il giovane artista: essa favoriva in lui il sensibilizzarsi di quel nuovo rapporto con il reale in ragione del suo stesso ordinamento urbanistico, per il quale i Castellamonte avevano predisposto un geometrico disegno di lunghe prospettive di strade e di viali, interrotte dalle ampie e solenni pause delle piazze.
Fra il 1910 e il 1911, a Firenze, dopo aver accumulato tante esperienze insieme visive e spirituali, egli dipinge le prime opere metafisiche, come L’enigma dell’ora, e nel luglio dello stesso anno si reca a Parigi, dove esporrà al Salon d’Automne e agli Indépendants. Fioriscono così, quasi per prodigio, quei dipinti destinati a dischiudere un nuovo corso all’arte moderna: Melanconia e Stanchezza dell’infinito del 1912,
La torre, Composizione metafisica e Piazza d’Italia del 1913 e il 1914.
“Le piazze italiane” di de Chirico sono inaccessibili come un castello kafkiano;
similmente a un labirinto dispongono di cento aperture ma celano la chiave del proprio segreto. Esse dichiarano per prime la condizione dell’uomo diventato straniero al proprio mondo.
A Parigi de Chirico era entrato in relazione d’amicizia con gli esponenti delle avanguardie e, in particolare con Guillaume Apollinaire. Proprio nel 1914 egli dipinge il ritratto del poeta, detto anche Ritratto premonitore in quanto la testa di Apollinaire appare centrata da un proiettile, ciò che purtroppo accadrà di lì a qualche anno sul fronte occidentale. Apollinaire, come del resto Picasso, aveva subito intuito l’importanza della proposta metafisica di de Chirico, tanto che non esitò a definirlo “il più stupefacente pittore del suo tempo”.

Ritornato in Italia allo scoppio della guerra, de Chirico viene mobilitato e inviato a prendere servizio all’ospedale militare di Ferrara dove nel gennaio 1917, incontra Carlo Carrà, inviatovi in degenza per disturbi nervosi.
Il dialogo fra Carrà e de Chirico si svolge intenso, con reciproci contributi d’idee, ma, in particolare, sull’onda dell’entusiasmo per un rinnovato contatto con la grandezza della tradizione italiana, quella che riesce magicamente ad esprimere la “seconda realtà”.

giorgio-de-chirico-ferrara-metafisica-palazzo-diamanti
“Natura morta con manichino” di Giorgio Morandi, 1919 (Museo del ‘900, Milano)
“La condition humaine” di René Magritte, 1933

A Ferrara – “la più metafisica delle città d’Italia” come dice de Chirico – prende avvio così la Pittura Metafisica. Ai due artisti si affiancherà anche Giorgio Morandi (1890 – 1964), proveniente dalla vicina Bologna, egli pure interessato analista del muto dialogo delle forme e degli oggetti. Fra la quiete è il fratello di de Chirico, Andrea, in arte Andrea Savinio (1891–1952).
La cultura aggiornata e cosmopolita di Savinio, scrittore e musicista oltre che pittore, sarà di stimolo per tutti: i discorsi di Savinio contemplano infatti le cento significazioni diverse che una cosa può assumere ove sia rappresentata in modo tale da abdicare a quella misura di conoscenza che è costituita dalla sua stessa destinazione strumentale, ma si dilatano fino a investire le possibilità evocative insite nelle associazioni desuete delle immagini e ad inquisire l’arte visionaria del passato.
Il repertorio iconografico dei pittori metafisici intanto si allarga e si arricchisce con l’assunzione del manichino. I manichini potrebbero assumere a monumenti all’uomo senza qualità, condannato dal progresso meccanico di cui generalmente reca i simboli: la squadra, gli strumenti di precisione, la lavagna che attende le formule
che condizioneranno la nostra esistenza. L’artista, sempre più solo, si è rifugiato nella contemplazione delle cose e le ha trovate derubate del loro senso ordinario:
da loro non attende una risposta logica, ma occulta. Cerca di indovinare se stesso in quel mondo,e si trova, appunto, dinanzi a un manichino. Se un ultimo spunto dell’antica saggezza gli rimane, questo è l’ironia: e talora i manichini sono proprio intrisi d’un velo d’ironia. Se poi un ultimo slancio della perduta “humanitas” riaffiora, ecco il manichino tentare un abbraccio con un altro essere di analogo destino, come in Ettore e Andromaca.

Aveva detto Carrà: “Nell’opera d’arte c’è talvolta Iddio, più spesso vi si nasconde il diavolo”. La pittura metafisica sfugge al regno del sublime e a quello del demoniaco per situarsi in un’altra categoria: nel limbo del magico. Un limbo: il territorio ideale che non ha l’apertura per la fuga, né il baratro per la perdizione.
Altrettanto importante è la presenza di Giorgio Morandi, il cui percorso verso la sospensione metafisica e il realismo magico è documentato da un ristretto gruppo di tele realizzate tra il 1916 e il 1919: dalla famosa Natura morta rosa fino a quelle coi busti di manichino e con i vasi sul tavolo rotondo del 1919.
Attraverso poche ma essenziali opere di Filippo de Pisis, il primo e più fedele compagno ferrarese di de Chirico, si può seguire il singolare percorso che sviluppa una visione personale della metafisica, dai primi collage dadaisti fino alle opere degli anni Venti, dense di citazioni dalle opere dell’amico: Natura morta accidentale, 1919-20, I pesci sacri, 1926, Natura morta con gli occhi, 1923.
L’influenza capillare della pittura metafisica sulle avanguardie europee del dopoguerra, avvenuta soprattutto tramite la diffusione della rivista ” Valori plastici” e le mostre itineranti organizzate dal suo editore Mario Broglio – è documentata da una serie importante di opere di Man Ray, Raul Hausmann,
Gorge Grosz, René Magritte, Salvator Dalì e Marx Ernest, che realizzarono straordinari capolavori ispirati ai temi e alle iconografie ferraresi di de Chirico e Carrà.

“De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie”, in mostra al palazzo dei Diamanti di Ferrara da oggi al 28 febbraio 2016

L’OPINIONE
La politica indecente

Più i mesi passano più si prende atto da parte di tanti che la vera vittima della “rottamazione” renziana è la decenza (politica). Il Pd è nel marasma totale. Chiuso (?) il caso Marino se ne apre un altro ancor più grave con De Luca. Sottosegretari che se ne vanno -Barracciu- altri che restano -Azzolini, Castiglione-. Presidenti di Regione consigliati a non presentarsi perché indagati (sempre Barracciu) altri già condannati in primo grado (De Luca) che il Pd propone disinvoltamente ai cittadini. “Un avviso di indagine non è sinonimo di colpevolezza” sbraitano i cortigiani al seguito del fiorentino. D’accordo! Ma ditelo anche a Penati che si lamenta di essere stato fatto fuori al primo stormir di fronda. Marino? Che vergogna la storia degli scontrini! Ok. Ma quand’è che Renzi ci dà i suoi (parecchie centinaia di migliaia di euro) specificati e non genericamente imboscati sotto la dizione spese istituzionali? L’Expo come è davvero andata oltre la grancassa propagandistica? Perotti perché – dopo Bondi, Giada, Cottarelli – si è dimesso segnalando un disagio insostenibile sulla famosa spending review? Un altro mistero che il premier custodisce gelosamente.

Etica e trasparenza sono violentate giorno dopo giorno. De Luca non andava presentato ecco il punto. Ma se si tratta di vincere il relativismo etico di Renzi passa sopra tutto. In Campania si è vinto grazie ai “cosentiniani” (Nicola Cosentino il boss in galera per connivenze mafiose). Ma che importa la biografia e l’agire di uno se ti aiuta a vincere o stare a galla. Vedi Verdini. De Luca ha vinto le primarie, zitti e mosca. E’ la democrazia bellezza! Io credo che sulle primarie un discorso serio prima o poi andrà fatto. Occorrono regole precise ma non bastano. La verità è più cruda e assai spesso travolge le regole. In un contesto degradato socialmente, economicamente e culturalmente i rischi sono enormi.
Dice niente che proprio a Napoli le primarie precedenti erano state annullate per brogli clamorosi all’interno del Pd? (qualcuno organizzò persino pullman di cinesi per influenzare l’esito del voto). Cosa si è fatto in questi anni per bonificare quel partito che non era di contrasto al malaffare, anzi ne era parte? A Napoli, Roma, Venezia, Milano e altrove? E sopratutto come si è giunti a tanto? Chi ha pagato per gli errori commessi? Perché i circoli assai spesso -vedi la relazione di Barca a Roma- sono divenuti centri di clientelismo, di rifugio per transfughi e disadattati politici pronti a servire chi promette di più? Nessuno si è mai accorto di niente e men che meno ha denunciato il degrado politico prima e dopo l’avvento di Renzi. Occorre l’intervento della magistratura per estrarre qualche autocritica e veder abborracciato qualche provvedimento che, per carità, deve sempre essere ‘garantista’.

Le primarie? Vox populi vox dei è sempre più un luogo comune. Fior di mascalzoni sono stati eletti, rieletti, portati in trionfo da elettori esultanti che affidavano all’eletto non il compito di garantire il bene comune ma quello personale. Un dato è inconfutabile: se hai un partito sano le pratiche politiche saranno conseguenti altrimenti non ci sono primarie che tengano.
Il fine diceva il conterraneo di Renzi, Machiavelli, giustifica i mezzi. No. Il fine impone i mezzi. Un obiettivo nobile non si può conseguire con mezzi truffaldini. Tra la real politik e il cinismo e la spregiudicatezza ce ne corre. Il premier del partito se ne frega. Non gli serve. Serve il boss – cosa diversa dal leader – che manovra tutte le leve del potere, in primis la possibilità di decidere previo giuramento di fedeltà, sulla tua carriera personale. Vanno bene i cacicchi, i ras locali che magari come De Luca hanno costruito un partito personale nel partito. Con essi puoi convivere solo se contribuiscono alla vittoria del boss, se ti porta voti ovunque e comunque pescati. ‘Urna non olet’ questo il principio. Puoi anche sputare ingiurie sanguinose sulla Bindi. Sto zitto e mi volgo da un’altra parte, non è renziana e non mi serve per Palazzo Chigi.

Nel Pd si vive alla giornata. Si prende quel che serve per sfangarla al momento. Prossime amministrative? Avanti con i burocrati e i manager. E la politica? La tua classe dirigente dov’è? Date tempo a Renzi poi vedrete… ti dicono guardandoti con una certa commiserazione (sei un nostalgico, un demodè) gli ultras del premier.
Cosa posso rispondere a questi adoratori del Pil e del Jobs Act? Mi rifugio nell’Oltretevere. Papa Bergoglio è un uomo prezioso per credenti e non credenti. Non ha aspettato tempi bibblici per mettere mano al cambiamento e alla rottamazione, vera. Perché è tanto amato da tanti e credibile? Perché ciò che dice è ciò che pratica. I cardinali vivono in 500 metri quadri, lui in 50. Vivono nel lusso? Lui in povertà. Lui frequenta più gli umili e i deboli che i potenti. Renzi spende per l’aereo superlussuoso decine di milioni di euro e aumenta le auto blu. Lui viaggia sobriamente e non disdegna la 500. Nulla è più convincente dell’esempio. Demagogia? Populismo? Mah. Quel che certo è che nella politica italiana abbondano i “faraoni”, ma ci manca un Bergoglio.

I tempi cambiano: lontani echi di un amore metafisico fra le cronache dei diabolici amanti d’oggi

di Massimo Maiarelli

“E’ sempre nostro parere non opporre difficoltà qualora Ella dimostrasse chiaramente di essersi creata una posizione solida da permetterLe il formarsi di una famiglia tenendo presenti le odierne esigenze di via.”
Chi ha scritto questa lettera, quando e, soprattutto, a chi era indirizzata?
Siamo nel periodo della grande guerra, esattamente un secolo fa, il destinatario era Giorgio De Chirico, il mittente il padre di Antonia. Antonia non coronò mai il suo sogno d’amore e non sposò mai Giorgio, pur amandolo per tutta la vita. Eppure De Chirico proveniva da una agiata famiglia, il padre, palermitano, era un ingegnere ferroviario e la madre appartenente alla ricca borghesia genovese.
Ma il ventisettenne De Chirico, in quel momento artista squattrinato e non ancora famoso, così si sentì rispondere quando chiese il benestare al padre della sua amata Antonia.
De Chirico viveva a Parigi, che lascia per arruolarsi nell’esercito italiano e nel 1915 viene assegnato al 27° Reggimento di Fanteria di Ferrara. Ed è a Ferrara che conosce Antonia e travolto da una ondata di romantica commozione di fronte alla bellezza della città ed al ritmo sospeso della vita incomincia la sua evoluzione pittorica che trova nella Metafisica uno dei momenti più rappresentativi del grande pittore. “Le Muse inquietanti” hanno come sfondo il Castello Estense e sicuramente Antonia è stata una delle sue muse ispiratrici.

Dopo un secolo esatto le cronache quotidiane ci riportano ad una realtà completamente diversa. Il luogo questa volta è Ancona, la situazione simile a quella di Giorgio ed Antonia. Ma oggi è il rumore delle armi che pone fine ad una storia d’amore. Questa volta il ragazzo non accettato dai genitori della sua amata ragazzina sedicenne compra una rivoltella ed 86 proiettili ed in modo premeditato spara ai genitori della propria fidanzatina uccidendo la madre e ferendo in modo irreversibile il padre.
Un secolo, due mondi.
Se da una parte dobbiamo essere orgogliosi del progresso tecnologico, se la vita è diventata apparentemente più facile, dall’altra parte stiamo purtroppo assistendo ad un decadimento morale assolutamente non immaginabile.
Si stava meglio quando si stava peggio.
Una frase da tanti contestata, una frase che però racchiude anche profonde verità.
Episodi come quelli di Ancona devono far riflettere sul disagio giovanile e non solo su quello. Dove ha trovato il diciottenne i soldi, ben cinquecento euro, per acquistare la rivoltella? Ma non è questa la domanda più importante, oggi ci si deve interrogare che valore i giovani danno ai sentimenti ed alla vita propria ed altrui. Ci si deve chiedere se è solo colpa dei giovani, o se la colpa deve ricadere anche su altri, in primis gli educatori, con in prima fila i genitori e gli insegnanti.
Ognuno può trarre giustamente le proprie conclusioni, in tanti dovrebbero farsi un esame di coscienza.

IL FATTO
Il sindaco Paron: “Richieste infondate, la famiglia Zaniboni non ha diritto a risarcimenti per il sisma”

“Un sindaco ha il dovere di tutelare il Comune da richieste infondate e negare i contributi non dovuti”. Così Barbara Paron, primo cittadino di Vigarano Mainarda replica alla denuncia della famiglia Zaniboni, [leggi] che lamenta di essere stata discriminata nella gestione dei fondi assegnati per la ricostruzione post-sisma. La loro casa, infatti, classificata ‘E’ all’epoca del terremoto, con conseguente ordinanza di sgombero, è stata recentemente riclassificata come ‘A’: i tecnici comunali, cioè, hanno convertito la certificazione di inagibilità del 2012 in una di abitabilità senza che alcun intervento sia stato fatto. “Nell’emergenza del terremoto le cose si sono fatte in fretta, con l’ausilio di tanti volontari – spiega il sindaco – dando priorità alla sicurezza, nel dubbio si è preferito escludere rischi ed essere restrittivi”.

Da ‘E’ ad ‘A’, cioè da massimo rischio a nessun rischio, è un bel salto però…
Io mi fido dei nostri tecnici comunali. I proprietari hanno tentato di forzare la mano, cercando di convincerli che la casa era inagibile e che andava mantenuta la classe ‘E’. Ma loro assicurano che non ci sono problemi di natura strutturale in quell’abitazione.
I periti interpellati dalla famiglia Zaniboni però dicono il contrario, lo sa?
Ne hanno cambiati tanti di tecnici e avvocati in questo periodo. E’ da agosto che li riceviamo e li ascoltiamo. Abbiamo dedicato loro tanto tempo. Sono venuti con i periti, con il legale, abbiamo avuto molti incontri, ma si sono sempre comportati in modo ostile.
C’è però un documento particolarmente significativo: è la perizia giurata dell’autorevole architetto Gatti, che fra l’altro è consulente del Tribunale di Perugia: lui non ha dubbi e conferma che la casa è a rischio, che i danni sono strutturali e che la corretta classificazione è la ‘E’. Che ne pensa?
Noi questa perizia non l’abbiamo mai ricevuta.
Strano. Sta dicendo però che se gliela presentassero ora sarebbe disponibile a rivedere l’ordinanza?
Ho sempre detto: ‘non un euro di più, non uno di meno di ciò che è dovuto’. Noi siamo sempre stati aperti al dialogo e disponibili alla ricerca di una soluzione, loro hanno preferito percorrere altre vie, si sono rivolti al Tar. La strada ormai è segnata.
Quindi non offre alla famiglia Zaniboni alcuna disponibilità a rivedere la questione e considerare un risarcimento danni?
Quel che c’era da fare l’abbiamo fatto. Per noi la pratica è chiusa. La procedura seguirà il suo corso.

 

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IMMAGINARIO
In particolare. I merletti.
La foto di oggi…

Come preziose catenine cesellate in oro rosso, come decorazioni di croccante cioccolato con scorza d’arancia, come incisioni di antichi libri, adornano le chiese e i palazzi della nostra città.

merletti
La locandina

Oggi alle 16 viene inaugurata nella sala Nemesio Orsatti di Pontelagoscuro la personale del fotografo di Pontelagoscuro Leopoldo BaldinLa mia Ferrara – Cap. IV – Merletti di cotto“. La mostra fotografica, curata dallo stesso Baldin con la collaborazione della pro Loco di Pontelagoscuro e delle Botteghe del Tuo Paese e patrocinata dal Comune di Ferrara, sarà aperta fino all’8 dicembre (sabato e prefestivi 16-19 e la domenica e i festivi 10-12 e 16-19. L’ingresso è libero.

Le terrecotte decorative delle architetture ferraresi sono un tratto caratteristico della città: gli ornati in cotto di argilla erano prodotti a stampo in apposite forme e poi composti, per ottenere cornicioni, ghiere di porte e finestre, marcapiani, angolari, in case, palazzi, chiese. Il maggior fervore edilizio si ebbe nel 1500-1600, sotto il dominio estense ed i temi dei cotti sono geometrie, fiori, foglie, animali, figure umane. “Guidato” dall’amico Gianni Lupi, cui deve l’idea di questo lavoro, Baldin ha immortalato con bellissimi scatti un infinità di dettagli, esprimendo come sia stato sorprendente scoprire tale e tanta meraviglia, che fa di Ferrara “la città dei merletti di cotto”. (Scheda a cura degli organizzatori).

Foto di Sara Cambioli

Immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

GERMOGLI
Pensieri sul nostro mondo.
L’aforisma di oggi…

E’ una sfera sospesa in mezzo al nulla e non fa altro che girare. Una domanda che tutti noi forse ci facciamo, ma solo una bambina avrebbe il coraggio di dire.

Mafalda
Mafalda di Quinto

L’avrà brevettata Dio questa idea del manicomio rotondo? (Mafalda)

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

ACCORDI
La mia supercazzola preferita.
Il brano di oggi…

Album: “re-ac-tor” del 1981
Album: “re-ac-tor” del 1981

Anche quest’oggi le agenzie di stampa ci assicurano la nostra dose quotidiana di vaccate.
Il vittorioso oggi è: l’anti-vegan perculator.
Questo simpaticone, avendo una sorella vegana, ha pensato bene di farle quello che è stato definito “uno scherzo tremendo”.
Ovvero: fotografarla addormentata con mezzo hamburger + patatine sul cuscino per poi postare la foto su reddit.
E su reddit è partito il dibattito.
Pare che lo scherzo sia sembrato “estremamente divertente” anche se una minoranza l’ha trovato “troppo crudele”
Premetto poi che non mangio la carne per motivi vari quindi potrò sembrare di parte.
Ma premetto anche che ho amici molto stretti che non si ricordano mai di questa cosa.
Quindi premetto che sì, sono un mangiaerba ma non predico mai a nessuno.
Però sono anche un gran cultore della supercazzola in tutte le sue forme e se si parla di scherzi ‘sto tipo a me sembra un po’ scarso.
Così, per oggi, proporrei questo pezzo che – almeno a me – è sempre sembrato uno scherzo davvero imbattibile.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

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